Download - Rivista Agosto 2008 - Comune di Cividale...Città di Cividale del Friuli Periodico Cividale del Friuli Anno 6 - numero 3/4 - Agosto 2008 (chiuso in redazione il 21-07-2008) Pubblicazione

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Città di Cividale del Friuli

Periodico

Cividale del FriuliAnno 6 - numero 3/4 - Agosto 2008

(chiuso in redazione il 21-07-2008)

Pubblicazione bimestraleAutorizzazione del Tribunale di Udine

n° 22 del 13/08/2003

DirezioneDirezioneDirezioneDirezioneDirezioneComune di Cividale del Friuli

Corso Paolino d'Aquileia, 233043 Cividale del Friuli (UD)

Direttore RDirettore RDirettore RDirettore RDirettore ResponsabileesponsabileesponsabileesponsabileesponsabileAttilio Vuga

RRRRResponsabile di Responsabile di Responsabile di Responsabile di Responsabile di RedazioneedazioneedazioneedazioneedazioneDaniela Miani

Tel. 0432 710136 Fax 0432 710103

e-mail: miani.daniela @ cividale.net

FotografieFotografieFotografieFotografieFotografieAntonio Pittioni

PPPPProgetto Graficorogetto Graficorogetto Graficorogetto Graficorogetto GraficoFranco Vicario

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La stanza del Sindaco

Dagli Uffici ComunaliGiunta Municipale - Il cav. Mario Pace nuovo AssessoreConsiglio Comunale - Gruppi ConsiliariApprovati Dossier Scientifico e Piano di Gestione della Candidatura UNESCOCarte di Identità: la validità è stata estesa a 10 anniOrganizzazione di eventi e manifestazioni: nuove disposizioni

Concorso enologico “La Selezione del Sindaco”La nuova guida storico artistica sulla CittàNuova luce sul Museo Cristiano di CividaleOrdinazione presbiterale di Don Oscar PinaffoUn libro dedicato a Mons. Luigi FaiduttiRestauro di opere d’arte nel Monastero di Santa Maria in ValleConvegno “Le presenze Longobarde nelle Regioni d’Italia”Terminati i lavori di trasformazione di Foro Giulio CesareArea Italcementi - Adottato il Piano ParticolareggiatoScoperto e ricostruito l’antico pozzo di GrupignanoCCR - Festa delle III mediePolitiche Giovanili - Premiato il video “Questa Città”Donate dal Rotary nuove audioguide per il Tempietto LongobardoTribunale - Avvicendamento alla direzione della sezione cittadina

CulturaLa Biblioteca Civica compie 40 anniUn libro per souvenirUn’intesa per la valorizzazione del patrimonio librario cividaleseTorna “Bibliogiardino”“La terrazza di Praga”Corsi Internazionali di Perfezionamento Musicale - XXI edizioneMostre d’arte - Giovanni Centazzo, Ennio Pirac, Francesco Borzani

Inaugorato il Distaccamento dei Vigili del Fuoco a CividaleLa Guardia di Finanza festeggia il 234° anniversario di fondazione

Protezione CivileOperazione FRIAB 2008Celebrato San Floriano al Santuario di Castelmonte

Gruppo A.N.A. “Cividale Centro” - Giornata ecologica a Cividale

Lavori PubbliciIn corso i lavori al “Bivio del Cristo”Nuovi loculi nel Cimitero MaggioreSostituiti i cestini portarifiuti nel Centro Storico

Casa per Anziani - Due giornate di festa con gli Alpini e i ragazzi delle scuole

Ambito Distrettuale - Servizio Sociale dei Comuni

AmbienteUna campagna ambientale per il risparmio di acqua ed energiaRaccolta differenziata anche per gli elenchi telefonici

Cividale/Oberwart Proseguono gli scambi tra le due CittàGruppo Sportivo Natisone - Una sconfinata di gran successo

Sport - “Motorally Città di Cividale del Friuli e Valli del Natisone”Stagione di Prosa 2008/2009 - AnticipazioniPalio di San Donato - 22/23/24 agosto 2008

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In copertina. Piazzetta S. Biagio: “Vedetta Longobarda” e “Colonna delle Leggi”(CELIBERTI - Cividale del Friuli, 13-31 luglio 2008, mostra a cura di Nadia Morlin Bianchi e Cristina Burcheri Filippi)Foto: Stefano Saccani

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La stanza del Sindaco

Sabato 19 luglio, in coincidenza con l’apertura di Mittelfest2008, è stata inaugurata l’area di Foro Giulio Cesare a conclu-sione dei lavori di trasformazione. Una coincidenza che va al dilà dell’abituale completamento di un’opera pubblica, poiché conquesto intervento si è voluto rendere omaggio alla cultura, al-l’arte, e a chi con la sua arte ha primeggiato sulla scena del suotempo. Mi riferisco ad Adelaide Ristori, una grande donna dell’800, cui Cividale diede i natali il 29 gennaio 1822 nell’alloracontrada di S. Tomaso, oggi via Ristori, nella locanda al civico284.

L’area di Foro Giulio Cesare accoglie il monumento nazio-nale a Lei dedicato e mai inaugurato: la data del 30 agosto1914 prevista per la cerimonia non sarà rispettata, la guerraincombe. Questo spazio è stato ora trasformato in ideale platea,con il monumento che diviene elemento centrale e dominante.Un completamento dovuto, e voluto è stato il momento inaugu-rale, con Mittelfest, che a Cividale porta sulla scena l’arte della

prosa, della musi-ca e della danza da tanti paesi della Mitteleuropa.

Per l’occasione l’Amministrazione ha distribuito anche la nuova pubblicazione“Cividale Longobarda”, che illustra il progetto ed il percorso della candidatura a sitopatrimonio dell’umanità, a sottolineare un momento “speciale” per questa Città. Chein questi anni ha voluto investire in cultura, nella convinzione che fosse una sceltagiusta e dovuta,che nel tempo darài suoi frutti. Lap u b b l i ca z i o n erientra nelle azio-ni di conoscenza esensibilizzazionedella popolazionepreviste nel pianoUNESCO, ed è de-stinata all’interacittadinanza.

Sul piano am-ministrativo l’inte-

ro progetto di candidatura è stato approvato dal Consiglio Co-munale, dalla Giunta Provinciale e dalla Giunta Regionale. Sulpiano operativo si deve sottolineare con piacere la conclusionedei lavori e la riapertura del Museo Cristiano, ampliato ed ar-ricchito dai tesori del Duomo, mentre è in corso di completamentoil primo lotto di interventi nel Monastero di S. Maria in Valle,nell’ottica di una sua apertura permanente al pubblico. Sono incorso anche i primi interventi di abbellimento urbano con il ver-de e con l’arredo. I progetti sono già definiti e vorremmo proce-dere più rapidamente, ma la limitata disponibilità di risorseeconomiche al momento non lo consente.

Si deve registrare, infine, anche un positivo ritorno sul pia-no delle presenze turistiche, nonché di personalità politiche eistituzionali richiamate dalla candidatura. Ne siamo lieti, e ciauguriamo che anche queste possano essere utili per un suo so-stegno.

Visita del Ministro Giamaicano alla Culturasignora Olivia Grange

L’Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia Sun Yuxi invisita al Tempietto Longobardo, accompagnato dall’Assessore Regio-nale alla Cultura Molinaro

Attilio Vuga

Il Console Generale USA a Milano A. Daniel Weygandt a Cividale conil Presidente della Provincia di Udine on. Pietro Fontanini

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dagli Uffici Comunali

Venerdì 20 giugno è stato illustrato al Consiglio Comunale il contenuto deldossier scientifico e del piano di gestione relativo alla candidatura “ItaliaLangobardorum – Centri di potere e di culto (568-774)”. Sono intervenuti per l’illustrazione il dott. Bruno Cesca, l’architetto Ales-sandra Quendolo e l’archeologo Luca Villa, che hanno collaborato allapredisposizione del documento, composto da oltre 1100 pagine. Al terminedell’illustrazione, che si è protratta per oltre tre ore, il documento ha ricevutol’approvazione unanime del Consiglio Comunale, con diversi interventi di plau-so per il lavoro svolto. L’approvazione del documento è un passaggio previsto dall’accordo tra ilMinistero per i Beni Culturali e le Istituzioni coinvolte, e rafforza la valenzadella candidatura, impegnando le istituzioni stesse all’attuazione di un percor-so complessivo di tutela, conservazione, promozione e valorizzazione dei beniin oggetto. Anche la Provincia di Udine e la Regione Friuli Venezia Giulia hanno prov-veduto, con atto giuntale, ad analogo atto di approvazione. L’Amministrazione Comunale è ora impegnata con i primi interventi divalorizzazione del Monastero di Santa Maria in Valle, per un importo di oltre250.000 euro, sostenuto con fondi comunali. Si sta inoltre predisponendo ilmateriale divulgativo per la cittadinanza e per i turisti (con testi in italiano edinglese). Anche questi interventi sono previsti dal piano di gestione. In particolare l’azione di informazione e sensibilizzazione è ritenuta essen-ziale da parte dell’UNESCO al fine di rendere partecipe la popolazione sulleprogettualità e sulle azioni in essere.

Approvati all’unanimitàDossier Scientifico e Piano di Gestione

della Candidatura UNESCO

A seguito delle dimissioni presen-tate con decorrenza 15 maggio dalneo-eletto consigliere regionale Ro-berto Novelli, le funzioni di asses-sore alla Polizia Municipale, Viabi-lità e Traffico, Servizi Demograficied Elettorale, dallo stesso svolte dal2005, sono state affidate al cav.Mario Pace, nominato assessore delComune con provvedimento del Sin-daco n. 8 del 4 giugno.Oltre alle deleghe suddette, l’asses-sore Pace si occuperà anche di Pub-blica Sicurezza e Mobilità Urbana.

L’Assessore Mario Pace riceve ilpubblico nella giornata di lunedì,dalle ore 11.00 alle ore 12.30, pres-so la sede comunale di piazzettaChiarottini n. 5.

Giunta Municipale

Il cav. Mario Pacenuovo Assessore

Sostituisce il neo-elettoconsigliere regionale Roberto Novelli

Il gruppo consiliare “Ulivo perCividale”, rappresentato dai consi-glieri Cesare Costantini e EnricoMinisini, ha cambiato la propria de-nominazione in “Partito Democra-tico” con comunicazione del25.02.2008. Il gruppo consiliare “Cittadini peril Presidente”, rappresentato dai con-siglieri Evaldo Antonini, VanniBoccolini, Andrea Martinis e PaoloMoratti, ha cambiato la propria de-nominazione in “Valori in comunecon Monai” con comunicazione del10.03.2008. Con nota del 29.04.2008, il consi-gliere Cesare Costantini, eletto nel-la lista “per Cividale – l’Ulivo”, hacomunicato la propria adesione algruppo consiliare “Valori in comu-ne con Monai”.

GRUPPI CONSILIARI

L’articolo 31 del Decreto Legge 24 giugno 2008, n. 112 (pubblicato sullaG.U. del 25 giugno 2008) ha modificato la validità della carta di identitàportandola da cinque a dieci anni.Ecco le novità introdotte:• a partire dal 26 giugno 2008 tutte le carte di identità emesse hanno

validità decennale;• la validità delle carte di identità che riportino come data di scadenza il

26 giugno 2008 o una data successiva, è prorogata PER LEGGE di ulteriori5 anni (es. carta di identità emessa il 27 giugno 2003, riportante comedata di scadenza il 26 giugno 2008: è valida fino al 26 giugno 2013). Inquesti casi la carta è valida indipendentemente dall’apposizione del tim-bro o della postilla di proroga della validità;

• qualsiasi cittadino in possesso di una carta di identità rilasciata dal 27giugno 2003 in poi e quindi valida non più per cinque, ma per dieci anni,chiede all’Ufficio Anagrafe di residenza l’apposizione della seguentepostilla: “validità prorogata ai sensi dell’art. 31 del Decreto Legge 25/6/2008, n. 112, fino al ………”;

• il comune competente all’apposizione della postilla di proroga è il co-mune di residenza dell’interessato al momento della richiesta da partedel titolare della carta;

• non sono previsti costi a carico degli utenti.

Carte di Identità: la validità è stata estesa a 10 anni

Consiglio Comunale

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La Giunta Municipale ha stabili-to le direttive per la concessione aterzi di attrezzature e materiali, ilmontaggio e smontaggio di chioschi emanufatti di proprietà comunale, ap-provando altresì le cauzioni e gli oneridi prestito e/o impiego personale edautomezzi comunali. La necessità di stabilire delle rego-le per la concessione, il montaggio elo smontaggio di attrezzature di pro-prietà comunale è conseguenza dellecontinue e crescenti richieste che per-vengono all’Amministrazione dalle piùsvariate realtà operanti sia in ambito

Cauzione punti 1 e 2 300,00Cauzione punto 3 100,00

1. a) Palchi, chioschi, gazebi b) Casse

2. Transenne n° ...

3. Piante n° ...

4. Camion Cestello (+ 2 addetti)

5. Veicoli vari (1 addetto) (+ 2 addetti) ( per ogni addetto ulteriore)

6. Montaggi, etc. per addetto

cadauno

(da 1 a 50)(da 51 a 80)

(da 1 a 10 )(da 11 a 20)(da 21 a 30)

all’ora

all’oraall’oraall’ora

all’ora

Noleggio e/oritardo consegna

da 1 a 5 gg

150,00 50,00

50,00 70,00

15,00 25,00 35,00

70,00

50,00 70,00 18,00

18,00

Noleggio e/oritardo consegna

da 6 a 12 gg

250,00 75,00

75,00100,00

25,0040,0060,00

posa/ritirostriscioni a forfait105,00 cadauno

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locale che esterno, impegnando lasquadra manutentiva in modo conti-nuo, con la conseguenza di non poteroperare adeguatamente per gli inter-venti di diretta competenza (sfalci,manutenzioni varie, interventi nellestrutture scolastiche).

Il prestito del materiale in gratui-tà (esclusa forza lavoro ed automez-zi) verrà concesso solo per manife-stazioni all’interno del Comune diCividale e ad Associazioni, Fondazio-ni, e/o Enti operanti nel Comune diCividale del Friuli Le richieste dovranno pervenire al-meno 20 giorni prima dell’evento. Iversamenti dovuti dovranno essere ef-fettuati prima del ritiro, previa con-ferma scritta dell’AmministrazioneComunale e con dimostrazione del pa-

gamento al momento del ritiro stes-so, che potrà essere effettuato dallunedì al venerdì dalle ore 8.00/8.15e dal lunedì al giovedì dalle ore 13.00/13.15 con preavviso di almeno un gior-no (sarà richiesto il rilascio recapitofax e telefonico, meglio se cellulare).I noleggi saranno concessi ad insinda-cabile giudizio dell’AmministrazioneComunale.I ritardi comporteranno il pagamentodella tariffa di cui alle tabelle, a se-conda dell’entità del ritardo.

Vi sarà l’obbligo di rimborsare l’Am-ministrazione Comunale nel caso incui l’importo di un eventuale dannosuperi l’importo della cauzione ver-sata.

I pagamenti dovranno essere effet-tuati presso la Banca di Cividale S.p.A.(conto corrente n.025570000309 in-testato al Comune di Cividale delFriuli – Servizio di Tesoreria, Coordi-nate IBAN: IT 71 K 05484 63740025570000309).

Rimarrà, naturalmente, il sostegnodella struttura comunale per gli eventipiù significativi che si svolgono in Cit-tà.

Di seguito si riassumono le condi-zioni, applicate dal 1° luglio:

Organizzazione di eventi e manifestazioniNuove disposizioni per l’utilizzodi attrezzature e manufatti di proprietà comunale

dagli Uffici Comunali

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Si è concluso a Cividale il concor-so enologico internazionale “La Se-lezione del Sindaco”, rassegna cheprevede la partecipazione congiuntadell’Azienda (che produce il vino) edel Comune (in cui sono localizzatele vigne) e che si propone di valoriz-zare le piccole partite di vino di qua-lità, frutto della tradizione e di un benindividuato territorio. L’edizione 2008 dell’iniziativa, or-ganizzata dall’Associazione Naziona-le Città del Vino, ha avuto luogo nel-la prestigiosa cornice del Monasterodi Santa Maria in Valle, dove nei gior-ni dal 30 maggio al 1° giugno le com-missioni internazionali composte daenologi, enotecnici, assaggiatori,sommeliers e giornalisti del settoreenogastronomico hanno valutato lebottiglie in gara. Questi i risultati: al Picolit del-l’Azienda Vigna Petrussa di Prepotto(UD) il primo gradino del podio,all’Amarone “Vigneti Osan” del-l’Azienda Corteforte di Fumane (VR),la seconda Gran Medaglia d’Oro. Adue passiti diversi, per storia e voca-zione, le posizioni di vertice del Con-corso delle Città del Vino. Un motivoin più per festeggiare il recenteottenimento della DOCG per il Picolit.Oltre ai due più ambiti riconoscimen-ti, sono state assegnate 51 Medaglied’Oro e 229 d’Argento. Tra le Regioni partecipanti spicca-no il Veneto e la Sicilia, alle quali sonoandati circa il 50% degli Ori riservatialle bottiglie.Sempre al Veneto, questa volta conl’Emilia Romagna, il primato degliArgenti.

“Per far luce su vini eccellenti prodot-ti in piccole quantità.Per fare del Sindaco un protagonistadella promozione della propria terra.Per consolidare il primato di varietàe qualità dei vini europei.Per offrire ai piccoli produttori nuovistrumenti di marketing e di vendita”

LA SELEZIONEDEL SINDACOGrande successoper il concorso enologico internazionaletenutosi a Cividale,con oltre 1200 campioni presentati

Castelvetro di Modena e Mazara delVallo le Città del Vino con più Meda-glie d’Oro assegnate a singolo Comu-ne (3). Con 10 e 9 medaglie rispetti-vamente Valdobbiadene e Marsalaconquistano le prime due posizioniper gli Argenti. Il 26 giugno, nella Sala dellaProtomoteca del Campidoglio inRoma, si è svolta la cerimonia uffi-ciale di premiazione, alla quale hapartecipato il Sindaco di Cividale.

I risultati del concorso sonovisionabili sul sito

www.selezionedelsindaco.it

L’edizione 2009 si terrà a S. Micheleall’Adige (Trento), sede di uno stori-co Istituto con specializzazioneenologica.

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È stata presentata il 10 luglio scor-so, alla presenza di un pubblico inter-venuto numeroso, tanto da colmare lasala del Museo cittadino che lo acco-glieva, la nuova guida storica e artisti-ca sulla Città scritta dal cividalese Clau-dio Mattaloni. Il momento particolare, che vede laCittà impegnata a compiere gli atti con-clusivi del lungo e impegnativo cam-mino verso l’auspicato riconoscimentoa patrimonio mondiale tutelato dal-l’UNESCO, ha investito l’autore dellaresponsabità di realizzare una guidaquanto più possibile approfondita ecompleta con riguardo a tutte le com-ponenti di carattere storico, artistico,monumentale, naturalistico che carat-terizzano la peculiare immagine diCividale. La conoscenza approfondita di tuttiquesti aspetti, frutto delle minuziosericerche e degli studi che l’autore com-pie da diversi anni, ha prodotto unaguida che offre al lettore/visitatore unaconoscenza completa della storia e delpatrimonio artistico e culturale locale. “Una guida scientifica”, così è statadefinita dal prof. Gianfranco Ellero, cheha presentato l’opera; il lavoro diMattaloni non può essere definito comesemplice “guida turistica”; la ricchez-za e l’ampiezza di informazioni, cheoffrono di Cividale un’immagine dav-vero completa, l’immensa bibliografiache la sorregge, l’amore e la passioneche l’autore sa comunicare al lettore,la stessa corposità del volume, l’uso

La nuova guidastorico artistica sulla Città

molto particolare della fotografia - in-teramente curata dall’autore stesso - nefanno un’opera che davvero può defi-nirsi “scientifica”. Il volume “Guida Storico Artisti-ca, Guida al Museo Archeologico eal Museo Cristiano di Cividale delFriuli” può senzaltro considerarsi unostrumento unico per chi desidera “com-prendere” la Città. Considerata la notevole presenza dituristi stranieri che visitano Cividale, laGuida è stata pubblicata anche in lin-gua inglese.

Il salone ove si è svolta la cerimonia, gremito di pubblico.

Alla presentazione della Guida sono intervenuti (da sinistra) il sindaco Vuga, l’autore Mattaloni, ladirettrice del museo archeologico dott.ssa Vitri, il prof. Ellero e l’arciprete mons. Genero.

Il grande numero di intervenuti attesta l’atten-zione dedicata a questa nuova iniziativa edito-riale.

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Un avvenimento attesissimo, e nonsolo dalla città di Cividale, ha avutofinalmente luogo. Si tratta dell’aper-tura del rinnovato Museo Cristiano(MUCRIS), felice epilogo di una lun-ga sequenza di impegnativi lavori chehanno permesso di quadruplicare glispazi espositivi, rispetto all’unico sa-lone che dal 1946 ha ospitato il primonucleo museale. Nell’aula sul fiancodestro del duomo, la rassegna per ol-tre sei decenni è stata necessariamen-te limitata a pochi pezzi, purprestigiosi, ma il patrimonio cividaleseera notoriamente assai più ampio,meritevole della più ampia conoscen-za e valorizzazione. Le testimonianze conservate negliedifici sacri della città ducale – decli-nate in molteplici espressioni d’arteper le celebrazioni liturgiche e la de-vozione – sono il magnifico esito diuna sequenza, protratta per secoli, digesti munifici da parte di alte perso-nalità ecclesiastiche e civili, nonchéper illuminate committenze del cor-po canonicale dell’antichissimo Capi-tolo di S. Maria Assunta, che ha dota-to superbamente la basilica. Sul pal-coscenico cividalese sono stati chiama-ti a esibirsi i migliori artisti disponibi-li nelle diverse epoche, che hanno fat-to maturare frutti artistici adeguati allepossibilità finanziarie, all’ispirazionee alla ricercata sensibilità dei commit-tenti. Inevitabilmente, alcune operehanno subìto l’azione del tempo chene ha deteriorato o disperso le tracce,

ma buona parte è rimasta ben protet-ta nel solido anello di mura cittadine. Proprio la necessità di continuare aproteggere questo patrimonio ha im-posto, a metà degli anni Settanta delsecolo scorso, la collocazione dei suoicomponenti più preziosi in situazio-ni di sicurezza, privando però cittadi-ni e visitatori del contatto con questibeni. Finalmente il loro forzato ripo-

NUOVA LUCE SULMUSEO CRISTIANO

DI CIVIDALE

Taglio del nastro per gli spazi espositividella rinnovata esposizione

a cura di Claudio Mattaloni

so ha avuto termine e questo straor-dinario insieme si offre nuovamentealla collettività. Gli oggetti hannoesaurito, in gran parte, il ruolo attivo

nell’ambito liturgico e devozionaleche è alla base della loro antica gene-si, assumono ora quello prevalente ditestimonianza storica e artistica, cuiperò non bisogna mai disgiungere lavalenza e la funzione originaria. Per il loro auspicato rientro sulla sce-na cividalese è stato preparato un sitoche ne esaltasse al meglio le caratteri-stiche, in una cornice di sicurezza.

I lavori sono stati seguiti, sia nellafase di restauro dei locali che di alle-stimento, dallo studio Avon di Udine,che ha operato in stretto contatto con

Particolare di un elaborato reliquario goti-co, appartenente al ‘Tesoro’ del Duomo, orafinalmente riportato in vista.(Foto Mattaloni)

Dettaglio dell’ansa di un antichissimo cali-ce, di notevole importanza storica e artisti-ca. (Foto Mattaloni)

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la Soprintendenza, coinvolta partico-larmente in tre dei suoi ambiti:architettonico, archeologico e artisti-co. Anche la corte interna del duomo,gradevole spazio da cui si accede alnuovo ingresso del Museo, è stata og-getto di un attento intervento diriqualificazione, che ha ulteriormen-te messo in evidenza il chiostro me-dievale, databile all’XI-XII secolo. Limitandoci ad accennare al conte-nuto del Museo Cristiano nella suanuova veste, si sottolinea che sonoquasi un centinaio i pezzi esposti, inlarga misura praticamente inediti.

te orafa sono anche la causa della lorofacile dispersione, per cui sono pochii gioielli superstiti delle epoche piùremote. Il Museo Cristiano di Cividale neconserva gli esemplari più antichi,con una rassegna di oreficeria che sidilata a comprendere ampi orizzonticronologici e una grande varietà delleraffinate tecniche di lavorazione. Sulla parete di fondo, qui spostatadall’ubicazione defilata nella primasala, centralmente si staglia l’impo-nente sagoma della cattedra patriarca-le, ora scenograficamente esaltata dal-la rinnovata collocazione, circondatada pannellatura semicircolare. Al primo piano (il complesso è do-tato di ascensore) si colloca la Saladella Quadreria, che offre una selezio-ne significativa delle opere pittoriche,create a ornamento della basilica edelle numerose chiese cittadine. Latela che esercita la maggiore attrazio-ne, per le dimensioni e soprattuttol’eccezionale qualità, è l’Apparizionedi Cristo alla Maddalena (più notacome Noli me tangere), dipinta dalPordenone (1483-1539). Altrettanto prestigiosa è la firma diPaolo Caliari detto il Veronese, che nel1584 per la chiesa di S. Giovanni inXenodochio realizzò una coppia diquadri: S. Rocco e Madonna con Bam-bino incoronata da angeli, entrambiesposti.

Entrando nella prima sala, siamo ac-colti dai due più famosi monumentialtomedievali, immancabilmente cita-ti in tutti i libri di storia e d’arte checontemplano il periodo longobardo:l’ara di Ratchis e il battistero diCallisto. Entrambi sono notissimi, masi mostrano ancora capaci di stupircicon le loro superfici – ora mono-cromatiche ma un tempo vivacemen-te colorate – accuratamente scolpiteoltre dodici secoli fa con scene dalladensa simbologia, fatte maggiormen-te risaltare dalla nuova illuminazio-ne, radente e sapientemente dosata, dicui beneficiano anche gli elementimarmorei collocati sulle pareti. Inol-tre, l’ara si mostra dopo l’attento, pro-lungato restauro effettuato dalla coo-perativa Esedra di Udine, che l’ha ri-portata alle migliori condizioni. Nel-la candidatura Unesco della cittàducale, questa sala è uno dei puntifondamentali.

I vasti spazi recuperati hanno per-messo di operare una adeguata sud-divisione tematica del materiale dispo-nibile, non solo di notevolissima im-portanza storico-artistica, ma in gra-do di documentare efficacemente gliaspetti liturgici della chiesa cividalese,che ha sempre prestato particolare at-tenzione agli oggetti sacri, ora espostinella seconda sala, detta del Tesoro. Come sopra accennato, il Capitolocividalese si è dotato nel tempo di uningente patrimonio di suppellettilipreziose, fino a formarne uno straor-dinario insieme. Già gli inventari tre-quattrocenteschi del Duomo riporta-

no una ragguarde-vole quantità dipregevoli oggetticultuali e un depo-sito di rare reli-quie, il cui insiemeera proprio chia-mato Tesoro. Il notaio NiccolòCanussio già nel1497 sottolineaval’enorme valoredelle oreficerie ac-curatamente tute-late sulle quali –egli scriveva allora

– “il custode del tempio vigila giornoe notte”. La preziosità e le dimensioni gene-ralmente limitate dei prodotti dell’ar-

I numerosissimi presenti all’inaugurazione affluiscono nelle salead ammirare i monumenti riportati ‘in nuova luce’.

Scorcio di una parete della ‘Quadreria’ che ospita tele prestigiose, come la coppia dipintanell’anno 1584 da Paolo Veronese. (Foto Mattaloni)

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Altri dipinti, pur con firme menoaltisonanti, sono dovuti a pennelli checomunque hanno creato composizio-ni in grado di ben soddisfare l’esigen-te committenza del tempo e sicura-mente anche di appagare il gusto este-tico del visitatore d’oggi, che può am-mirare undici dipinti, dei quali unosul soffitto, come nella sua collocazio-ne originaria. Alla raccolta appartie-ne il delicatissimo originale su tavoladella Madonna del Latte, dai coloricaldi e intensi e la gradevole S. Agnese,proveniente da S. Maria di Corte e ri-salente al 1561. L’ultima sala, ricavata nei suggestivispazi del sottotetto, riunisce un varie-gato insieme di arte legata al culto di-vino, in primis una nutrita rassegna diparamenti sacri che compendia l’en-tità del ragguardevole patrimonio tes-sile cividalese, esito delle più qualifi-cate manifatture, sia europee cheorientali. Sono esposte pianete,tunicelle, piviali, mitrie, cartegloria eveli dall’epoca medievale a quella ba-rocca, che rappresentano una qualifi-cata selezione, tratta da centoquaran-taquattro pianete databili dal ‘400 al‘900, cinquantasei piviali e altre cen-tinaia di manufatti, utilizzati dal cle-ro cividalese nelle diverse epoche. Il livello di illuminazione è attenta-mente dosato per l’ottimale conserva-zione dei delicati manufatti. Oltre agli apparati vestimentari, laquarta sala ha un apposito spazio peri codici miniati e accoglie anche esem-

plari di statuaria in legno, in pietra emetalli preziosi. Ci si limita a citare solo l’interessan-te vetrina con gli oggetti di provenien-za orientale, comprendente anche ilquattrocentesco bacile islamico minu-tamente cesellato, in argento e bron-zo, rientrato in tempo per l’inaugura-zione assieme alla pianeta di manifat-

tura turca del patriarca Barbaro, risa-lente al XVI secolo, entrambi lunga-mente esposti a Parigi, Londra e NewYork, per la celeberrima mostra “Ve-nezia e l’Oriente”. Le continue richie-ste per rassegne di altissimo livellosono ulteriore comprova dell’impor-tanza e rarità del materiale cheCividale conserva ed ora espone. Il 21 giugno scorso l’arcivescovo diUdine, mons. Pietro Brollo, ha bene-detto i locali. Alla cerimonia, cui hapartecipato un foltissimo pubblicoerano presenti, tra le numerose Auto-rità, oltre al Sindaco di Cividale AttilioVuga, il Presidente della Provincia diUdine Pietro Fontanini, l’Assessoreregionale alla Cultura RobertoMolinaro, l’on. Carlo Monai. E così, dopo la protratta sosta inzona d’ombra, grazie a un insiemesinergico di volontà, determinazionee capacità progettuali, con sostegni fi-nanziari pubblici e apporti di istitu-zioni bancarie, si è riusciti a inondarenuovamente di luce questo patrimo-nio, dalla variegata genesi. Un patri-monio costretto a un oblio di diversilustri, assai prolungato secondo i no-stri parametri, ma che tutto sommatosi può considerare una piccola paren-tesi, se paragonata all’età plurisecolaredei manufatti, sui quali finalmentepossono nuovamente posarsi glisguardi dei cittadini e dei visitatori, percogliere efficacemente il lunghissimocammino di storia religiosa e civiledella comunità cividalese.

Il tavolo dei relatori all’inaugurazionedel rinnovato Museo Cristiano.

S. E. l’Arcivescovo Pietro Brolloimpartisce la benedizione ai locali.

Raffinata decorazione che orna un piviale,esposto nella quarta sala del Museo Cristia-no, dedicata particolarmente alle vesti li-turgiche. (Foto Mattaloni)

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Museo Cristiano di Cividale

Il Museo Cristiano è apertocon il seguente orario:

da mercoledì a domenicaore 9.30/13.00 e 15.00/18.00

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Don Oscar Pinaffo, cividalese, è uno dei nove nuovisacerdoti, tre diocesani e sei salesiani, ordinati dall’Ar-civescovo Mons. Pietro Brollo durante una solenne ce-rimonia tenutasi nella Cattedrale di Udine domenica29 giugno scorso. Don Oscar è cresciuto nella Parrocchia di Santo Ste-fano di Rualis, dove è stato una figura familiare per lasua partecipazione costante alle celebrazioni religioseed alle diverse occasioni di incontro della comunità par-rocchiale. Qui è maturata la sua vocazione religiosa e qui, nellaChiesa di San Lorenzo Martire, domenica 6 luglio donOscar ha celebrato la sua prima S. Messa solenne alfianco del Parroco don Mario Di Centa, che della voca-zione sacerdotale di Oscar ha seguito l’evoluzione, e peri suoi amici parrocchiani di Rualis, presentinumerosissimi per l’occasione. L’ordinazione presbiterale di don Oscar Pinaffo è unevento che allieta l’intera comunità di Cividale, che alui si stringe affettuosamente in questo importante mo-mento.

DON OSCAR PINAFFOUn nuovo sacerdote cividalese

al servizio della Diocesi di Udine

È stata presentata al pubblico cividalese il 28 marzo scorsola seconda edizione del libro “Luigi Faidutti (1861-1931) –Un testimone della fede e della giustizia sociale”, scrittodal canonico Mons. Paolo Caucig. L’autore ha voluto tratteggiare così un personaggio di grandespessore storico-sociale e politico del ‘900 friulano, cimen-tandosi in una accurata ricerca su un periodo storico rimastolungamente nell’ombra. Luigi Faidutti nacque a Scrutto di San Leonardo l’ 11 aprile1861. Dopo le scuole elementari, frequentate a Cividale, eglientrò nel Seminario di Udine e, in seguito, in quello di Gorizia,dove compì studi teo-logici e dove divennesacerdote. A Gorizia promosse va-rie attività sociali, po-litiche e assistenziali. Istituì in diverse lo-calità del Friuli le Cas-se Rurali: la prima fuquella di Capriva delFriuli, nel 1895. Nel 1902 fu elettoconsigliere del Comu-ne di Gorizia, poi de-putato al Parlamentodi Vienna (dal 1907 al1911); nel 1913 diven-ne Capitano della Die-ta Provinciale. Egli assistette le fa-miglie disagiate ed ideportati nei campi diconcentramento. Nel 1924 fu inviato da Papa Pio XI in Lituania come diplo-matico, riuscendo nell’intento di stipulare il Concordato trail Governo e la Santa Sede nel 1927. Morì a Koenigsberg in Germania il 18 dicembre 1931. Un Faidutti dalla marcata personalità, quello che emergedal libro di Mons. Caucig, un uomo dalle idee limpide e tena-ci, un mediatore intelligente, aperto al dialogo, mit-teleuropeo, un politico equilibrato e imparziale, un sacerdo-te integerrimo, al servizio incondizionato della Chiesa e deipoveri. Consegno alla memoria storica questo grande uomo, di cuirimane ancora molto da scoprire – così si è espresso l’autore- l’input è stato dato. Ora faccio l’augurio, in particolare aigiovani, di approfondire ulteriormente questo personaggioe di guardarlo come modello ispiratore del loro futuro.

presentato nella sala della Bibliotecadall’autore Mons. Caucig

Un libro dedicato alla figuradi Mons. Luigi Faidutti

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I lavori di restauro hanno riguardatoin particolare gli affreschi della faccia-ta e quattro dipinti su tela della Chiesadi San Giovanni in Valle, e il soffittoaffrescato della Sala del Refettorio delMonastero. Gli interventi effettuati sonostati i seguenti.

Affreschi della facciata della Chie-sa di San Giovanni in Valle

Sopra il porticato antistante la Chie-sa si trova un complesso costituito datre nicchie chiuse all’estremità dalle fi-gure della “Madonna Annunziata“ edell‘”Angelo Annunziante”. La costante esposizione alle intem-perie, ne aveva danneggiato lapolicromia e compromessa la lettura. Nei secoli la stessa facciata aveva su-bito dei rifacimenti e il porticato ad uncerto punto era stato addossato agli af-freschi, come è emerso dai resticementizi che attraversano le figure ele nicchie. Nelle tre nicchie risultavano evidentisolo la presenza di uno sfondo azzurroe di tre aureole, mentre mancavanotracce della presenza di figure dipinte.Ciò ha permesso di formulare l’ipotesidell’esistenza di tre sculture, ora man-canti, che creavano assieme agli affre-schi un gioco di dinamismo plastico ecromatico. L’Angelo e la Madonna, anche se dalsagrato erano poco evidenti, ad una piùattenta analisi risultavano sufficiente-mente conservati nella parte superiore,

Completato il restaurodi alcune opere d’arte

nel Monasterodi Santa Maria in Valle

Si sono conclusi i lavori di restauro di alcuni affreschi e dipinti del Mo-nastero di Santa Maria in Valle, affidati al Centro Ricerca e RestauroSoc.Coop. a r.l. di Cividale.

mentre la parte inferiore appariva de-gradata e interessata da numerose la-cune. L’intera superficie era ricopertada uno strato di polvere e di residui dinatura organica e cementizia.

Alcune parti di intonaco presentava-no attacchi di microrganismi. Si è proceduto al controllo statico del-l’insieme, intervenendo con iniezioni persanare gli stacchi dell’intonaco dal sup-

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porto. È seguita l’asportazione dellostrato di sporco e polvere mediante im-pacchi e lavaggi della superficie conacqua demineralizzata, mentre i variresidui organici e cementizi sono statiasportati mediante mezzi meccanici(bisturi e spazzoline azionate amicromotore). È così venuta alla luce l’alta qualitàdelle pitture; la cura dei volti e dei ca-pelli, in particolare, attribuirebbero lestesse ad un artista di notevoli capaci-tà. Le lacune di maggiore estensionesono state colmate con un impasto disabbia, mentre le lacune suscettibili diintegrazione sono state stuccate e suqueste è stato eseguito il ritocco concolori ad acquerello e la tecnica del trat-teggio verticale. Tale procedimento,

adottato dalle Soprintendenze, mira aridare leggibilità all’immagine senzatuttavia cancellare i segni del tempo enel pieno rispetto dell’opera. Nel caso di questo affresco si è mira-to a riproporre le immagini quasi to-talmente, tenendo conto che la loro let-tura avviene da una distanza conside-revole. Alla fine dell’intervento le parti di in-tonaco che avevano subito un attaccodi microrganismi sono state sottopostead un trattamento di disinfezione e diprotezione.

Quattro dipinti su tela dellaChiesa di S. Giovanni in Valle

I quattro dipinti si presentavano indiscreto stato di conservazione. Le tele di supportoerano allentate a cau-sa dell’inadeguatezzadei telai e le superficipittoriche si presenta-vano notevolmente al-terate da uno strato divernice ossidata cheaveva inglobato spor-co, polvere e fumo dicandela. Tutti e quattro i telaisono stati modificati eresi atti al correttotensionamento delletele. Su queste sono stateapplicate delle fascelungo il perimetro me-diante adesivo termo-plastico per rinforzarei bordi maggiormentesollecitati durante latrazione. La pulitura è consi-stita nell’asportare lostrato di sporco e la vernice ossidata. In questa fase, il dipinto raffigurante“Cristo Crocifisso tra la Beata Benve-nuta Boiani e S. Orsola e le compagne”di Palma il Giovane è stato quello cheha comportato maggiori problemi, poi-ché risultava ingrandito con l’aggiunta

di una fascia perimetrale successiva-mente raccordata al resto del dipinto. L’aggiunta è tuttora visibile in quan-to, essendo costituita da una tela pertrama e materiale diversa dall’origina-le, ha creato delle tensioni del supportodifficilmente spianabili se non smontan- 13

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do l’aggiunta posteriore ormaistoricizzata. La pulitura è stata condot-ta equilibrando i solventi sulle due ma-terie diverse (l’originale e l’aggiunta),per ottenere un risultato omogeneo. Sono state asportate ridipinture e vec-chie stuccature che interessavano in piùpunti il dipinto. Sono emersi colori brillanti e lumi-nosi e particolari di ottima fattura chenon erano apprezzabili prima dell’in-tervento di restauro. Tutte le lacune presenti sui quattrodipinti sono state stuccate con gesso ecolla animale e su queste è stato ese-guito il ritocco con colori a vernice perrestauro con la tecnica dello spuntinato,mentre le numerose ed estese abrasionisono state velate per renderle meno evi-denti. Un sottile film di vernice, steso a pen-nello, ha completato l’intervento di re-stauro.

Soffitto affrescatodella Sala del Refettorio

Il ciclo di affreschi raffiguranti “Sto-rie di S. Scolastica e S. Benedetto“ sitinella Sala del Refettorio del Monasterodelle Orsoline si presentava in cattivostato di conservazione. L’intera superficie era ricoperta dauno spesso strato di polvere e sporco dinatura organica che alterava i rapporticromatici e da macchioline scure diffu-se che si erano inglobate nel colore ren-dendo difficoltosa la pulitura.

Vistose spaccature attraversavano inpiù punti l’affresco disturbando la let-tura dell’insieme. Si è proceduto al controllo staticodell’opera intervenendo con iniezioniladdove si erano verificati stacchi del-l’intonaco dal supporto. L’intervento di pulitura è risultatolungo e difficoltoso in quanto la super-

ficie pittorica ten-deva a spolverare,ed è consistita nel-l’asportare lo stra-to di sporco e pol-vere mediante spu-gne Wishab e, dovelo sporco era più te-nace, con impacchilocalizzati con pro-dotti basici. Residuidi natura organicapiù tenaci sono statiasportati mediantemezzi meccanici(bisturi). Alcuni di essi era-no peraltro pene-trati in manierairreversibile nel-l’impasto cromati-co, rendendo cosìassai dannosa la

loro asportazione. Si è così cercato insede di ritocco di attenuarli convelature. Le grandi spaccature e le lacune sonostate stuccate e su queste è stato ese-guito il ritocco con colori ad acquerel-lo. Con l’intervento di ritocco pittoricosi è mirato a riequilibrare l’insieme.

Monastero di Santa Maria in Valle

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Sistema Informativo ComunalePolizia Municipale

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Sabato 1 e domenica 2 marzo si è te-nuto, a Udine ed a Cividale del Friuli,un convegno nazionale dal titolo “Lepresenze longobarde nelle Regionid’Italia”. Scopo del convegno, primoincontro nazionale nell’ambito del“Progetto Longobardi” avviato daFEDERARCHEO (Federazione ita-liana delle Associazioni Archeolo-giche), è stato quello di mettere inevidenza realtà, in particolare quelleminori, risalenti al periodo in questio-ne, di recuperare frammenti di vitaattraverso le testimonianze architet-toniche, documentarie, iconografiche,religiose, epigrafiche, toponomas-tiche, legate alla storia dei singoli luo-ghi e sopravvissute fino ad oggi.Il convegno è stato aperto nella Torredi Porta Villalta dal Presidente dellaSocietà Friulana di Archeologia -onlus dr. Gian Andrea Cescutti; sonointervenuti il prof. Claudio Azzara(Università di Salerno), la dott.ssaElisa Possenti (Università di Trento),la dr.ssa Laura Carnevale (Universitàdi Bari), il prof. Geremia Paraggio(Archeoclub d’Italia – Sede diMontecorvino Rovella – Sa), la dr.ssaSerena Vitri, (direttrice delMuseo Archeologico Nazio-nale di Cividale), la dr.ssaEgle Micheletto (Soprinten-denza Archeologica del Pie-monte), il dr. Federico Unci-ni (Gruppo Archeologicodell’Appennino UmbroMarchigiano). Ha fatto se-guito un video di AgostinoCecchini (AssociazioneArcheologica Archeo Tuscia

di Viterbo) che ha presentato, in mododinamico e significativo l’ingresso, ela presenza longobarda in Tuscia.Feliciano Della Mora (SocietàFriulana di Archeologia - onlus) hachiuso la giornata con un interventosul tema “Le chiuse longobarde”.La seconda giornata del convegno siè svolta a Cividale, presso la sala pro-spiciente il quadriportico del comples-so monumentale di San Francesco.Ha aperto i lavori il Sindaco Vuga, cheha presentato il progetto “ItaliaLangobardorum” proposto all’UNE-SCO, assieme alle città di Brescia,Spoleto, Castelseprio Torba, Campiel-lo sul Clitunno, Benevento e MonteSant’Angelo, soffermandosi in parti-colare sul complicato e lungo iter pro-cedurale seguito per arrivare a formu-lare la proposta. Hanno fatto seguitoi rappresentanti del Gruppo Archeo-logico Salernitano, il Direttore dr. Fe-lice Pastore, il prof. Pietro Crivelli e ilprof. Claudio Azzara, il dr. Giacomo

Oliva della Soprintendenza ai BeniArcheologico della Calabria, e il dr.Maurizio Buora, Direttore dei MuseiCivici di Udine.Ha concluso il convegno il dr. Massi-mo Lavarone della Società Friulana diArcheologia - onlus che ha effettuatouna ricognizione sul materialelongobardo esistente nei magazzinidel Museo Archeologico di Udine,dove si trovano materiali provenientida collezioni private e da ritrovamentisporadici ma significativi.Il convegno si è chiuso con una visitacollettiva al Museo Archeologico Na-zionale ed al Tempietto Longobardo.Le tre sessioni del convegno hanno re-gistrato la partecipazione di un pub-blico numeroso e qualificato.Nelle fasi conclusive sono state defi-nite le prossime tappe del progetto,cioè quello di prevedere un secondoincontro convegnistico nel novembre2009 a Paestum (Sa) in occasione dellaBorsa Mediterranea del Turismo Ar-

cheologico.L’iniziativa ha avuto un’appen-dice in occasione del sesto“Convegno di Toponomasticalocale”, tenutosi a Branco diTavagnacco dal 16 al 25 mag-gio 2008, in particolare nellagiornata di sabato 17 maggio,giornata riservata a “LaToponomastica Longobarda inFriuli e nelle Regioni d’Italia:confronti e convergenze”.

Convegno

La seconda giornata del convegno,organizzato dalla Società Friulanadi Archeologia, si è tenuta aCividale il 2 marzo scorso

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Le presenze Longobardenelle Regioni d’Italia

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La piazza, dopo le opere di trasforma-zione, ha assunto un nuovo aspetto, risul-tato di un lavoro di ricerca storica earchivistica e di riflessione sulle compo-nenti spaziali ed architettonichepreesistenti. Lo spazio, come oggi si presenta, è ilprodotto di un’evoluzione urbana che ebbenel 1907 la fase conclusiva con l’abbatti-mento di alcune case prospicienti largoBoiani. Intervento che assegnò a que-st’area le attuali dimensioni e che, nonessendo derivato da una pianificazione,determinò delle irregolarità siaplanimetriche che altimetriche. Nel 1907 per onorare la morte, avvenu-ta l’anno precedente, della concittadinaAdelaide Ristori, grande attrice dramma-tica di fama internazionale, i cividalesipromossero un concorso al fine di realiz-zare un monumento all’attrice da collo-carsi in questa piazza che successivamen-te prese il suo nome. Il vincitore fu lo scultore romano Anto-nio Maraini che, nel posizionare l’opera,chiese con insistenza il rispetto di quel-l’asse mediano della piazza che realizza-

Foro Giulio Cesaredopo i lavori di trasformazione

va una ideale simmetria con il prospettodi palazzo de Claricini-Gaspardis. Non si tenne conto di questa richiesta:gli allineamenti del perimetro della piaz-za e la collocazione delle essenze arboreealterarono in modo evidente la presenzadi questo asse creando una distorsione fa-cilmente avvertibile. La realizzazione delmonumento, rallentata dalla burocrazia,

L’inaugurazione in occasione dell’apertura di Mittelfest 2008

a cura del prof. arch. Claudio Visintini

venne a concludersi poco prima dell’ini-zio della seconda guerra mondiale. Que-sto ritardo e l’evento bellico impedironol’inaugurazione ufficiale dell’opera. Il nuovo progetto rispetta e ripropone inmodo assoluto le volontà del Maraini. Adispetto delle incongruenze geometriche,della mancanza di ortogonalità, diparallelismi e di allineamenti la composi-zione architettonica conferma, con un se-gno di grande forza, l’asse mediano comeprincipale elemento generatore di una re-alizzazione speculare che esalta il monu-mento stesso e ne attesta la centralità. Perrafforzare questo concetto due lunghi ele-menti lapidei laterali che lo affiancano di-ventano sedili, fioriere, parapetti. Due gra-dini innalzano il monumento ed interrom-pono la superficie della piazza, altri gra-dini a lato scendono a livello degli ingres-

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La soluzione progettuale, dotata dellenecessarie attrezzature tecnologiche, con-sente anche un nuovo utilizzo della piaz-za quale luogo di spettacoli all’aperto, per-mettendo la realizzazione di eventi concirca cinquecento posti a sedere e con unfondale scenografico di notevole effetto,costituito dal monumento alla grande at-trice e dal pregevole prospetto di palazzode Claricini-Gaspardis. Il progetto di riqualificazione della piaz-za si inserisce in un programma di rinno-vamento di uno spazio urbano rimasto perlungo tempo privo di interventi, per cui lapresente iniziativa, che coincide anche con

si di palazzo de Claricini-Gaspardis. La piazza si arricchisce con unapavimentazione in binderi di pietrapiasentina posati su sabbia, come si face-va anticamente, con diverse direzioni diposa, che nella parte centrale seguono lalinea dell’asse generatore. Lo spazio vie-ne esaltato per la sua essenzialità, mentrela profondità prospettica è la risultantedelle linee parallele che delimitano il trat-to centrale. Le parti dell’arredo quali lesedute, le fioriere, i gradini e l’ovale checontorna la statua di Adelaide Ristori sonorealizzate in massello della stessa pietradella pavimentazione.

le celebrazioni del centenario della mortedella Ristori, giustifica pienamente que-sta scelta operata dall’AmministrazioneComunale di Cividale. L’opera, progettata e diretta dal prof.arch.Claudio Visintini e dalla dott.arch.Rossella di Brazzà, è stata finanziata dal-la Regione FVG con la LR 2/83 per i cen-tri storici. Il Consorzio della Pietra Piasentina harealizzato il lavoro avvalendosi per le ope-re edili della Edilcoke s.r.l. di Caporiacco. L’inaugurazione della piazza trasformataè stata fatta coincidere con la cerimoniadi apertura di MITTELFEST 2008.

Piazza Adelaide Ristori anni ‘30-‘40. (Sullo sfondo: Villa Accordini) (Foto G. Muner - Coll. V. Boccolini)

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Urbanistica

Adottato il Piano Particolareggiato

Con deliberazione del Consiglio Comunale n.13 del30.04.2008 l’Amministrazione Comunale ha adottato, con17 voti a favore ed uno contrario, il Piano Particolareg-giato di Iniziativa Privata Area “Ex Cementificio” ZonaOmogenea O Comparto A., redatto dall’arch. FrancescoMorena per conto della Società TABOGAN S.r.l. L’area di progetto, di notevole interesse urbanistico,rappresenta, proprio per la sua collocazione, una vera epropria “porta di accesso” a Cividale, condensando in sétutte le complesse problematiche inerenti lo sviluppo ela crescita della città stessa, tipiche del recupero dellegrandi aree urbane dismesse. L’ambito assoggettato a PRPC ha un’estensione di circa39.821 mq. ed è occupato per circa 18.299 mq. dai fab-bricati dell’ex cementificio. Gli obbiettivi del Piano sonoderivati dagli obbiettivi del P.R.G.C. vigente, e miranosostanzialmente a dotare l’area di una serie di servizi edinfrastrutture che si rivolgano ad un bacino d’utenza nonsolo locale, ma che abbiano richiamo per l’intera cittànonché per il territorio circostante, proponendo di darealtresì complessità e ricchezza insediativa all’area.

AREA EX ITALCEMENTI

In sintesi, la proposta progettuale per l’at-tuazione dell’ambito del PRPC comprende:• l’integrale bonifica e demolizione di tutti gli

attuali fabbricati;• l’individuazione di una viabilità interna di

carattere pubblico che prevede un accesso/uscita da Viale Bottego ed un’uscita su ViaForamitti;• la dotazione dell’area di ampie superficitrattate a verde, evitando di estendere ec-cessivamente le aree di parcheggio a raso,dando specifiche indicazioni di interra-mento degli stessi;

m2 44.678m2 39.821

m2 20.250

m2 6.704

m2 6.791

m2 3.140

m2 1.727

m2 256

m2 953

m2 39.821

DATI DIMENSIONALI

TOTALE SUPERFICIE PRPC Ambitoprogetto

1 Area destinata ad attività commerciale, artigianale di servizio, residenziale e direzionale a)

2 Area direzionale e attività complementari b)

3 Area direzionale, attività complementari e servizi ed attrezzature pubbliche o di uso pubblico c)

4 Area destinata a viabilità pubblica d)

5 Verde di arredo urbano e)

6 Area di parcheggio di pertinenza direzionale b - Pb

7 Area di parcheggio pubblico P

TOTALE

• e, infine, l’organizzazione dell’am-bito in comparti d’intervento dotatidi flessibilità di attuazione e carat-terizzati da specifiche destinazio-ni d’uso quali attività commercia-li, artigianali di servizio, residen-ziali e direzionali.

Tavola della Zonizzazione con l’individuazionedei comparti e le due nuove rotonde

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Di notevole importanza risulta l’aspetto viabilistico delprogetto, che costituisce la “spina dorsale” su cui si inne-steranno ed attraverso cui si relazioneranno tutte le fun-zioni urbane di progetto, in particolar modo la viabilitàesterna al comparto. Infatti se la viabilità attuale riesce a soddisfare la si-tuazione esistente e l’aumento del traffico legato allarealizzazione di quanto previsto dal presente P.R.P.C., ilprogetto intende comunque migliorarla con la previsionedi due nuove rotatorie e della loro bretella di raccordo,nel rispetto di quanto già previsto dal Piano RegolatoreGenerale vigente. Particolare attenzione è stata inoltre posta nella reda-zione delle norme tecniche di attuazione, prescrivendoun’alta qualità nella definizione dei tipi edilizi, nella de-terminazione degli spazi, nei rapporti tra volumi, neimateriali di finitura, ecc., in quanto l’ambito, per suastessa natura, si autodefinisce come elemento di partico-

larità ed eccezione nel paesaggio urbano di Cividale, enella localizzazione dei parcheggi, che risultano nella quasitotalità interrati, rispettando i parametri richiesti dallenorme.

Con l’adozione del PRPC relativo all’area “ExCementificio” sì è così dato inizio all’iter di formazionedel Piano stesso, che prevede, con la divenuta esecutivitàdella delibera di adozione, il deposito con i relativi ela-borati progettuali presso la segreteria comunale per ladurata complessiva di 30 giorni al fine di permettere lapresentazione di eventuali osservazioni, contestualmenteal Rapporto Ambientale redatto per l’espletamento dellaprocedura di Valutazione Ambientale Strategica. Seguirà un secondo passaggio in Consiglio Comunale perla definitiva approvazione del PRPC, chiudendo così difatto la formazione di un progetto di notevole complessi-tà considerato, tra l’altro, un quadro normativo decisa-mente frastagliato che ha visto a fine agosto 2007 l’en-trata in vigore della nuova Legge Regionale 23 febbraio2007 n.5, che di fatto ha abrogato la precedente L.R.52/91, e l’emanazione da parte della Regione FVG del Rego-

lamento di Attuazione relativo alla parte urbani-stica, divenuto esecutivo a fine marzo

2008. Ora, sarà possibile procederealla fase di bonifica e demolizio-ne degli edifici ricadenti all’in-terno dell’ambito di progetto,non prima di aver ottenutospecifiche autorizzazioni eacquisiti i pareri di compe-tenza degli enti interessa-ti quali A.R.P.A. e A.S.S.n. 4 “Medio Friuli” e fat-to salvo il rispetto del-le normative vigenti.

Planivolumetrico

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Il gesto di riempire un bicchiere di fresca acqua, apren-do semplicemente il rubinetto, ci sembra così scontatoda farci dimenticare che questa banale azione, meno diun secolo fa era pressochè ancora un sogno. L’approvvigionamento dell’acqua potabile, infatti, nonera così comodamente a portata di mano come nell’at-tualità, la ricerca di fonti cui attingere il prezioso liqui-do, sia per gli usi domestici che per i processi produtti-vi, rappresentava una costante preoccupazione degli am-ministratori pubblici della Cividale di un tempo. Unadecisione fondamentale per la soluzione del prioritarioproblema di un rifornimento idrico adeguato per qua-lità e quantità si aveva nella seconda metà del Duecen-to, quando si intraprese con determinatezza l’innovativacostruzione di un acquedotto, che conducesse le acquedalle sorgenti alle falde del monte di Zuccola fino inpiazza del Mercato. Qui l’acqua sgorgò per la primavolta il 3 agosto 1282. I cittadini da allora godevano di un’eccellente operaidraulica, la fontana pubblica è tuttora esistente e ca-ratterizza da oltre sette secoli quello spazio urbano cen-trale.

a cura di Claudio Mattaloni

E nei paesi circostanti la città? Chi risiedeva in pros-simità del Natisone, poteva attingere alle sue correnti,pur non essendo la discesa al greto facile e comoda, glialtri ricorrevano necessariamente a rogge – naturali oartificiali – e ai pozzi. Focalizzando l’attenzione su Grupignano, sappiamoche oltre all’acqua del vicino fiume, nel medioevo si usa-va quella scorrente nei fossi derivati dalle rogge, cosìnel 1303 erano appianate le controversie sorte per la de-rivazione dell’acqua del Torre sopra Savorgnano; inquell’anno il decano di Aquileia stabilì che “… gli uo-mini di Grupignano per sé e per i loro animali, potesseroliberamente servirsi della Roja, senza però utilizzare l’ac-qua devastando o arrecando danni in modo disonesto e frau-dolento…”. Nel 1304 era stabilito che la Roja di Grillons servissein egual misura anche Remanzacco, Orzano eGrupignano. La situazione un poco migliorava conl’istituzione, nel 1836, del Consorzio per la RoggiaTorreano-Cividale, ma alla fine dell’Ottocento iGrupignanesi manifestavano ripetutamente l’esigenzadi disporre di un pozzo per l’acqua potabile.

L’imboccatura del pozzo è stata riportata alla luce il15 ottobre 2006.

Il pozzo a ricostruzione ultimata, secondo le formeottocentesche, a opera dell’Associazione Amîs di Grupignan.

SCOPERTO E RICOSTRUITOL’ANTICO POZZODI GRUPIGNANO

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Nel 1887 il Comune di Cividale faceva elaborare unprogetto dall’ing. Giovanni Manzini per realizzarel’auspicato pozzo, che inizialmente si intendeva scava-re nei pressi della Chiesa. In seguito, per servire unmaggior numero di abitanti, la sua collocazione era spo-stata al centro del paese. Il 20 gennaio 1889 si stipulava il contratto per l’esecu-zione dell’opera con Domenico Zanetti di Cividale: perla somma di 1538 lire, egli si assumeva l’incarico di ap-profondire fino a 20 metri la canna del pozzo, pattuen-do che (…) trovandosi roccia, questa verrà perforata colladinamite. Ciò non darà luogo ad alcun aumento di paga,inquantochè le roccie da perforarsi verranno compensatedal risparmio della muratura in mattoni, a tutto vantag-gio dell’appaltatore. Sul fondo sarà steso uno strato di ciot-toli e sabbia per la purificazione dell’acqua (…). In realtà, nella concreta fase dei lavori non si impie-gherà mai la dinamite e i metri raggiunti, come ora ve-dremo, saranno molti di più del preventivato. Il 21 giugno 1889 si raggiungeva la profondità di 15metri, nel mese seguente si scendeva di altri 10. Il pri-mo strato d’acqua si trovava a circa 24 m, ma dopo tregiorni il liquido scompariva, assorbito dal terreno. L’ope-ra di scavo era condotta da Antonio Juan detto Gallius,che in altri due mesi di lavoro scendeva fino a 44 m

dove, come comunicava l’ingegnere al Municipio, l’ac-qua si spera di trovarla in breve avendosi alcuni indizi chefanno supporre la sua vicinanza, come sarebbe l’umiditàcrescente che va manifestandosi nella roccia che si va oraperforando. Invece il secondo strato d’acqua si raggiun-geva solo a 57 metri. Il pozzo era completato con l’anel-lo esterno di parapetto, ossia la vera, su cui si innalzavail cimiero in ferro a sostegno della carrucola per far scor-rere la corda dei secchi. Ai primi di luglio 1890 il pozzo entrava in funzione,ma in settembre – anche per la forte siccità estiva – sipresentava desolatamente asciutto. La canna si appro-fondiva di altri tre metri e l’acqua sgorgava nuovamen-te, alla temperatura costante di 11 ° C. In seguito si sca-vava ancora, raggiungendo i 67 m e in questo modo lacolonna d’acqua disponibile era mediamente di 1,85 m,con variazioni a seconda dei diversi periodi dell’annoda 70 cm a 3 metri. Il costo finale ammontava a 7.261,25 lire, che corrispondono a circa 30.000 euro attuali. Nel 1920 si inaugurava la grandiosa opera dell’acque-dotto Pojana e a Grupignano, come negli altri paesi ser-viti dalla nuova conduttura, si collocavano diverse fon-tane pubbliche. Il pozzo, ormai non più necessario, erachiuso nel 1922, quando nei suoi pressi si costruiva lascuola rurale elementare. Sul manufatto, che dal 1890

La discesa degli speleologi all’interno della canna del pozzo.

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L’antico pozzo di Grupignano

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aveva dissetato i Grupignanesi, calava un pesante sigil-lo di cemento. L’Associazione Amîs di Grupignan – che come finestatutario ha l’intento “di attivare tutte le iniziative cul-turali, sociali, ricreative ed altre utili a riscoprire, man-tenere e rinvigorire le tradizioni e la storia del paese”–dopo ampie ricerche lo ha riportato alla luce, ricostruen-do poi in tutte le sue parti l’anello esterno, nelle identi-che forme del progetto originario. Le memorie orali dei paesani più anziani conserva-vano ancora vivamente l’utilizzo del pozzo, ma di essonon erano rimaste tracce visibili e la sua precisaubicazione rimaneva sfuggente. La cartografia non for-niva elementi utili e pertanto si è ricorsi all’indaginegeofisica. Attraverso l’impiego di un sofisticato georadar– strumento che si basa sulla propagazione nel suolo diun’onda elettromagnetica – è stata agevolmente loca-lizzata con precisione la profondissima cavità. Va detto che la più antica tecnica di individuazionedelle fonti idriche, la rabdomanzia – facoltà con la qualesi capterebbero radiazioni anche distanti per mezzo diun pendolo tenuto in mano – anch’essa praticata nelsito in esame, aveva dato indicazioni sostanzialmentesovrapponibili a quelle della strumentazione più mo-derna. Il 15 ottobre 2006, a circa un metro di profondità, si èfinalmente individuata la possente lastra di chiusura delpozzo. Dopo il lento, emozionante momento del suosollevamento è emerso il manufatto che proteggeva daoltre novant’anni. Agli scopritori si è offerta la visionedi un pozzo perfettamente circolare, del preciso diame-tro di un metro, dalle pareti di roccia ancora lisce e otti-mamente conservate, in alcuni tratti accuratamente ri-vestite in mattoni dalla particolare forma. Il pozzo è stato successivamente esplorato da alcunisoci del Centro Speleologico e Idrologico Friulano, chevi si sono calati con corda ed equipaggiamento da grot-ta. Durante la discesa, gli speleologi hanno realizzato ilrilievo litologico, ricostruendo poi la dettagliata succes-sione stratigrafica del sottosuolo. Per motivi di sicurez-za, l’esplorazione è stata interrotta prima di raggiunge-re il fondo. Quello di Grupignano, con i suoi 67 metri, risulta ilpiù profondo tra i 15 pozzi censiti nel Cividalese l’anno1895. Gli altri pozzi pubblici, con le relative misure,allora erano i seguenti: borgo S. Pietro 44 m, Rualis 41m, borgo di Ponte 33 m, località al Cristo 32,50 m, die-tro il Duomo (cosiddetto di Callisto) 32 m, Gagliano10 m, spessa 6 m. Grazie al ritrovamento della corposa documentazio-

ne originaria conservata nell’Archivio Storico Munici-pale di Cividale, dopo la concessione dei relativi per-messi, è stato possibile procedere alla ricostruzione del-la ‘vera’ nel suo aspetto ottocentesco, accuratamente ri-levato dal progetto del 1887. Tutte le operazioni e i lavori manuali sono stati svoltidirettamente dai componenti del Consiglio dell’Asso-

ciazione Amîs di Grupignan, coadiuvati da volontari delpaese, con la generosa disponibilità di tecnici e la colla-borazione di ditte locali per la fornitura di alcuni mate-riali. I lavori sono giunti al loro completamento nel mag-gio 2008, con la posa finale dell’artistico arco in ferro asostegno della carrucola, nelle identiche forme previsteoriginariamente. Le notevoli abilità di Juan Antonio hanno permessodi realizzare nel 1889-1890 un cilindro che scende a unanotevolissima profondità con precisione straordinaria,tenendo conto che sono stati impiegati solo semplici at-trezzi manuali; si può calcolare che, incontrando glistrati di roccia (conglomerato), l’artefice riusciva a sca-

Progetto originale del pozzo di Grupignano, datato1 novembre 1887.

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vare circa mezzo metro al giorno. Nella famiglia di Juansi è tenacemente trasmesso un episodio avvenuto neltratto finale del pozzo, quando erano già stati superati i60 metri. Nonostante gli sforzi che proseguivano permesi, l’acqua continuava a non sgorgare nella quantitàauspicata. In un ennesimo giorno di lavoro, come sem-pre iniziato scendendo lentamente per decine e decinedi metri, fino a essere inghiottiti dal buio più nero, finoa dove l’aria quasi mancava, avveniva la tanto attesasvolta: dopo essere riuscito faticosamente a estrarre ungrosso macigno che chiudeva il fondo, ecco che il pre-zioso liquido irrompeva nella stretta cavità, con unapressione e una portata tale che solo il pronto interven-to dell’aiutante all’imboccatura del pozzo, richiamatodalle urla che provenivano attutite dall’oscuro pertu-gio, permetteva a Juan di sfuggire all’insidia del livelloidrico che cresceva pericolosamente. L’acqua che tantoa lungo era stata cercata, aveva subito tumultuosamen-te riempito il fondo, tanto da far rischiare l’annegamentoproprio a chi per mesi l’aveva inseguita, scendendo concrescente fatica e pericolo sempre più in basso. L’esito delle ricerche e dei prolungati lavori di rico-struzione è stato presentato a Grupignano in una sera-ta dello scorso giugno, alla presenza del sindaco Attilio

tori sino al suo fondo, ove la telecamera è discesa sino asfiorare la limpida, cristallina acqua. All’incontro era-no presenti anche i pronipoti di Antonio Juan, l’abilescavatore, del quale la famiglia conserva ancora gli at-trezzi utilizzati per scendere 67 metri sotto terra. Sono stati mostrati agli intervenuti il martello e il lun-go scalpello con i quali Juan ha pazientemente frantu-mato via via tutti gli strati di roccia, con la sola forzadelle braccia, formando un cilindro talmente profondo

che, per dare un’idea di con-fronto, potrebbe accogliere trecampanili e mezzo della chie-sa di Grupignano, uno sull’al-tro. Inoltre, un coinvolgente sal-to nella quotidianità del passa-to è stato proposto con alcunescene di vita quotidiana attor-no al pozzo, dove si radunava-no le donne del paese perattingervi l’acqua, portata acasa con i tradizionali recipientiin rame appesi al buinç,l’arconcello in legno. Il pozzo, ubicato nel cortiledella sede dell’AssociazioneAmîs di Grupignan (ex edificioscolastico), lungo viaPremariacco, è sempre agevol-

mente visitabile; accanto è stata collocata anche lacartellonistica che ne riassume le vicende storiche. È possibile osservare la lunghissima canna internagrazie a una apposita illuminazione (azionabile a co-mando), che fa cogliere appieno le caratteristiche e labellezza di un antico manufatto scavato interamente amano, con straordinaria perizia, oltre un secolo fa.

Vuga e del consigliere regionale Roberto Novelli. Dopol’esposizione storica della complessa successione dieventi che hanno portato allo scavo del pozzo e il rias-sunto delle operazioni ricostruttive, i numerossimi pre-senti hanno potuto compiere un suggestivo viaggio vir-tuale, immergendosi lentamente all’interno del pozzo,grazie a un accurato filmato che ha condotto gli spetta-

Nella serata di inaugurazione, i discendenti di Antonio Juan,lo scavatore del pozzo, ammirano l’opera dell’antenato.

Si lavora alla ricostruzione della vera del pozzo.

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“Crederci fino in fondo” sem-bra essere il motto dell’Asses-sorato alle Politiche Giovanili delComune e, soprattutto, di Isa-bella Venturini e Sabrina Borgù,impegnate nel servizio civilepresso gli Uffici Turismo e Poli-tiche Giovanili, autrici alla pri-ma esperienza del video “Que-sta Città”.Il video è stato realizzato in bre-vissimo tempo e con mezzi dav-vero artigianali, ma con grintae passione invidiabili, degne diun vero regista cinematografico.Il video ha partecipato al primofestival del corto, trasmesso inTV e su internet, intitolato “ST-l’isola dei comuni.it”, al qualehanno aderito altri 20 comunifriulani.I giovani cividalesi, accompagna-ti dal consigliere regionale Ro-berto Novelli, hanno partecipa-to a due trasmissioni in onda suTelefriuli.Il cortometraggio si è classifica-to al 4° posto.“Questa Città” è una sorta diviaggio interiore, che raccontale emozioni che la città, riccadi storia e orgogliosa del suoimportante passato, sa offrire.

Premiato il video“Questa Città”

Il 7 Giugno scorso, nella palestra di Carraria, si è tenuta la FESTA DELLEIII MEDIE delle Scuole del Comune di Cividale. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi di Cividale, per concludere allegramenteil ciclo scolastico, ha organizzato per gli alunni dell’ultimo anno delle ScuoleMedie, un Ballo dal tema “Bianco e Nero”, nel quale le ragazze si sono distin-te per l’abito bianco mentre i ragazzi per quello nero. Gli invitati, sono stati accolti dai rappresentanti del Consiglio Comunale deiRagazzi,dai genitori di alcuni di essi, dall’animatore della festa MicheleOsgnach e dai suoi collaboratori. Fin da subito si è creata un’atmo-sfera calorosa: i partecipanti hanno ri-cevuto dai Consiglieri Laura Buzzine Luca Piceno una coccarda colorataed hanno sfilato su un tappeto rossoper raggiungere la sala da ballo cheper l’occasione era stata decorata conpalloncini e striscioni; ricco l’angoloriservato ai cibi e alle bevande gesti-to dai Consiglieri Turchetti e Quercigche si sono improvvisati ottimibarman; il tutto allietato da un’ottimamusica proposta dal D.J. Moltissimi i giochi a premi nei qualii ragazzi sono stati coinvolti e certonon poteva mancare la classica ele-zione della “Reginetta del Ballo” contanto di fascia e diadema e del “Prin-cipino della Festa”. Gli ambiti trofeisono stati vinti rispettivamente dalla“signorina” Veronica Delle Vedove edal “signorino” Daniel Montanino en-trambi frequentanti il Convitto Nazio-nale Paolo Diacono. Al termine della serata il Sindaco delConsiglio Comunale dei Ragazzi,Elisa Specogna, a nome di tutto ilConsiglio e degli organizzatori haespresso a tutti i partecipanti un au-gurio per gli imminenti esami.

Festa delle III medie

Politiche giovanili

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CCR

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Il Rotary Club di Cividale del Friuli,allo scopo di contribuire concreta-mente al sostegno della candidatu-ra di Cividale per la Word HeritageList dell’UNESCO, ha voluto dona-re al Tempietto Longobardo dodiciaudioguide tipo MP3, corredate dal-la descrizione didascalica in quat-tro lingue (italiano, inglese, tede-sco e sloveno) delle opere conte-nute nel sito cittadino.

Nuove audioguideper il Tempietto Longobardo

donate dal Rotary Club di Cividale

Le audioguide saranno a disposizio-ne gratuita dei visitatori delTempietto.

La cerimonia di consegna delleaudioguide si è svolta il 23 giugnoscorso alla presenza del Presidentedel Club Niveo Paravano, del Presi-dente Incoming Andrea Stedile, delSindaco Vuga e dei Soci AdolfoLondero e Bruno D’Emidio.

Avvicendamentoalla direzione

della sezione cittadinadel Tribunale

Il dott. Giuseppe Lombardi, Ma-gistrato d’Appello, Giudice Diri-gente del Tribunale di Udine Se-zione Distaccata di Cividale delFriuli dal 7 maggio 2004 al mag-gio scorso, con funzioni di Giu-dice Civile e Giudice Tutelare, halasciato la sede di serviziocividalese per trasferirsi pressola Procura della Repubblica diTrieste.

Al suo posto, dal prossimo set-tembre, ci sarà la dott.ssa MariaRaffaella Gigantesco, provenien-te da Salerno. Alla vigilia della sua partenza,il dott. Lombardi è stato ricevu-to in Municipio per il tradiziona-le saluto di commiato e per rice-vere il sigillo trecentesco dellaCittà. Erano presenti all’incontro ilQuestore della Provincia di Udinecomm.dott. Giuseppe Padulano,il Dirigente della Squadra Mobiledott. Ezio Gaetano ed il consiglie-re comunale Rocco SantoCarluccio.

Tribunale

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La Biblioteca Civica di Cividale invita tutti icividalesi che nell’imminente stagione estiva vi-siteranno un Paese straniero a collaborare per larealizzazione della sezione “Fiabe e libri per ra-gazzi dal mondo”: una fiaba o un libro per bam-bini, nella lingua del Paese visitato, da donarealla biblioteca cittadina, in cambio di un simpa-tico omaggio. L’iniziativa rientra nell’ambito delle numeroseattività di promozione della lettura fra i bambinie giovani organizzate dalla Biblioteca, ed ha loscopo specifico di incentivare la multiculturalità.

A tutti i vacanzieri, perciò,ricordiamo: “Paese chevai … libro che trovi …per la tua biblioteca!”. L’invito è rivolto sia agliadulti che, e soprattutto,ai ragazzi.

Un’intesaper la valorizzazione

del patrimonio librariocividalese

Collaboriamoalla realizzazionedella sezione“Fiabe e libri per ragazzidal mondo”

Cultura

Nell’ambito delle diverse iniziative a sostegno della can-didatura di Cividale a patrimonio dell’umanità tutelatodall’Unesco, l’Amministrazione Comunale ha avviato unprogetto di valorizzazione del patrimonio librario e docu-mentario esistente in Città. La Giunta Municipale, nella seduta del 24 giugno scor-so, ha approvato la bozza di un’Intesa con le Soprinten-denze titolari della Biblioteca del Museo Archeologico,la Parrocchia di Santa Maria Assunta, la Fondazione DeClaricini, la Fondazione Canussio, la S.O.M.S.I., il Cir-colo di Cultura Slovena “Ivan Trinko” e il Convitto Na-zionale “Paolo Diacono” con la prospettiva di creare ilPolo storico-archivistico e bibliografico-codicologico dacollocare nel Monastero di Santa Maria in Valle. Si ricorda che la Biblioteca Civica dispone già di unampio patrimonio librario, degli archivi Leicht-Mor e delpreziosissimo Archivio Storico dell’Ospedale. Di valoreinestimabile sono, inoltre, i fondi librari ed archivisticiposseduti dalle Istituzioni sopra citate. È evidente, pertanto, che l’Amministrazione Comuna-le, impegnata in questo straordinario percorso culturaledi candidatura italiana 2008 - World Heritage List Unescoe nel progetto specifico di valorizzazione dei suoi beniculturali (nello specifico librari ed archivistici), è protesaa sostenere fortemente la richiesta di riconoscimento diottenimento della qualifica di interesse regionale per labiblioteca civica. La prevista costituzione di un polo unico bibliotecario-documentale-archivistico, previsto dal Piano di Gestionee dal dossier scientifico di candidatura Unesco, assumeràun valore di livello europeo.

La Biblioteca Civica cittadinacompie 40 anni

Nel prossimo mese di Novembre la Biblioteca Ci-vica compirà quarant’anni: l’istituzione, infatti,è stata aperta al pubblico per la prima volta nelnovembre del 1968.

UN LIBRO PER SOUVENIR

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L’iniziativa “Bibliogiardino per Bibliobimbi”, ideataed organizzata dalla Biblioteca Civica a favore dei bam-bini in età scolare, riaprirà i battenti dalla fine delmese di luglio e per tutto il mese di agosto con grandinovità.Considerato il successo ottenuto negli anni scorsi siafra i piccoli lettori che fra i genitori, il numero massi-mo dei partecipanti previsto sarà di 50 bambini. Sa-ranno affidati all’esperienza di Micol e Simone dell’As-sociazione Culturale 0432 Théâtre Numérique (profes-sionisti del settore), confermati anche per quest’annonell’incarico di seguire i bambini nel corso dell’inizia-tiva.Le tematiche affrontate saranno quelle della sicurez-za, del rischio, delle emergenze, ambiente e solida-rietà: i volontari della Protezione Civile faranno da“tutor” in questa nuova esperienza ludica.Il giardino della Biblioteca è pronto, quindi, per acco-gliere i bibliobimbi del 2008, che potranno seguire di-verse attività: letture animate, voli di fantasia, tea-tro, giochi sui libri letti, viaggi ideali intorno al mondoalla scoperta di storie ed avventure.

TORNA “BIBLIOGIARDINO”

“GRANDI AVVENTUREPER I NOSTRI BIBLIOBIMBI”

dal 30 luglio al 29 agosto(esclusi giorni 13/14 e 15 agosto)

dal lunedì al venerdì (*)dalle ore 9.00 alle ore 12.00

(*) • lunedì e mercoledì: per i più piccoli • martedì e giovedì: per i grandi • venerdì: per tutti

Calendario dell’iniziativa

Per info e iscrizioniBiblioteca tel. 0432/710310

Lo scorso 15 maggio, nellasplendida cornice della Chiesadi Santa Maria di Corte, è sta-to presentato il libro “La Ter-razza di Praga” del concittadi-no Giuseppe Passoni, tradottoin lingua ceca dalla dr.ssa EvaSuškovà e pubblicato in versio-ne bilingue italiano-ceco periniziativa del Circolo Cultura-le Ceco di Udine. Gli “onori di casa” sono statifatti dall’avv. Antonio Picotti,Presidente dell’Associazioneper lo Sviluppo degli Storici edArtistici, benemerito sodaliziocittadino che gestisce l’Aula,mentre il saluto della Città alfolto pubblico presente, agli or-ganizzatori e all’autore è statoportato dal Sindaco Vuga. Il dr. Paolo Petiziol, Console Onorario della RepubblicaCeca per la Circoscrizione del Triveneto, ha espresso il pro-prio compiacimento per l’iniziativa al Presidente del CircoloCulturale Ceco di Udine dr.ssa Martina Dlabajova , espri-mendo la sua soddisfazione per la pubblicazione di un’operache, in virtù del suo carattere bilingue italiano-ceco, è unicanel suo genere in Italia. Il libro, che nei mesi scorsi è stato presentato presso i Civi-ci Musei Provinciali di Borgo Castello a Gorizia, nella Bi-blioteca Statale di Trieste e nella Sala Municipale del comu-ne moravo di Kelniky in Repubblica Ceca, raccoglie gli arti-coli scritti da Giuseppe Passoni per la rivista “Mitteleuropa”tra il 2005 ed il 2007; in questi articoli, denominati “intervi-ste (im)possibili” l’autore intervista personaggi immaginari,le cui vite sono state segnate in profondità dai drammi, que-sta volta reali e non di fantasia, che hanno sconvolto granparte degli abitanti dell’Europa Centro-Orientale durante ilsecolo scorso. Terminata la presentazione del volume a cura del giornali-sta e scrittore Edi Fabris, l’autore e l’attrice Raffaella Adani,hanno coinvolto il pubblico con la lettura di alcuni dei rac-conti contenuti nel libro; da uno di questi, intitolato proprio“La Terrazza di Praga”, è stato ricavato il testo di uno spetta-colo che la Compagnia Teatrale Palcoscenico di Cividale delFriuli ha presentato lo scorso dicembre nella sala del Consi-glio Provinciale di Palazzo Belgrado e domenica 6 luglio nellaVilla de Claricini-Dorpacher a Bottenicco di Moimacco; nel-l’occasione gli ospiti hanno potuto intrattenersi con la degu-stazione di prodotti tipici dell’enogastronomia boema emorava.

LA TERRAZZA DI PRAGA

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Anche quest’anno, nella primadecade del mese di Agosto, si svolge-ranno i Corsi Internazionali di Perfe-zionamento Musicale, organizzati dalComune in collaborazione con diver-si enti culturali cittadini. I Corsi, giunti alla XXI edizione enoti all’estero come master-classes,offrono diverse opportunità ai parte-cipanti, a seconda del loro livello edelle loro aspettative: talora rappre-sentano una continuità nel lavoro stru-mentale durante la lunga pausa scola-stica estiva, altre volte sono un mo-mento di incontro con una nuovascuola interpretativa con la quale sidesidera relazionarsi, ed ancora pos-sono costituire un momento di prepa-razione “intensiva” in vista di concorsio concerti importanti. I Corsi di Cividale hanno raggiuntoquote di iscrizioni sempre più alte dianno in anno. Anche gli appuntamenti di musicada camera che vedono protagonisti gliinsegnanti, gli allievi e qualcheconcertista ospite, hanno avuto il tut-to esaurito durante l’edizione del2007, coinvolgendo il pubblico in per-corsi non usuali sia per quanto riguar-da il repertorio proposto, sia per i luo-ghi scelti come cornice al momentomusicale. L’atteso corollario delle serate dimusica da camera si svolgerà secon-do il programma riportato a lato.

XXI edizione30 Luglio - 12 Agosto 2008

Cultura

Info:Info:Info:Info:Info:www.perfezionamentomusicale.net

nella sezione nella sezione nella sezione nella sezione nella sezione Concerti ed Eventi

L’ingresso ai concerti è libero

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A distanza di quasi un decennio dall’ultima espo-sizione di Giovanni Centazzo a Cividale, la Città hariproposto nei mesi scorsi una mostra di opere delnoto pittore friulano, figura apprezzata ben oltre iconfini della nostra Regione. La mostra, inaugurata lo scorso 22 marzo e apertaal pubblico presso la Chiesa di Santa Maria dei Bat-tuti fino al 20 Aprile, ha visto esposte una serie diopere dedicate alla natura del Friuli: una naturache, nei dipinti di Centazzo, è avvolta da una luceparticolare, godimento per gli occhi e fonte di se-renità per l’animo di chi osserva. Centazzo traduce in segni e colori le forze istinti-ve del paesaggio e, attraverso il suo personale otti-mismo interpretativo, rimanda il visitatore allamagia della nostra terra. La mostra, intitolata “Anima del Friuli”, ha otte-nuto l’ottimo gradimento del pubblico e della criti-ca.

GIOVANNI CENTAZZO A CIVIDALE

Francesco Borzani nasce a Pontebba il 24 luglio 1959.Di formazione autodidatta ha frequentato un corso di disegno eincisione alla scuola “Giovanni da Udine”.Il suo percorso artistico è cominciato negli anni Ottanta in formaneosurreale, per arrivare tramite varie esperienze alle nuovefigurazioni degli anni Novanta.Sue mostre personali sono state allestite in importanti città ita-liane ed estere.I soggetti sono di vario genere, ma ciò che li caratterizza è la lorodelimitazione in una cornice geometrica che proietta la sua om-bra sullo sfondo abbozzato, a volte continuazione sfocata del-l’elemento o del paesaggio centrale.È questo lo stile assolutamente personale di Borzani: un quadronel quadro, sovrapposizione emblematica che integra l’astratto eil figurativo e dimostra la grande abilità tecnica dell’artista.Presso gli spazi espositivi in Santa Maria dei Battuti realizzazio-ne dell’evento d’arte con dipinti, foto e pensieri “BORZANIemozioni, colori dal Brasile e...”.

BORZANIin mostra nella Chiesa di Santa Maria dei Battutidal 20 Settembre al 05 Ottobre 2008

Ennio Pirac si è dedicato fin da giovanissimo alla pittura.Nei suoi frequenti viaggi ha conosciuto uno dei capiscuola del-l’arte naife, Branimir Udiljak, che lo ha iniziato a detta tecnica.In brevissimo tempo Pirac ha affiancato la sua opera a quella delcelebre maestro ed ha realizzato paesaggi nuovi, nature morte,alberi spogli e intirizziti o prorompenti di foglie, pianure vaste esilenziose, rotte qua e là da qualche casupola, il tutto immerso inun colorismo dorato e sicuro che nulla lascia al caso, dal segnopreciso e delicato, dalla pennellata vigorosa che si smorza finoad accarezzare il dipinto nelle sfumature appena percettibili.Ha esposto con massimi artisti nazionali e internazionali.

Ennio PiracAl Centro Civico

dal 27 Settembre al 19 Ottobre

Mostre d’arte

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È stato inaugurato ufficialmentenella giornata di venerdì 27 giugno ilDistaccamento dei Vigili del Fuoco diCividale, sito in via Sanguarzo 15. Alla cerimonia erano presenti - ol-tre al Sindaco Vuga ed al Comandan-te Provinciale dei Vigili del Fuoco diUdine ing. Gaetano Vallefuoco - il Sot-tosegretario di Stato dell’Interno condelega ai Vigili del Fuoco Sen. NittoFrancesco Palma ed il Capo del CorpoNazionale dei Vigili del Fuoco ing. An-tonio Gambardella. Il Distaccamento di Cividale, isti-tuito con il decreto n. 153 del 18/04/2002 del Ministero dell’Interno nellaforma mista (permanente e volonta-rio), è divenuto operativo dal 1° ot-tobre 2007 per l’espletamento delleattività di estinzione incendi e di soc-corso tecnico urgente, con l’impiegodi una squadra d’intervento minimacomposta da 4 unità vigili del fuocopermanenti ed 1 unità vigili del fuo-co volontario a servizio discontinuo,di una autopompaserbatoio, di unacampagnola e di un gruppo idrovora.Inoltre, la nuova sede di serviziocividalese può contare su un contin-gente di ben 34 vigili del fuoco volon-tari per l’eventuale impiego a cam-pana. La zona di competenza del distac-camento di Cividale comprende i ter-ritori di 18 Comuni (Attimis, Cividaledel Friuli, Corno di Rosazzo, Drenchia,Faedis, Grimacco, Manzano,Moimacco, Premariacco, Prepotto,Pulfero, Remanzacco, San Giovanni alNatisone, San Leonardo, San Pietro alNatisone, Savogna, Stregna eTorreano), per una superficie servitadi circa 520 kmq, ove risiedono circa53.000 abitanti e sono presenti circa5.451 attività soggette ai controlli diprevenzione incendi, senza dimenti-care l’importante patrimonio artisti-co dell’area monumentale cittadina.

INAUGURATOUFFICIALMENTEIL DISTACCAMENTODEI VIGILI DEL FUOCO DI CIVIDALE

Dal 1° ottobre ad oggi i vigili delfuoco di Cividale hanno svolto circa300 interventi di soccorso tecnico ur-gente. Nel suo intervento di saluto il Co-mandante Vallefuoco ha, tra l’altro,espresso “l’auspicio che il progettodel Dipartimento dei vigili del fuocodel soccorso pubblico e della difesacivile del novembre scorso, in cui èprevisto il passaggio di questa sede

di servizio da distaccamento mistocon 16 unità a distaccamento perma-nente con 28 unità di organico, possaconcretizzarsi in realtà.” Concetto sul quale è tornato adesprimersi con decisione nei confrontidei rappresentanti del Governo e delCorpo Nazionale il Sindaco Vuga che,alla soddisfazione per il completa-mento del percorso “particolarmen-te sofferto”, ha aggiunto la richiestadi un’operatività reale a servizio delterritorio, con una presenza costantedi personale, anche volontario, e dimezzi di soccorso. Al termine della cerimonia ufficia-le, il Sottosegretario Palma, accom-pagnato dal Sindaco Vuga, ha volutovisitare il Tempietto Longobardo ed ilMuseo Cristiano del Duomo; quindi èstato ricevuto in Municipio per la con-segna del sigillo trecentesco dellaCittà. A corollario della giornata inaugu-rale del Distaccamento, nel pomerig-gio in piazza Paolo Diacono c’è statal’apprezzata esibizione della Bandadel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuo-co di Roma.

L’intervento del Sottosegretario Sen. Nitto Francesco Palma

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Lo scorso 24 giugno è stato celebrato, nella cornice di Piazza Paolo Diacono, il234° anniversario della Guardia di Finanza alla presenza del Prefetto di Udinedott. Ivo Salemme e delle massime autorità provinciali militari, civili e religio-se, nonchè del numeroso pubblico intervenuto. La Festa delle Fiamme Gialle ha avuto due momenti: dalle 16.30 circa, infatti,è stata allestita una mostra fotografica delle caserme un tempo presenti a pre-sidio dei confini e, per i più piccoli, un’esibizione delle unità cinofile, nonché lapossibilità di sedersi al volante di una vettura da inseguimento. Quindi, alle18.30, si è dato inizio alla celebrazione ufficiale. “L’idea di celebrare nell’antica Forum Iulii la festa provinciale annuale dellaGuardia di Finanza ha subito incontrato il favore dell’Amministrazione Comuna-le: più di altre, infatti, la cittadina ducale rappresenta il cambiamento chedallo scorso gennaio, con l’ingresso della Slovenia nell’Accordo di Schengen,anche la Guardia di Finanza ha assun-to”. Con questa considerazione il Colt.ST. Guido Zelano, Comandante Pro-vinciale della Guardia di Finanza, haaperto il suo discorso di saluto agli in-tervenuti, ricordando cosa abbia rap-presentato per circa un secolo la Guar-dia di Finanza in Friuli e, in particola-re, a Cividale. La principale attività del Corpo era,infatti, volta al contrasto del contrab-bando e alla difesa militare delle fron-tiere del nostro Paese. L’estensione territoriale della provin-cia di Udine e la sua posizione di confi-ne avevano imposto l’istituzione di ungran numero di presidi. Dal confine conl’Austria allo spartiacque prima italo-jugoslavo e poi italo-sloveno il disposi-

La Guardia di Finanzaa Cividale per il 234°

anniversario di fondazione

tivo di controllo delle Fiamme Gialle èstato molto articolato: solo presso ilconfine con la Slovenia era compostoda 13 comandi, posti a presidio dei va-lichi di accesso. Praticamente ogni co-munità, soprattutto nelle Valli delNatisone, aveva il suo posto di controllopresso il confine: Bodigoi, PonteMiscecco, Ponte Clinaz, Cepletischis,Drenchia, Stupizza, San Pietro alNatisone, Montemaggiore, Prossenicco,Uccea e poi, ancora oltre, Prato Resia,Fusine Laghi e Cave del Predil, Comandiquesti oramai tutti definitivamentechiusi. Un lavoro duro e faticoso, fattodi notti all’addiaccio, freddo, neve. Inqualsiasi condizione atmosferica i fi-nanzieri impiegati lungo il confine han-no compiuto sacrifici enormi per la si-curezza del Paese. Le immagini di quel-le caserme e di quei luoghi, testimo-nianza già solo esse delle difficoltà diquella vita e di quel servire, sono sta-te raccolte nella piccola mostra foto-grafica allestita per la ricorrenza. Con l’adesione degli Stati membri alTrattato di Schengen – vera e propriaforma di cooperazione rafforzata all’in-terno dell’Unione Europea per la tute-la di una delle libertà fondamentali, lalibertà di circolazione delle persone –si è proceduto all’abolizione dei con-trolli sistematici lungo le frontiere,optando per la collaborazione tra lediverse forze di polizia con la possibi-lità di intervenire, in alcuni casi, an-che oltre i propri confini. È del 21 di-cembre scorso l’entrata in Schengendella Slovenia e la caduta delle ultimebarriere di confine.

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Dal 29 maggio al 2 giugno scorsi, il Gruppo Comunale Volontari diProtezione Civile di Cividale del Friuli, congiuntamente ai colleghi delGruppo di Pordenone, ha partecipato all’esercitazione denominata “Ope-razione FRIAB 2008” nel Comune di Anversa degli Abruzzi (L’Aquila).

Il Comune di Anversa degliAbruzzi, piccolo paese all’imboc-co della Valle del Sagittario, a se-guito dei devastanti incendi delloscorso anno e del terremoto chelo ha colpito nel 1984, danneggian-

do molti edifici privati e pubblici, ha preso coscienza della necessità disvolgere attività di prevenzione e miglioramento dell’efficacia dellapropria squadra di P.C. e delle proprie dotazioni. A tal fine ha chiesto alComune di Pordenone, promotore dell’iniziativa, ed a quello di Cividale,di partecipare ad una esercitazione congiunta, denominata “Operazio-ne FRIAB 2008” (acronimo con le prime lettere di Friuli ed Abruzzo). L’esercitazione ha visto il coinvolgimento, oltre che della ProtezioneCivile del Friuli Venezia Giulia, anche dei Comuni limitrofi della Valledel Sagittario e dei settori della Protezione Civile della Regione Abruzzoe della Provincia di L’Aquila. Motivati dallo spirito di fattiva collaborazione con gli amici volontaridi altre regioni d’Italia, più volte auspicato dal Capo Dipartimento Na-zionale Guido Bertolaso, le Amministrazioni Comunali di Pordenone eCividale del Friuli, ed i rispettivi Gruppi Comunali di ProtezioneCivile, hanno accettato l’invito. L’attività ha visto il trasferimento di 10 volontari cividalesi, 20 diPordenone e di 2 funzionari della Protezione Civile della Regione, con 7autoveicoli, fino in Abruzzo, dove è stata installata una tendopoli per lacompleta autosufficienza del gruppo di volontari friulani. Nei tre giorni di permanenza si sono svolte alcune esercitazioni con-giunte, di evacuazione scuole, a seguito di un ipotizzato evento sismi-co, anti incendi boschivi e di ricerca persone disperse. Inoltre, durantetutta la permanenza, sono state allestite proiezioni di audiovisivi sulleattività svolte dalla Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia, nonchéesposizioni di mezzi ed equipaggiamenti in dotazione. Calorosa l’accoglienza riservata ai volontari friulani dalla popolazio-ne, dagli amministratori e dai volontari locali. Nell’occasione il Presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Tur-co ha voluto consegnare alcune benemerenze alla Protezione Civile delFriuli Venezia Giulia per la missione di soccorso anti incendi boschivisvolta nel luglio del 2007 nel comune di Bussi sul Tirino, missione allaquale parteciparono anche volontari e mezzi del Gruppo di Cividale delFriuli.

OperazioneFRIAB 2008

Domenica 11 maggio, presso il Santuariodella Beata Vergine di Castelmonte, i GruppiComunali Volontari di Protezione Civile e leAmministrazioni Comunali di Cividale e diPrepotto hanno celebrato la ricorrenza di SanFloriano, Patrono della Protezione Civile delFriuli Venezia Giulia. Un folto numero di volontari, effettuato loschieramento dei mezzi nel piazzale antistan-te il Santuario, ha partecipato alla celebrazio-ne della S. Messa. Erano presenti alla celebrazione il direttorecentrale della Protezione Civile RegionaleGuglielmo Berlasso, i Sindaci Vuga eMarcolini ed il consigliere regionale RobertoNovelli. L’omelia ha sottolineato l’importanza dellospirito di solidarietà che contraddistingue larealtà del volontariato di Protezione Civile; ilconcetto è stato ulteriormente messo in risal-to nei successivi interventi di saluto dalle au-torità . In particolare, il direttore Berlasso ha volu-to ringraziare tutti i volontari intervenuti, ri-cordando che il prossimo anno la celebrazio-ne di San Floriano si svolgerà il 3 maggio inprossimità della ricorrenza dell’anniversariodel tragico terremoto che ha colpito il Friulinel 1976. Nell’occasione, il celebrante ha impartito labenedizione ai volontari ed i mezzi loro asse-gnati.

La Protezione Civilecelebra San Floriano

Protezione Civile

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I NUMERI DELLA GIORNATA

• Data di svolgimento: Sabato 3 Maggio 2008• Giornata dedicata alla memoria delle vittime del terremoto del Friuli (1976)• Presenti 15 Alpini del Gruppo Cividale Centro• Orario dell’intervento: dalle 5.45 alle 13.00 (7 ore totali)• Tre squadre operative impegnate• Raccolti 20 sacchi industriali di materiale, immondizie ecc.

Anche quest’anno, il Gruppo Alpi-ni “CIVIDALE CENTRO” ha deciso dionorare la memoria delle vittime delterremoto del Friuli (1976) svolgendoun servizio di manutenzione diun’area pubblica della città diCividale. A seguito dell’incontro con il Sin-daco Vuga si è stabilito di effettuarel’intervento nella giornata di sabato3 maggio con il ripristino, la pulizia ela messa in sicurezza dell’area delBelvedere sul Natisone e della Rivadella Broscandola. I quindici alpini presenti hanno ef-fettuato l’alzabandiera sul pennonedel Belvedere, seguito da una riunio-ne operativa per la suddivisione deicompiti e delle squadre. L’intervento ha portato alla raccol-ta di materiale, immondizie e alrecupero di strutture divelte dai “so-liti ignoti” che frequentano le spon-de del Natisone. La visita del Sindaco ha rinfrancatoil personale impegnato nel lavoro, cheè stato ringraziato per l’impegno eper la preziosa opera svolta. La giornata si è conclusa alle ore13.00 circa sotto l’attento e incurio-sito sguardo di molti turisti che nelfrattempo accedevano all’area delBelvedere. Ad essi il CapogruppoManlio Boccolini ha ricordato breve-mente il motivo che spinge ogni annogli alpini a tale compito. Conclusi i lavori si è provveduto adeffettuare l’ammainabandiera tra gliapplausi dei presenti. Un piccolo rinfresco ha concluso lagiornata.

A.N.A. SEZIONE “MONTENERO - A.PICCO” CIVIDALE DEL FRIULI

GRUPPO “A. STRINGHER” - CIVIDALE CENTRO

Giornata ecologicaa Cividale

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Lavori Pubblici

In corso i lavorial “Bivio del Cristo”

a cura dell’ing. Giuseppe Cher

Interventi per 300 mila euro

La Strada Provinciale del Natisone sisviluppa fra Manzano e San Pietro alNatisone per circa 20 chilometri. Una delle maggiori criticità, soprat-tutto per il transito dei mezzi pesanti,era rappresentata dall’intersezione conla Strada Provinciale del Chiarò, in lo-calità “Bivio del Cristo” in Comune diCividale del Friuli, per la presenza diuna strettoia con presenza sui due latidi abitazioni, con la doppia limitazionealla transitabilità dei mezzi ed alla vi-sibilità sull’intersezione. Il tratto di strada provinciale in men-zione rappresenta una valida alternati-va in sinistra spondale del fiumeNatisone alla S.S. n. 54. Inoltre, attraverso il tratto di strada(via Carraria) oggetto d’intervento, siraggiunge la S.P. n. 31 che porta al San-tuario di Castelmonte percorsa duran-te l’anno da un numero elevato di au-tobus, che trovano difficoltà di transi-to in località “Bivio del Cristo” per lapresenza della strettoia e per la caren-za di visibilità. Obiettivo degli interventi è quello dirazionalizzare l’incrocio fra le due via-bilità provinciali, riqualificando la via-bilità nel tratto d’intervento, ma so-prattutto garantendo il transito in con-dizioni di sicurezza. Sulla base delle valutazioni tecnicheeffettuate, la Provincia di Udine ha ri-tenuto di proporre una variante di per-corso in corrispondenza dell’incrocio, inmaniera da realizzare un senso unico

per coloro che provengono dalla dire-zione Nord (Valli del Natisone eCastelmonte, verso Cividale), mentrecoloro che devono raggiungere da Sudle località sopra citate, percorrerannola breve variante di percorso che si an-drà a realizzare e che presenta una lun-ghezza di circa m. 100.

INTERVENTI PROGETTUALI PROPOSTI

L’intervento progettuale prevede larealizzazione della bretella di raccor-do fra la S.P. del Natisone e la S.P. delChiarò, per una lunghezza di circa 100

metri come già descritto, e di larghez-za della carreggiata stradale di 7 me-tri, oltre ai marciapiedi. In corrispondenza dell’intersezioneesistente sarà inoltre realizzata unarotatoria di tipo urbano in maniera daconsentire una adeguata canalizzazionedi flussi di traffico senza interferenzedovute alla presenza dell’incrocio araso. Per coloro che dovranno immet-tersi sulla bretella, dalla S.P. del Chiarò,è prevista la realizzazione di una corsiacentrale d’accumulo, in maniera da nonpenalizzare i flussi di traffico ordinarinella direzione Cividale – Prepotto. I lavori complementari sono quelli re-lativi alle finiture, con realizzazione deimarciapiedi, raccordi agli impianti esi-stenti, raccolta e scarico delle acquepiovane, ribitumature dei tratti interes-sati dai lavori, realizzazione della se-gnaletica stradale.

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Le modalità operative delle lavora-zioni da eseguire sono quelle tradizio-nali, con scavo di circa 40 – 50 cm perla realizzazione del cassonetto strada-le, realizzazione del rilevato stradale,degli impianti, dei marciapiedi,ribitumatura dello strato superficialecon realizzazione di una pavimenta-zione di base da 8 centimetri, uno stra-to di binder da cm 4 e quindi il tappetod’usura dello spessore di 3 centimetri. In base alle indicazioni della relazio-ne geologica è prevista anche la stesadi un tessuto non tessuto, nei tratti dovesi valutano delle portanze del terrenonon adeguate ai carichi da sopportare.Inoltre è prevista la posa di tubi deldiametro di cm 30, passanti il rilevatostradale della bretella da realizzare, inmodo da mantenere i deflussi delle ac-que piovane a livello del piano di cam-pagna, come avveniva prima della rea-lizzazione del modesto rilevato strada-le in progetto. L’intervento si attua su terreno pre-valentemente pianeggiante, per cui nonè necessario realizzare particolari ope-re d’arte. Per la realizzazione delle opere si èdovuto procedere all’esproprio di alcu-ni terreni, in parte con destinazioneurbanistica di terreni edificabili ed inparte con destinazione urbanistica diterreni agricoli. Le viabilità esistenti sono attraversa-te da fognature comunali e pertanto leacque meteoriche, per la parte urba-na, saranno smaltite in fognatura conl’adeguamento e adattamento dellecaditoie stradali esistenti. La bretellastradale sarà inoltre corredata di ap-

positi fossi laterali per la raccolta esmaltimento delle acque.

CONSIDERAZIONI PAESAGGISTICHEED AMBIENTALI

In considerazione della tipologia d’in-tervento che riguarda la realizzazionedi un breve tratto di variante su areeparzialmente già a destinazioneedificabile e per la rimanenza a desti-nazione agricola, gli impatti sul terri-torio interessato dai lavori risultanominimi. Anche la realizzazione della rotatoria,su aree già a destinazione stradale, noncomporta particolari impatti ambienta-li, in considerazione anche dellatipologia di opere che riguardano so-stanzialmente interventi superficiali dimodifica della carreggiata, con realiz-zazione di cordoli in elevazione per larealizzazione dei marciapiedi, rotatoriaecc.Tutte le aree interessate dai movi-menti di materiale, ed esterni alla par-

te di sede stradale bitumata o con de-stinazione a marciapiede, saranno op-portunamente rinverdite, previa stesadi uno strato di terreno vegetale.Le aree interessate dai lavori non pre-sentano peraltro particolari vincoli dicarattere ambientale o archeologico.

ASPETTI URBANISTICI

Per quanto concerne le previsioni delPiano Regolatore Comunale, gli inter-venti sono stati previsti con adozionedi apposita variante allo strumento ur-banistico, come da deliberazione delC.C. n.. 13 del 21.03.2003, con la qua-le è stato adottato il progetto prelimi-nare ai sensi dell’art. 127 II comma dellaL.R. n. 52/91 e successive modificazionied integrazioni.

SUPERAMENTO BARRIEREARCHITETTONICHE

Le opere di nuova realizzazione neltratto della bretella stradale sarannorealizzate in conformità alla normativavigente in materia di superamento dibarriere architettoniche. La larghezzadei nuovi marciapiedi è stata infatti pre-vista di cm 150, inoltre saranno realiz-zate apposite rampe inclinate di rac-cordo con il livello stradale, di larghez-za pari a quella del percorso pedonalee con pendenza inferiore al 15%, il ma-teriale utilizzato previsto per alcunitratti con cubetti di porfido e per il re-sto in cls trattato superficialmente pri-ma a frattazzo e poi a scopa presentainoltre idonee caratteristiche antisdruc-ciolevoli.

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Lavori Pubblici

L’Amministrazione Comunale di Cividale ha destinato l’importo di euro 120mila per la realizzazione di un nuovo nucleo di settantadue loculi per salme, sortiparallelamente a quelli esistenti. La progettazione e la direzione lavori sono state svolte dall’Unità OperativaLavori Pubblici del Comune. Il risultato dell’intervento è la costruzione di un nuovo nucleo suddiviso in seielementi da dodici loculi, realizzati in cls a vista con una orditura a maglia rego-lare di cm 75x80, chiusi con una lastra in pietra piasentina sorretta da appositeborchie in ottone. La struttura, realizzata interamente in calcestruzzo armato, è costituita da unaserie di setti principali cui vengono affidate le azioni sismiche, disposti tra loroortogonalmente con uno spessore di 20 centimetri, e da una serie secondaria disetti e solette, anch’esse in calcestruzzo armato dello spessore di 10 centimetri,che fungono da separazione tra i singoli loculi. La copertura piana è realizzatacon una soletta monolitica dello spessore di 15 centimetri. Le modalità di esecuzione delle ope-re sono state le seguenti:• esecuzione di scavo di sbancamento

del terreno a sezione ampia;• fondazione dei nuovi loculi impermea-

bilizzate contro terra con strato ade-guato di bitume a caldo posto a mano;

• esecuzione strutture in calcestruzzoarmato faccia a vista, con l’utilizzodi casserature con tavole di legnopiallate per le murature principali dicontenimento e per la soletta di co-pertura dei loculi e con casseformein polistirolo ad alta densità per larealizzazione dei singoli loculi;

• impermeabilizzazione della copertu-ra mediante guaina bituminosa;

• fornitura e posa di adeguatibocchettoni per il convogliamentodelle acque meteoriche, di coperti-ne e pluviali in rame;

• realizzazione di impianto elettrico anorma per la predisposizione di lampade votive in ciascun loculo;

• posa di lastre di pietra piasentina dello spessore di cm 3 a chiusura dei loculifissate con borchie in ottone autoportanti;

• demolizione del muretto in calcestruzzo esistente realizzato per il contenimentodel terreno al fine di elevarne la quota per permettere la tumulazione dellesalme.

Nuovi loculi nel Cimitero Maggiore

Sostituiti i cestini portarifiutinel Centro Storico

La candidatura di Cividale alla listadei siti del patrimonio mondiale UNE-SCO richiede particolare attenzione allacura dell’immagine della Città, ancheper l’arredo urbano. Uno dei primi interventi in tal sensoha riguardato i cestini portarifiuti conposacenere, che consentono di miglio-rare la praticità della raccolta dei rifiutistessi. L’esigenza principale è stataquella di rivedere la tipologia e le carat-teristiche dei contenitori, oramai supe-rati e non sufficienti a contenere l’at-tuale volumetria di rifiuti prodotta daicittadini e turisti che visitano Cividale. L’intervento ha riguardato la zona delcentro storico, con l’intento di utilizza-re un prodotto che si integri il più possi-bile con l’ambiente cittadino, in gradodi ottenere la massima capienza possi-bile e dotato di una copertura che evitil’ingresso di acqua in caso di pioggia. È stato individuato un modello con 58o 110 litri di capacità, dotato di porta-cenere. La spesa complessiva dell’inter-vento ammonta a euro 60 mila.

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Casa per AnzianiAncora due giornate di festa in Casa per Anzianigrazie alla costante attenzione delle realtà cittadinenei confronti degli anziani ospiti

L’ Azienda per i Servizi alla Persona “Casa per Anzia-ni” di Cividale ha organizzato per lo scorso mese dimaggio due importanti giornate di festa, oramai dive-nute una lieta e gioiosa consuetudine per tutti gli Ospitie per i loro familiari: la festa finale con le Scuole e lagrande grigliata con gli Alpini.

Festa con le Scuole

La giornata di venerdì 16 maggio ha visto la presenzadi oltre 400 ragazzi delle scuole del Cividalese coinvoltenel Progetto “Presente Futuro - Continuità” 2007/08.

Il progetto, giunto ormai alla suaGrigliata con gli Alpini

Sabato 17 maggio un’altra gior-nata speciale per gli Ospiti dellaCasa per Anziani. In collaborazione con il gruppoA.N.A. di Rualis si organizza, infat-ti, in questo periodo dell’anno unagrande grigliata che vede parteci-pare la quasi totalità degli anziani,accompagnati da amici e familiari.A rallegrare la giornata sono inter-venuti il Coro Alpino “Monte Nero”di Cividale e l’Associazione Cultu-rale “i Bìntars”, entrambi estre-mamente apprezzati ed applaudi-ti. Dopo la cerimonia di inaugurazio-ne della nuova Sala della Musica,realizzata proprio grazie al genero-so contributo concesso da “iBìntars”, si è svolta la grande tom-bola, accompagnata dai canti e dal-la musica che hanno contribuito arendere il clima ancor più ricco digioia e di serenità.

Il gruppo degli Alpini ha provve-duto a cucinare una squisitagrigliata di carne, servita pronta-mente dal personale della Casa emolto gradita da tutti i partecipan-ti. È seguita al pranzo ancora tantamusica e anche qualche ballo. La piacevole occasione si è infineconclusa con i ringraziamenti versotutti coloro che ne hanno permessouna perfetta riuscita e con l’auspi-cio di non mancare al prossimo ap-puntamento.

quinta edizione, promuove lo svi-luppo delle relazioni tra gli Ospitidella Casa per Anziani e gli studen-ti dei più diversi ordini e gradi, fa-vorendo così momenti di incontroe condivisione al fine di sensibiliz-zare i giovani alle problematichedegli anziani e al mondo delvolontariato. Tutti quanti, dai “piccoli” delleScuole dell’Infanzia ai più maturiragazzi degli Istituti Superiori, han-no contribuito alla realizzazione ealla perfetta riuscita del progettoe della sua giornata conclusiva. Durante la mattinata si è potutoassistere ad una pacifica invasionedi centinaia di giovani studenti sot-to un tendone appositamente instal-lato nel cortile antistante la strut-tura. Le numerose scuole aderenti alprogetto (4 scuole dell’infanzia, 3scuole primarie, 1 scuola media e 2istituti superiori) sono state premia-te per l’intenso impegno prepostodurante l’anno, ricevendo in donodel materiale scolastico nonché unattestato di merito come simbolodi sentito ringraziamento. Dopo una piacevole esibizionemusicale da parte di alcuni studen-ti, la cerimonia si è conclusa con itradizionali saluti e con l’augurioper una ulteriore futura collabora-zione che veda unite queste due im-portanti realtà locali, giovani e an-ziani.

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Dal primo gennaio 2008 il Comune di Cividale del Friuli éstato riconfermato comune capofila dei 17 Comuni apparte-nenti all’Ambito Distrettuale del Cividalese (Buttrio, Cividaledel Friuli, Corno di Rosazzo, Drenchia, Grimacco, Manzano,Moimacco, Premariacco, Prepotto, Pulfero, Remanzacco, S.Giovanni al Natisone, S. Leonardo, S. Pietro al Natisone,Savogna, Stregna e Torreano) ed Ente gestore del ServizioSociale dei Comuni. Il nuovo assetto organizzativo, previstodalla legge regionale n. 6/2006 “Sistema integrato di inter-venti e servizi per la promozione e la tutela dei diritti di citta-dinanza sociale”, e reso operativo da una convenzione sotto-scritta da tutti i Consigli Comunali, introduce alcune novitàper quanto riguarda sia l’accesso ai servizi sociali, sia il per-sonale in essi operante.

In ogni Comune dell’Ambito e nei Comuni Associati delleValli del Natisone è stata istituita una Sede Operativa Terri-toriale (SOT), quale punto di accesso al sistema integrato diinterventi e servizi sociali. Hanno diritto ad accedere agli in-terventi e ai servizi tutte le persone residenti, gli stranieri le-galmente soggiornanti, le persone comunque presenti nel ter-ritorio nel caso di interventi di assistenza urgenti.

Il Servizio Sociale dei Comuni ha compiti di informazione,consulenza, presa in carico, prevenzione, rilevazione dei bi-sogni e di prima risposta degli stessi, progettazione di servizied interventi; si occupa fra l’altro di problematiche relative a:minori e famiglia, anziani, disabili, adulti con interventi mi-rati.L’accesso ai servizi avviene a seguito della presentazione diuna domanda tramite il proprio Comune di residenza. L’assi-stente sociale della SOT di riferimento avvia il procedimentoper l’accertamento dei requisiti, valuta la situazione dal pun-to di vista psico-sociale, economico del richiedente. In parti-colare, tramite le SOT è possibile ricevere informazioni edavviare le procedure per l’accesso ai seguenti servizi socio-assistenziali e socio-sanitari, ritenuti essenziali:

• Servizio di Assistenza Domiciliare, aiuta le persone a svol-gere le normali attività della vita quotidiana, affinché lestesse possano continuare a vivere nella propria casa e nelproprio ambiente, evitando o ritardando il ricorsoall’istituzionalizzazione. In alcuni Comuni sono attivi an-che i servizi di: lavanderia, pasti caldi a domicilio, traspor-to.

• Fondo per l’Autonomia Possibile, che si articola in diversitipi d’intervento che prevedono: a) assegno per l’autono-mia: a favore dei familiari che assistono a domicilio perso-ne in condizioni di grave non autosufficienza; b) contribu-to per l’aiuto familiare: a sostegno delle situazioni in cui lapersona o la famiglia si avvalgono dell’aiuto di addetti al-l’assistenza familiare; c) sostegno alla vita indipendente asostegno dei progetti di vita indipendente per le personecon grave disabilità, in grado di autodeterminarsi.

• Reddito di base per la cittadinanza, intervento economicodi integrazione del reddito, in contrasto alla povertà; asso-ciato e coordinato con altri servizi e prestazioni con l’obiet-tivo di fornire alle persone un aiuto per acquisire autono-mia economica, inserimento sociale e capacità di persegui-re il proprio progetto di vita.

• Informazione, attivazione delle procedure relative all’Am-ministratore di sostegno.

• Interventi a favore dei minori e dei nuclei familiari, sotto ilprofilo assistenziale, promozionale e di tutela dei diritti deiminori, nonché quelli derivanti dai provvedimenti civili eamministrativi emessi dalla Magistratura Minorile. In par-ticolare: interventi socio educativi e socio assistenziali,accoglimento in comunità, affidi, contributi economici fi-nalizzati.

• Interventi a favore dei minori stranieri non accompagnati.

• Contributo per l’abbattimento rette nidi d’infanzia, L.R. 20/2005.

• Progetti personalizzati a favore di adulti.

• Progetti personalizzati a favore delle persone disabili.

Le SOT si occupano, inoltre, di predisporre indagini e pro-getti personalizzati per l’accesso ai seguenti servizi di com-petenza comunale: assistenza economica, ricoveri in casa diriposo; nonché ai servizi dell’area integrata socio sanita-ria: accoglienza in RSA, telesoccorso, dimissioni protette dal-l’ospedale.

Servizio Sociale dei Comuni

Ambito Distrettuale del Cividalese

Sede Operativa Territoriale“CIVIDALE DEL FRIULI”

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AMBITO DISTRETTUALE DEL CIVIDALESEp.tta Chiarottini, 5 - 33043 Cividale del Friuli

Tel. 0432-710.305-320-321-325-363fax: 0432-710.323

e-mail: [email protected]

Responsabile del Servizio Sociale dei Comuni: a.s. dott.Gabriella TotoloCoordinatore area tematica: a.s. dott. Cinzia Pittia

Servizio Tutela Minori: presso la sede del Distretto Sanita-rio, via Cavalieri di Vittorio Veneto, 7 – Cividale del Friuli -tel. 0432-708.612. Operatori: assistente sociale, dott. Eli-sabetta Kolar; psicologa, dott. Stefania Lilli. Il servizio sirivolge ai minori e alle famiglie a rischio e/o in situazioni didisagio sociale, multiproblematicità, nonchè ai minori vitti-me di abuso e maltrattamento, realizzando interventi nell’areadella prevenzione e della presa in carico dei minori e delleloro famiglie in un’ottica di integrazione multiprofessionalee interistituzionale.

Piano di Zona: è lo “strumento fondamentale per la defini-zione del sistema integrato degli interventi e dei servizi so-ciali territoriali, con l’obiettivo di produrre promozione, pre-venzione, cura, tutela e inclusione sociale”. Un vero e pro-prio “piano regolatore” del sistema dei servizi alla persona,attraverso il quale i Comuni, con il concorso di tutti i soggettiattivi nel territorio, realizzano la programmazione sociale alivello di Ambito distrettuale. Il Piano di Zona rappresentaun’ulteriore opportunità per ripensare al modelloorganizzativo dell’Ambito, riqualificare i servizi socio-assi-stenziali, rafforzare l’integrazione con il Distretto Sanitario(il testo integrale del Piano di Zona è consultabile escaricabile dal sito del Comune di Cividale del Friuli).

SEDE OPERATIVA TERRITORIALE“CIVIDALE DEL FRIULI”

p.tta Chiarottini n. 5 - 33043 Cividale del FriuliTel. 0432-710.304-307 - fax: 043- 710.303

Assistenti Sociali: Barbara Buttarello (0432-710.307),Barbara Miscoria (0432-710.304)

ORARIO DI RICEVIMENTO:LUNEDÌ: 16.00-18.45MARTEDÌ: mattina su appuntamentoMERCOLEDÌ: 9.30-12.30 - pomeriggio su appuntamentoGIOVEDÌ: mattina su appuntamentoVENERDÌ: 9.30-12.30

Il cittadino può rivolgersi direttamente al personale del Co-mune di residenza, Referente tecnico-amministrativa: a.s.Donatella Lizzero (tel. 0432-710.301), presso la stessa sede,per le seguenti prestazioni:

• accoglimento case di riposo;• quote contribuzione SAD;• contributi economici;• abbattimento canoni di locazione;• domande relative agli alloggi ATER;• contributi economici ANMIL;• superamento barriere architettoniche;• attività ricreative per anziani (soggiorni estivi);• assegni di maternità e nucleo familiare L. 448/98;• asilo nido comunale;• Consiglio Comunale dei Ragazzi. 39

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Nell’ambito delle iniziative volte alla salvaguardia ambientale ead un uso più razionale delle risorse energetiche ed idriche, l’Am-ministrazione Comunale ha aderito ad una campagna volta alcontenimento del consumo idrico delle famiglie. L’iniziativa, già avviata, consiste nella distribuzione gratuita allefamiglie del Comune di Cividale di un kit contenente n. 6 rompigettoaerati da applicare alla rubinetteria domestica (docce e fontane). I dispositivi miscelano aria all’acqua, riducendo la portata diliquido con un risparmio dello stesso quantificato fino al 50% e,conseguentemente, dell’energia necessaria al suo trasporto e al-l’eventuale riscaldamento. A campione, nell’ambito della stessa campagna ambientale, sa-ranno distribuite anche tremila lampade a basso consumo.

UNA CAMPAGNA AMBIENTALEPER IL RISPARMIODI ACQUA ED ENERGIA

Ambiente

Nell’ottica di offrire un contributoalle azioni volte alla salvaguardia del-l’ambiente, da più parti sollecitate,la SEAT PAGINE GIALLE s.p.a. ha rite-nuto di mettere a disposizione del ter-ritorio e degli Enti Locali preposti l’in-gente patrimonio cartaceo risultantedalla raccolta dei volumi usati deglielenchi telefonici PagineGialle ePagineBianche.

Gli elenchi telefonici usati entreran-no pertanto nel ciclo e nei mecca-nismi della raccolta differenziata eandranno riposti negli appositi con-tenitori dislocati nel territorio co-munale.

RACCOLTA DIFFERENZIATAANCHE PERGLI ELENCHI TELEFONICI

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Nell’ambito dei rapporti di collaborazione instau-rati già da qualche anno, la Città di Oberwart, mu-nicipalità del Burgenland (Austria), ha donato allascuola dell’infanzia di Cividale un castello di le-gno, destinato ad integrare la dotazione dei giochidella scuola stessa. Il gioco è stato consegnato in occasione di unavisita della delegazione del Comune di Orberwart,composta dal Sindaco Gerhard Pongracz, dalVicesindaco e Assessore allo sport, dal Direttore Ge-nerale Werner Gilschwert e dalla dott.ssa EvelynSchwenner. Durante la recente visita in terra austriaca in oc-casione della “Stadtlauf”, la stracittadinacompetitiva a cui ha preso parte il Gruppo SportivoNatisone, l’assessore Elia Miani ha consegnato alSindaco Pongracz un book fotografico del castelloinstallato nel giardino della scuola e animato daigiochi dei piccoli alunni della stessa.

Per 30 podisti del Gruppo Sportivo Natisone il week-enddel 20, 21 e 22 giugno scorsi ha avuto un sapore decisamenteinsolito e speciale rispetto agli altri, dal momento che essihanno portato il nome di Cividale del Friuli in terra austriaca,precisamente a Oberwart, cittadina di 6500 anime situata nelBurgenland, che da anni mantiene rapporti con la città ducale.I nostri sportivi, avendo potuto apprezzare a pieno la culturae l’ospitalità locale, sono tutti concordi di aver vissuto in questitre giorni una magnifica esperienza, condita inoltre daglisplendidi risultati conseguiti nella “Stadtlauf”, la stracittadinacompetitiva a cui hannopreso parte a Oberwart lamattina di domenica 22giugno.In una giornata torrida,con l’aria permeata sì dal-l’afa ma anche da un’at-mosfera di grande festa,in cui una banda di musi-cisti scandiva il ritmo deicorridori sul rettilineod’arrivo con ritmisudamericani, il G.S.Natisone ha conquistato ilgradino più alto del podioin tutte le categorie, se si

Gruppo Sportivo Natisone,una sconfinata di gran successo

CIVIDALE / OBERWARTPROSEGUONO GLI SCAMBI TRA LE DUE CITTA’

esclude la “promesse/senior” (20-34 anni), dove si sono af-fermati tre keniani al maschile e tre ungheresi al femminile,fra cui la forte maratoneta Aniko Kalovics.Primi posti, dunque, per Fabio Iussa fra gli under 18, perLorenzo Paussa negli under 20 e ancora per Daniele Panascì(MM35), Carlo Spinelli Barrile (MM40), Gabriella Rodante(MF40), Brunello Pagavino (MM50), Ada Cappelli (MF50)e Mario Bucovaz (MM60), senza dimenticare le seconde piaz-ze di Emanuele Miani (under 18) e Alberto Catania (under20), nonché le terze di Nicola Rucli negli MM35 e di Miche-

le Maion negli MM40.Una sconfinata di gransuccesso, insomma, chefa meditare a un ricam-bio della cortesia invitan-do gli austriaci dalle no-stre parti in un futuro nontroppo lontano. In ognicaso, l’obiettivo di rinsal-dare l’asse Oberwart –Cividale è stato piena-mente raggiunto e, senzaalcun dubbio, si tratta diun legame che perdureràveramente a lungo neltempo. 41

a cura di Lorenzo Paussa

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Due giornate straripanti di sole ed una Cividale affol-latissima hanno accolto con entusiasmo gli oltrecentosettanta piloti provenienti da tutta Italia per la ter-za e quarta tappa dei Campionati Italiani di Motorally. Grande soddisfazione per la riuscita della manifesta-zione organizzata dal Motoclub Morena di Udine a cui hannocollaborato il Comune di Cividale e tutti i Comuni delleValli del Natisone, l’Assessorato allo Sport della RegioneAutonoma Friuli Venezia Giulia, Turismo FVG, la BrigataAlpina Julia e l’ 8° Reggimento Alpini, il Gruppo Ana e laProtezione Civile del Mandamento di Cividale del Friuli,la Banca di Cividale oltre che il Rally Managing Group dellaFederazione Motociclistica Italiana e JVD International,la società di immagine del Campionato Italiano. La carovana della prima edizione del “Motorally Cittàdi Cividale del Friuli & Valli del Natisone” ha movimenta-to il cuore e le vie della cittadina longobarda in un turbi-

Grande successo per la prima edizione del“MOTORALLY CITTA’ DI CIVIDALE DEL FRIULI

E VALLI DEL NATISONE”

Sport

nio di colori e, naturalmente, rombi di motori; turisti,residenti e tantissimi bambini hanno apprezzato la pre-senza di una disciplina che è riuscita a fondere in un uni-ca spettacolare visione uno tra gli sport più spericolaticon la cultura dei Longobardi. Tradizione vuole che le prove di campionato si svolganoin località attraenti e spesso famose con partenze da piaz-ze e centri storici per poi immergersi in percorsi circo-stanti di grande bellezza naturale e paesaggistica, masempre nel rispetto che questi luoghi esigono. La gara, diorientamento e di navigazione a regolarità di marcia, haseguito un percorso segreto attraverso il road book. La prima giornata era divisa in due percorsi che si sonointersecati proprio in Piazza del Duomo a Cividale immer-gendosi nelle suggestive Valli del Natisone ed attraver-sando Moimacco, Faedis, Torreano e Pulfero nel primogiro e San Pietro al Natisone, San Leonardo, Grimacco,Stregna, Drenchia e Prepotto, passando per un tratto inSlovenia e per la famosa Abbazia di Castelmonte nel se-condo. La seconda giornata ha visto la partenza e l’arrivo alPalasport di Cividale ed il passaggio per San Pietro alNatisone, San Leonardo e Grimacco, con prova specialedi oltre 14 km. Il secondo giro di oltre 80 chilometri haattraversato i Comuni di Cividale, Torreano, Pulfero e SanPietro al Natisone con la speciale al suo interno di oltre12 chilometri. I percorsi tracciati dal Motoclub Morena sono stati mol-to apprezzati dagli oltre 170 piloti al via; non troppo im-pegnativo ma stupendo dal punto di vista paesaggistico alcontrario delle due prove speciali che hanno premiato ipiloti meglio preparati e più veloci.GRAZIANI MANCINI MAGGI - MANCINI MAGGI GRAZIANI :questi i podi della due giorni di campionato italiano tenu-tosi a Cividale.

a cura di Eva TrincaMotoclub Morena Udine

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ANTICIPAZIONI

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