RASSEGNA STAMPA
16 marzo 2016
Le capitali europee (Amsterdam, Londra, Parigi) o la campagna umbra/R VIAGGI
Vacanze di Pasqua Tra arte e relax, le dolci sorprese di primavera*
Una chance? Il Printemps des Arts di Montecarlo dedicato a Gustav Mahler Piacerà a tutta la famiglia ilcastello di Frederiksborg a soli 30 km da CopenaghenMICOL PASSARIELLO
CON LA PRIMAVERA nell'aria, non esiste momento migliore della Pasqua per trascorrere un weekend ad
Amsterdam. Quest'anno coincide con il colorato periodo della fioritura, sbocciano crochi, narcisi, giacinti e
soprattutto i suoi famosi tulipani.
Per immergervi nei profumi e nei colori dei fiori senza lasciare la città, non perdetevi una visita
all'affascinante Hortus Botanicus, al Museo dei Tulipani o al folcloristico mercato dei fiori galleggiante.
Oppure una gita a Keukenhof, il più grande giardino all'aperto del mondo, per un Lunedì dell'Angelo
all'insegna della natura e del relax. Per i più piccoli, le tante fattorie didattiche in città organizzano feste con
la tradizionale caccia all'uovo e colazioni pasquali: sulla tavola non può mancare il delizioso dolce paasstol,
con frutta secca e pasta di mandorle. Ma per i giovani, la Pasqua olandese è tutta un'altra musica: sono
numerosi i rock festival organizzati in giro per il paese, come il 'Paaspop'a Schijndel, nel Brabante
Settentrionale, tre giorni con decine di band che si "provano" su diversi palchi. A Copenaghen, invece,
anche se la temperatura non sarà proprio mite la tavola vi conquisterà. Qui si decora con i narcisi e in ogni
casa si prepara l'Albero di Pasqua, con uova dipinte e decorazioni gialle, colore simbolo della festa.
Aringhe, uova, prosciutti affumicati, birra (in particolare la Påskebryg, la birra pasquale, leggermente più
forte rispetto alla bionda normale) e grappa danese ( aqvavit) sono alla base del banchetto della
Resurrezione. Tante le mete da non perdere per gli italiani che scelgono di andare a Nord, a partire dalle
Cucine Reali di Palazzo Christiansborg, che si trova sull'isoletta di Slotsholmen, in pieno centro. Le Cucine
aprono al pubblico il 18 marzo dopo una lunga ristrutturazione: un'esperienza sensoriale fatta di odori, fumi
e vapori. Girando tra le antiche stoviglie in rame e gli arredi dell'epoca di Cristiano X, si scoprono i segreti
dei sontuosi pranzi reali danesi. Per far divertire i bambini c'è Legoland, il parco dedicato ai celebri
mattoncini, che riapre per la nuova stagione il 19 marzo. Piacerà a tutta la famiglia, invece, una visita al
castello di Frederiksborg, del XVII secolo, sulle isolette del piccolo lago Slotsø, a Hillerød, a trenta
chilometri da Copenaghen. È un viaggio di cinquecento anni nella storia danese, illustrata da ritratti, dipinti,
arredi e tappezzerie. Non snobbate anche se facesse freddo una passeggiata al giardino barocco e al
romantico giardino all'inglese.
Offre un viaggio tra sacro e tradizione l' Andalusia. A Siviglia dal 20 al 27 marzo si tiene una delle feste più
originali del Vecchio Continente: la Semana Santa. Per capire la storia del posto, in bilico tra cultura
europea e influssi arabi, vale la pena visitare il Palazzo reale di Alcazar, Patrimonio Unesco dal 1987:
occhio ai giardini, c'è da perdersi nell'intricato labirinto. Approfittatene per fare una gita a Rhonda e al suo
canyon: la gola di El Tajo, 80 metri di strapiombo affacciati al Puente Nuevo.
Meglio un tuffo nella mondanità? Ci spostiamo in Costa Azzurra. A Montecarlo il Festival Printemps des
Arts (dal 19 marzo al 10 aprile), quest'anno dedicato al compositore austriaco Gustav Mahler, attira migliaia
di appassionati con musica, teatro e danza.
Imperdibile una puntata al Casinò: a quello del Montecarlo Bay Hotel, per esempio, gioiello a picco sul
mare con uno strepitoso belvedere. Ci si ferma per un cocktail vista mare, una cena alla celebre Trattoria
del grande Alain Ducasse, una passeggiata tra cascate, giardini firmati Jean Mus, due salti al night club
Jimmy'z e un soggiorno principesco. E in Italia? Gli eventi non mancano. Fiori colorati, piante rare e grandi
prati saranno gli ingredienti della Pasquetta dei Grandi Giardini Italiani con la Caccia al Tesoro Botanico.
Appuntamento il 28 marzo nei tanti parchi: dal Labirinto di Franco Maria Ricci a Fontanellato al Castello
Ruspoli di Vignanello. Per i golosi, a Riva del Garda dal 24 al 28 marzo si svolge Chocomusic, festa del
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cioccolato artigianale, con spettacoli, giochi e tanti laboratori per trasformarsi in maitre chocolatier. I più
sportivi apprezzeranno invece la Festa del Camminare, in Toscana dal 18 al 28 marzo: camminate a tema,
laboratori sul cibo, concerti e giochi. L'appuntamento è a Corfino, nel Parco nazionale dell'Appennino
toscano.
Sempre in Toscana, ma stavolta tra le colline del Chianti, si può trascorrere una vacanza all'insegna dei
sapori del territorio: basta fermarsi a Castello del Nero, antico maniero del XII secolo immerso in ettari di
vigneti, a Tavarnelle Val di Pesa. Per le feste si organizza un pranzo gourmet nel segno della tradizione al
ristorante stellato La Torre, mentre il sommelier dell'hotel propone un percorso di degustazione di vino e
olio alla scoperta della cultura vitivinicola toscana, all'Enoteca del Castello.
A Torgiano, in Umbria, la Pasqua è all'insegna dell'assoluto relax. Il wine resort Le Tre Vaselle della
cantina Lungarotti propone un pacchetto a partire da 299 euro a persona al giorno: camera, aperitivo, cena,
degustazione dei vini, ingresso alla Spa bellaUve e ai Musei del Vino e dell'Olio. Perché la Pasqua sia per
tutti un piacere del corpo, del palato e della mente.
age nda ALPE DI SIUSI MUSICA Dal 20 al 27 marzo si festeggia in quota con concerti sulla neve per la
nuova edizione di Swing on Snow.
UMBRIA BICI Per Pasqua bikeinumbria.it organizza passeggiate in bici tra Spello e Assisi, suggerendo
percorsi ciclabili sulla via degli Ulivi Per esperti e non RIMINI GIOCHI Dal 24 al 28 marzo sulla spiaggia di
Rimini si tiene "Paganello", gara tra i fans del frisbee che sono in arrivo da tutto il mondo
Catania LA DIAVOLATA DI ADRANO "La Diavolata di Adrano", che si svolge nel giorno di Pasqua nel
comune del Parco dell'Etna, risale al 1700 e ripropone in piazza una selva infernale con i diavoli combattuti
dall'arcangelo Michele. Si tratta di una chiara commistione tra elementi pagani e cristiani Messina LA
FESTA DEI GIUDEI Ecco l'appuntamento del Comune di San Fratello, piccolo centro che conta 3500
residenti: mercoledì, giovedì e venerdì santo gli abitanti incarnano i Giudei, indossando il tradizione
costume e giallo e rosso. I colori sono il simbolo della divisa militare dei legionari romani Iglesias LA
PROCESSIONE DEI MISTERI La Settimana Santa di Iglesias (Cagliari) ha molti riferimenti con la
tradizione iberica. Protagonista della processione del Martedì Santo è l'Arciconfraternita del Santo Monte:
per le vie cittadine vengono trasportati sette simulacri che rappresentano la passione di Cristo Cividale del
Friuli IL GIOCO DEL TRUC Qui la Pasqua (e la Pasquetta) fanno rima con l'antichissimo gioco del "Trùc",
gara che consiste nel far scivolare le uova di gallina (sode e colorate) lungo un rialzo di sabbia e colpirne
altre. Partecipano i ragazzi del paese. Chi perde lascia in pegno una moneta Firenze LO SCOPPIO DEL
CARRO Dal 1622 Pasqua si festeggia con lo "Scoppio del Carro"; di fronte alla Cattedrale l'arcivescovo
accende con il fuoco sacro un razzo che dà vita ai fuochi d'artificio. Il carro decorato, detto anche il
"Brindellone", fu creato la prima volta nel 1622. È a forma di torre e viene trainato dai buoi Sulmona LA
MADONNA CHE SCAPPA Durante la Settimana Santa da non perdere "La Madonna che Scappa",
rievocazione scenografica dell'incontro tra la Madre di Gesù e il Cristo risorto. Le origini di questo rito
(organizzato dalla Confraternita dei lauretani) potrebbero risalire al Seicento
le mo stre
MILANO IL SIMBOLISMO A Palazzo Reale omaggio a una delle correnti più originali dell'arte Fino al 5
giugno TORINO MATISSE A Palazzo Chiablese è in programma l'esposizione "Matisse e il suo tempo"
Fino al 15 maggio VENEZIA IL RINASCIMENTO Al Museo Correr l'arte di Andrea Schiavone tra
Parmigianino, Tintoretto e Tiziano Fino al 10 aprile TREVISO ESCHER La mostra delle opere
dell'illustratore è di scena al Museo di Santa Caterina Fino al 3 aprile BOLOGNA L'EGITTO Al Museo
Civico Archeologico c'è la grande esposizione dedicata ai tesori millenari di Leiden Fino al 17 luglio FORLÌ
PIERO DELLA FRANCESCA Il complesso monumentale di San Domenico ospita "Indagine su un mito",
250 opere del maestro del Quattrocento Fino al 26 giugno FERRARA BOLDINI Al Castello Estense potete
ammirare vari capolavori di Giovanni Boldini e Filippo de Pisis Fino al 5 giugno
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www.gnammo.com www.sailandveggie.eu. PER SAPERNE DI PIÙ
Foto: LE IMMAGINI Costumi, bandiere araldiche e fasce: i figuranti in costume aspettano in piazza (a
Firenze) lo "Scoppio del carro", festa tradizionale di Pasqua Sotto: relax al sole tra i fiori variopinti di
Amsterdam, nella top ten delle capitali europee per le vacanze di primavera
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Liberalizzazioni. Al Senato i lavori proseguono a rilento ROMA
Legge concorrenza, ancora rinviati i nodi taxi, notai e hotel
LO SCONTRO Federalberghi : salvare la norma per gli sconti più alti rispetto ai portali online No delgoverno ad anticipo deregulation postale EMENDAMENTI APPROVATI Nuovi obblighi di comunicazioneper le farmacie aperte fuori orario Resta ai tribunali la gestione del registro successioniCarmine Fotina
pGli incoraggiamenti, o sarebbe meglio dire le sferzate, giunte dalla Commissione europea per ora non
hanno sortito effetti: in Parlamento il disegno di legge concorrenza continua a vivacchiare tra qualche
modifica secondaria e diversi rinvii. Il nuovo pacchetto di emendamenti dei relatori da presentare in
commissione Industria al Senato, sui temi più attesi quali noleggio con conducente, srl semplificate, notai e
farmaci, contrariamente alle attese dovrebbe arrivare solo la prossima settimana. Oggi, ha preannunciato
Luigi Marino (Ap), relatore del provvedimento insieme a Salvatore Tomaselli (Pd), dovrebbero essere
presentati altri emendamenti aggiuntivi «interessanti ma non risolutivi». Intanto una sfilza di emendamenti
che erano stati già accantonati su temi sensibili, come le società tra professionisti, i notai e la distribuzione
di farmaci, sono stati nuovamente rinviati. E sono solo tre i ritocchi approvati nella giornata di ieri. Il primo di
fatto restringe i margini per le farmacie che vogliono restare aperte «in orari e in periodi aggiuntivi rispetto a
quelli obbligatori»: in futuro, oltre all'autorità sanitaria competente e alla clientela, dovranno informare
anche l'Ordine provinciale dei farmacisti. Il secondo emendamento che ha ricevuto il via libera in
commissione sopprime l'articolo che prevedeva il passaggio della tenuta del registro delle successioni dalle
cancellerie dei tribunali al consiglio nazionale del notariato. Il terzo, infine, dispone entro 180 giorni
l'adozione del «regolamento di organizzazione del Banco nazionale di prova per le armi da fuoco portatili e
per le munizioni commerciali». «Domani (oggi, ndr) speriamo di entrare nel vivo» sospira il sottosegretario
allo Sviluppo economico, Antonio Gentile (Ncd), che non può nascondere le incertezze relative alla norma
che in questi giorni sta spaccando il governo: da un lato il ministero dei Beni culturali, dall'altro lo Sviluppo
che fa leva su un parere ricevuto dagli uffici del sottosegretario alle Politiche europee. Il ministro del Mibact
Dario Franceschini, supportando la posizione espressa con forza anche ieri da Federalberghi, intende
preservare la norma che cancella le clausole contrattuali che vietano agli hotel di offrire direttamente prezzi
migliori rispetto a quelli proposti attraver- so piattaforme online tipo Booking ed Expedia. Il relatore Marino fa
capire l'aria che tira: «L'unica modifica a cui si lavora è la notifica alla Commissione europea. Chiediamo a
Bruxelles un parere legislativo perché se la legge entra in vigore così come previsto da Montecitorio
rischiamo l'infrazione e la multa». Marino include questo tema tra quelli che hanno bisogno di una
risoluzione politica, al pari dei farmaci, il registro delle lobby,i notai, le società a responsabilità limitate
semplificate, le assicurazioni: «Verranno affrontati la prossima settimana, perché sono gli ultimi». La stessa
sorte dovrebbe toccare alle norme sul noleggio con conducente, scavalcando la temuta manifestazione dei
tassisti prevista a Roma per venerdì. Nel frattempo emergono posizioni chiare, con conseguenti polemiche,
sulla de- terminazione delle tariffe Rc auto al Sud e sulla liberalizzazione del mercato postale. Nel primo
caso è lo stesso Marino ad escludere ulteriori modifiche dopo l'emendamento che ha depotenziato il
meccanismo di parificazione delle tariffe per gli automobilisti virtuosi del Sud che era stato fatto inserire alla
Camera da alcuni parlamentari Pd e M5S del Mezzogiorno. È stato invece il governo, esprimendo parere
contrario in commissione Industria, a bocciare gli emendamenti bipartisan presentati all'articolo 25 che
puntano ad anticipare di un anno (dal giugno 2017 al giugno 2016) l'abolizione dell'area di riserva delle
Poste sulla notifica di atti giudiziari e multe. Secondo Fise Are, l'associazione degli operatori postali privati
di Confindustria, la decisione di mantenere la data del 2017 «contrariamente al parere di Antitrust, Autorità
per le comunicazioni, Anac e Commissione Ue e a quello dei relatori e di tutte le forze politiche, andrebbe a
discapito dei cittadini su cui continuano a gravare i costi del servizio ancora in monopolio».
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Il ministero definisce «storico» l'accordo con la famiglia romana dopo un contenzioso di 40 anni
Tre mostre, poi una sede definitiva: accordo sui Marmi Torlonia
Paolo Conti
Dopo quarant'anni di battaglie culturali (prima tra tutte, quella di Antonio Cederna, partita sul «Corriere della
Sera» nel 1977), di polemiche, liti, interrogazioni parlamentari, finalmente la splendida collezione dei Marmi
Torlonia torna visibile al pubblico. Prima con una mostra temporanea di 60-90 pezzi scelti tra i 620
complessivi (tra greci e romani), tutti mirabili, che entro il 2017 verranno esposti a Palazzo Caffarelli a
Roma (su suggerimento del sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce) e saranno oggetto di altre
due mostre temporanee, una a New York e l'altra in una capitale europea (Parigi?). Poi una sede definitiva
per l'intero corpus , che ritroverà il nome storico di Museo Torlonia, in una prestigiosa sede romana
(palazzo Valentini o uno di proprietà degli stessi Torlonia?)
Ecco il frutto, una volta tanto ben positivo, della lunga trattativa tra Stato italiano e principi Torlonia
quarant'anni dopo l'indimenticabile vulnus culturale (la trasformazione di palazzo Torlonia alla Lungara a
Roma, nel 1976, in miniappartamenti con l'ammassamento in tre stanzoni dell'intera collezione e la
chiusura alle visite). Ieri il giovane rappresentante della famiglia Torlonia (e della fondazione che ne porta il
nome) Alessandro Poma Murialdo ha girato esplicitamente pagina sostenendo che i Marmi Torlonia «sono
un patrimonio della famiglia ma anche dell'umanità» assicurando l'impegno per una definitiva fruizione
pubblica. Il ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini, regista soddisfatto dell'intesa, ha parlato di
«risultato storico» sottolineando di non aver mai usato l'aggettivo prima di ieri: era la giusta occasione per
farlo.
La cura della mostra verrà affidata a Salvatore Settis affiancato da un comitato d'onore di cui fa parte
l'archeologo Carlo Gasparri, attento conoscitore, nei suoi minimi particolari, della collezione Torlonia.
Franceschini ha anche sottolineato il valore di un'intesa che colloca sullo stesso piano l'interesse dello
Stato e quello di un privato titolare di uno bene culturale unico al mondo: nessuna contrapposizione ma un
obiettivo comune. Un esempio per futuri accordi pubblico-privato, finalmente al riparo da antistoriche
demonizzazioni ideologiche.
Come hanno spiegato Settis e Gasparri, rivedere la collezione Torlonia significherà ritrovare le radici stesse
del collezionismo romano, delle fondamenta su cui si basa il concetto moderno di museo. Dall'inizio
dell'Ottocento i Torlonia acquisirono tutte le principali collezioni romane: la splendida Giustiniani, e poi
quelle legate ai Savelli, ai Cesi, ai Pio da Carpi, le altre dello studio di Bartolomeo Cavaceppi, i pezzi
ritrovati nelle sterminate proprietà Torlonia. Altro sorprendente capitolo sarà lo studio degli interventi sei-
settecenteschi sulle sculture originali, secondo il raffinato gusto dell'epoca. L'enigmatico volto della
Fanciulla Torlonia da Vulci è stato già scelto come simbolo dell'operazione. Guarda lontano, sembra una
nostra contemporanea. Capita sempre con la grande arte.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto: La Fanciulla Torlonia , scultura etrusca ritrovata a Vulci (Viterbo), numero 489 nel catalogo della
collezione
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il fenomeno MADE IN ITALY IN VENDITA Ma c'è anche chi non cede alle lusinghe
Le nostre stelle (alberghiere) ora brillano con gli stranieri
Il San Domenico di Taormina acquistato per 52,5 milioni dall'emiro del Qatar Quanti gioielli dell'ospitalitàitaliana in mano russa, turca, americana e inglese MAGNIFICENZA L'Aldrovandi di Roma rilevato da unturco Alla Belmond il Cipriani STATUNITENSE La Starwood di Barrack possiede il Gallia e a Venezia ilDanieliAndrea Cuomo
Il San Domenico di Taormina, uno dei più esclusivi alberghi italiani, è finito nella mani di Hamad bin Jassim
Al-Thani. L'emiro del Qatar ha sborsato per l'ex monastero dei frati domenicani 52,5, gestione compresa.
Secondo quanto dichiara l'avvocato Giorgio Lener al quotidiano La Sicilia , la comunicazione ufficiale è
stata rinviata solo per una questione burocratica. Il bando infatti prevedeva che la procedura concordataria
sarebbe stata vincolata a un'offerta non inferiore a 53,377 milioni di euro, mentre l'emiro si è «fermato» a
52,5 milioni, cifra comunque molto più alta delle altre offerte. Lener, che si occupa della cessione dei sei
alberghi siciliani di Acqua Marcia (oltre al San Domenico ci sono il Des Etrangers di Siracusa, l'Excelsior di
Catania, le Palme, l'Excelsior e Villa Igiea di Palermo), dovrà dare il via libera malgrado il piccolo ribasso. In
ogni caso la questione dovrà essere definita entro il 31 marzo prossimo. Un altro pezzo della grande
hôtellerie italiana che finisce nelle mani straniere. Tra le catene che hanno più alberghi in Italia c'è la
Starwood del libano-americano Tom Barrack, che possiede una trentina di grandi alberghi tra i quali il
Westin Excelsior di Firenze, l'Excelsior Gallia e il Westin Palace di Milano, quattro alberghi a Porto Cervo in
Sardegna (il Cervo Hotel, l'hotel Cala di Volpe, il Pitrizza e il Romazzino), il St. Regis e l'Excelsior di Roma
e il Danieli di Venezia. Tra le ultime acquisizioni della catena statunitense anche il Gritti Palace, storico
hotel 5 stelle a due passi da piazza San Marco, tappa fissa di personaggi di spicco come l'ex presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano o Woody Allen. Naturalmente non potevano mancare i russi. Che sono
arrivati con i loro rubli guadagnati con il gas e nel carrello della spesa hanno messo alcuni dei migliori
alberghi italiani. Come il Forte Village di Santa Margherita di Pula in Sardegna. Passato un paio di anni fa
dalle mani di Emma Marcegaglia a quelle Musa e Mavlit Bazhaev, due fratelli ceceni molto amici di Vladimir
Putin che hanno messo sul tavolo 180 milioni. Come rifiutare? Non solo arabi e russi, anche i turchi
recentemente hanno fatto shopping alberghiero da noi, prendendosi l'Aldrovandi Villa Borghese, tra il
Bioparco e i Parioli a Roma. Con trattative molto riservate i proprietari, i fratelli Francesca e Ugo Ossani lo
hanno di recente venduto al gruppo turco Dogus del «Re Mida» turco, l'imprenditore Ferit Faik Sahenk, che
possiede anche catene televisive e giornali (13 tv e 20 giornali) e che in Italia già vanta il Capri Palace di
Anacapri, anch'esso affiliato alla catena dei Leading. Il prezzo? Riservatissimo. E poi c'è la Belmond,
società inglese che nasce nel 2014 come rebrandering del colosso Orient Express. In Italia la catena
possiede alcuni alberghi decisamente «iconici». Come il Caruso di Amalfi, lo storico Cipriani di Venezia, lo
Splendido and Hotel Splendido Mare di Portofino e il Villa San Michele di Firenze. Ma per fortuna restano
anche hotel storici nelle mani italiane. Spesso ancora delle stesse famiglie che li hanno fondati. Ne trovate
alcuni esempi in questa pagina. Sperando che non diventino presto le nuove prede di appetiti stranieri.
QUELLI CHE RESISTONO È il più importante albergo di Capri, di proprietà della famiglia Morgano dal
1982. È un caso di albergo nato straniero e diventato italiano con il tempo: fu fondato da George Sidney
Clark, medico inglese convinto che il clima dell'isola fosse un toccasana. Creò una clinica di lusso poi piano
piano trasformatosi in hotel nel 1861. Poi la proprietà passò al maggiordomo Federico Serena, che fu poi
anche sindaco di Capri; quindi alla Sia, la Società Italiana Alberghi, al messicano Felix Mechoulam e a Max
Grundig, magnate degli elettrodomestici. QUISISANA (CAPRI) Un gioiello diventato «caprese» soltanto nel
1982 Fu fondato da un medico inglese e fu dei Grundig È l'albergo che sta in cima a Trinità de' Monti a
Roma, celebre anche per ospitare nel rooftop un ristorante stellato, Imàgo, condotto dallo chef Francesco
Apreda. Proprietario e direttore è Roberto E. Wirth, quinta generazione di una famosa dinastia di albergatori
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svizzeri nata con Franz-Josef Bucher, considerato uno dei pionieri dell'industria alberghiera in Europa. I
Wirth arrivarono a Roma nel 1890 e nel 1921 presero in mano l'Hassler con Oscar Wirth, padre di Roberto,
nato nel 1950 a Roma. HASSLER (ROMA) Un angolo di Svizzera in cima a Trinità de' Monti I Wirth sono
albergatori da cinque generazioni Il Pellicano è un rifugio segreto nel cuore dell'Argentario, nella bassa
Toscana, dedicato agli amanti del «lusso a piedi scalzi». L'albergo fu costruito a metà degli anni Sessanta
da Michael e Patricia Graham come loro casa per coronare la loro romantica storia d'amore. Poi i due
tornarono in Inghilterra e la proprietà passò al loro amico Roberto Sciò, padre dell'attrice Yvonne, che
mantenendo l'integrità del luogo, lo trasformò nell'hotel di punta dell'Argentario, con tanto di ristorante
stellato. IL PELLICANO Nato come coronamento di una storia d'amore è il simbolo del «lusso a piedi
scalzi» dell'Argentario Il Grand Hotel Et de Milan è l'unico cinque stelle milanese rimasto a gestione
familiare. La proprietaria è Daniela Bertazzoni, una donna piena di energia. Nato come Albergo di Milano,
oggi Grand Hotel et de Milan, fu inaugurato a due passi dal Teatro alla Scala sabato 23 maggio 1863 in un
edificio di dimensioni più ridotte rispetto all'attuale. Tra i suoi ospiti il maestro Giuseppe Verdi che qui scelse
di soggiornare stabilmente dal 1872 e che qui compose l'«Otello» e il «Falstaff». GRAND HOTEL ET DE
MILAN (MILANO) L'unico «5 stelle» milanese a gestione familiare Qui Verdi compose l'«Otello» e il
«Falstaff» È un albergo che da 136 anni, da quando fu costruito nel 1880, è in mano sempre alla famiglia
Gambardella. L'edificatore fu Giuseppe Gambardella, ma all'epoca si trattava di una residenza privata. Poi
nel 1904 arrivarono le prime stanze per gli ospiti. Oggi l'albergo, affacciato su uno scenario di
incomparabile bellezza e dotato di due ascensori e un sentiero di spettacolare bellezza, è gestito dalle
nipoti di Giuseppe, Giusi e Ninni Gambardella, che si occupano personalmente del benessere degli ospiti.
HOTEL SANTA CATERINA (AMALFI) Un balcone affacciato sulla costiera amalfitana da 136 in mano alla
famiglia Gambardella Il San Pietro di Positano nasce dal sogno di Carlo Cinque, «Carlino» per gli amici,
che il 29 giugno 1970 inaugurò nel cuore della costiera amalfita un emblema dell'accoglienza positanese e
un gioiello dell'ospitalità alberghiera italiana. Dopo la scomparsa di Carlino nel 1984, furono i nipoti
Salvatore e Virginia a occuparsi dell'albergo e a portarlo in Relais&Chateaux. Poi il San Pietro passa sotto
la guida di Virginia, e dei figli Carlo e Vito Cinque. Il San Pietro è oggi la più grande realtà imprenditoriale di
Positano. SAN PIETRO (POSITANO) La realizzazione del sogno di «Carlino» Cinque oggi gestito dalla
nipote Virginia e dei pronipoti
Foto: CONVENTO A 5 STELLE Un'immagine dell'albergo San Domenico di Taormina, in provincia di
Messina. Ricavato da un antico convento dei frati domenicani, è stato acquisito dallo sceicco del Qatar
Hamad bin Jassim Al-Thani, per una cifra di 52,5 milioni
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Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Lettori: n.d. Dir. Resp.: Raffaela Vitulano
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SARANNO COSTRUITE DALLA CONTROLLATA NORVEGESE VARD
Fincantieri, quattro navi per Pinault Contratto da 500 milioni di dollari
LUIGI GRASSIA
Fincantieri annuncia che la cont roll ata Va rd (società norvegese attiva nella progettazione e costruzione di
mezzi offshore e navi speciali) ha firmato una lettera di intenti con l'armatore francese Ponant (gruppo
Artemis della famiglia Pinault) per realizzare quattro navi da crociera di lusso di piccole dimensioni.
L'accordo segna l'ingresso di Vard nel segmento crocieristico. L'ammontare del contratto non è stato
comunicato dai gruppi inte ress ati ma secondo operatori del settore tenendo presente commesse analoghe
si può ipotizzare un valore di mezzo miliardo di dollari. Le quattro unità saranno lunghe 128 metri e larghe
18 e avranno una stazza lorda di circa 10.000 tonnellate. Potranno raggiungere una velocità di 15 nodi e
ospitare 180 passeggeri (in 92 cabine) e 110 membri dell'equipaggio. Le consegne sono previste in
Norvegia tra l'estate del 2018 e quella del 2019. Fincantieri ha già costruito per Ponant quattro unità,
consegnate f ra il 2010 e il 2015. Fincantieri possiede il 55,63% del capitale di Vard e ne consolida
integralmente i risultati. Fincantieri è uno dei più importanti complessi cantieristici al mondo, leader nella
progettazione e costruzione di navi da crociera e operatore di riferimento in tutti gli altri settori, dalle navi
militari ai mega-yacht. Il gruppo ha sede a Trieste e in oltre 230 anni di storia della marineria ha costruito
più di 7.000 navi. Con quasi 21.000 dipendenti, di cui circa 7.700 in Italia, e 21 stabilimenti in quattro
continenti, Fincantieri è oggi il principale costruttore navale occidentale e ha nel suo porta fo glio clienti i
maggiori operatori di crociere al mondo, oltre che la Marina militare italiana, e la Us Navy, e a numerose
Marine estere, ed è partner delle principali aziende europee della difesa nell'ambito di programmi
sovrannazionali. c
Foto: Leader nelle crociere Fincantieri è il primo gruppo al mondo nella costruzione di navi per questo
settore
Foto: ANSA
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