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PROLETARI DI TUTTI I PAESI, UNITEVI!

ORGANO DI ESPRESSIONE DI PIATTAFORMA [email protected] www.piattaformacomunista.com

Giugno 2014 n. 50

1 euro

ScintillaI borghesi vanno pazzi perMatteo Renzi. Innamorati aprima vista e nuovi fans,incoraggiati dalla sbornia dapercentuale, fanno a gara perdecantarne l’entusiasmo,l’energia, il carisma, il“populiberismo” di governo.Lo ritraggono come il “super-nuovo”. Ma è proprio così?La sua politica sul lavoro, apartire dal famigerato Jobs-act,dietro la favoletta del rilanciodell’economia e le lacrime dacoccodrillo per i giovani senzalavoro, in realtà ci fa tornareindietro di un secolo,distruggendo tutte le conquistedella classe operaia edemolendo gli stessi principi deldiritto del lavoro.Nella politica della casa siamoalla negazione del diritto adavere un tetto sulla testa, roba damedioevo.La “riforma” proposta da Renziper una Repubblicapresidenziale ricalca il pianoreazionario della vecchia loggiaatlantica chiamata P2. Quella elettorale è pronipotedella legge Acerbo del periodofascista.Insomma, al di là del potenteapparato pubblicitario che locirconda, e della veste rinnovatae spigliata, necessaria perpresentare l’ennesimo new deal,il nuovo di Renzi non è altro chela vecchia politica deglisfruttatori e dei parassiti, che il“rottamatore” vuole inasprireper rilanciare il declinanteimperialismo italiano. E’ il vecchio che si nasconde nel“nuovo”, è la tradizionale lineadi difesa degli interessi e deiprivilegi delle classi dominantiin Italia, di santificazione delprofitto, come ha dichiarato laministra-padrona Guidinell’assemblea di Bankitalia.Il “nuovo” in Renzi è ilprogramma di conservazioneche contraddistingue laborghesia, una classe morentecha va abbattuta con larivoluzione proletaria peredificare la nuova società.

A pagina 4 e 5

Le rivendicazioniLe rivendicazioniurgenti degliurgenti degli

sfruttati e deglisfruttati e deglioppressi daloppressi dalcapitalismocapitalismo

Cresce il rifiuto popolaredelle politiche di austeritàe dei trattatiimpostidall’oligarchia

Avanti con ilFronte unicooperaio e con ilFronte popolarecontro ilgoverno Renzi el’UE del capitale

Unità deicomunisti e dei proletaricoscienti ecombattivi in un forte Partitocomunista

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In Italia il malcontento e laprotesta verso le misureantipopolari, la disillusione e ilrifiuto consapevole e di massadell’UE, si sono espressi indiverse forme nelle recentielezioni europee.In primo luogo, l’astensionismoche ha raggiunto con il 41,3% ilmassimo storico. Ciò significa che più di 20,4milioni di elettori, soprattuttolavoratori, non si sono recati alleurne. In moltissime province delmeridione, massacratodall’austerity, la maggioranzanon ha votato. A ciò dobbiamo aggiungere 1,5milioni di schede bianche e nulle.Queste cifre riflettono ladivaricazione sempre più ampiafra un pugno di parassiti e diricchi da un lato, e grandi massedi lavoratori, disoccupati,pensionati, donne degli stratipopolari, vittime del capitale,dall’altro.Il Comitato Nazionale di UnitàMarxista-Leninista, del qualefacciamo parte, ha chiamato alboicottaggio delle elezionieuropee 2014, ponendosipoliticamente alla testa del rifiutodel voto all’UE delle banche edei padroni. Rivendichiamo talescelta, che ha visto un notevoleriscontro nelle masse operaie epopolari. Da qui si riparte,coscienti che il compito storico èla trasformazione del rifiuto delvoto in movimento di massarivoluzionario.In secondo luogo, la protesta

contro le politiche dell’UE e ipartiti borghesi si è espresso conil voto al M5S di Grillo eCasaleggio, che con la suademagogia ha intercettato ilmalcontento trasversale di ampistrati sociali, specie piccolo-borghesi, impoveriti e schiacciatidalla crisi, senza però poteroffrire nessuna alternativa dicambiamento. La sua presaelettorale resta di dimensioniconsistenti, ma perde circa 3milioni di voti rispetto le scorsepolitiche. Ciò provocheràspaccature interne.Infine, un settore socialeorientato a sinistra, si è espressonel sostegno alla Lista Tsipras, dicarattere socialdemocratico esocial-liberista. Le anime belledei candidati a questaammucchiata elettorale (che hapreso gli stessi voti di SEL allescorse politiche), con il loroprogramma fatto di pii desideri ekeynesismo rimasticato, entranoper il rotto della cuffianell’Europarlamento, dovefaranno i tirapiedi aisocialdemocratici di Schulz. E veniamo allo “storicosuccesso” del PD, che haguadagnato circa 3,1 milioni divoti rispetto le europee del 2009e circa 2,5 milioni rispetto lepolitiche del 2013. Ora Renzisbandiera il 40,8%. Ma secalcoliamo la percentualesull’intero corpo elettoralevedremo che rappresenta menodel 23%. Dunque il 77% non stadalla sua parte.

Riguardo l’ascesa dei consensi alPD, è evidente il travaso dimilioni di voti provenienti dalblocco sociale berlusconiano, daimontiani e dal conservatorismocattolico. Sul carattere di classe del“trionfo” renziano abbiamo vistocome banche e imprese hannofesteggiato in Borsa la vittoriadel “bamboccio dellaprovvidenza”. L’assemblea diBankitalia ha ribadito l’appoggiodi “lor signori”. Il fenomeno Renzi ha vintoperché su di lui si sonoconcentrate tutte le illusionisull’uscita dalla crisi e daldeclino, tutte le speranze su unaripresa purchessia, tutti i timoriborghesi e piccolo-borghesi sulleincognite politiche e tutto il“bisogno di stabilità” nelmarasma politico italiano.A suo vantaggio hanno giocato ipochi mesi di governo, il bonusdegli 80 euro, la propagandamediatica di regime e la passivitàdelle direzioni capitolarde deisindacati.

Il successo del liberal-populistad’assalto Renzi farà sì che il suogoverno diverrà più aggressivo eantioperaio, spingendosi avantisul terreno delle controriformeeconomiche e politiche, delleprivatizzazioni, della politica diguerra, dell’attacco almovimento operaio. Il punto cruciale sarà lacontroriforma istituzionale, permutare in senso autoritario formae assetto dello Stato borghese. Il PD getterà definitivamente lamaschera “progressista” e saràsempre più una “nuova DC” , masenza le condizioniinternazionali, economiche esociali che permisero alla “balenabianca” di reggere per decenni. Dopo le europee Renzi non hapiù alibi. L’intera responsabilitàdelle controriforme e dellemisure antipopolari, così comedelle tante promesse fatte, saràinteramente sua e del suogoverno. Operai e disoccupati sapranno achi presentare il conto,esigendone le dimissioni.

Protesta sociale e reazione politica2 giugno 2014

Il Prodotto Interno Lurido della borghesiaDa quest’anno le attività comeil traffico di droga, losfruttamento della prostituzionee il contrabbando, sarannoufficialmente inserite nel PIL,secondo le linee guida stabiliteda Eurostat.Il portavoce del commissarioUE al fisco ha spiegato che ciòserve “per riflettere meglio lostato dell’economia”. Stranoche non abbia proposto unatassa sul traffico di organi. Il ministro del lavoroGiovannini ha commentato: “unpasso importante, per avere unimmagine sempre più veritieradei conti nazionali”. Mal’economia illegale non era finoieri il freno allo sviluppo deglispiriti imprenditoriali?

Il professor Manassedell’Università di Bologna haaggiunto che, grazie almiglioramento dei dati relativial PIL (in Italia l’economiaillegale è per difetto di 175miliardi di euro) ”sarà più facilerientrare nel Patto di stabilità”.In altre parole, l’UE per andareavanti deve chiamare la Mafia asuo soccorso! Non c’è da meravigliarsi. Noicomunisti abbiamo sempresostenuto che la societàborghese è una società delcrimine, della frode e dellacorruzione, che non ha sensodividere il capitalismo “sano”da quello “malato”, che perottenere il massimo profitto nonvi è delitto che i capitalisti non

arrischino. La truffa dell’Expone è l’ultima testimonianza.Ora l’inconfessabile viene(parzialmente) ammesso daautorevoli esponenti dellaclasse dominante, i quali sirallegrano, senza scrupoli, per ilfatto che la grandezza delprodotto nazionale non aumentipiù per il numero dei lavoratorioccupati e la produttività dellavoro, ma per le attivitàdelinquenziali e parassitarie.Di conseguenza, questiadoratori del sudiciumecapitalista dovrebbero usarel’acronimo PIL per definire ciòdi cui realmente si tratta:Prodotto Interno Lurido. E proporre al Ministerodell’Economia un vero esperto

in materia: Totò Riina. L’oscena vicenda – che daràimpulso alle attività criminaliquali portatrici di “sviluppo” - èun sintomo inequivocabiledell’approfondirsi della crisigenerale del capitalismo, delcarattere putrescentedell’imperialismo, così comedell’imperiosa necessità delpassaggio rivoluzionario alsocialismo. E’ sempre più chiaro che ilproletariato deve prendere nelleproprie mani tutto il poterepolitico ed economico perrealizzare nuovi e superiorirapporti sociali di produzione,una nuova civiltà. Il primo passo si chiama Partitocomunista del proletariato.

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3giugno 2014

Nel silenzio dei verticisindacali, il governo Renzi èriuscito a far approvare ilDecreto sul lavoro (meglio,contro il Lavoro), ultimo di unaserie di attacchi ai dirittifondamentali dei lavoratori. In particolare, si liberalizzano icontratti a termine e si eliminal’obbligo di formazione estabilizzazione per le aziende. I padroni potranno impiegaresenza causale i lavoratori per 3anni e, alla fine del rapporto,pagando una penale, potrannoevitare anche l’assunzione atempo indeterminato.In pratica, si ufficializza laprecarietà a vita.Questa misura non produrrànessun alleviamento della piagadella disoccupazione, che inItalia è arrivata alla cifra recorddi 6,3 milioni, fra disoccupati einattivi.Porterà invece aumento dellosfruttamento e delle abissalidiseguaglianze sociali, tipichedel capitalismo.Sul piano dei rapporti giuridicifra capitale e lavoro, il Decretoè un altro passo del

“progressivo” smantellamentodel diritto del lavoro, violandofrontalmente il principiosecondo cui i contratti a tempoindeterminato sono la formacomune dei rapporti di lavoro.La risposta operaia è iniziatacon gli scioperi in alcunefabbriche del nord, in cui idelegati hanno denunciamol’immobilismo di chi dovrebbetutelare i lavoratori. Gli operai combattivi nonaspettano più le indecisioni deiburocrati sindcali e danno vita agiornate di lotta per far capireche non ci stanno a subire insilenzio. Giusto! E’ ora di realizzarel'unità della classe operaia adifesa dei propri interessi soprail terreno della preparazione diuna lotta politica in cui la classeritorni in campo schierata inmodo indipendente contro ipadroni e i loro servi. La creazione del Fronte unicoproletario e la formazione diComitati operai per laprogressiva unificazione dellelotte contro il capitalismo è lastrada giusta da seguire

Accordo Electrolux: a chi giova?

Suicidi in FiatRiceviamo e pubblichiamo(ampi stralci)Sono veramente troppi duesuicidi nello stesso luogo, conmeno di trecento addetti,specialmente quando si tratta diun reparto fantasma, quello delWCL di Nola oggi indismissione e cambiamentodella destinazione d’uso....Maria Baratto, e prima,Giuseppe De Crescenzo, hannorinunciato a vivere dopo averdenunciato per anni la lorodrammatica situazione nondiversa da quella dei lorocolleghi del Polo Logistico,discriminati e deportati a Nolaproprio come ai tempi diValletta. “Non si può continuare a vivereper anni sul ciglio del burronedei licenziamenti, l’interoquadro politico-istituzionaleche, da sinistra a destra, hacoperto le insane politiche dellaFiat è responsabile di questimorti insieme alle centraliconfederali” scriveva Maria inquello che consideriamo il suo

testamento politico a noi tutte/i.Parole che devono far rifletteresul vero e proprio disastroindustriale e sociale prodottodalle scellerate politiche dellaFiat. Il grido di dolore che parte dallefabbriche della Fiat, da Maria aGiuseppe ad Agostino e tantialtri operai della Fiat che sisono suicidati, o hanno tentatoin suicidio nell’ <era diMarchionne> è il grido didolore ‘di tutti’ i lavoratori delprivato e del pubblico, delmondo dei precari e dei piccolicommercianti, tutti accomunatidal rischio - licenziamento e/ofallimento. “Anche per questo la lotta deilavoratori Fiat contro il pianoMarchionne ed a tutela deidiritti e dell’occupazionerappresenta un forte presidio ditenuta democratica per l’interasocietà”: siamo con te, Mariache oggi vivi in noi col tuoestremo e forte messaggio.Comitato Mogli OperaiPomigliano

La più importante vertenzaindustriale dell’ anno, quelladell’Electrolux, si è chiusa conaccordo che permette, per ilmomento, di evitare i 1.200licenziamenti annunciati loscorso gennaio. Multinazionale, ministri evertici sindacali sonosoddisfatti. I lavoratori, dopo 150 ore disciopero, 100 giorni di presidio,15 giorni di blocco totale dicamion e merci e tantemanifestazioni, hanno ratificatocon un referendum l’intesa.Tutto bene dunque? Per nulla.Le condizioni su cui si basal’accordo “modello” Electroluxsono dure. Intensificazionedello sfruttamento: i pezziprodotti in 8 ore di catena dimontaggio dovranno ora essereprodotti in 6 ore. Le feriediventano flessibili ed esigibilidall’azienda. Riduzione dellepause a Porcia, dove da 10minuti si passa a 5. Si riduconoi permessi sindacali dei delegatidi fabbrica del 60%.Integrazioni al salario grazie aicontratti di solidarietà e allacassa integrazione straordinaria.

E per finire, incentivi all’esodo.In cambio Electrolux si èimpegnata ad investire e amantenere posti di lavoro estabilimenti fino al 31 dicembre2017. “Salvo complicazioni”,specifica l’accordo.La trattativa è stata gestita albuio tra vertici aziendali esindacali. Alcuni delegati FIOMhanno denunciato il fatto chenessuno ha potuto leggere iltesto prima di firmarlo. Landini ha esaltato l'80% di votifavorevoli all'accordo che”migliora la competitivitàaziendale”. Potevano forse farediversamente i lavoratori damesi sotto ricatto, di fronte a unaccordo già firmato che venivasbandierato come l'unicasoluzione possibile? Cosa hanno fatto i verticisindacali per generalizzare lavertenza Electrolux, che avevaun valore nazionale, per nonlasciare isolati i lavoratori?Hanno forse proclamato losciopero generale comechiedevano gli operai? Hannoforse chiamato all’occupazionedegli stabilimenti per piegare ipadroni svedesi?

La conclusione della vertenzaElectrolux segna un modello“estensibile” per i capitalisti,non per gli operai. Il succo dellavicenda è che le impreseminacciano la delocalizzazioneper poi ottenere un accordo chepermette di abbattere i “costi diproduzione” e intascare fondistatali e decontribuzione,proprio come richiesto dallestesse per non delocalizzare.I padroni intascano cosìmaggiori profitti e si riservanodi tornare alla carica. Aglioperai resta il peggioramentodelle condizioni di lavoro e disalute.

L'accordo Electrolux è parteintegrante del piano diristrutturazione del modelloindustriale italiano voluto dalgrande capitale, che prevede altilivelli di sfruttamento, bassisalari e zero diritti. L’esperienza di lotta compiutadagli operai Electrolux non èstata però vana. Essa ha favorito più alti livellidi organizzazione e chiarito cheè necessario mettere indiscussione radicalmente ilpiano del capitale e agitareun’uscita dalla crisi che sia allostesso tempo uscita dal barbarosistema capitalista.

Un Decreto contro il Lavoro

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Chiamiamo gli operai, idisoccupati. i lavoratorioppressi, i giovani e le donnedel popolo a ampliare le lotte eintensificare la lorocombattività, per otteneremisure concrete e urgenti voltea migliorare le propriecondizioni di vita e respingerel’offensiva reazionaria delcapitalismo finanziario e dellesue istituzioni nazionali esovranazionali.Gli sfruttati non sono iresponsabili della crisi e deidebiti capitalistici e non devonopagarli. E’ ora che paghino i padroni, iricchi, i parassiti! Per far ciò è necessariosviluppare la più energicamobilitazione unitaria,rompendo gli argini creati dagliopportunisti, dai riformisti edalla burocrazia sindacale,approfittando di ogni occasioneper scatenare la lotta. Di fondamentale importanza èla realizzazione del fronte unicooperaio che abbia come puntodi partenza un programma didifesa intransigente degliinteressi economici e politicidel proletariato e si basi suorganismi espressi dalla massalavoratrice e disoccupata.Realizziamo l’unità nella lottacontro lo sfruttamento e lamiseria, i licenziamenti e ladisoccupazione, i privilegi e lareazione politica, contro ilsistema capitalista, contro ilpotere politico della borghesia,per l’alternativa rivoluzionariadi potere!

Unità della classe operaianella lotta control’offensiva capitalista, lareazione politica e leminacce di guerra. Per condizioni di vita e dilavoro dignitose, per lademocrazia dei lavoratori,per una società senzasfruttamento!

Costruiamo i ComitatiOperai e Popolari qualiorganismi di unità e di lottacontro il regimecapitalistico, nei quali lemasse sfruttate e oppressepossono riacquistare laloro forza e il loro pesonella lotta politica.

Ecco dunque le nostrerivendicazioni immediate che siscontrano frontalmente con larealtà politica ed economicaattuale, sulle quali chiamiamoall’unità e alla lotta.

Occupazione e condizionidi lavoro

Blocco dei licenziamenti,nessuno deve perdere il posto dilavoro, nessuno stabilimentodeve essere chiuso. Riaperturadelle fabbriche, degli ospedali edegli uffici chiusi.

Abolizione delle leggi suprecariato e tempo determinato,con assunzione immediata deiprecari e degli interinali. No alDecreto contro il Lavoro e alJob acts. Un lavoro regolare estabile per tutti, e a tempopieno.

Riduzione dell’orario di

lavoro a 32 ore senzadecurtazioni di salario e altrecontropartite.

Riduzione dei ritmi e deicarichi di lavoro, aumento dellepause, no alla flessibilitàantioperaia.

Lotta alla nocività del lavorosalariato. Nessuno scambiosalute-diritti-salario. No alavoro nero, subappalti e appaltiilleciti; sicurezza nei luoghi dilavoro; arresto per i padroni cheviolano le norme. Cancellazionedelle norme salva-padroni nellasicurezza sul lavoro. Messafuori legge del caporalato edelle false cooperative.

Salari e pensioniAumenti immediati e reali di

salari, stipendi e pensioni deilavoratori, specie dei livelli piùbassi, completamente detassati.Rinnovo immediato e difesa deiCCNL, senza deroghe.Cancellazione dei contratti dicomodo. Castigo per le truffe inbusta paga.

Salario orario minimo a 10euro.

Salario pieno e senza limititemporali, a spese dei padroni edello Stato, per tutti i lavoratoriin caso di sospensione oriduzione della produzione.

Indennità che copra lenecessità vitali dei disoccupati edelle loro famiglie.

Abolizione dellecontroriforme delle pensioni edel sistema contributivo,ripristino del retributivo e dellepensioni di anzianità: 35 anni dicontributi e 60 anni di anzianitàper andare in pensione.Reintroduzione della scalamobile per salari e pensioni.

Separazione dell’assistenzadalla previdenza nel bilancioINPS.

Libertà e diritti deilavoratori

Nessuna limitazione allalibertà di sciopero, diassemblea, di organizzazione,di manifestazione, di stampa peri lavoratori. Libertà e dirittisindacali per tutte leorganizzazioni sindacali, anchese non firmano accordi.

Piena libertà dirappresentanza sindacale e divoto nei luoghi di lavoro. Idiritti e le libertà dei lavoratorinon si toccano. Stessi dirittieconomici, politici e sociali perle masse lavoratrici!

Divieto degli accordi separati;su tutti gli accordi e i contrattidevono decidere i lavoratoriinteressati.

Nessuna modifica all’art. 18,che dev’essere esteso a tutti ilavoratori.

Abolizione dell’art. 8 dellaFinanziaria e delle altre leggiche eludono lo Statuto deilavoratori e permettono derogheai CCNL.

Basta con la repressioneantioperaia, i licenziamentipolitici, le sanzioni verso idelegati combattivi edespulsione dei sindacalisticomplici dei padroni.Riammissione dei lavoratoriespulsi dai sindacati per avercontestato i vertici traditori.

Abrogazione delle leggi edelle misure razziste contro imigranti. Chiusura definitivadei CIE. Permesso di soggiornoe documenti di viaggio per imigranti; regolarizzazione eparità dei salari e dei diritti perle lavoratrici e i lavoratoriimmigrati; ritiro del “pacchettosicurezza”, no ai respingimentie alle espulsioni. Asilo politicoper tutte le vittime delle guerre e

Le rivendicazioni urgenti degli sfruttati giugno 20144

segue a pagina 5

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delle persecuzioni fasciste.Libertà per i militanti e gli

attivisti politici, sindacali esociali, colpiti dalla repressioneperché hanno lottato contro igoverni borghesi e le loropolitiche antipopolari.

Provvedimenti economiciurgenti

Disconoscimento e nonpagamento del debito pubblicoposseduto da monopoli, banche,assicurazioni, istituzionifinanziarie italiani e esteri;abolizione del Fiscal compact edel pareggio di bilancio.

Blocco delle privatizzazioni atutti i livelli e in ogni settore;esproprio senza indennizzodelle aziende che chiudono,delocalizzano e inquinano.

Colpire duramente l’evasionee le frodi fiscali e contributive;blocco e sequestro dei capitalievasi, galera per gli esportatori;esproprio delle proprietà deicorrotti, dei ladri, dei mafiosi;abolizione del segreto bancarioe commerciale; divieto dellaspeculazione e dellaintermediazione finanziaria eparassitaria.

Tassazione fortementeprogressiva su profitti, rendite,interessi, redditi, patrimoni,consumi di lusso. Introduzionedi una imposta che colpisca igrandi patrimoni. Confisca delleproprietà dei grandi evasori, deimafiosi, dei ladri e dei corrotti.

Abolizione di privilegi,stipendi, vitalizi e pensionid'oro di manager, parlamentari,amministratori e preti. Divietodi cumulo.

Abolizione dello scudofiscale. Restituzione fiscal drag.Abolizione dell’Iva sui generidi consumo popolari. Maggioridetrazioni e netta diminuzionedelle tasse per lavoratoridipendenti, pensionati,parasubordinati.

Riduzione delle tasse e delleaccise, specie sui carburanti, eagevolazioni per piccolicontadini, allevatori, artigiani,pescatori, piccoli esercenti,piccola edilizia.

Nessun finanziamento aimonopoli capitalistici, aibanchieri, al Vaticano e agli entireligiosi di qualsiasiconfessione, alle scuole e allasanità privata, abolizionedell’8x1000 e di tutti i privilegidi cui godono Vaticano e clero.

Casa, salute, servizisociali, ambiente

No ai tagli alla sanità,all’istruzione, ai servizi sociali,agli enti locali. Utilizzo deiprofitti e delle rendite per tuttele carenze nei servizi pubblici.

Casa, istruzione, sanità etrasporti garantiti per lefamiglie lavoratrici occupate edisoccupate.

Abbattimento del canone edelle tariffe di luce, acqua, gas,telefonia, per operai, lavoratori,disoccupati, studenti, pensionatial minimo. Affitto non superioreal 15% del salario. Sanità,istruzione e trasporticompletamente gratuite per lemasse lavoratrici e idisoccupati. Abolizione ticket.Misure di prevenzione suiluoghi di lavoro e nel territorio,lotta alle malattie sociali.

Requisizione e assegnazionedelle case sfitte degli entiecclesiastici e di societàpubbliche e private ai senzacasa e ai senza lavoro, a prezzipopolari; blocco sfratti e mutuiper lavoratori, disoccupati efamiglie in difficoltàeconomica.

Abrogazione dellacontroriforma Gelminidell’istruzione. Istruzionegratuita e obbligatoria fino allamaggiore età. Biblioteche,teatri, cinema e cultura gratisper le masse popolari.

Tutela dell’ambiente e rispettodegli equilibri naturali.Aumento della spesa sociale perla manutenzione e il riassettoidrogeologico del territorio.Garantire l’accesso agevolatoalla terra e il sostegnoeconomico ai piccoli contadini.

No alle privatizzazioni diacqua, terre e servizi pubblici.No alla cementificazione, allegrandi opere inutili e dannose,come la TAV e il Ponte sulloStretto. No alle sementi OGM,ai pesticidi di sintesi,salvaguardia del patrimonioagroalimentare, recupero deiterreni abbandonati.

Politica internaLotta alla trasformazione

reazionaria e autoritaria delloStato e della società.

No alle modifiche dell’art.138e alla soppressione delbicameralismo perfetto.

Abrogazione della leggeelettorale, non per approvare

l’Italicum di stampo fascista,ma per il proporzionale puro esenza sbarramenti, conrevocabilità del mandatoparlamentare da parte deglielettori; indennità parlamentarepari al salario operaio medio. * Riduzione del 50% delnumero dei parlamentari e degliamministratori pubblici.

Abolizione privilegi perdeputati e rappresentantiistituzionali, delle auto blu edelle scorte.

Abrogazione del CodiceRocco e del Testo unico delleleggi di PS varati dal fascismo,delle leggi emergenziali e diquelle “ad personam”.

Lotta all’oscurantismoreligioso e alle ingerenzeclericali. Soppressione di tutti iprivilegi economici, sociali efiscali del Vaticano, dellaChiesa cattolica e delle altreconfessioni; verità e giustiziasui traffici finanziari dello IOR;nessun canale nazionale radio etv al Vaticano; completaseparazione delle Chiese dalloStato; difesa intransigente deidiritti delle donne e degliomosessuali; scienza e scuolalibere da ogni condizionamentodella Chiesa cattolica e di tuttele confessioni religiose;abolizione dei Concordati e deiPatti Lateranensi.

Castigo per torturatori,assassini di stato e pretipedofili.

Scioglimento delleorganizzazioni fasciste erazziste, chiusura dei loro covi;autodifesa proletaria.

Politica esteraBasta con la politica di guerra

al servizio della NATO. Ritiroimmediato di tutte le truppeinviate all’estero.

Drastica riduzione delle spesemilitari a favore di quellesociali e per i disoccupati.

Fuori l’Italia dalla NATO,dall’UE e dall’euro. Via le basiUSA e NATO dall’Italia, bastacon le servitù militari. Noall’esportazione di armi.

No agli F-35 e agli elicotterida combattimento; No alMUOS.

Solidarietà e appoggio direttoe risoluto alle lotte della classeoperaia e dei popoli control ’ i m p e r i a l i s m o , i lneocolonialismo e le cricchereazionarie; no alle ingerenze ealle aggressioni militariimperialiste. Per una politica dipace e collaborazione fra ipopoli.Piattaforma ComunistaMaggio 2014

e degli oppressi dal sistema capitalista 5giugno 2014

Scintillaorgano di Piattaforma Comunista

Mensile. Editrice Scintilla OnlusDir. resp. E. Massimino

Iscrizione ROC n. 21964 del 1.3.2012Redaz: Via di Casal Bruciato 15, Roma

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6 giugno 2014

Le elezioni europee 2014 sonostate una tappa del processo didecomposizione ericomposizione politica dellaborghesia, che procede sullabase dell’inasprimento delleprincipali contraddizioni delcapitalismo.La ragione di fondo dei risultatielettorali registrati nel nostropaese sta da un lato nella gravitàdella situazione economica edelle sue drammaticheconseguenze che vasti settori dilavoratori e popolari stannosopportando; dall’altro nellaconcentrazione delle forzeborghesi attorno al PD. Questi stessi risultati dicono chel’oligarchia finanziaria e i suoirappresentanti politiciforzeranno di più la mano. Ciaspetta un periodo di più duraoffensiva capitalista e diinvoluzione reazionaria. La situazione attuale richiedeche la lotta contro il governoRenzi e l’UE dei padroni, lungidall’essere attenuata, deveessere condotta in modo aperto,duro e fino in fondo.Le elezioni europee hannochiarito che in Italia ilbipolarismo è finito e che a

sinistra del PD esiste uno spaziopolitico di grande ampiezza checomunisti e i veri rivoluzionaridebbono saper occupare. Essipossono e devono approfittarne,a partire dal semestre dipresidenza europea di Renzi.E’ impellente la formazione diun Fronte popolare, con alla suatesta la classe operaia.Un’ampia coalizione chesviluppi e organizzi lamobilitazione contro lepolitiche del grande capitale edei suoi partiti, in primo luogo ilPD, con un chiaro programmadi rottura con la UE e i suoitrattati, con la dittatura deimonopoli capitalistici. Le condizioni politiche generatedalle elezioni europee rendonoinderogabile questa rispostapratica.Il ritardo della suarealizzazione, dovutoprincipalmente alla funzionesvolta dalle diverse correntiopportuniste, fa si che la classeoperaia e le masse popolarisiano sotto l’egemonia politicadei gruppi borghesi e piccoloborghesi e che le soluzioni allosfacelo capitalistica si trovinosul terreno conservatore,

populista e reazionario.Questo Fronte, per la sua naturae i suoi obiettivi rivoluzionari,non potrà sorgere attorno allasinistra istituzionale eelettoralista, ma dovrà nasceresulla base degli organismi(Comitati di agitazione, di lotta,etc.) formati dalla classe operaiae delle masse popolari.I prossimi mesi sarannoimportanti. Bisogna lavorare inpiena indipendenza politica eideologica per l’alternativarivoluzionaria e socialista,facendola finita con la passività,l’opportunismo, ilmovimentismo fine a se stesso. Lottare per questa prospettiva

significa anzitutto dotarsi dellostrumento indispensabile perdirigere il processo diemancipazione degli sfruttati. E’ sempre più necessaria eurgente l’unità dei sincericomunisti e degli elementi diavanguardia della classe operaiasui principi marxisti-leninisti ed e l l ’ i n t e r n a z i o n a l i s m oproletario, per organizzarsi eagire uniti così da avanzare nelprocesso di formazione di unforte e combattivo Partitocomunista, repartod’avanguardia, organizzato ecosciente, del proletariato delnostro paese. Discutiamo,uniamoci, organizziamoci!

Il Fronte popolare è una necessità sempre più impellente

La CGIL va a destraI vertici dell CGIL escono adestra e divisi dal 17°Congresso, dopo aver cercato diricomporre il duro scontro conla FIOM sulla questione dellarappresentanza.Tutto l’iter congressuale è statocaratterizzato dalla violazionedegli elementari principi dicorrettezza e di democraziasindacale. Il risultatosull'accordo del 10 gennaio è adir poco sospetto.Questo significa che laburocrazia cerca di blindarsidalle spinte di classe, dineutralizzare il dissenso persopravvivere assieme ai bonzidi CISL e UIL, partecipando alprocesso di trasformazionereazionaria diretto dal grandecapitale. Allo stesso tempo si acutizzanole lotte intestine. Riprova ne è ilfatto che Camusso, che guidavail documento approvato con il

98%, è stata rieletta con i votidel 70% del gruppo dirigente.Si conferma una lineafallimentare, fatta dicollaborazione di classe econdita da una gestioneautoritaria e burocratica.La crisi dei vertici sindacali èdestinata ad approfondirsi sottola spinta operaia e l’attacco delcapitale finanziario.Ciò pone precisi compiti aicomunisti e agli operaicombattivi e coscienti.Se la linea degli emendamenti èfallimentare, anche le “reti” e le“aree” non bastano più. Bisogna dare una precisa formaorganizzativa all’opposizione diclasse e di sinistra in CGIL. Occorre cioè dareun’organizzazione stabile allanostra presenza e influenza nelmaggiore sindacato italiano,parallelamente all’azione difronte unico proletario.

Il 5 x 1000alla causa delproletariato!Appena saputa la notizia della

nomina di Elia come a.d. delleF.S. i familiari delle vittime dellastrage di Viareggio si sono datiappuntamento alla stazione peruna protesta. “Oggi, 29 maggio, ad un mesedai 5 anni della strage diViareggio, questo nostrogoverno, anzi questo governo,nostro no di sicuro, ha avuto ilcoraggio di nominare comeamministratore delegatoMichele Elia imputato per lastrage di Viareggio, perché èstato bravo a far morire 32persone. E in più ha premiatoMoretti, mandandolo aFinmeccanica. Questo governonon ha onestà, non ha dignità. E’inammissibile, inaccettabile, noinon possiamo subire anchequesto” ha dichiarato lapresidente dell’associazione. Sosteniamo la giusta protesta!Via Elia dalle F.S.! Il 29 giugnotutti a Viareggio per chiedereverità, giustizia e castigo per iresponsabili della strage!

Via Elia!

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Per una corretta analisi della situazioneattuale in UcrainaDopo la premeditata mattanzaavvenuta nel Palazzo deiSindacati di Odessa, la cuiresponsabilità - comedimostrano le evidenze - ricadesulle forze fasciste enazionaliste di Majdan e PravySektor, guidate dal governo diKiev, si è diffusa nel camporivoluzionario una lettura delconflitto ucraino centrata sulconflitto fascismo-antifascismo.E’ certamente nostro compitoquello di denunciare l’attivitàcriminale delle forze fasciste ereazionarie, che hanno ilsostegno degli USA e dell’UE.Ma non è possibile ridurre aquesto aspetto l’analisi dellasituazione in Ucraina. Una questione che vaaffrontata, riguarda l’analisistrategica della guerraimperialista e la lottarivoluzionaria dei lavoratori edelle masse popolari,assumendo una linea politicaestremamente chiara di fronte aquesto problema.Nel conflitto ucraino vi sonodue aspetti che non possonoessere trascurati o messi insecondo piano.Il primo, ed è fondamentale, èquello delle contraddizioniinterimperialiste, acuite dallalunga crisi economica.L’Ucraina è il terreno discontro di appetiti e interessistrategici, data la sua posizionegeografica, le risorse e le vie ditransito energetiche dallaRussia all'Europa. Quando parliamo di conflittointerimperialista dobbiamoindicarne gli attori principali:USA, Germania e Russia. Nella lettura dellecontraddizioni interimperialiste

è giusto denunciare il ruolodella UE, che è stata parteattiva, sin dai primi momenti,dell’esasperazione delloscontro.Ma bisogna stare attenti a nonsopravvalutare il suo ruolo. Inrealtà sono soprattutto gli USAche vogliono proseguire con laNATO la loro marcia verso est,limitare la zona di influenzarussa nella regione e agire perimpedire qualsiasi alleanza fraRussia e Germania, così daconservare la supremaziamondiale. Forzano perciò laGermania a schierarsi dallaloro parte. Di qui il dilemma dellaborghesia tedesca che non puòsopportare a lungo lasupremazia yankee e non vuolerecidere ogni legame con laRussia che è essenziale per ilsuo approvvigionamentoenergetico, per l’export e per iprofitti (la Germania ha piùaziende con rapporti con laRussia di tutti gli altri paesi UEmessi insieme). Da parte sua la Russia conoscebene queste contraddizioni einsiste su di esse sapendo che laGermania ha scelte limitate. Spesso il ruolo della Russiaviene omesso da qualche“antimperialista” nostrano.Putin vuole passare comedifensore della Russia e deirussi dell’Ucraina dalleaggressioni dei brigantioccidentali. Ma la suapropaganda sciovinista non puònascondere il fatto che laRussia odierna non è né unoStato socialista, né uno Statooppresso, in lotta per la suaindipendenza nazionale controuna grande potenza. La Russia è un paese

imperialista che si prepara, contutti i mezzi a sua disposizione,non diversamente dai suoirivali a conflitti e guerre di benpiù ampia portata permantenere le sue zone diinfluenza, i mercati, etc. Il secondo aspetto che vaevidenziato è la sollevazionedi classe e popolare che avanzanelle regioni dell’Ucrainaorientale. Il distacco di questi territori daKiev si è infatti accompagnatoa fenomeni come la formazionedell'Armata popolare perdifendersi dalle squadraccefasciste e dai mercenari USA,inviati per le spedizionipunitive contro i "separatisti" ei “terroristi”. In alcune città come Lugansk,Kharkov e Donetsk si sonoverificate sollevazionepopolari, occupazioni di edificidelle autorità, proclamazioni di“Repubbliche popolari”accompagnate dalla formazionidi consigli popolari. Si è dinuovo udito l'inno dell'UnioneSovietica e dell' Internazionale. Si osserva dunque una crescitadella capacità diorganizzazione popolare e lacostruzione di strutture che siriferiscono espressamente

all’esperienza socialista.Questi fenomeni sono ancoraparziali e avvengono sottol’egemonia della borghesialocale, hanno per obiettivo larichiesta di annessione allaRussia (che da parte sua prestaaiuto per difendere i propriinteressi imperialisti, non certoper gli interessi della classeoperaia). Ma con lo sviluppodel conflitto possonotrasformarsi e prendere uncorso rivoluzionarioproletario, perché lacontrapposizione esistente haun carattere di classe. In effetti, le popolazioni sistanno alzando in piedi control'oligarchia criminale che li haderubati, ridotto in miseria eportato i fascisti al potere.Entrambi le fazionidell'oligarchia, sia quella chesosteneva Janukovic, sia quellache ha ordito il putsch, sononemiche dei lavoratori e deipopoli dell’Ucraina. Chiudiamo queste breviosservazioni, ricordando che èuna precisa responsabilità deicomunisti quella di integrare lalotta antifascista eantimperialista con la lottadella classe operaia perl’abolizione dello sfruttamento.

giugno 2014 7

Dopo il massacro dei minatoridi Soma, le cui cause vannoricercate nelle politiche neo-liberiste attuate dal governo,nelle privatizzazioni, neisubappalti, nell’intensificazionedello sfruttamento operaio, lalotta di classe in Turchia haripreso nuovo slancio.Erdogan – il sostenitore del“turbocapitalismo più Islam”non vuole mollare. Perciò ha

dato il via a una strettaautoritaria, reprimendo conbrutale violenza la protesta deilavoratori e dei popoli dellaTurchia, cercando di liquidaregli spazi di libertà e i minimidiritti democratici esistenti. Ma più si barrica, più reprime,più aumenta l’opposizone dimassa, che intensifica la lottaper i diritti e le libertàdemocratiche.

Quali sono le prospettive?E’ noto che gli USA voglionoscaricare Erdogan e trovare unasoluzione di ricambio perquesto paese cerniera dellaNATO, che sia funzionale per laloro strategia specie verso laRussia e il Medio Oriente. Obama cerca anche qui diapplicare la linea “evolution,not revolution”, ma non tutte lciambelle riescono con il buco.Il problema cruciale che si ponein Turchia è la direzione politicadel proletariato sulle grandi

masse sfruttate e oppresse, pertrovare soluzione alle loroesigenze fondamentali e allaquestione nazionale curdaattraverso un’alternativarivoluzionaria di potere. A questo scopo sta lavorandoEmep, il Partito del Lavoro diTurchia. Diamo il nostro pieno appoggioalle lotte in corso esolidarizziamo con esse, nellaprospettiva della vera libertà edemocrazia, contro il capitale eper il socialismo.

Si acutizza la lotta in Turchia

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Iran: viva l’unità dei marxisti-leninisti!

A pochi giorni dall’avvio deiMondiali di calcio non sifermano in Brasile le protestepopolari, duramente repressedalla polizia. Il governo Rousseff sta facendodi tutto per accreditarsi unvolto di capitalismo modernoed efficace, ma le crescentiproteste stanno strappando lasua maschera demagogica eaffondando sul pianointernazionale l’immagine delBrasile “progressista”. Secondo alcune stime, perorganizzare i Mondiali circa250.000 persone hanno perso lacasa per via delle grandi operecostate più di 40 miliardi didollari. Numerosi operai sonomorti nella costruzione oristrutturazione degli stadi, emigliaia di povere persone chevivono nelle strade sono stati

colpiti dalle politicheautoritarie di “pulizia” per ilmega-evento. La legge approvata per iMondiali, ha creato un vero eproprio stato di eccezione ed èservita per mettere le cassestatali al servizio di imprese eimprenditori privati. Una vera baldoria con i soldipubblici, mentre la salute el'istruzione pubblica sono inbancarotta e milioni difamiglie non hanno un alloggioadeguato, mentre ci sono livelliallarmanti di violenza e tantialtri mali tipici del capitalismo.Dal 2007, quando il Brasile èstato scelto come paeseospitante della Coppa delMondo 2014, fino ad oggi imedia, le imprese e i governihanno affermato che sarebbeun'ottima opportunità per la

crescita, perché ci sarebberostati più investimenti,miglioramento delleinfrastrutture urbane, posti dilavoro, etc.Ora quello che i lavoratori e ipopoli del Brasile vedono è unarealtà molto diversa. Perfinol’ex calciatore Romario hadichiarato che "si tratta di unadelle più grandi rapine nellastoria del paese".Nei giorni scorsi si è svolto aBelo Horizonte unCoordinamento Nazionale deiComitati Popolari che uniscevarie categorie di lavoratori,movimenti sociali, etc. chestanno denunciando leviolazioni dei diritti sociali e leprivatizzazioni.I rappresentanti popolari sisono scambiati esperienzesulla resistenza effettuata nelle

città che ospitano le partite esulla violenza subita. Hannodenunciato il fatto che laCoppa del Mondo del 2014 è alservizio di un modello che nonsoddisfa gli interessi deilavoratori e dei settori oppressidel sistema capitalista.Sono state adottate varieproposte per rafforzarel'organizzazione e le lotte, tracui una giornata nazionale dimobilitazione nel mese digiugno.Appoggiamo le mobilitazionidel popolo brasiliano chescenderà in strada condeterminazione ed entusiasmoper chiedere spese perl'istruzione, la salute e la casa,ribadendo la volontà di lottarecontro lo sfruttamento el'ingiustizia, prima, durante edopo i Mondiali di calcio.

Con una dichiarazione comuneil Partito del Lavoro d’Iran(Toufan)” e l’organizzazioneMarxista-Leninista “Toufan-Rahe Ayandeh” hannoannunciato la loro unificazione.Le due organizzazioni nel lungopercorso di lotta trascorsohanno accumulato esperienzepositive e negative e sulla basedi queste lezioni sono statecapaci di confrontarsi, divalutare i reciproci documenti ela pratica svolta, fino araggiungere la conclusione chela loro separazione erainnaturale, ingiustificabile eirresponsabile. Di conseguenza le dueorganizzazioni, sentendo la lororesponsabilità nei confronti delmovimento comunista e operaiod’Iran, hanno raggiunto l’unità

sulla base dei principi comunistiideologici, politici eorganizzativi, e concretamentesulla base della linea politica,del programma e dello statutodel Partito del Lavoro d’Iran,quale partito unico della classeoperaia.Chiaramente è un Partitofondato sulla teoria scientificadel marxismo-leninismo, iprincipi organizzativibolscevichi e l’azionerivoluzionaria perl’emancipazione degli sfruttati.Abbiamo inviato il nostro salutoe le nostre congratulazioni alPartito fratello d’Iran.L’esempio offerto dai comunistiiraniani è una preziosaesperienza che ispirerà la nostralotta per l’unità organica deimarxisti-leninisti d’Italia.

Campeggio Internazionale dellaGioventù Antifascista eAntimperialistaIl 24° CampeggioInternazionale della GioventùAntifascista e Antimperialistasi svolgerà quest’anno dal 2 al10 agosto a Dikili, sul MareEgeo, nei pressi di Smirne(Turchia). Vi parteciperanno migliaia digiovani dall’Europa al MedioOriente, dal Nordafrica alSudamerica.Il campeggio di quest’anno sisvolgerà sotto lo slogan “lagioventù del mondo siincontra per il futuro e lapace”. Sono centinaia di milioni igiovani di tutto il mondo chesoffrono la disoccupazione, laprecarietà, la mancanza diistruzione. Una condizioneche le classi dominantipresentano alle nuovegenerazioni come un“ineluttabile destino”, mentreincombono minacce di nuoviconflitti armati in cui icapitalisti vorrebbero farscannare i giovani dei varipaesi per luridi scopi.I giovani “senza futuro” siriuniranno dunque per esigereun futuro migliore, lottandoper i propri interessi easpirazioni. Si incontreranno per spargeredi nuovo in tutto il mondo il

loro grido di ribellione. Il Campeggio Internazionalecombinerà le esperienze el’entusiasmo della protesta diGezi Park, la rabbia di Soma,con le esperienze,l‘entusiasmo e il fuoco dellelotte dei gioventù di tantipaesi. Vi saranno concerti, teatro,produzioni collettive, sport,seminari per discutere iproblemi comuni. Migliaia di giovani studenti elavoratori si stanno giàpreparando per il campeggio.Invitiamo i giovani antifascistie antimperialisti d’Italia a farealtrettanto.Per informazioni e condizionidi partecipazione visitate ilsito internet (in inglese):http://internationalyouthcamp.net/Scriveteci in tempo utile, perprendere gli opportunicontatti, al seguente indirizzoemail: [email protected] calcio ai Mondiali

20° anniversario CIPOMLInvitiamo tutti i compagni,i lavoratori, i giovani ascaricare dal nostro sitointernet il “Manifesto peril 20° anniversario dellaConferenza Internazionaledi Partiti e OrganizzazioniMarxisti-Leninisti” e glialtri documenti CIPOML.Leggeteli, diffondeteli!Viva l’internazionalismoproletario! Viva ilmarxismo-leninismo!