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  • 8/10/2019 Salvatore Settis da "Il Cammino della Comunit" di Adriano Olivetti

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    Adriano Oliveti

    Il cammino della Comunit

    collana Humana Civilitas/3

    Edizioni di Comunit

    Presentazione di Salvatore Settis

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    Presentazione

    di Salva ore Setis

    1 L Ordine politico delle Comunit venne scrito da Adriano Oliveti ra il1942 e il 1945, anno della sua prima edizione, il cui i olo es eso era L Ordi-ne politico delle Comunit. Le garanzie di libert in uno Stato socialista , NuoveEdizioni Ivrea, 1945, Ivrea. l opera eorica fondamen ale di Oliveti nellapropos a di riforma cos i uzionale dello S a o in senso comuni ario, e lapremessa della sua azione poli ica. La seconda edizione fu pubblica a conil i olo: L Ordine politico delle Comunit. Dello Stato secondo le leggi dellospirito , Edizioni di Comuni , 1946, Roma.

    Il cammino della Comunitdi cui parla Adriano Oli- veti in ques e pagine non solo quello dei Cen ricomuni ari del Canavese (na i verso il 1949 e giun ia ol re cinquan a nel 1959, da a della pubblicazione

    originaria del es o). Oliveti pun a mol o pi in al oe pi lon ano, rispecchiando il manifes o eorico cheaveva pubblica o nel 1945, L Ordine politico delle Co-munit.1 Propone un esperimen o di poli ica nuo- va, in cui le sane forze di au onomia si sos i uisconoall inerzia degli organi dell amminis razione cen rale

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    per en are di risolvere i problemi pi gravi della col-letivi su scala comuni aria, e ne delinea i principiispira ori e le linee d indirizzo. Il progeto di Olivetisi ar icola fra due poli: una serra a cri ica ai par i i e laformulazione di obbietivi per realizzare quella ch eglichiama democrazia in egra a. Sorprenden emen-

    e, il secondo di ques i due poli, pi che il primo,che vibra oggi di for e atuali : infati la censura allapar i ocrazia,leitmotiv dello scrito Democrazia senza partiti [1949], seconda usci a di ques a collana, non sirivolge all odierna crisi dei par i i, ma, come sotolineaS efano Rodo nella presen azione dell opera, haad oggeto il par i o dell e liberale e le degenerazionipoli iche e parlamen ari che esso aveva prodoto.Milioni di i aliani atendono con ansia crescen e unrinnovamen o ma eriale e morale; un regime de-mocra ico in sos anza debole fa dell I alia di oggi unsingolare paese le cui condizioni si pres ano a prezio-se possibili come a ragici even i, anche perch i

    depu a i sono designa i da lis e manipola e dalle di-rezioni dei par i i; mol e coscienze inquie e sonooggi in crisi, in una crisi dolorosa, perch per esse ipar i i non hanno rispeta o la veri , non hannoavu o olleranza e hanno in qualche modo radi o glis essi ideali dai quali erano na i. Come non ricono-

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    scersi in frasi come ques e? Senza lasciarsi caturareda quella che Rodo chiama l ambigua atuali di ques e diagnosi, vi riconosciamo utavia il mar-chio di una carateris ica di lungo periodo, quella cheun al a voce di quegli s essi anni, Corrado Alvaro,chiamavainaderenza: il bara ro fra i ri uali della po-

    li ica e i bisogni e le po enziali del paese e del suopopolo ( L Italia rinunzia? , 1945). Le forze nega ivedi cui conosciamo ormai n roppo bene la s rutu-ra cancerosa, la volon es arda, la na ura corrotadi cui parla Oliveti non sono forse, infati, l iden icaclasse dirigen e guas a per sempre per mancanza disolidarie , cinismo, vil (...), una rogna da cui non sisa come guarire di Alvaro?Riscato, resurrezione del popolo i aliano, per unapiena realizzazione della sua conclama a sovrani :ques e le parole d ordine del cammino della Comuni-

    di Oliveti. Principio ispira ore nel rappor o fra i la- vora ori, le imprese e la poli ica, dev essere la gius izia

    e non la cari , perch chi opera secondo gius iziaopera bene e apre la s rada al progresso. Chi opera se-condo cari segue l impulso del cuore e fa al retan o bene, ma non elimina le cause del male che rovanoluogo nell umana ingius izia. Parole che ripudianoil pa ernalismo indus rialis a, e in un Oliveti impre-

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    gna o di umanesimo cris iano rivelano una pi al a eradicale is anza e ica e sociale. Suo fondamen o lagius izia, che per Oliveti innanzi uto equi , unmo ivo morale e civile riassun o nel conceto dirisar-cimento reciproco fra lavora ori e imprese che infor-ma il suo discorso Ai Lavoratori di Pozzuoli[1955]2.

    Come scrive Luciano Gallino nella presen azione del volumeto, in simile idea di corrispondenza ra dueforme di debi o, di un lavora ore che riceve i mezziper lavorare ma con la sua forza lavoro pone l impresain condizione di produrre e guadagnare, e per ques oma ura il dirito a un risarcimen o al empo s essoeconomico, cul urale e morale, insi a un idea di per-sona, di impresa, di socie , impernia a su lavoro,cul ura, scienza, ideali di gius izia.Un idea an o lon ana dai nos ri orizzon i da apparircirivoluzionaria: come ora vedremo, il modello comuni-

    ario-molecolare di Oliveti esclude alla radice ogni vi-sione di un economia che agisca secondo na ura, ma

    rivendica la priori della poli ica e la necessi di co-noscere e modicare le norme della convivenza socia-le, incardinandole su capillari modali par ecipa ive.

    2 Ripubblica o in ques a collana nel volume Ai Lavoratori , Edizioni di Co-muni , 2012, Roma/Ivrea.

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    in orno a ques a idea, infati, che si annodano iprogeti diComunit di Adriano Oliveti: una re e dipiccole, governabili molecole che per gradi successiviconvergano in una nuova forma di S a o. Ciascuna diques e comuni dev essere

    concre a, visibile, angibile, n roppo gran-de, n roppo piccola, erri orialmen e deni a,do a a di vas i po eri, che dia a ute le ativi quell indispensabile coordinamen o, quell effi-cienza, quel rispeto della personali umana,della cul ura e dell ar e che la civil dell uomoha realizza o nei suoi luoghi migliori

    Concre o aggetivo ricorren e in ques o e in al riscriti di Oliveti, che lo usa come un arma con rol accusa di u opia spesso rivol a al suo movimen o.Concre a infati la sua analisi del essu o sociale, cul-

    urale e poli ico da cui par ire:

    la socie i aliana forma a da qualche cen-inaio di circondari, di diocesi, di province, in

    sos anza da qualche cen inaio di uni erri-oriali che po rebbero avere un loro caratere,

    una loro peculiare sionomia se ciascuna di

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    esse, atraverso la guida pi consapevole, piresponsabile, pi dinamica, quella che nascedalle ativi economiche, po esse esser risana-

    a moralmen e e ma erialmen e e resa a civileuni ; allora anche la nazione in era di conse-guenza sarebbe rinnova a e por a a a nuovo

    vigore e nuova vi aConcre a la denizione della piccola pa ria, indica-

    a come il nucleo genera ore di una nuova solidarie :

    quella dove sono na i i vos ri gli, quelladove ave e passa o la vos ra infanzia, doveave e rascorso anni di sofferenza come annidi le izia e di pace (...). La na ura, il paesaggio,i mon i, i laghi, il mare creano con i nos ri fra-

    elli i limi i della nos ra Comuni

    Per lui, urgen e capovolgere i sis emi congegna i

    e in rapresi dagli uomini della poli ica, che vor-rebbero risanare la si uazione e rovare la soluzionedall al o, atraverso la penombra delle commissioni ela po enza occul a degli appara i di par i o, median-

    e un movimen o sos anzialmen e nuovo nel suomodo di essere, non nella sua e icheta. Quel che

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    occorre dunque da un la o un al o principio, uname a nobile in cui credere; dall al ro un percorso perpo erla conquis are. La me a chiara:

    una vi a in cui la lota non sia per il denaroo il po ere, ma in uno sforzo per il bene della

    Comuni , per la vi a e l affermazione dei suoigli migliori, nella cos ruzione di una au en icacivil , con al cen ro le cose della scienza, lecose dell ar e, le cose della cul ura, gli ideali diGius izia non es rania i alle con ese ancora ine-limina e ra capi ale e lavoro. In ques a nuovasocie , impernia a sulla liber dell uomo,sull au onomia della persona, sulla digni della vi a umana () ciascun uomo sapr di esserepar e di un corpo pi grande di lui. E sar,quello, un mondo libera o dall asservimen o,dalla forza, dallo s rapo ere del denaro

    La re e delle Comuni , che corrispondono ad al-retan e uni erri oriali do a e di peculiare sio-

    nomia cul urale e di for e au onomia, il mezzo(concre o, appun o) per realizzare ques o disegno,rifondando lo S a o dal basso, passando per gradidalla piccola pa ria alla nazione:

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    Adriano Olivetti, Il cammino della Comunit 2013 Comunit Editrice, Roma/Ivrea

    Titolo originale: Il cammino della Comunit Fondazione Adriano Olivetti

    ISBN 978-88-98220-03-8prima ristampa novembre 2013

    Edizioni di Comunit uniniziativa in collaborazionecon la Fondazione Adriano Olivetti www.fondazioneadrianolivetti.it

    Direzione editoriale: Beniamino de Liguori CarinoCoordinamento editoriale, grafica e comunicazione online: BeccoGiallo Lab

    facebook.com/edizionidicomunitatwitter.com/edcomunita [email protected]

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    Collana Humana CivilitasCinque scriti di Adriano Oliveti per rietere su al retan-i emi chiave nella discussione poli ica e cul urale atuale,

    presen a i da alcune ra le voci pi au orevoli del panoramacul urale i aliano, per permetere ai es i originali di libera-re la loro s raordinaria moderni .

    1. Ai Lavoratori2. Democrazia senza partiti3. Il cammino della Comuni 4. Dovete conoscere i ni del vostro lavoro5. Noi sogniamo il silenzio