clima, pedologia,
piante, aniamli....
SOCIO-POLITICI:popolazione,
abitudini, attitudini,
inputs, outputs,tecnologie, trasporti,
AGRICOLTURA
BIOFISICI:
suolo, acqua,cultura, politica,
istituzioni....
TECNICO-ECONOMICO:
mercato, prezzi...
La sostenibilità in agricoltura
Esistono in letteratura moltissime definizioni di agricoltura sostenibile (Douglass, 1984; Jackson, 1984; Freudenberger, 1986; Altieri, 1987, Allen and Sachs, 1991; Hamlin, 1991; Kloppenburg, 1991; Crosson, 1992; Harrington, 1995).
Tutte includono almeno tre criteri comuni:1) mantenimento delle capacità produttive dell'agroecosistema nel tempo,2) conservazione della diversità della flora e fauna,3) abilità di auto-mantenimento dell'agroecosistema, ad un costo economico ed ambientale socialmente accettabile a fronte di limitazioni ecologiche e pressioni socio-economiche di lungo termine.
Sostenibilità a quale scala ?
Per lo svolgimento dell’analisi di sostenibilità viene considerata la scala aziendale, intesa come “uno spazio di risorse naturali rinnovabili, connesse internamente ed esternamente limitate, il cui fine principale è di fare agricoltura” (Gastó et al., 1984).
L'unità strutturale "azienda agraria" è considerata scientificamente corretta ai fini dello studio agroecosistemico (MacKinnon, 1976; Frissel, 1977).
Per l’analisi dell’azienda nel dettaglio si sceglie l’appezzamento come livello inferiore e il sistema aziendale come livello superiore.
Indicatori di sostenibilità
• L’uso di indicatori della sostenibilità sta diventando uno strumento molto frequente nella valutazione dei sistemi agricoli. Esistono numerose liste e matrici di indicatori
• Gli indicatori devono essere facili da misurare e non costosi
• Il problema della valutazione delle tecniche conservative agrarie nella comparazione con tecniche alternative è che esse sono spesso migliori per alcune caratteristiche e peggiori per altre. Perciò, emerge la necessità di utilizzare indicatori multipli per giudicare se un sistema può essere sostenibile
Molti sono stati gli approcci per descrivere, quantificare e modellare le caratteristiche di un agroecosistema a livello aziendale (Lowrance et al., 1984; Gliessman, 1990; Altieri, 1995, Vazzana e Raso,1997).
Una significativa esperienza di ricerca condotta con un approccio sistemico, di lunga durata e applicata su aziende di 17 paesi europei è quella del Network Europeo per la progettazione e gestione degli agroecosistemi a basso impatto ambientale (Vereijken, 1994- 1999). La metodologia ha dato un contributo importante alla definizione di un livello di riferimento per gli indicatori agro-ambientali. Una metodologia simile viene proposta dai francesi (Bockstaller et al., 1997).
Il Network europeo coordinato da P.Verejiken, (1997) adotta un holistic approach (approccio olistico) all‘agricoltura biologica definendo :
1. una metodologia per valutare , monitorare e progettare sistemi agricoli sostenibili ( sustainable farming systems)
2.Un framework concettuale basato su indicatori che è stato applicato in molte e differenti condizioni pedoclimatiche
•Il framework è organizzato in sub sistemi.
•Per ciascun sub-sistema sono stati identificati indicatori e metodi di analisi.
Qui sono presentati i risultati della valutazione di sostenibilità ambientale a livello di microfarm nel contesto di un esperimento di lungo periodo in agricoltura biologica (MOLTE ).
Cos’è un indicatore?
Uno strumento che aiuta a capire:
dove siamo in che direzione andiamo quanto lontano siamo da dove vogliamo arrivare
A cosa serve un indicatore?
Descrivere
Informare
Valutare
Gli indicatori ambientali…• Mettono nella condizione di
valutare la gravità di un problema ambientale
• Identificano gli elementi chiave di pressione sull’ambiente
• Monitorano gli effetti delle politiche di risposta
(Fonte:Agenzia Europea dell’Ambiente)
Come deve essere un indicatore?
• Rappresentativo• Misurabile• Valido • Facile da interpretare• Capace di indicare la tendenza nel
tempo• Sensibile ai cambiamenti
Il Modello DPSIR
Determinante Risposta
Impatto
Stato
Pressione
DeterminantiGenerali:
PopolazioneEconomiaUso del territorio Sviluppo Sociale
Specifiche:
Industria EnergiaTrasportiAgricoltura e PescaTurismoSettore domestico
PressioniEmissioni in acqua
Emissioni in aria
Infiltrazioni nel suolo
Produzione di scarti e rifiuti
Uso delle risorse naturali
StatoQualità delle acque (di
superficie, marine e costiere, sotterranee)
Qualità dell’aria
Qualità del suolo
Qualità dell’ambiente urbano
Impatti
Impatti sugli ecosistemi
Impatti sulla salute umana
Perdita o ripristino di funzioni ambientali
Risposte
Target e standard ambientali
Politiche e Misure ambientali
Buone pratiche
Problemi in chiave DPSIR (1)
Problema: i cambiamenti climatici
Determinanti: attività umanePressioni: emissioni di gas serraStato: temperature globaliImpatti: danni alla salute Risposte: il Protocollo di Kyoto
Problemi in chiave DPSIR (2)
Problema: il traffico urbano
Determinanti: quantità di automobili in circolazione
Pressioni: rumore causato dal trafficoStato: livelli acustici in prossimità di strade
principaliImpatti: infarti provocati dalle emissioni
acusticheRisposte: limite alle emissioni acustiche
consentite
Degrado ambiente urbanoDeterminanti
movimenti migratori, tasso di disoccupazione, processi
decisionali non aperti, scarso attaccamento al territorio,
crescita edilizia
Determinantimovimenti migratori, tasso di
disoccupazione, processi decisionali non aperti, scarso
attaccamento al territorio, crescita edilizia
PressioneQuantità rifiuti, illeciti
amministrativi e penali, emissioni inquinanti, inqu.
acustico,mobilità,struttura fisica e produttiva
PressioneQuantità rifiuti, illeciti
amministrativi e penali, emissioni inquinanti, inqu.
acustico,mobilità,struttura fisica e produttiva
StatoIndici qualità della vita,n°case
abusive,dotazione infrastrutturale,dotazione di
servizi
StatoIndici qualità della vita,n°case
abusive,dotazione infrastrutturale,dotazione di
servizi
ImpattoDegrado paesistico e
architettonico,marginalità sociale,spopolamento,dissesto
idrogeologico,corruzione,aggravio costi urbanizzazione,rischi per
la popolazione,scollamento istituzioni-cittadini
ImpattoDegrado paesistico e
architettonico,marginalità sociale,spopolamento,dissesto
idrogeologico,corruzione,aggravio costi urbanizzazione,rischi per
la popolazione,scollamento istituzioni-cittadini
RispostaPRUSST, Programma sviluppo
urbano VV, PA-TUR, Piano strategico turismo,marketing e
sviluppo,INFRA-TUR, PSSE comunità montana Alto Mesima
RispostaPRUSST, Programma sviluppo
urbano VV, PA-TUR, Piano strategico turismo,marketing e
sviluppo,INFRA-TUR, PSSE comunità montana Alto Mesima
Analisi criticità Piano SLS Provincia Vibo Valentia
Determinantipopolazione, agricoltura,
turismo,gestione impianti, attività
produttive
Determinantipopolazione, agricoltura,
turismo,gestione impianti, attività
produttive
Pressionescarichi dai centri abitati e dalle
attività produttive,metodi agricoli
Pressionescarichi dai centri abitati e dalle
attività produttive,metodi agricoli
Statoconcentrazioni da inquinamento
organico e chimico,grado di sfruttamento degli impianti,
divieti di balneazione
Statoconcentrazioni da inquinamento
organico e chimico,grado di sfruttamento degli impianti,
divieti di balneazione
Impattopericoli salute umana, degrado
ambientale, aggravio economico, riduzione
biodiversità
Impattopericoli salute umana, degrado
ambientale, aggravio economico, riduzione
biodiversità
RispostaPOR asse 1 risorse naturali, PIAR
valli del Mesima+bacino dell’Angitola+MarePoro,PA-Tur,
PSSE Alto Mesima, Piano d’ambito idrico Ato 4
RispostaPOR asse 1 risorse naturali, PIAR
valli del Mesima+bacino dell’Angitola+MarePoro,PA-Tur,
PSSE Alto Mesima, Piano d’ambito idrico Ato 4
Qualità delle acque
Analisi criticità Piano SLS Provincia Vibo Valentia
Problema: degrado dell’ambiente urbanoIndicatore: Rifiuti urbani non riciclati
Problema: esaurimento delle risorse naturaliIndicatore: Numero di abitanti
Problema: qualità dell’ariaIndicatore: Concentrazione media annua di benzene
Problema: perdità di biodiversitàIndicatore: Superficie agricola utilizzata
Problema: rifiutiIndicatore: Imprese certificate ISO14001/EMAS
Problema: qualità dell’ariaIndicatore: Numero di ricoverati per malattie polmonari
Vantaggi dell’approccio DPSIR
• Analisi di sistema• Guida alla scelta degli indicatori• Flessibilità• Quadro di supporto per la scelta di
politiche• Strumento di sensibilizzazione
DPSIR e IPP
D: produzione e consumo di un
bene
R: GPPEMAS
Ecolabel
I: impatti su salute umana e ecosistemi
S:effetti ambientali
P: emissioni e scarti nel ciclo di vita
Contabilità ambientale monetaria
Riguarda la valutazione economica dei beni ambientali Comprende:• Metodi indiretti (prezzo edonico e del costo del
viaggio)• Metodi diretti o di valutazione contingente• Metodo della spesa difensiva
Le spese difensive ambientali
Le spese difensive ambientali e DPSIR
La spesa di protezione ambientale
Sono spese di protezione ambientale le spese correlate alle azioni ed alle attività il cui scopo principale è quello di prevenire, ridurre o mitigare l’impatto ambientale e qualsiasi altro degrado dell’ambiente.
Impronta Ecologica
Superficie totale di terra biologicamente produttiva (foreste, superficie agricola, pascoli,…) necessaria per sostenere il consumo di una data popolazione al livello di tecnologia presente.
Perché abbiamo bisogno di spazio
• Flussi di materia ed energia necessari allo svolgimento delle attività umane (funzione produttiva)
• Assimilazione di rifiuti (funzione ecologica)
• Insediamenti umani, strade, ecc. (funzione fisica)
A cosa serve l’impronta ecologica?
• Per valutare come viene usato il capitale naturale
• Per misurare l’insostenibilità di un’area
• Per paragonare la capacità di sostenere le proprie popolazioni di diverse aree territoriali
Categorie di consumo
Alimenti (prodotti vegetali e animali, pesce)
Abitazioni
Beni di consumo (vestiario,arredamento, libri,…)
Trasporti (privati, pubblici, trasporto merci)
Servizi (istruzione, sanità, turismo)
Usi del territorio
Coltivazioni
Pascoli
Foreste
Superfici edificate
Territorio ‘energetico’
Impronta Ecologica del Signor X
Superficie agricola che X necessita per i
prodotti agricoli che consuma
+Pascoli che X
necessita per i prodotti animali
che consuma
+‘Superficie’
marina che X necessita per il
pesce che consuma
+
Superficie forestale che X necessita per il legno e la carta che consuma
+
Area edificabile di cui X ha
bisogno per case ed
infrastrutture
+
Superficie forestale di cui X avrebbe bisogno per assorbire la CO2 che emette
Il calcolo dell’impronta ecologica
Calcolo dei consumi medi Cn (kg/anno)
Calcolo della superficie Sn (espressa in ha)
Calcolo dell’Impronta Ecologica F (espressa in ha)
Calcolo dell’Impronta Ecologica pro capite f
Calcolo della superficie equivalente
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