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Lettere alla Redazione

Quando la cultura è un’azione dell’anima

Eventi: “Seguendo il camminodi Msrco Polo”

Libri e Letture“La Grande Festa”

Dal mondo: I Creativi di SubudL’Austria ospita ilMeeting della Zona 4Progetti dal Mondo I prossimi eventi

L’artista del mese: Barbara Rincicotti

Discorsi di Bapak

La ricetta del mese:Crumble di cavolfiore

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SommarioEditoriale pg. 3 Lettere alla Redazione pg. 5

Quando la cultura è un’azionedell’anima pg. 9

Eventi pg. 12 “Seguendo il cammino di MarcoPolo” un viaggio diBirgitt Shola Starp

Libri e Letture pg. 15“La Grande Festa”di Dacia Maraini

Dal Mondo pg. 16I creativi di SubudL’Austria ospita il Meeting dellaZona 4Progetti dal Mondo:Spanda FoundationProssimi eventi

L’artista del mese pg. 19Barbara Rincicotti

Discorsi di Bapak pg. 20

La ricetta del mese pg. 21Spaghetti col pangrattato

Sette Cerchi notiziario dell’Associazione SICA ITALY

Referente: Ivan V. Cozzi - Roma tel: 39 06 77071899 - +393391597050email: [email protected]

Redazione: Daniel Tinari [email protected] Moroni [email protected]

Questo notiziario è fatto per te ed è tuo, ma può essere più tuo se contribuisci alla sua realizzazione con articoli, news, foto, ricette e altre proposte.

E’ possibile sostenere il lavoro della reda-zione con una donazione tramite paypal all’indirizzo: [email protected]

E’ pubblicato mensilmente ogni 15 del mese; la redazione accetta gli articoli inviati entro il 1° del mese precedente.Viene inviato per posta elettronica ai possessori di indirizzi email e verrà inviato per posta a chi ne è sprovvisto o ne faccia richiesta.

Le immagini utilizzate su “Sette Cerchi” non inviate direttamente sono state reperite in rete, e valutate di pubblico dominio. Se gli autori fossero contrari alla pubblicazione, sono pregati di segnalarlo alla Redazione, che provvederà alla rimozione delle stesse.

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Questo numero di Sette Cerchi, il 5° da quando è stata creata Sica Italy, il primo del nuovo

anno, esce in concomitanza con il Congresso Nazionale di Subud Italia.

Un Congresso al quale avevamo chiesto di poter parlare di SICA, anche alla luce della

lettera di Latifah Taormina (Presidente di SICA International) che potrete leggere nelle pagine seguenti e che chiede il coinvolgimento delle Associazioni Subud Nazionali affinchè l’ala di Subud chiamata SICA, fortemente voluta da Bapak e costantemente seguita da Ibu Rahayu, possa essere, attraverso al proposizione dei “prodotti dell’anima”quale è l’arte, il veicolo per far conoscere Subud a tutti coloro che non ne fanno parte, senza fare proselitismo. Un congresso al quale non ci è stato dato modo di poter mettere all’ordine del giorno questo punto così importante, adducendo, quale impedimento, la mancanza di tempo o i troppi, (più) importanti argomenti in discussione. Anche questa lettera potete leggerla nella specifica rubrica.

Questa mancanza di apertura e di solidarietà, questa sordità ed impermeabilità al mondo

esterno, alla crescita, al cambiamento; questa abitudine al giudizio del prossimo, questa incapacità nel riformulare le proprie impressioni primarie, ma soprattutto questa sorta di imposizione del pensiero di una piccola parte di persone rispetto alla massa è il problema “genetico” di Subud Italia. E’ il problema che, dopo un pò fa allontanare gran parte di coloro che si sono avvicinati e che fa sì che a Subud Italia siano iscritte (come recita il report della Zona) 14 persone su circa una cinquantina che, invece fanno il Lathian.

L’Associazione Subud Italia al momento ha uno Statuto non conforme alle leggi dello

Stato italiano, non svolge alcuna attività che possa permettere un autofinanziamento, grava completamente sulla buona volontà di associati e simpatizzanti e sembra che non abbia alcuna

voglia di farsi conoscere ed apprezzare al di fuori.

Il gusto della “setta”, del piccolo circolo accogliente, del nido per pochi eletti è una tentazione alla

quale, nell’Italia delle Parrocchie e delle Sezioni di partito, non si riesce a rinunciare, ma quel che è peggio è che lo si voglia imporre come la via da seguire. “Questo è Subud” si sente ripetere in giro con una rassegnazione mista all’orgoglio di essere individualisti buoni di cuore come tutti gli italiani sempre pronti a “comprendere” persino chi si trasforma in assassino per “piacioneria”.

Il rapporto con la cultura, poi, è inviso ai più su tutto il territorio nazionale. A partire dai

Governi che in primo luogo tagliano le spese culturali. perchè mai il popolo dovrebbe pensare diversamente. Cultura = cosa inutile, fastidiosa perchè impegnativa, perchè propone degli sforzi e delle riflessioni, perchèprova a cambiare l’incancrenimento dei pensieri.

Intanto il mondo attorno gira e lascia a piedi chi non vede le infinite opportunità che ci vengono

offerte, chi rinuncia per non fare sforzi, chi si dichiara incapace invece di provare a scoprire le sue potenzialità. Chi chiude gli occhi o gira la testa dalla parte delle abitudini.

Ci sono dei progetti interessanti per tutti in SICA International, come il Digital Storytelling

che, tradotto, significa la narrazione del proprio incontro con Subud, con Sica o con la spiritualità in genere attraverso dei “memoir” scritti, sonori e visuali. Questo è un patrimonio di tutti e per tutti è una possibilità di fare -in connessione con il resto del mondo- della propria piccola storia una pietra angolare della più grande storia di Subud, ma c’è bisogno di donare tempo, c’è bisogno di crederci, c’è bisogno di scambiarsi di scriversi, di parlarsi. Non di stare in finestra ad aspettare il momento in cui la propria, piccola profezia distruttiva si avvererà.

Stupisce, nel mondo Subud, totalmente basato sul concetto di fede, la mancanza di fiducia

L’Editor iale

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nel prossimo e soprattutto il quel prossimo che una volta si è avvertito come “diverso da noi” e non si è mai fatto niente per ascoltarne le ragioni e per abbeverarsi a tale diversità. Un modo semplice per crescere e per accrescere la propria personale capacità di fede.

Stupisce anche come si possa giurare sul potere medicamentoso e affratellante del

Lathian per poi essere sordi alle proposte che si percepiscono come destabilizzanti.

Destabilizzanti di un “potere” inesistente nella realtà perchè quello che dà Subud è solo un

piccolo potere su se stessi e sulla propria capacità di essere umili e aperti.

L’augurio di Sette Cerchi resta comunque quello che il Congresso risolva i problemi

giuridici dell’Associazione (una malaugurata visita della Guardia di Finanza potrebbe portare seri problemi al Presidente) e l’auspicio è che riesca a comprendere quanto importante sia per la crescita dell’Associazione e dell’interiorità di ciascuno far marciare di pari passo spiritualità e vita associativa.

Sica Italy si mette ancora una volta a disposizione di qualsiasi progetto, evento, momento di

incontro, che abbia uno scopo di crescita e non soltanto di mera solidarietà che Subud Italia abbia interesse a proporre. Sempre con la benedizione e lo sguardo aperto che ogni Lathian ci offre.

Questo numero, dunque, è dedicato soprattutto a Sica International, ma vi trova spazio anche

lo splendido racconto di Birgitt Shola Starp che narra delal sua visita in Cina con altri dieci artisti selezionati per uno scambio interculturale nel nome dell’arte; la recensione del libro di Dacia Maraini “La Gande Festa” in cui la scrittrice per la prima volta approccia il suo ricordo della sorella Yuki, Deanna in Subud, ed il racconto di Denna attraverso gli occhi di Ivan.

Le notizie dal mondo propongono la consueta carrellata di creazioni e pensieri di artisti Subud,

la chiamata a partecipare al Meeting della Zona 4 in Austria, e la scoperta di Spanda Foundation, la fondazione per la cultura, l’istruzione, la sanità e l’ambiente, la microfinanza e la ricerca creata da Sahlan Momo. Artista del mese è la pianista e compositrice Barbara Rincicotti, ancora il punto

sulla meditazione nello stralcio di un discorso di Bapak tenuto a Manchester nel 1957.

Vi ricordiamo sempre che questo giornale è vostro e che ha bisogno delle voste proposte,

idee, articoli, traduzioni, ricette, segnalazioni di libri e tutto ciò che vorrete condividere per partecipare ad una “redazione diffusa”.

Comprendiamo perfettamente che ogni vita ha i suoi problemi e che i tempi sono scanditi dagli

impegni accumulati come orologi. Ma, se vi procura anche solo un po’ di piacere, perchè non raccontare le vostre piccole grandi storie a Sette Cerchi? Se è vero che Subud conta una maggioranza di donne perchè non far sognare i lettori con il racconto di un pezzo della propria vita e del proprio incontro con Subud? Lo hanno fatto Surya ed Helga, noi siamo disposti ad intervistarvi o ad aiutarvi a scrivere quello che proprio non riesce a trasferirsi su un foglio bianco (digitale o no). Oppure potreste mandarci una ricetta, il rimedio che adottate quando avete il raffreddore o quello “brevettato” per una pelle morbidissima o per far crescere piante straordnariamente rigogliose.

Bilancio Economico di Sica Italy 2011

Questi quattro numeri usciti nel 2011 sono stati prodotti grazie al lavoro volontario di tre

persone e alcuni collaboratori. I volontari hanno anche affrontato le spese vive per la produzione del giornale e per l’invio via posta alle persone che non hanno la posta elettronica.

In particolare ogni numero costa 40 Euro:

• Stampe a colori 30 Euro • Spese di spedizione 10 Euro

Si tratta di piccole somme per un grande risultato, quindi vi invitiamo ad aiutare Sette Cerchi con una piccola donazione che, secondo le nuove norme vigenti, potrete detrarre dalla vostra dichiarazione dei redditi.La donazione può essere fatta tramite Pay Pal (http://www.paypal.it) all’indirizzo [email protected]

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Lettere alla Redazione

Latifah TaorminaSica è nata per le attività che nascono dallo sviluppo dell’anima

Cari Ivan e Valentin,

Prima di tutto complimenti, Ivan, e un grande ringraziamento per il meraviglioso lavoro che

fate con SICA Italia! E con Sette Cerchi!

Scrivo per condividere alcuni pensieri che, mentre guardiamo al futuro di SICA, saranno

utili per la crescita e lo sviluppo dei vari SICA nel vostro paesi e nel mondo.

Alcuni anni fa, al Congresso Mondiale Subud di Spokane, fu approvata una risoluzione

secondo la quale l’organizzazione di SICA e la sua struttura, dovessero lavorare in modo simile a quello di Susila Dharma International.

Come SD, infatti, i paesi dovrebbero incoraggiare lo sviluppo dei propri organismi

nazionali SICA, affinchè questi, attraverso le loro sedi, possano essere i membri votanti della organizzazione internazionale SICA. In questo modo gli ordini del giorno di SICA International sarebbe votato più organicamente da tutti i Sica nazionali.

Quando SD, anni fa, cominciava ad organizzarsi, c’erano anche parecchi denari

per aiutare la sua crescita e la sua organizzazione. Oltre ad alcuni progetti già avviati in Indonesia.

SICA, invece, non ha mai avuto molti soldi né significativi progetti in corso. Così, mentre

SICA provava ad organizzarsi come SD nel 1998, in realtà non ha realmente completato il suo compito.

Penso che questo possa derivare, in parte, dal fatto ché tante persone ancora non

capiscono il senso e gli obiettivi di SICA. Non a caso Ibu in un discorso ha detto:

“... Il motivo per cui Bapak ha preso la decisione di creare un’ala Subud chiamata

Subud International Cultural Association è perchè sperava che, attraverso SICA, i membri Subud che avevano un particolare talento avrebbero potuto creare qualcosa di veramente nuovo o diverso, qualcosa che avrebbe toccato altre persone, le persone che sono al di fuori Subud.

In questo modo, attraverso SICA, potremo fornire la prova per le persone che non sono in Subud. Questo è necessario perché non si può spiegare Subud ad altre persone che non sono aperte. Esse non riescono a capire che cosa sia Subud se non ne hanno sperimentato l’apertura, o il modo in cui il latihan ci colma.

Invece, creando qualcosa per gli altri, si può riuscire a dimostrare qualcosa di importante senza che la gente se renda conto; si può esercitare un influsso positivo sulle persone che non sono in Subud. Per questo ci auspichiamo che SICA si diffonda in Subud attraverso quelle attività che tutti possono vedere.

Ciò è particolarmente auspicabile nei membri giovani che hanno molta energia, un’energia che potrà generare qualcosa di nuovo e sarà parte delle attività Sica.

Contnuiamo con la pubblicazione delle lettere che arrivano alla Redazione di Settecerchi dai nostri lettori.

Sono parole di gioia, di solidarietà, sono critiche costruttive.

Sono le voci dei fratelli e delle sorelle Subud che vogliono esprimersi, raccontare, far crescere questo giornale di tutti.

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Naturalmente, abbiamo bisogno di formare le persone anche se già sono nel latihan, poichè non tutti i membri possono capire ancora che cosa sia SICA. Secondo Bapak, SICA è nata per le attività che nascono dallo sviluppo dell’anima.” (Singapore, 10 mar ‘02)

Credo che la maggior parte della gente pensi a SICA come ad una fonte di intrattenimento:

mostre d’arte ai congressi o performances di artisti il cui lavoro può servire come aiuto per raccogliere fondi per Subud. Certamente è meraviglioso che così tanti artisti possano aiutare Subud, e che noi tutti possiamo offrire belle serate culturali ai nostri fratelli e sorelle al Congresso. Ma se questo è tutto ciò che SICA riesce a fare, credo non vi sia alcun bisogno di una struttura nazionale o di un’organizzazione internazionale.

La verità è che Bapak aveva una visione molto più ampia della cultura e del ruolo del SICA.

Bapak aveva sfidato SICA a risvegliare la cultura in tutta l’umanità, e Ibu, a Christchurch, mi ha ricordato che se attraverso SICA le persone riescono ad imparare a riconoscere i veri contenuti, se la gente può imparare a sentire e conoscere questo, il mondo potrebbe diventare assai migliore. Bapak aveva sentito che SICA sarebbe stato il mezzo con cui le persone, nel futuro, avrebbero avicinato Subud - e che, probabilemnte, sarebbe anche sata la fonte di una grossa economia per Subud.

Questo è il nostro vero compito.

Prego affinchè insieme si possa costruire un SICA capace di assumere questo compito

con dedizione e determinazione. A Dio piacendo, SICA potrà essere un’organizzazione più vitale e impegnata entro il 2014.

Il mio background è proprio nelle arti dello spettacolo, con qualche incursione nella scrittura

e nelle arti visive.Ma per gli ultimi undici anni ho gestito una organizzazione di servizio per le arti qui ad Austin nel Texas. Abbiamo fornito marketing e servizi di supporto per gli artisti e le organizzazioni artistiche e siamo stati di sostegno per tutti i settori e tutto questo si è rivelato prezioso per il lavoro che sto facendo ora con SICA.

Infatti questi sono i principali servizi che SICA può, fra l’altro, fornire alle persone che lavorano

nel campo dell’arte, della cultura e della creatività. Fortunatamente, grazie al lavoro che stavo facendo, ho molti collegamenti a gruppi in grado di offrire alcuni di questi servizi ai soci Subud. E sono molto grata per questo. Posso supporre che anche gli altri membri, in tutto il mondo, abbiano collegamenti simili e che, unendo le nostre risorse e i nostri talenti, avremo una solida base per il nostro lavoro.

Recentemente ho scritto a Raymond Lee, chiedendo se poteva recuperare i consigli

che Ibu Rahayu ha dato nel corso degli anni per quanto riguarda il coinvolgimento SICA in alcune iniziative WSA e la sua relazione, come ala, con la WSC. Ho chiesto espressamente a Raymond di non disturbare Ibu perché sapevo che era stata molto male. Di seguito troverete la risposta (che Raymond ha letto a Ibu prima di inviarlmela) che lei approvato. In questo modo noi tutti possiamo avere una vera guida.

Allego anche un documento PDF con una presentazione che ho fatto circa SICA per

alcuni incontri che mi auguro possa essere utile anche per voi. Sentitevi liberi di utilizzare o adattare una parte di esso per le vostre esigenze in Italia.

Spero di poter costituire un gruppo in cui possiamo condividere i nostri pensieri e le

nostre idee in modo da poter iniziare un nuovo modo di lavorare insieme.

Naturalmente, il mio sogno sarebbe quello di essere in grado di volare in ogni posto in modo

da poter stare insieme in persona. Inshallah.

Vi prego di perdonarmi se ho detto qualcosa fuori posto.

Con molto amore

Latifah

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Raymond LeeI consigli di Ibu Rahayu per Sica

Ibu ha parlato di questi problemi in diverse occasionicon gli amministratori di MSF, a Luke

e Maxwell a Christchurch, e con Osanna quando era Presidente della WSA.

Ha anche parlato del ruolo delle ali in molte altre occasioni.

Per riassumere, Ibu ha spiegato che noi non dobbiamo promuovere Subud, ma abbiamo

l’obbligo di spiegare Subud a chiunque ne faccia richiesta.

Per quanto riguarda il tipo di attività ed eventi di cui parli, Ibu pensa che dovremmo chiederci

perché partecipiamo a quelle manifestazioni. Siamo presenti perché vogliamo parlare alla gente di Subud, augurando loro di aderire o di riconoscere Subud per quello che è, oppure perché siamo stati invitati da persone che ci hanno chiesto di parlare di Subud?

Nel primo caso, stiamo andando fuori dal nostro desiderio di promuovere Subud,

quindi non va bene. Nel secondo caso, invece, ci accingiamo a compiere il nostro dovere di spiegare Subud a chi lo chiede.

Per quanto riguarda le ali, Ibu ha più volte spiegato che gli eventi e le attività organizzate

dalle Wings (SICA, SYA, SDI) rappresentano il modo per gli utenti di venire a contatto con Subud senza propaganda o di promozione.

Attraverso eventi in campo culturale, giovanile, e sociale, le persone che non sono in Subud

possono sentire qualcosa di tangibile, di reale.Il problema, infatti, è che per quanto cerchiamo di spiegare Subud a qualcuno, fino a quando l’avrà sentito, non potrà mai capire.

Casualmente, ho appena sperimentato questo. Il centro di mediazione con cui lavoro ha da

poco affittato Adi Puri per un corso di formazione. Il secondo giorno di lezione quando sono arrivato ho trovato la mia collega non Subud che era già lì e che, con un sorriso enorme mi ha detto: “Mi sento così felice qui, così tranquillo. Mi sento a casa.” Poi mi ha chiesto di Subud. Avevo lavorato con lui per anni e non mia aveva mai chiesto niente prima.

Non molto tempo fa il direttore di una delle orchestre di Jakarta ha prenotato Adi Puri per

una prova d’orchestra. Dopo le prove, quando tutti gli altri erano andati, lui era ancora lì: “Vorrei solo stare qui per un po’-ha detto- mi sento così tranquillo qui.”

Per quanto riguarda l’impegno della WSA a seguire le ali nelle loro attività, Ibu ha

consigliato a Luke e Maxwell a Christchurch che sarebbe meglio ci fosse una separazione tra la WSA e le ali, perchè hanno ruoli molto diversi.Ed è pericoloso per la WSA essere troppo strettamente associata con SD o SICA.

Ibu ha spiegato che in alcuni paesi dove Subud è vietato o sgradito SDI è benvenuto e può

operare senza restrizioni. In quei paesi, SDI è l’unico modo per portare le persone a conoscere Subud. Ma qualora SDI dovesse essere visto come troppo vicino alla WSA, potrebbe essere ugualmente vietato.

I miei più cari saluti

Raymond

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Ivan CozziUno spazio per parlare di Sica al Congresso

Michela,

Grazie per l’informazione inviata.

Poichè dopo l’ultimo numero di Sette Cerchi ho ricevuto una importante email di Latifah

che invita tutti i delegati dei vari paesi ad essere presente nei rispettivi congressi per divulgare, presentare e far conoscere il senso (secondo la visione di Bapak) di Sica e di Sica Internazionale ai propri membri, ti chiedo di riservare a questo uno spazio di un’ora o sabato sera o domenica mattina e di aggiungere al programma:

Sabato ore 19 o domenica dopo il Lathian:

• presentazione di SICA ITALY e del suo significato (messaggio di Latifah)

• presentazione numero speciale Sette Cerchi.

Per l’importanza delle questioni in campo chiedo, per programmare bene il proprio

tempo e che tutti si faccia lo sforzo di dichiarare la propria partecipazione al Congresso e la propria permanenza.

So che alcuni argomenti in discussione sono delicati ed implicano una partecipazione e un

numero legale ben preciso.

Resto in attesa fiducioso.

Ivan

Michela RamazzottiNon posso garantire alcunchè

Caro Ivan,

Al momento non posso garantire alcunché.

Sabato sera probabilmente (sono ancora al lavoro al riguardo e non l’ho messo

conseguentemente nel programma) ci sarà uno spettacolo di canto e danza sacra.

Domenica mattina, vista la mole di lavoro da affrontare e la necessità di votare (molti

partiranno Domenica primissimo pomeriggio), non è detto che si possa lasciare spazio ad altro.

Spero che le cose vadano come desideri e personalmente farò di tutto perché si

realizzino, ma parlando molto onestamente temo non ci sia spazio per altro.

Concordo con te sulla necessità di avere maggior feed back sulle presenze.

Cari saluti.

Michela

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La nostra missione, formulata in modo eloquente da Ibu Rahayu, è quella di promuovere e

celebrare le attività che nascono dallo sviluppo dell’animo umano. Questo significa che lavoriamo all’incrocio tra creatività e spiritualità, mirando allo sviluppo e all’espressione dei nostri doni interiori, e dei nostri talenti, in tutti i settori dell’attività umana. Il nostro obiettivo è infatti quello di seminare, attraverso l’esempio, una cultura più viva ed umana, piena di compassione.

Come riusciamo a fare questo? In realtà NOI non facciamo nulla. Lo fate VOI. Noi

vi forniamo solamente una rete di servizi per aiutarvi nei vostri progetti, per darvi la possibilità di connettervi con gli altri, di mostrare il vostro lavoro e di costruire l’opinione pubblica.

In altre parole, andiamo avanti celebrando le iniziative dei membri Subud il cui lavoro nasce

dallo sviluppo dei loro talenti reali al fine di costruire un futuro più vivo e umano.

La cultura, ci dice Bapak, è un’azione dell’io interiore. Un’azione, non un risultato. Una

cultura viva. Pensate la cultura come pensereste lo yogurt. E’ la parte vivente all’interno del latte (e quale nutrimento è migliore del latte?) che fa sì che tutto succeda. Ogni attività della cultura vivente rompe gli schemi e diventa fondamentale per ottenere qualcosa di completamente nuovo, fresco, saporito, e totalmente nutriente. Un vero e proprio Cibo dell’Anima: il modo in cui possiamo costruire il futuro.

I gruppi nazionali attivi sono SICA Australia, SICA Gran Bretagna, SICA Canada, SICA Francia, SICA

Germany, SICA Indonesia, SICA Italia, SICA USA.

Obiettivi e strategie

Obiettivi:

• Ristrutturare e riorientare SICA per ispirare e attivare l’impegno, l’entusiasmo, la crescita e l’azione;

• Pianificare chiaramente i principi e i valori fondamentali per SICA;

• Far crescere una Associazione SICA autosufficiente e auto-finanziata.

Strategie

Costruire rapporti e partnership al fine di:

• fornire informazioni, formazione, networking e servizi di supporto agli iscritti portando avanti un lavoro creativo/culturale;

• creare opportunità per i soci di partecipare ad iniziative culturali ed eventi significativi

Usare strumenti, tecnologie innovative, buone pratiche non profit e capacità gestionali al fine

di:• fare di SICA una sana organizzazione senza

scopo di lucro• mostrare e celebrare il lavoro che cresce dallo

sviluppo del proprio talento interiore• creare consapevolezza e isupporto per

divulgare ciò che Bapak intende per “cultura” e il suo ruolo fondamentale nella costruzione di un domani migliore.

Cose fatte nel 2011

In primo luogo è stato lanciato il sito www.subud-sica.org. Costruito grazie ad una borsa di MSF

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Quando la cultura è un’azione dell’anima

Subud International Culture AssociationRapporto Annuale 2011

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nel 2010, SICA ha reso operativo il suo nuovo sito web nell’agosto 2011. E’ un sito pieno di informazioni, risorse, le notizie, elenchi di eventi e notizie di rete che rappresentano opportunità per tutti i membri. All’interno è possibile trovare anche una guida di ciò che Bapak e Ibu hanno offerto nel corso degli anni relativamente allo sviluppo del talento, arte, cultura, e alle finalità diSICA, e raccoglie, inoltre, alcune storie di membri Subud che hanno scoperto e sviluppato il loro talento grazie alla loro esperienza Subud. Infine il sito facilita le donazioni online.

Importante è stata anche la pubblicazione, nel sito, di una rivista online nel sito dal titolo

“Celebrate!” per celebrare, appunto e presentare il lavoro creativo dei membri Subud in una vasta gamma di impegno culturale: musica, arte e tecnologia per l’educazione, scienza e dialogo interreligioso.

E’ stato poi lanciato l’aggiornamento SICA, Constant Conctact uno strumento di

marketing e comunicazione per le imprese non profit che tiene traccia di risultati e memorizza la banca dati sempre in costante crescita di abbonati. Constant Contact offre anche seminari webinars e tutorial che è possibile condividere con i membri.

Per quanto riguarda gli strumenti e i servizi pergli aderenti a SICA è stata costituita

una partnership con Fractured Atlas, società statunitense di servizi per le arti. I membri Subud potranno avere un abbonamento gratuito del valore di 95$ a FA, un abbonamento che include numerosi vantaggi: dall’aiuto per ottenere il visto per gli artisti che desiderano esibirsi in USA, all’accesso a prezzi competitivi all’assicurazione, dai corsi gratuiti on line di marketing e creazione di un’impresa creativa, all’accesso alle offerte di lavoro.

Ancora è stato semplificato il network per le donazioni Bene on line, e reso più fluido

quello per sondaggi.

E’ stato inoltre lanciato un programma di bilancio di sponsorizzazione per le imprese

start-up. In questo modo SICA può diventare aggregazione e mentore culturale delle startup in linea con la missione e i valori di Sica che, negli Stati Uniti, stanno cercando di diventare

indipendenti e no-profit. Allo stato attuale questo progetto è attivo solo negli USA, ma SICA spera che anche altri paesi trovino il modo di seguire l’esempio, in conformità con le leggi e le linee guida nazionali.

Nel 2011 è stato poi sviluppato un programma di sovvenzioni per finanziare le persone il cui

talento vale la pena di essere appoggiato o le cui iniziative contribuiscono alla valorizzazione pubblica di arte, cultura e creatività. A tale proposito sono state assegnate quattro borse creative per una sovvenzione che oscilla fra i $ 500 e i $ 1200 ciascuno.

Progetti previsti per il 2012Digital Story Telling Workshop

Abbiamo tutti bisogno di imparare a raccontare le nostre storie. Le nostre storie di SICA.

Le nostre storie di Subud. A questo proprosito SICA ha organizzato grazie a Joe Lambert, direttore del Center for Digital Storytelling di Berkeley, in California una serie di workshop per aiutare i membri ad imparare a raccontare in modo efficace le loro storie in formato digitale. Il progetto inizierà con un gruppo di 20 membri Subud che parteciperanno in un seminario di 3 giorni. Successivamente alcuni partecipanti insegneranno agli altri come farlo in un secondo workshop in un’altra parte del mondo. Il risultato finale verrà presentato al Congresso Mondiale nel 2014.

Conversazioni creative su You Tube

Le conversazioni creative sono una serie di brevi video-interviste registrate con i membri

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che stanno facendo un lavoro significativo nei vari settori artistici, capaci di influenzare il nostro mondo. Le interviste saranno pubblicate sull’account You Tube di SICA e condivise sulla pagina fan di Facebook in modo di incremetnare gli accessi e i visitatori del canale You Tube.

Il SICA Festival

Latifah, nel mese di novembre, è

stata a New York per scoprire se il White Light Festival al Lincoln Center possa essere un possibile modello per un Festival SICA che potrebbe essere ospitato ad Austin nel Texas. Nel mondo di oggi, ci sono poche esperienze che ci permettono di scoprire che cosa significa essere umani. Il White Light Festival include musica, arte, performances, ed alcuni incontri per aiutare le persone ad avvicinarsi a se stesse ed a condividere la loro umanità. Molti membri hanno una grande professionalità nel portare avanti questi eventi. Ospitare una festa simile al White Light Festival al Lincoln Center, dove poter rappresentare musica, arte, performance, e immaginare conversazioni sul senso della quiete interiore, può essere un evento molto speciale nel mondo di oggi e SICA sta per saggiare questa possibilità.

Il Forum

Entrambi i programmi descritti nascono da un’iniziativa SICA legata ad un gruppo

chiamato il Forum WSA. Di ampia portata, il Forum WSA prevede di coinvolgere i membri

Subud in temi di ampio interesse internazionale come la pace nel mondo, l’ambiente, il dialogo interreligioso. E SICA, con la sua capacità di porre l’accento su arte, cultura e creatività, può diventare u n ’ e c c e l l e n t e piattaforma per il lancio di questo progetto.

Il Gathering americano ed il Congresso mondiale SICA ha iniziato

a pianificare eventi, raccolte di fondi, epresentazioni sia per il Gathering in America, sia per il Congresso mondiale del 2014. Mostre, p r e s e n t a z i o n i , spettacoli, incontri e laboratori sono tutti in fase di sviluppo.

Dunque stiamo creando e

crescendo. Per questo vi invitiamo a far parte d e l l ’ e s p e r i e n z a

SICA! Il vostro sostegno e la partecipazione sono gli ingredienti magici del cibo dell’anima di SICA.

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Eventi

Alla partenza, l’incontro con gli altri del gruppo. Ne conosco solo pochi, per aver visto le loro

opere inalcune mostre a Roma: ora condividerò con loro la settimana a Hangzhou, in Cina, tra Hongkong e Shanghai. Per contro, molti di loro conoscono Anticoli Corrado, dove ho la mia base nomade dal ’73, soprattutto per le mostre organizzate dal Civico Museo di Arte Moderna e Contemporanea che ha sede lì.

Il progetto: 100 artisti italiani dipingono 100 siti prescelti a Hangzhou, ex-capitale imperiale

ai tempi di Marco Polo. A Hangzhou stanno espandendo il mercato, includendo tante griffe italiane e l’arte, come è spesso accaduto nella storia, fa da fiore all’occhiello, forse anche da servitore del potere economic, ma a noi regalano un viaggio speciale e ben organizzato.

Cibo straordinario, stanze bellissime, albergo di ottima categoria. Ogni giorno, escursioni

in bus e visite ai siti prescelti anche se non vedremo le tante altre attrazioni della città, una metropoli stramoderna (ogni giorno un grattacielo nuovo, ci dicono sorridenti), moto e motorini silenziosi grazie ai motori elettrici (perché solo a Hangzhou???), traffico ordinato, strade enormi. Strepitosi centri commerciali “Puoi passare tutta la vita lì, c’è tutto: ristoranti, bar, massaggio, parrucchieri, fitness ...” dice Vanessa che ha cambiato il suo nome secondo l’indagine astrologica fatta con numeri e lettere (“la V iniziale porta fortuna, è un imbuto...”).

In cambio, siamo invitati a dipingere su tele e cavalletti consegnati con i colori ad olio e i

pennelli, in due siti, in locu, a beneficio dei media. Dopo qualche retrosia – abitualmente non tutti dipingiamo ad olio – facciamo dei pezzi che ricordano gli appunti dei viaggiatori di secoli

passati...in fondo, non mi dispiace esser stata costretta a passare oltre il ‘muro di gomma’ che si è da anni frapposto tra me e la pittura ad olio, realistica.

Strada Imperiale

Un sito è la ‘Strada Imperiale’, a metà tra una strada mitteleuropea anni ’30 e un

antico quartiere commerciale cinese, con una imponente struttura all’inizio, la Torre dei tamburi: hollywoodiana scenografia rifatta ad uso e consumo dei turisti, con due leoni dorati antichi fin vetroresina.

Il gruppo si ammassa all’incrocio, puntato dalle telecamere; io mi apparto lungo il muro

composto di colonne e nicchie dell’ufficio postale dove c’è una prospettiva interessante della strada alberata di olmi col canale e i fiori nel mezzo. Una ragazza carina che guarda acconsente di posare per me; adotto la tecnica del mio amico Danny Hauben, artista famoso nel Bronx di New York che dipinge scene urbane complesse en plein air, in strada e che mi ha mostrato il suo procedere veloce ed efficace con i colori ad

“Seguendo il cammino di Marco Polo”Birgitt Shola Starp e altri artisti italiani dipingono Hangzhou

di Birgitt Shola Starp

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olio o con i pastelli; ora lo benedico in cuor mio mentre sfrutto l’olio invece di sentirlo ostile. Il caldo afoso fa parte dell’impasto.

Nel secondo sito, ‘La casa dell’uomo ricco’, luogo magico che sembra provenire

direttamente dalle favole sulla Cina, ci sparpagliamo tra il laghetto dei pesci rossi (portano fortuna...), i cortili, i tetti ricurvi, i leoncini rampanti e i ponticelli sormontati da tempietti a pagoda. Dipingo uno scorcio scenografico scandito da colonne, tetti con angoli ad uncino, laghetto e alberello.

Le visite fatte a Hangzhou includevano anche il Museo di Arte Contemporanea, un istituto

governativo che non è esattamente uno specchio dell’arte contemporanea in Cina.

Durante un interessantissimo incontro con alcuni esponenti dell’arte contemporanea,

ci è stato illustrato il particolare percorso storico dell’arte contemporanea cinese, non paragonabile a quello occidentale.

Si possono, infatti, identificare quattro filoni diversi dell’arte in Cina al presente:

• Dal ’79, come evoluzione post-Tien-Anmen, le opere tornano a profilarsi politicamente, con libertà interpretativa. Alcuni sono politicamente moderati, e le differenze tra

uomo e donna vengono minimizzate mentre la rivoluzione culturale era stata caratterizzata dal maschilismo.

• L’arte denuncia degli stati reali della gente, e segue l’esigenza personale di trasgressione, anche se non troppo artistica: per esempio, la denuncia verso la mancanza di rsipetto umano, dopo l’apertura verso l’occidente, riducendo tutto a numeri di economia. L’artista agisce secondo il proprio sentimento e prende coscienza e posizione di dissenso senza appartenere ad uno stile, una tecnica, un movimento.

• L’arte ‘pacifica’ di chi è nato dopo gli anni ’70: questa generazione giace in uno stato di perplessità, immobilismo, disorientamento. E’ una generazione più pacata, senza indirizzo della volontà.

• Un altro movimento si esprime atraverso i cartoni animati; di difficile interpretazione: dell’era post-crisi del 2008. Vi è un riavvicinamento a Mao, ora con forte senso critico e selettivo.

Coesistono l’arte filo-governativa, con l’arte finanziata da privati e enti.La ricerca critica in Cina è distaccata dalla ricerca degli artisti; come spesso sta accadendo anche in Europa...

Ritratto di Operaio, Galleria Nazionale di Arte Contemporanea, Hangzhou

Infine abbiamo un pomeriggio in un negozio d’arte, in un quadrilatero di negozietti vari: articoli

sportivi, carta cinese, pennelli cinesi, pietre

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per incidere il proprio ideogramma, lacca per stamparlo, oggetti vari per tecniche tradizionali che tutt’ora continuano a essere adoperati, in una felice mescolanza di contemporaneo e antico...

Al nostro rientro in Italia dobbiamo fare altri due quadri, scegliendo due dei dieci siti

proposti. Questi dipinti verranno esposti in due mostre itineranti tra Italia e Cina.

Tutta questa visita in Cina ancora non è conclusa, interiormente: le nostre escursioni

fuori dal programma, le nostre osservazioni sugli itinerari; il confronto con il clima, la luce, le consuetudini alimentari, gli articoli in inglese che parlano del Tibet... Ho intravisto l’interno gremito di un autobus fermo al semaforo accanto al nostro, dove invece eravamo in 14 tra l’autista, la simpaticissima e acuta guida Vanessa e Yanting il nostro Virgilio che ha studiato in Italia e sposato una cinese nata a Roma, il fotografo di turno e noi 10 artisti adagiati sui sedili abbondanti... Un doloroso quadro di oggi in una metropoli come Hangzhou.

Ci vuole tempo per entrare nel vivo dell’esperienza vissuta, dipanandola dal

senso di obbligo verso i nostri deliziosi anfitrioni, dal senso di censura insita nella gerarchia cinese -di cui siamo stati direttamente o indirettamente informati dai nostri interlocutori- e dal personale strato culturale che subito produce stereotipi.

La Cina è immensa. La Cina è fornita di aereoporti solo nelle città più grandi (Hangzhou è la terza

– eppure nessuno ne ha mai sentito parlare da noi…), sulla costa occidentale. L’interno ha solo ferrovie, o neppure queste. I cinesi che ci hanno parlato della loro realtà, dicono che non sanno niente di tantissima parte della Cina, perché è praticamente impossibile andarci. Convivono

modi di vita che coprono alcuni migliaia di anni…

Fa impressione, la Cina. Fa anche un pò paura. Forse ci dovrebbe fare proprio tanta

paura! Tutto sembra possibile, se dietro c’è una motivazione importante. Sarà la nuova America del mondo?

Birgitt Shola Starp, Schizzo, sera al lago (West lake)

Birgitt Shola Starp, Omaggio al pescatore

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Questa recensione vuole essere lo spunto per ricordare la nostra sorella Subud Deanna Yuki Maraini. E per chiedere, a chiunque l’abbia conosciuta profondamente di raccontarcela dal suo punto di vista. Perchè, anche fra chi non è più con noi. ci sono grandi artisti che è importante ricordare e grandi persone che non possiamo lasciare solo nel nostro cuore.

Dacia Maraini, nel suo ultimo libro “La Grande Festa”, indaga nella sua memoria e nei suoi

ricordi celebrandoli come stesse rivivendo la sua grande festa di vita.

Sulla mensa sacra della vita ricorda, con grande serenità poetica, i suoi cari parenti,

le sue persone amate, i suoi amici più preziosi e le persone semplici che hanno fatto parte della sua esistenza.

Una celebrazione fatta di memorie, di ricordi e di poesia; di quanto si sedimenta nell’animo

di una esistenza, di una vita, di una passione. Di un amore.

E la memoria diventa e si tramuta ancora una volta in storie, storie che, travalicando la sostanza

evanescente del tempo diventano memoria, e si sovrappongono, si mescolano a tutte le storie del mondo, fino a confrontarsi con il mito.

Come fra i grani di un rosario tibetano le narrazioni si dipanano con la casualità che

solo la memoria può riordinare e così Dacia Maraini dedica pensieri vivi alle persone della sua vita: la sorella Yuki, il padre Fosco, l’amico Pasolini, la sua amica Maria Callas, Alberto Moravia, il suo compagno Giuseppe Moretti.

Il ricordo di Yuki Maraini per noi di Subud, Deanna, ha ravvivato la memoria del mio personale

incontro con Deanna nostra sorella in Subud.

La prima volta l’ho incontrata nella mia prima esperienza di un Camp per giovani organizzato

da Valentin in Umbria e già allora questa piccola e minuta donna, esile come un giunco, mi colpì per la sua disponibilità.

La sua dedizione per gli altri era massima, come grande era la sua passione e la sua

capacità di infondere la sua pace intorno a sé.

Con una dolcezza straordinaria riusciva a cambiare la sintonia delle cose e la sua voce ne

era lo strumento, l’arma con cui scolpiva gli eventi.

A Bevagna lavorò organizzando un gruppo di giovani provenienti da tutta Europa che

divennero la colonna sonora dell’evento teatrale collettivo.

Fu anche presidente dell’Associazione Subud Italia, compito che assunse con servizievole

umiltà e svolse con grande dedizione al servizio della collettività Subud.

Non potrò mai dimenticare la sua disponibilità nel volermi introdurre alla conoscenza e ai misteri

della voce e del canto. In cambio di piccoli lavori mi impartiva lezioni di canto ed uso della voce.

Salivo le ripide scale di via XX Settembre e, appena arrivato, c’era sempre pronta per me

la tisana al rosmarino che prendevamo insieme prima di iniziare la lezione...

Ricordo sempre con ammirazione l’esempio che Deanna mostrava nell’accettazione

serena di quanto il malessere le riservava.

La sua sottomissione alla Volontà Suprema era assunta con leggerezza come con leggerezza

faceva della sua Vita una manifestazione del suo Lathian di Bapak.

Grazie Dacia per averci invitati tutti alla Tua grande Festa.

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Libri & Letture“La Grande Festa”

di Dacia MarainiRizzoli Editore

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di Ivan V. Cozzi

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Dal MondoI Creativi di Subud opere, creazioni e pensieri dal mondo

Visitatore

Dolore e piacere osservo e mi arrendo.Gioia e dispiacere osservo e mi arrendo.

Pace e rabbia osservo e mi arrendo.Amore e odio osservo e mi arrendo.Opera e creazione osservo e mi arrendo.Non voglio possederli, né esserne posseduto.Appartengono al Creatore; io sono la Creatura.Io sono il mio Studente; io sono il mio Maestro.

Sandra Sofiah Sexton

e

Poem from the end of a latihan

We are of the mountains and the sea,We are of the sun and the sky.

We are of the stars and their beginning.We are of the earth and its ending.

Teach us to listen,

teach us to learn.

Teach us to be free.

Maria Blakey

Il cuore di Dio

Il cuore di Dio batte forte.Lo senti? Lo avverti?TUMP TUMP TUMPIn tutte le creazioni.TUMP TUMP TUMPUn’altra stella un altro buco neroTUMP TUMP TUMPfino all’infinità di cose che non abbiamo ancora scopertoe non conosceremo mai;Perché visto che non riusciremo a vivereabbastanza a lungo per raggiungere le stelle più lontanenoi, piccole creature, dobbiamo accontentarcidi contare qualcosa solo per alcune migliaia di anniprima di autodistruggerci, come abbiamo già fatto molte volte.TUMP TUMP TUMPbatte il cuore di Dio.Lo senti? Lo avverti?

Matthew Levi Lemberger

e

Let it be saidoh my children

of the man who watches sunsetsacross the rooftopsand across the seathat he is calmand wiseand unemployed.

Emmanuel Williams

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L’Austria ospita il meeting della Zona 4

Subud Austria ospiterà la riunione della Zona 4 per il 2012, è lieto di invitarvi alla nostra Zona

4 che si terrà dal 4 al 9 aprile prossimi.

Per l’occasione l’organizzazione ha prenotato un intero hotel con molte stanze a disposizione

e la possibilità di fare Latihan, test su temi richiesti dai partecipanti; di lavorare insieme sulle varie necessità della Zona 4 e su tematiche internazionali,. Ma anche la possibilità di stare seduti insieme sorseggiando un buon tè o caffè, sperimentando la diversità delle nostre culture o, ultimo ma non meno importante, gustando piatti austriaci rivisitati grazie alle varie influenze dei Paesi vicini.

L’hotel è situato nel centro di Bad Vöslau, nel cuore dei boschi che sorgono proprio

alla periferia di Vienna (25 km, 20 minuti di treno); inoltre, è a soli 4 km dalla città di Baden Biedermeier, famosa per le sue sorgenti termali e per i molteplici eventi culturali.

Il bosco invita a passeggiate tranquille o a piacevoli escursioni. Bad Vöslau è anche famosa per i

suoi fantastici vini, e per la “Vöslauer”, l’acqua di primavera.

Per riuscire a fare un gathering di successo e soddisfazione per tutti, l’organizzazione

aspetta proposte, talenti e competenze d’ogni tipo: dagli strumenti musicali alle proposte culturali in modo da rendere più ricca l’intera esperienza dello stare insieme più ricca.

Il meeting della Zona 4 avrà luogo nello stesso momento del gathering e sono tutti invitati a

partecipare, per scoprire quello che accade nella Zona e a livello internazionale.

Per informazioni dettagliate e iscrizioni nella lista eventi si può contattare:

[email protected]

Progetti nel MondoSpanda Foundation

Fondata da Sahlan Momo, uno degli ideatori di Subud Italia, che per moltissimi anni ha

lavorato (ed ancora lavora) al progetto di una casa editrice (Semar) per la conservazione tecnica, intellettuale e creativa dell’editoria, Spanda Foundation è un’importantissima ed interessante risorsa per le persone innovative e per le istituzioni di tutto il mondo. I suoi valori fondamentali incarnano alcuni temi di base in tutti i suoi programmi, come ad esempio:

• il rispetto e l’apprezzamento per la diversità di idee e di persone.

• la tutela e la valorizzazione di una qualità giusta ed equa della vita per tutte le specie viventi.

• Il perseguimento della giustizia sociale attraverso la comprensione e la compassione per i diseredati.

• il sostegno alle iniziative capaci di nutrire e rafforzare le capacità delle generazioni attuali e future, a prescindere da razza, credo, reddito, sesso, situazione familiare o abilità.

• la ricerca di progetti di natura etica e spirituale per stimolare un dialogo e un dibattito finalizzato ad ottenere una maggiore comprensione delle prospettive etiche.

I programmi della Fondazione Spanda sono costruiti attorno a cinque aree principali

di attenzione: Cultura, Istruzione, Sanità e Ambiente, Microfinanza e della Ricerca e sono destinati a stimolare lo sviluppo della pace, della conoscenza e della comprensione tra individui, gruppi ed organizzazioni che rappresentano sia la fonte, sia i destinataridelle varie forme di conoscenza che, essendo fondate sullr buone pratiche, contribuiscono alla crescita e al benessere delle persone nelle loro comunità e nel loro ambiente sociale.

La Fondazione Spanda ha attualmente in corso i progetti Jubilo (per la prevenzione dei

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conflitti, l’integrazione etnica e la costruzione della pace attraverso il dialogo interculturale e interreligioso); Mantra (progetti di microfinanza per alleviare la povertà e dare potere alle comunità di raggiungere l’autosufficienza economica e di costruire una più adeguata, lo sviluppo equo e sostenibile); Musiké (per la ricerca, il recupero, la documentazione, la conservazione e la diffusione del patrimonio etnomusicologico).

Oltre a Sahlan Momo anche Simona Sapienza, sorella in Subud che avevamo lasciato nella segreteria di Subud Italia -e poi persa- e con grande gioia ritroviamo parte di questo importante progetto. Spanda Foundation nello scorso mese di dicembre è stata ospite della

Missione permanente dei Paesi Bassi presso le Nazioni Unite per riuscire ad attivare la procedura disponibile per le ONG olandesi per ottenere lo stato ECOSOC.Nel corso di questa visita è stato particolarmente prezioso l’incontro con il Consigliere del Ministro e il Consigliere della Missione Permanente di Israele alle Nazioni Unite che ha permesso a Spanda di essere introdotta ai meccanismi e alle dinamiche del Comitato e di ricevere alcuni consigli pratici che hanno sempre più convinto la Fondazione dell’importanza di ottenere lo status consultivo all’ ECOSOC (Consiglio Economico e Sociale) per poter

diventare una voce forte in seno all’ONU con una prospettiva diversa. Possedere lo stato ECOSOC, infatti, consentirebbe a Spanda di contribuire alla transizione sistemica di coscienza a livello individuale e collettivo che è in corso, verso uno sviluppo sociale più giusto, equo, sostenibile ed economico - e allo stesso tempo di parallelizzare e integrare questa transizione con l’attuazione, sul campo, dei propri programmi operativi: prevenzione e trasformazione dei conflitti e costruzione della pace.

[traduzione di Daniel Tinari]

e

I prossimi eventi dalmondo Subud

27 - 29 Gennaio

Congresso Nazionale Subud Italia a Firenze Per informazioni, prenotazioni e dettagli

Michela Ramazzotti [email protected]

5 Gennaio

World Lathian02:00 (Los Angeles) - 04:00 (Mexico City)

- 05:00 (New York/Bogota) - 07:00 (Santiago de Chile) - 10:00 (GMT) - 10:00 (London) - 11:00 (Paris) - 17:00 (Jakarta) - 21:00 (Sydney) - 23:00 (New Zealand)

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L’Artista del MeseBarbara Rincicotti

Nata a Pesaro nel 1963, ha studiato pianoforte sotto la guida del M° Ettore

Peretti al Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro, diplomandosi a soli 18 anni.

Ha tenuto il suo primo concerto a 12 anni e, ancora alunna, ha partecipato

ad importanti cicli di manifestazioni musicali.

Dopo il diploma ha iniziato gli studi di perfezionamento con il

M. FRANCO SCALA e in seguito è entrata a far parte dell’Accademia Musicale di Imola perfezionandosi con i Maestri: V. ASKENAZY, J. DEMUS, L. BERMAN, G. SANDOR, A. LONQUICH, ed altri ancora.

Partecipa a numerosi Concorsi nazionali ed internazionali

classificandosi sempre fra i primissimi ed ottenendo premi e riconoscimenti che la portano a sviluppare la sua attività concertistica.

Successivamente intraprende lo studio della Direzione

d’Orchestra con i Maestri DE BERNART e MARVULLI, ottenendo in breve tempo consensi e segnalazioni.

Partecipa al “XIII Cantiere Internazionale d’Arte” di Montepulciano in qualità di Maestro

Assistente nella prima esecuzione assoluta dell’Opera “RUBRUM LAUDIS” di C. CRIVELLI e contemporaneamente lavora per il 2’ Canale della RAI di Roma in veste sia di Direttore d’Orchestra che di Pianista in alcune trasmissioni in diretta.

Svolge attività come Maestro Collaboratore nel “ROSSINI OPERA FESTIVAL” di Pesaro

e al “FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA BAROCCA DI GERACE”

Ha esordito come Direttore d’Orchestra nel 1990 al Teatro Comunale di Imola, interpretando

musiche di Haydn e Mozart.

Musicista precoce ed eclettica, associa all’attività di solista

e direttore d’orchestra quella di musica da camera, suonando in formazioni concertistiche diverse ed esplorando non soltanto il repertorio musicale del concertismo classico, ma la musica del ‘900 fino ai nostri giorni, con una particolare attenzione al campo jazzistico e alle forme sperimentali, new age.

Nel 2000 intraprende l’attività compositiva esplorando i diversi

linguaggi dell’Arte e le diverse contaminazioni etniche, arrivando ad una fusione tra simboli, suoni, immagini e colori che si ritroveranno in “E SIA…” sua prima opera di VIDEO ARTE, in qualità di Musicista-Compositore e Videomaker, opera nata dall’incontro con l’artista figurativa LORELLA SALVAGNI.

E’ stata docente di Teoria e Solfeggio presso il Conservatorio G.ROSSINI di Pesaro e di

Fermo, il Conservatorio di Rodi Garganico, quello di Frosinone e del Conservatorio “A:BOITO” di Parma.

Ha partecipato a numerosi concerti, festival e incontri musicali in Italia e all’estero

Da alcuni anni collabora alla realizzazione del Festival “Arte sull’Acqua” di mantova

creando le colonne sonore delle installazioni di arte contemporanea che si dipanano lungo il Rio mantovano.

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Se praticate ciò che Bapak chiama meditazione, molto probabilmente porterete, attraverso la

vostra volontà e la vostra mente, molte impurità dentro di voi. I frutti e i risultati di questa meditazione o contemplazione, infatti, si riducono alla capacità di vedere soltanto quelle immagini che noi stessi abbiamo prodotto e che si manifestano disordinatamente al nostro interno.

Il lathian funziona all’opposto. Spezza e

allontana dall’interno, le visioni mentali rendendoci gradualmente in grado di conoscere e venire a contatto con stati al di fuori del dominio dell’uomo. Alla fine, con questa pratica, si può arrivare a conoscere anche realtà al fuori di questa terra.

L’altro tipo di meditazione, come

Bapak ha già detto, porta, invece, molto disordine nei sentimenti e nell’interiorità. Facendo un’analogia, Bapak spiega che, quando portiamo nella meditazione tutto quello che abbiamo dentro è come se decidessimo di non uscire più di casa e quindi non riuscissimo più a vedere le cose reali. Chiusi dentro la casa, tutto quello che riuscimo a sapere è solo quello che già abbiamo. Questa è la differenza.

Un giorno, se sarete in grado di riceverlo, invece potrete conoscervi e diventare consapevoli

di questa differenza. Riuscirete ad uscire dalla vostra casa, a conoscere la grandezza della vita che avvolge questa nostra terra, e riuscirete anche ad andare oltre questa terra, in questo modo non sarete soggetti alla reincarnazione.

Siamo stati qui a lungo, siamo stanchi, e,

potendo, cerchiamo una via d’uscita.

L’altra, la pratica della meditazione, serve

invece solo a calmare se stessi, rappresenta la ricerca, non più della via d’uscita, ma di una strada verso il salone o il corridoio.

Quando Bapak si riferisce alla “casa

all’interno dell’essere umano”, vuole indicare tutto ciò che è all’interno del sé di un essere umano.

Le forze che sottendono ogni individuo sono

quella materiale o satanica, quella vegetale, quella animale e quella umana. Per queste, è prevista la

reincarnazione. Quindi, se rimanete nella vostra casa, quando, più tardi, morirete, voi potreste trovarvi al livello di un vegetale, di un animale, oppure al livello umano. E quando dovrete tornare qui ci tornereste non nella forma giusta, ma nella forma sbagliata.

Manchester, England11 Novembre 1957

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Discorsi di BapakUscire dalla propria casa interiore

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Crumble di Cavolfiore

Il crumble è una specie di sbriciolatura grossolana a base di burro e farina che va in forno e si fa ben dorare. Può essere sia salato che dolce e si presta a molte varianti.

Ingredienti

800 grammi di cavolfiore 2 fette di pane capperi1 spicchio d’aglio6 filetti di acciuga sott’olioprezzemoloolio extravergine di olivasalepepe

Pulire il cavolfiore staccando a una a una le cimette e lavandolo per bene. Cuocere a vapore facendo restare le cimette di cavolfiore bene al dente. In un mixer mettere il pane spezzettato grossolanamente, lo spicchio d’aglio sbucciato, i capperi, le acciughe e il prezzemolo. Sbriciolare il tutto azionando il mixer a intermittenza.

Adagiare le cimette di cavolfiore in una teglia oliata.Oliare e pepare le cimette, aggiungere il composto sbricolato sulle cimette.

Mettere in forno preriscaldato a 180° per 15 minuti, terminare passando il crumble per pochi minuti nel grill del forno finché risulterà dorato.

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La Ricetta del Mesedi Isabella