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APRILE / OTTOBRE 2017 - ANNO IX n. 34 MAGAZINE attualità & culturaMAGAZINE attualità & cultura

Se Napoli è un Dizionario

appassionato

Ilmondodisuk lancia il crowdfunding per tradurre in italiano il libro di Jean-Noël Schifano“Dictionnaire amoureux de Naples”Ecco la storia del progetto

Se Napoli è un Dizionario

appassionato

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Aprile / Ottobre 2017 - anno IX n. 34

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Isuoi capelli lunghi sono lingue di fuocosollevate dal vento. Le due code si sonosovrapposte e formano ormai un unicotimone, per accelerarne la corsa. VolaPartenope, sul Vesuvio addormentato, ma

ha le guance irrorate da lacrime. Ce l’ha con isuoi stessi figli che fanno di tutto per aggrava-re la situazione. Molti piombano senza regolesulla città dalla bellezza allarmante e la dannoin pasto ai famelici avvoltoi che la vogliono inginocchio.

Vola, Partenope, senza direzione, assalitada panico che le ingarbuglia i pensieri. E’ statasul punto di suicidarsi di nuovo, annegandosinelle acque della sua terra per amore dellapropria città. Per non vedere com’è diventata,attraversata da cumuli di spazzatura, sangue,violenza.

Eppure, nella sua fuga disperata, dalla cor-tina di nero fumo calata sul presente e sull’av-venire di questa creatura metropolitana multi-forme, intercetta una scia luminosa che la

spinge a fermarsi. Si stropiccia gli occhi, pen-sando di non aver visto bene: un esercito sfio-ra il mare dissipando l’oscurità con una man-ciata di colori dispersi dai pennelli branditicome armi.

Spalanca gli occhi attonita e, paralizzatadall’incertezza, resta sospesa sulla bocca delvulcano, fino a sentirne la sua voce cavernosa,ma sempre giovane e vigorosa: “«Che cosa

fai, non puoi andartene e lasciare tuttonelle mani di chi vuole cancellare le radici del-l’incanto. Se ti arrendi, la potenza del tuo mitosi dissolverà, polverizzata dall’ignoranza di chi

vuole possedere tutto, senza conoscereniente. Rimani, non lasciarmi solo».

Nel frattempo la schiera senza volto diventapiù nitida e allora riesce a scorgere giovanidonne, mamme, figlie, nonne accompagnatedai loro compagni, papà, nonni, che innalzanole loro tavolozze colorate accarezzando labrezza che le sovrasta.

(continua a pagina 3)

di Donatella Gallone

La sirena, il Vesuvio e gli altri

Dondolati dall’arte della vita

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In homepage, il banner della mostra svettadal cannone di Castel dell’Ovo.

Il logo della sirena è disegnato da Maria Carolina Siricio.Nella pagina precedente, la copertina provvisoria del libro,

come sarà in versione italiana, a cura di Peppe Espositoe l’inaugurazione della mostra

nelle sale espositive del castello, il 7 aprile 2017 con Schifano.Qui sopra,

Nascondi messaggio originale alcuni momenti dell’apertura dell’esposizione a Castel dell’Ovo.

E a fianco, un frammento del Dictionnaire dedicato a Maradona

(segue da pagina 2)E un coro dolcissimo accompagnato dalla

poesia di un violino invisibile si solleva nell’at-mosfera ricamata dal sole, anche lui emozio-nato dall’improvvisa melodia. Il suo viso èattraversato da una smorfia di commozione

che camuffa in un luminoso sorriso. Le note sirincorrono in parole che riecheggiano nell’aria,compiendo in un attimo il giro del mondo:«Felici di essere noi stessi , unitidalla tela chesolo Napoli può tessere. Dondo-lata dall’artedella vita».

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Il numero speciale del nostro magazine

Dedichiamo questo numero speciale del nostro magazine al progetto di crowdfundingSos Partenope, lanciato dalla società cooperativa ilmondodisuk, per finanziare la tradu-

zione italiana del libro di Jean-Noël Schifano “Dictionnaire amoureux de Naples” (in italia-no sarà “Dizionario appassionato di Napoli”). Un alfabeto dei sentimenti, che in ottantestorie, racconta la città dalla a alla zeta (passando per voci importanti, come Totò, SanGennaro e Maradona), smantellando stereotipi, pregiudizi, luoghi comuni. Nella realizza-zione, saranno coinvolte le studentesse dell’Università Suor Orsola Benincasa che lo tra-durranno, guidate dal professore Alvio Patierno. E anche gli allievi del liceo artistico Palizziavranno un ruolo, per la grafica, le illustrazioni e la copertina, capitanati dal professorePeppe Esposito.

In queste pagine raccontiamo le tappe del progetto di crowdfunding e diamo la parolaad alcuni partner che ci hanno sostenuto. Offrendo spazio anche alla storia dell’anticabasilica di San Giovanni Maggiore, poco conosciuta dai napoletani stessi, gestita dalla

Fondazione Ordine Ingegneri Napoli, nel cuore storico della città, uno degli scenaridella mostra allestita per diffondere Sos Partenope.

In questo numero, pubblichiamo anche le biografie e i titoli delle opere donate dagliartisti per supportare l’operazione editoriale. Finora sono stati raccolti oltre 10mila euroche consentiranno di realizzare la traduzione e l’impaginazione del volume di quasi seicen-to pagine. A breve, lanceremo la seconda campagna per stampare il volume, realizzarnel’e-book e diffonderli attraverso l’organizzazione di eventi.

Per saperne di più https://www.meridonare.it/progetto/sos-partenope

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Qui sopra, un momento del backstage

con gli studenti del liceo artistico Palizzi coinvolti nell’allestimento

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Se un debito di ricono-scenza i napoletanihanno contratto neitempi recenti è avve-nuto con un grande

intellettuale europeo comeSchifano. Il suo “dizionarioappassionato” è, a un tempo,un atto di amore per Napoli eun magico e alchemico raccon-to che avvicina alla compren-sione storica di Napoli, nel con-testo europeo, più di tantepaludate analisi, che pretendo-no alla scientificità ma si are-nano nelle secche degli stereo-tipi, dei pregiudizi, dell’ideolo-gia.

Altrettanto coinvolgente èl’appassionante battaglia per latraduzione del libro, edito fino-ra solo in francese, condottacon disinteresse e spiritopatriottico da Donatella Gallonee dalla società cooperativailmondodisuk. Fatta, giusta-mente, assurgere a emblemati-ca ripresa di orgoglio e di con-sapevolezza da parte dei citta-dini che, contrastando narrazio-ni denigratorie e spesso conno-tate di malcelato razzismo,debbono saper far leva sulleradici e sulla storia, travagliatae drammatica anche, per aprirenuovi orizzonti. Ridando cosìslancio attuale alla funzione diuna metropoli parte integrantedella città universale e del pro-gredire della conoscenza.

Una comunità storica depo-sitaria di una sapienza capacedi declinare sentimenti e cate-gorie indispensabili per sperareun futuro per il nostro mondosmarrito e in bilico sull’abisso.E’ ciò che si è rivelato aSchifano. O meglio. Che Jean-Noël ha avuto l’ardire di esplo-rare e portare in luce. Ottavo,autentico e ardimentososapiente.

*Assessore alla cultura e al turismo del Comune di Napoli

di Nino Daniele*

Magico, alchemico raccontoMagico, alchemico racconto

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IDictionnaires amou-reux sono oggi unabellissima collana costituita da un centi-naio di opere dedicate alle più variatetematiche. Lo spunto è stato dato ven-

t’anni fa da un editore francese assumendo ilconcetto ideato da Dominique Fernandez nelsuo Voyage d’Italie, articolato come un abece-dario e sottotitolato Dictionnaire amoureux, eche ha per obbiettivo la condivisione di unapassione di un autore per un paese, una città,un artista, un’opera o una disciplina con illettore. Ad ogni lettera dell’alfabeto corri-sponde un numero di articoli dedicati ad unaparticolarità inerente la tematica del diziona-rio. Tutto ciò senza ambizione enciclopedicama, al contrario, con un approccio volontaria-mente soggettivo, come lo è, inevitabilmente,la passione.

Nel 2007, dieci anni dopo la pubblicazionedi Voyage d’Italie di Dominique Fernandez, unaltro grande napoletano di cuore, Jean-NoëlSchifano, colma un vuoto pubblicando unDictionnaire amoureux facendo di Napoli l’uni-ca città fuori dal territorio francese –conVenezia (Dictionnaire amoureux firmatoPhilippe Sollers)- alla quale viene dedicatoun’opera della collana. Conobbe un successoimmediato tra il pubblico francese (il libro ègià stato ristampato quattro volte), dando con-ferma dell’interesse mai smentito dei miei con-nazionali per la città partenopea.

Personalmente, gli devo molto perché lalettura del Dictionnaire amoureux de Naples èstato per me un vero viatico nel momento incui ho preso le mie funzioni alla testa delConsolato generale di Francia e dell’Institutfrançais in questa città. Del resto, avevo rispo-sto ai miei colleghi di lavoro che mi domanda-vano che libri offrirmi in occasione della miapartenza: l’Antologia bilingue della poesia ita-liena della collana La Pléiade e il Dictionnaireamoureux di Jean-Noël Schifano. Sono statofortunato, entrambi mi furono regalati!

La prima lettera che ho sfogliato è stata la« I » per « Il Grénoble » per approfittare dellavisione del mio illustre predecessore alla dire-zione dell’istituto culturale. Mi sono poi orien-tato verso le voci dedicate ai numerosi autori

francesi segnati dalla loro permanenza aNapoli (Dumas, Lamartine e la sua Graziella,Nerval, Flaubert, Stendhal, Sartre…) insiemeagli articoli dedicati alla storia comune franco-napoletana («M» per «Murat», «R» per«République parthénopéenne»…), prima diavvicinarmi al cuore della Napoli vibrante («C» per «Crèches» - i presepi -, «M» per«Maradona», «P» per «Pùlecenella»…) per poi,l’avrete capito, divorare tutto il dizionario.

L’iniziativa di tradurre l’opera mi sembraessenziale perché permetterà di condividerequesto percorso amoroso con il pubblico italia-no, il quale, forse, potrà provare le mie stesseemozioni e soprattutto con i lettori napoletani.Sono convinto che rendere accessibile ilDictionnaire amoureux de Naples ai Napoletanipermetterà loro di capire meglio ciò che la lorocittà rappresenta per uno straniero e in parti-colare il fascino che esercita sui Francesi e sulrapporto tanto speciale e tanto forte che i mieiconnazionali, che vengono sempre più nume-rosi a visitarla, intrattengono con lei.

Desidero congratularmi con gli promotoridel progetto di traduzione, in particolare ladott.ssa Donatella Gallone, che ne rappresental’artefice, e il prof. Alvio Patierno, che terràd’occhio la traduzione dal francese all’italiano.Donatella Gallone ha avuto l’idea, con il soste-gno del Comune di Napoli, di promuovere unfinanziamento collettivo (crowdfunding) perrealizzare questo progetto. Sembra che sia laprima volta che si faccia ricorso a questometodo per finanziare una traduzione lettera-ria. Ancora una volta Napoli dà la prova dellasua forza creativa. Aldilà del suo carattere ori-ginale ed innovativo, quest’iniziativa consentiràai Napoletani di appropriarsi totalmente del-l’opera come parte integrante del loro patrimo-nio straordinario.

*Console generale di Francia a Napoli,Direttore dell’Institut français Napoli

di Jean-Paul Seytre*

Qui sopra, il console generale di Francia Jean-Paul Seytretra l’editrice Donatella Gallone (a sinistra) e la giornalista Laura Bufano,

accanto a Schifano, moderatrice del dibattito che ha apertola campagna di crowdfunding al Grenoble il 3 ottobre 2016

Quel rapporto speciale

dei Francesi con la città

Quel rapporto speciale

dei Francesi con la città

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La basilica di San Giovanni Maggiore siimpone, già al primo sguardo, con la suafacciata che, spoglia ma maestosa, sieleva su un'alta gradinata. La basilica èun importante monumentum (=ricordo,

testimonianza) della storia di Napoli. Dalla gradi-nata si accede a un vasto spazio dalle chiarepareti che ne lasciano trasparire la struttura. Unastruttura composita, che, durante i secoli, si èevoluta, adeguandosi alla natura e alle vicendecittadine.

Così la pianta attuale si adegua alla gibbosavarietà del terreno napoletano. Sicché, mentrel'entrata principale è al disopra della strada, percui vi si accede dalla scalinata, ecco che unaporta minore, laterale, è al livello stradale. Napoli

è, o forse è meglio dire era, città senza astrattischematismi, che si è adeguata alla realtà e allastoria.

Antichissima storia quella di San GiovanniMaggiore. Se diamo ascolto alle leggenda, quic'era la tomba della mitica sirena Partenope, lafondatrice della città. Testimonianze storicheriguardano l'epoca in cui Napoli, persa da tempola sua autonomia, era governata da Roma. Una

delle testimonianze su questo periodo ce la dàGioviano Pontano (1429/1503), il famoso umani-sta che diede il suo nome alla prestigiosaAccademia Pontaniana fondata dal nobile AntonioBeccadelli (1394/1471) detto, poiché palermita-no, il Panormita. (Una curiosità: non lontano dasan Giovanni Maggiore vi sono sia la cappellaPontaniana che il palazzo Beccadelli.) Dunque,Gioviano (o Giovanni) Pontano riferisce che, doveora c'è San Giovanni Maggiore, un tempo c'eraun grande e maestoso tempio dedicato dall'im-peratore Adriano al suo amato, il bellissimoAntinoo. Era l'epoca in cui i cristiani non avevanotempli e nascondevano la loro religione. Già l'im-peratore Nerone li aveva condannati come incen-diarii di Roma, già Domiziano li aveva persegui-

tati a causa del loro credodisobbediente ai dettamidella politica imperiale.Soltanto con l'editto di tol-leranza (313), emanatodall'imperatore Costantino,la religione cristiana potéavere all'aperto i suoi luo-ghi di culto. E, secondo latradizione, proprioCostantino volle trasfor-mare questo tempio paga-no dedicato ad Antinoo inbasilica cristiana dedicataa San Giovanni e a SantaLucia. Fu per un voto diringraziamento -si dice-per essere scampati, lui ela figlia Costanza, da unperiglioso naufragio. Duealte colonne di marmocipollino fissate ai pilastridell'abside della basilicaricordano l'antica costru-zione. Ma perché SanGiovanni Maggiore si chia-ma basilica? La basilicaromana era una costruzio-ne civile, luogo di affari edi tribunali. La basilica cri-stiana è invece un titolocanonico dato alle chiesepiù antiche e importanti(es. la basilica di SanPietro). Il nome basilica,infatti, significa “Casa delRe” in quanto basileus

significa, in lingua greca, “Re” ed era il titolo chesi dava agli imperatori bizantini.

(continua a pagina 7)

San Giovanni Maggiore,

una basilica da leggenda

San Giovanni Maggiore,

una basilica da leggendadi Adriana Dragoni*

Qui sopra, un momento del dibattito organizzato alla basilica di San Giovanni Maggiore per il finissage della mostra

“Sos Partenope. 100 artisti per il libro della città”. Da sinistra, il console Seytre, l’assessore Daniele, Schifano

e il presidente dell’ Fondazione Ingeneri Napoli, Lugi Vinci. Nella pagina seguente, per la stessa occasione, un momento

del concerto di Giuseppe Lattanzio e Cinzia Rizzone

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(segue da pagina 6)

Nel IX secoloGiovanni Diacono ricordache, secoli prima,Vincenzo, divenutovescovo di Napoli nel554, dopo avere eretto ilbattistero di SanGiovanni in Fonte eSanta Restituta, avevacostruito la nuova basili-ca di San Giovanni,arricchendola di preziosiornamenti d'argento ededificandovi intornocasamenti per ospitaregli officianti. E da allorala basilica fu inserita trale quattro chiese mag-giori di Napoli, fondatetra il IV e il VI secolo,insieme a San GiorgioMaggiore, ai S.S.Apostoli e a Santa MariaMaggiore della Pietrasanta.

Gli Angioini furono coloro che per primi eles-sero Napoli capitale di un Regno. Erano, si sa,molto religiosi e costruirono molte chiese nellacittà. Appunto al periodo angioino sono da ascri-versi gli ampliamenti di San Giovanni Maggiore.L'architetto ne fu il napoletano Masuccio(1230/1305), che lavorò anche per Santa MariaLa Nova e San Domenico Maggiore.

Ma poi la basilica subì molti rimaneggiamenti,soprattutto a seguito dei terremoti dei quali fuvittima. Nel 1456 un forte sisma la rovinò inparte. E ancora più terribile fu il sisma del 1635,che portò a una ristrutturazione, per opera del-l'architetto napoletano Dionisio Lazzari((1617/1689), che le diede un aspetto barocco.

Ancora terremoti vi furono nel 1732 e nel1805, a seguito dei quali le furono fatti impor-tanti lavori di consolidamento. Ma non bastarono

a salvarla da un ter-remoto che, nel 1870,la distrusse in parte.Si era dopo la conqui-sta piemontese delRegno e il Municipiodecretò l'abbattimen-to di questo insignemonumento della sto-ria di Napoli. Questastoria bisognava can-cellarla. Ma il popolonapoletano insorse,contrastò questo pro-getto e, con una rac-colta di denaro dinobili, prelati, di ricchie di poveri, la basilicafu ricostruita.

In seguito, ciavviciniamo all'oggi,vi fu il terremoto del1980, che non leapportò molti danni.Ma fu l'abbandono, la

sospensione degli uffizi religiosi, il reiterato sac-cheggio delle opere d'arte mobili e gli atti vanda-lici a portarla a uno stato di doloroso degrado.Tuttavia, nonostante vandalismi, ruberie e sac-cheggi, la basilica conserva ancora importanti eattraenti opere, come l'abside e una delle piùbelle sculture di Giovanni Merliani da Nola: unretablo marmoreo.

Oggi, dopo restauri lenti ma rispettosi delmetodo di non recare danni alla visibilità e all'au-tenticità delle opere, finalmente, nel gennaio del2012, la basilica è stata riaperta al pubblico. Eora, con la partecipazione dell'Ordine degliIngegneri della Provincia di Napoli, vi si svolgonomanifestazioni culturali, che cercano di riportarel'edificio a essere, come in passato, un importan-te centro di cultura civile e religiosa.

*Storica dell’arte

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Cronaca di un libro annunciatoCronaca di un libro annunciato

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“Sos Partenope. 100 artisti per il librodella città” è approdato a luglio2017 al polo orafo La Bulla, in viaDuca di San Donato 73, con ilCentro commerciale naturale anti-

che botteghe tessili di Piazza Mercato guidato daClaudio Pellone e il Consorzio Antico BorgoOrefici, presieduto da Roberto de Laurentiis. Ilprogetto ne ha fatta di strada da quando hamosso i primi passi all’istituto francese di Napoli,lunedì 3 ottobre 2016, con la presentazione uffi-ciale, in via Crispi 86, della campagna di crowd-funding lanciata dalla società cooperativa ilmon-dodisuk (editorale web con un portale, e-magazi-ne e casa editrice): protagonisti, lo scrittoreJean-Noel Schifano e l’editrice Donatella Gallone,ospitati dal console generale di Francia, Jean-Paul Seytre e affiancati dall’assessore alla culturadel Comune di Napoli, Nino Daniele.

Da allora, il progetto si è snodato in diversetappe: dalla pasticceria Carraturo, con l’incontropromosso dall’associazione EnterprisinGirls“Sfogliatella per amore di Partenope”, all’incontroal caffè letterario di piazza Dante “Il tempo delvino e delle rose”, il 26 ottobre 2016, con letammorre di Romeo Barbaro, fino ad arrivarealla Fondazione Made in Cloister (Porta Capuana)con l’intervento musicale di un ambassador d’ec-cezione, Eugenio Bennato, il 14 novembre 2016,che ha trasformato in strategia e ricerca artisticala diffusione dell’autentica immagine del Sud.

Al centro dell’iniziativa, la traduzione del libro“Dictionnaire amoureux de Naples” di Jean-NoëlSchifano, lo scrittore francosiciliano, cittadinoonorario di Napoli dagli anni novanta, già diretto-re del Grenoble.

(continua a pagina 9)

Nella prima, foto in alto,un momento della presentazione

del progetto di crowdfunding a Porta Capuana,

nella fondazione Made in Cloister: testimonial,

Eugenio Bennato. E un momentodella conferenza stampa a palazzo

San Giacomo, con l’assessore alla cultura del Comune di Napoli, Nino Daniele,

per lanciare la mostra di caste dell’Ovo,

“Sos Partenope. 100 artisti per il libro della città”

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(segue da pagina 8)

Il Dictionnaire, pubblicato in Francia da Plonnel 2007 (alla sua quarta edizione nel 2016) initaliano avrà il titolo di Dizionario appassionato diNapoli: in 580 pagine racconta l’anima di Napoli ela verità sull’Unità d’Italia che ha ridotto a bonsail’unica vera capitale.

Interlocutore appassionato, l'assessore allacultura e al turismo Nino Daniele, che, con ilmon-dodisuk, ha promosso una mostra cui hanno ade-rito oltre 140 artisti (non solo napoletani) conopere donate per sostenere il progetto. Anche ilsindaco De Magistris, nel giorno di Pasquetta, hafatto visita alla mostra, mostrando interesse eentusiasmo per il progetto che vuole dare vocealle opportunità della città, al talento e alle suebellezze.

Offerte dalla piattaforma Meridonare per unadonazione simbolica di 200 euro, sono state espo-

ste prima nella mostra di Pasqua 2017 a Casteldell’Ovo (dal 7 al 17 aprile) e, successivamente,fino al 9 giugno nella Basilica di San GiovanniMaggiore (assegnata in gestione dalla Curia allaFondazione Ordine Ingegneri Napoli presieduta daLuigi Vinci).

Il progetto ha appassionato anche i presidentidel Centro commerciale naturale antiche botteghetessili di Piazza Mercato, Claudio Pellone, e delConsorzio Antico Borgo Orefici, Roberto deLaurentiis, da anni promotori di iniziative culturaliper restituire linfa a un territorio dall’alta concen-trazione di monumenti e storia.

Così sono nati gli aperitivi estivi: ogni giovedìdi luglio la Bulla è diventata teatro di un’esposi-zione artistica e di momenti di convivialità e con-fronto sul tema della creatività tipicamente napo-letana, con diversi ospiti che hanno messo adisposizione la loro esperienza artistica e la loroprofessionalità.

Nelle foto, la presentazione al Grenoble della campagna di crowdfunding;incontro all’istituto Istituto comprensivo statale Campo del Moricino

con il dirigente Carmine Nego per presentare il “Dizionario” agli alunni. Un altro incontro si è svolto anche al liceo Don Milani di San Giovanni

a Teduccio per sensibilizzare i ragazzi ai temi del volume firmato da Schifano. E, ancora, nelle immagini, finissage alla Basilica

di San Giovanni con il presidente della Fondazione Ordine ingegneriNapoli, Luigi Vinci, l’incontro al bistrot letterario

“Il tempo del vino e delle rose” e quello alla pasticceria Carraturo, promosso dall’ associazione EnterprisinGirls

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Aldo ZanettiSenza titolo, 2010Acrilico su tavola

Aldo Zanetti, nato a Casalnuovo nel 1943,puteolano di adozione, è il pittore del mare.Autodidatta, espone in numero-se mostre, collettive e personalitra cui, “Ncopp’ o mare”, curatada Violetta Luongo e organizza-ta, in collaborazione con il circo-lo nautico San Marco, dall’asso-ciazione culturale “Il Corvo”(2015). Hanno scritto di lui:Rossella Bonito Oliva, DonatellaGallone, Giuseppe AntonelloLeone, Violetta Luongo, AldoMasullo e molti altri. E’ menzio-nato in un libro d’arte per lascuola media: Dino di Santo“Cre Art. Educazione artistica”,edizione Fratelli Ferraro e inse-rito nell’almanacco 2010, edizio-ne Panico (Galatina Lecce).

Alessandro Minervini“Elusive of time, space and human dimension”, 2016Stampa digitale

Alessandro Minervini, nato a San Pietroburgonel 1991. Dopo un corso professionaleall’Accademia creativa di Napoli e il liceo, si iscri-ve all’Accademia di Belle Arti, al corso diGraphic design e si cimenta in sperimentazionifotografiche. Espone i suoi lavori alla BackLightStudio di Napoli nella bipersonale “RossoFerrara & Blu Minervini/Nuova gamma mediter-ranea”. Partecipa a due collettive e nel 2015 èpresente a Napoli Arte Fiera. Vincitore del con-corso fotografico indetto da “MondoReflex”, ottie-

ne diversi riconoscimenti sul web e nel 2015organizza la sua prima personale “Blue City”,alla galleria ArtPoint della Banca Popolare delMediterraneo prima e, recentemente, allaFonoteca di Napoli.

Alessandro Piccinini“Tauromachia”, 2000Tecnica mista su tela

Alessandro Piccinini, pittore e grafico nato aL’Aquila, vive a Roma dove ha frequentatol’Accademia di Belle Arti. Nel ’79, con lo scrittorePierre Carnac, sviluppa la prima idea del“Presenteismo”, movimento artistico che è statoal centro di importanti rassegne e iniziativesocio-culturali. Numerose le partecipazioni aeventi e personali, in Italia e all’estero (Roma,Miami, Pechino, Milano, Malaga, Granada,Madrid, Napoli, Torino, Firenze, Parigi, Toronto).Sue opere sono in musei, fondazioni, pinacote-che civiche, collezioni pubbliche e private, in

diverse città italiane e straniere. Recensito supubblicazioni e trasmissioni radio-televisive, èanche ideatore e organizzatore di eventi temati-ci, come “Un Tetto per Villanova di Accumoli –coppi d’arte”, 2017. Collabora con riviste e asso-ciazioni.

Alfonso Coppola,“L’Avvenire è ormai passato”, 2016Amalgama di silicio

Alfonso Coppola, nato a Carinaro nel 1948, vivee lavora a Frattamaggiore (Na). Ha frequentato illiceo artistico di Napoli con maestri di chiarafama, tutti artisti affermati. Completati gli studipartecipa attivamente alla vita artistica. Moltesue opere si trovano in importanti collezioni pub-bliche e private. E’ presente in diverse pubblica-zioni, tra cui Mondadori - Catalogo dell’Arte

Moderna Italiana n. 39 eRubettino editore - Percorsid’arte in Italia, 2016. Di luihanno scritto: F.E. Pezone,Raffaele Manzo, CaterinaNagliatti, Carlo RobertoSciascia, Marina Scialdone,Paolo Feroce, GiorgioAgnisola, EmilianoD’Angelo, AngeloCalabrese, Marco DiMauro, Maurizio Vitiello.

Andrea Biffi“Slip nero e dintorni”,2016Smalto su tavola

Andrea Biffi, pittore, sculto-re, designer e poeta, nato aBari. Dopo il diploma di

Maestro d’arte e l’abilitazione all’insegnamento,insegna Disegno e storia dell’arte e Discipline pla-stiche in diversi licei scientifici e istituti magistrali,svolgendo anche mansioni di commissario gover-nativo di concorsi a cattedre. Sin dal 1977 vive eopera nella città di Corigliano Calabro (Cosenza).Partecipa negli anni a numerose rassegne d’arte,nazionali e internazionali, ottenendo, ovunque, con-sensi di critica e pubblico e collezionando prestigio-si premi e attestati di merito. Pluriaccademico, èrecensito sulle più importanti riviste e cataloghid’arte moderna e contemporanea. Di lui hannoscritto numerosi critici: Vittorio Sgarbi, AchilleBonito Oliva, Giuseppe Salerno, Giorgio DiGenova, Maurizio Vitiello, Paolo Levi e molti altri.

Andrea Petrone“O Schiattamuorto”, 2016Tecnica mista su tela

Andrea Petrone è nato a Napoli nel 1952 e vivetra Benevento, Napoli e Lugano. A Pescara, nel

2002, Lucio Dalla scelse un suo ritratto per lacover della sua prima compilation, “Caro amico tiscrivo” della BMG Ricordi. Ha collaborato con ilpresidente della squadra di calcio del Napoli,Aurelio De Laurentis, alla realizzazione di diver-se opere pittoriche sulla squadra. Nel luglio2017, il pittore napoletano è stato ospite dellatrasmissione Il caffè di Rai Uno mattina. Nellasua variopinta produzione esposta a Boston,New York e Capri, c’è spazio per Andy Warhol,Picasso, Marylin Monroe, Toni Servillo,Maradona, Edoardo De Filippo, e molti altri illu-stri personaggi.

Andrea Pisano“Ritratto di fanciulla”Tecnica mista su tavola

Andrea Pisano, napoletano di nascita ma radi-cato in terra di Siena, precisamente a Pienza,dove vive e lavora. A Roma studia Designall'Istituto Superiore per le Industrie Artistiche.Dal 2003 lavora come grafico nella sua MediaAgency, uno studio-laboratorio dove svolge lasua attività nei vari settori della comunicazione.Ritratti d’Autore è una ricerca sull’opera d’arte,sulla sua interna sostanza e intima essenza.

Angelina di Bonito“Pentagramma musicale”Tecnica mista acrilico materico

Angelina di Bonito, nata a Pozzuoli nel 1951.Autodidatta, dal 1985 espone in numerosemostre, personali (tra cui "Quello che non ho maidetto...” allo “Spazio Underg" di Pozzuoli, 2013)e collettive (le più recenti, “Arte in Vetrina” XVEdizione al Mercato al Borgo Orefici /Polo Orafo"La Bulla" di Napoli, 2016; "Itinerario d'arte lungoil Miglio D'Oro" a Ercolano, gennaio 2017), otte-nendo anche diversi riconoscimenti: nel 2012 siclassifica seconda al 1° premio di pittura "SIBYL-LA" alla Galleria “Apotheca Artport” di Pozzuoli(Na).

Angelo Baccanico“Paesaggio in rosso”, 2016Olio su tela

Angelo Baccanico, nato a Napoli nel 1940. Hapartecipato a diverse rassegne e collettive e rea-lizzato personali in Italia e all’estero, l’ultima“Ombre e luci” al Pan di Napoli, curata daMaurizio Vitiello e presentata dall’assessore allacultura e al turismo del Comune di Napoli, NinoDaniele. In programmazione la personale“Acrilici” alla Sabinalbano Studio, dal 24 marzo al2 aprile 2017. Alcune sue opere figurano in col-lezioni private italiane ed estere.

Anna e Rosaria Corcione“Heart yellow”, 2013Tecnica mista

Anna e Rosaria Corcione, duo artistico napoleta-no attivo dal 2003. Si distingue per l’originalità,l’uso di mezzi espressivi diversi (pittura, scultura,incisione, installazione) e l’impegno sociale delleloro opere. Dopo aver incantato Belgrado,Strasburgo, Parigi, Barcellona e il ForumMondiale delle Culture in Messico, le due sorelleconquistano gli States con il lavoro "Strappi eStratificazione", edito da Squilibri Editore: 14 telerealizzate per il disco-libro“VoltarellicantaProfazio”. Negli ultimi anni la lororicerca artistica si focalizza sul concetto “corpo enatura” che si sviluppa sia nell’utilizzo di nuovimateriali, sia attraverso la nuova espressione diLand Art: le opere si trasformano grazie allʼinse-rimento di elementi naturali al loro interno e, allostesso tempo, si trasforma anche lʼambientestesso.

Qui in alto, e nelle pagine successive, Pillole dal “Dictionnaire amoureux de Naples”

di Jean-Noël Schifano. Traduzione di Francesca Fichera

“E’ l’uomo orchestra (nel vero senso della parola),della sua migliore parodia, Totò le Moko (1949), èil fantoccio disarticolato del primo film a colori ita-liano girato col sistema Ferraniacolor, Totò a colori(1952), è tutte le identità perché ricerca la propria,quella della sua città, quella del suo Paese, delmondo e delle anime del Purgatorio… Anime “chesi purgano”, in napoletano, che si purificano dailoro peccati, come Totò ci purifica, tanto da morirnedal ridere fino alle lacrime, dalle nostre tragedie…”(Totò, pag. 477)

Ancora un momento della mostra a Castel dell’ Ovo

Gli artisti in mostraGli artisti in mostraa cura di Sabrina Angione

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Anna Maria Saviano Senza titolo, 2017Tecnica mista su carta

Anna Maria Saviano (Caserta, 1982), vive aFrattamaggiore e lavora a Sarno come docentedi Disegno e Storia dell'arte. Dà inizio alla suaattività espositiva con “Big Torino 2000”, per poiprendere parte a diverse collettivecome “Magical Mystery Tour” allaWunderkammern di Roma, a progettinazionali, come “13 x 17” di PadiglioneItalia, e internazionali, tra cui“Napoli@Beograd: UrbanConnections”. Nel 2010 è stata selezio-nata per il Premio Combat e il PremioNazionale delle Arti, dello stesso annoè la personale “In precario equilibrio”, acura di Pasquale Ruocco, con testi criti-ci di Valerio Rivosecchi. Nel giugno2011 partecipa alla 54° edizione dellaBiennale di Venezia. Suoi lavori figura-no in spazi istituzionali napoletani,come il Palacongressi Oltremare, moltisono stati impiegati nell’ambito di pro-getti di riqualificazione urbana.

Anna Poerio “Trascendenza”, 2015Tecnica sanguigna su carta

Anna Poerio Riverso, laureata in Lingue e lette-rature straniere moderne all’università degli studidi Napoli l’”Orientale”. Nel 2001 ha fondato l’as-sociazione culturale Alessandro Poerio, creandosinergie e collaborazioni con rinomate università,biblioteche e istituti di studio. Nel 2011, nellaricorrenza del 150° anniversario dell’Unitàd’Italia, in collaborazione con prestigiosi istituticulturali, ha istituito il Premio Poerio-Imbriani.Espone in numerose mostre, personali e colletti-ve, sia in Italia che all’estero, ricevendo premi ericonoscimenti e ottenendo ampio consenso daparte della critica e degli esperti di settore.

Anna PozzuoliSerie “In cubo” More than Real, 2013Metallo trattato inciso con elementi in 3D

Anna Pozzuoli, nata negli USA, vive e lavora aCapua (Caserta) dove svolge l’atti-vità di pittrice e scultrice utilizzan-do ferro, legno, metalli vari, maanche creta, resine, cartapesta. Siforma all’Accademia di Belle Arti diNapoli. Lavora prima come restau-ratrice su dipinti e lapidei. Nel2000 realizza la prima produzionedi oggetti, lampade e strutture mul-tiple per istallazioni. Da alloranumerose personali in Campaniae in altre Regioni d’Italia tra cui:“Light@codiceabarre” alla LibreriaGuida nel palazzo Lanza diCapua; “Mithra sol Invictus” alMuseo Archeologico di SantaMaria Capua Vetere, “HumansRight” a Rovereto. Sue opere sonoin esposizione permanente pressol’Hotel Palace di Santa MargheritaLigure, l’Hotel Napoleon di Milano,l’Hotel Siena di Roma, in Spagnaal Museo del Calzado, a Brasilianella galleria Arte e Arti. I suoi inte-ressi si allargano al design e allaproduzione di gioielli.

Anna Maria Pugliese“Do you know Parthenope?”, 2017Stampa digitale su carta fotografica

Anna Maria Pugliese, artista multimediale napo-letana. Fra gli anni ’80 e ’90, svolge attività di dif-fusione culturale allo “Studio 85”. Il suo modusoperandi la porta a esplorare i diversi linguaggidell’arte: pittura, scultura, musica, video, fotogra-fia, performance, poesia. Collabora con le pro-prie installazioni al progetto teatrale di RenatoCarpentieri, “Museum” (2000/02), conduce wor-kshop, nel 2003 pubblica una monografia contesti critici di D. De Kerckhove, F. Galdieri, C.

Casorati, M. D’Ambrosio, M. Niola, T. Binga(Edizioni Electa, Napoli). Ha esposto in musei,istituzioni pubbliche e gallerie private in Italia,Spagna, Francia, Svizzera, Germania, Belgio,Russia, Medio Oriente, Sud Africa, Colombia,Argentina, Stati Uniti d'America, Canada,Giappone, e partecipato a eventi di poesia convideo, performance e reading. Sue opere sono

in collezioni pubbliche e private di diversi Paesi.Tra queste “Sine Die”, esposta dal 2006, nellaHall del Consiglio Regionale della Campania.

Antonio Izzo“Profilo di sagoma”, 2016Tecnica mista su tavola

Antonio Izzo, classe 1945, nasce a Torre delGreco (Na) dove vive e lavora. Docente diDisegno professionale e progettazione all’istitutostatale d’arte locale, opera nel campo delle artivisive dagli anni ’70. Ha esposto in numerosemostre, personali e collettive, e partecipato avarie manifestazioni artistiche, tra cui nel 2010,la “Settimana dei Murales a Diamante e Cirella”.

Antonio Manganiello“Composizione”, 2016Tecnica mista su tela

Antonio Manganiello nasce a Peterborough (GB)nel 1966. Diplomatosi all'istituto d'arte di

Avellino, frequenta poi l'Accademia di Belle Artidi Napoli. Ha esposto in gallerie pubbliche e pri-vate e ottenuto numerosi premi e riconoscimentioltre ad ampi consensi di critica riportati sullastampa nazionale e emittenti locali.

Antonio Mele“Seventh witch”, 2014“Third witch”, 2014Olio su tavola

Antonio Mele, artista visivo, nato a Napoli nel1970. Dopo varie esperienze scolastiche e lavo-rative scopre la vocazione artistica che persegue

operando prevalentemente nel campo della pit-tura e della scultura. Frequenta l'Accademia diBelle Arti di Napoli e insegna al Liceo Artistico DiBrera, Milano. Espone in Italia e all’estero. Nel2014 viene premiato per la sezione scultura alSimposio Internazionale “Atelier an der Donau”,Pochlarn, Austria, con pubblicazione del lavoro.Del 2016 la mostra personale "Timemachine"

alla Kro Art Gallery Contemporaneadi Vienna, Austria, con il contributodell'Ambasciata Italiana e dell'IstitutoItaliano di Cultura. Accompagna lamostra, il catalogo in italiano e tede-sco, pubblicato con la sigla editorialeilmondodisuklibri.

Antonio MinerviniSenza titolo, della serie “Insostenibile leggerezza”, 2016Tecnica mista su tela e legno

Antonio Minervini, vive e lavora aNapoli. La sua passione per l’arte e,in particolare, per la pittura, inizia ametà degli anni ’60 in un clima cultu-rale ricco di stimoli e fermenti prove-nienti da tutto il mondo che trovano

a Napoli l’ambiente ideale per esprimersi.Commissario dell’Accademia di Belle Arti diNapoli nel 2007 e nel 2008, attualmente è diret-tore artistico della Galleria Permanente dellaBanca Popolare del Mediterraneo. Espone nelcorso degli anni in diverse mostre, personali ecollettive, tra le ultime: “Insostenibile leggerezza”all’Hotel Conca Sorrento (Napoli) nel 2016,“Spazio/Luce, ricerche multidimensionali”, collet-tiva presso la Fenice Arte (2015).

Antonio Picardi“Neapolitan landscape”, 2016Stampa digitale su tela

Antonio Picardi è nato a Napoli, dove vive elavora. Si occupa di graphic design e didatticadell’arte contemporanea. Il suo lavoro ruotaintorno al rapporto tra arte, grafica e design.Molte le sue esposizioni sul territorio nazionalenelle quali si propone con soluzioni che incrocia-no il sottile filo che lega tra loro le differenti disci-pline, giungendo a sperimentazioni che assumo-

no, di volta in volta, la formaoggettuale di libri d’artista, gioielli,piccoli oggetti luminosi o grandipagine colorate.

Armando De Stefano “Tarantella”, 2017Disegno a matita

Armando De Stefano è nato aNapoli nel 1926. Allievo di EmilioNotte, ha successivamente rico-perto la cattedra di pitturaall’Accademia di Belle arti diNapoli fino al 1992. Ha espostoin mostre nazionali e internazio-nali (Biennali, Quadriennali, ecc.).Le sue opere figurano nei museiitaliani e stranieri.

Arvedo Arvedi“Legami di gioia”, 2017Smalti ad acqua

Arvedo Arvedi, nasce a Veronanel 1964. Nobili origini, crescenella villa di famiglia dove è edu-

cato all’amore per l’arte e la pittura. Nel 1993scopre la pop art americana. Determinante è l’in-contro a Chicago con l’artista John DavidMooney con cui inizia una collaborazione chedurerà per oltre 10 anni sviluppando progettiinternazionali, tra cui: “StarDance” per leOlimpiadi di Atlanta; “Light Muse” per il 150°anniversario del Chicago Tribune; “Gate for the3° Millennium” a Malta per il Capodanno1999/2000 e “Spairal Galaxy” per il Planetario diChicago. Negli ultimi anni ha esposto a Barga,Roma, Verona, Venezia, Matera e Clusane(Lago d’Iseo). Sue opere figurano in prestigiosecollezioni private.

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“Se il riso è proprio dell’uomo, Totò, lamarionetta umana per eccellenza, è ilpatrono dell’uomo – e, in ogni caso, uninsuperabile filosofo dell’esistenza… Conlui, si passa, col suo corpo, col suo visoasimmetrico, irregolare come una perlabarocca, dal barocco esistenziale al reali-smo barocco a ogni film…”(Totò, pag. 478)

Sos Partenope a Castel dell’Ovo

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MAGAZINE attualità & cultura

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Aprile / Ottobre 2017 - anno IX n. 34

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Augusto De LucaHermann Nitsch, 2014Fotografia

Augusto De Luca, fotografo e performer napole-tano. Ha esposto in molte gallerie italiane edestere. Le sue fotografie compaiono in collezionipubbliche e private come quelle dellaInternational Polaroid Collection (USA), dellaBiblioteca Nazionale di Parigi, dell'ArchivioFotografico Comunale di Roma, della GalleriaNazionale delle Arti Estetiche della Cina(Pechino), del Museo de la Photographie diCharleroi (Belgio). Ha ritratto molti per-sonaggi celebri: Renato Carosone, RickWakeman, Carla Fracci, HermannNitsch, Pupella Maggio, GiorgioNapolitano.

Aulo Pedicini“La vetrina 64”, 1964Litografia su pietra stampata in tiraturalimitata

Aulo Pedicini, nato a Foglianise (BN)nel 1942, vive e lavora a Napoli. Nel1960 consegue il diploma di Maestrod'Arte e nel ‘62 il Magistero, corso inScultura. Segue corsi di nudo e si diplo-ma all'Accademia di Belle Arti. InsegnaScultura all’istituto d’arte “Palizzi” e dal1970 è titolare della cattedra di "Figuraed Ornato Modellato" al Liceo ArtisticoStatale di Napoli. Nello stesso anno è insignitodella nomina di Accademico benemeritodall’Accademia Universale “G. Marconi” diRoma. Da molti anni è collegato a diversi enticulturali, tra cui il gruppo teatro sperimentale"Vorlesiungen" e alcune riviste. Ha partecipato,come invitato, a Quadriennali, Biennali, espostoin Italia e all'estero. Fra le ultime mostre,"Abbraccio tra l'arenile di Alessandria e Napoli" equelle organizzate, spesso in collaborazione conil Centro Culturale Egiziano, sul tema della pace.È stato premiato in varie rassegne e segnalatosu numerose riviste e volumi d’arte.

Barbara Karwowska“La Madonna di 7 spade”, 2010Olio su tela

Barbara Karwowska, artista affermata, contaoltre 50 esposizioni e pubblicazioni su importantiriviste d‘arte come “Flash Art” e “Viatico”. Sueopere fanno parte di prestigiose collezioni (il tritti-co "Rosario" è custodito nella Colombaia-Villa diLuchino Visconti, Ischia). Nel anno 2009 pubbli-ca il suo primo catalogo d‘arte (collana CurtArtediretta da Enzo Battara)edito in occasione della suamostra personale “Humans”alla clinica “Villa del Sole” diCaserta. Le sue due opere“Teatro” e “Mistero” sonostate selezionate da ManonSlome e Julian Navarro per ilcatalogo Expectations Berlin- New York, 2010. La suaopera “Fragile guerriera” èstata segnalata dalla giuriadel premio Combat Prize(2011) ed anche dalla giuriadel premio Celeste (2011).

Barbara La Ragione“La Papessa”, 2014Stampa fotografica ai salid’argento b&w da negativo 35mm, dipintaa mano

Barbara La Ragione, fotografa e incisore, vive elavora a Napoli. Dopo aver frequentatol'Accademia di Belle Arti, dove realizza i suoiprimi scatti fotografici, continua ad ampliare eperfezionare le tecniche fotografiche e incisorieutilizzate nella sua ricerca artistica. Ha espostoin mostre personali presso le gallerie: MassimoCarasi di Mantova, Umberto Di Marino di Napoli,Sabrina Raffaghello di Alessandria, PaoloErbetta Gallery di Berlino con “Burlesque” nel

2014. Partecipa a mostre collettive dal 1998, tracui: “X Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa edel Mediterraneo”, Sarajevo; “100 Artisti per unMuseo”, Museo Internazionale di ArteContemporanea di Casoria; “Confini 03”,Palazzo Medici Riccardi, Firenze; “XII Biennaledei Giovani Artisti dell’Europa e delMediterraneo”, Napoli; “54° Biennale di Venezia”,Padiglione Accademie, Venezia; “CampaniaSenses”, 54° Biennale di Venezia, PadiglioneItalia, CAM di Casoria; "N.i.na. - NuovaImmagine Napoletana", al PAN di Napoli.

Carla Viparelli“Slow foot”, 2006Olio e pastello su tavola

Carla Viparelli, napoletana, pittrice e disegnatri-ce, vive e lavora tra Napoli e Maratea. Laureatain filosofia, espone sin dal 1986. Ha ideato ediretto laboratori presso il Centro di IgieneMentale dell’Ospedale di Caserta, il CentroRiciclaggio creativo Re Mida(Na), le TermeLucane di Latronico, la Fondazione Ferrara-Cannavaro, etc. E’ menzionata in vari libri sullaStoria dell’Arte Contemporanea tra cui “LaPittura Napoletana del 900” di MariantoniettaPicone. Nel 2009 vince il primo premio delConcorso Internazionale di Pittura “Borgo SanSeverino”. Negli ultimi anni ha esposto in moltegallerie e fondazioni private sia in Italia cheall’estero, spazi istituzionali, Istituti di culturaesteri (Parigi, Milano, Napoli, Venezia, LosAngeles, Tokyo, etc). Nel 2012 e 2013 ha ideatoe diretto per il comune di Maratea il Premiod’Arte “Chi cerca crea”.

Carlo Cottone “Vesuvius n. 4”, 2012Olio su tela

Carlo Cottone, nato a Napoli nel 1949. Docentee pittore, vanta una carriera densa di mostre epartecipazione a eventi, in diversi Paesi delmondo. Realizza opere plastico-pittoriche, sce-nografie, oggetti, riutilizzando elementi di scartoe di rifiuto, che confermano il suo impegno adifesa dell’ambiente. Recente la serie ‘Vesuvius’,

dedicata a Napoli. Molte le opere dedicate aicolori e alle tradizioni del Cilento, sua terra adot-tiva. Sue opere sono in esposizione permanentenel Museo Limen di Vibo Valentia e nellaBiblioteca Nazionale di Cosenza. Da gennaio2016 espone in prestigiose sedi in tutta Italia perla mostra internazionale itinerante dedicata aToto’, organizzata da Arteuropa. Hanno scritto dilui: Alfredo Schettini, Salvatore Di Bartolomeo,Luigi Eboli, Guido della Martora, Gabriele Alberti,Luigi Manzi, Maurizio Vitiello, Gino Grassi, DinoDecca, Mario Maria Russo, Piero Girace, G.Bramante, Sophia Cappuccio, Giuseppe Ripa.

Carlo ErricoPartenope oggi, 2017Digital art

Carlo Errico, nato a Napoli nel 1941.Si forma all’istituto d’arte “Palizzi” efrequenta gli studi dei più noti maestrinapoletani assimilando da essi le tec-niche della scultura, della pittura edella grafica incisoria. Ha partecipato anumerose mostre, nazionali e interna-zionali. E’ presente nel catalogo“Percorsi d’Arte in Italia”, edizioniRubbettino, 2015/2016.

Carmine RezzutiSenza titoloMateriali diversi

Carmine Rezzuti, nasce a Napoli nel 1944, cittàdove attualmente risiede. E’ tra i fondatoridell’A/Social-Group e di Orologio ad Acqua.Partecipa a numerose mostre in Italia e all’este-ro, su invito alla Quadriennale di Roma e a treBiennali di Venezia. Nel 2006, su segnalazionedi Achille Bonito Oliva, gli viene commissionatoun mosaico per la stazione Augusto dellaMetropolitana dell’Arte di Napoli e, nel 2007, rea-lizza una grande installazione permanente per lamostra “Arte Contemporanea a Capodimonte”.Sue opere figurano in molti musei. Hanno scrittodi lui, fra gli altri, Giulio Carlo Argan, PalmaBucarelli, Ferdinando Bologna, Raffaello Causa,Bruno Corà, Enrico Crispolti, Pierre Restany,Nicola Spinosa, Tommaso Trini, AngeloTrimarco, Lea Vergine.

Clara Garesio“Incontro”, 2016Formella a bassorilievo in terracotta modellata a mano e dipinta a smalti

Clara Garesio, torinese di nascita, si formaall'I.S.A. della Ceramica di Faenza e da allora hasempre condotto una personale ricerca artisticanel campo della ceramica. Ha conseguito presti-giosi riconoscimenti e prodotto pregevoli pezziper collezioni private e pubbliche, italiane e este-re (tra cui, Palazzo del’ONU di Ginevra,Commissione Europea di Bruxelles, MIC diFaenza (RA), MIAAO di Torino, Museo Duca diMartina di Napoli). Nel corso della sua carrieraartistica, ha partecipato a rassegne d’arte inItalia e all’estero e esposto in mostre personali.Del suo lavoro si sono occupati i più avvertiti cri-tici d'arte ceramica: E. Biffi Gentili, A. Pansera,E. Alamaro, F. Bertoni.

Clara Rezzuti“Punti 100”, 1974Serigrafia a quattro colori con intervento a mano

Clara Rezzuti, napoletana. Nipote e allieva(all’Accademia di Belle Arti) di GiovanniBrancaccio, sin da bambina viene a contatto conil mondo dell’arte. E’ ancora ragazza quandoviene premiata da Benedetto Croce.Protagonista di mostre, fiere d’arte (Expo di Barie Arte Fiera di Bologna) e personali, nel 1980Federico Fellini la vuole a Cinecittà mentre gira ilfilm “La città delle donne”. Cinque anni dopo,riceve dal ministro della pubblica istruzione lamedaglia d’argento “Benemerito della scuola,cultura e arte”. Di lei hanno scritto critici e lette-rati. E’ presente in archivi e volumi del ‘900 e lesue opere figurano in molti musei di arte con-temporanea.

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“La sfogliatella è a forma diNapoli, anfiteatro dove lecase si stratificano come inellissi le une addosso allealtre, si incastonano le unenelle altre, come l’ininterrot-to cordoncino sottile dellapasta sfoglia…” (Sfogliatella, pag. 449)

L’esposizione alla basilica di San Giovanni Maggiore

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Claudia Fuina“Vesuvio 2079”, 2017Olio su tela

Claudia Fuina, classe 1979. Allieva di AntonioMorgese e Rita Bianchi, frequenta l’Accademiadi Belle Arti di Napoli, settore scenografia.Espone in Italia (Napoli, Sorrento, Capri, Roma)e in Svizzera (Lugano). Nel 1999 illustra la primaedizione del libro “Eleonora la Borbonica” diVincenzo Martongelli. Tra il 2014 e il 2016 colla-bora con l’editoria e illustra un’antologia poetica.L’evento internazionale Speedam a Capri (2016)vede la sua collaborazione artistica per unaserie di lavori grafici e un’installazione dedicataal meeting.

Claudio Carrino“Giallo di Napoli”, 2017

Olio su legno

Claudio Carrino, nasce a Napoli nel 1949.Consegue il diploma di maturità artistica e,successivamente, frequenta la scuola di pittu-ra di Domenico Spinosa all'Accademia diBelle Arti di Napoli. Docente di discipline pla-stiche al Liceo Artistico di Napoli, ha parteci-pato a numerose mostre, collettive e persona-li, in Italia e all’estero, tra cui nel 1991 “TheModernity of lirism”, in Finlandia e aStoccolma all’Istituto Italiano di Cultura, acura di Massimo Bignardi, e la più recente“Katambra”, al Maschio Angioino (2008). Di luihanno scritto: Domenico Spinosa, GinoGrassi, Ugo Piscopo, Giuseppe Bilotta, LuigiPaolo Finizio, Massimo Bignardi, VitalianoCorbi e Maurizio Vitiello.

Concetta Palmitesta“Panorama dorato”, 2008Acrilico su tela

Concetta Palmitesta, artista abruzzese e docen-te. Dopo il diploma all’istituto statale d’arte diChieti si abilita all’insegnamento del Disegno intutte le scuole medie inferiori e superiori.Trasferitasi a Milano, approfondisce la sua pas-sione artistica frequentando l’Accademia di BelleArti di Brera (MI). Ha allestito numerose mostre,personali e collettive, di pittura e scultura otte-nendo ampi consensi di critica, premi e ricono-scimenti.E’ stata invitata a partecipare a numerosi simposid’arte. Sue opere sono in permanenza neglispazi espositivi degli enti promotori. Altre, fannoparte di collezioni private, pubbliche e musei.

Daniela Pergreffi“Equilibrio”, 2016Linoleumgrafia e acquerello

Daniela Pergreffi, nata a Reggio Emilia, si spe-cializza in Grafica d’Arte all’Accademia di BelleArti di Napoli, città dove attualmente vive e lavo-ra. Disegna, dipinge, realizza immagini per l’edi-toria, sculture e installazioni con materiali dispa-rati che espone in numerose mostre personali ecollettive. Collabora con Il Corriere delMezzogiorno, inserto del Corriere della Sera,come illustratrice, e con diverse case editricinazionali e estere. Come autrice del testo oltreche delle illustrazioni, ha pubblicato “L’Empereur,le Pape et la Comtesse” per le Editions Grandirdi Nimes, mentre del 2016 sono le illustrazioniper il saggio di Emilio Sereni “I Napoletani, daMangiafoglia a Mangiamaccheroni” per le edizio-ni Dante e Descartes, Napoli.

Diana D’Ambrosio“Corsa”, 2013Metallo e plexiglass

Diana D’Ambrosio, scultrice napoletana, allievadi Di Fiore, De Vincenzo e Zullo all’Accademia diBelle Arti di Napoli, insegna arti figurative al liceoartistico Don Lorenzo Milani di San Giovanni aTeduccio. Il suo è un percorso contraddistintodalla manipolazione di diversi materiali: pietra,marmo, bronzo fino al moderno plexiglas utiliz-zato per far trasparire la vera natura delle cose.Tra le sue ultime personali: Land Art Flegrei -

Monte Nuovo, 2015, Contact - SommaVesuviana, 2016, Land Art Campi Flegrei - lagod’Averno, 2016, Beauty, Pagea arte contempora-nea - Angri, 2016, Criptica - Museo delSottosuolo, Napoli, 2016, Tracce, Campanile diNola 2017.

Diana Franco“L’Oro di Napoli”, 2017Tecnica mista con gessetti e acrilici

Diana Franco, napoletana, figlia di Manfredi,famoso architetto, pittore, scultore e scrittore.Frequenta l'Accademia di Belli Arti di Perugia,allieva del futurista Gerardo Dottori. Al Magisterodi Napoli si abilita all'insegnamento delle discipli-

ne pittoriche. Per circa 40 anni, è titolare dellacattedra di pittura, disegno dal vero, educazionevisiva e ceramica all’istituto d'arte Palizzi.Artistica eclettica, ha sempre sperimentato tecni-che, materie e supporti diversi, sovrintendendotutte le fasi del processo creativo: realizza operein pittura, ceramica, mosaico, vetrate, murales,sculture e altorilievi. Partecipa a mostre persona-li e collettive in Italia (Napoli, Taormina, Milano,Firenze e nel 2012 la 52° Biennale di Venezia) eall'estero (Bruxelles, Francoforte, San Paolo delBrasile, Tokyo, Montecarlo dove è premiata conla medaglia d'oro), conseguendo premi e atte-stati di merito. Collabora con noti architetti alladecorazione di opere pubbliche e private, aggiu-dicandosi la vincita di molteplici concorsi pubblicisu bando nazionale. Tra le tante opere realizza-te, l’Altare conciliare per la chiesa dei S.S.Apostoli, Napoli.

Dina Zanfardino“La più viva”, 2000-2001

Tecnica mineralizzazione della flora mediter-ranea e decarbonizzazione della lava vulcani-ca vesuviana

Maria Filomena Zanfardino, in arte Dina, nata aPraiano in provincia di Salerno. Dall’adolescenza

ha sempre ricercato il modo di mineralizzare ifiori e le foglie per creare con l’infinita gammadei colori offerti dalla natura. Il nero brillante

della lava vulcanica vesuviana, priva di carbone,è parte integrante oltre che sfondo di ogni suolavoro. Ha partecipato recentemente alla colletti-va di arti visive “Floralia/Dialogo senza tempo”,progetto realizzato appositamente per le CaseRomane del Celio.

Edoardo Pisano“Dedicato al Che”, 2016Tecnica mista con rilievi

Edoardo Pisano, nato ad Avellino nel 1944, giàdocente di Storia dell'arte presso il LiceoPoliziano di Montepulciano. Ha operato preva-lentemente a Napoli e si è poi trasferito inToscana. Numerose le personali dal 1969, l'ulti-

ma al Maschio Angioino diNapoli nel 2014. E' tra i promo-tori di "Prop Art".

Elena Saponaro“Barche alla Chiaiolella”,

2017Litografia ritoccata a mano

Elena Saponaro, nata a Romanel 1945, dopo il liceo artisticofrequenta il Conservatorio SanPietro a Majella di Napoli e suc-cessivamente si laurea allaFederico II in Sociologia.Insegna materie storico-artisti-che, collabora a seminari, parte-cipa a workshop internazionali.Vicepresidente nazionaledell’Anisa (Associazione nazio-

nale insegnanti di Storia dell’arte), ha organizza-to e diretto corsi di formazione per docenti escritto saggi e diverse pubblicazioni. Ha espostoin numerose mostre tra cui, “Hum-Art” (Napoli2011); “Abstractus” (Aistetikà, Napoli 2014) erealizzato il graffito murale “à Maria Padula,hommage”, per l’arredo urbano di Montemurro inLucania (2012).

Ellen G“Passaggio in India”, 2011Stampa su forex da papier collé

Francesca Pirozzi, ovvero Ellen G., è architetto econservatore di beni culturali. Affianca all’attivitàartistica l’insegnamento, la ricerca storico-artisti-ca e la critica d’arte. I suoi media d’elezionesono il papier collé e la scultura in ceramica.Sue opere sono state esposte in rassegne emostre personali (tra le ultime, nel 2016“Ceramica: Forma Materia Colore” al museoCittà Creativa di Ogliara Salerno), e acquisite acollezioni private e musei (Museo dell’ArteCeramica - Ascoli Piceno, Collezione d’ArteContemporanea del Castello di Postignano –Perugia, etc.). Ha, inoltre, realizzato interventi inspazi pubblici.

Ena Villani “Antinea”, 1970Tecnica mista

Elisabetta Villani, inarte Ena, è figlia delnoto maestro GennaroVillani. Diplomata eabilitata all’Accademiadi Belle Arti, ha espo-sto ininterrottamentedall’età di sette anni incentinaia di mostrepersonali e collettivein Italia e all’estero,conseguendo spesso iprimi premi. Ha avutonumerose recensioniin riviste, radio, tv, neiprincipali quotidiani, evarie pubblicazioni. E’stata nominataCavaliere dellaRepubblica per meriti

artistici. Sue opere figurano in collezioni pubbli-che e private in Italia, Europa e Paesi extra-europei.

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“Il terzo vulcano di Napoli è lo stadioSan Paolo (San Paolo, perché? Perché èstato proprio qui, su questa terra ardente emobile, nella Pozzuoli portuale dei CampiFlegrei, che il soldato dei romani conver-titosi in soldato di Cristo mise piede appe-na sbarcato dall’Oriente, prima di andareverso Roma, verso il suo supplizio…).”(Maradona, pag. 259)

Ancora l’esposizione in Basilica

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Aprile / Ottobre 2017 - anno IX n. 34

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Enzo Angiuoni“Mediterraneo”, 2016Tecnica mista

Enzo Angiuoni, avellinese, da sempre impegnatonel sociale, negli ultimi trent'anni si è dedicatointensamente alla pittura, ceramica e design.Insegnante di ceramica in vari istituti d'arte diFirenze, Napoli, Salerno, Avellino, è stato tra ifondatori dell'associazione culturale “Arteuropa”.Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti.Vanta diverse collaborazioni con gallerie, asso-ciazioni, enti, e partecipazioni illustri come: laBiennale di Venezia (2007); la Triennale Artesacra di Lecce; l’Internazionale di ceramica -Ascoli Piceno; Simposio Internazionale d'Arte -comune di Baia a Mare (Romania). Di notevolerilievo, l'installazione “Toto' benvenuto all'Expo”,esposta a Milano durante Expo 2015. Della suaopera si sono interessati i maggiori critici.

Enzo Trepiccione“Nel giardino del mago”, 2016Tecnica mista su tela

Enzo Trepiccione, nato a Caserta nel1969. Ha studiato all'Istituto Stataled'Arte di San Leucio, allievo del mae-stro Bruno Donzelli, e continuato glistudi all'Accademia di Belle Arti diNapoli con il maestro Carmine diRuggiero. Espone in Italia e all’estero(Spagna), in collettive e personali, tracui nel 2016, “Serigrafia de Autor”,Museo del Mar, Santa Pola (Alicante)e nel 2017 “El Jardín del Mago”, TeatroWagner, Aspe (Alicante). Hanno scrittodi lui: Aldo Elefante, Carlo RoberoSciascia, Antonello Tagliafierro,Fernando Caballero, ValerianoVenneri, Luigi Fusco, Simona Barucco, MariaLuisa Pérez Rodríguez.

Ernesto Terlizzi“La Pietra di Fuoco”, 2017Tecnica mista su cartone: pietra, catrame,china e carta

Ernesto Terlizzi, nasce ad Angri (Salerno), dovevive e lavora. Studia pittura all’Accademia diBelle Arti di Napoli. Fin dalla metà degli anni ‘60è presente nel panorama artistico nazionale einternazionale, con mostre di gruppo, personali erassegne varie. Tra queste: 2013, Galleria delCarbone, Ferrara; 2014, Spazio Tadini, Milano;StudioS, Roma; 2017, Matera, Studio Arti Visive.Ha partecipato, su invito, ai più importanti premiitaliani tra cui Michetti, Termoli Esaedro,Sulmona e, nel 2011, alla 54° Biennale diVenezia, “Lo Stato dell’arte in Italia”,Padiglione Campania. Molti i critici egli intellettuali che hanno scritto dilui. Sue opere figurano in diversecollezioni pubbliche e private.

Eugenia Serafini“Ventaglio di primavera”, 2016Pittura acrilica su ready-made

Eugenia Serafini, artista con espe-rienze internazionali, docente univer-sitaria, poeta/performer e giornalista,nata a Tolfa nel 1946. Allieva delgrande Natalino Sapegno, si laureain Lettere classiche e frequenta laScuola Nazionale di Archeologia diRoma, mentre l’amicizia profonda ele collaborazioni con Mario Verdone,Giorgio Di Genova e Carlo Franza,la spingono alla ricerca e alla speri-mentazione nell’arte. Sue operefigurano in numerosi musei e in col-lezioni pubbliche e private. Della sua arte hannoampiamente trattato critici e scrittori italiani estranieri. Artista dell’anno 2016 al PremiumInternational Florence Seven Stars, ha ricevutoprestigiosi riconoscimenti e, nel 2013, è statapremiata con il Leone d’Argento per la creativitàalla Biennale di Venezia. Fa parte della ImagoMundi di L. Benetton Collection.

Fabio Donato“Tunisi”, 1987Fotografia digitale

Fabio Donato, docente di Fotografiaall’Accademia di Belle Arti di Napoli. Il suo per-corso artistico si svolge su due binari paralleli. Ilprimo è quello più professionale, dedicato allastoricizzazione dei linguaggi artistici (arti figurati-ve, teatro), il secondo, che definisce poetico, sisvolge su temi come la sospensione del tempo,la soglia come linea di demarcazione tra spazi, ilrapporto tra realtà e finzione. Ama definirsi foto-reporter della cultura, lavoro che svolge princi-palmente a Napoli, ma con viaggi, anche moltolunghi, in ogni angolo del mondo. Lungo le stra-de dei linguaggi dell’arte ha avuto l’occasione disperimentare il proprio, quello della fotografia,con il punto di vista di uno spettatore privilegiatoche gli ha permesso di incontrare artisti come J.

Beuys, A. Warhol, J. Beck, H. Nitsch, Svoboda,Shimamoto, L. Wertmuller. Sue opere sono con-servate in collezioni museali in Italia, Messico,Francia, Brasile, Cina.

Felix Policastro“Abbecedario visivo” - sedicesimo /diciasset-tesimo, 2010Tecnica: fiberglass olio su tavola

Felix Policastro, venezuelano, classe 1961, vivee lavora nella Piana del Vesuvio. Nel 1996, conAntonio Sgambati, realizza il progetto “Artefuori”che consiste nell’allestimento permanente diopere di artisti contemporanei nei siti aperti diSaviano. Artista di fama internazionale ha espo-sto in numerose mostre, in Italia e all’estero,godendo della stima di persone illustri quali ilpoeta Felice Carmine Simonetti, con il quale

nasce una collaborazione, il direttore della galle-ria Croix Baragnon di Toulouse che gli dedicauna personale intitolata: Alcabala. Ideatore dellatestata “Latte”, partecipa a mostre e eventi direspiro nazionale e internazionale tra cui nel2011, su invito, la 54a EsposizioneInternazionale d’arte della Biennale di Venezia“Lo stato dell’arte” a cura di Vittorio Sgarbi –padiglione Italia.

Fiorentina Giannotta"Aeryn of Chipping Ongar", 2015Tecniche miste su base dipinta a smalti indu-striali su tela e legno

Fiorentina Giannotta, (New York, 1964). Studid’arte e d’architettura. Autrice delle pale per laChiesa di Santa Maria della Fiducia a Giorgilorio(Le). Presente alla 54a Biennale d’Arte diVenezia, al premio Sulmona, al premio Limen ealla Triennale d’Arte Sacra di Lecce, una suaopera figura infatti nella Galleria d’Arte SacraContemporanea della città barocca. Il suo ultimolavoro, la collettiva nazionale dedicata ai 500anni dell’Orlando Furioso a cura di Giorgio diGenova e l’acquisizione di un’opera al MuseoLimen di Vibo Valentia.

Francesca Rao“Ametropia”, 2016

Fotografia analogica

Francesca Rao, nata a Capua nel1980. Dopo gli studi umanistici siiscrive all´Accademia di Belle Arti diNapoli conseguendo il diploma di lau-rea in Pittura e specializzandosi suc-cessivamente in Fotografia. Esponein Italia e all’estero (Germania). Nel2010 riceve la menzione speciale perla sezione fotografia al PremioNazionale delle Arti promosso dalMIUR e, nel 2011, è tra i selezionatial Premio Celeste. Partecipa allaTriennale di Milano (2012, collettiva“L’architettura del Mondo.Infrastrutture, mobilità, nuovi paesag-gi”), e nel 2015 è invitata alla quintaedizione del Premio Fabbri, "Un seco-lo di Amarena. Mostra del centenario

di Amarena Fabbri" (catalogo SilvanaEditoriale) - Palazzo Pepoli Campogrande,Bologna.

Francesco Alessio“Paesaggio di legni e carta”, 2017Legno, carta, sabbia

Francesco Alessio, artista napoletano, classe1964. Diploma in Scultura con il maestroAugusto Perez, nel 1993 viene selezionato perpartecipare alla II Biennale del Sud “Quando leAccademie scelgono le Arti” che, partita dall’Accademia di Belle Arti di Napoli, approderàprima a Madrid, poi a Bruxelles e infine aLondra. Seguono altre mostre in Italia eall’estero tra cui “O’ mare amaro” a Marsiglia,“Segnalibri d’Artista” a Napoli, “Cagliari/Napoliandata e ritorno” a Cagliari, la personale

“Francesco Alessio” a Quarto (Napoli) ela recente “Ingenerazioni” con il mae-stro Salvatore Paladino al museo Arcosdi Benevento (2012). L’artista ha ancherealizzato opere di grandi dimensioniper diversi spazi pubblici tra Napoli eSalerno.

Francesco Giraldi“Il tempo”, 2016Olio su tela

Francesco Giraldi, artista e docentenapoletano, classe 1960. Frequenta illiceo artistico sotto la guida dei maestriMario Persico, Gianni Pisani e AntonioSiciliano e, successivamente,l’Accademia di Belle Arti di Napoli, allie-vo del maestro Armando De Stefano.Partecipa a molteplici mostre, personalie collettive, tra cui: 2014, rassegnad’arte “Nel ventre di Napoli tra miti eleggende”, Castel Dell’Ovo; 2015,

mostra d’arte contemporanea “Pheren”, con-vento di Santo Spirito, Nola. Attualmente èdocente di Discipline Pittoriche al liceo “A.Colombo” di Marigliano (Napoli). Di lui hannoscritto numerosi critici d’arte: Vitaliano Corbi,Maurizio Vitiello, Chiara Ciappelloni, CarloLevi, Franco Lista, Marilena Mercogliano,Gianni Nappa e tanti altri.

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“Il miracolo è anche quello degli uomini, delledonne, dei bambini che, identificandosi con SanGennaro, perdono i loro limiti, il ruolo loroassegnato dalla religione e dalla società, e vola-no via, angeli del quotidiano, sulle ali di unprofondissimo desiderio: gioire senza il limitedi due sessi che portano in sé… fino a soppri-merli perdendo qualsiasi identità sessuale…”(San Gennaro, pag. 441)

Il sindaco a Castel dell’Ovo, il giorno di Pasquetta, lascia una traccia del suo passaggio alla mostra sulla parete dei gessetti colorati

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Francesco Lucrezi“Apocalisse”, 2017

Tecnica mista su cartone rigido

Francesco Lucrezi, docente universitario nato aNapoli nel 1954. Ha esposto in numerosemostre, personali e collettive, in Italia e all’este-ro. Sue opere figurano in vari musei e spazi pub-blici, e in diverse pubblicazioni e libri d’arte.Negli ultimi anni attende a una rivisitazione grafi-ca delle Sacre Scritture, a cui è dedicata la seriedi volumi "Immagini di Scritture", nell'ambitodella quale sono stati finora pubblicati alcuni libri(ciascuno dei quali comprende 20 tavole e com-menti critici ai testi antichi, a firma di autori vari).L'opera si collega alle tavole elaborate dall'auto-re nei ciclo “Apocalisse”, esposte in permanenzapresso la Pontificia Facoltà Teologica dell'ItaliaMeridionale e riprodotte nell'omonimo volume,ed. "Verbum ferens", Napoli, 2016. È in corso dielaborazione il sesto volume: "Se ti dimentico.Gerusalemme nella Bibbia”.

Francesco Soranno“La sposa che affiora dalle acque”,2014Tecnica fotografica

Francesco Soranno, pugliese di origi-ne, vive e lavora a Napoli da trent'annioccupandosi di informatica e comuni-cazione e da qualche anno ha ripresoa fotografare, una vecchia passioneereditata dal padre. Viaggiatore dasempre, per necessità e per diletto,ama osservare il mondo nelle sue mol-teplici pieghe e la fotografia gli consen-te di scoprirne, senza fretta e consenso estetico, i suoi infiniti spazi epercorsi, alla perenne "ricerca deltempo perduto". Nel 2012 fondal'Associazione Fotografica FlegreaPhoto. Protagonista di mostre e perso-nali, ha esposto al Pan, Casteldell'Ovo, Mostra d'Oltremare, CasinaVanvitelliana Fusaro, Chiesa dell'Addolorata(Sa), etc. Ha ideato laboratori di fotografia ed èstato membro della giuria tecnica alle prime treedizioni del premio fotografico Campi Flegrei.

Francesco Verio“In bilico”, 2013Tempera su carta

Francesco Verio, napoletano, classe 1959.Allievo di Enrico Cajati e Alfonso De Siena, hafrequentato il liceo artistico “Palizzi” di Napoli,diplomandosi in Decorazione pittorica e, succes-sivamente, l’Accademia di belle arti (sezionePittura), allievo del maestro Armando DeStefano. Espone sin dal 1978 in mostre collettivee personali (la prima nel 1985). Tra queste: 64°

e 65° edizione del Premio Michetti – Francavillaal Mare, Chieti, 2013-2014; “Verio interpretaNeruda”, Pan di Napoli, 2014; Bienal PortugalPrintmaking Biennial - Duoro, Portogallo, 2016.Partecipa, inoltre, a varie edizioni tra le piùimportanti fiere d’arte in Italia: Arte Padova, ExpoArte di Bari, Contemporanea di Forlì, ArteFirenze, ecc.

Franco Lista“Neapolis”, 1975Litografia ritoccata a mano

Franco Lista, architetto e artista, opera tra Napolie Procida. Ispettore per l’Istruzione artistica delM.P.I (MIUR), Commendatore della Repubblica,docente universitario e ricercatore per la discipli-na Urbanistica all’università “Federico II” diNapoli, è anche cultore della materia degli inse-gnamenti di Estetica e Educazione all’immaginepresso la stessa università. Membro delConsiglio nazionale del Ministero per i beni cul-turali e ambientali, è autore di scritti di architettu-ra, pedagogia e didattica dell’arte. Espone in

Italia e all’estero. Promuove e organizza ilrestauro del “Cristo morto di Procida”, cura l’alle-stimento di diverse mostre e organizza seminaridi autocoscienza estetica, dibattiti. Vincitore delII premio dell’Istituto nazionale di architettura(InArch, 1964), nel 2015 viene premiato alla XLIIRassegna d’arte internazionale (“PremioSulmona”). Di lui hanno scritto: Maurizio deJoanna, Giuseppe Gatt, Giuseppe AntonelloLeone, Luca (Luigi Castellano), Pierre Restany,Paolo Ricci, Maurizio Vitiello, Bruno Zevi.

Gabriele Castaldo “Pagate a vista al portatore”, 2017Piombo, conchiglie, acciaio, minnow, repertiorganici, su lastra di zinco

Gabriele Castaldo, nato a Napoli nel 1951.

Artista multiforme ha lavorato in vari campi e si èoccupato di pubblicità, design, restauro. Ha rea-lizzato scenografie per il teatro, sculture per ilcinema e il centro di produzione RAI di Napoli.Vincitore del primo premio al concorso “RenaultItalia” nel 1978, è stato segnalato da E. Bay perla mostra "La giovane pittura Italiana". E’ tra ifondatori del gruppo “Orologio ad Acqua”. Hacurato e organizzato mostre/eventi, concretizza-to la sua idea/progetto per la nascita del MuseoLAN nel Complesso Monumentale dei SS.Apostoli (Napoli). Ha, inoltre, pubblicato testi diriflessione sulla cultura dell’arte su diverse rivistee cataloghi.

Gelsomina Rasetta“Pace”, 2015Smalti su tela

Gelsomina Rasetta nasce a Nocciano (PE) nel1943. Dopo il diploma di Maestro d’Arte e la lau-rea in Economia e Commercio, insegna discipli-ne artistiche e economiche e collabora a progettiuniversitari di ricerca scientifica. Il suo linguaggio

espressivo l’ha portata a dipingere siasoggetti figurativi che composizioniastratte, inserendosi nella corrente arti-stica definita “informale” dove la scrittu-ra lascia il suo stato emotivo. Esponein Italia e in numerose capitali estere eorganizza mostre itineranti. Con il labo-ratorio “Officina del colore” opera nellevarie realtà urbane. E’ presente in cata-loghi e libri d’arte. Di lei hanno scrittonumerosi critici.

Giuliano Gentile“L’arca”, 2016Acrilico su cartone intelato

Giuliano Gentile, pittore, disegnatore emuralista. Si è diplomato all’istituto sta-tale d’arte di Roma in decorazione pit-torica. Figurativo moderno, simbolista,

ha esposto in molte città in Italia, Francia, StatiUniti, Svezia, Australia, Emirati Arabi, e parteci-pato ad importanti rassegne. Ha realizzato gran-di murales a Poggio Mezzana (Corsica),Orgosolo (Nuoro), Settefrati (Frosinone),Marinella di Cutro (Catanzaro), Roma. È statorecensito su giornali, riviste e cataloghi d’arte.Sue opere si trovano in pinacoteche, enti pubbli-ci e collezioni private in Italia e all’estero.

Gerardo Di Fiore“Il Re ozioso”, 2017Scultura di gommapiuma e legno

Gerardo Di Fiore, titolare della cattedra di scultu-ra all’Accademia di Belle arti di Lecce, Bari,Napoli. Il suo percorso espositivo comincia nel1955 con il premio Gemito e da allora la sua iro-

nia si è autoprodotta con una semprerinnovata freschezza che lo ha fattoconoscere non solo in Italia, ma ancheall’estero (Svezia, Germania,Finlandia�). Il materiale che usa è lagommapiuma in linea con la sua capa-cità di mettere in discussione l’arte e lavita, in bilico tra principio e fine.Presente con la documentazione dellesue performance sulla pazzia alla bien-nale di Venezia nel ’76, ha esposto, tral’altro, anche al Madre di Napoli, culladel contemporaneo.

Gerolamo Casertano“Figura”, 1971Pastello ad olio su cartoncino

Gerolamo Casertano, nato a Napoli nel1946. Ha insegnato al liceo artistico eesposto in numerose mostre, personalie collettive, sin dal 1965 (galleria S.Carlo – Napoli, premio Michetti –Francavilla al Mare, galleria Il Moro –Firenze, XI Quadriennale di Roma,ecc.). Hanno scritto di lui: M. Buonomo,V. Corbi, E. Crispolti, A. Del Guercio, G.Di Genova, L. P. Finizio, E. Giordano, A.Izzo, U. Piscopo.

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“Al capezzale dei letti deinapoletani più umili si trova-no il crocifisso, un’immaginedella vergine Maria e, tra idue, la foto di Maradona cir-condata da lucine cerulee, deilumi da notte, perché restiviva la sua protezione”. (Maradona, pag. 270)

Armando De Stefano e Marisa Ciardiello, tra gli artisti che hanno donato le loro opere, in vista alla mostra allestita in Basilica

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Gianfranco Duro“In diebus illis”, 2017

Acrilico su carta

Gianfranco Duro, nasce ad Angri (Sa). Docentedi Discipline pittoriche al liceo artistico statale diNapoli fino al 2011, inizia il suo percorso artisticoa metà degli anni ’60. Sperimenta e abbraccia laMail-Art fino a diventare uno dei massimi espo-nenti a livello nazionale. Si sono interessati alsuo lavoro molti esponenti della cultura e criticid’arte tra cui: Massimo Bignardi, Vitaliano Corbi,Patrizia Fiorillo, Maurizio Vitiello, ecc.

Gianni De Tora “Le Civiltà e i segni”, 1997Acrilici e smalti su carta

Gianni De Tora, uno dei fondatori del gruppoGeometria e Ricerca. Formatosi negli anni ’60,dopo gli studi accademici ha svolto un’intensaattività di docente. Nel 1973 con la GalleriaNumero è stato protagonistadi mostre personali alle Fiered’Arte di Roma, Bologna,Düsseldorf e Basilea. Nel1975 ha iniziato a indagare lestrutture riflesse che ha poiesposto alla X Quadriennaled’Arte di Roma. Dal 1979 al1981 ha esposto al Museo delSannio, alla Kunsthalle diVienna, alla XVI Biennale diS. Paolo del Brasile, allaBiennale di Milano, allaBiennale Internazionale diValparaiso (Cile), alla XXXVIIIBiennale di Venezia, al Muséede Maubege (Francia), all’ArtMuseum of Rauma(Finlandia). Sue opere figura-no al Museo del Novecento a Castel S. Elmo,all'università degli studi della Campania ''LuigiVanvitelli'' presso il Dipartimento di Lettere eBeni Culturali (S. Maria Capua Vetere - Ce) e innumerosi musei e istituzioni italiane e straniere.Della sua opera si sono interessati i maggiori cri-tici. Da alcuni anni sue opere sono presenti nellevarie edizioni de ''L'Arte in vetrina'' a Napoli enella mostra itinerante ''Codex- la forma delmessaggio''.

Gianni Rossi“Coscienza inquieta del giallo primario”, 2017Colori acrilici + titalina, cartone sagomato ecarta colorata su tela

Gianni Rossi, classe 1944, nasce ad Angri (Sa)dove vive e lavora. Diplomatoin Decorazione pittoricaall'Istituto Statale d'Arte, conse-gue successivamente ilMagistero di Belle Arti diNapoli. Esponente dell'arteastratto-geometrica del Sud,espone sin dal 1968 in Italia eall'estero. E’ presente in nume-rose collezioni pubbliche e pri-vate e in dizionari e compendistorici dell'arte italiana delsecondo dopoguerra.Prevalentemente attivo in pittu-ra, è autore altresì di pregevolilibri d'arte con monotipi, inci-sioni, serigrafie e di installazio-ni. Ha svolto, fino al 1995,anche una notevole attività dioperatore culturale.

Gianvincenzo Borriello“Vision”, 2017

Acrilici su carta

Gianvincenzo Borriello, nato a Napoli nel 1973.Dopo il diploma sperimentale, indirizzo artistico-plastico-pittorico, frequenta l’Accademia di BelleArti di Napoli dove, successivamente, si specia-lizza in Arti Visive e Discipline per lo Spettacolo,indirizzo Pittura. Nel 2007 consegue il DiplomaUniversitario di Specializzazione di II livello inArte e Disegno alla facoltà di Architettura “Luigi

Vanvitelli” di Aversa. Allievo di Mario Persico,Carmine Di Ruggiero, Rino Squillante, MarioFranco, dal 2005 è docente di Arte e Immagine.Espone in numerose mostre tra cui: 2006 MuseoArcheologico Virtuale, “Fuoco Vitale”, Ercolano;2001 Pinacoteca, Museo D’arte, Ravenna; 2000Mostra d’Oltremare, “Monumedia 2000”, FestivalEuropeo Multimediale Napoli, ecc.

Giovanni Cuofano“Magma bianco”, 2016Scultura in polietilene combusto

Giovanni Cuofano nasce a Nocera Superiore(Sa) nel 1952. Dopo il diploma all'istituto d'arte diSalerno, frequenta i corsi di Storia dell'arte con imaestri E. Crispolti, F. Menna e Achille BonitoOliva all'Università degli Studi di Salerno. Iniziala sua attività artistica nel ‘74. Partecipa a collet-tive, rassegne sul tutto il territorio nazionale e, suinvito, alla settima Biennale Europea per i 25

anni della Comunità Europea. Allestisce numero-se mostre e, dopo una lunga pausa, torna nel2000 con due personali: “Plastiche” e “Tra le pie-ghe della memoria”. Docente di Arte e immaginealla scuola media “Fresa-Pascoli” di NoceraSuperiore, con il progetto “Ri-Creazione” conqui-sta nel 2013 un ambito Leone d'argento allaBiennale di Venezia e nel 2016 è tra i vincitoridel 43esimo premio Sulmona.

Giovanni Ruggiero“Vetrina a Venezia”, 2014Tecnica fotografica

Giovanni Ruggiero, fotografo dall’età di 17 anni egiornalista professionista (ha lavorato comeinviato speciale per il quotidiano “Avvenire”).

Espone in numerose mostre personali (Roma eGaeta). La sua serie “Memento”, viene presenta-ta per la prima volta nel 2010 al Belvedere Realedi San Leucio (Caserta) all’interno del “LeucianaFestival”. Partecipa a collettive, anche all’estero,tra cui la Sesta Biennale Internazionale diFotografia di Jinan (China), nel dicembre 2016 ela rassegna “Rotte Mediterranee - Imago Mundi”,

Luciano Benetton Collection, inaugurata il 18febbraio 2017 a Palermo. E’ stato inserito nelcatalogo “Doni – Authors from Campania”.

Giuseppe Leone“Narciso”, 2009Tecnica mista su tela

Giuseppe Leone, classe 1948, nasce aBuonalbergo (BN) dove ha creato, da alcunianni, una sorta di atelier-studio frequentato daartisti, scrittori, uomini di pensiero e appassionatid’arte. Opera nel mondo artistico da circa qua-rant’anni coniugando la passione creativa all’im-pegno didattico. E’ stato, infatti, titolare della cat-tedra di tecniche e tecnologie della pitturaall’Accademia di belle Arti di Napoli. Ha espostoin numerose mostre in tutt’Italia. Della sua operasi è interessata la critica nazionale più qualificatacome si può leggere nel volume “Oro PetrolioAlchimia” edito da Denaro Libri. Leone è presen-te anche nel libro “Il disegno” di Marco Bussagli,edito da Electa Mondadori e tradotto in più lin-gue, ed in altre prestigiose pubblicazioni.

Giuseppe Pirozzi“Strati di memoria”, 2016Formella a bassorilievo in terracotta model-lata a mano

Giuseppe Pirozzi, docente di Plastica al liceoartistico prima e all’Accademia di Belle Arti diNapoli poi, ha esposto in numerose rassegned’arte nazionali e internazionali, ottenendo pre-stigiosi premi e riconoscimenti. Ha tenutomostre personali in gallerie d’arte sia in Italiache all’estero. Sue sculture si trovano in colle-zioni private e pubbliche. Vincitore di concorsinazionali, ha realizzato opere di grandi dimen-sioni per edifici e spazi pubblici. La sua attivitàartistica figura in molteplici pubblicazioni. Dellasua opera si sono interessati alcuni tra i maggio-ri critici italiani, come L. Vergine, L. Caramel, E.Crispolti, V. Corbi, R. Causa, L. Carluccio, M.Bignardi, etc. Nel 2000 è stato insignito del titolodi Accademico di San Luca.

Grazia Lombardo“Riposo”, 2001

Fotografia

Grazia Lombardo, pittrice prima ancora che foto-grafa, nasce a Napoli, dove vive e ha insegnatolingua e letteratura francese in varie scuolesuperiori e fotografia all’istituto “G. Siani”.Presente nei Cataloghi Bolaffi del 1974 e del1975 sotto il nome di Grazia Castellaro, ha alsuo attivo numerose personali e collettive e

diversi premi e riconoscimenti. Inizia l’atti-vità di fotografa nel 1976 e nel 1982 pre-senta la sua prima mostra da professioni-sta, “Artiste napoletane all’obiettivo”, nellesale di “Castel dell’Ovo”. Seguono“Napoli centrale – immagini alla stazione”(ed. Marotta), “Persone e Personaggi” (A.Guida edizioni), “Ritratti Napoli, arte edintorni", edito dalla "Compagnia deiTrovatori", a Palazzo Serra di Cassanonel 2011.

Gustavo Pozzo“Napoli caleidoscopica”, 2017Digital art

Gustavo Pozzo, classe 1941, nasce aNapoli, città in cui vive e lavora.Operatore di cultura, di formazione auto-didatta, frequenta gli studi di molti maestrinapoletani tra cui il maestro MarioFortunato. La sua attenzione artistica siconcentra sulla fotografia digitale. Esponein numerose mostre, personali e collettive(America's Cup Napoli 2012, "Vele

D'Arte” al Castel dell'Ovo; rassegna artisticainternazionale di arti grafiche "Numero Uno" allagalleria “Controsegno” di Pozzuoli, ecc.). Alcuneopere sono state pubblicate sulle riviste d'arte“Grandi Maestri”, Edizione 2011; “AccademiaInternazionale delle Avanguardie Artistiche”,Edizione 2012 e “Overart”, Edizione maggio2012.

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“Maradona, che talvolta firmava condue n, Maradonna, è pure, nell’erma-froditismo onirico di Napoli, la‘Maronna’ (Madonna in napoletano),Maradò o la Marò (diminutivo perMaradona e Madonna), miracolosaandroginia e filiazione in cui la cittàsi è rispecchiata fino alla follia…” (Maradona, pag. 270)

In primo piano, la Partenope di Stefano Mango

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Ilia Tufano“Forse rosso”, 2015Olio su tela

Ilia (Ersilia) Tufano, vive e lavora a Napoli, doveha fondato e cura l’attività espositiva di“Movimento Aperto”. Alcune delle sue più recentipersonali: “La parola del mare”, Artefuoricentro(Roma); “Le parole e la pittura”, un progetto arti-colato che ha accostato all’evento espositivo unmomento di riflessione sul tema e un reading dipoesia nella suggestiva sala delle Prigioni diCastel Dell’Ovo (Napoli). Ha ideato e curato ilprogetto “Ragionamenti d’Amore” avente cometema l’Eros (proposto dall’artista con un dialogoimmaginario tra Socrate e Georges Bataille) epartecipato a numerose collettive tra cui “Un Ecoper tutti” al Museo Archeologico Nazionale diNapoli, e mostre di libri d’artista, come la VIBiennale del Libro d’artista di Cassino e “Codex,la forma del messaggio” alla Pinacoteca comu-nale di Gaeta.

Luminita Irimia “L’anima scorticata”, 2008Acrilico su tela

Luminita Irimia, diplomata in pitturaall’Accademia di Belle Arti in Romania, sitrasferisce a Napoli tredici anni fa dal suopaese di origine. Dipinge sin da piccola.Inizia con le matite, per poi passare all'ac-querello, al carboncino, sino ad arrivare aicolori acrilici e ad olio. Ha partecipato anumerose mostre sia collettive che perso-nali, in Italia e all’estero e ad altrettanticoncorsi, riscontrando sempre ampi con-sensi. Tuttora si dedica oltre che alla pittu-ra, alla scultura e alla progettazione di gio-ielli.

Isidoro Esposito“Suture”, 1975Acrilico su tela con tre tagli obliqui e relativecuciture con stringhe nere per scarpe ecorda di iuta

Isidoro Esposito, nasce a Rossano (CS) nel1952. Studia all’Accademia di Belle Arti di Napolicon Domenico Spinosa, nel ’75 consegue ilTitolo Accademico e, successivamente, la laureaDAMS, St. Arte Unical (CS). Docente di liceoartistico e di scuola media poi, a Napoli nel ‘72organizza il funerale dell’arte: strappa e ricompo-ne opere, dipinge, anzi, brucia un suo lavoro,“Natale in Vietnam”, contro bombardamenti ame-ricani. Fa il verso a Lucio Fontana tagliando ericucendo tele e, nel ‘75, come saggio finale,taglia e cuce un’intera parete dei laboratori di pit-tura, “Mimmo Natale”, Napoli. Predilige installa-zioni e performances, omini in cartapesta, scalelignee, l’acqua, enormi tavolozze di legno.Mostre recenti: Antologica al Museo delPresente, Rende; Periscopio sull’arte in Italia,Castello Ducale di Corigliano; Valentinianum,Museo Limen Art, ViboValentia, I° Premio e dueopere acquisite al museo.Hanno scritto di lui: G. diGenova, V. le Pera, M.Vitiello, F. Londino, R.Sottile e molti altri.

Laura Negrini“Napul’è mille culure”,2007Acrilico su tela

Laura Negrini, insegnantedi disegno e storia dell’ar-te, impegnata nella comu-nicazione visiva. Ha appro-fondito diversi settori delcampo artistico quali dise-gno dal vero e grafica, pit-tura a olio, murales, artiincisorie e plastiche.Impegnata “a bottega”presso l’associazione cul-turale “In Form of Art” diNapoli, ha esposto in diver-

se mostre collettive e due personali. Ha parteci-pato a numerose rassegne d’arte e concorsitematici sul territorio campano e nazionale, tracui le estemporanee promosse dal ConsorzioAntiche Botteghe Tessili e dall’associazioneStorico Borgo Sant’Eligio (“L'arte a Sant'Eligio edintorni”), riscuotendo segnalazioni, menzionispeciali e premiazioni.

Lello Esposito“Pulcinella”, 2017Tecnica mista: pittura su legno con cornicescultura di alluminio

Lello Esposito, napoletano, classe 1957.Scultore e pittore, si è affermato riproponendosimboli dell’identità partenopea, come il corno,San Gennaro e Pulcinella, sino a diventare unprotagonista dell’arte internazionale. Le stelle diHollywood, da Stallone a Quentin Tarantino,insieme alla statuetta dell’Oscar ricevono daqualche anno anche la sua ormai celebremaschera di Pulcinella.

Libero De Cunzo“Terzo millennio”, 2008/2016Stampa su tela da immagine digitale

Libero De Cunzo, docente di Arte dellaFotografia al Liceo Artistico “Boccioni-Palizzi” edi fotografia per l’ambiente e il paesaggioall’Accademia di Belle Arti di Napoli, dalla primapubblicazione, “Basilicata ’78”, con La NuovaItalia Editrice, ha promosso numerose iniziativerealizzando reportage su architettura, ambientee paesaggio. Al Nikon Photo ContestInternational di Tokio (1991) è terzo tra oltre10.000 partecipanti. Ha esposto in diversi spazi,sia in Italia che all’estero e partecipato con con-tributi monografici a varie rassegne. Tra i titolipubblicati: “Zone-Napoli/Parigi”, Ed. Guida 1994.Di recente, ha curato la mostra al PAN conl’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli,“Nove Visioni: nuove proposte per la fotografiad’autore” (2015).

Loredana Salzano“Vulcano bicorno”, 2015Acquerello su carta

Loredana Salzano, artista e designer dal geniovulcanico, nata all’ombra del Vesuvio e trapian-tata a Lipari, dove vive da oltre 10 anni e apreuna gallery/shop, “Alice Attònita” a Marina Corta.Creativa, dotata di una profondità eclettica e diun estro senza limiti, è conosciuta col nome di"Nostra Signora dei Vulcani" e/o di "AliceAttònita". Realizza tele materiche, acquerelli oni-rici, ceramiche artistiche, pitture informali, scultu-re e gioielli con materiali di recupero provenientiprevalentemente dal mare, fino alla pubblicazio-ne di un libro di poesie dal titolo "Isole brade".Espone in numerose mostre e eventi nazionali einternazionali.

Luciana Mascia“Armonie mediterranee”, 2012Tecnica mista su tela

Luciana Mascia, artista napoletana, educatriceimpegnata nel sociale, poeta, scrit-trice. Partecipa, sin dagli anni ’70,alla vita culturale della città. Esponein Italia (Napoli, Roma, Bari,Benevento, Corigliano Calabro,ecc.) e all’estero (Cina). Dal 2004apre l'istituto "Alfonso Casanova" diNapoli all’arte contemporanea, conesposizioni permanenti curate daMaurizio Vitiello, nei locali del con-vento di San Domenico Maggiore.Dal 2016 segue la mostra interna-zionale itinerante “Omaggio aToto’”, presentando molti dei nume-rosi eventi organizzati in tutt’Italiada ArtEuropa e partecipando, conun suo articolo, alla presentazionedel catalogo e con una sua operaalla mostra. E’ inserita nella pubbli-

cazione Percorsi d’Arte in Italia 2015/2016. Di leihanno scritto: Gino Grassi, Gerardo De Simone,Salvo Garufi, Raffaello Causa, Max Vairo,Maurizio Vitiello, Giorgio di Genova, Marco diMauro.

Lucio Ddtart“Baby Ddt art”, 2017Tecnica mista

Giuseppe Labriola in arte Lucio Ddt art, napole-tano, un artista che si colloca nel panorama del-l’arte anticonformista contemporanea. Dopo ildiploma al liceo artistico Palizzi, studia “ArtiVisive e discipline dello spettacolo”, settoredecorazione, all’Accademia di belle arti diNapoli, dove successivamente si specializza inpittura. Nel 2005, consegue il secondo livellospecializzazione all'insegnamento delle discipli-ne Arte e Disegno presso la Facoltà diArchitettura “Luigi Vanvitelli” di Aversa (Caserta)e inizia la sua carriera di docente. Ama trasfor-

mare gli scarti del consumismo (bam-bole, scarpe, tubi e altro) in sculturedense di significati. Ha esposto inmostre nazionali e internazionali e nel2016 è stato tra gli artisti ospitati sullepagine di “Levania” rivista di poesia(numero 4, speciale Napoli).

Luigi Auriemma“Eart”, 2017Tecnica mista

Luigi Auriemma, nato a Napoli nel1961. Fondatore e coordinatore dellarivista d’arte “Leonarda”. Dal 1988partecipa a numerose esposizioni,personali e collettive, tra cui:“Cryptica”, Museo del Sottosuolo,Napoli; “Friends”, galleria Dirarte 2.0,Caserta; “Lo dovevi fare anche tu”,rassegna video; “D_i_o_gene”, Manndi Napoli; "Ipotesi arte giovane",Flash Art Milano e molte altre. Sueopere sono inserite in collezioni pub-bliche e private.

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“Uno dei sette colori dello spettrosolare, assolutamente napoletaniz-zato da artisti di tutto il mondo…dimenticato dal Robert, che glipreferisce ‘il giallo chinolina’, ilgiallo di Napoli, estratto probabil-mente in origine dallo zolfo, è tut-tavia unico…”(Giallo di Napoli, pag. 229)

Ancora particolari di opere in Basilica

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Luigi Filadoro (con la partecipazione deibambini del 69° Circolo Didattico di Napoli“S. Barbato” e un video-documentario diArcieMoviehttps://www.youtube.com/watch?v=o5MLf-DdKy8)“Creator Vesevo (per il dizionario appassio-nato di JN)”, 2017Tecnica carta, pastello e collage

Luigi Filadoro, esperto di didattica dell’arte con-temporanea e presidente dell’associazione cultu-rale étant donnés, presente dal 2004 in moltescuole di Napoli e provincia con “ObiettivoMuseo”. La VI edizione del progetto, dal titolo“Assemblaggi creativi”, ha visto lapartecipazione di oltre 500 allievi di10 scuole diverse i cui lavori sono inesposizione al Mann fino al 10 aprile2017 nell’affascinante CollezioneFarnese. Collabora con vari musei euniversità partenopee. E’ presentedal 1989 con mostre personali e col-lettive: dalla prima personale nellostorico City Hall fino alla mostra“Somiglianza del dissimile” del 2005,realizzata con la SoprintendenzaBAP PSAE di Napoli e provincia nellaChiesa dell’Incoronata. Dal 2014 l’as-sociazione ha istituito il concorso“fuor d’acqua – premio VitalianoCorbi” con il patrocinio e il contributo,tra gli altri, dell’Autorità Garante perl’infanzia e l’adolescenza.

Luigi Pagano“Attende”, 2015Tecnica mista e crete su tela

Luigi Pagano nato a Scafati (Sa) nel 1963. Sidiploma all’Accademia di Belle Arti di Napolidove successivamente si specializza in pittura.Affianca all'attività artistica quella di docente innumerosi licei artistici. Un’intensa attività esposi-tiva ha attraversato la sua trentennale esperien-za artistica con esposizioni personali in Italia eall’estero. E’ del 2016 la sua personale al MuseoNazionale di Napoli. I suoi lavori sono presenti inimportanti collezioni pubbliche e private, italianee estere tra cui, in permanenza, Chiesa di SanLio a Venezia, il Museo Stauròs di San Gabriele,il Music und Theater di Monaco di Baviera,Museo di Arte Moderna di Hangzou, Cina, Fracdi Baronissi, Museo del Novecento, CastelSant’Elmo, Napoli. È tra i trenta artisti italiani chehanno illustrato i Lezionari della Chiesa CattolicaItaliana.

Luisa Colangelo“Valicare (I muri di Napoli)”, 2017Sacco, cartone ondulato, pigmenti,fusaggine su tela

Luisa Colangelo, artista di origini sannite,vive e lavora a Casagiove in provincia diCaserta. Formazione accademica, èdocente di Arte e immagine. Ha parteci-pato, nell'arco di circa trenta anni di attivi-tà nel campo della pittura, a numerosemostre, collettive e personali, tra cui“Quaranta” al Quartiere MilitareBorbonico (Ce) nel 2011.

Manuela Capuano“L’abbraccio”, 2017Acrilico su tela, tecnica mista

Manuela Capuano, napoletana, nasce inuna famiglia di artisti e architetti da gene-razioni. Frequenta l'Accademia di BelleArti di Napoli e, giovanissima, collabora aprogetti, opere e committenze dello stu-dio d'arte della madre, Diana Franco. ALondra, dove vive e insegna, consegue nel 2016il diploma di Art Therapy. Sempre alla ricerca dinuovi mezzi espressivi, ha esposto a Napoli,Rieti, Madrid, Las Palmas, Lanzarote, Berna.Organizza e gestisce laboratori d'arte in universi-tà, scuole e istituzioni pubbliche e private.L’opera rappresenta l’abbraccio tra lo scrittorefrancese J.N. Schifano e la città di Napoli.

Marco Maraviglia“Metamorfosi Reloaded, il panorama diNapoli più lungo del mondo anno”, 2005-2015Fotografia Digitale

Marco Maraviglia, napoletano, classe 1964.Fotografo professionista, dopo il diploma in grafi-ca pubblicitaria e fotografia all'I.S.A. UmbertoBoccioni di Napoli, nel 2011 consegue la laureatriennale in Graphic Design all'Accademia diBelle Arti. Ha collaborato, negli anni '90, con iprincipali quotidiani nazionali e, attualmente, conriviste specializzate in viaggi e turismo e l'edito-ria per la realizzazione di guide turistiche. Dal

2000 è fotografo "digitalizzato". Suoi sono i con-cept, la creazione e la stesura dei contenuti di“Artisti Utili, l'arte che salverà il mondo” e “PhotoPolis, la fotografia a misura d'uomo”. Scrive dicritica fotografica sul blog dell'associazionePhoto Polis. Hanno parlato di lui media nazionalie esteri.

Marco Monteriso“Archifairy”, 1998/2005Ripresa fotografica in scatto multiplo su stessofotogramma

Marco Monteriso, fotografo. Inizia la sua profes-sione come fotoreporter per l’agenzia fotogiorna-listica “Alfa Press” di Napoli nel 1989 realizzandoservizi per riviste italiane e estere. Trasferitosi aMilano per approfondire e migliorare le tecnichedi ripresa, si dedica alla fotografia di arredamen-to, architettura e moda. Realizza così foto d’ar-chitettura, still-life e ritratto per agenzie di settoree studi d’immagine. Riconosciuta la sua profes-

sionalità dall’AFIP (Associazione FotografiItaliani Professionisti), della quale diventa socio,fotografa le sfilate di moda di Milano-Parigi-NewYork. Collabora con agenzie pubblicitarie, studid’immagine e testate editoriali note in tutto ilmondo per la realizzazione di servizi di moda,pubblicità e ritratto.

Maria Cristina Antonini“Tra mare e mare”, 2016Acquarelli, veline e pastelli ad olio su tela

Maria Cristina Antonini, nata a Napoli nel 1956.Dopo gli studi classici consegue la laurea inLettere moderne alla Federico II di Napoli e, suc-cessivamente, il diploma in Pittura all’Accademiadi belle arti di Firenze. Studia storia della musicae dal 1997 insegna Pittura all’Accademia di bellearti di Palermo prima e di Napoli poi. Organizzae conduce laboratori per bambini, ragazzi e adul-ti. Ideatrice e curatrice di “Donne ad arte”, fondodedicato alle donne artiste e alla cultura di gene-re presso la biblioteca “Anna Caputi” della presti-

giosa accademia partenopea, dal 1983espone in Italia e all’estero.

Maria Manna“Daya Kee Maan”, 2016Olio e cuciture su tela

Maria Manna, artista, attrice, autrice eregista. Laureata in scenografiaall’Accademia di Belle Arti di Napoli, è unapersonalità poliedrica capace di spaziarein diversi campi (pittura, allestimento, sce-nografia, costumistica, scrittura creativa,canto, recitazione, teatro, video, perfor-mance d’arte). Ha esposto in diversemostre, in Italia e all’estero, tra cui “Kranj”in Slovenia e Hong Kong ed è vincitrice dipremi e concorsi. Organizzatrice e curatri-ce di mostre d’arte, ha lavorato con ruolidiversi in programmi televisivi, spettacoli

teatrali, film, cd, documentari, spots. Di lei hannoscritto critici d’arte di livello nazionale. E’ presen-te nell’Enciclopedia dell’Arte contemporanea.

Maria Pia Daidone“Azzurri in rete”, 2017Tecnica mista su legno

Maria Pia Daidone, opera tra Londra, Napoli eCantalupo nel Sannio (Isernia). Disegna e dipin-ge da giovanissima. Numerosi i suoi cicli tra cui“Nerodaidone“, “Nonsolonero“, “Oronerorame“.Partecipa, dal 2005, all’attività del “MovimentoIperspazialista”. Sue opere figurano in vari musei(Museo Archeologico “Silio Italico”, VicoEquense; “Museo dei Tarocchi”, Riola di Vergato- Bologna; “Museo Zoologico” di Napoli, etc). Haesposto tra l’altro a Palazzo degli Alessandri(Viterbo) per il Padiglione Italia della 54° edizio-ne della Biennale di Venezia; Studio Arte FuoriCentro, Roma; “Casetta della Musica”, Latina;Fortino di Sant’Antonio Abate, Bari; Castel

dell’Ovo e Pan di Napoli. Tra le sue ulti-me significative rassegne: “Subjetividadefeminina e emancipação pela arte“,Salão Negro, Congreso Nacional,Brasilia; “Un Eco per tutti“, MuseoArcheologico, Napoli; “Periscopio sull’artein Italia 2016“, Castello Ducale,Corigliano Calabro (CS); "Razionale eIrrazionale nelle Percezioni Visive",Spazio 121, Perugia.

Maria Carolina Siricio“'Di lava e d'acciaio'”, 2017

Acrilico su tela

Maria Carolina Siricio, napoletana, classe1977. La passione per l’arte si manifestafin da piccola. Ecco perché si iscriveall'istituto d'arte napoletano “FilippoPalizzi”. Nel '96 consegue il diploma inPittura e successivamente approdaall'Accademia di Belle Arti dove si con-fronta con la fotografia, la plastica orna-mentale e l’incisione calcografica.Sperimentatrice instancabile, esploradiversi materiali (carta, cartone, metalli,

argilla) e, grazie a un corso in una scuola fioren-tina nel 2015, le infinite possibilità della resinaper forgiare gioielli. La sua ricerca artistica conti-nua ora nel suo laboratorio di pittura e decora-zione: “Arte di creare” in via Crispi 68 (Napoli),dove si dedica all’arredo delle case campaneproponendo quadri, porte, oggetti�

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“Alle spalle di Posillipo, tutto quel mer-letto di tufo biondo che fluttua sul maree danza al vento blu del cielo e si lace-ra nei ribollii della terra, al tramonto.Campi Flegrei: Campi Ardenti, che iromani, coltivandovi ozio e voluttà,così ribattezzarono, al tempo dei loropiaceri e dei loro crimini.” (Campi Flegrei, pag. 109)

De Magistris con l’editrice Donatella Gallone in visita alla mostra

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Maria Luisa Casertano“Barlumi di luce”, 2015Tecnica mista su tela

Maria Luisa Casertano è nata a Napoli dove vivee lavora. Sin da piccola sente intorno a sé l’amo-re per l’arte grazie all’influenza del nonno mater-no, valente pittore ligure. La sua produzione arti-stica si sviluppa lungo un percorso di tre decen-ni. Sin dal 1979 partecipa a molteplici rassegned’arte in Italia e all’estero e espone in numerosepersonali. Tra le ultime, “Tendenze” (CasinaPompeiana, Napoli), “Arte Fiera” (Bologna),“Europ Art” (Ginevra), “Esperienze artistiche alfemminile” (Italia e Germania),“Paleocontemporanea” (Museo Archeologico diNapoli). Sue opere sono in permanenza in diver-se pinacoteche comunali.

Marilena Mercogliano“Angeli necessari”, 2017

Marilena Mercogliano, docente liceale di lettera-tura italiana, pittrice impegnata in politica sociale,poeta, scrittrice, organizzatrice di eventi culturalidagli anni ‘70 con e per le donne, senza esclu-sione degli uomini.

Marina Bufano“Complicità”, 2016Acrilico su tavola

Marina Bufano, napoletana, classe 1974, vive elavora a Firenze dove ha studiato conseguendoprima il diploma di maturità artistica e, successi-vamente, il diploma di Pittura all'Accademia diBelle Arti, sotto la guida di eccellenti maestri.Numerose le mostre personali e collettive chel’hanno vista esporre dagli anni Novanta ad oggi,curando personalmente ogni aspetto delle sueesposizioni. Tra queste: 2006, Clorofilla FilmFestival (Premio Paolo Cimoni), Rispescia (Gr);2012, Ode a Medusa/Autonalisi di un’artista, gal-leria SpazioArtAltro, Massa Marittima (Gr) e lapiù recente Liriche (2016) presso SimultaneaSpazi d’Arte di Firenze.

Marina Parentela“In ascensore”, 1983/84Incisione, xilografia – p.a /30

Marina Parentela, nata a Roma, ha frequentatol'Accademia di Belle Arti ed è stata allieva delloscultore Pericle Fazzini. Docente di disciplineplastiche, ha insegnato in vari licei artistici dellacapitale. Oltre alla scultura e alla pittura, non hamai abbandonato la tecnica incisoria realizzandolavori di grafica direttamente stampata con tor-chio a mano. Ha partecipato a varie esposizioniin Italia e all’estero e le sue opere sono col-locate presso spazi pubblici e privati. Hannoscritto su di lei numerosi critici ed è statainserita in vari volumi tra cui “Italiani -Selezione d’Arte contemporanea” (2016) acura di Vittorio Sgarbi.

Mario LanzioneVerso la luce, 2014Acrilici su tela

Mario Lanzione nasce a Sant’Egidio delMonte Albino (Sa). Dal 1975 è impegnatonel settore dell’arte astratta, con l’idea diconiugare la pittura informale con l’astratti-smo geometrico. Espone a Basilea,Pordenone, Venezia Mestre, Ancona, AscoliPiceno. Su invito, partecipa a varie edizionidel premio “F.P. Michetti”. Ideatore di mostreinternazionali di “Mail/Art”, dà vita a numero-se performance in cui pittura, scultura,musica, poesia e teatro si fondono in un’uni-ca espressione artistica. Fondatore delgruppo “Astrattismo Totale” per il quale scri-ve i testi critici pubblicati sul catalogo edito daPaparo (Na), nel 2015, con il G.A.T., espone alMuseo delle Arti Applicate di Nocera S. (Sa) e alMuseo del Presente di Rende (Cosenza). Il Fracdi Baronissi (Sa) nel 2016 gli dedica una mostraantologica, “Carte, trasparenti scenari”, curata daMassimo Bignardi con i testi critici di M.Bignardi, E. Crispolti e A.P.Fiorillo.

Mario Sangiovanni“Oltre il muro: Italsider”, 1990Olio su tavola

Mario Sangiovanni, pittore napoletano, vive elavora a Pozzuoli. Eminente personaggio delpanorama artistico italiano, le sue doti sono statericonosciute anche dall’editoria. E’ infatti presen-te nel catalogo dell’arte moderna dell’edizioneGiorgio Mondadori. Ha esposto in numerosecittà italiane ed estere e ricevuto riconoscimentidalla critica nazionale e europea.

Marisa Ciardiello“Gli amanti”, 2008Scultura in rame e plexiglas

Marisa Ciardiello è nata a Napoli dove vive elavora. Diplomata alla scuola di scultura di EmilioGreco all’Accademia di Belle arti di Napoli, haesposto in numerose mostre sin dal 1960. Sue

opere figurano in vari musei e istituzioni(Biblioteca nazionale di Napoli), tra cui il Museodel ‘900 in Castel Sant’Elmo a Napoli.

Martina Codispoti“Tra le mani”, 2010Tecnica mista, acrilico su tela

Martina Codispoti, artista e scenografa calabre-se. Dal 2003 le sue opere girano in tutt’ Italiaconseguendo un nutrito numero di premi. Traquesti, i riconoscimenti al decimo “PremioNazionale d’Arte” di Novara e il 1° primo premioalla mostra di pittura sul tema “150° anniversariodell’Unità d’Italia” a Orbassano (TO). Esponeanche all’estero (Amburgo, Parigi) e nell’apriledel 2011 una sua opera viene inclusa all’internodel libro “International Contemporary Artistis VolII”.

Massimo Mancioli“Ischia: la mia Itaca”, 1976Pittura a olio

Massimo Mancioli (Roma 1921- Napoli 1994)pittore e medico. Definiva le sue opere “realtàsognate”. Sposato a Ischia, traeva ispirazione

dalle bellezze artistiche dell'isola flegrea. La suapittura parla di pace tra i popoli in un periodo di“guerra fredda”.

Mathelda Balatresi"Mina in fiore"

Mathelda Balatresi, vive e lavora a Napoli, alParadisiello n 45. Sue opere sono in collezioniprivate e in raccolte pubbliche: Museo d’-ArteContemporanea Galleria Civica di Arte Modernadi Torino; al Magi 900 di Giulio Bargellini Pieve diCento; nel Museo Bellomo di Siracusa; nelMuseo di Sant’Arpino; nel Museo dell’A.R.C.A aNapoli; nella stazione Materdei, Linea 1 dellaMetropolitana di Napoli; nel Museo del 900 aCastel Sant’Elmo; nel Museo Madre di Napoli.Tra le sue mostre personali: 2010 Napoli MuseoArcheologico Nazionale (Ipazia); 2012 Scafati,Ferro 3 Distretto di Studi e Relazioni Urbane (Lapassione necessaria); 2014 Napoli Palazzo

Reale (Dialogo); 2014Napoli Galleria AlfonsoArtiaco (Mine in fiore), conla Galleria Alfonso Artiacoad Artissima, Torino e 2015a MIART, Milano.

Mauro Kronstadiano Fiore“La polvere del tempo”,2017Inchiostro e china sucarta

Mauro Kronstadiano Fiore,casertano, classe 1972,vive e lavora a Bologna.Dopo il diploma all'Istitutod'Arte di S. Leucio (Ce),consegue la laurea in

Conservazione dei Beni Culturali alla IIUniversità degli Studi di Napoli. Nel 2010 ha ini-zio il mai interrotto rapporto con il Cam (CasoriaContemporary Art Museum), della cui collezionepermanente fanno parte alcune sue opere. Nel2012 partecipa al quinto ciclo della rassegna"Prospettiva post-avanguardia" organizzata dallagalleria Zamenhof (Palazzo Zenobio, Venezia) enel 2016 alla collettiva “Alterazioni” (SpazioSensi di Pompei). Vanta diverse collaborazionicon gallerie (“Passepartout UnconventionalGallery” di Milano, “Ufofabrik Contemporary ArtGallery” di Moena -Trento, “Galleria 20” diTorino) e associazioni (“ArtStudio'93”, Napoli).

Michele Mautone“Il gioco della maschera”, 2015Inchiostri e acquerello su carta

Michele Mautone nato aMarigliano (Na) nel 1947.Frequenta il liceo artistico e, suc-cessivamente, studia Scultural’Accademia di belle arti di Napoli.Docente di Discipline pittorichedal 1969 al 2004, sperimenta ilcolore nella scultura mescolando-lo a un impasto di cemento esabbia. Le opere così ottenutevengono esposte alla galleriaSan Carlo e nella rassegna d’artePlexus ‘83. Seguono altre mostree cicli di sculture tra cui “Il fuocodella terra” e “Ritratto di sculturain cornice”. Dal 1997 fa parte delgruppo “Mutandis” con il qualepropone mostre, performance.Sue opere figurano in collezionipubbliche e private.

Miraomare“Ospitare”, 2016Collage

Mira Géneviève Mancioli, in arte Miraomare.Sociologa napoletana, con un’ottima conoscen-za di varie lingue europee e dialetti arabi.Esperta di bullismo, ospite in Tv e a convegniinternazionali, per lei “ogni dipinto, piccolo ogrande, è una pagina del proprio diario intimo”.

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“Non è possibile circuire, evitare, fare ameno dei Campi Flegrei: non sono soloil pentolone dove rosola il tufo tenero,morbido e biondo di cui tutta Napoli –dalle fondamenta ai muretti delle ter-razze - è fatta, ma sono anche, perl’Occidente, la storia e i miti che fecon-dano la nostra percezione del mondo.”(Campi Flegrei, pag. 109)

L’allestimento alla bulla

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Monica Memoli“Cunei in rosso”, 2014Fotografia digitale e stampa fine art, pigmentisu carta Felix Schoeller Baryta 310 gsm

Monica Memoli, napoletana, classe 1958. Nel2014 vince il Wonderful Naples Prize e i suoiscatti, di una Napoli inconsueta e non iconografi-ca, sono stati mostrati ai napoletani attraverso ilcircuito di Videometrò News Network. Numerosele esposizioni: galleria “Timelight Open Art” diNapoli, chiesa di S. Margherita Nuova di Procidacon la personale “Mari e Muri”, Foyer del teatroBellini (Na), caffè letterario “Intra Moenia” (Na).

Nando Calabrese“Finalmente”, 2015Foto B/N stampa su DiBond 3mm

Nando Calabrese, classe 1959, è un imprendito-re nato a Palermo ma napoletano di adozione.Coltiva la passione per la fotografia da sempre.Da qualche anno usa il digitale, sfruttandone lepotenzialità. Ha esposto in Italia e all’estero(Napoli, Parigi) in molte collettive. Sue foto sonostate pubblicate da quotidianilocali e nazionali oltre che sugiornali on-line. Iscritto all'Ordinedei Giornalisti della Campaniacome giornalista pubblicista, ilsuo archivio conta diverse rac-colte di immagini sull'arte campa-na e nazionale, numerosi repor-tage sportivi sui principali e piùimportanti avvenimenti nazionalie internazionali.

Nando Nove “Japanese portrait”, 2016Olio su tela

Ferdinando Sorgente, ovveroNando Nove, è un pittore napole-tano. Dopo aver conseguito ildiploma all'Istituto d'Arte, prosegue gli studiall'Accademia di Belle Arti di Napoli. Il suo per-corso artistico inizia con i graffiti, successiva-mente elabora uno stile prettamente figurativo eil passaggio alla pittura nella sua piena conce-zione, è breve. Il suo tratto è fortemente ricono-scibile pur avendo subito delle modifiche nell'ulti-mo periodo della sua attività, passando da unaspasmodica cura del particolare a una lineadecisamente più minimale, sintetica e essenzia-le. La donna in primis e i volti sono tra i soggettimaggiormente raffigurati. Oggi l’artista è attivonel suo studio situato nel complesso di S.Giovanni a Mare (Napoli).

Natalino Zullo“Dualismo”, 1964Tecnica mista, argentato e patinato

Natalino Zullo, nato a Isernia nel 1939, vive elavora a Napoli. Docentedi Tecniche del marmoall'Accademia di Belle Arti,espone sin dagli anni '60e, più recentemente, allaCertosa di Padula nel-l'estemporanea ideata ecurata da Bonito Oliva "Leopere e i giorni". Utilizzadiversi materiali comebronzo, vetro, marmo,legno, materiali plastici. Hapartecipato a diversemostre e eventi nazionali einternazionali tra cui:Biennale di Venezia,Quadriennale d'arte diRoma, Biennale delBronzetto di Padova eRavenna, etc. Sue operefigurano in diversi musei(Museo Balzarini - Pieve diCento, Museo dellaMedaglia di Udine, Museo Dantesco diRavenna, Museo del ‘900 e Metropolitana diNapoli).

Nicca Iovinella “Abitarsi di nuovo”, 2013Gambe in ceramica bianca

Domenica Iovinella in arte Nicca Iovinella, classe1972, è un’artista partenopea. Fin dall’inizio dellasua carriera ha aperto la strada all’uso della per-formance come forma di arte visiva. La sua for-mazione inizia nel 1993 all’Accademia di BelleArti di Napoli dove frequenta il corso di Pitturaconclusosi con una tesi in Storia dell’arte sull’ar-tista Angelica Kauffmann. Dal 2007 è responsa-bile del corso di Restauro cartaceo e tecnologiadei materiali presso la prestigiosa Accademiapartenopea. Tra i suoi ultimi lavori “AncientFreedom”, presentato al Mann di Napoli lo scor-so marzo.

Nicola Guarino“Omaggio a Mastrantoni”, 2016Acrilico su tela

Nicola Guarino, artista e scrittore nato a Teora(AV) nel 1957. Consegue la laurea in Architetturaall’università “Federico II” di Napoli. Nel 2007

pubblica la raccolta di poesie “Viaggio nelmondo e nei sentimenti di un incallito emigran-te”, cui seguono nel 2009 “Solo Amore”, nel2013 “Mute parole”, nel 2014 “Il rumore deisilenzi” e nel 2017 “Il pianto della luna”. Oltre aoccuparsi della sua personale produzione, èimpegnato nella gestione di eventi culturali e arti-stici presso gli spazi espositivi del “1971 - SanBernardino” di Lioni e del Museo d’Arte contem-poranea - Pinacoteca di Teora. Ha partecipato amostre in Italia e all’estero e molte delle sueopere sono ospitate in strutture pubbliche e pri-vate, musei e associazioni.

Palù de Andrade “Rose is a rose”, 2013Fotografia digitale su tela

Palù de Andrade, fotografa, pittrice, nata a SanPaolo in Brasile. Dal 2002 vive in Italia. La mag-

gior parte delle sue creazioni artistiche è dedica-ta a istallazioni fotografiche di carattere sociale.Si è laureata alla Pontificia UniversidadeCatolica e ha insegnato arte nel suo studio ma

anche in scuole pubbliche e private a San Paolo.Nelle sue opere utilizza vari media, dalla fotogra-fia all’istallazione, dalla pittura agli elementi natu-rali. Ha preso parte a molte esposizioni sia per-sonali che collettive, in Italia e all’estero. Nel2014 la sua opera, senza titolo, ha aperto lamostra di Land Art Campi Flegrei tenutasi aNapoli.

Paolo Viterbini“Teatro delle tracce che s’incontrano”, 2016Acrilici su tela

Paolo Viterbini, nato a Castel Gandolfo in provin-cia di Roma. Allievo di Edoardo Palumbo, artistanapoletano attivo a Roma, frequenta la ScuolaLibera di Nudo all’Accademia di Belle Arti. Conla Società Dante Alighieri, espone al ConsolatoItaliano di Miami, in Croazia e Slovenia, maanche New York, Hong Kong e Londra all’IstitutoItaliano di Cultura. In Italia a Roma, Milano,Lecce, Napoli, Terni, Ascoli Piceno, Messina,Reggio Calabria, Benevento. Tra le diverse pub-blicazioni, è presente nella “Storia dell’Arte italia-na del ‘900, generazione anni quaranta”, di

Giorgio Di Genova, edizioni Bora.

Pasquale Coppola“Frammentazione 37”, 2011Pittura mista su cartoncino

Pasquale Coppola, classe 1945, nasce aNapoli nel quartiere Ponticelli. Consegue ilDiploma di Magistero all'ISA “Palizzi” e, suc-cessivamente, frequenta l'Accademia di BelleArti di Napoli. Espone sin dal 1960 in perso-nali e collettive, in Italia e all’estero (Cina,Germania) e, nella seconda metà degli anni‘70, fonda il gruppo "Arti Visive". E’ presentein “Cittàlimbo Archives” (collezione MuseoMadre, 2015). Tra le sue più recenti mostre:2012, Libro non libro, Biblioteca Universitaria,Napoli; 2013, 80 opere di 27 artisti internazio-nali, Institute of Fine Art, Wuhan-Hubei, P.R.

China; 2014, II° Raduno Patafisico Europeo -Fiume di pietra (Vesuvio), Ercolano; 2015, Cartevesuviane Il Laboratorio/le edizioni. Incisori traNapoli e l'Europa, Frac di Baronissi (SA).

Pasquale Sanseverino“Neapolis”, 2016Fotografia analogica + inchiostro

Pasquale Sanseverino, classe 1972. Studia foto-grafia alla Nigmafotografi di Napoli con il mae-stro Sergio De Benedittis. Altro tassello impor-tante nella sua formazione è l’incontro con ilmaestro Franco Fontana durante un workshop aRoma. Si specializza nella ricerca materica eintimistica dell’immagine attraverso la pellicola el’utilizzo di fotocamere manuali. Espone innumerose mostre, in Italia e all’estero, ricevendopremi e menzioni speciali. Nel 2013 apre .1(Phos)(graphis), studio fotografico e spazioespositivo ma anche laboratorio di sperimenta-zione, ricerca artistica e formazione professiona-le che nel 2016 si trasforma in #COBF CameraOFF Bottega Fotografica (via Medina, 5 -Napoli).

Peppe Esposito“I suoi bei capelli erano stretti in treccinelegate da un nastro rosso”, 2013Stampa fotografica digitale

Peppe Esposito, artista e docente napoletano.Diplomato in Arte della Stampa all’istituto d’arte“F. Palizzi” e in Pittura all’Accademia di Belle Artidi Napoli, fin dagli anni ‘80 si occupa di comuni-cazione per immagini attraverso vari campi diricerca, che vanno dal visual design alla fotogra-fia, dalla pittura alle opere tridimensionali, finoall’uso delle nuove tecnologie digitali e multime-diali. Ha esposto in numerose mostre nazionali einternazionali. Sue opere figurano in musei, col-lezioni pubbliche e private e archivi di arte con-temporanea. Nel 2011 è stato invitato alla 54°Biennale di Venezia, Padiglione Italia per laRegione Campania.

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“La pelle di Napoli, quella lava che la tappezza e larinforza, è una lava che è colata come una cascata –le stelle e gli stronzi, il peto, il rutto, il baciamano, ilpalazzo e il basso, il letto e la strada, i ricchi e i pove-ri, l’artigiano e il nobile, la plebe incolta e il dotto, leepoche lontane e il presente più attuale – in cui l’essereumano nella sua interezza, sublime e triviale, si accet-ta e si espone, tra le nuvole plateresche dei putti e lepiramidi nere dei sacchi d’immondizia sventrati.”(Barocco esistenziale, pag. 35)

Panoramica delle opere alla scuola orafa di via duca di san Donato 73

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Pina Della Rossa“Lo spirito abitato”, 2013Fotografia su Forex

Pina Della Rossa, artista e docente di Storia del-l’arte, inizia la sua attività espositiva negli anniOttanta. Ama lavorare con le immagini propo-nendo la fotografia come strumento di riflessionee analisi. Nelle sue opere pittura e fotografia sicombinano sotto il profilo compositivo fino acostituire due elementi inscindibili. Ha esposto innumerose mostre nazionali e internazionali. Sueopere figurano in vari musei, presso enti pubblicie privati e archivi d’arte contemporanea.

Quintino Scolavino“Zip”, 2012

Solfato di rame, acrilico e matita sucartone, su comunication

Quintino Scolavino nasce a Bagnoli-Irpino nel 1945. Frequenta il liceo artisti-co e l’Accademia di Belle Arti di Napoli.Produttore versatile di oggetti in “formad’arte” è tra i fondatori del “GruppoStudio P.66” e nel 1995 della comune“Orologio ad acqua”. Protagonista della“Nuova scultura internazionale”, è pre-sente in numerose esposizioni in Italia(Roma, Padova, Torino, Napoli, etc.) eall’estero (Australia, Spagna, Venezuela,Messico, Giappone, Olanda, Germania,Principato di Monaco, etc.). E’ tra gli artisti invita-ti da Achille Bonito Oliva a realizzare opere perle “Stazioni dell’Arte” della metropolitana diNapoli (Linea 1, stazione Salvator Rosa), per laquale progetta l’opera “Strabico” (2001).

Raffaele Boemio“Afona”, 2004Tecnica mista su tela

Raffaele Boemio pittore e scultore nato adAfragola nel 1952. Consegue il diplomaall’Accademia di belle arti di Napoli e insegnadiscipline pittoriche al liceo artistico di Cardito.Nel 1978 fonda con Haebel e Domenico Nataleil gruppo “X/Arte” aderendo al Movimento deglioperatori estetici nel sociale. Espone in Italia eall’estero in personali (2006, “Im BannDes Vesuv”, 2Art Galerie &Fördergalerie, Monaco; 2012, “Afona”,Complesso monumentale di S. Chiara,Napoli) e collettive, tra cui la partecipa-zione, nel 2011, alla Biennale di Venezia,Padiglione Campania, Complesso exTabacchificio Centola, PontecagnanoFaiano (SA).

Raffaele Mario Ventola“Testa”, 2017Scultura su tavola

Raffaele Mario Ventola, giovane artistaavellinese, classe 1987. Da sempre sicirconda di artigiani del piccolo borgoparolisano. Dopo il diploma all’istitutod’arte di Avellino, dove ritornerà poi inqualità di docente, si trasferisce a Napolie frequenta l’Accademia di Belle Arti,corso di Scultura. Sviluppa negli unanotevole conoscenza di diversi materialiche rendono originali e unici i suoi lavori.

Maria Regina De Luca Senza titolo della serie “Dioniso - ilChiaroscuro”, 2016Matrimonio Anacaprese, 2016Fotografia

Regina De Luca, napoletana, dopo la laurea inLettere e Storia dell’arte si trasferisce a Madridper studiare cinematografia, sceneggiatura efotografia. Ideatrice, regista e sceneggiatrice dicortometraggi, collabora con i periodici onlineThe Post Internazionale e Iuppiter News.Vincitrice del premio della giuria al concorso “Ilmio viaggio, la mia estate” e del primo premio alconcorso di fotografia “Urban nature-pics in thegarden”, nel 2012 ha esposto a palazzo

Caracciolo di Napoli la sua prima personale,“Istanbul”, e nel 2016 ha inaugurato a Madrid lospazio personale di fotografia, il 2DAmorededios4, con la personale “Dioniso, ilChiaroscuro”.

Régis Maurin“Il mare bagna Napoli”, 2017Acrilico su carta

Régis Maurin, classe 1975, artista francese inna-morato di Napoli tanto che lo scorso febbraiodecide di trasferirsi nella città partenopea. La

sua attività artistica inizia tre anni fa da autodi-datta, l’unica formazione è il suo sguardo sullabellezza del mondo e della natura. Ha espostoin diverse mostre a Parigi e in Francia.

Renato Aiello“Haine pour personne, amour pour tous”(Odio per nessuno, amore per tutti), 2016Fotografia digitale realizzata con una fotoca-mera Canon 700D, obiettivo Sigma 17-50mm

Renato Aiello, napoletano, classe 1987.Giornalista pubblicista, videomaker, filmaker pervocazione, fotografo e reporter cronista per pas-sione e lavoro. Studi in Comunicazione di massae media è un artista capace di spaziare in varicampi: dal cinema al giornalismo all’informazio-

ne cross mediale. Appassionato di letteratura,musica, arti figurative, fotografia e cinema, hapartecipato nel corso degli anni a festival cine-matografici tra Roma, Napoli e Vico Equense, ea giurie di concorsi di cortometraggi a tema.

Roberta De Maddi“Bon Heur”, 2013Fotografia

Roberta De Maddi, napoletana, classe 1986,giornalista professionista e fotografa. Ha comin-ciato a 22 anni collaborando con il quotidianoRoma, il Mattino e l’Huffington Post. Inizia il suopercorso fotografico da autodidatta. I suoi servizie le sue foto sono stati pubblicati, tra l’altro, sulsettimanale Grazia, Repubblica Napoli online,

L’Espresso online. E’ inscritta in qualità di foto-giornalista, nell’elenco ufficiale dei fornitori Rai.

Roberto Mango“Alba”, 2013Stampa fine art applicata su pannello rigido

Roberto Mango, nato a Napoli nel 1990. La pas-sione per la fotografia lo accompagna sin dabambino. Studia da autodidatta e inizia a lavora-re a Londra come fotografo d’interni mentre fre-quenta un corso di ritrattistica. La pazienza dellosguardo gli suggerisce la mostra “seanes”, sbar-

cata nel marzo 2015 al Pan di Napolie il progetto “mi faccia il piacere”.Atterrano in un calendario, invece, gliscorci dell’aeroporto di Capodichinorinnovato, nati dalla collaborazionecon lo studio di architettura Gnosis.

Rosa Panaro“Salamandra mariola”, 2016Cartapesta

Rosa Panaro, artista nota a Napoli eoltre fin dagli anni ’50. Nasce a Casaldi Principe. Nel 1958 consegue ilDiploma di Scultura all'Accademia diBelle Arti di Napoli. Da sempre indiriz-zata verso la ricerca e l'utilizzo, per isuoi lavori, di diversi materiali (carta-pesta, terracotta, cemento, resine,

etc.), ha suscitato notevole interesse e consensinelle rassegne alle quali ha partecipato o, nellenumerosissime personali che ha tenuto, tra cuiquella del dicembre ‘87 all'A.M.A. di Napoli, gra-tificata dai giudizi lusinghieri dei critici.

Rosa Spina“Paesaggio partenopeo”, 2016Tecnica mista e défilage su tela

Rosa Spina, diplomata all’Istituto statale d’Artedi Giarre, sviluppa la sua preparazione artisticaattraverso l’insegnamento di Discipline pittori-che presso il Liceo Artistico Statale diCatanzaro e frequentando il maestro del“Nuovo realismo”, Mimmo Rotella. Referenteper la Calabria dell’associazione ArtEuropa

Avellino, è presente sulla scenaartistica dal 1964. Artista polie-drica, implementa la tecnica deldéfilage ispirandosi alle antichetessiture della Magna Grecia.Pioniera in Italia della statuniten-se corrente d’arte contempora-nea Fiber Art, i suoi lavori hannoun’estensione internazionale esono battuti dalla Casa d’AsteGalleria Poleschi di Milano. Èstata recensita e segnalata danoti critici d’arte in numerosiquotidiani, riviste, cataloghi editida Mondadori, Mazzotta,Silvana, Rubettino e altri. Sueopere sono in permanenza pres-so enti pubblici e privati, musei egallerie d'arte.

Rosaria Matarese“Occhio al patapatto”, 2009Collage e pastelli a cera

Rosaria Matarese nasce a Napoli nel 1941.Frequenta il liceo artistico e successivamente ilcorso di Decorazione all’Accademia di Belle Artidi Napoli, allieva del maestro GiovanniBrancaccio. Giovanissima, entra a far parte delgruppo “Linea Sud” fino ad approdare, nel 2005,al Collegio Patafisico Partenopeo retto da MarioPersico. Sue opere figurano in molte collezioniprivate e pubbliche tra cui: Magi Museo del ‘900a Pieve di Cento (Bologna), Cam Museo d’ArteContemporanea di Casoria (Napoli), Museo del‘900 Castel Sant’Elmo Napoli, FondazioneIRCCS Istituto Nazionale dei Tumori Milano.Ultima personale, lo scorso marzo al Pan,Palazzo delle arti Napoli.

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“Tutto si perde, tutto si ritrova nei capovol-gimenti ctoni di questo universo ardente chesprofondano la storia stessa degli uomini edegli dei nel Lete dal quale i poeti ispirati liripescano e li rianimano in una geografiache si fa storia, in una storia che declina inomi dei luoghi come delle coordinate perritrovare il filo della nostra esistenza…”(Campi Flegrei, pag. 109)

Alcune opere esposte alla scuola orafa

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Aprile / Ottobre 2017 - anno IX n. 34

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Salvatore Oppido “Portati dal vento”, 2017Digital art

Salvatore Oppido, Salvatore Oppido, artistanapoletano grande esperto dell’arte grafica e sti-mato docente dell’istituto d’arte “F. Palizzi” diNapoli. Riconosciuto per le tecniche incisorie, halavorato per molti maestri e diversi editori. Haesposto a più riprese sia in Italiache all’estero. La sua lunga car-riera lo ha portato, tra l’altro, apartecipare a mostre come la“Biennale dell’incisione per i gio-vani” in Tolentino (MC) nel 1966e nel 1967, nel 1986 è statoinvitato a esporre all’Ufficio delleNazioni Unite a Ginevra e nel1989 alla School of Art pressola Northern Illionois University diChicago.

Sandra Vassetti “Partenopop – L’Assedio”,2015Acrilico su tela

Sandra Vassetti, nata a Napoli,ha frequentato l’istituto d’arteBoccioni-Palizzi (sezione Architettura eArredamento) conseguendo il diploma diMaestro d’Arte e, successivamente, l’Accademiadi Belle Arti (indirizzo Scenografia). Figlia d’arte(il padre Francesco è uno dei più quotati pittoriche si rifanno all’ottocento napoletano), ha sem-pre dipinto. Ha esposto nelle botteghe e nellegallerie del centro storico di Napoli e partecipatoa diverse collettive, privilegiando però la venditadelle sue opere a privati. Nel 2005 ha vinto ilpremio Medusa Aurea all’Accademia A.I.A.M. diRoma come miglior artista emergente.

Sergio Riccio“Quel che resta”, 2014Fotografia analogica stampata su cartaHahnemühle Photo Rag Baryta

Sergio Riccio, artista napoletano noto in Europaper le sue collaborazioni a importanti riviste diarchitettura e design e per le mostre, personali ecollettive, tenute in numerose e prestigiose sediespositive. A Napoli Riccio ha dedicato la trilogiasu Barocco (Napoli Parigi Strasburgo LilleNantes 1988-1992), Liberty (Roma CapriMonaco di Baviera Napoli 1999-2001) e Vesuvio(Pompei Scavi Ravello 2002-2003). Nel 2011grande interesse al Tacheles di Berlino per lasua Napoli notturna. Nello stesso anno il fotogra-fo viene invitato alla Biennale di Venezia.

Silvana Parente“Spiriti del luogo”, 2017 - Tecnica mista

Silvana Parente, artista napoletana e docente diDiscipline Plastiche al Liceo Artistico Statale di

Napoli. E’ tra i fondatori, negli anni ’70, delCollettivo Presenza e Vigilanza “Per il recuperodella realtà come totalità concreta”. Creativa indi-pendente, esperta in arte del riciclo, il suo lavorodi ricerca si sviluppa su due piani: nel campodella comunicazione audio-spazio-visiva e inquello sociale. Partecipa negli anni a eventi, atti-vità teatrali e manifestazioni artistiche, tra cui nel2013, “Incendium” e, successivamente, XXI con-

corso internazionale di pittura e scultura “PremioG. D’Annunzio”, MU.MI. Museo Michetti,Francavilla al Mare (PE), premiata per la scultu-ra con il Premio Città di Chieti.

Silvana SferzaSenza titolo, 2005Acrilico su carta

Silvana Sferza, classe 1960, nasce a Napolidove vive e lavora. Allieva di Augusto Perez, silaurea all’Accademia di Belle Arti in Scultura.Insegna al Liceo Artistico di Napoli e, nel 2009,apre uno spazio espositivo, ARTIC49 arti&cult(via G. Martucci, 49 – Napoli), dove promuoveeventi d' arte, design e artigianato. Espone innumerose mostre, personali e collettive, in Italia(Milano, Torino, Napoli) e all’estero (Francia,Turchia, Spagna, Croazia, Inghilterra, USA).Attualmente sta lavorando al progetto ArticFactory.

Silvia Rea“Caduta Libera”, 2011Olio su tela

Silvia Rea, nata a Grottaglie (TA) nel 1948. Dopola laurea in Biologia nel 1973 insegna in vari liceidella Liguria e di Napoli, dove attualmente vive elavora. Dal 2004 si dedica completamente allapittura. Frequenta il corso libero di nudoall’Accademia di Belle Arti di Napoli e, successi-vamente, il corso di pittura presso l’associazionepartenopea “Le Muse”, sotto la guida dei pittoriLuigi Cerqua e Umberto Leonetti. Da sempreappassionata di disegno, frequenta la scuola

d’arte della “In Form Of Art”, con i maestri MarcoChiuchiarelli e Carlo Palumbo, con i quali appro-fondisce lo studio del disegno dal vero, dell’ana-tomia e delle tecniche pittoriche tradizionali. Hapartecipato a numerose mostre, in Italia e inFrancia, conseguendo prestigiosi premi e ricono-scimenti tra cui, nel 2016, il I premio PitturaCarlo I D’Angiò, al Maschio Angioino di Napoli.

Stefania Sabatino“Vita”, 2016Matita e acrilico su carta

Stefania Sabatino, giornalista pubblicista,docente di disegno e storia dell’Arte. Si diplo-ma all’Istituto Statale d’Arte di TorreAnnunziata in grafica pubblicitaria e fotografia.Allieva di Carmine Di Ruggiero all’Accademiadi Belle Arti di Napoli, si specializza in arti visi-ve e discipline dello spettacolo. Parte nel 1997il suo percorso espositivo con una mostra alGrenoble curata dal direttore di quel periodo,lo scrittore Jean-Noël Schifano. Tra le manife-stazioni cui ha partecipato, la 54 EsposizioneInternazionale d’Arte della Biennale di Venezia(“Lo Stato dell’Arte in Campania”), ExTabacchificio Centola, curata da V. Sgarbi, la Ie II Biennale Internazionale d’ArteContemporanea di Salerno. I suoi lavori sono

presenti in collezioni pubbliche e private sia inItalia che all’estero.

Stefano Mango“Parthenope”, 2017Lamina di rame lavorata a mano

Stefano Mango, artista, architetto e designernapoletano, uomo di mare con il vento in testa ele mani a plasmare legno, ceramica, metalli,carta pesta. Materiali disparati da cui nasconosirene, pesci, code di balena, ma anche rocce evesuvi che trasmettono la potenza magneticadella terra, quadri ed oggetti intrisi di valenzescaramantiche.

Teresa Mangiacapra “Angelo Frattura”, 1999Scultura in tufo, legno e creta

Teresa Mangiacapra, in arte Niobe. La sua ricer-ca artistica comincia con il gruppo delleNemesiache creato da Lina Mangiacapre(Nemesi) e non si è mai fermata. Ama sperimen-tare materiali diversi e utilizzare il mezzo fotogra-fico per ricreare o ritagliare la realtà. Sue instal-lazioni sono presenti sul territorio napoletano inmodo permanente: “Cornici” – galleria FiorilloArte; “Tria Fata” - chiostro di Santa Maria LaNova, “Dittico dedicato a Teresa d’Avila” – chie-sa di Santa Teresa a Chiaia. L’installazione “UneArmée d’Anges pour Sauver le Monde” ha parte-cipato alla Biennale di Venezia, PadiglioneCampania.

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“Io chiamo BaroccoEsistenziale l’esistenza poro-sa, contrastata, dilatata, inperenne metamorfosi e a trom-pe-l'œil che i napoletani vivo-no da tremila anni e che ilresto del mondo vive da tren-tina d’anni.” (Barocco esistenziale, pag. 31)

Opere alla scuola orafa di via duca di san Donato

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Tomaso BingaQuadrimotore, 2012Stampa digitale e collage

Bianca Pucciarelli in arte Tomaso Binga nasce aSalerno nel 1931 e vive e lavora a Roma.Assume un nome maschile per contestare conironia e spiazzamento i privilegi del mondo degliuomini. Si occupa dal ’70 di “Scrittura Verbo-Visiva” ed è tra le figura di punta della poesiaFonetico-Sonora-Performativa. Ha partecipato apiù di 1700 manifestazioni tra mostre, rassegnee festival sia in Italia che all’estero. E' statadocente di Mass Media presso l'Accademia diBelle Arti. Attiva organizzatrice, dirige dal '74 ilcentro culturale “Lavatoio Contumaciale” (Roma)e dal '92 è vice presidente della “Fondazione"Filiberto Menna”.

Tony StefanucciSenza titolo, 1999Tecnica digitale

Tony Stefanucci, scenografo e pittorecon un passato di direttore degli allesti-menti scenici di teatri come il SanCarlo e il Mercadante, nonché didocente titolare della cattedra di sceno-grafia all’Accademia di Belle Arti diNapoli. Sue opere figurano in collezioniprivate e pubbliche (Museo Bargellinidi Pieve di Cento, nella Galleria deiMaestri Dell’Accademia di Belle Arti diNapoli e nel Museo del Novecentonapoletano di Castel Sant’Elmo).

Ughetta Parisio“Il ratto d’Europa”, 2012Scultura in terracotta

Ughetta Parisio, nata a Parigi nel 1926, vive elavora a Napoli. Figlia d’arte, della pianista MariaRossignoli e dello scultore Luigi Parisio che haoperato in Francia e le cui opere sono in tutto ilmondo, ha cominciato la sua attività di ceramistanel 1950 partecipando a varie collettive. In pro-gramma, una sua antologica di tele e sculture.

Victoria Villar Sanjurjo"Fiume magmatico", 2017Tecnica mista, acrilici su tela e impasti mate-rici eterogenei

Mª Victoria Villar Sanjurjo (Lugo, 1973), allievadell’artista plastico MaximilianoLópez. Ha collaborato alla stesu-ra di opere collettive di critica let-teraria come “Symposium onIrish studies“ (ed. Netbiblo, 2002-2006) e scritto due libri:Plenitudes (ed. Entrelineas,2008) e El Caleidoscopio (ed.Círculo Rojo, 2014), con poemida lei illustrati. Partecipa a diver-se mostre e, recentemente, alla1ª Rassegna d’ArteContemporanea “PeriscopioSull’Arte in Italia” (CastelloDucale di Corigliano Calabro,2016) con Pergamo di riconosci-mento ad “Artista straniera” e alla43ª Rassegna Internazionaled’Arte Contemporanea (PoloMuseale Diocesano di Sulmona,2016). È stata presente allaManifestazione-PremioInternazionale Limen Art (Cameradi Comerzio Vibo Valentia, 2017)con opera acquisita al museo etarga di riconoscimento. Suoiquadri sono esposti in gallerie d’arte virtualicome “Altered_Essence”. Hanno scritto di lei G.di Genova o V. Le Pera.

Vincenzo Aulitto“Vulcanica”, 2016Terre vulcaniche e acrilico su cartapesta

Vincenzo Aulitto è nato a Pozzuoli nel 1955 dovevive e lavora. Nel 1978 ha conseguito il titolo di

scenografo all’Accademia di Belle Arti di Napoli.Ha esposto in importanti città italiane e straniere(Napoli, Roma, Firenze, Torino, Bologna, Milano,Praga, Francoforte, Barcellona, Monaco) innumerose mostre personali e rassegne colletti-ve. Per alcuni anni si è dedicato alla realizzazio-ne di opere mobili e luminose. Nella sua ultimainstallazione “Il mare nel cielo” (Palazzo delle artidi Napoli, 2015), ha trattato il tema dei viaggi nelMediterraneo e il rapporto tra antichi e nuovimigranti.

Vincenzo Cositore“Hidden Souls”, 2014Tecnica digitale stampata su carta fineart

Vincenzo Cositore, nato a Napoli nel 1980. Siavvicina alla fotografia da piccolo. A 14 anni

comincia ad affiancare fotografi napoletani. Siinnamora della danza e dei movimenti in unlungo viaggio a Los Angeles dove, a contattocon artisti, comincia a sperimentare la fotografiadi danza. Nel 2010 entra nella prestigiosaAccademia Teatro alla Scala nel corso fotografidi scena e, successivamente, è fotografo dellamasterclass del teatro Il Piccolo di Milano.Collabora attualmente con enti privati e pubblicidel mondo dello spettacolo.

Vittorio Avella“Paesaggio”, 2016Acquaforte e acquatinta

Vittorio Avella, classe 1942, nasce a Nola dovefonda, assieme a Antonio Sgambati, la casa edi-

trice e stamperia d’arte Il Laboratorio. Il suo per-corso formativo inizia all’Accademia di Belle Artidi Napoli. Nel 1964 si trasferisce a Parigi perseguire corsi d’incisione all’Ecole des beaux-arts. Tornato in Italia trascorre qualche anno aMilano per poi tornare nella sua città natale dovedirige il centro Arteincontri. Partecipa a importan-ti manifestazioni, rassegne e, nel frattempo, diri-ge la galleria di grafica presso l’editore Marottadi Napoli. Si dedica prevalentemente all’incisione

(come testimonia la mostra antologica Del sognoinciso, Palazzo Sasso, Ravello, 2011) ma il suolavoro si rivolge anche ad altre forme artistichecome la lavorazione della cartapesta per i carridelle feste popolari, allo scopo di recuperarevecchie tecniche il cui sapere è scomparso neltempo.

Vittorio Cortini“Carta straccia”, 2012Tecnica mista (collage, penna,pittura acrilica)

Vittorio Cortini napoletano, si diploma in pitturaall’Accademia di Belle Arti di Napoli. Docente diDiscipline Pittoriche al liceo artistico SS Apostoli,espone sin dal 1970 in numerose mostre, perso-nali e collettive, tra cui “Incendium” per ricostrui-

re Città della Scienza al Pan di Napolinel 2013. Nel 2014 presenta la suaprima collezione di gioielli alla galleria“Artic49” e, nel 2016, partecipa alla col-lettiva itinerante “Un Eco per tutti” alMann di Napoli e al museo di Pescara.Chiude l’anno con una personale di pit-tura, scultura e gioielli presso leScuderie di Villa Favorita a Ercolano.

Vittorio Vanacore“Migrante”, 2016Tempera e acrilico su tela

Vittorio Vanacore nasce ad Aversanel1966. Diplomato all’Accademia dibelle arti di Napoli, insegna disciplinepittoriche al liceo artistico di SantaMaria Capua Vetere, dove fonda il

museo d’arte contemporanea Macs. Nel 2003aderisce al gruppo Sfrattato casertano.

Viviana Rasulo“Sospensione”, 2015Scattata con Canon S/D Mark IIIReflex digitale

Viviana Rasulo, fotografa, pediatra omeopata epsicoterapeuta. Espone per la prima volta nel2011 (Chiesa di Santa Maria Maggiore allaPietra Santa) dopo aver lavorato come pediatranei villaggi della Tanzania per vari mesi.L’installazione è stata successivamente ospita-ta dalla libreria Eva Luna (piazza Bellini), dallagalleria Akneos di Napoli, dal Cinema Americae dal Museo del Lupo nel Parco Nazionale

d'Abruzzo. Seguono Photoproject365, al Giardino dell'orco, sulLago D'Averno, in collaborazionecon l'ospedale pediatrico SantoBono di Napoli, “Verso Est” al con-vento di San Lorenzo Maggioreprima e nella galleria Time Light diNapoli poi. Al momento il suocampo d’interesse è la fotografiadi reportage e documentaristica.Una sua fotografia scattata inMongolia nel 2014, “Aisholpan”, èstata scelta e pubblicata sul webda National Geographic neldicembre 2016.

Walter Necci“Liberando l’anima”, 2015

Tecnica mista: ferro, resina, acri-lici su tela

Walter Necci è nato a Roma nel1951. Risiede e svolge la propriaattività artistica a Lanuvio (RM). Dasempre sente il bisogno di comuni-care i suoi stati d'animo e le sue

percezioni attraverso l’arte. Sperimenta diversimateriali e tecniche di lavoro come testimonianoi suoi dipinti, dove vengono usate polveri, fiam-ma, aria compressa, smalti, pennelli, laminatiplastici e tele; le sue sculture, le sue composi-zioni di oggetti di uso quotidiano. Sue operefanno parte di collezioni italiane e straniere(Parigi, Berlino, Stoccolma, Miami,Copenaghen).

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“La sfogliatella ha la stessabiondezza della pietra di cui èfatta tutta Napoli, quel tufoleggero che si sgretola e scivo-la in ondate rotonde verso ilmare, come il semicerchio diun raggio di miele al sole diaprile.”(Sfogliatella, pag.449)

Un momento degli aperitivi in terrazza cui hanno partecipato orafi e artisti

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a cura di Francesca Panico

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