Download - Post sisma, Gonzaga prepara le aule per settembre

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SAN GIOVANNI DOSSO

Dal Friuli 6mila euro per la ricostruzione

◗ GONZAGA

Primo obiettivo: chiudere il can-tiere entro maggio. Punto due:fare in modo che a settembre,con la prima campanella, tuttigli alunni delle elementari diGonzaga possano ritrovarsi astudiare nello stesso edificio.Magari stringendosi un po’, easpettando che le ulteriori dieciaule necessarie siano pronte en-tro dicembre.

È la duplice scommessa diGonzaga, che la scorsa settima-na ha ricevuto la bella notiziadel provvedimento regionaleche stanziava i fondi per i lavoridi ampliamento della scuola.Proviamo a fare il punto conl’amministrazione. «ll cantiereper la realizzazione della nuovascuola elementare di Gonzaga –annuncia l’amministrazione – èprevisto che si chiuda entromaggio. Abbiamo, insomma,tutto il tempo necessario per lasistemazione degli arredi e pergli interventi di rifinitura».

Detto questo, il sindaco Clau-dio Terzi può sbilanciarsi nellapromessa: «Il nuovo anno scola-stico inizierà nella nuova scuo-

la». Insomma, se il sisma, che hapesantemente danneggiato leelementari, aveva separato glialunni della scuola in tre diversesedi provvisorie (i laboratori del-la media, l’ex Rsa e un immobile

in piazza Matteotti) la primacampanella del nuovo anno lidovrebbe vedere tutti riuniti. An-che a costo di stringersi un po’ edi adattarsi in soluzioni provvi-sorie in quel nuovo edificio che

era stato pensato per diventarela nuova media e invece si è tro-vato a dover supplire alle ele-mentari che non si possono piùusare: «D’intesa con l’istitutocomprensivo – spiega il Comu-

ne – abbiamo previsto di trasferi-re le 22 classi della elementarenel nuovo edificio, già da settem-bre. La nuova scuola è per oracomposta da quindici classi, mai laboratori e gli ambienti collet-

tivi sono molto ampi: c’è lo spa-zio sufficiente per sistemareprovvisoriamente tutte le aule,mentre la palestra polivalente ela mensa saranno già perfetta-mente a regime». Intanto i pro-gettisti sono al lavoro per defini-re le caratteristiche del nuovoblocco da dieci classi che andràad integrare il polo scolastico.L’ordinanza della Regione che adisposto l’utilizzo due milionidei fondi stanziati dal decreto si-sma (Dl 74) per la realizzazionedelle aule aggiuntive, è statapubblicata sul Burl, il bollettinoregionale. Quindi ha piena effi-cacia e consenta al Comune dipoter inserire l’entrata extra nelbilancio di poter affidare gli inca-richi esecutivi. «Investire sulla ri-strutturazione della vecchiascuola elementare rischiava dirivelarsi una diseconomia – diceTerzi – non ci davano garanzieche l’edificio potesse rispondereai criteri di antisismicità. Così lacomunità gonzaghese avrà unascuola elementare completa-mente nuova e antisismica, conpalestra regolamentare e di unospazio mensa con 250 posti, chefunzionerà su turno unico».

◗ FELONICA

La denuncia di inizio lavori èstata protocollata in Comunemercoledì. Energie Nostre, im-presa promotrice della realiz-zazione di una centrale elettri-ca che brucia biomasse, ha in-formato l’amministrazione diFelonica che, avendo in manotutte le autorizzazioni necessa-rie, ha avviato il cantiere percostruirla. «Quando abbiamosaputo – racconta il sindacoAnnalisa Bazzi – abbiamo subi-to disposto un’ispezione: e nelterreno in cui dovrebbe sorge-re la centrale abbiamo trovatotre picchetti e una rete metalli-ca». Solo un accenno di cantie-re, certo. Una bandierina pian-tata nel campo a due passi davia Marconi, ad annunciareche, nonostante le proteste delpaese, e una doverosa pausaper il terremoto, Energie No-stre non ha alcuna intenzionedi rinunciare al proprio propo-sito.

Vale a questo punto ricorda-

re la vicenda della centralecontestata. Il progetto si avvianel 2009, prevede di realizzarein un terreno agricolo un im-pianto per la produzione dienergia elettrica di potenza daun megawatt, che dovrebbeusare come combustibile unmix di biomasse (trinciaturadel pioppo mescolata a un ti-

po di canna palustre detta mi-scanto). Si prevede di bruciarecirca 500 quintali al giorno diquesto mix. La questioneemerge solo nel giugno 2011.

Prima i comitati ambientali-sti, poi un numero crescentedi felonichesi, infine la stessaamministrazione guidata dal-la Bazzi esprimono la propria

contrarietà alla centrale, te-mendo soprattutto per l’im-patto che la combustione pro-durrà sulla qualità dell’aria. Laprotesta sfocia in una manife-stazione ai primi di febbraio2012: in piazza scendono deci-ne di agricoltori col trattore adimostrare che il settore agri-colo sente particolarmente ilproblema. Tuttavia dopo leconferenze dei servizi arriva ilvia libera alla centrale ossial’autorizzazione provinciale.Un atto per l’annullamentodel quale il Comune ha presen-tato ricorso al Tar. E proprionel felice esito della vertenzaora il Comune ripone moltesperanze, mentre il cantiereugualmente apre (una richie-sta di sospensiva è stata boc-ciata). «Abbiamo messo in ma-no ai nostri legali i dati sullaqualità dell’aria acquisiti daimezzi dell’Arpa – dice la Bazzi– dimostrano che qui le polve-ri sottili sono già un proble-ma». Con la centrale, lascia in-tendere, sarà peggio. (fa)

Una nuova casa alla famiglia sfollata

san giacomo delle segnate

◗ S.GIOVANNIDOSSO

Il Comune di Treppo Grandedel Friuli consegna al sindacodi San Giovanni del Dosso 6 mi-la euro per contribuire alla rico-struzione post terremoto. Unasomma che l'amministrazioneaggiungerà ai 37mila euro do-nati qualche settimana fa dalComune di Monza e che saran-no impegnati per la realizzazio-ne del centro di aggregazionedistrutto dal terremoto, all'in-terno del complesso sportivo. Ilsindaco Angela Zibordi confidanella realizzazione della tenso-struttura entro l'estate, ma èancora in fase elaborazione ilprogetto esecutivo dei lavori,

affidato ai tecnici interni per ac-celerare i tempi, e in fase di de-finizione l'utilizzo dei fondi eu-ropei che serviranno per lamessa in sicurezza del campo.

Ieri mattina la consegna dell'as-segno simbolico dei 6 mila eu-ro da parte del sindaco di Trep-po, Rina di Giusto, arrivata aS.Giovanni con una delegazio-

ne di cittadini e della Protezio-ne Civile. L'iniziativa di solida-rietà è partita dal primo cittadi-no della comunità friulana, col-pita dal terremoto nel 1976 e acui la città di Mantova avevadonato l'asilo. Da qui il contat-to con Mantova e la scelta cadu-ta su S.Giovanni «per analogieterritoriali - confida il sindacodi Treppo - e perché anche quic'è un sindaco donna. Non c'èstata alcuna difficoltà a racco-gliere anche una piccola som-ma, casa per casa. L'accoglien-za qui nel basso mantovano,che abbiamo visitato oggi perla prima volta, è stata davveroeccellente». Angela Zibordi, in-sieme con gli “inviati” del Friuliè salita sul pullman per un tourpomeridiano verso Mantova,guida d'eccezione tra le terreterremotate di San Giacomo,Schivenoglia, San BenedettoPo, fino al capoluogo.

Paola Merighi

■■ È stato consegnato ieri un modulo abitativo donato a SanGiacomo. Hanno donato la protezione civile delle comasche SanFermo e Cavallasca, la ditta Tifas di Lurate Caccivio (Co) e l’asso-ciazione per l’assistenza dei giovani e degli anziani di Milano.

La delegazione di Treppo Grande del Friuli a San Giovanni

Gonzaga prepara le aule per settembreLa scommessa: nuove elementari pronte entro maggio, dal prossimo anno scolastico tutte le classi potranno farvi lezione

Cantiere aperto per costruire la nuova elementare di Gonzaga

Centrale a biomasse, via ai lavoriApre a Felonica il cantiere contestato. Il Comune teme per l’aria e spera nel Tar

La rete metallica nel campo con l’annuncio dell’inizio lavori (Capucci)

I sindaci dei Comuni terremotati tornano a chiedere che lapubblicazione delle ordinanze, con il via alle procedure di rimborso,arrivi solo quando sia stata accertata la funzionalità del sistemainformatico e siano arrivati i tecnici che dovranno assistere leamministrazioni. Stavolta, però, la richiesta avviene formalmenteattraverso una lettera che è stata inviata alla struttura commissarialema anche alla Regione Lombardia, al rinnovo dopo le elezioni.A siglare la missiva, in rappresentanza dei colleghi i quattro sindaci doQuistello, Moglia, San Giacomo delle Segnate e San Giovanni del Dossoche compongono il cosiddetto comitato ristretto, un pool diamministratori scelti per seguire da vicino il meccanismo dei rimborsi.Si ricordano le disparità di trattamento tra Emilia e Lombardia, ilmancato coinvolgimento dei sindaci nella stesura delle ordinanze.«Non risolte queste problematiche così importanti, potrebbe esserepericoloso procedere alla pubblicazione delle ordinanze, rischiando dinon sbloccare la situazione e di indurre tra la cittadinanza l’illusione diessere pronti a gestire pratiche ed infine di certificare una palesediscriminazione dei cittadini lombardi rispetto ai vicini emiliani».

I sindaci del sisma scrivono alla Regione:«Partire ora con i rimborsi è un rischio»

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