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Ragguagli e bagagli...www.tamataviaggi.it

... per viaggi consapevoli

parcours nécessitant un guide

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Tamata Viaggi nasce a Lucca nel 1996. Sin dall’inizio si è impegnata a dare un’impronta “sostenibile” al modo di viaggiare e di fare turismo. La più diffusa modalità del viaggio, adottata dall’industria del turismo in quegli anni si riduceva, molto spesso, allo schema: “andata-ritorno” - villaggi italiani “all inclusive” - voli charter - last minute - low cost, anziché provare a: visitare - scoprire - vivere - conoscere, la realtà sociale, economica e culturale dei popoli e dei paesi ospitanti, nel rispetto dell’ambiente e con attenzione alla sostenibilità.

Consapevole di questo, Tamata Viaggi ha preferito specializzarsi e proporsi, nella realtà territoriale in cui opera, come agenzia di viaggi ad hoc, concepiti su e con misura, consigliando itinerari e servizi rispettosi dell’ambiente e volti, quanto più possibile, alla conoscenza del territorio e all’interrelazione con la popolazione locale.

Nella convinzione, oggi ancora più di ieri, che ascoltare e aprirsi al “diverso” può davvero aiutare a non avere paura e ad arricchirsi umanamente, Tamata Viaggi, nel 2002, ha iniziato un percorso teorico e pratico entro il panorama italiano del “turismo responsabile”, avvicinandosi alle associazioni che cooperano, con progetti di sviluppo, in diversi paesi e aree svantaggiate.

Tamata Viaggi ha ricercato, verificato sul luogo e fatto conoscere realtà e territori del Sud del Mondo, elaborando, nel corso degli anni, una sua fisionomia coerente con le direttrici che, più estesamente, potete leggere nel documento “il Turismo Responsabile di Tamata Viaggi” (www.tamataviaggi.it).

Tamata Viaggi è convinta che esistano uno spazio e un ruolo delle “piccole imprese profit” - tra cui Tamata si colloca - nel promuovere una responsabilità del viaggiare, una sostenibilità ambientale, socio-economica

Chi siamoIl viaggio è una porta attraverso la quale si esce dalla realtà nota e si entra in un’altra realtà inesplorata, che somiglia al sogno.

(Guy de Maupassant)

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e culturale, valori che spesso vengono associati soltanto alle realtà non profit.Ritiene che solo la diffusione su ampia scala delle pratiche ispirate al valore sociale renderà davvero possibile un forte cambiamento in direzione della sostenibilità.La responsabilità di Tamata Viaggi risiede, anche, nell’organizzazione di viaggi interessanti, molti dei quali inediti, nel ricercare strutture, servizi e fornitori di qualità e affidabili, nel seguire i clienti con scrupolosa attenzione. Lo staff di Tamata Viaggi ringrazia tutti coloro che hanno scelto, scelgono e sceglieranno di partire con noi e i clienti che sono tornati da noi per ri-partire di nuovo.

Nel 2007 nasce il progetto I Colori della Terra e dell’Arcobaleno viaggi speciali, itinerari insoliti, per un turismo responsabilemarchio, attraverso il quale, Tamata Viaggi traduce in programmi operativi i principi del turismo responsabile.

Nel 2011 nasce il progetto L.I.P. – Lucca Incoming Projectla cultura dell’abitare e dell’accoglienza, per un restare sostenibileperché la sostenibilità parte da dove il viaggio ha inizio.

la cultura dell’abitare e dell’accoglienza, per un restare sostenibile L .I .P Lucca Incoming Project.

Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone.(John Steinbeck)

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I “fondamentali” della nostra filosofia di viaggio si basano:

• sulla curiosità che spinge a incontrare l’altro e a scoprirne l’umanità A incontrarsi (o scontrarsi) non sono culture ma persone. Le pratiche che adottiamo fanno la differenza. Le migliori sono quelle che mirano a creare un rapporto di solidarietà e partecipazione tra viaggiatori e comunità locali attraverso momenti di socializzazione e di scambio interpersonale, di genere e intergenerazionale.

• sul desiderio di conoscere, senza superficialità né arroganza, le culture “diverse”

La diversità delle culture e delle tradizioni può essere usata come mèra attrazione promozionale. Qualcuno, in tal caso, decide cosa è la “cultura” degli altri, isolando, riadattando e mostrandone alcuni simboli. Oppure c’è un altro modo: avvicinarsi, in punta di piedi, rinunciando a spettacolarizzazioni e o facili classificazioni, e sperimentare la relazione diretta con chi, ogni giorno e nei suoi luoghi, ha un rapporto vivo con le sue tradizioni e, proprio perché le vive, sa anche trasformarle. • sull’esigenza di contrastare stereotipi e luoghi comuniUn viaggio è un’occasione privilegiata per tornare diversi da come siamo partiti. I problemi nascono quando appartenenti ad altri contesti culturali vengono a stare a casa nostra. E’ allora che scattano e fanno presa gli stereotipi più diffusi. Quando l’integrazione riesce, e c’è pari dignità riconosciuta, lo stereotipo può anche divenire scherzo bonario. Più spesso invece è anticamera di intolleranza e comportamenti ostili. Un viaggio che non resti alla superficie può diminuire la distanza, mostrare la banalità del luogo comune, “smontare” lo stereotipo o renderlo innocuo, farci testimoni della “prossimità” dell’altro.

Il Turismo Responsabile di Tamata Viaggi

Chi vive vede molto, chi viaggia vede di più.(proverbio arabo)

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• su prassi non-invasive, rispettose degli equilibri ambientali della comunità ospitante

In Burkina Faso c’è ancora chi usa chiedere scusa all’albero (portatore anch’esso di un’anima divina) da cui ha tagliato un ramo per farne un manico di zappa. Non occorre essere animisti per comprendere la bellezza e la mitezza di questo rapporto, improponibile qui, forse, in quei termini ma capace di orientarci verso un sentire diverso. I turisti non sono cavallette ma possono, anche inconsapevolmente, diventarlo. Quando visitiamo una comunità attenta ai biosistemi naturali e alle biodiversità del suo territorio, abbiamo un semplice dovere: osservare e capire senza recare danno.

• sul sostegno alla vita quotidiana e concreta delle comunità localiUn turismo non invasivo resta comunque una risorsa, capace di contribuire a superare condizioni di povertà ed esclusione. Possiamo, oltre a non recare danno, portare vantaggi e contribuire a uno sviluppo che non alteri irrimediabilmente quegli equilibri. Significa preferire alcuni interlocutori piuttosto che altri, consumare alcuni prodotti invece di altri, usare certi mezzi al posto di altri. Il sostegno alle comunità locali passa da scelte che gli operatori compiono, a partire dalla fase progettuale, da obiettivi che intendono armonizzare le due prospettive: quella dell’ andare (di chi va in viaggio) e quella della “restanza” (di chi abita il territorio e ospita il viaggiatore)

Possiamo dunque sintetizzare in pochi punti il progetto di “Turismo responsabile” di Tamata Viaggi:

* Si tratta di un modo di praticare il turismo che offre al viaggiatore una “quotidianità” diversa da quella abitualmente fruita, ponendo al centro la relazione sociale e culturale con le comunità locali;* Si svolge in forme sostenibili, ovvero con attenzione all’impatto ambientale e dunque alla non-massificazione, alla salvaguardia degli habitat e al mantenimento delle risorse naturali;* Ha un valore partecipativo che “riverbera” sulla comunità ospitante. il viaggiatore “responsabile” è interessato a interagire con gli abitanti. Per la comunità di accoglienza può significare crescita e arricchimento della propria identità e dei propri valori.* Il beneficio economico resta in larga parte appannaggio della comunità locale ospitante.

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Come vengono organizzati i viaggi di turismo responsabile?La realizzazione dei nostri viaggi viene effettuata con la partecipazione, consulenza e collaborazione di associazioni e agenzie turistiche di incoming locali, che meglio di chiunque altro conoscono il territorio nel quale operano. Per i pernottamenti preferiamo avvalerci di piccoli hotel a conduzione familiare e, quando possibile, dell’accoglienza presso comunità locali, se idonee. Lo stesso vale per la ristorazione e altri servizi, per i quali preferiamo avvalerci di imprese e professionisti locali, sempre che sappiano rispettare alcuni standard qualitativi. Gli accompagnatori dei nostri viaggi, si possono definire più mediatori culturali che guide turistiche, per questo talvolta, potranno apparire severi nel corso del viaggio dando indicazioni precise circa il comportamento da tenere e non.

Perché si viaggia in piccoli gruppi?I nostri gruppi non superano mai il numero di 15 partecipanti, perché il viaggiare in piccoli gruppi consente di non risultare troppo invasivi e facilita, senza alcun dubbio, l’incontro con l’altro, cui sarà dedicato quanto più tempo possibile, e la conoscenza dei luoghi.

Sono tutti turisti esperti quelli che si iscrivono ai vostri viaggi?Al momento non disponiamo di precise statistiche che possono rilevare dati precisi e pertanto la nostra risposta è che, ad oggi, la maggior parte dei partecipanti è alla loro prima esperienza. Prevalentemente provenienti da esperienze di viaggio individuale “fai da te”. In molti casi, coloro che hanno partecipato ai nostri viaggi si sono iscritti ai successivi e lo hanno consigliato anche ai loro amici che spesso si sono aggiunti. Quindi l’esperienza si può acquisire con la partecipazione!

E’ richiesta un’età minima e massima per partecipare?No, tuttavia possono esserci problemi legati allo stato di salute di ciascuna

Domande frequenti (FAQ)

I viaggi danno una grande apertura mentale: si esce dal cerchio dei pregiudizi del proprio Paese e

non si è disposti a farsi carico di quelli stranieri.(Charles de Montesquieu)

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persona, è quindi opportuno verificare, destinazione per destinazione, eventuali problematiche legale alle vaccinazioni, profilassi, altitudine, clima, ecc. e in base a questo stabilire l’idoneità al viaggio o meno. Non è possibile accettare iscrizioni per minori di 18 anni non accompagnati dai genitori.

È richiesto un forte spirito di adattamento?Per alcuni viaggi si, è richiesto un minimo spirito di adattamento, legato soprattutto al dormire e al mangiare. Alcuni dei viaggi della nostra programmazione prevedono “itinerari insoliti” e fuori dai percorsi turistici classici, le località previste per il pernottamento non sempre hanno strutture ricettive dotate di bagno in camera e acqua calda, oppure i pernottamenti in campi tendati, fissi e mobili, o ristoranti con ampia scelta di portate. In questo senso sì, è necessario un minimo spirito dì adattamento. È comunque garantita la sistemazione presso strutture ricettive con standard minimi di comfort richiesti e talvolta anche hotel 4 o 5 stelle, de Charme e Heritage.

Perché è importante tener conto degli standard di qualità e comfort dei servizi utilizzati in viaggio, anche nel turismo responsabile? Grazie all’aereo oggi è possibile raggiungere in poco più di 5 – 7 – 12 ore di viaggio, aree talmente “lontane” da noi che all’arrivo, la domanda che uno si pone spontanea è “che ci faccio io qui?” e la voglia di tornare indietro immediatamente è forte quanto quella di restare, superato lo “spaesamento” iniziale, giunti al termine del viaggio. A nostro avviso, è importante privilegiare piccoli hotel (talvolta grandi) a conduzione locale e altri servizi che garantiscano standard qualitativi idonei a una clientela occidentale. Non riteniamo che l’avvalersi di strutture ricettive improvvisate e prive di comfort e standard igienici ritenuti essenziali per noi, sia l’unica modalità per l’incontro e la conoscenza, anzi, questo talvolta può provocare uno shock culturale, inevitabile in alcune aree del sud del mondo, che potrebbe compromettere l’incontro con la comunità ospitante.

Come può essere fatta la preparazione al viaggio?Verrà fatto, quando possibile, almeno un incontro preparatorio in agenzia prima della partenza e verrà consegnato il foglio “notizie utili “relativo alla destinazione meta del viaggio e commentato insieme a tutti i partecipanti.Consigliamo comunque di prendere informazioni anche individualmente sugli aspetti sanitari, socio-economici e culturali e tutte quelle notizie volte ad una maggiore consapevolezza sulle problematiche legate al paese da visitare.

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È turismo responsabile solo quando il viaggio prevede visite a progetti di sviluppo? A nostro avviso no. Il turismo responsabile si ha quando si viaggia con la curiosità di incontrare e conoscere l’altro, azzerando i pregiudizi e gli stereotipi, nel pieno rispetto del patrimonio culturale e ambientale delle comunità ospitanti. Quando ci si avvale di strutture e servizi offerti e gestiti dai locali, e quindi si contribuisce concretamente all’economia del luogo. Per questo riteniamo che pur non visitando progetti di sviluppo promossi da organizzazioni no-profit il viaggio come il turista sia comunque responsabile.

Perché i viaggi di turismo responsabile si ritengono costosi? I viaggi di turismo responsabile non sono generalmente più costosi di altri concepiti alla stessa maniera. Ovvero, non più costosi di viaggi itineranti (tour) con voli di linea e servizi idonei, per comfort e sicurezza, ad una clientela occidentale, proposti da tour operator italiani e non, meno attenti alla sostenibilità socio economica ed ambientale dei paesi ospitanti e alla interrelazione tra culture. Il valore del viaggio è determinato dai molteplici singoli servizi e persone che contribuiscono con il proprio lavoro alla realizzazione dell’intero “pacchetto”. La maniera per favorire un’economia più giusta e durevole è accertarsi e garantire che venga corrisposto un prezzo equo a tutti i fornitori locali coinvolti e che i profitti dati dal turismo vengano ridistribuiti alla comunità locale. Possono apparire costosi perché pensando alle aeree geografiche del sud del mondo, meta del viaggio, dove il costo della vita è mediamente 10 volte inferiore al nostro, si ha ragione di credere che anche il viaggio debba costare pochissimo. In parte è vero, ma perché questo accada, bisognerebbe vivere dove loro vivono e spostarsi con i loro mezzi pubblici, e quando i giorni a disposizione per il viaggio sono pochi non sempre è possibile.Esistono senz’altro viaggi che hanno un costo minore, ma sono viaggi di altro genere, spesso per aeree balneari dei tropici, dove le strutture alberghiere con 300, 600 o 1000 camere hanno snaturato l’ambiente e la società, dove le persone sono sottopagate e i profitti in mano a pochi investitori per lo più stranieri.

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Non fare partenze avventate è la prima regola. I viaggi e i soggiorni presi con troppa leggerezza sono, solitamente, i più penalizzati dai rischi del viaggio, del resto non molto dissimili da quelli che possiamo incontrare appena fuori da casa nostra. I rischi ci sono, esistono realmente, specie in certe aree un po’ “fuori mano”. Ignorarli o rimettersi al caso può provocare dei problemi. Conoscere eventuali rischi e semplici regole di comportamento rendono “ogni viaggio una piacevole avventura”.È quindi importante partire sentendosi in forma, facendo anche un po’ di ginnastica nei giorni (perché non mesi!) antecedenti la partenza stessa perché “la chinetosi (mal di trasporto) si domina con l’assuefazione alle rotazioni del corpo e ai movimenti rapidi del capo”.Una volta c’era la “cura del valzer” poiché si sosteneva, come realmente è, a meno che sussistano patologie del labirinto (il centro dell’equilibrio inserito nella cassa ossea dell’orecchio), che i ballerini non soffrono del mal di viaggio.Consumare l’”ultimo pasto un paio d’ore prima di partire” evitando sottaceti, mentre non sussistono controindicazioni per il piccante, non bere alcolici né fumare, ma piuttosto favorire la digestione, assumendo dopo il pasto un antireflusso (accorgimento che si può ripetere anche in volo e se i pasti sono un po’ “a rischio” una volta sul posto).In alternativa, può essere presa in considerazione, la cura farmacologica conta molti “prodotti anti-chinetosi”, cioè prodotti antinausea da movimento, da assumere almeno mezz’ora prima del viaggio. Sono frequentemente a base di dimenidrinato, un principio attivo antistaminico efficace nel controllare il mal di viaggio, che ha come effetto secondario più frequente la sonnolenza.

In aereo. Oramai è il mezzo di trasporto più utilizzato, per comodità e rapidità di collegamento. Se certi pullman vengono paragonati a “aerei

Salute e Valigie

La cosa più pericolosa da fare è rimanere immobili.(William Burroughs)

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senza ali”, gli aerei potrebbero benissimo essere paragonati a “corriere del cielo”. Quindi niente paura!Prima dell’imbarco, non è consigliato bere tè o caffè, specie se si soffre di “mal d’aereo” (sollecitano una certa acidità gastrica) né bibite gassate (birra inclusa). Queste, per una legge fisica dei gas, tendono ad adeguarsi alla pressione ambientale e “si dilatano tanto più, quanto minore è la pressione attorno”, il che, in parole povere, significa che le bollicine formatesi a terra, in volo si dilatano, adeguandosi alla pressione della cabina, creando fastidiose sensazioni di dilatazione gastrica. Non è così se bevute in volo, perché già alla pressione ambientale. La pressurizzazione nelle cabine passeggeri è sempre regolata affinché la tensione di ossigeno nei polmoni non scenda sotto i 2/3.All’imbarco è da tenere sempre i documenti personali a portata di mano e il biglietto aereo fino al ritorno a casa. Serve per il riscontro delle prenotazioni effettuate al check-in, che è divenuto più severo per la sicurezza di tutti. I portatori di pace-maker ricordino di portare con se un tesserino da mostrare per evitare il passaggio al metal-detector magnetico.Al decollo tenere lo schienale ben rialzato, accomodarsi per bene contro lo schienale e allacciare le cinture di sicurezza. Non sempre ora passano col vassoio delle caramelle, ma ricordarsi che deglutendo saliva a bocca chiusa, si sturano le orecchie prevenendo eventuali disturbi da sbalzo pressorio.Restare tranquillamente al proprio posto, con la schiena bene appoggiata allo schienale dove viene premuta ad ogni risalita sino all’altezza di volo ottimale, è allora che l’aereo diviene più stabile e scompare anche la scritta “allacciarsi la cintura di sicurezza”.È consigliato ricordare delle facili regole, calzature comode e meglio se allentabili, calze lunghe, un po’ aderenti, camminare per almeno 10-15 minuti ogni 2 ore circa di volo. Per coloro che usano le lenti a contatto, a causa dell’aria secca e sempre leggermente ventilata della cabina, nei lunghi voli possono dare qualche fastidio che può essere attenuato da qualche goccia di “lacrime artificiali”.

La stanchezza del fuso orario. La Terra ruota su se stessa in senso antiorario verso Est. Viaggiando così veloci, anche solo dopo poche ore di volo, ci sentiamo spossati. La stanchezza, sulle prime, si avverte meno viaggiando in senso opposto: è come se stessimo in piedi a far le ore piccole, però poi

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ci piomba addosso. Morale, i lunghi viaggi in aereo attraverso i fusi orari ci lasciano spossati … letteralmente “fusi”.Tutto normale dobbiamo solo riadagiarsi alla nuova ora della giornata non intraprendendo subito gite o attività impegnative, e rimandarle a dopo un conveniente riposo e recupero delle forze.

L’alimentazione nei paesi tropicali. A riguardo del cibo è bene ricordare che: “bollito o sbucciato” altrimenti meglio lasciarlo. Può essere rischioso assaggiare un po’ di tutto, talvolta lo si può fare con il cibo appena cotto e ancora ben caldo. Alcuni accorgimenti: frutta da sbucciare, ben lavata con mani lavate; evitare i piatti freddi, il pesce crudo e le carni crude, anche se in salsa (usare largamente il limone o il profumatissimo lime); ricordarsi che la traspirazione e il sudore sottraggono sali che vanno integrati e quindi è bene non tardare a ricorrere ad una alimentazione integrata e a correggere la flora batterica intestinale con appositi farmaci equilibratori.

Da non dimenticare. Ai documenti di viaggio a volte non ci si pensa proprio. Non sono solo quelli rilasciati dalla Tamata Viaggi, ma anche, e soprattutto, quelli di Identità e Assistenza Sanitaria all’estero. Il passaporto è il documento base per accedere in ogni Stato del mondo. Ha validità 10 anni ed è indispensabile per ottenere il visto di ingresso in determinati Stati.I visti sono documenti temporanei di viaggio (con validità in genere di alcuni mesi) rilasciati da Ambasciate o sedi Consolari sul territorio nazionale di appartenenza del viaggiatore.Tamata Viaggi provvederà ad avvisare il cliente qualora il visto fosse richiesto e, in genere, provvede anche al disbrigo della pratica relativa all’ottenimento. Taluni visti non vengono timbrati sul passaporto, ma riportati “su dichiarazione a parte”.

In valigia. La valigia è preferibile morbida (rigida, con rotelle e serratura a chiave in alcuni casi). Il contenuto deve essere limitato all’essenziale. Meglio le fibre naturali, anche se qualche ricambio lavabile e che non si stiri può tornare utile. Ciabatte di ristoro, scarpe da pioggia (più impermeabile imbustato) e leggere (da trekking o jogging). Cappellino, guanti, occhiali da sole. Fotocopie documenti. Occhiali da vista di riserva. Torcia elettrica.

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Fazzoletti di carta. Fazzoletti umidi (salviette ad acqua). Burro di cacao. Prodotti di protezione solare. Lasciare sempre un po’ di spazio per gli acquisti. Per la disposizione del contenuto vale l’esperienza personale.Ci si ricordi la borsa a zip, come “cassetta di Pronto Soccorso”, e quella per la toeletta personale oltre alle prese di luce internazionali (informarsi sui voltaggi locali!).In quanto al bagaglio a mano, si tenga una tracolla per la macchina fotografica o da ripresa e per il resto si ricordi la maggior praticità degli zainetti.

Nella “cassetta del Pronto Soccorso”è consigliabile mettere:- un prodotto antichinetosi per combattere i mali di viaggio - un analgesico- un antiacido per combattere i disturbi della digestione - un antinfiammatorio topico- un gel contro ematomi e gonfiori- un repellente per insetti in lozione o spray - una crema per le punture di insetti che sia nel contempo antinfiammatoria e antipruriginosa - un prodotto per le scottature e gli eritemi solari - un collirio rinfrescante, lenitivo e umettante- un integratore salino- un antipiretico - antidiarroici - un antibiotico a largo spettro per le infezioni- un lassativo- un digestivo per correggere il senso di peso gastrico- per le vene dilatate dal caldo (gambe gonfie e pesanti) si può ricorrere a un gel lenitivo- riequilibratori della flora intestinale - oltre i medicinali ad uso personale, non sempre sono reperribili nel paese visitato

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Difficilmente chi legge, avendo avuto almeno per una volta l’opportunità di imbarcarsi su un volo quale che esso sia stato, può negare di essere stato alle prese perlomeno con un piccolo ritardo sull’orario di partenza/arrivo prestabiliti. Non è cosa rara, in effetti, che ritardi, cancellazioni ed overbooking “tormentino” la mobilità dei passeggeri. Facciamo luce con questo post su alcune regole generali applicabili nei suddetti casi. Da Marzo 2009 e’ in circolazione la nuova CARTA DEI DIRITTI DEL PASSEGGERO, sesta edizione, realizzata dall’ ENAC come guida e “riassunto” aggiornato di tutte le normative italiane ed europee esistenti sull’argomento. Vediamo nel dettaglio quanto riportato dalla Carta nei seguenti casi:

Voli in ritardo, annullati o negati (overbooking)Le tutele comunitarie riguardano:- ritardo prolungato del volo: la partenza dell’aereo e’ ritardata rispetto all’orario previsto;- cancellazione del volo: il volo non parte;- negato imbarco (overbooking): il passeggero non viene imbarcato a causa dell’eccessivo numero di prenotazioni.Esse si applicano a tutti i voli (di linea, charter, low cost) in partenza da un aeroporto comunitario nonche’ ai voli effettuati da una compagnia comunitaria in partenza da un Paese extracomunitario con destinazione un aeroporto comunitario. Non si applicano, quindi, ai voli in partenza da un Paese NON comunitario effettuati da compagnie NON comunitarie, pur se la destinazione e’ un aeroporto comunitario. In questi casi valgono le normative locali del Paese di partenza.Per godere di queste tutele e’ necessario possedere un biglietto aereo (compresi quelli emessi nell’ambito del programma Frequent Flyer o altri programmi commerciali), avere una prenotazione confermata e presentarsi all’accettazione nei modi e tempi previsti dalla compagnia aerea (in assenza

Diritti del passeggero

Viaggiare dovrebbe essere sempre un atto di umiltà.(Guido Piovene)

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di indicazioni il termine da rispettare e’ di 45 minuti prima dell’ora di partenza pubblicata).

Sono esclusi i passeggeri:- che viaggiano gratuitamente o ad una tariffa ridotta non accessibile al pubblico, direttamente o indirettamente (ad esempio i dipendenti delle compagnie aeree, delle agenzie di viaggio o dei tour operator);- a cui viene negato l’imbarco per motivi di salute, di sicurezza o in caso di documenti di viaggio non validi.

Negato Imbarco (overbooking)E’ il classico caso in cui le prenotazioni per il volo sono eccessive rispetto ai posti disponibili.In questo caso la compagnia deve, per prima cosa, fare un appello ai volontari per verificare se vi siano persone disposte a cedere il proprio posto dietro concessione di benefici da concordare.Se non ci sono volontari, il passeggero a cui viene negato l’imbarco ha diritto a:* Rimborso del prezzo del biglietto per la parte di viaggio non usufruita oppure, in alternativa, ad un nuovo volo (riprotezione) con partenza il prima possibile o in data successiva più conveniente per il passeggero, a condizioni comparabili.* Assistenza, ovvero: - pasti e bevande in relazione alla durata dell’attesa;- adeguata sistemazione in albergo nel caso in cui siano necessari uno o più pernottamenti;- trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa;- due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o e-mail. (l’assistenza va data in precedenza alle persone con mobilità ridotta e ai loro eventuali accompagnatori nonché ai bambini non accompagnati).* Compensazione pecuniaria di:- euro 250 per i voli, intracomunitari o internazionali, inferiori o pari a 1.500 Km;- euro 400 per i voli intracomunitari superiori a 1.500 km e per quelli internazionali tra i 1.500 e i 3.500 km;- euro 600 per i voli internazionali superiori a 3.500 km.

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(Se al passeggero viene offerta la possibilità di viaggiare su un volo alternativo il cui orario di arrivo non superi -rispetto al volo prenotato- rispettivamente le due, le tre o le quattro ore, la compagnia può ridurre queste compensazioni del 50%)La compensazione va pagata in contanti, con assegno bancario o con bonifico oppure, in accordo col passeggero, con buoni viaggio e/o altri servizi.Ovviamente il pagamento della compensazione non impedisce al viaggiatore di avanzare una richiesta di rimborso del danno ulteriore, soggettivo, subito a causa del disservizio. Si veda più avanti nella sezione dedicata alle modalità di reclamo e contestazione.

Cancellazione del voloIn questi casi il passeggero ha diritto a:* Rimborso del prezzo del biglietto per la parte di viaggio non usufruita oppure, in alternativa, ad un nuovo volo (riprotezione) con partenza il prima possibile o in data successiva più conveniente per il passeggero, a condizioni comparabili.* Assistenza, ovvero:- pasti e bevande in relazione alla durata dell’attesa;- adeguata sistemazione in albergo nel caso in cui siano necessari uno o più pernottamenti;- trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa;- due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o e-mail.(l’assistenza va data in precedenza alle persone con mobilità ridotta e ai loro eventuali accompagnatori nonché ai bambini non accompagnati).

Vi fu sempre nel mondo assai più di quanto gli uomini potessero vedere quando

andavano lenti, figuriamoci se lo potranno vedere andando veloci.

(John Ruskin)

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* In alcuni casi (vedi sotto le esclusioni) anche alla compensazione pecuniaria- euro 250 per i voli, intracomunitari o internazionali, inferiori o pari a 1.500 Km;- euro 400 per i voli intracomunitari superiori a 1.500 km e per quelli internazionali tra i 1.500 e i 3.500 km;- euro 600 per i voli internazionali superiori a 3.500 km.(Se al passeggero viene offerta la possibilità di viaggiare su un volo alternativo il cui orario di arrivo non superi -rispetto al volo prenotato- rispettivamente le due, le tre o le quattro ore, la compagnia può ridurre queste compensazioni del 50%) La compensazione va pagata in contanti, con assegno bancario o con bonifico oppure, in accordo col passeggero, con buoni viaggio e/o altri servizi.* La compensazione pecuniaria non e’ dovuta nei casi in cui:- la compagnia aerea possa provare che la cancellazione del volo sia stata causata da circostanze eccezionali (es. avverse condizioni meteorologiche, allarmi per la sicurezza, scioperi, etc.);- il passeggero sia stato informato della cancellazione:a) con almeno due settimane di preavviso;b) nel periodo compreso tra due settimane e sette giorni prima della data di partenza e nel caso in cui venga offerto un volo alternativo con partenza non più di due ore prima rispetto all’orario originariamente previsto e con arrivo presso la destinazione finale al massimo quattro ore dopo l’orario originariamente previsto;c) meno di sette giorni prima e nel caso in cui venga offerto un volo alternativo con partenza non più di un’ora prima dell’orario originariamente previsto e con arrivo presso la destinazione finale al massimo due ore dopo l’orario originariamente previsto.Ovviamente il pagamento della compensazione non impedisce al viaggiatore di avanzare una richiesta di rimborso del danno ulteriore, soggettivo, subito a causa del disservizio.

Ritardo prolungato del volo E’ dovuta assistenza in questi casi:- ritardo di almeno due ore di voli intracomunitari o internazionali inferiori o pari a 1.500 km;

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- ritardo di almeno tre ore di voli intracomunitari superiori a 1.500 km e di voli internazionali tra 1.500 e 3.500 km;- ritardo di almeno quattro ore di voli internazionali superiori a 3.500 km.L’assistenza consiste in:- pasti e bevande in relazione alla durata dell’attesa;- adeguata sistemazione in albergo nel caso in cui siano necessari uno o più pernottamenti;- trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa;- due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o e-mail.(L’assistenza va data in precedenza alle persone con mobilità ridotta e ai loro eventuali accompagnatori nonché ai bambini non accompagnati).Se il ritardo e’ di almeno cinque ore il passeggero ha la possibilità di rinunciare al volo e di ottenere il rimborso del biglietto per la parte di viaggio non utilizzata, senza applicazione di penali.Nota: la fruizione della suddetta assistenza non impedisce al viaggiatore di avanzare una richiesta di rimborso del danno, soggettivo, subito a causa del disservizio. In particolare, in caso di ritardo del volo, può essere richiesto alla compagnia un risarcimento fino a massimo 4.150 DSP (diritti speciali di prelievo), corrispondenti a circa 4.831 euro, circostanziando e documentando il danno subito. Il risarcimento non e’ dovuto se la compagnia dimostra che sono state adottate tutte le misure necessarie per evitare il ritardo oppure se dimostra che era impossibile adottarle. Precisiamo che il risarcimento di danni da ritardo può esser richiesto solo alle compagnie registrate in Paesi che aderiscono alla convenzione di Montreal.

Possiamo viaggiare per il mondo intero in cerca della bellezza, ma se non la rechiamo in noi non la troveremo.

(Ralph Waldo Emerson)

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Links utili per viaggiare informati e consapevoli

ORGANIZZAZIONI NAZIONALI E INTERNAZIONALI

Ministero degli esteri, unità di crisi della Farnesina, elenco ambasciate straniere in Italia http://www.esteri.it

Informazioni di carattere generale sui Paesi esteri, comprese quelle relative alla situazione di sicurezza http://www.viaggiaresicuri.it

Ente Nazionale per l’Aviazione Civilehttp://www.enac-italia.it

Società Italiana di Medicina dei viaggi e delle migrazionihttp://www.simvim.it/viaggiatore.asp

Organizzazione mondiale della sanitàhttp://www.who.int/en

Agenzia Europea dell’ambiente http://www.eea.europa.eu

FAO Dipartimento Sviluppo Sostenibilehttp://www.fao.org/sd

Istituto internazionale per l’ambiente e lo sviluppo http://www.iied.org

Istituto risorse ambientali http://www.nri.org

UNDP Centro internazionale contro la povertà http://www.undp-povertycentre.org

Human Development Reports http://hdr.undp.org

Società internazione Ecoturismohttp://www.ecotourim.org

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International Tourism Parternship http://www.tourismpartnership.org

ECPAT - End Child Prostitution Pornography and Traffickinghttp://www.ecpat.it

Fondazione Peaceparkshttp://www.peaceparks.org

TWN - Network per Terzo Mondohttp://www.twnside.org.sg

Istituto Cooperazione Economica Internazionalehttp://www.icei.it

Sustainable Travel International http://www.sustainabletravelinternational.org

Irresponsible Tourism Info - forumhttp://www.irresponsibletourism.info

STAMPA

The economisthttp://www.economist.com

The ecologisthttp://www.theecologist.org

Altraeconomiahttp://www.altreconomia.it/site

Il sole 24 orehttp://www.ilsole24ore.com

Terre di mezzohttp://www.terre.it

Modus Vivendihttp://www.modusvivendi.it

Valorihttp://www.valori.it

Internazionalehttp://www.internazionale.it

Via A. Orzali, 50 – 55100 LuccaTel. 0583 956507 – Fax 0583 1641066

www.tamataviaggi.it – [email protected] – Ven 9.30 -13.00 / 15.30 - 19.00

Sab. 9.30 - 13.00; chiuso domenica e festivi

Tu che sei in viaggio,sono le tue orme

la strada, nient’altro;Tu che sei in viaggio,

non sei su una strada,la strada la fai tu andando.

Mentre vai si fa la stradae girandoti indietro

vedrai il sentiero che maipiù calpesterai.

Tu che sei in viaggio,non hai una strada,

ma solo scie nel mare.

Antonio Machado