Download - SEMINARIO di OMILETICA - torraccia.net Biblica/PANORAMA BIBLICO.pdf · Panorama biblico Bibliologia Studio n.1 Per Bibliologia intendiamo quella branca della dottrina che riguarda

Transcript
Page 1: SEMINARIO di OMILETICA - torraccia.net Biblica/PANORAMA BIBLICO.pdf · Panorama biblico Bibliologia Studio n.1 Per Bibliologia intendiamo quella branca della dottrina che riguarda

PANORAMA BIBLICO Note di bibliologia

‘Il miracolo della sacre Scritture’

Corso di studio 2014 Note e raccolta a cura di Valerio Mungai

Chiesa Cristiana Evangelica ‘Koinonia’

Via Pasquale Tuozzi 47 Roma (Torraccia)

Page 2: SEMINARIO di OMILETICA - torraccia.net Biblica/PANORAMA BIBLICO.pdf · Panorama biblico Bibliologia Studio n.1 Per Bibliologia intendiamo quella branca della dottrina che riguarda

Panorama biblico

Gli strumenti dello studente biblico

Il privilegio di possedere la Bibbia. L’invenzione della scrittura e in soprattutto della stampa (1453 aD) consentì la diffusione della Bibbia – si pensi che nel 4° secolo dC il costo di una sola copia della Scrittura redatta a mano da uno scriba equivaleva a 40 anni di paga di un legionario romano.

ATTENZIONE ! Intenet offre moltissime risorse per lo studio biblico ‘on line’ ma data la confusione dottrinale che caratterizza la cristianità di questo secolo è opportuno verificare sempre le fonti e l’attendibilità degli studi e delle interpretazioni proposte in molte diverse maniere: blog, files da scaricare, video, audio. Sarà sempre utile chiedere al pastore e ai fratelli più maturi un aiuto in merito.

Page 3: SEMINARIO di OMILETICA - torraccia.net Biblica/PANORAMA BIBLICO.pdf · Panorama biblico Bibliologia Studio n.1 Per Bibliologia intendiamo quella branca della dottrina che riguarda

Panorama biblico

Bibliologia

Studio n.1

Per Bibliologia intendiamo quella branca della dottrina che riguarda le Sacre Scritture e che tratta la necessità, il titolo e l'ispirazione della Bibbia, nonché le origini del canone, i manoscritti e le versioni delle Sacre Scritture.

Il fatto dell'esistenza di Dio è fondato almeno su quattro ragioni fondamentali:

1. L'intuizione: cioè la percezione naturale di verità senza ragionamento; 2. La tradizione: quanto è giunto fino a noi tramandato di padre in figlio (istruzione verbale); 3. La ragione: la ragione ci fa risalire al creatore: Romani.1:20; 4. La rivelazione: la tradizione è giunta fino a noi contraffacendo la verità. La ragione, a causa del

peccato, è stata offuscata: Romani 1:21; ed allora Dio si è rivelato a noi per mezzo delle Sacre Scritture.

Il miracolo delle Sacre Scritture La Bibbia è un miracolo che ogni credente ha il privilegio di possedere, sfogliare, meditare. La Bibbia non ‘contiene’ la Parola di Dio, la Bibbia è la Parola di Dio ed in quanto tale ci è stata data per produrre quegli effetti che il suo unico Autore ha preordinato. Isaia 55:11

1 Rivelazione delle Scritture

Isaia 40:8 L'erba si secca, il fiore appassisce, ma la parola del nostro Dio dura per sempre

Matteo 24:35 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno

Necessità delle Sacre Scritture Iddio si rivela agli occhi dell'uomo con l'immensità della Sua creazione; ma sebbene "i cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento annunzia l'opera delle Sue mani", questa rivelazione rimane di natura generica. Il Creatore del cielo e della terra doveva mostrarsi agli uomini e manifestarsi loro in maniera più completa ed era logico, perciò, che Dio scegliesse, nella Sua verità e sapienza, il mezzo migliore, affinché, attraverso i secoli, la Sua Verità fosse trasmessa integralmente. Se Dio si fosse affidato alla trasmissione orale o alla tradizione, il Suo messaggio sarebbe stato pervertito. Per questo Egli ha disposto che la Sua Parola fosse scritta, affinché fosse preservata nella sua purezza per essere la regola infallibile della fede e della condotta dei credenti.

La rivelazione divina è quindi:

GENERALE: 1 espressa nella creazione Salmo 19:1,Romani 1:19-20 2 espressa nel cuore Romani 2:14-15,Eccl.3:11 La rivelazione generale ci comunica che: 1 Dio esiste 2 Dio è potente 3 Dio ha la conoscenza 4 Dio è buono (Atti 14:16-17)

SPECIALE: Quando Dio parla. Infatti Dio ci ha parlato in molti modi e in molte maniere: 1 Esperienze personali (Dio disse a Noè, Genesi 6:13 , Abramo, Mosè ecc.) 2 Tramite i profeti 3 Tramite suo Figlio Gesù Cristo Ebrei 1:1-2

Page 4: SEMINARIO di OMILETICA - torraccia.net Biblica/PANORAMA BIBLICO.pdf · Panorama biblico Bibliologia Studio n.1 Per Bibliologia intendiamo quella branca della dottrina che riguarda

Quindi la rivelazione di Dio è: 1 Desiderabile L’uomo ha bisogno di una rivelazione 2 Logica Un Dio buono non può non rivelarsi ai suoi figli Amos 3.7

3 Scritta La scrittura è il metodo migliore per preservare la verità e trasmetterla nella sua integrità di generazione in generazione

L’ ispirazione delle Sacre Scritture la Bibbia è un libro “soprannaturalmente naturale e naturalmente soprannaturale”. Dal vocabolario della lingua italiana : arte dello scrivere e pronunciare omelie e sermoni …disciplina che insegna il modo di comporre e recitare un discorso sacro… 2Timoteo 3:16 , 2 Pietro 1:20-21 Queste solenni affermazioni indicano in Dio il divino Autore della Scrittura e quindi, tutto ciò che questo divino Soffio ha prodotto è dichiarato divinamente ispirato. L’ispirazione è il soffiare

Carattere dell’ispirazione delle Scritture L'ispirazione è l'influenza soprannaturale dello Spirito di Dio sulla mente umana, mediante la quale gli scrittori sacri furono sospinti a scrivere verità divine senza errori. L’ispirazione è:

1. Divina e non umana L’ispirazione degli agiografi non è da confondere con quella di scrittori e poeti. Lo Spirito Santo è l’agente divino che ‘sospinse’ gli scrittori sacri – il termine originale ‘phero’

2. Unica e non comune Non dobbiamo confondere l’ ‘illuminazione’ con l’ispirazione. L’illuminazione è promessa a tutti i credenti e ci aiuta a comprendere la Scrittura. Essa è permanente e graduale nel cristiano fedele e in comunione con Dio – Proverbi 4.18, e ‘docente’ 1 Giovanni 2.27 L’ispirazione è stata invece un fatto saltuario e provvisorio. Può essere anche inconsapevole , 1 Pietro 1-10-12 nei profeti ispirati ma non illuminati – Giovanni 11-49-52 Caifa veicolo inconsapevole …

3. Dinamica e non meccanica Dio non ha ‘dettato’ la Bibbia spogliando l'uomo della propria personalità,. Se tale teoria fosse vera, come si spiega il fatto che 222 citazioni su 275 dell'A. T. sono riportate nel N. T. uguali nella sostanza ma diverse nella forma? Perché il Padre Nostro è riportato diversamente da Matteo e da Luca? Lo Spirito di Dio si è servito delle facoltà umane dei diversi scrittori lasciando che gli scritti sacri rechino i segni dell’individualità dello scrittore sacro

4. Plenaria e non parziale L'ispirazione si estende a tutta la Bibbia, senza nessuna esclusione: 2Timoteo 3:16; la Rivelazione scritta è completa e non ha assolutamente bisogno di aggiunte o modifiche: Apocalisse 22:18,19; da Essa non sparirà uno iota o un apice: Matteo 5:18 (iota: la più piccola lettera dell'alfabeto ebraico; Apice: un segno particolare sulle lettere ebraiche, oppure una consonante di cui a volte si faceva a meno). La Bibbia non contiene la Parola di Dio ma è la Parola di Dio. Luca 11.28

5. Verbale e non concettuale E’ difficile separare le parole dal pensiero e una parola è un pensiero espresso. Quindi per ispirazione verbale delle Sacre Scritture intendiamo che lo Spirito Santo ha guidato gli scrittori anche nella scelta delle espressioni e delle parole da utilizzare, e ciò è avvenuto per tutta la Scrittura, nella sua interezza e totalità; L'ispirazione verbale della Parola di Dio esige il fatto che Dio, a volte, porta lo scrittore sacro a forzare le regole grammaticali e della sintassi per rivelare delle verità importanti: es Giovanni 8:58; "Prima che Abramo fosse nato IO SONO!"; non dice "IO ERO", secondo le regole della sintassi; questo per mostrare l'eterna preesistenza di Cristo!

Le prove dell’ispirazione delle Scritture 1. Le Scritture asseriscono di essere ispirate a. Conferma interiore:. La Bibbia afferma di essere la Parola di Dio: Esodo 24:12; Isaia 34:16; Per

oltre 2.600 volte sono ripetute frasi come: "Così dice il Signore ... b. Conferma di Cristo: Matteo 5:18; Luca 18:31-33; 24:27,44; c. Conferma degli apostoli: Romani 3:2; 2Timoteo 3:16; 1Tessalonicesi 2:13;

2. Appaiono come ispirate per a. L’esattezza della Scrittura la storicità e la scientificità della Scrittura b. L’unità della Scrittura 40 scrittori in circa 1600 anni ma un solo messaggio c. La profondità della Scrittura può essere letta centinaia di volte ma è sempre fresca Romani 11.33 d. La diffusione della Scrittura il libro più tradotto al mondo e. L’attualità della Scrittura sebbene abbia migliaia di anni, come il pane, è sempre attuale f. La preservazione della Scrittura ‘i martelli si spezzano l’incudine rimane’ g. Le profezie adempiute

Alcuni esempi delle tante profezie messianiche adempiute: La nascita di Gesù Michea 5:1 (710 a.C.) Matteo 2:1 Il suo tradimento per 30 sicli Zaccaria 11:12 (487 a.C.) Matteo 26:15 Le sue mani e i suoi piedi forati Salmo 22:16 (1050 a.C.) Giovanni 20:27

3. Provano che sono ispirate Il migliore argomento apologetico riguardo alla Scrittura è di ordine pratico. La Bibbia ha operato e opera ancora nella vita di milioni di persone di ogni nazione e razza rendendo possibile lo stesso miracolo di salvezza su tutta la faccia della terra… Giovanni 9.25

Page 5: SEMINARIO di OMILETICA - torraccia.net Biblica/PANORAMA BIBLICO.pdf · Panorama biblico Bibliologia Studio n.1 Per Bibliologia intendiamo quella branca della dottrina che riguarda

Panorama biblico

Bibliologia

Studio n.2

Il titolo delle Sacre Scritture Il termine "BIBBIA" deriva dal greco "biblos" (libro), e indicava il rotolo di papiro sul quale si scriveva nell'antico Oriente. Secondo alcuni studiosi il termine potrebbe risalire alla città fenicia di Biblos, che era, nell'antichità il più fiorente centro per il commercio del papiro. L'uso del termine "Bibbia", per indicare il Sacro Libro incominciò forse nel IV sec. d.C., ai tempi di Girolamo (l'autore della versione latina delle Sacre Scritture conosciuta col nome di "Vulgata"), il quale generalizzò l'uso dell'espressione: "I LIBRI SANTI" o, semplicemente "I LIBRI", (come venivano comunemente chiamate le Sacre Scritture). Questo termine che in greco era espresso al plurale neutro, cioè "TA BIBLIA", nel latino della decadenza divenne singolare, femminile, e cioè: ‘BIBLIA’.

Il ‘canone’ delle sacre Scritture La prima grande divisione dei libri biblici è quella tra Antico e Nuovo Testamento. La Bibbia Ebraica è chiamata con l’acronimo Tanàkh; Le tre lettere TNKh componenti il ermine Tanakh sono le iniziali dell'espressione Torah, Nevi'im, Ketuvim , ovvero la Legge (il Pentateuco), i Profeti, gli Scritti (i nostri libri poetici e alcuni libri storici), e corrispondono alle tre parti in cui si divide l'opera. (Luca 24:44)

Il termine "canone" viene dal greco "kanon", che significa "canna diritta, misura" ed anche "guida, regola" (Galati 6:16). Quindi, quando si parla del Canone delle Sacre Scritture, intendiamo l'insieme dei libri ispirati della Bibbia accettati da tutti come regola di fede e di condotta.

L’Antico Testamento è stato composto in un periodo di circa 1550 anni, il Nuovo durante circa 45 anni.

Nelle versioni cattoliche (per decisione del Concilio di Trento nel 1546) per avvalorare alcune dottrine come ad es. il purgatorio e la preghiera per i defunti sono presenti altri 12 libri definiti ‘apocrifi’ ovvero ‘nascosti’ oppure ‘deuterocanonici ovvero ‘del secondo canone’. Questi libri non sono riconosciuti come ispirati né dagli Ebrei né tanto meno dalla chiesa primitiva. Contengono contraddizioni grossolane, imprecisioni storiche, e assurdità dottrinali. (es. "Era mia intenzione offrire un'esposizione ordinata e ben fatta degli avvenimenti. Se è rimasta imperfetta e soltanto mediocre, vuol dire che non ero in grado di fare meglio" . 2 Maccabei 15:38). Le Chiese evangeliche non hanno mai accettato e riconosciuto questi libri come ispirati per le seguenti ragioni:

a. Né Cristo, né gli apostoli, né alcun scrittore del Nuovo Testamento fa mai riferimento ad essi. b. I primi padri della Chiesa non li hanno mai considerati ispirati. c. Questi libri non fanno parte dell'antico canone ebraico. d. Lo stesso Girolamo, l'autore della "VULGATA", nella sua versione li collocò in fondo, precisando che potevano essere utili per la lettura, ma non dovevano essere usati per stabilire delle dottrine. e. Furono aggiunti dopo che il canone dell'A T. era già stato completato. f. Il modesto valore intrinseco e il contenuto dubbio - Contengono errori storici, cronologici e geografici: 1Maccabei 6:1-16; 2Maccabei 1:10-17; 9:1-17; - Fanno credere che le opere meritorie salvino dalla morte: Tobia 4:10; 12:9; - L'azione immorale e falsa compiuta da Giuditta viene considerata approvata da Dio: Giuditta 9:10, 13; - Si afferma che la creazione del mondo venne realizzata utilizzando materia preesistente: Sapienza 11:17; - Si afferma che le elemosine espiano il peccato: Ecclesiastico 3:30; - Baruc sostiene che Dio ascolta la preghiera per i morti: Baruc 3:4; - La chiesa cattolica fonda su questi libri la dottrina del Purgatorio: 2Maccabei 12:38-46.

Page 6: SEMINARIO di OMILETICA - torraccia.net Biblica/PANORAMA BIBLICO.pdf · Panorama biblico Bibliologia Studio n.1 Per Bibliologia intendiamo quella branca della dottrina che riguarda

La lingua delle Sacre Scritture

L’Antico Testamento è stato scritto in massima parte in ebraico. La scrittura ebraica, come la fenicia, presenta un alfabeto di 22 consonanti.

Solo alcune piccole parti dell' AT. sono state scritte in Aramaico: (Genesi 31:47; Geremia 10:11; Daniele 2:4 a 7:28; Esdra 4:8 a 6:18; 7:12-26). La scrittura ebraica classica era composta di sole consonanti e naturalmente questo fatto rendeva delicata la trascrizione del testo sacro.

Per un certo tempo la tradizione fu sufficiente ad assicurare la corretta lettura del testo, ma con l'andare del tempo, e soprattutto, con la dispersione, il popolo ebraico, assimilandosi ai popoli fra i quali viveva, perdeva l'esatta conoscenza della pronunzia del testo biblico, che era scritto, come sappiamo, con sole consonanti. Per prevenire ogni possibile contaminazione del testo, degli studiosi ebrei, i "SOFERIM (Scribi), tra il 400 a. C. e il 200 d. C. cercarono di fissare con esattezza il testo originale secondo le fonti manoscritte in loro possesso. Per preservare il testo da ogni corruzione, contarono i versi, le parole e le lettere di ogni libro dell' AT elencandoli alla fine del libro stesso.

Questo lavoro fu la base di partenza per l'opera compiuta dai Massoreti, (da ‘massora’ = Tradizione), rabbini ebrei, i quali, dal V al X sec. d. C., hanno compiuto un eccezionale lavoro. Hanno infatti stabilito, lavorando con i migliori manoscritti, il Testo esatto dell' AT ricopiandolo con meticolosa cura. I Massoreti hanno poi annotato, a margine di ogni foglio, il numero delle lettere, il numero di particolari espressioni, numero delle parole, la lettera in mezzo, la parola in mezzo di ogni singola riga, ecc. L'aspetto più importante del loro lavoro fu l'aver ideato e realizzato un sistema di punti e trattini vocalici in mezzo alle consonanti, per permettere al lettore l'esatta pronunzia del testo scritto, senza incorrere in errore. Il Nuovo Testamento invece è stato scritto interamente in greco, ad eccezione del vangelo di Matteo, redatto in ebraico o aramaico, ma quasi subito tradotto in greco. La lingua greca usata nel NT non è la lingua classica dei letterati e dei grandi scrittori greci, ma il comune dialetto "koine" in uso tra il popolo.

Page 7: SEMINARIO di OMILETICA - torraccia.net Biblica/PANORAMA BIBLICO.pdf · Panorama biblico Bibliologia Studio n.1 Per Bibliologia intendiamo quella branca della dottrina che riguarda

Panorama biblico

Bibliologia

Studio n.3

I manoscritti L’archeologia e la papirologia, scienza che studia gli antichi papiri e si occupa di questioni quali la loro decifrazione e datazione, sono discipline in continua evoluzione. Nel corso del XIX e del XX secolo sono state fatte in questi campi scoperte molto importanti per quanto riguarda lo studio delle Sacre Scritture e la ricerca dei collegamenti tra i testi che oggi conosciamo e i testi originari. Nel caso delle Sacre Scritture la ricerca si fa naturalmente tanto più affascinante quanto più i reperti e i frammenti si avvicinano al I secolo, il periodo in cui Gesù e gli Apostoli hanno operato e nel quale erano ancora vivi i testimoni oculari di quegli eventi.

I materiali utilizzati Con il termine papiro si indica non solo la pianta Cyperus papyrus, ma anche quel

particolare tipo di materiale, simile a un "foglio di carta", che si ricava dal suo fusto e che anticamente era molto usato come supporto per la scrittura. Il fusto della pianta veniva tagliato in varie strisce sottili poi immerse in acqua. Dopo un certo numero di giorni, le strisce venivano disposte affiancate le une alle altre, con una leggera sovrapposizione, fino a formare un foglio unico. La pergamena (detta anche cartapecora) è un prodotto della pelle di animale (pecora,

capra, vitello) non conciata e composta di collagene, utilizzata come supporto scrittorio fino al XIV secolo. Prende nome dalla città di Pergamo (nell'Asia minore) dove, secondo la tradizione riferita da Plinio il Vecchio, sarebbe stata inventata attorno al II secolo a.C., come sostituto del papiro. Pergamo aveva una grande biblioteca che rivaleggiava con la famosa Biblioteca di Alessandria.

Un manoscritto può essere definito:

Autografo dal greco "autògrafos" : da autòs (egli stesso) e gràfos (disegnare scrivere).

Apografo manoscritto che è copia diretta dell'originale

Apocrifo da kriptein uno scritto occulto, nascosto, di autore ignoto, di dubbia autenticità

Le nostre traduzioni (es. NR, RIV, Diodati) sono autorevoli in quanto fatte sui manoscritti apografi ma a volte i diversi interpreti hanno tradotto gli originali ‘adattandoli’ alle propria teologia, es. Genesi 3:15:

“Ella schiaccerà la tua testa, e tu tenderai insidie al calcagno di lei" (Martini). “Essa (progenie) ti triterà il capo, e tu le ferirai il calcagno". (Diodati). simili sono la RIV e la NR. “Questa (progenie)ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno" CEI. “Questa discendenza ti colpirà al capo e tu la colpirai al calcagno" (TILC).

La forma dei manoscritti Papiri e pergamene erano utilizzati in forma di rotoli (volumen) .Dal II secolo d.C. in poi comincia a diffondersi una nuova forma di libro, il codex o codice sia in papiro che in pergamena. La vecchia forma a rotolo scompare in ambito librario, permane invece in ambito archivistico. Geremia 36:4 , 2 Timoteo 4:13

Diversi categorie di manoscritti Vi sono circa 5306 manoscritti che contengono il NT greco o parti di esso e possono essere distinti in :

Codici Onciali :sono i più antichi e così chiamati perché scritti tutti con lettere maiuscole (lat. unciali, cioè alto un

pollice), e senza spazio tra una parola e l'altra; manoscritti di questo tipo erano fatti di pergamena. Codici Corsivi :manoscritti redatti in corsivo con spazi tra una parola e l'altra; questi codici sono in genere copie di

manoscritti onciali più antichi. Palinsesti : erano manoscritti in cui il testo originale è stato lavato o raschiato via, per far posto ad un altro testo. Su 241

codici biblici in maiuscola, 55 sono palinsesti.

I principali manoscritti dell’Antico Testamento

1 Il papiro di Nash:

fino al 1947 era il manoscritto più antico e più famoso dell' A. T. Scoperto nel 1902, fu acquistato dall'inglese W. L. Nash da un antiquario egiziano che disse di averlo trovato nei dintorni di Fajum, in Egitto. Datato da alcuni al I sec. a. C. e da altri al I/Il sec. d. C., contiene soltanto alcuni frammenti del A. T. (Esodo 20:1-17; Deuteronomio 6:4-9).

2 I manoscritti di Qumran

Il ritrovamento, nel 1947, dei manoscritti di Qumran, località sulle rive occidentali del Mar Morto, rappresenta senza dubbio una delle maggiori scoperte archeologiche del nostro secolo.

Page 8: SEMINARIO di OMILETICA - torraccia.net Biblica/PANORAMA BIBLICO.pdf · Panorama biblico Bibliologia Studio n.1 Per Bibliologia intendiamo quella branca della dottrina che riguarda

A Qumran sono stati ritrovati, almeno in stato frammentario, tutti i libri della Bibbia ebraica , tranne quello di Ester, oltre ad altri testi apocrifi e agli scritti riguardanti la dottrina di Qumran. Il più noto è il manoscritto 1QIsA. Questo grande rotolo di Isaia, lungo quasi 7,5 metri risale a più di 2.200 anni fa. Diciassette pezzi di pelle sono stati cuciti per formare questo rotolo. Su 54 colonne sono scritti tutti i 66 capitoli del profeta Isaia. Il suo testo consonantico è assolutamente uguale a quello che conosciamo dalla Bibbia masoretica, i cui manoscritti più antichi in nostro possesso risalgono al X secolo d.C.

3 Il Codice di Leningrado Il Codice di Leningrado B 19

A risale al 1008-1009 d.C. E' il più antico manoscritto della Bibbia ebraica. Attualmente è

conservato a San Pietroburgo in Russia, alla Biblioteca Nazionale Russa, dove è custodito dalla metà dell'800. Esso deve il suo nome al fatto che quando il codice fu pubblicato, la città era ancora chiamata Leningrado.

I principali manoscritti del Nuovo Testamento Esistono più di 24.000 antichi manoscritti completi e parziali del NT. In aggiunta ad essi abbiamo circa 86.000 citazioni di essi nella ‘letteratura patristica’ (gli studiosi partendo dagli scritti dei ‘padri’ della chiesa hanno ricostruito l’intero NT ad eccezione di 11 versi) e alcune migliaia di ‘lezionari’ (una elencazione sistematica dei brani delle Scritture).

I ‘papiri’

a Il Papiro 52 (II secolo dC). E' il più antico manoscritto del N.T. Sembra risalire al 125.

Nessun'altra opera dell'antichità ha testimonianze manoscritte così vicine agli originali. Tra la redazione finale di Giovanni posta dalla maggioranza degli studiosi verso la fine del I secolo d.C. e questo papiro vi sono comunque meno di 50 anni.. In quei pochi centimetri sono contenuti sulla facciata anteriore i versetti 31-33 del capitolo 18 del vangelo di Giovanni e in quella

posteriore i versetti 37-38 dello stesso capitolo.

b I Papiri Bodmer (II secolo dC) Fa parte di una collezione costituita da una cinquantina di

manoscritti in greco. Il P 66 ,conosciuto anche come Bodmer II, è un codice papiraceo in maiuscola (onciale biblico), comunemente datato al II sec. d.C. contenente il Vangelo di Giovanni. Misura 15,2 x 14 cm e consta di sei fascicoli, di cui restano 104 pagine. E' conservato presso la Bibliotheca Bodmeriana a Cologny (ne i pressi di Ginevra).

c I Papiri Chester Beatty I papiri Chester Beatty prendono il loro nome dall'inglese che li acquistò nel 1930-31.

Attualmente si trovano a Dublino. Il P45 conteneva in origine su 55 bifogli (110 fogli = 220 pagine), non solo i 4 Vangeli, ma anche gli Atti degli Apostoli. Purtroppo è in pessimo stato di conservazione; non rimane che: Matteo (da 20, 24 a 21, 19; da 25, 41 a 26, 33), Marco (da 4, 36 a 9, 31; da 11, 27 a 12, 28), Luca (da 6, 31 a 7, 7; da 9, 26 a 14, 33).

I ‘codici’ a. Codice Vaticano: Questo è uno dei manoscritti più importanti; è un magnifico Codice. E’ chiamato "Vaticano" perché

è conservato a Roma nella biblioteca vaticana, sin dal 1481. Comprende l’A. T. a partire da Genesi 46:28 (versione greca dei LXX), e il N. T. fino ad Ebrei 9:14. E' stato datato intorno al IV sec. d. C. composto da 759 fogli di pergamena (617 fogli A. T. e 142 N. T.); ogni foglio ha le dimensioni di cm. 27,5 x 27,5 e contiene 3 colonne di 42 righe ciascuna. Probabilmente ha avuto origine ad Alessandria d'Egitto.

b. Codice Sinaitico: venne alla luce in due riprese; nei 1844 e nel 1859. Risale al IV/V sec. d. C. formato da 346 fogli e

mezzo; ogni foglio misura cm. 43x37,8, con sopra scritte 4 colonne di 48 righe ciascuna. In questo manoscritto si trova gran parte dell' A. T. e il N. T. in forma quasi completa. In appendice riporta due scritti cristiani extra-biblici: l'epistola di Barnaba e il Pastore di Erma. Questo manoscritto fu scoperto nel monastero di S. Caterina, sul monte Sinai da Costantino Tischendorf, al tempo libero docente nell'università di Lipsia. Visitando il convento di S. Caterina, scorse in una sala un cesto pieno di vecchie pergamene; seppe che altre pergamene come quelle erano servite per accendere il fuoco, e che la stessa fine avrebbero fatto le rimanenti. Osservate attentamente le pergamene, il Tischendorf scoprì che esse contenevano parte della versione greca dell' A. T. Portate le pergamene a Lipsia, le pubblicò, destando grande interesse. Ritornato nel 1859 nel monastero, cercò per vari giorni altro materiale. Non trovando nulla, stava per ripartire, quando un inserviente del convento lo condusse nella sua stanza. Quivi il Tischendorf si trovò davanti una gran quantità di pergamene. Esaminatele attentamente, scoprì che contenevano, oltre alla versione greca dell' A. T. il N. T. al completo, il testo greco dell'epistola di Barnaba, che nessuno, fino ad allora era stato capace di rintracciare, e il testo greco del libro noto col nome "Pastore di Erma". Il Codice Sinaitico è conservato al British Museum, al quale fu venduto per 100.000 sterline, nel 1933, dalla Biblioteca imperiale di Pietroburgo. c. Codice Alessandrino: Secondo quanto informa una nota apposta sulla prima pagina della Genesi, questo gruppo di

pergamene venne in possesso del Patriarca di Alessandria nel 1098, (donde il nome di "Alessandrino"): nel 1621 il Codice giunge a Costantinopoli e nel 1627 il Patriarca di questa città lo donò al Re d'Inghilterra; e da allora si trova al British Museum. Molto probabilmente fu scritto in Egitto nel V sec. d. C. Delle 820 pagine originarie, ne restano 773; ogni pagina misura cm. 32x26, con due colonne di scrittura di 49/51 righe. Contiene l' A. T. greco con qualche lacuna e il N. T. con omissioni di un certo rilievo. Riporta, inoltre, anche uno scritto extra-biblico: l'epistola di Clemente Romano. d. Codice di Efrem: questo Codice è un Palinsesto; cioè un Codice dal quale è stato cancellato il testo biblico per

scrivervi qualcos'altro. Questo manoscritto su pergamena venne composto intorno alla metà del V sec. d. C. forse in Egitto. In orine aveva 238 pagine; se ne conservano 64 della versione greca dell' A. T. e 145 del N. T. in greco. Le pagine misurano cm. 33 x 26 e sono scritte in una sola colonna di 40/46 righe. Nel XII secolo il testo biblico venne raschiato per trascrive le opere di Efrem il Siro, dottore della Chiesa. Solo nel 1843 si scoprì, grazie a Tischendorf, che le righe sbiadite che si vedevano sotto, erano un testo biblico raschiato. Questo Codice è conservato a Parigi nella Biblioteca nazionale.

Page 9: SEMINARIO di OMILETICA - torraccia.net Biblica/PANORAMA BIBLICO.pdf · Panorama biblico Bibliologia Studio n.1 Per Bibliologia intendiamo quella branca della dottrina che riguarda

Panorama biblico

GENESI Studio n.4

La prima parola che troviamo in Genesi è in ebraico “bereshit” ovvero “nel principio”; “Genesi” deriva dalla parola greca dal medesimo significato. Le più importanti dottrine bibliche traggono le loro origini dal libro della Genesi. La dottrina del peccato, della redenzione, della giustificazione, la personalità di Dio, Israele, la promessa di un Messia, ecc. La Genesi ci parla delle origini dell’universo, del sistema solare, dell’atmosfera, della vita, dell’umanità, del matrimonio, del male, delle nazioni, del linguaggio, delle religioni. Nel NT esistono almeno 200 citazioni e riferimenti al libri della Genesi

SCHEDA DELLA GENESI

Titolo ‘Nel principio’

Scrittore Mosè

Capitoli 50

Epoca Dalla creazione alla morte di Giuseppe

Luoghi Mesopotamia, Canaan, Egitto

Data comp. 1400 – 1440 aC

Tema L’origine di tutte le cose

Versi chiave 1:1, 3:15, 12:2-3, 50:20

Genesi è il libro delle ‘origini’ e qualcuno lo ha anche definito il ‘nocciolo della trama’:

1. L’origine del mondo Cap. 1 2. L’origine dell’umanità Cap. 1-3 3. L’origine del peccato Cap. 3 4. L’origine della redenzione Cap. 3 5. L’origine della famiglia Cap. 4 6. L’origine delle nazioni Cap. 4-10 7. L’origine della confusione Cap. 11 8. L’origine di Israele Cap. 12-50

Lo scrittore Per la Bibbia lo scrittore del Pentateuco è Mosè “uomo di Dio” (2 Cronache 30:16). Tra il 1440 e il 1446 aC La testimonianza dell’AT Deuteronomio 31:24-25 – Neemia 8:1 è “il libro della legge di Mosè” La testimonianza di Gesù Giovanni 5:39 - 46-47 “… egli ha scritto di me…» Luca 24:44 La storia di Mosè è senz’altro una delle più avvincenti dell’AT il suo nome appare 864 volte nella Bibbia. Salvato da morte certa dalla figlia del faraone Esodo 2:5 che gli pose nome “salvato dalle acque” v.10 Allevato alla corte del faraone, cerca di aiutare il suo popolo ma uccide un egiziano e deve fuggire In Madian incontra Jethro, si sposa e fa il pastore di pecore Esodo 3:1 Dio gli appare in un pruno ardente e lo manda in Egitto a liberare Israele Esodo 3:10 Troviamo un riassunto della sua straordinaria esistenza in Ebrei 11:24-29

Schema del libro La Genesi con i suoi 50 capitoli è uno dei libri più corposi della biblioteca di Dio. Interpretando in senso letterale le età dei patriarchi rilevabili dalle genealogie della Genesi potremmo stabilire che l’uomo è stato creato intorno al 4000 aC e l’intero libro copre un periodo di circa 2500 anni.

Sezioni del libro Capitoli Anno aC

La creazione 1-2 4004

La tentazione e la caduta dell’uomo 3

Genealogia da Adamo fino a Noè 5

Corruzione dell’umanità, Noè , il diluvio 6-9 2348

Genealogie di Sem Cam Jafet 10

La torre di Babele 11:1-9

La vita di Abramo 11-25 1996

La vita di Isacco 20-35

La vita di Giacobbe 25-49 1690

La vita di Giuseppe 37-50

La creazione “Nel principio Dio creò i cieli e la terra” Nessun essere umano era presente quel giorno, nessun testimone mortale, nessuno può descrivere quei giorni se non l’autore del creato, l’Eterno, Colui che esiste prima della creazione Salmo 90:2

Page 10: SEMINARIO di OMILETICA - torraccia.net Biblica/PANORAMA BIBLICO.pdf · Panorama biblico Bibliologia Studio n.1 Per Bibliologia intendiamo quella branca della dottrina che riguarda

Noi crediamo in un Dio progettista e architetto dell’universo, di tutte le sue perfezioni e le sue leggi … Dio crea dal nulla Ebrei 11:3 , Isaia 48:12-13 ; Geremia 27:5

La creazione dell’uomo Genesi 1:26 Poi Dio disse: 'Facciamo l'uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza…

Appare sulla scena per la prima volta il “serpente” l’avversario di Dio e dell’uomo La donna è tentata per prima ma la responsabilità e dell’uomo Genesi 3:12 - Osea 6:7 Il piano di redenzione era già pronto: Genesi 3:15, 1 Pietro 1:20, Matteo 25:34

Le origini delle civiltà in Mesopotamia Dal greco “terra tra i due fiumi” e culla delle civiltà. Gli scavi archeologici degli ultimi 200 anni hanno riportato alla luce le prime civiltà (Sumeri, Babilonesi e Assiri) che si sono sviluppate nella terra tra i due fiumi e delle città che solo la Bibbia ricordava come Ur la patria di Abramo Genesi 11:31 Il biblico giardino di Eden si trovava in Mesopotamia Genesi 2:10-14

Noè e il diluvio Genesi 6:5 E l'Eterno vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra, e che tutti i disegni dei pensieri del loro cuore non erano altro che male in ogni tempo. …. Ma Noè trovò grazia agli occhi dell'Eterno

E’ la corruzione del genere umano “di ogni tempo” Noè (consolazione) è invece una bella figura del credente di ogni tempo Genesi 6:9. Dopo il diluvio Dio stabilisce un patto con Noè , il primo tra Dio e l’uomo Genesi 9:13

Posterità di Noè Genesi 6:10 E Noè generò tre figliuoli: Sem, Cam e Jafet. Cam manca di rispetto al padre e subisce una maledizione Da Cush figlio di Cam nascerà Nimrod (noi ci ribelleremo) il primo tiranno della storia fondatore di Babele Genesi 10:8-9 Babilonia resterà nella scrittura come la culla dei culti idolatrici e nemica del popolo di Dio dalla Genesi all’Apocalisse. La costruzione della torre di Babele narrata al cap. 11 è la manifestazione di questa ribellione contro Dio.

Le origini di Israele La parte più significativa del libro della Genesi (dal cap. 11 al cap. 50) è occupata nella narrazione della vita di Abramo, Isacco e Giacobbe i tre grandi patriarchi origine del “popolo di Dio” : Israele.Dio stesso si presenta come il Dio dei tre patriarchi (i vostri “padri”) con i quali ha stipulato un patto: Esodo 3:15, Esodo 6:8

Eventi nella vita di Abramo Capitoli

La genealogia di Abramo – in Caran 11

La chiamata di Abramo 12

Esperienze in Canaan 12-15

Il patto della circoncisione – Abraamo 17

La distruzione di Sodomia e Gomorra 18-19

La nascita di Isacco 21

Abraamo provato crede contro speranza 22

Morte di Sara 23

Una sposa per Isacco 24

Morte di Abraamo 25

Abramo l’amico di Dio Genesi 12:1 Il SIGNORE disse ad Abramo: «Va' via dal tuo paese, dai tuoi parenti e dalla casa di tuo padre, e va' nel paese che io ti mostrerò , Primo patriarca e padre degli Ebrei, che erano particolarmente orgogliosi dell’essere suoi discendenti Giovanni 8:33, 39-40,53-58 .. è la testimonianza di Gesù. Dio scelse Abramo e lo chiamò ad uscire dal suo paese mentre ancora si trovava a Ur Atti 7:2-4. Possiamo leggere un riassunto della sua vita di fede in Ebrei 11:8-19

Le promesse di Dio ad Abramo Genesi 12:2 io farò di te una grande nazione, ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai fonte di benedizione. Le promesse di Dio ad Abramo: Una discendenza Genesi 15:5-6 Un paese Genesi 15:7. Abramo a 99 anni divenne Abraamo = “padre di moltitudini”. Abramo è il padre dei credenti perché fu il primo ad avere una così grande fede nel Signore Genesi 15:6 La sua fede lo portò a credere fermamente che quello che Dio promette lo mantiene Romani 4:16-22. La sua fede non vacillò neppure davanti alla richiesta di offrire Isacco in sacrificio Ebrei 11:19. La sua fede e la sua pazienza sono un esempio per tutti noi Ebrei 6:12-13. Abramo fu chiamato a lasciare: 1 il suo paese Giovanni 17:16 “Quello che Gesù chiama “il mondo” è la nostra Ur 2 i suoi parenti gli amici e i parenti spesso che non ci aiutano ad ubbidire alla chiamata di Dio; erano idolatri legati alle loro tradizioni (cosa penseranno i parenti ?) a volte non aiutano neppure i parenti credenti (Lot) Giosuè 24:2-3 3 la casa di suo padre la cosa più difficile – il legame più forte – la nostra famiglia non significa abbandonare i

genitori o la propria famiglia 1 Timoteo 5:8, ma significa mettere Dio prima di loro: Matteo 10:37

La fede di Abramo Abramo è il padre dei credenti perché fu il primo ad avere una così grande fede nel Signore Genesi 15:6 La sua fede lo portò a credere fermamente che quello che Dio promette lo mantiene Romani 4:16-22 La sua fede non vacillò neppure davanti alla richiesta di offrire Isacco in sacrificio Ebrei 11:19 La sua fede e la sua pazienza sono un esempio per tutti noi Ebrei 6:12-13

Page 11: SEMINARIO di OMILETICA - torraccia.net Biblica/PANORAMA BIBLICO.pdf · Panorama biblico Bibliologia Studio n.1 Per Bibliologia intendiamo quella branca della dottrina che riguarda

Panorama biblico

GENESI Studio n.5

Isacco l’erede della promessa Isacco (sorriso) è il figlio della promessa, ebbe il suo nome direttamente da Dio (Genesi 17:19) probabilmente per la “cosa” aveva fatto sorridere Sara oramai novantenne Genesi 18:11. Quando Isacco fu divezzato Sara obbligò il marito a cacciare via Agar e Ismaele (Genesi 21:10) Secondo il racconto della Genesi il luogo del sacrificio era un monte nel paese di Moria , dove in seguito fu eretto il tempio di Salomone Qualcuno ha addirittura ipotizzato che il luogo indicato da Dio ad Abramo fosse il Golgota stesso. Colui che ha risparmiato Isacco non “risparmiò il suo unigenito filgliuolo” Romani 8:32 l’Agnello che Dio ha provveduto.

Il “Terrore di Isacco” Considerando la prova della fede di Abramo (Genesi 22) spesso non ricordiamo che quella prova

fu grande anche per Isacco, che benché giovane aveva compreso di essere l’olocausto richiesto. Chissà quanta paura ebbe quel giorno (Genesi 22:7-10) ; Giacobbe poteva ben chiamare il Dio di suo padre “Il terrore di Isacco” Genesi 31:42 e 53 Secondo il racconto della Genesi il luogo del sacrificio era un monte nel paese di Moria (ordinato da Dio). Molti ipotizzano che il luogo sia a Gerusalemme (chiamato Monte del Tempio o Monte Moria), dove in seguito fu eretto il tempio di Salomone e dove oggi sorge il duomo islamico della “roccia”. Qualcuno ha addirittura ipotizzato che il luogo indicato da Dio ad Abramo fosse il Golgota stesso. Colui che ha risparmiato Isacco non “risparmiò il suo unigenito filgliuolo” Romani 8:32 l’Agnello che Dio ha provveduto.

Isacco e Rebecca Il capitolo 24 Una delle pagine più romantiche della Bibbia. Abramo ormai attempato, si preoccupa di trovare moglie a suo figlio ed incarica un suo fedele servitore Eliezer (Genesi 15:2) di recarsi in Mesopotamia presso il suo parentado. Eliezer si rimette a Dio e viene guidato in maniera miracolosa fino alla casa di Labano (Genesi 24:12-14) L’incontro tra Isacco e Rebecca è descritto in Genesi 24:63-65 . Isacco aveva 40 anni quando sposò Rebecca ma dovette attendere altri 20 anni per avere una discendenza in Giacobbe ed Esaù. Genesi 25:26 Come Sara anche Rebecca era sterile ma il Signore rispose alla preghiera del marito. Genesi 25:21. Isacco prega “costantemente” per la moglie dimostrando in

questo una certa somiglianza con il padre.

Isacco in Canaan e nel paese dei Filistei Isacco al contrario del padre non viaggiò molto; la sua vita fu una vita abbastanza sedentaria e ci volle una carestia per farlo muovere. E’ curioso che Isacco si ritrovò nella stessa situazione del padre e commise lo stesso errore. Genesi 20:2 e Genesi 26:7 Dio parla ad Isacco

Dopo Gherar Isacco si ritira a Beer Sceba dove si fermerà. Il luogo è significativo per i tre patriarchi: Abramo vi scavò un pozzo, vi invocò il Signore e vi dimorò Genesi 21:33 – 22:19 Isacco vi scavò un pozzo, vi invocò il Signore e vi dimorò Genesi 26:23 – 25 Giacobbe vi abitò , vi invocò il Signore Genesi 46:1-4 “Non temere” furono le parole che il Signore rivolse a Isacco … non doveva più avere paura di Dio Problemi in famiglia Isacco e Rebecca ebbero due figli molto diversi ed ognuno esprimeva apertamente la sua preferenza Genesi 25:27-28 creando tra i due una rivalità che sfociò nel tempo in un pericoloso sentimento di odio Genesi 27:41 . Dio non ha riguardi personali Deaut.10:17 e neppure Gesù li aveva Luca 20:21 Isacco preferiva Esaù a Giacobbe , ritenendolo il maggiore e quindi l’erede della promessa nonostante non manifestasse i sentimenti di Abramo. Esaù fu un motivo di “profonda amarezza” per i suoi genitori, disubbidendo apertamente alla volontà del Signore e dei suoi Genesi 26:34-35 27:46 … Genesi 28:6-9 Isacco benedice Giacobbe al posto di Esaù

Prima di uscire di scena Isacco impartisce la sua benedizione a Giacobbe invece che a Esaù Ebrei 11:20 Visse 180 anni e venne seppellito insieme a suo padre nel sepolcro da lui comprato a Mamre nel campo di Macpela

Genesi 35:28-29. La storia di Isacco non è avventurosa come quella degli altri patriarchi, eppure Dio si presenta anche come il “Dio di Isacco” testimoniando così di avere approvato la sua vita.

Giacobbe il “soppiantatore” La nascita di Giacobbe fu miracolosa quanto quella di suo padre Isacco e il Signore le diede un importante rivelazione sul destino dei gemelli che non sapendo portava in seno - Genesi 25:21-23 Giacobbe, con un sotterfugio, (un piatto di lenticchie) si fece cedere dal fratello la ‘primogenitura’. Questo situazione provocherà l’odio di Esaù e Giacobbe sarà costretto a fuggire per lungo tempo.

Al servizio dello zio Labano

Al suo arrivo in Mesopotamia (il paese degli “orientali”) Giacobbe incontra la famiglia del fratello di sua madre Labano e viene accolto con ospitalità. Labano era padre di Lea e Rachele e Giacobbe s’innamorò della seconda. Genesi 29:27. Secondo l’usanza del tempo, per chiedere la mano di una figlia occorreva una dote e il giovane Giacobbe non possedeva altro che le sue mani e l’amore per Rachele. Genesi 29:18-20 . Ma Labano lo ingannò (chi la fa l’aspetti) e Giacobbe dovette lavorare altri 7 anni.

Page 12: SEMINARIO di OMILETICA - torraccia.net Biblica/PANORAMA BIBLICO.pdf · Panorama biblico Bibliologia Studio n.1 Per Bibliologia intendiamo quella branca della dottrina che riguarda

Vicende familiari La vita familiare di Giacobbe non fu tra le più tranquille; il conflitto tra le due sorelle/mogli crebbe fino a divenire una specie di competizione; Lea non si sentiva amata ma era fertile Rachele invece era amata e sterile. Con i primi tre figli Lea sperava di conquistare l’amore di Giacobbe ma il quarto – Giuda – lo dedicò al Signore Genesi 29:31-35 ; la situazione degenerò fino ad abbassare il rapporto coniugale a una forma di commercio. (v.14-16). Non a caso Dio aveva stabilito per ogni uomo una sola moglie (Genesi 2:24)

Ritorno in Canaan Genesi 31:3 Il SIGNORE disse a Giacobbe: «Torna al paese dei tuoi padri, dai tuoi parenti, e io sarò con te».I

l rapporto con Labano fu problematico e i due si raggirarono più volte a vicenda; Giacobbe dopo venti anni di duro lavoro (Genesi 31:41) riceve in sogno una rivelazione da Dio e, fugge con tutta la sua famiglia per ritornare in Canaan. (Genesi 31:3) . Labano inseguì il nipote ma Dio lo fermò con un sogno e tra i due , a fatica, viene ristabilita la pace e un patto di “non aggressione” Genesi 31

La famiglia di Giacobbe:

Lea Reuben (1) Simeone (2) Levi (3) Giuda (4) Issacar (9) Zabulon (10)

Rachele Giuseppe (11) Beniamino (12)

Bila (serva di Rachele) Dan (5) Neftali (6)

Zilpa (serva di Lea) Gad (7) Asher (8)

Giacobbe diventa Israele

Fino al quel giorno Giacobbe nonostante i sogni e le visioni non ha mai veramente conosciuto Dio. Anche quando prega Dio rimane il “Dio di mio padre” (Genesi 32:9) espressione rivelatrice. Al guado dello Jabboc Giacobbe, temendo l’ira del fratello Esaù (sebbene fossero passati 20 anni), implora il Signore, fa guadare il torrente a tutta la sua famiglia e rimane di nuovo solo. E’ il momento più importante della sua vita di pellegrino, in cui il suo indomito carattere doveva essere spezzato e vinto; “un uomo lottò con lui” è Dio che prende l’iniziativa (Atti 9:5) chi si arrende a Dio è veramente

“vincitore” e Dio cambia il suo nome da “soppiantatore” a “vincitore”. Giacobbe è la figura di quanti passano a Peniel (“volto di Dio”) e ne risalgono trasformati. Dopo essersi riconciliato con il fratello Giacobbe sposta le sue tende prima a Succot poi a Sichem Genesi 33:20 Eresse qui un altare e lo chiamò El-Eloè-Israel. (il potente Dio di Israele) – L’Eterno non è più solamente l’Iddio di Abramo e di Isacco ma anche il “suo Dio”.

Idoli domestici

Altri problemi familiari attendevano il patriarca; se le mogli sembrano ormai tranquillizzate sono ora i figli a creare nuovi gravi problemi alla famiglia; Simeone e Levi compiono un massacro per vendetta , (Ruben si macchierà di un altro grave peccato Genesi 35:22 per non parlare di quello che tutti fecero a Giuseppe) Genesi 49:5. C’era un problema nascosto nelle tende di Giacobbe: “dei stranieri” ; Rachele stessa li aveva rubati dalla casa di Labano suo padre e per poco non causarono grossi problemi a tutta la famiglia Genesi 31:21. Dio parla nuovamente a Giacobbe riporta Giacobbe a Betel (casa di Dio), dove per la prima volta gli era apparso Genesi 35:1. Un luogo speciale, il luogo del primo incontro, ma ora è tempo di una nuova esperienza: Genesi 35:2-3. Rachele morirà a Betlemme partorendo Beniamino il dodicesimo figlio del patriarca. Il capitolo 36 della Genesi riporta la genealogia di Esaù padre degli Edomiti che saranno in seguito quasi sempre avversari e nemici del popolo di Israele

Giuseppe il salvatore Gli ultimi 13 capitoli della Genesi si concentrano sulla straordinaria storia di Giuseppe (Il Signore ha aggiunto) “il figlio della vecchiaia” di Giacobbe, ma soprattutto il primo e desideratissimo figlio dell’amata Rachele (Genesi 37:3)

Tre generazioni di patriarchi, Isacco, Giacobbe e Giuseppe hanno in comune la nascita miracolosa: Sara, Rebecca e Rachele infatti erano donne sterili.

Giuseppe figura del Cristo erede odiato

Giuseppe Riferimenti Cristo Gesù Riferimenti

Erede amato Genesi 37:3 Erede amato Ebrei 1:2 Giovanni. 3:35

Odiato dai fratelli Genesi 37:4-5-8 Odiato dai fratelli Giovanni 1:11 - 15:18-25

Inviato del padre Genesi 37:13 Inviato del padre Giovanni 14:24 - Ebrei 10:7

Tradito dai suoi fratelli Genesi 37:18 Tradito dai suoi fratelli Marco 3:19 – Giovanni 19:15

Venduto da Giuda Genesi 37: 26-28 Venduto da Giuda Matteo 26:15

I capitoli 39 e 40 della Genesi descrivono le grandi prove che il giovane Giuseppe dovette attraversare prima di vedere quanto il Signore gli aveva promesso. Per circa 13 lunghi anni Giuseppe sarà considerato come uno schiavo, accusato di crimini mai commessi e rinchiuso in una fossa. Ma in ogni situazione “il Signore era con Giuseppe” Genesi 39:2 e 21-23 In tutto e per tutto Giuseppe “sostenne la prova” Quanto Giuseppe aveva sognato mentre era ancora un adolescente si realizzò puntualmente; tutto quello che la bocca del Signore ha ordinato troverà il suo adempimento. Con un saggio comportamento porterà i suoi fratelli. A un sincero ravvedimento (Giuda in particolare fece un accorata confessione Genesi 44:18) e ristabilirà la comunione interrotta per tanti anni. Anche la carestia divenne una benedizione.

Sull’intera storia di Giuseppe potrebbero essere proclamate le consolanti parole di Romani 8:28.