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CEntro funzionale per la previsione meteorologica e il monitoraggio MeteoPluvioIDrometrico e delle frane

Settore Programmazione Interventi di Protezione

Civile sul TerritorioRegione Campania

Rapporto d’evento

29 - 30 aprile 2006 nel territorio dell’isola di Ischia

Precipitazioni orarie dalle ore 07:00 del giorno 29 alle ore 09:00 del giorno 30 aprile 2006

0,01,02,03,04,05,06,07,08,09,0

10,011,012,013,014,015,016,017,018,019,020,021,022,023,024,025,0

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Ischia Porto (NA)Stazione pluviometrica meccanica di

Centro Funzionale per la previsione meteorologica e il monitoraggio meteoidropluviometrico e delle frane

Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul Territorio Area Generale di Coordinamento Ecologia, Tutela dell'Ambiente, Ciclo Integrato delle Acque e Protezione Civile Regione Campania

Centro Direzionale, Isola C3 80143 – Napoli Tel. 081 2323806

Fax. 081 2323851

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Istituito con D.G.R. 21 dicembre 2001, n. 6940, come Servizio 04 del Settore Programmazione Interventi di Protezione Civile sul territorio, il “Centro Funzionale per la previsione meteorologica e il monitoraggio meteoidropluviometrico e delle frane” ha iniziato le sue attività nell’ottobre 2002, all’atto del trasferimento alla Regione Campania dell’Ufficio Compartimentale di Napoli del Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale (SIMN) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, avvenuto ai sensi del D. Lgs. 112/98 e del relativo D.P.C.M. attuativo del 24 luglio 2002.

Individuato con D.P.G.R. n. 299 del 30 giugno 2005 quale Centro Funzionale Regionale ai sensi e per gli effetti della Direttiva P.C.M. 27 febbraio 2004 e s.m.i., il Centro ha conseguito, in data 01 settembre 2005, il formale riconoscimento dello stato di attività e operatività, rilasciato dal Dipartimento della Protezione Civile, ottenendo contestualmente l’autorizzazione ai fini dell’autonoma emissione degli avvisi regionali di condizioni meteo avverse e diventando, così, componente istituzionale della rete dei centri funzionali regionali, organismo che, insieme al Dipartimento della Protezione Civile, assicura la gestione del sistema di allertamento nazionale (statale e regionale) per il rischio idrogeologico e idraulico ai fini di protezione civile, secondo gli indirizzi operativi stabiliti dalla Direttiva.

Attraverso una struttura organizzativa articolata in tre aree integrate, dedicate: - alla raccolta, concentrazione, elaborazione, archiviazione e validazione dei dati rilevati; - all’interpretazione e all’utilizzo integrato dei dati rilevati e delle informazioni prodotte dai

modelli previsionali relativi al dominio territoriale di competenza; - alla gestione del sistema di scambio informativo,

il Centro Funzionale fornisce il supporto alle decisione delle autorità di protezione civile competenti per gli allertamenti, attuando in tempo reale e con modalità integrata, per 365 giorni all’anno, le fasi di previsione meteorologica, di monitoraggio diretto e strumentale e di valutazione delle criticità idrogeologiche e idrauliche in atto e attese.

Al Centro, inoltre, nell’ambito delle pianificazioni di emergenza tuttora vigenti per il territorio regionale (comuni di Sarno, Siano, Quindici, Bracigliano, San Felice a Cancello, Cervinara, Pietrastornina, Nocera Inferiore, Ischia etc.) sono state attribuite le funzioni di vigilanza meteorologica sul territorio regionale e di sorveglianza e monitoraggio idropluviometrico in tempo reale per l’attivazione degli stati di allerta (attenzione, preallarme e allarme) ai fini di protezione civile.

Redazione editoriale:Centro Funzionale per la previsione meteorologica e il monitoraggio meteoidropluviometrico e delle frane

Direzione e Coordinamento attività:Ing. Mauro Biafore (Dirigente Responsabile)

Analisi meteorologica:Dott. Giuseppe Fattorusso (Responsabile Emissione Previsioni Meteorologiche) Dott. Francesca Napoli (Modellistica numerica e nowcasting meteorologico) Sig. Andrea Monda (Elaborazione e analisi dati di output dei modelli meteo)

Caratterizzazione Idrologica:Ing. Luigi Cristiano (Analisi integrata meteoidrologica e valutazione afflussi) Ing. Matteo Gentilella (Validazione dati, elaborazioni e analisi idrologica)

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Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 3

INDICE

1. PREMESSA

2. RUOLI E COMPITI DEL CENTRO FUNZIONALE NELL’AMBITO DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO NAZIONALE PER IL RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDRAULICO AI FINI DI PROTEZIONE CIVILE

3. ANALISI METEOROLOGICA

4. CARATTERIZZAZIONE IDROLOGICA

4.1. PLUVIOMETRIA NELL’ISOLA DI ISCHIA

5. VALUTAZIONE EX-POST DELLE CARATTERISTICHE METEO-IDROLOGICHE

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1. PREMESSA

Immediatamente dopo l’evento franoso verificatosi intorno alle ore 07:00 del 30 aprile 2006

nell’isola di Ischia (località Pilastri – via Arenella), il Centro Funzionale per la previsione

meteorologica e il monitoraggio meteoidropluviometrico e delle frane ha predisposto il “rapporto

preliminare d’evento”, redatto in via speditiva allo scopo di fornire ogni elemento informativo utile

ai fini di una prima interpretazione della situazione meteorologica intervenuta e della valutazione

dei fenomeni idrologici conseguenti.

Con il presente, portata a termine la preannunciata ed eseguita fase di approfondimento e

verifica degli aspetti meteo-idrologici caratterizzanti l’evoluzione del fenomeno, vengono esposti i

risultati finali e particolareggiati dello studio effettuato, che, in analogia a quelli dei precedenti

rapporti pubblicati, vanno interpretati alla stregua di un contributo tecnico e scientifico, che si spera

possa essere di immediata fruibilità e utilità ai fini della comprensione delle peculiarità dell’evento

Rispetto all’impostazione editoriale adottata nei precedenti rapporti, si è ritenuto qui

necessario riportare, in anteposizione ai paragrafi descrittivi delle analisi meteorologiche e

idrologiche dell’evento, alcuni elementi informativi inerenti ai nuovi compiti assegnati al Centro

Funzionale nell’ambito dei provvedimenti, adottati dal Dipartimento della Protezione Civile della

Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Giunta Regionale della Campania, che hanno

ridisegnato il quadro istituzionale e la ripartizione, fra lo Stato e le Regioni, delle competenze in

materia di vigilanza meteorologica e gestione del sistema di allertamento nazionale (statale e

regionale) per il rischio idrogeologico e idraulico ai fini di protezione civile.

2. RUOLI E COMPITI DEL CENTRO FUNZIONALE NELL’AMBITO DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO NAZIONALE PER IL RISCHIO IDROGEOLOGICO E IDRAULICO AI FINI DI PROTEZIONE CIVILE

Individuato, con D.P.G.R. n. 299 del 30 giugno 2005, quale Centro Funzionale Regionale ai

sensi e per gli effetti della Direttiva P.C.M. 27 febbraio 2004 e s.m.i., il Centro ha conseguito, in

data 01 settembre 2005, il formale riconoscimento dello stato di attività e operatività, rilasciato dal

Dipartimento della Protezione Civile, ottenendo contestualmente l’autorizzazione ai fini

dell’autonoma emissione degli avvisi regionali di condizioni meteo avverse e diventando, così,

componente effettiva della rete dei centri funzionali regionali, organismo istituzionale che, insieme

al Dipartimento della Protezione Civile, assicura la gestione del sistema di allertamento nazionale

per il rischio idrogeologico e idraulico ai fini di protezione civile, secondo gli indirizzi operativi

stabiliti dalla Direttiva.

Nell’ambito della rete dei centri funzionali regionali, ideata e progettata con i provvedimenti

legislativi (l. 267/98 “Sarno”, D.P.C.M. 15/12/1998, Ordinanza 3134/2001 etc.) adottati dallo Stato

per far fronte alle emergenze idrogeologiche conseguenti agli eventi alluvionali in Campania

(Sarno, maggio 1998) e in Calabria (Soverato, settembre 2000), il Centro Funzionale fornisce il

supporto alle decisione delle autorità di protezione civile competenti per gli allertamenti, attuando

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Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 5

in tempo reale e con modalità integrata, per 365 giorni all’anno e, se necessario, in H24, le fasi di

previsione meteorologica, di monitoraggio diretto e strumentale e di valutazione delle criticità

idrogeologiche e idrauliche in atto e attese.

Al Centro, inoltre, nell’ambito delle pianificazioni di emergenza tuttora vigenti per il territorio

regionale (comuni di Sarno, Siano, Quindici, Bracigliano, San Felice a Cancello, Cervinara,

Pietrastornina, Nocera Inferiore, Ischia etc.) sono state attribuite le funzioni di vigilanza

meteorologica sul territorio regionale e di sorveglianza e monitoraggio pluviometrico in tempo reale

per l’attivazione degli stati di allerta (attenzione, preallarme e allarme) ai fini di protezione civile.

Quotidianamente, sulla base dei dati e dei modelli analizzati, alle ore 10:30 viene emesso il

bollettino meteorologico regionale a fini di protezione civile, validato e trasmesso alla contigua Sala

Operativa Regionale Unificata e da questa diffuso a tutti i circa 600 soggetti istituzionali, facenti

parte del sistema integrato di protezione civile (Dipartimento della Protezione Civile,

amministrazioni centrali e periferiche dello stato, settori regionali ed enti locali, gestori dei servizi e

delle infrastrutture, etc.).

In presenza di particolari situazioni meteorologiche, stimate sulla base dell’analisi degli

output della modellistica previsionale numerica, viene emesso l’avviso regionale di condizioni

meteo avverse, a cui può far seguito, in dipendenza della valutazione degli effetti al suolo attesi

sulle 8 zone di allertamento definite sul territorio regionale, l’emissione, entro le ore 15:00,

dell’avviso regionale di criticità idrogeologica e idraulica, attraverso il quale vengono stabiliti, per

ogni zona di allertamento, i livelli di criticità (ordinaria, moderata, elevata) a cui corrispondono le

predeterminate fasi di attivazione del sistema di allertamento regionale (attenzione, preallarme,

allarme), gestite e coordinate dalla Sala Operativa con il concorso di tutte le componenti del sistema

integrato di protezione civile.

Durante l’allertamento, il Centro controlla H24 l’evoluzione della situazione

idrometeorologica, attraverso il monitoraggio in tempo reale delle precipitazioni e dei livelli

idrometrici, confrontandone i valori osservati con i valori soglia dei precursori individuati, al fine

dell’eventuale attivazione degli stati di allerta di livello superiore o del rientro in condizioni di

normalità.

Sia le procedure adottate che le fasi operative, codificate nel modello gestionale sviluppato

dal Centro, approvato e adottato con il citato D.P.G.R. 299/2005, sono assistite da un sistema

informativo dedicato che diffonde le informazioni in tempo reale ai terminali della Sala Operativa, i

cui operatori provvedono al riscontro immediato, attraverso i presidi territoriali, delle situazioni di

effettiva criticità sul territorio e all’eventuale adozione degli interventi di primo contrasto degli

effetti.

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2. ANALISI METEOROLOGICA

L’ultima settimana del mese di aprile 2006 è stata caratterizzata, su tutta la penisola italiana,

da condizioni generalizzate di tempo perturbato, causate dalla diffusa instabilità atmosferica indotta

dalla concomitanza di più strutture depressionarie e che hanno determinato il verificarsi di

precipitazioni sparse e l’innesco di locali rovesci e temporali che si sono protratti fino alla giornata

del 30 aprile.

Lo studio dell’evoluzione a scala sinottica dell’evento meteorologico è stato condotto sulla

base della serie di mappe di analisi del campo di pressione al suolo, dell’altezza di geopotenziale

alla quota di 500 hPa e dell’umidità a 700 hPa, elaborate dall’USAM (Ufficio Generale per lo

Spazio Aereo e la Meteorologia dell’Aeronautica Militare) e mediante l’utilizzo delle carte dei

fronti del METOFFICE (Ufficio Meteorologico della Gran Bretagna).

La mappa del geopotenziale a 500 hPa del 25 aprile mostra una struttura ciclonica di origine

nord-africana, in movimento verso le regioni centro-meridionali, con conseguente apporto di

correnti caldo-umide e contestuale transito di un cavo d’onda di origine settentrionale sul Nord

Italia, con relativo apporto di aria fredda (fig.1).

Il 27 aprile si forma sulla penisola una debole saccatura che determina condizioni di generale,

seppur debole, instabilità (fig. 2).

Figura 1: Mappa di analisi dell’altezza di geopotenziale e temperatura a 500 hPa alle 00UTC del 25 aprile 2006.

Figura 2: Mappa di analisi dell’altezza di geopotenziale e temperatura a 500 hPa alle 00UTC del 27 aprile 2006.

Le mappe del 28 aprile del geopotenziale a 500 hPa (fig. 3) e dell’analisi dei fronti (fig. 4)

evidenziano la presenza di un minimo in quota, collegato ad un minimo depressionario al suolo

localizzato sul basso Tirreno, nonché la presenza di una saccatura con un minimo molto più

profondo, localizzato sulla penisola scandinava. Proprio l’approfondimento di tale struttura ha

comportato, nelle due giornate successive del 29 e 30 aprile, un nuovo impulso di aria fredda che è

andato ad alimentare la depressione sull’Italia, con il conseguente accentuarsi delle condizioni di

instabilità, in particolar modo sulle regioni settentrionali, come si desume dalle figg. 5 e 7 relative

alla situazione del geopotenziale a 500 hPa.

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Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 7

Tale impulso è chiaramente visibile anche nell’immagine delle 00UTC del METEOSAT 7

nel canale dell’infrarosso termico (fig. 11).

Le figg. 6 ed 8, relative alla pressione al suolo rilevata negli stessi giorni, rivelano, inoltre, la

stazionarietà del minimo al suolo.

La forte instabilità, presente nella colonna atmosferica sovrastante la penisola nei giorni 29 e

30 aprile, è, infine, confermata anche dall’elevato tasso d’umidità presente nell’atmosfera e

dall’avvezione di vorticità positiva in atto, desumibili dall’esame delle figg. 9 e 10.

Figura 3: Mappa di analisi dell’altezza di geopotenziale e temperatura a 500 hPa alle 00UTC del 28 aprile 2006.

Figura 4: Mappa di analisi dei fronti alle 00UTC del 28 aprile 2006.

Figura 5: Mappa di analisi dell’altezza di geopotenziale e temperatura a 500 hPa alle 00UTC del 29 aprile 2006.

Figura 6: Mappa di analisi della pressione al suolo e della temperatura ad 850 hPa alle 00UTC del 29 aprile 2006.

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Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 8

Figura 7: Mappa di analisi dell’altezza di geopotenziale e temperatura a 500 hPa alle 00UTC del 30 aprile 2006.

Figura 8: Mappa di analisi della pressione al suolo e della temperatura ad 850 hPa alle 00UTC del 30 aprile 2006.

Figura 9: Mappa di analisi della vorticità a 500hPa e dell’umidità a 700hPa alle 00UTC del 29 aprile 2006.

Figura 10: Mappa di analisi della vorticità a 500hPa e dell’umidità a 700hPa alle 00UTC del 30 aprile 2006.

Figura 11: Immagine Meteosat-IR del 29 aprile 2006 ore 00:00 UTC..

Figura 12: Immagine Nefodina del 29 aprile 2006 ore 00:00UTC.

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Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 9

Solamente a partire dal pomeriggio del 30 aprile, il minimo sul Tirreno inizia a traslare

lentamente verso levante e la pressione comincia a rimontare sulla penisola, favorendo un generale

miglioramento delle condizioni meteorologiche. Simili condizioni d’instabilità atmosferica,

alimentate da impulsi d’aria inizialmente caldo-umida e poi più fredda, hanno favorito, a scala

locale sul territorio campano, rovesci di pioggia nonché l’innesco di celle temporalesche, come è

possibile evincere anche dalle figg. 12÷16 che mostrano il prodotto nefodina dell’USAM per

l’analisi dei cumulonembi, con vari step temporali rilevati nel periodo che va dalle 00:00 UTC del

29 aprile alle 12:00 UTC del 30 aprile, e dalle figg. 17 e 18 che mostrano l’attività elettrica sull’area

campana dalle 00:00 UTC del 29 aprile alle 23:59 del 30 aprile (prodotto CESI-SIRF).

Figura 13: Immagine Nefodina del 29 aprile 2006 ore 06 UTC.. Figura 14: Immagine Nefodina del 30 aprile 2006 ore 00UTC.

Figura 15: Immagine Nefodina 30 aprile 2006 ore 06:15UTC. Figura 16: Immagine Nefodina 30 aprile 2006 ore 12UTC.

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Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 10

Figura 17: Immagine CESI-SIRF del 29 aprile 2006 dalle ore 00:00 UTC alle ore 23:59 UTC.

Figura 18: Immagine CESI-SIRF del 30 aprile 2006 dalle ore 00:00 UTC alle ore 23:59 UTC.

Nella serie delle figure 19÷22 è riportata l’evoluzione, con vari step temporali rilevati nel

periodo che va dalle 00:15 UTC del 29 aprile alle 12:00 UTC del 30 aprile, del Meteosat 8 nel

canale dell’infrarosso (a 10.8 m)

Figura 19: Immagine Meteosat8-IR del 29 aprile 2006 ore 00:15UTC.

Figura 20: Immagine Meteosat8-IR del 29 aprile 2006 ore 18:00UTC.

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Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 11

Figura 21: Immagine Meteosat8-IR del 30 aprile 2006 ore 00:00UTC.

Figura 22: Immagine Meteosat8-IR del 30 aprile 2006 ore 12:00UTC.

Nella serie delle figure 23÷29 è riportata l’evoluzione esaoraria, dalle 00UTC del 29 aprile

alle 12UTC del 30 aprile, del campo di pioggia osservato dal radar dell’Aeronautica Militare di

Grazzanise (CE).

Figura 23: Immagine del RADAR di Grazzanise del 29 aprile 2006 alle ore 00:00UTC.

Figura 24: Immagine del RADAR di Grazzanise del 29 aprile 2006 alle ore 06:00UTC.

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Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 12

Figura 25: Immagine del RADAR di Grazzanise del 29 aprile 2006 alle ore 12:00UTC.

Figura 26: Immagine del RADAR di Grazzanise del 29 aprile 2006 alle ore 18:00UTC.

Figura 27: Immagine del RADAR di Grazzanise del 30 aprile 2006 alle ore 00:00UTC.

Figura 28: Immagine del RADAR di Grazzanise del 30 aprile 2006 alle ore 06:00UTC.

Figura 29: Immagine del RADAR di Grazzanise del 30 aprile 2006 alle ore 12:00UTC.

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Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 13

Sia le immagini satellitari che quelle radar evidenziano come la giornata del 29 aprile sia stata

caratterizzata da successivi impulsi temporaleschi localizzati per lo più lungo la parte settentrionale

della fascia costiera ed al largo, coinvolgendo, in questo modo anche l’isola d’Ischia. Già nella

serata del 29 aprile questi impulsi sembrano diminuire di frequenza, spostandosi, nella tarda

mattinata del 30 aprile, verso l’interno e sempre più verso l’adriatico, confermando, così, la

traslazione verso levante del minimo al suolo.

Nelle figure 30÷33 viene riportato il campo di precipitazioni cumulate in 6 ore previste dalla

corsa delle 12:00 UTC del modello a circolazione globale del Centro Meteorologico Europeo

(ECMWF) con orizzonte temporale di 24 ore. Il campo di precipitazioni predetto, esteso a tutta la

penisola, non evidenzia picchi di precipitazioni significativi.

Figura 30: Mappa di previsione delle precipitazioni cumulate in 6 ore del modello ECMWF: ANALISI 29 aprile 2006 alle

12UTC - FORECAST 29 aprile 2006 alle 18UTC.

Figura 31: Mappa di previsione delle precipitazioni cumulate in 6 ore del modello ECMWF: ANALISI 29 aprile 2006 alle 12UTC

- FORECAST 30 aprile 2005 alle 00UTC.

Figura 32: Mappa di previsione delle precipitazioni cumulate in 6 ore del modello ECMWF: ANALISI 29 aprile 2006 alle

12UTC - FORECAST 30 aprile 2006 alle 06UTC.

Figura 33: Mappa di previsione delle precipitazioni cumulate in 6 ore del modello ECMWF: ANALISI 29 aprile 2006 alle 12UTC

- FORECAST 30 aprile 2005 alle 12UTC.

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Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 14

In fig. 34, infine, è mostrato infine, il campo di precipitazioni cumulate in 6 ore previste dalla

corsa delle 12:00 UTC del modello ad area limitata LAMI con orizzonte temporale di 24 ore. Anche

in questo caso, il campo precipitativo previsto non mostra valori rilevanti, seppur il modello riesca a

simulare bene l’area maggiormente interessata dalle precipitazioni, coincidente con la fascia

costiera e la fascia di mare prossima alla costa.

Figura 34: Mappe di previsione delle precipitazioni cumulate in 6 ore con step esaorario del modello LAMI: ANALISI del 29 Aprile ore 12:00UTC.

Dall’analisi delle diverse mappe di previsione, si rileva la difficoltà dei modelli, sia ad area

limitata ed ancor di più a scala globale, di parametrizzare correttamente i fenomeni convettivi alla

base dello sviluppo delle celle temporalesche, con conseguente elevata incertezza, in fase

previsionale, della stima delle caratteristiche spaziali, temporali e di intensità dei fenomeni.

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Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 15

4. CARATTERIZZAZIONE IDROLOGICA

L’analisi dell’evoluzione dell’evento, attraverso il monitoraggio in tempo reale della dinamica

della perturbazione, è stata effettuata sulla base dei dati di precipitazione osservati, rilevati nei siti

di installazione delle stazioni automatiche elettroniche della rete di monitoraggio

meteopluvioidrometrica e trasmessi in tempo reale al centro di controllo, ubicato presso la sede del

Centro Funzionale, attraverso un sistema di trasmissione dati in ponte radio troposferico e

satellitare.

Ai fini della caratterizzazione idrologica dell’evento in termini di precipitazione, sono state

prese in considerazione, quindi, le stazioni riportate in tabella 1, ricadenti nel dominio spaziale di

interesse, individuato dall’isola di Ischia e dal prospiciente tratto di costa del golfo di Napoli dove si

sono osservati i fenomeni temporaleschi più significativi.

Tabella 1 - Principali caratteristiche dei telepluviometri considerati nella caratterizzazione dell’evento

Denominazione Tipo1 Inizio funzionamento

Latitudine Longitudine Prov. Altitudine [m. s.l.m.]

Castelvolturno Pe – SPM20 Ottobre 2001 41° 02’ 05” 13° 56’ 27” CE 11

Ercolano Pe – SPM20 Aprile 2002 40° 49’ 34” 14° 22’ 23” NA 235

Monte Epomeo Pe – SP200 Ottobre 2000 40° 43’ 18” 13° 53’ 56” NA 350

Napoli Camaldoli Pe – SP200 Ottobre 2000 40° 51’ 31” 14° 11’ 58” NA 384

Napoli Capodimonte Pe – SP200 Ottobre 2000 40° 51’ 50” 14° 14’ 01” NA 200

Pozzuoli Pe – SP200 Ottobre 2000 40° 49’ 50” 14° 08’ 11” NA 166

1 Pe – SP200 = Pluviometro elettronico con registrazione digitale, trasmissione radio, frequenza di campionamento 10’ Pe – SPM20 = Pluviometro elettronico con registrazione digitale, trasmissione radio, frequenza di campionamento 1’

Nelle figure 35 ÷ 40 sono riportati, per ogni sito della tabella 1 e sullo stesso grafico a doppia

scala, i pluviogrammi orari e l’andamento della precipitazione cumulata nel corso delle 72 ore che

vanno dalle ore 09:00 del 27 aprile alle ore 09:00 del 30 aprile 2006.

I dati orari, temporalmente riferiti all’ora solare (GMT + 1h) in questa prima fase dello studio,

sono stati ottenuti cumulando in ogni ora i valori di precipitazione registrati con frequenza di

campionamento di 1 minuto o di 10 minuti, in dipendenza della tipologia delle stazioni installate nei

siti riportati in tabella 1.

Page 16: Rapporto Evento Ischia

Centro Funzionale per la previsione meteorologica e il monitoraggio meteoidropluviometrico e delle frane

Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 16

Precipitazioni orarie dalle ore 09:00 del giorno 27 alle ore 09:00 del giorno 30 aprile 2006

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

22

24

27/4/

06 9

:00

27/4

/06 15

:00

27/4

/06 21

:00

28/4/

06 3

:00

28/4/

06 9

:00

28/4

/06 15

:00

28/4

/0621

:00

29/4/

06 3

:00

29/4/

06 9

:00

29/4

/06 15

:00

29/4

/06 21

:00

30/4/

06 3

:00

30/4/

06 9

:00

Data e ora

Pre

cip

itaz

ion

e o

rari

a [m

m/o

ra]

0

10

20

30

40

50

60

70

80

Pre

cip

itaz

ion

e cu

mu

lata

[m

m]

CastelvolturnoStazione pluviometrica in telemisura di

Figura 35 - Pluviogramma delle piogge orarie e relativa precipitazione cumulata. Stazione in telemisura di Castelvolturno.

Precipitazioni orarie dalle ore 09:00 del giorno 27 alle ore 09:00 del giorno 30 aprile 2006

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

27/4/

069:0

0

27/4

/06 1

5:00

27/4

/06 2

1:00

28/4/

06 3

:00

28/4/

06 9

:00

28/4

/06 1

5:00

28/4

/06 2

1:00

29/4/

06 3

:00

29/4/

06 9

:00

29/4

/06 15

:00

29/4

/06 2

1:00

30/4/

06 3

:00

30/4/

06 9

:00

Data e ora

Pre

cip

itaz

ion

e o

rari

a [m

m/o

ra]

0

10

20

30

40

50

60

70

80

Pre

cip

itaz

ion

e cu

mu

lata

[m

m]

ErcolanoStazione pluviometrica in telemisura di

Figura 36 - Pluviogramma delle piogge orarie e relativa precipitazione cumulata. Stazione in telemisura di Ercolano.

Page 17: Rapporto Evento Ischia

Centro Funzionale per la previsione meteorologica e il monitoraggio meteoidropluviometrico e delle frane

Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 17

Precipitazioni orarie dalle ore 09:00 del giorno 27 alle ore 09:00 del giorno 30 aprile 2006

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

27/4/

06 9:

00

27/4

/0615

:00

27/4

/06 21

:00

28/4/

06 3:

00

28/4/

069:0

0

28/4

/06 15

:00

28/4

/0621

:00

29/4/

063:0

0

29/4/

06 9:

00

29/4

/0615

:00

29/4

/0621

:00

30/4/

06 3:

00

30/4/

069:0

0

Data e ora

Pre

cip

itaz

ion

e o

rari

a [m

m/o

ra]

0

10

20

30

40

50

60

70

80

Pre

cip

itaz

ion

e cu

mu

lata

[m

m]

Monte EpomeoStazione pluviometrica in telemisura di

Figura 37 - Pluviogramma delle piogge orarie e relativa precipitazione cumulata. Stazione in telemisura di Monte Epomeo.

Precipitazioni orarie dalle ore 09:00 del giorno 27 alle ore 09:00 del giorno 30 aprile 2006

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

27/4/

069:0

0

27/4/

06 15

:00

27/4/

06 21

:00

28/4/

06 3:

00

28/4/

069:0

0

28/4/

06 15

:00

28/4/

06 21

:00

29/4/

06 3:

00

29/4/

069:0

0

29/4/

06 15

:00

29/4/

06 21

:00

30/4/

06 3:

00

30/4/

06 9:

00

Data e ora

Pre

cip

itaz

ion

e o

rari

a [m

m/o

ra]

0

10

20

30

40

50

60

70

80

Pre

cip

itaz

ion

e cu

mu

lata

[m

m]

Napoli CamaldoliStazione pluviometrica in telemisura di

Figura 38 - Pluviogramma delle piogge orarie e relativa precipitazione cumulata. Stazione in telemisura di Napoli Camaldoli.

Page 18: Rapporto Evento Ischia

Centro Funzionale per la previsione meteorologica e il monitoraggio meteoidropluviometrico e delle frane

Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 18

Precipitazioni orarie dalle ore 09:00 del giorno 27 alle ore 09:00 del giorno 30 aprile 2006

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

27/4/

069:

00

27/4

/06 15

:00

27/4

/06 21

:00

28/4/

06 3:

00

28/4/

069:

00

28/4

/06 15

:00

28/4

/06 21

:00

29/4/

06 3:

00

29/4/

06 9:

00

29/4

/0615

:00

29/4

/06 21

:00

30/4/

06 3:

00

30/4/

06 9:

00

Data e ora

Pre

cip

itaz

ion

e o

rari

a [m

m/o

ra]

0

10

20

30

40

50

60

70

80

Pre

cip

itaz

ion

e cu

mu

lata

[m

m]

Napoli CapodimonteStazione pluviometrica in telemisura di

Figura 39 - Pluviogramma delle piogge orarie e relativa precipitazione cumulata. Stazione in telemisura di Napoli Capodimonte.

Precipitazioni orarie dalle ore 09:00 del giorno 27 alle ore 09:00 del giorno 30 aprile 2006

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

20

27/4/

069:

00

27/4

/06 15

:00

27/4

/06 21

:00

28/4/

06 3:

00

28/4/

069:

00

28/4

/06 15

:00

28/4

/06 21

:00

29/4/

06 3:

00

29/4/

06 9:

00

29/4

/0615

:00

29/4

/06 21

:00

30/4/

06 3:

00

30/4/

06 9:

00

Data e ora

Pre

cip

itaz

ion

e o

rari

a [m

m/o

ra]

0

10

20

30

40

50

60

70

80

Pre

cip

itaz

ion

e cu

mu

lata

[m

m]

PozzuoliStazione pluviometrica in telemisura di

Figura 40 - Pluviogramma delle piogge orarie e relativa precipitazione cumulata. Stazione in telemisura di Pozzuoli.

Page 19: Rapporto Evento Ischia

Centro Funzionale per la previsione meteorologica e il monitoraggio meteoidropluviometrico e delle frane

Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 19

In tabella 2 sono riportati i valori massimi registrati per le diverse durate nel periodo

d’interesse; in grassetto è indicato, per ciascuna durata, il valore massimo di precipitazione tra tutti

quelli registrati ai pluviometri presi in esame.

Tabella 2: Precipitazioni massime e cumulate [mm] registrate dal 27 al 30 aprile 2006

Pluviometro P10’,max P20’,max P30’,max P1h,max P3h,max P6h,max P12h,max P24h,max Ptotale

Castelvolturno 6.8 12.2 16.6 20.6 24.4 24.4 35.5 36.2 37.0

Ercolano 1.0 1.8 2.4 3.4 4.6 4.8 5.4 8.0 10.8

Monte Epomeo 8.8 11.4 13.6 14.8 20.0 20.8 31.6 35.8 54.6

Napoli Camaldoli 2.8 4.8 6.4 11.8 23.0 23,6 34.0 41.4 53.0

Napoli Capodimonte 3.0 5.0 7.4 10.4 14.4 15.0 24.8 32.0 42.8

Pozzuoli 2.8 5.0 6.0 9.8 10.6 12.8 22.6 31.4 40.0

Nelle tabelle 3a, 3b, 3c, 3d, sono riportati, infine, per le stesse stazioni, gli andamenti

temporali delle precipitazioni ad intervalli di 10 minuti dalle ore 20:50 del 29 aprile alle ore 08:50

del 30 aprile.

Tabella 3a: Precipitazioni registrate dalle stazioni elettroniche ad intervalli di 10 minuti (mm)

29 aprile 2006

Stazione 21.00 21.10 21.20 21.30 21.40 21.50 22.00 22.10 22.20 22.30 22.40 22.50 23.00 23.10 23.20 23.30 23.40 23.50

Castelvolturno 0.2 3.0 1.6 1.6 1.2 0.8 0.6 0.4 0.4 0.2 0.2 0.2 0.4 0.2 - - - -

Ercolano 0.2 0.4 0.2 - - - - - - - - - - - - - - -

Monte Epomeo - - - 0.4 0.4 0.4 - 0.2 - - - - - - - - - -

Napoli Camaldoli - - 0.2 - - - - - - - - - - - - - - -

Napoli Capodimonte 0.2 - 0.6 - - - - - - - - - - - - - - -

Pozzuoli - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Tabella 3b: Precipitazioni registrate dalle stazioni elettroniche ad intervalli di 10 minuti (mm)

30 aprile 2006

Stazione 0.00 0.10 0.20 0.30 0.40 0.50 1.00 1.10 1.20 1.30 1.40 1.50 2.00 2.10 2.20 2.30 2.40 2.50

Castelvolturno - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Ercolano - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Monte Epomeo - - - - - - - 6.8 4.0 1.4 0.2 - - - - - 0.2 0.4

Napoli Camaldoli - - - - - - - - - - - - - 0.2 - - - -

Napoli Capodimonte - - - - - - - - - - - - - 0.2 0.2 - - -

Pozzuoli - - - - - - 0.2 - - - - - - 0.2 - - - -

Page 20: Rapporto Evento Ischia

Centro Funzionale per la previsione meteorologica e il monitoraggio meteoidropluviometrico e delle frane

Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 20

Tabella 3c: Precipitazioni registrate dalle stazioni elettroniche ad intervalli di 10 minuti (mm)

30 aprile 2006

Stazione 3.00 3.10 3.20 3.30 3.40 3.50 4.00 4.10 4.20 4.30 4.40 4.50 5.00 5.10 5.20 5.30 5.40 5.50

Castelvolturno - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Ercolano - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Monte Epomeo 0.8 1.6 2.0 0.4 1.6 0.4 0.2 - 0.4 0.2 0.2 - - - - - - -

Napoli Camaldoli - - - - - - - - - - - - - - - - - 0.2

Napoli Capodimonte 0.2 - - - - - - - - - - - - - 0.2 - - -

Pozzuoli - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Tabella 3d: Precipitazioni registrate dalle stazioni elettroniche ad intervalli di 10 minuti (mm)

30 aprile 2006

Stazione 6.00 6.10 6.20 6.30 6.40 6.50 7.00 7.10 7.20 7.30 7.40 7.50 8.00 8.10 8.20 8.30 8.40 8.50

Castelvolturno - 0.6 5.4 6.8 4.4 2.2 0.8 1.0 1.2 0.6 0.6 0.2 0.4 - - 0.2 - -

Ercolano - - - - - - - - - - - - 0.2 - - - - -

Monte Epomeo - - - - - - - - - 0.4 0.2 - - - 0.2 0.8 1.2 3.4

Napoli Camaldoli 0.4 0.2 0.2 0.2 - 0.2 - - - - - - - - - - - -

Napoli Capodimonte 0.2 0.2 - 0.2 0.2 - - - 0.2 - - - - - - - - -

Pozzuoli 0.2 - - - - - - - - - - - - - - - - -

Per la valutazione comparativa dell’entità dei valori massimi di precipitazione registrati. nel

periodo considerato, nelle stazioni pluviometriche di riferimento di tabella 1, si è proceduto al

confronto di tali valori con quelli disponibili, relativi alle serie storiche di durate pari a 10 min, 20

min, 30 min, 1h, 3h, 6h, 12h e 24h, osservate nei siti di installazione delle stazioni pluviometriche

di Castelvolturno, Ercolano, Monte Epomeo, Napoli Camaldoli, Napoli Capodimonte e Pozzuoli.

Individuate per ciascuna di tali stazioni le serie storiche delle precipitazioni cumulate della

prefissata durata, per ciascuna di esse sono stati individuati i valori massimi e medi osservati nella

corrispettiva serie di dati. I valori medi della serie storica sono stati, quindi, comparati con i relativi

valori massimi registrati nelle 72 ore considerate.

Per le suddette stazioni, nelle tabelle 4, 5, 6, 7, 8 e 9 sono state riportate le serie storiche dei

massimi annuali di precipitazione di durata 10 min, 20 min, 30 min, 1h, 3h, 6h, 12h e 24h con la

relativa data di riferimento.

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Centro Funzionale per la previsione meteorologica e il monitoraggio meteoidropluviometrico e delle frane

Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 21

Tabella 4: Serie storica dei massimi annuali di diversa durata: Stazione pluviometrica di Castelvolturno

Anno P_10’[mm] data

P_20’[mm] data

P_30’[mm] data

P_1h[mm] data

P_3h[mm] data

P_6h[mm] data

P_12h[mm] data

P_24h[mm] data

2002 12.2 22/09 19.8 22/09 24.2 22/09 29.0 22/09 30.8 22/09 47.4 22/09 54.4 22/09 94.6 23/09

2003 10.4 29/09 16.0 25/08 20.2 25/08 26.4 29/09 28.0 29/09 35.8 29/09 38.2 29/09 50.2 29/09

2004 8.0 26/07 10.8 26/07 13.6 16/09 20.2 16/09 33.6 27/11 58.0 27/11 66.6 27/11 70.0 27/11

2005 9.8 30/09 15.2 30/09 18.8 03/10 35.6 03/10 87.0 03/10 96.2 03/10 97.8 03/10 113.4 04/10

med 10.1 15.5 19.2 27.8 44.8 59.4 64.2 82.0

max 12.2 19.8 24.2 35.6 87.0 96.2 97.8 113.4

evento 6.8 12.2 16.6 20.6 24.4 24.4 35.5 36.2

Tabella 5: Serie storica dei massimi annuali di diversa durata: Stazione pluviometrica di Ercolano

Anno P_10’[mm] data

P_20’[mm] data

P_30’[mm] data

P_1h[mm] data

P_3h[mm] data

P_6h[mm] data

P_12h[mm] data

P_24h[mm] data

2002 12,2 23/09 14,2 23/09 16,0 23/09 22,8 29/08 31,4 29/08 39,4 29/08 43,6 11/10 60,4 29/08

2003 10,6 26/01 15,4 09/09 17,8 18/10 23,6 18/10 30,4 18/10 31,2 18/10 45,0 05/10 49,0 06/10

2004 12,2 16/10 23,6 16/10 33,0 16/10 44,8 16/10 78,4 16/10 96,6 16/10 98,4 16/10 98,8 16/10

2005 16,6 21/08 17,2 21/08 21,6 21/08 24,0 21/08 43,8 21/08 46,2 07/11 61,0 07/11 61,0 07/11

med 12,9 17,6 22,1 28,8 46,0 53,4 62,0 67,3

max 16,6 23,6 33,0 44,8 78,4 96,6 98,4 98,8

evento 1,0 1,8 2,4 3,4 4,6 4,8 5,4 8,0

Tabella 6: Serie storica dei massimi annuali di diversa durata: Stazione pluviometrica di Monte Epomeo

Anno P_10’[mm] data

P_20’[mm] data

P_30’[mm] data

P_1h[mm] data

P_3h[mm] data

P_6h[mm] data

P_12h[mm] data

P_24h[mm] data

2001 23.4 15/09 43.2 15/09 45.4 15/09 52.8 15/09 65.8 15/09 76.6 15/09 76.6 15/09 76.6 15/09

2002 18.8 29/08 33.4 29/08 37.6 29/08 39.4 29/08 42.4 29/08 49.4 29/08 53.6 29/08 78.8 29/08

2003 15.2 09/09 24.4 09/09 25.6 09/09 26.8 09/09 29.2 28/09 35.4 28/09 37.6 28/09 42.6 29/09

2004 7.6 04/05 12.4 07/03 18.0 07/03 24.6 07/03 25.8 07/03 29.4 07/03 38 20/12 44.8 08/03

2005 19.2 17/09 29.4 17/09 44.2 17/09 51.0 17/09 55.0 17/09 56.6 18/09 56.6 18/09 56.6 18/09

med 16.8 28.6 34.2 38.9 43.6 49.4 52.4 59.8

max 23.4 43.2 45.4 52.8 65.8 76.6 76.6 78.8

evento 8.8 11.4 13.6 14.8 20.0 20.8 31.6 35.8

Page 22: Rapporto Evento Ischia

Centro Funzionale per la previsione meteorologica e il monitoraggio meteoidropluviometrico e delle frane

Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 22

Tabella 7: Serie storica dei massimi annuali di diversa durata: Stazione pluviometrica di Napoli Camaldoli

Anno P_10’[mm] data

P_20’[mm] data

P_30’[mm] data

P_1h[mm] data

P_3h[mm] data

P_6h[mm] data

P_12h[mm] data

P_24h[mm] data

2001 23.6 15/09 41.0 15/09 53.0 15/09 63.2 15/09 118.2 15/09 119.2 15/09 119.2 15/09 119.2 15/09

2002 27.2 29/08 41.8 29/08 47.0 29/08 47.0 29/08 50.2 29/08 54.6 29/08 55.8 29/08 74.8 29/08

2003 19.6 09/09 31.8 09/09 37.2 09/09 37.6 09/09 59.6 09/09 59.6 09/09 60.0 10/09 73.4 10/09

2004 13.2 16/09 17.4 16/09 21.2 16/09 23.8 16/09 37.4 13/10 47.6 13/10 47.6 13/10 47.8 13/10

2005 21.4 17/09 36.8 17/09 42.8 17/09 49.4 17/09 56.4 18/09 59.0 18/09 61.0 07/11 72.6 07/11

med 21.0 33.8 40.2 44.2 64.4 68.0 68.8 77.6

max 27.2 41.8 53.0 63.2 118.2 119.2 119.2 119.2

evento 2.8 4.8 6.4 11.8 23.0 23.6 34.0 41.4

Tabella 8: Serie storica dei massimi annuali di diversa durata: Stazione pluviometrica di Napoli Capodimonte

Anno P_10’[mm] data

P_20’[mm] data

P_30’[mm] data

P_1h[mm] data

P_3h[mm] data

P_6h[mm] data

P_12h[mm] data

P_24h[mm] data

2001 24.0 15/09 37.8 15/09 50.4 15/09 68.2 15/09 137.6 15/09 139.8 15/09 139.8 15/09 139.8 15/09

2002 21.2 05/09 35.2 05/09 36.8 05/09 38.4 05/09 38.8 05/09 47.0 25/12 53.4 25/12 68.2 23/09

2003 23.6 09/09 32.0 09/09 38.8 09/09 39.0 09/09 75.6 09/09 75.8 09/09 76.2 09/09 86.4 10/09

2004 16.4 16/09 20.2 16/09 22.6 10/11 27.4 10/11 34.8 10/11 40.4 10/11 46.8 27/11 55.6 27/11

2005 29.0 17/09 50.6 17/09 61.4 17/09 73.2 17/09 82.6 18/09 87.8 18/09 87.8 18/09 98.6 07/11

med 22.8 35.2 42.0 49.2 73.8 78.2 80.8 89.7

max 29.0 50.6 61.4 73.2 137.6 139.8 139.8 139.8

evento 3.0 5.0 7.4 10.4 14.4 15.0 24.8 32.0

Tabella 9: Serie storica dei massimi annuali di diversa durata: Stazione pluviometrica di Pozzuoli

Anno P_10’[mm] data

P_20’[mm] data

P_30’[mm] data

P_1h[mm] data

P_3h[mm] data

P_6h[mm] data

P_12h[mm] data

P_24h[mm] data

2001 23,4 15/09 41,6 15/09 59,6 15/09 80,0 15/09 160,6 15/09 161,6 15/09 161,6 15/09 161,6 15/09

2002 13,4 21/09 23,0 21/09 24,2 21/09 33,8 21/09 45,0 21/09 45,0 21/09 49,6 21/09 59,0 23/09

2003 12,8 10/09 20,6 09/09 26,6 09/09 42,4 09/09 68,6 09/09 68,6 09/09 72,2 09/09 97,4 10/09

2004 12,0 13/10 19,2 13/10 25,4 13/10 28,8 13/10 38,6 13/10 47,6 13/10 47,6 13/10 48,4 13/10

2005 14,8 17/09 29,0 17/09 32,8 17/09 38,6 17/09 72,2 04/03 90,4 04/03 111,0 04/03 128,6 05/03

med 15,3 26,7 33,7 44,7 77,0 82,6 88,4 99,0

max 23,4 41,6 59,6 80,0 160,6 161,6 161,6 161,6

evento 2,8 5,0 6,0 9,8 10,6 12,8 22,6 31,4

Dall’analisi di tali tabelle è immediato rilevare come i valori massimi registrati nei giorni in

esame per le differenti durate siano tutti inferiori alle medie dei corrispondenti massimi storici.

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Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 23

4.1. PLUVIOMETRIA NELL’ISOLA DI ISCHIA

L’analisi pluviometrica dell’evento nell’isola di Ischia è stata condotta con riferimento ai siti

puntuali di monitoraggio, riportati in fig. 41 e in tabella 10, ove risultano presenti serie storiche

delle altezze di precipitazione osservata.

Figura 41 – Stazioni di monitoraggio di riferimento

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Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 24

Tabella 10 – Ubicazione dei pluviometri storici sull’isola di Ischia

Denominazione Tipo* Latitudine Longitudine Prov. Altitudine [m. s.l.m.]

Stato Anni funz.

CASAMICCIOLA P 40° 44’ 46,0” 13° 54’ 51,3” NA 123 dismessa 41

FORIO D'ISCHIA P 40° 43’ 38,6” 13° 52’ 46,6” NA 234 dismessa 30

ISCHIA Pilastri P 40° 43’ 15,0” 13° 56’ 32,5” NA 14 dismessa 23

ISCHIA Porto Pr 40° 44’ 31,8” 13° 56’ 48,6” NA 8 attiva 30

Monte Epomeo Pe 40° 43’ 18,0” 13° 53’ 56” NA 390 attiva 5

P = Pluviometro semplice; Pr = Pluviometro registratore; Pe = Pluviometro elettronico

Fra i pluviometri riportati in tabella 10, solo il pluviometro registratore di Ischia Porto ed il

pluviometro elettronico di Monte Epomeo erano in funzione alla data dell’evento. Analizzando il

pluviogramma di figura 37, relativo alla stazione in telemisura di Monte Epomeo, si evince la

presenza di due eventi distinti, uno verificatosi nella notte tra il 27 ed il 28 aprile, l’altro con inizio

la mattina del 29 e fine la mattina del 30 aprile 2006.

Fra i due eventi è il secondo ad essere caratterizzato da valori più elevati della precipitazione

cumulata e, pertanto, nello studio di dettaglio della pluviometria nell’isola di Ischia è stata

selezionata una finestra temporale, più breve rispetto a quella di 72 ore finora considerata, che va

dalla mattina del 29 (inizio evento) a quella del 30 aprile 2006 (fine evento).

Nelle figure 42 e 43 sono riportati, sia per il pluviometro di Ischia Porto che per quello di

Monte Epomeo, i pluviogrammi orari registrati durante l’evento e l’andamento della precipitazione

cumulata. I dati orari sono stati ottenuti, per la stazione di Ischia Porto, dalla lettura del diagramma

pluviometrico settimanale tracciato dallo strumento, mentre per la stazione di Monte Epomeo,

cumulando in ogni ora i valori di precipitazione registrati elettronicamente con frequenza di

campionamento di 10 minuti. Anziché all’ora solare (GMT +1) precedentemente considerata, i dati

di seguito riportati sono stati riferiti temporalmente all’ora legale in vigore alla data dell’evento

(GMT + 2h), allo scopo di consentire un confronto omogeneo tra i dati rilevati dalla stazione

elettronica e quelli rilevati dalla stazione meccanica, ovviamente riferiti all’ora legale.

L’analisi dei valori della precipitazione rilevati nelle due stazioni di misura ne rivela la

consistente variazione spaziale, sia in relazione alle precipitazioni orarie che a quella cumulata. In

particolare, nella stazione di Ischia Porto la massima precipitazione oraria rilevata è stata di 23,0

mm/h, registrata tra le ore 18:00 e le ore 19:00 del 29 aprile, mentre quella di Monte Epomeo è pari

a 12,4 mm/h ed è stata registrata tra le ore 02:00 e le ore 03:00 del 30 aprile. All’interno di tale

fascia oraria è stata raggiunta anche l’intensità massima di precipitazione in 10 minuti, pari a 6,8

mm, tra le ore 02:00 e le ore 02:10. In relazione alle precipitazioni giornaliere, alla stazione di

Ischia Porto la precipitazione cumulata registrata tra le ore 09:00 del 29 aprile e le ore 09:00 del 30

aprile è stata pari a 113,0 mm, mentre alla stazione di Monte Epomeo la precipitazione cumulata

registrata nello stesso intervallo temporale è stata pari a soli 27,0 mm.

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Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 25

Precipitazioni orarie dalle ore 07:00 del giorno 29 alle ore 09:00 del giorno 30 aprile 2006

0,01,02,03,04,05,06,07,08,09,0

10,011,012,013,014,015,016,017,018,019,020,021,022,023,024,025,0

29/4/

06 8:

00

29/4/

06 9:

00

29/4/

06 10

:00

29/4/

06 11

:00

29/4/

06 12

:00

29/4/

06 13

:00

29/4/

06 14

:00

29/4/

06 15

:00

29/4/

06 16

:00

29/4/

06 17

:00

29/4/

06 18

:00

29/4/

06 19

:00

29/4/

06 20

:00

29/4/

0621

:00

29/4/

06 22

:00

29/4/

06 23

:00

30/4/

06 0:

00

30/4/

06 1:

00

30/4/

06 2:

00

30/4/

06 3:

00

30/4/

06 4:

00

30/4/

06 5:

00

30/4/

066:0

0

30/4/

06 7:

00

30/4/

068:0

0

30/4/

06 9:

00

Data e ora

Pre

cip

itaz

ion

e o

rari

a [m

m/h

]

0

15

30

45

60

75

90

105

120

135

150

Pre

cip

itaz

ion

e cu

mu

lata

[m

m]

Ischia Porto (NA)Stazione pluviometrica meccanica di

Figura 42 - Pluviogramma delle piogge orarie e relativa precipitazione cumulata. Stazione di Ischia Porto

Precipitazioni orarie dalle ore 07:00 del giorno 29 alle ore 09:00 del giorno 30 aprile 2006

0,01,02,03,04,05,06,07,08,09,0

10,011,012,013,014,015,016,017,018,019,020,021,022,023,024,025,0

29/4

/06 8

:00

29/4

/06 9

:00

29/4

/06 1

0:00

29/4

/06 1

1:00

29/4

/06 1

2:00

29/4

/06 1

3:00

29/4

/0614

:00

29/4

/06 1

5:00

29/4

/06 1

6:00

29/4

/06 1

7:00

29/4

/06 1

8:00

29/4

/0619

:00

29/4

/06 2

0:00

29/4

/06 2

1:00

29/4

/06 2

2:00

29/4

/06 2

3:00

30/4

/06 0

:00

30/4

/06 1

:00

30/4

/06 2

:00

30/4

/06 3

:00

30/4

/064:

00

30/4

/06 5

:00

30/4

/06 6

:00

30/4

/06 7

:00

30/4

/06 8

:00

30/4

/069:

00

Data e ora

Pre

cip

itaz

ion

e o

rari

a [m

m/h

]

0

15

30

45

60

75

90

105

120

135

150

Pre

cip

itaz

ion

e cu

mu

lata

[m

m]

Monte Epomeo (NA)Stazione pluviometrica in telemisura di

Figura 43 - Pluviogramma delle piogge orarie e relativa precipitazione cumulata. Stazione di Monte Epomeo

In tabella 11 sono riportati i valori orari registrati dalle stazioni pluviometriche ubicate

sull’isola di Ischia, insieme a quelli di altre stazioni presenti nel golfo di Napoli.

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Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 26

Tabella 11 – Dati pluviometrici orari della zona d’interesse

Data e ora legale Ercolano Ischia Porto Monte Epomeo NapoliCapodimonte Pozzuoli

29/4/06 8.00 0,0 0,0 0,0 0,4 2,0 29/4/06 9.00 0,2 0,0 0,0 0,2 0,4 29/4/06 10.00 1,0 0,0 0,0 0,2 0,0 29/4/06 11.00 0,0 6,0 0,0 0,2 0,2 29/4/06 12.00 0,0 2,4 0,0 0,2 0,0 29/4/06 13.00 0,0 0,4 0,8 0,0 0,0 29/4/06 14.00 0,0 0,0 1,0 0,0 0,0 29/4/06 15.00 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 29/4/06 16.00 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 29/4/06 17.00 0,0 0,2 0,0 0,0 0,0 29/4/06 18.00 0,0 13,0 0,2 0,0 0,0 29/4/06 19.00 0,0 23,0 0,0 2,8 6,6 29/4/06 20.00 0,6 10,0 2,2 1,8 1,8 29/4/06 21.00 0,0 1,8 0,0 2,6 0,2 29/4/06 22.00 1,4 0,4 0,0 0,2 0,0 29/4/06 23.00 0,6 0,0 1,2 0,6 0,0 30/4/06 0.00 0,0 0,0 0,2 0,0 0,0 30/4/06 1.00 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 30/4/06 2.00 0,0 2,4 0,0 0,0 0,2 30/4/06 3.00 0,0 20,4 12,4 0,0 0,0 30/4/06 4.00 0,0 12,0 1,4 0,6 0,2 30/4/06 5.00 0,0 6,6 6,2 0,0 0,0 30/4/06 6.00 0,0 7,6 0,8 0,0 0,0 30/4/06 7.00 0,0 0,4 0,0 0,4 0,2 30/4/06 8.00 0,0 0,0 0,0 0,6 0,0 30/4/06 9.00 0,2 6,4 0,6 0,2 0,0

Totale 4,0 113,0 27,0 11,0 11,8

Si rileva come i valori maggiori di precipitazione siano stati osservati nell’isola di Ischia. In

tabella 12 sono stati riportati i massimi registrati nel corso dell’evento per le diverse durate, che,

nell’ambito delle due stazioni considerate, assumono valore maggiore, per ogni durata, per la

stazione di Ischia Porto.

Tabella 12: Precipitazioni massime [mm] registrate durante l’evento dal 29 al 30 aprile 2006

Pluviometro P10’,max P1h,max P3h,max P6h,max P12h,max P24h,max Pgiornaliera,max

ISCHIA Porto - 23,0 46,0 49,4 89,6 113,0 113,0*

Monte Epomeo 6,8 12,4 20,0 20,8 33,6 38,4 32,8**

* registrata dalle ore 09:00 del 29 alle ore 09:00 del 30 aprile 2006** registrata dalle ore 00:00 alle ore 24:00 del 30 aprile 2006

Al fine di comparare i valori osservati nell’evento in esame con i dati storici disponibili nel

territorio isolano, sono state considerate, e riportate nelle tabelle da 13 a 16, le serie storiche delle

massime precipitazioni annue cumulate giornaliere, ossia registrate dalle ore 09:00 del mattino del

giorno precedente alle ore 09:00 del mattino del giorno considerato, per le stazioni meccaniche di

Casamicciola, Forio d’Ischia, Ischia Pilastri ed Ischia Porto.

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Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 27

Per ogni stazione è stato individuato il valore medio ed il coefficiente di variazione CV

della relativa serie di dati disponibili, allo scopo di comparare i valori medi delle serie storiche con i

valori giornalieri osservati nell’evento analizzato.

Tabella 13: Serie storica dei massimi annuali giornalieri: Stazione pluviometrica di Casamicciola

Anno mm Anno mm 1918 111,9 1941 40,4 1919 56,8 1951 85,2 1920 53,5 1952 44,3 1921 55,2 1953 46,0 1922 79,3 1954 40,6 1923 80,1 1955 55,8 1924 44,0 1956 37,0 1925 65,0 1957 55,6 1926 104,1 1958 66,0 1927 36,1 1959 47,8 1928 50,0 1960 58,0 1929 86,8 1961 30,6 1930 29,8 1962 55,6 1931 44,2 1963 55,8 1932 35,2 1964 47,6 1933 77,4 1965 105,41934 58,2 1966 37,8 1935 106,2 1969 58,6 1937 73,1 1970 46,4 1938 50,3 58,61939 39,7 CV 0,3671940 49,4

Tabella 14: Serie storica dei massimi annuali giornalieri: Stazione pluviometrica di Forio d’Ischia

Anno mm Anno mm 1922 51,0 1938 65,0 1923 77,0 1939 55,0 1924 49,0 1940 47,0 1925 40,8 1941 58,8 1926 39,0 1942 45,6 1927 65,3 1951 49,8 1928 80,0 1952 34,8 1929 122,0 1953 40,0 1930 45,0 1954 30,7 1931 33,0 1955 50,0 1932 39,0 1956 28,8 1933 45,5 1957 28,3 1934 32,0 1958 42,5 1935 110,0 1959 28,5 1936 35,0 50,61937 50,0 CV 0,439

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Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 28

Tabella 15: Serie storica dei massimi annuali giornalieri: Stazione pluviometrica di Ischia Pilastri

Anno mm Anno mm 1957 32,6 1970 45,0 1958 60,7 1971 67,0 1959 37,0 1972 39,5 1960 62,0 1973 60,5 1961 47,0 1974 72,0 1962 31,0 1975 38,6 1963 45,5 1976 47,0 1964 42,0 1977 47,0 1965 40,0 1978 41,0 1966 49,0 1979 70,0 1967 36,0 47,71968 43,0 CV 0,2491969 44,0

Tabella 16: Serie storica dei massimi annuali giornalieri: Stazione pluviometrica di Ischia Porto

Anno mm Anno mm 1957 41,0 1976 74,21958 60,1 1978 48,01959 48,0 1983 38,01960 63,0 1984 87,41961 74,6 1985 81,01962 46,0 1992 41,21963 61,0 1994 66,61964 98,0 1995 70,81965 51,2 1996 126,01967 61,0 1997 102,81968 180,0 1998 65,21971 89,3 1999 39,01972 53,4 2000 57,81973 73,0 2001 96,81974 68,4 70,01975 36,4 CV 0,429

Dall’analisi comparata delle tabelle precedenti è immediato rilevare come il valore giornaliero

per la stazione di Monte Epomeo sia notevolmente più basso rispetto alle medie dei massimi valori

giornalieri storici relativi alle stazioni di Casamicciola, Forio d’Ischia, Ischia Pilastri ed Ischia

Porto. Per la stazione di Monte Epomeo, quindi, non appare significativo procedere all’analisi

statistica del dato giornaliero.

Per la valutazione comparativa dell’entità dei valori massimi di precipitazione oraria registrati

nel corso dell’evento dalle stazioni pluviometriche di riferimento, riportate in tabella 12, si è

proceduto al confronto di tali valori con quelli disponibili, relativi alle serie storiche di durata pari a

1h, 3h, 6h, 12h e 24h, osservate nei siti di installazione delle stazioni pluviometriche di Ischia Porto

e Monte Epomeo.

Nelle tabelle 17 e 18 sono individuate, per le due stazioni considerate, le serie storiche delle

massime precipitazioni annue cumulate della prefissata durata; per ciascuna di esse è stato

individuato il valore medio ed il coefficiente di variazione CV nella corrispettiva serie di dati. I

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Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 29

valori medi della serie storica possono essere quindi comparati con i relativi valori massimi

registrati nell’evento.

Tabella 17: Serie storica dei massimi annuali di diversa durata: Stazione pluviometrica di Ischia Porto

Anno 1 h 3 h 6 h 12 h 24 h 1975 - 34.0 36.4 36.4 36.4 1976 28.0 51.2 73.8 74.0 75.6 1983 35.0 36.0 38.0 54.4 59.6 1984 40.0 80.0 83.0 87.0 91.0 1985 34.8 47.0 66.0 84.6 120.8 1994 15.8 29.4 39.8 42.4 75.4 1995 31.6 39.6 57.0 77.6 87.0 1996 56.0 72.8 73.2 79.2 126.0 1997 27.0 54.8 86.2 102.4 102.8 1998 21.0 44.0 55.8 59.0 65.2 1999 25.4 28.6 33.2 40.0 41.2

31,5 47,0 58,4 67,0 80,1 CV 0,355 0,358 0,333 0,326 0,365

Tabella 18: Serie storica dei massimi annuali di diversa durata: Stazione pluviometrica di Monte Epomeo

Anno 1 h 3 h 6 h 12 h 24 h2001 52,8 65,8 76,6 76,6 76,62002 39,4 42,4 49,4 53,6 78,82003 26,8 29,2 35,4 37,6 42,62004 24,6 25,8 29,4 38 44,82005 51,0 55,0 56,6 56,6 56,6

38,9 43,6 49,5 52,5 59,9CV 0,338 0,388 0,376 0,306 0,286

Dall’analisi comparata delle tabelle 12 e 18 è immediato rilevare come i valori massimi

d’evento per la stazione di Monte Epomeo, relativi alle differenti durate, siano notevolmente più

bassi rispetto alle corrispondenti medie storiche. Analogamente a quanto riportato nel caso dei dati

giornalieri, quindi, anche per i dati orari, non appare significativo procedere all’analisi statistica per

le serie disponibili per tale stazione.

Le analisi statistiche delle serie di dati pluviometrici, quindi, sono state effettuate solo per la

stazione di Ischia Porto, essendo, in tal caso, disponibili sia il dato dell’evento (tabella 12), che la

serie storica dei massimi giornalieri (tabella 16), di lunghezza pari a 30 anni.

Per la determinazione del periodo di ritorno associato all’evento pluviometrico a scala

giornaliera, si è così fatto riferimento alla distribuzione probabilistica di Gumbel che ha fornito i

risultati rappresentati nella figura 44, dove sono riportati i massimi annui giornalieri su carta

probabilistica e si è fatto ricorso, per la stima dei parametri della distribuzione, al metodo dei

momenti.

Al valore giornaliero registrato di 113,0 mm corrisponde, sull’asse delle ordinate, un valore

della variabile standardizzata pari a 2,416, un valore della funzione di probabilità cumulata pari a

0,915 ed un periodo di ritorno della pioggia giornaliera pari a 12 anni.

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Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 30

-2

-1

0

1

2

3

4

5

6

0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 120,0 140,0 160,0 180,0 200,0

massimo annuale pioggia giornaliera (mm)

vari

abile

sta

nd

ard

izza

ta

Misure campionarieLegge di distribuzione

Figura 44 – Carta probabilistica di Gumbel con individuazione della legge di distribuzione per i massimi annui

giornalieri della stazione di Ischia Porto (metodo dei momenti per la stima dei parametri)

Utilizzando il metodo degli L-moments per stimare i parametri della distribuzione di Gumbel

(Gumbel lm), al valore giornaliero registrato di 113,0 mm corrisponde sull’asse delle ordinate un

valore della variabile standardizzata pari a 2,513, un valore della funzione di probabilità cumulata

pari a 0,922, un periodo di ritorno della pioggia giornaliera pari a 13 anni.

Qualora si adotti quale distribuzione dei massimi annuali la T.C.E.V. (Two Component

Extreme Value) ed utilizzando ancora il metodo degli L-moments per stimare i parametri locali

della distribuzione, al valore giornaliero registrato di 113,0 mm corrisponde sull’asse delle ordinate

un valore della variabile standardizzata pari a 2,494, un valore della funzione di probabilità

cumulata pari a 0,921, un periodo di ritorno della pioggia giornaliera pari a 13 anni.

In tabella 19 è riportata una sintesi dei valori dei tempi di ritorno ottenuti.

Tabella 19: Valori del tempo di ritorno per la pioggia giornaliera registrata alla stazione di Ischia Porto

max evento 113,0

T (anni)

12 Gumbel

13 Gumbel lm

13 TCEV

Nella figura 45 sono riportati i massimi annui giornalieri su carta probabilistica di Gumbel,

utilizzando come metodo di stima dei parametri il metodo dei momenti ed il metodo degli L-

moments. E’ altresì riportata la curva che identifica la legge di distribuzione TCEV.

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Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 31

Stazione di Ischia Porto: distribuzione di probabilità dei massimi annuali della pioggia giornaliera su carta probabilistica di Gumbel

-2,0

-1,0

0,0

1,0

2,0

3,0

4,0

5,0

6,0

30 40 50 60 70 80 90 100 110 120 130 140 150 160 170 180 190

massimo annuale pioggia giornaliera (mm)

vari

abile

sta

nd

ard

izza

ta

Dati storiciTCEVGumbel lmGumbel

Figura 45 – Carta probabilistica di Gumbel con individuazione delle leggi di distribuzione Gumbel, Gumbel lm e TCEV per i massimi annui giornalieri della stazione di Ischia Porto

L’analisi statistica è stata estesa anche ai dati orari della stazione di Ischia Porto, per la quale

sono disponibili sia i dati dell’evento (tabella 12) che la serie storica dei massimi annui orari

(tabella 17), di lunghezza pari a 11 anni.

Un’analisi dell’evento pluviometrico a scala oraria con la determinazione dei periodi di

ritorno può essere effettuata utilizzando ancora le distribuzioni di probabilità di Gumbel e TCEV.

Nella tabella 20 sono riportati i valori massimi orari dell’evento, le medie ed i coefficienti

di variazione CV dei massimi annui di assegnata durata.

Tabella 20: Valori massimi orari d’evento, medie e coefficienti di variazione stazione di Ischia Porto

1 h 3 h 6 h 12 h 24 h max evento 23,0 46,0 49,4 89,6 113,0

31,5 47,0 58,4 67,0 80,1 CV 0,355 0,358 0,333 0,326 0,365

Come si evince dalla tabella 20 il coefficiente di variazione CV è pressoché costante al

crescere della durata da 1h a 24h. Nell’analisi statistica del dato orario, tale coefficiente è stato

posto, quindi, pari a quello (CV=0,333) della serie storica dei massimi annui giornalieri depurata

dall’outlier di 180,0 mm.

Il fattore probabilistico di crescita KT, funzione del coefficiente di variazione CV e del

periodo di ritorno T, è riportato nella tabella 21 per i periodi di ritorno più significativi e per le

distribuzioni probabilistiche considerate.

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Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 32

Tabella 21: Valori del fattore probabilistico di crescita KT per la stazione di Ischia Porto

T (anni) 2 5 10 20 KT Gumbel 0,945 1,240 1,434 1,621

KT Gumbel lm 0,933 1,293 1,531 1,760

KT TCEV 0,903 1,251 1,519 1,820

Nella tabella 22 sono, invece, riportati i valori del periodo di ritorno relativo alle piogge

massime di durata 1, 3, 6, 12 e 24 ore registrate al pluviometro di Ischia Porto tra il 29 ed il 30

aprile 2006.

Tabella 22: Valori del tempo di ritorno per le piogge orarie registrate alla stazione di Ischia Porto

1 h 3 h 6 h 12 h 24 h

max evento 23,0 46,0 49,4 89,6 113,0

T Gumbel (anni) 1 2 2 7 8

T Gumbel lm (anni) 1 2 2 5 6

T TCEV (anni) 1 2 2 6 8

Dalle tabelle 21 e 22 si evince la sostanziale invariabilità del fattore probabilistico di crescita

KT e del tempo di ritorno T nel passare dalla Gumbel, alla Gumbel lm ed alla TCEV. Al variare

della distribuzione, le curve di possibilità pluviometrica (CPP) sono delle rette con identica

pendenza ma con intercetta leggermente diversa. Esse sono rappresentate in Figura 46 con

riferimento alla distribuzione di Gumbel per i periodi di ritorno più significativi.

23

46 49,4

89,6

113

10

100

1000

1 10 100

Durata dell'evento [ore]

Alt

ezza

di p

reci

pit

azio

ne

[mm

]

Dati evento T = 2 anni T = 5 anni T = 10 anni T = 20 anni

Figura 46 – Stazione pluviometrica di Ischia Porto – CPP calcolate con il metodo dei quantili regolarizzati con la distribuzione di Gumbel

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Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 33

5. VALUTAZIONE EX-POST DELLE CARATTERISTICHE METEO-IDROLOGICHE

La caratterizzazione idrologica dell’evento che ha interessato l’isola di Ischia nei giorni 29 e

30 aprile ha, in termini quantitativi di precipitazione cumulata osservata al suolo, confermato il

quadro previsionale meteorologico delineato dai modelli a scala globale e locale, costituito da

condizioni di instabilità atmosferica con precipitazioni sparse, anche a carattere di breve rovescio o

temporale, più frequenti sulle zone costiere.

La situazione meteorologica a scala sinottica è stata anticipata, nei termini sopra riportati, dal

bollettino meteorologico regionale emesso dall’Area Previsioni Meteo del Centro Funzionale alle

ore 10:50 del 29 aprile 2006 e per le successive 72 ore, elaborato, così come ogni giorno dell’anno,

sulla base dei seguenti prodotti:

- Analisi al suolo ed in quota, delle ore 00 UTC e mappe di previsione per le successive 72

ore, elaborate dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare e dal Centro di

Previsioni Meteo Europeo a Media Scadenza (ECMWF) di Reading;

- Modelli numerici elaborati dal consorzio ARPA Emilia Romagna, Servizio Meteorologico

dell’Aeronautica Militare e dal centro di calcolo CINECA, e dal Centro di Previsioni Meteo

Europeo a Media Scadenza (ECMWF) di Reading;

- Previsioni in chiaro emesse dal servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare e dal

Centro di previsioni Meteo Nazionale del Dipartimento della Protezione Civile.

In considerazione dei fenomeni meteorologici previsti nel suddetto bollettino, lo stesso è stato

integrato con specifiche avvertenze, all’uopo predisposte e trasmesse dalla Sala Operativa

Regionale Unificata a tutti i soggetti destinatari, recanti la necessità da parte degli enti e dei sindaci

in indirizzo, nell’ambito delle loro competenze e responsabilità in materia di protezione civile, di

tener conto delle indicazioni specifiche riportate nel bollettino, in relazione alle reali condizioni dei

rispettivi territori, prestando prioritariamente attenzione al funzionamento del reticolo idrografico,

al funzionamento dei sistemi urbani per lo smaltimento delle acque meteoriche e alle aree a rischio

frana.

Il quadro previsionale sinottico delineato, in particolar modo per le giornate del 29 e del 30

aprile, risulta confermato dal Bollettino Meteorologico del 29 aprile, emesso dal Dipartimento della

Protezione Civile, in cui per la Campania sono state previste condizioni di instabilità, associate a

precipitazioni sparse e localmente anche a carattere di rovescio o temporale.

Dal punto di vista idrologico, l’analisi statistica, condotta sulla base dei dati storici disponibili

per il territorio di interesse e parametrizzata sulla serie temporale del pluviometro meccanico di

Ischia Porto, ove sono stati registrati i valori massimi di precipitazione, ha confermato il carattere

moderato dei valori cumulati di precipitazione, sulle diverse scale di aggregazione temporale, con

valori del tempo di ritorno pari a 12-13 anni per la scala giornaliera e valori inferiori per le scale

orarie.

Valori di precipitazione locali più elevati, anche di notevole intensità ma di breve durata,

possono aver interessato limitate porzioni di territorio, quale, ad es., quella della località Pilastri –

Via Arenella, nel comune di Ischia, determinando effetti al suolo e criticità molto localizzate,

caratteristiche degli eventi rientranti nella categoria di classe I di cui all’allegato A del D.P.G.R.

299/2005, ovvero “eventi pluviometrici con intensità elevata in intervalli temporali di breve durata

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Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 34

(0÷6 ore), che possono generare situazioni di crisi in bacini di estensione inferiore a 100 km2

(incluso aree di drenaggio urbano).

A tali eventi pluviometrici, con forte componente convettiva, è associata la categoria di

scenario di rischio caratteristica dei rilievi collinari e montani della fascia tirrenica, in cui gli eventi

sono caratterizzati da durate di poche decine di minuti ed estensione spaziale molto limitata,

sicuramente inferiore a quella, di circa 50 Km2, della modellistica numerica utilizzata per la

previsione locale delle precipitazioni.

A tale riguardo v’è da rilevare, infatti, la difficoltà dei modelli a scala limitata (modello LAMI

– risoluzione spaziale con lato della griglia pari a 7 Km), e ancor di più a scala globale, di

parametrizzare correttamente i fenomeni convettivi alla base dello sviluppo delle celle

temporalesche, cosicché i fenomeni temporaleschi risultano imprevedibili nella loro intensità, oltre

che, ovviamente, relativamente all’esatta localizzazione spaziale e temporale.

L’occorrenza temporale e spaziale di tali eventi risulta, quindi, non prevedibile con gli attuali

strumenti di previsione meteorologica, come confermato dal fatto che, per tutta la durata dell’evento

in esame, i risultati del modello LAMI, corsa delle 00 UTC, hanno fornito valori dei precursori

pluviometrici previsionali inferiori ai valori soglia corrispondenti al livello di criticità ordinaria in

tutte le 8 zone di allertamento del territorio regionale.

Dal punto di vista del monitoraggio in corso di evento, v’è da dire che l’intervallo temporale

occorrente tra la manifestazione dei precursori di rischio individuati nell’ambito del sistema di

allertamento adottato con il predetto D.P.G.R. n. 299/2005 e gli effetti al suolo risulta, in genere, e

tale si è confermato nel caso dell’evento in esame, troppo breve per poter attivare interventi di

mitigazione. Inoltre, considerata l’estremamente ridotta scala temporale e spaziale dell’evento in

esame, l’attuale rete di monitoraggio pluviometrica non è in grado di rilevarne l’occorrenza e ciò

risulta confermato dal fatto che per tutta la durata dell’evento, non è stato osservato, nell’ambito del

Sistema Informativo predisposto per il supporto alla gestione del sistema di allertamento regionale,

alcun superamento di soglia per la classe di rischio associata all’evento (classe I) da parte del

relativo sistema di precursori pluviometrici prefissato.

Allo scopo di incrementare la probabilità di “osservare” l’evento in corso di accadimento,

attesa la limitata capacità previsionale della modellistica meteorologica numerica a scala locale, la

cui risoluzione spaziale non è assolutamente compatibile con la dimensione areale, generalmente

molto limitata, delle celle temporalesche tipiche dei fenomeni di precipitazione convettiva, non v’è

altra soluzione che infittire la rete di monitoraggio mediante l’installazione di ulteriori siti di

rilevamento delle grandezze meteorologiche.

Ed è proprio per questa motivazione che il Settore Regionale di Protezione Civile, nell’ambito

dei primi interventi finalizzati a fronteggiare l’emergenza, ha già realizzato, sulla base del progetto

predisposto dal Centro Funzionale, una rete di monitoraggio nell’isola di Ischia, costituita da 3

stazioni pluviometriche, con caratteristiche tecniche e funzionali identiche a quelle delle stazioni

attualmente utilizzate dal Centro Funzionale per la gestione del sistema di allertamento regionale

per il rischio idrogeologico e idraulico ai fini di protezione civile e con trasmissione dei dati in

tempo reale, via ponte radio troposferico, al centro di controllo.

Le stazioni sono state installate nei comuni di Forio (località Pellacchio) e Ischia (una in Via

Casciaro e una in località Piano Liguori.

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Centro Funzionale per la previsione meteorologica e il monitoraggio meteoidropluviometrico e delle frane

Rapporto d’evento 29-30 aprile 2006 35

Per due di tali stazioni, Ischia e Piano Liguori, è stato possibile procedere alla loro contestuale

attivazione in centrale, previa realizzazione del collegamento diretto, in telemisura, alla centrale di

controllo, effettuato attraverso i ponti radio in esercizio nell’ambito dell’attuale sistema di

trasmissione dati del Centro Funzionale e all’aggiornamento del sistema informativo regionale di

analisi, gestione e validazione dati in tempo reale, a servizio delle attività di previsione del rischio

idrogeologico e gestione delle allerta di protezione civile.

Per la stazione di Forio, installata e attivata in situ, non è stato possibile procedere al

collegamento in telemisura alla centrale, a causa della necessità di utilizzare la tratta di ponte radio

troposferico facente capo ad un ripetitore, di prossima installazione, da realizzare nel sito di Monte

Epomeo.

Le stazioni realizzate e collegate in centrale trasmettono, ogni 10 minuti primi, la sequenza

dei dati di precipitazione rilevati in situ con campionamento di 1 minuto primo. I dati acquisiti in

centrale vengono istantaneamente diffusi, attraverso un software dedicato, sviluppato e

implementato dal Centro Funzionale, alla Sala Operativa Regionale Unificata di Protezione Civile

che, con modalità H24, assicura le funzioni di presidio in sede e vigilanza meteoidrologica.

All’atto dell’installazione del ripetitore di Monte Epomeo e della conseguente attivazione in

centrale della stazione pluviometrica di Forio, di cui si provvederà a dare opportuna comunicazione,

il sistema di monitoraggio pluviometrico in tempo reale dell’Isola sarà costituito da complessive n.

4 stazioni (le tre in progetto più quella esistente di Serrara Fontana), che insisteranno su una

superficie di circa 47 Km2, con una densità media, quindi, di 1 stazione ogni 12 Km2 circa.

Un ulteriore stazione, di tipo meteorologico completo, sarà realizzata nell’ambito del Progetto

della Rete Meteorologica Regionale, approvato con D.G.R. 1364/2005 e la cui relativa gara

d’appalto è attualmente in fase di espletamento, di una stazione meteo completa, da installare nel

comune di Barano d’Ischia, nel sito ubicato all’interno dell’area COT regionale del Settore Foreste

della Regione Campania.