8/2/2019 Poetiche n . 2|3 2011 - Anteprima articoli e abstract
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Poeticherivista di letteratura
Vol. 13, fasc. 2 e 3 del 2011
ISSN 1124-9080
Mucchi Editore
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Poetiche, vol. 13, fasc. 2/3-2011, pp. 171-184
Fausto Curi
Sul soggetto nella poesia1
I
Esiste qualcosa come il soggetto? A que-sta domanda alcuni loso analitici ri-sponderebbero che non esiste ma c; altri
che, in quanto non esiste, non c. Per mancan-za di competenze lasciamo irrisolta la questio-ne, che, cos come labbiamo posta, questio-ne strettamente losoca, e cerchiamo di ragio-nare da storici. Come noto, Cartesio stato ilprimo, con il Cogito, ad assumere lesistenza delsoggetto, inaugurando una tradizione che, nonsenza importanti variazioni, giunge no al No-vecento e a Husserl. A partire da Nietzsche, al-cuni fra i maggiori pensatori contemporanei e
tutti gli psicoanalisti negano che il soggetto esi-sta, non servendosi per, per la loro negazio-ne, degli argomenti radicali dei loso analiticima sostituendo alla nozione di soggetto propo-ste suggerite sia dal pensiero nietzscheano siadalla dottrina di Freud. Nella Volont di poten-za, per esempio, Nietzsche, anticipando la no-zione freudiana di un apparato psichico com-posto di diverse istanze, sostiene che Ammet-
tere un soggettonon forse necessario; forse altrettanto lecito supporre una molteplicit disoggetti. E Wittgenstein, nel Tractatus, affermache Il soggetto che pensa, immagina, non v.
Il compito dello storico, pensiamo, tenerconto delle diverse posizioni, senza che ci si-
1 Per gentile concessione della casa editrice Mimesis di Mi-
lano pubblichiamo il primo capitolo del libro di Fausto Curi Il cor-
po di Dafne. Variazioni e metamorfosi del soggetto nella poesia mo-derna2011.
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Sul soggetto nella poesia - About the subject of poetry
Fausto Curi
evidente che fra laforma di un testo po-etico e il soggetto checrea quella forma esi-ste un rapporto or-ganico. Ne seguecheanalizzare i mutamen-ti che si vericano nelsoggettostoricamen-te inteso permette di
meglio intendere i mu-tamenti che investo-no gli assetti forma-li dei testi. Fondandosisu questa tesi, nel suo
libro Il corpo di Dafne.Variazioni e metamor-
fosi del soggetto nel-
la poesia moderna, che
pubblicato ora dallaCasa editrice Mimesisdi Milano, e di cui Po-etiche ristampa qui ilprimo capitolo, Fau-sto Curi esamina connuovi criteri e nuo-vi strumenti le ope-re dei principali poeti
moderni, da Baudelai-re a Rimbaud, da Lau-tramont a Breton, daEliot a Pound, da Ma-rinetti a Palazzeschi,da Montale a Sangui-neti, ecc.
There is an obvious or-ganic relation betweenthe form of a text inverse and the subjectthat creates that form.
Therefore a study ofthe changes that af-fect the subject as seenfrom a historical pointof view allows a bet-
ter understanding ofthe changes affectingthe formal structuresof texts. Based on thistheory, Fausto Curisbook Il corpo di Dafne.Variazioni e metamor-
fosi del soggetto nella
poesia moderna(Daf-
nes body. Variationsand metamorphosis ofthe subject in modernpoetry), now publishedby Mimesis, Milano,and whose rst chap-ter is reprinted here byPoetiche, uses newcriteria and new tools
to deal with the workof major modern po-ets, such as Baude-laire, Rimbaud, Lau-tramont, Breton, El-iot, Pound, Marinetti,Palazzeschi, Montale,Sanguineti, etc.
Riassunto - Abstract
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Poetiche, vol. 13, fasc. 2/3-2011, pp. 185-210
Fausto Curi
Nuova psicoanalisi e metapsicologia
pragmatica Freud, Lacan e altro1
I
Si dica con il rispetto che meritano la suafertile e inesausta azione didattica, certesue scoperte e certe sue proposte, indub-biamente interessanti e utili, ma non si pu ne-gare che loperazione compiuta da Lacan si fon-da preliminarmente su questo atto: dichiara-re una piena fedelt a Freud e al tempo stessopiegare il pensiero di Freud ad alcune partico-lari esigenze della propria ricerca, alterandolopi o meno gravemente. Si guardi alla questio-ne dellIo, che certamente esemplare. Freudsi limita a dichiarare che LIo non padrone
in casa propria, in riferimento alla circostanzache spesso lIo costretto a cedere alla coerci-zione esercitata dallEs. questa una pura con-statazione, non affatto un tentativo di squa-licare la funzione che lIo esercita nella vitapsichica. Tale funzione, che , sostanzialmen-te, di mediazione fra le diverse e spesso contra-
1 bene dichiararlo subito. Non perch altrimenti si tema
di ingannare leventuale lettore (Tracce n troppo evidenti di man-canza di professionalit vanicano il rischio). Ma afnch almeno
la chiarezza tenga il luogo della professionalit mancante. E allo-ra: lautore di queste pagine non n un analista n uno psico-logo, uno storico della letteratura. Totalmente sprovvisto sia diuna formazione professionale sia, di conseguenza, della necessa-ria pratica clinica, egli non ha avuto a disposizione altri congrui especici strumenti che la lettura e la rilettura delle opere di Freude di Groddeck, di qualche libro di Jung e di alcuni saggi di Lacan.
Troppo poco per cimentarsi in unimpresa superiore alle sue for-ze, abbastanza per non riuscire a resistere al demone della curio-
sit intellettuale. Che notoriamente incurante della divisione dellavoro e delle distinzioni professionali.
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Nuova psicoanalisi e metapsicologia pragmatica.
Freud, Lacan e altro - New psychoanalysis and prag-
matic metapsychology. Freud, Lacan and others
Fausto Curi
Passando in rassegnaalcune delle principali
teorie di Freud e di La-
can, il quale qui vi-
sto non come un fede-
le seguace di Freud,
ma come colui che ne
ha profondamente mu-
tato la dottrina, Fau-
sto Curi esamina il li-bro dello psicoanali-
sta lacaniano Massimo
Recalcati Elogio dellin-
conscio. Dodici argo-
menti in difesa della
psicoanalisi, metten-
do in luce soprattut-
to che, per Recalcati,
linconscio non lan-
tiragione ma il cuore
della ragione. Ne deri-
vano una teoria e una
pratica della psicoana-
lisi che, pur non sen-
za frequenti richiami
a Lacan, e non sen-
za prese di posizionea volte discutibili, mo-
strano notevoli e ap-
prezzabili novit di im-
postazione.
Reviewing some ofthe main theories by
Freud and Lacan,
who is considered not
as a loyal disciple of
Freud, but as the sci-
entist who radical-
ly changes his doc-
trine, Fausto Curi ex-
amines the book bylacanian psychoanal-
ist Massimo Recalca-
ti, Elogio dellinconscio.
Dodici argomenti in di-
fesa della psicoanalisi
(The Praise of the Un-
conscious. Twelve ar-
guments in defence of
psychoanalisis), high-
lighting the fact that,
according to Recalca-
ti, the unconscious
is not the opposite of
reason but the core of
reason. From this as-
sumption originate
a theory and a prax-is of the psychoanal-
ysis that, although
frequently referring
to Lacan, and mak-
ing some questionable
statements, display a
new and noteworthy
approach.
Riassunto - Abstract
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Poetiche, vol. 13, fasc. 2/3-2011, pp. 211-235
ElisabEtta CaldEroni
Arte e civilt urbana nel giovane
DAnnunzio giornalista
Lonnivora curiosit e il desiderio di essereprotagonista portano Gabriele DAnnunzioa riettere sul contesto urbano che lo cir-conda, interpretandolo con straordinario acumenella propria attivit letteraria. Particolarmen-
te interessante cogliere i prodromi di questat-titudine su pagine poco note, quelle degli ar-ticoli redatti per il Fanfulla e per il suo sup-plemento domenicale, per la Cronaca Bizanti-na, per il Capitan Fracassa e soprattutto perla Tribuna1. In tali sedi, allombra di pseudo-nimi, il giovanissimo poeta allestisce un pro-cuo laboratorio di scrittura giornalistica, estre-mamente ricettiva nei confronti di tutte le sug-
gestioni offertegli dalla Roma dellultimo Otto-cento.
Infatti, oltre a proclamarsi esteta ed adora-tore della santa Natura, egli nutre un profondointeresse nei confronti della citt e soprattuttodella metropoli: qui risiede, a suo avviso, una-nima collettiva, dinamica e volta alla costruzio-ne del futuro2. Il poeta se ne mostra convinto
1 stata Annamaria Andreoli a curare ledizione di tutti gliarticoli dannunziani, distinguendo la fase giovanile, pi speri-mentale, da quella matura: G. dannunzio, Scritti giornalistici 1882-1888, Milano, Mondadori 1996 e Id., Scritti giornalistici 1889-1938, ivi, 2003 (dora in avanti, rispettivamente, SG1 e SG2).
2 Un giovanissimo DAnnunzio, sotto lo pseudonimo di Bull-Calf, si denisce adoratore della santa Natura sul Fanfulla del
30 gennaio 1882, nellarticolo Effetti di luce. Le considerazioni sul-la citt sono vergate invece una decina danni pi tardi per la Tri-buna, in Preambolo, da un intellettuale ormai esperto, giornalistamilitante e di alto prolo impegnato eramente nella difesa del-la Bellezza inutile e pura. SG1, pp. 7-9, citazione a p. 7. SG2, pp.
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Arte e civilt urbana nel giovane dAnnunzio giorna-
lista - Urban art and civility in dAnnunzio as a young
journalist
Elisabetta Calderoni
Sin dagli esordi, DAn-nunzio propone un in-
tellettuale attivo ed at-
tento al mondo che lo
circonda. I poco noti
articoli degli anni Ot-
tanta e Novanta, ver-
gati sotto pseudonimo
per diverse testate ro-
mane, offrono anzi oc-casioni di riessione
sulla citt come cro-
giuolo di antico e mo-
derno, come sede
dellanima collettiva
ma anche culla del ge-
nio individuale. A sti-
molarla proprio la
capitale del neonato
Stato italiano, sino a
quel momento arrocca-
ta nel passato, ora an-
siosa di rinnovarsi sul
modello delle metropoli
europee. Il poeta sim-
pegna allora nella di-
fesa di tutto ci che arte nella vita concre-
ta, dal patrimonio tra-
dizionale di palazzi e
giardini minacciati dal-
la speculazione edilizia
no alle afches,
glie vivaci e fragili
della nuova societ dei
consumi.
Since the beginning,DAnnunzio appear as
an active intellectu-
al who cares about the
world around him. The
little known articles
that in the Eighties and
the Nineties he wrote
under a pen-name for
several newspapers inRome offer many oppor-
tunities to reect upon
the city as a mixture of
ancient and modern,
as the seat of the col-
lective soul but also as
the cradle of individual
genius. Such consider-
ations were arousen by
the capital of the new-
born Italian nation, that
had been clinging to the
past and was longing to
be renewed taking the
European metropolis as
a model. The poet com-
mits himself to defendall that is art in real life,
such as the tradition-
al heritage of buildings
and gardens threatened
by the real estate spec-
ulation or the afches,
vivacious and delicate
daughters of the new
consumer society.
Riassunto - Abstract
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Poetiche, vol. 13, fasc. 2/3-2011, pp. 237-268
GiorGio Sica
Il Giappone di Ezra Pound
Ezra Pound fu tra i principali diffusori de-gli ideali estetici della classicit giappone-se allinterno della tradizione poetica eu-
ropea e americana e il ruolo di questi ideali ebbeuna rilevanza tale nello sviluppo della sua operada meritare una riessione approfondita.
Lincontro di Pound con il Giappone avven-ne in et giovanile e lo accompagn lungo linte-ro arco della sua produzione poetica, motivan-done spesso le direttrici stilistiche e giocandoun ruolo decisivo nellelaborazione di quelle teo-rie che contribuirono a modicare il corso dellapoesia e dellarte occidentale del secolo scorso.
Il Giappone, come noto, dopo secoli di iso-lamento, si era ritagliato sul nire del secolo
XIX con rapidit sorprendente uno spazio cen-trale nel cuore della contemporanea produzioneartistica europea e americana. Le acquisizionitecniche e contenutistiche dei pittori impressio-nisti e degli artisti liberty, come pure le sugge-stioni poetiche evidenti nellopera di Mallarm,di Wilde e di DAnnunzio testimoniano il ruo-lo fondamentale giocato dallarte giapponese nelrinnovare i canoni estetici occidentali1.
1 Della fondamentale inuenza dellarte giapponese nello
sviluppo di quella occidentale, con particolare attenzione alla ri-
cezione dellhaikunel mondo poetico anglosassone, francese e ita-
liano, ho avuto modo di parlare nel saggio Schegge di un unico
cristallo. Lhaiku e il rinnovo della poesia occidentale, in Interse-
zioni, n.1, a. 2006, pp. 75-104. In esso, oltre ad ampliare lo spet-
tro di autori studiati in relazione allarte giapponese, ho voluto
sottolineare linterdipendenza tra il fenomeno del Japonismee la
successiva diffusione dellhaiku, evidenziando la centralit dellar-
te e dellestetica giapponese nello sviluppo dellarte e dello stessopensiero occidentale.
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Il Giappone di Ezra Pound - Ezra Pounds Japan
Giorgio Sica
Lintera opera poetica
di Ezra Pound segna-ta da un rapporto pri-
vilegiato con la lettera-
tura e il pensiero giap-
ponese e il poeta ame-
ricano contribu pi di
chiunque altro alla dif-
fusione presso i suoi
contemporanei di mo-
tivi stilistici, tematici eformali propri di quel-
la tradizione. Attraver-
so lanalisi di momen-
ti centrali dellattivit
letteraria di Pound, ri-
percorro diacronica-
mente lo sviluppo di
questo rapporto, sotto-
lineando il ruolo cen-
trale svolto dallincon-
tro con lhaikue con la
spiritualit giappone-
se nella formazione ed
evoluzione delle sue te-
orie poetiche e della
sua maniera di scrive-
re versi
All works in verse
by Ezra Pound aremarked by a privileged
relation with Japanese
literature and philos-
ophy and more than
anyone else the Amer-
ican poet has helped
to spread the stylistic,
thematic and formal
motives of that tradi-tion among his con-
temporaries. Through
a survey of the crucial
events in Pounds liter-
ary activity, I trace the
development of this
relation from a dia-
chronical point of view,
highlighting the cru-
cial role of the discov-
ery of the haikuand
Japanese spirituality
in the building and de-
velopment of his po-
etical theories and
his manner of writing
verses.
Riassunto - Abstract
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Poetiche, vol. 13, fasc. 2/3-2011, pp. 269-304
MiMMo Cangiano
La tentazione dellimpressione.
Riguardo ai giudizi di Boine su Sofci
I. Da molti giorni non vedendo nessuna letteratua
N
el maggio 1908 due lettere (scritte a ungiorno di distanza) si incrociano fra Mila-
no e Poggio a Caiano. Si tratta di due an-titetiche prese di posizioni nei confronti di unacrisi esistenziale, nei confronti, vale a dire, diquella crisi che, nietzschianamente, ha colpitola possibilit di riordinare lindistinto rimesco-lio della vita in un codicea valenza accentrati-va che permetta di selezionare, giudicare, ordi-nare. Gli autori sono, rispettivamente, GiovanniBoine e Ardengo Sofci:
E mi sono convinto che vita vera e piena non possibile
senza la continua coscienza di questa angoscia che mina
non solo me; ma tutti gli uomini e le cose.1
una volta pi per ischerzo che per altro dissi che ogni -
losofo allorch ha scritto lultima riga del suo sistema do-
vrebbe aggiungervene unaltra per riderne []. Io non so se
la bellezza sia nella natura o in me n in che rapporto stia-
no le bellezze naturali ed artistiche: ma so che lunica feli-
cit di vivere in simpatiacon le cose2
Forte la tentazione di istituire subito unacontraddizione canonizzante, quella classica fraEspressionismo ed Impressionismo, fra intro-
1 Giovanni Boine a Ardengo Sofci, 10 maggio 1908, in g.
Boine, Carteggio, Giovanni Boine Amici della Voce Vari. 1904-
1917, vol. IV, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura 1979, p. 46.2 Ardengo Sofci a Giovanni Boine, 11 maggio 1908, ivi, p.
48.
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La tentazione dellimpressione. Riguardo ai giudizi
di Boine su Sofci - The lure of impression. Boines
judgments about Sofci
Mimmo Cangiano
Analizzando diacronica-mente i giudizi che Gio-vanni Boine riserva, frail 1909 e il 1915, al la-voro di Ardengo Sof-ci, il saggio permette daun lato di rimarcare laclassica distinzione fraEspressionismo ed Im-
pressionismo e, dallal-tro, di puntualizzarela particolare forma diEspressionismo perse-guita dallo scrittore diPorto Maurizio.Sofci rappresenta perBoine, almeno no al1911, una sorta di mo-
dello antitetico di scrit-tore, placidamente in-serito allinterno di unnichilismo arcadico esempre proiettato a sal-vaguardare, in nomedella temporalit e dellacontingenza, unidea divita (di placida simpa-
tia per le cose) fondatasu unassolutizzazionedel transeunte, sulle-saltazione passiva dellacomponente inautenticadellesistenza.La strada intrapresa daBoine fu certo diversa,modulata, n dalla gio-
vanile esperienza reli-giosa, su un dramma
By diachronically ana-lyzing Giovanni Boinesreading of Ardengo Sof-cis work, this pa-per examines the clas-sic distinction betweenImpressionism andExpressionism, andstresses the peculiar
form of Expressionismthat the writer of PortoMaurizio was pursuing.Sofci represents forBoine, at least un-til 1911, a kind of an-tithetic model of writ-er: a supporter of an Ar-cadian nihilism, con-
cerned with preserving,in the name of tempo-rality and contingency,an idea of life, of quietsympathy for things,based on the absoluti-zation of the transient,on the passive exalta-tion of the inauthen-
tic element of the exis-tence.The path that Boinechooses is radically dif-ferent. Since his juve-nile religious experi-ences, he concentrateson a gnostic-existen-tialist drama, which in-
tends to express thenonsense of reality, but
Riassunto - Abstract
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di matrice gnostico-esi-stenzialista, proietta-to da un lato ad espri-mere il non-senso da
cui la realt e abitatae, dallaltro, nalizzatoalla ricerca ininterrottadi questo senso. Eppurepi volte la tentazionedi una resa allimpres-sione, alla credenza nel-lo stato danimo comegarante di certezza,
compare nei suoi scrit-ti, e in particolar modoin quelli aventi Sofcicome argomento ( adesempio il caso famosodei due articoli dedicati,in Plausi e botte, allau-tore toscano).Certo in Boine la parte-
cipazione dellIo al movi-mento uido di una vitaal di l delleforme(perusare parole di Lukcs)non si presenta mai pri-va di un doloroso sot-totesto: ci che in Sof-ci pacica esaltazio-ne del non-senso del
mondo, in Boine si pudare solo (e solo a trat-ti) come resa, dopo duralotta, al non-senso delmondo, ma ci che quiinteressa far notare lapresenza di questa ten-tazione in uno dei mag-giori rappresentanti
dellEspressionismo ita-liano.
also aims to the contin-uous research of thissense. Nevertheless, thelure of impression ap-
pears in Boines writ-ings, and particularlyin those of which Sof-ci is the topic, as is thecase, for instance, of thetwo articles dedicated,in Plausi e botte, to theTuscan writer.Naturally, in Boine the
participation of the Selfin the uid movementof a life beyond theForms (to use Lukcswords) will never oc-cur without a painfulsubtext: what in Sof-ci is peaceful exaltationof the nonsense of the
world, in Boine can ap-pear only (and only spo-radically) as a capitula-tion, after a hard strug-gle, to the nonsense ofthe world. Nonetheless,in my paper I am inter-ested only in pointingout the presence of this
temptation in one of themost important authorsof Italian Expression-ism.
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Poetiche, vol. 13, fasc. 2/3-2011, pp. 305-333
RobeRto Risso
Povera mamma Agnese
Il tema della maternit nella narrativaresistenziale di Renata Vigan.
In un passo del Taccuino di viaggio nellUnio-ne Sovietica, precisamente allinizio della set-tima parte intitolata Ballerine per televisione,
Italo Calvino, in visita presso una casa editrice
per la giovent sovietica, passa in rassegna unaserie di riviste e di libri dedicati ai ragazzi. Perquanto riguarda le opere italiane in traduzione,il Calvino viaggiatore e osservatore non trascu-ra di annotare, dopo aver constatato il perdu-rare dellamore dei Sovietici per le commedie diCarlo Goldoni, che: Il libro italiano pi letto inUnione Sovietica un romanzo dellOttocento:Spartacodi Raffaele Giovagnoli [!]; qui un librodi gran letteratura popolare, tradotto in tutte lelingue1. Non solo, a sorpresa, e precorrendo dimolto la rivalutazione operata fra gli anni Set-tanta e Ottanta della Vigan da parte di scrittoricome Sebastiano Vassalli e di studiosi come An-drea Battistini, Calvino nota che il romanzo di
1 I. Calvino, Taccuino di viaggio nellUnione Sovietica, in id.,
Saggi. 1945-1985, a cura di M. Barenghi, Milano, Mondadori 1995,t. II, pp. 2433-2434. Dello stesso Calvino si veda il saggio del 1949,
anno in cui venne pubblicato il romanzo LAgnese va a morire: La
letteratura italiana della Resistenza, in cui lautore, pur non citan-
do la Vigan, offre spunti assai acuti su autori come Pavese, Del
Boca e Vittorini, per fnire con un auspicio di stringente attualit:
La letteratura della Resistenza non ha fne, come non deve aver
fne lo spirito della Resistenza, id., Saggi. 1945-1985, cit., t. I, p.
1500. Ormai classico pur nel non esiguo numero di opere dedicate
alla Resistenza e alla letteratura ad essa legata la monografa di
G. FalasChi, La resistenza armata nella narrativa italiana, Torino,
Einaudi 1976 e soprattutto, in relazione alla prosa resistenzialedella Vigan, il terzo capitolo: Il racconto (e il romanzo), pp. 54-80.
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Povera mamma Agnese Il tema della maternit
nella narrativa resistenziale di Renata Vigan. - Po-
vera mamma Agnese The theme of motherhood in
Renata Vigans narratives of resistance.
Roberto Risso
Muovendo dallanali-
si della narrativa di Re-
nata Vigan e partico-
larmente dai raccon-
ti delle raccolte Arriva
la cicognae Matrimonio
in brigatae dal roman-
zo LAgnese va a morireil saggio analizza le im-
magini e il concetto di
maternit nella prosa
dellautrice in relazione
alla narrativa resisten-
ziale e bellica del perio-
do. Viene seguito, sul
flo di molteplici e coe-
renti spunti testuali, losviluppo del tema della
maternit, reale e me-
taforica, allinterno del-
le opere, nel tentativo di
delineazione di una poe-
tica del ruolo centrale
della donna come per-
sona e come madre, in
guerra e non.
Beginning with an
analysis of Renata Vi-
gans narratives of
resistance in partic-
ular, as they unfold in
her short-story collec-
tions, Arriva la cicogna
and Matrimonio in brig-ata, as well as in the
novel, LAgnese va a
morire my essay will
focus on Vigans rep-
resentations of moth-
erhood within the con-
text of these war and
resistance narratives
typical of the period.Based on a variety of
relative textual refer-
ences, I will analyze
Vigans poetics and
the role of women as
both mother and mem-
ber of society in times
of war and peace.
Riassunto - Abstract
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Poetiche, vol. 13, fasc. 2/3-2011, pp. 335-346
AlessAndro GAudio
Guido Morselli e la questionemeridionale: divagazione etnologico-
letteraria
N
egli ultimi capitoli di Uomini e amori, ro-manzo scritto da Guido Morselli neglianni Quaranta e, proprio nella sua secon-
da parte, ambientato in Calabria1, ho rinvenu-to due sequenze decisive per chiarire il rapportotra lintellettuale (nato a Bologna, ma lombardodadozione) e lItalia meridionale2 e che ben pre-parano la riessione, ben pi organica, che eglidedicher alla questione nel corso degli anni
1 Da ora in poi, nel citare da Uomini e amori, far riferimen-
to alledizione inclusa in G. Morselli, Romanzi, vol. I, a cura di E.
Borsa e S. DArienzo, Milano, Adelphi 2002, indicando tra paren-tesi soltanto il numero della pagina in cui reperibile ciascun pre-
lievo. Sulla genesi del romanzo si veda, in questo stesso volume,
la relativa nota al testo (ivi, pp. 1531-1553). Un capitolo di Uomi-
ni e amori, quello che include la scena quasi incestuosa tra Lucia
Weiss e suo fratello Giorgio,venne pubblicato su La Provincia il
7 febbraio 1948: occasione in cui venne annunciato il progetto di
pubblicare lintera opera. Dopo molte revisioni, per, Morselli ab-
bandon questa idea e il romanzo fu edito per la prima volta sol-
tanto nel 1998, sempre per Adelphi (a cura di P. Fazio); ledizio-
ne del romanzo afancata da una nota al testo del curatore (pp.
411-425, poi ripresa e aggiornata allinterno del volume citato deiRomanzi) e dal saggio di V. FortichiAri, intitolato Lofcina del pri-
mo romanzo(pp. 427-449), allinterno del quale ben si chiarisce la
curiosa interferenza tra i ricordi personali dello scrittore e la ste-
sura di Uomini e amori.2 Su tale argomento e sulla rappresentazione della Calabria
nella riessione morselliana, si veda renAto nistic, QuelDiario di
Morselli testimonia un Sud diverso, in Calabria, a. XXXIV, n.
226, giugno 2006, pp. 56-60 e, soprattutto, id., Nel paese dove gli
uccelli non cantano e le campane non suonano: Morselli a Catan-
zaro, in Mario Casaburi (a cura di), Per Augusto Placanica. Ricor-
di e Studi, Cosenza, Abramo 2010, pp. 519-555: questo secondosaggio amplia e ridiscute gli assunti di quello del 2006.
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AlessAndro GAudio336
Cinquanta3. La prima sequenza giocata intor-no allimmagine tutta pittorica (p. 453) diMariarosa, montanara calabrese con la quale,uno dei protagonisti della storia, il giovane pit-tore Vito Antonicelli dei signori di Cambria, hauna relazione e che gli ispira una magnica Ma-linconia di Calabria. A delineare il carattere pe-culiare del dipinto, che incarna la quintessen-za della sua arte, e a intitolarlo cos, intervieneSaverio Maggio, lanti-ego (p. 178) di Cambria,chiarendo con eloquenza la stretta relazione trala giunone calabrese (p. 455) altrove deni-
ta creatura semianimalesca (p. 470) e il suoambiente: Nei tratti di Marir spiega Saverio,rivolgendosi allamico tu hai espresso la ma-linconia di questo paese, che la violenza del solenon riesce a diminuire. Queste genti mediter-ranee, immensamente diverse da noi a dispet-to delle convenzioni amministrative, sono unarazza segregata, decaduta, morticata (p. 454).In molti altri momenti della storia la riessio-
ne di Saverio contribuisce a identicare il cen-tro dirradiazione (p. 152) dellespressione arti-stica di Cambria, ponendosi sempre come spec-chio sul quale prendere coscienza dialettica-mente del proprio ideale estetico, cos da averela possibilit di rivederlo e di correggerlo. A que-sto punto del romanzo (quasi alle ultime battu-te), attraverso le parole di Saverio, Vito compie il
passo decisivo del suo processo di maturazione:tanto sul piano artistico, facendosi nalmenteinterprete della realt essenziale delle cose (p.198), quanto sul piano umano, ponendosi con-sapevolmentequale frammento di una totalitpi ampia e non come monade solitaria e inac-cessibile. Con la sua Malinconia di CalabriaVito
3 G. Morselli, Proposta per risolvere il problema meridiona-
le[inedito, 1956],ora in id., La felicit non un lusso, a cura di V.Fortichiari, Milano, Adelphi 1994, pp. 73-87.
8/2/2019 Poetiche n . 2|3 2011 - Anteprima articoli e abstract
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Guido Morselli e la questione meridionale: divaga-
zione etnologico-letteraria - Guido Morselli and the
Southern question: an ethnologic and literary digres-
sion
Alessandro Gaudio
Il saggio ricostruisce
la riessione di Guido
Morselli sulla questio-
ne meridionale, sottoli-
neando levidente cor-
rispondenza tra alcune
sequenze del roman-
zo Uomini e amoriam-bientate in Calabria e
la Proposta per risolve-
re il problema meridio-
nale, articolo scritto
tra il gennaio e il feb-
braio del 1956 e poi
pubblicato soltanto
dopo la morte dellau-
tore in La felicit non un lusso. Per com-
prendere la comples-
sa natura del fenome-
no sono necessari tan-
to la delicata sensibili-
t dellartista, che per
riconosce il suo senso
grazie allo spirito dos-servazione del critico,
come avviene nella vi-
cenda di Saverio e Vito
narrata nel romanzo,
quanto il freddo calco-
lo e la disciplina dello
statista: Morselli sem-
bra, per, consapevole
del fatto che a ciascu-na delle gure contem-
This essay sums up
Guido Morsellis reec-
tions upon the South-
ern question, highlight-
ing the obvious likeness
of some passages in
the novel Uomini e amo-
ri(Men and Loves), setin Calabria, and the ar-
ticle Proposta per risol-
vere il problema meridi-
onale(Proposal to solve
the Southern question),
that he wrote between
January and Febru-
ary 1956 and was post-
humously published inLa felicit non un lus-
so(Happiness is not a
Luxury). The under-
standing of the complex
nature of the phenom-
enon requires both the
rened sensibility of the
artist, that nonethelessrecognizes its meaning
thanks to the powers
of observation which
is typical of a critic, as
told in Saverio and Vi-
tos episode in the nov-
el, and the cold calcu-
lation and discipline of
a statesman: yet Mor-selli seems to know that
Riassunto - Abstract
8/2/2019 Poetiche n . 2|3 2011 - Anteprima articoli e abstract
18/32
plate serva uno scat-
to ulteriore dellintelli-
genza che consenta di
assumere la piena co-
scienza di un fenome-
no cos complesso.
each of the abovemen-
tioned gures need a
further burst of intel-
ligence in order to be
perfectly aware of such
a complex phenome-
non.
8/2/2019 Poetiche n . 2|3 2011 - Anteprima articoli e abstract
19/32
Poetiche, vol. 13, fasc. 2/3-2011, pp. 347-359
Gabriele belletti
Listituzione dellespressivismo
oggettualenel primo Caproni
Nella sua prima raccolta in versi1 com-piendo in essa rilievi di strutturae disituazione2 possibile affermare che
1 G. Caproni, Come unallegoria, in id., Tutte le poesie, Mila-
no, Garzanti 1999.2 Ricordiamo qui, bordeggiando, che i procedimenti meto-
dologici anceschiani atti a far emergere dal complesso intrico di
relazioni in cui vivono i sistemi istituzionali sono i rilievi. I rilievi
di strutturasi applicano solo al testo (a uno dei testi del campo),
hanno il compito di reperire e mettere in risalto, prelevare tutte
le dichiarazioni esplicite ed implicite che scoprono una certa idea
di poesia. Ci forniscono solo unastratta realt atemporale, asto-
rica delle istituzioni, ci mostrano i li portanti che sostengono un
principio istituzionale nella sua interna sistematicit. In questo
modo si mettono in luce i sistemi operativi, i materiali della poe-
sia, ma non ancora ledicio della poesia. Per giungere a ci ci siinoltrer nellanalisi fornita dai rilievi di situazione, che permetto-
no di inserire le istituzioni in un determinato tempo, nei contor-
ni dei movimenti, periodi, in cui esse sono contenute. Esistono,
inoltre, rilievi di situazione logica implicanti una procedura ordi-
nativa, una costruzione delledicio con i materiali ricavati, rin-
tracciano il senso che lega le istituzioni trovate, ordinandole cro-
nologicamente e poi distinguendole secondo la loro tipologia (in
questo modo si rende evidente la permanenza o meno di una isti-
tuzione, le sue variazioni e permanenze). Attraverso tale analisi
logico-situazionale si verica anche unaltra differenziazione tra
le stesse istituzioni. Si avranno istituzioni cardinali fondamentadelledicio e istituzioni vicarie secondarie, accessorie, come
ad esempio lanalogia nelle poetiche crepuscolari o i forestierismi
nelle poetiche della neo-avanguardia. La differenza tra i rilievi di
struttura e i rilievi di situazione logica dipende dal fatto che i pri-
mi si muovono da un orizzonte sistematico generale per poi re-
cuperare il sistema breve dellistituzione, mentre gli altri partono
da una istituzione particolare e poi ricostruiscono il sistema del-
la istituzione stessa (l. anCesChi, Le istituzioni della poesia, Mila-
no, Bompiani 1968, p. 34). Dai rilievi di situazione logica si pas-
sa ai rilievi di situazione storicache contestualizzano la poetica in
una situazione storico culturale; infatti il perch della poetica, se-condo lestetica comprensiva anceschiana, esterno ad essa. Si
8/2/2019 Poetiche n . 2|3 2011 - Anteprima articoli e abstract
20/32
Gabriele belletti348
Caproni si avvale di quella che qui si deno-miner istituzione dellespressivismo ogget-tuale, altra declinazione della poetica deglioggetti3 istituzione certo cardinale4, analiz-zata ed estendente la propria presenza dallepoetiche novecentesche a quelle del primodecennio del nuovo secolo5.
Riprendendo in mano la raccolta Comeunallegoria (1932-1936), contraddistinta dauna particolare cantabilit sciolta e incanta-ta e da una leggerezza prosodica6, si appuracome le cose scelte e riscontrabili nelle liriche
siano portate ad assumere espressioni si po-trebbe dire connotazioni somatiche antropo-morfe7, assecondano la mimica e il sentire del
intende cos correlare le istituzioni situandole nel tempo, nella
storia, nella vita della cultura e nella vita di ogni singolo artista,
inserendo il nostro edicio oramai edicato in un certo quartie-
re per continuare ad utilizzare la terminologia anceschiana. Si
vede, per concludere, come le istituzioni riescano ad essere una
delle vie attraverso le quali si pu cogliere la vita della storicit
celata nella vita dellarte (ivi, p. 37) e i rilievi consentono un lavo-ro in comune che coinvolge diversi studiosi, un continuo lavoro di
gruppo. Quindi risulteranno molto utili sia alla storia della lette-
ratura sia alla critica letteraria.3 Il metodo della analogiae quello delle equivalenze oggetti-
vesono forse i motivi pi insistenti che percorrono tanto in senso
sincronico che in senso diacronico la sintassi poetica del Novecen-
to secondo particolari e disformi disposizioni e risalti (l. anCesChi,
Poetiche del Novecento in Italia, a cura di L. Vetri, Venezia, Marsi-
lio 1990, p. 114).4 Esse [le istituzioni] si amalgamano in poetiche (che pri-
vilegiano questa o quella istituzione), che avranno tanta pi for-za quanta maggiore sar la responsabilit con cui affrontano quel
problema situazionale della poesia che intendono risolvere (l. an-
CesChi, Poetiche del Novecento in Italia, cit., p. 279).5 Si vedano soprattutto T. lisa, Le poetiche delloggetto da
Luciano Anceschi ai Novissimi. Linee evolutive di unistituzione del-
la poesia del Novecento, Firenze, Firenze University Press 2007 e
M.a. GriGnani, Slittamenti del correlativo oggettivo nella poesia del
Secondo Novecento, in Italianistica, a. 2002, nn. 2-3.6 n. lorenzini, Il presente della poesia. 1960-1990, Bologna,
Il Mulino 1991, p. 867 Ci permettiamo di citare qui anche il nostro contributo nel
rilevare la presenza dellistituzione della poetica delloggetto e in
8/2/2019 Poetiche n . 2|3 2011 - Anteprima articoli e abstract
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Listituzione dellespressivismo oggettualenel primo
Caproni - The institution of the espressivismo ogget-
tuale in the rst Caproni
Gabriele Belletti
Larticolo rileva nellaprima raccolta capro-
niana, Come unallego-
ria, listituzione delle-
spressivismo oggettuale,
declinazione della no-
vecentescapoetica de-gli oggetti. Si individua,
cio, uninterdipenden-
za tra ci che il poeta
percepisce, sente, e ci
che tali percezioni fan-
no germinare nel pae-
saggio in cui abita sia
esso interiore o este-
riore o viceversa. Tale
espressivismo aderen-
te a una istituzione dipi ampio respiro, quel-
la del trapianto/muta-
zione, che il poeta adot-ta per la miscelazione
intenzionale di sogget-
to e oggetto e che si ac-
compagna ad altre isti-
tuzioni, come, ad esem-
pio, il fonosimbolismo.Per rilevare i movimenti
dimensionali, lautore si
avvale di categorie pro-
dotte in seno allempiri-
smo inglese nello spe-
cico allempirismo hu-
meano come quelle diimpressione di sensazio-
nee di impressione di ri-essione.
In his rst book, Comeunallegoria, Capro-
ni makes use of what
is called espressivismo
oggettuale, a declina-
tion of the 1900spoe-
tica delloggetto. Thereis an interdependence
between what the poet
perceives, feels, and
what these perceptions
create in the land-
scape where he lives
be it internal or exter-
nal or vice versa. The
espressivismois re-
lated to another insti-
tution, the trapianto/mutazione, which the
poet adopts to mix in-
tentionally the subjectand the object and it is
accompanied by par-
ticular modes of fono-
symbolism. To de-
tect these dimensional
movements, the authorof the article adopts
some categories of the
empiricism specical-
ly of Humean empiri-
cism such as impres-
sions of sensationand
impressions of reec-tion.
Riassunto - Abstract
8/2/2019 Poetiche n . 2|3 2011 - Anteprima articoli e abstract
22/32
Poetiche, vol. 13, fasc. 2/3-2011, pp. 361-383
IlarIa MarIa roMIlIo
Tra Laborintuse Storie naturali:
modalit del corpo sterile
Ogni scrittura richiede un tempo di gesta-zione, e di quel tempo reca sempre in si segni. Maneggiare i detriti di una socie-
t corpo collettivo involucro malato di mercicorrose stato per gli esordi in versi di Edoardo
Sanguineti quel tempo fecondo. Laborintus nonsolo limprescindibile punto di partenza di unostinato e compatto percorso di attraversamentodel presente lungo i conni del corpo, ma anche,e oggi ancora di pi, un ottimo strumento otti-co per rileggere a ritroso una scrittura della sto-ria e di una storia umana, di una sorta di com-mediatragicamente non morale, materialmentediaristica, eppure anonima: risalendo alle origi-
ni di un corpo comune, esaminato nelle sue fun-zioni di base, reiette, rimosse in genere dalla pro-nuncia ad alta voce, e riportando lio al suo pri-mitivo azzeramento linguistico, loperazione delpoeta combacia con la direzione dello sguardo dichi la rilegge oggi e si esprime dunque, tuttora,nella sua compiutezza. Ridisporsi cio allascoltodi Laborintusnon signica tanto rivolgersi profe-ticamente allindietro quanto considerare la di-mensione nita di quella stesura circolare, glo-bale, che bloccava il presente come sotto forma-lina e che poteva pertanto gi ritenersi esaurita.
Quella di Sanguineti da subito una pa-rola chiusa nei suoi contorni quotidiani an-che quando settoriale o desueta ossia nellasua impraticabilit, ma che claustrofobicamen-te cerca di superare la porosit delle membrane
siche, contingenti della lingua, col risultato disfrangiarsi lungo il verso e di lasciarvi dissemi-
8/2/2019 Poetiche n . 2|3 2011 - Anteprima articoli e abstract
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Tra Laborintus e Storie naturali: modalit del cor-
po sterile - BetweenLaborintus andStorie naturali:
modes of the sterile body
Ilaria Maria Romilio
La scrittura di Edoar-do Sanguineti stata
percorsa e guidata, da
sempre, dallattenzio-
ne al corpo, non solo e
non tanto come mezzo
di espressione e comu-
nicazione quanto come
vero soggetto autono-
mo e attivo. Proprioper questo dallesfolia-
zione dei suoi testi ed
in particolare da due
dei pi emblematici,
Laborintuse Storie na-
turali emerge la ca-
pacit del corpo di sca-
tenare la crisi dellio
attraverso la manife-
stazione della sterilit:
essa dunque motivo,
e non sintomo, di una
patologica disgregazio-
ne umana.
Edoardo Sanguinetiswriting had always
been crossed and guid-
ed by a great attention
to the body, not only
and not mainly consid-
ered as a means of ex-
pression and commu-
nication but seen as a
completely autonomousand active subject. For
this reason, the exfolia-
tion of his texts espe-
cially of two of his most
emblematic works, La-
borintusand Storie nat-
urali(Natural Histories)
reveals the bodys
capability of provok-
ing the crisis of the self
through the display of
sterility: which is con-
sequently the cause,
and not the symptom,
of a pathological hu-
man disgregation.
Riassunto - Abstract
8/2/2019 Poetiche n . 2|3 2011 - Anteprima articoli e abstract
24/32
Poetiche, vol. 13, fasc. 2/3-2011, pp. 385-423
Federica Paolini
Antonio Porta: poesia al limite
tra speech acteperformance
La poetica dello sguardo: tra soggettivit e og-gettivit
I
n uno dei suoi racconti pi celebri, Der Sand-mann, pubblicato nel 1817 allinterno dei
Racconti notturni, Ernst T.A. Hoffmann de-scrive un sogno fatto da Nathanael, studente disica e letteratura nella misteriosa citt di G.Nel sogno il protagonista sta nalmente per spo-sare la donna amata, Clara, nome che richiamaunimmagine di luminosit, luce della ragionee dello spirito che si contrappone alle tenebredellinconscio e delle superstizioni. Lunione deidue giovani per impedita dal sopraggiungere
del terribile Coppelius, personaggio che incarnatutte le paure infantili rimosse, ma non anco-ra superate, di Nathanael. Con le sue manac-ce ossute e pelose1 (sono questi dettagli impor-tanti, attraverso i quali si comincia ad intrave-dere la supercie degli incubi dellinfanzia cheancora perseguitano il protagonista), Coppe-lius cava gli occhi della ragazza e li getta sul cu-ore di Nathanael, che inizia allora a sanguinare.Clara riesce a strappare il giovane dal suo de-lirio e a riportarlo alla realt. Nathanael sem-bra persuaso eppure, guardando bene Clara, halimpressione che sia la Morte a guardarlo attra-verso gli occhi di lei.
A questo punto ci sarebbe gi molto da diresugli innumerevoli elementi di carattere per-
1 E.T.A. HoFFmann, Luomo della sabbia, in id., Racconti not-turni(1817), Firenze, Giunti 1997, p. 7.
8/2/2019 Poetiche n . 2|3 2011 - Anteprima articoli e abstract
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Antonio Porta: poesia al limite tra speech acte per-
formance - Antonio Porta: poetry at the border be-
tweenspeech act andperformance
Federica Paolini
In questo articolo sipropone una rifessio-
ne sulla poesia di An-
tonio Porta negli anni
sessanta in rappor-
to, o in contrapposizio-
ne, ad alcune corren-
ti artistiche del 900,
quali il Surrealismo,
la Pop Art, lInformalee la pittura di Francis
Bacon. Il corpo umano
presentato da Por-
ta non come struttu-
ra verosimigliante, ma
come carne viva (fesh,
chair) o carne da ma-
cello (meat, viande), e
in quanto tale diviene
oggetto di una crudelt
non semplicementen-
te rappresentata, ma
messa in scena
This essay deals withAntonio Portas po-
etry of the sixties in
relation, or in con-
trast, with some ar-
tistic movements of
the twentieth century,
such as Surrealism,
Pop Art, Informal Art,
and the paintings ofFrancis Bacon. Porta
presents the human
body not as a verisimil
structure, but as living
fesh/chair or meat/vi-
ande, and make it the
object of a cruel ap-
proach which is not
simply represented,
but staged.
Riassunto - Abstract
8/2/2019 Poetiche n . 2|3 2011 - Anteprima articoli e abstract
26/32
Poetiche, vol. 13, fasc. 2/3-2011, pp. 425-445
Giuliana Benvenuti
Raccontare la colonia. Sul romanzo
storico italiano contemporaneo.
Se vero, come ha scritto Uspenskij1, chenarrare il passato vuol dire fare in modo che unavvenimento venga percepito come rilevante perla storia; cio semioticamente marcato sul pia-no storico non sar priva di signicato la rin-
novata attenzione della nostra recente lettera-tura per limpresa coloniale italiana. Per questo,allinterno delle tante narrazioni che negli ulti-mi trenta anni almeno hanno fatto del romanzostorico e delle sue trasformazioni (docudrama,factction) uno dei generi di maggiore interessee successo, vorrei soffermarmi appunto su quel-le opere che riscrivono, reinterpretano, fanno ri-aforare la memoria e il trauma del coloniali-
smo italiano.Le modalit secondo le quali queste narra-
zioni organizzano il passato come un testo e loleggono dal punto di vista del presente, sono dif-ferenziate, come vedremo, anche in virt delladiversit che distingue gli autori italiani (Ca-milleri, Brizzi, Lucarelli, Longo, Manfredi, Do-menichelli, Coscia, Marrocu, tra gli altri) dal-le autrici e autori migranti e/o postcolonia-li (tra esse DellOro, Ghermandi, Macoggi, Na-sib, Ali Farah), una distinzione a ben vedereestremamente problematica perch letichettapostcoloniale indica un post che caratterizza ilpresente come successivo allepoca della deco-lonizzazione, del quale dunque tutti gli autori ele autrici in questione sono parte. Tuttavia, le-
1 B. uspenskij, Semiotica e storia, Milano, Bompiani, 1988,p. 15.
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27/32
Raccontare la colonia. Sul romanzo storico italia-
no contemporaneo. - Telling the colonys tale. On the
contemporary historical novel in Italy.
Giuliana Benvenuti
Se nella storia dellI-
talia contemporanea il
colonialismo stato a
lungo considerato una
sorta di parentesi non
fondativa dellidenti-
t nazionale e non cru-
ciale nei processi di
modernizzazione, lat-tenzione della nostra
recente letteratura per
limpresa coloniale mo-
stra lurgenza di ri-
scrivere quel passa-
to a partire da unat-
tualit che vede lIta-
lia coinvolta nei ussi
migratori caratteristi-
ci del presente globale
e postcoloniale. Allin-
terno delle tante nar-
razioni che negli ulti-
mi trenta anni almeno
hanno fatto del roman-
zo storico e delle sue
trasformazioni (docu
-drama,factction) uno
dei generi di maggiore
interesse e successo,
importante ferma-
re lattenzione su quel-
le opere che riscrivono,
reinterpretano, fanno
riaforare la memoria
e il trauma del colonia-lismo italiano. Le mo-
Colonialism has been
long seen as a peri-
od of Italian contem-
porary history which
didnt contribute to the
founding of a national
identity and didnt play
a crucial role in the
processes of modern-ization, yet recent liter-
ature has drawn atten-
tion to the colonial en-
terprise, demostrating
the urgency of rewrit-
ing that past starting
from the involvement
of Italy in the migra-
tions that are typical
of the global and post-
colonial present situa-
tion. Within the many
tales that at least dur-
ing the last thirty years
have made the his-
torical novel and its
new forms (docudra
-ma,factction) one of
the most interesting
and successful genres,
the works aiming at re-
writing, reinterpreting,
disclosing the memo-
ry and trauma of Ital-
ian colonialism deserve
more attention. Theways in which these
Riassunto - Abstract
8/2/2019 Poetiche n . 2|3 2011 - Anteprima articoli e abstract
28/32
dalit secondo le qua-
li queste narrazioni or-
ganizzano il passato
come un testo e lo leg-
gono dal punto di vi-
sta del presente, sono
differenziate anche in
virt della diversit
che distingue gli auto-
ri italiani dagli auto-
ri migranti e/o post-
coloniali. Per questo il
contributo offre lettu-ra comparativa del ro-
manzo Lottava vibra-
zionedi Carlo Lucarelli
e di quello di Gabriella
Ghermandi Regina di
ori e di perle.
tales organize the past
as a text and read it
from a contemporary
point of view differ from
each other according to
the differences between
Italian writers on the
one hand, and mi-
grant and/or postco-
lonial writers on the
other hand. In such
a context, this essay
compares Carlo Lu-carellis novel Lottava
vibrazioneThe eightth
Vibration to Gabriella
Ghermandis novel Re-
gina di ori e di perle
(Queen of Flowers and
Beads).
8/2/2019 Poetiche n . 2|3 2011 - Anteprima articoli e abstract
29/32
Poetiche, vol. 13, fasc. 2/3-2011, pp. 447-453
Fausto Curi
Brevi riessioni su Zanzotto e
Sanguineti
Ora che la morte, e solo la morte, li ha con-giunti, sembra pi doverosa qualche ri-essione su di loro collocandoli uno di
fronte allaltro. Il raffrontarli pu anticipareunanalisi che, quando verr, se verr, sar for-
se pi agevole.Negli ultimi anni si era stabilita fra loro noncerto unamicizia, ma una sorta di non bellige-ranza fondata su un reciproco rispetto senza af-fetto. Nessuno dei due si era sforzato di capi-re le ragioni dellaltro, ma nessuno dei due ave-va cercato di imporre allaltro le proprie ragio-ni. Sanguineti continuava a pensare che Zan-zotto fosse un poeta ermetico e che le trasfor-
mazioni che si erano determinate nella sua poe-sia, che egli comunque non apprezzava, fosserostate provocate da un non pacico incontro coni Novissimi. Zanzotto, per contro, era rimastofermo al parere negativo espresso sui Novissiminel suo articolo del 1962, nel quale li aveva con-trapposti a Michaux, da lui molto amato. Nul-la per di tale contrapposizione si manifestavaesplicitamente negli ultimi anni. Niva Lorenziniriusc persino a farli incontrare a Bologna. Allasera si and a cena tutti insieme e, chio ricor-di, come non vi furono manifestazioni daffet-to, cos fu assente lostilit reciproca. Indubbia-mente faceva una certa impressione vedere dueantichi e illustri avversari sedere luno di fronteallaltro intenti a condividere tranquillamente lastessa bottiglia di Sangiovese.
Per i novantanni di Zanzotto, e, pochi gior-ni dopo, per la sua morte, si assistito a uno
8/2/2019 Poetiche n . 2|3 2011 - Anteprima articoli e abstract
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Brevi riessioni su Zanzotto e Sanguineti- Brief con-
siderations on Zanzotto and Sanguineti
Fausto Curi
I due scrittori sono qui
visti nellineliminabile
contrapposizione del-
le loro poetiche e nelle
idee assai diverse che
di essi si venuta fa-
cendo lopinione pub-
blica pi autorevole.
Per quanto, in partico-
lare, riguarda la poe-
sia, Curi mette in luce
che, mentre il cammi-
no di Sanguineti va
dalla non comunica-
zione a una nuova co-
municazione, il cammi-
no di Zanzotto va inve-
ce dalla comunicazio-
ne alla non comunica-
zione.
This essay deals with
the undeniably con-trasting poetics of
these two writers and
the extremely different
opinions of the most
inuential scholars
about them. Curi high-
lights the fact that, es-
pecially in poetry, San-
guineti moves from
non-communication
to a new communica-
tion, while Zanzotto
moves from communi-
cation to non commu-
nication.
Riassunto - Abstract
8/2/2019 Poetiche n . 2|3 2011 - Anteprima articoli e abstract
31/32
Poetiche, vol. 13, fasc. 2/3-2011, pp. 455-459
Fausto Curi
Avere cura della propria morte
Ogni Esserci deve sempre assumersi in pro-prio la sua morte. Cos Heidegger in Esseree tempo. Ci sono per diversi modi di assu-
mersi la propria morte. Non c dubbio che unodi questi modi sia il suicidio. Quanto pi unsuicidio progettato e eseguito meticolosamen-
te, tanto pi suscita sgomento in chi ne ha no-tizia. Perch costui, persuaso com della vita,o, pur scontento, o infelice, comunque vincola-to alla vita, vede nel gesto di chi si d persua-so la morte un atto che o ripugna al suo stes-so vivere, o gli violentemente estraneo, assaipi di quanto pu essergli estraneo un suicidioimprovviso e impulsivo. Al di l dello sgomentoe del dolore che ha provocato in molti, c, nel
suicidio di Lucio Magri, una sorta di esemplari-t che non deve sfuggire a chi quello sgomentoe quel dolore abbia saputo superare.
Guardato da un certo punto di vista il co-munismo la lotta che ha come scopo di con-sentire a ogni donna e a ogni uomo di disporreliberamente della propria vita. Labolizione dellosfruttamento, la liberazione del lavoro sono pra-tiche fnalizzate a sciogliere lesistenza di ogniindividuo dai vincoli che la opprimono, a con-sentirle lesercizio di una piena libert. Perch ilcomunismo non dovrebbe darsi cura anche del-la morte? Perch si obbietter la morte sfug-ge a ogni progettazione, a ogni cura. La morte in s libera quanto necessaria, ineluttabi-le. Nulla pu costringerla, orientarla, decidereil suo cammino. Come non si pu essere libera-
ti dalla morte, cos non si pu liberare la mor-te, che libera per suo conto. Nella sua assoluta
8/2/2019 Poetiche n . 2|3 2011 - Anteprima articoli e abstract
32/32
Avere cura della propria morte - Taking care about
ones own death
Fausto Curi
Prendendo spunto dal
suicidio assistito di cui
stato recentemen-
te protagonista lintel-
lettuale comunista Lu-
cio Magri, ma non sen-
za soffermarsi sul com-
portamento opposto
del Plotino di Leopar-
di, Curi manifesta al-cune rifessioni che ri-
guardano la morte e gli
atteggiamenti che ra-
zionalmente possibi-
le assumere di fronte
ad essa.
Taking the recent as-
sisted suicide of the
communist intellec-
tual Lucio Magri as a
starting point, but also
taking into account
the opposite behavior
of Leopardis Plotino,
Curi deals with death
and the different ratio-nal approaches to it.
Riassunto - Abstract