ISSN 159
3-63
09
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630059
80024
Sped. Abb. postale comma 20/B - Filiale di Roma Legge 23/12/96 - Viale Filippo Tommaso Marinetti, 221 - 00143 Roma
IL SETTIMANALE DI A, B, LEGA PRO, D, CALCIO FEMMINILE E CALCIO A 5 ANNO 3 - N 24 23 giugno 2011 1
Gli alieni: Siamo stati noi!
Premiopoli: Rubati negli uffici della blindatissima Procura Federale gli originali delle autocertificazioni di alcuni calciatori, la FIGC: Abbiamo copie conformi
agli originali. Ma la fotocopia in caso di procedimento sportivo o penale non avrebbe nessun valore. Ma un annuncio sconvolge il mondo sportivo:
2Reg. del Tribunale di Roma n 1/2009
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Hanno collaborato Guido Del Re, Giuliano Corridori
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Possono essere stati solo loro. Gli Alieni sono i colpevoli del furto delle autocertificazioni che riguardano il caso di Premiopoli. Da circa un anno
ci occupiamo del caso che coinvolge direttamente
le stanze della Federcalcio, da circa un anno chie-
diamo risposte a domande che anche i presidenti
di societ si fanno, basta andare a leggersi il nu-
mero 43 del nostro settimanale del 25 novembre
2010, dove Velnai presidente della Radio Birikina,
una delle societ dilettantistiche loro malgrado
coinvolte, ci disse in esclusiva: Ci avevano assicu-
rato che era tutto in ordine e ora ci ritroviamo a
dover pagare anche un legale per non finire noi
nei guai. Guai che abbiamo anche per la mancan-
za di entrate che ci spettano di diritto. Chi li aveva
rassicurati? Chi era lintermediario e perch i due
investigatori Grauso e Mattioli vennero allontana-
ti dal caso? Dopo pochi mesi di indagine si voci-
fera che avessero portato alla luce un centinaio
di casi simili a quelli del portiere del Cagliari Mar-
chetti, ex calciatore appunto della Birikina. Ma
luomo dalla doppia velocit Stefano Palazzi li ri-
muove dallincarico e da quel momento il silenzio
avvolge il caso Premiopoli. Fino al 19 aprile quan-
do alcuni originali della autocertificazioni dei cal-
ciatori vengono rubati dalle stanze super protette
della Procura Federale. Chi ha colpito ha operato
in maniera decisa, senza esitazioni, sapeva dove
rubare e cosa prendere e nessuno ha visto nulla
tra le decine di telecamere della blindatissima PF,
nessun fotogramma del ladro. Cos come nessuno
ha mai saputo che fine avessero fatto i notebo-
ok comprati in Sudafrica, finiti in uno scantinato
e poi spariti nel nulla. Perci chiaro che tra le
stanze di Via Po e di via Allegri vivono degli Alie-
ni capaci di far sparire ogni genere di cose, anche
carte, ma solo quelle necessarie alle indagini e
computer che tanto nessuno usava. Incredibile il
Comunicato della Federcalcio che cerca di scrol-
larsi di dosso la stampa affermando che vengono
conservate copie conformi del materiale sottrat-
to. Sarebbe stato da aggiungere chirurgicamente
sottratto, ma possibile che alla Federcalcio nessu-
no sappia che una fotocopia di unautocertifica-
zione, in caso di procedimento penale o sportivo,
non avrebbe nessun valore? Sicuramente gli Alie-
ni ladri lo sapevano, per questo hanno lasciato le
fotocopie, altrimenti c da scommettere che sa-
rebbero scomparse anche quelle. Gli Alieni sono
furbi, cosa credete, ma c chi sussurra che anche
a loro sia inspiegabilmente scomparsa una navi-
cella spaziale ed era quella che conteneva le auto-
certificazioni originali. Con un Comunicato stizzito
la Lega Spaziale ha per affermato che: Abbiamo
un replica della nave madre, mica siamo scemi.
Ma lequipaggio ha affermato che difficile vo-
lare con una fotocopia. Il Superprocuratore inter-
spaziale si detto sconcertato: Da piccolo i miei
aeroplanini volavano eccome. La prendiamo a
ridere? Certo, non possiamo far altro, visto che
da mesi e mesi ci chiediamo come sia possibile
che accadano tutte nel nostro calcio e di tutta ri-
sposta chi governa il mondo dello sport attacca i
falsi moralisti, coloro che ora sparano a zero solo
per rimediare una poltrona. Illusi - fanno sapere
dallo spazio - quelle poltrone sono autoincollanti
e chi c seduto sopra mica pu andarsene, pu
solo essere spostato, altrimenti con la poltrona in-
collata alla chiappe vedendolo uscire per tornar-
sene a casa verrebbe accusato di peculato, ecco
perch si pu solo cambiare ruolo e
non mettere gente nuova.
Alienopoli: un nuovo scandalo sconvolge il mondo del calcio, scomparsa una navicella spaziale. Conteneva gli originali delle autocertificazioni utili per Premiopoli
Massimiliano Giacomini
NUMERO 24 - 23 giugno 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
T C A STattica
LEGENDA
Curiosit Approfondi-mento
Statistica
ADERENTE A:
Siamo quasi alla fine di giugno, al momento delle risoluzioni delle compropriet. Quasi tutti evi-teranno di andare alle buste trovandosi daccordo
prima. Ed incombono ancora molte risposte da parte
della FIGC, quelle risposte che lIneffabile ha pro-
messo e che dar entro la fine del mese. Mi riferisco
al ricorso della Juventus circa lo scudetto assegnato,
grazie alla gentile concessione del non rimpianto Ros-
si, allInter morattiana. Ma il Nostro (lAbete,intendo)
ha gi pronte le sue risposte, dando la colpa, se del
caso, alla lentezza di Palazzi & C. che non certo un
campione di decisionismo, sperando in cuor suo che
accada qualcosa per mandare tutto in prescrizione.
Insomma la solita tattica del decido di non decide-
re, ignoro le decisioni degli altri (leggi Tribunale
di Napoli) do un colpo al cerchio ed uno alla botte.
Ma il Nostro, sempre attento allevolversi della si-
tuazione, ha gi detto che le date per i calendari non
slitteranno, costringendo cos chi deve giudicare di
farlo con fretta e giustizialismo, magari prendendo
topiche clamorose. Poi abbiamo avuto, in questi gior-
ni, il paradosso della radiazione di Moggi, Giraudo e
Mazzini dopo ben 5 anni dalla sentenza di Calciopoli
ed a pochi giorni da quella ben pi seria del Tribu-
nale di Napoli che, almeno stando alle risultanze fi-
nora conosciute, ribalterebbe del tutto la sentenza di
Calciopoli e metterebbe in discussione le radiazioni.
Il battagliero Moggi ha gi preannunciato i ricorsi in
tutte le Sedi disponibili, fino al Tribunale di Bruxelles.
Il comico della situazione che la sentenza di radia-
zione voluta da Abete giunge pochi giorni dopo che
la FIGC si era costituita parte civile nel processo di
Napoli per essere risarcita dei danni subiti. Ora cosa
succeder se a Napoli (ammesso che il processo fi-
nisca, viste certe situazioni di PM che se ne vanno o
di presidenti ricusati) Moggi venisse assolto per non
aver commesso i reati contestategli? Allora sar lui a
chiedere il risarcimento, anche se lo far da privato
cittadino, alla FIGC.
La tattica del decido di non decidere la fa da padrona nelle stanze del potere4 NUMERO 24 - 23 giugno 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Mauro Gasperini
5NUMERO 24 - 23 giugno 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Nessuna modifica seria dello Statuto ora intervenga il CONI
Gino Tapinassi
Gino Tapinassi: Se il Comitato Olimpico Nazionale, non provveder in
tempi rapidi e certi alla bisogna dovr rispondere di fronte
alle autorit competenti per culpa in vigilando
C hi scrive si spesso domandato se a volte non convenga tacere assecon-dando il potente di turno ed uniforman-
dosi alle sue non decisioni, o dare ret-
ta alla propria coscienza di uomo, s con
tanti difetti ma integro moralmente e so-
prattutto con le mani pulite non avendo
in tutti gli anni mai ricevuto n chiesto un
centesimo alla Federcalcio. Certamen-
te pi conveniente la prima soluzione
per chi vuole avere incarichi, prebende
e privilegi, ma poich noi siamo uomini
liberi, fuori dalle logiche delle poltro-
ne, ci poniamo una serie di domande.
Come pu un Presidente Federale tolle-
rare passivamente ed in silenzio che per
mesi ed anni i rappresentanti in Consi-
glio Federale della Lega Professionisti di
Milano si ritirino sdegnosamente sullA-
ventino secondo il motto latino: De mi-
nimis non curat praetor auspicando ad
ogni pi sospinto di imitare la Premiere
League inglese? Come possibile che,
da oltre tre anni, stata varata la nor-
ma sulla mutualit dei diritti televisivi
alla quale ho partecipato attivamente
durante il mio incarico a Palazzo Chigi,
un Presidente Federale che si rispetti
non abbia costretto la Lega Nazionale
Professionisti a dar vita alla fondazione
prevista dalla Legge e chiedere unim-
mediata convocazione del Consiglio di
Amministrazione della stessa fondazione
per far elargire alla Lega Nazionale Dilet-
tanti e alla Lega Professionisti di Firenze
quanto dovuto? Come possono i Presi-
denti Macalli e Tavecchio e le rispettive
societ tollerare da anni questo stato di
cose? Se si fosse agito diversamente si
sarebbe evitata qualsiasi polemica, ogni
strascico e querelle e denunce varie che
danno unimmagine della Federcalcio
che larmata Brancaleone sembra una
cosa seria. Perch si vuol vivacchiare alla
giornata senza mai avere un colpo dali
che consenta di dire a tutti: guarda che
c eppur si muove! Questo vale anche
per la riforma dello Statuto Federale che
nella seduta di luned non ha modificato
alcunch, tranne la ratifica di unelezio-
ne farsa senza alcun controllo e regole
dei rappresentati in Consiglio Federale
dei giocatori e degli allenatori. Perso-
nalmente credo che le richieste del Coni
su elezioni veramente democratiche ed
universali delle componenti tecniche, un
diffuso assetto della Procura Federale e
dellUfficio indagini, dividendo i due or-
ganismi per competenza, leliminazione
del diritto di veto da parte di una delle
componenti avrebbe dovuto in quella
sede, prendere corpo e verificarsi. Tut-
to questo non accaduto e non essendo
stato modificato alcunch ci attiveremo
nelle sedi istituzionali attraverso listitu-
to del sindacato ispettivo per richiedere
la nomina di un commissario ad acta che
provveda alle riforme che il mondo del
calcio si aspetta e che sono assolutamen-
te indispensabili per dare trasparenza e
correttezza l dove non c stata e ridare
credibilit al Palazzo che in questulti-
mo periodo, dopo le note vicende, ne ha
proprio necessit. Se il Coni non provve-
der in tempi rapidi e certi alla bisogna
dovr rispondere di fronte alle autorit
competenti per culpa in vi-
gilando.
Tapinassi (Foto Arcivio)
NUMERO 24 - 23 giugno 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u 7
Incontro con Milena Colombini, responsabile Marketing del Gruppo Panini, storica azienda modenese di collezionismo. Con lei, tracciamo le fila di un anno vissuto molto intensamente, con il cinquantenario della collezione Calciatori,
sicuramente la pi famosa e amata, senza trascurare le novit pi o meno pros-
sime, come ad esempio lalbum sulla Coppa America che sta per partire in Ar-
gentina. Abbiamo deciso di distribuire anche in Italia questa collezione sulla Copa
America perch crediamo che anche il pubblico italiano seguir con passione
questa importante competizione e i grandi campioni che vi parteciperanno.Anche
con questa scelta confermiamo la nostra grande attenzione per il migliore calcio
internazionale, dopo i successi conseguiti anche in Italia con le raccolte dedicate a
Mondiali FIFA, UEFA Champions League ed Euro. Dicevamo del cinquantesimo
compleanno della collezione Calciatori. Per celebrare questo evento, questa
data importante, segno dellamore del grande pubblico che accompagna lalbum,
lazienda ha voluto organizzare una grande mostra a Roma. Quali sono state le
risultanze? Sono stati tanti i visitatori, appassionati di calcio e di figurine ma, an-
che semplicemente persone interessate a conoscere da vicino un fenomeno di
costume che ha riguardato la vita sociale ed economica del nostro paese negli
ultimi 50 anni. Durante la mostra stato interessante osservare le dinamiche dei
collezionisti: ognuno, ragazzino o adulto che fosse, aveva la propria collezione,
quella straordinaria E indimenticabile che ha segnato un anno unico della pro-
pria squadra e della propria vita. Davanti a quellalbum li abbiamo visti fermarsi
molto pi a lungo, sorridenti ed emozionati. Il trend di vendite stato sempre
positivo nelle ultime stagioni. Per quanto riguarda quella appena passata, avete
raggiunto gli obiettivi che vi eravate preposti? Siamo molto soddisfatti di come
i nostri collezionisti ci abbiano seguito in questo anniversario cos importante dei
50 anni. I risultati per noi non sono stati solo legati alle vendite ma, anche alla
partecipazione e al gradimento che hanno riscontrato i diversi eventi da parte dei
nostri affezionati collezionisti. Oltre alla mostra a Roma, il Tour Calciatori 2011 in
primis. Siamo andati a incontrare direttamente i nostri collezionisti a casa loro,
offrendo la possibilit di scambiare e giocare con le figurine, in totale siamo stati in
40 citt italiane per ben 62 giorni di tour Panini in tre mesi. Il 12 maggio abbiamo
festeggiato con un evento Panini il 50 compleanno della nostra azienda. Erano
presenti le pi importanti autorit del mondo del calcio insieme ai calciatori che
sono o che sono stati grandissimi protagonisti del calcio Italiano. Attraverso la tele-
visione, le immagini di questa emozionante serata hanno raggiunto appassionati
e collezionisti che ci hanno seguito numerosissimi Il fenomeno Panini non ha
contagiato naturalmente solo il nostro amato Stivale. In quali altri Paesi sparsi nel
globo c il maggior riscontro di successo? Lalbum del campionato nazionale Pa-
nini un appuntamento importante per oltre una trentina di paesi in Europa e
nel mondo. Per citarne uno, la Spagna un Paese deve la passione per le figurine
straordinariamente forte e sentita. Tra le statistiche che avete a disposizione,
avrete anche quelle relative alle singole citt italiani in termini di vendita... Per for-
tuna non ho una puntuale risposta! La passione per il calcio davvero trasversale,
cos come quella per le figurine Panini che piacciono davvero lungo tutto il nostro
Paese. Da Palermo a Napoli, da Roma a Firenze, da Milano a Verona: per citare a
titolo di esempio alcune citt dove siamo stati anche con il tour Calciatori 2011 e
dove lemozione dei partecipanti era grande ed espressa con tanto entusiasmo.
Si sta gi lavorando per il prossimo campionato? Siamo in fermento e ancora in
fase di valutazione per scegliere la proposta del 51 album Calciatori in linea
con la filosofia Panini: innovazione nella tradizione. Per i prossimi Campionati eu-
ropei ci sar lAlbum Panini? Sicuro. In occasione dellEuropeo, Panini dedicher
allevento la propria collezione. Tornando a questa stagione, qual la figurina pi
richiesta? Anche a giugno si sono attaccate figurine nuove. In questo momento
le pi fresche di stampa sono quelle relative al Film del Campionato, (sezione
lo sprint scudetto) distribuite il giorno 11 giugno insieme ai nostri partner edito-
riali Il Corriere dello Sport/Stadio e Tuttosport. Questa iniziativa partita 3 anni fa
ci ha permesso di rendere disponibili al collezionista anche le figurine di chiusura
dei gironi di andata e di ritorno del campionato con le immagini dei momenti pi
salienti e dei principali protagonisti. Il tutto finalizzato a dare al collezionista un
album sempre pi ricco e completo. In un momento di grande ascesa del web
sulle edicole, si sta facendo strada la vendita telematica o resiste ancora il piacere
di scendere sotto casa a comprare le figurine insieme al nonno? Ledicola il
nostro un canale di vendita che diventa anche un luogo di incontro con altri col-
lezionisti che condividono la stessa passione. Internet un ottimo strumento di
servizio che sempre pi usato per richiedere le figurine mancanti
ala Panini. Quando te ne mancano poche poche.
Milena Colombini: Responsabile Marketing Gruppo Panini
Redazione
Siamo in fermento per il numero 51 dellalbum Calciatori
D Lo scandalo del calcio scommesse ha ricordato lesistenza, ma soprattutto evidenziato limportanza, del rapporto tra
ordinamento statale ed ordinamento spor-
tivo. Causa limputazione di alcuni calciatori
o meglio tesserati, si sentito spesso par-
lare di responsabilit oggettiva delle socie-
t. Le figure di responsabilit oggettiva che
si riscontrano nellmbito dellordinamento
sportivo rispondono ad unesigenza di tute-
la dei terzi ed alla ratio di indurre le societ
sportive a porre in essere tutti gli accorgi-
menti necessari ad evitare laccadimento di
certi fatti. difatti una scelta politica per
porre freno a determinati comportamenti
che potrebbero causare seri danni allinco-
lumit delle persone e compromettere la
regolarit dei campionati. Dal punto di vi-
sta dellordinamento sportivo la violazione
di obblighi o divieti previsti dai regolamenti
federali, per la quale sia prevista ladozio-
ne di provvedimenti di tipo amministrativo
sportivo con la conseguente responsabilit
del trasgressore, comporta linsorgere di
responsabilit disciplinare. Per le societ
sportive sia ha quando: 1) il fatto sia com-
messo da chi rappresenta lente ai sensi
della normativa federale; 2) quando il fatto
sia commesso da persone estranee alla so-
ciet, ma lo stesso risulti vantaggioso per
la compagine sociale; 3) in conseguenza di
fatti violenti commessi dai propri sosteni-
tori in occasione o a causa di una gare. Le
sanzioni applicabili variano a seconda del-
la gravit dei fatti commessi e consistono
in una serie di provvedimenti riguardanti:
lo svolgimento delle gare (ad esempio: la
squalifica del campo, o la disputa di uno pi
grave a porte chiuse); la posizione in clas-
sifica (ad esempio: penalizzazione di uno
o pi punti; retrocessione allultimo posto
in classifica del campionato; lesclusione
dal campionato; non assegnazione o revo-
ca dellattesa zona del titolo di campione
dItalia; provvedimenti natura economica
- ad esempio: ammenda - ). In questi casi
si parla di responsabilit oggettiva, istituto
tipico dellordinamento sportivo. Dallistitu-
to della responsabilit oggettiva nascono
ampi dibattiti. Alcuni sono daccordo nel
condannare le societ in quanto in dovere
di controllare loperato dei propri tesserati
e altri che ritiengono invece sufficiente col-
pire pesantemente il tesserato e non le so-
ciet di calcio in assenza di dolo o di colpa
che nulla potevano fare perch certi eventi
non si verificassero. Come sempre la verit
sta nel mezzo. Se andiamo per ad analiz-
zare le singole partite che sono ora ogget-
to di osservazione da parte della procura,
ritengo che, ad esempio, mettere a rischio
la promozione del Siena (ampiamente gua-
dagnata sul campo), ed applicando quindi
listituto della responsabilit oggettiva, per
una partita (Siena-Sassuolo) anzi per una
telefonata di Caio a Tizio spacciandosi per
Sempronio, rasenti il ridicolo.
www.studiolegaledelre.it
Dal campo al Foro
Guido Del Re
Responsabilit oggettiva delle societ
9NUMERO 24 - 23 giugno 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Sara Sbaffi
Al triplice fischio finale il Verona ritrova la B e la Salernitana sprofonda in una cocente delusione. Finale dei play-off de-
cisa dai rigori: il ritorno terminato uno a
zero per i campani (rigore di Carrus), ma la
vittoria non bastata e grazie agli altri due
penalty dellandata (trasformati da Nicola
Ferrari) al Bentegodi la squadra veneta
a centrare la promozione. LHellas Verona
ritrova la serie cadetta dopo quattro anni
di Prima Divisione. La svolta arrivata a
novembre e si chiama Andrea Mandorlini:
il mister ha restituito stabilit sia tattica
che psicofisica alla squadra veronese. Lex
interista, fresco di triplete in Romania
(campionato, Coppa di Romania e Su-
percoppa col Cluj) ha gran parte del
merito in questa vittoria come confer-
ma lo stesso amministratore delegato
Benito Siciliano: Con larrivo di Man-
dorlini cambiato tutto, lui ha saputo
dare un indirizzo migliore alla squadra
e ha portato tranquillit, poi ha inquadrato
bene i ragazzi nei loro ruoli. Anche Gianni-
ni aveva fatto un buon lavoro, ma stato
penalizzato dai numerosi infortuni capita-
ti a inizio stagione. Lad scaligero sen-
za voce per i festeggiamenti post vittoria:
Abbiamo fatto una bella festa, la piazza
era piena fino alle due del mattino. I nostri
tifosi ci hanno seguito ovunque, sono con-
tento per la citt e per il presidente Marti-
nelli che questanno ha vissuto un periodo
personale difficile (per problemi di salu-
te). Dalla quinta posizione in campionato
alla vittoria nei play-off il passo stato bre-
ve, una bella rivincita dopo la beffa dello
scorso anno in finale con il Pescara, quan-
do in panchina cera Vavassori : Lanno
scorso abbiamo fallito ricorda Siciliano
- ma ieri siamo stati divini e abbiamo rag-
giunto un traguardo importante. Giocare
in quello stadio tutto esaurito non stato
facile, sembrava di stare nella fossa dei le-
oni, ci lanciavano di tutto, palline di accia-
io e di vetro, lattine e bottigliette dacqua
piene e con il tappo. Abbiamo lottato tanto
e coronato il nostro lavoro. La conferma
del tecnico anche per la prossima stagio-
ne sembra scontata: Continueremo con
Mandorlini, questa una certezza. Lalle-
natore ravennate soddisfatto e la voglia
di rimanere c: S voglio continua-
re qui, ma deve esserci un progetto
importante per il futuro continua
Mandorlini. Sono arrivato a Verona
un po per rabbia perch non ho po-
tuto giocare la Champions League
con il Cluj, poi con il tempo mi sono
Gli scaligeri di Mandorlini tornano in B, il tecnico: Dedicato a me stesso
1010 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 24 - 23 giugno 2011
Verona a mai pi rivederci
In tutte le foto la festa dei gialloblu (Foto Archvio)
innamorato di questa piazza. La finale
stata molto tesa e caratterizzata da un
continuo lancio di petardi e bombe carta
sul campo di gioco, come ha confermato
anche Siciliano, tant che stata sospesa
per qualche minuto per un guardalinee
tramortito da unesplosione nelle sue vi-
cinanze. Ma gli incidenti pi gravi si sono
verificati fuori dallArechi a fine gara con
una decina di supporter granata fermati
dalle forze dellordine (il bilancio di otto
fermi e dodici feriti tra le forze dellordi-
ne). Il nervosismo si fatto sentire anche
tra gli addetti ai lavori, Mandorlini infatti
con le sue dichiarazioni prima della parti-
ta aveva scatenato lira della societ cam-
pana: Leggo su alcuni quotidiani articoli
secondo cui il destino degli avversari sia
strettamente legato al salto di categoria,
una nuova tattica o pre-tattica al di fuori
del terreno di gioco. Si tratta di un club al
collasso da tempo. Credo che un supporto
dovrebbe essere dato a societ sane, non
credo sia questo il caso. Parole che non
sono piaciute ai tifosi granata e non solo:
a fine gara Michele Murolo e il tecnico ve-
ronese sono quasi venuti alle mani e altri
momenti di tensione si sono verificati ne-
gli spogliatoi con un fotografo salernitano.
Lallenatore dei mastini commenta cos:
stata una partita difficile soprattutto per
lambiente che abbiamo trovato. Laggres-
sione stata continua, a inizio, durante e
fine gara. C un limite a tutto ma questo
limite stato valicato. Mettendo da parte
questi episodi, Mandorlini pu incornicia-
re una stagione perfetta e fa una dedica
speciale per la vittoria: La dedico a me
stesso, stata una bella scommessa. Non
riuscita invece la scalata alla serie cadet-
ta per mister Breda. In uno stadio Arechi
che ha regalato un colpo docchio non in-
differente con circa 30.000 spettatori (di
cui 2000 erano veneti per merito del sin-
daco Tosi che intervenuto per sbloccare i
biglietti), le emozioni pi forti sono arriva-
te proprio dalle tribune granata. Un pub-
blico da serie A per una squadra che non si
sa neanche se riuscir ad iscriversi al pros-
simo campionato di Lega Pro vista la situa-
zione societaria che ora pi cupa che mai.
Roberto Breda, il
giorno dopo lama-
ra sconfitta, dice
addio a Salerno e
torno al suo primo
amore: Allener
a Reggio. Quella
della Reggina in-
fatti stata la sua
prima panchina. Il
tecnico trevigiano
commenta cos la
finale: Essere eli-
minati cos lascia
lamaro in bocca,
rimani con qualco-
sa di incompiuto.
Pi che nel ritorno,
in cui abbiamo dato
il massimo, dove-
vamo fare meglio
nellandata a Ve-
rona. La partita di
ritorno stata molto tesa, sono due tifose-
rie calde e la posta in palio era importan-
te, certo questo non giustifica quello che
successo ma certe dichiarazioni fatte nel
prepartita non hanno aiutato. Sul futuro
di quella che ormai la sua ex squadra i
dubbi sono parecchi: una grande inco-
gnita per la speranza lultima a morire.
Dicono che ci sono delle trattative in corso
ma niente di confermato. Lunico risultato
positivo di questo finale di stagione stato
portare lentusiasmo e la passione allo sta-
dio, speriamo che tutto questo
non vada perso.
1111w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e uNUMERO 24 - 23 giugno 2011
Fabiola Rieti
Habemus allenatore! Dopo i continui nomi, che si rincorrevano nei gironi scor-si su chi avrebbe occupato la panchina dello
Spezia per la stagione 2011/2012, finalmente
stato sciolto il dubbio: sar Elio Gustinetti.
Lex allenatore di Ascoli e Grosseto spiega il
motivo per cui ha accettato la proposta delle
aquile: Questa nuova avventura mi ha sti-
molato da subito, ma soprattutto ritornare
a fare un campionato diverso dagli ultimi ai
quali avevo partecipato. Poi mi ha convinto
il programma basato anche sulla costruzi-
one delle strutture e infine lentusiasmo del
presidente Gabriele Volpi e di tutto lambiente
spezzino. Il mister bianconero agguerrito e
vuole essere lartefice di un progetto vincente:
in breve tempo cercheremo di costruire una
squadra per soddisfare le ambizioni del presi-
dente che punta al salto di categoria. Non fa
nomi di possibili acquisti, ma precisa: Ogni
allenatore ha i suoi giocatori preferiti, non
sar facile portarli tutti, perch sono calcia-
tori di un certo livello che hanno gi un va-
lore, ma sinceramente qualcuno che ho gi
allenato vorrei averlo. Per quanto riguarda il
lato strettamente tecnico ventila due opzioni:
Spesso mi sono orientato verso il 4-2-3-1,
ma recentemente ho lavorato anche con un
4-3-3 sceglier il modulo poi in funzione dei
giocatori e delle loro caratteristiche, una volta
che avr il gruppo a disposizione. Gustinetti,
infine, chiarisce le indiscrezioni che avevano
portato Piero Braglia, il tecnico della neopro-
mossa Juve Stabia, per alcune ore a sedere
virtualmente sulla panchina dello Spezia: La
dirigenza aveva scelto un pool di tre allenatori
e nel primo contatto mi avevano chiesto di
pazientare per la decisione finale. Poi luned
mattina al rientro dalle vacanze in Russia mi
hanno chiamato per ufficializzare
il mio arrivo.
Spezia, Gustinetti nuovo tecnico: Puntiamo a vincere
(Foto Arcivio)
13NUMERO 24 - 23 giugno 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Fabiola Rieti
I favoriti non vincono mai. Queste erano le parole di Roberto Chiappara alla vigilia della finale play-off tra il suo Atletico Roma
e la Juve Stabia di mister Piero Braglia, e mai
parole furono pi profetiche. Infatti le Ve-
spe, trascinate dal calore dei propri tifosi
(arrivati in 1700) sono riuscite a vincere in
trasferta per due reti a zero contro la terza
squadra della capitale, pi volte colpita dalla
stampa proprio per la mancanza di una tifo-
seria travolgente. Le marcature sono arrivate
nei minuti di recupero del primo tempo con
Morris Molinari, mentre nel secondo tempo
il capitano Giorgio Corona su contropiede ha
insaccato alle spalle del portiere avversario,
vanificando le speranze per i romani di trova-
re il pareggio. I giorni antecedenti la partita
erano stati avvelenati dalle polemiche solle-
vate dalla dirigenza della squadra di Castel-
lammare che parlava di influenze politiche
che avrebbero spinto il team biancoblu tra i
cadetti. Le dichiarazioni sono costate linibi-
zione per il numero uno Franco Manniello
fino al 31 agosto 2011 e i suoi sospetti sono
stati poi smentiti dal campo che ha visto i
gialloblu lottare nellarena dello stadio Flami-
nio di Roma dando prova di grande compat-
tezza. A tracciare il percorso stagionale della
Juve Stabia il responsabile dellarea tecnica
Salvatore Di Somma, ex calciatore e allenato-
re dallesperienza ventennale: una gioia
immensa, soprattutto per uno stabiese come
me. La promozione non era nei programmi,
solo nei sogni. Siamo partiti per un campio-
nato tranquillo poi ci siamo resi conti di avere
un gruppo forte, un allenatore importante e
di poter puntare in alto. Il bilancio annua-
le estremamente positivo per il gruppo di
Castellammare: Abbiamo vinto la Coppa
Italia contro il Carpi e conquistato la B dopo
Dopo la conquista della Coppa Italia le Vespe volano tra i cadetti Braglia: Resto qui. La B me la sono meritata mica come quegli allenatori
che pagano per sedersi in panchina
1414 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 24 - 23 giugno 2011
Juve Stabia doppietta storica
La disperazione di Padella dellAtle.Roma
(Foto Ninni Cannella)
60 anni. Sono due traguardi notevoli per una
citt che sta attraversando momenti difficili.
Il riferimento va inevitabilmente agli operai
dello stabilimento navale Fincantieri, ai quali i
giocatori hanno dedicato la vittoria. Lobietti-
vo per la prossima stagione nella serie cadet-
ta chiaro: In B da neopromossa vogliamo
fare bella figura anche nelle piazze importan-
ti. Abbiamo una base forte, dobbiamo solo
completarla con qualche innesto di valore.
La conferma sul futuro del mister arriva da Di
Somma: Sicuramente Braglia rimarr, con
noi stato bene e non vogliamo farci scap-
pare un allenatore cos carismatico. Il mister
ribadisce quanto affermato dalla dirigenza
stabiese: Rientrer in questi giorni a Castel-
lammare, sono tutte chiacchiere quelle che
mi vedono vicino allo Spezia. La societ ligure
presenter un altro allenatore non me. Bra-
glia un allenatore concreto, di poche parole
e in modo ermetico commenta cos il trionfo
nei play-off: Abbiamo giocato meglio dellAt-
letico Roma sia allandata sia al ritorno. una
grande soddisfazione e mi fa piacere che i
tifosi mi sostengano, ma esistono cose pi
importanti del calcio. Il mister diventa come
un toro quando vede il drappo rosso, citan-
do il doppio successo
promozione e Coppa
Italia: Quando par-
to dico sempre alle
societ di mettermi il
premio promozione.
Se guardano la mia
carriera negli ultimi
anni ho sempre riscos-
so ottimi risultati. Mi
domando perch per allenare in serie B, io
devo ottenere la promozione e altri che non
allenano da anni vanno a sedersi sulle pan-
chine del campionato cadetto. La verit che
ultimamente pagano per allenare o portano
gli sponsor, io invece mi faccio pagare. Delu-
sione per lAtletico Roma che dovr aspettare
il prossimo anno per salire sul treno direzio-
ne serie B e il tecnico dei romani Roberto
Chiappara sintetizza cos gli umori post gara:
Lamarezza tanta e il giorno dopo, forse,
anche pi forte. Questo gruppo non merita-
va un epilogo cos, nel primo tempo non ab-
biamo giocato e abbiamo permesso ad una
squadra mediocre di mettere la testa fuori e
farci gol. Per continua il mister - non voglio
parlare della partita,
ma dello stato da-
nimo. I ragazzi sono
da ammirare perch
hanno raggiunto un
risultato importante,
come neopromossa
abbiamo condotto un
campionato di Prima
Divisione nelle posi-
zione alte della classi-
fica arrivando ai play-off. Oggi si vede tutto in
negativo, ma dobbiamo elogiare un gruppo
che ha cercato fino alla fine di rincorrere un
sogno. Eppure lallenatore biancoblu sapeva
che Braglia era un osso duro: La Juve Stabia
fa dellaggressivit e della grinta le sue armi
migliori, il problema per siamo stati noi che
abbiamo mentalmente sofferto la finale.
Le polemiche sulla direzione di gara dellan-
data hanno reso piccante lavvicinamento al
match decisivo: Non mi piace parlare degli
arbitri e non cerco in loro la giustificazione
per la sconfitta. Larbitraggio non ha inciso,
ma certo, dopo tutto il polverone alzato dal
presidente della Juve Stabia, si percepiva che
il direttore di gara era un po condiziona-
to. LAtletico Roma deve ripartire, ma quali
saranno le colonne portanti del suo futuro
ancora presto per dirlo, come conferma il
tecnico romano: Non posso rispondere, per-
ch una domanda che spetta alla societ.
Intanto dalla dirigenza capitolina fanno sape-
re che il mister rimarr al timone del gruppo,
indipendentemente dalla mancata promo-
zione e allontanano le voci di un
ritorno Zeman.
1515w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e uNUMERO 24 - 23 giugno 2011
Nelle foto i festeggiamenti dei tifos, Braglia e Corona e il primo piano di Mezavilla
(Foto Ninni Cannella)
1717w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e uNUMERO 24 - 23 giugno 2011
Giuliano Corridori
Saranno Rimini e Turris a disputare la finale play-off della Serie D, in programma domeni-ca 26 giugno su campo neutro, ancora da definire
al momento della chiusura del settimanel. I ro-
magnoli, forti del 4-1 dellandata hanno passato
agevolmente il turno con il Voghera, imponendosi
anche nel ritorno con il punteggio di 1-0: Nel cal-
cio non c mai nulla di semplice esordisce il tec-
nico riminese Luca DAngelo - il Voghera era una
squadra temibile che nel turno precedente aveva
eliminato il Sansepolcro, una delle favorite del tor-
neo; tuttavia, abbiamo giocato come sappiamo e
penso che nellarco dei 180 minuti abbiamo mer-
itato di passare il turno. La Turris, invece, ha fati-
cato di pi per raggiungere questa finale. Dopo il
2-2 dellandata, gli uomini di Mandragora hanno
impattato anche nel ritorno per 0-0, ma hanno
passato il turno, in virt delle reti messe a segno
fuori casa contro il SandonJesolo: Passare il
turno non stato facile ci racconta il tecnico dei
campani perch il SandonJesolo un ottima
squadra a cui faccio i miei pi sentiti complimenti.
Comunque penso che nellarco dei 180 minuti ab-
biamo meritato la qualificazione: allandata ab-
biamo pareggiato, ma ci stato negato un rigore
netto e anche nel ritorno abbiamo avuto molte
possibilit per segnare, senza per riuscire a con-
cretizzarle. Il Rimini si presenta favorito alla sfida
che ricordiamo assegna alla vincente il diritto di
essere la prima ripescata in Seconda Divisione in
caso di incompletezza degli organici (cosa pur-
troppo abbastanza frequente). Nonostante ci, il
tecnico DAngelo vola basso: Non ci sentiamo i fa-
voriti, abbiamo grande rispetto per la Turris. Tutte
le partite partono dallo 0-0, entrambe le squadre
hanno il 50% di possibilit di vincere. Sar una par-
tita secca e questo render pi avvincente la sfida,
ma non influir sul nostro modo di giocare. Non
la pensa esattamente cos Mandragora che mette
le mani avanti: Loro sono i favoriti, sono una
corazzata. Noi comunque dobbiamo stare attenti
a non abbassare la guardia e a colpirli in caso com-
mettessero degli errori. Non mi piace fare delle per-
centuali, ma ce la giocheremo. una partita secca,
pu succedere di tutto. La Turris questanno ha
gi sfiorato lapprodo in Seconda Divisione, per-
dendo la finale di Coppa con il Perugia che aveva
gi vinto il campionato: Spero che quella gara ci
sia servita da lezione. Non dovremmo commettere
gli stessi errori, chiosa il tecnico dei rossoverdi. Il
Rimini potr preparare la sfida con la quasi totalit
della rosa a disposizione: Non abbiamo squali-
ficati ci dice DAngelo - solo qualche acciaccato
che per spero di poter recuperare per la finale.
La Turris, invece, dovr fare certamente a meno
del terzino Andrea Moscarino che gi diffidato
prima del match con il SandonJesolo, ha rime-
diato a gara in corso lammonizione che lo ha reso
automaticamente indisponibile per la finale con
il Rimini. Anche il tecnico Mandragora rischia la
squalifica, dato che stato allontanato dal campo
dal direttore di gara nella sfida di domenica scorsa
contro il Voghera: C stata unincomprensione
con larbitro. Io mi stavo rivolgendo ad un mio gi-
ocatore, non mi riferivo a lui. Spero che nel referto
sia clemente. Vorrei tanto vivere questo incontro
decisivo al fianco dei miei giocatori. Ricordiamo
che il Rimini cercher di tornare tra i professionisti
ad un solo anno dal fallimento, dopo un recente
passato anche in serie B, mentre la Turris cercher
di tornare in Seconda Divisione, dieci
anni dopo la sua ultima apparizione.
Finale Play-off Serie D: Rimini e Turris un match che vale la Lega Pro
I tifosi della Turris durante la finale di Coppa Italia
(Foto MG)
Assemblea per lo Statuto:Una carezza in un pugno
Flavio Grisoli
Come avevamo anticipato nessuna riforma sullo Statuto, si aperto solo al
Dipartimento Interregionale, no a quello Femminile. Abete sulla clausola
di largo consenso: Mi auguro che ognuna delle componenti comprenda che
avere il jolly nel taschino va contro la democrazia, ma Nicchi....nicchia
Una carezza in un pugno. Si potrebbe definire cos lAssemblea per la riforma dello Statuto federale tenutasi luned mattina, 20 giugno in un famoso hotel
di Fiumicino, alle porte di Roma. Il calcio italiano si riu-
nisce per decidere Le regole dello stare insieme,
come le ha chiamate ripetutamente (forse anche
abusandone) il presidente federale Giancarlo Abete
nel suo intervento di apertura. Intervento che si pro-
tratto per quasi unora. E s che il presidente dellAs-
semblea, il dott. Pasquale De Lise (presidente della
Commissione di garanzia), aveva chiesto sobriet e
brevit negli interventi. Ma questa volta non ce la sen-
tiamo, almeno per quanto riguarda la prolissit, di ti-
rare la croce addosso ad Abete, che pure si visto tira-
re uno schiaffone dalla sua Assemblea. Salito sul palco
per il suo intervento, Abete ha scelto di dividere gli
argomenti allordine della discussione che c stata in
questi mesi (le cui risultanze non sono state necessa-
riamente portate ai voti, come vedremo) in tre punti
focali: le modifiche richieste dal CONI (indispensabili,
pena la nomina di un Commissario); le scelte condivi-
se da tutte le componenti su una pluralit di modifi-
che (che illustreremo completamente pi avanti); e le
tre aree sulle quali non si trovato consenso (nomina
vicepresidenti federali; modifica del Comitato di presi-
denza; passaggio della Divisione Calcio Femminile a
Dipartimento, con la creazione di una commissione
FIGC per lo sviluppo del movimento). Dobbiamo
avere senso di responsabilit - ha dichiarato Abete - e
concentrarci su queste modifiche, che sono importan-
ti ma non esaustive. Questa sede anche utile per fare
una riflessione in prospettiva sulle regole dello stare
insieme. Questa una battaglia che vorr portare
avanti per quanto mi sar possibile. Si riferisce, il nu-
mero uno di via Allegri, al fatto che in votazione non
stata portata la modifica alla clausola di largo consen-
so (id est: diritto di veto), e la modifica delle percen-
tuali in seno al Consiglio federale, con la LND che era
disposta a decurtarsi di un 4% in favore dei professio-
nisti per arrivare ad un abbassamento del quorum
necessario per le modifiche statutarie. Tentativi, quel-
li del presidente Tavecchio (presidente della apposita
commissione per la riforma dello statuto), andati a
vuoto e cos, nonostante ci sia stato lultimo disperato
tentativo da parte di Abete di tirare le fila a ridosso del
consesso federale, non ci sar (per il momento, anche
per la ferma opposizione della Lega Pro) una modifica
alle maggioranze bulgare previste dalla Costituzio-
ne FIGC. lesatto contrario della democrazia - ha
continuato Abete, senza usare mezzi termini: questa
volta di certo non gli si pu negare di non essere stato
chiaro - e lufficializzazione di un sistema consociativo.
Lultima proposta era la seguente - prosegue Abete -
maggioranza al 66%, senza clausola di largo consen-
so - ovvero la possibilit che anche 1/3 di una sola
componente, se contrario, facesse saltare il banco -
con le seguenti percentuali in CF: 38% ai professionisti,
30% ai dilettanti, 20% ai calciatori, 10% agli allenatori,
2% agli arbitri. stata rifiutata da pi parti. Questo
un modo di intendere lo stare insieme che non condi-
vido. Auspico che nel pi breve tempo possibile si pos-
sa tornare sullargomento e trovare unintesa. Inoltre,
mi auguro - continua il presidente federale, che con-
clude la parte introduttiva, prima di illustrare nel det-
taglio le modifiche - che ognuna delle componenti
comprenda che avere il jolly nel taschino da giocarsi - il
diritto di veto - sia qualcosa che va contro lo spirito
dello sport che rappresentiamo al pi alto livello. Pa-
role dure, quelle di Abete, senza dubbio. Ma rifletten-
do bene, manca qualcosa. In queste settimane si era
parlato di riportare in capo al presidente federale la
decisione di nominare - su proposta del presidente
dellAIA - i designatori arbitrali. Al momento Nicchi
che se ne occupa e, naturalmente, non ha nessuna
intenzione di privarsi di questo privilegio. In un mo-
mento che vede la figura del presidente federale
svuotata di molti poteri - e lo schiaffo di cui sopra pro-
segue su questo andamento - Abete avrebbe potuto
2020 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u NUMERO 24 - 23 giugno 2011
Abete (Foto Archvio)
21togliersi questo sassolino dalla scarpa per dare una
sferzata a Nicchi. Che, figuriamoci, ha glissato sullar-
gomento, glorificando invece il lavoro delle giacchette
nere di questanno nel suo discorso, non toccando
nessun punto allordine del giorno dellAssemblea.
Abete poi passato ad illustrare allAssemblea tutti gli
emendamenti da votare. Quelli pi importanti riguar-
dano lapprovazione da parte del Consiglio federale
dei regolamenti delle varie componenti al posto del
visto di conformit; le modifiche richieste dal CONI sul
diritto di voto in Assemblea; ladeguamento delle per-
centuali relative allelezione del presidente federale se
si presenta per un mandato successivo al secondo:
deve avere ricevuto la maggioranza assoluta dei voti
in prima votazione per accedere al ballottaggio; le-
sclusione dellautomaticit a sedere in Consiglio fede-
rale per i presidenti delle componenti tecniche; la tito-
larit dei Comitati provinciali di Trento e Bolzano
(come ci aveva anticipato il presidente del Comitato
regionale Trentino Alto Adige Osvaldo Carbonari).
Questi sono gli emendamenti sui quali cera gi un
orientamento condiviso, poi Abete passato alla disa-
mina di quelli sui quali non cera un vero e proprio ac-
cordo, quindi rimessi alla discrezionalit dei delegati
(premettiamo che prima dellAssemblea vera e pro-
pria, le varie componenti si sono riunite per conto
proprio per decidere, naturalmente, la linea comune
da adottare in votazione): modifica delle facolt con-
cesse alla Commissione di garanzia, fra le quali la valu-
tazione delle candidature a membro degli organi di
giustizia sportiva; la modifica della nomina dei mem-
bri della Co.vi.So.C. (due membri non pi designabili
dal presidente della Commissione vigilanza e control-
lo societ professionistiche del CONI); il passaggio del
Comitato Interregionale a Dipartimento della LND
dopo il Commissariamento durato tre anni; la creazio-
ne del Dipartimento Beach Soccer (un puro atto for-
male, se vogliamo); portare a 15 giorni precedenti alla
elezione le candidature a presidente federale, al posto
degli attuali 8: Dare modo a tutti di far conoscere chi
si vuole candidare a presidente con un margine di
tempo adeguato, mi sembra doveroso, il commento
di Abete; la possibilit a chiunque, accreditato presso
anche una sola delle componenti, di presentarsi alle
elezioni a presidente; la creazione del registro delle
sanzioni disciplinari, modifica questa richiesta espres-
samente dal CONI. Adesso, per, arrivano le note do-
lenti. Abete le ha definite: I punti dove non c orga-
nico consenso, e cerchiamo di capire perch. Primo:
la nomina dei vicepresidenti (Articolo 24, comma 7).
Al momento il presidente federale ha lonere di nomi-
nare il suo vicario, mentre gli altri due sono eletti fra
quelli appartenenti alle componenti che non hanno
accreditato la candidatura del presidente federale
eletto. La proposta di modifica cancella tutto ci, ri-
portando in capo al presidente la facolt di proporre al
Consiglio le nomination. Questa proposta lha portata
direttamente il presidente federale, su imbeccata di
Beretta, numero uno della A: una proposta che
faccio mia, perch sarebbe la libera espressione del
Consiglio federale. Ma Macalli non era daccordo,
come poi ci ha spiegato dopo la votazione: Non po-
tevamo essere favorevoli, perch si sarebbe rischiato
di avere una monopolizzazione delle cariche da parte
di una sola componente, e questo non potevamo per-
metterlo. Quindi il presidente della Lega di Firenze ha
tirato il ceffone ad Abete, nonostante sia uno dei suoi
pi strenui sostenitori: Io - ha dichiarato Macalli nel
suo discorso - ero lunico, ai tempi, a dire che questo
Statuto era sbagliato. stato fatto da un funzionario
del CONI, e i principi informatori erano sempre gli stes-
si. Io lho votato questo Statuto perch volevo un pre-
sidente, e ancora di pi perch era nella persona di
Abete. Lo Statuto non il problema del nostro calcio.
Sul diritto di veto, Macalli ancora pi duro: Voglio-
no far vedere che sono rinsaviti tutti ora, quando il di-
ritto di veto lo hanno esercitato per anni respingendo
il nostro candidato alla presidenza federale. Un ragio-
niere di campagna come me, i conti li sa fare e pure be
ne. (Continua a pagina 22)
2121w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e uNUMERO 24 - 23 giugno 2011Il Giorno dopo lAssemblea della FIGC a Fiumicino si svolta
quella della LND, ecco alcuni degli interventi pi importanti.
Carlo Tavecchio, presidente LND, sale sul palco e annuncia
che sull1% della Legge Melandri ora anche la Lega di Piazzale
Flaminio inizier a farsi sentire, visto che siamo lunica compo-
nente in attivo mentre gli altri sono tutti con lacqua alla gola.
Il numero uno dei dilettanti continua affermando che: per la
riforma dello Statuto abbiamo fatto 11 riunioni e 4 cene, ma
poi solo ieri mattina mi hanno detto che avrebbero deciso
solo una volta iniziata lAssemblea della FIGC, poi qualcuno
mi dovrebbe spiegare perch non erano presenti i vertici del
Settore Tecnico e del Settore Giovanile e Scolastico visto che la
riforma dello Statuto fino a prova contraria investe anche loro.
Per il Calcio femminile ci stanno facendo grandi problemi e
solo 15 minuti prima dellinizio dellAssemblea mi hanno detto
che volevano istituire una Commissione che coinvolga tutte le
componenti. Solo De Laurentiis era daccordo con me riguardo
il progetto di creare squadre femminili per ogni squadra di
Serie A. La Federazione senza il pieno controllo gestionale e
strategico non serve a nulla. Com possibile che lAIA possa
decidere in autonomia i disegnatori e il presidente Federale,
come accaduto anni fa con Carraro che bocci un nominativo,
che poi risult implicato in Calciopoli, non pu decidere se
bocciare o no quella candidatura? Anche se poi un terzo del bi-
lancio federale va allAssociazione Arbitri, nel prossimo bilancio
50 milioni di Euro saranno dati allAIA, ma il presidente Federale
non pu decidere nulla. Per le iscrizioni nei campionati profes-
sionistici ci saranno gravi problemi, vedremo quante societ si
iscriveranno. Marras, presidente della Torres Calcio femminile
tuona contro AIA e AIAC che hanno bocciato la trasformazione
da Divisione a Dipartimento del calcio in rosa: Gi le mani
dal calcio femminile. Chiediamo il rispetto della delibera delle
societ anche attraverso azioni legali. Devis Crema, presidente
del Sansepolcro, prima ringrazia Carlo Tavecchio perch:
durante il periodo di Commissarimento del Comitato Interre-
gionale non ha fatto sentire il peso del commissariamento alle
societ, e poi attacca il presidente del Cr Umbro Luigi Repace,
affermando che n lui, n tantomeno qualcuno del Comitato
avevano avvertito le societ riguardo linchiesta della guardia
di finanza che ha posto sotto sequestro una parte della nuova
sede del Comitato stesso e che anche la Federcalcio si vista
bene dallinformare le societ o dire qualcosa sullaccaduto.
Sullargomento, il presidente Tavecchio aveva alzato ban-diera bianca gi da qualche settimana, e dopo la votazio-ne si limita ad unalzata di spalle e un sorriso. Il secondo punto
caldo era il riassetto del Comitato di presidenza (art. 25),
con la proposta di modifica di dare la possibilit alla Lega di B
di partecipare alle riunioni, ma senza diritto di voto: Fermo
restando la pari dignit di tutte le Leghe, soltanto in caso di
riassetto generale - leggasi modifiche alle percentuali - si po-
teva dare diritto di voto alla B - come aveva chiesto Abodi - ma
in questa situazione generale, ci sarebbe una sproporzione a
favore dellarea professionistica, commenta Abete, che con-
tinua: Ci faremo carico di questo problema in prospettiva.
Terzo punto: il passaggio della DIvisione Calcio Femminile a
Dipartimento della Lega Nazionale Dilettanti. Abete ha pro-
posto la creazione - e quindi il finanziamento - di una commis-
sione per lo sviluppo del movimento: Non si riesce a smuo-
vere limpasse che avvolge il movimento femminile. Non
un problema di governance - riferendosi a Padovan - ma
una proposta per responsabilizzare tutti. Tavecchio, nel suo
discorso alla platea, ha messo in evidenza la portata epocale
di una tale decisione: Questa la prima volta che accetto
che la Federcalcio si occupi direttamente delle strategie di
sviluppo di una componente diretta di una Lega. Noi ci fare-
mo carico della capacit organizzativa. Se funziona cos per il
Sgs, deve esserlo anche qui. Purtroppo, su questi tre punti
con delle problematiche (per riprendere le parole di Abete),
lAssemblea ha detto no. Adesso vedremo cosa succeder
- ha dichiarato Carlo Tavecchio alluscita dallAssemblea - per
quanto riguarda il Femminile, perch si trattava di ratificare
una decisione presa in piena autonomia e libert da parte
delle societ. Lopposizione stata da parte delle compo-
nenti tecniche, lAIC (un Damiano Tommasi visibilmente emo-
zionato e balbettante ha cercato di portare alla luce, senza
riuscirci peraltro, le ragioni del suo sindacato in merito al niet
sul Dipartimento calcio femminile) e lAIAC. alle porte un
commissariamento? una delle ipotesi, adesso vedremo
cosa fare, risponde laconico il numero uno di Piazzale Flami-
nio. Di seguito riportiamo tutti gli articoli che sono stati ogget-
to dellAssemblea di oggi con il risultato e, dove verificato, chi
ha votato contro in caso di bocciatura. Articoli approvati: art.
2 comma 6; articolo 9 comma 2; art. 10 comma 1 (comitati
Trento e Bolzano); art. 10 comma 2 (dipartimenti interregio-
nale e beach soccer); art. 11 comma 3; art. 14 comma 3; art.
15 comma 4- 6; art. 18 comma 7 (pubblicazione bilancio con-
suntivo FIGC); art. 20 comma 1; art. 21 comma 3; art. 22 com-
ma 3; art. 24 comma 5 (candidature a presidente federale 15
giorni prima delle elezioni); art. 24 comma 6 (maggioranze
per lelezione del presidente uscente al terzo mandato); art.
24 comma 9-11; art. 25 comma 2; art. 26 comma 1-4-6; art.
27 comma 3 d), g), h), j); art. 29 comma 4 (incompatibilit
fra cariche); art. 30 comma 1-2-3; art. 32 comma 3-8; art. 33
comma 3 (registro sanzioni CONI); art. 33 comma 8; art. 34
(modalit nomina organi giustizia sportiva); art. 35 comma
5-6 (requisiti per candidatura alla giustizia sportiva; art. 36
(Co.vi.So.C.); Norme transitorie (attualizzazione e modifica in
seguito alle nuove norme); Testo finale. Articoli non appro-
vati: art. 10 comma 3 (dipartimento calcio femminile - AIC e
AIAC); art. 24 comma 7 (elezione vicepresidenti FIGC - Lega
Pro); art. 25 comma 1 (modifica Comitato di
presidenza - Serie B, Lega Pro, AIAC).
22 NUMERO 24 - 23 giugno 2011w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
Sono stati effettuati luned a Nyon, in Svizze-ra, i sorteggi relativi ai turni preliminari di qualificazione alla Champions League e alla Eu-
ropa League 2011/2012. Tre le formazioni sam-
marinesi impegnate: il Tre Fiori, fresco campione
del campionato incontrer i vincitori del campio-
nato maltese del La Valletta nel primo turno del
massimo campionato europeo per club; il Tre
Penne, finalista del campionato, nel primo turno
dellEuropa League se la dovr vedere con il Rad,
formazione serba che ha concluso il suo campio-
nato al quarto posto; la Juvenes/Dogana invece,
attende la vincitrice dello scontro fra il Rabot-
nicki (Macedonia) e il Trans Narva (Estonia). Le
gare dei primi turni preliminari si svolgeranno il
28 giugno prossimo, e il ritorno una settimana
dopo, il 6 luglio per la Champions League; due
giorni dopo per quanto riguarda la vecchia Cop-
pa Uefa. I gialloblu, orfani del loro tecnico Floria-
no Sperindio, giocheranno la prima gara in casa
cos come la Juvenes/Dogana, mentre il Tre Pen-
ne avr il vantaggio di giocare la gara di ritorno
tra le mura amiche. Andiamo quindi ad analiz-
zare le due formazioni che, ad oggi, sono sicure
avversarie delle compagini sammarinesi. Il La
Valletta, come detto, nella stagione appena con-
clusa ha terminato al primo posto, conquistando
cos il ventesimo titolo nazionale. Ha una lunga
tradizione nella partecipazione alla Champions
League, trattandosi della sua 14^ partecipazio-
ne. Sempre eliminato al primo turno preliminare
anche con rovesci pesanti, il momento pi alto
lo ha toccato undici anni fa, quando nel 2000 ri-
usc nellimpresa di passare il turno sconfiggen-
do per 3-2 nella gara di ritorno i gallesi del Barry
Town dopo lo 0-0 dellandata. Nel turno succes-
sivo, per, il Rapid Vienna con un 3-0 e un 2-0
affievol le velleit dei maltesi senza troppi pa-
temi danimo. Lultima partecipazione dei bian-
corossi, guidati in panchina da Jesmond Zerafa,
classe 1965, e che gioca le gare in casa al Ta Qali
Stadium de La Valletta, a quella che era la Coppa
Campioni datata 2008: sconfitta al primo turno
preliminare dagli slovacchi dellArtmedia Petrzal-
ka con un 2-0 e un 1-0. La rosa del La Valletta
fortemente autoctona: sono presenti solamente
tre stranieri: due brasiliani (il difensore Ramon
Dos Santos e il centrocampista Denni Dos San-
tos) e un inglese, il centrocampista Jamie Pace.
Il Rad, invece, ha una storia europea molto pi
contenuta, in quanto alla sua seconda parte-
cipazione alla Europa League. La prima volta in
ambito europeo datata 1989, quando affront
lOlympiakos nel primo turno preliminare, dopo
aver concluso al quarto posto il campionato, ve-
nendo eliminato. Ora i serbi, allenati dal giova-
ne Zoran Campara (classe 1972 ed ex giocatore
del Rad) si riaffacciano in campo internazionale
dopo un quarto posto, alle spalle del Partizan
campione, della Stella Rossa e del Vojvodina:
che sia di buon auspicio per il Tre
Penne?
Il Rad (Foto Archivio)
Tre Fiori-La Valletta e Tre Penne-Rad: ecco gli accoppiamenti europeiFlavio Grisoli Campionato Sammarinese
23NUMERO 24 - 23 giugno 2011 w w w . p r o f e s s i o n e c a l c i o . e u
La Valletta (Foto Archivio)
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