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Nella settimana che va dal 3 al 12 febbraio, l’Italia è stata colpita da una perturbazione del Nord Atlantico, che ha causato molte nevicate. Que-sta perturbazione ha colpito anche il Sud Italia. È arrivata nelle Marche, dove sono ca-duti fino a tre metri di neve.

A Bologna, dove lo spessore della neve ha raggiunto i due metri d’altezza. Questo fred-do ha fatto rinviare le partite di calcio. Solo tre partite sono state giocate nella data presta-bilita.

In tutta Italia, sono stati chiusi le scuole gli uffici pubblici. È stato emesso l’obbligo di cate-ne per chi viaggiare in auto fino al lunedì 13 febbraio. Nel-le Marche, in una casa sperdu-ta, alcune persone sono rima-ste intrappolate per sette giorni. Solo con l’aiuto dei militari dell’Esercito Italiano sono riusciti a salvarsi .

Una nevicata di tale intensità si è verificata nel 1985 e anco-ra prima nel 1956.

A Trieste, il vento ha soffiato sui 150km/h e la gente veniva trascinata via. Si è ghiacciato anche l’acqua del porto. Cosa cattiva per i pescatori che non potevano pescare e cosa buo-na per i turisti che, sorpresi,

ammiravano le navi bloccate nel ghiaccio del porto.

La neve ha colpito anche la Sicilia e la Sardegna, regioni che sono circondate dal mare e, quindi il clima dovrebbe essere mite. In alcune località del Sud la temperatura è arri-vata a meno venticinque gradi sotto zero.

Al Nord, invece, sono arrivati a meno trenta gradi sotto zero dove le strade si sono ghiacciate e sembravano piste di pattinaggio.

A Roma, verso le 15,00 di sabato 11 febbraio, la neve scendeva velocemente e si poggiava soltanto sulle auto, sulle case, sugli alberi, mentre

appena cadeva a terra si scio-glieva subito. La sera, invece, si posava a terra e ha formato uno spesso strato di neve.

Ancora oggi, 14 febbraio, nella nostra scuola la neve è rima-sta intatta nei capi di calcetto, perché la temperatura è bas-sa, intorno allo zero.

I bambini, non andando a scuola, sono rimasti per mol-to tempo in casa a giocare, a fare i compiti, Hanno anche approfittato della neve per giocare a palle di neve, a fare i pupazzi e a giocare con lo slittino al parco. Purtroppo, le vacanze sono finite e tutti sono tornati a scuola.

Verrecchia, Moreschini

Tanta neve: è stato bello ma...

9 marzo 2012 - Consiglio dei Ministri: S i c o m u n i c a c h e l a denominazione della solennità

celebrata il 17 marzo di ogni anno e sarà una solennità civile senza riduzioni degli orari negli uffici e nelle scuole.

civile approvata dal Consiglio dei Ministri in data odierna è “Giornata dell’Anniversario dell’Unità d’Italia”. Verrà

DALLA REDAZIONE

L’ aula di Informatica non è solo una stanza dove il maestro ti porta per imparare cose nuove. Dopo la seconda ricreazione, ogni martedì pomeriggio, l’ aula si trasforma in una “sala stampa”. Undici alunni di quinta si riuniscono, ogni martedì pomeriggio, per diventare redattori e scrivere dei fantastici articoli per un progetto ch iamato “I l giornalino scolastico”. Quest’anno la redazione si è proposta di pubblicare due numeri del giornalino: uno a Pasqua, quello che state leggendo, e uno a fine anno. Ed ecco a voi, il primo numero del giornalino! Dopo tanta fatica, siamo riusciti a pubblicarlo con ventotto pagine. Incredibile! Siamo molto entusiasti, perché abbiamo pubblicato un numero con più di pagine rispetto a quello dell’anno scorso. Ci viene, però, da pensare ai giornalini di alcuni anni fa che avevano ancora più pagine del nostro. Siamo molto determinati e ci impegneremo per pubblicare un giornalino di fine anno di trentadue pagine. Per realizzare il giornalino, ci ha aiutato molto il nostro m a e s t r o F e r n a n d o . Ringraziamo anche tutte le maestre che ci hanno pazientemente accompagnato fino all’ultimo piano, dove si trova l’aula di Informatica. Comunque, speriamo che tutti apprezzino il nostro lavoro, che la lettura sia piacevole e le informazioni date siano utili. Buona lettura!

ANNO 2012, PRIMO NUMERO

SCUOLA

PRIMARIA

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affacciavano alle finestre, scattavano fotografie e i ragazzi si tiravano le palle di neve. Per diversi giorni non siamo andati a scuola. Ci siamo attrezzati con i doposci che

avevamo in cantina e abbiamo fatto anche diverse passeggiate a piedi nei parchi della nostra zona. Ci sembrava di stare in montagna . Tutto questo però è durato troppo e ha lasciato tuta l’Italia con gravissimi disagi. Le nostre città non sono organizzate per così tanta neve. Infatti, non si poteva circolare e chi lo

faceva rimaneva bloccato nel traffico per ore e ore, sono cominciati a scarseggiare gli alimenti di prima necessità nei supermercati, si sono spezzati diversi rami creando gravi danni. In alcuni paesi è andata via la corrente e molte persone non potevano riscaldarsi e con il gelo si sono bloccati i tubi dell’acqua quindi non potevano neanche bere e lavarsi. Alcune persone sono state salvate grazie ai soccorritori . Dopo molti giorni avevano addirittura anche due metri di neve davanti la loro porta. Anche la nostra casa in campagna ha avuto tantissimi danni. Questo evento, in un primo momento, ci ha reso molto felici, ma poi con tutti i disagi che ha creato ho capito che la neve è bella solo nei luoghi di montagna dove sono attrezzati per riceverla e trasformarla in divertimento.

Alessandro Monaca

Abbiamo vissuto diversi giorni sotto la neve è stato bello, ma ha creato molti disagi. Da qualche giorno ero malato a casa e i telegiornali davano notizie che forse sarebbe arrivata sulla nostra penisola un’ondata di gelo dal nord che avrebbe portato molto freddo e addirittura tanta neve. Questa perturbazione atmosferica viene chiamata Burian dal nome del vento siberiano. G u a r d a n d o l e p r e v i s i o n i meteorologiche i miei genitori avevano deciso di non mandarci a scuola quel venerdì. Io non credevo che a Roma fosse arrivata così tanta neve, ma nella mattinata di venerdì il cielo si era completamente illuminato di un bianco abbagliante e piano piano sono scesi dei grandissimi fiocchi di neve. In poche ore, la nostra città era diventata totalmente bianca. Il paesaggio era bellissimo. In un primo momento, tutti si

Uno spettacolo teatrale a cui abbiamo assistito.

Il 17 gennaio 2012, la classe quinta e la prima media sono andati a vedere una rappresentazione teatrale.

Lo spettacolo è iniziato con un ragazzo di nome William, che voleva giocare sempre al computer. I genitori gli dicevano di stare un po’ con la vicina di casa, che era molto carina. William , però non li ascoltò e continuò a giocare con il computer.

Il padre, invece, gli diceva che doveva leggere un libro, ma lui non lo ascoltava e continuava a giocare.

Non riusciva mai a battere il terzo

livello, perché cadeva sempre nel fiume. Il terzo livello consisteva nel superare il fiume e uccidere il drago che aveva rapito la principessa Jennifer.

Ad un certo punto, William andò in un mondo parallelo dove doveva battere tutti e tre i livelli. Il primo e il secondo livello li superò con facilità.

Nel terzo livello doveva trovare il popolo degli alberi che gli diceva tutto il percorso per arrivare al drago. Gli d i s sero che doveva trovare un’armatura, una freccia e una spada.

William riuscì a trovare tutte e tre le cose ed era pronto a sconfiggere il

malefico drago. Mise l’armatura, prese l’arco e la spada, trafisse il drago e liberò la principessa Jennifer. Il popolo degli alberi gli diede in premio una coccarda a forma di disco.

William ritornò nel mondo reale. In quell’esatto momento, ritornarono anche i genitori che avevano per lui due sorprese.

La prima era il quarto livello di quel video gioco e l’altra era la vicina di casa, Jennifer. Egli decise di stare un po’ con la ragazza e i genitori li lasciarono un po’ da soli.

Di Sabatino

Roma imbiancata!

Uno spettacolo tutto in Inglese

SCRITTORÈ

CRONACA

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“Io non credevo che a Roma fosse

arrivata così tanta neve, ma nella

mattinata di venerdì il cielo si

era completamente illuminato di

un bianco abbagliante e piano

piano sono scesi dei grandissimi

Quando tornò, quasi non riconobbe la sua famiglia perché le loro piume erano diventate nere per via del fumo che usciva dal camino. Da quel giorno i merli nascono neri.

Moreschini

La leggenda narra che una famiglia di merli, in un inverno rigido, viveva sotto una grondaia. A quei tempi i merli erano bianchi. Verso la fine di gennaio, l’inverno era troppo rigido. I merli erano senza cibo perché la neve ricopriva tutto. Il papà spostò il nido vicino al comignolo e partì alla ricerca di cibo.

I tre giorni della merla

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ANNO 2012, PRIMO NUMERO

Secondo molti, la causa di questo inci-dente è stata la volontà del capitano che voleva far vedere ai passeggeri le luci dell’Isola del Giglio. Il capitano è stato appoggiato dagli abitanti dell’isola che hanno detto che è una tradizione.

Venerdì 13 gennaio 2012, la nave Co-sta Concordia di Costa Crociere si è arenata in un’area ancora incontamina-ta, sulla costa dell’Isola del Giglio, ri-schiando di danneggiare l’ambiente e le creature acquatiche che vi abitano perché i suoi serbatoi di carburante potrebbero uccidere molti esseri vi-venti.

Questo incidente potrebbe essere paragonato a quello della nave “Titanic”. Quest’ultima, considerata la nave più sicura del mondo, colpì un iceberg e affondò. Il suo capitano non la voleva abbandonare perciò affonda-rono insieme.

Secondo le autorità, la nave Costa Concordia è la nave più grande mai affondata nei mari Italiani.

Questo tragico incidente ha fatto regi-strare diciassette morti, settanta feriti e dieci dispersi. Due dei morti sono marinai.

Due tragedie a confronto

Benvenuti

CRONACA

Costa Concordia RSM Titanic

La Costa Concordia è stata varata nel 2006. La sera del 14 gennaio 2012 è partita da Civitavecchia per un giro nel Mediterraneo Occidentale, comandata dal Capitano Francesco Schettino.

Il transatlantico britannico RMS Titanic partì per il suo primo e unico viaggio il 10 aprile 1912 da Southampton (Regno Uni-to) verso New York, comandata dal Capitano Edward J. Smith.

Sono circa le 21:40 del 14 gennaio 2012. Durante una mano-vra vietata, chiamata “inchino”, la Costa Concordia, troppo vicina alla costa dell’Isola del Giglio, colpisce degli scogli, pro-vocando una falla lunga 70 metri nello scafo della nave. Il comandante tranquillizza i passeggeri, dicendo che non c’è pericolo e che è solo un black-out. Alle 22:00, i primi passeg-geri preoccupati telefonano ai carabinieri che allertano pron-tamente la Capitaneria di Porto. La Capitaneria di Porto contatta il Comandante Schettino che nasconde la gravità dell’incidente. Alle 23:00 circa, viene dato l’ordine di evacuare la nave. Il comandante Schettino abbandona la nave, anche se più volte è sollecitato dal comandante De Falco a risalire a bordo della Concordia per coordinare i soccorsi.

Sono le 23.40 del 14 Aprile 1912. Improvvisamente, scoppia la tragedia. Le due vedette in coffa scorgono un iceberg dritto di prora a soli 400 metri di distanza. L'allarme, la disperata accostata a sinistra e il tentativo di ral-lentare la corsa, portando i telegrafi di macchina "indietro a tutta forza". Tutto è inutile. La nave ha appena iniziato l'evoluzione verso sinistra, quando struscia con la carena contro la parte immersa dell'iceberg. Nell'urto, fra le lamiere danneggiate, si aprono numerose vie d'acqua che interessano ben cinque compartimenti stagni. Troppi perché la nave possa rimanere a galla. L'ordine di abbandonare la nave è impartito dopo solo mez-z'ora dalla collisione. Il Titanic era dotato di venti scialuppe per una capacità totale di millecentosettantotto persone, non sufficienti per i passeg-geri e l'equipaggio: appena un terzo del totale imbarcabile. Alle 2:20 del 15 aprile 1912, il Titanic si inabissa definitivamen-te nell'oceano. A bordo rimanevano ancora più di millecinque-cento persone.

Costa Crociere: la più pubblicizzata.

Il capitano della Costa Concordia, al contrario di quello del “Titanic”, fu uno dei primi ad abbandonare la na-ve, violando una delle prime regole della Marina.

Contini, Scialpi

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Il venti febbraio, nel teatro Cristo Re, gli alunni della quarta e della terza che hanno frequentato il laboratorio teatrale hanno rappresentato un musical che si intitolava “Balliamo sul mondo”. Parlava di alcuni bambini che si mettono in viaggio per trovare “la formula della pace dell’ amore e della giustizia”. Finisce che essi non la riescono a trovare altrove, ma capiscono che è dentro di loro. Il musical era ricco di balletti belli, divertenti ed anche molto difficili. Era molto bello anche perché i ragazzi capiscono che nel mondo ci sono molte guerre ed ingiustizie e dicono che da grandi vogliono diventare più buoni. I costumi erano fantastici soprattutto la maglietta con un scritta “Balliamo sul mondo”. Mi è piaciuta molto la parte iniziale dove due gruppi entrano con zaini, occhiali da sole… si scontrano e si abbracciano fingendo di essere tristi perchè partono Sono stati molto bravi ed hanno trattato un argomento molto bello: quello della pace.

Magrini Di Sabatino

Questo racconto parla di alcuni ragazzi che cercano la formula della pace, della giustizia e dell’amore. Questi ragazzi sbarcano in Africa, nel Sud Italia, in Francia e in India, ma non riescono a trovarla. Lo spettacolo non mi è piaciuto nella parte centrale solo per cinque minuti perché era noioso per mancanza di movimento. Mi è piaciuti molto i

balletti. Penso che lo spettacolo sia stato molto ripetitivo per via della canzone di Jovanotti “La notte dei desideri“ che hanno fatto ascoltare per otto volte di seguito. Ma il resto dello spettacolo è stato molto bello. L’argomento trattato è stato molto interessante, ma non riguardava il Carnevale, il periodo in cui è stato rappresentato.

Moreschini, Verrecchia

Il musical “Balliamo sul Mondo”

SCRITTORÈ Pagina 4

IL MIO CANE Il mio cane ha il pelo morettino, e il musetto birichino. Ha le zampette piccoline e ha una gran voglia di giocare.

LA GATTINA NERINA

C’ era una volta in una casina, un gattina di nome Nerina. Era bianca, nera e marrone, che giocava sempre con un gomitolone.

Stabile

Io lo vesto e lo rivesto e gli compro un nuovo collare. Emmett, così si chiama il cane. Lo so: non è d'oro, ne' di cioccolato ma è il cane che ho sempre sognato.

Zotti

CRONACA

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ANNO 2012, PRIMO NUMERO

Il 5 marzo noi della classe quinta della Scuola Primaria dell’Istituto Cristo Re siamo andati al Palazzo Montecitorio dove si fanno le assemblee per decidere le leggi. Le assemblee si svolgono dentro un’aula disposta un semicerchio, dove si riuniscono i 630 deputati. Prima siamo andati davanti alla facciata principale che era un po’ curva ed era sorvegliata da militari, poliziotti e carabinieri. Abb iamo agg ir ato i l Pa l azzo Montecitorio e ci siamo fermati ad osservare la facciata posteriore: era tutta dritta e con due torri ai lati. Abbiamo aspettato una guida che ci ha fatto visitare il palazzo e le sue camere più importanti, come la Sala della Lupa, la Sala della Regina, la Sala Gialla. Secondo noi, quest’ultima era molto bella. Dopo abbiamo visitato una delle sale di attesa e dove si discute di politica che si chiama Transatlantico: molto lungo e largo. Si chiama così perché l’architetto era un arredatore di navi e l’ha fatto con lo stile dell’arredo delle navi, come i lampadari fissi al soffitto. Infine, abbiamo visitato anche l’aula semicircolare, la Camera dei Deputati, dove si decidono le leggi. Per decidere di una legge, prima si presenta la proposta, poi si discute. Infine, si vota e vince la maggioranza dei voti. Per votare si ha una tessera elettronica che contiene l’impronta digitale del deputato. Con essa può votare solo il deputato a cui è intestata la tessera. Dopo che è stata approvata da tutti i deputati, la proposta di legge passa al Senato che la discute e la vota. Se il Senato la corregge anche di una sola parola la proposta ritorna alla Camera dei Deputati. Approvata anche il senato, la proposta di legge passa al Presidente della Repubblica che la firma. La legge approvata e firmata viene pubblicata e diventa effettiva. Dopo aver visto tutto, siamo usciti dal palazzo e il nostro maestro Fernando Orlacchio, secondo noi il maestro più buono che esista, ci ha offerto il gelato. Abbiamo gradito e mangiato tutti insieme il gelato. Poi siamo tornati al Cristo Re.

Porzi, Sajeva

Il 5 marzo 2012 la quinta elementare è andata a Montecitorio. Abbiamo osservato le due facciate del p a l a z z o : a v e v an o u n o s t i l e comp le tamente diverso. Su l la facciata principale c ’ e r a n o d u e medagl ioni in m a r m o c h e rappresentavano la madre di Romolo e Remo, invece al c e n t r o d e l l a facciata posteriore c’erano due statue in marmo e due lampioni e due porte ai lati. Noi siamo entrati dalla porta di sinistra. La guida aveva un giaccone blu, la camicia bianca e sul braccio destro aveva una spilla con un fiocco tricolore . Entrati in una grande sala, la guida, con l’aiuto di una mappa, ci ha spiegato che il Palazzo Montecitorio è stato costruito da tre architetti: Ernesto Basile, Emilio Fontana e Gian Lorenzo Bernini. Per prima cosa siamo passati nel Transatlantico, che si chiama cosi perchè l’architetto ha realizzato l’arredamento in stile navale. Nel Transatlantico i deputati si incontrano per parlare, prima e dopo le votazioni sulle proposte di legge.

Siamo andati, poi, nella Sala Aldo Moro, chiamata così perché dentro c’era il busto di uomo che è stato un grande politico della storia italiana.

Poi siamo andati alla Sala della Lupa dove c’era la riproduzione della lupa, simbolo di Roma. In quella sala dove è successa la rivolta dei deputati cioè che dei fascisti anno ammazzato un deputato e loro per protesta se ne sono andati oppure ogni

giorno il palazzo prendeva un orfano lo metteva nel terrazzo e gli faceva pescare un biglietto dell’otto. Dopo siamo andati nella Sala Gialla. In essa c’erano: le sedie, ricoperte da uno strato di oro puro, che venivano da Caserta; i lampadari con i cristalli di Boemia. Poi, finalmente, siamo arrivati nell’Aula dove ci sono 630 posti a sedere destinati ai Deputati. A destra c’era un tabellone luminoso dove appaiono dei led luminosi, rossi, verdi o bianchi, che rappresentano il voto dei deputati: no, sì e astenuto. Usciti dal Palazzo Montecitorio, siamo andati da “Giolitti” dove il maestro ci ha offerto un bel gelato. -Viva il maestro!- hanno detto tutti.

Verrecchia

Una giornata a Montecitorio

Pagina 5 CRONACA

“Poi, finalmente,

siamo arrivati

nell’Aula dove ci sono

630 posti a sedere

destinati ai Deputati.“

All’uscita un bel gelato!

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La classe quinta, ogni venerdì, va a nuoto con la maestra Bianca di Educa-zione Motoria. A molti non piace andare a nuoto. Subito dopo l’ora d’Inglese, dobbiamo prepararci per andare a nuoto. Dopo una lunga camminata nel cortile, fuori dal cancello, si scendono le scale, passando accanto a l la scuola dell’infanzia, arriviamo al centro spor-tivo. Da poco tempo ci fanno mettere i copriscarpe. All’inizio non ce li faceva-no mettere; non sappiamo perché. In piscina si inizia con un tuffo di testa e via! Di solito, i tre istruttori, due maschi e Bianca, ci fanno iniziare nuotando due vasche a piacere; dopo nuotiamo a dorso e, infine, a stile libero anche completo. C’è, però, chi non va a nuoto a rimane in una mini-palestra senza fare niente.

Alla fine tutti si vestono. I maschi sono i più veloci che, grazie alla lunghezza dei loro capelli, si asciugano prima delle femmine. Tornando, si va a com-prare la merenda al bar della piscina, che ha molte più cose di quello della

scuola. Infine ci si mette in fila e si torna in classe. Ci mettiamo molto tempo a tornare e perdiamo un po’ di tempo della lezione di Italiano.

Carone, Ienzi

A palla a volo sono le femmine le più brave perché ci giocano molto spesso. Alessandro Monaca è il più bravo della classe a giocare a calcio e si nota subi-to. Noi pratichiamo il basket martedì con la maestra Bianca di Educazione moto-ria. A volte ci manda nel campetto di

A scuola pratichiamo molti sport co-me il calcio, il nuoto, la palla a volo, il basket e il tennis. Lo sport che pratichiamo di più è il basket anche se a noi non piace molto. Ci piace da impazzire il calcio. Siamo molto bravi e insieme siamo secondi nella classifica dei più bravi della classe.

calcio per fare corsa e poi giocare a calcio. Il nuoto è lo sport meno praticato e meno piaciuto perché al posto di fare la ricreazione si va a fare nuoto.

Porzi, Sajeva

Il nuoto a scuola

Gli sport che pratichiamo

SCRITTORÈ Pagina 6

CRONACA

Gli sport preferiti

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ANNO 2012, PRIMO NUMERO

anche quasi tutta la famiglia del nonno di Augusto, in una cappella molto grande. Il più giovane fra tutti i morti, secondo noi, c’è un b a m b i n o d i n o m e Alessandro, la cui tomba era ricoperta di fiori e dei suoi giochi. Aveva solo quattro anni! Dopo aver visto tutti quelle tombe di morti, non eravamo contenti, ma sbalorditi e stanchi. È stata un’uscita molto noiosa ma nello

stesso tempo molto triste. Carone, Ienzi

Dopo quella visita che vi stiamo per narrare, siamo rimasti sbalorditi. Il paradiso dei morti, era pieno di lapidi! Era il 4 novembre del 2011. Appena sces i da l l ’ au tobus , c i s i amo incamminati verso il Cimitero del Verano. Siamo entrati nella Chiesa di San Lorenzo al Verano ad assistere ad una lunga, anzi lunghissima messa. Appena entrati nel cimitero, abbiamo visto lapidi di tutti i tipi con fiori a volontà, addirittura da essere numerate per corridoio. Fra tutti i morti seppelliti lì, c’era

Gli alunni della Primaria, durante la ricreazione, fanno molti giochi come guardie e ladri, tocca sedere; oppure fanno semplicemente attività normali come la danza. Guardie e ladri è un gioco molto praticato dalle classi terza, quarta e quinta. I ladri devono scappare dalle guardie e, una volta presi tutti i ladri, si ricomincia; però i ladri diventano guardie e le guardie diventano ladri. Questo gioco si fa più durante la seconda che durante la terza ricreazione e ci giocano di più i maschi che le femmine. Spesso a questo gioco alcune persone barano, ma gli altri ci passano sopra, anche se certe volte si arrabbiano e se ne vanno via. Qualcuno fa finta di essersi fatto male; ma gli altri non gli credono mai e fanno bene perché sanno che è una finzione. A volte qualcuno prende manate in faccia o spintoni. Le femmine, invece, sia di quarta che di quinta, durante la ricreazione danzano e fanno balletti.

In seconda elementare, va di moda giocare a calcio con una pigna come palla. Invece a calcio si gioca tutti i

mercoledì. Prima, seconda, terza, quarta e quinta giocano a calcio nei campetti con il maestro Raffaele.

Porzi, Sajeva

San Lorenzo al Verano

I giochi più popolari

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Sei un buon osservatore? Cosa si diranno i due personaggi qui a lato? Prova a indovinare! Non è poi tanto difficile da capire qual è il trucco. Dai! Osserva bene! Se sei un buon osservatore, indovinerai di sicuro!

Magrini

CRONACA

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Noi della quinta, con quelli della prima media, abbiamo visto uno spettacolo in Inglese che parlava di un ragazzo di nome William, in italiano Guglielmo, che giocava sempre ai videogiochi. Il suo preferito era William The Conqueror, un gioco medievale in cui c’erano tre livelli: il primo era trovare il popolo degli alberi; il secondo era trovare un’armatura, un spada e un arco e le frecce; l’ultimo, che non riusciva a superare, era quello di uccidere il drago e salvare la principessa Jennifer, I genitori gli dicevano sempre di non giocare ai videogiochi, ma lui disobbediva. Un altro dei suoi difetti era quello di non imparare dagli errori. Un giorno, mentre giocava, si ritrovò all’interno del videogioco. Incontrò il mago Merlino e sua moglie, il re e la regina della tribù degli alberi. Essi gli dissero che erano in pericolo perché il drago li voleva ammazzare. William, per aiutare il popolo degli alberi, doveva trovare: una spada, un arco e un’armatura. La gli venne regalata da Re Artù e da sua sorella, la Regina del Lago; l’armatura gli fu donata da un guerriero ubriaco, chiamato San Giorgio; l’arco e le frecce gli vennero regalate da Robin Hood. Riuscì ad avere tutto questo solo

grazie al manuale del gioco. Tutto era pronto: l’armatura, la spada, l’arco e le frecce… Restava solo da uccidere il drago e salvare Jennifer prima che fosse uccisa da esso. Alla fine, il drago venne infilzato da William. Un fazzoletto rosso rappresentava il sangue. William viene premiato con un disco, che nel gioco rappresenta una medaglia, da Merlino e sua moglie. William era riuscito a finire il videogioco e, tornato a casa, la mamma gli comprò un nuovo

videogioco. La scena che non ci è piaciuta è quella dove William combatte con il drago perché gli attori non recitavano bene in quel pezzo e il drago non sembrava vero. Anche se gli attori recitavano in Inglese e noi non ancora siamo bravi a parlare in questa lingua, siamo riusciti a capire il contenuto attraverso le scene, la mimica degli attori e della scenografia.

Carone, Ienzi

Uno spettacolo in Inglese

SCRITTORÈ Pagina 8

CRONACA

scuola, mi sentivo un po’ spaesata, non sempre riuscivo a giocare con i miei compagni. Allora andavo spesso da Tiziana per farmi consolare. Qualche volta lo faccio ancora adesso e lei mi accoglie sempre a braccia aperte. Quando ci serve aiuto, lei è sempre pronta e da quel cassetto magico tira fuori farmaci, termometri, oggetti per cucire, nastro adesivo… È come la borsa di Mary Poppins Sabrina e Tiziana sono gentili e simpatiche, aiutano i bambini che si fanno male, raccolgono i giacconi in giro e li consegnano ai bambini sbadati. Il loro lavoro è molto importante perché per noi sono un punto di riferimento a scuola. Quando andiamo a pranzo, sono loro che ci servono e tornano a casa con la

A me piace parlare con Sabrina e Tiziana perché sono delle persone socievoli e non sono mai tristi. Sabrina è sempre allegra e di buon umore. Grande organizzatrice, ci smista all’uscita di scuola e ci consegna ai genitori. Con i bambini scherza molto, infatti ha molto senso dell’umorismo. In tutti questi anni di scuola, ho conosciuto una persona molto bella e molto buona che mi ha sempre aiutato e consolato nei momenti più brutti: lei è Tiziana. Tutti la chiamano Titti. È la colonna della scuola che senza di lei crolla , perché è eccezionale! È anche un po’ dottoressa perché, quando qualcuno di noi non si sente bene o è caduto e si è fatto male, lei lo tranquillizza e lo medica. I primi tempi in cui ero in questa

testa piena delle nostre urla. Ogni giorno hanno sempre qualcosa da fare per farci sentire a nostro agio e non hanno il tempo di riposarsi. Quando vai via, ti salutano con un abbraccio o con una pacca sulle spalle. Quello che distingue le bidelle dai maestri è che i maestri fanno una sola cosa, mentre le bidelle curano, puliscono, lavano, aiutano… Secondo me, le bidelle sono degne di nota perché fanno più cose che noi immaginiamo. Sembra che le bidelle non abbiano un lavoro importante nella scuola, ma ne fanno tanti e anche molto importanti. Vorrei che tutti ringraziassero le bidelle.

Gli alunni di quinta la pensano così

Sabrina e Tiziana, grazie!

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ANNO 2012, PRIMO NUMERO

la scusa di andare a fare la spesa, Zio Paperone uscì dalla casa… Trascorsa qualche ora, non vedendo Zio Paperone, Qui, Quo e Qua si preoccuparono e si affacciarono alla finestra. Con enorme stupore e tanto dispiacere, videro Zio Paperone che rubava nella casa affianco. I nipoti si misero a piangere. Qui, il più grande dei nipoti, escogitò un piano per fare smettere di rubare a Zio Paperone. Prese tutti i giocattoli a cui lo zio teneva di più e li sparse a terra. Poi mise Qua, il più piccolo dei nipotini,

insieme a tutti i giocattoli. Zio Paperone rientrò e, vedendo che Qua stava giocando solo, si preoccupò perché poteva farsi male, lo prese e lo sistemò sul divano. Da ciò i nipotini capirono che lo zio aveva un cuore d’oro e li amava molto. Così lo abbracciarono e lo convinsero a non rubare più.

Zotti

C’era una volta Zio Paperone, il quale come sapete era ricco e molto avaro. Una volta invitò i suoi nipoti Qui, Quo e Qua a passare una serata con lui per trascorrere qualche giorno con qualcuno della sua famiglia. Tutti insieme si divertirono, giocarono con tutti i giochi che trovarono in casa, compresi quelli che Zio Paperone aveva usato da bambino. Alle dodici in punto si misero al tavolo e, davanti ad un buon pollo cotto, si misero a mangiare. Dopo mangiato, Qui, Quo e Qua si rimisero a giocare tutti insieme. Con

Il caso del formaggio fuso Geronimo Stilton, amante di formaggi è diventato ricco vincendo a ratto e vinci 10.000.000.000 di toposoldi. Ora vive nella città di Formaggiopoli, la città dei ricchi. Vincendo il topo-concorso della città di Topoopo-città, ha vinto un formaggio con dentro un cereale, che poco dopo è stato rubato da Pinky, il maialino rosa, e dal suo complice Rubatti Stiratti, l ’ex presidente del Topoclub di Barçelona. Ora tocca a lui, lo scoiattolo dalle nocciole fredde, Joe Squitto! Egli ha già salvato Jerry, il topino piccolino, nell’arena Santiago Formaggieu; ha vinto cento Formaggi Nobel; ha inventato la formula del formaggio fuso; ha scritto un libro intitolato “Come difendersi dalle trappole per topi”. I suoi primi indizi erano verso il casinò Royal Club dove c’era Tony il Mafioso, un uomo pieno di formaggio freddo negli occhi. Lui sì che aveva formaggio! Ma era anche cattivo! Aveva 135.000 mogli e 4.000 figli, tutti bei topolini, ma era arrogante, prepotente e cattivo. Joe gli chiese se sapeva dell’accaduto, ma lui non rispose e gli mise tante trappole per topi. Joe le schivò, ma una gli si incastrè nel piede e gli venne un callo. Alla fine, Tony lanciò un fumogeno e scappò via. Rimase sempre nella lista dei pre-colpevoli. Il secondo indiziato era Giangio, il pennuto. Una volta arrivato, Joe gli chiese informazioni sull’accaduto. Giangio rispose con una lingua strana,

facendo versi accompagnati da movimenti di tutto il corpo. Poi disse: “Bukki, bukki” e gli cadde addosso una macchina con dentro 3.000 tonnellate di ferro. Joe rimase sconvolto e se ne andò. All’improvviso, trovò a terra una busta con dentro una cosa molto dura. Venne aperta e indovinate che cosa c’era. Nella busta c’era il formaggio fuso in mille pezzetti e su un biglietto c’era scritto: “È stato Tony. Creava troppi problemi. Ecco le prove”. Joe si recò dall’avvocato Nocciola, Maresciallo Nocciola, e dal suo aiutante Nicola Ghiandoletta. Questi accusarono Tony di aver rubato il formaggio. Poco dopo furono trovati altri tre biglietti uguali con scritto la

stessa cosa ma con nomi diversi: Tony, Gaspare, il suo compare di avventura Baldassar e Rocky. Joe si ritirò. All’improvviso, venne un uomo che diceva di chiamarsi Baldassar, uno dei tre ladri. Senza farsi scoprire raccontò che un certo Rocky, stesso nome del ladro, aveva lanciato un bigliettino con informazioni finte. Secondo voi, il colpevole l’ha fatto per soldi, per la moglie o per i formaggi? Scegliete la risposta. Abbiamo deciso di pubblicare “I piccoli gialli” a livelli, proponendo tre risposte. In base alla risposta che sceglierete, voi lettori potrete continuare a leggere la storia nel prossimo numero di Scrittoré.

Carone, Ienzi

Qui, Quo e Qua e il cuore d’oro dello zio

I piccoli gialli: Joe Squitto, l’esploratore

Pagina 9 FANTASIA

Page 10: Scrittore 2012 N.1

misero a pensare uno stratagemma per mandare via la maledizione da quella casa.

Davanti alla casa avevano visto un pozzo molto profondo e i bambini pensarono di farvi cadere gli zombie. Uno dei bambini, correndo fuori dalla casa, attirò gli zombie fino al pozzo. Il bambino, che era ormai vicino a l p o z z o , s i f e r m ò improvvisamente. Gli zombie non r iusc irono a fermars i e precipitarono tutti dentro al pozzo.

La casa si liberò dalla maledizione e i bambini vi andarono a vivere.

Porzi, Sajeva

Su una collina c’era una casa solitaria, abitata da una famiglia di zombie: la mamma Lala, il papà Storm, il nonno Nono, il figlio Frenk. Una notte ci fu un violento temporale e due bambini chiesero ospitalità. Bussarono alla porta e sentirono degli strani rumori che arrivavano dalla casa. Si spaventarono, ma entrarono lo stesso e videro una famiglia di zombie che dormiva russando molto forte. Pensarono che la casa fosse colpita da una maledizione e urlarono: “aah”. Gli zombie si svegliarono. I bambini si nascosero sotto i letti e si

Era una bella giornata nella villa. La signora Rosalie stava sdraiata sul letti-no a prendere il sole. Arrivò il maggiordomo Emmett a por-tarle la bibita. Quando Rosalie finì la bibita, il maggiordomo le disse che c’erano degli uomini d’affari: Geremie, Albert e Carlails, il fratello della signo-ra. Rosalie però non riconobbe suo fratello, che non vedeva da molti anni. Rosalie disse loro di aspettare perché si doveva cambiare i vestiti e andò nella sua stanza. Dopo un po’ si sentì uno sparo che proveniva dalla stanza della signora. Rosalie era morta. Nessuno aveva visto la scena perché Geremie era in sala d’attesa, Albert era in giardino, Carlails era alla toilet-te, vicino alla camera della signora, mentre Emmett stava andando a fare la spesa. Subito dopo, arrivarono tutti quelli che stavano nella villa, compresa la signora Morgè, un’investigatrice priva-ta. Tutti si riunirono nella stanza del delit-to. Appena entrarono, Morgè vide

l’arma, una pistola nera, e con atten-zione prese l’arma con dei guanti e la mise in una busta trasparente. Poi in-cominciò a chiedere a tutti i presenti dove erano. Ognuno rispose che non aveva visto la scena del crimine. Trovò nella camera del delitto l’accendino di Geremie, messo da Carlails per incastrarlo. Interrogò Ge-remie il quale disse che proprio il gior-no precedente aveva prestato l’accendino a Carlails. Morgè vide che la finestra della toilette era aperta e incominciò a sospettare di Carlails. All’investigatrice venne un lampo di genio: inventò che aveva fatto analizza-re un capello trovato nella stanza del delitto. Allora Carlails si sentì scoper-to e si dichiarò colpevole. L’investigatrice raccontò che il colpe-vole era Carlails perché il padre, che era morto da tanti anni, aveva lasciato tutto il suo denaro a Rosalie. Carlails aveva bisogno di molto denaro per pagare i debiti e l’aveva uccisa per prendere i soldi. Dopo un po’, arrivò la polizia che ar-

restò Carlails e lo portò in prigione. Il denaro andò al maggiordomo Emmett perché la signora Rosalie aveva prepa-rato il testamento, lasciando tutto a lui. Quindi il fratello si ritrovò in galera e senza soldi.

Contini, Magrini

IL CANE E IL GATTO

Il cane non si lagna,

se sta in campagna.

Con l’olfatto

scova il gatto,

nascosto nel cestino

del suo padrino.

Benvenuti

IL GHEPARDO

II ghepardo corre come un razzo

Raggiunge le velocità di un pazzo

Non si trova in Toscana

ma nella savana;

è un felino

ma non è un gattino

Verrecchia

LE TARTARUGHE

Le mie tartarughe sono genitori

di un piccolo tartarughino.

Mangiano a tutte le ore

e sono golose di pomodorino.

Sono verde e marrone

sono le mie tartarugone.

Contini

La maledizione della casa solitaria

La signora del delitto

SCRITTORÈ Pagina 10

FANTASIA

Page 11: Scrittore 2012 N.1

ANNO 2012, PRIMO NUMERO

che mio padre è morto giocando a carte?” L’amico risponde: “Collasso?” Non lo so, mica je stavo a guardà le carte!!

ØØØ

Un uomo dice ad un bambino: “Come

Un postino suona alla porta di una villa. Gli apre un bambino di cinque anni. Il postino gli chiede se c’erano i suoi parenti. Il bambino gli risponde che erano morti tutti sotto al trattore. Così il postino gli chiede che cosa faceva. Il bambino risponde che guidava il trattore.

ØØØ Stai in una grotta buia e hai a disposizione un fiammifero e un candelabro. Quale accendi per primo?

ØØØ

Qual è il colmo per un pizzaiolo? Avere la moglie che si chiama Margherita e che la “capricciosa” ogni “quattro stagioni”.

ØØØ

Totti racconta ad un amico: “Lo sai

è andata la pagella?” Il bambino risponde: “È andata bene” Il bimbo ci ripensa: “Anzi no, è andata male, ho preso tutti cinque e sei” L’uomo gli chiede: “In che cosa sei bravo, sono bravo a correre, ho battuto il record a non farmi picchiare da mio padre!!”

ØØØ

Sai qual è il colmo per un poliziotto? Avere i piedi piatti!

ØØØ

L’insegnante chiede a Totti: “Sai cos’è L’Arabia” Totti risponde: “L’arabbia è quella che mi viene quando non faccio gol!”

ØØØ

Pierino dice a suo padre: “Papà sai dov’è l’Africa?” Il padre risponde: “E che ne so, è la mamma che mette a posto!”

Carone, Ienzi

Giovanni “Perditempo”

L’angolo della risata

Giovanni si fece coraggio e partì. Poco dopo, passò per via Tritone

Primo episodio

C’era una volta, a Napoli, un bambino molto sbadato e senza il senso del tempo. Il s u o sop r an n o me e r a “Perditempo” grazie a questo difetto. Un giorno andò al lavoro dal padre. Dovete sapere che il lavoro del suo papà era molto importante: lavorava alla banca centrale, una banca molto importante. La madre lavorava in una frutteria come cassiera. Tentava anche di tagliare le melanzane che gli esplodevano in faccia. Giovanni a scuola era un birbantello. Ogni giorno, prendeva due note da ogni insegnante. Soprattutto dall’insegnante R o l a n d o B i a n c h i , soprannominato “la bacinella” per via della corporatura e per il modo in cui camminava, a papera. Un giorno Giovanni decise di fare una sorpresa ai suoi genitori: andare a scuola da solo. Pioveva, ma

dell’Immondezza, nome un po’ volgare per via della gente che viveva lì. Dal palazzo del signor Falco Vedobene venne tirato un sacchetto pieno di pomodori e pesce marcio che va proprio a colpire il povero Giovanni. Poi fu tirato il secondo sacchetto pieno di immondizia e di pannolini. Giovanni si abbassò e il sacchetto colpì il Rolando Bianchi, l’nsegnante, che svenne. Giovanni, nello stesso tempo triste per il suo maestro e felice per le tre ore di matematica saltate, andò a scuola in ritardo. P e r q u e s t o f u p o r t a t o dall’insegnante di storia, Aristotele Babilonio, dal preside. Erano presnti anche i genitori di Giovanni, mamma Senioça e papà Ràul Cappuccino, che lo prendono a botte e lo sgridano per averli fatti così tanto preoccupare. Così la sorpresa diventa una cosa cattiva. Ma non finisce qui! Ci rivediamo al

prossimo numero del giornalino! Carone, Ienzi

Pagina 11 FANTASIA

Page 12: Scrittore 2012 N.1

Cercai su vari dizionari e vocabolari, ma continuavo sempre a trovare spie-gazioni nella stessa lingua che parlava il bambino. Infine, mi arresi ed andai a dormire stanchissima. Sognai di incon-trare un bambino identico a quello che avevo incontrato nel pomeriggio. Egli mi disse le stesse parole incom-prensibili che mi aveva detto il bambi-no. Poi continuai a sognare tutte le cose che avevo fatto a casa la sera. Nel sogno trovai il significato: bastava mettere tutte le parole al contrario. La mattina seguente mi precipitai a fare colazione e provai a mettere al

contrario la frase detta dal bambino. Allora gridai con tutta la mia voce: - Siiii!!! Evviva! Ho capito. La frase signifi-cava: “Non ho capito”. Nel pomeriggio

incontrai il bambino. Gli chiesi, stavol-ta al contrario, come si chiamava. Egli mi rispose che si chiamava Kire, cioè Erik. Era un bambino molto simpatico.

Allora mi feci coraggio e gli chiesi se voleva diventare mio amico; però mi dimenticai di parlare al contrario. Egli mi fece la solita faccia di chi non riesce a capire. Pensai un attimo e, ridendo, glielo chiesi dicendolo al contrario. Mi fece cenno di sì con la testa e fummo felici entrambi. Dopo un po’ di anni decidemmo di venire nel mio mondo. Ora siamo i migliori amici ed io ho quasi imparato del tutto a parlare la sua strana lingua . Noi abbiamo deciso di tenere segreto che c’è un pianeta strano. Quindi, voi non dovete assolutamente dirlo a nes-suno. Infine, vi voglio dire una cosa: anche se un amico è di un altro paese o di un'al-tra città, può essere comunque diver-tente stare con lui; anzi è molto più divertente perché, per esempio, ti diverti a capire la sua lingua.

Magrini

Molto lontano da qui esiste un mon-do molto strano: il mondo alla rove-scia. Nessuno c’è mai stato. Solo io l’ho visitato. È strano perché tutto si svolge al contrario. Dopo aver passato vari giorni lì, non riuscivo più a capire niente! Tutte le persone camminavano al con-trario, parlavano al contrario, scriveva-no al contrario, leggevano al contra-rio… Tutto si faceva al contrario. Poi, cosa stranissima, le persone invece di mangiare normalmente, e quindi por-tare la forchetta alla bocca, portavano la bocca alla forchetta! Un giorno incontrai un bambino che stava cammi-nando al contrario. Lo guardai e gli chiesi come si chiamava. Egli mi guardò con una faccia strana e mi disse: - otipac oh non asucS! Io non ebbi la minima idea di cosa avesse detto. Allo-ra sorrisi e me ne andai. La sera, dopo aver cenato, mi sono messa su una poltrona dell’albergo a riflettere sulla cosa che mi era successa il pomeriggio. Pensai e ripensai… Non capivo pro-prio!

Nel bosco più bello della terra viveva un uccellino. Passava tutto il suo tempo a cantare tra i rami degli alberi, a volare con il vento e con le nuvole e a giocare con i raggi di sole che filtravano tra le foglie. Amava molto il suo bosco. Ma non aveva un amico. Nel bosco più bello della terra c’era un fiume dove viveva un pesce che passava tutto il suo tempo a guizzare tra le alghe, a giocare con la corrente e a inseguire i raggi del sole che penetravano sul fondo. Amava molto il suo fiume. Anche lui non aveva un amico. Un giorno l’uccellino vide il pesce e fecero subito amicizia. Da allora l’ uccellino passò tutto il suo tempo vicino al fiume. Volteggiava sull’acqua, salutava il pesce

con i suoi bei gorgheggi, gli raccontava come fosse bello volare. Nel frattempo, il pesciolino gli raccontava come fosse bello nuotare nell’acqua e

non sentire il proprio peso, scivolare tra le alghe ondeggianti o posarsi sui fondali silenziosi. I due amici si volevano molto bene. Ognuno parlava con tanto entusiasmo del mondo dove abitava. Così, ogni giorno, l’ uccellino visitava il p e s c e e s i raccontavano storie. Questo racconto è stato preso da “Mondo storie” della quinta. Mi è piaciuto moltissimo e ho

voluto pubblicarlo per farlo leggere a tutti quelli che amano le belle storie di amicizia.

Di Sabatino

Il mondo più strano

I due amici

“Tutto si faceva al contrario.

Poi, cosa stranissima, le

persone invece di mangiare

normalmente e quindi

portare la forchetta alla

bocca, portavano la bocca

alla forchetta!”

SCRITTORÈ Pagina 12

FANTASIA

Page 13: Scrittore 2012 N.1

ANNO 2012, PRIMO NUMERO Pagina 13 CULTURA

I videogiochi non sono importanti nella vita di un bambino perché si possono fare tanti altri giochi nella n a t u r a c o m e n a s c o n d i n o , acchiapparella guardie e ladri… Per esempio, se si ascoltano le cuffie la mattina prima di andare a scuola, non ci si concentra nell’esercizio che si deve fare. Anche la tv non fa bene soprattutto se si mettono canali non adatti. Guardando per troppo tempo la tv, non si fa nessuno sforzo fisico perché si sta sempre seduti su una poltrona ma si sviluppa molto il movimento del pollice che cambia canale. Secondo me non è bello essere isolati in un angoletto a vedere la tv da soli ma, si dovrebbe uscire insieme agli altri bambini e divertirsi all’aria aperta. Il computer porta molte malattie per la mano che sta sempre ferma sul mouse e per la vista perché si vede sempre la stessa cosa attraverso uno schermo. Anche i videogiochi fanno molto male perché a volte sono giochi non adatti a noi. Se si guardano per troppo tempo, poi la notte facciamo gli incubi. A volte, però, ci sono giochi che “fanno bene” perché ci si muove. Per esempio, io ho la “Wii” ma praticamente non ci gioco mai. Le volte che ci gioco, scelgo sempre

giochi di movimento (ho solo quelli) e non mi annoio mai perché, dopo un po’ che la uso, non sento più la stanchezza di fermarmi. Anche la tv ha qualcosa di buono. La tv ci informa di ciò che succede nel mondo attraverso i telegiornali ed i documentari. A noi bambini non piacciano questi programmi, perciò ci incantiamo a vedere i cartoni animati. A volte, però, non c’è il cartone che ci piace, perciò facciamo il giro dei canali e, se troviamo un film che è adatto a noi e che ci piace, ce lo vediamo. Per riconoscere un programma adatto a noi, c’è sempre un simbolo verde,

giallo o rosso che si trova all’angolo del televisore. Di solito io scelgo sempre i film con il simbolo verde che vuol dire che è adatto ai bambini. I videogiochi non sono importanti nella vita di un bambino; a volte hanno qualcosa di buono ma di solito, noi non ce ne rendiamo conto. Molti bambini vengono attirati da questi programmi perché si sentono soli e si annoiano. Io consiglio di coinvolgerli con dei giochi in compagnia o semplicemente giocare con loro al parco giochi.

Stabile

s o n o i monumenti. Infine ci sono i capolavori del p a t r i m o n i o o r a l e e i m m a te r i a l e dell’umanità, in cui ci sono le foto de l le m a r i o n e t t e , chiamate pupi. Nelle prime due pagine, le più importanti c’è una foto dell’Italia e, per ogni monumento, è indicato nel suo luogo e poi c’è la prima figurina di Val Canonica: il primo sito italiano scoperto nel 1979.

Quest’anno, i miei genitori hanno voluto non farmi fare l’album dei calciatori e hanno pensato bene di comprarmi quello del patrimonio Unisco, tanto alla fine ho finito l’album Unisco e ho comprato anche quello dei Calciatori, non ho potuto resistere, non mi sono mai perso un album dei calciatori. Ve lo voglio consigliare, perché i calciatori cambiano squadre, ma i monumenti, no. Ci sono quasi tutti i monumenti, o almeno quelli che la società Unisco si è offerta di proteggere: il Colosseo, la torre di Pisa, le Dolomiti, il quadro dell’ultima cena… Sotto c’è una descrizione in italiano e inglese e più in fondo alla pagina, c’è la spiegazione del territorio in cui ci

Nell’altra c’è la foto dei Longobardi e dei siti palafittaci preistorici dell’arco Alpino.

Carone

I mezzi audiovisivi sono un vantaggio per

il nostro tempo?

Il Patrimonio Unesco tutto in un album

Page 14: Scrittore 2012 N.1

SCRITTORÈ Pagina 14

CULTURA

Titolo:

La leggenda dei fiori di fuoco

Autore: Tea Stilton Editore: Piemme Data di pubblicazione: 2011 Ambientazione: Hawaii Personaggi: Niky, Coilette, Violet, Paulina, Pamela, Tom, Ekana, Natele, i due finti poliziotti, Renani, professore, Tea Stilton, “Vanilla Girls Genere: Avventura Soggetto: Flavia Barelli Copertina: Arianna Rea, Yoko, Ippolitoni, Hetty Formaggio Grafica: Paola Cantoni Illustratori: Sabrina Ariganello, Cristina Giorgilli, Michela Frare, Gaetano

Patrigno, Daniela Geremia, Raffaella Seccia e Roberta Tedeschi Trama: Le Tea Sister, cinque ragazze, partono per le Hawaii per una gara di “hula”. Quando il professore le chiama per dire loro che il Manua Loa, un vulcano, sta per eruttare, le Tea Sisters indagano per vedere se è vero. Consiglio: Lo consiglio a tutti quelli che amano leggere libri di avventure, di balli e delle Hawaii. Commento: Mi è piaciuto molto, perché all’interno ci sono molte informazioni sui vulcani e sulle Hawaii. In più ci sono vari test, consigli, ricette e lavoretti.

Magrini

nostro pianeta, la Terra. I pianeti gassosi sono: Giove, che è il più grande del sistema solare, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone, che è un

Miliardi di anni fa, come tutti sappiamo non esistevano forme di vita ma, grazie all’esplosione del Big Bang, un enorme corpo celeste, esistiamo noi e tutto l’Universo. Sempre secondo gli scienziati, infatti, il mondo si è creato così, dai corpi celesti più vicini a quelli più lontani. Nell’ Universo, non esistono soltanto pianeti, ma esistono anche: i buchi neri , le comete, le stelle cadenti e le meteore. I buchi neri sono come dei vortici o degli uragani, solo che sono nello spazio. Se tu entrassi in uno di quelli, o meglio se avessi il coraggio di andarci, saresti allungato come uno spaghetto. Le meteore, invece, sono molto pericolose per il nostro pianeta, perché se si scontrerebbero contro moltissima gente che potrebbe morire schiacciata. Per fortuna, però, ci sono i pianeti gassosi, che fanno in modo che le meteore non si scontrino con il

pianeta troppo piccolo e l’anno definito pianeta nano.

Di Sabatino

Invito alla lettura

L’Universo e il Sistema Solare

Buongiorno arcobaleno, oggi vieni a giocare con il mio bambino? Ma certo fiorellino, porterò con me anche il sereno!

Spazzerò via pioggia e malinconia per donare a tutti tanta allegria!

Stabile

IL fiore e l’arcobaleno

Page 15: Scrittore 2012 N.1

• È bello ricordare tutta la storia quando, dopo tanto tempo, decidi di rileggere un libro,.

• È bello rileggere ad un’altra persona, un libro che hai già letto.

• Per saper scrivere bei racconti, devi leggere molto e rileggere un libro. Ti aiuta.

• Se rileggi un libro, puoi imparare nuove parole.

• Quando si sta imparando a leggere, è utile rileggere un libro.

• Se si vuole raccontare un libro tramite uno spettacolo, quel libro va letto molte volte.

• Se cambiano i motivi per cui leggi un libro, ogni volta cogli nuove cose di quella storia.

• Se rileggi un libro che hai già letto, puoi leggere p iù velocemente quelle parti che ricordi meglio; mentre puoi mettere più attenzione in quelle che conosci meno o che conosci meno o che ti sembrano più interessanti.

Stabile, Benvenuti

• Una persona deve rileggere un libro per riprovare le sensazioni che aveva provato la prima volta che l’ha letto.

• I personaggi di un libro già letto sono come i tuoi vecchi amici che incontri.

• Quando una persona rilegge un libro complicato, può capire di più.

• Quando rileggi un libro, ti s en t i d i e s se re tu i l protagonista della storia.

Ci sono vari posti dove trovare i libri.

Ci sono le biblioteche che possono essere provinciali, nazionali, comunali.

Nella biblioteche pubbliche i libri si possono prendere in prestito e, dopo determinato tempo, si devono riconsegnare. Sono sistemati a seconda del genere e delle tipologie.

I libri si possono trovare anche nelle librerie, però, in confronto alla biblioteca, nella libreria i libri si vendono.

Nelle edicole, oltre ai libri, si trovano: album, riviste, fumetti e giornali. In edicola ci vado solo quando devo comprare l’album e il giornale per mia nonna.

Io non sono mai andato nelle biblioteche pubbliche. Ci vorrei andare e provare a prendere in prestito un libro. Se questo accadesse, ne sarei molto felice. Sarei ancora più felice se, per la prima volta, in biblioteca andassi a fare una gita con la mia classe.

In libreria io ci vado quasi tutti i giorni. Se fanno un film di un libro che compro, non vorrei vederlo altrimenti non potrei immaginare i personaggi.

All’inizio non mi va di leggere un libro. Dopo poco, mi appassiono e quindi da questo riesco a dedurre che leggere è

una cosa bellissima e che non me la può strappare nessuno.

Una pubblicità dice: “Leggere è il cibo della mente. Passa parola!”

Anch’io dico a voi: “Passa parola”.

Benvenuti

I motivi per leggere un libro già letto

Io e la lettura

Libri

ANNO 2012, PRIMO NUMERO Pagina 15 CULTURA

di allevamento: liberi come il vento. Libri di abbigliamento: chiusi in un appartamento; di barzellette: non hanno orecchiette:

Moreschini

Libri di avventura: un pizzico di paura; di orrore: hanno il tumore. Libri di azione: verso il meridione; di labirinti: verso i recinti. Libri di arredamento: mi addormento;

Page 16: Scrittore 2012 N.1

SCRITTORÈ Pagina 16

CULTURA

Questi sono i nostri consigli:

Lavatevi i denti tutte le volte che mangiate. Mangiate cose sane: carne, latte, uova, formaggi, verdure crude, frutta. Non divorate un sacco di roba dolce. Se vi capita, lavatevi subito i denti. Usate uno spazzolino piuttosto robusto, con le punte arrotondate, e un dentifricio senza zuccheri che contenga fluoro attivo.

Lo spazzolino va cambiato almeno una volta al mese. Spazzolate tutte le superfici dei denti, davanti, dietro, sopra, vicino alle gengive: anche loro hanno paura della placca. Ricordatevi le nostre ascelle. Usate il filo la sera, prima di addormentarvi. Andate dal dentista una volta ogni sei mesi: se tutto è OK, si complimenterà con voi. Non sbuffate se vi da qualche consiglio!

Magrini

BAMBINO: - Lavare, lavare, sempre lavare! Ma insomma, si può sapere che volete voi denti? DENTI: - Noi vogliamo stare nel pulito, non avete ancora capito? E poi vogliamo essere lavati dappertutto, non solo davanti, anche sulla schiena, sulla testa e sotto le ascelle.

I consigli per avere denti sani

I denti: trattali bene!

Ti lavi i denti: Tre volte al giorno Due volte al giorno Una volta al giorno

Quando ti lavi i denti, lasci l’acqua:

Aperta Chiusa Semi-aperta

Usi uno spazzolino: Elettrico Normale Morbido

Usi il dentifricio: Durbans Pasta del Capitano Mentadent

A B C

C

A B C

A B C

A A

Maggior numero di A:

Maggior numero di B:

Maggior numero di C:

Stai molto attento ai tuoi denti e cerchi di apparire sempre al meglio.

Non dai molta importanza ai tuoi denti, ma cerchi sempre di avere un sorriso impeccabi-

le.

Lavarti i denti un po’ ti secca, ma sai che devi farlo.

Completa scrivendo una X sulle lettere, poi leggi in fondo alla pagina.

www.regione.lazio.it

(Magrini)

Page 17: Scrittore 2012 N.1

Per mantenersi in forma, bisogna dedicarsi soprattutto allo sport e al movimento fisico. Dopo di che, è necessario seguire una buona alimentazione. Come mostra la piramide alimentare, bisogna mangiare soprattutto cereali, pane, pasta, riso, patate… che contengono carboidrati e grassi che ci danno energia. Poi bisogna mangiare in quantità minori frutta, verdura e legumi: Tali alimenti contengono: zuccheri e proteine, che servono a costruire le cellule nuove e a rinnovare quelle esistenti; vitamine, che prevengono le malattie; ferro, che è importantissimo per i bambini che devono crescere, per le donne in gravidanza, per gli anziani.. Poi bisogna mangiare un po’ d’olio d’ oliva e latticini Dopo di che, bisogna consumare moderatamente la carne di pesce, la carne bianca, le uova. Infine non bisogna mangiare troppi dolci, né troppa carne rossa. Invece, passando alle bevande, bisogna

consumare sei bicchieri d’ acqua al giorno e un bicchiere scarso di vino a pasto. Quindi: “Se in forma vuoi diventare, queste cose devi mangiare”. Curiosità: il detto: “Una mela al giorno, toglie il medico di torno! “, non è così sbagliato. Secondo alcuni studi recenti, la buccia della mela,” toglie veramente il medico di torno” . Nella buccia delle mele c’è una sostanza che rafforza il sistema immunitario riducendo le possibilità di ammalarsi. L’ alimentazione parte 1^

Se una dieta equilibrata vuoi fare, un po’ di tutto devi mangiare, ma senza esagerare, altrimenti puoi ingrassare e poi indietro è difficile tornare. Questo è quello che dice la piramide alimentare, e, se vuoi dimagrire, la devi ascoltare.

Questo è il mio menù

La piramide alimentare

ANNO 2012, PRIMO NUMERO CULTURA

Colazione Intervallo Pranzo Pomeriggio Cena Dopo Cena

Latte e biscotti Galak il cioccolato bianco Kino8 la bevanda gassata

Gnocchi al pesto Purea o Philadelphia

Tramezzino, prosciutto e formaggio

Cordon blue, una specie di cotoletta ripiena di prosciutto cotto e formaggio Uova strapazzate

Spremuta d’arancia

Colazione Intervallo Pranzo Pomeriggio Cena Dopo Cena

Latte e brioches Due pizze Pasta con i capperi e tonno

Una brioche Minestrone con carote

Una camomilla

Commento di Federico Sajeva

Secondo me è un’alimentazione equilibrata ricca di zuccheri, ma anche ingrassante perché ci sono molti grassi. Mi piace poco il kin8 e per questo gli consiglio di non bere troppe bibite gassate. Comunque spero che possa riequilibrare la sua alimentazione.

Commento di Augusto Porzi

Secondo me Federico mangia troppo durante la colazione e gli intervalli e durante il pranzo. A cena, o dopo, mangia correttamente e in modo sano.

Augusto:

Federico:

Pagina 17

L’alimentazione parte 2^

La verdura devi mangiare. ma senza ignorare la piramide alimentare. proteine, grassi e vitamine devi mangiare, Se a letto non vuoi restare.

Scialpi

Page 18: Scrittore 2012 N.1

arrabbiare l’admin, cioè il capo di un server. Un server è un mondo dove si può giocare online con gli amici, dove si può costruire e “griffare”, cioè

distruggere le case costruite dagli altri giocatori.

Porzi, Sajeva

Minecraft è un gioco per Mac e Windows.

È un mondo virtuale fatto a cubetti dove bisogna principalmente costruire case e miniere con tanti minerali.

Di giorno, in giro per la mappa, si trovano galline, mucche, pecore, maiali. Invece, di notte, si trovano zombie, scheletri, ragni e Creeper, un tipo di zombie che esplode quando ti avvicini. C’è lo spettro che distrugge le case, fruga fra le ceste piene di roba e uccide se viene attaccato.

Io, Federico Sajeva, che non sono molto bravo a giocare. Sto imparando a costruire case, scavare miniere, costruirmi l’armatura, il piccone, la spada, la paletta e l’accetta. Sto imparando da solo e aiutato anche da un bravissimo giocatore della mia classe: Augusto Porzi.

Il costo di Minecraft varia da 26,90€ a 19,50€.

Ora parliamo del “Griffaggio”, un sistema per divertirsi e per fare

Il gioco è una parte molto importante nella vita di ogni bambino e si può suddividere in giochi a quadre, singoli ed elettronici.

I giochi a squadre sono divertenti perché si gioca in gruppo si fa amicizia e come dice il detto: “Più siamo e meglio è”. Il mio gioco preferito a squadre è “Guardia e ladri”. È molto divertente, perché fondamentalmente si corre. Le guardie devono prendere i ladri. Una volta catturati tutti i ladri, ci si inverte di ruolo.

I giochi singoli sono divertenti perché puoi contare solo su te stesso,

metterti alla prova e sviluppare la fantasia. I miei giochi preferiti sono le costruzioni e le macchinine di ogni tipo.

I giochi elettronici sono divertenti, però non sviluppano la fantasia e possono rovinare anche la salute, se ci si gioca troppo. Il mio preferito è Monopoli.

I bambini giocherebbero tutto il giorno senza fare altro. Però, devono fare cose molto importanti. La prima è andare a scuola e fare i compiti. Una scuola è necessaria perché si imparano molte cose utili, per avere una cultura

e poi per avere delle capacità per svolgere un lavoro.

Un altra cosa molto importante è lo sport. Infatti, tutte le attività sportive sono necessarie per mantenersi in forma, divertirsi e stare insieme agli amici.

Nonostante io sappia che a scuola e lo sport sono importanti, alcune volte mi dispiace sospendere il gioco per fare i compiti o andare in piscina.

Leonardo Contini

La seconda regola è di non scaricare giochi insicuri: possono rompere il vostro computer.

La terza è quella di non andare mai su siti strani e sconosciuti. Fatevi aiutare dai vostri genitori se dovete scegliere un sito o visitatelo ma con molta cautela e attenzione.

La quarta è quella di cercare di non stare troppo tempo al computer. Non è una regola per Internet ma è per il

Ecco a voi le cinque regole e dei consigli per navigare bene in Internet.

Dovete sapere, cari lettori, che Internet non è un giochino e può anche essere pericoloso.

Prima di tutto, non bisogna mai incontrarsi con persone conosciute su Internet. A meno che non le abbiate già viste. Si deve stare sempre attenti quando si fanno conoscenze su internet.

vostro benessere e soprattutto per il vostro corpo!

La quarta è quella di non andare su siti che sono pericolosi.

La quinta è di informarsi i quotidiani online come: La Repubblica, Il Corriere dello Sport, Il Corriere della Sera, Il Messaggero. Non fatelo invece su siti che forse non danno le giuste informazioni.

Carone, Ienzi

Minecraft: un mondo tutto virtuale

Importanza del gioco

Navigare sicuri in Internet

SCRITTORÈ Pagina 18

CULTURA

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St o imp ara nd o a costr uire case, s cav are miniere. . .St o imp ara nd o a costr uire case, s cav are miniere. . .St o imp ara nd o a costr uire case, s cav are miniere. . .St o imp ara nd o a costr uire case, s cav are miniere. . .

ANNO 2012, PRIMO NUMERO

Il Trentino Alto Adige è la regione più a nord d’Italia. Essa è composta dal Trentino in cui si parla italiano e che prende il nome da Trento, e dall’Alto Adige, che può essere chiamato anche Sud Tirolo, perché fino al 1889 è appartenuto al territorio austriaco denominato Tirolo. Nell’Alto Adige, una maggioranza di persone parla tedesco, mentre una minoranza di persone, che abita alcune valli, parla il ladino, una lingua che deriva dal latino e dal tedesco antico.

Il Trentino Alto Adige è abitato da circa un milione duecentomila persone.

Il territorio è interamente montuoso, e la sua superficie copre il 4% dell’Italia.

Il Trentino-Alto Adige ha solo due province: Trento, il capoluogo di regione, e Bolzano, che in tedesco si

dice Bozen.

Il fiume più importante è l’Adige, che è il secondo fiume più lungo d’Italia.

Tra le montagne c’e il monte Adamello, che divide con la Lombardia, in cui c’è il ghiacciaio più grande d’Europa.

Invece poi c’è la Vetta d’Italia chiamata così perché è quella più a nord dell’Italia, proprio ai confini con Austria.

N o n b i s o g n a dimenticare le Dolomiti, che attirano molti turisti per via del loro affascinante colore rosato creato dai coralli e le conchiglie che ha depositato il mare.

In Trentino-Alto Adige si coltivano

meli, peri, viti e dai boschi si ricava il legname.

Magrini, Stabile, Scialpi

in iz ia a crescere in maniera straordinar ia . È un’eccel lente nuotatrice!

Il castoro euroasiatico vive in Europa. È il più grande roditore europeo. Il suo pelo è impermeabile e, quando nuota sott’acqua, sia le narici che le orecchie si chiudono. Per avvertire i suoi compagni di un pericolo, sbatte rumorosamente la sua coda larga e piatta sulla superficie dell’acqua.

La testuggine alligatore, invece, abita negli Stati Uniti sud-orientali. È la testuggine d’acqua dolce più grande del mondo: ragg iunge i 100 chilogrammi di peso. Per catturare le sue prede, rimane ferma con le fauci spalancate e attira i pesci muovendo una linguetta rosa a forma di verme posta nella sua bocca.

Il pangolino dalla coda lunga vive nell’Africa a sud del Sahara. È il mammifero con più ossa nella coda: quarantasette. Il suo corpo è ricoperto da dure placche che formano una vera e propria corazza. È privo di denti e ha una lingua lunga 25 cm che usa per catturare formiche e termiti.

La manta gigante vive negli oceani Atlantico, Pacifico orientale e Indiano. È in via di estinzione. È la più grande manta del mondo. Le sue pinne possono raggiungere 7 metri di

Di animali ce ne sono tanti, ma alcuni sono speciali.

La lontra gigante del brasile è uno di questi. Questo animale vive in sud America settentrionale e centrale. È la lontra di fiume più lunga del mondo: raggiunge 1,4 metri di lunghezza. Per muoversi nell’acqua usa la sua lunga coda appiattita come un remo.

La rana golia, altro animale speciale, vive nella Guinea equatoriale. È la rana più grande del mondo: raggiunge i 40 centimetri di lunghezza. Quando è girino presenta dimensioni normali ma, dopo la trasformazione in rana, lunghezza. Nuota lentamente ma, se si

sente minacciata, accelera e salta fuori dall’acqua.

Il pesce pietra vive nelle barriere coralline dell’Oceano Indiano. È uno dei pesci più velenosi del mondo. Il suo veleno è contenuto in tredici spine appuntite che si trovano lungo la schiena! Si mimetizza perfettamente tra le rocce, rannicchiandosi in una piccola cavità, scavata nel fondale con le pinne pettorali, o coprendosi in parte con la sabbia.

Queste informazioni le abbiamo ricavate dall’album Amici Cuccioletti. Abbiamo scelto alcuni animali, quelli più interessanti, per informare coloro che amano leggere le curiosità.

Contini, Di Sabatino

Trentino Alto Adige

Animali da record

CULTURA Pagina 19

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Arlecchino

Nasce a Bergamo. Rappresenta un servo in cerca di una vita migliore. Ingenuo e credulone, si trova sempre in mezzo ai guai. Indossa pantaloni aderent i con toppe e g iacca multicolore porta attaccato alla cintura un piccolo bastone e una piccola borsa. In testa porta un cappello di feltro con un codino di coniglio. In viso calza una maschera nera che non toglie mai. Stenterello

È una maschera Toscana di Firenze. Ha un aspetto di un uomo sparuto e molto magro dotato d i una strampalata furberia e con una grande capacità di espressione che alimenta protecnici bisticci. Gianduia

Maschera tipica di Torino e dal suo nome deriva il nome della cioccolata G iandu ia e de l c iocco la t ino Gianduiotto. I l costume della maschera si compone di una giacca col bordo rosso, un panciotto giallo, larghi pantaloni marroni, calze rosse, un fiocco al collo e l’inseparabile ombrello.

Rugantino

Maschera del teatro romano che impersona un tipico personaggio romanesco:”Er bullo de Trastevere”. Svelto con le parole e con il coltello, è un giovane arrogante, ma in fondo buono e amabile. È rappresentato oggi dal tipico “coatto” della periferia romana. Veste con un cappello rosso

alto, giacca marrone, panciotto rosso, calze a strisce orizzontali rosse gialle, scarpe con fibbia. Rappresenta l’arroganza ovvero la spavalderia. Meneghino

Maschera milanese in persona un servitore rozzo ma di buon senso;vestito con una lunga giacca marrone, calzoni corti e calze a righe rosse e bianche un cappello a forma di tricorno una parrucca con un codino, stretto da un nastro. Pantalone

È una maschera veneziana che rappresenta il tipo del vecchio mercante avaro e lussurioso. Appare come una figura robusta, sgraziata. Indossa una calzamaglia e una maschera nera. Ha il naso adunco, la barba da capra, una cinta in cui sono appese una borsa e un coltello. Pulcinella

Maschera che napoletana rappresenta il servo sciocco e credulone e sempre af famato. Degno compare di Arlecchino. Vestito di bianco con un cappello a punta, maschera nera e cintura rossa.

Ienzi

Le maschere italiane più famose

SCRITTORÈ Pagina 20

CULTURA

de Janeiro, in Brasile, dove per intere giornate gli abitanti, mascherati, ballano sopra carri il ballo locale: il “Samba” In Italia, durante questo periodo, i bambini possono assaggiare diversi tipi di dolci. A Roma, mangiamo le frappe e le castagnole Diversi bambini si divertono a lanciare coriandoli o a spruzzare con le bombolette addosso ai loro amici, i quali non si divertono perchè si ritrovano coperti di una strana sostanza e di coriandoli.

Ad alcuni bambini, soprattutto alle femmine, p iace truccars i per interpretare meglio il personaggio scelto.

Magrini, Di Sabatino

Carnevale è la festa più bella, soprattutto per i bambini più piccoli. I bambini si vestono con diverse maschere e costumi presi da personaggi divertenti, come Topolino, Minni, principesse… Alcune città: Venezia, Roma, Napoli, Bologna, Milano e Torino hanno inventato diverse maschere, le quali sono conosciute in tutta Italia. A Venezia c’è Pantalone, a Napoli Pulcinella, a Roma Rugantino, a Torino Gianduia, a Milano Meneghino... Il Carnevale più famoso è quello di Rio

Carnevale: una festa in tutto il mondo

Page 21: Scrittore 2012 N.1

Il gobbo di Notre-Dame de Paris. Notre-Dame de Paris è uno dei romanzi più famosi di Victor Hugo. Pubblicato all’età di 29 anni, nel 1831, fu il primo grande successo dello scrittore francese. Il libro è ambientato nel 1482 a Parigi e da questo sono state tratte più rappresentazioni teatrali e un cartone animato della Disney. Racconta la storia di Quasimodo (il suo nome significa “formato a metà”), un bambino deforme la cui mamma (zingara) è stata uccisa da Frollo (un arcidiacono nel libro, un giudice nella rappresentazione teatrale e nel film). Quasimodo è rinchiuso da Frollo nella torre della grande cattedrale parigina e, anni dopo, adolescente, assiste dalla sua “casa” all’allegro arrivo delle carovane di nuovi gitani che arrivano in città a celebrare “La festa dei folli” il 6 gennaio. Il giovane campanaro trascorre le giornate appollaiato sulle guglie, in compagnia dei “gargoyle”, statue di pietra animate, quando nota tra gli zingari una bella ed esuberante ragazza di nome Esmeralda. Scende facilmente dalla torre per immergersi tra la folla mascherata. È in atto l’elezione del re dei folli: la maschera più brutta e orripilante. Vedendolo per la prima volta, ma scambiandolo per una messa in scena, Quasimodo finisce, per essere acclamato vincitore, senza volerlo. Ben presto la folla scopre che non è una finzione. Esplode in risa e sberleffi arrivando addirittura a colpirlo con frutta e ortaggi. Esmeralda, orribilata della scena, si affretta in sua difesa, da sola. Quando il giudice Frollo vede quel che accade e riconosce il giovane Quasimodo, manda uomini armati e Febo, il capitano della guardia, a catturare il fuggitivo e la ragazza. P r o p r i o q u a n d o i s o l d a t i sopraggiungono, Esmeralda scompare, mentre il povero campanaro è costretto a tornare nella torre di Notre-Dame. Intanto il cattivo Frollo da ordine di cercare gli zingari in tutta la città. Febo si ribella al potere del giudice, rischiando di essere ucciso. È salvato proprio da Esmeralda che chiede all’ingenuo Quasimodo di nascondere e curare Febo. Frollo, che ha intuito il sentimento che

unisce i giovani, decide di sfruttare l’ingenuità del campanaro. Rivela a Quasimodo che ha scoperto il luogo segreto dove si nascondono gli zingari e che all’alba lo attaccherà con ingenti forze. In realtà si tratta solo di un pretesto, ovvero di una scusa, per obbligare Quasimodo ad andare ad avvisare gli zingari. Quasimodo e Febo si recano quindi alla corte dei miracoli, il luogo segreto dove si nascondono tutti i fuorilegge. Non sanno però che Frollo e i soldati li stanno seguendo. Il tranello di Frollo dunque è compiuto. Imprigiona Febo e gli zingari, condannando Esmeralda al rogo e incatenando Quasimodo alla cattedrale. L’indomani all’alba, davanti allo

spettacolo di Esmeralda morente, Quasimodo si ribella e riesce a liberarsi salvandola. Nel frattempo Febo e gli zingari attaccano i soldati. Frollo riesce ad entrare a Notre-Dame e a liberarsi dell’arcidiacono. Tenta di uccidere Quasimodo, ma il campanaro riesce a fuggire, nascondendosi con la ragazza svenuta sull’estremità di un balcone. Frollo li segue e armato di spada tenta di ucciderli. Durante la loro lotta, Frollo rivela a Quasimodo il segreto della morte di sua madre e cerca di buttarlo dal balcone. Il campanaro riesce ad aggrapparsi al mantello di Frollo, mettendo ora lui in pericolo di vita e avendo la possibilità di ucciderlo, lasciandolo cadere nel vuoto. Frollo, però, riesce a salire su un “gargoyle” ed è intenzionato a decapitare Esmeralda che stava aiutando Quasimodo a risalire sulla balconata. Il gargoyle su cui si appoggia si rompe e Frollo precipita dalla cattedrale, morendo definitivamente. Febo ed Esmeralda coronano la loro unione e il buon Quasimodo è acclamato dalla folla. Q u e s t o è l ’ e p i l o g o d e l l e rappresentazioni teatrali e del film animato della Disney. Nel libro invece l’autore racconta un altro epilogo. Esmeralda è catturata e fatta impiccare sotto gli occhi di Frollo che osserva impassibile l’esecuzione. Quasimodo, disperato, uccide Frollo e poi, con il cadavere della donna tra le braccia, si lascia morire a sua volta.

Carone, Ienzi

ANNO 2012, PRIMO NUMERO

Il Gobbo di Notre-Dame in... poche parole

Pagina 21 CULTURA

Page 22: Scrittore 2012 N.1

SCRITTORÈ Pagina 22

GIOCHI

Il gioco più bello dell’anno è uscito: Fifa 12 della “EA Sports”, con tornei, classifiche e partite online, per Xbox, Play- Station e altre piattaforme. Noi abbiamo la Play- Station 3 e vi assicuriamo che è bellissimo, rispetto a Pes 2012, l’acerrimo nemico di Fifa 12, i due migliori videogiochi. Pes, non ci appassiona tanto perché ha poche modalità; mentre a Fifa ti puoi addirittura creare una squadra, comprando i giocatori all’asta o comprandoti pacchetti, fino a crearti la rosa dei tuoi sogni.

Secondo un sondaggio fatto dai sottoscritti, i bambini della quinta elementare preferiscono Fifa 12, che vince con una schiacciante vittoria di cinque bambini su sei. Fifa e Pes, non solo sono sulle console (PS3, Xbox, Nintendo DS, DSI e 3DS) ma anche sui telefonini, palmari come quelli Android, Apple e altri. Sull’Ipod Fifa 12 ha una scelta di squadra addirittura fra le nazionali; anche Pes ha la scelta, peccato che ha la modalità online non esiste. La grafica per Fifa 12, sull’Ipod è in HD,

sulla Play- Station 3 e sull’Xbox è splendida. Grazie al sistema Play-Station Network (per Xbox e le altre c’è il loro sistema), si possono avere amici ondine e invitarli ad una partita con la propria squadra creata a Ultimate Team, creando un torneo o un campionato con loro. Alla fine, Fifa 12 è sempre stato il migliore!! O almeno per noi…

Carone, Verrecchia

siamo stati. Ci mettiamo “online” per giocare insieme. A s co l t i amo l a musica che piace a noi. Secondo noi, i bambini possono vivere bene, anche senza questo apparecchio elettronico. Anzi, sarebbe meglio che lo usassero poco perché fa male al cervello, agli occhi, alle mani. Perciò noi consigliamo di usarlo solo quando serve per comunicare e rispondere ai messaggi importanti e alle e-mail.

Sartoretti, Sajeva

C’è invece l’Ipad2 che dispone di PhotoBook, un programma con il quale puoi fare le foto e modificarle. L ’ I p o d t o u c h , i n v e c e , h a un’applicazione che si chiama FaceTime, con cui video-chiami. Quando compri un Ipod, scegli quanta quanta memoria può contenere. Noi utilizziamo solo l’Ipod Touch perchè non ci servono altri dispositivi. Ci chiamiamo per dirci le cose e per farci mettere su Minecraft, un gioco virtuale dove si deve costruire le case con i cubetti e sopravvivere. Ci scambiamo i messaggi e le foto dove

Molti sono i dispositivi elettronici che le persone utilizzano per varie attività: l ’ Iphone, l ’ Ipad, l ’IPod Touch, dispositivi elettronici creati da Steve Jobs, un americano che è morto alcuni mesi fa. L’Iphone è un cellulare con le seguenti applicazioni: cellulare, messaggi, edicola, musica, itunes, orologio, mappe , sa far i , memo voca l i , fotocamera con flash e zoom e con la e-mail. L’Ipad è un dispositivo che ha lo schermo “touch”, cioè che se lo tocchi le applicazioni si aprono.

Dispositivi elettronici: ma quanto servono?

Fifa 12: il gioco più bello

tutti i video di Youtube da tre visualizzazioni a oltre mille. La puntata di “Ehi Mela!” più divertente è stata quella dove un’arancia si trovava fianco a fianco di un’arancia disturbatrice. Essa non aveva mai visto una sua simile e ha

Nasce “Ehi Mela!”, il cartone di un’arancia disturbatrice che tormenta tutti i suoi amici frutti: dalla mela alla banana, al pomodoro. Tutti finiscono per morire grazie “all’uomo” che se li mangia . Il creatore è un inglese che, usando l’effetto dell’Apple, la marca migliore del mondo, è riuscito a mettere le sue facce all’interno degli oggetti. Il suo ID (identità) di Youtube è Daneboe. Il cartone è molto divertente e simpatico. Tuttavia noi siamo sconvolti da come s ia diventato molto popolare. Addirittura da essere copiato, cambiando argomento, dalla frutta ad oggetti come cellulari, fogli di carta e tante altre cose! Il cartone è in inglese perché l’autore è inglese. Le persone, però, sono riuscite a tradurlo nella propria lingua, battendo

incominciato ad imitarla. Entrambe si imitavano a dire le stesse battute e una è diventata gelosa dell’altra. Alla fine, l’arancia disturbatrice, quella che ha fatto fuori tutti, ha batte l’arancia imitatrice, grazie all’umano il quale con essa si fa una bella spremuta. Da un’azione normale dell’uomo diventa un’azione terr i f icante: l ’arancia imitatrice viene spremuta e il succo bevuto. Peccato che l’uomo prende una scatola e la rovescia accanto all’arancia disturbatrice, la quale è speranzosa di trovare un nuovo amico da disturbare. Dalla scatola escono tutte arance imitatrici. È incredibile che escano tutte queste arance! Dopotutto, non è colpa sua se tutte le arance e tutti i frutti vengono bevuti o mangiati dall’uomo. L’arancia voleva sì disturbarle ma essere anche loro amica!

Carone, Ienzi

“Ehi, mela!”: il video più gettonato

Page 23: Scrittore 2012 N.1

ANNO 2012, PRIMO NUMERO

Il Palermo ha battuto in casa la Lazio per 5-1. La squadra biancoazzurra, anche se priva di molti titolari, ha mancato completamente la difesa e l’attacco è stato veramente carente. I cinque gol della sconfitta, segnati da Barreto, Donati, Silvestre, Budan e Miccoli della squadra siciliana, sono stati fatti nel primo tempo e i primi minuti della ripresa. Il Palermo resta ottavo in classifica, ma l’Europa è sempre più vicina. Merito del Palermo è avere chiuso in fretta la partita con 12 tiri totali, dei quali 6 nella porta avversaria. Il gol di Kozak nel finale non riesce a rendere meno dolorosa la disfatta della squadra bianco-azzura. L’allenatore del Palermo Mutti ha mostrato, nonostante la vittoria, una atteggiamento prudente, dicendo che la squadra deve ancora correggersi, migliorare e provare a vincere anche fuori casa.

Benvenuti

Il surf è uno sport che si pratica in acqua. È uno degli sport più famosi al mondo. Consiste nel cavalcare un’onda grande o piccola che da la spinta alla tavola su cui il surfista deve stare in piedi e fare le acrobazie. La tavola del surf è composta da uno strato di vetro resina, uno di plastica, uno di polistirolo che serve a farlo galleggiare, e tutto il resto è di plasti-ca. Il campione del mondo, quando caval-ca le onde, fa tantissimi 360, cioè gira

la tavola di 360 gradi e poi continua. Ha vinto tantissime gare, ma fra venti o trenta anni non surferà più perchè sarà troppo vecchio. Un mio amico che sa “surfare” è Giu-lio. Egli mi ha detto che c’è un bambi-no di dieci anni che vive accanto a lui che ha vinto delle gare di surf. Il surf è bello perché si prova adrenali-na, ti diverti e ti ecciti. Però, è perico-loso soprattutto se si arriva vicino agli scogli perché ci si può far molto male o addirittura perdere la vita.

Io sono un “surfatore” molto bravo. Quando prendo velocità e curvo sull’onda, provo tutte le emozioni de-scritte prima.

Porzi

CALCIO: Sconfitta della Lazio a Palermo

Il surf e i suoi campioni

SPORT Pagina 23

L’italiano Blardone ha vinto lo slalom gigante di Crans Montana, in Svizzera. L'azzurro si è imposto sugli austriaci Marcel Hirscher e Hannes Reichelt, dopo che nella prima “manche” era secondo a due centesimi proprio da Hirscher. Per Blardone è la seconda vittoria stagionale, dopo quella in Alta Badia, ma è anche il quarto podio con-secutivo. Lo sciatore italiano ha mo-strato tutta la sua gioia per questa vittoria, dicendo che essa conferma il suo valore e gli ottimi risultati della stagione. Lo sciatore azzurro, infatti,

durante la sua carriera è salito sul po-dio 24 volte, con 7 vittorie e, da più di dieci anni, è sempre tra i migliori del mondo.

In questa gara, nonostante la neve che, date le temperature primaverili, non era perfetta, lo sciatore italiano è sce-so preciso e senza errori. Nello slalom gigante è il terzo in classifica.

Secondo me, lo sci è uno dei migliori sport al mondo perché si va velocissi-mi. Mentre scio, penso sempre che

non mi devo distrarre perché poi per-do l’equilibrio e cado. Ogni anno, a dicembre, vado a sciare in Trentino Alto Adige e in Piemonte.

Scio dalle nove di mattina all’una e poi ritorno a sciare nel pomeriggio fino alle cinque. Quando scio, faccio piste di tutti i tipi: blu, rosse e le nere. La pista che mi piace di più è la rossa perché è una pista di difficoltà media. Io consiglio a tutti di sciare perché è bellissimo fare le piste.

Sajeva

SCI: Blardone vince a Crans-Montana

Page 24: Scrittore 2012 N.1

Ecco a voi il meglio del meglio senza dubbi. Si parlerà del calcio italiano e dei suoi talenti. I talenti non sono quelli già popolari, ma sono i novellini, che da sconosciuti diventano fenomeni. La scelta è stata difficile, perché quelli già famosi sono di più dei novellini. Il primo è Steven Jovetic, un talento della Fiorentina che ha ventidue anni. Nel Partizan è stato due anni; poi è passato alla Fiorentina per tre anni. Se finisce quest’anno sarà il quarto. Jove-tic è un giocatore molto veloce e tec-nico. Quest’anno sta giocando più del solito da titolare. L’anno scorso si era procurato dei brutti infortuni. Il secondo è Erik Lamela, il giocatore della Roma. Il suo nome era scono-sciuto, ma poi dal suo debutto nella Roma tutto il mondo lo conosce. Ha giocato due anni nel River Plate. Il pri-mo anno era uno sconosciuto, il se-condo è diventato famoso, grazie a Thomas Di Benedetto, attuale presi-dente della Roma. Lamela è un gioca-tore veloce e fa dei bellissimi dribbling. È un ottimo tiratore “a giro”. Il terzo è Sebastian Giovinco, ex gio-catore juventino. Tradito dalla sua squadra, fu venduto al Parma con un contratto di tre anni. Giovinco è un giocatore molto veloce; infatti, grazie alla sua velocità, si è guadagnato il so-prannome di “Formica Atomica”. Il quarto è Gaston Ramirez, giocatore del Bologna. Prima è stato nel Penarol

per due anni; poi si è trasferito a Bolo-gna per tre anni. Stessa cosa per lui come per tutti: forse farà un altro anno per arrivare a quattro. Gaston Ramirez è un giocato-re molto creativo: è un fantasista. Il quarto è Victor Ibarbo il giocatore del Cagliari. È il suo primo anno in Serie A nel Cagliari. Per due anni era stato nel National, una squadra Co-lombiana. Ibarbo è un giocatore che realizza tanti goal. Infatti, ha realizzato

sette gol su diciannove partite. Un ottimo punteggio! Il quinto è Simon Kjaer, il romanista scelto da Di Benedetto. Prima è stato nel Palermo per due anni; poi è stato nel Wolsburgh per un anno; infine, è stato ceduto alla Roma. Farà il secon-do anno? Kjaer ama la rosa difensiva ed è forse il più forte difensore dane-se.

Carone, Ienzi

u n a p a r t i t a v e r a m e n t e emozionante. La partita è finita 3-2 p e r i l Barcellona. Anche se ha vinto, il M i l a n h a dimostrato una grande disciplina calcistica con due goa l davvero fantastici. La tribuna milanista ha esultato moltissimo. All’inizio del primo tempo, Van Bommel un giocatore del Milan ha

Il tecnico Allegri del Milan voleva vendere Pato, nonostante le sue qualità da calciatore provetto. Allegri lo voleva sostituire con Tevez, un giocatore del Manchester City. Per riuscire a vendere Pato, ha tentato di offrirlo al Chelsea, al Paris-Sant-German e al Real Madrid. Cassano, un forte giocatore della squadra, ha avuto un ictus. É stata una tragedia per la squadra, ma soprattutto per lui perchè ha dovuto saltare sei mesi di campionato, proprio quando il Milan stava secondo in classifica. Milan-Barcellona è stata una partita

I talenti del calcio italiano

CALCIO: Milan-Barcellona

SCRITTORÈ Pagina 24

SPORT

fatto un autogol. Questo autogol è costato la sconfitta al Milan.

Porzi, Sajeva

Page 25: Scrittore 2012 N.1

ANNO 2012, PRIMO NUMERO

almeno una decina di cose da fare. Djokovic e Nadal di cose da fare ne hanno una sola: giocare a tennis. Quella andata in scena a Melbourne è

stata la finale Slam più lunga di sempre: 5 ore e 53 minuti di lotta pazzesca tra due dei migliori tennisti.

Verrecchia

Il serbo Djokovic riesce a battere Nadal. La partita è durata cinque ore e cinquantatré minuti sul risultato di 7-5 set. È la terza volta consecutiva che vince questa competizione. Le parole del vice campione del mondo Nadal sono state: “Questa partita è stata durissima e molto impegnativa. Non sono rimasto dispiaciuto perché mi sono divertito. Grande impresa per Novak 'Nole' Djokovic, tennista numero uno al mondo e da sempre gran tifoso rossonero. Novak Djokovic e Rafael Nadal si stringono la mano dopo quasi sei ore di tennis da urlo. Il serbo ha vinto il suo quinto Slam in carriera, trionfando in finale agli Australian Open contro l'ex numero uno Nadal. L’attuale numero uno del mondo, Novak Djokovic, ha vinto per la terza volta gli Open d'Australia, battendo nella finale più lunga della storia lo spagnolo Rafael Nadal. Provate a pensare a cosa fate normalmente in sei ore. Vi mettete lì, fate un elenco, e ditemi se non avete

L’umanità del campione Francesco Totti è un grande campione di calcio ma anche un uomo sensibile e generoso. Domenica, mentre la squadra giallorosa si recava allo stadio Olimpico per giocare la partita, alcuni lavoratori di una industria in crisi, che rischiano di perdere il posto di lavoro, hanno chiesto a Francesco Totti qualche minuto per spiegare le ragioni della loro protesta. Dal pullman è sceso proprio il Capitano. Sul ciglio della strada numerose persone, tra cui giovani e bambini, tenevano uno striscione. Dopo il breve colloquio con Francesco, il pullman ha ripreso la strada verso lo stadio Olimpico. «Sono laziale ma ti voglio bene lo stesso», ha detto un operaio. Un altro ha chiesto cosa possono fare per sanare la questione. Quanto è successo finisce subito su Facebook, dove gli operai promettono un monumento a Totti se riuscirà a fare qualcosa per loro.

Il record Francesco Totti è entrato nella storia. Contro il Cesena il capitano giallorosso, con una doppietta, ha raggiunto quota 211 gol con la stessa maglia, quella della Roma, la sola che ha indossato nella sua carriera. Ha, quindi , superato Nordhal , un calciatore del Milan, fermo a quota 210. Francesco è un giocatore “mito”, amatissimo a Roma, spesso criticato fuori. Egli non si preoccupa di questo e insegue nuovi primati. I suoi compagni o ex compagni di squadra dicono che è un vero privilegio giocare con lui e che indossa la maglia giallo-rossa con grande cuore. Intanto, Cesare Prandelli. L’allenatore della Nazionale, torna a pensare a Francesco Totti, in vista degli Europei di giugno. E la storia continua…

Sajeva

Totti, un grande campione

Pagina 25

Djokovic vince l’Australian Open.

SPORT

A Totti Sei un grande campione, che metti in porta ogni pallone. Quando fai i pallonetti, il pallone in gol metti.

Sajeva

Page 26: Scrittore 2012 N.1

In uno stadio tutto esaurito, cioè San Siro, il giorno 15 gennaio 2012, finalmente la squadra di Ranieri torna alla vittoria contro il Milan, come ai tempi di Mourinho. I neroazzuri vincono per 1-0 il derby di Milano, grazie ad un gol dell’argentino Diego Milito, detto il principe, che sfrutta un errore di Ignazio Abate, il giovane terzino del Milan. Il Milan, in verità, ha giocato molto bene, soprattutto nell’ultima parte nel primo tempo. Al quarantacinquesimo minuto VanBommel ha colpito la al traversa. Se avesse segnato, il Milan avrebbe meritato la vittoria. La squadra di Ranieri si porta a meno sei dalla vetta e a meno cinque dal Milan, secondo in classifica. Con questi tre punti l’Inter riapre la sua corsa allo scudetto, dopo il rallentamento della Juventus, contro il Cagliari, che ha pareggiato 1-1. In classe nostra c’è un tifoso milanista. Il suo nome è Federico Sajeva. Egli non ha preso molto bene questa sconfitta e spera che il Milan possa di nuovo

vincere. La sua squadra aspetta Tevez che è in forse perché ancora non ha scelto la squadra. Le candidate sono

tre: il Milan, l’Inter e il Paris Saint Germain.

Carone, Ienzi

area. Appena l’Inter ha messo il naso fuori, è stata castigata da un magnifico gol di Borini, che prima ha superato Samuel e poi ha firmato il raddoppio. La partita si sarebbe potuta chiuder senza giocare il secondo tempo, tanto era evidente che la Roma l’avrebbe vinta senza problemi. Nel secondo tempo, Ranieri è stato costretto a sostituire la punta Pazzini con il difensore Poli, impostando lo schema di gioco 4-1-4-1. La Roma non ha

Roma 12 febbraio 2012. La grande domenica della Roma, che ha vinto per 4-0, è stata una specie di resa de l l ’ I n ter , t r avo l t a da l l ’onda giallorossa. Del 4-4 del mercoledì precedente contro il Palermo, sono rimasti all’Inter soltanto i gol segnati dalla Roma la quale ha passeggiato su quello che resta di una squadra, che non riesce più ad esprimere niente. La partita si è chiusa dopo tredici minuti, quando Juan della Roma ha fatto gol di testa sul cross dall’angolo di Totti, mentre i difensori interisti non riuscivano nemmeno a saltare. Che Juan sia bravo di testa lo sanno tutti, ma quando ai difensori mancano le energie fanno figure del genere anche nelle situazioni di palla inattiva. L a R o m a , s b l o c c a t o i l risultato. Stekelenburg, il portiere della Roma, attento sulla mezza occasione capitata a Milito, ha giocato un grande calcio. La Roma con le sue tecniche di possesso palla, di pressing, di gioco di verticale, di reattività, ha d a to spe t t a co lo , impeden do all’avversario di uscire dalla propria

perso tempo e ha segnato il terzo gol ancora con Borini, che ricevuto un passaggio da Juan. La linea interista ha sbagliato il fuorigioco. Sullo scadere del novantesimo minuto, l’allenatore ha sostituito Totti con Piscitella, il quale ha proposto subito un cross per Bojan che ha smarcato quattro giocatori dell’Inter e con il destro ha messo il pallone all’incrocio dei pali, segnando il quarto gol.

Verrecchia

Milan-Inter: la sfida tra cugini

SCRITTORÈ Pagina 26

SPORT

La Roma annienta l’Inter

Page 27: Scrittore 2012 N.1

ANNO 2012, PRIMO NUMERO SPORT Pagina 27

Quest’album del 2012 è veramente bello. Tantissimi bambini lo comprano e lo completano con le figurine. Alcuni bambini strani giocano con le figurine uno contro l’altro. Cosa veramente inutile perchè le figurine non hanno il numero della forza e quello della difesa, come le carte di Yu-gi-ho.

Io colleziono l’album e mi sto impegnando a completare la Roma perché è la mia squadra del cuore. Stavolta, lo vorrei finire perché ogni anno non lo completo. Fare l ’ a lbum è veramen te divertente perché ci si diverte a incollare e a scambiare i doppioni con gli amici per completarlo.

L’album è stato registrato il 27/11/1965. Sullo sfondo della copertina è disegnata la bandiera dell’Italia, fatta con l’erba sintetica. In primo piano c’è la grande rovesciata di Carlo Parola. In alto c’è il titolo “Calciatori” in rilievo.

La prima raccolta della Panini è il “Calciatori 1961/1962”. Il milanista Nils Liedholm, raffigurato in copertina, si rivela di buon auspicio per il club rossonero, che s i agg iud ica i l pr imo scudetto tricolore. Il “privilegio” di apparire sulla prima figurina stampata dalla Panini, invece, spetta al capitano dell' Inter Bruno "Maciste" Bolchi.

C a m p i o n e d ' I t a l i a 1961/62: Milan

Dalla stagione 1961/62 l'album “Calciatori Panini” esce regolarmente ogni anno. Ha festeggiato il suo c i n q u a n t e s i m o compleanno.

In tutti questi anni, tanti appassionati, grandi e piccoli, si sono divertiti a scambiare le figurine e a giocare con esse.

Porzi, Sajeva

Una storia, una passione:

l’album Calciatori Panini

Primo album Ultimo album 40 pagine 127 pagine 289 figurine 725 figurine (Serie A, B, C, Lega Pro, A femminile, Arbitri, Calciatori Plus)

L'album costava 30 lire L’album costa € 2,00

La bustina costava 10 lire La bustina costa € 0,60 Figurine per bustina: 2 Figurine per pacchetto: 5

Il primo album Nils Liedholm

La prima figurina Bruno Bolchi

Calciatori 1966-67 La rovesciata di

Carlo Parola

La scheda dal sito: www.calciatoripanini.it

Page 28: Scrittore 2012 N.1

Benvenuti Enrico Carone Stefano Contini Leonardo Di Sabatino Lisa Ienzi Gabriele Magrini Elisa Moreschini Michele

Porzi Augusto Sajeva Federico Sartoretti Giulio Scialpi Valerio Stabile Sara Verrecchia Andrea Zotti Elena

Ci fa allenare molto. Infatti, dopo l'allenamento, sono sempre molto stanca. Il maestro Raffaele ci insegna religione. Ci sono alcune persone che non credono in Gesù ma noi bambini ci crediamo. Poi c'è la maestra del doposcuola, Francesca, che ci fa svolgere i compiti che ci assegnano. Ormai siamo arrivati già alla quinta e ci dispiace tantissimo lasciare i nostri insegnanti ed i nostri amici. Però dobbiamo cercare di superare questa fase che tutti hanno fatto e quindi ce la possiamo fare anche noi. Forza maestri! Siete i nostri preferiti! Noi vi abbiamo sempre voluto bene anche quando ci sgridavate. Adesso che ci dobbiamo salutare, purtroppo, non abbiamo neanche il coraggio di dirvi grazie per tutte le belle cose che ci avete insegnato. Vi terrò sempre nel cuore, senza dimenticarvi neanche per un secondo, e vi prometto che vi verrò a trovare appena potrò. Grazie, maestri!

Stabile

Noi di classe quinta, abbiamo molti maestri. Il maestro Fernando è il più importante perché è colui che ci insegna più materie. A volte noi bambini lo facciamo arrabbiare, ma poi sappiamo che prima o poi ci perdonerà. Anche la maestra Barbara è molto importante perché ci insegna una materia scolastica che da grandi ci farà molto comodo: l'inglese. La maestra Debby è sempre molto arrabbiata con me perché arrivo ogni volta in ritardo e il lunedì mattina salto sempre la sua ora. Le volte che riesco ad arrivare presto, anche se non sono molte, la maestra è molto contenta. Anche il maestro di musica a volte si arrabbia con me perché non porto mai la mia pianola e perché non studio le canzoni che ci dice da imparare. Eppure a me piace molto la musica ma, quando la devo studiare, la trovo sempre molto noiosa. La maestra Bianca ci insegna ginnastica e proprio in questo periodo ci stiamo preparando per fare la Corsa Campestre.

I nostri fantastici maestri!

Fondazione Cristo Re Via Acherusio, 71

00139 ROMA

Tel.: 06.8620.7503 Fax: 06.86217055

www.istituto-cristore.it

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