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Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura

Road Map per l’educazione artistica

Conferenza mondiale sull’educazione artistica: Sviluppare le capacità creative per il XXI secolo

Lisbona, 6-9 marzo 2006

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Road Map per l’educazione artistica Sviluppare le capacità creative per il XXI secolo Indice I. Introduzione II. Obiettivi dell’educazione artistica

1. Difendere il diritto dell’uomo all’istruzione e alla partecipazione culturale 2. Sviluppare le attitudini individuali 3. Migliorare la qualità dell’educazione 4. Promuovere l’espressione della diversità culturale

III. Nozioni implicate all’educazione artistica

1. Ambiti artistici 2. Approcci dell’educazione artistica 3. Dimensioni dell’educazione artistica

IV. Strategie essenziali per un’educazione artistica efficace 1. Formazione degli insegnanti e degli artisti 2. Partenariati

V. Ricerca sull’educazione artistica e condivisione delle conoscenze VI. Raccomandazioni

1. Raccomandazioni rivolte gli insegnanti, ai genitori, agli artisti e ai direttori di scuole e di istituti d’istruzione 2. Raccomandazioni indirizzate ai ministeri pubblici e ai responsabili politici 3. Raccomandazioni indirizzate all’UNESCO e ad altre organizzazioni intergovernamentali e non governative

Allegati: Studi di casi

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Introduzione La presente Road Map per l’educazione artistica, costituita sulla base delle delibere della Conferenza mondiale sull’educazione artistica che si è tenuta dal 6 al 9 marzo 2006 a Lisbona, in Portogallo, si pone l’obiettivo di indagare sul ruolo dell’educazione artistica in relazione ai bisogni di creatività e di sensibilizzazione culturale del XXI secolo e individua le strategie indispensabili ad introdurre a promuovere l’educazione alle arti nell’ambito dell’apprendimento.

La presente Road Map mira a promuovere un intendimento comune a tutti gli attori sull’importanza dell’educazione artistica e sul suo ruolo essenziale nel miglioramento della qualità dell’istruzione. Si propone di definirne i concetti essenziali e di riconoscere le buone pratiche in materia di educazione artistica. Concretamente, dovrebbe costituire il documento di riferimento in fieri che enuncia le misure e i cambiamenti concreti necessari a introdurre e promuovere l’educazione artistica nell’ambito delle strutture di formazione (istituzionali e non) e a stabilire un quadro solido per le decisioni e le azioni future in questo settore. In questa prospettiva, la presente Road Map intende trasmettere una visione e creare un consenso sull’importanza dell’educazione artistica nel favorire una società creativa e sensibile alle specificità culturali; incoraggiare la riflessione e l’azione sotto il segno della collaborazione; e, infine, mettere insieme le risorse umane e finanziarie necessarie ad assicurare la migliore integrazione dell’educazione artistica nei sistemi educativi e nelle scuole. La questione degli obiettivi dell’educazione artistica è molto controversa e suscita numerose domande come: «L’educazione artistica va insegnata per sé stessa o la si deve considerare un mezzo per favorire l’apprendimento nelle altre materie?»; «Si devono insegnare le arti come una disciplina a sé o per l’insieme di conoscenze, di competenze e di valori che possono trasmettere (o entrambi)?»; «L’educazione artistica è riservata agli alunni più dotati in determinate discipline o deve essere accessibile a tutti?». Questi interrogativi rimangono centrali nel configurare l’approccio degli artisti come pure degli insegnanti, degli alunni e dei responsabili politici. La presente Road Map tenta di fornire una risposta globale a queste domande e sottolinea che l’armonioso e pieno sviluppo creativo e culturale dovrebbe svolgere un ruolo primario nell’educazione.

Obiettivi dell’educazione artistica 1. Difendere il diritto dell’uomo all’educazione e alla partecipazione culturale

Le dichiarazioni e le convenzioni internazionali mirano a riaffermare il diritto di ciascun bambino e di ciascun adulto di accedere all’istruzione e ai mezzi che possono garantire un pieno e armonioso sviluppo e di partecipare alla vita artistica e culturale. La volontà di fare dell’educazione artistica una parte integrante e anche obbligatoria dei programmi educativi di tutte le nazioni deriva principalmente da questi diritti.

La cultura e le arti giocano un ruolo chiave in una educazione completa che permetta il pieno e armonioso sviluppo dell’individuo. L’educazione artistica è, di conseguenza, un diritto universale dell’uomo per tutti gli alunni, compresi coloro che sono spesso esclusi dall’istruzione come gli

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immigrati, le minoranze culturali e le persone fisicamente svantaggiate. Questi principi fondamentali sono enunciati nelle dichiarazioni che seguono, relative ai diritti dell’uomo e del bambino. Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo Articolo 22 «Ogni persona, in quanto membro della società, ha la facoltà di esercitare i diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità e al libero sviluppo della sua personalità, in relazione allo sforzo nazionale ed alla cooperazione internazionale, tenuto conto dell'organizzazione e delle risorse dei singoli paesi. Articolo 26 «2) L'educazione deve mirare al pieno sviluppo della personalità umana e al rafforzamento del rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Essa deve favorire la comprensione, la tolleranza e l'amicizia tra tutte le Nazioni e tutti i gruppi razziali o religiosi, come pure lo sviluppo delle attività delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.» Articolo 27 «1) Ogni persona ha il diritto di partecipare liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai benefici che ne risultano. » Convenzione sui diritti dell’infanzia Articolo 29 «Gli Stati membri convengono che l'educazione del fanciullo deve avere come finalità: a) favorire lo sviluppo della personalità del fanciullo nonché lo sviluppo delle sue facoltà e delle sue attitudini mentali e fisiche, in tutta la loro potenzialità.» Articolo 31 «Gli Stati membri rispettano e favoriscono il diritto del fanciullo di partecipare pienamente alla vita culturale e artistica e incoraggiano, in condizioni di uguaglianza, l’organizzazione di appropriate modalità di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali. » 2. Sviluppare le capacità individuali

Gli esseri umani sono dotati della facoltà di creare. Le arti offrono un quadro ed esperienze uniche che consentono un impegno attivo degli alunni nel processo creativo. Secondo i lavori di ricerca1, l’insegnamento dei procedimenti artistici agli studenti (integrati nell’educazione con elementi

1 A titolo d’esempio, si consultino i verbali delle riunioni preparatorie alla Conferenza Mondiale sull’Educazione Artistica, cfr. LEA International su http://www.unesco.org/culture/lea come pure Educating for Creativity: Bringing the Arts and Culture into Asian Education (Educare alla creatività: introdurre l’arte e la culture nell’insegnamento asiatico), rapporto del simposio della regione Asia sur l’educazione artistica, UNESCO 2005.

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precipui della loro propria cultura), permette di coltivare in ogni individuo il senso della creatività e della iniziativa, una immaginazione fertile, una intelligenza emozionale, valori morali, spirito critico, senso dell’autonomia, e dunque libertà di pensiero e d’azione. Inoltre, l’educazione nelle e attraverso le arti stimola lo sviluppo cognitivo e permette un apprendimento in armonia con i bisogni degli alunni e delle società moderne nelle quali vivono. Come dimostrano moltissime ricerche pedagogiche, l’accrescimento della capacità di apprezzamento e di conoscenza delle arti permette di avvicinarsi a una variegata gamma di soggetti da un nuovo punto di vista; prospettiva che altri mezzi educativi non permettono di scoprire. Al fine di poter partecipare pienamente alla vita artistica e culturale, i bambini e gli adulti devono apprendere progressivamente a capire, ad apprezzare e a scoprire in autonomia le espressioni artistiche grazie alle quali i loro simili – di solito definiti artisti – esplorano e comunicano la loro visione dei diversi aspetti dell’esistenza e della coesistenza. In nome dell’obiettivo di parità d’accesso a tutte le attività culturali e artistiche, l’educazione artistica deve diventare una componente obbligatoria dei programmi educativi per tutti gli alunni. Inoltre, l’educazione artistica dovrebbe essere sistematica e insegnata per più anni poiché costituisce un processo a lungo termine. L’educazione artistica contribuisce alla formazione integrando le facoltà creative, intellettuali e fisiche, e favorisce relazioni più dinamiche e fruttuose fra l’educazione, la cultura e le arti. Questo potenziale si rivela particolarmente importante rispetto alle sfide della società del XXI secolo. Di fatto, in seguito ai cambiamenti della società che coinvolgono le strutture familiari, i bambini sono spesso privati dell’attenzione parentale. Inoltre, tenendo conto della mancanza di comunicazione e di relazione della vita familiare, i bambini sono spesso posti di fronte a diversi problemi emozionali e sociali. D’altra parte, la trasmissione delle tradizioni culturali e delle pratiche artistiche all’interno delle famiglie diventa più difficile, in particolare nelle zone urbane. Ai giorni nostri, esiste e va sempre più accentuandosi una divaricazione fra i processi cognitivi e quelli emozionali, riflesso di un modello di apprendimento che privilegia lo sviluppo delle competenze cognitive a detrimento dei sistemi emozionali. Secondo il professor Antonio Damasio, questa tendenza influisce sul declino della moralità nella società moderna. Il processo emozionale è parte integrante dell’attività decisionale e condiziona le azioni e le idee permettendo la riflessione e il giudizio. Senza coinvolgimento emozionale, ogni azione, idea o decisione verrebbe a fondarsi unicamente su degli elementi razionali. Una buona condotta morale, che costituisce la base della cittadinanza, necessita invece di un impegno emozionale. Secondo il professor Damasio, l’educazione artistica, incoraggiando lo sviluppo emozionale, può migliorare l’equilibrio fra quest’ultimo e lo sviluppo cognitivo e favorire così una cultura della pace. Nelle società del XXI secolo, si manifesta una domanda crescente di lavoratori che danno prova di creatività, di flessibilità, di adattabilità e di innovazione. I sistemi educativi devono dunque evolvere in funzione di questa nuova realtà sociale. L’educazione artistica dota gli alunni di tutta una gamma di strumenti, permettendo loro di esprimersi, di sviluppare il loro senso critico nel mondo che li circonda e di impegnarsi attivamente nei diversi aspetti della loro esistenza. L’educazione artistica offre, inoltre, alle nazioni un modello di sviluppo delle risorse umane necessarie per sfruttare la ricchezza del loro patrimonio culturale. L’uso di queste risorse e di questo patrimonio è essenziale se le nazioni vogliono mettere in moto delle aziende e delle imprese culturali (creative) solide e durevoli. Questo tipo di aziende possono giocare un ruolo chiave nel sostegno dello sviluppo socioeconomico dei molti paesi meno avanzati.

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Inoltre, per un gran numero di persone, le imprese culturali (come quelle dell’editoria, della musica, del cinema, della televisione e di altri media) e le istituzioni culturali (come i musei, le sale di concerto, i centri culturali, le gallerie d’arte e i teatri) fungono da passerelle d’accesso privilegiate alla cultura e alle arti. I programmi di educazione artistica possono aiutare le persone a scoprire la diversità delle espressioni culturali offerte dalle imprese e dalle istituzioni culturali, sempre sviluppando il loro senso critico verso queste ultime. Da parte loro, le imprese culturali rappresentano una preziosa risorsa per gli educatori che cercano di integrare le arti nel loro insegnamento. 3. Migliorare la qualità dell’istruzione

Secondo il Rapporto Mondiale del Follow-Up sull’Istruzione per Tutti (EPT) pubblicato dall’UNESCO, si nota un aumento del numero di bambini che hanno accesso all’istruzione, ma la qualità di quest’ultima resta- ciò nonostante- debole nella maggioranza delle nazioni del mondo. La nozione di accesso all’istruzione per tutti è primaria, ma è anche essenziale che gli alunni ricevano una istruzione di qualità.2 La nozione di «istruzione di qualità» è fondata sull’alunno e può definirsi secondo tre grandi principi: una istruzione adatta ai discenti ma che difende anche i valori universali, una istruzione equa in termini di accessibilità e di guadagni che garantisce l’integrazione sociale contrastando l’esclusione, e, infine, una educazione che riflette i diritti individuali e favorisce il loro rispetto.3 Una definizione generale di una istruzione di qualità potrebbe, quindi, riassumersi in questo modo: una istruzione che offre a tutti i giovani e agli altri alunni le competenze adatte al loro contesto specifico e che permette loro di integrarsi con successo nella società d’appartenenza; una istruzione adatta alla vita, alle aspirazioni e ai centri di interesse degli alunni così come delle loro famiglie e delle loro società; infine, una istruzione nel segno dell’integrazione e del rispetto dei diritti. Conformemente al Quadro d’Azione di Dakar4, esiste un insieme di condizioni preliminari a un’istruzione di qualità. L’apprendimento in merito alle e attraverso le arti (educazione artistica e arti nell’istruzione) può favorire almeno 4 di queste condizioni: un apprendimento attivo; un programma adatto al contesto locale e motivante per gli alunni; la collaborazione con le comunità locali nel rispetto delle loro culture, insegnanti correttamente formati e motivati. 4. Promuovere l’espressione della diversità culturale

Le arti sono contemporaneamente la manifestazione della cultura e il mezzo di comunicazione delle conoscenze culturali. Ciascuna cultura possiede un insieme unico di espressioni artistiche e di pratiche culturali. La diversità delle culture e le loro produzioni artistiche e creative rappresentano le forme presenti e passate della creatività umana, che contribuiscono in modo unico alla grandezza, al patrimonio, alla bellezza e all’integrità dell’umanità.

2 UNESCO, 2005, Rapporto Mondiale del Follow-Up sull’Istruzione per Tutti 2006, UNESCO, Parigi, p. 58. 3 UNESCO, 2004, Rapporto Mondiale del Follow-Up sull’Istruzione per Tutti 2005, UNESCO, Parigi, p. 30. 4 Quadro d’Azione di Dakar, 2000, http://www.unesco.org/education/efa/ed_for_all/framework.shtml

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La sensibilizzazione alle pratiche culturali e alle forme artistiche, oltre alla loro conoscenza, rinforza le identità e i valori individuali e collettivi e contribuisce così alla protezione e alla promozione della diversità culturale. L’educazione artistica è un mezzo per favorire la sensibilizzazione alla cultura e promuovere le pratiche culturali, ma anche per trasmettere la conoscenza e il gusto dell’arte e della cultura tra le generazioni. Nelle diverse nazioni, aspetti materiali e immateriali delle culture cadono nell’oblio perché non sono valorizzati nel sistema educativo né trasmesse alle generazioni future. Evidentemente, è necessario che i sistemi educativi integrino e trasmettano le conoscenze e le espressioni culturali. L’educazione artistica può permettere di raggiungere questo obiettivo, negli ambiti educativi sia formali che informali. Fra le grandi linee di azione per la messa in opera della Dichiarazione Universale dell’UNESCO sulla diversità culturale, adottata dagli Stati Membri nel 2001, molti paesi sottolineano questo bisogno, in particolare: Linea d’azione 6: incoraggiare la diversità linguistica – nel rispetto della lingua materna – a tutti i livelli dell’istruzione, ovunque sia possibile, e stimolare l’apprendimento del plurilinguismo dall’età più precoce. Linea d’azione 7: suscitare, attraverso l’istruzione, una presa di coscienza del valore positivo della diversità culturale e migliorare, in questo senso, sia la formulazione dei programmi scolastici che la formazione degli insegnanti. Linea d’azione 8: incorporare nel processo educativo, quando se ne avverta il bisogno, approcci pedagogici tradizionali ai fini di preservare e di potenziare i metodi culturalmente appropriati per la comunicazione e la trasmissione del sapere. Idee legate all’educazione artistica 1. Ambiti artistici

In tutte le culture, gli individui hanno sempre cercato e cercheranno sempre risposte ai loro interrogativi sull’esistenza. Ciascuna cultura elabora mezzi che permettono di condividere e di comunicare le risposte a questa ricerca di senso. Gli elementi fondamentali della comunicazione sono le parole, i movimenti, il tatto, i suoni, i ritmi e le immagini. Nelle diverse culture, le forme dell’espressione che servono di supporto, di riflessione e di comunicazione sul senso del mondo sono chiamate «arte». Col passare del tempo, le diverse forme di espressioni artistiche sono state classificate. Ma è importante notare che, se termini come «danza», «musica», «teatro» e «poesia» sono utilizzati nel mondo intero, il loro senso profondo differisce, ciò nonostante, tra le culture. In considerazione di ciò, ogni lista di ambiti artistici deve essere percepita come una classificazione pratica in perpetua evoluzione e mai esaustiva. Non è possibile stilare in questa sede un elenco completo, ma una lista indicativa potrebbe comprendere le arti dello spettacolo (danza, teatro, musica, ecc.), la letteratura e la poesia, l’artigianato, il design, le arti digitali, il racconto, il patrimonio, le arti plastiche e il cinema, i media e la fotografia. Gli alunni devono scoprire progressivamente le arti attraverso esperienze pratiche delle arti, traendone la consapevolezza del valore del risultato del processo creativo, ma anche apprezzando il valore fine a se stesso del processo creativo. Inoltre, tenendo conto che numerose forme artistiche non possono limitarsi a una sola disciplina, bisogna mettere ulteriormente l’accento sulla dimensione interdisciplinare delle arti oltre che sui loro punti in comune.

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2. Approcci dell’educazione artistica

L’immaginazione, la creatività e l’innovazione sono presenti in ciascun individuo e possono essere incoraggiate e applicate. Questi tre procedimenti fondamentali sono intrinsecamente legati. Come l’ha rimarcato Sir Ken Robinson, l’immaginazione è la caratteristica essenziale dell’intelligenza umana e, infine, l’innovazione perfeziona questo procedimento mettendo il giudizio critico al servizio dell’applicazione di una idea. Ogni approccio dell’educazione artistica deve prendere come punto di partenza la (le) cultura(e) di origine degli alunni. L’instaurazione di un clima di fiducia fondato su un reale apprezzamento della propria cultura è il migliore trampolino per apprendere a rispettare e ad apprezzare le culture degli altri. È dunque indispensabile riconoscere l’evoluzione costante della cultura e del suo valore, oggi come nel passato. Le strutture e i contenuti educativi dovrebbero non solamente riflettere le caratteristiche di ciascuna forma artistica, ma anche offrire i mezzi artistici che permettono la comunicazione e l’interazione tra diversi contesti culturali, sociali e storici. In questa prospettiva, si distinguono due grandi approcci all’educazione artistica (che possono essere avviati simultaneamente e che non devono necessariamente separarsi). Le arti possono essere (1) insegnate come materie interamente a parte, attraverso l’insegnamento delle differenti discipline artistiche, che permette così per gli alunni lo sviluppo dei talenti artistici, della sensibilità e dell’apprezzamento delle arti; ma anche (2) considerate come un metodo di insegnamento e di apprendimento nel quale le dimensioni artistiche e culturali s’integrano all’insieme delle materie del programma scolastico. L’approccio detto delle Arti nell’Istruzione (Arts in Education, AiE) utilizza le arti (e di conseguenza le pratiche e le tradizioni culturali legate a queste ultime) come supporto d’insegnamento delle materie generali del programma e come mezzo d’approfondimento della comprensione di queste ultime; per esempio, utilizzando dei colori, delle forme e degli oggetti prestati alle arti plastiche e all’architettura per insegnare materie come la fisica, la biologia e la geometria; o introducendo il teatro e la musica come metodo di insegnamento delle lingue. Ispirandosi alla teoria delle «intelligenze multiple», l’approccio AiE mira a estendere i benefici dell’educazione artistica a tutti i discenti e a tutte le materie. Questo approccio tende ugualmente a riposizionare la teoria nel suo contesto grazie all’applicazione pratica delle discipline artistiche. Per essere efficace, questo approccio interdisciplinare richiede dei cambiamenti nei metodi di insegnamento come pure nella formazione degli insegnanti. 3. Dimensioni dell’educazione artistica

L’educazione artistica s’articola attorno ai tre assi pedagogici complementari: • Lo studio delle opere d’arte. • Il contatto diretto con le opere d’arte (concerti, mostre, libri e films).

• La pratica di attività artistiche. L’educazione artistica deve essere fin dall’età più precoce un insegnamento obbligatorio e suddiviso in più anni. In questo modo, si distinguono tre dimensioni in materia di educazione artistica: (1) l’acquisizione delle conoscenze si compie grazie a una interazione tra l’alunno, l’opera d’arte o la performance, l’artista e il suo professore e la sua professoressa; (2) l’acquisizione delle conoscenze si compie

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attraverso la pratica artistica individuale dell’alunno; e, infine, (3) l’acquisizione delle conoscenze si compie grazie alla ricerca e allo studio (d’una forma artistica e di relazione tra arte e storia). Strategie essenziali per una educazione artistica efficace

Un’ educazione artistica di grande qualità richiede professionisti dell’insegnamento delle arti e insegnanti generalisti. Inoltre, può essere rinforzata da partenariati fruttuosi tra questi ultimi e degli artisti che soddisfano le stesse esigenze di qualificazione. In questa prospettiva, conviene raggiungere almeno i due grandi obiettivi che seguono: • permettere l’accesso degli insegnanti, degli artisti e di altri attori alle risorse e alla formazione necessari per questa impresa. Un apprendimento creativo richiede un insegnamento creativo.

• incoraggiare i partenariati creativi a tutti i livelli tra i ministeri, le scuole e le insegnanti, e le arti, le scienze e le organizzazioni comunitarie. La riuscita di questi partenariati dipende dalla comprensione condivisa degli obiettivi previsti per i partenariati e del rispetto mutuo delle competenze di ciascuno. Al fine di realizzare condizioni propizie alle collaborazioni future tra educatori e artisti, la formazione iniziale degli educatori e degli artisti deve integrare la comprensione dell’ambito di competenza dell’altro, in un’ottica di mutuo interesse per la pedagogia. I programmi di formazione degli insegnanti e degli artisti devono essere riformulati con l’intento di dotare questi ultimi delle conoscenze e delle esperienze loro necessarie per mettere in atto un’azione congiunta di facilitazione dell’apprendimento e per trarre profitto dai vantaggi di una cooperazione interprofessionale. La promozione di questo tipo di cooperazione deve scaturire da disposizioni specifiche, che rappresentano nuove sfide per la maggior parte delle società. Così, si distinguono due strategie essenziali per la messa in opera di una educazione artistica efficace: una formazione pertinente ed efficace all’intenzione degli insegnanti e degli artisti, e lo sviluppo dei partenariati tra l’educazione e i sistemi e gli attori culturali. 1. Formazione degli insegnanti e degli artisti

Questo aspetto dipende dalle esperienze e dalle prospettive generalmente molto diverse che hanno gli insegnanti di materie generali, i professori d’arte e gli artisti in materia di pratiche educative e culturali. Una formazione più efficace dell’insieme di questi attori dell’educazione artistica nel senso più ampio è, quindi, essenziale. • Formazione degli insegnanti di materie generali. Idealmente, tutti gli insegnanti ( e dirigenti di scuole) dovrebbero essere sensibilizzati ai valori e alle qualità degli artisti e avere una certa conoscenza delle arti. Gli insegnanti devono ugualmente poter acquisire le competenze che permettano loro di collaborare con gli artisti in ambiti educativi. Una formazione di questo tipo permetterebbe di sviluppare le loro potenzialità e di utilizzare le arti nel loro insegnamento. Inoltre, potrebbe permettere di garantire l’acquisizione da parte degli insegnanti di conoscenze di base sul processo creativo; di capacità di analisi, d’interpretazione e di valutazione delle opere d’arte, e, infine, di una visione globale dell’arte attraverso le diverse epoche e culture.

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Sapendo che le arti possono favorire l’apprendimento in alcune materie del programma tradizionalmente considerate come generali, gli insegnanti della primaria in particolare utilizzano spesso l’approccio detto delle Arti nell’Istruzione (Arts in Education, AiE). In questo modo, canzoni possono servire a memorizzare alcune parole chiave di una lingua, oppure definizioni in alcune materie scientifiche o sociali, o ancora un concetto o una formula matematica. L’integrazione delle arti nell’insegnamento di altre materie, in particolare alla primaria, può essere un modo di evitare il sovraccarico dei programmi che conoscono certe scuole. Ciò nonostante, questa integrazione non sarà efficace senza una formazione artistica specifica in parallelo. • Formazione dei docenti d’arte L’insegnamento delle arti deve andare al di là del semplice trasferimento agli alunni di competenze, di pratiche e di conoscenze specifiche. In aggiunta, oltre all’abilità tecnica in atelier, i programmi di educazione artistica dovrebbero favorire una preparazione più ampia degli insegnanti. Di conseguenza, i professori d’arte dovrebbero essere incoraggiati a ispirarsi alle competenze di altri artisti, ivi compresi quelli di discipline differenti, sempre acquisendo le qualifiche necessarie alla collaborazione con artisti e insegnanti di altre materie, all’interno di un progetto educativo. Alcuni programmi completi di formazione dei professori d’arte potrebbero incoraggiare l’acquisizione di conoscenze e di competenze negli ambiti seguenti:

- Una o più discipline artistiche - L’espressione artistica interdisciplinare - Le metodologie d’insegnamento interdisciplinare nelle e attraverso le arti - La concezione dei programmi - I metodi di valutazione adattati all’educazione artistica - L’educazione artistica formale (nell’ambito scolastico) - L’educazione artistica informale (nell’ambito comunitario).

Inoltre, la buona qualità delle scuole non è sufficiente. Come si mostra qui di seguito, l’educazione artistica può spesso essere rinforzata da partenariati con un ampio ventaglio di individui e di organizzazioni in seno alla comunità. Attività come le visite di musei e di gallerie d’arte, le uscite per spettacolo, i programmi degli Artisti nelle scuole (Artisti a Scuola, AIS) e l’educazione ambientale attraverso l’educazione artistica, costituiscono preziose risorse educative per gli insegnanti e gli alunni, indipendentemente dal contesto di apprendimento. Inoltre, è necessario interessarsi all’uso di nuove tecnologie nella creazione artistica, nella musica elettronica e nell’ambito dei nuovi media, così come nell’insegnamento on line per quanto riguarda la formazione degli insegnanti di educazione artistica. L’utilizzo di queste nuove tecnologie ha dato una nuova dimensione all’educazione artistica e conferisce ai professori d’arte un nuovo ruolo per il XXI secolo. Queste tecnologie possono costituire delle piattaforme preziose di collaborazione tra professori d’arte, ma anche tra questi ultimi e gli artisti, gli specialisti in ambito scientifico e gli altri educatori. L’arte informatica è ormai accettata come una forma artistica a pieno titolo, una forma di creazione legittima e un metodo di insegnamento delle arti. Ciò nonostante, il suo insegnamento non è diffuso nelle scuole. In effetti, se i professori d’arte, per esempio, si mostrano molto interessati

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all’insegnamento di questa arte nelle loro classi, spesso dimostrano, ciò nonostante, carenza di esperienza, di formazione pedagogica e di risorse in materia. I professori della secondaria possono proporre lavori che implicano una collaborazione tra diverse materie specialistiche. In questo modo, gli ambiti dell’impresa e della tecnologia possono integrarsi nella dimensione commerciale delle arti. Gli alunni possono inoltre lavorare su progetti che collegano le arti alla storia o alle scienze sociali. Questo tipo di approccio richiede una certa comprensione del valore dell’educazione artistica, da parte dei docenti di altre materie. In conclusione, sembra essenziale predisporre, dapprima almeno a livello locale, e poi nazionale, raccomandazioni e norme relative alla formazione iniziale dei professori d’arte. Diverse serie di norme sono state definite5 e possono servire da quadro di riferimento per tutte le nazioni in materia di organizzazioni, realizzazione e di valutazione dei loro programmi di educazione artistica. (cfr. lo studio di un caso in allegato)

• Formazione Degli Artisti Gli artisti di tutte le discipline, come i professionisti della cultura, dovrebbero allo stesso modo aver la possibilità di migliorare le loro competenze pedagogiche e di acquisire le qualifiche necessarie alla collaborazione con gli educatori di scuole e di centri di apprendimento, ma anche e soprattutto indispensabili per una comunicazione e interazione efficaci con gli alunni. Alcune attività e alcuni progetti comuni fra gli artisti in formazione e gli insegnanti in formazione possono ugulamente porre le basi di una buona collaborazione futura. (cfr. lo studio di un caso in allegato) Sullo stesso livello di sviluppo di partenariati fra istituzioni educative e culturali, il potenziamento e l’arrichimento della formazione globale degli attori dell’educazione artistica sono limitati dalla mancanza di risorse finanziarie ma anche, in particolar modo nelle zone rurali, dalla mancanza di risorse culturali come le biblioteche, i teatri e i musei. 2. Partenariati

Malgrado la creatività occupi un posto di onore nella maggior parte dei documenti ufficiali, esiste ancora un fondamentale disconoscimento dell’importanza di una istruzione di qualità come mezzo principale di promozione della creatività. La realizzazione dei programmi di educazione artistica non è né costosa né complessa se si fa con uno spirito di collaborazione. In questo contesto, una responsabilità congiunta riguardo l’educazione artistica è richiesta presso i Ministeri responsabili della Cultura e /o dell’Istruzione e fra i diversi organismi incaricati della

5 Esempi presi principalmente dagli Stati Uniti: dalla preadolescenza all’inizio dell’età adulta / Norme relative alle arti definite dal Consiglio Nazionale per gli Standard di Insegnamento Professionale (NBPTS, National Board for Professional Teaching Standards), Norme relative alla formazione dei professori d’arte, Obiettivi, principi e norme relative ai programmi artistici scolastici, e Norme Nazionali relative alle arti plastiche.

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realizzazione e della valutazione dei programmi di educazione artistica; ciascuna entità deve essere pienamente cosciente del proprio contributo a questo processo. La creazione di sinergie fra le arti e l’istruzione per la promozione di un apprendimento creativo può essere favorita dai seguenti tipi di partenariati: • A livello ministeriale o municipale

Possono attivarsi partenariati fra le diverse entità del ministero della Cultura, del ministero dell’Istruzione e dei ministeri dell’Insegnamento superiore e della Ricerca, per l’elaborazione di politiche e di budgets comuni che riguardano progetti significativi nell’ambito scolastico o extrascolastico. Le arti e l’istruzione possono ugualmente essere unite, a livello politico, fra i ministeri dell’Istruzione e della Cultura e gli enti locali (entità generalmente responsabili delle istituzioni educative e culturali), con l’intento di stabilire un legame fra il sistema d’istruzione e il mondo culturale, attraverso la realizzazione di progetti di collaborazione fra le istituzioni culturali e le scuole. Questi partenariati mirano a dare all’arte e alla cultura un ruolo centrale nell’educazione, non solo a margine dei programmi scolastici. (cfr. lo studio di un caso in allegato) • A livello delle scuole

Nel mondo intero, la maggior parte delle metropoli, delle città e dei villaggi dispongono di uno spazio culturale, qualsiasi esso sia. Nella società attuale, si riconosce che la scuola non ha più il monopolio in materia di apprendimento. Nuove prospettive pedagogiche sono apparse con lo sviluppo dei partenariati tra le scuole e le istituzioni culturali. Se esistono in alcune nazioni collaborazioni di lunga data fra queste istituzioni, l’estensione e l’efficacia di questi partenariati variano, tuttavia, di molto. Il sostegno e l’autenticità dell’impegno da parte di istituzioni culturali come le scuole sono essenziali per assicurare il successo di questa collaborazione. Partenariati localizzati hanno permesso la realizzazione di programmi innovatori, principalmente sotto la forma di visite presso le istituzioni culturali. Questo tipo di visite rappresentano per gli alunni una miniera di informazioni e di incontri artistici, offrono la possibilità di immergersi nel processo creativo, ma inoltre costituiscono un enorme potenziale d’esperienze di insegnamento integrato. Nella scuola primaria, in cui i bambini piccoli sono molto ricettivi all’apprendimento visuale, una collaborazione attiva fra le istituzioni può permettere l’arricchimento dei metodi di insegnamento. (cfr. lo studio di un caso in allegato) • A livello di insegnanti

Partenariati efficaci rappresentano inoltre uno strumento per gli insegnanti. Così, invitando sulla base di un partenariato artisti forti della loro esperienza e della loro abilità in ambiti quali la parola, il suono, il ritmo, l’immagine da realizzare in un progetto, gli insegnanti possono beneficiare di nuove esperienze che vengano ad arricchire i loro metodi di insegnamento, nel quadro di programmi scolastici ma anche extrascolastici. I progetti nell’ambito scolastico possono implicare la collaborazione fra l’artista, l’insegnante e la scuola e sono concepiti per adattarsi all’età dei partecipanti, ai metodi d’insegnamento e agli impegni orari delle materie di scuola.

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In certi casi, le istituzioni culturali propongono dei supporti pedagogici completi in linea con le intenzioni degli insegnanti, degli educatori artistici, delle famiglie e degli alunni. (cfr. lo studio di un caso in allegato) Lo sviluppo di tali partenariati deve confrontarsi con numerose sfide. I budget destinati all’educazione artistica, quando esistono, sono spesso centralizzati in un ministero o un dipartimento, cosa che non facilita (talvolta in maniera deliberata) la condivisione con altri organismi. La burocrazia a tutti i livelli di poteri pubblici può ugualmente avere talvolta una visione restrittiva e dare prova di una motivazione limitata in materia di cooperazione. Infine, esistono delle «culture» individuali e strutturali molto differenti tra gli ambiti educativi e culturali. Ricerca sull’educazione artistica e condivisione delle conoscenze

Lo sviluppo delle capacità creative e della sensibilizzazione alle specificità culturali per il XXI secolo attraverso l’educazione artistica, richiede di assumere decisioni illuminate. Al fine di permettere ai decisori di accettare e di sostenere la realizzazione dei programmi di educazione artistica e d’arte nell’istruzione, è necessario addurre la prova della loro efficacia. Si può far valere il fatto che la creatività che si esprime grazie alla cultura è la risorsa più equamente ripartita nel mondo. Ciò nonostante, i lavori di ricerca mostrano che certi sistemi educativi soffocano la creatività là dove altri l’incoraggiano. Si può supporre che l’educazione artistica sia uno dei mezzi migliori per promuovere la creatività (quando i metodi di insegnamento e di apprendimento vanno in questa direzione), ma mancano studi su questo argomento e questa ipotesi non è ben recepita dai responsabili politici. È dunque imperativo proseguire il lavori di ricerca in questo ambito. Malgrado esistano lavori di ricerca sull’educazione artistica in quanto ambito educativo e dati che illustrano, in molte nazioni, i vantaggi dell’integrazione delle arti nell’educazione, questi ultimi sono limitati, inverificabili e di difficile accesso. Se esistono numerosi esempi di successi riguardanti la concezione e la realizzazione di programmi di educazione artistica, spesso non ne vengono esplicitate le ipotesi teoriche o non si arriva a raccogliere dati soddisfacenti per illustrare i loro risultati. Esistono, quindi, pochi studi di casi di buone pratiche che possono essere utilizzati come base delle campagne di sensibilizzazione. Questa assenza di un corpus di informazioni di facile accesso è considerato come un ostacolo ulteriore al miglioramento delle pratiche, alla sensibilizzazione dei responsabili politici e all’integrazione delle arti nel sistema educativo. Come lo si è dimostrato, le attività di apprendimento nel quadro dell’educazione artistica riguardano sia la creazione di opere che l’osservazione, l’interpretazione, la critica e la riflessione filosofica sulla creazione in generale. Queste caratteristiche proprie alla natura dell’insegnamento e dell’apprendimento dell’educazione artistica hanno un impatto non trascurabile sui metodi di ricerca nell’ambito delle arti. Di tal fatta, i ricercatori che si interessano all’educazione artistica devono adottare un punto di vista allo stesso tempo artistico e pedagogico. Lavori di ricerca come questi possono essere condotti ai livelli mondiale, nazionale e istituzionale, o basarsi sulle discipline, e dovrebbero interessarsi agli ambiti che seguono:

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• Descrizione della natura e della estensione dei programmi attuali di educazione artistica. • Legami fra educazione artistica e creatività. • Legami fra educazione artistica e performances sociali / cittadinanza attiva / emancipazione. • Valutazione dei programmi e dei metodi di educazione artistica, in particolare dei benefici che

possono apportare sul piano individuale e sociale. • Diversità dei metodi di insegnamento dell’educazione artistica. • Efficacia delle politiche di educazione artistica. • Natura e impatto dei partenariati tra l’istruzione e la cultura nella realizzazione dei programmi

di educazione artistica. • Sviluppo e utilizzo di norme in materia di formazione degli insegnanti. • Valutazione delle acquisizioni degli alunni nel quadro dell’educazione artistica

(identificazione delle migliori prassi in materia di tecniche di valutazione). • Influenza delle industrie culturali (come la televisione o il cinema) sui bambini e sugli alunni,

in generale nel quadro della loro educazione all’arte, e metodi che garantiscano la presentazione ai cittadini attraverso queste industrie culturali di modelli di educazione artistica affidabili. La realizzazione della ricerca sull’educazione artistica dovrebbe comprendere le seguenti tappe:

• Creare un ordine del giorno per la ricerca nell’ambito delle arti e cercare i finanziamenti necessari alla sua realizzazione.

• Organizzare dei seminari sulla ricerca nell’ambito dell’educazione artistica per promuovere gli sforzi della ricerca.

• Condurre studi sugli argomenti che interessano i docenti di arte. • Promuovere la collaborazione interdisciplinare in materia di metodologie di ricerca

sull’educazione artistica. Infine, e soprattutto, la ricerca nell’ambito dell’educazione artistica può essere condotta dalle università e da altre istituzioni in collaborazione con un centro di scambio di informazioni (o «osservatorio») incaricato di raccogliere, di analizzare e di diffondere i dati e le conoscenze sull’educazione artistica. Questo tipo di centro costituisce una fonte di dati affidabili per le campagne di sensibilizzazione. Può raccogliere informazioni relative a un argomento di ricerca specifico (per esempio, l’insegnamento delle arti dello spettacolo) o a una regione geografica particolare (per esempio l’educazione artistica in India). Conclusioni

Lo sviluppo delle capacità creatrici per il XXI secolo costituisce una sfida allo stesso tempo cruciale e complessa, ma che non può essere ignorata. L’insieme delle forze della società devono essere mobilitate al fine di permettere alle nuove generazioni di questo secolo di acquisire le conoscenze e le competenze, e forse più ancora i valori e i comportamenti, i principi etici e gli orientamenti morali che faranno di loro dei cittadini del mondo responsabili e i garanti di uno sviluppo durevole. È fondamentale offrire una istruzione universale di qualità. Ciò nonostante, quest’ultima non può colmare questa esigenza senza promuovere, attraverso l’educazione artistica, le visioni e le prospettive, la creatività e l’iniziativa, lo spirito critico e le competenze professionali così indispensabili alla vita in questo nuovo secolo.

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Speriamo che la presente Road Map potrà servire da modello, da corpus di raccomandazioni generali per l’introduzione e la promozione dell’educazione artistica e che possa essere adattata – modificata o estesa se necessario – al fine di rispondere al meglio ai contesti specifici delle nazioni e delle società del mondo intero.

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Raccomandazioni

I partecipanti alla Conferenza mondiale sull’educazione artistica, associandosi alle dichiarazioni presentate in occasione delle conferenze preparatorie regionali e internazionali organizzate nel corso dell’anno 2005 in Australia (settembre), Colombia (novembre), Lituania (settembre), Repubblica Corsa (novembre) e a Trinità e Tobago (giugno), e alle raccomandazioni presentate in occasione delle riunioni di gruppi di discussione d’Africa e degli Stati Arabi organizzate nel quadro della Conferenza Mondiale sull’educazione artistica (Lisbona, dal 6 al 9 marzo 2006)6 ribadiscono le seguenti considerazioni: • Sottoscrivendo il principio di diritto di ogni bambino e di ogni giovane allo sviluppo, attraverso l’educazione artistica, del senso estetico, della creatività e delle facoltà di pensiero critico e di riflessione inerenti alla condizione umana7; • Considerando che deve essere sviluppata nei bambini e nei giovani una presa di coscienza più profonda, sia in autonomia che indotta dall’ambiente naturale e culturale, e che l’accesso di tutti ai beni, servizi e pratiche culturali deve far parte degli obiettivi dei sistemi educativi e culturali; • Riconoscendo il ruolo dell’educazione artistica nella preparazione del pubblico e delle diverse parti della popolazione all’apprezzamento delle manifestazioni artistiche; • Comprendendo le sfide che rappresenta la mondializzazione per la diversità culturale e il bisogno crescente d’immaginazione, di creatività e di cooperazione in società sempre più fondate sulla conoscenza; • Riconoscendo che in molte società l’arte è integrata nella vita quotidiana (per tradizione e spesso ancora nell’attualità) e gioca un ruolo chiave nella trasmissione culturale e nell’evoluzione individuale e comunitaria; • Notando il bisogno fondamentale dei giovani di disporre di uno spazio consacrato alle attività artistiche, come un centro culturale comunitario e un museo;

• Notando che, fra le sfide più importanti del XXI secolo, figura il bisogno crescente di creatività e di immaginazione in società multiculturali, bisogno al quale l’educazione artistica può fornire una risposta efficace; • Riconoscendo che le nostre società contemporanee hanno bisogno di sviluppare delle strategie e delle politiche educative e culturali capaci di trasmettere e sostenere dei valori e una identità estetici e culturali, al fine di promuovere e di favorire la diversità culturale e lo sviluppo di società senza conflitti, prospere e perenni;

6 Può consultare le dichiarazioni e le raccomandazioni in formato integrale nel documento di riferimento relativo alla Conferenza Mondiale sull’educazione artistica disponibile sul portale «Links per l’Istruzione e l’Arte dell’UNESCO» all’indirizzo seguente: http://www.unesco.org/culture/lea. 7 Cfr. «Road Map per l’educazione artistica», pagine 2 e 3.

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• Tenendo conto della natura multiculturale della maggior parte delle nazioni del mondo, ove una moltitudine di culture sono rappresentate, con il risultato di una combinazione unica di comunità, di nazionalità e di lingue; riconoscendo che questa complessità culturale ha generato un’energia creativa e prospettive e pratiche autoctone in materia di istruzione, specifiche di queste nazioni; e che la ricchezza di questo patrimonio culturale, sia materiale che immateriale, è minacciata da trasformazioni socioculturali, economiche e ambientali multiple e complesse; • Riconoscendo il valore e l’applicabilità delle arti nel processo di apprendimento e il loro ruolo nell’acquisizione di competenze cognitive e sociali nel favorire l’innovazione e la creatività, e nell’incoraggiare il comportamento e i valori che sono a fondamento della tolleranza sociale e della valorizzazione della diversità; • Riconoscendo che l’educazione artistica contribuisce a migliorare la qualità dell’insegnamento e a favorire l’acquisizione delle competenze grazie alla sua fedeltà all’essenza delle strutture (orari, discipline e ruoli) e alla sua attenzione nell’adattarsi all’alunno (nell’adeguarsi alla vita dei bambini e al loro ambiente sociale e culturale), favorendo inoltre la cooperazione fra le risorse e i sistemi di apprendimento formali e informali; • Riconoscendo la convergenza tra la concezione tradizionale delle arti nelle società e una visione più moderna, secondo la quale l’apprendimento attraverso le arti può permettere il miglioramento dell’apprendimento e dell’acquisizione delle competenze; • Comprendendo che l’educazione artistica, generando tutta una gamma di competenze e di attitudini multidisciplinari e incoraggiando la motivazione degli studenti e una partecipazione attiva in classe, può accrescere la qualità dell’educazione, contribuendo così alla realizzazione di uno dei sei obiettivi dell’istruzione per tutti (EPT) enunciati in occasione della Conferenza mondiale sull’istruzione per tutti di Dakar (2000);

• Considerando che l’educazione artistica può giocare un ruolo terapeutico molto utile per i bambini portatori di handicap e in seguito a una catastrofe o a un conflitto; • Prendendo atto che l’educazione artistica, allo stesso titolo che ogni tipo di istruzione, deve essere di grande qualità per essere efficace; • Tenendo conto che l’educazione artistica, come forma di costruzione civica ed etica, costituisce uno strumento fondamentale per l’integrazione sociale e può aiutare a risolvere i problemi cruciali ai quali sono sottoposte molte società, in particolare la criminalità e la violenza, la persistenza dell’analfabetismo, l’inuguaglianza tra uomini e donne (ivi compreso l’insuccesso scolastico dei ragazzi), i maltrattamenti e gli abusi verso i bambini, la corruzione politica e la disoccupazione;

• Osservando lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) in tutte le sfere della società e dell’economia, e il potenziale che rappresentano per la promozione dell’educazione artistica;

Nonostante tutto, un certo numero di sfide sono state identificate e sono qui di seguito ribadite:

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• riconoscendo che, in molte nazioni, le politiche educative accordano poca importanza all’educazione artistica, comportamento che si riflette nel trascurare e nello svalutare di questo ambito della conoscenza;

• Osservando che le preoccupazioni e i sistemi culturali ed educativi sono spesso dissociati e sono oggetto di due ordini del giorno distinti che spesso intraprendono direzioni parallele, addirittura opposte;

• Considerando che non esiste un numero sufficiente di programmi specialistici di educazione

artistica per la formazione degli insegnanti e che i programmi generali di formazione non valorizzano abbastanza l’importanza del ruolo delle arti nell’insegnamento e nell’apprendimento;

• Osservando che gli artisti e la loro partecipazione al processo di educazione artistica non

sono sufficientemente riconosciuti;

• Notando che esiste un vasto ambito di esperienze in materia di educazione artistica che non è né studiato, né regolamentato; e

• Riconoscendo che i budget concessi all’educazione artistica sono inesistenti o insufficienti

per soddisfare i bisogni attuali e lo sviluppo dell’educazione artistica; Le raccomandazioni che seguono provengono dalle conferenze preparatorie menzionate prima e dalle riunioni di gruppi di discussione a livello regionale. 1 Raccomandazioni rivolte ad educatori, genitori, artisti e direttori di scuole e di istituzioni educative Sensibilizzazione, sostegno e formazione

• Sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere il valore e l’impatto sociale dell’educazione artistica, creando una domanda di educazione artistica e di docenti di arte competenti;

• Offrire impulso, sostegno e assistenza all’insegnamento e all’apprendimento nelle e attraverso le arti;

• Promuovere l’accessibilità delle arti a tutti i bambini e la loro partecipazione attiva come elemento centrale dell’istruzione;

• Incoraggiare l’uso di risorse umane e materiali locali e adatte al contesto, sia come vettore che come contenuto di una istruzione di qualità;

• Fornire risorse e supporti didattici agli educatori per aiutarli a sviluppare, utilizzare e condividere una nuova pedagogia arricchita dalle arti;

• Fornire un’assistenza al fine di permettere agli operatori dell’educazione artistica di sfruttare le innovazioni tecnologiche che permetteranno all’educazione artistica di arrivare a gruppi emarginati e faciliteranno la creazione di supporti pedagogici innovativi e la condivisione delle conoscenze;

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• Sostenere la formazione professionale continua degli insegnanti, degli artisti e degli animatori di gruppo, allo scopo di sensibilizzare questi professionisti alla diversità culturale e di permettere loro di sviluppare il potenziale di creazione, di spirito critico e di innovazione dei loro alunni;

• Incoraggiare e promuovere lo sviluppo di pratiche artistiche grazie ai media informatici; • Realizzare, se necessario, centri culturali e altri spazi e infrastrutture dedicate all’educazione

artistica per i giovani; Partenariati e cooperazione

• Incoraggiare i partenariati dinamici e durevoli fra gli ambiti dell’istruzione (formali e non formale) e il resto della comunità;

• Facilitare la partecipazione di artisti locali nell’ambito dell’apprendimento e l’integrazione di forme e di tecniche artistiche locali nel processo di apprendimento al fine di rinforzare le culture e le identità locali;

• Facilitare la cooperazione tra le scuole e i genitori così come tra le organizzazioni e le istituzioni comunitarie, e mobilitare le risorse locali in seno alle comunità per sviluppare dei programmi di educazione artistica, al fine di permettere alle comunità di condividere la trasmissione dei valori culturali e delle forme d’arte locali;

Realizzazione, valutazione e condivisione delle conoscenze

• Realizzare e valutare dei progetti di collaborazione scuola – comunità fondati su principi di cooperazione aperta, di integrazione e di adattamento;

• Incoraggiare l’elaborazione di una documentazione efficace e la condivisione di conoscenze tra gli insegnanti;

• Condividere le informazioni e i dati con le parti in causa, in particolare i governi, le comunità, i media le ONG e il settore privato;

2 Raccomandazioni rivolte a Ministeri pubblici e responsabili politici Riconoscimento

• Riconoscere il ruolo dell’educazione artistica nella preparazione del pubblico e delle diverse parti della società riguardo l’apprezzamento delle manifestazioni artistiche;

• Riconoscere l’importanza dello sviluppo di una politica in materia di educazione artistica che assicuri la coerenza dei collegamenti tra le comunità, le istituzioni sociali ed educative e il mondo del lavoro;

• Riconoscere il valore della riuscita dei progetti e delle pratiche connesse con l’educazione artistica, sviluppate a livello locale, nel rispetto delle specificità culturali. Riconoscere che i progetti futuri devono ispirarsi alle buone pratiche realizzate finora;

• Dare la priorità al bisogno di sensibilizzare l’opinione pubblica ai contributi essenziali apportati dall’educazione artistica agli individui e alla società;

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Elaborazione delle politiche

• Tradurre la presa di coscienza crescente sull’importanza dell’educazione artistica nella mobilizzazione di risorse sufficienti per passare dai principi all’azione, al fine di far riconoscere i benefici delle arti e della creatività per tutti e di sostenere la realizzazione di una nuova visione dell’arte e dell’apprendimento;

• Concepire delle politiche relative alla ricerca nazionale e regionale nell’ambito dell’educazione artistica, che tenga conto delle specificità delle culture ancestrali e dei gruppi di popolazione vulnerabili;

• Incoraggiare l’elaborazione di strategie di realizzazione e di sorveglianza per garantire la qualità dell’educazione artistica;

• Accordare all’ educazione artistica un posto centrale e permanente nei programmi scolastici, debitamente finanziata e che beneficia di insegnanti competenti e di qualità;

• Prendere in considerazione la ricerca in occasione di decisioni relative al finanziamento e ai programmi e stabilire nuove norme di valutazione dell’impatto dell’educazione artistica (poiché si può dimostrare che l’educazione artistica è in grado di contribuire in modo significativo al miglioramento delle performance degli alunni in ambiti come l’alfabetizzazione e l’apprendimento del calcolo, essendo, contemporaneamente, benefica sui piani sociale e umano);

• Garantire una continuità tra i programmi governativi e le politiche pubbliche degli Stati relative all’educazione artistica;

• Adottare politiche regionali in materia di educazione artistica per l’insieme delle nazioni di una regione (per esempio, l’Unione Africana);

• Integrare l’educazione artistica nelle carte culturali adottate dall’insieme degli Stati membri; Formazione, realizzazione e sostegno

• Permettere l’accesso di artisti e di insegnanti a una formazione professionale per rinforzare la qualità dell’educazione artistica insegnata e creare dei dipartimenti di educazione artistica nelle università che non ne dispongono;

• Fare della formazione di professori d’arte una nuova priorità in seno al sistema educativo permettendo loro di contribuire in modo più efficace ai processi di apprendimento e di sviluppo culturale, e fare della sensibilizzazione alle arti un elemento di formazione dell’insieme degli insegnanti e degli attori dell’educazione;

• Mettere a disposizione delle istituzioni educative, formali e informali, insegnanti e artisti correttamente formati, al fine di permettere e di favorire lo sviluppo e la promozione dell’educazione artistica;

• Integrare le arti nei programmi scolastici come nell’istruzione non formale; • Permettere l’accesso all’educazione artistica negli ambiti scolastici ed extrascolastici a tutti gli

individui, indipendentemente dalle loro attitudini, dei loro bisogni, della loro condizione sociale, fisica e mentale o dalla loro situazione geografica;

• Produrre e mettere a disposizione di tutte le scuole e le biblioteche le risorse materiali necessarie a un insegnamento efficace delle arti. Fra queste ultime, citiamo un luogo, i media, i libri, il materiale e gli strumenti artistici;

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• Proporre alle popolazioni autoctone un’educazione artistica adatta ai loro metodi culturali di insegnamento e di apprendimento, e accessibile nella loro propria lingua, conformemente ai principi definiti nella Dichiarazione sulla diversità culturale dell’UNESCO;

• Studiare le possibilità di elaborazione di programmi di educazione artistica fondati sui valori e le tradizioni locali.

Partenariati e cooperazione

• Promuovere dei partenariati fra tutti i ministeri e le organizzazioni governative coinvolte al fine di realizzare delle politiche e delle strategie coerenti e durevoli in materia di educazione artistica; • Incoraggiare i responsabili politici a tutti i livelli ad associarsi agli sforzi degli educatori, degli artisti, delle ONG, dei gruppi di pressione, dei rappresentanti del mondo degli affari, del mondo del lavoro e della società civile, al fine di creare dei programmi e dei messaggi mirati di sensibilizzazione;

• Incoraggiare l’impegno attivo nell’educazione artistica delle istituzioni culturali e artistiche, delle fondazioni, dei media, dell’industria e dei rappresentanti del settore privato;

• Integrare nel cuore del processo educativo i partenariati fra le scuole, gli artisti e le istituzioni culturali;

• Promuovere la cooperazione regionale e subregionale nell’ambito dell’educazione artistica con lo scopo di rinforzare l’integrazione regionale; Ricerca e condivisione delle conoscenze • Sviluppare una banca dati esaustiva che costituisca un repertorio delle risorse umane e materiali in materia di educazione artistica e rendere quest’ultima accessibile a tutte le istituzioni educative, anche attraverso il mezzo di internet;

• Assicurare la diffusione delle informazioni relative all’educazione artistica, alla sua realizzazione e al suo follow-up da parte dei ministeri dell’Istruzione e della Cultura;

• Incoraggiare la creazione di collezioni e di inventari di opere che arricchiscano l’educazione artistica;

• Raccogliere dati sulla cultura orale attuale delle società in crisi; 3. Raccomandazioni rivolte all’UNESCO e ad altre organizzazioni intergovernative e non governative Sensibilizzazione e sostegno

• Testimoniare l’importanza di contributi che l’educazione artistica può apportare in tutte le sfere della società e riconoscere l’educazione artistica come una strategia intersettoriale preminente;

• Collegare l’educazione artistica alle risorse consone e ai programmi correlati, come l’istruzione per tutti e l’istruzione per uno sviluppo durevole;

• Sottolinerare il bisogno di strategie partecipative che permettono di rendere valide e di incoraggiare le iniziative pratiche locali;

• Promuovere la sensibilizzazione ai problemi socioculturali e ambientali grazie ai programmi di educazione artistica al fine di permettere agli alunni di prendere coscienza dei valori del loro ambiente, del loro posto nella società e del loro impegno per uno sviluppo durevole;

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• Incoraggiare i media della comunicazione a sostenere gli obiettivi dell’educazione artistica e a promuovere la sensibilità estetica e i valori artistici presso il grande pubblico;

• Continuare a intergrare l’educazione artistica nei programmi internazionali; • Disporre di budget destinati ad incoraggiare l’educazione artistica e a promuovere la sua

integrazione nei programmi scolastici; • Promuovere lo sviluppo e la realizzazione dell’educazione artistica a diversi livelli e in diverse

modalità di programmi educativi, in un’ottica interdisciplinare e transdisciplinare al fine di creare nuove prospettive estetiche;

• Promuovere gli investimenti necessari a dotare l’educazione artistica di beni culturali, di risorse materiali e di finanziamenti per:

o Creare dei luoghi specifici nelle scuole e degli spazi culturali che propongano diverse forme di educazione artistica;

o Fornire materiali didattici specializzati, ivi comprese le pubblicazioni in lingua originale;

o Assicurare lo sviluppo dell’educazione artistica e promuovere un salario e delle condizioni di lavoro decenti per il personale insegnante che lavora allo sviluppo di questo ambito di conoscenze.

• Incoraggiare attivamente il governo e le altre entità a facilitare la collaborazione fra i ministeri, i dipartimenti, le istituzioni culturali, le ONG e i professionisti delle arti;

• Organizzare future conferenze sull’educazione artistica, tenendo conto dell’importanza di favorire una riflessione e un miglioramento permanenti. A questo riguardo, i ministri e gli altri partecipanti alla Conferenza Mondiale sull’educazione artistica appoggiano la proposta della Repubblica di Corea di organizzare una seconda Conferenza mondiale l’educazione artistica a Seul. Partenariati e cooperazione

• Facilitare il coordinamento fra le istituzioni educative e culturali di ciascuna nazione, perché esse si accordino sulle politiche e sulle attività da realizzare per lo sviluppo dell’educazione artistica;

• Incoraggiare la definizione di competenze e di meccanismi per assicurare la coerenza di una educazione artistica formale e informale tra le istituzioni educative e culturali;

• Creare delle reti di cooperazione fra Stati Membri e in seno ai loro sistemi educativi e culturali rispettivi al fine di fondare la riuscita dello sviluppo dell’educazione artistica sui valori della cooperazione e dell’alleanza;

• Conformemente all’accordo di partenariato concluso fra l’Unione Africana e l’UNESCO al termine del Summit dei capi di stato e di governo africani (Khartoum, gennaio 2006):

1. Sostenere l’adozione e la proclamazione da parte degli Stati membri delle Nazioni Unite di un decennio all’insegna dell’educazione artistica per tutti (2006-2016).

2. Ripensare gli obiettivi della strategia dell’istruzione per tutti al fine di integrarvi l’educazione artistica.

3. In collaborazione con l’Unione Africana, rinforzare il sostegno alle istituzioni nazionali nel loro sforzo di promozione della cultura e delle arti in Africa (come il CRAC in Togo, il CELTHO nel Niger…), alle istituzioni di educazione artistica (pubbliche o private) così come alle iniziative della società civile che mira a rinforzare le competenze artistiche locali.

4. In collaborazione con l’Unione Africana e le organizzazioni intergovernative sottoregionali (CEDEAO, SADDEC, CEMAC, ecc.), sostenere l’organizzazione di una conferenza regionale africana sull’educazione artistica.

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Ricerca, valutazione e condivisione delle conoscenze

• Promuovere una valutazione continua degli impatti emozionali, sociali, culturali, cognitivi e creativi dell’educazione artistica; • Promuovere un sistema regionale di raccolta e di diffusione delle informazioni sull’educazione artistica;

• Promuovere la condivisione delle conoscenze e la creazione di reti grazie alla creazione di Osservatori dell’educazione artistica (centri di scambio di informazioni), con membri dell’UNESCO e la rete UNITWIN8;

• Promuovere la ricerca sulle arti al fine di contribuire allo sviluppo di iniziative future in questo ambito in piena espansione;

• Stabilire una banca dati nazionale per fornire delle informazioni scientificamente fondate sull’impatto sociale e individuale dell’educazione artistica e dell’impegno creativo ( in particolare, ma non in esclusiva), in ambiti come lo sviluppo globale dell’individuo, la coesione sociale, la risoluzione di conflitti, la salute pubblica e l’utilizzo di nuove tecnologie nell’espressione creativa nelle scuole;

• Predisporre studi di casi e ricerche che potranno, in seguito, servire da modello per l’impegno in una ricerca più partecipativa e pragmatica. Questo tipo di studi di casi potrebbe permettere la creazione di una rete internazionale di ricercatori che mettano in comune metodologie e costruiscano modelli migliori di valutazione, avvalendosi della collaborazione attiva degli alunni, degli artisti, degli insegnanti e dei genitori. Questo processo permetterebbe il rinforzamento delle capacità nel futuro, e l’apporto di una nuova luce sulla valutazione e sull’apprendimento lungo tutto l’arco dell’esistenza;

• Incoraggiare la ricerca sull’utilizzo tradizionale delle arti nell’apprendimento e nella vita quotidiana e la sua riscoperta;

• Registrare e valutare le risorse bibliografiche e altre risorse di informazione relative all’educazione artistica in un’ottica di analisi, di riformulazione e di diffusione;

• Sistematizzare le esperienze importanti che possono servire all’elaborazione di indicatori di qualità per l’educazione artistica e la promozione dello scambio di pratiche;

• Facilitare la preparazione e la realizzazione di progetti di formazione e di ricerca ai livelli regionali e internazionali;

• Predisporre reti internazionali per facilitare la cooperazione regionale e la condivisione delle migliori pratiche riguardanti la realizzazione di politiche di educazione artistica;

Formazione e sostegno rivolto agli insegnanti, alle scuole e agli artisti

• Facilitare la formazione degli insegnanti alla teoria e alla pratica dell’educazione artistica; • Promuovere il sostegno internazionale alla formazione degli insegnanti e allo sviluppo dei

programmi, al fine di elargire l’accessibilità e di migliorare la qualità dell’educazione artistica, in particolare nelle nazioni dotate di risorse insufficienti;

• Incoraggiare la partecipazione nell’insegnamento primario e secondario di artisti, di tramandatori di tradizione e di animatori culturali al fine di arricchire l’uso creativo, da parte degli alunni, di diverse forme di espressione artistica;

8 Cfr. «Piano d’azione per l’Asia: osservatori sulle arti nell’istruzione in Asia», Educare alla creatività: introdurre l’arte e la culture nell’insegnamento asiatico, rapporto del simposio della regione Asia sur l’educazione artistica, UNESCO 2005.

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• Incoraggiare la creazione di programmi di ricerca e di formazione lungo tutto l’arco della vita rivolta ai professionisti (artisti, insegnanti, direttori, decisori, ecc.) che lavoro nell’ambito dell’educazione artistica; • Incoraggiare la partecipazione e l’associazione dei professori d’arte, sia a livello nazionale che internazionale, al fine di permettere loro di rinforzare il loro stato sociale e professionale;

• Incoraggiare la creazione di opere, di materiali, di metodologie e di manuali di insegnamento-apprendimento consacrati all’educazione artistica;

• Incoraggiare l’integrazione di nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei programmi di formazione degli insegnanti e nei processi educativi formali e informali, come mezzo di creazione, di espressione artistica, di riflessione e di pensiero critico.

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ALLEGATO: Studi di casi Strategie essenziali per una educazione artistica efficace 1. Formazione degli insegnanti e degli artisti • Formazione degli insegnanti di arte

Partenariati nel quadro della formazione degli insegnanti per il secondario in Papuasia Nuova Guinea

Il canto, la danza, il mimo, la scultura, la narrazione e la pittura fanno parte integrante della vita delle comunità autoctone in Papuasia Nuova Guinea (PNG). La nascita, l’età adulta, la vecchiaia, la morte e l’al di là sono costellate da manifestazioni nelle quali le arti giocano il ruolo primordiale di rivelatore del senso del mondo. In ragione del valore accordato a queste relazioni, l’insegnamento e l’apprendimento delle arti, ma anche le conoscenze e le competenze artistiche, rivestono una importanza tutta speciale in PNG.

Questi progetti mirano a organizzare dei partenariati fra i formatori di insegnanti e gli artisti in seno alla comunità affinché lavorino congiuntamente alla formazione dei futuri professori d’arte. Gli studenti sono i futuri professori d’arte del Dipartimento delle arti espressive dell’Università di Goroka. L’artista principale è George Sari, artista lovale del villaggio Okiufa, situato ai limiti del campus universitario. Fin dalla prima infanzia, ha appreso la storia del suo clan e le regole di vita della propria comunità da suo nonno e da suo padre e ha conservato una fascinazione per la terra del suo clan, la sua fauna e la sua flora. A contatto con George Sari, gli studenti hanno così la possibilità di scoprire il loro passato e di acquisire nuove competenze e conoscenze in un contesto sia magico che «magnetico».

Il partenariato fra gli studenti, George Sari e il dipartimento delle arti espressive dell’università di Goroka è un esempio di buona pratica nella formazione degli insegnanti d’arte.

L’artista nell’ambito del programma educativo comunitario, il Canada Una branca specialistica del corso di laurea in Scienze della Formazione della Queen’s

University in Canada accoglie gli artisti di diverse discipline, fra cui figurano scrittura, danza, musica, teatro e arti plastiche, per un programma della durata di nove mesi che risponde ai criteri di attitudine all’insegnamento e riserva un posto importante alle arti e alla creatività. Oltre al buon livello raggiunto in una disciplina artistica, i candidati devono poter motivare con il possesso di una laurea la candidatura a questo programma.

I corsi sono condotti da professionisti di ciascuna delle materie artistiche e pedagogiche insegnate, dotati di lunga esperienza sia come artisti che come educatori. I candidati acquisiscono competenze e conoscenze nelle pratiche pedagogiche adattate all’insegnamento delle arti e apprendono come promuovere i partenariati con i loro colleghi e con le organizzazioni artistiche ed educative. Lavorano con professionisti di altre discipline artistiche nel quadro di progetti interdisciplinari di collaborazione e apprendono come integrare le loro conoscenze e competenze artistiche negli ambiti educativi, in particolare le scuole, i centri di arti collettive e i programmi di sensibilizzazione condotti da organizzazioni artistiche professionali.

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• Formazione degli artisti

Il programma artista- insegnante del Regno Unito Questo programma si iscrive nel quadro di un’iniaziativa in piena espansione per la

formazione continua dei professori d’arte. Attualmente, dodici centri sono in attività in Inghilterra, uno in Scozia e due nel Galles. Arts Council England, il Scottish Arts Council e il Welsh Arts Council assicurano la base essenziale del finanziamento.

I programmi diversificati di questi centri offrono agli artisti insegnanti coinvolti nel progetto la possibilità di accrescere la loro conoscenza della ricchezza e della complessità delle pratiche artistiche contemporanee e della diversità delle correnti di pensiero e delle influenze che le ispirano.

Gli artisti insegnanti possono rivalutare, rinforzare e rilanciare le proprie concezioni e percorsi in qualità di artisti inserendosi nel cuore di una solida comunità professionale. Questi progetti mirano a migliorare in modo ugualmente significativo le norme relative all’insegnamento e all’apprendimento nelle scuole d’arte grazie alla specializzazione personale degli artisti-insegnanti. Si propongono diversi corsi di presentazione (fino a cinque giorni di atelier e di seminari pratici e teorici intensivi), un programma intermedio che coordina gli atelier, seminari e visite agli studi e alle gallerie, e corsi che sfociano nel conseguimento di un master.

Per ulteriori informazioni, si consulti: http://www.nsead.org/cpd/ats.aspx

2. Partenariati

• A livello ministeriale e locale

Metodi di partenariati, Lituania Al fine di rinforzare i legami fra i settori della cultura e dell’istruzione in Lituania, il

ministero dell’Istruzione e delle Scienze ha introdotto iniziative di respiro nazionale che propongono ai bambini attività artistiche extrascolastiche. La maggioranza di questi progetti sono elaborati a livello governativo e beneficiano di un sostegno organizzativo da parte degli enti locali, delle ONG e dei centri nazionali dedicati alle arti, alla gioventù e al turismo. Queste iniziative hanno per obiettivo di occupare i bambini durante il loro tempo libero dopo la scuola, di incoraggiare la creatività e l’espressione personale, di sostenere i piccoli artisticamente dotati e di promuovere la sensibilizzazione alla cultura e la conoscenza dell’ambiente e delle comunità locali.

Laboratori di ricerca e di creazione, Colombia Nel quadro del «Piano nazionale per le arti» del Ministero della Cultura di Colombia, i

laboratori di ricerca e di creazione sono stati creati al fine di promuovere lo sviluppo delle arti plastiche e di incoraggiare i partenariati tra le istituzioni culturali accademiche e artistiche. Operando a livello regionale, creano un luogo di incontro per gli artisti e gli insegnanti che facilita lo scambio di pratiche artistiche e pedagogiche, al fine di elaborare nuove prospettive per la formazione e l’educazione artistica futura. Inoltre, questi laboratori permettono la creazione di una

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prospettiva interregionale in materia di pratiche artistiche pedagogiche e, quindi, la circolazione dei modelli pedagogici verso regioni meno sviluppate in questo ambito.

La cartella culturale norvegese Cinque anni fa circa, il governo norvegese ha predisposto il programma «La cartella

culturale ». L’obiettivo di quest’ultimo è di predisporre per tutti gli alunni, dalla scuola dell’infanzia fino alla primaria, incontri regolari e che facciano parte integrante del programma scolastico con artisti ed espressioni artistiche di qualità.

Attraverso una struttura nazionale fondata sulla cooperazione fra le autorità culturali ed educative ai livelli nazionale, regionale e locale, alcuni partenariati sono stati realizzati fra organizzazioni e istituzioni culturali e il sistema educativo. Ciascuna scuola nazionale propone ormai nel suo programma annuale incontri con gli artisti e visite a musei e ad altri luoghi culturali. Questo programma comprende ugualmente attività d’atelier e rappresentazioni artistiche nell’ambito delle quali gli alunni, e talvolta il personale delle scuole, lavorano in collaborazione con artisti professionali.

In modo generale, questo programma sembra ben accetto nelle scuole locali, anche se alcune sfide evidenti sussistono riguardo allo sviluppo delle competenze degli artisti e degli insegnanti al fine di rinforzare gli effetti educativi del programma, e di creare una mutua comprensione di base fra tutti gli attori coinvolti negli obiettivi del programma.

• A livello delle scuole

Progetto pilota per i partenariati a livello di scuole nella Repubblica della Corea (2004-2006)

Questa iniziativa ha per obiettivo di elaborare un modello di cooperazione e di

istituzionalizzare una rete necessaria nell’ambito della comunità, al fine di porre le fondamenta dei programmi di educazione artistica a lungo termine nelle scuole. In questo quadro, il Servizio coreano per la Cultura e l’Educazione Artistica (Korea Culture and Arts Education Service, KACES) ha apportato il suo sostegno in tutta la nazione a 64 progetti nel 2005, che variano in ragione delle modalità dei partenariati con gruppi di artisti locali, con professionisti e organizzazioni artistiche che utilizzano i centri culturali, musei, gallerie, ecc. come luoghi di apprendimento dell’educazione artistica.

In associazione con un’altra iniziativa, «L’artiste nella scuola», concepita per incoraggiare, attraverso l’offerta di una formazione iniziale, la partecipazione degli artisti nell’istruzione, questo progetto pilota ha risposto alla domanda in materia di educazione artistica nelle scuole proponendo istruttori professionisti in ambiti in piena espasione come il teatro, la danza, il cinema e i media. Così, circa 1500 artisti diventati istruttori sono stati inviati in 3000 scuole, costituendosi come altrettanti esempi di buone pratiche in materia di educazione artistica nell’ambito scolare.

Sostegno dei musei per la realizzazione della pedagogia dell’apprendimento attraverso le arti, un programma proposto dal museo Guggenheim (Stati Uniti, Spagna 2006)

Il programma educativo «Apprendere attraverso le arti» (LTA, Learning through the arts)

è stato concepito per inserirsi come sostegno dell’insegnamento di materie del programma

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scolastico invitando gli artisti nelle scuole pubbliche a lavorare in stretta collaborazione con gli insegnanti e i loro alunni. Nell’ambito di questo programma, gli alunni sono incoraggiati a riscoprire l’apprendimento sotto le forme più svariate, come la parola, l’esplorazione, il teatro e la creazione. Poiché i bambini sono, in generale, suscettibili ad apprendere attraverso attività artistiche, gli atelier si rivelano realmente efficaci per il consolidamento dell’apprendimento in certe materie del programma e il rinforzo di competenze in materia di lettura, di scrittura e di linguaggio. Prendendo parte a questo processo creativo, gli alunni acquisiscono competenze nell’organizzazione e nella realizzazione di progetti, di lavori di gruppo e nello sviluppo del pensiero critico. Il programma LTA permette di raggiungere bambini che potrebbero altrimenti incontrare delle difficoltà con i metodi di insegnamento tradizionali e, soprattutto, favorire la stima e la crescita personale dei piccoli.

Ciascun programma è unico e individualizzato, in modo da tenere conto dei nuclei d’interesse, dei punti di debolezza e di forza di ciascuna classe. Può coinvolgere ogni materia o tema del programma, dalle scienze naturali alla matematica.

Quando gli insegnanti hanno identificato una materia del programma per la quale si renda necessario un sostegno supplementare e hanno definito gli obiettivi che devono essere raggiunti e le competenze e i comportamenti che azspirano ad incoraggiare e stimolare, l’artista e l’educatore del museo creano una serie di atelier, ripartiti in moduli di insegnamento. Questi atelier della durata di un’ora e mezza, che propongono tutto un ventaglio di attività dalla fotografia, dalla pittura e dalla scultura al video, alla musica e all’arte digitale, si svolgono in seno alla scuola una volta alla settimana, per venti settimane.

Allo stesso titolo degli insegnanti, gli artisti che partecipano a questo programma giocano

un ruolo essenziale, incoraggiando il lavoro dei bambini e invitandoli a trasferire sulle materie del programmi scolastici il pensiero concettuale proprio della creatività artistica.

• A livello degli insegnanti

Windmill Performing Arts, Australia Windmill Performing Arts è un’iniziativa fondata sullo sviluppo delle collaborazioni tra

gli artisti, gli insegnanti, le compagnie e le istituzioni che mirano a commissionare nuove produzioni, alla creazione di partenariati, di presentazioni in comune, che aspirano a tournées e all’avanzamento della ricerca.

Dalla sua costituzione, nel 2002, la compagnia ha prodotto spettacoli per bambini in svariati ambiti come il teatro, l’opera, la musica, la danza, il balletto e le marionette su scala nazionale e internazionale.

Le sue attività sono basate sulla crescita cognitiva e globale del bambino. A questo fine, la compagnia ha inaugurato programmi strategici in partenariato con le istituzioni universitarie e il settore educativo, come quello della formazione professionale destinata agli educatori e agli artisti, degli atelier artistici rivolti alle famiglie e dei progetti di ricerca sull’educazione artistica.

Una delle iniziative della compagnia, in partenariato con una università, intitolata Voci di Bambini (Children’s Voices) è un progetto di ricerca che esplora e raccoglie i dati concernenti l’impatto dello spettacolo sull’apprendimento dei bambini. Questa ricerca è destinata a orientare la creazione di spettacoli futuri di Windmill e a fornire dati affidabili sull’educazione artistica in Australia.

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La quercia di Finlandia, un progetto sul patrimonio culturale In Finlandia è molto diffuso che gli insegnanti invitino gli artisti all'interno delle

loro classi od organizzino delle visite nelle istituzioni culturali. Di conseguenza, l'uso dei programmi on line da parte degli insegnanti è meno corrente.

Uno degli esempi di successo che può essere citato in questo contesto è il progetto «Quercia di Finlandia Plus». Si tratta di una iniziativa congiunta tra il Consiglio Nazionale delle Antichità, il Consiglio Nazionale dell'Istruzione e il Ministero dell'Ambiente, che mira allo sviluppo dell'insegnamento del patrimonio culturale grazie ai partenariati. In Finlandia, l'insegnamento del patrimonio culturale è considerato come il nuovo elemento centrale dei programmi scolastici. In questa prospettiva, questo progetto ha come scopo di insegnare la cultura, di sensibilizzare alle culture del mondo e di sviluppare dei metodi d'insegnamento del patrimonio culturale per il mezzo degli insegnanti, dei musei, dei centri ambientali regionali, del Consiglio Nazionale delle Antichità e del Consiglio Nazionale dell'Istruzione. Le scuole e i musei sono stati preliminarmente invitati a partecipare al progetto via internet, poi sono passati alla sua realizzazione, con l'ausilio del sito, del programma, delle riviste e del cd-rom. In totale, 400 scuole, 500 insegnanti, 65 musei e 15 organizzazioni di 70 enti locali municipali hanno preso parte a questo progetto.

La gioventù e l’arte digitale (JAN) Il progetto «La gioventù e l'arte digitale» (JAN) dell’UNESCO, lanciato nel

2004, è un altro esempio di iniziativa di partenariato on line. Il progetto JAN è un programma internazionale basato su internet concepito per permettere ai giovani, grazie a un lavoro di collaborazione e agli strumenti di creazione digitale, di acquisire una migliore mutua comprensione dei valori culturali di ciascuno e di condividere le loro idee su alcuni grandi problemi del nostro tempo. Il programma ha lo scopo di rinforzare l'uso innovativo delle arti e della creatività come mezzi di espressione e di comunicazione, di promuovere il dialogo culturale su scala internazionale, di familiarizzare i giovani alla comunicazione e alle arti visive e a mobilitare le comunità giovanili attraverso l'apprendimento creativo on line. In media, 15 scuole e centri di giovani sono invitati a ciascuna sessione del programma via internet. Oltre a un kit rivolto agli educatori, che espone le diverse tappe del programma on line e guida l'educatore nella realizzazione, un moderatore internazionale on line, nominato dall'UNESCO, è incaricato di fornire l'assistenza pedagogica necessaria perché gli alunni possanio fruire del programma telematico. Quattro programmi JAN sono stati sviluppati sui temi dell'acqua, della pace, della vita urbana e dell'HIV/AIDS. In totale, più di 120 scuole e centri di giovani di diverse origini geoculturali hanno partecipato alle sessioni 2005-2006.