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Read fly&&read fly&copiagratuita
Siete pronti per partire alla scoperta della corsa più bella del mondo?
IL METODO ABRAMOVICsbarca a Milano la nuova performance dell’artista serba
SPECIALE AUTO ELETTRICHEil futuro della mobilità è qui
DUBLINOuna città da vivere
Copia 3Anno 1 - Maggio 2012
MigliaMille
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gastronomiaRead fly&
Pragma Services S.r.l. - Via Trieste 9, 20096 Pioltello (MI) T 02.89367085 - F 02.89367063 - [email protected]
La società si occupa della ricerca e della gestione di comparse, �guranti spe-ciali, attori e attrici, da inserire all’interno dei cast di programmi televisivi,
�ction, televendite, spot pubblicitari, rappresentazioni teatrali, ecc.Essa gestisce un elevato numero di �gure professionali, selezionate accurata-mente attraverso appositi casting, fondamentali nel mondo del cinema, della
televisione e della pubblicità.Recentemente Pragma ha ampliato il proprio perimetro di attività o�rendo
servizi altamente specializzati di trucco, parrucco, sartoria e arredamento nel campo televisivo e cinematogra�co.
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editorialeE così siamo a Maggio, terzo ed ultimo mese della primavera. Un mese ricco di eventi e cose da fare, in cui le belle giornate e le maggiori ore di luce a disposizione aiutano il nostro organismo a sentirsi meglio e in forma!Anche questo mese Read & Fly vi farà compagnia con articoli unici tutti da leggere. Vi porteremo a Brescia alla scoperta della “mille miglia”, la corsa storica più antica e famosa d’Italia, definita da molti “la corsa più bella del mondo” (nastri di partenza mercoledì 16 maggio, termine domenica 20 maggio).Vi daremo un assaggio degli eventi maggiormente in rilievo nel nord Italia tra cui il salone del libro di Torino (dal 10 al 14 maggio), la Fiera PLAST (dall’8 al 12 maggio) e il gran ritorno dei Negramaro al Mediolanum Forum il 16 maggio.Non avete voglia delle innumerevoli possibilità che vi offre Milano e la Lombardia? Bene! questo mese vi portiamo alla scoperta di Valencia, una delle città culturalmente più frizzanti della Spagna, e a Dublino, città da vivere, bere, leggere e... Riscrivere.
Come ogni mese vi suggeriamo due ricette tipicamente primaverili per stupire i vostri amici a tavola ed un modo originale di... Farsi invitare proprio dai vostri amici mettendo in pratica il “food surfing”.Per gli amanti della tecnologia e in particolar modo delle tecnologie verdi, questo mese Read & Fly vi parlerà alla scoperta del futuro che verrà, con un ricco articolo sulla mobilità elettrica e sui nuovi mezzi che invaderanno a breve il mercato (e le nostre strade) rivoluzionando il nostro modo di concepire l’auto e il modo di viaggiare.Al termine del numero una ricca sezione di news aeronautiche vi farà conoscere cosa sta accadendo nel mercato delle compagnie aeree (in primis l’Air France che punta sempre più al mercato low-cost con la controllata Transavia) e vi porterà alla scoperta degli aeroporti più pazzi del mondo.Siete pronti? Mettetevi comodi, Il terzo numero di Read&Fly è pronto per voi e per soddisfare tutta la vostra curiosità! Buona lettura!
&redazione
Anno I - Numero 3Iscritto al N. 01/2012 del registro pe-riodici del Tribunale di Busto Arsizio, il 02/02/2012.
Editore: Read&fly s.r.l. - Via XXV Aprile 39, Bresso (MI)
Direttore responsabile: Antonio Franco
Responsabile di redazione: Gaetanocosimo Massari
Art director: Davide Calabresi
Progetto grafico, impaginazione: Sara Biunno
Stampa: Roto 2000 s.p.a.
Pubblicità: [email protected]
In questo numero hanno collaborato: Sabrina Barbante, Roselena Turo, Selena Norcini, Valentina Gorla, Shutterstock.com
Tutti i loghi riportati in questo numero ap-partengono ai rispettivi proprietari.Foto copertina: ©Roberto Cerutti/Shutterstock.Com
EDitoriaLE
gastronomiaRead fly&
SOMMARIO
4 DA NON PERDERE Mille Miglia - I sogni più belli non si fermano mai Gli appuntamenti di Maggio
10 VIAGGI Dublino, città da vivere, da bere, da leggere e riscrivere... Curiosità: fish and chips
18 A TAVOLA I colori della Primavera FOODSURFING! Invito… con cucina
22 TENDENZE La Primavera… nell’armadio!
26 PHOTOTRIP Valencia: un viaggio fotografico attraverso la perla del Levante
34 CURIOSITA’ Serie TV: Portlandia e Wilfred
38 HIGH TECH Speciale auto elettriche: Il futuro della mobilità è qui
42 AIR NEWS
44 COMPAGNIE AEREE Air France: un futuro sempre più Low-Cost? Brevi dal mondo delle compagnie aeree
50 AEROPORTI Gli aeroporti più pazzi del mondo
52 TOURIST INFORMATION
64 TRAVEL TIPS S.Caterina del Sasso
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sommario y&maggio2012
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di s. barbante
Dà ispirazione e speranza la frase di benvenuto del sito di Mille Miglia, altresì definita “la corsa più bella del mondo”, che metterà splendide auto d’epoca ai nastri di partenza mercoledì 16 maggio a Brescia, per chiudersi domenica 20 maggio.
Cosa c’entrano i sogni con la più importante gara (e manifestazione) di auto d’epoca in Europa? Tutto, dal momento che la Mille Miglia non è solo una corsa, tanto meno solo una mostra itinerante o una sfilata per amanti delle quattro ruote. È un’istituzione nel panorama culturale italiano che rimanda non solo alla bellezza delle auto ma ad un patrimonio che l’Italia vuole proteggere, assieme ad un pezzo della sua storia.
L’importanza di questa manifestazione, nata nel 1927, la si legge nella sua celebrazione in varie forme di arte; da quella fotografica (una mostra verrà inaugurata a Stuttgard, in Germania, l’11 maggio presso l’istituto di Cultura Italiana) a quella filmica, nelle citazioni in capo-lavori quali il felliniano Amarcrod oltre che in altre pellicole come La danza delle Lancette di Baffico. E la ritroviamo celebrata nella migliore musica d’autore, come avviene nel brano “Mille Miglia” del compianto Lucio Dalla.
Il motivo di questa unanime celebrazione è legato alla storia delle auto
MilleMiglia
I sogni più bellinon si fermano mai
©nadirco/shuttestock.com
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Partivano di nottearrivavano di seradopo mille chilometridi questa fantastica carrerae nessuno poteva direse le macchine correvanoper ritornare o scomparirePartono a notte fondacoi fari accessi sull’ondae i pioppi in Lombardiate li strappano viaera un mare coperto con le erbe lunghe e amarele macerie della guerra l’Italia occhi divorati in terraun urlo di motore per strappare la gente della casevoci luci colori....
(Lucio Dalla, Mille Miglia)
in gara, residui ancora scintil-lanti e gagliardi provenienti direttamente dallo scorso se-colo. Secolo che ha portato sulle spalle le sue guerre e le sue speranze, tutte rimaste tracce indelebili come ruote sul cemento della Brescia-Ro-ma e ritorno (a destra foto di m.bonotto/Shutterstock.com).
E dal passato arrivano al pre-sente, questi gioielli incuranti del tempo. Giungono sino a noi, fieri di avere una tradizione che ha retto alle guerre, alla re-cessione, ai fenomeni sociali e alle rivoluzioni industriali e informatiche.
La gara, effettuata su strade aperte al traffico, si disputò in Italia per ventiquattro volte dal 1927 al 1957. Dopo la tredices-ima edizione ci fu la triste in-terruzione della seconda guerra mondiale, per poi riprendere, assieme a tutto il Paese, per altre 11 edizioni dopo il 1947. Dal 1977 la Mille Miglia rivive sotto forma di gara di regolarità per auto d’epoca. La partecipazione è limitata alle vetture, prodotte non oltre il 1957, che avevano partecipato alla corsa originale.
La competizione a lunga distanza, che come sempre parte da Viale Venezia (l’anno delle origini, 1927, si chiamava Viale Rebuffone) e porta a Roma, per poi ritornare nella stessa storica via della città lombarda, sarà anche quest’anno all’insegna della tradizione, pur non disdegnando, anzi implementando, note di moderna innovazione. Ad esempio, da alcuni anni la Mille Miglia continua a sperimentare tecnologie rivoluzionarie per il cronometrag-gio delle auto storiche, apprezzate nel settore in tutto il mondo.
L’Ati, ente organizzatore della gara, ha infatti identificato le imprecisioni legate al sistema di cronometraggio come uno degli aspetti tecnici più problematici della competizione.
A seguito di indagini e speri-mentazioni si è optato per sistemi
di cronometraggio innovativi, riuscendo a raggiungere ottimi risultati nell’ambito della
sincronizzazione, della certificazione elettronica del passaggio e della trasmissione dei dati in tempo
reale. Questa annuale istituzione si è riproposta negli anni anche con l’intento della valorizzazi-one del territorio. È nato a tal proposito un nuovo progetto volto proprio a legare la corsa ai territori attraversati. Si tratta del progetto “Terra di Mille Miglia”, e si sviluppa intorno al vincolo storico e affettivo che unisce la manifestazione alle città e ai piccoli borghi attra-versati anno dopo anno. Lo scopo è quello di dare ai comuni, piccoli e grandi, la possibilità
©nadirco/shuttestock.com
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di mettere in risalto le proprie ricchezze e di essere protagonisti di un appuntamento internazionale.
L’entusiasmo della folla e il rom-bo dei motori riescono a ren-dere quei 1600 chilometri lungo i percorsi storici dell’Italia, oggi come nello scorso secolo, ancora più suggestivi ed emozionanti. Quello della Freccia rossa (nome che comunemente si dà al trac-ciato della gara) è un percor-so che vive assieme alla corsa. Durante le 24 edizioni della Mille Miglia storica (1927-1957), la Frec-cia rossa ha toccato ben oltre 300 comuni distribuiti in 11 regioni.
Poter assistere anche ad un solo passaggio, ad una sola tappa, fa sentire privilegiati. Quindi perché non farsi un regalo e informarsi sul percorso e le iniziative correlate sul tracciato della Freccia Rossa? È possibile farlo dal sito: www.1000miglia.eu
Un modo per rivivere nel presente un pezzo di storia, un ritratto in seppia dell’Italia, degnamente can-tato in versi splendidi.
Dove e quando: dal 16 al 20 Mag-gio - partenza da Brescia (Viale Venezia) alle ore 18.45 del 17 Mag-gio- arrivo a Brescia (Borgosatollo) alle ore 22 del 19 Maggio. Per info più dettagliate su tutte le tappe: www.1000miglia.eu
©m.bonotto/shuttestock.com
©DeepGreen/shuttestock.com
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Salone del libro di Torino
Come ogni anno torna il Salone del Libro di Torino, l’appuntamento più importante in Italia e tra i più importanti in europa relativamente al mondo dell’editoria a 360 gradi. Con le sue centinaia di espositori, decine di presentazioni, convegni nell’area fieristica ed eventi correlati, il Salone del libro non è solo una fiera ma un vero e proprio termometro del mercato culturale italiano e delle aziende legate al suo indotto.
Interessantissima la collaborazione di quest’anno tra il Salone e il Circolo dei lettori di Torino, per raccontare i cambiamenti della città. Il progetto “La città visibile” mira a dare una fotografia dello spaccato culturale di Torino (ma anche dell’Italia) dal 1988, primo anno del Salone del Libro, a oggi. Un quarto di secolo in cui il Salone ha accompagnato Torino nella metamorfosi forse più epocale e profonda che la città abbia conosciuto. L’identità economica e produttiva, da città-fabbrica della produzione di beni materiali a città che genera e scambia conoscenza. La rivoluzione sociale e demografica con l’arrivo di nuovi cittadini da tutto il mondo. I grandi eventi, le forme e i luoghi della socialità. La creatività e la riscoperta di antiche o nuove vocazioni come quella dell’arte, del cinema, dello spettacolo, del turismo. e anche l’etichetta di «città-laboratorio», che Torino si è sempre cucita addosso piuttosto volentieri, e che oggi appare decisamente troppo ripetuta per non essere sottoposta a un’opportuna verifica. Il titolo dell’iniziativa, ovviamente, riecheggia e ribalta quello delle Città invisibili di Italo Calvino. Se infatti Calvino occultava dietro metafore urbane sospese tra fiaba e fantascienza gli incubi e le contraddizioni della vita contemporanea, qui la città si fa visibile, trasparente: vuole svelarsi e raccontarsi in un vivace contrappunto di voci, immagini, suoni, idee.
La Città Visibile è un progetto articolato in tre momenti. Parte a febbraio e culmina al Salone a maggio: una vera e propria road map di avvicinamento all’edizione del venticinquennale.
Tra le manifestazioni correlate al Salone di quest’anno, ritroviamo anche l’International Book Forum, arrivato alla sua undicesima edizione, dal 10 al 12 maggio. L’IBF si conferma dunque tappa fondamentale nelle agende dei grandi player - nazionali e internazionali - che si danno appuntamento a Torino per incontrarsi, individuare nuovi contatti, fare affari, sviluppare idee e progetti.
Dove e quando? Torino Lingotto Fiere – dal 10 al 14 Maggio 2012
a Milano arriva “Il metodo di abramovic” Per tutto il mese di maggio sarà possibile assistere alla performance di Marina abramoviċ, icona contemporanea di ogni forma di espressività legata al corpo. Quest’artista tra le più quotate sul mercato internazionale ha realizzato per il PaC di Milano un nuovo inedito lavoro, “The abramovic Method”, che consiste in una serie di living installation che il pubblico, motivato dall’artista secondo il suo metodo, sarà invitato a percorrere e sperimentare. In mostra per la prima volta anche la monumentale installazione The artist is Present, performance realizzata al MOMa nel 2010, insieme ad una serie di opere recenti che si ricollegano alla tematica del nuovo lavoro. Data la tipologia di istallazione e di vera e propria “esperienza artistica” che verrà proposta, per partecipare è necessario prenotare chiamando il numero 02 54915
Dove e quando? Sino al 10 Giugno 2012 al PAC (Padiglione arte contemporanea) di Milano.
Gli appuntamenti di maggio
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Gli appuntamenti di maggio
VerOna: IL settOre DeL FOtOVOLtaICO COntrO La CrIsI: “nUOVe sFIDe, nUOVe enerGIe”
si aprono i cancelli della tredicesima edizione di solarexpo – mostra convegno internazionale su energie rinnovabili e generazione distribuita. ad oggi ci sono oltre 800 espositori diretti partecipanti, a riprova dell’importanza che questa manifestazione ha assunto negli anni. si conferma anche per quest’anno l’alto livello di internazionalizzazione della manifestazione che registra il 43% di espositori stranieri da oltre 30 paesi presenti, provenienti da tutti i continenti. solarexpo sarà affiancato dalla sesta edizione di Greenbuilding,
la mostra-convegno internazionale dedicata all’efficienza energetica e all’architettura sostenibile. Due eventi, un’unica visione strategica e una grande sinergia, per offrire la
più completa rassegna di prodotti, tecnologie e soluzioni nell’ambito delle rinnovabili e dell’architettura
sostenibile. Il programma si articola su 60 appuntamenti, con oltre 6.000 partecipanti e 350 relatori nazionali e internazionali. sono 40 le associazioni di settore coinvolte. In parallelo alla sessione espositiva un ampio programma di convegni, seminari, corsi di formazione per offrire agli operatori del settore il meglio dell’aggiornamento sui temi legati alle nuove politiche energetiche e alle ultime tendenze in termini di tecnologia: solare, eolico, geotermia e bioenergie, cogenerazione e molto altro ancora.
Dove e quando? L’appuntamento con Solarexpo & Greenbuilding è dal 9 all’11 Maggio 2012 presso la Fiera di Verona.
Plast 2012espositori presenti da oltre 40 diversi paesi di tutto il mondo partecipano quest’anno alla Fiera PLAST, che dall’8 al 12 maggio vedrà come protagonista tutta la filiera di macchine, attrezzature, stampi, materie prime, materiali rigenerati, compositi, semilavorati e prodotti finiti per l'industria delle materie plastiche e della gomma. Le novità del 2012 mirano soprattutto coadiuvare i rapporti internazionali tra i membri della filiera e la panoramica di innovazioni tecnologiche e applicative. Da segnalare che, in occasione di PLAST 2012, torna dopo molti anni il "salone satellite" dedicato alla gomma “RUBBeR 2012”, organizzato con il patrocinio di Assogomma, per richiamare l'attenzione su tale importante comparto industriale.Inoltre, è ormai finalizzato anche il nutrito programma di eventi collaterali e convegni tecnico-scientifici che nell'insieme faranno in modo che l’appuntamento di PLAST rappresenti non soltanto un momento di grande rilevanza commerciale per gli espositori e i visitatori presenti ma anche un'occasione di approfondimento sulle più rilevanti tematiche del settore e sui loro più recenti sviluppi.Infine, è ormai nella fase conclusiva il concorso internazionale di idee Plastic Technology Award, lanciato dalla società organizzatrice di PLAST 2012 e dal Consorzio del Politecnico di Milano - POLI.DeSign. La premiazione è prevista proprio all’interno degli eventi di PLAST 2012. PLAST 2012 ha il patrocinio del Ministero dello Sviluppo economico, è sostenuto da eUROMAP (Associazione europea dei Costruttori di Macchine per Materie Plastiche e Gomma,) e, per la prima volta, da UFI (Unione delle Fiere Internazionali).http://www.plastonline.org/ - Dove e quando: 8-12 Maggio 2012, Fiera di Milano.
MIA - Milan Art Fair Aprirà i battenti il 3 maggio e rimarrà aperta al pubblico sino al 6 maggio il MIA Fair, la prima fiera d’arte in Italia dedicata alla fotografia e la video arte. La prima edizione del 2011 di MIA Fair ha ottenuto risultati importanti, ospitando 230 espositori, tra cui 194 artisti italiani e internazionali, provenienti da oltre 20 paesi. MIA Fair è inoltre riuscita a catalizzare, oltre ogni previsione, una straordinaria attenzione di pubblico e di critica, raccogliendo in solo quattro giorni di programmazione un totale di circa 15.000 visitatori, di cui oltre 800 accrediti stampa. Il ricco programma culturale previsto supporterà un collezionismo consapevole e la sezione sul libro fotografico permetterà di apprezzare gli straordinari esempi della piccola grande editoria che si occupa di questo settore.
Dove e quando? Dal 3 al 6 Maggio 2012, presso lo spazio espositivo di Superstudio Più.
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©adriano Castelli/shuttestock.com
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CITTA’ DA VIVERE, DA BERE, da leggere e ri-scrivere.
Dublino
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CITTA’ DA VIVERE, DA BERE, da leggere e ri-scrivere.
di s. barbante
Dublino è una città dove tutto può accadere, persino essere felici.
Questo viene in mente a chi passa da questa capitale e si sente inebriato dalla musica che si ascolta camminando per Grafton Street. L’aria che si respira è di leggerezza, che va oltre il clima meteorologico e socio economico. La tigre celtica è stata colpita dalla crisi dei mercati in maniera drammatica ed ha subito un arresto repentino della crescita a seguito di quindici anni di galoppante entusiasmo. eppure l’energia di questo posto viene proprio dalla terra, dall’orgoglioso amore dei suoi abitanti per il territorio. e anche da una storia che non ha risparmiato nulla agli orgogliosi irlandesi, rendendoli pronti davvero a tutto, capaci di lottare sinché c’è musica.
Quando andare?
esiste forse un momento adatto più di un altro per prendere una chitarra e suonare? C’è forse il momento adatto a cambiare vita? No, è sempre il momento adatto. Allo stesso modo, è sempre il momento adatto per andare o per tornare a Dublino. Le cose da vedere sono tante, ma vedere non basta, bisogna ascoltare la musica dei basker che suonano per strada, sentirne l’allegria, osservare i colori dei quartieri della città.
Con queste premesse sarà più facile cogliere la maestosa alterità della Christ Church Cathedral, sita nel cuore della città medievale. edificata nel 1172 sul sito di una chiesa vichinga in legno, ospita nel corso dell’anno diversi concerti grazie alla sua acustica che riesce ad amplificare le note e l’atmosfera. Stesso maestoso impatto lo si avrà dalla St. Patrick Cathedral, considerata la cattedrale nazionale dell’Irlanda protestante.
Altro colosso per gli amanti dell’architettura e della cultura, il Trinity College è una tappa imperdibile. Fondata nel 1592 da elisabetta I è la più importante università d’Irlanda nonché una delle più prestigiose università del mondo. Qui c’è la stessa atmosfera che secoli orsono respirarono Jonathan Swift, Oscar Wilde, Bram Stoker e Samuel Beckett.
Conservate un po’ di attitudine allo stupore per godere a pieno dell’Ha’Penny Bridge, uno dei luoghi più fotografati della città. Questo ponte pedonale ad arco risale al 1816, costruito per unire le due sponde del Liffey. Il ponte deve il suo nome al pedaggio richiesto per passare dall’altra parte del fiume (half penny).
La cultura e la storia a Dublino camminano e trovano un nuovo senso attraverso le strade di Temple Bar. Non si tratta di un semplice reticolo di viuzze, caffè, bar, teatri e pub. Non è solo il ritrovo dei giovani dublinesi e il centro nevralgico del divertimento della nazione irlandese. È la via in cui Dublinesi e viaggiatori sono uguali, tutti di passaggio e a casa loro allo stesso modo. entrate in un pub in cui c’è musica dal vivo, guardatevi intorno e cercate un posto. Se un perfetto sconosciuto, di qualunque età, vi indica il posto libero accanto a sé o al suo gruppo di amici, non vi stupite. A Dublino questo succede.
Se amate la birra e siete pronti a gusti forti come quello della Guinnes, bevetela qui, fermo restando che ne troverete di ottime in ogni pub della città. Guardate negli occhi i vostri vicini di sgabello e dite “Slàinte”.
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DUBLINO DA LEGGERE E RI-SCRIVERE: i consigli di uno scrittore che ha Dublino nel sangue.
Per immergersi nelle atmosfere che accompagnano questa città da sempre, un passo da fare è “leggere” Dublino, conoscerla attraverso la sua letteratura e i suoi autori. Provate a leggere “La visitatrice” di Maeve Brennan (Rizzoli), o una qualunque altra opera di Brennan, “Dubliners” o “Ulysses” di Joyce e avrete una chiave in più per decodificare una città troppo complessa da conoscere solo con un viaggio. Un autore contemporaneo, pregno di Dublino, è Ronan Sheehan.
Tra i suoi racconti, troviamo tradotto in Italiano “Il ragazzo con la ferita all’occhio” (Sellerio), ambientato nell’Irlanda del 700. Proprio lui ha risposto ad alcune nostre domande, dando ai lettori di Read&Fly qualche consiglio per vivere e capire meglio Dublino.
Ronan, secondo te, perché un viaggiatore amerebbe Dublino?
Perché Dublino è splendida. Dalle piazze e dai vicoli in stile georgiano, ai sobborghi vittoriani sino al sud ovest della città. Si affaccia sul mare e dietro la sua baia, in direzione sud, si intravedono le colline e montagne di Wicklow. Molti dublinesi passano
parte della loro vita passeggiando e esplorando tutte queste strade. Senza far nulla, nell’attesa che accada qualcosa, mettendo in conto che nulla potrebbe accadere.
E cosa, visitatori e autoctoni, potrebbero odiare?
Chi nasce a Dublino tende ad odiare la sua attitudine a diventare claustrofobica. Sia gli autoctoni che i visitatori potrebbero odiare in maniera simile il costo della vita, soprattutto se si parla di bar, taxi e ristoranti.
Posti consigliati, amati dai dublinesi, che in genere i turisti ignorano?
Croke Park, la casa dei Gaelic games,
©Keith Murphy/shuttestock.com
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quando gioca la squadra di Dublino. Oppure la corsa dei levrieri al Ringsend o Harold’s Cross per trascorrere una serata di divertimento politicamente scorretto. Lo zoo di Phoenix Park (fondato nel 1831) è molto popolare, anche perché comporta una passeggiata nel parco stesso. Alcuni pub molto gettonati sono il Clery’s di Amiens Street, l’O’Brien’s di Upper Leeson Street,o gli Slattery’s and Bolands di Rathmines. Comprate frutti o fiori o pesce dai mercanti di Moore Street, Thomas Street e Camden Street. Mannix Flynn, scrittore, attore e artista figurative nonché consigliere cittadino, il più importante artista contemporaneo, vi saluterà da Camden Street. Nascosto, dimenticato e splendidamente sregolato è il South Wall che accompagna gli argini del Liffey dalla spiaggia sino al faro di Poolbeg.
Cosa si trova qui e in nessun altro posto al mondo?
I dublinesi hanno un’attitudine infantile per le marachelle e il divertimento difficili da trovare in qualunque altro posto. Un vero “Dub” trasformerebbe, con un minimo pretesto (o anche senza alcun pretesto) l’incontro più innocente in un momento di pura anarchia.
Non c’è nulla che un dublinese apprezzi quanto sapere che un suo fratello o sorella provoca volontariamente caos o si erge a centro di istanze globali all’estero. Come quando Sinead O’Connor rifiutò di esibirsi al Garden State Arts Center in Holmdel, New Jersey, se fosse stato suonato l’inno americano, o come
quando sempre lei strappò la foto del Papa durante lo show televisivo americano Saturday Night Live.
Percorsi suggeriti da un autore innamorato della sua città…
er Buchetta e Nick’s Coffee Bar a Ranelagh sono posti semplici designati per permettere a persone con modeste entrate di bere qualcosa e chiacchierare, ed è per questo che anche io vado ogni giorno. Buckley’s Pork Butchers in Moore Street e Talbot Street è una delle poche attività a gestione familiari dublinesi ancora in vita dopo la seconda Guerra mondiale. I Buckley hanno la loro azienda Agricola a County Offally e riforniscono sia negozi che ristoranti come FXB a Pembroke Street, la cui bistecca non ha eguali al mondo.
Se morissi e meritassi il paradiso, e se il paradiso fosse un bar, cercherei un posto al tavolo delle donne di Dublino. Per la loro bellezza, per la passione, per la loro pura sensualità, l’intelligenza, la generosità e lealtà, per la loro costanza… per la loro capacità di cantare, ballare, raccontare e per l’eccelsa abilità di fare a braccio di ferro nel fango!
Ogni anno Dublino commemora l’easter Rising (Rivolta di Pasqua) del 1916, la rivolta antesignana della fine della dominazione britannica, iniziata 800 anni prima. Il suo inno è la ballata “The Foggy Dew”, che nessun al mondo canta come Sinead O’Connor, l’amato e folle angelo di Dublino.
APPUNTAMENTI A MAGGIO
Partendo dal presupposto che è sempre il momento adatto per andare a Dublino, il mese di maggio può essere adatto anche per il clima tardo primaverile (temporali comunque sempre in agguato, ma that’s Ireland) e per gli eventi che animano la città.
Il 3 maggio, al Peadar Kearney’s in 64 Dame Street si può accedere gratis al concerto live di Brian Brody. Cantastorie navigato, ha una capacità innata e magnetica di attirare le folle. La sua chitarra, guidata da dita esperte, naviga da ballate tradizionali a rock moderno.
Il 4 maggio alle 21.30, nello stesso posto, si può assistere al concerto di musica tradizionale degli The eastern Harps. Il gruppo è nato da una strimpellata casuale, in una notte dublinese. Da ubriachi ovviamente. Dopo aver suonato per un po’ in strada, un tizio, anche lui alticcio, chiese: “vi pago se suonate ancora”. Da allora non hanno più smesso (né di bere, né di suonare).
Per vivere un’esperienza per famiglie e bambini di tutte le età o per semplici amanti della natura, il 20 maggio al Belvedere House Gardens & Park sarà possibile vivere un’esperienza guidata di bird watching, da fare almeno una volta nella vita!
Imperdibile, il Dublin City Soul Festival che si terrà il 24 maggio in Merrion Square South. Si tratta di una festa fatta di musica soul, unita ad un’atmosfera di pace e armonia.
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Dublin, a city to live, to drink, to read and re-writing. Dublin is a city where everything can happen, even to be happy. This goes through the mind of those who come to this capital and feel inebriated by the music that plays and is listened to while walking through Grafton street. The air you breathe is light, and that goes be-yond the weather and socio-economic environment. The celtic tiger has been dramatically hit by the global markets crisis and its growth has sharply stopped as a result of fifteen years of rampant enthusiasm. Yet the energy of this place comes just from the land, from the proud love of its inhabitants for the territory. and also from a history that has spared nothing to proud Irish, making them ready for anything, able to fight as long as there is music.
When is it better to go?
Is there perhaps a moment more suitable than another to take a guitar and play? Is there perhaps a perfect time to change your life? no, it is always the right time. In the same way, it is always the right time to go or to return to Dublin. Many are the attractions you can see, but seeing is not enough, you have to listen to the music of the basker playing in the street, to feel the joy of it, to see the colors of the city neighborhoods.
That being said, it will be easier to capture the majestic regality of Christ Church Cathedral, located in the heart of the medieval city. built in 1172 on the site of a Viking wooden church, it hosts several concerts throughout the year due to its acoustics that manages to amplify notes and atmosphere. The majestic st. Patrick’s Cathedral has the same impact, it is considered the national cathedral of protestant Ireland.
another milestone for lovers of architecture and culture is the trin-ity College which is a stage not to be missed. Founded in 1592 by elizabeth I, it’s the most important university of Ireland as well as one of the most prestigious universities in the world. Here there is the same atmosphere that Jonathan swift, Oscar Wilde, bram stoker and samuel beckett breathed centuries ago.
You’d better leave a door open to wonder if you want to fully enjoy the Ha’Penny bridge, one of the most photographed place of the city. This pedestrian bow bridge dates back to 1816, it was built to link the Liffey banks. The bridge is named after the toll required to cross to the other side of the river (half penny).
The culture and history in Dublin walk and find a new meaning through the streets of temple bar. This is not a simple grid of narrow streets, cafes, bars, theaters and pubs. It is not only the meeting place of young dubliners and the key point of the fun of the Irish nation. It is the way where Dubliners and travellers are the same, everybody is short-stay and at their home in the same way. If you go into a pub with live music, you look around and grab yourself a seat. If a perfect stranger of any age shows you a free seat next to him or his group of friends, don’t be surprised. such things happen in Dublin.
If you’re found of beer and you’re ready for strong flavors like Guinness, then drink it here, it being understood you can find fine beer in every pub of the city. Look into the eyes of your neighbors stool and say “slàinte”.
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Read fly&VIAGGI
MaY’s aPPOIntMentsassuming that it is always a good time to go to Dublin, the month of May can be also suitable for the late spring weather (thunderstorms lie in ambush, but that’s Ireland) and for the events that liven up the city.
On May 3rd you can have free access to brian brody’s concert at 64 Dame street in Peadar Kearney’s. sailed storyteller, he has an innate and mag-netic ability to attract the crowds. His guitar, led by expert fingers, goes from traditional ballads to modern rock.
On May 4th at 09.30 p.m., in the same place, you can attend the concert of traditional music of The eastern Harps. The group was born from a random strum, in a night Dublin. by drunks obviously. after that they played in the street for a while, a guy, who was also tipsy, said: “I’ll pay you if you play again”. since then they have not stopped yet (nor to drink, nor to play).
For an experience for families and children of all ages or just for nature lovers, on 20th May at the belvedere House Gardens & Park you can expe-rience a guided bird watching, to do at least once in your life!
The Dublin City soul Festival is not to be on the 24th May in Merrion square south. It is a party with soul music in an atmosphere of peace and harmony.
DUbLIn tO reaD anD re-WrItInG: The advice of a writer who has Dublin in the blood. to plunge yourselves into the atmospheres that accompany this city all along, a step to do is “read” Dublin, know it through its literature and its authors. try to read “The Visitor” of Maeve brennan (rizzoli), or any other work of brennan, “Dubliners” or “Ulysses” by Joyce and you will have an extra key to decode a city too complex to be known only with a journey. a contemporary author, full of Dublin, is ronan sheehan. among his stories, we find translated in Italian “ boy with an injured eye” (sellerio), set in the Ireland of the 700’s. He responded to some of our questions, giving to read&Fly’s readers some advice for living and better understanding Dublin.ronan, in your opinion, why a traveler would like to Dublin?because Dublin is wonderful. From the squares and alleys in Georgian style, to victorian suburbs until the south-west of the city. It overlooks the sea and behind its bay, in the south direction, you can see the hills and mountains of Wicklow. Many dubliners spend part of their lives walking around and exploring all these roads. Without doing anything, waiting for something to happen, taking into account that nothing could happen.and what, visitors and natives, might hate? Who was born in Dublin tends to hate his at-titude to become claustrophobic. both the locals and visitors might hate in a similar manner the cost of living, especially when it comes to bars, taxis and restaurants.Which are the places recommended, loved by dubliners, which tourists generally ignore?Croke Park, the Gaelic games’ home, when the Dublin team plays. Or the racer of grayhounds to ringsend or Harold’s Cross to spend a fun even-ing politically incorrect. The Phoenix Zoo Park
(founded in 1831) is very popular, also because it involves a walk in the same park. some pubs very popular are the clery’s in amiens street, O’brien’s Upper Leeson street, or the slattery’s and bolands rathmines. buy fruits or flowers or fish from merchants of Moore street, Thomas street and Camden street. Mannix Flynn, writer, actor and artist figurative as well as city council-lor, the most important contemporary artist, will greet you from Camden street. Hidden, forgotten and beautifully unbridled consumerism is the south Wall that accompanies the banks of the Liffey from the beach to the lighthouse of Poolbeg.What is here and nowhere else in the world?The dubliners have an infantile aptitude for the pranks and fun hard to find in any other place. a true “Dub” would transform, with a minimum excuse (or even without any pretext) the meeting more innocent in a moment of pure anarchy. There is nothing that a dubliner appreciates more than to know that his brother or sister causes chaos voluntarily or stands abroad in the center of global instances. Like when sineadO’Connr re-fused to perform at the Garden state arts Center in Holmdel, newJersey, if the american anthem was played, or as when she tore the Pope’s picture during the american show tV saturday night Live.Itineraries suggested by an author in love with her city… er buchetta and nick’s Coffee bar in ranelagh are simple places designated to allow people with modest revenue to drink and chat, and for this reason I also go there every day. buckley’s Pork butchers in Moore street and in talbot street is one of the few family-run business of dubliners still alive after the second world war. The buckley have their farm in County Offally and supplying both shops and restaurants as FXb Observatory in Pembroke street, whose steak has no equal in the world.If I died and deserve heaven, and if the Paradise was a bar, I would seek a seat at the table of women in Dublin. For their beauty and for the passion, for their pure sensuality, intelligence, generosity and loyalty for their constancy … for their ability to sing, dance, tell stories and for the sublime ability to do arm wrestling in the mud!every year Dublin commemorates the easter ris-ing (revolt of easter) of 1916, the revolt forerun-ner of the end of british rule, which began 800 years before. His hymn is the ballad “The Foggy Dew”, that nobody in the world sings like sinead O’Connor, the beloved and crazy angel of Dublin.
www.irishwriters-online.com/sheehan-ronan/ www.discoverireland.com
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gastronomiaRead fly&
Dublino: fish and chips Quando si pensa a consumare un pasto frugale e street a Dublino non può che venire in mente il classico cartoccio di fish & chips.
e allora non si può che consigliare quello di Leo Burdock, una vera e propria istituzione cittadina.
Si tratta di una storica friggitoria che si trova tra la Christ Church e il Castello, dunque comodissimo per chi ha necessità di pranzare tra una visita e l’altra. Con 9 euro avrete in cambio una porzione enorme di merluzzo fritto con patate, avvolte in un precario cono di cartone e, a richiesta, arricchite da una varietà imbarazzante di salse. Il tutto in una quantità sufficiente per almeno due persone: la panatura è croccate, il pesce morbido e saporito (si può anche provare la versione smoked, ossia affumicata), le
patate abbondantissime.
All’interno del locale non ci sono tavoli su cui sedersi a mangiare, pertanto si consiglia di consumare il vostro fish in un contesto ancor più suggestivo: le panchine che si trovano, poco distante, nel giardino del Castello di Dublino.
Sicuramente è un’esperienza provante perché il caldo rovente del contenuto del prezioso cartoccio rende il cibarsi difficoltoso, dal momento che necessariamente va fatto a mani nude. Ma è un’esperienza da consigliare assolutamente: non solo per il divertimento che ne consegue inevitabilmente, ma anche e soprattutto per testare con mano – è proprio il caso di dirlo – una tradizione da Dubliners.
If you want to experience what Dubliners eat since ages, you have to visit Leo Burdocks fish & chips, next to the Castle and Christ Church. This is a place where there is always a long queue. It’s only a take away restaurant which means basically no sitting down. However if you go to the Castle you will find a small park, more like a big garden where you can sit down as sample this delicious food or why not eat in the grounds of Christ church. Don’t forget to ask for napkins as they don’t give them to you automatically.. Average price €9 for a full fish & chips, but you have to consider that one portion is more than enough for two hungry people.
In years it has been frequented by cabinet ministers, rock stars, actors, poets, foreign visitors as you will see when you’re waiting.
CURIOSITA’
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di V.GOrLa
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Read fly&Sei uno spotter?Appassionato d’aviazione?
Ami la fotogra�a?www.malpensa-spotters.it
Il Malpensa Spotters Group (MSG) è un gruppo informale di amici accomunati da una passione comue: gli aerei, e più in particolare, la fotogra�a aeronautica...PER SAPERNE DI PIU’: www.malpensa-spotters.it
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Read fly& A TAVOLA
di r. tUrO
Dopo il freddo e grigio inverno, ecco la primavera luminosa come un’alba tanto attesa. In una festa di fiori e profumi, la natura esplode intorno a noi, facendoci sentire più allegri e spensierati. E quasi per magia la primavera arriva anche in cucina. Ecco allora nei nostri piatti le fresche verdure dai delicati sapori e la nuova frutta buona e succosa.
Pur se per merito della scienza ormai tutto può essere acquistato fuori tempo, si sa che la spesa deve essere fatta secondo il ritmo naturale delle stagioni affinchè i prodotti abbiano gusto autentico e buone caratteristiche organolettiche.
Quasi gioioso rito primaverile, la sgranatura dei baccelli inaugura la bella stagione con il verde delle fave e dei piselli.
Le fave, legumi ricchi di proteine, fibre e sali minerali, già in passato erano ben conosciuti. Pare infatti che in antica Grecia le fave venissero utilizzate come forma di votazione per l’approvazione delle leggi: le fave bianche indicavano voto positivo, mentre le nere, voto negativo. Gli antichi romani usavano mangiarle assieme al baccello quando questo era particolarmente tenero. Le fave sono legumi che ben si accostano con formaggi e salumi e si possono mangiare sia crude che cotte. Provate crude in insalata con arancia, cetrioli, ravanelli e uova sode o accompagnate con una salsa di pecorino, ricotta, panna, aglio e peperoncino sono davvero ottime. Vanno comprate con baccello sodo e conservate in frigo per massimo 3 giorni. Per chi proprio non resiste, si trovano anche essiccate da consumare in inverno.
I piselli, già noti ai Greci e ai Romani, raggiunsero la loro massima diffusione in Francia durante il settecento.
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I COLOR I DELLA PRIMAVERA
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Read fly&
di r. tUrO
Si narra infatti che il Re Sole fosse molto ghiotto di questo legume, imponendolo nei suoi pranzi di corte. Energetici, questi legumi, data la minore concentrazione di amido rispetto agli altri, risultano più digeribili e pare aiutino a ridurre il colesterolo. Sono ricchi di acido folico, che fa tanto bene ai bambini perchè fondamentale per un buono sviluppo fisico e neuromuscolare. Lessati e poi passati con le zucchine, si trasformano in un’ottima vellutata poi condita con foglie di menta. Al momento dell’acquisto bisogna verificare che i baccelli siano lisci
e senza macchie. Una volta sgranati e cotti, i piselli si conservano fino a massimo 4 giorni, mentre se sono surgelati, mantengono inalterato il sapore e si possono mangiare in diversi periodi dell’anno.
Rosse, succose, dolci e profumate, le fragole sono per eccellenza il frutto femminile. Nella Grecia antica si offrivano alla dea Venere, mentre durante il Cristianesimo venivano offerte alla Madonna. Le fragole sono ottime da sole o con una spruzzatina di limone o aceto balsamico e per i più golosi con la panna montata. Sono molto utilizzate per la preparazione di ottimi dessert, frappè, macedonie, gelati e crostate. Per ottenere un delicato liquore, bisogna mettere a macerare al buio e per 15 giorni, in ½ lt di alcool ½ Kg di fragole e la scorza di un limone. Filtrato, l’alcool si addiziona a 300 gr di zucchero sciolto sul fuoco in 3 dl di acqua, è così che si ottiene questo delizioso liquore. In natura
esistono almeno 600 varietà di fragole, frutti rinfrescanti, depurativi e diuretici, ricchi di minerali, vitamina c ed oligoelementi. E’ preferibile acquistare le fragole non molto mature e molli al tatto. Vanno lavate sotto l’acqua corrente, evitando di lasciarle in ammollo per non disperdere le sostanze nutritive. Conservate in frigorifero, si mantengono 2-3 giorni.
Le ciliegie, frutti gemelli allacciati da un unico picciolo, nella tradizione giapponese sono il simbolo della
prosperità e della persona coraggiosa, del guerriero che rompe la polpa succosa per giungere al nocciolo. E alzi la mano chi non ha mai giocato a farle diventare simpatici orecchini! Protagoniste indiscusse di dessert al cucchiaio, crostate, sciroppi e marmellate, è inutile dire come mangiarle, perché non si può resistere e una… tira l’altra! Composte per l’80% da acqua, le ciliegie sono ricche di vitamine A e C, sali minerali e flavonoidi, antiossidanti e sono amiche della nostra pelle. Grazie alla presenza di melatonina favoriscono anche il sonno. Al momento dell’acquisto devono essere sode e di colore rosso vivo.
In omaggio ai colori della primavera, sulla tavola questo mese, per noi, ci sono il rosso e il verde! Verdi baccelli e carnosi carciofi per una semplicissima e gustosa ricetta siciliana rivisitata, rosse ciliegie per una dolce sfoglia. Approfittiamo allora per cogliere al momento giusto i prodotti che la natura ci offre e quelli della primavera sono tanti…e anche molto molto buoni!
A TAVOLA Read fly&
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Read fly& A TAVOLA
ROssO
VERDE
Sfoglia di ciliegie e mandorle
Ingredienti:- 1 confezione di pasta s
foglia già pronta
- 500 gr di ciliegia (possibilmente qualità
Ferrovia)- 50 gr di mandorle sbucciate finemente tritate
- 50 gr di mandorle a scaglie
- 185 ml di latte intero
- 80 gr di zucchero
- 50 gr di farina
- 2 tuorli- 40 gr burro- 80 ml di panna fresca per dol
ci
- 1 limone- un pizzico di sale
- Mandorle in scaglie, panna montata e ciliegie
per la guarnizione
PreparazioneLavare le ciliegie e grattugiare a scaglie le
mandorle. Disporre la sfoglia su carta da
forno in una teglia e porre all’interno le ciliegie
denocciolate con le mandorle a scaglie. Accendere
il forno a 180°. Intanto su fiamma moderata
fare addensare la crema preparata con il latte,
il burro, la farina, lo zucchero, la scorza del
limone e un pizzico di sale. Una volta raggiunto
il bollore, incorporare alla crema addensata, la
panna e le mandorle ridotte in polvere. Spegnere
il fuoco e versare la crema sulle ciliegie. Informare
la teglia in forno preriscaldato a 180° per 30
minuti. Guarnire a piacimento con accanto ciliegie,
mandorle in scaglie e, se gradita, panna montata
a ciuffetti o semplicemente con poco zucchero
a velo. In alternativa alla pasta sfoglia, questo
delizioso dolce può essere anche preparato con
pasta frolla.
Verdure primavera
Ingredienti:- 4 carciofi- ½ Kg di fave fresche sguscia
te
- ½ Kg di piselli freschi sgusciati
- 1 cipolla fresca o scalogno
- ½ bicchiere di vino bianco
- Olio extravergine di oliva
- Qualche foglia di santoreggia
- Sale- Pepe
PreparazioneEliminare dai carciofi i gambi e le foglie esterne
più dure, e tagliateli a fettine sottili la parte più
tenera. Metterli subito in una ciotola con acqua e
farina per evitare che si anneriscano. Sgranare i
baccelli di fave e piselli.
Affettare finemente la cipolla e farla appassire
con olio sul fuoco a fiamma moderata. Quando
imbiondita, aggiungere i carciofi e fare insaporire
qualche minuto. Unire le fave e in ultimo i piselli
e mescolare il tutto. Fare saltare velocemente
a fiamma viva e sfumare con il vino bianco.
Successivamente proseguire la cottura a fuoco
basso per circa 15 -20 minuti, aggiungendo se
necessario dell’acqua, per renderlo più o meno
brodoso a seconda dei gusti. Quando tutti gli
ingredienti saranno cotti aggiustare di sale. Una
volta spento il fuoco, spolverare con pepe e
aggiungere qualche foglia di santoreggia.
Questo stufato può essere consumato freddo
o tiepido, come pietanza unica con dei crostini,
oppure per condire la pasta o semplicemente
come contorno. Nella vera tradizione palermitana
il piatto ha sapore agrodolce, si sfuma infatti
il tutto con mezzo bicchiere di aceto e mezzo
cucchiaio di zucchero.
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di r. tUrO
Per chi ama conoscere nuove persone, viaggiare e mangiare in buona compagnia tra una chiacchera e l’altra è nata la community più ‘buona’ di tutto il web.
I nuovi mezzi di comunicazione ci hanno permesso di fare passi da gigante nella socializzazione e, dopo il couchsurfing (in parole povere conoscersi in salotto), ecco il food surfing...
e’ un’idea tutta italiana ed è l’ultima tendenza del social eating, del conoscere cioè nuova gente semplicemente mangiando.
Come funziona? Basta iscriversi gratuitamente alla community newgusto.com e seguirne il motto: “Share your Kitchen”!
Ci si può registrare come cuoco o ospite e, ovunque si vada nel mondo, si può far visita allo ‘chef’ più vicino o mettere a disposizione la propria casa per accogliere nuovi amici che vorranno conoscere le bontà gastronomiche del posto e contemporaneamente socializzare.
In questo modo viaggiatori e non potranno andare in casa di altri o offrire/condividere la propria cucina per sperimentare, conoscere o deliziare il palato con perfetti sconosciuti, che magari potranno trasformarsi in nuovi amici, scoprendo così la vera cucina di un luogo.
La modalità la sceglie direttamente chi partecipa. Si può scegliere di essere ospite o ospitante, se richiedere una quota per dividere la spesa o non richiedere nulla oppure se si desidera essere ricambiati con la preparazione di un altro piatto tipico. Si sceglie
anche personalmente se ricevere prenotazioni o invitare chi si desidera.
e per poter orientare meglio le proprie scelte su cosa cercare, esiste una vera e propria classificazione. Ogni volta verrà infatti rilasciato un feedback su costo, gentilezza, ospitalità e gusto. Stessa cosa vale per l’affidabilità degli ospiti, in modo tale da sapere sempre chi è al tavolo con voi..per non avere spiacevoli sorprese. Si possono così scegliere gli utenti in base alla zona geografica, a quello che cucinano e ai feedback complessivi rilasciati.
Ma perché doversi mettere a tavola con degli sconosciuti??? I vantaggi sono tanti. Si potranno scoprire così piatti di tutto il mondo cucinati direttamente dalle persone del posto, divertendosi tra curiosità e aneddoti sul luogo e sulla gastronomia locale.
e’ anche un modo per chi ha sempre sognato di diventare cuoco o aprirsi un ristorante di mettersi alla prova,
facendo assaggiare le proprie prelibatezze ed esprimendo le proprie abilità culinarie senza sostenere investimenti di nessun tipo. O è per chi ha semplicemente la passione per la cucina e il piacere di condividerla.
L’obiettivo della community è quello di creare una rete, in cui la passione condivisa per la buona cucina è solo un pretesto divertente e gustoso per incontrare nuova gente. Alla fine si sa...il momento migliore per socializzare in cui si ride, si scherza e si scambiano battute è seduti a tavola con un buon pasto e un buon bicchiere di vino!
Vale la pena forse provare anche se non si è in partenza da qualche parte, iniziando da qualcuno di più vicino.. alla fine non sarà sempre meglio che conoscere qualcuno chattando dietro l’anonimo schermo di un pc o di mangiare soli davanti alla televisione???
A TAVOLA
FOODSURFING! Invito… con cucina
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yfl tEnDEnzE
F inalmente i cappotti e i piumini finiti in fondo ai nostri armadi, hanno lasciato spazi al trench e a vestitini leggeri e svolazzanti. Pian piano scopriremo i nostri corpi, che allegri andranno incontro alla stagione della gioia, dei colori e dei fiori. Ma cosa indossare durante questa primavera?? Dalle passerelle alle vetrine, le nuove tendenze indicano un abbigliamento versatile e chic che riporta in auge stili variegati e diversi.
Ma ora scopriamo insieme cosa non dovrebbe mancare nel nostro guardaroba e quali spunti prendere per una primavera very fashion!
TRENCH. L’intramontabile capospalla si adatta perfettamente al clima primaverile con tutte le sue bellissime varianti. Di origine militare è diventato il pezzo chiave e sempre fashion del nostro guardaroba. CONSIGLIO: indossalo come fosse una camicia e chiuso con una cintura a vita alta (come propone Burbery Prorsum), oppure morbido su abiti plisséttati.
ROMANTICISMO. Scopriamo il nostro lato baby, indossando tenui tonalità pastello, anche mixate tra di loro. Dal rosa cipria, al lilla, dal bianco al celeste, i tessuti sono morbidi, quasi impalpabili (come proposto nelle sfilate
Prada e Kalvin Klein, Miu miu). Voilant, chiffon e organza avvolgono il corpo senza fasciare per una donna very sweet! CONSIGLIO: i colori neutri e i tessuti morbidi possono essere anche mixati con tonalità cromatiche più decise, come il turchese e l’arancione TANGeRIN TANGO (stabilito come il colore dell’anno dalla Pantone, autorità mondiale in fatto di colori). Per un mood più sbarazzino indossali con una giacca in pelle o stivaletti biker.
ANNI ’20. Per la sera seduzioni Art Decò rivisitate in chiave moderna tra frange, lustrini, piume, paillette, borse con catene dorate e scarpe alte con cinturino intorno alla caviglia, da vera flapper girl (Gucci, emporio Armani). Per il giorno tubini smanicati a vita bassa, come proposto da Marvin, Lanvin e ancora Gucci. CONSIGLIO: Gli abiti Charlestone vanno indossati con collane di perle lunghissime, acconciatura anni ’20 e labbra rigorosamente truccate a cuoricino e rosse. Per il giorno lo smanicato è perfetto per l’ufficio con un golfino leggero e stivaletti o sotto l’amato trench.
BIANCO. Puro, candido e virginale, il bianco torna timido in questa primavera; darà il meglio di sè nella
prossima stagione estiva, sfoggiato su pelle abbronzata. Abiti corti o lunghi da sera, con pizzi e ricami, il bianco quest’anno strizza l’occhio alla trasparenza. Proposto da molti stilisti è il total white anche per accessori e dettagli. CONSIGLIO: per il bianco totale consigliamo di attendere l’estate, mentre vero must della stagione un capo di pizzo bianco, come suggerisce Alberta Ferretti nelle sue sfilate.
MINI e MINIDRESS. Fuori le gambe! I vestitini e le gonne rigorosamente sopra il ginocchio. Mentre, preparatevi tutti, gli shorts diventano davvero hot, super corti, quasi come fascianti culotte. CONSIGLIO: da indossare con zeppe tacco 12 o sandali vertiginosi. e per un tocco davvero glamour mini anche sopra: bra e top reggiseno da indossare magari sotto morbide giacche con piccole cinture in vita (proposto da Blumarine, Prada, D&G, Pucci). Ma occhio…solo per fisici bestiali!
FIORI, FRUTTA e VERDURA. I fiori sono un’evergreen per tutte le primavere, in cui i colori pastello si mixano amabilmente con colori più decisi e fluo. Quest’anno si affacciano anche stampe fruttate, tutte made in Italy e ispirate alle nostre produzioni locali (visti sulle passerelle di D&G,
LA PRIMAVERA... nELL’ARMADIO !
Spring coat in cotone LATINA Max&Co.Doppiopetto sfiancato a vita bassa con ampia balza al fondo, stile anni ’20. Dona femminilità alla silhouette. Collo arrotondato e tasche a filetto sui tagli verticali. Da indossare sui jeans o sui minidress.Prezzo consigliato € 259,00
Abito a frange PATRIZIA PEPEabito da vera flapper girl, come questo in georgette di viscosa e lungo fino al ginocchio. Ha balze di frange degradè bianco e nero e baguette al collo in metallo. Potete abbinarlo con giacca di pelle nera, brac-ciali e orecchini pendenti di perline, l’immancabile clutch e sandali con laccetto alla caviglia.Prezzo consigliato € 278,00
Blusa in crepe de Chine di seta MAMBO Max&Co.Vestibilità morbida, è versatile per le fusciacche del collo che possono essere portate libere dietro la schiena, incrociate dietro al collo o annodate davanti a fiocco. nel colore must della nuova stagione, la consigliamo per ravvivare il basic tailleur nero o per un outfit casual sui jeans e sotto il trench. Prezzo consigliato € 119,00
Zeppa TWIN-SET di Simona Barbieri.bellissima la zeppa in pelle scamos-ciata con fiore removibile e, proprio come stagione vuole, cinturino alla caviglia. Da indossare sotto qualunque cosa! sotto gli hot short, i vestiti da flapper girl, gli scamiciati, i jeans e i pantaloni Capri. Prezzo consigliato € 264,00
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Iceberg, YSL, Moschino). Anche gli accessori si colorano di fiori e frutta. CONSIGLIO: Per colorare e rendere più divertente anche l’outfit più semplice indossa orecchini a forma di frutta e verdura!
PESCI E MARE. Obbligo della stagione avere in armadio un accessorio o un abito di ispirazione marina. Via libera a pesci, stelle marine, coralli, conchiglie e perle stampati o anche applicati per un look da vera venere Botticelliana. La brezza marina ha fatto capolinea sulla passerella Versace con abiti da sera da sirena. CONSIGLIO: per chi non ama le stampe può sempre optare per un piccolo accessorio, come un anello a forma di stella marina.
ACCESSORI. Sempre in auge collane e bracciali, anche se in questa stagione sarà anche possibile farne a meno perché gli abiti sono già così colorati e vistosi, richiedendo pertanto minimi accessori. L’unica eccezione va fatta per gli orecchini, obbligatoriamente oversize a chandelier, a grandi fiori o tutti fruttati. CONSIGLIO: orecchini grandi e vistosi danno quel tocco glam su outfit semplici e ben curati. Quindi attenzione agli abbinamenti.
BORSE. Chi ama le capienti borse, dovrà metterle via o utilizzarle solo per il lavoro o il tempo libero. La stagione prevede mini borsette o pochette con fantasie sobrie e materiali leggeri oppure completamente rigide, tipo scrigno. CONSIGLIO: la clutch non potrà mancare nei nostri guardaroba, magari sceglietela in colori tenui con catena dorata.
SCARPE. Ritornano i sandali con tacco fine e con laccetto alla caviglia. Sempre in voga il classico décolleté e le Mary Jane, eleganti e femminili. Parola d’ordine altezza e plateau. e anche per questa stagione le zeppe rimangono un capo molto amato, rivisitate anche con cinturino alla caviglia. CONSIGLIO: le zeppe stanno bene sotto i minidress e gli short, mentre, con i vestitini romantici e ispirati agli anni ’20, osate alti sandali dorati con laccetto.
CAPELLI. Capelli lunghi dai riflessi castani e dorati. C’è il ritorno al glamour naturale senza pieghe strutturate, ma solo ‘wash and go’. CONSIGLIO: asciugare i capelli in maniera spontanea e morbida e poi legarli a coda alta, bassa o laterale, basta che ci sia.
E IL TRUCCO?? Tenue e delicato su tutte le tonalità pastello, nessuna esclusa!
LA PRIMAVERA... nELL’ARMADIO !
Pochette in ecopelle e vernice con manico a catena Liu JoColore bianco lana ed intrecci in ecopelle con inserti in vernice, può essere portata in mano o può essere indossata anche a tracolla con la catenina in metallo dorato. scelta quest’ultima comoda soprattutto per chi ama avere le mani libere senza rinunciare all’accessorio must di questa stagione. Prezzo consigliato € 99
Anello stella marina VERSACEnon potrà assolutamente mancare tra i vostri accessori qualcosa di ispirato al mare, proprio come il delizioso anello di metallo dorato con stella marina di Versace. Perfetto indossato con maglie o abiti a stampe marine o come bijour unico per impreziosire le nostre giornate primaverili.Prezzo consigliato € 200,00
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The coats and the duvets finally finished at the bottom of our closet have cleared some space for trenches and light and swirling dresses. We will slowly uncover our bodies which will merrily go towards the season of joy, colors and flowers. but what shall we wear during this spring? From catwalks to shops’ windows, new trends suggest versatile and chic clothing that brings varied and different styles back to their splendor. Let’s now discover together what should not be missing in our wardrobe and some ideas for a very fashionable spring!
TRENCH. The timeless coat fits perfectly in the spring weather with all its beautiful variations. It has a military background becoming an always fashionable key piece in our wardrobe. We sUGGest: you can wear it as it were a shirt and tighten up with a high waist belt (as burbery Prorsum proposes) or loose on pleated dresses.
ROMANCE. It’s time to discover our baby side, wearing soft pastel tones, even well mixed with each other. From pink, lilac, white to baby blue, the fabrics are soft, almost impalpable (as suggested in the fashion shows of Prada, Kalvin Clain and Miu Miu). Voilant, chiffon and organza wrap the body without hugging a very sweet woman! We sUGGest: the neutral colors and soft fabrics can also be mixed with stronger shades, like turquoise and tanGerIn tanGO orange (considered the color of the year by Pantone). For a more casual mood wear them with a leather jacket and biker boots.
THE 20’S. For the evening art Decò seduction revisited in a modern key among fringes, feathers, spangles, bags with golden chains and shoes with ankle strap, as a real flapper girl (Gucci, emporio armani). For the day sleeveless sheath dresses with low waist, as suggested by Marvin, Lanvin and Gucci. We sUGGest: the Charlestone clothing should be worn with long pearl necklaces, the 20’s hairstyle and lips with red and heart-shaped make-up. For the
day the sleeveless dresses is perfect for the office with a light sweater and boots or under the beloved trench.
WHITE. Pure, innocent and virginal, white color shyly appears back in this spring; it’ll give its best during the next summer, worn on tanned skin. short or long evening dresses with lace and embroidery, this year white winks its eye at transparency. total white is proposed by many fashion designers also for accessories. We sUGGest: for total white we suggest you wait for summer, while the real ‘must’ of the season is at least one white lace item, as alberta Ferretti suggests in its fashion shows.
MINI and MINIDRESS. Legs out! Dresses and skirts are strictly above the knee . and, get ready for this, shorts get really hot, super short, almost as hugging culotte. We sUGGest: wear them with 12-cm platforms heel or dizzy sandals. and if you want to be really glamour you should wear short above too: bra to wear even under soft jackets with small waist belts (proposed by blumarine, Prada, D&G, Pucci). but pay attention… only for great figure!
FLOWERS, FRUITS and VEGETABLES. Flowers are an evergreen for every springtime, where the pastel colors are mixed amiably with bolder colors and fluo. This year the fruity prints are very glamour, all made in Italy and inspired by our local productions (as seen on the catwalks of D & G, Iceberg, YsL, Moschino). even accessories are with the flowers and fruit colors and shapes. We sUGGest: you can wear earrings in the shape of fruits and vegetables to color and make a simple outfit funnier.
FISH AND SEA. Obligation of the season is to have an accessory or a dress inspired by the sea in the wardrobe. Green light for fish, starfish, coral, shells and pearls printed or even applied for a real botticelli’s
Venus look. The sea breeze made pit stop at the Versace’s catwalk with evening dress like mermaid. We sUGGest: those who don’t like the prints can always opt for a small accessory, such as a ring-shaped starfish.
ACCESSORIES. always in vogue necklaces and bracelets, even if for this season the clothes are already so colored and showy that you will need minimal accessories. The only exception must be made for oversize earrings like chandelier, large flowers or all fruity. We sUGGest: the large and garish earrings give a touch of glam outfits simple and well cared for. so pay attention to the combination.
BAGS. Those who loves the capacious bags will put them away or use them only for work or leisure. For this season there are mini handbags or pochette with sober fantasies and lightweight materials or completely rigid, such as pix. We sUGGest: the ‘clutch’ isn’t to miss in our wardrobe, it’s better if you choose it in soft colors with golden chain.
SHOES. The sandals with spike heel and ankle strap return. always fashionable, the classic court shoe and the Mary Jane, elegant and feminine. The password is height and plateau. and even for this season the platforms remain very loved, revisited with ankle strap. We sUGGest: The wedge-heeled shoes are well below the minidress and short, while you can dare high golden sandals with a strap with romantic and ‘20s inspired dresses.
HAIR. Long hair with golden and brown reflexes. There is a return to natural glamour without structured folds, but only ‘wash and go’. We sUGGest: dry your hair in a spontaneous and soft way and then tie them to ponytail..high, low, or side, as long as there is.
anD tHe trICK? soft and gentle in all pastel shades, without exception!
thE sPRIng In thE wARDRObE
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ValenciaUn viaggio fotografico attraverso la perla del Levante.
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Valencia
di R.TURO
Mix inconsueto di tradizioni e modernità, Valencia, dopo Madrid e Barcellona, è la più importante città della Spagna.
A darle nuova vita, richiamando il turista meno attento, è stato sicuramente l’evento della Coppa America del 2007. In questa occasione il quartiere portuale è stato completamente rinnovato, ridando alla città il suo sbocco sul mare e, con questo, una carica di vitale energia e un forte slancio turistico. Fondata dai romani nel 138 a.c., pur avendo vissuto alterne vicende, Valencia è una città ricca di storia.
I Gargoyle del Pont del Regne (i guardiani del porto)
con la loro presenza ricordano sempre che Valencia ha un’anima antica. Nell’area delle vecchie mura, chiuse da due imponenti Torres (porte), vi è il centro storico, custode di molti monumenti costruiti in 2.000 anni di storia.
Nell’immagine in copertina invece l’imperdibile e modernissima Città della Scienza e delle Arti, con in primo piano l’Hemisferic. Simile ad un gigantesco occhio umano aperto a metà, ospita all’interno un planetario destinato alla proiezione di film, usando spettacolari tecnologie. Subito dietro l’Hemisferic, c’è il Palazzo delle Arte dedicato alla Regina Sofia e che al suo interno ospita ben quattro teatri.
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©F.C.G./shuttestock.com
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Partiamo con il nostro giro dall’edificio del nuovo porto America’s Cup, terminato nel 2006 per la Coppa America di vela 2007. Questo è stato progettato dall’architetto Chipperfield e si chiama Veles e Vents. e’ composto da più piani orizzontali sovrapposti e sfalsati, che consentono un’ampia veduta sul mare. La moderna struttura ospita aree commerciali, bar, ristoranti, sale conferenze ed all’ultimo piano un belvedere.
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CATTEDRALE e EL MIGUELETE
Allontanandoci dal mare ed andando verso il centro storico, troviamo la cattedrale gotica, costruita nel XXIII secolo. È sintesi di tutta la storia architettonica della città. Prima di entrare nella chiesa è consigliabile salire sul vicino campanile (207 gradini) di el Miguelete, per ammirare dall’alto le cupole in maiolica della Cattedrale e le stradine del centro storico. Ma ciò che attira il turista è all’interno della cattedrale nella Capilla del Santo Cáliz. Qui si trova un calice in agata del I secolo a.c. che, secondo la credenza, si dice sia stato usato da Gesù nell’ultima cena. Il santo Gral passando, secondo la leggenda, da Gerusalemme a Roma a San Juan della pena a Saragozza, è infine giunto a Valencia nel 1437. Davanti alla Puerta de los Apóstoles della cattedrale, si riunisce ogni giovedì il Tribunale delle acque i cui giudici, anziani contadini avvolti in neri camicioni, ascoltano le ragioni dei contendenti in materia di irrigazioni e, senza autorità giuridica, emettono la sentenza che è inappellabile. Il rito detto anche ‘Vega de Valencia’, è dal 2009 parte del patrimonio immateriale dell’Unesco.
©rob Wilson/shuttestock.com
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PLAZA DE LA VIRGIN
A soli 200 mt dalla cattedrale c’è Plaza de la Virgin, la piazza principale di Valencia, foro dell’antica città romana. Al centro della piazza si trova la fontana rappresentante il rio Turia circondato da otto fanciulle con vasi che simboleggiano i diversi canali di irrigazione.
In questa stessa piazza troviamo la Basilica de la Virgen de los Desamperados. In marzo, durante gli ultimi tre giorni della festa de las Fallas De San Josè, la statua della vergine Maria viene esposta in piazza ricoperta dai tanti fiori offerti dalle donne della città.
LA FESTA DE LAS FALLAS, dedicata a San Giuseppe, è la manifestazione più caratteristica di Valencia e si svolge per le vie della città. In marzo per diversi giorni sfilano carri alti fino a 20 metri con pupazzi in cartapesta che rappresentano caricature di
politici o personaggi anche famosi. La notte tra il 19 e il 20 marzo, c’è la cremà, celebrazione conclusiva in cui si bruciano tutte le Fallas, tranne le più belle che vengono conservate nel museo Fallero.
Sempre in Plaza de la Virgin la 2a domenica di maggio c’è la festività della Virgen de los Desamperados, patrona della città. La statua di Maria è chiamata statua della Madonna gobba per la sua posizione inarcata. Il sabato sera precedente c’è un concerto in piazza e fuochi lanciati dal letto del fiume Turia e il tutto è accompagnato dalle danze popolari Dança. (foto di Pabkov/Shutterstock.com)
PAELLA
La vera paella spagnola è solo quella di Valencia a base di riso, pollo, coniglio, pomodoro e fagiolini. Può essere anche de marisco (con prodotti di mare) oppure mixta con carne e pesce, anche se quest’ultima per i valenciani è una vera aberrazione. Secondo la tradizione questo piatto nacque proprio dove cresce il riso a 15 km a sud di Valencia nella zona di Albufera. La paella prende il nome dal recipiente in cui si prepara, per l’appunto una padella. Basterà passeggiare sul paseo marìtimo del Las Arena per ordinarla in uno dei ristoranti sul mare. Come aperitivo a Valencia si beve l’agua di Valencia fatta con arancia, vodka e cava (spumante spagnolo) e poi le classiche tapas con cerveza.
©rob Wilson/shuttestock.com
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PLAZA DE AYUNTAMIENTO
Fulcro però della vita pubblica e sociale della città è Plaza del Ayuntamiento, piazza del municipio di Valencia, che ospita eventi importanti.
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LONJA
Sempre nell’area del centro storico nord c’è la Lonja, il più importante monumento antico della città, dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità. La Lonja rappresenta tutto lo splendore che Valencia raggiunse nel XV secolo. La sala della bolsa, la sala de la Contration, la sala del Consulat del mar, parlano di borsa di contrattazione mercantile nel periodo di massimo apogeo della città.
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MERCADO CENTRAL
Fronteggia la Lonja, il Mercado Central in pieno stile liberty Arte Nouveau. All’interno del grande edificio di acciaio, si trovano più di 900 banchi di spezie e sapori, verdura, carni, pesci e crostacei. Cosa da non perdere tra queste bancarelle è la macadamia frita, grosse noci australiane.
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ESTRACION DEL NORTE
Contemporaneo al mercato centrale è l’estraciòn del Norte, a pochi metri da Plaza del Ayuntamiento e a fianco a Plaza de Toros. e’ bello arrivare a Valencia in treno, non per il viaggio, ma per poter visitare questo splendido capolavoro di architettura liberty, tesoro artistico per l’uso decorativo delle piastrelle (Trecandis) e ceramiche dai colori brillanti. Le decorazioni ritraggono motivi della tradizione locale e prodotti tipici della campagna valenciana, soprattutto l’arancia. Le vetrate, i mosaici e le decorazioni rendono questo posto simile ad un castello decorato.
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MUSEO NATIONAL DE CERAMICA
Interessante da visitare è anche il Museo National de Ceramica in cui è presente la panoramica evoluzione della ceramica dalla preistoria a quella greca latina fino a Picasso. Particolare decorazione del muso è il Trecandis, tipo di mosaico utilizzato da Calatrava ed ereditato da Gaudì.
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LA CIUDAD DE LAS ARTES Y LA CENCIAS
e’ l’opera che ha più contribuito al rilancio di Valencia. Progettata da Santiago Calatrava, l’enorme e spettacoloso complesso di architettura moderna è il simbolo ormai della città. Al suo interno racchiude 5 spettacolari attrazioni: l’Oceanografic, l’Umbracle, il Palazzo delle Arti, il Museo della scienza e l’Hemisferic. Ogni elemento pur avendo uno stile diverso crea nell’insieme una perfetta armonia. Sono circa 4 milioni le persone che visitano ogni anno questo luogo. Tra le cinque sezioni, la più visitata è l’ Oceanografic che ospita più di 40.000 specie marine nei suoi 100.000 mq di estensione. Indimenticabili sono le passeggiate sotto le gallerie di acqua con gli squali a pochi centimetri.
L’Umbracle è uno splendido e ricco giardino, ma anche una galleria a cielo aperto perché ospita opere di famosi scultori. Nella foto il suo ingresso, tutto decorato con tradizionale ceramica valenciana
Dettaglio del Museo de la Ciencias Principe Felipe, centro di scienza interattivo, dove si vuole divulgare e stimolare la conoscenza e dove è vietato ‘non toccare’. e’ ricco infatti di sezioni interattive per stimolare curiosità e per comprendere il funzionamento delle cose che sono intorno a noi.
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L’Oceanografic
L’Umbracle
Museo de la Ciencias Principe Felipe
©Carlos neto/shuttestock.com
©Mircea beZerGHeanU/shuttestock.com
©DigitalHand studio/shuttestock.com
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MOVIDA: BARRIO DEL CARMEN , BARRIO BLASCO, IBANEZ, PASEO NEPTUNO
Valencia è la città più tiratardi di Spagna e varie sono le zone della movida, come il barrio del Blasco, Ibanez barrio del Carmen. Quest’ultimo è uno stradone vivissimo che accoglie le università, le tradizionali caffetterie e i locali di design dove si balla fino a notte fonda. A Paseo Neptuno si aspetta l’alba ‘a la fresca’.
JARDINES DEL TURIA
Finalmente ci concediamo una siesta al Jardines del Turia, lungo 9 chilometri. La cosa che colpisce di più guardando dall’alto la città di Valencia, è il fiume verde che l’attraversa. Ma questo fiume che scorre al di sotto della città, sovrastato da bellissimi ponti, non è altro che un parco nato nel letto del fiume Turia dopo la sua deviazione per l’inondazione del 1.957. Qui si sono realizzati giardini di palma, piste ciclabili, campi da gioco e musei. e proprio qui, nelle vicinanze della Città delle Arti e della Scienze, si trova il parco Gulliver con un’enorme statua sdraiata rappresentante il gigante. I suoi capelli e i suoi vestiti son scivoli e scale su cui i bambini possono giocare e divertirsi. Il parco giochi ha inoltre anche funzione di drenaggio dell’acqua piovana.
BIOPARCO:
Fuori porta, alla fine dei giardini di Turia, il Bioparco è uno zoo innovativo che si estende per oltre 100.000 mq. Qui sembra proprio di essere in Africa, perché dell’Africa ci sono gli animali e la vegetazione. Il Bioparco è uno zoo di ultima generazione, senza barriere che separano gli animali.
Il mare di Valencia è pulitissimo. La passeggiata a mare si svolge accanto alle spiagge di Las Arenas e di Malvarrosa. e’ stato comunque il porto il motore che ha permesso a Valencia di riscoprire il mare e di creare quello che si chiama Itinerario Marittimo. Tra il 23 e il 24 giugno si celebra, su queste spiagge, l’arrivo del solstizio d’estate accendendo moltissimi falò in onore di San Giovanni.
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CoronaHotel E Restaurant
Ristorante - Pizzeriacon giardino
e ampio parcheggio interno
Via Felice Cavallotti, 7220093 Cologno Monzese (MI)
TEL 02.27395534FAX 02.2535533
email: [email protected]
Qualità ed esperienza!
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L’esordio di questa serie è composto da una
prima stagione formata da 6 episodi, trasmessa
da IFC nel 2011; seguita da una seconda
stagione, da poco partita con entusiasmo, nel
gennaio 2012.
Lo show purtroppo attualmente non
viene ancora trasmesso in Italia: ma molto
probabilmente Mtv, l’emittente senza dubbio più
adatta al prodotto, parlando in termini di target
di riferimento e forma del palinsesto, sarà a
breve in grado di godere a pieno di questa nuova
e deliziosa serie.
Portlandia è un vero e proprio sketch comedy
show: ogni puntata si sviluppa infatti attorno
ad una story line principale e più importante,
contornata da una serie di gag più brevi e
slegate tra di loro a livello narrativo; il tutto ha
in comune la città di ambientazione e contesto,
Portland, la vera protagonista, e i due attori,
impegnati ad impersonare perfettamente
personaggi sempre diversi e divertenti. Questo
insieme di buffe caratterizzazioni moderne è
interpretato dal comico del Saturnday Night Live
Fred Armised e Carrie Brownstein, ex bassista
della rock band Sleater-Kinney, la quale ha
rivelato un’inaspettata e deliziosa vena comica.
Lo show vive di una perfetta atmosfera
scanzonata, che ride e si prende bonariamente
gioco dei luoghi comuni e delle idiosincrasie di
una precisa fascia della popolazione americana
più giovane ed alla moda: gli alternativi, gli
hipster indie-snob che abitano in questa
Portland surreale e demenziale che sembra
la versione cartoonesca di una qualunque
città moderna. L’insieme di sketch divertenti
continua a funzionare anche nel complesso,
grazie ad una costante atmosfera surreale. Fred
e Carrie portano all’estremo le piccole assurdità
del mondo hipster e stralunato di Portland,
creando comicità e satira sociale dall’assurdo
o da minuzie estremamente comuni: la caduta
dell’iphone, l’esagerata gentilezza al volante,
l’isteria eco-friendly per una borsa della spesa
dimenticata e le lesbiche della libreria che
inviano lettere al computer invece di dargli
serie tv: Portlandia
di V.Gorla
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di V.GOrLa
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comandi. Quasi tutti i segmenti
di questo episodio sono notevoli,
per demenzialità o genio. Come
spiegare, altrimenti, l’esistenza
di una città dove Kyle McLachlan
è sindaco e siede su una palla
bobath, dove Aimee Mann fa la
cameriera e riconosciamo altre
importantissime guest stars come
Steve Buscemi, Aubrey Plaza, Jason
Sudeikis? Non bisogna aspettarsi le
grasse risate o la volgarità tipiche
del Saturday Night Live: lo humour
fine ed elegante domina l’atmosfera,
arguzia, humour e sorrisi acuti non
mancano mai; è sicuro che si sorride
parecchio e con soddisfazione, non
solo a denti stretti.
Portlandia is a TV series that
debuted on the Independent Film
Channel (IFC) on January 2011. The
show is set and filmed both in and
near Portland and features Saturday
Night Live cast member Fred
Armisen along with Carrie
Brownstein, formerly bass player
of Sleater-Kinney rock band. There’s
no need to imagine the vulgar kind
of humor you can find on SNL: in
this show elegance e and kindness
are the dominant adjectives you can
use to describe the the script and
the gag. The city is so painted as a
surrel cartoon: focusing on hipster
population and alternative freak
people, we can find cameo and
important guest star such as mayor
Kyle McLachlan or Steve Buscemi.
Steve Buscemi
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FX (Sky), nel 2011 ha programmato
la prima stagione di 13 episodi; la seconda
stagione è stata confermata per l’estate 2012.
Di solito i remake americani attingono al
larghissimo bacino delle produzioni dal Regno
Unito, dall’ambiente televisivo dominato dalla
BBC; ma può capitare qualche volta che la
serie di cui gli Stati Uniti vogliano appropriarsi
provenga da altri continenti, per la precisione
dall’Australia. Questo è il caso di Wilfred.
Wilfred nasce infatti come serie australiana di
16 episodi creata dagli stessi protagonisti Jason
Gann e Adam Zwar; oggi sale agli albori della
cronaca come serie americana targata FX – dagli
autori e produttori che hanno creato It’s Always
Sunny on Philadelphia e The League – con elijah
Wood e, ancora, a tessere un fil rouge con
l’origine, Jason Gann, impegnato in uno dei ruoli
più bizzarri e scombiccherati della storia della
commedia tv.
La serie ha un inizio dirompente e disarmante:
un avvocato dimesso, triste inutile e depresso
tenta il suicidio, ma fallisce miseramente anche
in quel frangente della sua vita di abulico.
Viene svegliato da Jenna, la dolce e biondissima
vicina (uno stereotipo perfettamente descritto
ed incarnato) che bussa alla sua porta
chiedendogli il favore di badare al suo cane, il
grigio Wilfred.
Mentre il resto del mondo vede un cane
vecchio, grigio, rumoroso e probabilmente
maleodorante, il protagonista vede Wilfred: un
uomo scorretto, rude e disgustoso, col forte
accento australiano che indossa un costume da
cane e fuma molta erba.
e’ quanto di più vicino possa esistere ad un
adattamento televisivo del fumetto Calvin
e Hobbes: se solo Calvin fosse un avvocato
nevrotico con tendenze suicide e Hobbes
un cagnaccio sporco, volgare e con una
serie tv: Wilfred
di V.Gorla
Fiona Gubelmann elijah Wood
CURIOSITàRead fly&
di V.GOrLa
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propensione alla deiezione viverrida. I
temi trattati non sono mai complessi, e
la serie sembra viaggiare costantemente
in bilico tra il genio più acuto e la
stupidaggine più becera: ma che lo si
ami o lo si odi, Wilfred è senz’altro un
prodotto che non lascia indifferenti.
Ha bisogno di una certa dose di
surrealismo per essere apprezzato,
sospendendo totalmente la razionalità
quando richiesto: non serve infatti
chiedersi perché soltanto il protagonista
riesce a vedere e relazionarsi a Wilfred
come un uomo, bisogna invece farsi
trascinare dall’assurdo e godere del
paradossale rapporto con il cane/uomo
e gli scompensi che inevitabilmente ne
conseguono, che insegneranno ad avere
fiducia di sé.
Agire d’istinto, affrontare le paure,
cercare la felicità oltre gli schemi sociali:
tutto nobile, ma il vero cuore – e il vero
interesse – risiede nel rapporto tra i
due protagonisti e l’effetto comico nato
dal contrasto tra un tipo disturbato e
fragile e un rozzo uomo/pupazzo che
dice sconcezze con accento anglo-
australiano è assicurato.
Bravo elijah Wood, perché come
strabuzza incredulo gli abnormi occhi
azzurri lui non lo fa nessuno, ma
Jason Gann è davvero un grandissimo
spasso che prosegue instancabile fin
dopo i titoli di coda. Nulla di esplosivo,
insomma, ma molto di divertente.
Wilfred starts with a
disorienting first episode:
In it’s hard to know
whether Ryan, shaky and
red-eyed after a sleepless
night and two suicide
attempts, is hallucinating
when his pretty neighbor
Jenna (Fiona Gubelmann)
asks him to keep her dog
for a few hours. When
Wilfred takes over Ryan’s
house, trouble ensues,
including an incident of
breaking and entering
that Ryan is seemingly
powerless to resist. The
conceit is great: Ryan
doesn’t know why he’s
seeing Wilfred as an
unshaven Australian in a
dog suit, but the two of
them have an immediate
chemistry. Wilfred, it turns
out, is part philosopher,
part devious dog, part life
coach. The point isn’t to
figure out what’s really
happening, producers
say, or whether Ryan is
mentally ill. The point is
to feel as disoriented as
he feels and to experience
the same discomfort.
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guidare e sentire il solo rumore delle ruote sull’asfalto: ecco il futuro che verrà, fatto di automobili in cui il motore a pistoni è solo un lontano ricordo e le oscillazioni del petrolio non fanno più paura a famiglie e aziende.
Si parla di un futuro non molto lontano, in cui vi sarà una vera e propria rivoluzione della mobilità urbana ed extraurbana. Nel prossimo futuro automobili con prestazioni eccezionali prenderanno il posto della auto oggi in
circolazione, viaggiare non sarà più un problema e la benzina sarà solo un lontano ricordo.
Facciamo un confronto diretto: oggi un auto di media/piccola cilindrata impiega circa 5 litri di benzina per percorrere 100Km
(circa 0,5Kw/km); le auto elettriche di oggi possono percorrere 100Km con un cosumo di 0.11 – 0.15 Kw/km (e siamo solo all’inizio
dell’era elettrica)!
e per le prestazioni? Nulla da dire! Un’auto elettrica sviluppa la coppia massima istantaneamente e mantiene l’accelerazione in maniera costante (completamente
diverso da quello che accade con le auto a combustione interna).
Guidare però un’auto elettrica sarà però qualcosa di completamente differente. Strano a dirsi, bisognerà fare molto più attenzione per strada: l’assenza del rumore del motore non
avvertirà i pedoni della nostra presenza. Inoltre mentre oggi elevate accelerazioni e velocità corrispondono ad un aumento di vibrazioni e rumore, in futuro tutto ciò non accadrà. Risultato?
Maggiore disattenzione ed imprudenza.
SPECIALE AUTO ELETTRICHE:
IL FUTURO DELLA MOBILITA’ E’ QUI di G. MassarI
HIGH TeCH
Un po’ di storiaSeppur si parla di auto elettrica solo da pochi anni, le origini di questa fantastica tecnologia risalgono addirittura all’inizio del 1800.
Il primo inventore di un mezzo di locomozione elettrico fu l’imprenditore scozzese Robert Anderson che, proprio all’inizio del XIX secolo, inventò, testò e commercializzò la prima carrozza elettrica.
Successivamente (nel 1835) due professori olandesi lavorarono al progetto della prima vera automobile elettrica. Fu subito un successo: tra il 1865 e il 1881 in molte nazioni europee (in primis in Francia e in Gran Bretagna) si assistette al proliferare di automobili a propulsione elettrica, alquanto
costose e acquistate esclusivamente da un ceto molto benestante.
All’epoca però il mondo non era ancora pronto all’elettrico: a causa della mancanza di batterie evolute e del controllo della carica e della trazione, la velocità massima delle auto elettriche dell’epoca era di solo 35 Km/h.
E così ad inizio ‘900 le automobili a combustione interna, più performanti (ed anche più inquinanti) presero il sopravvento sulle automobili elettriche. Oggi, grazie alle recenti scoperte della tecnica, si pensa ad un futuro green, in cui le auto elettriche saranno nuovamente le regine incontrastate delle nostre strade e viaggiare sarà qualcosa finalmente eco-sostenibile.
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SPECIALE AUTO ELETTRICHE:
IL FUTURO DELLA MOBILITA’ E’ QUI
Hiriko: l’auto ripiegevoleSi chiude e si impila come un carrello della spesa. Si chiama Hiriko, veicolo 100% elettrico, efficiente ed ecologico. Il veicolo, biposto, è dotato di un meccanismo che fa slittare parte dell’auto sotto il telaio. In questo modo l’autovettura occupa 2/3 in meno di una Smart!
Per Gorka espiau, rappresentante del consorzio delle aziende basche che hanno realizzato la vettura “Hiriko deriva dal basco e significa ‘urbano’”. L’autonomia dichiarata è di 120 chilometri, sufficienti a muoversi nel traffico cittadino.
L’auto dovrebbe entrare in produzione inizialmente in Spagna nel 2013, in seguito in tutta europa. Maggiori informazioni su: www.hiriko.com
ecoele: la microcar elettricaecoele, miniauto elettrica, è una due posti elettrica in grado di percorrere sessanta chilometri con appena sessanta centesimi di euro. Può essere guidata senza patente (è un quadriciclo leggero) e può essere parcheggiata sulle strisce blu gratuitamente.
La sicurezza è garantita da una scocca costruita in lega di alluminio. e’ dotata di servosterzo e abs ed ha un motore a trazione posteriore capace di spingere la vettura ad una velocità massima di 45 km/h.
Il prezzo è invitante: costerà solo dieci mila euro!
Renault: al via la piccola TwizyParte da Ibiza il sogno di Renault e della sua Twizy, veicolo urbano cento per cento elettrico. Twizy è un veicolo via di mezzo tra il classico sccoter maxi e una piccola microcar. Twizy è la vettura ideale per muoversi in città o fare piccole scampagnate fuori porta.
Da record le sue dimensioni: la biposto Twizy è lunga 2,34 metri, larga 1,24 m, alta 1,46 m e pesa 450 Kg, compresi 100 Kg di batterie. Ha due portiere (opzionali) che ruotano in verticale per accedere in tutti i parcheggi.
L’autonomia è di circa 100 km e si ricarica banalmente con una presa elettrica da 220 volt in appena 3 ore. Il vano di carico è piccolino, solo 81 litri, ricavato dietro la schiena del conducente. Nella vettura Renault pone di serie i sensori radar per le manovre di parcheggio, lo sbrinatore elettrico e una mantella per proteggere guidatore e passeggero dal freddo (le portiere dell’autovettura non sono complete, l’aria entra tranquillamente in cabina come accade per uno scooter). La guida è molto semplice: sulla plancia sono presenti solo due pulsanti, per la marcia avanti, indietro e folle, mentre un sistema simile al Kers ricarica la batteria quando l’auto decelera o frena. Il prezzo?
In Italia si parte da 6.990 euro IVA compresa, esclusa la batteria che è in leasing da 50 euro al mese per contratti di 3 anni e oltre.
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ECCO LE PRIME AUTO ECO-COMPATIBILI
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NISSAN Leaf: la più vendutaAd oggi è l’auto elettrica più venduta al mondo con oltre 20 mila vetture in tre continenti. In Italia arriverà ad aprile ad un prezzo di 38 mila euro.
Ultimamente i vertici dell’azienda hanno comunicato che nei prossimi mesi la vettura sarà sottoposta a una piccola serie di migliorie disponibili da fine del 2012. L’obiettivo è di rendere la vettura più appetibile per i potenziali acquirenti.
Tra le modifiche figurano un sistema di riscaldamento più efficace e rifiniture di maggiore pregio per l’abitacolo. C’è da migliorare inoltre l’impianto di climatizzazione in modo da non influire sulla carica delle batterie.
Per quanto riguarda gli interni la Leaf Model Year 2013 potrà contare su un rivestimento in pelle (optional) e nuove rifiniture per plancia e pannelli porta a tinte chiare o scure.
Dal punto di vista della rete commerciale la Nissan punta ad aumentare la rete commerciale europea a circa 1000 concessionarie in 24 Paesi (oggi sono appena 110 concessionarie in 14 paesi). In ogni concessionaria sarà presente una stazione di ricarica.
smart Fortwo elettricaTra Milano, Bologna, Pisa e Roma ad oggi circolano già 140 Smart elettriche date in prova a fortunati “Beta Tester”. Dopo il lungo periodo di prova Smart ha pensato di introdurre massicciamente l’autovettura in commercio.
Sul sito www.smart.com o in uno smart center si può prenotare la vettura pagando una caparra di 450 euro (IVA esclusa), “che sarà interamente restituita qualora il Cliente decida di annullare la prenotazione entro i termini previsti. Successivamente sarà possibile trasformare la prenotazione in un vero e proprio ordine scegliendo quindi colori, allestimento ed eventuali optional della propria vettura”, spiegano fonti della Mercedes.
L’auto costa 20 mila euro senza batterie (che si noleggiano a 50 euro al mese) o 25 mila euro con batterie. Ha un motore full elettrico da 55 kW in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 13 secondi e raggiunge i 120 km/h di velocità massima. La batteria da 17,6 kWh garantisce una autonomia di 140 chilometri. Maggiori informazioni su: www.smart.com
Peugeot iOnLe prime dieci Peugeot iOn sono state date in noleggio a lungo termine ad Arval, società del gruppo Bnp Paribas leader nel settore del noleggio auto a lungo termine. La scelta di una soluzione a “basso impatto ambientale” passa anche dall’installazione di una serie di colonnine di alimentazione, che consentono minori consumi di energia, maggiore durata delle batterie e tempi ridotti di ricarica.
La iOn è la vettura di Peugeot a 4 posti, 100% elettrica, a zero emissioni e zero CO2 con un livello acustico esterno limitato al rumore di rotolamento degli pneumatici. L’autonomia è di circa 150 chilometri.
La Casa francese da poco ha rilanciato l’offerta della sua city car elettrica, vendendola al prezzo di 24.700 euro, IVA esclusa, e proponendola con formule “all inclusive” che comprendono manutenzione, assicurazione e assistenza. Per maggiori informazioni consultare il sito blog.peugeot.it
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Driving with the only sound of the wheels on the ground. This is the next future in which the piston engine is the past and there are no more wars for the petrol control.
In the next future there will be a real revolution in urban and suburban mobility. In the near future, cars with outstanding performance will take the place of today cars, travel is no longer a problem and the gas will be just a distant memory.
We make a direct comparison: a car today for medium / small engine uses about 5 liters of petrol to travel 100 km (about 0.5 kW / km); electric cars today can travel 100km with a consumption of 0:15 Kw / km (and we are only at the beginning of the electrical age)!
What about the performance? Nothing to say! An electric car develops its maximum torque instantly and keeps accelerating suddently (completely diffe-rent from what happens with our cars).
Driving an electric car will be something completely different, however. Strange to say, we must do much more attention on the street: the absence of engine noise did not alert pedestrians of our presence.
Above all, while today the high accelerations and speeds correspond to an increase in vibration and noise, this does not happen in the future. Result? Inattention and carelessness increases.
What the market offersHiriko: the reduction carHiriko, 100% electric vehicle, it’s a vehicle efficient and environmentally friendly. This vehicle, two-seater, is equipped with a mechanism that makes part of the car slip under the chassis. In this way, the vehicle occupies 2/3 in less than a Smart!
The declared autonomy is 120 km, enough to move around in city traffic. The car should go into production in Spain at the beginning of 2013.
EcoEle: the electric microcarEcoEle, electric minicar, is an electric two-seats car that can travel sixty kilometers with only sixty cents. It could be driven without a license and can be parked on the blue lines parking spaces for free.
The safety is guaranteed by a shell made of alumi-num alloy. The price is attractive: it only costs ten thousand!
Renault: the small Twizy
Renault Twizy, the one hundred percent electric ur-ban vehicle, is a cross between the classic scooter and a small car. Twizy is an ideal vehicle for getting around town or into the suburbs.
The two-seater Twizy is 2.34 meters long, 1.24 m wide, 1.46 high and weighs 450 kg, including 100 kg of batteries. It has two doors (optional) that rotate vertically to access all parking.
The range is about 100 km and it could be rechar-
ged with a 220-volt electrical in just 3 hours. The cargo space is small, only 81 liters, located behind the back of the driver. Renault puts some radadar sensors for parking maneuvers, electric defroster and a cape to protect driver and passenger from the cold (the doors of the car are not complete, the air enters into the cabin like a scooter ). The guide is very simple: on the board there are only two buttons for forward, reverse and neutral, while a system similar to the KERS charges the battery when the car decelerates or brakes. The price?
In Italy it starts from 6,990 euros including VAT, excluding battery, which is leased from 50 euros per month for contracts of 3 years and over.
NISSAN LeafThe best selling electric car in the world with over 20 000 cars in three continents. In Italy it will arrive in April at a price of 38,000 euros.
Lately, the company have indicated that in the co-ming months, the car will be subjected to a series of small improvements available from the end of 2012. The goal is to make the car more attractive to potential buyers.
Nissan aims to boost European sales network to about 1000 dealers in 24 countries (today there are only 110 dealerships in 14 countries). In each dealership will be a charging station.
Smart Fortwo ElectricBetween Milan, Bologna, Pisa and Rome today already circulating 140 electric Smart. After the long period of testing Smart has decided to intro-duce the car on the market. On his website www.smart.com it is possible to book the car paying a deposit of 450 euros (excluding VAT), “which will be fully refunded if the customer decides to cancel the reservation before the deadline. Then we can transform the reservation in a real order and then choosing colors, furniture and any extras for your car, “explain the sources.
It costs 20 000 euro without batteries (which are rented at 50 euros per month) or 25 000 euros with batteries. The full electric motor of 55 kW can accelerate from 0 to 100 km / h in less than 13 seconds and reaches 120 km / h top speed. The 17.6 kWh battery provides an autonomy of 140 kilometers.
Peugeot iOnThe iOn is the Peugeot car with 4 seats, 100% elec-tric, zero CO2 emissions and zero noise level with a limited external rolling noise of tires. The range is about 150 km.
The French company recently raised the offer to its electric city car, selling it at a price of 24,700 euros, VAT excluded, and presenting the car with the formula “all inclusive” which include maintenance, insurance and assistance.
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Electric Cars: the future is hereA few historyThe origin of this fantastic technology dates back in early 1800.
The inventor of the first electric locomotion was the Scottish businessman Robert Anderson, at the beginning of the ninete-enth century.
Later (in 1835) two Dutch professors worked on the project’s first true electric car. It was a success: between 1865 and 1881 in many European countries (primarily in France and Great Britain) there was the proliferation of electric-drive cars, very expensive and purcha-sed only from the good wealthy class.
At that time the world was not ready to an electrical world: due to the lack of advanced batteries and charge control and trac-tion, the maximum speed of the electric cars was only 35 Km / h.
So at the beginning of ‘900, cars with internal combustion and higher performance took over electric cars. Today, thanks to recent discoveries of the technology, electric cars are again ready to travel our roads and create a world eco-sustainable.
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di G.MassarI
Air France, una delle principali compagnie aeree europee, ha finalmente deciso di fare il grande passo e puntare sulle low-cost. La società francese ha annunciato un insieme di progetti tra cui lo sviluppo dei voli low cost destinati al breve e medio raggio attraverso la sua controllata Transavia (la notizia arriva poche settimane dopo l’annuncio della nascita di Iberia Express, ramo low cost della ben più blasonata Iberia, compagnia aerea spagnola). Per ora, l’azienda manterrà la propria rete in parallelo per il breve e il medio raggio, ma, ha avvertito, “a condizione” di ottenere ulteriori risparmi e con lo scopo di raggiungere il break-even per i servizi point to point nel 2013 e per il segmento di medio raggio nel 2014.
Air France lo scorso gennaio ha annunciato misure di emergenza (blocco delle retribuzioni e delle assunzioni, minori investimenti, ecc.) per risparmiare un miliardo di euro in tre anni. Ha inoltre avviato dei gruppi di lavoro (progetto “Transform 2015”) per cercare di risparmiare un altro miliardo di euro lavorando sulle rotte a breve e medio raggio, sul lungo raggio e sulla trasformazione del business cargo che, al momento, soffre di scarsa competitività.
Air France ha annunciato un obiettivo generale di “riduzione dei costi controllabili” (escluso il carburante e le tasse aeroportuali) del 20% per avvicinarsi ai livelli dei diretti concorrenti. Questo obiettivo è incluso negli accordi quadro firmati con la maggioranza dei sindacati che rappresentano i piloti, gli assistenti di volo e il personale di terra. “Nel mese di giugno, saremo in grado di presentare il nuovo progetto industriale della società”, ha detto la compagnia.
L’obiettivo di riduzione dei costi del 20% è il minimo ed una riduzione dei costi inferiore “metterebbe a repentaglio
la ripresa e il futuro della società”, ha commentato l’amministratore delegato Alexander Juniac.
La ristrutturazione del breve e medio raggio è diventata una questione vitale per l’azienda e per Air France-KLM, che ha sofferto una forte concorrenza dal settore del low-cost. L’anno scorso il gruppo ha registrato una perdita di 700 milioni di euro. Air France prevede di ridurre le perdite e afferma che “ulteriori risparmi saranno necessari”.
La ristrutturazione comporterà lo sviluppo di Transavia, la controllata low-cost del gruppo Air France - KLM, il che implica un aumento della flotta e della rete dei collegamenti.
Il modello che si vuole adottare per risparmiare sui costi si basa su un sostanziale incremento della produttività del personale nel breve e medio termine. Si andrà sempre più verso un modello di gestione in linea con le compagnie low-cost, con voli più frequenti e personale stanziato di base in uno o più hub.
Altre idee includono il ripensamento dei voli a lungo raggio per soddisfare la domanda dei viaggi leisure (o di piacere), e la semplificazione dell’organizzazione aziendale riducendo il numero di livelli gerarchici e rafforzando l’integrazione con KLM.
Dal suo arrivo nel mese di novembre, Alexander Juniac, ha affermato che l’immagine di Air France dovrebbe essere associata all’eccellenza. Air France punterà sempre più sull’attenzione ai clienti migliorando i propri prodotti e mirando sempre più sui sistemi di comunicazione e alla vendita online.
Air France: un futuro sempre più low cost?
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Air France: a future in the low-cost market?
Air France, one of the biggest european airlines, has finally decided to focus on low-cost airlines. The French company has announced a series of projects including the development of a low cost company for the short and medium range through its subsidiary.
For now, the company will maintain its own network in parallel to the short and medium range with the goal to achieve the break-even point for point to point services in 2013 and mid-range segment in 2014.
Air France announced the goal of “reducing controllable costs” (excluding fuel and airport taxes) of 20% to approach the same level of direct competitors. This objective is included in the framework agreements signed with the syndicate representing pilots, flight attendants and ground staff.
“In June, we will be able to present the new concept of industrial society,” said company.
The objective of cost reduction of 20% is the minimum and a less reduction “would be dangerous for the recovery and the future of the company,” said the CeO Alexander Juniac.
Last year the group recorded a loss of 700 million euros. Air France plans to reduce losses and claims that “additional savings will be needed.”
The restructuring will involve the development of Transavia, the low-cost subsidiary of Air France - KLM, which implies an increase of the fleet and network connections.
The model that Air France wants to take to save the costs is based on a substantial increase in staff productivity in the short and medium term. It will go more toward a management model in line with low-cost airlines, with more frequent flights and personnel allocated to main bases.
Other ideas include a rethinking of long-haul flights to meet the demand for leisure travel (or pleasure), and the simplification of the organization by reducing the number of hierarchical levels and strengthening integration with KLM.
Since his arrival in November, Juniac Alexander said that the image of Air France should be associated with excellence. Air France will focus to customers by improving its products, on the communication systems and online sales.
Chi è TransaviaTransavia Airlines è una compagnia olandese low-cost controllata del gruppo Air France-KLM. La sua base principale è l’aeroporto di Amsterdam (Schiphol Airport), mentre l’aeroporto di Rotterdam e di Eindhoven sono i suoi hub secondari. In Francia, Parigi-Orly è la base principale della sua filiale francese. Transavia.com opera voli di linea e charter verso destinazioni per il tempo libero.
La compagnia aerea è stata fondata alla fine del 1965 come Transavia Limburg. Giovanni Block acquistò la compagnia aerea ribattezzandola Transavia Holland, che operò a partire dal 17 Novembre 1966. In dieci anni Transavia ha acquisito una quota del 45% del mercato turistico olandese ed è diventato il principale concorrente di Martinair. Nel 1986, il marchio Transavia Holland fu trasformato in Transavia Airlines. Nel 1986 Transavia ha iniziato ad operare il suo primo servizio di linea sulla rotta Amsterdam - Londra Gatwick.
Nel 1991, il principale azionista della compagnia aerea, Nedlloyd, ha venduto l’80% delle quote azionarie a KLM. Nel 1998, Transavia è stata la prima compagnia aerea straniera ad operare servizi domestici in Grecia, in seguito al cambiamento del diritto aeronautico greco. Nel giugno 2003, KLM ha acquisito il restante 20% di Transavia. In seguito alla fusione di Air France e KLM, Transavia è diventata una consociata controllata interamente dal gruppo Air France-KLM.
Transavia ha una unità francese, Transavia France, con sede a Parigi-Orly, che gestisce dieci 737-800, e una unità danese, Transavia Danimarca, con sede a Copenhagen (dismessa alla fine di aprile 2011 per non essere riuscita a soddisfare le aspettative).
A partire dal dicembre 2011, la flotta Transavia (escluso Transavia France) è composta da 38 Boeing 737 (10 Boeing 737-700 e 28 Boeing 737-800).
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Monarch: al via una Low cost dall’Italia all’InghilterraLa compagnia aerea Monarch, specializzata in viaggi di piacere, ha cominciato ad operare con voli da Roma a Birmingham e Londra – Luton con prezzi a partire da 33 € sola andata (79 € A/R) inclusive di tasse.
La compagnia aerea prevede di coprire la tratta per Birmingham con cinque voli settimanali mentre Londra – Luton con quattro voli settimanali. Come optional la compagnia offre ai propri clienti i sedili con spazio extra per le gambe a partire da soli 12 €.
Kevin George, Managing Director di Monarch Airlines commenta: “L’esperienza di oltre 40 anni ci garantisce la certezza di offrire un prodotto perfetto per il mercato dei viaggi di piacere in Italia; siamo lieti di aggiungere la nuova rotta di Roma alla già vasta rete di destinazioni di vacanza in tutta europa”. “Con l’aggiunta dell’Italia alla rete, potenzieremo ulteriormente la nostra posizione di compagnia aerea leader nel settore dei viaggi di piacere nel Mediterraneo e nelle Canarie”.
Iberia: al via una nuova low-costLa spagnola Iberia ha lanciato una nuova compagnia nel mercato competitivo delle low-cost. La nuova compagnia aerea, Iberia express, vola con biglietti a partire da 25 euro per la sola andata.
Iberia express copre città spagnole tra cui Madrid e le isole come Ibiza, Fuerteventura e Lanzarote. Iberia
express dispone di 500 dipendenti e di una flotta di quattro aerei Airbus A320. Secondo il chief executive Iberia Luis Gallego “il contenimento dei costi consentirà ad Iberia express di crescere e competere con gli operatori a basso costo”.
La compagnia aerea volerà inizialmente verso le città di Vigo, Santiago e Granada, così come Minorca, Ibiza, Fuerteventura, Lanzarote e Las Palma. Più tardi, si espanderà alla Repubblica d’Irlanda, Italia, Grecia, Lettonia e Paesi Bassi.
easyJet: nuovi investimenti in Italiaeasyjet è la terza compagnia aerea del nostro Paese dove dal 2006 ha investito in modo massiccio.
Secondo la compagnia nel 2012 gli investimenti saranno ancora più considerevoli. Ad esempio da Napoli partiranno nuovi voli per Bristol, Palma, edimburgo e Nizza mentre da Venezia si potrà volare verso Lisbona, Tolosa, Nizza e Ginevra. Inoltre saranno inaugurate nuove tratte da Lamezia Terme e Cagliari per Parigi Orly, da Palermo per Lione, da Catania per Ginevra, da Bari per Londra Gatwick e da Olbia per Madrid.
Da notare il potenziamento del servizio Flexi Fares, con cui il cliente può acquistare biglietti a tariffe flessibili che consentono di modificare la data di partenza da una settimana prima a tre settimane dopo quella indicata all’atto d’acquisto, senza costi aggiuntivi. Tariffa base: 96,49 euro a tratta.
Rimangono comunque valide tutte le tariffe standard che
BREVI DAL MONDO DELLE COMPAGNIE AEREE
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vengono offerte su oltre il 50% dei voli a meno di 45 euro, e sul 22% a meno di 30 euro.
Da giugno Wizzair vola a MalpensaDa giugno Wizz Air, la principale compagnia low-cost dell’est europa, comincerà a operare su Milano Malpensa. Inizialmente le tratte coperte dalla compagnia saranno solo due: Budapest dal 18 giugno e Bucarest dal 1° luglio.
Con questi nuovi collegamenti la compagnia porterà da 11 a 14 le frequenze settimanali dalla capitale romena agli aeroporti dell’area di Milano, aggiungendo le rotte verso Malpensa a quelle già presenti operate da Bergamo.
Le tariffe dei voli da Milano Malpensa a Budapest e Bucarest partono da 19,99 euro (sola andata, tutto incluso), posti disponibili su wizzair.com.
“Speriamo di assistere anche a Milano a una rapida crescita – ha affermato György Abrán, cco di Wizz Air – simile a quella raggiunta in altre importanti aree metropolitane come, ad esempio, Londra, dove abbiamo cominciato con due sole rotte per operarne oggi più di 20”.
Alitalia: debutto al London CityAlitalia apre le danze all’aeroporto di London City con due voli al giorno da Milano Linate.
Il volo, effettuato tramite i nuovi embraer e-190 da cento posti, viene operato dal Lunedì al Venerdì ed è ottimizzato in maniera tale da poter effettuare viaggi di andata e ritorno in giornata. La Domenica è operativo un solo collegamento.
Nel volo sono presenti soltanto due classi di viaggio: la Ottima (la business class) e la Classica (l’economy class di Alitalia). Il volo, ancora in fase di “start up”, punta ad essere incrementato nel prossimo futuro con ben tre voli al giorno.
L’aeroporto di London City è un aeroporto storico, situato nella zona dei Docklands, a due passi dalla City (centro economico della città).
Il volo nel cuore di Londra decolla da Milano Linate alle 7.45 e atterra alle 8.55 (fuso orario inglese), il secondo parte alle 15.55 e atterra alle 17.05 (fuso orario inglese). Il ritorno da Londra è garantito alle 9.25 (fuso orario inglese) con arrivo a Milano alle 12.20 e alle 17.40 (fuso orario inglese) con arrivo a Milano alle 20.40.
Poiché la comodità costa, il volo non è proprio un low-cost. Decollare e ripartire dal London City costa oltre 173 euro andata/ritorno (tasse incluse) con un acquisto anticipato di almeno 21 giorni.
Ryanair sorpassa Alitalia? Ancora no…Dopo giorni di polemiche, Ryanair ritratta i conti e si scusa con Alitalia per aver annunciato (errando) il sorpasso sul mercato italiano. Ora una nota di Ryanair afferma che la colpa era dovuta ad “un dipendente Ryanair che sarà severamente punito, torturato, e mandato in una scuola serale per ignoranti in matematica, poiché non in grado di sommare e sottrarre, ma bravissimo a moltiplicare!”.
Ciò nonostante, nel 2011 Ryanair ha trasportato 22 milioni di passeggeri mentre Alitalia ne ha trasportato 25 milioni. Ryanair non si arrende ed afferma che in Italia crescerà “a un tasso a doppia cifra” superando così Alitalia probabilmente già nel 2012.
La compagnia irlandese afferma infatti che con “la continua e rapida crescita in Italia ci aspettiamo di superare Alitalia nel 2012 o nel 2013, perché tutti gli italiani sanno che solo Ryanair garantisce le tariffe più basse e nessuno sciopero, mentre Alitalia offre tariffe alte, sovrattasse carburante e ripetute interruzioni del servizio a causa degli scioperi”.
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Gli aeroporti più pazzi del mondo
di s.barbante
SABA, ANTILLE OLANDESIPer fortuna sono solo i Cessna ad atterrare all’aeroporto di Saba, nelle Antille Olandesi. Questo aeroporto di 1200 metri è ricavato su uno spuntone di roccia e chi non ha un bel rapporto con gli atterraggi in genere farebbe bene a non godersi il panorama durante questa fase.
OSAkA kANSAI INTERNATIONAL Ad esempio, atterrando ad Osaka (Osaka kansai International) non si potrà non notare la sua collocazione: un isolotto squadrato, palesemente artificiale, collocato nella Baia di Osaka. L’isolotto è di 4 km per 3 km.
TONCONTIN, HONDURASAddirittura ritenuto tra i più pericolosi, oltre che tra i più strani, è l’aeroporto Toncontin, di Tegucigalpa, in Honduras. Infatti è collocato in quota e in una valle circondata da monti, ha una pista che misura appena 2200 metri, troppo corta per i velivoli più grandi e pesanti.
LUkLA, NEPALL’aeroporto è utilizzato come punto di partenza per coloro che vogliono scalare il monte Everest. La zona in cui si trova, l’aria rarefatta a causa dell’altitudine, il clima estremamente mutevole e la sua pista breve ed in pendenza rendono questo uno degli aeroporti più pericolosi al mondo. Gli aerei sono obbligati a decollare in discesa per acquistare maggiore velocità e lo strapiombo a fine pista non ammette errori.
QUAMDO, TIBETIl primato dell’aeroporto di Qamdo, in Tibet, è quello di essere il più “alto” del pianeta, collocato a oltre 4.300 metri. La pista è lunga circa 5,5 km. A quella quota, a quanto pare, non può essere meno lunga di così.
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baluardi della perfezione ingegneristica e dell’architettura, gli aeroporti sono tra le strutture più complesse da progettare per la loro importanza e per le funzioni che devo assolvere. Un aeroporto è il primo contatto con una città quando non addirittura con un’intera nazione; una struttura efficiente, avveniristica e sofisticata non può che essere uno dei migliori biglietti da visita del posto in cui ci si reca per turismo o per lavoro. eppure, così come moltissimi viaggiatori restano esterrefatti dall’eleganza orientaleggiante dell’enorme aeroporto di abu Dhabi, o dall’efficienza e bellezza degli aeroporti di singapore o bangkok (entrambi nella classifica dei 10 aeroporti più belli del mondo), ecco che esiste anche una selezione di aeroporti che lasceranno il segno per la loro… stranezza.
MCMURDO, ANTARTIDEPer noi abituati al clima mediterraneo non può non apparire singolare un aeroporto in Antartide. Ma tant’è, anche lì ce ne devono essere. Se poi pensiamo che il nome della pista di McMurdo è Ice runway (pista di ghiaccio), capiamo il motivo per cui a noi appare quanto meno insolita (foto a pagina intera).
GIBILTERRA AIRPORTVeniamo in Europa con l’aeroporto di Gibilterra, che attraversa la Churchill Avenue, strada principale della città. Ci sono dei “passaggi a livello” e vedendola dall’alto è già chiara la sua “vicinanza insolita” con il centro urbano e l’autostrada.
MADEIRA, PORTOGALLOContinuiamo in Europa con l’aeroporto di Madeira, isola del Portogallo. Qui hanno pensato bene di allungare la pista, prima troppo corta e problematica anche per i piloti più esperti, costruendo un pontile sospeso su 200 pilastri di cemento.
DENVER, COLORADOPiù virtuosa è la stranezza dell’Aeroporto di Denver, in Colorado. Infatti ci sono ben nove mila pannelli solari che contribuiscono ad alimentare l’energia in questo aeroporto con una pista da 5 km.
kING FAHDIl King Fahd international airport della città saudita di Dammam è il più esteso del pianeta: ricopre quasi 800 chilometri quadrati di deserto. Ma non è questo il tratto più insolito. Molti passeggeri preferiscono servirsi dell’aeroporto di Bahrein non solo per i migliori servizi di trasporto ma anche a causa della nota scortesia degli ufficiali di controllo dell’aeroporto King Fahd!
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54 SITI D’INTERESSE IN LOMBARDIA
56 MAPPA DEL CENTRO DI MILANO CON SITI D’INTERESSE
60 RETE METROPOLITANA E TRATTE FERROVIARIE URBANE
62 MAPPA DEI COLLEGAMENTI FERROVIARI ALL’AEROPORTO DI MILANO MALPENSA
63 MAPPA DEI COLLEGAMENTI STRADALI ED AUTOSTRADALI AGLI AEREOPORTI DI MILANO MALPENSA E LINATE
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Siti d’interesse in Lombardia - Sites of interest in Lombardy
LOMBARDIAStato: ItaliaCapoluogo: MilanoIstituzione: 1970Superficie: 23 860,62 km²Abitanti: 9 967 485Densità: 417,74 ab./km²Province: 12Comuni: 1.544PIL (PPA): 248.119,8 mln €PIL procapite (PPA): 33.500 €
LOMBARDY / Country: Italy /Capital: Milan / constitu-tion: 1970 / Area: 23 860,62 km² / Population: 9 967 485 / Density: 417,74 ab./km² / Provinces: 12cities: 1.544 / GDP nominal: 248.119,8 mln € / GDP procapita: 33.500 €
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1. Bergamo - Piazza Duomo in città alta. e’ indubbiamente il luogo principale della città. Nella piazza sono concentrati tutti i monumenti più importanti tra cui il Duomo, Santa Maria Maggiore, la Cappella Colleoni e il Battistero a pianta ottagonale. - Piazza Duomo is the main place of the town. In the square there are all the most important monuments including the Duomo, Santa Maria Maggiore, the Colleoni Chapel and the octagonal Baptistery.
2. Como - Il duomo. Situato sull’area dell’antica Basilica romanica di Santa Maria Maggiore la costruzione ebbe inizio nel 1396 e fu terminata nel 1740. La chiesa è sormontata da una cupola del 1740 e presenta una facciata in stile tardo gotico. - Located on the site of the Romanesque Basilica of St. Mary Major, the construction began in 1396 and was completed in 1740. The church is surmounted by a dome of the 1740.
3. Parco Nazionale dello Stelvio. Il Parco offre un’atmosfera rilassante in un ambiente ricco di odori e emozioni sensoriali. Passeggiando nel parco non è raro imbattersi in caprioli, camosci e stambecchi. - The park offers a relaxing atmosphere in an environment rich in flavours and emotions. In the park is not uncommon to find deer, chamois and ibex.
4. Pavia - Ponte Coperto. La struttura è stata inaugurata nel 1951 dal Presidente della Repubblica Luigi einaudi ed è la ricostruzione di un preesistente ponte medievale gravemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale. - The structure was inaugurated in 1951 by the President Luigi Einaudi and it is the reconstruction of an earlier medieval bridge badly damaged during the Second World War.
5. Mantova - Palazzo del Podestà. Nell’edificio ebbe sede il governo comunale di Mantova. Sul lato principale si trova una nicchia con una statua del poeta Virgilio in cattedra. - The building was the seat of the municipal government of Mantua. On the primary side there’s a statue of the poet Virgilio.
6. Cremona - Battistero. La costruzione ebbe inizio nel 1167 e rappresenta il numero otto, ossia l’ottavo giorno di resurrezione. La costruzione originale fu modificata nel XVI secolo con rivestimenti marmorei ai lati dell’edificio. - The construction began in 1167 and represents the number eight, which is the eighth day of resurrection. The original building was modified in the sixteenth century with marble facing on both sides of the building.
7. Varese - Sacro Monte. Il Sacro Monte, luogo di devozione del Seicento, è situato a 8 km dal centro di Varese. Il luogo è costituito da quattordici cappelle che corrispondono ai misteri del Rosario. - The Sacro Monte, a place of worship of the seventeenth century, is located 8 km from the center of Varese. The site consists of fourteen chapels, which correspond to the mysteries of the Rosary.
8. Angera - Rocca. Si tratta di una costruzione fortificata affacciata sul lago Maggiore, dalla quale si gode di un meraviglioso panorama. - It’s a fortified castle over the Maggiore lake, from which you can admire an amazing landscape.
9. Sirmione - Grotte di Catullo. e’ la piu importante villa romana del nord Italia, situata all’interno della bellissima cittadina lacustre di Sirmione. - It’s the most important roman private edifice of northern Italy, it’s located into Sirmione, a beautiful lake town.
10. Vigevano - Piazza Ducale. Una delle più belle piazze d´Italia fu ideata dal Bramante e fatta costruire dal duca Ludovico il Moro. La piazza è circondata da portici ad arcate sorretti da 84 colonne tutti differenti fra loro. - One of the most beautiful squares of Italy was designed by Bramante and built by Duke Ludovico il Moro. The square is surrounded by arcades supported by 84 columns, all different each other.
11. Lodi - Duomo. Il Duomo di stile romanico si affaccia su Piazza Maggiore, cuore della città. All’interno sono conservate opere dei secoli XV e XVII tra cui un affresco tardo gotico che raffigura il Giudizio Universale. - The Romanesque Cathedral overlooking Piazza Maggiore, the heart of the city. Inside there are works of the fifteenth and seventeenth centuries, including a late Gothic fresco regarding the Last Judgement.
12. Lecco - Itinerari Manzioniani. Per gli amanti dei “Promessi Sposi”. Nell’itinerario si possono ammirare la casa di Lucia e la chiesa di Don Abbondio; sul colle dello Zucco si trova il castello di Don Rodrigo mentre più sopra Chiuso si trova quello dell’Innominato. - For who likes “The Betrothed”. In the itinerary people can admire Lucy’s house and the church of Don Abbondio; on the Zucco hill there is the castle of Don Rodrigo.
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1. Galleria Vittorio Emanuele. e’ indubbiamente il luogo principale della città. Nella piazza sono concentrati tutti i monumenti più importanti tra cui il Duomo, Santa Maria Maggiore, la Cappella Colleoni e il Battistero a pianta ottagonale. - Piazza Duomo is the main place of the town. In the square there are all the most important monuments including the Duomo, Santa Maria Maggiore, the Colleoni Chapel and the octagonal Baptistery. Fermata Metro/Subway Stop: M1, M3 Duomo
2. Duomo. Con una superficie di 11.500 mq. (largo 93 metri e lungo 158), è il simbolo della città di Milano, edificio gotico interamente rivestito di marmo bianco rosato. All’esterno sono presenti circa 3400 statue, mentre all’interno 52 pilastri costituiscono l’ossatura portante dell’edificio. Numerose guglie sormontano l’edificio; la più elevata, su cui si erge la Madonnina, è alta 109 metri. - With an area of 11,500 square meters. (93 meters long and 158 large), The Dome of Milan is the symbol of the town. Outside there are about 3400 statues, while 52 pillars inside constitute the main structure of the building. Numerous pinnacles surmount the building; the highest, on which stands the Madonna, is 109 meters high. Fermata Metro/Subway Stop: M1, M3 Duomo
3. Castello Sforzesco. Situato al di fuori delle mura medievali, il Castello Sforzesco fu fondato dai Visconti nel 1300. La facciata è dominata dalla torre del Filarete. All’interno vi è Piazza d’Armi, custode dei resti di antiche costruzioni ormai non più presenti. Sullo sfondo si erge la torre di Bona di Savoia, a sinistra la Rocchetta, luogo di salvezza per i castellani in pericolo. - Located outside the medieval walls, the Sforza Castle was founded by the Viscontis’ in the 1300. The facade is dominated by the tower of Philaret. Inside there is the Piazza d’Armi, in the background the tower of Bona of Savoy, on the left the Rocchetta. In the Rocchetta there’s the treasure room and the famous “Argus” of Bramante. Fermata Metro/Subway Stop: M1 Cairoli
4. Teatro “La Scala”. La Scala è considerato uno dei teatri migliori nel mondo. Può contenere 2,200 persone incluso 678 membri di orchestra, 409 posti a sedere nelle prime e seconde gallerie, ed altri 155 disposti su quattro livelli. - La Scala is one of the best theaters in the world. It can hold 2.200 people including 678 members of the orchestra, 409 seats in the first and second galleries, and other 155 arranged on four levels. Fermata Metro/Subway Stop: M1, M3 Duomo
5. Cenacolo vinciano. Uno dei più grandi capolavori di Leonardo da Vinci è conservato nel refettorio della chiesa di Santa Maria delle Grazie. Dipinto tra il 1494 ed il 1497, rappresenta l’Ultima Cena di Gesù Cristo, dove Gesù annuncia il tradimento di Giuda. - One of the greatest masterpieces of Leonardo da Vinci is preserved in the refectory of the church of Santa Maria delle Grazie. Painted between 1494 and 1497, represents the Last Supper of Jesus Christ, where Jesus announces the betrayal of Judas. Fermata Metro/Subway Stop: M1 Conciliazione
6. Pinacoteca di Brera. La Pinacoteca è una delle Gallerie di arte antica e moderna più famosa al mondo, locata in Via Brera 28. Nel museo vi è una delle più celebri raccolte di pittura, specialmente veneta e lombarda. Grazie alle donazioni di privati cittadini la pinacoteca offre un percorso espositivo che spazia dalla preistoria all’arte contemporanea. - It’s one of the most famous Art Gallery (antique and modern) in the world, located at Via Brera 28. The museum is one of the most famous collections of paintings, especially from Veneto and Lombardy. Thanks to donations from private citizens, the art museum offers an exhibition from prehistory to the contemporary art. Fermata Metro/Subway Stop: M2 Lanza
7. Via Montenapoleone. e’ una delle vie più eleganti e costose di Milano. e’ la strada più importante del quartiere milanese della moda, meglio note come il Quadrilatero della moda, dove molti famosi stilisti hanno le loro boutique d’alta moda e dove sono presenti i maggiori negozi di design di tutte le marche di fama mondiale. - Is one of the most elegant and expensive streets of Milan. It is the most important street of Milan’s fashion district, the “Quadrilatero della Moda”, where many famous designers have their boutiques, and where there are many important design shops. Fermata Metro/Subway Stop: M3 Montenapoleone
8. Triennale Design Museum. Nato nel 2007, il Triennale Design Museum è il primo museo dedicato esclusivamente al design italiano. È un museo dinamico, mai uguale a se stesso. Il leit-motiv della Triennale è infatti il rinnovamento continuo, l’offrire continuamente al visitatore nuovi punti di vista, nuove atmosfere, nuove emozioni. - Born in 2007, the Triennale Design Museum is the first museum dedicated exclusively to the Italian design. It is a dynamic museum, never equal to itself. The leitmotif of the Triennale is in fact the ongoing renovation, the always beand-new perspectives, atmospheres and emotions. Fermata Metro/Subway Stop: M1, M2 Cadorna
9. Piazza Mercanti. e’ una piazza centrale della città, cuore della Milano medioevale. Si trova tra Piazza del Duomo e Piazza Cordusio. e’ nota come “Piazza del Broletto”, nomignolo nato dopo la costruzione del “Broletto Nuovo”, luogo in cui si svolgevano le assemblee cittadine e l’amministrazione della giustizia. - It is a central square in the centre of the town, the heart of medieval Milan. It is located between Piazza del Duomo and Piazza Cordusio. It is called also “Square Broletto”, nickname given after the construction of the “New Broletto”, place where there was the administrative headquarters of the city. Fermata Metro/Subway Stop: M1, M3 Duomo
10. Basilica di S.Ambrogio. Una delle chiese più antiche di Milano, costruita da S. Ambrogio nel periodo tra il 379 e il 386, in una zona dove numerosi martiri delle persecuzioni romane erano stati sepolti. Proprio per questo il primo nome della chiesa era appunto Basilica dei Martiri. - One of the most ancient churches in Milan, it was built by St. Ambrose in the period between the 379-386, in an area where numerous martyrs of the Roman persecutions were killed. The first name of the church was in fact Basilica Martyrum. Fermata Metro/Subway Stop: M2 S.Ambrogio
11. Basilica di S.Lorenzo. La sua costruzione risale all’editto di Costantino e risente ancora dello stile romano, con sale per le terme e aule e spazi per la preghiera e la celebrazione. Compongono la Basilica anche il matroneo, la cappella ottagonale di S. Ippolito, la cappella di S. Aquilino e quella di S. Sisto, ultimata agli inizi del VI secolo. - It was built during the Edict of Constantine. The Basilica is “full” of Roman style, with rooms for the spa and spaces for prayers and celebrations. The Basilica is made also by the also make the “matroneo”, the octagonal chapel of S. Hippolytus, the chapel of St. Aquilino and S. Sisto, completed in the early sixth century. Fermata Metro/Subway Stop: M2 S.Ambrogio
12. Naviglio Grande. Fu costruito dal 1177 al 1257 e sorge dal Ticino. Lungo circa 50 km, serviva come sistema di trasporto fluviale dal Lago Maggiore e dalla Svizzera e fu essenziale per trasportare i marmi utilizzati per la costruzione del Duomo. Il Naviglio Grande è uno dei luoghi di ritrovo più famosi della movida milanese. - It was built from 1177 to 1257 and rises from Ticino. About 50 km long, was used as a system of river transport from Lake Maggiore and from Switzerland and it was essential to transport the marble used for the construction of the Cathedral. The Naviglio Grande is one of the most famous place of Milan nightlife. Fermata Metro/Subway Stop: M2 Porta Genova
13. Palazzo Reale. Sede del governo della città per molti secoli, oggi è un importante centro culturale, sede di esposizioni e mostre. Il palazzo si trova alla destra della facciata del Duomo nella posizione opposta rispetto alla Galleria Vittorio emanuele II. - The place of city government for many centuries, today it is an important cultural center for exhibitions. The building is located to the right of the facade of the Duomo in the opposite position of the Galleria Vittorio Emanuele II. Fermata Metro/Subway Stop: M1, M3 Duomo
Tourist information
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Read&Fly ringrazia ATM S.p.a. per la gentile concessione dello schema metro di Milano.
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RAVeL IPS
S.Caterina del Sasso - Leggiuno (VA)
“incastonata nella roccia a picco sul lago, un’oasi di cultura e spiritualità a due passi da Milano”
sopra: veduta dell’eremo con il lago Maggiore sullo sfondo64
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MoviGroup è un consorzio di società che operano nel settore dei servizi.Il suo principale e speci�co impegno si concretizza nell’attività di promozione e sviluppo
dei servizi o�erti dalle consorziate MoviCoop e MoviTechno.La nostra forza è quella di lavorare nella consapevolezza di mettere a disposizione dei
clienti il know-how acquisito e costantemente innovato dalla ricerca di nuovi metodi e tecnologie, per garantire la gestione ottimale di ogni singolo servizio.
L’esperienza acquisita nell’erogazione di servizi ai maggiori network televisivi e la �essibilità operativa overtime, attribuiscono a MoviCoop un ruolo competitivo nel settore specialistico della
movimentazione, montaggio e smontaggio di scenogra�e ed allestimento palchi.MoviCoop è anche specializzata nella logistica e nella gestione di magazzini conto proprio e
conto terzi, trasporti nazionali ed internazionali, trasporti speciali, traslochi in ogni settore.Il parco veicoli, i mezzi speciali e il personale altamente specializzato assicurano un servizio in
grado di coprire tutte le esigenze del cliente.
MoviTechno è la società che fornisce interventi nel settore tecnico audio, luci e video, avvalendosi della collaborazione dei più
preparati professionisti.Tramite l’operato della propria struttura, noleggia e gestisce
impianti illuminotecnici, gruppielettrogeni per i set interni ed esterni delle produzioni
televisive e cinematogra�che.MoviTechno ha propri laboratori per la realizzazi-
one di scenogra�e per il settore televisivo e teatrale, ambientazioni per eventi (moda
e spettacolo), stand �eristici, allesti-menti, ecc.
MoviGroup S.r.l. - Via Achille Grandi 14, 20096 Pioltello (MI) - T 02.92160467 - F 02.9269755 - info@ movigroup.it
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