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I N D I C E D E G L I A R G O M E N T I

Pag. Cap. 1 GESTIONE E ORGANIZZAZIONE I.I.S.C.A. 1.1 Ruoli e incarichi 6 1.2 Rapporti Scuola Famiglia 14 1.3 Formazione e Aggiornamento Personale Docente e ATA 18 1.4 Autovalutazione di Istituto 19 1.5 Sicurezza 21 1.6 Servizi scolastici 23 Pag. Cap. 2 PIANO OFFERTA FORMATIVA LICEO ARTISTICO”METELLI” 2.1 Mission 26 2.2 La Storia 27 2.3 La Sede e le Risorse 29 2.4 Indirizzi di studio 31 2.5 Piano di studio e quadro orario 33 2.6 I Docenti 36 2.7 Cosa fare dopo il diploma 38 2.8 Ampliamento offerta formativa 43 2.9.1 Progetti pluridisciplinari 50 2.9.2 Attività e Corsi integrativi 52

Pag.Cap. 3 ATTIVITA’ DIDATTICHE LICEO ARTISTICO “METELLI” 3.1 Accoglienza – Inclusione 55 3.2 Orientamento- Continuità 58 3.3 Alternanza Scuola- Lavoro 61 3.4 Programmazione educativa e didattica 66 3.5 Verifica e Valutazione 71 3.6 Attività di Recupero 82 Pag.

ALLEGATI Il Liceo Artistico secondo la Riforma 89 Fasi – Soggetti – Azioni dell’attività Didattica 95 Regolamento d'Istituto 97 Regolamento disciplinare 104 Regolamento: Le Assemblee Studentesche 108 Assistenza di base agli alunni disabili, funzioni e responsabilità dell’integrazione_ PAI IISCA as 2015-2016 111

Legenda delle abbreviazioni: ISA = Istituto Statale d’Arte ; L.A. = Liceo Artistico; L.C. = Liceo Classico DS = Dirigente Scolastico; DSGA = Direttore Servizi Generali Amministrativi CdC = Consiglio di Classe; CD = Collegio Docenti; CI = Consiglio d’Istituto FS = Docente Funzione Strumentale; ATA = Ausiliario Tecnico Amministrativo

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Istituto di Istruzione Superiore Classico e Artistico_ Terni

DS: prof.ssa Roberta Bambini

DSGA: dott. ssa Tiziana Ciuffi

Liceo Classico “G. C. Tacito”

Ordine e grado scuola:

Sede scolastica e sede amministrativa: Telefono E-Mail Sito Internet

Secondaria di secondo grado Viale A. Fratti n.12, Terni 0744/401273; Fax 0744/407699 [email protected] www.tacitotr.gov.it www.iisclassicoartisticoterni.it

Liceo Artistico “O. Metelli” Ordine e grado scuola:

Sedi scolastiche: Telefono E-Mail Sito Internet

Secondaria di secondo grado Via B. Croce n.16, Terni Piazza Briccialdi n.6, Terni 0744/285255; 0744/400194; Fax 0744/433197 [email protected] www.liceoartisticoterni.it www.iisclassicoartisticoterni.it

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IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Che cosa è E' lo strumento con il quale la scuola rende visibile la sua offerta formativa, le sue scelte di fondo, coniugandole con i bisogni degli studenti e con quelli del contesto socio - culturale che la società e la scuola stanno vivendo. "Il POF è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia" (Reg. dell'Autonomia art. 3 comma 1). Il progetto per eccellenza della scuola è il Piano dell’offerta formativa (POF), che ne definisce l’identità e che esplicita, oltre a cosa la scuola intende fare, come e perché vuole farlo. (Dino Cristanini, Le funzioni obiettivo, pag.5). Dalla L. 107/2015, art. 3, le disposizioni sul Piano dell’Offerta Formativa sono così modificate: “ 1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell’offerta formativa, rivedibile annualmente.[…] 2. Il piano è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi, determinati a livello nazionale a norma dell’articolo 8, e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti professionalità e indica gli insegnamenti e le discipline[…] da coprire […] 4. Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal consiglio d’istituto. 5. Ai fini della predisposizione del piano, il dirigente scolastico promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; tiene altresì conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e, per le scuole secondarie di secondo grado, degli studenti”. A cosa serve «A concretizzare gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, riconoscere e valorizzare le diversità, promuovere le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo» (Reg. dell' Autonomia, art. 4 comma 1).

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Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca

Istituto di Istruzione Superiore Classico e Artistico_ Terni

Cap.1 GESTIONE E ORGANIZZAZIONE I.I.S.C.A.

As 2015-2016

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1.1 RUOLI E INCARICHI

RUOLI INCARICHI FUNZIONI

Dirigente Scolastico

Prof.ssa Roberta Bambini Dirigenza scolastica

DSGA

Dott. ssa Tiziana Ciuffi Direzione dei Servizi

Generali e Amministrativi

Collaboratori DS

Prof. Fausto Dominici Prof. Corrado Crovari Prof. ssa M. Rita Proietti Prof. Paolo Bonifazi

Collaboratore Vicario Resp. Sede aggregata L.C. Resp. sede L.A. Resp. sede L.A.

Funzioni Strumentali

Prof.ssa Annarita Bregliozzi (L.C.) Prof.ssa Loretta Calabrini (L.A.) Area POF-Autovalutazione

Prof.ssa Paola Negroni (sito web LC) Prof. Massimo Zavoli (sito web LA)

Area Sostegno professionalità docenti

Prof. Fabrizio Luciani Prof.ssa Mariagrazia Macchiarulo

Area Inclusività e Integrazione

Prof. ssa A. Maria Pescolloni (L.C.) Prof.ssa M. Laura Moroni (L.A.) Area Orientamento

Commissione orientamento

LICEO CLASSICO: Proff. Andreani, Astolfi, Bartoloni, Bregliozzi, Crovari L., Cuccagna, Di Lorenzi, Gorietti, Negroni, Petracchini, Scuderi, Sbrighi. LICEO ARTISTICO: Proff. Astolfi, Corpetti, D’Amato, Giombini, Robustelli

Orientamento in entrata

Referente Metodologia CLIL Prof.ssa Antonella Corpetti Coordinamento CLIL

Referente registro elettronico Prof. Maurizio Micciani

Gestione sistema Nuvola (in collaborazione con il sig Andrea Siragusa)

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Gruppo GLI

D’Istituto

DS: prof.ssa Bambini Collaboratore DS: prof.ssa Proietti FF.SS.: proff. Luciani, MacchiaruloDocenti Sostegno: proff. Camilli , Ciuffreda, Coppari, Contessa, Massarelli, Picciocchi, Scarpanti, Sperandio, Vittori Genitori: n. 2 rappresentanti dei genitori Coordinatori di classe: 1°E (LC) Prof.ssa Sbrighi 5°A(LC) Prof.ssa Pescolloni 1°A (LA) Prof. Ferracci 1° B (LA) Prof.ssa Sperandio 1°C (LA) Prof. ssa Scarpanti 1° D(LA) Prof. Varriale 2°A (LA) Prof. ssa Camilli 2°B (LA) Prof. ssa Contessa 2°C (LA) Prof. Arborio 2°D (LA) Prof. ssa Coppari 3°A AF (LA) Prof.ssa Massarelli 3°B AM ( LA) Prof. Stefanini 3° C AM ( LA) Prof.ssa D’Amato 4° A AF (LA) Prof.ssa Marcantonio4°C (LA) Prof.ssa Leandri 4° D (LA) Prof. Venanzi 5°C (LA) Prof. ssa Giuli Referenti ASL: Dott. Sabbattucci e Pacini Rappresentanti Coop: Sigg.ri Brunelli e Romani

Coordinamento e verifica attuazione Piano Annuale Inclusione

Responsabile sportello di ascolto (LC) Prof. Giancarlo Marinelli Counseling

Responsabile INVALSI Prof.ssa Roberta Bartoloni Organizzazione e gestione prove INVALSI

Responsabile Certamen Taciteum Prof.ssa Patrizia Giulivi Organizzazione Concorso

Responsabile Orario Prof. sse D’Eramo (LC) e M. Rita Proietti (LA) Predisposizione orario

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Referente viaggi e visite d’istruzione

Prof.sse P. Negroni (LC) e A. Corpetti (LA) Coordinamento

Responsabile delle

comunicazioni Prof. Daniele Di Lorenzi Comunicazioni esterne

RSPP Ing. Alberto Giuseppe Tattoli Responsabile Servizio

Protezione e Prevenzione

RLS Prof. Roberto Gorietti Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

LICEO CLASSICO_ Coordinamento dei Consigli di Classe:

Classi Coordinatori Segretari

4 A PESCOLLONI NERI

4 B MICCIANI SEMENZA

4 C FATTORINI MILLETTI

4 D GIULIVI MARCANGELI

5 A PESCOLLONI STENTELLA

5 B ANDREANI MARCHETTI

5 C MILLETTI FATTORINI

5 D D’ERAMO GIULIVI

5 E CUCCAGNA ORSINI

1 A STELLA LA SALA

1 B SCUDERI

NEGRONI

1 C ALBANESI FERRI

1 D BREGLIOZZI GORIETTI

1 E SBRIGHI DOCENTE DI SCIENZE

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2 A DOMINICI STORANI

2 B PECORARI CARLONI

2 C PETRACCHINI DI LORENZI

2 D D’ULIZIA CROVARI L.

3 A ASTOLFI MOSTARDA

3 B LANDINI MARINELLI

3 C GIANCARLO BARTOLONI

3 D PERUZZI D’ULIZIA

LICEO CLASSICO_ Coordinamento degli ambiti disciplinari:

Discipline Coordinatore

ITALIANO, LATINO, GRECO, STORIA E GEOGRAFIA BIENNIO Prof.ssa FATTORINI

LATINO E GRECO TRIENNIO Prof. GIANCARLO

ITALIANO E LATINO TRIENNIO Prof.ssa BREGLIOZZI

LINGUE STRANIERE Prof.ssa FERRI

STORIA E FILOSOFIA Prof.ssa D’ULIZIA

MATEMATICA E FISICA Prof.ssa D’ERAMO

SCIENZE Prof.ssa LANDINI

STORIA DELL’ARTE Prof.ssa MOSTARDA

SCIENZE MOTORIE Prof. GORIETTI

RELIGIONE Prof. SEMENZA

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LICEO CLASSICO_ Coordinamento dei Dipartimenti:

Area Coordinatore

LINGUISTICA-STORICO-LETTERARIA BIENNIO Prof.ssa FATTORINI

LINGUISTICA-STORICO-LETTERARIA TRIENNIO Prof. SCUDERI

SCIENTIFICO- MATEMATICA BIENNIO Prof.ssa D’ERAMO

SCIENTIFICO-MATEMICA TRIENNIO Prof. MICCIANI

LICEO ARTISTICO_ Coordinamento dei Consigli di Classe:

CLASSI COORDINATORI SEGRETARI

1^A FERRACCI GABRIELE VERDONE PASQUALE

1^B SPERANDIO PAOLA TROIANI M. GABRIELLA

1^C SCARPANTI AMBRA ZAVOLI MASSIMO

1^D VARRIALE BENITO CARLONI ROBERTA

2^A CAMILLI CATIA DEL PRETE MARIA ROSARIA

2^B CONTESSA RITA MENICHINI ANGELO

2^C ARBORIO BRUNELLO ROBUSTELLI DIANA

2^ D COPPARI ROMINA MORET ALESSANDRA

3^A MASSARELLI GIOVANNA MESSINA M. CONCETTA

3^B STEFANINI PAOLO VITTORI RAFFAELLA

3^C D’AMATO RITA SANTARELLI SUSANNA

3^D BRUNOTTI FRANCESCA CARAPACCHI SONIA

4^A MARCANTONIO FRANCESCA MONTARIELLO ENNIO

4^B CORPETTI ANTONELLA CATALANO F. PAOLA

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4^C LEANDRI STEFANIA MASSARELLI FIORENZA

4^D VENANZI MARCO CIAVATTINI MORENO

5^A MARINOZZI M. CRISTINA BARGELLINI MONICA

5^B ASTOLFI ROBERTO GIOMBINI MARCO

5^C GIULI M. CECILIA ARBORIO BRUNELLO

LICEO ARTISTICO_ Coordinamento degli ambiti disciplinari:

Discipline

Coordinatore

LETTERE ITALIANE – STORIA - GEOGRAFIA

Prof.ssa CALABRINI

MATEMATICA – FISICA Prof. BONIFAZI

STORIA DELL’ARTE Prof.ssa MARINOZZI

SCIENZE DELLA TERRA – BIOLOGIA - CHIMICA Prof.ssa CATALANO

LABORATORIO ARTISTICO (biennio) Prof. FILIPPUCCI

Indirizzo Arti Figurative: DISCIPL. GRAFICHE-PITTORICHE DISCIPLINE PLASTICHE e SCULTOREE (Biennio LA) DISCIPLINE PITTORICHE - LABORATORIO FIGURAZIONE (triennio Liceo Artistico)

Prof. MONTARIELLO

Indirizzo Audiovisivo Multimediale: DISCIPLINE ARTISTICO-PROGETTUALI LABORATORIO (triennio Liceo artistico)

Prof. GIOMBINI

Indirizzo Grafico: DISCIPLINE ARTISTICO-PROGETTUALI LABORATORIO (triennio Liceo artistico)

Prof.ssa LEANDRI

DISCIPLINE GEOMETRICHE (Biennio LA)Indirizzi Architettura Ambiente/Design: DISCIPLINE ARTISTICO-PROGETTUALI LABORATORI (triennio Liceo Artistico)

Prof. PORDENONI

FILOSOFIA E STORIA (con docenti del Liceo Classico) Prof.ssa D’ULIZIA

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LINGUA INGLESE (con docenti del Liceo Classico) Prof. sse FERRI, CORPETTI

RELIGIONE (con docenti del Liceo Classico) Prof. SEMENZA

SCIENZE MOTORIE (con docenti del Liceo Classico) Prof. GORIETTI

SOSTEGNO Prof. LUCIANI

LICEO ARTISTICO_ Coordinamento dei Dipartimenti:

Area Coordinatore

AREA DEI LINGUAGGI E STORICO SOCIALE: Italiano, Storia, Geografia, Lingua straniera, Storia dell’Arte, Filosofia, Religione, Sostegno*

Prof.ssa PICCIONI

AREA MATEMATICO E SCIENTIFICO-TECNOLOGICA: Matematica, Fisica, Scienze, Chimica, Scienze motorie, Sostegno* Prof. ssa BARGELLINI

AREA ARTISTICA: DISCIPLINE CARATTERIZZANTI - biennio Liceo Artistico Discipline grafiche e pittoriche, Discipline plastiche e scultoree, Discipline geometriche, Laboratorio Artistico, Storia dell’arte, Sostegno*

Prof.ssa MORONI

AREA ARTISTICA: DISCIPLINE D’INDIRIZZO – triennio Liceo Artistico

Disc. Pittoriche, Laboratorio della Figurazione, Disc. Aud. e Multimediale, Lab. Audiovisivo e Multimediale, Disc. progettuali Architettura e Ambiente, Lab. di Architettura, Disc. Grafiche, Laboratorio di Grafica, Disc. progettuali del Design, Laboratorio del Design, Sostegno*

Prof. ASTOLFI

(*I docenti di sostegno partecipano alle riunioni dei dipartimenti in relazione alla propria classe di concorso e/o area di assegnazione)

IISCA_ Responsabili dei Laboratori:

Laboratorio Docente Responsabile

Laboratorio Legno_ Liceo Artistico Piera Filippucci

Laboratorio Metalli_ Liceo Artistico Pasquale Verdone

Laboratorio Informatica_ Liceo Artistico Gabriele Ferracci

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Laboratorio Grafica_ Liceo Artistico Stefania Leandri

Laboratorio Audiovisivo Multimediale_ Liceo Artistico Marco Giombini

Laboratorio Arti Figurative_ Liceo Artistico Ennio Montariello

Palestra_ Liceo Artistico M. Rita Proietti

Laboratorio linguistico_ Liceo Classico Paola Ferri

Laboratorio di Scienze, Fisica e Chimica_ Liceo Classico Anna Maria Landini

IISCA_ Nucleo Di Autovalutazione

Dirigente Scolastico Prof.ssa Roberta Bambini

F.S. Area 1 Prof.ssa Annarita Bregliozzi

Prof.ssa Loretta Calabrini

F.S. Area 2 Prof.ssa Paola Negroni

Prof. Massimo Zavoli

F.S. Area 3 Prof. Fabrizio Luciani

Prof.ssa Mariagrazia Macchiarulo

F.S. Area 4 Prof. ssa Anna Maria Pescolloni

Prof.ssa M. Laura Moroni

Referente INVALSI Prof.ssa Roberta Bartoloni

Personale ATA Sig. Andrea Siragusa

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1.2 RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA

La scuola favorisce ed attiva la comunicazione, l’incontro ed il confronto con tutti i genitori degli alunni per ottenere i migliori risultati nel processo di apprendimento e di formazione civica e culturale, pertanto, allo scopo di realizzare la massima collaborazione, predispone e organizza: Colloqui antimeridiani con i genitori – Ciascun docente destina un’ora al mattino, tre volte

al mese, da dedicare al ricevimento dei genitori (l’orario di ricevimento dei docenti viene comunicato tramite apposita circolare del Dirigente Scolastico e pubblicato sul sito della scuola)

Colloqui generali - I docenti in orario pomeridiano, due volte l’anno, una nel trimestre e

l’altra nel pentamestre, ciascuna per la durata di tre ore, ricevono i genitori (la data del colloquio generale viene comunica tramite apposita circolare del Dirigente Scolastico)

Comunicazioni relative ad assenze/ritardi/uscite anticipate; risultati di verifiche

scritte, orali e grafico-pratiche; eventi e documenti per classe/alunno; esiti delle prove di verifica per il superamento delle lacune del I periodo sul sistema informativo NUVOLA.

Assemblee di classe e di istituto dei genitori, su richiesta degli stessi e/o dei docenti Comunicazioni scritte e/o telefoniche relative alle assenze, ai ritardi e alle uscite

anticipate degli alunni, all’andamento didattico e disciplinare su segnalazione del coordinatore, nei casi di criticità.

Comunicazioni scritte relative ai corsi di recupero e a tutte le attività integrative

extracurricolari Comunicazione di Eventi, quali mostre, conferenze, premiazioni, presentazione di

concorsi, stage, consegna di attestati ecc. per i quali è fortemente gradita la presenza dei genitori

Comunicazione del POF e degli esiti degli scrutini alle famiglie tramite sito Internet Patto educativo di corresponsabilità stipulato dalla scuola, dai genitori e dagli studenti,

che insieme si impegnano a concorrere al processo di formazione ed educazione.

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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ IISCA_ TERNI

Premesso che:

Il “Patto educativo di corresponsabilità è un documento finalizzato a definire gli impegni del personale della scuola, degli studenti dei genitori”(P.P.R. del 24 giugno 1998, n° 249, modificato dal D.P.R. del 21 novembre 2007, n° 235).

L’unità di intenti tra gli adulti che, all’interno di una comunità scolastica, rivestono un ruolo educativo, in particolare i genitori e gli operatori, è da sempre elemento essenziale per l’efficacia della proposta educativa. Il piano dell’offerta formativa si può realizzare solo attraverso la partecipazione responsabile di tutte le componenti della comunità scolastica. La sua realizzazione dipende dall’assunzione di specifici impegni da parte di tutti. In questa sede si delineano i punti essenziali di questi impegni che tutte le componenti del “sistema-scuola”sono chiamate a rispettare.

Gli studenti e i genitori, i docenti, il personale ATA e il Dirigente scolastico stipulano il seguente Patto educativo di corresponsabilità:

A) Gli studenti

Premessa : gli studenti hanno il diritto ad una formazione culturale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l’orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. Ne consegue che si impegnano a:

1. frequentare regolarmente le lezioni e giustificare sul libretto apposito le eventuali assenze o

ritardi entro i termini stabiliti dal Regolamento di Istituto; 2. assolvere assiduamente agli impegni di studio ed espletare regolarmente le verifiche previste; 3. avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei Docenti, di tutto il Personale della scuola e dei

loro compagni lo stesso rispetto che chiedono per loro stessi; 4. essere informati sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola ed in particolare a

conoscere ed osservare il Regolamento di Istituto, incluse le disposizioni organizzative e di sicurezza;

5. utilizzare correttamente le strutture, le attrezzature ed i sussidi didattici ed a comportarsi nella vita scolastica in modo da non recare danni al patrimonio della scuola;

6. rendere accogliente, insieme alle altre componenti scolastiche, l’ambiente e ad averne cura, considerandolo un importante fattore di qualità della vita della scuola;

7. consegnare scrupolosamente alle proprie famiglie tutte le comunicazioni che la scuola trasmette per loro tramite (partecipazione a visite guidate ed a viaggi d’istruzione, partecipazione a attività/progetti/corsi extracurricolari, convocazioni …);

8. non usare durante lo svolgimento delle attività didattiche in modo autonomo il telefono cellulare e qualsiasi altro dispositivo elettronico. L’utilizzo di tali dispositivi e’ possibile se le attività sono state autorizzate dal D.S. o da un docente nell’ambito dell’ attività didattica. Le comunicazioni degli studenti dettate da particolari motivi di urgenza e di gravità avverranno tramite il telefono della scuola;

9.non scattare fotografie o effettuare registrazioni audio o video all’interno delle istituzioni scolastiche in modo autonomo; L’utilizzo di tali dispositivi e’ possibile se le attività sono state autorizzate dal D.S. o da un docente nell’ambito dell’ attività didattica.

10. rispettare il divieto di fumo in tutti gli spazi ed i locali scolastici come prescritto dalla legge; 11. partecipare alle attività di sostegno, volte a prevenire l’insuccesso scolastico, ed ai corsi di

recupero, volti al superamento delle lacune riscontrate in sede di scrutinio intermedio e finale; 12. partecipare in modo attivo e responsabile alla vita della scuola; è loro diritto attivare con il

Dirigente Scolastico e con il personale docente un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione;

13. partecipare alla valutazione dei testi scolastici in uso ed alla scelta delle nuove adozioni motivando, con opportune osservazioni, i pregi e i difetti dei libri in adozione;

14. attivare attraverso una valutazione trasparente e tempestiva da parte del docente, un processo di autovalutazione che li conduca ad individuare i propri punti di forza e debolezza e a migliorare il proprio rendimento;

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15. esercitare autonomamente il diritto di scelta tra le attività integrative e quelle aggiuntive facoltative offerte dalla scuola, organizzate secondo tempi e modalità che tengano conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.

__________________________________________________

B) I Genitori Premessa: la componente dei genitori svolge un ruolo attivo nell’ educazione e nella crescita dei

figli, pertanto è auspicabile una sua presenza incisiva e sinergica con l’attività formativa dell’istituto da essi frequentato. Ne consegue che si impegnano a:

1. conoscere l’Offerta formativa della scuola; 2. diffondere, partecipando ai Consigli di classe ed al Consiglio d’Istituto come rappresentanti, la

programmazione annuale degli organi sopra citati ed a collaborare al progetto formativo con una presenza attiva a riunioni, assemblee, colloqui;

3. rivolgersi al Dirigente Scolastico o ai suoi collaboratori o ai coordinatori della classe per eventuali problemi didattici e personali;

4. interessarsi dell’andamento didattico disciplinare del proprio figlio, partecipando ai colloqui antimeridiani e pomeridiani messi in atto dalla scuola;

5. recarsi agli incontri con il Dirigente Scolastico e gli insegnanti dai quali hanno ricevuto apposita convocazione;

6. mantenere contatti con i propri rappresentanti del Consiglio di classe; 7. responsabilizzare i propri figli verso gli impegni scolastici, i doveri e le norme di vita comunitaria

stabiliti all’interno del Regolamento d’Istituto; 8. sollecitare la puntualità nel rispetto degli orari di entrata e di uscita;a verificare la frequenza alle

lezioni e giustificare tempestivamente assenze, ritardi e uscite anticipate; 9. sollecitare i propri figli ad assumere un atteggiamento ed un linguaggio sempre corretto e

rispettoso; al rispetto dell’ambiente scolastico avendo cura delle strutture, degli strumenti didattici a disposizione, indossando un abbigliamento consono e rispettando il divieto assoluto di fumo in istituto e nelle adiacenze e il divieto dell’uso di cellulari ed altre apparecchiature elettroniche per iniziative personali non autorizzati dai docenti o dal D.S.;

10. prendere visione e a firmare le comunicazioni scritte inviate dalla scuola; si impegnano, inoltre, a prendere visione delle comunicazioni pubblicate sul sito internet dell’Istituto e all’utilizzo del sistema informativo on-line, per la consultazione delle assenze, delle valutazioni e delle risultanze degli scrutini;

11. far comprendere ai figli che i provvedimenti che il consiglio di classe adotta nei loro confronti per comportamenti scorretti (nell’ipotesi di sanzioni formative condivise) hanno una finalità formativa, tesa a far comprendere l’errore e ad evitare che esso possa essere commesso in futuro, mirando così a rafforzare il senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.

12. intervenire anche sul piano economico per il risarcimento di eventuali danni alla struttura e agli strumenti arrecati dal proprio figlio individualmente o in gruppi (riparazione del danno previsto

dall’art. 4 c. 5 del DPR 235/07). ___________________________________________________

C) I Docenti Premessa: i docenti contribuiscono, con le loro conoscenze e competenze didattiche, ma anche con

le loro risorse personali, alla formazione globale dello studente. Ne consegue che si impegnano a:

1. essere precisi nell’orario, puntuali alle lezioni, precisi nella consegna delle programmazioni, dei verbali e negli adempimenti previsti dalla scuola;

2. rispettare gli studenti, le famiglie, il personale della scuola; 3. essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe e nell’intervallo e a non abbandonare mai

la classe senza averne dato avviso al Dirigente scolastico o ad un suo collaboratore; 4. non usare il cellulare durante lo svolgimento delle lezioni per comunicazioni personali; 5. informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di apprendimento

degli studenti; 6. informare gli studenti degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi, e delle modalità di

attuazione;

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7. esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche scritte, orali, di laboratorio; 8. somministrare verifiche tenendo conto degli impegni complessivi della classe; 9. comunicare a studenti e genitori con chiarezza e nei tempi previsti i risultati delle verifiche

scritte, orali e di laboratorio; 10. consegnare corretti i compiti in classe entro 15 giorni e, comunque, prima della prova

successiva; 11. realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto che consenta a tutti di

lavorare esprimendo il meglio delle proprie potenzialità; risolvere positivamente i conflitti e le situazioni di difficoltà di inserimento;

12. favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità; 13. incoraggiare gli studenti ad apprezzare ed a valorizzare le differenti opinioni: 14. motivare gli studenti all’apprendimento aiutandoli a scoprire e valorizzare le singole capacità

ed attitudini e verificando l’attuazione del processo; 15. lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi dei consigli di

classe e con l’intero corpo docente della scuola nelle riunioni del Collegio dei docenti; 16. pianificare il proprio lavoro, in modo di prevedere anche attività di recupero e sostegno il più

possibile personalizzate; 17. seguire ed aiutare gli studenti nel lavoro e sviluppare forme di apprendimento tra compagni; 18. garantire, nell’assegnazione dei lavori domestici, un carico di lavoro equilibrato, tenendo conto

dell’identità della classe, delle sue ore di permanenza a scuola, del rapporto tra esercitazioni scritte ed orali.

____________________________________________

D) Il Personale non docente Premessa: l’apporto del personale non docente è di rilevante importanza nel percorso formativo

degli alunni in quanto, grazie al suo operato, se efficiente, possono essere realizzate e facilitate pratiche burocratiche necessarie al buon funzionamento del sistema scolastico, può essere assicurata una vigilanza più attenta ed una più efficace organizzazione del lavoro quotidiano.

Ne consegue che si impegna a : 1. essere puntuale ed a svolgere con precisione il lavoro assegnato; 2. conoscere l’Offerta formativa della scuola ed a collaborare a realizzarla, per quanto di sua

competenza; 3. segnalare ai Docenti e al Dirigente Scolastico eventuali problemi rilevati; 4. garantire il necessario supporto alle attività didattiche con puntualità e diligenza; 5. favorire un rapporto di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti ed operanti

nella scuola (studenti, genitori, docenti) mantenendo il dovuto contegno che si addice al proprio ruolo ed alla propria professionalità.

____________________________________________

E) Il Dirigente Scolastico Premessa: Il Dirigente Scolastico svolge il delicato compito di armonizzare e rendere attuabili le

proposte e sollecitazioni che provengono dall’esterno e dall’interno, vigilare affinché le attività didattiche si svolgano in modo sereno e costruttivo. Ne consegue che:

1.si impegna a garantire l’organizzazione del servizio, al fine di favorire l’attuazione dell’Offerta

formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo;

2.si impegna a garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie potenzialità;

3.si impegna a garantire e favorire il dialogo, la collaborazione ed il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica;

4.si impegna a cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per ricercare risposte adeguate.

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1.3 FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PERSONALE DOCENTE ED ATA

Nell'ambito dei processi di riforma e di innovazione della scuola, la formazione costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale dei docenti, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento e per un'efficace politica delle risorse umane. Gli obiettivi prioritari che si intendono perseguire, attivando corsi di formazione e aggiornamento per il personale docente e A.T.A. del nostro istituto sono i seguenti:

motivare/ rimotivare alla professione; rafforzare le competenze progettuali, valutative, organizzative e relazionali in riferimento

alla qualità del servizio scolastico; attivare iniziative finalizzate al confronto con altri soggetti operanti nella società, da cui

poter trarre spunti e riflessioni che comportino una ricaduta didattica positiva nel lavoro quotidiano svolto dal docente in classe;

consentire al personale docente di approfondire, sperimentare ed implementare informazioni e competenze a supporto della didattica (utilizzo delle nuove tecnologie informatiche);

sostenere la ricerca didattico-pedagogica in riferimento alle innovazioni di struttura e di ordinamento;

facilitare l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri e degli alunni disabili;

attivare iniziative finalizzate all’aggiornamento del personale docente ed ata sui temi della sicurezza , della privacy e dei processi di dematerializzazione.

Per realizzare tali obiettivi si agirà su due fondamentali linee: organizzare corsi interni, sia predisposti dall'istituto che da scuole in rete, per favorire uno

sviluppo professionale proattivo; con particolare attenzione alla promozione di approcci e culture nuove nei confronti del proprio ruolo e dei compiti ad esso connessi;

favorire la partecipazione a corsi esterni inerenti la didattica innovativa per ogni singola disciplina e/o che rispondano ad esigenze formative del sistema scolastico nel suo complesso.

Si farà ricorso, volta per volta e secondo le esigenze, alle risorse sotto indicate: Personale docente interno alla scuola che abbia acquisito competenze in determinati settori

affini alle esigenze sopra evidenziate; soggetti esterni che offrano la possibilità di mettere in opera un'attività di consulenza

mediante seminari e incontri-dibattito; formazione a distanza e apprendimento in rete; utilizzazione della biblioteca di istituto come luogo di formazione e di autoaggiornamento

continui, previo arricchimento della stessa e creazione di una videoteca, creazione di una rete di formazione tra scuole che operi con modalità di ricerca-azione e

ponga in relazione le esperienze formative vissute con le azioni didattiche svolte in classe e la successiva riflessione attivata su di esse.

Sono compresi nel piano di formazione dell’Istituto e si prevedono corsi di formazione organizzati da MIUR, USR per rispondere a specifiche esigenze connesse agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti o ad innovazioni di carattere strutturale o metodologico decise dall’Amministrazione; i corsi proposti dal MIUR, Ufficio Scolastico Regionale, enti e associazioni professionali, accreditati presso il Ministero, coerenti con gli obiettivi sopra enunciati; i corsi organizzati dalle Reti di scuole a cui l’Istituto aderisce; gli interventi formativi, sia in autoaggiornamento sia in presenza di tutor esterni o interni, autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto dei progetti di Istituto previsti dal POF; gli interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di legge (Decreto Legislativo 81/2008).

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1.4 AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO E SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE

L’Autovalutazione di istituto è una ispezione sistematica, periodica e formalizzata da parte degli operatori scolastici del funzionamento della scuola. Si opera cioè una valutazione del servizio concepito come un insieme di fattori educativi ed organizzativi; tale valutazione è finalizzata ad una azione di miglioramento dell’intero sistema. Si espleta attraverso una serie di monitoraggi, misurazioni e analisi.

Monitoraggi e misurazioni L’Autovalutazione prevede un insieme strutturato di monitoraggi e misurazioni, al fine di creare

la base informativa necessaria per realizzare processi di miglioramento del servizio, finalizzati a conseguire gli obiettivi di Qualità definiti dalla Direzione.

A tale scopo vengono elaborate dal Collegio dei Docenti, con il supporto di gruppi di lavoro interni e di Funzioni Strumentali, diverse tipologie di rilevazioni e questionari, sulla base dei diversi aspetti dell’organizzazione e del processo formativo che l’Istituto intende monitorare e con l’indicazione di una serie di obiettivi da raggiungere, a seconda del tipo di utente destinatario: alunni, genitori, docenti e personale ATA.

I questionari vengono somministrati con frequenza almeno annuale e ad essi si affiancano monitoraggi e misurazioni di dati rilevati attraverso altre analisi e fonti.

Analisi dei dati L’ I I S C A ha individuato l’esigenza di raccogliere e analizzare dati in merito a: - soddisfazione e bisogni degli Utenti (alunni, genitori, docenti e personale ATA); - conformità ai requisiti dei servizi erogati; - caratteristiche e andamenti dei processi e dei servizi.

Almeno annualmente, si esaminano i dati statistici e si commentano i risultati ottenuti dalle diverse rilevazioni; tali esiti confluiranno nel RAV e saranno oggetto di esame con i rappresentanti dell’utenza.

Tale valutazione ha un valore strategico perché “ … dà luogo ad un insieme di interventi organizzativi, gestionali, didattici e professionali che, se attivati in modo convinto e consapevole, possono potenziare la capacità di autogoverno di ciascuna scuola, consolidarne l’identità e l’autonomia, responsabilizzando tutta la comunità scolastica nel raggiungimento degli obiettivi individuati” (MIUR_ Circ n.47_ 31/10/2014)

Sistema Nazionale di Valutazione e Rapporto di Autovalutazione (R.A.V.)

Il Sistema Nazionale di Valutazione, adottato con il D.P.R. 80/13, prevede che le tutte le scuole italiane predispongano il Rapporto di Auto Valutazione ( R.A.V.) secondo un preciso format predisposto dal Ministero. Il format per il R.A.V. è stato elaborato dall’INVALSI con il supporto e la supervisione del Gruppo Start Up (MIUR, INVALSI ed esperti esterni) costituito presso il MIUR ed è il frutto di un lungo percorso di ricerca e sperimentazione che parte dal 2008 e passa attraverso alcuni progetti (Valutazione e Miglioramento, VSQ e VALES).

Il documento è articolato in 5 sezioni con 49 indicatori attraverso i quali le scuole potranno scattare la loro fotografia, individuare i loro punti di forza e debolezza, mettendoli a confronto con dati nazionali e internazionali, ed elaborare le strategie per rafforzare la propria azione educativa. Il R.A.V prevede infatti che le scuole analizzino:

1) il contesto in cui operano (popolazione scolastica, territorio e capitale sociale, risorse economiche e materiali, risorse professionali);

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2) gli esiti dei loro studenti (i risultati scolastici, ma anche quelli delle prove standardizzate, le competenze chiave raggiunte e i risultati a distanza, vale a dire, fra l’altro, gli esiti nei cicli scolastici successivi, l’eventuale prosecuzione negli studi universitari l’inserimento nel mondo del lavoro);

3) i processi di organizzazione e gli ambienti di lavoro (dalla predisposizione e progettazione della didattica, alla predisposizione degli ambienti di apprendimento passando per l’integrazione con il territorio).

Le tappe del percorso

Il sistema nazionale di valutazione è stato attivato attraverso fasi successive nel prossimo triennio secondo la seguente successione temporale:

1)Autovalutazione nell’anno scolastico 2014-’15 : tutte le istituzioni scolastiche (statali e paritarie) realizzeranno un’attività di analisi e di valutazione interna partendo da dati ed informazioni secondo il percorso delineato dal Rapporto di autovalutazione (R.A.V.). Il R.A.V. è da elaborare, entro il primo semestre 2015, esclusivamente on line attraverso una piattaforma operativa unitaria e sarà reso pubblico a luglio 2015 diventando uno strumento anche di trasparenza e rendicontazione pubblica a disposizione delle famiglie.

2)Valutazione esterna nel corso dell’ anno scolastico 2015-’16 : fase di valutazione esterna attraverso le visite alle scuole dei nuclei di valutazione. Saranno coinvolte circa 800 istituzioni scolastiche, secondo quanto previsto dalla Direttiva 11/2014. Queste ultime in parte (3%) saranno scelte casualmente, in parte (7%) saranno individuate sulla base di specifici indicatori di efficienza e di efficacia.

3)Azioni di miglioramento – aggiornamento del R.A.V.

A partire dall’ anno scolastico 2015-’16, in coerenza con quanto previsto nel R.A.V., tutte le scuole pianificano e avviano le azioni di miglioramento. Un primo aggiornamento del R.A.V., finalizzato alla verifica dello stato di avanzamento del processo e ad un’eventuale ritaratura degli obiettivi, è previsto per il mese di luglio 2016.

4)Valutazione esterna – Azioni di miglioramento – Azioni di rendicontazione sociale nel terzo anno scolastico 2016-’17: il processo sarà a regime con il proseguimento dell’autovalutazione, della valutazione esterna e delle iniziative di miglioramento. Sarà inoltre elaborata una rendicontazione sociale che rappresenterà l’ultima fase del procedimento.

Fonti

C.M: 21 ottobre 2014 n.47 Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione

Direttiva n.11 del 18 settembre 2014 Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/15, 2015/16 e 2016/17

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1.5 SICUREZZA

È possibile consultare il documento per la valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza sul sito web della scuola ( www.tacitotr.it), alla voce “ Sicurezza”

EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA

Il POF dell’I.I.S.C.A. assume il tema della sicurezza quale termine di riferimento centrale nell’ambito dei programmi per l’educazione alla salute.

Soggetti coinvolti e Destinatari

Tutti gli alunni, i docenti, il personale ATA

Durata Intero anno scolastico.

Finalità

Le finalità del progetto prevedono: promozione della cultura della prevenzione dei rischi; informarsi per prevenire; “ANTICIPAZIONE”: sviluppo dell’abitudine a prevedere (“anticipare”) le possibili

conseguenze delle proprie ed altrui azioni o di eventi ambientali; interiorizzazione del “bene salute” quale valore di riferimento nelle scelte di vita.

Azioni

Le azioni coordinate dell’educazione alla sicurezza comprendono: lettura consapevole del Piano di Emergenza, della cartellonistica e rispetto delle

consegne; contestualizzazione dei temi della sicurezza nell’ambito dei programmi ordinari di

educazione alla salute inseriti nelle discipline di “Cittadinanza e Costituzione” e di “Scienze motorie e sportive”;

interventi informativi, rilevazione/memorizzazione dei fattori di rischio presenti negli ambienti scolastici (strutture, strumentazioni e dotazioni scolastiche);

adozione dei comportamenti preventivi conseguenti; partecipazione alle prove simulate di evacuazione d’emergenza; trasferimento degli apprendimenti afferenti ai temi della sicurezza anche in

ambito extra-scolastico (sulla strada, negli ambienti domestici, nei locali pubblici, ecc);

Attività

Le attività si articolano in: Prove simulate di evacuazione generali/obbligatorie e/o parziali Incontri con esperti di sicurezza e di primo soccorso Incontri con esperti primo soccorso degli alunni Corso di formazione di primo soccorso rivolto a tutto il personale Corso di refreshing sul primo soccorso per tutto il personale già formato.

Metodologie - Conversazioni informative - Esercitazioni - Lavoro cooperativo in piccoli e grandi gruppi

- Discussione e valutazione del percorso fatto

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Incarichi:

RUOLI

Liceo CLASSICO

Liceo ARTISTICO Sede P.zza Briccialdi

Liceo ARTISTICO Sede Via Croce

Datore di lavoro

DS Roberta Bambini DS Roberta Bambini DS Roberta Bambini

RSPP

Ing. Alberto Giuseppe Tattoli

Ing. Alberto Giuseppe Tattoli

Ing. Alberto Giuseppe Tattoli

RLS

Roberto Gorietti Roberto Gorietti Roberto Gorietti

Medico competente Andrea Silvestrelli Andrea Silvestrelli Andrea Silvestrelli

Addetti Primo Soccorso

Noemi Agostinetto Roberto Gorietti M. Rita Perni Patrizia Ridolfi Lucia Sinisgalli Lauretta Storani

Eleonora Talevi

Giuliana Ceccarelli Moreno Ciavattini Antonella De Santis Alessandra Moret Massimo Zavoli

Responsabile revisione mensile Cassetta Pronto Soccorso

Alessandra Moret Alessandra Moret Alessandra Moret

Addetti Antincendio

Noemi Agostinetto Roberta Bartoloni Anna Maria Landini M. Rita Perni Patrizia Ridolfi Andrea Siragusa

Eleonora Talevi

Paolo Bonifazi Moreno Ciavattini Paola Cristofanelli Antonella De Santis Luigi Pucci Massimo Zavoli

Uso Defibrillatore

Corrado Crovari Alessandra Lattanzi M. Rita Perni Patrizia Ridolfi

Eleonora Talevi Giuliana Ceccarelli Antonella De Santis Alessandra Moret

Responsabile manutenzione Defibrillatore

Corrado Crovari Eleonora Talevi Alessandra Moret

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1.6 SERVIZI SCOLASTICI

ORARI DI APERTURA

Le varie sedi dell’IISCA sono aperte tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 14.00; nel pomeriggio, per l’espletamento delle attività didattiche integrative, la sede del Liceo Classico è aperta il martedì, il giovedì e il venerdì dalle 14 alle 19. Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico su appuntamento presso la sede del Liceo Classico: il lunedì e il mercoledì dalle ore 10.30 alle 11.30, il martedì dalle ore 15 alle 16.30. La segreteria “Ufficio Didattica”, situata presso la sede del Liceo Classico, è aperta al pubblico:

dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 8.30 martedì, giovedì, sabato dalle ore 11.30 alle ore 13.30 il pomeriggio del martedì dalle ore 15,30 alle ore 17,30

Uno sportello dell’ Ufficio Didattica è aperto al pubblico presso la sede del Liceo Artistico (via Croce n.16): il mercoledì dalle ore 8.00 alle 11.00.

All’ingresso delle varie sedi dell’IISCA, nella portineria, operatori incaricati forniscono le principali informazioni e indirizzano l’utenza negli uffici di pertinenza.

REGOLAMENTO E RUOLO DEL PERSONALE ATA (Personale ausiliario, tecnico, amministrativo)

Il Regolamento ATA è coerente con le finalità del Piano dell'Offerta Formativa. L'organizzazione funzionale dei compiti del personale ATA (amministrativo, tecnico ed ausiliario) si rivela fondamentale al fini della realizzazione dei progetti didattici e di una gestione ottimale di tutte le risorse: finanziarie, umane, materiali. Il regolamento da espletare e gli obiettivi fondamentali da perseguire da parte del personale, ATA sono i seguenti: fornire all'utenza un servizio efficiente; fornire agli Enti interlocutori quanto richiesto con precisione e puntualità; consentire all'utenza l'accesso agli uffici tutti i giorni lavorativi in orario anti-meridiano e una volta la

settimana in orario pomeridiano; dare la disponibilità per l’espletamento dei vari Progetti pluridisciplinari, per l’Orientamento scolastico e

per tutte le attività operative connesse agli insegnamenti integrativi facoltativi e al recupero extra-curricolare;

garantire la massima disponibilità per consentire ad altri Enti (quando deliberato dagli organi collegiali della Scuola) l'utilizzo degli spazi scolastici liberi nelle ore pomeridiane.

IL PERSONALE A.T.A.

DIRIGENTE SERVIZI GENERALI AMMINISTRATIVI Dott.ssa Ciuffi Tiziana

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

Bianchetti Monica, Grazini Carla , Guiducci Antonella, Mingioni Tiziana, Poddi Paola, Sinisgalli Lucia Siragusa Andrea LSU: Ferrini Andrea, Lambertucci Giorgio, Marcucci Monica

ASSISTENTI TECNICI Pucci Luigi (Liceo Artistico), Schiarea Massimo (Liceo Classico)

COLLABORATORI SCOLASTICI_ Liceo Artistico

Calderone Anna Rita, Ceccarelli Giuliana, Desantis Antonella, Manciucca Annalisa, Talevi Eleonora, Torni Matilde LSU: Checchini Luigi, Sansoni Fausto, Veneri Claudio

COLLABORATORI SCOLASTICI_ Liceo Classico

Agostinetto Noemi, Altobelli Floriana, Argenti Daniela, De Benedictis Piero, Lattanzi Alessandra, Lucaroni Letizia, Pennacchi Ivano, Perni Maria Rita, Ridolfi Patrizia; LSU: Ciucci Maurizio, Ceccarelli Eugenio

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Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca

Istituto di Istruzione Superiore Classico e Artistico

Terni

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Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca

Istituto di Istruzione Superiore Classico e Artistico_ Terni

Cap.2 Piano Offerta Formativa Liceo Artistico”Metelli”

As 2015-2016

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2.1 - MISSION

Compito precipuo del Liceo Artistico è l’educazione all’esplicitazione delle proprie capacità creative ed organizzative, che consentano ad ogni singolo studente la costruzione di un proprio iter artistico e professionale, con capacità di orientamento, flessibilità ed autonomia, rivolto al mondo del lavoro in prospettiva nazionale ed europea. La preparazione fornita è incentrata, dunque, sulle problematiche dell’ideazione e produzione di prodotti artistici dotati di spiccate qualità estetiche, nonché sulle tematiche dello studio, la conservazione e la valorizzazione dei beni artistico- culturali. Sono peculiari della preparazione di questo tipo di scuola le tematiche della rappresentazione figurativa, anche attraverso i supporti informatici, della modellazione delle forme, delle tecniche di produzione dei manufatti e dei prodotti multimediali, della storia dell’arte e dell’indagine critica sull’ambiente costruito. FINALITA’ GENERALI 1. Educare all’esplicitazione delle proprie capacità creative e progettuali 2. Favorire la conoscenza del patrimonio storico, artistico e culturale del territorio come requisito

essenziale per la professione 3. Sviluppare conoscenze, competenze e capacità progettuali per l’inserimento professionale 4. Formare operatori nei settori della produzione di oggetti, dei beni culturali, delle arti decorative,

della progettazione architettonica, della grafica e dei prodotti multimediali 5. Preparare al passaggio verso studi di alta formazione nei settori dell’architettura, del design, della

grafica, delle arti figurative, audiovisive - multimediali e dei beni culturali FINALITA’ EDUCATIVE 1. Contribuire a determinare lo sviluppo integrale della persona dello studente e lo svolgimento

della sua personalità. 2. Contribuire a sviluppare e potenziare nello studente l’apertura alle diverse dimensioni della vita

e il sentimento di appartenenza alla comunità locale, alla comunità nazionale, a quella internazionale.

3. Fornire allo studente gli strumenti per comprendere la complessità delle problematiche sociali e culturali ed individuare le dimensioni professionali.

4. Integrare gli alunni portatori di handicap e di disadattamento concorrendo a fornire in tutti gli studenti la sensibilità all’accettazione e alla solidarietà.

5. Fornire allo studente le conoscenze necessarie riguardo alla sicurezza nei luoghi di lavoro in base alla normativa vigente.

OBIETTIVI FORMATIVI 1. Capacità di socializzazione, di convivenza pacifica e democratica. 2. Capacità di riconoscere l’uguaglianza nelle diversità. 3. Partecipazione consapevole alla vita scolastica e al dialogo educativo. 4. Capacità di partecipare, con personale e responsabile contributo, al lavoro organizzato e di

gruppo. OBIETTIVI COGNITIVI 1. Capacità di comunicazione e documentazione. 2. Comprensione e uso dei linguaggi specifici. 3. Acquisizione di un metodo di lavoro autonomo. 4. Attivazione di un interesse profondo e responsabile verso il patrimonio artistico e dei beni

culturali fondato sulla consapevolezza del suo valore estetico, storico e culturale.

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2.2 - LA STORIA

La fondazione Nell’ottobre 1961 nacque l’Istituto Statale d’Arte grazie all’interessamento dello scultore

ternano Aurelio De Felice, lo stesso che nel 1946 aveva organizzato alla Galleria di Roma la prima mostra postuma dedicata al pittore naif ternano Orneore Metelli, personaggio al quale sarebbe stato intitolato l’ISA di Terni. De Felice si era battuto lungamente per la sua apertura al fine di dotare la città di Terni di un centro di studi artistici e di preparazione per coloro che dimostravano attitudini per le Arti Applicate. L’Istituto, infatti, coordinando le nozioni tecniche un tempo impartite nelle “Botteghe Artigiane”, era in grado di fornire una completa cultura tecnico-pratica ai giovani che, alla fine dei corsi triennali, oltre ad una sicura competenza nel settore prescelto, avrebbero conseguito un titolo di studio che consentiva loro un sicuro inserimento nel mondo del lavoro. Le sezioni erano due: Arte del legno ed Arte dei metalli, con scuola media annessa.

Successivamente, nel settembre 1970, al triennio fu aggiunto un biennio sperimentale che consentiva, a coloro che volevano proseguire gli studi, di conseguire il diploma di “Maturità di Arte Applicata”. Tale titolo di studio, equiparato a qualsiasi tipo di diploma di scuola media superiore, consentiva e tuttora consente l’iscrizione ad ogni tipo di facoltà universitaria. Il corso di studi veniva così adeguato alle esigenze del mondo moderno, in quanto era introdotta la materia di Progettazione orientata verso l’Industrial Design e l’Arredamento, con programmi flessibili in relazione alle esigenze della realtà produttiva.

La sperimentazione “Brocca” Nell’anno scolastico 1992-’93 si introdusse un corso sperimentale di Architettura e

Design, per la necessità di assicurare agli studenti un più ampio bagaglio culturale e professionale adeguato alle necessità del mondo moderno. A tali esigenze sembravano corrispondere i nuovi piani di studio e i relativi programmi della scuola media superiore elaborati dalla Commissione Brocca: l’esigenza essenzialmente avvertita era quella di formare personalità in grado di affrontare la complessità e gli incessanti cambiamenti della nostra società, attraverso un sapere non più chiuso, ma funzionale alle trasformazioni della realtà. Il progetto didattico di base della sperimentazione, infatti, si prefiggeva di produrre una comune e funzionale preparazione degli studenti, mediante un potenziamento dello studio di discipline di area umanistica e scientifica ed una riduzione dell’aspetto specialistico presente nei programmi degli indirizzi tradizionali dell’Istituto. Da qui il carattere orientativo del biennio, in prospettiva di una maggiore differenziazione degli indirizzi nel triennio successivo. La sperimentazione “Michelangelo” Nel 1994, in seguito all’introduzione da parte del Ministero della Pubblica Istruzione di un nuovo percorso di studio sperimentale specifico per gli istituti d’arte, denominato “Progetto Michelangelo”, la scuola ha aderito a questa sperimentazione adottando gli indirizzi “Disegno Industriale” e “Rilievo e Catalogazione dei Beni Culturali”.

Si attuava così un concreto ampliamento dell’offerta formativa ed un’adeguata risposta all’esigenza di nuove professionalità richieste nella coeva fase di trasformazione delle attività produttive. Questi due indirizzi erano strutturati in un biennio comune orientativo e in un successivo triennio di indirizzo. L'ampliamento delle discipline proposte (Lingua straniera, Informatica, Filosofia e Diritto) consentiva l'acquisizione di un'ampia formazione di base, sulla quale si innestava quella di indirizzo. Tale scelta rispondeva all’esigenza di una integrazione scuola-territorio e apriva un

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efficace rapporto di comunicazione tra scuola, realtà culturale e mondo del lavoro, che caratterizza da sempre l’ISA di Terni come polo per la formazione di indirizzo artistico-professionale.

Dal 1995 al 1999, inoltre, la Scuola istituiva, con il patrocinio e l’autorizzazione del Provveditorato agli studi di Terni, una sezione staccata di Arte del Legno presso la Comunità Incontro "Mulino Silla" di Amelia, fondata e diretta da Don Pierino Gelmini per il recupero delle tossicodipendenze.

La costituzione dell’ l’Istituto di Istruzione Superiore Artistica e per Geometri Dall’anno scolastico 2000-2001 l’ISA “Metelli” era stato aggregato all’Istituto Tecnico per

Geometri “A. Sangallo” di Terni. Da tale accorpamento nasceva l’Istituto di Istruzione Superiore Artistica e per Geometri (IISAG).

Nell’anno scolastico 2002-2003, l’Istituto ha ampliato la sua offerta formativa istituendo due nuovi indirizzi dello stesso percorso ministeriale denominato “Progetto Michelangelo” ovvero Architettura e Arredo dell’Area Compositiva e Immagine fotografica, filmica e televisiva appartenente all’Area della Comunicazione visiva.

Negli anni scolastici 2006-07 e 2007-08, il piano dell’offerta formativa aveva previsto, avvalendosi di quanto consentito dalla autonomia scolastica, l’inserimento in una classe del biennio del percorso “Michelangelo” di alcune discipline musicali, attivando così il Progetto Continuità MUSICA, in continuità con quanto previsto in alcune scuole medie inferiori. A tale proposito nel 2007-2008 era stata realizzata una convenzione di rete con l’Istituto comprensivo De Filis e con l’Istituto musicale parificato Briccialdi per l’inserimento della musica nell’orario di lezione dell’Istituto d’Arte.

La trasformazione in Liceo Artistico

Con la Riforma dei licei dall’a.s. 2010-2011 l’Istituto d’Arte si è trasformato in Liceo Artistico. Si tratta di un riordino che ha rappresentato una modernizzazione del sistema scolastico italiano, il cui impianto complessivo risaliva ancora alla legge Gentile del 1923. Con questa riforma si è voluto: fornire maggiore sistematicità e rigore e coniugare tradizione e innovazione; razionalizzare i piani di studio, privilegiando la qualità e l’approfondimento delle materie; caratterizzare accuratamente ciascun percorso liceale e articolare il primo biennio in

alcune discipline comuni, anche al fine di facilitare l’adempimento dell’obbligo di istruzione e il passaggio tra i vari percorsi;

riconoscere ampio spazio all’autonomia delle istituzioni scolastiche; consentire una più ampia personalizzazione, grazie a quadri orari ridotti che danno allo

studente la possibilità di approfondire e recuperare le carenze. Dopo un primo biennio comune e orientante, il triennio del Liceo Artistico “Metelli” in continuità con i corsi già esistenti è risultato articolato in cinque indirizzi: Arti Figurative, Architettura e ambiente, Design, Audiovisivo e multimediale, Grafica. La costituzione dell’ Istituto di Istruzione Superiore Classico e Artistico Dall’anno scolastico 2013-2014, in attuazione del Piano regionale di dimensionamento della rete delle istituzioni scolastiche, un nuovo riassetto ha comportato la dismissione dell’IISAG e conseguentemente il Liceo Artistico “Metelli” è stato aggregato al Liceo Classico “Tacito”. Da tale accorpamento è nato l’Istituto di Istruzione Superiore Classico e Artistico (IISCA), che prevede un’ unica dirigenza ed un’ unica amministrazione, ma che lascia invariate, nella loro specificità, le strutture didattiche e formative delle due scuole.

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2.3 - LA SEDE E LE RISORSE

Il Liceo Artistico “Metelli” di Terni è dislocato in due sedi: 1) Sede di via B. Croce n.16: Dal gennaio 2015 le lezioni per tutti gli alunni del Liceo Artistico hanno luogo presso l’edificio scolastico di via B. Croce n.16, dove sono svolte le attività didattiche ordinarie e laboratoriali. In tale sede che già ospitava le classi del primo biennio, nel corso del passato anno scolastico si è reso necessario lo spostamento delle classi del triennio precedentemente collocate nella sede storica, per provvedere alla messa in sicurezza della struttura di piazza Briccialdi dal punto di vista della prevenzione incendi.

L’architettura in forma moderna e razionale dell’edificio scolastico di via Croce n.16, già sede dell’ITG

“Sangallo”, è opera degli architetti Vittorio De Feo ed Errico Ascione, che lo progettarono alla fine degli anni Sessanta. La costruzione originale utilizza le forme geometriche semplici della piramide, del cerchio, del quadrato e del cilindro. È articolata su quattro livelli costituiti da blocchi contenenti le aule ordinarie, le aule speciali, i laboratori, gli uffici amministrativi e quelli della presidenza.

L'intero complesso è circondato dal verde, da spazi aperti attrezzati per le attività sportive e da un ampio piazzale. Negli anni ‘90 sono stati effettuati i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche all’ interno dell’ edificio, dotandolo di ascensore, servoscale e rampe, sfruttando gli ampi spazi di servizio disponibili.

Nel corso del 2000, l' edificio è stato infine oggetto di ristrutturazione ed adeguamento alle norme di sicurezza da parte dell’Amministrazione provinciale; ciò ha comportato il nuovo allestimento dell’ Auditorium. In questa sede gli studenti dispongono oltre che di aule per l’attività ordinaria, di numerose aule speciali e laboratori come:

- Aula di Discipline grafiche e pittoriche - Aula di Discipline plastiche e scultoree - Aula di Discipline geometriche - Laboratorio di Informatica - Laboratorio di Arti Figurative - Laboratorio di Grafica - Laboratorio di Audiovisivo e Multimediale - Laboratorio di Discipline progettuali per Architettura Ambiente/Design - Laboratorio di Architettura - Laboratorio “A scuola d’impresa” - Laboratorio di Attività Alternative e di Inclusione - Palestra - Auditorium

La sede scolastica è facilmente raggiungibile sia in auto che in autobus.

2) Sede di piazza Briccialdi n.6:

Presso la sede storica del Liceo Artistico , che attualmente può essere utilizzata da non più di 99 persone, saranno comunque attivi i Laboratori del Design del Legno e dei Metalli frequentati in alcuni giorni della settimana dagli alunni del primo biennio, con turnazione del Laboratorio Artistico, e dagli alunni delle classi con indirizzo “Architettura Ambiente” e “Design”.

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La sede storica dell’Istituto d’Arte “Orneore Metelli”, posta a ridosso del centro storico della città, tra via del Vescovado e via Palatucci, è collocata all’ingresso del parco cittadino detto “La Passeggiata”e a pochi passi dall’Anfiteatro romano, dalla Cattedrale e dall’Obelisco dell’artista Pomodoro.

L’edificio nato come “Casa del Balilla” e poi sede della G.I.L. (Gioventù Italiana del Littorio), fu progettato nel 1929 dall’ing. Silvio Guerrini.

La superficie edificata è di circa 1.300 mq. (ai quali se ne aggiungevano originariamente altri 3.000 per il campo sportivo esterno). Il corpo di fabbrica principale è posto, con un largo smusso, fra le due vie: proseguendo verso via Palatucci c’è il fronte principale della palestra coperta, illuminata da una serie di grandi finestre con arcate a tutto sesto che si aprono verso i giardini pubblici. L’ala che prosegue verso via del Vescovado, termina con una struttura più bassa che ospita i laboratori per le lavorazioni del Legno al quale segue, dopo un cortile, una moderna struttura adibita a Laboratorio per la lavorazione dei Metalli con la fonderia artistica e l’aula di oreficeria.

La struttura dell’intero edificio è realizzata con massicci muri portanti che hanno permesso di realizzare dei vani interni molto ampi, sia in larghezza sia in altezza. La copertura è piana con terrazze transitabili. Il piano seminterrato, originariamente adibito ad abitazione del custode e a locali di servizio, è ora inutilizzato in attesa dei lavori di adeguamento da parte della Provincia. All’esterno, l’attuale facciata è molto semplificata rispetto al progetto iniziale che prevedeva ridondanti elementi decorativi ispirati al gusto monumentale e retorico tipico dell’epoca fascista.

La Regione Umbria proprietaria dell’immobile, negli anni ’80, per soddisfare le esigenze dell’Istituto Statale d’Arte “O. Metelli”, vi ha apportato alcune modifiche distributive, ma soprattutto ha costruito all’esterno sul lato di via del Vescovado, una struttura in acciaio destinata a laboratorio per le lavorazioni dei Metalli progettata dall’arch. Laura Lombardi e realizzata con i finanziamenti del Comune di Terni.

Durante l’anno scolastico 2005-2006, infine, la Provincia di Terni ha approntato un intervento di consolidamento delle strutture per l’adeguamento alle norme sismiche e, nel contempo, ha provveduto alla realizzazione di opere per la sicurezza e l’abbattimento delle barriere architettoniche dotando l’edificio di uscite di sicurezza, ascensore e scala antincendio.

RISORSE UMANE al servizio del P.O.F. Liceo Artistico “Metelli”

As 2015-2016

Docenti n. 59

Alunni n. 360

Classi n. 19

4 classi prime, 4 seconde, 4 terze, 4 quarte, 3 quinte

Assistente Tecnico n. 1

Ausiliari n. 7

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2.4 - INDIRIZZI DI STUDIO

ARTI FIGURATIVE

ARCHITETTURA AMBIENTE

AUDIOVISIVO MULTIMEDIALE

DESIGN LEGNO

DESIGN METALLI GRAFICA

Il Liceo Artistico

Già Istituto Statale d’Arte con corsi ordinari e sperimentali, dall’anno 2010 con il Riordino della

scuola secondaria superiore il “Metelli” diventa Liceo Artistico.

“Il percorso del liceo artistico è indirizzato allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica

artistica. Favorisce l’acquisizione dei metodi specifici della ricerca e della produzione artistica e

la padronanza dei linguaggi e delle tecniche relative. Fornisce allo studente gli strumenti

necessari per conoscere il patrimonio artistico nel suo contesto storico e culturale e per cogliere

appieno la presenza e il valore nella società odierna. Guida lo studente ad approfondire e a

sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per dare espressione

alla propria creatività e capacità progettuale nell’ambito delle arti”.

Prevede un curricolo quinquennale strutturato in un primo biennio unico, seguito da un

triennio di indirizzo (secondo biennio più monoennio) a scelta dello studente, al termine del quale

si consegue il Diploma di Liceo Artistico.

Nel primo biennio sono previste le discipline dell’area comune (presenti in tutte le scuole alle quali

si aggiunge la Storia dell’Arte) e quelle caratterizzanti dell’istruzione artistica (come le discipline

grafico-pittoriche, plastico-scultoree e geometriche, alle quali si aggiungono tre ore di Laboratorio

artistico che fungono da orientamento per la scelta dell’indirizzo).

Dopo un biennio unico, si profilano vari indirizzi attivabili dal terzo anno: il triennio del

Liceo Artistico è articolato in indirizzi dei quali ben cinque sono presenti nella nostra scuola:

Arti Figurative, Architettura e ambiente, Design (Legno e Metalli), Audiovisivo e

multimediale, Grafica.

La preparazione fornita è di tipo liceale, tesa cioè a sviluppare senso critico e autonomia di

giudizio; significativa è infatti la presenza della Filosofia e di diverse discipline scientifiche nel

triennio, anche se rimangono peculiari del tipo di scuola alcune tematiche specifiche: la storia della

produzione artistica e architettonica, il significato delle opere d’arte nei diversi contesti storici e

LICEO ARTISTICO

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culturali, i valori estetici, concettuali e funzionali nelle opere artistiche, le tecniche grafiche,

pittoriche, plastico-scultoree, architettoniche e multimediali e il collegamento tra i diversi linguaggi

artistici.

Tutti gli indirizzi di studio sono caratterizzati da attività laboratoriali, nelle quali si ha un

approccio operativo con i diversi linguaggi artistici, per dare espressione alle proprie competenze

creative e progettuali.

ORARIO DELLE LEZIONI

CLASSI prime e seconde 34 ore settimanali

INGRESSO ore 7,55

1° ora 2° ora 3° ora 4° ora 5° ora 6° ora

8,00 – 9,00 9,00 – 10,00 10,00 – 10,50 + 10’ Pausa 11,00 – 12,00 12,00 – 12,55* 12,55 – 13,45*

4 giorni uscita ore 13,45 2 giorni uscita ore 12,55

CLASSI terze, quarte, quinte 35 ore settimanali

INGRESSO ore 7,55

1° ora 2° ora 3° ora 4° ora 5° ora 6° ora

8,00 – 9,00 9,00 – 10,00 10,00 – 10,50 + 10’ Pausa 11,00 – 12,00 12,00 – 12,55* 12,55 – 13,45*

5 giorni uscita ore 13,45 1 giorno uscita ore 12,55

* La riduzione della durata della 5^ e 6^ ora di lezione è determinata da motivi di necessità ovvero “per cause di forza maggiore” ( orari trasporti dei numerosi

alunni pendolari)

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2.5 - PIANO DI STUDIO E QUADRO ORARIO

LICEO ARTISTICO Orario settimanale

1° biennio 2° biennio 5°

anno

Prove

Voto 1°

anno 2°

anno 3°

anno 4°

anno

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 S.O. S.O.

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3 S.O. unico

O. Storia e geografia 3 3 S.O

unico

O. Storia 2 2 2 S.O.

unico

O. Filosofia 2 2 2 O.

unico

O. Matematica 1 3 3 2 2 2 S.O.

unico

O. Fisica 2 2 2 S.O.

unico

O. Scienze naturali 2 2 2 O.

unico

O.Chimica3 / Scienze naturali4 2 2 O.

unico

O. Storia dell’arte 3 3 3 3 3 S.O.

unico

O. Discipline grafiche e pittoriche 4 4 G.

unico

G. Discipline geometriche 3 3 G.

unico

G. Discipline plastiche e scultoree 3 3 P.

unico

P. Laboratorio artistico 5 3 3 G.P.

unico

P. Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 P.

unico

P. Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1 O.

unico

O. Totale complessivo ore 34 34 23 23 21

Laboratorio d’indirizzo 6 6 8 G. e/o P.

unicoG. e/o

P. Discipline artistico/progettuali

6 6 6 S. e/o G.e/o

P.

unicoG. e/o

P.

Totale ore discipline indirizzo 12 12 14

Totale complessivo ore 35 35 35

1. Con informatica al primo biennio. 2. Biologia, Chimica e Scienze della Terra. 3. Chimica dei materiali: solo negli indirizzi Arti figurative, Architettura e ambiente, Design. 4. Solo negli indirizzi Audiovisivo e multimediale, Grafica. 5. Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e

consiste nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare periodico o annuale nell’arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali.

N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.

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Indirizzo Arti figurative

Attività di insegnamenti obbligatori di indirizzo 3° anno 4° anno 5° anno INDIRIZZO ARTI FIGURATIVE

Laboratorio della figurazione Discipline pittoriche e/o plastiche e scultoree

6 6

6 6

8 6

Il piano di studi dell’indirizzo “Arti figurative” è orientato a fornire una formazione teorico-pratica nell’ambito delle arti visive in relazione alle forme grafiche, pittoriche e scultoree e le loro interazioni con l’ambiente architettonico, urbano e paesaggistico. La conoscenza approfondita di tali linguaggi artistici infatti si completa con la applicazione delle relative tecniche espressive e comunicative della forma bidimensionale e tridimensionale, anche in funzione della necessaria contaminazione tra le tradizionali specificazioni disciplinari (comprese le nuove tecnologie).

Indirizzo Architettura e ambiente

Attività di insegnamenti obbligatori di indirizzo 3° anno 4° anno 5° anno INDIRIZZO ARCHITETTURA E AMBIENTE

Laboratorio di architettura Discipline progettuali architettura e ambiente

6 6

6 6

8 6

L’indirizzo “Architettura e Ambiente” è finalizzato al conseguimento di una formazione di carattere teorico-pratico nel settore dell’Architettura in rapporto alla specificità del contesto ambientale: dalla conoscenza funzionale ed estetica degli elementi costitutivi delle opere architettoniche, alla competenza di sviluppare progetti, la cui ideazione deve essere posta in relazione con il contesto storico, sociale e territoriale di riferimento. Sono peculiari di questo indirizzo l’esperienza del rilievo e della restituzione grafica e tridimensionale degli elementi dell’architettura; l’uso delle tecnologie informatiche in funzione della visualizzazione e della definizione grafico-tridimensionale del progetto.

Indirizzo Audiovisivo e multimediale

Attività di insegnamenti obbligatori di indirizzo 3° anno 4° anno 5° anno INDIRIZZO AUDIOVISIVO E MULTIMEDIALE

Laboratorio audiovisivo e multimediale Discipline audiovisive e multimediali

6 6

6 6

8 6

Il percorso di studio “Audiovisivo Multimediale” concorre ad una preparazione teorica e pratica nell’ambito dei linguaggi audiovisivi e multimediali nei loro aspetti espressivi e comunicativi anche in prospettiva critica e concettuale. Le procedure progettuali sono contraddistinte dalla contaminazione delle specificità disciplinari e da una adeguata conoscenza e applicazione dei principi della percezione visiva e della composizione dell’immagine. Le attività e gli insegnamenti di indirizzo consentono di apprendere e applicare le tecniche delle arti audiovisive, per creare forme multimediali di espressione e comunicazione artistica.

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Indirizzo Design

Attività di insegnamenti obbligatori di indirizzo 3° anno 4° anno 5° anno INDIRIZZO DESIGN

Laboratorio del design Discipline progettuali del design

6 6

6 6

8 6

L’indirizzo “Design” mira a formare un operatore dotato di spiccate capacità progettuali che partendo dagli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi grafici e della forma, anche in prospettiva storica, sappia individuare le corrette procedure nel processo ideativo e progettuale dell’oggetto d’uso in relazione alla sua funzionalità e alle sue finalità relative a beni, servizi e produzione. Approfondendo la conoscenza del design e delle arti applicate tradizionali, questo indirizzo consente di dare forma alla propria creatività nel realizzare prodotti di design, che utilizzano tecniche e tecnologie adeguate alla definizione del progetto grafico, del prototipo e del modello tridimensionale. L’indirizzo si articola in Design del legno e Design dei Metalli.

Indirizzo Grafica

Attività di insegnamenti obbligatori di indirizzo 3° anno 4° anno 5° anno INDIRIZZO GRAFICA

Laboratorio di grafica Discipline grafiche

6 6

6 6

8 6

Le attività e gli insegnamenti dell’indirizzo “Grafica”si pongono l’obiettivo di far conoscere gli elementi costitutivi dei codici progettuali e di applicare le tecniche grafico-pittoriche nel campo della comunicazione visiva e editoriale. Partendo dai principi della percezione visiva e della composizione della forma grafico-visiva, utilizzando adeguati linguaggi grafico-pittorici e informatici si acquisisce una preparazione che consente di ideare e realizzare forme di comunicazione grafica e visiva relative a vari contesti.

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2.6 - I DOCENTI PER DISCIPLINA

DISCIPLINE

DOCENTI IN SERVIZIO CLASSE

CONCORSO

LETTERE ITALIANE STORIA e GEOGRAFIA - STORIA

Loretta Calabrini, M. Rosaria Cicoletti

A050Rita D’Amato ; Emanuela Piccioni

Benito Varriale; Marco Venanzi

FILOSOFIA e STORIA

Sonia Carapacchi; M.grazia Macchiarulo A037Michela Pecorari

LINGUA STRANIERA

Francesca Brunotti; Antonella Corpetti A346Susanna Santarelli

STORIA DELL’ARTE

M. Cecilia Giuli; Franco De Santis A061M. Cristina Marinozzi; M. Laura Moroni

MATEMATICA - FISICA

Brunello Arborio; Monica Bargellini A049Paolo Bonifazi; Roberta Carloni

SCIENZE DELLA TERRA – BIOLOGIA Francesca Catalano A060

CHIMICA Moreno Ciavattini A013

SCIENZE MOTORIE Alessandra Moret; Laura Neri; Maria Rita Proietti A029

RELIGIONE Luciano Lonzini; Daniele Ronconi

DISCIPLINE PLASTICHE e SCULTOREE

Paola Cristofanelli; Angelo Menichini A022

DISCIPLINE GRAFICHE e PITTORICHE LABORATORIO ARTISTICO AF DISCIPLINE PITTORICHE (triennio AF) LABORATORIO della Figurazione

Giovanna Massarelli

A021 A022

Angelo Menichini M. Concetta Messina Ennio Montariello Diana Robustelli

DISCIPLINE GEOMETRICHE LABORATORIO ARTISTICO AM LABORATORIO Audiovisivo Multimediale

M. Gabriella Troiani A018

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DISCIPLINE GEOMETRICHE DISCIPLINE PROGETTUALI Architettura

Gabriele Ferracci; Giuliano Pordenoni A018

LABORATORIO Architettura Ambiente LABORATORIO ARTISTICO Design Legno

Piera Filippucci D618

LABORATORIO Architettura Ambiente LABORATORIO ARTISTICO AA

M. Rosaria Del Prete D616

DISCISPLINE PROGETTUALI Audiovisivo Multimediale

Roberto Astolfi A018

LABORATORIO Audiovisivo Multimediale

Marco Giombini D603

DISCIPLINE PROGETTUALI Design Metalli

Giorgio Fiorenzato A010

LABORATORIO Design Metalli LABORATORIO ARTISTICO Design Metalli

Pasquale Verdone D601

LABORATORIO ARTISTICO Design Legno

Massimo Zavoli D618

DISCIPLINE PROGETTUALI Grafica DISCISPLINE PROGETTUALI Audiovisivo Multimediale

Paolo Stefanini A018

LABORATORIO Grafica LABORATORIO ARTISTICO Grafica

Stefania Leandri A007

DOCENTI SPECIALIZZATI SOSTEGNO ALUNNI H

Daniela Amorosi; Catia Camilli

Stefania Ciuffreda; Rita Contessa

Romina Coppari; Daniela D’Onofrio

Fabrizio Luciani; Francesca Marcantonio Fiorenza Massarelli; Daniela Picciocchi

Ambra Scarpanti; Paola Sperandio

Raffaella Vittori; ALTRA NOMINA

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2.7 - COSA FARE DOPO IL DIPLOMA

Gli indirizzi di studio del Liceo Artistico tendono a dare una preparazione utile per il proseguimento degli studi a vari livelli, ma nello stesso tempo forniscono una formazione intermedia in specifici ambiti professionali che consente anche l’entrata nel mondo del lavoro. Le potenzialità di accesso al mercato del lavoro derivano dai seguenti fattori: 1. presenza di discipline d’indirizzo professionalizzanti che forniscono competenze al passo con la prassi metodologica e tecnologica dei settori specifici. Coerentemente alla sua mission, infatti, e nell’intento di far calare lo studente in casi concreti che stimolino la crescita dell’interesse, l’autostima e l’autonomia operativa, la scuola, nelle sue specificità laboratoriali e di indirizzo (di solito dopo i primi due anni propedeutici), realizza iniziative didattiche ad integrazione della programmazione ordinaria, per lo più nella forma di progetti pluridisciplinari, ovvero progetti che coinvolgono diverse discipline (in primo luogo quelle d’indirizzo) che prevedono la realizzazione di prodotti concreti (studi di ricerca e approfondimento su specifici temi di carattere culturale, realizzazione di mostre o di singoli manufatti, nella forma di prodotti multimediali, di rilievi architettonici, di opere plastiche e/o pittoriche, o di artigianato artistico) in collaborazione o in contatto con le principali realtà istituzionali locali in campo artistico e culturale, con enti locali, aziende e realtà produttive del territorio che consentono di calare l’attività didattica in situazioni reali; 2. programmazione di esperienze di tipo trasversale e a forte valenza orientativa che preparano cioè a sapersi muovere nel mondo del lavoro quali gli incontri con esperti dei Centri per l’Impiego, della Camera di Commercio, delle Associazioni di categoria della Provincia della provincia di Terni. Si propongono in particolare corsi sul Business plan, sulle modalità del fare Impresa e sulle relative misure di accompagnamento; 3. inserimento di attività integrative a forte valenza formativa in particolare per gli studenti dai quindici ai diciotto anni come: stages, corsi di formazione, convegni, conferenze, incontri con esperti, progetti in dimensione nazionale e/o europea. Restando nell’ambito delle attività curricolari del Liceo Artistico, le principali esperienze formative dei singoli indirizzi con le loro naturali prospettive future si possono così riassumere:

• Architettura e ambiente, basato su conoscenze culturali e tecnologiche unite a una metodologia progettuale che partendo dal disegno a squadra, al CAD, si conclude con la realizzazione di plastici in scala di tipo architettonico e paesaggistico; prepara alle facoltà di Architettura e ai corsi di Scenografia e consente una professionalità intermedia come disegnatore e operatore di modellistica in studi di architettura e/o in negozi di Interior design; • Arti figurative, il settore delle tecniche artistiche per eccellenza espresse attraverso il disegno dal vero, la composizione astratta, le elaborazioni grafico-pittoriche ed extramediali, le tecniche di modellazione, le installazioni; prepara per le Accademie di Belle Arti e introduce al lavoro della Decorazione di Ambienti e del Restauro; • Audiovisivo e multimediale, che si occupa delle tecniche della comunicazione digitale quali animazione, fotografia, montaggio e ‘compositing video’ per TV, Cinema e Web; prepara per i corsi superiori del settore, per il Cinema, (Motion graphics, Animazione e Digitale, effetti speciali), per la creazione di prodotti ludici (videogiochi), didattici (CD-Rom), informativi (CD e DVD aziendali) e teatrali (proiezioni sceniche per allestimenti teatrali e videoinstallazioni museali) e come Assistente tecnico in studi di produzione filmica e televisiva (Aiuto cameramen; audio/luce; montaggio); • Design ovvero Industrial design, che prevede l’ideazione e la progettazione di oggetti d’uso (dal complemento d’arredo a quello della persona, dall’utensile al piccolo elettrodomestico) attraverso il progetto grafico, il disegno 3D e la realizzazione di modelli o prototipi, lo studio della

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ergonomia e dei materiali; introduce ai corsi universitari di Disegno Industriale, degli ISIA e dello IED, consente un’occupazione intermedia come operatore negli studi e nelle aziende del settore, operatore nel settore della bigiotteria, oreficeria e oggettistica; • Grafica, che utilizza le tecniche fotografiche, informatiche e multimediali per la realizzazione dell’immagine aziendale, dal marchio-logo alla corporate identity, dai manifesti e posters al packaging, dai prodotti editoriali al web design; consente di lavorare in tipografie, case editrici, agenzie di stampa (giornali) e di comunicazione grafica, ditte di packaging, agenzie nel campo pubblicitario e dei servizi informatici.

In modo trasversale si possono inoltre trovare impieghi nei seguenti settori: Informatica avanzata e Internet; Fotografia e ritocco immagine; Produzione e commercializzazione di mobili, oggettistica e arredi, complementi dell’abbigliamento e della persona; Assistenza in ambiente televisivo, teatrale e dello spettacolo; Lavori d’ufficio, marketing, sistemi per la qualità; Servizi turistici (guide turistiche ecc.), culturali ed educativi; Artigianato artistico; Arredo ambiente ed aree verdi; Composizioni floro-vivaistiche; Pratiche automobilistiche. Il diploma di Liceo Artistico consente l’accesso a tutti i concorsi pubblici che richiedono il diploma d’istruzione secondaria superiore nonché a tutti i corsi post diploma di carattere statale o derivanti da leggi regionali che rilasciano titoli di qualifica professionale. La scuola dà accesso diretto a qualsiasi facoltà universitaria anche se le tematiche di studio incentrate sui problemi della progettazione, della rappresentazione grafica e pittorica e della comunicazione visiva costituiscono una naturale base per il proseguimento degli studi: - nei corsi dell’Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM- MIUR) come le Accademie di Belle Arti (con numerosi corsi di laurea suddivisi nei dipartimenti: Arti visive, Arti applicate, Comunicazione Multimediale, Didattica e Restauro) o gli Istituti per le Industrie Artistiche (ISIA) rivolti ai settori del Design del prodotto, della Comunicazione, della Moda e della mobilità, scuole che, in seguito alla recente Riforma della scuola, sono strutturate come tutti gli altri corsi universitari statali; - nei Corsi di Discipline Artistiche istituiti presso le Facoltà Umanistiche, Lettere o Scienze della Formazione., come quelli del comparto DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo), quelli di Conservazione dei Beni Culturali, di Archeologia e di Storia dell’Arte, del Turismo e dell’Editoria; - nelle Facoltà di Architettura dove si possono conseguire le lauree di primo e secondo livello in Scienze dell’architettura, Architettura d’Interni, Architettura dell’ambiente e del paesaggio, Restauro architettonico e Disegno Industriale, nelle quali si rilevano particolarità e inflessioni in base alle tradizioni delle varie sedi; - nelle Scuole relative al Cinema, all’Animazione e al Fumetto e alcune eccellenze nei settori del Design Grafico e delle Discipline Multimediali, corsi di recente istituzione e per questo di tipo sperimentale, spesso private ma con titoli riconosciuti a livello nazionale.

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L’elenco che segue non ha pretesa di essere esaustivo ma intende offrire un escursus dei principali Corsi di laurea nei vari livelli afferenti al settore artistico frequentati dai nostri alunni negli ultimi anni, con alcune note introduttive e i relativi link di collegamento agli specifici siti web. Le tematiche di studio incentrate sui problemi della progettazione, della rappresentazione grafica e pittorica costituiscono una naturale base per il proseguimento degli studi in:

Liceo

Artistico

Corsi di Laurea Figure professionali

TUTTI GLI

INDIRIZZI

ACCADEMIA BELLE ARTI - PERUGIA, ROMA, FIRENZE, URBINO, MACERATA, TORINO, MILANO (Pittura / Scultura / Decorazione / Grafica / Moda e costume / Scenografia

Libera professione di Artista, Stilista di moda, Ricercatore nel campo delle arti visive, Grafico editoriale e grafico web Grafico illustratore per l’editoria, Artista di Visual Graphics Arts ecc. Docente in ambito artistico. Con i corsi quadriennali specialistici le professioni sono le stesse, ma con maggiore specializzazione.

ISIA (ISTITUTI SUPERIORI PER LE INDUSTRIE ARTISTICHE)- Roma / Faenza / Firenze / Urbino (vari indirizzi)

è un Istituto pubblico inserito nel Comparto A.F.A.M. (Alta Formazione Artistica e musicale) del Ministero Università e Ricerca. Si basa su un corso di studi post diploma del tipo "3+2", con un corso di diploma accademico triennale di primo livello in "Disegno Industriale" e uno biennale di secondo livello in "Design dei Sistemi". DESIGNER nei campi: Design del prodotto, Design della Comunicazione, Graphic design.

IED (ISTITUTO EUROPEO DI DESIGN) – MILANO, ROMA, TORINO, VENEZIA

Corsi triennali nel campo del design del prodotto, della Moda, delle Arti visive e della Comunicazione. Sono corsi post-diploma, a numero chiuso e con frequenza obbligatoria, che formano figure professionali in grado di agire a livello manageriale nei diversi ambiti del design. La scuola presenta oltre a corsi annuali ed estivi, Corsi di alta formazione (Master) e corsi di specializzazione per laureati

ACCADEMIA B. A. MILANO - CORSO DI LAUREA IN Didattica dell’Arte

Addetto all’assistenza, ricerca, segreteria, pubbliche relazioni, schedatura, prima informazione e recensione in Gallerie d’Arte, Case d’Asta, Archivi e Biblioteche, Collezioni d’Arte, Riviste e Strutture informative per l’Arte

D.A.M.S. (UNIVERSITA’ DI TORINO E DI BOLOGNA)

DAMS ARTE: Insegnante e ricercatore, Operatore museale, Operatore multimediale, Organizzatore di manifestazioni artistiche

ARCHITETTURA E AMBIENTE

Scienze e tecnologie per l’ambiente e la natura (Univ. TORINO)

Biologo junior, Pianificatore junior

Architettura e Inge-gneria Edile (Ancona, L’Aquila, Brescia, Politecnico di TORINO)

ARCHITETTO Junior (Architettura per il progetto, Scienze dell’architettura, Storia

Architettura (Univ. La Sapienza di ROMA, FIRENZE, MILANO)

ARCHITETTO Junior (Scienze dell’architettura, Restauro dell’architettura, Architettura del paesaggio)

Architettura (laurea quinquennale di Roma, Valle Giulia e Roma Tre, Torino)

ARCHITETTO Senior (a Torino: Architettura, Architettura per il Restauro, Architettura per l’Ambiente e il paesaggio, Progetto di architettonico-urbanistica, Progetto di architettonico - costruzioni);

Politecnico di Milano: Ingegneria, Architettura

ARCHITETTO junior o senior : Architettura ambientale, Arch.delle costruzioni, Arch. e produzione edilizia, Scienze dell’archit. Urbanistica

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Liceo

Artistico

Corsi di Laurea Figure professionali

DESIGN

Disegno Industriale (Politecnico di TORINO e MILANO; Università LA SAPIENZA di ROMA)

DESIGNER INDUSTRIALE Junior (a Torino: Disegno Industriale, Progetto grafico e virtuale; a Milano: Design interni, Design comunicazione, Design moda, Disegno industriale) – Professioni: Product design, Interior design, Visual design, Fashion design

Architettura (Univ. La Sapienza di ROMA, FIRENZE, MILANO)

ARCHITETTO Junior (Scienze dell’architettura, Restauro dell’architettura, Architettura del paesaggio)

ISIA Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ROMA, URBINO)

DESIGNER nei campi: Disegno Indutriale. Scenografia, Grafica

I.A.A.D Istituto per le Arti Applicate e il Design di TORINO – scuola privata

EUROPEAN BACHELOR OF SCIENCE IN DESIGN negli indirizzi: Transportation design (autoveicolo), Industrial design, Interior design, Pubblicità & Graphic design

I.E.D. Istituto Europeo di Design ROMA – TORINO) - scuola privata

DESIGNER nei campi: Moda, Design, Arti Visive, Comunicazione - presente anche il Master post-diploma

AUDIOVISIVO E MULTIMEDIALE

SCUOLA NAZIO-NALE DEL CINEMA - Centro Sperimentale di Cinematografia - ROMA – TORINO ( Test di selezione)

Scuola di alta formazione sull’Animazione, sulla Fotografia per il Cinema, sul Montaggio, sulla Recitazione, sulla Regia, sulla Sceneggiatura, sulla Scenografia e sulla Tecnica del Suono.

IED - Istituto Europeo di Design

IED è un’eccellenza internazionale tutta italiana: Design delle Arti Visive e della Comunicazione e della Moda.

ACCADEMIA B. A. PERUGIA, ROMA, FIRENZE, URBINO, MACERATA, TORINO, MILANO - Scenografia/ Progettazione Multimediale / Grafica

Libera professione di Artista, Ricercatore nel campo delle arti visive e discipline dello Spettacolo, Docente in ambito artistico. Sono previsti trienni e bienni specialistici. Alcuni corsi sono a numero chiuso.

GRAFICA

ISIA - Istituto Superiore per le Industrie Artistiche – URBINO

GRAPHIC DESIGN nell’editoria, per l’immagine aziendale, nell’illustrazione, nella fotografia. Corsi a numero chiuso.

ACCADEMIA ITALIANA (Firenze) Grafico, illustratore, tecnico poligrafico di stampa, Web Designer.

Scienze della Comu-nicazione, Comunicazioni Internazionali, Grafica ed editoria (Univ. Studi Perugia, Roma, VERONA e Univ. Stranieri Perugia)

Grafico pubblicitario, Grafico WEB, Grafico illustratore per l’editoria, Artista di Visual Graphics Arts ecc.

D.A.M.S. (UNIVERSITA’ DI TORINO E DI BOLOGNA)

DAMS ARTE : Insegnante e ricercatore, Operatore museale, Operatore multimediale,Organizzatore manifestazioni artistiche

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Liceo

Artistico

Corsi di Laurea Figure professionali

ARTI FIGURATIVE

NABA - Nuove tecnologie dell’Arte (accademia B.A. Milano)

Progettista di opere multimediali, interattive, video-installazioni, videoambienti, performance ed eventi, regista video e cinema sperimentale e d’animazione, progettista di opere ipertestuali, produzioni cine-televisive e network di rete, siti interattivi WEB e 3D WEB, ricostruzioni virtuali 3D, organizzazione e produzione mostre, modellistica

SCIENZE DEI BENI CULTURALI / LETTERE INDIRIZZO ARCHEOLOGIA (VARIE SEDI TRA CUI ROMA , FIRENZE E PERUGIA)

ARCHEOLOGO (richiede la conoscenza delle lingue antiche – almeno latino e greco), RESTAURATORE

SCIENZE STORICO ARTISTICHE (ROMA, PERUGIA, PISA, FIRENZE)

Insegnante e ricercatore, Operatore museale, Operatore multimediale, Organizzatore manifestazioni artistiche; critico d’arte

Conservazione e restauro dei beni culturali (UNIV. DELLA TUSCIA, UNIV. DI PERUGIA)

Esperto in materiali e processi di degrado, metodologie di conservazione e restauro, tecnico di controlli ambientali in musei e parchi archeologici, elaborazione dati e gestione sistemi informatici museali - (applicati all’architettura e agli oggetti di arredo)

Pittura / Scultura / Decorazione / Moda e costume / Scenografia (ACCADEMIA BELLE ARTI PERUGIA, ROMA, FIRENZE, URBINO, MACERATA, TORINO, MILANO)

Libera professione di Artista, Stilista di moda, Ricercatore nel campo delle arti visive, Docente in ambito artistico. Con i corsi quadriennali specialistici le professioni sono le stesse, ma con maggiore specializzazione

Restauro (OPIFICIO DELLE PIETRE DURE OPD– FIRENZE) accesso per concorso pubblico

Tecnico nella conservazione di: Materiali lapidei, Mosaico e commesso in pietre dure, Materiali ceramici e plastici, Bronzi e armi antiche, Dipinti, disegni e stampe, Tessuti, Oreficeria e glittica, Sculture lignee policrome, Pitture murali, Arazzi e tappeti (ogni anno sono aperte solo 3 specializzazioni – si può concorrere solo per una specializzazione)

Restauro (Centro Conservazione e Restauro “LA VENARIA REALE” – Università di TORINO

Conservatore e Restauratore di beni culturali: Materiali lapidei, Manufatti dipinti e scolpiti vari e in materiali sintetici, Manufatti lignei,Fibre naturali, tecnofibre, pelle e cuoio, piume, Manufatti ceramici e vitrei, Manufatti in metallo e leghe. Docente di ambito specialistico

ISTITUTO CENTRALE PER IL RESTAURO ICR – ROMA - accesso per concorso pubblico per esami e titoli

Restauratore dei beni culturali: Dipinti murali, dipinti su tela, dipinti su tavola, su tessuto, su cuoio, su carta e sculture lignee policrome; Metalli, ceramica, vetro, smalti, oreficerie, avorio, osso, ambra e oggetti di scavo; Mosaico, materiali lapidei naturali e artificiali, stucchi; Manufatti tessili.

Restauro (ACCADEMIA B.A. TORINO)

Tecnico restauratore laureato (struttura, materiali, degrado, tecnologie di intervento)

Conservazione e restauro dei beni culturali (Università di TORINO – SCIENZA E TECNOLOGIA PER I BENI CULTURALI)

Esperto in materiali e processi di degrado, metodologie di conservazione e restauro, tecnico di controlli ambientali in musei e parchi archeologici, elaborazione dati e gestione sistemi informatici museali.

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2.8 - AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il Liceo Artistico “Orneore Metelli” attua una didattica di tipo progettuale e

multidisciplinare finalizzata in primo luogo al consolidamento e al potenziamento delle

competenze artistiche, alla tutela e valorizzazione del paesaggio e del patrimonio storico

artistico, attraverso la realizzazione di prodotti concreti di tipo grafico-pubblicitario e

audiovisivo, plastico e pittorico, architettonico e paesaggistico e nel campo del design,

spesso in collaborazione con enti, associazioni e istituzioni.

Pertanto coerentemente alla sua mission e nell’intento di far calare lo studente in casi

concreti che stimolino la crescita dell’interesse, l’autostima e l’autonomia operativa, la

scuola, nelle sue specificità laboratoriali e di indirizzo (di solito dopo i primi due anni

propedeutici, quindi nel triennio del Liceo Artistico), programma iniziative didattiche ad

integrazione della programmazione ordinaria, per lo più nella forma di progetti

pluridisciplinari ovvero progetti che coinvolgono diverse discipline (in primo luogo

quelle d’indirizzo) spesso in collaborazione con soggetti esterni alla scuola.

Essi prevedono la realizzazione di prodotti concreti - studi di ricerca e approfondimento su

specifici temi di carattere culturale, realizzazione di mostre o di singoli manufatti, sia nella

forma di prodotti multimediali, di rilievi architettonici, di opere plastiche e/o pittoriche, di

elaborati grafici, di artigianato artistico, finalizzati ad una proficua integrazione con il

territorio nel quale si opera, soprattutto attraverso il rapporto con le principali realtà

istituzionali locali in campo artistico e culturale.

Con lo stesso intento la scuola propone ogni anno, in primo luogo agli studenti dai quindici ai diciotto anni, varie attività e corsi di ampliamento dell’offerta formativa come le seguenti iniziative integrative:

a. concorsi di carattere culturale, in particolare artistico-professionale; b. corsi di formazione in campo artistico, informatico e multimediale; attività sportiva e di educazione alla salute; c. convegni, conferenze, incontri con esperti, viaggi e visite d’istruzione ai principali luoghi d’arte, alle sedi di particolari eventi artistici o di specifiche attività produttive ed artigianali di settore; d. progetti in dimensione nazionale e/o europea In alcuni casi, si promuove la partecipazione a progetti di rilievo internazionale creando reti con altre scuole; e. esperienze nella forma dell’Alternanza scuola-lavoro sia presso aziende, enti pubblici e privati che calate nel curricolare.

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Progetti, attività ed esperienze programmate e pianificate nell’anno scolastico corrente: Alcune di tali attività ed esperienze confermano per la terza annualità, la partecipazione del Liceo Artistico “Metelli” alla Rete Nazionale U.N.E.S.C.O.–Italia con il progetto “Terni e le sue identità: conoscenza, valorizzazione e creatività”. Ciò si configura come la sintesi di una serie di attività multidisciplinari programmate nell’ambito degli indirizzi del Liceo Artistico “Metelli” di Terni per l’anno scolastico 2015 - 2016 finalizzate allo studio delle identità della città e del suo territorio, in sintonia con il tema della Settimana UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile: “Paesaggio, bellezza e creatività” e il conseguente protocollo d’intesa tra l’USR dell’Umbria e i Club Unesco regionali. Il progetto per l’associazione alla Rete Nazionale Unesco, sarà anche il prodotto che contribuirà al processo attivato dal Comune di Terni per “Terni Capitale italiana della cultura 2016”. Le Finalità generali a cui tendono le varie iniziative, sono: Conoscere e comprendere il patrimonio culturale come bene comune, memoria e identità nazionale ed europea; Educare a stili di vita sostenibili tramite la conoscenza, lo sviluppo e la disseminazione di buone pratiche per la qualità dell’ambiente e del territorio. La loro realizzazione sarà esplicitata attraverso alcuni Obiettivi culturali come:

­ Saper utilizzare i documenti d’archivio, le vedute, le planimetrie storiche ai fini della comprensione del processo di trasformazione della città storica;

­ Saper trarre informazioni da più fonti e saperle utilizzare per elaborare brevi testi informativi e prodotti multimediali;

­ Elaborare un giudizio critico di sintesi sul contesto studiato.

Attraverso lo studio di un monumento o uno spazio significativo del proprio territorio come Piazza della Repubblica a Terni, promuovere la conoscenza del patrimonio artistico-culturale prossimo agli studenti, come radice culturale di una permanente funzione civica.

La finalità generale è quella di valorizzare tale patrimonio in una consapevole e dinamica fruizione, etica ed estetica, orientata anche al futuro.

Una visita virtuale di uno spazio cittadino da realizzare attraverso un Video game

artistico su “I fiamminghi a Terni: Palazzo Giocosi e il mondo alla

rovescia” (seconda annualità).

Si tratta di creare un videogioco che intrecci vari linguaggi artistici come la pittura, la fotografia, l’animazione audiovisiva: un progetto di gioco della serie “point and click”, strutturato come se fosse un’esperienza di tour nella Terni “fiamminga”. Simile ad un percorso “museale” on-line del tipo Google Art Project dove l’utente per giocare dovrà solo esplorare lo spazio. Altre attività si svilupperanno in coerenza con le finalità che, secondo il dettato dell’art. 9 della Costituzione

e in sintonia con disposizioni della Legge 107 del 13 luglio 2015, Italia Nostra propone alle scuole di ogni ordine e grado con il progetto “Le pietre e i cittadini”, come ambito di costruzione della competenza chiave di cittadinanza secondo il procedimento della ricerca-azione, declinando opportunamente gli assi culturali che concorrono al loro raggiungimento e contestualizzando la proposta nel tessuto geografico e socio-economico dell’Istituto Scolastico e degli studenti, secondo le indicazioni di cui all’art. 21 della L. 59/1997 sull’Autonomia Scolastica e nelle forme previste dal D.P.R. 275/1999.e. ricadute del progetto sul percorso scolastico degli allievi partecipanti.

Agli studenti sarà proposto, tramite i docenti, di sviluppare un percorso di ricerca azione a conclusione del quale potranno partecipare al Concorso “Le pietre e i cittadini - Scuola, Cittadinanza, Sostenibilità”

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Alcune classi pertanto svilupperanno un tema di cittadinanza attiva volto alla riqualificazione di uno spazio urbano attraverso prodotti di comunicazione visiva legato alla propria programmazione curricolare e scelto dal Consiglio di classe in base anche a quanto emerge dal territorio, si realizzano quindi singoli percorsi di ricerca e prodotti finali di tipo multimediale che rientrano nella proposta dell’Associazione anche attraverso le lezioni di esperti della stessa:

Nato per il Concorso del Museo Diocesano “Educare con l’Arte: Arte Sacra e Profana

nel territorio ternano - Nell’Arte un tesoro - Conosci, valorizza e tutela le tue

ricchezze” e, a seguire, il Concorso nazionale di “Italia Nostra” “Scuola, Cittadinanza,

Sostenibilità: le pietre e i cittadini”, prosegue per la seconda annualità il progetto

didattico “Amelia e le “Logge di piazza”. Conoscenza, valorizzazione e

tutela”:

Il progetto didattico ha l’obiettivo di fornire agli alunni una visione ed una preparazione multidisciplinare che li renda capaci, attraverso la trattazione di un caso pratico di studio, di operare una ricerca storico-archivistica e un’attività di rappresentazione grafico-pittorica e di rilievo al fine di valorizzare un bene culturale. Attraverso la conoscenza e la comprensione del patrimonio culturale come bene comune, memoria e identità nazionale ed europea, ci si adopera per educare a stili di vita sostenibili a tutela e sviluppo dell’ambiente e del territorio. Il progetto “Adotta un quartiere: San Valentino, da campagna a periferia”

Analisi studio e proposte per la rivitalizzazione, riqualificazione urbana,

architettonica ed ambientale del quartiere San Lucio di Terni (seconda

annualità)

Studio delle permanenze storiche e delle tradizioni alimentari connesse alla vita di

campagna fino all’urbanizzazione degli anni Sessanta: proposte per raccolte della

memoria, per arredi urbani, per segnaletica di documentazione in siti da salvaguardare

e progetti recupero e rivitalizzazione urbana.

Le testimonianze e i materiali documentari (foto di famiglia e foto storiche del sito, utensili da cucina e di uso domestico, reperti di architettura e reperti strutture idrauliche, utensili da lavoro, ecc.) saranno raccolti e analizzati per ricostruire la cultura e i modi di vita della popolazione alle soglie dei cambiamenti dettati dal boom economico. La raccolta e lo studio dei documenti, l'analisi bibliografica e cartografica, l'analisi delle testimonianze del tessuto urbano e delle sue modificazioni saranno organizzate in un racconto scritto-grafico-fotografico e in un video che costituiranno la base per la realizzazione di una raccolta-mostra della memoria e per la progettazione di interventi di arredo, di segnaletica ed urbanizzazione con progetto di recupero e rivitalizzazione del sito allo scopo di valorizzare complessivamente l'area circostante la basilica di San Valentino. "Adotta un quartiere" costituisce una modalità di approccio a più voci ai temi della conoscenza del territorio e delle sue identità al fine di individuare proposte di valorizzazione e miglioramento. La metodologia di approccio è stata messa in atto nelle precedenti esperienze con buone risultanze didattiche e di coinvolgimento degli alunni nell'ambito delle attività sviluppate nei precedenti anni scolastici ed in particolare nei progetti: "Natural...mente consapevoli" e "La vita nel quartiere Fiori".

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Anche il progetto Retake Terni: rivitalizziamo Terni è un esercizio di

Cittadinanza attiva e consapevole: conoscere il territorio, le aree e/o gli edifici in

condizioni di degrado per poi progettare un percorso di risanamento ambientale

(esame della situazione; individuazione del luogo o dell’edificio che necessita di un

intervento; studio delle possibili soluzioni; documentazione del degrado attraverso

la produzione di un filmato; stesura di una ipotesi di intervento)

Lo Studio di un edificio nella storia: l’ONB di Terni, attuale sede storica del Liceo

Artistico “Metelli”: la sua origine, il contesto storico e culturale di riferimento, la sua

evoluzione nel tempo, la trasformazione in Istituto Statale d’Arte e l’opera dei primi

anni della scuola fondata da Aurelio De Felice; realizzazione di un testo, un video e un

modello in scala.

Mostra “Ternità” di Carlo Steiner: Percorso formativo con gli studenti del

Liceo Artistico “Metelli”

In occasione della mostra personale di Carlo Steiner Ternità che si terrà presso gli spazi di Palazzo della Primavera a Terni dal 10 ottobre al 6 gennaio 2016, è’ stato proposto, in collaborazione con il Comune di Terni, Direzione Museale, di coinvolgere un gruppo di studenti ed ex studenti del Liceo Artistico “Metelli” attraverso diverse attività che possano inquadrarsi come parte integrante del loro percorso formativo, in particolare in ambito di concezione, allestimento e comunicazione di una mostra di arte contemporanea presso un'istituzione pubblica. Si tratta di un insieme di esperienze a carattere prevalentemente orientativo mediante formazione in aula, workshop e visite guidate fortemente legato alla specificità del territorio (anche come contenuto della mostra) e al settore di istruzione della scuola. Il progetto mira anche alla motivazione degli studenti attraverso la figura di un artista di fama internazionale e la concreta realizzazione di opere d’arte contemporanea in una dimensione locale come se si svolgesse a Milano o a Roma. La mostra e l’attività di alternanza scuola-lavoro relativa rientra nel complesso delle attività che il Comune di Terni intende presentare per la candidatura di TERNI a CAPITALE NAZIONALE DELLA CULTURA. Centenario nascita Aurelio De Felice: celebrare il centenario della nascita del

Fondatore della nostra scuola e nel contempo celebrare l’arte umbra insieme con

Leoncillo e Burri, è l’occasione per ripensare l’Arte del Novecento in Umbria e Europa.

Il progetto intende studiare e valorizzare l’archivio personale dell’artista Aurelio De Felice, in possesso degli eredi, attraverso una pubblicazione a stampa; una mostra e un prodotto audiovisivo accompagneranno la pubblicazione. Tre conferenze dedicate ad Alberto Burri, Leoncillo e Aurelio De Felice completeranno la celebrazione del Centenario, raccontando le diverse strade attraverso le quali la cultura umbra ha partecipato allo sviluppo dell’arte del Novecento.

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Decorazione del reparto di neuropsichiatria infantile: il progetto vuole

promuovere attività che sviluppino la creatività e nel contempo senso di

appartenenza al contesto civico.

La classe sarà guidata in un percorso che va dalla conoscenza del contesto in cui devono essere inseriti gli elementi decorativi, all’analisi di tutto ciò che è fondamentale a livello di funzionalità degli spazi, per poi passare al momento progettuale vero e proprio. In questa fase gli insegnanti di Discipline pittoriche e Laboratorio della figurazione approfondiranno la ricerca degli aspetti legati all’uso di uno spazio così importante ai fini sociali. Solo successivamente l’analisi funzionale si legherà alla ricerca estetica attraverso molteplici proposte progettuali, così da legare armonicamente la decorazione alla fruibilità del luogo da decorare. Saranno prioritariamente tenuti in considerazione gli aspetti psicologici legati all’età dell’infanzia. Impresa simulata per il Design con simulatore CONFAO – MIUR: Il

Progetto consente a gruppi di allievi di costituire la propria azienda, secondo il

modello e la tipologia dell’azienda reale che diviene tutor dell’azienda simulata.

L’attività di costituzione è realizzata attraverso i servizi forniti dalla piattaforma

digitale di simulazione di impresa “IFSCONFAO” che è impostata e funziona

secondo la normativa vigente in Italia.

Il percorso è realizzato secondo la modalità dell’alternanza scuola lavoro e raccorda il gruppo di studenti con la propria azienda tutor. Ove possibile, l’attività viene sviluppata anche con l’utilizzazione di appositi locali organizzati utili a rappresentare un ambiente tipico aziendale. Ogni azienda simulata corrisponde ad un’azienda reale. Le aziende simulate effettuano acquisti e vendite di prodotti e servizi utilizzando il commercio elettronico realizzato all’interno dell’apposito network. Tale modalità operativa è molto motivante per lo studente, ha una forte valenza orientativa, promuove il passaggio dalla simulazione, scientificamente organizzata, all’azienda reale.

La partecipazione all’iniziativa “Cinema e Scuola” promossa dal Comune di Terni

come momento di approfondimento del linguaggio e del lavoro cinematografico in

laboratori intensivi di multimedialità.

Gli alunni sperimentano l’ideazione, la scrittura, la preparazione la realizzazione e la postproduzione di un prodotto audiovisivo; la pratica cinematografica è arricchita dalla visione di proiezioni filmiche, da incontri con esperti e dal confronto con studenti provenienti da altre realtà territoriali e altre scuole.

Amore e Psiche ai tempi di facebook: Un percorso teorico e pratico per

conoscere, riflettere, sperimentare e produrre arte.

Si intende con questo progetto muoversi sulla scia di quanto già sperimentato l’anno scorso con “Narciso ai tempi di facebook”. Si vuole verificare la valenza contemporanea del mito, questa volta misurandosi con il tema misterioso e coinvolgente dell’affettività e dell’innamoramento; esaminare e rappresentare le metafore attraverso le quali l’amore

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oggi si presenta e tradurre stimoli ed emozioni in prodotti di arte varia (foto, video, manifesti ..)

All’iniziativa “Il Quotidiano in classe” promossa dall’Osservatorio Permanente

Giovani Editori, il Liceo Artistico partecipa con tutte le sue classi da più di un decennio

per la pregnante valenza didattica, culturale e civile del progetto.

La lettura del quotidiano in classe rappresenta infatti una preziosa opportunità per una conoscenza ragionata e critica della contemporaneità, fondamento indispensabile per acquisire una Cittadinanza attiva e consapevole, e per apprendere le competenze della scrittura giornalistica la cui tipologia è peraltro stata introdotta da tempo nella prima prova scritta degli Esami di Stato. L’attività che tradizionalmente si svolge in aula oppure on line nella analisi e nel commento dei vari testi giornalistici, decodificandone la struttura, e nella produzione di articoli di cronaca e di articoli di opinione, nel passato anno scolastico si è arricchita grazie all’iniziativa di costituire un Giornale di Istituto nel quale sono confluite esperienze già maturate autonomamente dagli studenti negli anni precedenti. La Redazione continuerà ad operare con il sostegno di una giornalista professionista, Simona Maggi del quotidiano”Il Giornale dell’Umbria”. Incontri con l’autore: lezioni di Animazione, Cinema, Fotografia e Teatro.

Si propone di approfondire la scoperta di un’opera visiva e/o performativa attraverso

l’incontro con alcuni suoi autori, per avvicinare gli alunni verso chi quel film, quelle

animazioni, quei spettacoli teatrali o quelle fotografie le ha concepite.

Le loro voci saranno diverse, per idee, stile e tono, eppure nell’insieme ogni autore risponderà su temi comuni: “Cos’è un film, un’animazione, uno spettacolo teatrale o una fotografia? Chi è colui che si nasconde dietro a queste arti?” Ogni autore racconterà il suo lavoro, i suoi metodi, le sue ossessioni, in una rievocazione del proprio percorso artistico in forma di autoritratto.

Cinque incontri con esperti che lavorano come autori, professionisti e/o critici di settore negli ambiti dell’Animazione televisiva, della Regia cinematografica, della Fotografia per magazine naturalistici, del Teatro d’autore e della Cultura legata alla rappresentazione scenica. Progetto di valorizzazione del dialetto ternano: la poesia dialettale di

Luciano Brogelli_ Incontri con l’autore per conoscere e valorizzare il dialetto locale; con l’obiettivo di realizzare un progetto editoriale e audiovisivo che coinvolga vari linguaggi espressivi e diverse competenze disciplinari.

Per l’inclusione, la scuola organizza le attività “Sport e Natura” e “Un cavallo per

un sorriso” perché la pratica sportiva assume un valore primario sia dal punto di

vista riabilitativo, come mezzo di recupero fisico e funzionale, sia dal punto di vista

sociale come strumento di integrazione e compartecipazione alla vita comunitaria; il

progetto “Linee d’orizzonti”, che si pone l’obiettivo di creare libere espressioni

mediante percorsi che annullino gli ostacoli e permettano di esprimersi attraverso la

modificazione di composizioni artistiche; la scuola collabora con l’Associazione

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‘Marco Polo’ per dare forma ad attività di Laboratorio per disabili presso la nostra

scuola. Si promuove inoltre tra gli studenti il volontariato a sostegno di associazioni

ed enti come CREMS, APAV ed Ospedale.

Si organizzano attività relative allo Sport e alla Salute: La vela a scuola, un progetto pluridisciplinare che ha quali obiettivi principali l’avviamento agli elementi base dell’arte marinaresca, lo sviluppo di una adeguata coscienza ambientale, la scoperta e la ricerca, attraverso l'arte e la letteratura, della cultura marinara, l'instaurazione dei corretti modelli di vita sportiva. Acqua con noi. Il nuoto in cartella , un progetto curricolare, da svolgersi presso la struttura delle “Piscine dello Stadio”, sarà proposto durante le ore di lezione di Scienze Motorie Sportive una volta a settimana. Gli alunni saranno suddivisi in gruppi omogenei. Le attività saranno: attività natatoria, nuoto per salvamento, cenni di primo soccorso. Gli obiettivi principali sono l’ acquisizione di maggiore sicurezza in ambiente acquatico e l’acquisizione e/o miglioramento del gesto tecnico-sportivo. “Salute: no alla droga”: confrontarsi con esperti, dialogare e informarsi per conoscere i problemi correlati con l’uso di sostanze stupefacenti allo scopo di prevenire i comportamenti a rischio. Progetto Benessere (Alessi): Studenti ed adolescenti protagonisti di una campagna di prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare con il sostegno della Associazione Federica Alessi Onlus. Si organizzano Corsi in orario extracurricolare di Alfabetizzazione informatica, per l’uso dei programmi Autocad e di 3D Autodesk Maya di computer grafica. La scuola inoltre promuove la partecipazione a convegni, conferenze, spettacoli (come la Stagione di prosa del Comune di Terni; il Teatro in lingua). Per l'edizione 2015 del Premio “Musica contro le mafie” attraverso un percorso di riflessione sulla musica come strumento di impegno civile, la classe 4°B voterà i brani in concorso in veste ufficiale di “giuria studentesca”. I voti raccolti tra gli studenti (almeno 20 classi in 20 scuole in tutta Italia), assieme al parere della giuria tecnica e alle votazioni espresse su social network e web decideranno gli artisti vincitori del Premio. Le eccellenze del Liceo Artistico “Metelli” possono concorrere annualmente alla assegnazione della Borsa di studio “Giulio Viscione”: L'"Associazione Culturale per Terni Città Universitaria" ha istituito a partire dal 2014 borse di studio a memoria di Giulio Viscione, consigliere fondatore dell'Associazione, per valorizzare la sua figura di artista e di riconoscenza per il ruolo che ha svolto prima come docente e poi come Dirigente Scolastico, per la positività che ha trasmesso ai giovani incitandoli allo studio e all'impegno dedicando tempo ed attenzione. La borsa di studio è assegnata al fine di favorire il proseguimento ed il completamento della formazione del giovane o dei giovani più promettenti che hanno terminato il percorso di studi secondario di secondo grado del Liceo Artistico di Terni e/o presso il Liceo Scientifico Gandhi di Narni. In aggiunta alle sopraindicate attività, nel corso dell’anno scolastico, qualora si presenti l’opportunità, potranno essere pianificate altre iniziative ritenute valide e rilevanti sotto il profilo didattico e culturale;inoltre si programmano Viaggi d’istruzione e visite guidate coerenti con il piano didattico annuale.

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2.8.1 - PROGETTI PLURIDISCIPLINARI (caratterizzanti il percorso di studio delle singole classi e degli indirizzi)

Sintesi as 2015-2016

PROGETTI PLURIDISCIPLINARI ATTUAZIONE

AREA/ INDIRIZZO Classi Denominazione Tipologia Referenti Docenti

coinvoltiEnti

coinvolti Risorse INIZIO CONCLU-SIONE

La città e le sue identità:

conoscenza,

valorizzazione

e tutela

2°D

Piazza della Repubblica a

Terni: da foro romano a piazza civica

Curric. MARINOZZI Docenti CdC

Concorso Club

UNESCO Perugia Gubbio

Archivio Stato

Comune Terni

Esperti

Ottobre 2015

Aprile 2016

4°B AM 4°D AA Design

I fiamminghi a Terni:

Palazzo Giocosi e il mondo alla

rovescia

Curric. Extrac. MARINOZZI

Discipline di indirizzo

Storia dell’arte Inglese

UNESCO Comune

Terni Conservat. Briccialdi ISTESS

Caos

Laboratori di indirizzo

Ottobre 2014

Maggio 2016

3°D AA 4°D AA 5°A AA 5°BAM 5°C Gr

Adotta un quartiere:

San Valentino da campagna a

periferia

Curric. ALTERNAN-ZA SCUOLA

LAVORO

STEFANINI FERRACCI

Discipline di indirizzo

Lettere Storia Storia

dell’arte

ITALIA NOSTRA Ass Borgo Garibaldi

Fondazione Carit

Esperti esterni

Laboratori di indirizzo Biblioteca

Archivi

Novembre 2014

Giugno 2016

3°C AM 4°B AM

“Retake Terni”: rivitalizziamo

la città

Curric. Extrac.

ALTERNAN-ZA SCUOLA

LAVORO

ASTOLFI Discipline di indirizzo

ITALIA NOSTRA

3°C AM 4°B AM

Ottobre 2015

Aprile 2016

5°A AA AF

Amelia e le “Logge di

piazza” Conoscenza

valorizzazione tutela

Curric. Extrac.

ALTERNAN-ZA SCUOLA

LAVORO

MARINOZZI

Discipline indirizzo AA e AF

Storia arte

ITALIA NOSTRA

Museo Diocesano Comune Amelia

Laboratorio informatica Laboratori di indirizzo

Esperti esterni

Settembre2014

Aprile 2016

2°A Adotta un monumento

Curric. ALTERNAN-ZA SCUOLA

LAVORO

MORONI Docenti CdC

Ass Cultura e Lavori pubblici Comune

Terni

Novembre 2015

Maggio 2016

5°C Grafica

Un edificio nella storia:

l’ONB Curric. ZAVOLI

Discipline di indirizzo

Inglese

Archivio di Stato

Laboratori di indirizzo

Archivio Biblioteca

Ottobre 2015

Maggio 2016

3°A AF 4°A AF 3°BAM 4°C Gr

“Ternità” Mostra di

Carlo Steiner

Curric.Extrac.

ALTERNAN-ZA SCUOLA

LAVORO

MESSINA GIOMBINI MORONI LEANDRI

Discipline di indirizzo

Comune Terni Ass La Siviera

Laboratori di indirizzo

Settembre 2015

Gennaio 2016

4^ 5^

Centenario nascita Aurelio

De Felice Curric. STEFANINI Docenti

CdC

Fondazione Carit

Archivio De Felice

Laboratori di indirizzo

Ottobre 2015

Dicembre 2016

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PROGETTI PLURIDISCIPLINARI ATTUAZIONE

AREA/ INDIRIZZO Classi Denominazione Tipologia Referenti Docenti

coinvoltiEnti

coinvolti Risorse INIZIO CONCLU-SIONE

Artistico- professionale AA: Architettura Ambiente AF: Arti Figurative AM: Audiovisivo Multimediale Design Grafica

4°A AF

Decorazione reparto

neuropsichiatria infantile

Ospedale Terni

Curric. MASSARELLI Montariello Ente ospedaliero

Laboratori di indirizzo

Ottobre 2015

Maggio 2016

3°D Design

Impresa simulata

per il Design

Curric. Extracurr

ALTERNAN-ZA SCUOLA

LAVORO

FIORENZATO

Docenti di indirizzo

CdC

CONFAO MIUR

Aziende locali

Esperti esterni

Laboratori

3°B 3°C 4°B

AM

Cinema e

Scuola

Curric. ALTERNAN-ZA SCUOLA

LAVORO

GIOMBINI ASTOLFI

STEFANINI TROIANI

Docenti di indirizzo

Comune Terni

Ex Siviera CAOS

Esperti esterni settore

audiovisivo Laboratori

Marzo 2016

Marzo 2016

3°A AF 4°B AM 5°B AM

Amore e Psiche al tempo di Facebook

Curric. ALTERNAN-ZA SCUOLA

LAVORO

GIOMBINI MORONI

Docenti di indirizzo Docenti

discipline uma-

nistiche

BCT

ASS RETAKE

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2.8.2 - ATTIVITA’ E CORSI INTEGRATIVI ALLA DIDATTICA ORDINARIA Sintesi a. s. 2015-2016

ATTIVITA’ INTEGRATIVE

ATTUAZIONE

Classi

Denominazione

Tipologia Referenti Docenti coinvolti

Enti coinvolti Risorse INIZIO CONCLU-

SIONE

Tutte le classi

Il quotidiano in classe Curricolare CALABRINI Docenti di

Lettere

OsservatorioPermanente

Giovani Editori

Stampa Collab.

scolastici

Novembre

2015

Maggio

2016

Alunni varie classi

Giornale d’Istituto

IISCA Extracurric.

Alcuni docenti IISCA

Giornalista professionista

Ottobre 2015

Maggio 2016

3°B 3°C 4°B 5°B

AM

Incontri con l’autore: lezioni

di animazione, cinema, fotografia

e teatro

Curricolare

ALTERNANZA SCUOLA-

LAVORO

GIOMBINI Esperti esterni

Ottobre 2015

Alunni triennio

Teatro in lingua

Curricolare Docenti di inglese

Alunni triennio

Stagione di prosa

Comune di Terni

Extracurric MACCHIARULO Comune Terni Gennaio

2016 Marzo 2016

4°B AM 5°B AM

“Popoli e Religioni”:

Realizzazione sigla di apertura

Curricolare GIOMBINI Festival Popoli e Religioni

Laboratorio di indirizzo

Settembre 2015

Ottobre 2015

Tutti gli studenti, su

indicazione dei Consigli di

Classe

Vela a scuola Curricolare MORET

ProiettiScarpanti

Altri docenti

CONI

Istruttore federale Centro

canottieri Piediluco

Marzo 2016

Maggio 2016

Tutti gli studenti

“Acqua con noi: il nuoto in cartella”

Curricolare MORET

Docenti sostegno Docenti

sc. motorie

Piscina dello stadio

Novembre 2015

Febbraio 2016

Alunni diversamente

abili

“Un cavallo per un sorriso” Curricolare SCARPANTI

Docenti sostegno Docenti

sc. motorie

ADS Un cavallo per

amico Marzo

2016 Aprile 2016

Alunni diversamente

abili

Sport e natura: integrazione

scolastica attraverso

lo sport

Curricolare

Extracurric. SCARPANTI Luciani Moret

Proietti

CONI USP Palestra Novembre

2015 Maggio

2016

Laboratorio “Marco Polo” Curricolare STEFANINI Docenti di

indirizzo

Centro diurno

Marco Polo

Laboratori di indirizzo

Tutti gli studenti

Volontariato: Aiuto compiti

APAV Extracurric. MACCHIARULO APAV

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ATTIVITA’ INTEGRATIVE

ATTUAZIONE

Classi

Denominazione

Tipologia Referenti Docenti coinvolti

Enti coinvolti Risorse INIZIO CONCLU-

SIONE

Studenti del IV e V anno

Volontariato: SCUOLA IN OSPEDALE LUDOTECA

CREMS

Extracurric. DOMINICI Macchiarulo

D.D. MAZZINI:

CREMS OSPEDALE DI TERNI

Ottobre 2015

Giugno 2016

Tutti gli studenti, su

indicazione dei Consigli di

Classe

Progetto Benessere

(Alessi) Curricolare PROIETTI

M. RITA

Alcuni docenti

delle classi

Ass. ONLUS Federica

Alessi

ASL4

Esperti esterni

Lab inform Lab Audiov

Multimediale Auditorium

Ottobre 2015

Maggio 2016

Alunni BES primo e secondo biennio

Linee d’orizzonti Curricolare

MONTARIELLO ROBUSTELLI SCARPANTI

VITTORI

Docenti Sostegno Materiali

artistici Ottobre

2015 Giugno

2016

2°D Progetto salute: NO alla droga Curricolare D’AMATO Docenti

classe ASS

NARCONONEsperti esterni

4°B

Musica contro

la mafia

Curricolare CORPETTI MacchiaruloPiccioni

ASSS LIBERA Ottobre

2015 Novembre

2015

2°B

La poesia

dialettale di Luciano Brogelli

Curricolare D’AMATO Docenti classe Esperto

esterno Novembre

2015 Maggio

2016

CORSI INTEGRATIVI ATTUAZIONE

Destinatari Denominazione Tipologia Referenti Risorse INIZIO CONCLU-

SIONE

Alunni

classi II III IV Corso AutoCAD 2D Extracurricolare FERRACCI

Laboratorio informatica

TRIMESTRE

Alunni 4°B

Indirizzo AM

Corso base di

3D Autodesk Maya Extracurricolare GIOMBINI

Esperto esterno

Laboratorio indirizzo

PENTAMESTRE

Alunni primo

biennio

Alfabetizzazione informatica

Extracurricolare ZAVOLI Laboratorio informatica Gennaio

2016

Febbraio

2016

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Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca

Istituto di Istruzione Superiore Classico e Artistico_ Terni

Cap.3 ATTIVITA' DIDATTICHE Liceo Artistico”Metelli”

As 2015-2016

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3.1 - ACCOGLIENZA – INCLUSIONE

ACCOGLIENZA

a) – Alla Prima Classe

La fase di raccordo dalla scuola media inferiore alla scuola media superiore assume un ruolo importante nell’esperienza scolastica di ogni studente. Per promuovere il successo formativo e contenere il disagio e l' insuccesso scolastico che si possono creare nel passaggio da un grado di scolarità all’altro, la Scuola attiva degli interventi che promuovano l’integrazione e la continuità: ovvero attività di accoglienza che all’inizio dell’anno scolastico favoriscano l’inserimento degli alunni delle prime classi nell’ambiente e la conoscenza del nuovo corso di studi. Importante è, in questi primi giorni di scuola, privilegiare il colloquio con gli studenti per far emergere i loro interessi e per conoscere le loro precedenti esperienze scolastiche così da poter elaborare un intervento educativo-didattico mirato. Nel primo giorno dell’anno scolastico, presso la sede di via Croce l’attività si articola in vari momenti, a cominciare nell’atrio:

saluto musicale a cura degli studenti poi nell’auditorium: saluto del Dirigente Scolastico e/o di un suo Collaboratore rivolto ad alunni e genitori incontro con i docenti delle materie d’indirizzo e con gli studenti neodiplomati e/ o delle

classi quinte: presentazione degli indirizzi e proiezione di un video riguardante le attività scolastiche più significative

i tutor delle classi quinte distribuiranno ai neoiscritti la maglietta con il logo Liceo Artistico e accompagneranno gli alunni nelle loro classi, dopo la realizzazione della foto di classe

infine in classe: compilazione di un questionario inerente il metodo di studio e le motivazioni scelta

orientamento illustrazione del Regolamento di Istituto e il Patto educativo di corresponsabilità.

b) – Alla Terza Classe

I Consigli di classe delle terze ed in primo luogo i docenti dell’area di indirizzo, nei primi giorni di scuola, dovranno illustrare i contenuti e le finalità del triennio e favorire un clima di coinvolgimento degli alunni alla vita della classe. In particolare si dovranno facilitare i rapporti interpersonali, rafforzare la motivazione allo studio e responsabilizzare gli studenti verso gli impegni scolastici futuri. Compito prioritario di tutto il corpo docente sarà soprattutto quello di incoraggiare gli alunni più deboli e fragili, rendendoli consapevoli delle loro effettive capacità e potenzialità. Tutto ciò avverrà attraverso colloqui, discussioni in classe, visite ai laboratori , incontri con esperti. Si sottolinea, infine, la necessità di curare la continuità orizzontale tra indirizzi per promuovere un processo di omogeneizzazione dei criteri di valutazione e degli obiettivi per una più efficace e mirata attività didattica.

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INCLUSIONE La Scuola promuove una “didattica inclusiva” che operi per l’ inserimento e la

socializzazione, favorendo così il successo formativo degli studenti, e realizza appieno la propria funzione impegnandosi, “con una particolare attenzione, al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio. Questo comporta saper accettare la sfida che la diversità pone: innanzitutto nella classe, dove le diverse situazioni individuali vanno riconosciute e valorizzate, evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza”. (Da “Indicazioni per il curricolo” del Ministero della Pubblica istruzione. Roma, 2007) La programmazione educativa e didattica della nostra scuola muove pertanto a partire dalla persona che apprende, nella realizzazione della sua identità e delle sue aspirazioni, nel formare le proprie capacità e rendere minime le fragilità nelle varie fasi della formazione. Lo studente è pertanto al centro dell’azione educativa e la classe è il luogo di promozione delle sue relazioni con i coetanei: l’ambiente scolastico così strutturato, coinvolge gli studenti stessi nel creare le condizioni che

favoriscono “lo star bene” a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia degli alunni a un

progetto educativo condiviso, dove tutte le componenti della scuola, nel rispetto dei singoli ruoli e

competenze, saranno coinvolte nelle varie fasi di attuazione del processo formativo.

Nel Liceo Artistico le professionalità presenti, i docenti e il personale scolastico, hanno sempre dimostrato versatilità e sensibilità, evidenziando provata capacità nel porre attenzione a strategie educative, didattiche e comportamentali che tengano conto della singolarità e complessità di ogni alunno.

Inoltre l’Istituto si connota di una specificità per la quale, accanto alle discipline culturali di base, sono presenti materie artistiche caratterizzate da una didattica laboratoriale che, per loro natura, facilita i rapporti interpersonali, stimola la motivazione e favorisce l’apprendimento. Tutti gli studenti, senza distinzione, ognuno secondo le proprie capacità, oltre alla didattica frontale della classe, usufruiscono con sistematicità delle attività di laboratorio. Le attività sono svolte talvolta costituendo piccoli gruppi, in classe o nei laboratori delle discipline di indirizzo ( working team, cooperative learning, tutoring …), a volte nelle aule di informatica. Possono inoltre essere praticate eventuali attività integrative curriculari ed extracurriculari, temporalmente definite, quali partecipazioni a mostre, tirocini ecc. E’ per la possibilità di usufruire di molteplici laboratori, nonché l’ampia diversificazione dell’offerta formativa, che la scuola è sempre stata frequentata, negli anni, da alunni con disabilità che hanno trovato una propria realizzazione nello sperimentare i percorsi didattici proposti, nel vivere relazioni sociali significative e nell’acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro. Il Collegio Docenti e il GLI d’Istituto elaborano un Piano Annuale per l’Inclusività dove sono delineate le opzioni programmatiche e le variabili significative che orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di inclusività dell’istituzione scolastica: - in primo luogo la nozione di INCLUSIONE che si distingue da “integrazione” per il suo grado di pervasività. Integrazione consiste nel fornire alle persone che scontano rilevanti problemi nell’esercizio dei diritti/doveri di cittadinanza, l’aiuto ad hoc necessario per accedere ai predetti diritti/doveri; in altri termini l’aiuto serve alla persona svantaggiata per accedere a quello che per gli altri corrisponde alla “normalità”. Se l’integrazione investe prioritariamente sul soggetto in difficoltà e molto di meno sul contesto, l’inclusione significa invece progettare, sin dalle sue

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fondamenta, la “piattaforma della cittadinanza” in modo che ciascuna persona abbia la possibilità di esercitare diritti e doveri come modalità ordinaria (“siamo tutti normali”). L’inclusività non è quindi un “aiuto esterno” per scalare la normalità ma una condizione connaturata e intrinseca della normalità. L’inclusione interviene sul contesto non meno che sul soggetto. Una scuola inclusiva deve progettare se stessa e tutte le sue variabili e articolazioni per essere, in partenza, aperta a tutti; ne consegue che l’inclusività non è uno status ma un processo in continuo divenire; un processo “di cambiamento”.

- L’altro elemento costitutivo del PAI è la categoria di BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE L’idea di “integrazione” è tradizionalmente associata alla condizione di “handicap” (oggi “disabilità; cfr “convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità”), in Italia codificata e disciplinata dalla legge 104/1992 e dalle norme successive o collegate. In tempi recenti si sono affiancate altre categorie di svantaggiati: DSA, alunni con altri disturbi evolutivi specifici (deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ADHD e spettro autistico di tipo lieve, disturbo della condotta), alunno straniero non alfabetizzato, alunno con disagio sociale. Prima l’INVALSI poi la direttiva del 27/12/2012 (e la CM 8/2013) hanno introdotto la nozione di Bisogno Educativo Speciale (BES) come categoria generale comprensiva di tutte le condizioni richiedenti l’impiego calibrato, in modo permanente o temporaneo, dei cinque pilastri dell’inclusività: 1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni); 2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati); 3) strumenti compensativi; 4) misure dispensative; 5) impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali. La formula “impiego calibrato” allude tanto al fatto che ciascuna delle cinque strumentalità potrà essere dosata in ragione delle esigenze di ciascuno che alla possibilità che in esse vengano ricomprese anche azioni trans-didattiche quali servizi di aiuto alla persona, abbattimento e superamento di barriere di varia natura, partenariati esterni etc. In relazione a ciò i Consigli di Classe programmano interventi mirati con percorsi adatti alle diverse specificità come: a) Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni con disabilità; b) Piano Didattico Personalizzato ex art. 5 del DM N° 5669 del 12/7/2011 e punto 3.1 delle "linee guida" allegate, per gli alunni con DSA o con disturbi riconducibili ex punto 1 della direttiva ministeriale del 27/12/2012; c) Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES diversi da quelli richiamati alle lettere “a” e “b”. Nei predetti piani sono esplicitati gli obiettivi didattici da perseguire per il tramite dei piani medesimi. In aggiunta agli obiettivi didattici specifici sono indicati anche i seguenti “obiettivi di sistema” di carattere trasversale: 1) accoglienza: tutti gli alunni, inclusi quelli con BES, hanno diritto a due forme di accoglienza: a) accoglienza di natura socio-affettiva nella comunità scolastica; b) accoglienza in ragione del proprio stile cognitivo, ossia diritto ad una comunicazione didattica che tenga conto delle specifiche preferenze e risorse di apprendimento di ciascuno, come il canale iconico (preferenza per operare con disegni, immagini, schemi etc), il canale verbale (preferenze per il testo scritto/orale) e il canale operativo-motorio (preferenza per manipolazioni, costruzioni etc); i tre predetti “canali” tipicamente si attivano in situazione laboratoriale; 2) abbattimento/superamento delle barriere architettoniche e non architettoniche interne ed esterne alla scuola; 3) comunicazione didattica: oltre che per effetto di contenuti disciplinari e metodologici e del flusso dell’informazione disciplinare, opportunamente selezionati e modulati, la comunicazione didattica dovrà risultare “inclusiva” anche rispetto alle variabili di “stile comunicativo” comprendenti la valutazione incoraggiante, l’attenzione per le preferenze dell’alunno, l’ascolto, il “registro” e il tono della voce, la modulazione dei carichi di lavoro etc.

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3.2 - ORIENTAMENTO - CONTINUITA’ ORIENTAMENTO L'Orientamento va visto come percorso di formazione e si sviluppa su tre piani correlati fra loro: -piano psicologico: mira alla conoscenza di sé per acquisire e migliorare le personali capacità decisionali -piano del sapere: utilizza tutte le discipline come strumenti e vettori dell'orientamento -piano dell' informazione: promuove una informazione corretta e qualificata sull’offerta formativa delle scuole in uscita.

Le attività programmate con tali finalità sono:

Orientamento in entrata Destinatari: alunni ed alunne delle classi terze della scuola secondaria di primo grado e loro genitori. Finalità: Favorire una continuità tra la scuola di base e il primo anno del biennio della scuola

superiore Informare e rendere consapevoli gli studenti della scuola secondaria di primo grado sulle

caratteristiche didattiche (contenutistiche e metodologiche) del Liceo Artistico, con lo scopo di orientarsi nella scelta della scuola secondaria superiore

Realizzare brevi percorsi formativi per studenti della scuola secondaria di primo grado in modo da far sperimentare le modalità didattiche dell’istruzione artistica, coinvolgendo nelle iniziative le famiglie e le scuole di provenienza.

Progettare e organizzare attività di interesse pubblico tese a far conoscere all’esterno la specificità della formazione artistico-liceale, facendo comprendere le potenzialità di tipo lavorativo e per una efficace prosecuzione degli studi.

Attività: 1. Presentazioni nelle scuole di provenienza. Agli alunni delle scuole medie inferiori sono

rivolte iniziative che hanno la finalità di informare e di illustrare la proposta formativa ed educativa del liceo artistico: depliant, video, sito Internet, sportello informativo per studenti e genitori con orario settimanale, pubblicazioni su stampa locale

2. Giornate dell’orientamento (Open Day) presso il Liceo Artistico. Si organizzano alcune giornate di accoglienza delle famiglie a scuola al fine di: presentare l’offerta formativa e l’organizzazione; prendere visione degli ambienti della scuola e delle attrezzature; conoscere da vicino le attività e gli elaborati didattici realizzati.

3. Percorsi didattici che vedano come attori gli studenti della scuola media, con o senza i loro insegnanti, con la compresenza e il tutoring dei nostri studenti, al fine di favorire l’incontro con la scuola superiore e la sperimentazione di concreti modelli didattici.

Orientamento in itinere A) Destinatari: l’attività è rivolta, in primo luogo, agli allievi del primo biennio, come prescrive la normativa sull’innalzamento dell’obbligo scolastico, anche nella prospettiva dell’inserimento nel mondo del lavoro o nel caso del passaggio ad altro indirizzo di studi. A tal fine, si terranno contatti con centri di formazione professionale riconosciuti e con altri Istituti scolastici. Obiettivi:

1. Prevenire la dispersione scolastica favorendo le occasioni per recuperare la motivazione per il corso scelto anche attraverso esperienze formative (mostre, concorsi, stage ecc.)

2. Recuperare e/o rafforzare motivazione e interesse per il corso scelto 3. Sostenere e accompagnare gli studenti che mostrano difficoltà ad interagire nella scuola e,

qualora necessario, aiutarli ad orientarsi verso altri corsi o altre scuole più corrispondenti ai

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propri interessi e propensioni. Attività - Incontri con alunni e ex alunni dell'Istituto; - Incontri con esperti esterni - Questionario di autovalutazione - Giornata dell'orientamento in itinere B) Destinatari: alunni ed alunne del primo biennio e loro genitori. Obiettivo: favorire una scelta consapevole dell'indirizzo di studio del secondo biennio. Nei primi due anni di studio la presentazione degli indirizzi di studio della scuola è curata in modo particolare dalla disciplina "Laboratorio Artistico" che si articola in moduli tenuti dai docenti delle discipline di indirizzo in modo da orientare gli studenti al corso da scegliere a partire dal terzo anno, moduli che illustrano i vari indirizzi della scuola attraverso la presentazione di particolari attività di rilevanza artistico-professionale (progetti o prodotti realizzati). Attività: la scuola organizza incontri volti a far emergere le attitudini e le competenze dei ragazzi per favorire una scelta consapevole (test orientativi, incontri personalizzati e incontri con le famiglie). Si realizzano anche percorsi di ri-orientamento “in itinere” in tutte le classi per verificare la coerenza tra l’indirizzo scelto e le attitudini individuali.

Orientamento in uscita

Destinatari: alunni ed alunne classi del secondo biennio e del monoennio finale .

Finalità - Coinvolgere gli studenti in attività che li aiutino a riflettere sul proprio percorso formativo e ad

operare per tempo e in maniera consapevole la scelta sul proseguimento o meno degli studi; - Favorire una continuità tra la scuola, l'università e il mondo del lavoro. Obiettivi - Permettere un’adeguata riflessione sul proprio percorso formativo; - Riflettere sui propri interessi; - Far emergere e valorizzare le attitudini personali: - Vagliare le competenze raggiunte; - Acquisire la capacità di reperire informazioni ed autorientarsi; - Adeguare la propria preparazione al tipo di scelta futura effettuata; - Operare una scelta motivata del percorso formativo sia in ambito lavorativo che nel proseguire gli

studi

Attività Si organizzano esperienze di Alternanza Scuola-Lavoro ed incontri con personale

qualificato (sia del mondo universitario, sia di quello professionale e produttivo), prendendo in

considerazione tutte le iniziative intraprese dal M.I.U.R., dalla Provincia, dalla Camera di

Commercio per l’Industria, l’Artigianato e l’Agricoltura di Terni e da altri Enti ed instaurando

relazioni fattive con l'Università ed il mondo del lavoro.

In particolare, si organizzano incontri con esperti dei centri per l’impiego, dei centri di formazione

professionale, di associazione di categoria, del mondo dell’imprenditoria e degli studi professionali.

Si effettua una visita virtuale guidata attraverso Internet sui siti delle diverse sedi universitarie.

Si consegna la Guida all’Università e altro materiale, anche informatico che perverrà alla scuola.

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Si diffondono, inoltre, i comunicati e il materiale pubblicitario inviato a scuola dalle Facoltà

universitarie e dai corsi dell’alta formazione artistica onde favorire la conoscenza degli Atenei e la

partecipazione alle Giornate dell’orientamento universitario che è giustificata dalla scuola

fino ad un massimo di tre giorni previa presentazione di un modulo o attestato di frequenza

rilasciato dalla sede universitaria.

Si organizzano corsi di preparazione ai test universitari in orario extracurricolare.

Tutte le attività sono programmate in sede di Consiglio di Classe e di Collegio Docenti: - giornate di orientamento informativo organizzate sia presso la sede scolastica che presso le

università - attività di orientamento formativo scaturite da progetti realizzati in collaborazione con le

Università - partecipazione singola o di gruppo ad attività di approfondimento e a stage organizzate da enti ed

istituzioni - uso di Internet per il reperimento delle informazioni utili all’auto-orientamento - attività specifiche rivolte agli studenti che vogliono inserirsi nel mondo del lavoro ed incontri con

i rappresentanti delle professioni. Ogni Consiglio di classe, in base al curricolo e alle schede di orientamento raccolte potrà formulare delle proposte di istituzioni con le quali stilare protocolli d’intesa o semplici collaborazioni. Si ritiene comunque preferibile scegliere le sedi universitarie più vicine al nostro territorio. Tutti i docenti del consiglio di classe possono essere coinvolti nelle attività di orientamento secondo le proprie competenze o il proprio orario di servizio. Tutti faranno comunque riferimento ad un docente d’indirizzo individuato dal consiglio di classe. CONTINUITÀ Alla luce della obbligatorietà del primo e secondo anno di scuola media superiore, risulta quanto mai necessario e opportuno garantire il principio della continuità tra i vari ordini di scuola, nel tentativo di limitare gli insuccessi scolastici. Per perseguire tale scopo si adotteranno strumenti operativi individuati dai singoli docenti nelle riunioni disciplinari. In particolare nelle prime classi verranno utilizzati i seguenti materiali:

- questionario informativo sull’orientamento; - test d'ingresso per l'area linguistico-espressiva; - test d'ingresso per l'area tecnico-scientifica; - adozione di strategie per consolidare il metodo di studio.

Tali strumenti si considerano delle valide risorse fruibili da tutti gli indirizzi. Esse potranno essere utilizzati all’inizio dell’anno scolastico e dovranno coinvolgere l’intero consiglio di classe, in particolare verrà proposto il modulo sulle tecniche di studio che è volto a potenziare gli obiettivi didattici trasversali. I vari test d’ingresso saranno seguiti da interventi di recupero, sostegno e/o approfondimento. Ad una attenta analisi della realtà scolastica si può notare come il principio della continuità non riguardi solo la fase di passaggio dalla scuola media inferiore a quella superiore, ma interessi anche il passaggio dal primo al secondo biennio, momento in cui si verifica un alto tasso di abbandono scolastico; anche in questo contesto, per contrastare l’insuccesso scolastico si attiveranno opportuni interventi di sostegno e consolidamento.

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3.3 - ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

La nostra scuola, oltre a fornire una preparazione utile al proseguimento degli studi, ha cura di orientare i propri studenti al mondo del lavoro, proponendo corsi e attività, organizzati in modo integrato con Enti, pubblici e privati, Associazioni di categoria e singole aziende, di volta in volta selezionati in base alle specifiche competenze previste dall’indirizzo di studio prescelto. Tali opportunità costituiscono la premessa per una scelta post-diploma consapevole e cosciente dei nostri studenti, in linea con le vocazioni e le possibilità occupazionali del territorio.

A tal fine, sono state attivate nel tempo alcune Convenzioni con enti e istituzioni (Soprintendenza per i Beni Storico Artistici ed Etnoantropologici dell’Umbria, Associazione per disabili Marco Polo, Cenacolo Aurelio De Felice di Torre Orsina) e Collaborazioni periodiche con alcuni soggetti particolarmente utili e, nello stesso tempo, interessati alla formazione professionale dei nostri ragazzi (Comune di Terni, Provincia di Terni, Centri di Formazione Professionale della Provincia di Terni, Centro per l’impiego, Camera di Commercio per l’Industria, l’Artigianato e l’Agricoltura, Confcommercio – Iter, Confartigianato - Ass. fra gli Artigiani della Provincia di Terni, Ecipa Umbria – C.N.A. Perugia, Associazione Artigiani – Cnipa, Università degli Studi di Perugia, Fondazione Cassa di Risparmio)

La scuola promuove negli alunni l’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del

lavoro, realizzando attività a forte valenza formativa per gli studenti dai quindici ai diciotto anni

come stages ovvero esperienze di tipo lavorativo presso aziende, enti pubblici e privati nella forma

dell’Alternanza scuola lavoro che prevede il calarsi di questa esperienza nel curricolare: tutti gli

studenti nel corso dell’anno scolastico svolgono ad esempio un monte ore in alternanza presso un

luogo di lavoro connesso con il proprio indirizzo di studio sulla base di una convenzione stilata tra

la scuola e il soggetto ospitant,e con l’assenso della famiglia e sulla base di un progetto formativo

che incide sulla valutazione e sul credito finale dello studente; Tirocini internazionali in

collaborazione con Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura che si svolgono nel

periodo estivo per gli studenti in aziende a valenza internazionale per il potenziamento della

competenza linguistica oltre che professionale; Progetti e concorsi con simulazione

d’impresa come A scuola d’Impresa che prevede un forte impegno del consiglio di classe e la

presenza a scuola di esperti del mondo del lavoro e dell’economia; Attività di produzione

artistica su commissione di esterni come la realizzazione di scenografie teatrali e la produzione di

oggettistica e di complementi di arredo. La scuola promuove, inoltre, negli alunni l’acquisizione di competenze informatiche - ovvero conoscenze di carattere trasversale utili sia al proseguimento degli studi che all’avvio al mondo del lavoro - sia nello svolgimento delle attività curricolari, come previsto dai programmi ministeriali, sia attraverso corsi extracurricolari, finalizzati all’acquisizione e al potenziamento di competenze relative anche agli specifici ambiti tecnico-professionali ( AutoCad, Fotoritocco, 3D etc.) Attraverso la formazione d’indirizzo artistico, l’uso delle tecnologie informatiche e l’interazione programmatica col mondo esterno, si favorisce l’acquisizione di metodologie e procedure tipiche dei vari settori professionali e si tende a sviluppare nello studente l’autostima, la capacità di lavorare in gruppo e, in prospettiva, l’auto-imprenditorialità.

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PROGETTI INNOVATIVI DI ALTERNANZA AI SENSI DELLA LEGGE 13 LUGLIO 2015 N. 107 Art.33. Al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti, i percorsi di alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, sono attuati, [OMISSIS], nei licei, per una durata complessiva di almeno 200 ore nel triennio. Le disposizioni del primo periodo si applicano a partire dalle classi terze attivate nell'anno scolastico successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della presente legge. I percorsi di alternanza sono inseriti nei piani triennali dell'offerta formativa. Art. 34. All'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, dopo le parole: «ivi inclusi quelli del terzo settore,» sono inserite le seguenti: «o con gli ordini professionali, ovvero con i musei e gli altri istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali, nonché con enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale o con enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI,». Art.35. L'alternanza scuola-lavoro può essere svolta durante la sospensione delle attività didattiche secondo il programma formativo e le modalità di verifica ivi stabilite nonché con la modalità dell'impresa formativa simulata. Il percorso di alternanza scuola-lavoro si può realizzare anche all'estero. Art. 36. All'attuazione delle disposizioni di cui ai commi 34 e 35 si provvede nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

OBIETTIVI GENERALI 1. attuare modalità di apprendimento flessibili e

equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica;

2. arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;

3. favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali;

4. realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile che consenta la partecipazione attiva dei soggetti esterni nei processi formativi;

5. correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio;

6. Far apprendere tecniche e metodologie utilizzate nel mondo del lavoro;

7. Favorire l’incontro dello studente con possibili futuri datori di lavoro, o figure di professionisti che incrementino nello studente lo stimolo a fare impresa.

OBIETTIVI DISCIPLINARI

1. L’ACQUISIZIONE E LO SVILUPPO DI SAPERI TECNICO-PROFESSIONALI DEL SETTORE DI STUDIO IN CONTESTI LAVORATIVI (SAPER FARE)

2. L’ACQUISIZIONE DI COMPETENZE RELAZIONALI, COMUNICATIVE ED ORGANIZZATIVE (SAPER ESPRIMERE, COMUNICARE E INTERAGIRE CON IL MONDO ESTERNO - DISCIPLINE AREA LINGUISTICA ED ECONOMICA)

3. LA SOCIALIZZAZIONE NELL’AMBITO DELLA REALTÀ LAVORATIVA (SAPER ESSERE)

4. L’UTILIZZO EFFICACE DI ESPERIENZE LAVORATIVE ALL’INTERNO DEL PERCORSO SCOLASTICO E FORMATIVO

5. LA RIMOTIVAZIONE DI STUDENTI IN DIFFICOLTÀ, FAVORENDO LA PROSECUZIONE NELL’ITER SCOLASTICO E FORMATIVO

6. L’ACQUISIZIONE E LO SVILUPPO DI CONOSCENZE, COMPETENZE E CAPACITÀ PROGETTUALI PER L’INSERIMENTO PROFESSIONALE

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ALTRI EVENTUALI OBIETTIVI PROGETTUALI Nostro intento è quello di promuovere l’autostima e la voglia di “inventare” e di “intraprendere” su basi creative ma nello stesso tempo scientifiche favorendo, lo sviluppo della capacità di orientarsi e di sostenere scelte motivate e in prospettiva, l’auto-imprenditorialità attraverso tre momenti: 1. l’idea progettuale – 2. l’incontro con un’azienda giovane portatrice di modelli di riferimento -3. un minimo di formazione di tipo economico-aziendale che porti ad una valutazione di mercato. Per raggiungere questi obiettivi, si ritiene utile: promuovere una metodologia centrata sull’esperienza di laboratorio e in contesti reali;

favorire la conoscenza del contesto lavorativo, delle sue dinamiche, dei ruoli;

ricercare l’integrazione dei saperi e l’acquisizione metodi attivi, quali il problem solving; Alcuni ambiti lavorativi del campo artistico sono ancora poco definiti dal punto di vista professionale, cosa che, tra l’altro, costituisce un ostacolo nella ricerca dei soggetti ospitanti o partner. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di preziosi esperti in settori poco esplorati ma proprio per questo non facilmente ricollocabili all'interno delle tipologie del lavoro standard. La constatazione induce ad una duplice riflessione: per "orientare" al mondo del lavoro è necessario in primo luogo valutare le attitudini e i bisogni degli studenti, ma anche cogliere gli aspetti più innovativi e sostenibili in senso globale del lavoro dei creativi; se infatti gli esperti di settore e l'informazione insistono sulla necessità di essere "creativi", a volte non esistono neanche le nomenclature (e di conseguenza neanche specifici albi professionali), relativi a professioni come quelle del fotografo, del grafico, del video maker, del designer, del decoratore o del restauratore. Nel nostro territorio si trovano attualmente interessanti esempi di Start-up che richiedono la volontà di uscire dai soliti schemi “accademici” e di orientarsi verso le nuove idee imprenditoriali. Per quanto riguarda il Liceo Artistico, quindi, tenendo conto dell’allargamento di ambienti esperenziali previsto dalla L. 107/15 luglio 2015 (artt. 33-44) come contesti di Alternanza scuola lavoro , si è proceduto a selezionare proposte di collaborazione pervenute da enti e associazioni del territorio con ricaduta nello specifico ambito di studio oppure a ricercare sinergie territoriali sulla base di progetti interni come nel caso del Progetto “Adotta un quartiere”. Ogni consiglio di classe ha pertanto ricercato tutte le esperienze valutate più consone alla formazione degli allievi attraverso la modalità dell’apprendimento in contesti reali, anche se in alcuni casi non è ancora possibile quantificare il monte ore complessivo di tali attività. La scansione temporale delle attività è dunque relativa alle singole iniziative esterne, ovvero, nel caso di progetti interni o dell’impresa simulata, può svolgersi per l’intero anno scolastico. In generale, comunque, si tenderà a concentrare l’attività in 7-10 giorni con interruzione dell’attività didattica ordinaria e con prosecuzione poi in singole giornate o pomeriggi fino al raggiungimento del monte ore previsto.

Si metterà in atto la peer education e si rinforzerà la comunicazione tra docenti e alunni con attività di teletutoring

Sarà utilizzata la modulistica MIUR già in uso dal 2005 prevedendo una Convenzione tra la Scuola e il Soggetto Esterno, un Progetto formativo tra i due precedenti soggetti, la famiglia e il ragazzo; un Registro delle presenze, un attestato di frequenza da parte del soggetto ospitante, una scheda di valutazione firmata dal tutor esterno e dal tutor scolastico e una certificazione finale con le competenze acquisite che permetterà agli alunni di acquisire crediti.

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PROGETTI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO DEL LICEO ARTISTICO: AS 2015-2016

1. “TERNITÀ” MOSTRA DI CARLO STEINER PRESSO PALAZZO PRIMAVERA - ALLESTIRE COMUNICARE E FRUIRE DI UN EVENTO ARTISTICO CONTEMPORANEO IN UNO SPAZIO PUBBLICO DELLA CITTÀ (CLASSI 3^A- 4^A Arti Figurative, 3^B Audiovisivo e multimediale, 4^C Grafica)

2. IMPRESA SIMULATA PER IL DESIGN CON SIMULATORE CONFAO – MIUR (CLASSE 3^D Indirizzo Design)

3. “LE PIETRE E I CITTADINI” PERCORSO DI RICERCA AZIONE SUL TEMA DELLA CITTÀ PROPOSTO DALL’ASSOCIAZIONE ITALIA NOSTRA

Classi 3^D Architettura e ambiente - 4^D Architettura e ambiente – 5^A Architettura e ambiente e Arti Figurative, 5^B Audiovisivo e multimediale: “Adotta un quartiere”( il quartiere S. Lucio a Terni)

Classe 3^C Audiovisivo e multimediale: “Retake Terni” – abbelliamo la città

CLASSE 5^A Architettura e Ambiente e Arti Figurative: AMELIA E LE “LOGGE DI PIAZZA”. CONOSCENZA, TUTELA E VALORIZZAZIONE

4. LEZIONI DI ANIMAZIONE, CINEMA, FOTOGRAFIA E TEATRO – INCONTRI FORMATIVI A SCUOLA (CLASSI 3^B, 3^C, 4^B, 5^B Audiovisivo e multimediale)

5. SCUOLA E CINEMA. LABORATORI INTENSIVI CON ESPERTI DEL SETTORE AUDIOVISIVO (CLASSI 3^B, 3^C, 4^B, Audiovisivo e multimediale)

6. LEZIONI E WORKSHOP IN BCT: AMORE E PSICHE AL TEMPO DI FACEBOOK (CLASSI 3^A Arti figurative, 4^B–5^B Audiovisivo e multimediale)

7. LEZIONI D’AULA E STAGE LAVORATIVI IN ORARIO SCOLASTICO ( CLASSI 3^D e 4^ A indirizzo Architettura; 4^ C Grafica; 4^D indirizzo Design)

8. CORSO DI FORMAZIONE PER LA STAMPANTE 3D con esperti della RapidLAB 3D s.a.s di Perugia (CLASSI 3^D – 4^D – 5^C INDIRIZZO DESIGN)

9. TIROCINI ESTIVI FACOLTATIVI NELLE MORE DELLA L. R.

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MOBILITA’ STUDENTESCA INTERNAZIONALE INDIVIDUALE Stralcio della Nota Prot.843 del 10 aprile 2013 recante le "Linee di indirizzo sulla mobilità studentesca internazionale individuale"

Esperienze di studio o formazione all' estero degli alunni italiani Le esperienze di studio o formazione compiute all'estero dagli alunni italiani appartenenti al sistema di istruzione e formazione, per periodi non superiori ad un anno e da concludersi prima dell'inizio del nuovo anno scolastico, sono valide per la riammissione nell'istituto di provenienza e sono valutate ai fini degli scrutini, sulla base della loro coerenza con gli obiettivi didattici previsti dalle Indicazioni Nazionali dei Licei, dalle Linee Guida degli Istituti Tecnici e Professionali e dagli Accordi sulla Istruzione e Formazione Professionale siglati in sede di Conferenza Stato-Regioni (cfr. Art. 192, comma 3 del Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297 e Nota della Direzione Generale Ordinamenti Scolastici prot. 2787 del 20 aprile 2011, Titolo V). Considerato il significativo valore educativo delle esperienze compiute all'estero, che ovviamente non vanno computate come periodi di assenza dalla frequenza scolastica, le istituzioni scolastiche sono invitate a facilitare tali esperienze e a definire, nel caso di studenti con "giudizio sospeso" in qualche materia, procedure idonee a pervenire allo scrutinio finale prima della partenza per il soggiorno di studio o formazione all' estero. Nel far presente che appare opportuno escludere dall'effettuazione di esperienze all'estero gli alunni frequentanti l'ultimo anno dei corsi di studio, in quanto preparatorio agli Esami di Stato, è evidente che, per la buona riuscita, risultano fondamentali sia la proficua collaborazione fra scuola italiana, scuola straniera, famiglie e studenti sia la definizione di azioni di sostegno, monitoraggio, valutazione e valorizzazione di tali esperienze. Piano di apprendimento e personalizzazione E' importante essere consapevoli che partecipare ad esperienze di studio o formazione all'estero significa mettere alla prova risorse cognitive, affettive e relazionali riconfigurando valori, identità, comportamenti e apprendimenti. Essere "stranieri" in una famiglia e in una scuola diverse dalle proprie contribuisce a sviluppare competenze di tipo trasversale, oltre a quelle più specifiche legate alle discipline. Imparare a leggere e a utilizzare altri codici, saper riconoscere regole e principi diversi, imparare ad orientarsi al di fuori del proprio ambiente umano e sociale utilizzando "le mappe" di una cultura altra esigono un impegno che va ben oltre quello richiesto dalla frequenza di un normale anno di studio. Un corretto piano di apprendimento progettato dal Consiglio di classe - in linea con quanto previsto dall'autonomia scolastica' e dalle Indicazioni Nazionali dei Licei, dalle Linee Guida degli Istituti Tecnici e Professionali e dagli Accordi sulla Istruzione e Formazione Professionale siglati in sede di Conferenza Stato-Regioni - deve essere basato sulla centralità dell'alunno e quindi tenere presente lo sviluppo di conoscenze disciplinari (in Italia e all'estero), ma anche e soprattutto lo sviluppo di nuove competenze, capacità trasversali e nuovi atteggiamenti […] E' importante che venga definito un monitoraggio a distanza e vengano fissate scadenze per l'aggiornamento delle informazioni, per dare il senso della serietà di un impegno reciproco e per contribuire alla crescita dello studente attraverso l'assunzione della responsabilità individuale. […] Oltre alle conoscenze e competenze disciplinari, gli istituti dovrebbero essere incoraggiati a valutare e a valorizzare gli apprendimenti non formali ed informali, nonché le competenze trasversali acquisite dagli studenti partecipanti a soggiorni di studio o formazione all'estero. Questa forma di valutazione favorirebbe una connessione tra scuola e mondo del lavoro a vantaggio degli studenti nell' ambito di un sistema nazionale di certificazione delle competenze, anche attraverso l'individuazione e la validazione degli apprendi menti non formali e informali (cfr. D.L.vo n.13 del 16 gennaio 2013). Per esperienze di mobilità nei Paesi Europei va ovviamente incoraggiato l'uso dei dispositivi previsti dalla Unione Europea (es. Europass Mobility).

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3.4 - PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA CURRICOLARE ED EXTRACURRICOLARE

La programmazione d’Istituto, dei Consigli di classe e dei singoli docenti tiene conto delle

finalità generali, educative e didattiche presenti nel POF.

Tutte le programmazioni si atterranno ai seguenti principi: analiticità trasparenza semplicità argomentativa e lessicale concretezza organizzativa e didattica

La programmazione individuale viene redatta secondo il seguente percorso:

analisi della situazione iniziale (prerequisiti) obiettivi educativi e didattici in termini di conoscenze, abilità e competenze contenuti disciplinari essenziali ed omogenei, in coerenza con i vari indirizzi metodi e strategie tempi di attuazione criteri e metodi di verifica e valutazione risorse umane e finanziarie necessarie

L'attività didattica potrà articolarsi attraverso:

lezioni frontali lezioni-dibattito problem solving ricerca-approfondimento lavoro di gruppo progetti pluridisciplinari progetti mirati alla prevenzione del disagio, al recupero per gli alunni in difficoltà di

apprendimento, alla coesione e socializzazione del gruppo-classe.

Tutte le attività di programmazione sono ispirate ai seguenti criteri generali: la progettazione delle attività a livello di Istituto, di Consiglio di classe e di singolo

insegnante avviene di norma entro i primi due mesi di scuola; le diverse attività devono avere uno sviluppo temporale che eviti sovraccarichi nella fase

finale; il numero dei progetti sia di carattere disciplinare che pluridisciplinare deve essere limitato,

al fine di ottimizzare il tempo-scuola effettivo; tutte le strumentazioni multimediali, informatiche, bibliografiche, scientifiche e tecniche a

disposizione devono essere valorizzate ed opportunamente utilizzate; i progetti devono prevedere la produzione di materiali documentativi: elaborati grafici o

testuali, monografie, opere, manufatti, relazioni ecc. la didattica, in particolare per i progetti e le attività integrative, è sottoposta a monitoraggio

nel corso e alla fine dell'anno scolastico per valutarne gli effetti in termini di: trasparenza, ottimizzazione, effettiva ricaduta educativa e didattica;

i consigli di classe devono applicare i criteri di cui sopra, scegliendo opportuni percorsi disciplinari e/o pluridisciplinari, sia curricolari che extracurricolari.

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Con la programmazione annuale d’Istituto vengono definiti: 1. progetti pluridisciplinari 2. attività integrative 3. insegnamenti integrativi facoltativi

1. Progetti Pluridisciplinari

Il Consiglio di classe può elaborare un progetto curricolare e/o extracurricolare che coinvolga più discipline, nella forma di lavori di ricerca e di approfondimento, di realizzazione di manufatti, prodotti multimediali, rilievi architettonici, indagini storiche … che simulano situazioni pratiche e professionali. Per ogni progetto è prevista la figura di un coordinatore ed una programmazione specifica che indichi anche il monte ore di ciascuna disciplina volto alla realizzazione del progetto stesso.

Obiettivi: attivare esperienze che hanno funzione di orientamento; aprire al rapporto con la realtà territoriale; avvicinare a problemi concreti e sviluppare l’interesse e l’autonomia; favorire l’applicazione di metodi di insegnamento/apprendimento alternativi; puntualizzare e rafforzare gli obiettivi d’indirizzo; favorire la connessione tra i saperi e le competenze; sviluppare la capacità di lavorare in equipe e favorire l’inclusione degli alunni

diversamente abili e con bisogni educativi speciali.

Ogni progetto può prevedere: la compresenza in classe degli insegnanti coinvolti, usando, quando possibile, le ore a

disposizione; l'articolazione flessibile del gruppo classe e dell’orario delle lezioni; il coinvolgimento di più classi.

La realizzazione dei progetti pluridisciplinari si avvale delle nuove tecnologie didattiche, dei laboratori e di tutti gli strumenti didattici offerti dalla scuola (biblioteca, aule speciali …) e dal territorio. Essa si può avvalere della collaborazione di professionalità esterne alla scuola e può prevedere esperienze di alternanza scuola-lavoro, stage, tirocinio, anche in orario extracurricolare. Il progetto pluridisciplinare è relativo ad un' area tematica o ad un ambito disciplinare e comunque tale da coinvolgere il maggior numero possibile di discipline.

2. Attività Integrative

Le attività integrative sono rivolte a tutta la classe; possono essere curriculari, ovvero svolte durante le normali ore di lezione, e/o extracurriculari, ovvero al di fuori del normale orario di lezione. Esse, oltre ad arricchire e ulteriormente specializzare l’offerta formativa, coerentemente con le finalità espresse nel POF, hanno lo scopo di dare maggiore efficacia all’attività didattica ordinaria.

La loro programmazione è a carattere individuale, trasversale o d’Istituto e si deve connotare per analiticità, trasparenza, chiarezza organizzativa e concretezza didattica. Tali attività devono ispirarsi ai seguenti criteri:

- articolazione temporale in modo da evitare dannose concentrazioni di lavoro in determinati periodi;

- programmazione di norma entro i primi due mesi di scuola;

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- utilizzazione degli strumenti didattici offerti dalla scuola (aula di informatica, laboratori, biblioteca, aula audiovisivi ecc.);

- collaborazioni e collegamenti in rete con partner esterni.

Tra le attività integrative, programmate di anno in anno in base alle esigenze degli studenti e alle risorse professionali interne, si evidenziano:

- Stages presso aziende, enti locali e territoriali; - Attività di orientamento: Incontri con esperti, rappresentanti di Enti, dell’Università e del

mondo produttivo; - Concorsi a livello nazionale, regionale e provinciale; - Convegni (sia di carattere culturale che artistico professionale); - Conferenze sui linguaggi dell’arte contemporanea; - Viaggi d’istruzione e visite guidate; - Corsi che mirano all’acquisizione di competenze specifiche nell’ambito dei vari indirizzi.

La Scuola partecipa inoltre con alunni o classi a:

- progetti in rete con altre Istituzioni scolastiche anche in prospettiva europea; - progetti promossi da Enti Istituzionali; - progetti speciali d’intesa con enti territoriali; - spettacoli musicali, teatrali e proiezioni cinematografiche.

3. Insegnamenti integrativi facoltativi

La Scuola organizza Corsi integrativi facoltativi per ampliare l’offerta formativa ed approfondire tematiche inerenti il corso di studi.

Questi vengono effettuati in orario extracurricolare, tenendo conto delle esigenze degli studenti. Ogni corso è pianificato attraverso un programma, delle verifiche e una valutazione finale. Al termine delle lezioni vengono rilasciati ai partecipanti i relativi attestati che danno diritto al credito scolastico.

ATTIVITA’ ALTERNATIVE

ALL'INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

Il Collegio dei Docenti, in data 10/09/2015, in merito agli studenti non avvalentisi

dell’insegnamento della Religione Cattolica, ha deliberato per gli alunni la possibilità di scegliere tra le seguenti opzioni:

- attività didattiche formative integrative all’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”,

con particolare attenzione al tema della tutela e della valorizzazione del patrimonio

ambientale e culturale, con assistenza di personale docente;

- attività di studio e/o ricerca individuali con assistenza di personale docente;

- libera attività di studio e/o ricerca individuali senza assistenza di personale docente;

- uscita autorizzata dalla scuola nelle ore di insegnamento della Religione Cattolica.

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Il Liceo Artistico “ Metelli”, in ottemperanza a quanto previsto dalle norme in materia, (C.M. n. 61

del 18 luglio 2012; C.M. n. 316 del 28 ottobre 1987, sintetizzate nella nota MIUR del 2 marzo 2010;

CM n° 101 del 30-12-2010,) offre agli studenti che intendono avvalersi delle attività didattiche

formative alternative all’insegnamento della Religione Cattolica la possibilità di scegliere fra

diverse opzioni tematiche nell’ambito di “Cittadinanza e Costituzione” ( diritti umani, educazione

alla salute, scrittura creativa e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale)

Tali opzioni sono state pensate sia per garantire ai ragazzi una scelta che rispondesse ai loro

interessi personali, sia per rispettare il criterio della valenza educativa delle attività proposte.

Come richiesto o suggerito dalle norme, si tratta, infatti, di offrire ai ragazzi la possibilità di

svolgere attività non direttamente identificabili come attività disciplinari ma comunque di forte

valenza formativa, in coerenza con le finalità e gli obiettivi della scuola.

I docenti incaricati dell’attività alternativa all’insegnamento della Religione Cattolica hanno gli

stessi diritti e doveri dell’insegnante di Religione, pertanto fanno parte della componente docente

nel Consiglio di Classe e partecipano alle valutazioni periodiche e finali solo per gli alunni che si

sono avvalsi dell’attività alternativa all’IRC. Come previsto per l’insegnamento della Religione

Cattolica, in luogo di voti in decimi e di esami, viene redatta a cura del docente e comunicata alla

famiglia una speciale nota, da consegnare unitamente alla scheda personale di valutazione,

riguardante l’interesse con il quale l’alunno ha seguito l’insegnamento e il profitto che ha

raggiunto.

I percorsi prevedono 33 ore annue con la presenza di un docente e si prevede la valutazione finale

degli studenti.

METODOLOGIA CLIL

La Riforma della Scuola Secondaria di secondo grado, con riferimento all’articolo 6, comma 2 del

Regolamento emanato con Decreto del Presidente della Repubblica n. 89/2010 introduce nei Licei

l’insegnamento di discipline non linguistiche (DNL) in lingua straniera secondo la metodologia

CLIL .

Il CLIL è l’ insegnamento di una disciplina non linguistica (DNL) in Lingua Straniera, nel nostro

caso in Inglese. In sintesi ha come obiettivi:

aumentare le competenze comunicative linguistiche e quelle disciplinari

offrire una maggiore motivazione allo studio

acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro

favorire la mobilità nell’istruzione e nel lavoro

creare la base per il LLL

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Le scelte metodologico- didattiche mirano a:

1. Eliminare le difficoltà di approccio alla LS (competenze linguistiche gestibili), impiegando

strutture e lessico dal semplice al complesso

2. Semplificare i contenuti della disciplina veicolata (nuclei disciplinari fondamentali)

3. Favorire l’interazione attraverso una comunicazione non stereotipata che miri all’autenticità

della formazione

4. Assicurare le condizioni per il successo del percorso integrato

5. Coinvolgere attivamente lo studente (lezione partecipata)

6. Far acquisire un metodo di studio efficace

7. Apprendere ad apprendere

Nell'Istituto vi sono pochi docenti in possesso del profilo CLIL ed alcuni docenti in corso di

formazione linguistica e disponibili a completare il percorso con la formazione metodologica. Si

propone pertanto un'organizzazione basata sullo sviluppo di progetti interdisciplinari in lingua

straniera nell'ambito del Piano dell'Offerta Formativa, che si avvalgano di strategie di

collaborazione e cooperazione all'interno del Consiglio di classe, organizzati con la sinergia tra

docenti di disciplina non linguistica, il docente di lingua straniera e, ove presenti, il conversatore di

lingua straniera e eventuali assistenti linguistici.

Resta inteso che gli aspetti formali correlati alla valutazione rimangono di competenza del docente

di disciplina non linguistica. La DNL veicolata in lingua straniera costituirà oggetto d'esame nella

terza prova scritta e nella prova orale come di seguito precisato:per la TERZA PROVA SCRITTA

la scelta della tipologia e dei contenuti da parte della Commissione terrà conto della modalità con le

quali l'insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera tramite metodologia CLIL

è stato attivato, secondo le risultanze del documento del Consiglio di classe di cui all'articolo 5,

comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998 n. 323. Nella PROVA ORALE,

per la disciplina non linguistica, il cui insegnamento sia stato effettuato con la metodologia CLIL, il

colloquio potrà accertare anche in lingua straniera le competenze disciplinari acquisite, qualora il

relativo docente venga a far parte della Commissione di esame in qualità di membro interno

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3.5 - VERIFICA E VALUTAZIONE

Verifica: strumenti e tempi In tema di strumenti di verifica, lasciando ai singoli Docenti la scelta specifica, vengono definite le seguenti modalità: a) Verifica di partenza: effettuata all'inizio dell' a.s. consiste in questionari chiusi o aperti, prove

scritte non strutturate o strutturate, colloqui ecc., per una valutazione diagnostica iniziale. Verifica formativa: effettuata preferibilmente, al termine delle singole unità didattiche, consiste in: Interrogazioni brevi orali; Questionari oggettivi di profitto, sia aperti sia chiusi; Prove scritte non strutturate; Prove scritte strutturate

b) Verifica sommativa intermedia e finale: consiste in interrogazioni orali approfondite, aventi per oggetto argomenti complessi e comprendenti, ove opportuno, tematiche interdisciplinari; prove scritte, grafiche e pratiche in classe a carattere riepilogativo di unità didattiche e di blocchi tematici, per accertare il raggiungimento, da parte degli alunni, degli obiettivi minimi di conoscenza prefissati, ma anche, i livelli di approfondimento.

c) Verifiche comuni per classi parallele: strumenti di monitoraggio degli esiti dell’apprendimento dei vari ambiti disciplinari, per valutare il raggiungimento degli obiettivi e attivare eventuali azioni di miglioramento del contesto e della prassi didattica.

La verifica scritta dovrà tenere conto delle seguenti esigenze e criteri: Nella stessa settimana non potranno essere programmati, di norma, più di cinque compiti

in classe e comunque non più di due compiti in classe al giorno. L'effettuazione delle prove sarà annunciata di norma con almeno 8 giorni di anticipo, mediante annotazione, sul Registro di Classe;

I compiti in classe dovranno essere corretti, classificati e sottoposti alla presa d'atto da parte degli alunni entro 15 giorni dall'effettuazione e comunque prima dell'effettuazione della prova scritta successiva;

Il voto assegnato agli alunni dovrà essere comunicato in maniera esplicita subito dopo ogni prova scritta e orale.

Valutazione Per quanto riguarda la valutazione si propone quanto approvato dal Collegio dei Docenti. I punti proposti e condivisi sono i seguenti: a) Definire per la valutazione diagnostica semplice (interrogazioni orali tradizionali e prove di

compito in classe, volte alla pura e semplice misurazione del profitto) il numero minimo di verifiche sommative periodiche per trimestre/pentamestre che deve essere di: - almeno due/tre verifiche per discipline con un voto (orale, scritto, grafico, pratico)

- almeno due/tre verifiche per tipologia, per discipline con due voti. b) Potenziare la valutazione diagnostica formativa (volta a valutare l'iter di apprendimento).

Gli strumenti, scelti liberamente dai Docenti, devono comunque garantire: chiarezza dei quesiti e oggettività di proposta.

c) Puntualizzare la valutazione sommativa, sia intermedia sia finale, destinata a: verificare il raggiungimento, da parte degli alunni, degli obiettivi minimi di conoscenza

fissati nelle riunioni disciplinari ed in quelle dei singoli Consigli di Classe; verificare le procedure, l’efficacia e gli obiettivi di insegnamento (verificare gli obiettivi); concretizzare le operazioni di scrutinio e di valutazione intermedia in un giudizio semplice,

ma esplicito per quanto riguarda il livello di impegno, di partecipazione e di preparazione raggiunto dall'alunno.

d) Elaborare griglie di valutazione coerenti con i criteri generali e omogenee per tipologia di verifica e ordine di classe, compatibilmente con la specificità di ogni situazione didattica e la relativa programmazione dei CdC.

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Numero verifiche e Tipologia Voto As 2015-2016

(CD 30.09.2015)

Discipline Tipologia Voto Scrutinio intermedio

Numero prove I periodo II periodo

Lettere italiane Voto Scritto e Voto Orale

Scritto: 2 Orale: 2 (di cui 1 anche scritta)

Scritto: 3 Orale: 3 (di cui 1 anche scritta)

Storia-Geografia (biennio) Voto unico Orale 2 (di cui 1 anche scritta)

3 (di cui 1 anche scritta)

Storia (triennio) Voto unico Orale

A050:2 (di cui 1 anche scritta)

A037: 2 (di cui 1 anche scritta)

A050: 3 (di cui 1 anche scritta)

A037: 2 (di cui 1 anche scritta)

Filosofia Voto unico Orale 2 (di cui 1 anche scritta) 2 (di cui1 anche scritta) Lingua inglese Voto unico Orale 2 orali, 2 scritte 2 orali, 3 scritte

Matematica

Voto unico Orale

Biennio: 1Orali, 2Scritte Triennio: 2(di cui 1

orale)

Biennio: 2Orali, 3Scritte

Triennio: 3(di cui 1 orale)

Fisica Voto unico Orale 2 (di cui 1 orale) 3 (di cui 1 orale) Scienze naturali Voto unico Orale 2 3 Chimica Voto unico Orale 2 3

Scienze motorie Voto unico Pratico

2 2

Storia dell’arte Voto unico Orale 3 (di cui 1 scritta) 3 (di cui 1 scritta)

Discipline geometriche Voto unico Grafico 2 Grafiche 3 Grafiche

Discipline grafiche e pittoriche

Voto unico Grafico

2 Grafiche 3 Grafiche

Discipline plastiche e scultoree

Voto unico Pratico

2 Pratiche 2 Pratiche

Laboratorio artistico (primo biennio)

Voto unico Pratico

1 per ciascun indirizzo artistico

1 per ciascun indirizzo artistico

Discipline progettuali di architettura e ambiente

Voto unico Scritto-Grafico

2 Scritto-grafiche

3 Scritto-grafiche

Laboratorio di architettura Voto unico Pratico

2 Pratiche 2 Pratiche

Discipline progettuali del design

Voto unico Scritto-Grafico

2 Scritto-grafiche 3 Scritto-grafiche

Laboratorio del design Voto unico Pratico

2 Pratiche 2 Pratiche

Discipline audiovisivo e multimediale

Voto unico Scritto-Grafico

2 Scritto-grafiche

2 Scritto- grafiche Monoennio: 3Scritto- grafiche

Laboratorio audiovisivo e multimediale

Voto unico Grafico-Pratico

2 Grafico-pratiche

2 Grafico-pratiche

Discipline grafiche Voto unico Grafico-Pratico

2 Grafico-pratiche 3 Grafico-pratiche

Laboratorio di grafica Voto unico Grafico-Pratico

2 Grafico-pratiche 3 Grafico-pratiche

Discipline pittoriche (triennio_ Arti Figurative)

Voto unico Grafico

2 Grafiche

3 Grafiche

Laboratorio della figurazione

Voto unico Pratico

2 Pratiche

3 Pratiche

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Validità dell’anno scolastico L’art. 14 c.7 del DPR 122/09 sulla valutazione recita: “A decorrere dall’anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo.” In riferimento alla norma sopra richiamata ed alla CM 95 del 24/10/2011, il Collegio dei Docenti nella seduta del 30.09.2015 ha deliberato i seguenti criteri di deroga al limite previsto per la validità dell’anno scolastico:

assenze continuative per motivi di salute di durata non inferiore a 5 gg, documentate con certificato medico: gravi patologie, ricoveri ospedalieri e simili;

assenze ricorrenti per motivi di salute a causa di gravi e/o croniche patologie, documentate con certificato medico;

assenze documentate per gravi motivi di famiglia di durata non inferiore a 10 gg: trasferimenti anche temporanei, rientri inderogabili al paese di origine, lutti, alunni nomadi, giostrai, gravi motivi di salute (attestati da certificato medico) di un familiare entro il secondo grado;

ingresso posticipato e uscita anticipata per motivi di trasporto autorizzati dal Dirigente (sulla base degli orari ufficiali dei mezzi pubblici); assenze, ingressi posticipati e uscite anticipate dovuti a scioperi o ritardi dei mezzi di trasporto (esclusivamente per gli studenti pendolari);

assenze connesse con l’espletamento di attività esterne adeguatamente documentate svolte nell’ambito della formazione culturale e professionale, dell’orientamento, della pratica sportiva agonistica, lavorative (concorsi, esami, prove selettive, gare, stage e tirocini, scambi culturali, corsi, eventi, convegni …);

assenze per adesione a scioperi e manifestazioni di particolare rilevanza sociale (previa delibera del CD per ogni specifico evento)

assenze, ritardi, uscite anticipate fatte da alunni in situazione di handicap, per i quali è stato redatto un Progetto Orario Personalizzato;

assenze fatte per adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo;

assenze per donazione di sangue; assenze per terapie programmate.

La documentazione attestante la sussistenza di tali deroghe deve essere consegnata alla scuola tempestivamente, entro i successivi 7 giorni rispetto al termine della assenza, se di carattere episodico; se invece relativa a condizioni continuative, deve pervenire contestualmente al loro delinearsi e comunque non oltre il 30 maggio.

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Valutazione del comportamento Assumendo come finalità interdisciplinare, quale fondamento e fine ultimo di ogni attività didattica, la formazione di un’etica della responsabilità, del rispetto degli altri e di un corretto esercizio della libertà, allo scopo di facilitare la valutazione del comportamento, si adotta la seguente griglia:

INDICATORI DESCRITTORI PUNTI

RISPETTO DELLE REGOLE:

- norme di convivenza civile - norme del Regolamento di Istituto - disposizioni organizzative e di sicurezza

Evidenzia ripetuti episodi di inosservanza delle regole, anche sanzionati con richiami verbali e/o scritti 6

Non sempre rispetta le regole (violazioni sporadiche e non gravi) 7

Rispetta sostanzialmente le regole 8

Rispetta le regole in modo attento e consapevole 9

Rispetta le regole in modo scrupoloso, maturo e consapevole 10

PARTECIPAZIONE:

- partecipazione al dialogo educativo - motivazione ed interesse - sensibilità culturale - impegno

Atteggiamento spesso scorretto rispetto al normale svolgimento dell'attività scolastica, nei confronti dei compagni e del personale scolastico; adempimento delle consegne scolastiche non sempre regolare.

6

Assume un atteggiamento non del tutto corretto rispetto al normale svolgimento dell'attività scolastica, nei confronti dei compagni e del personale scolastico; adempimento delle consegne scolastiche abbastanza regolare.

7

Assume un atteggiamento sostanzialmente corretto ma poco attivo rispetto al normale svolgimento dell'attività scolastica, nei confronti dei compagni e del personale scolastico; adempimento delle consegne scolastiche generalmente regolare.

8

Partecipa attivamente, assume ruoli attivi e collabora con compagni ed insegnanti e con il personale scolastico; adempimento delle consegne scolastiche regolare,

9

Assume ruoli positivi e propositivi e collabora con compagni ed insegnanti e con il personale scolastico; adempimento delle consegne scolastiche regolare,

10

REGOLARE FREQUENZA *:

- assenze - ritardi - uscite anticipate * non vanno considerate mancanze le assenze in deroga

Compie assenze e ritardi frequenti e/o strategici (assenze oltre il 12% del monte ore totale del I /II periodo 6

Frequenta in modo non sempre costante, talvolta fa assenze strategiche (assenze fino al 12% del monte ore totale del I /II periodo) 7

Frequenta in modo regolare (assenze fino al 9% del monte ore totale del I /II periodo) 8

Frequenta in modo assiduo (assenze fino al 6% del monte ore totale del I /II periodo ) 9

Frequenta in modo assiduo e puntuale (assenze fino al 3% del monte ore totale del I /II periodo) 10

*Si vedano i criteri di deroga come da delibera del CD del 30/09/2015 in merito alla Validità dell’anno scolastico con riferimento al Liceo Artistico. Corrispondenza punti-voto: PUNTI 29-30: VOTO 10; PUNTI 26-28: VOTO 9; PUNTI 23-25: VOTO 8; PUNTI 20-22: VOTO 7; PUNTI 18-19 : VOTO 6

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CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO

Tabella attribuzione

ALUNNO ___________________ Cl._____ Sez._____ Media dei VOTI _______

Legenda: * max 2 crediti 0.25+ 0.25 ** max 2 crediti 0.75+ 0.75 Banda con oscillazione di 2 punti

0<= Totale punteggio<=3.5 : punteggio minimo banda 3.5< Totale punteggio<=8 : punteggio massimo banda

MEDIA

VOTI AS

MEDIA CREDITO SCOLASTICO 3° 4° 5°

CREDITO ASSEGNATO

M=6 3-4 3-4 4-5 6<M<=7 4-5 4-5 5-6 7<M<=8 5-6 5-6 6-7 8<M<=9 6-7 6-7 7-8 9<M<=10 7-8 7-8 8-9

CREDITO SCOLASTICO

PARAMETRI DESCRITTORI Punteggio Punteggio assegnato

Partecipazione al dialogo educativo

Passiva/Discontinua 0 Costante 0,8 Attiva/Propositiva 1,6

Impegno Inesistente/discontinuo/

opportunistico 0

Sufficientemente regolare 1 Tenace e Produttivo 2

Partecipazione attività complementari e integrative facoltative

Nessuna 0 Una (almeno2/3 delle presenze previste)

0,5

Due (almeno2/3 delle presenze previste)

1

Più di due (almeno2/3 delle presenze previste)

1,5

Media dei voti

Decimali sopra la media da 0.1… a 0.9

CREDITO FORMATIVO

Partecipazione attività extrascolastiche

Di carattere personale

0,25*

Coerenti con il corso di studi 0,75**

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a) - Credito scolastico_ CRITERI PER LA VALUTAZIONE Le valutazioni per l’attribuzione del credito scolastico per le classi del triennio terranno conto dei seguenti elementi: Interesse, impegno e partecipazione al dialogo educativo nell’ambito dell’attività ordinaria; Partecipazione alle attività complementari integrative facoltative (con una frequenza di

almeno 2/3 delle presenze previste); Media dei voti risultante in sede di scrutinio finale,anche in termini di decimali sopra la

media. All'alunno ammesso all’anno successivo in sede di scrutinio integrativo, a seguito del superamento delle carenze fatte registrare al termine dell’anno scolastico, viene attribuito il punteggio minimo previsto nella relativa banda di oscillazione.

b)-Credito formativo_ CRITERI PER LA VALUTAZIONE

1) Saranno considerate valide, ai fini dell’acquisizione dei crediti formativi, le esperienze, condotte al di fuori del nostro Liceo, le quali riguardano la formazione della persona e la crescita umana, civile e culturale, con particolare riguardo:

alle attività culturali, artistiche e ricreative; alla formazione professionale; al lavoro; all’ambiente; al volontariato; alla solidarietà; alla cooperazione; allo sport.

2) Le esperienze di cui al punto precedente vengono riconosciute come crediti formativi: - se da esse derivano competenze coerenti con le finalità e gli obiettivi educativi e didattici del Liceo, in quanto risultano omogenee con i contenuti tematici caratterizzanti questo tipo di scuola, costituendone un approfondimento, un ampliamento, una concreta attuazione;

- se esperienze di carattere personale; - le esperienze di carattere personale e quelle coerenti con il corso di studi avranno un

diverso peso, come riportato nella tabella per il calcolo del relativo credito, e verranno riconosciute fino ad un massimo di due per tipologia;

- non daranno luogo a credito formativo la partecipazione a convegni, seminari o altre esperienze collegate al punto 1, se svolte in maniera episodica;

- se tali esperienze sono svolte durante il periodo estivo, verranno riconosciute come credito formativo nell’anno scolastico successivo a quello di effettuazione;

- nel caso di attività sportive, verranno riconosciute solo se praticate a livello agonistico e in continuità, pertanto non saranno valutate attività sportive svolte a livello amatoriale o personale o saltuarie;

- nel caso di partecipazione a concorsi coerenti con il percorso di studi, verrà riconosciuto il piazzamento nei primi tre posti.

3) Tutte le esperienze devono essere documentate attraverso un attestato presentato su carta intestata degli enti, delle associazione o istituzioni presso le quali sono state condotte, recante una descrizione delle esperienze medesime dalla quale risultino le competenze acquisite. 4) Le certificazioni comprovanti attività lavorativa devono indicare l’ente a cui sono stati versati i contributi di assistenza e previdenza ovvero le disposizioni normative che escludano l’obbligo dell’adempimento contributivo. 5) Le certificazioni dei crediti formativi acquisiti in un paese straniero, il quale non abbia aderito alla convenzione dell’Aja e di Bruxelles, devono essere convalidate dall’autorità diplomatica o consolare.

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CRITERI della valutazione finale In sede di scrutinio finale, ogni alunno sarà valutato sulla base del livello di preparazione conseguito nelle varie discipline del corso di studi frequentato, in riferimento agli obiettivi didattici e ai criteri di valutazione prefissati. Nel deliberare l’ammissione o meno alla classe successiva, il voto di scrutinio terrà conto del profilo complessivo dello studente, alla cui formulazione contribuiscono i seguenti elementi: la frequenza la partecipazione alla vita scolastica l’impegno e la serietà nei confronti dell’attività educativa e didattica il comportamento la progressione nell’apprendimento in riferimento ai livelli di partenza il metodo di studio il livello della classe la situazione personale

CRITERI di ammissione / non ammissione

Il Collegio Docenti, nel rispetto della normativa vigente e dei criteri generali sulla valutazione, ha deliberato i seguenti criteri di ammissione /non ammissione all’anno successivo e agli Esami di Stato:

a) Lo studente sarà ammesso direttamente all’anno successivo/all’esame di stato se il Consiglio di Classe in sede di scrutinio lo valuterà sufficiente in tutte le discipline e nel comportamento.

b) Lo studente avrà la sospensione del giudizio se il Consiglio di Classe gli riconoscerà un massimo di tre insufficienze di cui una non grave e la sufficienza nel comportamento.

c) In merito al criterio generale di cui al punto b, per alcuni casi particolari al Consiglio di classe si attribuisce la discrezionalità di operare in deroga.

d) Lo studente non sarà ammesso all’anno successivo in presenza di un numero di insufficienze superiori o diverso rispetto a quello indicato al punto b) (ad esempio 3 insufficienze gravi) o in presenza di insufficienza nella valutazione del comportamento indipendentemente dalla valutazione riportata nelle singole discipline.

e) Lo studente non sarà ammesso all’anno successivo in presenza di assenze pari o superiori ad un quarto dell’orario annuale, a meno che non rientri nelle deroghe fissate dal Collegio Docenti, indipendentemente dalle valutazioni conseguite.

CRITERI di conduzione dello scrutinio successivo alle prove di accertamento per gli alunni con sospensione di giudizio

Per la conduzione dello scrutinio di integrazione della valutazione finale, nei casi di alunni con sospensione di giudizio, si applicano i criteri seguenti:

1. E’ ammesso alla classe successiva l’alunno che ha dimostrato di aver recuperato tutte le carenze riscontrate e che, comunque, è ritenuto in grado di frequentare proficuamente la classe successiva.

2. All’alunno ammesso alla classe successiva si attribuisce il punteggio minimo del credito scolastico previsto nella relativa banda di oscillazione.

3. All’alunno ammesso alla classe successiva si attribuisce la sola votazione di 6/10. 4. Le prove di accertamento predisposte per l’integrazione del giudizio finale sono orali

e/o scritte e/o grafico-pratiche (con applicazione delle misure compensative e dispensative previste dal PDP nel caso di alunni BES).

I Consigli di Classe possono derogare a tali criteri per gravi e documentati motivi.

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CRITERI di valutazione del profitto

Il Decreto Ministeriale del 22/08/2007 che ha istituito l’obbligo di istruzione a 16 anni, ha fornito

indicazioni importanti per i Piani dell’Offerta Formativa delle scuole superiori, per la

programmazione didattica dei singoli insegnanti e dei consigli di classe. La chiave di volta è data

dalle 8 competenze chiave di cittadinanza definite dall’Unione Europea, quello che tutti devono

sapere acquisire e sapere al termine dell’obbligo scolastico, a 16 anni di età:

Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed

utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.

Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.

Comunicare: Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa,trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). Rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista,

valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.

Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.

Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.

Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.

Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

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I giovani possono acquisire le competenze chiave di cittadinanza attraverso le conoscenze e le

abilità riferite a competenze di base riconducibili a quattro assi culturali su cui devono ruotare

le attività didattiche:

Asse dei linguaggi

Prevede come primo obiettivo la padronanza della lingua italiana, come capacità di gestire la

comunicazione orale, di leggere, comprendere e interpretare testi di vario tipo e di produrre lavori

scritti con molteplici finalità. Riguarda inoltre la conoscenza di almeno una lingua straniera; la

capacità di fruire del patrimonio artistico e letterario; l’utilizzo delle tecnologie della

comunicazione e dell’informazione.

Asse matematico

Riguarda la capacità di utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, di

confrontare e analizzare figure geometriche, di individuare e risolvere problemi e di analizzare dati

e interpretarli, sviluppando deduzioni e ragionamenti.

Asse scientifico-tecnologico

Riguarda metodi, concetti e atteggiamenti indispensabili per porsi domande, osservare e

comprendere il mondo naturale e quello delle attività umane e contribuire al loro sviluppo nel

rispetto dell’ambiente e della persona. In questo campo assumono particolare rilievo

l’apprendimento incentrato sull’esperienza e l’attività di laboratorio.

Asse storico-sociale

Riguarda la capacità di percepire gli eventi storici a livello locale, nazionale, europeo e mondiale,

cogliendone le connessioni con i fenomeni sociali ed economici; l’esercizio della partecipazione

responsabile alla vita sociale nel rispetto dei valori dell’inclusione e dell’integrazione.

Conoscenze, Abilità e Competenze sono pertanto gli indicatori a cui fare riferimento

per la formulazione dei criteri di valutazione del profitto.

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Criteri di valutazione per tutte le classi LICEO ARTISTICO “METELLI”

Voti

1. CONOSCENZE indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.

2. ABILITA’ indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

3.COMPETENZE

indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia.

1/3 Pochissime o nessuna Quasi nulle Nulle Del tutto insufficienti

4 Frammentarie Limitate Inadeguate

5 Superficiali Parziali Incerte

6 Essenziali Semplici Coerenti Semplici

7 Complete Complete Coerenti Adeguate

8 Complete ed approfondite Complete, coerenti ed approfondite Sicure

9/10 Complete, approfondite, ampliate e personalizzate

Critiche, originali, personali

Ottime Eccellenti

Descrizione dei livelli di valutazione

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE/SCARSO (1/3)

Lo studente ha pochissime conoscenze o nessuna; manca di capacità di analisi e sintesi, non riesce ad organizzare le poche conoscenze neanche se opportunamente guidato. Non riesce ad applicare neanche le poche conoscenze di cui è in possesso.

INSUFFICIENTE (4) Lo studente ha conoscenze frammentarie; sa effettuare analisi solo parziali; ha difficoltà di sintesi e solo se opportunamente guidato riesce ad organizzare qualche conoscenza. Esegue solo compiti piuttosto semplici e commette errori nell’applicazione delle procedure.

MEDIOCRE (5) Lo studente ha conoscenze superficiali. Sa effettuare analisi e sintesi parziali; tuttavia opportunamente guidato riesce ad organizzare le conoscenze. Esegue compiti semplici ma commette qualche errore; ha difficoltà ad applicare le conoscenze acquisite.

SUFFICIENTE (6) Lo studente ha conoscenze essenziali; sa cogliere e stabilire relazioni in problematiche semplici ed effettua analisi e sintesi con una certa coerenza. Esegue semplici compiti applicando le conoscenze acquisite negli usuali contesti.

DISCRETO (7) Lo studente ha conoscenze complete; sa cogliere e stabilire relazioni nelle problematiche note, effettua analisi e sintesi complete e coerenti. Esegue compiti di una certa complessità, applicando con coerenza le giuste procedure.

BUONO (8) Lo studente ha conoscenze complete e approfondite; sa cogliere e stabilire relazioni nelle varie problematiche ; effettua analisi e sintesi complete, coerenti, approfondite. Esegue compiti complessi; sa applicare contenuti e procedure anche in contesti non usuali con padronanza.

OTTIMO/ECCELLENTE (9/10) Lo studente ha conoscenze complete, approfondite, ampliate e personalizzate. Sa cogliere e stabilire relazioni anche in problematiche complesse, esprimendo valutazioni critiche, originali e personali. Esegue compiti complessi; sa applicare con la massima precisione contenuti e procedure in qualsiasi nuovo contesto.

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Certificazione delle competenze

A decorrere dall’as 2010-2011, i Consigli di classe debbono valutare le competenze di base di ogni studente che abbia assolto l’obbligo di istruzione. Al termine del primo biennio della scuola secondaria superiore, il loro conseguimento sarà documentato attraverso la compilazione di un modello ministeriale di certificazione con attribuzione del livello raggiunto, da individuare in coerenza con la valutazione finale degli apprendimenti. Tale modello di certificazione è strutturato in relazione agli assi culturali con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza di cui il Regolamento n.139 del 22/08/2007:

Asse dei linguaggi

lingua italiana: padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione

comunicativa verbale in vari contesti leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

lingua straniera utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi

altri linguaggi utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario utilizzare e produrre testi multimediali

Asse matematico utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto

forma grafica confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di

rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

Asse scientifico-tecnologico osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere

nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire

dall’esperienza essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui

vengono applicate

Asse storico-sociale comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il

confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali

collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente

riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

Nel caso del Liceo Artistico si intende allegare una ulteriore declinazione da valutare in rapporto alla specificità artistica e in riferimento al paragrafo Altri linguaggi, con la seguente competenza:

“Utilizzare materiali, tecniche e strumenti fondamentali della produzione artistica nelle forme essenziali di espressione e rappresentazione”

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3.6 - ATTIVITÀ DI RECUPERO

“Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del piano dell’offerta formativa che ogni istituzione scolastica predispone annualmente” (O.M. 92/07 art. 2 c. 1).

Gli interventi di sostegno (attività curricolare svolta in itinere) costituiscono parte ordinaria e permanente del Piano dell’Offerta Formativa predisposto annualmente dalla scuola. Essi, a differenza degli interventi di recupero, hanno lo scopo fondamentale di prevenire l’insuccesso scolastico e si concentrano sulle discipline o sulle aree disciplinari per le quali si registri nella scuola un più elevato numero di valutazioni insufficienti. Gli interventi di recupero sono dedicati agli alunni in difficoltà di apprendimento e sono volti al recupero delle lacune che vengono riscontrate nella loro preparazione. Gli interventi di recupero, nei limiti delle risorse finanziarie assegnate all’Istituto, vengono svolti, sia in corso d’anno, su proposta di singoli insegnanti o dei consigli di classe, sia dopo le operazioni di scrutinio relative al primo e al secondo periodo, su proposta dei consigli di classe. Ai corsi di recupero successivi alle operazioni di scrutinio relative al secondo periodo sono chiamati a partecipare gli alunni rispetto ai quali il competente consiglio di classe ha deciso la sospensione del giudizio finale. I contenuti e gli obiettivi dei corsi di recupero in ciascuna disciplina saranno il più possibile omogenei per classi parallele: è compito dei Dipartimenti individuare i contenuti e gli obiettivi fondamentali delle discipline per ciascun anno che dovranno essere acquisiti/raggiunti dagli studenti al fine di ottenere la sufficienza. Per i corsi estivi la verifica dei risultati sarà effettuata prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, dal docente della classe (anche se non ha tenuto i corsi) affiancato da due docenti della medesima classe e il Consiglio di Classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, deciderà se lo studente può essere ammesso alla frequenza dell’anno successivo; per quelli del primo trimestre la verifica sarà predisposta e corretta sempre a cura del docente della classe. Al termine degli interventi di recupero gli studenti sono sottoposti a prove finalizzate ad accertare il superamento delle lacune riscontrate in sede di scrutinio. Sulla base dei risultati delle prove a cui sono sottoposti gli studenti per i quali è stato sospeso il giudizio finale, il competente consiglio di classe decide se promuoverli alla classe successiva oppure no. Le famiglie degli alunni per i quali negli scrutini intermedi e/o in quelli finali venga rilevata una valutazione non sufficiente in una o più discipline verranno tempestivamente avvisate tramite comunicazione scritta dell’attivazione delle attività volte al recupero delle situazioni deficitarie. Esse potranno optare per la frequenza o meno dei corsi di recupero da parte dei loro figli dandone comunicazione scritta alla scuola; l’accettazione della frequenza comporta l’obbligo per lo studente di seguire il corso. In entrambi i casi l’alunno dovrà sostenere la prova di verifica con il docente del Consiglio di Classe titolare dell’insegnamento. Mentre il recupero si configura come azione di protezione per il processo di apprendimento, in quanto ha luogo dopo che si sono verificati casi – più o meno gravi – di insuccesso formativo, il sostegno è finalizzato, invece, alla prevenzione. Oltre ad interventi di sostegno in itinere, possono essere istituiti degli interventi di sostegno su iniziativa degli insegnanti, i quali ne fanno richiesta quando ne ravvedono la necessità ed in qualsiasi momento del processo di insegnamento. L’autorizzazione allo svolgimento degli interventi di sostegno è subordinata alla disponibilità delle risorse finanziarie. Accanto agli interventi di recupero e di sostegno, secondo una tradizione ormai consolidata, agli studenti viene offerto il servizio di Sportello didattico. Il fine è duplice: da una parte dare un aiuto agli alunni in difficoltà di apprendimento, dall’altra, stimolare nei più capaci l’approfondimento degli argomenti di studio. Ciò che caratterizza lo Sportello didattico è che, in questo caso, l’iniziativa è in mano agli studenti. Sono essi infatti che fanno richiesta del servizio di Sportello didattico e devono indicare,

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compilando un apposito modello il nome dell’insegnante, la materia, l’argomento da trattare, il giorno e l’ora. Questa forma di sostegno è flessibile e più breve rispetto ai corsi di recupero, può essere fruita da un gruppo minimo di 3/4 allievi, per una durata massima di 2/4 ore per ciascun intervento e comunque nei limiti delle disponibilità di bilancio. Dallo scorso anno scolastico è stata introdotta inoltre l’attività di Assistenza allo studio tra pari; tale attività, volta a favorire l’integrazione tra alunni di diverse fasce d’età e facilitare l’apprendimento, consiste nel fornire agli alunni delle classi del quarto e del quinto anno di corso, l’opportunità di effettuare ore di sostegno allo studio per i compagni delle classi del biennio e terzo anno ( Liceo Classico) e del biennio e triennio (Liceo Artistico) che dovessero incontrare delle difficoltà o comunque sentire il bisogno di un aiuto. È noto che il cosiddetto “scambio tra pari” risulta particolarmente efficace in quanto consente a chi offre assistenza allo studio di rivedere e approfondire gli argomenti e a chi ne usufruisce di poter manifestare le proprie difficoltà in modo più libero e spontaneo. Offre inoltre l’opportunità ai ragazzi delle classi seconde e terze del Liceo Classico / quarte e quinte del Liceo Artistico di acquisire credito effettuando un’attività utile a se stessi e ai propri compagni. Modalità di attivazione dell’assistenza allo studio:

gli alunni interessati a fornire assistenza allo studio devono aver conseguito una valutazione di almeno 8/10 nella disciplina in cui intendono dare assistenza e rendersi disponibili ad effettuare almeno 10 ore nel trimestre/pentamestre, indicando la materia, il giorno e l’ora della settimana;

gli alunni che sentono la necessità di un sostegno e quelli invitati dai docenti ad usufruirne ne fanno richiesta, compilando un apposito modello in cui indicano il nome dell’alunno richiesto, la materia, l’argomento da trattare, il giorno e l’ora.

PIANO DELLE ATTIVITA’ DI SOSTEGNO E RECUPERO

Il seguente piano delle attività di sostegno e recupero è in conformità con quanto previsto dall’ O.M. citata e prevede diverse fasi:

a) Un’attività di sostegno delle fasce più deboli da svolgersi nel corso dei primi mesi dell’anno scolastico in orario curriculare con particolare attenzione al recupero o all’acquisizione di un metodo di studio autonomo e di una più consapevole motivazione all’apprendere. L’Intervento mirato in classe (anche nella forma del cooperative learning), uno Studio individuale guidato e l’Assistenza allo studio tra pari saranno le tipologie privilegiate per questo tipo di attività. In questa prima fase si potrà attivare (in ragione delle risorse disponibili) anche lo Sportello didattico. Gli studenti che praticheranno l’“assistenza allo studio” avranno diritto ad un credito formativo; l’assistenza riguarderà tutte le discipline: gli alunni che sentiranno la necessità di sostegno e/o approfondimento e quelli invitati dai propri docenti a usufruire di tale possibilità, faranno formale richiesta attraverso un modulo appositamente predisposto che dovrà essere consegnato alle docenti referenti che organizzano le attività.

b) Dopo lo scrutinio del primo periodo l’attività di recupero sarà espletata per gli studenti che in sede di scrutinio intermedio presentano valutazioni insufficienti e/o gravemente insufficienti, attraverso la frequenza di Corsi di recupero pomeridiani (in presenza di copertura finanziaria o sulla base della disponibilità dell’organico potenziato), con lo Sportello didattico (anch’esso in ragione delle risorse finanziarie) e/o l’Assistenza allo studio tra pari; per il recupero di carenze lievi e/o di discipline escluse dai corsi pomeridiani o, in generale, di carenze anche gravi nell’evenienza in cui non sia possibile organizzare corsi di recupero (per la mancanza di risorse finanziarie),si interverrà con le tipologie di recupero curriculare dello Studio individuale e/o della Pausa didattica, magari associata allo Studio individuale, e/o con l’Assistenza allo studio tra pari e, possibilmente, attraverso lo Sportello didattico.

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c) Dopo i CdC di marzo/aprile l’attività di recupero avverrà con Intervento mirato in classe e con lo Studio individuale guidato; potrà essere attivato lo Sportello didattico per interventi circoscritti e secondo le disponibilità di bilancio e l’Assistenza allo studio tra pari.

d) Dopo lo scrutinio del secondo periodo (pentamestre), nei casi in cui il Consiglio di classe

deliberi la sospensione del giudizio per carenze in alcune discipline, il recupero potrà avvenire con la frequenza di appositi Corsi organizzati dall’Istituto durante il periodo estivo in base alle indicazioni dei docenti titolari degli insegnamenti in cui si registrano le carenze e secondo le disponibilità di bilancio.

Il docente propone, motivandola, la tipologia di recupero più idonea in ogni fase, ma è il Consiglio di classe che delibera in merito (ad eccezione della prima fase).

DETTAGLIO DEL PIANO DELLE ATTIVITA’ DI RECUPERO

PERIODO SOGGETTO METODOLOGIA DESCRIZIONE/CRITERI

Primi tre mesi

I singoli docenti

A. Intervento mirato in classe e studio individuale guidato Curricolare

Si utilizzano questi strumenti quando le carenze rilevate, a parere del docente, possono essere sanate con interventi mirati durante lo svolgimento delle normali attività didattiche e con studio individuale guidato e monitorato per segmenti dal docente. Sono utili anche a sviluppare consapevolmente un metodo di studio autonomo ed efficace.

B. Cooperative learning Curricolare

Lavoro per piccoli gruppi per raggiungere obiettivi comuni e migliorare reciprocamente l’apprendimento.

C. Sportello Didattico Extracurri-colare

Intervento in orario aggiuntivo di un docente della disciplina per il recupero di carenze circoscritte. Può essere utile anche per il consolidamento della preparazione in vista di verifiche sommative o per l’ approfondimento di argomenti di studio. Attivato su richiesta autonoma degli studenti compilando un apposito modulo con il nome dell’insegnante, la materia, l’argomento da trattare, il giorno e l’ora. Questa forma di sostegno è flessibile e breve rispetto ai corsi di recupero, può essere fruita da un gruppo minimo di 3/4 allievi, per una durata massima di 2/4 ore per ogni richiesta e comunque nei limiti delle disponibilità di bilancio

Alunni

D. Assistenza allo studio tra pari Extracurri-colare

Intervento in orario aggiuntivo, secondo il principio del sostegno tra pari. Tale attività, volta a favorire l’integrazione tra alunni di diverse fasce d’età e facilitare l’apprendimento, consiste nel fornire agli alunni delle classi di quarto e quinto anno di corso, l’opportunità di effettuare ore di sostegno allo studio per i compagni delle classi del biennio e terzo anno ( Liceo Classico) e del biennio e triennio (Liceo Artistico) che dovessero incontrare delle difficoltà o comunque sentire il bisogno di un aiuto. È noto che il cosiddetto “scambio tra pari” risulta particolarmente efficace in quanto consente a chi offre assistenza allo studio di rivedere e approfondire gli argomenti e a chi ne usufruisce di poter manifestare le proprie difficoltà in modo più libero e spontaneo. Questa forma di sostegno è flessibile e breve rispetto ai corsi di recupero, può essere fruita anche da un solo allievo.

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PERIODO

SOGGETTO METODOLOGIA DESCRIZIONE / CRITERI

Dopo lo scrutinio del trimestre

Il Consiglio di Classe

A. Corsi di recupero pomeridiani (in presenza di disponibilità finanziaria ed anche sulla base della disponibilità dell’organico potenziato) Extra-curricolare

Per gli studenti che in sede di scrutinio intermedio presentano valutazioni insufficienti e/o gravemente insufficienti, il CdC predispone corsi di recupero pomeridiani: _ I corsi di recupero sono attivati per alcune discipline(Corsi attivati nei limiti di disponibilità di bilancio) _ Numero di ore variabile in rapporto al monte ore totale di ciascuna disciplina, al numero di studenti, all’eterogeneità del gruppo classe e alla tipologia di prove da sostenere: tra 4 e 12 ore _ Attivazione dei corsi per un numero di allievi, appartenenti anche a classi diverse, compreso tra 4 e 10/12 con possibili deroghe in casi eccezionali _ Si utilizza altra modalità di recupero, individuata dal docente e deliberata dal Consiglio di classe, per gli allievi che fanno registrare carenze anche in altre discipline oltre quelle per le quali seguono i corsi _ Corsi di recupero tenuti da docenti interni che abbiano dato la disponibilità secondo il numero degli alunni coinvolti e in un secondo momento i docenti esterni che abbiano fatto richiesta _ Al termine del corso di recupero, il docente titolare prepara e corregge la prova di verifica; il docente del corso dovrà redigere una relazione finale del corso che verrà letta dall’insegnante titolare _ Si somministrano verifiche per il superamento delle lacune _ Informazione alle famiglie sulle carenze riscontrate, sulle modalità di recupero stabilite dai CdC e sull’esito dei risultati delle verifiche _ Tempi di svolgimento: dalla conclusione dello scrutinio alla fine di febbraio

B. Studio individuale Curricolare

Per il recupero di carenze lievi e/o di discipline escluse dai corsi pomeridiani: studio individuale guidato su precise indicazioni dell’insegnante, monitorato e verificato dal docente.

C. Pausa didattica (eventualmente associata allo studio individuale) Curricolare

Per il recupero di carenze lievi e/o di discipline escluse dai corsi pomeridiane in generale anche per il recupero di carenze gravi, nell’eventualità che non possano essere attuati corsi di recupero pomeridiani: In un contesto dove molti sono gli alunni con carenze, i docenti per svolgere gli interventi di recupero in ambito curriculare possono sospendere l’avanzamento del programma per una o due settimane dal 7 gennaio (PAUSA DIDATTICA). Verranno effettuate verifiche di accertamento del superamento delle lacune (obiettivi minimi) al termine delle attività (entro la prima settimana di febbraio).

D. Assistenza allo studio tra pari Extracurri-colare

Intervento in orario aggiuntivo, secondo il principio del sostegno tra pari. Tale attività, volta a favorire l’integrazione tra alunni di diverse fasce d’età e facilitare l’apprendimento, consiste nel fornire agli alunni delle classi di quarto e quinto anno di corso, l’opportunità di effettuare ore di sostegno allo studio per i compagni delle classi del biennio e terzo anno ( Liceo Classico) e del biennio e triennio (Liceo Artistico) che dovessero incontrare delle difficoltà o comunque sentire il bisogno di un aiuto. È noto che il cosiddetto “scambio tra pari” risulta particolarmente efficace in quanto consente a chi offre assistenza allo studio di rivedere e approfondire gli argomenti e a chi ne usufruisce di poter manifestare le proprie difficoltà in modo più libero e spontaneo. Questa forma di sostegno è flessibile e breve rispetto ai corsi di recupero e può essere fruita anche da un solo allievo.

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I singoli docenti

E. Sportello didattico Extra- curricolare

Intervento in orario aggiuntivo di un docente della disciplina per il recupero di carenze circoscritte. Può essere utile anche per il consolidamento della preparazione in vista di verifiche sommative o per l’ approfondimento di argomenti di studio. Attivato su richiesta autonoma degli studenti compilando un apposito modulo con il nome dell’insegnante, la materia, l’argomento da trattare, il giorno e l’ora. Questa forma di sostegno è flessibile e breve rispetto ai corsi di recupero, può essere fruita da un gruppo minimo di 3/4 allievi, per una durata massima di 2/4 ore per ogni richiesta e comunque nei limiti delle disponibilità di bilancio

PERIODO

SOGGETTO

METODOLOGIA DESCRIZIONE/CRITERI

Dopo i CdC di marzo / aprile

Il Consiglio di Classe

A.Intervento mirato in classe e studio individuale guidato Curricolare

Si utilizzano questi strumenti quando le carenze rilevate, a parere del docente, possono essere sanate con interventi mirati durante lo svolgimento delle normali attività didattiche e con studio individuale guidato e monitorato per segmenti dal docente. E’ utile anche a sviluppare consapevolmente un metodo di studio autonomo ed efficace.

B. Cooperative learning Curricolare

Lavoro per piccoli gruppi per raggiungere obiettivi comuni e migliorare reciprocamente l’apprendimento.

C. Sportello Didattico Extracurri-colare

Intervento in orario aggiuntivo di un docente della disciplina per il recupero di carenze circoscritte. Può essere utile anche per il consolidamento della preparazione in vista di verifiche sommative o per l’approfondimento di argomenti di studio. Attivato su richiesta autonoma degli studenti compilando un apposito modulo con il nome dell’insegnante, la materia, l’argomento da trattare, il giorno e l’ora. Questa forma di sostegno è flessibile e breve rispetto ai corsi di recupero, può essere fruita da un gruppo minimo di 3/4 allievi, per una durata massima di 2/4 ore per ogni richiesta e comunque nei limiti delle disponibilità di bilancio

D. Assistenza allo studio tra pari Extracurri-colare

Intervento in orario aggiuntivo, secondo il principio del sostegno tra pari. Tale attività, volta a favorire l’integrazione tra alunni di diverse fasce d’età e facilitare l’apprendimento, consiste nel fornire agli alunni delle classi di quarto e quinto anno di corso, l’opportunità di effettuare ore di sostegno allo studio per i compagni delle classi del biennio e terzo anno ( Liceo Classico) e del biennio e triennio (Liceo Artistico) che dovessero incontrare delle difficoltà o comunque sentire il bisogno di un aiuto. È noto che il cosiddetto “scambio tra pari” risulta particolarmente efficace in quanto consente a chi offre assistenza allo studio di rivedere e approfondire gli argomenti e a chi ne usufruisce di poter manifestare le proprie difficoltà in modo più libero e spontaneo. Questa forma di sostegno è flessibile e breve rispetto ai corsi di recupero e può essere fruita anche da un solo allievo.

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PERIODO

SOGGETTO METODOLOGIA DESCRIZIONE / CRITERI

Dopo lo Scruti-nio finale

Il Consiglio di Classe

Corsi di recupero

_ I corsi di recupero sono attivati per alcune discipline(nei limiti delle disponibilità di bilancio) come per il LICEO CLASSICO: LATINO, GRECO, INGLESE, MATEMATICA; per il LICEO ARTISTICO: ITALIANO, INGLESE, MATEMATICA, DISCIPLINE GEOMETRICHE _ Numero di ore variabile in rapporto al monte ore totale di ciascuna disciplina, al numero di studenti, all’eterogeneità del gruppo classe e alla tipologia di prove da sostenere: tra 8 e 12 ore _ Attivazione dei corsi per un numero di allievi, appartenenti anche a classi diverse, compreso tra 4 e 12 con possibili deroghe in casi eccezionali _ Ciascun allievo potrà seguire non più di tre corsi _ Corsi di recupero tenuti da docenti interni che abbiano dato la disponibilità secondo il numero degli alunni coinvolti e in un secondo momento i docenti esterni che abbiano fatto richiesta _ Al termine del corso di recupero, il docente del corso dovrà redigere una relazione finale che verrà letta dall’insegnante titolare _ Si somministrano verifiche orali e/o scritte e/o grafico-pratiche. I contenuti delle verifiche saranno concordati in sede di dipartimento, trasversali alle classi parallele e finalizzati ad accertare i saperi minimi fissati in fase di programmazione. Le prove vanno predisposte e consegnate al D.S. dal docente titolare, nel mese di giugno prima della conclusione dell’attività didattica _ Informazione alle famiglie sulle carenze riscontrate, sulle modalità di recupero stabilite dai CdC _ Tempi di svolgimento: svolgimento attività di recupero entro la prima decade di luglio. Prove di verifica e scrutinio integrativo prima dell’inizio del nuovo anno.

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Allegati

Liceo Artistico”Metelli”

IL LICEO ARTISTICO secondo la RIFORMA

FASI_SOGGETTI_AZIONI_DELL’ATTIVITA’ DIDATTICA

REGOLAMENTO D'ISTITUTO

REGOLAMENTO DISCIPLINARE

REGOLAMENTO: LE ASSEMBLEE STUDENTESCHE

ASSISTENZA di base agli alunni disabili,funzioni e responsabilità dell’integrazione_ PAI IISCA as 2015-2016

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Norme ufficiali e definitive Riordino del 2° ciclo LICEO ARTISTICO Regolamento (decreto e documenti allegati; http://archivio.pubblica.istruzione.it): • D.P.R. n. 89 del 15.3.2010 - Profilo culturale, educativo e professionale dei Licei (all. A) - Piano degli studi e quadri orario dei sei percorsi liceali: Artistico (all. B) - Ulteriori insegnamenti attivabili in base al Piano dell'Offerta Formativa (all. H) - Tabella di confluenza dei percorsi previsti dall'ordinamento previgente nei percorsi del nuovo ordinamento (all. I) - Tabella di corrispondenza dei titoli di studio in uscita dai percorsi dell'ordinamento previgente con quelli del nuovo ordinamento (all. L) Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento (decreto e documenti allegati; http://nuovilicei.indire.it): • Decreto - Nota introduttiva alle Indicazioni nazionali (all. A) - Indicazioni nazionali per il liceo artistico (all. B)

Allegato A

IL PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIONALE DEI LICEI “I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razio-nale,creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisiscaconoscenze, abilità e competenze siaadeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali” (art. 2 comma 2 del regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei …”). Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico: * lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica; * la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari; * l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di interpretazione di opere d’arte; * l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche; * la pratica dell’argomentazione e del confronto; * la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale; *l’uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca. Si tratta di un elenco orientativo, volto a fissare alcuni punti fondamentali e imprescindibili che solo la pratica didattica è in grado di integrare e sviluppare.

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La progettazione delle istituzioni scolastiche, attraverso il confronto tra le componenti della comunità educante, il territorio, le reti formali e informali, che trova il suo naturale sbocco nelPiano dell’offerta formativa; la libertà dell’insegnante e la sua capacità di adottare metodologie adeguate alle classi e ai singoli studenti sono decisive ai fini del successo formativo. Il sistema dei licei consente allo studente di raggiungere risultati di apprendimento in parte comuni, in parte specifici dei distinti percorsi. La cultura liceale consente di approfondire e sviluppare conoscenze e abilità, maturare competenze e acquisire strumenti nelle aree metodologica; logico argomentativa; linguistica e comunicativa; storico-umanistica; scientifica, matematica e tecnologica. RISULTATI DI APPRENDIMENTO COMUNI A TUTTI I PERCORSI LICEALI A conclusione dei percorsi di ogni liceo gli studenti dovranno: 1. Area metodologica *Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori,naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita. *Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti. *Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline. 2. Area logico-argomentativa *Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui. *Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni. *Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione. 3. Area linguistica e comunicativa *Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare:

dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi;

saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale;

curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti. *Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze

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comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento. *Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e antiche. *Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare. 4. Area storico-umanistica *Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini. *Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai giorni nostri. *Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti (territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società contemporanea. *Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture. *Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione. *Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee. *Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la musica, le arti visive. *Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue. 5. Area scientifica, matematica e tecnologica *Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà. *Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimi-ca, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate. *Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attivi-tà di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informa- tica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazio-ne di procedimenti risolutivi.

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RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEI DISTINTI PERCORSI LICEALI

LICEO ARTISTICO

“Il percorso del liceo artistico è indirizzato allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica artistica. Favorisce l’acquisizione dei metodi specifici della ricerca e della produzione artistica e la padronanza dei linguaggi e delle tecniche relative. Fornisce allo studente gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio artistico nel suo contesto storico e culturale e per coglierne appieno la presenza e il valore nella società odierna. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale nell’ambito delle arti” (art. 4 comma 1). Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno: conoscere la storia della produzione artistica e architettonica e il significato delle

opere d’arte nei diversi contesti storici e culturali anche in relazione agli indirizzi di studio prescelti;

cogliere i valori estetici, concettuali e funzionali nelle opere artistiche; conoscere e applicare le tecniche grafiche, pittoriche, plastico-scultoree,architet-

toniche e multimediali e saper collegare tra di loro i diversi linguaggi artistici; conoscere e padroneggiare i processi progettuali e operativi e utilizzare in modo

appropriato tecniche e materiali in relazione agli indirizzi prescelti; conoscere e applicare i codici dei linguaggi artistici, i principi della percezione visi

va e della composizione della forma in tutte le sue configurazioni e funzioni; conoscere le problematiche relative alla tutela, alla conservazione e al restauro

del patrimonio artistico e architettonico.

Indirizzo Arti figurative

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:

aver approfondito la conoscenza degli elementi costitutivi della forma grafica, pit-torica e/o scultorea nei suoi aspetti espressivi e comunicativi e acquisito la consapevolezza dei relativi fondamenti storici e concettuali; conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva;

saper individuare le interazioni delle forme pittoriche e/o scultoree con il conte-sto architettonico, urbano e paesaggistico;

conoscere e applicare i processi progettuali e operativi e utilizzare in modo appropriato le diverse tecniche della figurazione bidimensionale e/o tridimensionale, anche in funzione della necessaria contaminazione tra le tradizionali specificazioni disciplinari (comprese le nuove tecnologie);

conoscere le principali linee di sviluppo tecniche e concettuali dell’arte moderna e contemporanea e le intersezioni con le altre forme di espressione e comunicazio-ne artistica;

conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma grafica, pittorica e scultorea.

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Indirizzo Architettura e ambiente

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:

conoscere gli elementi costitutivi dell’architettura a partire dagli aspetti funziona-li, estetici e dalle logiche costruttive fondamentali;

avere acquisito una chiara metodologia progettuale applicata alle diverse fasi da sviluppare (dalle ipotesi iniziali al disegno esecutivo) e una appropriata cono-scenza dei codici geometrici come metodo di rappresentazione;

conoscere la storia dell’architettura, con particolare riferimento all’architettura moderna e alle problematiche urbanistiche connesse, come fondamento della progettazione;

avere acquisito la consapevolezza della relazione esistente tra il progetto e il contesto storico, sociale, ambientale e la specificità del territorio nel quale si colloca;

acquisire la conoscenza e l’esperienza del rilievo e della restituzione grafica e tridimensionale degli elementi dell’architettura;

saper usare le tecnologie informatiche in funzione della visualizzazione e della de-finizione grafico-tridimensionale del progetto;

conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma architettonica.

Indirizzo Audiovisivo e multimediale

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:

avere approfondito la conoscenza degli elementi costitutivi dei linguaggi audiovi-sivi e ultimediali negli aspetti espressivi e comunicativi, avere consapevolezza dei fondamenti storici e concettuali;

conoscere le principali linee di sviluppo tecniche e concettuali delle opere audiovisive contemporanee e le intersezioni con le altre forme di espressione e comunicazione artistica;

conoscere e applicare le tecniche adeguate nei processi operativi, avere capacità procedurali in funzione della contaminazione tra le tradizionali specificazioni disciplinari;

conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione dell’immagine.

Indirizzo Design

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:

conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi grafici, progettuali e del-la forma;

avere consapevolezza delle radici storiche, delle linee di sviluppo e delle diverse strategie espressive proprie dei vari ambiti del design e delle arti applicate tradizionali;

saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progetto-fun-zionalità-contesto, nelle diverse finalità relative a beni, servizi e produzione;

saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla definizione del pro-getto grafico, del prototipo e del modello tridimensionale;

conoscere il patrimonio culturale e tecnico delle arti applicate;

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conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma.

Indirizzo Grafica

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:

conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi progettuali e grafici; avere consapevolezza delle radici storiche e delle linee di sviluppo nei vari ambiti

della produzione grafica e pubblicitaria; conoscere e applicare le tecniche grafico-pittoriche e informatiche adeguate nei

processi operativi; saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progetto-pro-

dotto-contesto, nelle diverse funzioni relative alla comunicazione visiva e editoriale;

saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla progettazione e produzione grafica;

conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma grafico-visiva.

Indirizzo Scenografia

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:

conoscere gli elementi costitutivi dell’allestimento scenico, dello spettacolo, del teatro e del cinema;

avere consapevolezza delle radici storiche e delle linee di sviluppo nei vari ambiti della progettazione e della realizzazione scenografica;

saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto spazio scenico-testo-regia, nelle diverse funzioni relative a beni, servizi e produzione;

saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla definizione del pro-getto e alla realizzazione degli elementi scenici;

saper individuare le interazioni tra la scenografia e l’allestimento di spazi finaliz-zati all’esposizione (culturali, museali, etc);

conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione dello spazio scenico.

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FASI - SOGGETTI - AZIONI DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA

FASI SOGGETTI AZIONI RISORSE UMANE

ATTIVITA’

DIDATTICA

ORDINARIA

Collegio Docenti

- Definizione finalità e obiettivi educativi e didattici

- Definizione criteri e modalità della valutazione

- Definizione Piano Offerta Formativa

- Attribuzione incarichi

- Dirigente Scolastico

- Docenti

Riunione per materie

- Definizione obiettivi e contenuti delle discipline

- Docenti delle varie discipline

- Coordinatori

Riunione ambiti diparti-mentali

- Definizione obiettivi e contenuti guida delle sezioni

- Docenti delle aree dipartimentali

- Coord.ri di sezione

Consiglio di classe

- Definizione obiettivi specifici e contenuti relativi alle classi

- Programmazione e gestione progetti multidisciplinari

- Definizione modalità valutazione

- Programmazione e gestione recupero

- Inclusione disabili e BES - Definizione metodi e mezzi

- Docenti del consiglio di classe

- Coordinatori - Rappresentanti

alunni e genitori - Dirigente

Scolastico

PROGETTI

PLURI-

DISCIPLINARI

Riunione ambiti disciplinari Consiglio di classe Collegio docenti Consiglio d’Istituto

- Individuazione temi, problematiche, progetti di enti connessi con la specificità professionale di indirizzo

- Definizione obiettivi, contenuti, metodi, mezzi, risorse, tempi, valutazione dei singoli progetti

- Docenti d’indirizzo

- Docenti C. di C. - Coord.ri dei

progetti - Rappr. ti alunni e

genitori

ACCOGLIENZA E

ORIENTAMENTO

Collegio Docenti Consiglio di classe

- Definizione Accoglienza - Definizione Orientamento

(in entrata, in itinere e in uscita)

- Dir. Scolastico - Docenti referenti - Coord.ri progetti - Rappr. ti alunni e

genitori - Docenti FS

INCLUSIONE DISABILI E GESTIONE

PROBLEMATICHE SOCIO- AFFETTIVE

E DIDATTICHE

Collegio Docenti Consiglio di classe

- Individuazione di problematiche emergenti e proposizioni di soluzioni

- programmazioni individua-lizzate e personalizzate

- Dir.Scolastico - Docenti CdC - Docenti di

sostegno - Docenti FS

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FASI SOGGETTI AZIONI RISORSE UMANE

CONTINUITÀ’

Collegio Docenti Riunioni per ambiti disciplinari

- Individuazione elementi di discontinuità e proposizione di soluzioni

- Dirigente Scolastico

- Docenti - Docenti FS

ATTIVITÀ’

EXTRACUR-

RICOLARI

Consigli di classe Collegio Docenti Consiglio di Istituto

- Esperienze scuola-lavoro - Partecipazione a convegni - Progetti europei - Progetti in rete con altre

istituzioni scolast. e/o enti locali

- Corsi integrativi facoltativi - Realizzazione di prodotti

per concorsi e mostre - Allestimento mostre - Attività sportiva

- Dirigente Scolastico

- Docenti FS - DSGA - Docenti interni - Esperti esterni - Rappresentanti

alunni, genitori - Personale ATA - Docenti FS

RICERCA,

SVILUPPO E

AGGIORNAMENTO

Collegio Docenti Consiglio d’Istituto

- Aggiornamento relativo all’area didattico-professionale, tecnologica e legislativa

- Acquisizione di libri, di strumenti multimediali, informatici, etc.

- Dirigente

Scolastico - Docenti - Rappresentanti

alunni e genitori - Personale ATA - DSGA - Docenti FS

ATTIVAZIONE

RAPPORTI

STRUTTURATI CON

ISTITUZIONI

PUBBLICHE E

PRIVATE

Consiglio di classe Collegio Docenti Consiglio di Istituto

- Scambio di esperienze e

progetti - Attività in rete - Visite guidate ad

imprese,aziende,istituzioni - Stage e tirocini - Convenzioni - per incarichi e/o

collaborazioni

- Dirigente Scolastico

- Docenti FS - Docenti interni - DSGA - Esperti esterni - Rappresentanti

alunni, genitori - Personale ATA

DEFINIZIONE DEI

CRITERI E

CONTROLLO

DELL’EFFICACIA

DELL’AZIONE

FORMATIVA E

ORGANIZZATIVA

Collegio Docenti Consiglio d’Istituto Comitato di valutazione

- Monitoraggio delle attività

relative al POF - Verifica del successo

formativo - Controllo della qualità

(questionari per studenti, famiglie, docenti e personale ATA)

- Individuazione azioni correttive

- Dirigente Scolastico

- DSGA - Docenti FS - Coordinatori

Consigli di classe - Referenti progetti,

corsi e attività

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Liceo Artistico “Metelli”

REGOLAMENTO D'ISTITUTO

as 2015-2016

ART. 1 - "INGRESSO A SCUOLA"

Gli alunni entrano nella scuola nei cinque minuti che precedono l'inizio delle lezioni, al primo suono della campanella e si recano nelle proprie aule.

ART. 2 - "INIZIO DELLE LEZIONI" Le lezioni hanno inizio al secondo suono della campanella.

ART. 3 - "RITARDI" Le entrate in ritardo entro 10 minuti dall’inizio della lezione (ritardo breve) saranno autorizzate direttamente dal docente della prima ora; esse verranno comunque annotate sul registro di classe, dovranno essere giustificate l’indomani e saranno computate ai fini della valutazione del comportamento. Ritardi superiori ai 10’ (ritardo) saranno invece autorizzati dal DS o dai suoi Collaboratori, saranno computati ai fini della valutazione del comportamento e considerati come un’ora in meno ai fini della validità dell’anno scolastico; gli alunni con ritardo superiore a 10’ entreranno direttamente alla seconda ora per evitare l’interruzione continua della prima ora di lezione e dovranno accedere all’atrio, dove con la vigilanza dei collaboratori scolastici attenderanno di essere ammessi in aula all’inizio dell’ora della lezione successiva. L’ingresso può essere consentito entro la prima ora solo se in presenza di una certificazione o documentazione oggettiva accertata (ritardo mezzo di trasporto, certificazione medica …). L’alunno in ritardo dovrà richiedere il permesso al personale in servizio all’ingresso che lo sottoporrà alla firma del Dirigente o dei suoi Collaboratori e lo consegnerà infine all’alunno perché possa esibirlo al docente di classe. Ogni ritardo deve essere comunque giustificato secondo le medesime modalità delle assenze. Non sono ammesse entrate in ritardo dopo l’inizio della seconda ora, se non in casi eccezionali giustificati con certificazione o documentazione oggettiva (ritardo mezzo di trasporto, certificazione medica …).

ART. 4 - " RECIDIVA NEI RITARDI - AVVISO ALLE FAMIGLIE"

Dopo ritardi la cui causa non sia ritenuta giustificabile si provvederà all'immediata comunicazione del fatto alle famiglie. Analogamente si provvederà a contattare le famiglie in caso di numerosi ritardi sebbene giustificati formalmente.

ART. 5 - "PERMANENZA NELLA SCUOLA"

Gli studenti devono mantenere fra loro e verso il personale docente, non docente e ausiliario, un comportamento rispettoso. E' compito dei docenti segnalare al Dirigente Scolastico, con tempestività tutte le infrazioni disciplinari che vanno oltre quelle sanabili

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con la sola ammonizione verbale. Le note disciplinari devono essere immediatamente comunicate alla Presidenza. Agli studenti è consentito di uscire dalla classe durante le ore di lezione solo in via eccezionale con l'autorizzazione del docente, e per il tempo strettamente necessario a: 1) usufruire dei bagni e dei distributori automatici di cibi e bevande; 2) accedere ai locali di Presidenza e di Segreteria in tempi e con modalità previsti dalle regole di funzionamento degli uffici. L'uscita dalla classe dovrà essere di norma concessa a non più di un alunno alla volta ed è fatto divieto di uscire dalla aula nella I e IV ora di lezione, se non per improrogabili necessità. Non è consentito agli alunni di sostare nei corridoi durante l'ora di lezione, né al cambio dell'ora. L’uso dell’ascensore è libero per docenti, personale ed alunni con difficoltà di deambulazione; normalmente è vietato per gli studenti. 5.1 Divieto di fumo

Sono interdetti al fumo tutti i locali della scuola ed anche i cortili e gli spazi aperti compresi nel perimetro dell’Istituto. Premesso che tutto il personale scolastico, docente e non docente, in servizio presso l’istituto ha il dovere dell’applicazione del divieto, i responsabili preposti al controllo dell’applicazione del divieto di fumo vengono individuati nelle persone del Dirigente Scolastico e dei soggetti designati dallo stesso con apposito decreto, come indicato sui cartelli di divieto di fumo esposti in tutti gli spazi dell’Istituto ove esso vige. (Compiti di vigilanza e notifica) È compito dei preposti:

a) vigilare nelle aree di loro competenza sulla corretta apposizione e sulla costante presenza dei cartelli informativi (contenenti la scritta “VIETATO FUMARE” e i riferimenti alla normativa vigente, alle sanzioni previste e ai soggetti incaricati dell’applicazione), da collocarsi in posizione ben visibile in tutti i luoghi ove vige il divieto;

b) vigilare sulla scrupolosa osservanza del divieto, accertare le infrazioni e contestare immediatamente ai trasgressori l’avvenuta violazione, verbalizzandola mediante l'apposita modulistica;

c) notificare la violazione del divieto, per il tramite degli uffici amministrativi, mediante raccomandata con avviso di ricevuta (copia del verbale di accertamento dell’infrazione, con allegato bollettino di conto corrente postale per il versamento della sanzione) alle famiglie dei minorenni sorpresi a fumare e ai trasgressori, comunque identificati, che abbiano rifiutato la notifica .

(Procedura di accertamento) La violazione deve essere contestata immediatamente; se ciò non è possibile, va comunque notificata entro trenta giorni mediante Raccomandata A/R a cura dell’Istituto. Il verbale deve essere redatto sempre in duplice copia, controfirmato dal Dirigente Scolastico o da uno dei suoi collaboratori e, in caso di contestazione immediata, deve essere sottoscritto sia dal preposto sia dal trasgressore, che ha il diritto di far inserire nel verbale qualunque pertinente dichiarazione. La prima copia deve essere consegnata direttamente o fatta pervenire a posteriori al trasgressore (nei casi di cui sopra) e l’altra deve essere depositata agli atti dell’Istituto (Segreteria amministrativa). Entro trenta giorni dalla contestazione o dalla notifica l’interessato può far pervenire all’Autorità competente (Prefetto) scritti difensivi e può eventualmente chiedere di essere sentito dalla stessa. (Sanzioni) Le misure sanzionatorie applicabili sono quelle previste dall’art. 7 della legge n. 584/1975 e successive modificazioni, aumentate nella misura prevista dalla legge n. 311/2004 “Legge finanziaria 2005” (art. 1, comma 190 e 191) . Per i trasgressori del divieto di fumo si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma compresa tra € 27.50 e € 275,00 .

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In particolare sarà applicata la sanzione minima di € 27,50 se il pagamento avverrà entro 15 giorni dalla notifica dell’infrazione; altrimenti si applicherà la sanzione di € 55, pari al doppio del minimo, se il pagamento avverrà entro il termine di 60 giorni. In caso di recidiva l’importo della sanzione sarà gradatamente incrementato fino al raggiungimento dell’importo massimo. Decorso il predetto termine di 60 giorni senza che sia stata pagata la sanzione, la documentazione verrà inviata dal Dirigente Scolastico al Prefetto territorialmente competente per i successivi adempimenti di legge. La misura della sanzione sarà comunque raddoppiata (ammontando quindi da un minimo di € 55 ad un massimo di € 550), qualora la violazione sia stata commessa in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o in presenza di lattanti o bambini fino ai dodici anni di età. I soggetti incaricati dell’obbligo di curare l’osservanza del divieto e irrogare le sanzioni per l’infrazione, qualora non ottemperino tale obbligo, sono tenuti al pagamento di una sanzione pecuniaria compresa fra € 220,00 e € 2.200,00, a partire dall’importo minimo fino al massimo in caso di recidiva. I dipendenti della scuola che non osservino il divieto nei luoghi dove è vietato fumare, in aggiunta alle sanzioni pecuniarie previste, possono essere sottoposti a procedimento disciplinare. Gli alunni che abbiano trasgredito il divieto di fumo saranno altresì oggetto di sanzione disciplinare scritta. I genitori di uno studente minorenne che abbia violato il divieto di fumo dovranno far fronte per lui alla sanzione amministrativa irrogata. Lo studente maggiorenne che compie l’illecito dovrà farsi carico personalmente della sanzione. (Pagamento delle sanzioni) Il pagamento della sanzione amministrativa da parte del trasgressore può essere effettuato: a) in banca o presso gli Uffici postali utilizzando il modello F23 (Codice tributo 131T) e indicando la causale del versamento (Infrazione al divieto di fumo – Liceo Classico e Artistico “Tacito- Metelli” - verbale del ______); b) direttamente presso la Tesoreria Provinciale competente per territorio; c) presso gli Uffici Postali tramite bollettino di conto corrente postale intestato alla Tesoreria Provinciale competente per Territorio, indicando la causale del versamento (come sopra). L’interessato dovrà far pervenire, entro il termine di 60 giorni dalla contestazione immediata oppure dalla notifica a posteriori dei termini della violazione, con raccomandata a mano o per posta (Raccomanda A/R), la ricevuta dell’avvenuto pagamento alla Scuola, onde evitare l’inoltro del rapporto al Prefetto territorialmente competente. Ai sensi della normativa vigente, al personale dipendente dell'Ente scolastico non è lecito riscuotere la sanzione amministrativa prevista.

5.2 Divieto uso cellulari e altri dispositivi elettronici

E’ vietato usare durante lo svolgimento delle attività didattiche in modo autonomo il telefono cellulare e qualsiasi altro dispositivo elettronico, è vietato scattare fotografie o effettuare registrazioni audio-video in modo autonomo. L’utilizzo di tali dispositivi è possibile se autorizzato dal DS o da un docente nell’ambito dell’attività didattica. L’alunno sorpreso ad usare il cellulare sarà ammonito; il docente gli requisirà il telefonino che, se minorenne, potrà essere restituito a fine mattinata dal docente medesimo o dal Dirigente /o suoi collaboratori ai genitori; se maggiorenne, sarà riconsegnato all’alunno dal DS o dal DSGA. Qualora lo studente venisse sorpreso a fare foto o riprese non autorizzate, oltre a subire la sanzione prevista nel Regolamento d’istituto, dovrà consegnare il dispositivo elettronico utilizzato al Dirigente o ai suoi collaboratori che lo restituiranno solo al genitore.

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ART. 6 - "TRASFERIMENTO DELLE CLASSI" Negli spostamenti da e per le aule speciali (palestra, laboratori, biblioteca, aula da disegno …) gli studenti devono essere accompagnati dai rispettivi docenti. Gli studenti che si sottraggono alla sorveglianza dei docenti saranno opportunamente sanzionati.

ART. 7 - "RICREAZIONE" Durante l’intervallo della durata di 10’ (ore 10,50/11,00) gli alunni sono sotto la responsabilità dei docenti della terza ora che effettueranno la più stretta vigilanza con l’ausilio dei collaboratori scolastici, affinché non vengano arrecati danni a cose o a persone e venga sempre mantenuto un comportamento corretto e rispettoso delle norme di sicurezza. Gli studenti non sono autorizzati a recarsi sul piazzale antistante o in altri luoghi pertinenti alle due sedi per effettuare l’intervallo. Il servizio colazioni, autorizzato dal Consiglio d’istituto, prevede la distribuzione di un sacchetto con le colazioni, prenotate per ciascuna classe entro e non oltre le ore 9,00, ad ogni piano 5’ prima dell’inizio della pausa; uno studente per classe potrà recarsi a prelevarlo.

ART. 8 - "USCITA ANTICIPATA" Le uscite anticipate saranno consentite solo all’ultima ora di lezione della giornata; qualora necessitasse un’ uscita ancor più anticipata la medesima dovrà essere debitamente documentata. La richiesta di uscita anticipata dovrà essere avanzata al Dirigente o ai suoi Collaboratori entro la prima ora, a meno di cause improvvise e non prevedibili; si precisa quanto segue: - Gli alunni minorenni potranno essere autorizzati ad uscire anticipatamente solo se prelevati da un genitore o da una persona da lui delegata per iscritto, munito di documento di riconoscimento; - Le uscite anticipate (per minorenni e maggiorenni) saranno autorizzate dal Dirigente o dai suoi Collaboratori; - Anche le uscite anticipate saranno computate ai fini della valutazione della valutazione del comportamento e della validità dell’anno scolastico. Infine, l'uscita anticipata degli alunni di un'intera classe sarà consentita soltanto nel caso in cui la scuola non sia in grado di garantire la vigilanza e se preventivamente comunicata alle famiglie tramite gli alunni mediante annotazione sul registro di classe o lettera circolare, con espresso obbligo per gli stessi di darne compiuta notizia alle famiglie. Lo stesso dicasi per ogni uscita anticipata collettiva dovuta a particolari motivi quali, ad esempio, assemblea studentesca, assemblea sindacale degli insegnanti ecc ...

ART. 9 - " ENTRATE E USCITE FUORI ORARIO DI CARATTERE PERMANENTE " Le entrate e le uscite fuori orario di carattere permanente saranno eccezionalmente autorizzate dal Dirigente previa valutazione di richiesta scritta tramite apposito modulo da parte di studenti maggiorenni e/o dei genitori di studenti minorenni entro e non oltre il 25 settembre, tranne per casi motivati; per gli orari dei mezzi pubblici faranno fede quelli ufficialmente comunicati dalle relative società di trasporto. Non saranno tuttavia autorizzate entrate o uscite permanenti che comportino una riduzione del monte ore annuo tale da compromettere la durata legale dell’ anno scolastico.

ART. 10 - "GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE" I docenti della prima ora di lezione sono delegati a giustificare le assenze e ad annotare sul registro di classe l’avvenuta o la mancata giustificazione; di norma questa, esibita esclusivamente sull’apposito libretto relativo all’anno in corso e firmata solo dalla persona che ha ritirato il libretto stesso e depositato la firma (genitore o chi ne fa le veci o alunno

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maggiorenne), deve essere presentata il giorno del rientro a scuola, massimo il giorno successivo. In caso di mancata giustificazione, su segnalazione del docente della prima ora, il Dirigente Scolastico avrà cura di avvisare la famiglia tramite fonogramma; se dopo tre giorni l’alunno non ha ancora giustificato, non potrà essere ammesso in classe previa comunicazione con fonogramma alla famiglia da effettuarsi a cura dei Collaboratori del Dirigente o del personale di segreteria, se l’alunno è minorenne. Gli studenti maggiorenni possono ritirare e firmare personalmente il libretto delle giustificazioni e quindi giustificare direttamente le assenze ed i ritardi, richiedere uscite anticipate con le stesse modalità e regole valide per gli altri alunni.

ART. 11 - "ASSENZE LUNGHE" Per assenze superiori a 5 giorni si dovrà richiedere il certificato medico, oltre alla giustificazione sul libretto, nei casi in cui l’assenza sia dovuta a motivi di salute; se invece essa è dovuta ad altri motivi, questi dovranno essere giustificati dal genitore direttamente al Dirigente o ai suoi Collaboratori, personalmente o per iscritto. Il certificato medico dovrà essere depositato in segreteria didattica per essere custodito nel fascicolo dell’alunno, non lasciato in classe. Si ricorda che ai fini della validità dell’anno scolastico è richiesta la frequenza di almeno i ¾ dell’orario annuale delle lezioni e che il computo viene effettuato sulle ore e non sui giorni, rientrando pertanto nel computo anche le entrate in ritardo e le uscite anticipate.

ART. 12 - "COMUNICAZIONI ALLE FAMIGLIE" Gli alunni dovranno prestare la massima attenzione alle comunicazioni effettuate dal Dirigente Scolastico (o dai suoi Collaboratori); quando richiesto, dovranno trascriverle nella sezione dedicata alle comunicazioni scuola-famiglia del libretto delle giustificazioni, farle firmare dai rispettivi genitori ed esibire la comunicazione firmata al docente della prima ora del giorno indicato. Gli alunni che non esibiscano le autorizzazioni firmate per uscite anticipate o per visite guidate sul territorio o per variazioni di orario, non fruiranno di dette opportunità e saranno associati ad altre classi presenti in Istituto sino al termine delle lezioni. La scuola informa le famiglie nei casi in cui il prolungarsi o la tipologia delle assenze è di pregiudizio all'andamento scolastico.

ART. 13 - "CONSERVAZIONE DELLE STRUTTURE E DELLE DOTAZIONI"

Il patrimonio della scuola è un bene comune, pertanto la conservazione delle aule e delle relative dotazioni è affidata alla cura degli studenti i quali sono chiamati a rispondere di eventuali ammanchi o danneggiamenti. Qualora non sia possibile risalire ai diretti responsabili, il risarcimento sarà effettuato in solido da tutti coloro che abbiano utilizzato la struttura danneggiata, allo scopo di restituirne la piena disponibilità a tutta la Comunità Scolastica.

ART. 14 - "ORARIO DELLE LEZIONI"

All'inizio dell'anno scolastico il Dirigente Scolastico comunica l'orario di lezione dei docenti.

ART. 15 - "USO DEI LABORATORI E DELLA BIBLIOTECA"

All'inizio dell'anno scolastico i docenti hanno l'obbligo di stabilire e comunicare agli studenti un orario per l'uso delle aule speciali e laboratori al fine di un corretto ed effettivo utilizzo delle medesime.

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Gli insegnanti che si avvicendano nelle diverse aule speciali hanno l'obbligo di segnalare l'uso delle strutture, apponendo la propria firma nell'apposito registro di presenza, con l'indicazione della classe e delle ore nelle quali sono adoperate le differenti attrezzature e di garantire il rispetto dell'apposito regolamento d'uso. L'uso della biblioteca è consentito agli alunni previa autorizzazione degli insegnanti e nel rispetto dell' orario di apertura. Coloro che ricevono in prestito dalla biblioteca libri o riviste sono responsabili della loro conservazione e restituzione.

ART. 16 - "INIZIO DELLE LEZIONI"

L'insegnante della prima ora si reca in classe al primo suono delle campanella. Effettuato l'appello dovrà comunicare tempestivamente al Dirigente Scolastico, al vicario o ai collaboratori della Presidenza eventuali anomalie nella frequenza degli studenti.

ART. 17 - "AMMISSIONE DEGLI ALUNNI RITARDATARI" .

L'insegnante della seconda ora, o eccezionalmente delle ore successive, annota sul registro di classe l'ingresso autorizzato degli alunni ritardatari.

ART. 18 - " AVVICENDAMENTO DEGLI INSEGNANTI"

Il cambio dell'ora deve avvenire in tempi brevi e con sollecitudine, per evitare che la classe rimanga senza sorveglianza. Durante il cambio dell’ora gli alunni devono rimanere in classe; eventuale necessità di uscita dovrà essere richiesta al docente dell’ora successiva.

ART. 19 - "VIGILANZA"

I docenti hanno il compito di vigilare sul comportamento degli studenti durante il proprio orario di insegnamento e di servizio. I docenti vigilano sugli alunni durante la ricreazione.

ART. 20 - "COLLOQUI CON I GENITORI "

Annualmente saranno comunicate alle famiglie le modalità di collegamento tra le stesse e la Scuola e di ricevimento dei genitori degli alunni da parte degli insegnanti.

ART. 21 - "BREVE ALLONTANAMENTO DALLA CLASSE"

L'insegnante che per qualsiasi serio motivo è costretto a lasciare la classe momentaneamente, deve chiedere ai collaboratori scolastici del proprio piano di sorvegliare gli studenti.

DIRITTI DEGLI STUDENTI

ART. 22 - "DIRITTO DI INFORMAZIONE "

Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. La scuola predisporrà conseguentemente ogni opportuna forma di pubblicità in favore degli alunni, delle loro famiglie e della potenziale utenza in generale, relativamente alle varie offerte formative già in essere o da attivarsi nell'ambito della normale attività didattica secondo quanto deliberato dai competenti Organo Collegiali. All'inizio dell'anno scolastico ad ogni nuovo alunno verrà consegnato, con atto che sarà sottoscritto dal genitore esercente la potestà, per presa visione, ricevuta e accettazione,

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una copia del presente regolamento d'Istituto che disciplina la vita all'interno dell'Istituzione Scolastica e della polizza assicurativa stipulata a favore degli alunni.

ART. 23 - " VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE"

L'alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva volta ad attivare un processo di autovalutazione'che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. L'alunno riceverà pertanto con cadenza periodica, stabilita annualmente dal Collegio dei Docenti, una scheda di valutazione sintetica predisposta dal Consiglio di Classe e da ogni singolo docente con il quale saranno esplicitati obiettivi raggiunti e carenze manifestate nelle verifiche effettuate.

ART. 24 - "DIRITTO DI PARTECIPAZIONE CONSULTIVA AI PROCESSI DECISIONALI"

Gli studenti possono essere chiamati ad esprimere il loro parere consultivo, in merito a decisioni tali da influire in modo rilevante sull'organizzazione della Scuola. In tale situazione, la Scuola potrà richiedere la partecipazione in forma consultiva anche dei genitori per acquisirne il parere riguardo alle problematiche di cui al primo comma. DOVERI DEGLI STUDENTI

ART. 25 - "PRINCIPI GENERALI"

Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Capo di Istituto, dei docenti, del personale tutto della Scuola e dei loro compagni di classe lo stesso rispetto anche formale, che chiedono per se stessi. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui alla normativa vigente recepita nel presente regolamento. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dalla normativa vigente e dal presente regolamento. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danno al patrimonio della scuola e da non contravvenire alle indicazioni relative alla sicurezza fornite dalla scuola. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.

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REGOLAMENTO DISCIPLINARE APPROVATO DAL CONSIGLIO DI ISTITUTO DELL’IISAG IL 15/12/2008

MODIFICATO CON DELIBERA DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO DELL’IISAG IL 20/11/2009

PREMESSA Il presente regolamento, ai senti dell’art. 4, comma 1, del D.P.R. 24/06/1998 n. 249 “Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria” e modificato con decreto del Presidente della Repubblica n. 235 del 21/11/2007 individua i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell’art. 3, al corretto svolgimento dei rapporti all’interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche dell’Istituto di Istruzione Superiore Artistica e per Geometri di Terni, le relative sanzioni, gli Organi competenti ad emanarle e il relativo procedimento secondo i criteri previsti dall’art. 5 del decreto citato. Obiettivi del presente regolamento di disciplina sono:

1) garantire il corretto svolgimento dell’attività didattica e il diritto allo studio; 2) garantire la pari dignità, la civile convivenza, il rispetto reciproco; 3) tutelare l’integrità e la sicurezza delle persone, il patrimonio scolastico.

Il presente regolamento si fonda sul principio della responsabilità personale e sul principio della progressività delle sanzioni in caso di recidiva.

CAPO I. NORME COMPORTAMENTALI

Art. 1 – La disciplina è espressione di maturità e di comportamento civile ed è affidata prevalentemente al senso di autocontrollo degli allievi. Art. 2 – Al cambio dell’ora, in attesa dell’arrivo dei docenti, gli allievi rimangono all’interno delle aule, senza fare rumore o disordine. Art. 3 – All’arrivo del professore gli studenti devono farsi trovare in aula; in caso contrario devono giustificare la loro assenza che viene valutata di volta in volta dal docente il quale, se lo ritiene opportuno, lo comunica alla Presidenza. Art. 4 – Durante i trasferimenti in e dalla palestra, laboratori, aule speciali, sale adibite a riunioni, le classi, accompagnate dai professori cui sono affidate, non devono arrecare disturbo alle altre. Art. 5 – Durante le ore di lezione gli studenti non devono abbandonare l’aula se non eccezionalmente, uno alla volta e per il tempo strettamente necessario e, in ogni caso, previo consenso del professore di classe. Art. 6 – Durante l’intervallo gli alunni devono comportarsi in modo da non arrecare danno a persone o cose; essi sono tenuti a mantenere un comportamento corretto nei confronti del personale adibito alla sorveglianza e nei confronti dei propri compagni. (Resta la responsabilità del docente dell’ora di lezione che include i “dieci minuti di socializzazione”). Art. 7 – Nessun allievo può rimanere all’interno dell’edificio scolastico in orario extrascolastico senza la presenza del Dirigente o di persona maggiorenne da lui delegata, che esercita l’obbligo della vigilanza: personale della scuola. Art. 8 – Gli alunni collaborano al mantenimento di un ambiente pulito ed accogliente; in particolare sono responsabili della cura dell’aula ricevuta in consegna ad inizio anno scolastico. Art. 9 – Gli alunni, in classe, nei laboratori e nelle aule speciali, dovranno tenere spento e riposto in cartella il cellulare (il telefonino), il palmare, mp3, i-pod. Art. 10 – Gli alunni nel laboratorio dovranno occupare la postazione assegnata loro dal docente con controllo all’inizio e al termine della lezione del buon funzionamento degli strumenti affidati.

CAPO II Art. 1 – Sanzioni

Le sanzioni che il regolamento prevede sono le seguenti:

1) richiamo verbale; 2) ammonizione scritta;

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3) l’allontanamento temporaneo dall’aula; 4) l’allontanamento temporaneo dalla Comunità scolastica.

Art. 2 – Richiamo verbale

1) Il richiamo verbale è irrogato: - per ripetuto mancato assolvimento degli impegni di studio; - per turbativa allo svolgimento delle lezioni; - per la frequenza non regolare e senza valide motivazioni delle lezioni. 2) Hanno competenza ad infliggere il richiamo: - il docente della disciplina con annotazioni sul registro personale e di classe; - il coordinatore di classe, con segnalazione alla famiglia.

Art. 3 – Ammonizione scritta

La sanzione dell’ammonizione scritta è inflitta dal singolo docente di classe nei seguenti casi:

1) Recidiva dei comportamenti di cui all’art. precedente; 2) Reiterata turbativa allo svolgimento delle lezioni;

La sanzione dell’ammonizione scritta è inflitta dal D.S. nei seguenti casi: 1) mancato rispetto delle disposizioni organizzative della scuola; 2) mancato rispetto delle indicazioni di sicurezza nei locali della scuola; 3) mancato rispetto dei divieti previsti dal Regolamento di Istituto; 4) comportamenti, non dolosi e senza colpa grave, che comportino danni alla scuola o al suo

patrimonio. In tali casi, per il principio della riparazione del danno, è dovuto il risarcimento del danno provocato.

Della irrogazione della sanzione della ammonizione scritta viene data comunicazione alle famiglie tramite fonogramma o “cartolina scolastica”.

Art. 4 – Allontanamento temporaneo dalla lezione

Il provvedimento dell’allontanamento temporaneo dalle lezioni è adottato dal docente in servizio nella classe qualora il livello di turbativa impedisca lo svolgimento delle lezioni o per motivi precauzionali, quando si tema il degenerare di situazioni a rischio tra studenti. Lo studente allontanato dovrà essere immediatamente inviato all’Ufficio di Presidenza che valuterà se lo studente debba essere riammesso in classe, e disporrà, qualora ne ricorrano gli estremi, gli atti per la irrogazione della sanzione disciplinare prevista: la sanzione dell’allontanamento dalle lezioni per un giorno.

Art. 5 – Allontanamento temporaneo dalla Comunità Scolastica

1) Recidiva del comportamento di cui all’art. 3 comma 2 e art. 4; 2) La sanzione dell’allontanamento temporaneo dalle lezioni è inflitta dal Consiglio di classe,

per un massimo di 15 giorni feriali e viene irrogata per: a) comportamenti che offendano la morale, la dignità, le libertà individuali, la coscienza ed il credo di ogni appartenente alla comunità scolastica; b) per danneggiamento colposo di persone, beni e attrezzature scolastiche; c) per fatti gravi o recidivanti di turbativa scolastica; d) uso improprio di cellulari e di altri strumenti digitali che comportino la videoripresa di immagini di altri soggetti senza il preventivo consenso scritto degli stessi.

3) L’allontanamento dalle lezioni per periodi superiori a 15 giorni feriali, stabilito dal Consiglio di classe, viene irrogato per recidiva a comportamenti precedenti, per comportamenti gravemente offensivi della comunità scolastica e dei suoi componenti o in recidiva dei precedenti, per minacce, oltraggio, furto, per danneggiamento doloso delle attrezzature scolastiche e delle attrezzature di sicurezza ed altri reati penalmente perseguibili. Viene adottato dal Consiglio di Istituto. L’allontanamento dello studente dalla Comunità scolastica è commisurato alla gravità del reato e al persistere della situazione di pericolo. Nei casi di danneggiamento alle strutture scolastiche, se la famiglia avrà immediatamente provveduto al risarcimento o al ripristino funzionale dei beni danneggiati potrà essere inflitta la sanzione di grado inferiore.

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4) Nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico, la sanzione è costituita dall’allontanamento dalla comunità scolastica con l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’Esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell’anno scolastico.

Art. 6 – Trasferimento in corso d’anno

Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d’anno, ad altra scuola.

Art. 6bis – Iter procedurale per l’irrogazione delle sanzioni

Fase istruttoria - testimoniale: condotta dal DS o da un suo delegato alla presenza di un altro adulto (docente o ATA) regolarmente verbalizzata, serve a ricostruire i fatti sulla base della dichiarazione dell’interessato (o interessati) e di eventuali testimoni.

Contestazione di addebiti: in forma scritta viene consegnata al destinatario o destinatari e fatta pervenire in copia ai genitori, se trattasi di minorenni.

Contraddittorio orale o controdeduzioni scritte: sono possibili nei tempi indicati nella contestazione di addebiti ( entro 4 gg ) ; il contraddittorio è condotto dal Dirigente o un suo delegato.

Fase sanzionatoria: il consiglio di classe nella sua composizione allargata, prende atto delle fasi procedimentali e adotta la delibera sanzionatoria se di sua competenza , altrimenti la demanda al Consiglio d’Istituto. Qualora la sanzione debba essere inflitta agli studenti rappresentanti di classe, questi debbono astenersi dal partecipare alla deliberazione che li riguarda. In tal caso il DS può nominare un altro studente con funzioni di uditore , che non partecipa alla deliberazione.

Il procedimento è avviato dal Dirigente scolastico su proposta di chi ha contestato la violazione o del Coordinatore della classe. La decisione è adottata dalla maggioranza dei votanti. In caso di presenza di più proposte, quella che raccoglierà il maggior numero dei voti sarà adottata dal Consiglio. Per quanto riguarda il regolamento d’istituto si fa riferimento, fino a nuova stesura, alla Carta dei servizi ed ai regolamenti già esistenti. Per quanto riguarda il Patto educativo di corresponsabilità si mantiene in adozione quello già esistente con l’impegno di modificarlo se possibile in corso d’anno e renderlo più concreto ed esplicito.

Art. 7 – Diritto dello studente ad esporre le proprie ragioni Nessun provvedimento disciplinare può essere adottato nei confronti di uno studente, se prima non sia stato invitato ad esporre le proprie ragioni in forma verbale o mediante produzione di memoria scritta.

Art. 8 – Diritto a ricorrere

Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte dello studente sanzionato o da chiunque vi abbia interesse, al Comitato di Garanzia interno alla scuola e disciplinato dal presente regolamento, entro 15 giorni dalla comunicazione della sua irrogazione. Il Comitato di Garanzia, composto da: uno studente, un docente, e un genitore designato all’interno delle componenti del Consiglio di Istituto, è presieduto dal Dirigente Scolastico, membro di diritto. L’organo di garanzia è competente a dirimere, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, i conflitti intercorrenti che sorgano in relazione al presente regolamento. E’ ammesso, per il suddetto motivo, ulteriore ricorso all’organo di garanzia regionale istituito presso l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria.

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Il Comitato di Garanzia si riunisce entro 10 giorni dalla presentazione, per deliberare sul ricorso presentato. Le delibere sono valide se partecipa alla riunione la maggioranza assoluta dei membri. Il Comitato di Garanzia decide, su richiesta di chi ne abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione del regolamento disciplinare. In caso di parità prevale il voto del Presidente. Il Dirigente Scolastico, per assenza dal servizio, può essere sostituito dal Vicario o da altro collaboratore dello stesso.

Art. 9 – Attività a favore della comunità scolastica

1) In alternativa alla sanzione dell’ammonimento scritto è possibile concordare, in sostituzione della sanzione e prima della sua irrogazione, lo svolgimento di una attività a favore della comunità scolastica. Tale attività può essere proposta dallo stesso studente ed è concordata con il Dirigente Scolastico per le sanzioni di sua competenza e con il docente coordinatore di classe per le sanzioni inflitte dal consiglio di classe.

2) In alternativa alle sanzioni degli Artt. 4 e 5 (riguardanti l’allontanamento dalla scuola fino a 15 gg.), è possibile concordare, in sostituzione della sanzione e prima della sua irrogazione, lo svolgimento di una attività a favore della comunità scolastica. Tale attività è proposta dal Dirigente Scolastico, sentito il parere del consiglio di classe. Per un certo periodo – variabile a seconda delle “colpe” e delle sanzioni -, gli studenti frequenteranno le lezioni ma, in tempi non coincidenti con quelli della normale attività didattica, svolgeranno lavori utili alla collettività studentesca quali ad esempio:

- pulizia degli arredi scolastici ed ambienti interni; - pulizia dei muri delle aule e dei corridoi della struttura scolastica; - dei cortili esterni alla scuola – dei bagni; - Aiuto agli alunni diversamente abili. L’attività alternativa, previa richiesta dello studente se maggiorenne o dei genitori per i minorenni, è comunque concordata, a seconda dei casi, con il Dirigente Scolastico.

Art. 10 – Ravvedimento operoso

L’allievo cui sia stata inflitta la sanzione dell’ammonimento scritto o della sanzione dell’allontanamento dalle lezioni di cui al comma dell’Art. 4, e che per almeno 3 mesi dalla sua irrogazione abbia tenuto un comportamento ravveduto ed operoso, può chiedere al Consiglio di classe l’annullamento dell’ammonizione scritta, o, nel caso dell’allontanamento dalle lezioni comma 1 Art. 5, l’annullamento degli effetti della sanzione stessa. Sulla richiesta delibera il Consiglio di classe in via definitiva.

Art. 11 – Rapporti con lo studente e la famiglia nel periodo di allontanamento

Nei periodi di allontanamento dalle lezioni la scuola provvederà, d’accordo con lo studente e la famiglia, nei modi concordati, a tenere un rapporto atto a preparare il rientro nella comunità scolastica.

Art. 12 – Mancanze durante le sessioni di esame

Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni di esame sono inflitte dalla Commissione e sono applicabili anche ai candidati esterni.

Art. 13 – Allontanamento superiore a 15 giorni

Delle sanzioni comportanti l’allontanamento dalle lezioni per più di 15 giorni deve essere fatta menzione nella pagella scolastica.

Art. 14 – Sanzioni definitive

Delle sanzioni definitive e non seguite da ravvedimento operoso sarà tenuto conto nella valutazione relativa al raggiungimento degli obiettivi formativi.

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REGOLAMENTO: LE ASSEMBLEE STUDENTESCHE

Liceo Artistico “Metelli”

Rev. CONSIGLIO D’ISTITUTO_ 29/12/2014

1. DISPOSIZIONI GENERALI 1.1 Le assemblee degli studenti e dei genitori sono regolate dagli articoli 12,13,14,15 del D Lgs n. 297/94. Qualora venga richiesta la partecipazione di esperti, ai sensi del 6° comma art. 13 del D Lgs n. 297/94, la relativa domanda deve essere presentata al Consiglio di Istituto per la prescritta autorizzazione. 1.2. Gli studenti e i propri genitori hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola secondo le modalità previste nei successivi articoli. Il Dirigente Scolastico garantisce il rispetto dei diritti degli studenti e promuove opportune iniziative volte a sviluppare negli studenti la capacità di esercizio della partecipazione e dei diritti democratici. 2. LE ASSEMBLEE STUDENTESCHE 2.1. Le assemblee costituiscono occasioni di partecipazione democratica per l’approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti. 2.2. Le assemblee possono essere di Classe o di Istituto. 2.3 E’ consentito lo svolgimento di una assemblea di istituto e di una di classe al mese. 2.4. Le assemblee non possono aver luogo nel mese conclusivo delle lezioni, comunque non oltre il 15 maggio. 2.5. L’assemblea di istituto è consentita nel limite delle ore di lezione di una giornata, mentre l’assemblea di classe si svolge entro il limite di due ore di lezione. 2.6 Le assemblee d’istituto (rif. 2.5), in numero non superiore a quattro, possono prevedere la presenza di esperti che dovrà essere preventivamente autorizzata dal CI (comma 7, art. 13 D Lgs 297/94); esse avranno per oggetto attività di approfondimento culturale, sociale, artistico. La richiesta deve essere formulata con largo anticipo per acquisire in tempo utile la delibera del CI, deve recare un dettagliato ordine del giorno con gli argomenti oggetto di discussione e i tempi di svolgimento. 2.7 A richiesta degli studenti, le ore dell’assemblea (rif. 2.5) possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario e lavori di gruppo. In tal caso le attività, i gruppi e gli studenti indicati come responsabili dei gruppi stessi, dovranno essere descritti nella relativa richiesta (v. punto 3.1 successivo); dovranno altresì essere precisati i tempi e gli spazi necessari per le attività previste. Gli studenti possono richiedere agli insegnanti, che si siano resi disponibili, di partecipare in qualità di coordinatori e/o relatori ai lavori dei gruppi di studio e di ricerca. Le assemblee così articolate, pur essendo sospesa la normale attività didattica, concorrono alla determinazione della durata legale dell’anno scolastico. 2.8 Le assemblee d’istituto possono non coprire l’intero arco della mattinata, in tal caso avranno inizio alle ore 11.00 e nelle prime tre ore le lezioni si svolgeranno regolarmente. Tali assemblee dovranno durare un tempo congruo allo svolgimento degli argomenti all’ordine del giorno; al termine dell’assemblea che dovrà essere indicato nella richiesta, gli studenti saranno liberi di tornare alle proprie abitazioni se avranno esibito regolarmente firmata dai genitori la relativa autorizzazione (v. punto 3.1 ultimo comma). Saranno autorizzate non più di tre assemblee di questo genere in quanto, in tal caso, le ore dedicate all’assemblea incidono sulla durata dell’anno scolastico. 2.9 Le assemblee di istituto, durante l’anno scolastico, non possono essere tenute sempre nello stesso giorno della settimana. Le assemblee di classe non possono essere tenute nelle stesse ore di insegnamento.

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2.10. L’Istituzione scolastica, per ragioni di buon andamento del servizio, di tutela del patrimonio e di sicurezza, ha l’onere di adottare tutte le iniziative necessarie per la verifica della presenza degli studenti e di quanti permangano all’interno dell’istituzione scolastica (docenti che intendono partecipare all’assemblea o che siano delegati dal Dirigente alla sorveglianza). Pertanto in occasione delle assemblee che si svolgono con le modalità di cui ai punti 2.6 e 2.7, l’insegnante della prima ora di lezione farà regolarmente l’appello in classe e successivamente, all’ora indicata nella richiesta dell’assemblea, consentirà agli alunni di raggiungere il luogo in cui è previsto lo svolgimento della stessa. 2.11. Il Dirigente delegherà di volta in volta, con un ordine di servizio, i docenti, ai quali a seconda della durata e delle modalità di svolgimento dell’assemblea sarà affidata la vigilanza sul corretto andamento dei lavori e sul rispetto di quanto previsto nell’ordine del giorno. 2.12. Non è consentita alcuna attività didattica ordinaria durante lo svolgimento dell’assemblea studentesca di istituto. 2.13. Alle assemblee di istituto possono assistere, oltre al Dirigente Scolastico o ad un suo delegato, tutti gli insegnanti che lo desiderino.

3. FUNZIONAMENTO DELL’ ASSEMBLEA D’ISTITUTO

3.1. L’assemblea di istituto è convocata, su richiesta inoltrata al Dirigente Scolastico e depositata presso l’ufficio protocollo almeno 5 giorni prima della data di convocazione, dai rappresentanti di Istituto o dal 10% degli studenti o dalla maggioranza del Comitato studentesco, se costituito, utilizzando l’apposito modulo disponibile presso l’ufficio dei Collaboratori del DS. Nella richiesta dovrà essere indicato il nome del Presidente e del vice Presidente dell’Assemblea e un dettagliato ordine del giorno (v. punti 2.6, 2.7 e 2.8). Dell’assemblea verrà data comunicazione alle famiglie da esibire, debitamente firmata da un genitore o dall’alunno maggiorenne, all’insegnante della prima ora del giorno dell’assemblea stessa. 3.2. Il Presidente dell’assemblea, coadiuvato dal vicepresidente e dal comitato studentesco, è responsabile del regolare svolgimento dell’assemblea; essi dovranno effettuare il controllo delle presenze all’inizio della mattinata come risultano dai registri di classe e verificarle al termine dell’assemblea, segnalando ai docenti delegati alla vigilanza o al Dirigente, laddove si verificasse, l’eventuale abbandono dei locali scolastici da parte di qualche alunno. In caso di necessità il Presidente può chiedere l’intervento del Dirigente scolastico o dei suoi delegati. Il Presidente, il vicepresidente e gli studenti del comitato studentesco si faranno carico altresì di lasciare i locali utilizzati in condizioni idonee al successivo utilizzo, ovvero sgomberi da rifiuti e puliti. Eventuali danni arrecati agli ambienti saranno rilevati dal Presidente e dovranno essere risarciti dai partecipanti. 3.3. Il Dirigente Scolastico ha potere di intervento nel caso di violazione del regolamento o in caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell’assemblea. 3.4. Dell’assemblea va redatto apposito verbale da consegnare al DS o ai suoi Collaboratori entro tre giorni dallo svolgimento dell’assemblea. 3.5 Modalità di fruizione delle assemblee d’istituto: - gli studenti che sono nella sede distaccata, nel caso di un’assemblea che duri l’intera mattina si recano direttamente presso la sede centrale all’inizio della mattinata, dove li accoglierà il docente della prima ora; - gli studenti che sono nella sede distaccata, nel caso di un’assemblea che abbia luogo nell’arco della mattinata, dapprima svolgeranno l’attività didattica nella sede di appartenenza, per poi trasferirsi alla sede centrale in tempo utile con la vigilanza dei docenti in orario di servizio e/o delegati. 3.6 Le assemblee plenarie si svolgeranno in auditorium e/o palestra; per i lavori di gruppo si potranno utilizzare le aule e/o la palestra, sempre preventivamente indicate nella richiesta.

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4. FUNZIONAMENTO DELLE ASSEMBLEE DI CLASSE

4.1 L’assemblea di classe è convocata su richiesta dei rappresentanti di classe, inoltrata al Dirigente Scolastico tramite gli uffici di vicepresidenza almeno 5 giorni prima rispetto alla data di convocazione e redatta sull’apposito modulo. 4.2 L’assemblea di classe è di due ore mensili, che possono essere utilizzate anche separatamente. 4.3 Il Dirigente Scolastico ha la facoltà di cambiare la data e/o le ore richieste ove sussistano, anche su parere dei docenti, interferenze di ordine didattico. 4.4 Il DS o i suoi Collaboratori, accertata la regolarità della richiesta, autorizzano l’assemblea annotando tale autorizzazione sul registro di classe. 4.5 Il docente in servizio durante lo svolgimento dell’assemblea di classe è delegato alla sorveglianza e, quando rilevi condizioni che non consentono lo svolgimento dei lavori, può richiedere l’intervento del Dirigente per la sospensione dell’assemblea. Può inoltre far verbalizzare comportamenti scorretti o non rispettosi. 4.6 All’assemblea di classe possono assistere, oltre al Dirigente o ad un suo delegato, i docenti che lo desiderino. 4.7 Al termine dell’assemblea i rappresentanti di classe redigono il verbale della seduta sull’apposito modulo e lo consegnano ai Collaboratori del Dirigente.

5. IL COMITATO STUDENTESCO 5.1 I rappresentanti degli studenti dei Consigli di classe, d’Istituto e della Consulta possono riunirsi nel Comitato Studentesco , previa autorizzazione del Dirigente Scolastico, per non più di due ore (a rotazione per giorni e ore) una volta al mese preferibilmente al termine della mattinata (quarta e quinta ora in quanto non tutte le classi hanno la sesta ora). 5.2 La convocazione del Comitato può avvenire previa presentazione al DS, con 5 giorni di anticipo, della richiesta con l’indicazione dell’ordine del giorno e della data di svolgimento. 5.3 Al Comitato di base possono assistere il Dirigente o un suo delegato; possono assistere anche gli insegnanti, con facoltà di parola, qualora il Comitato lo consenta. 5.4 Nella prima riunione di ogni anno scolastico il Comitato Studentesco elegge, al suo interno, un

Presidente ed un Vicepresidente. 5.5 Il Presidente, coadiuvato dal Vicepresidente, è responsabile dell’ordinato svolgimento del

Comitato. 5.6 Il Comitato dovrà curare la stesura di un verbale che va consegnato alla Presidenza. 5.7 I rappresentanti delle classi frequentanti presso la sede distaccata, dovranno essere accompagnati da un docente in servizio, individuato a cura del Collaboratore del Dirigente, presso la sede centrale per l’inizio della riunione o alla sede distaccata per riprendere l’attività didattica ordinaria. 5.8 Il Comitato studentesco può esprimere pareri o formulare proposte direttamente al Consiglio di

Istituto. 6. COLLABORATORI STUDENTESCHI

6.1 (Nomina) -A seguito della loro elezione, i Rappresentanti di istituto degli studenti possono nominare dei Collaboratori studenteschi, in numero massimo di 4 per ogni eletto. Il Dirigente Scolastico, tramite opportuna circolare interna, provvede a rendere noti alla collettività scolastica i nominativi dei suddetti. 6.2 (Funzioni) - I Collaboratori studenteschi coadiuvano i Rappresentanti di istituto eletti dagli studenti nello svolgimento del loro incarico e hanno il diritto di partecipare al Comitato degli Studenti, con facoltà di parola ma senza diritto di voto.

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Assistenza di base agli alunni disabili, funzioni e responsabilità dell’integrazione

Il diritto allo studio e la necessità di inclusione riguarda tutti gli alunni, in modo particolare gli alunni che si trovano in situazioni di disagio quali alunni disabili, stranieri o che provengano da situazioni di deprivazione e di svantaggio. Tenendo conto dei bisogni educativi di tutti, dobbiamo porci l’obiettivo di rispettare le esigenze di ciascuno attraverso una didattica il più possibile personalizzata. In ogni classe possiamo trovare alunni con bisogni educativi speciali non necessariamente certificati dei quali dobbiamo comunque tenere conto nella programmazione. La presenza nel nostro istituto di alunni disabili, negli ultimi anni è aumentata. Tale presenza impone la necessità di ricercare strategie e percorsi alternativi che consentano la loro reale integrazione nella scuola. L'integrazione degli alunni disabili impegna docenti, alunni e genitori nel difficile percorso di accettazione della diversità. Il nostro lavoro all’interno delle classi è mirato ad offrire loro adeguate opportunità educative, tendenti a realizzare l’integrazione effettiva secondo un progetto di vita che promuova lo sviluppo delle loro potenzialità e l’eventuale inserimento nel mondo del lavoro. L’integrazione di un alunno disabile non va intesa semplicemente come l’applicazione della normativa che ne sancisce il principio, ma come una risorsa capace di favorire un processo di maturazione per tutti. Imparare a vivere la diversità rappresenta un importante percorso di crescita personale e umana per ogni componente della comunità scolastica. Definire il disabile come persona implica la sottolineatura di quegli aspetti di originalità e di creatività che caratterizzano ogni individuo: questo consente di rifiutare qualsiasi schematizzazione che, rigidamente, precluda all’essere umano ogni possibilità di cambiamento o di adattamento e, inoltre, riconosce l’esigenza di bisogni fondamentali, identici a quelli di ogni individuo: intimità, autonomia, relazione, realizzazione e proiezione nel futuro, condivisione e appartenenza. L’alunno diversamente abile non è un soggetto aggiuntivo, deve essere incluso, integrato nella classe e nella comunità scolastica tutta. Una integrazione di qualità è quella che sa rispondere efficacemente alla complessità dei bisogni nei diversi campi di espressione della persona in difficoltà e che è sostenuta dalla corretta attribuzione di compiti e responsabilità delle funzioni specifiche di ogni operatore scolastico attribuite loro dalla normativa in vigore: Legge del 5.2.1992 n. 104 Atto di indirizzo e coordinamento DPR 24.02.1994 C.M. 364/1986 D.M. 331/98 DPR 616/77 D.M. 141/99 Linee guida per l’integrazione degli alunni con disabilità (agosto 2009) C.M. n.8 del 6 marzo 2013 Assistenza di base: comprende l’assistenza nell’accompagnare l’alunno in situazione di handicap dall’esterno all’interno della scuola e negli spostamenti nei suoi locali. Comprende anche l’accompagnamento ai servizi igienici e la cura dell’igiene personale. Responsabilità: E’ il dirigente scolastico che, “nell’ambito dei suoi poteri di direzione e coordinamento e valorizzazione delle risorse umane, assicurerà in ogni caso il diritto all’assistenza, mediante ogni possibile forma di organizzazione del lavoro” (nota MIUR n. 3390 del 30/11/01).

A. Funzioni dei collaboratori scolastici. Tra le funzioni dei collaboratori rientrano l’accoglienza, la sorveglianza e la vigilanza di tutti gli alunni, compresi i disabili. Com’è noto, l’assistenza di base agli alunni disabili è parte fondamentale del processo di integrazione scolastica e la sua concreta attuazione contribuisce a realizzare il diritto allo studio costituzionalmente garantito. L’assistenza di base, di competenza della scuola, va intesa come il primo segmento della più articolata assistenza all’autonomia e alla comunicazione personale prevista dall’art.13, comma 3, della legge 104/92 I collaboratori scolastici garantiscono l’assistenza di base agli alunni disabili, intesa come “primo segmento della più articolata assistenza all’autonomia e alla comunicazione personale prevista dall’art. 13, comma 3, della legge 104/92”( Nota 3390/2001)” di competenza della scuola.

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L’art. 47 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il comparto scuola comprende anche l’assistenza personale agli alunni disabili. Va aggiunto anche con il doveroso rispetto al genere degli alunni a salvaguardia del loro diritto alla riservatezza nell’assistenza igienica, diritto rientrante nell’art. 2 della Costituzione.

A. Insegnanti di sostegno: Art. 13 comma 6 L. 104/92, gli insegnanti di sostegno assumono la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano, partecipano alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di interclasse, di classe e dei collegi docenti.

La circolare ministeriale n. 184 del 3/7/91 indica il carattere professionale dell’insegnante di sostegno sottolineando: L’impegno a collaborare con i colleghi del consiglio di classe e con il Gruppo di lavoro nella impostazione e nella realizzazione del progetto educativo – didattico riferito all’alunno disabile. La competenza a predisporre i relativi percorsi e strumenti. La corresponsabilità dell’attività educativa e didattica complessiva della classe. I compiti di collaborazione con le famiglie e le strutture sanitarie del territorio.

B. Formulazione del PEI: la legge 104/92 indica le modalità e l’iter da seguire per la predisposizione del Piano Educativo e le professionalità che devono parteciparvi:

La scuola e le sue diversi componenti, dirigente scolastico, docenti curriculari, docenti per il sostegno, insegnanti utilizzati con funzioni psicopedagogiche, collaboratori scolastici

Gli operatori delle Aziende Sanitarie I genitori della persona disabile Gli operatori sociali e culturali del territorio I tecnici della riabilitazione Gli educatori presenti nella scuola e nell’extra-scuola Ogni altra eventuale figura professionale. C. Certificazione: la circolare 363 del 22/12/94 chiarisce che la certificazione di handicap

viene prodotta dai genitori all’atto dell’iscrizione, che il dirigente scolastico può, sentito il consiglio di classe, invitare la famiglia a produrre la documentazione e inviare la segnalazione ai Servizi Sanitari se non riceve risposta. Se la famiglia rifiuta espressamente di produrre la certificazione l’alunno non può, in alcun modo, considerarsi disabile. Nell’interesse del minore può intervenire il Tribunale.

D. La circolare ministeriale n. 153 del 15 giugno 1988, ribadisce che “è illegittimo istruire l’alunno disabile facendolo uscire dalla sua classe, salvo i casi in cui un periodo di attività individuato fuori dalla classe sia espressamente previsto dalla stesura del PEI e concordato tra docente specializzato e docenti curriculari…”.

La responsabilità del progetto educativo per l’alunno disabile “… non si deve mai delegare al solo insegnante di sostegno…..poiché in tal modo l’alunno verrebbe isolato anziché integrato nel contesto della classe, ma tutti i docenti devono farsi carico della programmazione e della attuazione e verifica degli interventi didattico-educativi previsti dal PEI. Spetta agli insegnanti di classe, in accordo con l’insegnante di sostegno, realizzare tale progetto anche quando quest’ultimo insegnante non sia presente nell’aula….” Circolare ministeriale n. 250/85.

E. I DOCUMENTI DELL'INTEGRAZIONE SCOLASTICA Atto di indirizzo e coordinamento D.P.R del 24.02.1994 La Diagnosi Clinica- è redatto dalla ASL o medico privato convenzionato e definisce la patologia specifica di cui il disabile è riconosciuto. E’ compito della scuola, all’inizio di ogni anno, accertarsi che non si siano verificati cambiamenti. La Diagnosi Funzionale deve contenere: 1. dati anamnestici, clinico-medici (D.C) familiare e sociale; 2. il livello di funzionalità e di sviluppo dell’alunno in diverse aree di base; 3. livelli di competenza raggiunti rispetto agli obiettivi e ai percorsi didattici della classe; 4. gli aspetti psicologici, affettivo-emotivo, comportamentali che devono determinare la qualità del rapporto educativo con l’alunno (rif. Art. 3 legge 24.02.1994). Il Profilo dinamico funzionale (P.D.F.) è un documento conseguente alla diagnosi funzionale e preliminare alla formulazione del PEI. Con esso viene definita la situazione di partenza e le tappe di sviluppo conseguite o da conseguire. Mette in evidenza difficoltà e potenzialità dell'alunno/a E’

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aggiornato, come disposto dal comma 8 dell'art. 12 della legge n. 104 del 1992, a conclusione della scuola materna, della scuola elementare, della scuola media e durante il corso di istruzione secondaria superiore.” ) Il Piano educativo individualizzato (P.E.I.) è redatto all'inizio (entro fine ottobre) di ogni anno scolastico dal c.d. GLH operativo (consiglio di classe + ASL + genitori) ed è sottoposto a verifiche ed aggiornamenti periodici. Il PEI non coincide con il solo progetto didattico, ma consiste in un vero e proprio progetto di vita in cui vengono definiti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all'integrazione scolastica.

G. Valutazione: Le disposizioni su “scrutini ed esami “ fornite dall’ordinanza ministeriale n. 80 del 1995 e aggiornate con le Ordinanze 90/2001 e 56/2002 forniscono indicazioni per le valutazione finali, ma occorre ricordare che “….Ove si accerti il mancato raggiungimento degli obiettivi del PEI…Il consiglio di classe può decidere che l’alunno ripeta la classe o che sia ammesso alla classe successiva al solo fine del riconoscimento dei crediti formativi… (solo attestato di frequenza) ” O.M. n. 90/01.

H. Svolgimento degli esami di Stato. Gli alunni valutati in modo differenziato partecipano agli esami con un programma differenziato coerente con il percorso svolto, viene rilasciato un attestato di credito formativo . Il ricorso a prove equipollenti, ad assistenti per l’autonomia e per la comunicazione, a tempi più lunghi per le prove scritte, grafiche e per il colloquio sono accorgimenti utilizzabili da tutti gli alunni che seguono il programma curriculare con il percorso semplificato o con il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti per la classe frequentata. Il riferimento a percorsi differenziati non deve essere indicato nei tabelloni affissi all’albo dell’Istituto. Disposizioni e direttive /ordini di servizio seguiranno la presente nota al fine di risolvere nel modo più corretto eventuali problematiche e/o disservizi che si dovessero riscontrare e garantire risposte certe ai bisogni di tutti e di ciascuno .

I. Partecipazione GLH Si precisa che i GLH delle prime e seconde classi, in orario antimeridiano o pomeridiano, saranno composti da F.S., Coordinatori delle classi e Docenti di Sostegno; a questi ultimi sarà affidata la verbalizzazione, mentre tutti gli altri docenti sono caldamente invitati a partecipare alle riunioni. La F.S. o il Coordinatore o il Docente di Sostegno, in caso di difficoltà gravi e motivate, si accorderà preventivamente con un altro docente della classe, che, facendone le veci nel GLH, riferirà quanto emerso nel successivo Consiglio di classe. Ai GLH delle classi terze, quarte e quinte saranno presenti almeno il Coordinatore e il Docente di Sostegno. Nell’eventualità di casi o situazioni particolarmente complessi e gravi verrà convocato un GLH cui saranno invitati a partecipare tutti i docenti della classe. Come riferito nella seduta del collegio docenti del 10 settembre u.s., essendo stati richiesti ulteriori docenti di Sostegno all’USR, nell’eventualità che l’istanza venisse accolta, per alcune cattedre l’attribuzione potrà essere verrà rivista al fine di garantire un maggiore numero di ore agli alunni che ne abbiano necessità.

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<< La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi, in questa prospettiva, per il successo scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio. Questo comporta saper accettare la sfida che la diversità pone: innanzitutto nella classe, dove le diverse situazioni individuali vanno riconosciute e valorizzate, evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza …>> Da «Indicazioni per il curricolo» del Ministero della Pubblica Istruzione Roma 2007

Piano annuale per l’Inclusivita’ Direttiva M. 27/12/2012, CM n° 8 del 6/3/2013 e note MIUR del 27/6/2013 e 2/11/2013

AS 2015-2016

Deliberato dal Collegio dei docenti in data 30/09/2015 Definitivamente adottato dal G.L.I. in data 08/10/2015 Nei punti che seguono sono riportate le opzioni programmatiche e le variabili significative che orientano le azioni volte a dare attuazione e migliorare il livello di inclusività dell’istituzione scolastica. 1) LA NOZIONE DI INCLUSIONE “Inclusione” si distingue da “integrazione” per il suo grado di pervasività. Integrazione consiste nel fornire alle persone che scontano rilevanti problemi nell’esercizio dei diritti/doveri di cittadinanza l’aiuto ad hoc necessario per accedere ai predetti diritti/doveri; in altri termini l’aiuto serve alla persona svantaggiata per accedere a quello che per gli altri corrisponde alla “normalità”. Come si vede l’integrazione investe prioritariamente sul soggetto in difficoltà e molto di meno sul contesto. Inclusione significa invece progettare, sin dalle sue fondamenta, la “piattaforma della cittadinanza” in modo che ciascuna persona abbia la possibilità di esercitare diritti e doveri come modalità ordinaria (“siamo tutti normali”). L’inclusività non è quindi un “aiuto” per scalare la normalità ma una condizione connaturata e intrinseca della normalità; l’inclusione interviene sul contesto non meno che sul soggetto. In altri termini, inclusività implica l’abbattimento di quelli che nell’”INDEX FOR INCLUSION” di Tony Booth and Mel Ainscow vengono chiamati “ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione” presenti nel contesto. Questa condizione esige che l’intera piattaforma della cittadinanza sia programmaticamente aperta e agibile da tutti. Una scuola inclusiva deve progettare se stessa e tutte le sue variabili e articolazioni per essere, in partenza, aperta a tutti; ne consegue che l’inclusività non è uno status ma un processo in continuo divenire; un processo “di cambiamento”. Il riferimento tendenziale per questo processo è il sopra richiamato ”INDEX FOR INCLUSION” . 2) IL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE L’idea di “integrazione” è tradizionalmente associata alla condizione di “handicap” (oggi “disabilità; cfr “convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità”), in Italia codificata e disciplinata dalla legge 104/1992 e dalle norme susseguenti o collegate. Successivamente si sono aggiunte altre categorie di svantaggiati: immigrati, DSA etc. Prima l’INVALSI poi la direttiva del 27/12/2012,la CM 8/2013 e la nota del 22 novembre 2013 prot. 2563 hanno introdotto la nozione di BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE (BES) come categoria generale comprensiva di tutte le condizioni richiedenti l’impiego calibrato, in modo permanente o temporaneo, dei cinque pilastri dell’inclusività: 1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni); 2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati); 3) strumenti compensativi; 4) misure dispensative; 5) impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali. La formula “impiego calibrato” allude tanto al fatto che ciascuna delle cinque strumentalità potrà essere dosata in ragione delle esigenze di ciascuno che alla possibilità che in esse vengano

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ricomprese anche azioni trans-didattiche quali servizi di aiuto alla persona, abbattimento e superamento di barriere di varia natura etc. A titolo di esempio si riportano alcune delle tipologie di BES maggiormente ricorrenti in situazione scolastica: disabilità, DSA, altri disturbi evolutivi specifici (deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ADHD e spettro autistico di tipo lieve, disturbo della condotta), alunno straniero non alfabetizzato, alunno con disagio sociale etc. 3) LA FORMALIZZAZIONE DEI BES Nella scuola inclusiva “si deve sapere già prima cosa si deve fare” (in Inglese “know-how”) quando c’è un alunno con BES; per questo è necessario avere conoscenza preventiva delle varie tipologie di BES e delle risorse e delle strategie necessarie per operare con buona speranza di successo. Il processo inclusivo può essere formalizzato nello schema che segue: Il riconoscimento formale da parte del consiglio di classe/team è il primo momento della “storia inclusiva” dell’alunno con BES. Il riconoscimento e la successiva filiera inclusiva può conseguire a due diversi tipi di sollecitazione: a) per effetto di legge o norme (L.104/1992 e L. 170/2010 etc) per la disabilità, i disturbi evolutivi specifici e il disagio sociale certificato da soggetti istituzionalmente competenti (servizi sociali, ASL etc); b) per propria autonoma iniziativa in tutti gli altri casi di disagio sociale in cui, anche in mancanza di segnalazione da parte di soggetti istituzionali, viene rilevata una situazione di svantaggio di gravità tale da richiedere un Piano Didattico Personalizzato.

3) LA SITUAZIONE ATTUALE

Partecipano alle attività del GLHO Insegnanti specializzati, Docenti delle classi coinvolte, i referenti delle Cooperative di Assistenza Scolastica e i genitori degli alunni interessati. Componenti del GLI d’Istituto Dirigente Scolastico: Prof.ssa Bambini Roberta Collaboratori DS: Prof. ssa M. Rita Proietti Funzioni strumentali Prof. Luciani Fabrizio Prof.ssa M. Grazia Macchiarulo Op. Sanitari Referenti Usl Umbria2 Dr. Pacini Mauro Dr.ssa Sabbatucci Annarita Responsabili Cooperative Ass. Scol. Dott. Brunetti Alessandro Dott.ssa Fabiana Romani Rappresentanti Genitori Sig.ra B. A.R. Sig.ra L.F. N. Docenti Specializzati: Proff. Camilli , Ciuffreda, Coppari, Contessa, Massarelli, Picciocchi, Scarpanti, Sperandio, Vittori

RISORSE

alunno con BES

team docente

riconosci-mento

PDP

azioni

verifiche

ri-progettazione

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Docenti Coordinatori di classe: 1°E (LC) Prof.ssa Sbrighi 5°A(LC) Prof.ssa Pescolloni

1°A (LA) Prof. Ferracci 1° B (LA) Prof.ssa Sperandio 1°C (LA) Prof. ssa Scarpanti

1° D(LA) Prof. Varriale 2°A (LA) Prof. ssa Camilli

2°B (LA) Prof. ssa Contessa 2°C (LA) Prof. Arborio

2°D (LA) Prof. ssa Coppari 3°A AF (LA) Prof.ssa Massarelli

3°B AM ( LA) Prof. Stefanini 3° C AM ( LA) Prof.ssa D’Amato

4° A AF (LA) Prof.ssa Marcantonio 4°C (LA) Prof.ssa Leandri

4° D (LA) Prof. Venanzi 5°C (LA) Prof. ssa Giuli

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità Il quadro generale della distribuzione degli alunni con BES nella scuola è sintetizzato nella tabella che segue: 1) RILEVAZIONE

A. Rilevazione dei BES presenti: n° 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 28 minorati vista minorati udito 1 Psicofisici 27

2. disturbi evolutivi specifici 52 DSA 47 ADHD/DOP 1 Borderline cognitivo Altro 4

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale Altro

Totali 80 % su popolazione scolastica 8.76%

N° PEI redatti dai GLHO 28 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 52

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria -

Liceo Classico

Rilevazione dei BES presenti: n° 4. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 2 minorati vista

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minorati udito Psicofisici 2

5. disturbi evolutivi specifici 7 DSA 6 ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro 1

6. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale Altro

Totali 9 % su popolazione scolastica 1.7%

N° PEI redatti dai GLHO 2 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 7

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria -

Liceo Artistico

Rilevazione dei BES presenti: n° 7. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 26 minorati vista minorati udito 1 Psicofisici 25

8. disturbi evolutivi specifici 45 DSA 42 ADHD/DOP 1 Borderline cognitivo Altro 2

9. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale Altro

Totali 71 % su popolazione scolastica 19.2%

N° PEI redatti dai GLHO 26 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 45

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria -

2) RISORSE PROFESSIONALI

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in…

Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI

AEC Attività individualizzate e di

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piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Funzioni strumentali / coordinamento SI Referenti di Istituto (disabilità, DSA,

BES) SI

Psicopedagogisti e affini esterni/interni Docenti tutor/mentor

Altro: Altro:

C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI SI Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni SI Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro: SI

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI SI Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

Altro:

Altri docenti

Partecipazione a GLI SI Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni SI Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro:

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili SI Progetti di inclusione / laboratori integrati

SI

Altro: SI

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

SI

Coinvolgimento in progetti di inclusione

SI

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

SI

Altro: F. Rapporti con servizi

sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

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CTS / CTI Procedure condivise di intervento sulla disabilità

Procedure condivise di intervento su disagio e simili

Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola SI

Rapporti con CTS / CTI Altro:

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola

Progetti a livello di reti di scuole

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe

SI

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

Didattica interculturale / italiano L2 Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

SI

Altro: 4) PUNTI DI CRITICITA’ E PUNTI DI FORZA Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; x

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

x

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; x

Valorizzazione delle risorse esistenti x Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione x

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

x

Altro: x Altro: x * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

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5) OBIETTIVI E VALUTAZIONE Tutti gli alunni riconosciuti e riportati nel punto 2 hanno diritto ad uno specifico piano: a) Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni con disabilità; b) Piano Didattico Personalizzato ex art. 5 del DM N° 5669 del 12/7/2011 e punto 3.1 delle "linee guida" allegate, per gli alunni con DSA o con disturbi riconducibili ex punto 1 della direttiva ministeriale del 27/12/2012; c) Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES diversi da quelli richiamati alle lettere “a” e “b”. Nei predetti piani devono essere esplicitati gli obiettivi didattici da perseguire per il tramite dei piani medesimi. In aggiunta agli obiettivi didattici specifici sono indicati anche i seguenti “obiettivi di sistema” di carattere trasversale: 1) accoglienza: tutti gli alunni, inclusi quelli con BES, hanno diritto a due forme di accoglienza: a) accoglienza di natura socio-affettiva nella comunità scolastica; b) accoglienza in ragione del proprio stile cognitivo, ossia diritto ad una comunicazione didattica (vedere successivo punto 3) che tenga conto delle specifiche preferenze e risorse di apprendimento di ciascuno; a tale riguardo si richiamano: canale iconico (preferenza per operare con disegni, immagini, schemi etc), canale verbale (preferenze per il testo scritto/orale), canale operativo-motorio (preferenza per manipolazioni, costruzioni etc); i tre predetti “canali” tipicamente si attivano in situazione laboratoriale; 2) abbattimento/superamento delle barriere architettoniche e non architettoniche interne ed esterne alla scuola; 3) comunicazione didattica: oltre che per effetto di contenuti disciplinari e metodologici e del flusso dell’informazione disciplinare, opportunamente selezionati e modulati, la comunicazione didattica dovrà risultare “inclusiva” anche rispetto alle variabili di “stile comunicativo” comprendenti la valutazione incoraggiante, l’attenzione per le preferenze dell’alunno, la cura della prossemica, l’ascolto, il “registro” e il tono della voce, la modulazione dei carichi di lavoro etc. 6) OBIETTIVI PER L’INCLUSIONE

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi

Valorizzazione delle risorse esistenti

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

7) CRITERI PER L’UTILIZZO FUNZIONALE DELLE RISORSE UMANE Le categorie di risorse professionali da impegnare nel processo inclusivo a favore degli alunni disabili sono principalmente sei: a) docenti curricolari; b) docente titolare di funzione strumentale ex art. 33 CCNL afferente all’area dell’inclusione; c) docenti di sostegno; d) specialisti socio-sanitari; e) assistenti di primo livello ex art. 13, comma 3 della L. 104/1992; f) personale ATA che svolge incarichi specifici ex art. 47, comma 1 lettera “b” del CCNL.