Le origini storiche dei parlamenti
necessari alla democrazia (rappresentativa), ma non necessariamente democratici: non emergono per il ‘governo del popolo’ ma per limitare e controllare i governanti
sviluppo da assemblee medievali (talvolta interrotto da periodi di assolutismo) legato alla necessità del sovrano di sostegno finanziario per fare la guerra:
nobiltà rappresentata nella curia regis per ottenere qualcosa in ritorno (‘no taxation withoutrepresentation’)
poi anche borghesi
parlamenti pre-moderni: diseguaglianza tra ceti e accesso limitato
quasi ovunque in Europa
in parte elettivi: cortes, Riksdag, Sejm, landtage
incontri regolari lo rendono canale istituzionalizzato per la protezione di privilegi / petizioni / istanze
parlamenti moderni (fine XVIII): fine delle distinzioni di ceto e allargamento progressivo del suffragio, si sviluppano di pari passo con il costituzionalismo moderno
Il concetto di ‘rappresentanza’ (Pitkin 1967)
inconcepibile nella democrazia classica e nel pensiero politico radicale
da repraesentare, ‘presentare di nuovo’: in origine non si riferisce a ‘persone che rappresentano altre persone’
solo nel XVI secolo assume significato legale di ‘agire per conto di’, come risultato dello sviluppo storico dei parlamenti di cavalieri e borghesi
king-in-parliament
nel XVII emerge la nozione politica della rappresentanza di tipo liberale: il rappresentante ha autorità rispetto al governante e obblighi verso i rappresentati
rappresentanza: duale e relazionale
rappresentanza politica: relazione tra governanti e governati
i. mandato / autorità conferita
ii. agire nell’interesse di
iii. responsabilità
iv. a immagine di / sociologica
v. simbolica
rappresentanza: duale e relazionale
rappresentanza politica: relazione tra governanti e governati
i. mandato / autorità conferita
ii. agire nell’interesse di
iii. responsabilità
iv. a immagine di / sociologica
v. simbolica
rappresentanza politica democratica: relazione elettorale istituzionalizzata tra governanti e governati
combina almeno i-ii-iii ed è al contempo:
principio di legittimazione
struttura istituzionale (elezioni-parlamento)
modalità di comportamento
Le assemblee parlamentari moderne
Nelle democrazie liberali, il parlamento è
“un’assemblea rappresentativa a competenza [decisionale] generale, pluralistica e permanente, ma rinnovata nella sua composizione tramite elezioni a scadenze regolari”
(Cotta – della Porta – Morlino 2001:311)
Caratteri strutturali, implicano:
membership collegiale (non gerarchica)
non ad hoc
inclusione di una o più opposizioni
legittimazione elettorale
mandato temporalmente limitato
Le funzioni del parlamento di Westminster secondo Bagehot (1867):
a) elettiva: seleziona e licenzia PM / esecutivo
voto di fiducia
il “segreto efficiente” (la “fusione dei poteri”)
b) espressiva (i.e. rappresentativa)
c) educativa e informativa
d) legislativa
“i parlamenti non fanno solo le leggi e le leggi non sono fatte solo dai parlamenti” (Pasquino 2004:196)
e) finanziaria
I parlamenti: le funzioni
Sartori (1963):
negoziale, di canalizzazione del conflitto, ricerca punti di incontro e costruzione del compromesso
“il parlamento è una formidabile macchina inventata a questo scopo; non per sopprimere il conflitto, ma per canalizzarlo e regolarlo” (Mastropaolo – Verzichelli 2006:21)
Cotta (2001):
1. rappresentanza
2. controllo sull’esecutivo
3. policy-making
I rapporti governo-parlamento
Presidenti• non hanno bisogno della fiducia
del parlamento
• scelgono con maggiore autonomia i componenti dell’esecutivo
• in alcuni casi possono legiferare attraverso decreti
• portare avanti la propria agenda legislativa dipende dal consenso del parlamento
Primi ministri• hanno bisogno della fiducia del
parlamento
• devono negoziare i componenti dell’esecutivo nel loro partito e con i partiti della coalizione
• possono emanare decreti (con ratifica parlamentare)
• tendono a diventare l’agenda setter del parlamento (altrimenti sono indotti a dimettersi)
I poteri dei parlamenti
Rispetto al/alla …
• Capo dello StatoElezione (solo in alcuni regimi parlamentari)
Impeachment (tutti)
• esecutivoFiducia. Censura o sfiducia (solo regimi parlamentari)
Conferma delle nomine (alcuni presidenziali)
• legislazioneIniziativa, emendamenti, veto
Ratifica di trattati internazionali
Indirizzo dell’esecutivo
Mozioni, risoluzioni
• controllo sull’esecutivoInterrogazioni
Indagini e inchieste
Il caso italiano: il parlamento tra ‘Prima’ e ‘Seconda’ Repubblica
Come è mutato il parlamento italiano nel passaggio dalla ‘Prima’ alla ‘Seconda Repubblica’?
funzione elettorale: ridotta da appelli sempre più diretti all’elettorato
funzione espressiva: scarsa fiducia opinione pubblica verso parlamento
funzione legislativa: centralità radicalmente ridimensionata
funzione di controllo: progressivo incremento a partire dalla 10a legislatura (1987-92)controllo ex ante (e.g. mozioni/risoluzioni) e controllo ex post (e.g. interrogazione)
Il parlamento ha cercato di resistere ai cambiamenti (in particolare alla riduzione funzione legislativa in contesto maggioritario), ma rafforzata solo funzione controllo, mentre funzione elettorale ridotta e funzione espressiva resta debole; ma resta un’istituzione forte (Capano – Giuliani 2003:30)
Elementi di variazione nell’organizzazione interna dei parlamenti
• numero di camere
• articolazione in commissioni (decentramento e specializzazione)
• allocazione dei ruoli interni (maggioritaria/proporzionale)
• ruolo e disciplina dei gruppi parlamentari (cf. partiti)
• ruolo del governo e della presidenza delle camere nella programmazione dell’agenda
Le camere: una o due? (cf. tabella 4.1)
Su 52 parlamenti democratici: 28 bicamerali
24 monocamerali
Da cosa dipende?
• NO forma di governo: presidenziale o parlamentare non fa differenza
• SÌ forma di stato: stati federali hanno sempre un parlamento bicamerale
• SÌ dimensione demografica: i paesi con oltre 15mln di abitanti hanno parlamenti bicamerali (eccezioni Sud Corea e Taiwan)
Il parlamento italiano ha il più alto numero di componenti al mondo, se si escludono gli 800 lord britannici «part-time» e senza indennità
La «camera alta» (o «seconda camera»):origini e funzioni
Due diverse origini storiche:i. rappresentanza di ceti/classi: dell’aristocrazia per diritto ereditario,
di censo, di status o nominata dal sovrano (diversamente dalla «camera bassa», eletta dal popolo)
ii. rappresentanza delle unità territoriali che compongono la nazione. Ma cos’è il territorio e chi lo rappresenta?
Due soluzioni:• uguale rappresentanza agli elettorati di ogni unità • delegati degli enti territoriali
La seconda camera («alta»)rispetto alle prima camera («bassa») (cf. Tabella 4.2)
Caratteri ricorrenti (rispetto alla camera bassa)• meno componenti delle prime (tranne UK)
• mandati più lunghi (spesso)
• rinnovo parziale (talvolta)
• meno poteri (quasi sempre)
Le differenze più rilevantia) poteri: simmetria/asimmetria
b) composizione: congruenza/incongruenza
a) i poteri: come misurare la simmetria
La scala di Patterson e Mughan:
la seconda camera è/ha…
subordinata alla prima → 1
solo poteri di rinvio e proposta → 2
alcuni poteri in esclusiva e potere di veto → 3
poteri paritari con alcune limitazioni → 4
poteri pienamente simmetrici → 5
b) La composizione: cosa può rendere le due camere incongruenti
i. diversa distribuzione dei seggi tra i territori
ii. diversa platea dei votanti
iii. diversa platea degli eleggibili
iv. tempi diversi del rinnovo dei mandati
v. sistemi elettorali diversi
divisione del lavoro e articolazione interna dei parlamenti tendenza generale dovuta a: quantità, competenza, tempismo
funzioni delle commissioni: legislazione, bilancio, inchiesta, ecc. funzioni chiave alle “commissioni legislative permanenti”
variabilità dei poteri delle commissioni legislative, dipendono da:i. poteri del parlamento: potenti in US, significative in Italia (possono legiferare), limitate in UK
ii. facoltà attribuite alle commissioni: processo di allocazione, timing e iniziativa/emendamento/approvazione
iii. specializzazione: e.g. delega su una specifica materia
iv. continuità dei componenti: seniority/expertise (US) versus composizioni ad hoc per ciascun disegno di legge (UK)
v. presidenza: solo maggioranza o anche opposizione; autonoma o no
vi. struttura/staff amministrativo: molto consistente in US (crescente in Italia)
Struttura e poteri delle commissioni
specializzazione
bassa media alta
scarsi
poteri legislativi
medi
forti
Regno Unito
Canada
Francia
Spagna
Svezia
Germania
Italia USA
Decentramento del processo legislativo: poteri e specializzazione delle commissioni
Mastropaolo – Verzichelli (2006:101)
appartenenza dei parlamentari ad organizzazioni esterne
origini: da aggregazioni informali interne al parlamento a rapporti con partiti di massa esterni
gruppi parlamentari (fraktionen, party caucuses, parliamentary parties, ecc.), spesso requisito minimo (Italia: 20 MPs Camera, 10 Senato)
grado di indipendenza dei singoli parlamentari dai gruppi:
autonomia versus disciplina: “parlamento di parlamentari” o “parlamento di partiti”
rapporto tra organizzazione partitica esterna e parlamentare
ingerenza (Italia) versus autonomia (UK)
I partiti e il parlamento
Parlamento avversariale(dinamiche centripete)
monocamerale
commissioni deboli
bi-partitismo con partiti forti:
identificazione maggioranza-esecutivo limita l’autonomia del parlamento
Parlamento policentrico(dinamiche centrifughe)
bicamerale
commissioni forti
molti partiti con scarsa coesione:
debole legame tra i partiti della coalizione e l’esecutivo accresce l’autonomia del parlamento
Cotta (2001), Mastropaolo – Verzichelli (2006)
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