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AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE N. 6 PALERMO

S E R V I Z I O D I P S I C O L O G I A

Via Roma 519, Palermo - Tel 091-7032288 – fax7032254

Capo Servizio: Dott.ssa Anna Maria Mosca

“ANALFABETISMO EMOTIVOANALFABETISMO EMOTIVO”

DOTTDOTT.ssa.ssa ANGELA SEMINARAANGELA SEMINARA

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Le Emozioni

Sono state definite come delle reazioni affettive, in genere

brevi ma intense, che insorgono all’improvviso in risposta a

degli stimoli ambientali che per un qualunque motivo ci

colpiscono.

Sono fenomeni biologici innati, geneticamente

programmati, funzionali alla sopravvivenza della specie e

basati su segnali non verbali come mimica facciale,

gestualità, postura corporea e tono vocale.

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I Sentimenti

Sono invece fenomeni psicologici individuali, non

dipendono da uno stimolo esterno ma dai nostri

interessi, dai nostri valori, dalle influenze del nostro

contesto culturale, persistono nel tempo,

indipendentemente dalla presenza di ciò vicino a noi che

ci attira.

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Analfabetismo Emotivo

LL’’AlessitimiaAlessitimia può essere letta come un disturbo che

ricade all’interno dell’ ““Analfabetismo EmotivoAnalfabetismo Emotivo””..

La nostra società tende a sminuire il ruolo delle

emozioni; parliamo moltissimo ma senza in realtà dirci

nulla di veramente importante.

Sono molte le persone, indipendentemente dal livello

culturale, che mancano di competenza emotiva. Non

sono in grado di sentire quello che provano e di

riconoscere negli altri gli stessi sentimenti.

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�Con il termine Alessitimia ci si riferisce,

peculiarmente, ad una difficoltà nell’identificare e

descrivere le proprie emozioni, ad una difficoltà nel

distinguere tra sentimenti e sensazioni corporee

legate all’attivazione emotiva, a processi

immaginativi limitati e ad uno stile cognitivo

concreto, pratico, orientato verso l’esterno piuttosto

che internamente.

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Caratteristiche del soggetto Alessitimico

�Tendenza al conformismo sociale

�Tendenza a ricorrere all’azione per esprimere le

emozioni o per evitare i conflitti

�Scarsa capacità di ricordare i sogni

�Postura rigida e povertà nell’espressione

facciale delle emozioni

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Il Soggetto con Analfabetismo Emotivo è:

• Incapace di discriminare le emozioni l’una dall’altra;

• Incapace di distinguere le emozioni dagli stati somatici

che le accompagnano;

• Incapace di comunicare verbalmente i propri sentimenti;

• Incapace di “pensare ai sentimenti”, di mentalizzare le

emozioni;

• Incapace di usare il linguaggio come mezzo simbolico di

espressione dei sentimenti, con tendenza a sostituire il

parlare con l’azione fisica diretta.

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Le Emozioni

� Paura

� Rabbia (ira, collera)

� Ansia

� Gioia

� Sorpresa

� Tristezza

� Disgusto

� Vergogna

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Disregolazione AffettivaDisregolazione Affettiva

L’Alessitimia (lett: “senza parole per le emozioni”) non

indica però individui senza emozioni (che sarebbe

impossibile), ma soggetti con un deficit della

componente psicologica dell’affetto, ossia persone che hanno emozioni espresse dalle componenti biologiche

degli affetti, ma con scarsa o nessuna possibilità di

ricorrere agli strumenti psicologici (immagini, pensieri,

fantasie) per rappresentarle.

L’incapacità di mentalizzare le emozioni, le sensazioni e

gli impulsi può determinare quindi una Disgregolazione Disgregolazione

Affettiva.Affettiva.

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Come si sviluppa lCome si sviluppa l’’Alessitimia?Alessitimia?

Non esiste un’unica spiegazione sulle cause di un

fenomeno tanto complesso. Infatti, oltre che da fattori

genetici, neurofisiologici ed intrapsichici, gli stili di

comunicazione sono influenzati da fattori socioculturali,

dall’intelligenza e dai modelli familiari di conversazione.

Leff (1973) ha verificato che nei paesi sviluppati le persone

mostrano una maggiore differenziazione degli stati emotivi

rispetto a coloro che vivono in paesi in via di sviluppo.

Secondo Mc Dougall (1982) l’alessitimia è una difesa

straordinariamente forte contro il dolore psichico.

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-Kristall (1979-1983) invece di concettualizzare l’alessitimia

come una difesa, la attribuisce ad un arresto dello sviluppo

affettivo a seguito di un trauma infantile, o ad una regressione

nelle funzioni affettivo –cognitive dopo un trauma catastrofico

nella vita adulta.

Gli studi sulla specializzazione emisferica, compreso il modo in

cui il cervello integra il linguaggio affettivo e propositivo,

hanno portato all’idea che l’alessitimia sia dovuta ad una

disfunzione dell’emisfero destro o ad una carenza nella

comunicazione interemisferica.

Una carente funzionalità dell’emisfero destro potrebbe spiegare

non solo la difficoltà dei soggetti alessitimici a riconoscere e

descrivere le loro emozioni, ma anche la loro “incapacità

empatica”.

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Le CauseLe Cause

� Le ricerche effettuate avevano inizialmente correlato la disgregolazione affettiva, presente nell’alessitimia, con i grossi traumi (lutti, violenze, abusi, separazioni), ma piùrecentemente si è evidenziata la necessità di identificare alti tipi di traumi, in particolare il cosiddetto “trauma evolutivo”.

� Secondo la teoria dell’attaccamento i bimbi non seguitinon seguiti nel loro sviluppo psico-affettivo, in situazioni di carenza, subiscono un “trauma relazionale”. Questa situazione, piùdiffusa di quella legata ai grandi traumi, avviene in situazionifamiliari “normali”, dove però i genitori non risultano adeguati nel seguire lo sviluppo individuale del bambino.

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Le prime RelazioniLe prime Relazioni

Una madre emotivamente sintonizzata ed espressiva comunicherà

segnali al proprio figlio molto diversi rispetto ad una madre

depressa, ansiosa o alessitimica.

Comunicazione Emotiva - Affettiva: “una adeguata regolazione

degli stati affettivi può svilupparsi se il bambino cresce

all’interno di una relazione sicura con un genitore in grado di

riflettere, contenere e nominare i bisogni emotivi del bambino”.

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La Qualità delle Prime Relazioni

Studi osservativi condotti su neonati nell’interazione con il loro

caregiver principale (solitamente la madre), mostrano che nel

bambino è rintracciabile, fin dai suoi primi mesi di vita,

“un’attività comunicativa centrata sull’espressione delle

emozioni”.

Pertanto una “buona” madre, con il suo sguardo gioioso, dà

espressione ai sentimenti del bambino, consentendogli di

sviluppare la propria identità.

Sintonizzazione AffettivaSintonizzazione Affettiva: la prolungata assenza di sintonia

emozionale tra genitori e figli impone al bambino un costo

enorme in termini emozionali.

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Prime RelazioniPrime Relazioni

Quando un genitore non riesce a mostrare alcuna empatia con

una particolare gamma di emozioni del bambino, quali: gioia,

pianto, bisogno di essere cullato, questi comincia a evitare di

esprimerle e forse anche di provarle.

In questo modo numerose emozioni cominciano ad essere

cancellate dal repertorio delle relazioni intime, soprattutto se,

durante l’infanzia, questi sentimenti continuano ad essere

copertamente a apertamente scoraggiati.

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LL’’Alessitimia Alessitimia èè presentepresente

� In soggetti con Disturbi del Comportamento Alimentare;

� In soggetti che fanno uso di sostanze stupefacenti;

�� In soggetti che soffrono di malattie psicosomatiche - il corpo

esprime il disagio psicoemotivo del soggetto;

� I tratti caratteristici dell’Alessitimia, successivamente, sono

stati riconosciuti in soggetti che presentavano sintomi

depressivi;

� L’Alessitimia è stata messa in relazione con le situazioni di

stress e con le condizioni che seguono a traumi.

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ConseguenzeConseguenze

�Disagio Giovanile: (es.:fenomeni di bullismo, nonnismo), dipendenza da sostanze stupefacenti, D.C.A. “Dipendenze tecnologiche”;

� Disagio in ambito lavorativo;

�Disagio in ambito familiare: il crescente aumento di separazioni nella coppia.

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Alfabetizzazione Emotiva

L’alfabetizzazione emotiva non è ancora un obiettivo della

nostra società, diversamente da ciò che è stato fatto, invece,

per vincere l’analfabetismo tout court.

L’Analfabetismo emotivo è presente in eguale misura nei

bambini, nei giovani e negli adulti a prescindere dal loro

quoziente di intelligenza, dal livello culturale raggiunto e

dalla professione esercitata.

L’aspetto preoccupante è che questa incapacità è la causa

prima di tutti i fenomeni di devianza minorile, diffusione

della droga, alcolismo, violenza nelle famiglie.

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La generazione dei giovani di oggi, anche a causa delle rapidissime trasformazioni economiche, sociali e tecnologiche che li coinvolgono, sono estremamente fragili sul piano emotivo (un’emotività molto più incontrollata ed uno spazio di riflessione molto più modesto).

La comunicazione umana che un tempo esisteva all’interno del nucleo familiare è stata sostituita da quella digitale rappresentata da telefonino, computer, televisione, videogiochi etc.

Qualità del tempo Quantità del tempo: - Genitori di oggi “impegnati” che lasciano ai figli una gran quantità di tempo da passare in solitudine,con un carico emozionale eccessivo e nessuno strumento di contenimento.

Gli Adolescenti di Oggi

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� L’attenzione nei confronti dei nostri Adolescenti è

occasionale, legata ad eclatanti vicende di cronaca,

oppure suscitata dai dati di una qualche clamorosa

inchiesta-sondaggio.

� Le vicende di cronaca riportano episodi tragici - l’umore

che cambia all’improvviso- senza segni premonitori,

senza una motivazione apparente, senza movente,

violenza a-finalizzata.

� Quando l’Emozione non trova parole e si ricorre al

gesto!

Gli Adolescenti di Oggi

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DipendenzeDipendenze

� Dipendenza da sostanze stupefacenti

� Dipendenza da alcol

� Dipendenze Tecnologiche (giochi, internet)

• Da gioco d’azzardo

• Lo shopping compulsivo

• Dipendenze connesse ai Disturbi del C. A.

• Dipendenza dal lavoro

• Dipendenza dall’esercizio fisico

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ObiettiviObiettivi

Promuovere una nuova cultura della comunicazione, delle relazioni, delle emozioni che porti a vivere con maggiore consapevolezza i vissuti affettivo-emotivi e le dinamiche interpersonali, in modo da affrontare efficacemente anche le relazioni con gli altri.

Le Neuroscienze oggiNeuroscienze oggi più che maimai sostengono la necessità di prendere in seria considerazione le Emozioni, per prevenire i disagi ed i problemi che scaturiscono dall’ignoranza emotiva.

Quindi oltre che promuovere l’importanza che riveste ll’’educazione intellettuale oeducazione intellettuale o l’educazione fisica bisogna cominciare a pensare a ciò che significa Educazione emotiva.Educazione emotiva.

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Per Concludere

• Istituzioni, Scuola, Famiglia, singolo individuo

dovrebbero interrogarsi, riflettere su ciò che sta

accadendo attorno a noi, capaci forse solo di udire

senza ascoltare, per evitare di divenire tutti spettatori

attoniti, di ulteriori avvenimenti di cronaca!

Grazie Per l’Attenzione