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PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
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A.S. 2015/2016
INDICE
Pag.
1 INTRODUZIONE 6
2 ANALISI DEL CONTESTO 7
3 UBICAZIONE DELL’ISTITUTO 9
4 DESCRIZIONE DELL’ISTITUTO 10
4.1 Orario di ricevimento della Presidenza 11
4.2 Orario della Segreteria 11
5 ATTIVITA’ DI RILIEVO DELL’ISTITUTO PER L’A. S2015/2016 11
5.1 INNOVAZIONI TECNOLOGICHE 11
5.2 POLI FORMATIVI 12
5.3 REGISTRO ELETTRONICO 12
5.4 CORSI DI LINGUE 12
5.5 EIPASS - European Informatics Passport 12
5.6 CTS - Comitato Tecnico Scientifico 13
5.7 Piattaforma Online Di Elearning “Sportello online Pitagora” 13
5.8 Classe Virtuale Di Scienze 13
5.9 Progetto "Piano lauree scientifiche" 14
6 LABORATORI 14
7 ORARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE 15
8 CALENDARIO SCOLASTICO 16
9 L’ORGANIZZAZIONE 16
9.1 Personale docente 16
9.2 Funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa 17
9.3 Coordinatori di dipartimento 20
9.4 Responsabili della Sicurezza 20
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9.5 Personale A.T.A. 20
10 Legge 107/2015 21
11 I percorsi formativi del nostro istituto 22
11.1 LICEO CLASSICO 22 11.1.1 Piano degli studi del liceo classico 23
11.2 LICEO SCIENTIFICO - Tradizionale 24 11.2.1 Piano degli studi del liceo scientifico tradizionale 25
11.3 LICEO SCIENTIFICO - Opzione Scienze applicate 26 11.3.1 Piano degli studi del liceo scientifico - Opzione scienze applicate 27
11.4 LICEO DELLE SCIENZE UMANE 28 11.4.1 Piano degli studi del liceo delle scienze umane 29
11.5 Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attivita' e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali 30
11.6 ISTITUTO TECNICO - Profilo culturale, educativo e professionale 30 11.6.1 Indirizzi dell’Istituto Tecnicopresenti nel nostro Istituto 33
11.6.2 Piano degli studi del Ist. Tecnico indirizzo”Informatica e Telecomunicazioni” 33
11.6.3 Piano degli studi del Ist. Tecnico indirizzo”Elettrico-Elettronico” 34
11.7 ISTITUTO PROFESSIONALE - Profilo culturale, professionale ed educativo 36 11.7.1 Indirizzo“Manutenzione e assistenza tecnica” 36
Obiettivi generali dell’indirizzo di studi 38
11.7.2 Piano degli studi del Istituto professionale indirizzo “Manutenzione ed Assistenza tecnica” 39
11.7.3 Qualifica di Operatore Elettrico ed Operatore Elettronico 40
11.7.3.1 Figura dell Operatore Elettrico 40
11.7.3.2 Standard delle competenze tecnico professionali caratterizzanti la figura di Operatore Elettrico 41
11.7.3.3 Figura dell Operatore Elettronico 47
11.7.3.4 Standandard delle competenze tecnico professionali caratterizzanti la figura di Operatore Elettronico 48
11.7.4 Corsi IeFP attivati nel nostro Istituto 54
11.7.4.1 OPERATORE ELETTRICO 54
11.7.4.2 OPERATORE ELETTRONICO 55
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12 AUTONOMIA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO 56
12.1 L’Autonomia negli Istituti professionali 56
12.2 Vincoli dell’Autonomia 56
12.3 Normativa sull’ Autonomia 57 12.3.1 Quota Oraria 57
12.3.2 Costituzione di un comitato tecnico-scientificoe e utilizzo di esperti esterni nell’ambito dell’Autonomia 58
12.3.3 Soprannumerarietà 58
12.4 L'utilizzo della quota di autonomia nell’indirizzo professionale del nostro Istituto 59
13 Area di professionalizzazione 60
13.1 L’Alternanza scuola-lavoro 60
13.2 Cambiamenti introdotti nell’Alternanza scuola-lavoro dalla legge 107 62
13.3 Progetto Terza Area VA MA - V B MA indirizzo professionale A.S. 2014/2015 63
14 METODOLOGIE DIDATTICHE ATTIVE E CENTRALITÀ DELLO STUDENTE 65
14.1 Dai saperi alle discipline 65
14.2 La scuola delle competenze 66
14.3 La valutazione 66
14.4 Gli indicatori di qualità 66 14.4.1 Criteri di misurazione e valutazione degli apprendimenti 67
15 VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO 69
15.1 Criteri di valutazione del comportamento 69
15.2 Griglia di valutazione del comportamento 71
16 ORGANIZZAZIONE E TEMPISTICA DEGLIINTERVENTI DI RECUPERO 74
17 CRITERI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA 77
18 CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO 80
19 CIRCOLARE N.94 - Valutazione periodica degli apprendimenti nei percorsi di istruzione secondariadi di grado. indicazioni operative per l’a.s. 2011/12. 84
20 ATTIVITÀ DIDATTICHE FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE DELL’INSUCCESSO ED AL RECUPERO SCOLASTICO 89
21 ORGANI COLLEGIALI 90
21.1 Consiglio d’Istituto 90
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21.2 Giunta esecutiva 92
21.3 Dipartimenti disciplinari 93
21.4 Consigli di classe 95
22 COORDINATORI DI CLASSE 2015-2016 97
23 INCONTRI POMERIDIANI CON LE FAMIGLIE 99
24 COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI 100
25 ORGANO DI GARANZIA 100
26 REGOLAMENTO D’ISTITUTO 101
27 PROGETTI DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 102
27.1 CLASSE AMICA FAI 102
27.2 PROFILI FILOSOFICI…NOI CON L’IISF 103
27.3 ERASMUS GARDENING - Culture and Scienze 104
27.4 CORSO PER CONSEGUIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE EIPASS 105
27.5 REALIZZO IL MIO BENESSRE: SPORTELLO DI ASCOLTO 106
27.6 COMUNICARE CON LA MUSICA 107
27.7 CONTINUITÀ VERTICALE CON SS.MM.: ORIENTARE ALUNNI E GENITORI 107
27.8 SPERIMENTIAMOCI ...ANCORA 107
27.9 LA PAGINA CHE NON C’ERA 108
27.10 PREPARAZIONE CAMBRIDGE A2 109
27.11 MOVIES AT SCHOOL 110
27.12 NAVIGARE SULLE ONDE ELETTROMAGNETICHE 110
27.13 UN COMPUTER PER LA SCUOLA 110
27.14 PROGETTO QUALITA' 111
27.15 IMPRESA PITAGORA 111
27.16 CINEFORUM 112
28 I POLI FORMATIVI 112
28.1 VIAGGIANDO SI IMPARA 115
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INTRODUZIONE Il Piano dell'Offerta Formativa (POF) è il documento in cui vengono definite le strategie globali e le
linee-guida a cui si ispirano la progettazione didattica curriculare e quella extracurriculare
dell'intero Istituto; esso non va dunque percepito come un "contenitore" o un "catalogo" di progetti
ed attività, ma come un testo di riferimento per tutti gli attori della vita scolastica.
Fine della singola Istituzione scolastica è infatti (art.1 DPR 275/99) la realizzazione di interventi di
educazione, formazione e istruzione, che mirino allo sviluppo di nuove generazioni in grado di
poter vivere consapevolmente nella società complessa della conoscenza.
Il POF legittima la forte valenza progettuale dell'istituzione scolastica, che delinea in tale documentola propria identità culturale e progettuale, tenendo conto da un lato delleesigenze del contesto e dell’utenza, e mantenendosi d'altro canto in armonia con le indicazioni nazionali; vengono individuati tra l'altro gli obiettivi disciplinari e trasversali - relativi a conoscenze, competenze e abilità - che dovranno essere raggiunti attraverso il processo di insegnamento-apprendimento, e che saranno inseriti nel curricolo di Istituto.
Nel POFconvergono inoltre tutte le attività ed i progetti attraverso i quali sono messe in atto le strategie formative della scuola, nella prospettiva del successo formativo dell’alunno alla luce dell’analisi del contesto e delle potenzialità del discente.
Le finalità formative ed educative della nostra Offerta Formativa sono:
- La promozione della crescita di ogni alunno nell’ottica del successo formativo attraverso una
progettazione efficace;
- La garanzia di una omogeneità nella progettazione, ferme restando la considerazione delle
differenze tra i vari indirizzi attivi nella scuola e l'autonomia di insegnamento dei singoli docenti.
Tale omogeneità riguarda non tanto le conoscenze da acquisire nelle singole discipline quanto
l'approccio metodologico e gli standard qualitativi del processo di insegnamento-apprendimento.
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- La documentazione dell’iter formativo di ciascun alunno e la trasparenza nei processi di
formazione e valutazione;
- L'apertura dell'istituzione scolastica all'esterno: il corpo docente del "Pitagora" mira a presentarsi
come una comunità professionale educante che si pone come punto di riferimento formativo e
culturale nel territorio, progettando ed operando in concorso con Enti ed Istituzioni locali.
Gli obiettivi generali delPOF sono :
- Un efficace contrasto all’abbandono e alla dispersione scolastica;
- L’ampliamento, l’approfondimento e l’innalzamento qualitativo della formazione degli studenti
attraverso una vasta e articolata offerta formativa,attenta ai bisogni dell’utenza e alle richieste del
mondo del lavoro;
- La progettazione di percorsi di orientamento scolastico e professionale finalizzati alla piena
realizzazione del sé e delle proprie vocazioni;
- L'offerta di esperienze extracurriculari che contribuiscano al raggiungimento del successo
formativo;
- Il raggiungimento di alti livelli di efficienza e la valorizzazione delle competenze di ciascun
lavoratore della scuola; il monitoraggio di questi fattori attraverso processi autovalutativi.
ANALISI DEL CONTESTO L’Istituto "Pitagora" è ubicato nel Rione Toiano, un quartiere sorto all'indomani della forte ondata bradisismica di Pozzuoli del 1970 per dare una risposta abitativa ai cittadini di Pozzuoli, sfrattati dal Rione Terra e dalle aree limitrofe del centro della città.
Il rione Toiano rappresenta dunque il primo strappo nella storia di Pozzuoli; poco più di un decennio più tardi, nel 1983/1984, il bradisismo tornò a colpire la città e l'intero centro storico fu evacuato. Molti dei suoi abitanti furono trasferiti in un altro quartiere di nuova costruzione, Monteruscello, la cui estensione supera di gran lunga quella del rione Toiano. Come in tutte le new town, gli abitanti di questi due quartieri si sentono profondamente sradicati dal loro contesto urbanistico e sociale di appartenenza; in particolare con lo spostamento nell'entroterra è venuto meno il rapporto quotidiano ed intimo con il mare che caratterizzava la cultura (ma anche, in molti casi, le scelte lavorative) degli abitanti di Pozzuoli. Alla costruzione degli edifici a destinazione abitativa non è seguita la promozione di attività commerciali, culturali, aggregative, sportive, né l'adeguamento infrastrutturale e, soprattutto, la creazione di un efficace sistema di collegamenti e trasporti pubblici; ad oggi nel Rione Toiano si trovano varie scuole di diverso grado e la sede della casa comunale. Anche la biblioteca, fino a pochi anni fa adiacente alla nostra scuola, non è più in uso.
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Il territorio si caratterizza per una situazione di diffuso disagio culturale ed economico ed un tasso di disoccupazione più alto della media campana; il fenomeno riguarda soprattutto i giovani con un basso titolo di studio e le donne. Dal punto di vista delle attività scolastiche, questa situazione si riflette in un'alta frequenza di abbandoni precoci del percorso formativo e/o di insuccessi scolastici.
L'Istituto "Pitagora" svolge dunque da molti anni una funzione formativa importante rispetto al territorio, caratterizzandosi come una "scuola di frontiera" ed elaborando di volta in volta sempre nuove strategie per fronteggiare i fenomeni di dispersione scolastica ed abbandono.
La fisionomia della platea scolastica si è però negli ultimi anni decisamente modificata e complicata: il "Pitagora" ha esteso infatti notevolmente il suo bacino di utenza. Da un lato frequentano oggi la scuola alunni che provengono dal litorale nord della zona flegrea, fino a Castelvolturno: questo dato comporta un notevole aumento di studenti di origine non italiana (segnatamente dell'Africa subsahariana), che determina notevoli opportunità di integrazione e di scambio, ma anche la necessità di fronteggiare problemi relativi all'integrazione linguistica degli alunni. D'altro canto, la diffidenza dei Puteolani verso il Rione Toiano è molto scemata: molte famiglie del centro di Pozzuoli, che prima preferivano iscrivere i loro figli in zone più "centrali" se non nel capoluogo, accordano ora fiducia al nostro Istituto, soprattutto agli indirizzi del Liceo. Si tratta dunque prevalentemente di alunni provenienti dalla media borghesia cittadina, con un diverso background sociale e culturale.
La fisionomia variegata della nostra platea scolastica costituisce una notevole sfida, ma anche un punto di forza: progettando un'offerta formativa complessa e adeguata all'esigenza di ogni tipologia di alunno contiamo di educare i giovani alle regole della convivenza, della cittadinanza, del rispetto reciproco, fornendo loro gli strumenti per affrontare un percorso di studi e professionale quanto più possibile confacente alla loro esigenze.
UBICAZIONE DELL’ISTITUTO Dove Siamo
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COLLEGAMENTI SEPSA e CTP
CTP – P2B Via Fasano-Rione Toiano
CTP – SI50 Monteruscello-Pozzuoli
CTP – P15 Monteruscello-Toiano-Pozzuoli
CTP – P11N Monteruscello- Capomazza-Pozzuoli
CTP – P11R Monteruscello-Arco Felice-Pozzuoli
CTP – SI42 Qualiano-Monteruscello-Pozzuoli
CTP – P12R Pozzuoli-Licola (Via Cuma)
CTP – P18B Pozzuoli-Lago Patria
CTP – M1NB Mondragone-Napoli
SEPSA – Linea 7 Nisida-Monteruscello
SEPSA – Linea 1 Napoli-Monte di Procida
Ferrovia Cumana
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Fermata di Arco Felice
informazioni su linee e orari:
www.sepsa.it
ctp: numero verde 800-482644; www.ctpn.it
EAV/ Ferrovia Cumana: numero verde 800-211388; www.eavsrl.it
DESCRIZIONE DELL’ISTITUTO L'Istituto si sviluppa su una superficie di circa 6000 m² ed è circondato da uno spazio verde; è inoltre munito di due giardini interni.
L’edificio si sviluppa su tre livelli.
Al piano terra, oltre agli uffici amministrativi sono situati l’Auditorium con giardino interno, la sala docenti, la biblioteca, l’ufficio del Dirigente scolastico, l’ufficio dei collaboratori del Dirigente scolastico, tutti i laboratori, la palestra, un bar, 15 aule e i servizi igienici. La planimetria del primo e del secondo piano sono identiche: essi ospitano 14 aule ed i servizi igienici. Per gli alunni ed i membri del personale che ne hanno bisogno c'è un ascensore; sono inoltre presenti i necessari presidi antincendio, nonché uscite e scale di sicurezza a norma di legge. Non sono presenti barriere architettoniche che impediscano l'accesso a tutti i locali dell'edificio a persone con problemi di ridotta mobilità.
Codice Istituto nais00400c
Indirizzo Via Tiberio, 1
Città Pozzuoli (Napoli)
Telefono 0818555372
Fax 081 8662263
Indirizzo e-mail [email protected]
Sito web www. istitutostatalepitagora.it
N. totale allievi iscritti 1179 (maschi 688; femmine 491)
N. docenti 132
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N. personale ATA 26
N. classi 53
4.1 Orario di ricevimento della Presidenza Il DS riceve le famiglie nei giorni lunedì, mercoledì e giovedì dalle 10.00 alle 13.00 previo appuntamento telefonico (081/8555372)
Il DS riceve il personale docente ed ATA lunedì, mercoledì e giovedì dalle 10.30 alle 13.30
4.2 Orario della Segreteria Apertura al pubblico degli Uffici amministrativi
Dal lunedì al sabato ore 9.00-11.00
Apertura al pubblico della Segreteria Didattica
Lunedì e mercoledì: ore 8.00-10.00
Martedì e giovedì: 15.00-17.00
Sabato: 10.00-12.00
ATTIVITA’ DI RILIEVO DELL’ISTITUTO PER L’A. S2015/2016
5.1 INNOVAZIONI TECNOLOGICHE
Recentemente, grazie a diversi finanziamenti comunitari, abbiamo ampliato e rinnovato i principali laboratori d’indirizzo (Informatica – Elettrotecnica – Eletronica e Telecominicazioni).
L’istituto è stato interamente cablato in fibra ottica ed è dotato di una rete wireless con 24 access point che permette ai docenti ed agli studenti di beneficiare di contenuti didattici multimediali.
Da sempre, inoltre, gli allievi e i docenti che in orario curriculare accedono ai laboratori d’informatica per le attività didattiche nelle varie discipline d’indirizzo, hanno avuto la possibilità di salvare i loro elaborati in cartelle centralizzate accessibili da qualunque computer della rete scolastica e protette da password.
Oggi, grazie alla tecnologia Cloud, di cui l’istituto dispone, questi contenuti sono raggiungibili anche da casa!
Inoltre, la scuola è partner di Microsoft e grazie al programma di formazione avanzata Dreamspark è in grado di offrire ai propri studenti tutti i prodotti Microsoft GRATUITAMENTE.
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I nostri studenti ricevono in anteprima le ultime versioni di Windows e tutti gli strumenti di sviluppo utili a realizzare programmi per ogni piattaforma hardware.
Inoltre in tutte le classi prime ed in tutti i laboratori sono svolte attività didattiche con l'utilizzo della LIM (Lavagna interattiva multimediale).
5.2 POLI FORMATIVI La Regione Campania ha Approvato il Programma triennale 2013-2015 per la strutturazione
di un sistema educativo innovativo e integrato con quello economico e produttivo, con la costituzione dei Poli tecnico-professionali.
L'obiettivo dei Poli Formativi è potenziare l'istruzione tecnica e professionale di qualità-
Il nostro Istituto ha aderito a ben 3 poli, rispettivamente nei comparti
ICT(Information and Communication Technology) - filiera: Mediatico-Audiovisivo
Efficienza energetica - filiera: Costruzioni e abitare
Teatraele e Musicale - filiera: Agribusiness - turismo beni culturali
5.3 REGISTRO ELETTRONICO In questo anno scolastico è stato adottato il registro elettronico che oltre a semplificare il
lavoro dei Docenti, consente ai genitori di seguire in ogni momento, collegandosi al sito della scuola e consultando il registro, l’andamento scolastico dei figli.
5.4 CORSI DI LINGUE La scuola organizza in sede ed in collaborazione con Enti certificatori corsi per il
conseguiemnto di certificazioni linguistiche per alunni , docenti ed adulti, secondo il modello europeo. I corsi sono gratuiti in caso di finanziamento europeo, o a pagamento.
5.5 EIPASS - European Informatics Passport La scuola è ente certificatore EIPASS ed organizza corsi per allievi docenti e adulti ( gratuiti -
in caso di finanziamento europeo - o a pagamento) per il conseguimento di queste certificazioni. Al fine di garantire l'acquisizione di competenze informatiche adeguate ad uno standard europeo, il corso per il conseguimento della European Informatics Passport, ha come obiettivo quello di fornire una preparazione agli allievi adeguata al superamento degli esami EIPASS, certificazione
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riconosciuta in qualsiasi ambiente di lavoro a livello europeo ed utile ai fini dell’acquisizione di crediti formativi all’Università.
Il corso fornisce le competenze necessarie per poter lavorare col PC - in modo autonomo o in rete - nell'ambito di un'azienda, un ente pubblico,uno studio professionale, ecc
5.6 CTS - Comitato Tecnico Scientifico E’stato costituito per l’indirizzo ITI un comitato tecnico scientifico, composto da docenti ,
esperti del mondo del lavoro e della ricerca scientifico tecnologico.
Il CTS ha funzioni consultive e propositive per le organizzazioni delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità. Allo stesso tempo il CTS costituisce lo strumento fondamentale per consolidare i rapporti della scuola con il mondo del lavoro e delle professioni e sviluppare le alleanze formative.
5.7 Piattaforma Online Di Elearning “Sportello online Pitagora” Piattaforma in rete, dove docenti della scuola propongono lezioni fruibili online dagli alunni
5.8 Classe Virtuale Di Scienze Sono state attivate sul sito https://www.edmodo.com/ , delle classi virtuali di scienze.
Le classi virtuali migliorano lo studio autonomo, svolto dagli studenti nell’orario extra scolastico, infatti, esse sono utilizzate, per comunicare con la classe reale, segnalare siti utili per lo studio, inviare esercizi che gli studenti rimandano svolti.
Inoltre la partecipazione alla comunity del sito, diviene fonte di nuovi spunti didattici per il docente stesso.
5.9 Progetto "Piano lauree scientifiche" L'Istituto aderisce al progetto dell'Università di Napoli "Federico II" "Piano Lauree Scientifiche 2014-2016 - area Biologia e Biotecnologie".
Il Piano, già "Progetto Lauree Scientifiche", è stato istituito nel 2004 su iniziativa del MIUR, della Conferenza dei Presidi di Scienze e Tecnologie e di Confindustria; si tratta dunque di un'iniziativa consolidata, volta a favorire l'acquisizione da parte dei discenti di competenze scientifiche meglio rispondenti alle sfide della società contemporanea ed alle attese del mondo del lavoro, e a rafforzare l'impatto della formazione sulla società.
Le azioni progettate sono finalizzate a: 1) mettere a sistema la pratica del laboratorio per
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l'insegnamento delle scienze di base, in particolare al fine dell'orientamento formativo degli studenti nell'ultimo triennio della scuola secondaria di II grado; 2) aprire nelle Scuole e negli Atenei una nuova sperimentazione di attività didattiche di autovalutazione e recupero, finalizzate al miglioramento della preparazione degli studenti relativamente alle conoscenze richieste all'ingresso dei corsi di laurea scientifici, in collegamento con le verifiche e gli obblighi formativi aggiuntivi previsi dai corsi di laurea ai sensi dell'articolo 6, comma 1 del DM 270/04; 3) consolidare, sviluppare e mettere a sistema le opportunità di crescita professionale dei docenti di materie scientifiche in servizio nella Scuola secondaria di II grado, in relazione ai temi sopra indicati.
LABORATORI Nell’Istituto sono attivi 10 laboratori(dotati di oltre 80 computer), tutti dislocati al piano terra:
I tre laboratori d'Informatica sono dotati di postazioni multimediali cablate su rete LAN con accesso ad Internet. L'utilizzo delle postazioni è regolato da credenziali di accesso (nome utente e password) che da un lato consentono il controllo da parte dei docenti, e dall'altro permettono agli alunni di accedere a risorse di rete condivise (cartelle di rete per la memorizzazione degli elaborati svolti nelle discipline d'indirizzo, stampanti, accesso ad internet).
Tutte le postazioni sono dotate dei principali software didattici e vengono utilizzate da tutti gli alunni di tutti gli indirizzi per attività curriculari ed extracurriculari, previa prenotazione del docente interessato.
Grazie alla presenza di Lavagne Multimediali Interattive dotate di videoproiettori, i laboratori possono essere utilizzati anche per esercitazioni e/o simulazioni oppure per approfondire argomenti che necessitino di essere presentati su supporti multimediali.
Durante le attività in laboratoriogli alunni sono sempre assistiti da un docente e da un assistente tecnico.
Laboratorio di Elettrotecnica
Laboratorio di Elettronica e Telecomunicazione
Laboratorio di Sistemi e Controlli Automatici
Questi laboratori, rinnovati recentemente grazie a fondi FESR, sono utilizzati esclusivamente dagli alunni dell’Istituto Tecnico Industriale e dell'Istituto Professionale.
Laboratorio di Chimica
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Nel laboratorio sono disponibili attrezzature per esperimenti di analisi chimica ed osservazioni scientifiche.
Laboratorio di Lingue
Laboratorio di Fisica
Laboratorio di Biologia
Attivati nell’anno scolastico 2011-1012 grazie a fondi FESR (fondi europei per lo sviluppo regionale).
ORARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE Le lezioni iniziano alle ore 8.00 per tutte le classi.
L’orario delle lezioni è distribuito su cinque giorni, dal lunedì al venerdì, per le classi dei Licei Classico, Scientifico e delle Scienze Umane che hanno un orario settimanale inferiore a 30 ore; su sei giorni per tutti gli altri indirizzi.
L’orario curricolare delle classi quarte e quinte dell’Istituto Professionale (30 + 6 ore di attività della terza area), è così distribuito: lunedì: 6 ore di attività della terza area; dal martedì al sabato: 30 ore.
Le ore sono sempre di sessanta minuti.
CALENDARIO SCOLASTICO Inizio Anno Scolastico: 14 settembre 2015
Termine Anno Scolastico: 8 giugno 2016
Il calendario delle festività, per l’A.S.2015/2016 in conformità alle disposizioni vigenti è il seguente:
Festività Natalizie: dal 23 dicembre 2015 al 5 gennaio 2016 Festività Pasquali: dal 24 al 29 marzo 2016 Altre Festività: 2 novembre 2015 (giorno di commemorazione defunti), 7 dicembre 2015 (ponte dell'Immacolata), 8 e 9 febbraio 2016 (carnevale).
Da aggiungere la festa del Santo Patrono(16 novembre) e le seguenti Feste Nazionali:
tutte le domeniche;
il primo novembre, festa di tutti i Santi;
l’8 dicembre, Immacolata Concezione;
il 25 dicembre Natale;
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il 26 dicembre;
il primo gennaio, Capodanno;
il 6 gennaio, Epifania;
il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta);
il 25 aprile, anniversario della liberazione;
il primo maggio, festa del Lavoro;
il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica
L'anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri
INIZIO TERMINE Primo quadrimestre 14 SETTEMBRE 2015 30 GENNAIO 2016 Secondo quadrimestre 01FEBBRAIO 2016 08 GIUGNO 2016
L’ORGANIZZAZIONE 9.1 Personale docente
Dirigente scolastico
dott. Antonio Vitagliano
Il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati deI servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare, il dirigente scolastico organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali.
Docenti collaboratori del Dirigente Scolastico
prof. Antonio Bucciero(con funzioni vicarie)
prof. Leonardo Di Fraia
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Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative il dirigente si avvale di due docenti da lui individuati, ai quali delega specifici compiti.
Coordinatori Didattici
prof. Giovanna Arnone
prof. Giulia Costantino
9.2 Funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia, la risorsa fondamentale è costituita dal patrimonio professionale dei docenti, da valorizzare per la realizzazione e la gestione del Piano dell’Offerta Formativa dell’istituto e per la realizzazione di progetti formativi d’intesa con Enti ed istituzioni esterni alla scuola. Pertanto, il Collegio dei Docenti individua, tra le risorse professionali presenti al suo interno, le figure idonee a svolgere le funzioni strumentali per la realizzazione e la gestione del Piano dell’Offerta Formativa. Il suddetto organo collegiale delibera, inoltre, i criteri di attribuzione, il numero delle funzioni, i destinatari e le aree di competenza. Le aree ed i docenti individuati per l’anno scolastico 2015/2016 sono:
AREA 1 : Coordinamento del Piano dell'Offerta Formativa annuale e triennale-
autovalutazione di Istituto e redazione del Piano di Miglioramento
Prof. Raffaele Rivelli
Prof. Raffaella Bosso
Revisione ed aggiornamento del POF, documentazione e pubblicizzazione delle attività dell’Istituto
Redazione del primo PTOF di Istituto
Aggiornamento della modulistica ad uso interno ed esterno
Supporto all’attività di progettazione dei docenti, anche con l’utilizzo delle nuove tecnologie e della
biblioteca, ai fini del funzionamento dell’Istituto e dell’ampliamento dell’offerta formativa
Coordinamento dell’attività di progettazione (raccolta ed analisi dei progetti, controllo della
coerenza dei progetti con il P.O.F, valutazione delle attività del P.O.F.)
Partecipazione alla stesura del Rapporto di Autovalutazione ed al Piano di Miglioramento di Istituto
Disponibilità di un’ora settimanale per ricevimento docenti
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AREA 2 : Supporto allo sviluppo professionale ed al lavoro dei docenti
Prof. Rosa De Duonni
Individuazione dei bisogni formativi dei docenti
Redazione di una proposta di piano di formazione per i docenti e valutazione dell’efficacia dei
progetti di formazione realizzati
Produzione di materiali didattici utili all’elaborazione della progettazione didattica ed alla sua
concreta attuazione
Diffusione tra i docenti delle notizie reperibili circa progetti, iniziative, concorsi e coordinamento
della partecipazione degli alunni a certamina, concorsi, premi, ai fini della valorizzazione delle
eccellenze
Supporto ai docenti nelle procedure della programmazione annuale e della sua verifica in itinere,
nella stesura della relazione finale disciplinare, nell’attività di elaborazione, monitoraggio e rettifica
degli strumenti per la valutazione oggettiva degli alunni
Coordinamento dei coordinatori di classe e dei coordinatori di dipartimento
Accoglienza dei nuovi docenti e coordinamento dei docenti tutor
Disponibilità di un’ora settimanale per ricevimento docenti
AREA 3
Interventi e servizi per gli studenti
Prof.Ivana Romeo
Elaborazione di una programmazione didattica relativa agli interventi di recupero, in sinergia con i
coordinatori di dipartimento ed i coordinatori di classe
Organizzazione degli interventi di recupero/approfondimento
Raccolta dati Invalsi e sui debiti formativi assegnati al termine dell’anno scolastico
Definizione del calendario dei corsi di recupero extracurriculari
Coordinamento delle attività extracurricolari: visite didattiche
Disponibilità di un’ora settimanale per ricevimento docenti
Coordinamento gruppo H
Prof.Michela D'Isanto
Prof. Giordano Liguori
Referente progetti salute
Coordinamento delle attività dello Sportello di ascolto per alunni e genitori
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Raccordo con i Consigli di classe per facilitare l’inserimento degli studenti con difficoltà
comportamentali e relazionali
Raccordo interistituzionale con la ASL territoriale
Disponibilità di un’ora settimanale per ricevimento docenti
Orientamento in Entrata ed Uscita
Prof. Mirella Del Grosso
Prof. Maria Laura Vanorio
Coordinamento delle attività di continuità ed orientamento in entrata e di riorientamento in itinere
Referente progetti per l’Accoglienza
Rapporti con la rappresentanza studentesca
Coordinamento delle attività di accoglienza e di orientamento in uscita
Promozione e diffusione delle opportunità di collaborazione offerte dal territorio e raccordo
interistituzionale con gli Enti esterni
Disponibilità di un’ora settimanale per ricevimento docenti
9.3 Coordinatori di dipartimento prof. Aida Bacchiani: Area umanistica/materie letterarie nell'Istituto tecnico e nell'Istituto
Professionale
prof. Maria Laura Vanorio: Area umanistica/materie letterarie, latino, greco, disegno e storia
dell’arte nei Licei
prof. Carmela Formisano: Inglese
prof. Antonio De Simone: Area Tecnica – Elettronica e lab. – Tecnologia e Disegno –
Elettrotecnica e laboratorio – Tecnologia meccanica e laboratorio
prof. Andrea Buonajuto Pedagogia, Sociologia, Filosofia, Storia e Diritto IRC
prof. Pasquale Illiano: Matematica e Fisica
coordinatore del dipartimento – Area Scientifica – Informatica
prof. Paola Cannada Bartoli: Area Scientifica – Scienze chimica e laboratorio
prof. Roberto Massaro: Area psicomotoria/Educazione Fisica
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9.4 Responsabili della Sicurezza Responsabile dei Servizi di Prevenzione e Protezione
arch. Ernesto Volpe
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)
prof. Marco Calabrese
9.5 Personale A.T.A. Direttore dei servizi generali e amministrativi
Dott. Monica Molea
Il Direttore S.G.A. coadiuva il Dirigente scolastico e sovrintende, con autonomia operativa, nell'ambito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi assegnati, ai servizi amministrativi ed ai servizi generali dell'istituzione scolastica, coordinando il personale assistente amministrativo, tecnico ed ausiliario.
Assistenti amministrativi (7unità)
Gli assistenti amministrativi eseguono attività lavorativa richiedente specifica preparazione professionale e capacità di esecuzione delle procedure per la definizione ed esecuzione degli atti a carattere amministrativo, contabile, di ragioneria e di economato, anche con l'utilizzazione di strumenti di tipo informatico. Hanno competenza diretta della tenuta dell'archivio e del protocollo.
Assistenti tecnici (8 unità)
gli assistenti tecnici sono addetti alla conduzione tecnica dei laboratori, officine e reparti di lavorazione, garantendone l’efficienza e la funzionalità. Inoltre svolgono la funzione di supporto tecnico allo svolgimento delle attività didattiche.
Collaboratori scolastici (10 unità)
I collaboratori scolastici eseguono, nell'ambito di specifiche istruzioni e con responsabilità connessa al corretto svolgimento del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure ben definite che richiedono una preparazione non specialistica. Sono addetti ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi
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immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico; di pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi; di vigilanza sugli alunni, di collaborazione con i docenti. Essi prestano ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell'accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche e all’interno e nell'uscita da esse.
Legge 107/2015 La riforma della scuola messa in atto dalla Legge 107, approvata il 13 luglio 2015, ha introdotto alcuni significativi cambiamenti nell'organizzazione della vita scolastica. per visionare il testo della legge si può consultare il link
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/07/15/15G00122/sg
I percorsi formativi del nostro istituto 11.1 LICEO CLASSICO
Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica. Favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica idonea a comprenderne il ruolo nello sviluppo della civiltà e della tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori. Favorisce l’acquisizione dei metodi propri degli studi classici e umanistici, all’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni fra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze a ciò necessarie.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:
• aver raggiunto una conoscenza approfondita delle linee di sviluppo della nostra civiltà nei suoi diversi aspetti (linguistico, letterario, artistico, storico, istituzionale, filosofico, scientifico), anche attraverso lo studio diretto di opere, documenti ed autori significativi, ed essere in grado di riconoscere il valore della tradizione come possibilità di comprensione critica del presente;
• avere acquisito la conoscenza delle lingue classiche necessaria per la comprensione dei testi greci e latini, attraverso lo studio organico delle loro strutture linguistiche (morfosintattiche, lessicali, semantiche) e degli strumenti necessari alla loro analisi stilistica e retorica, anche al fine di raggiungere una più piena padronanza della lingua italiana in relazione al suo sviluppo storico;
• aver maturato, tanto nella pratica della traduzione quanto nello studio della filosofia e delle discipline scientifiche, una buona capacità di argomentare, di interpretare testi
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complessi e di risolvere diverse tipologie di problemi anche distanti dalle discipline specificamente studiate;
• saper riflettere criticamente sulle forme del sapere e sulle reciproche relazioni e
saper collocare il pensiero scientifico anche all’interno di una dimensione
umanistica.
11.1.1 Piano degli studi del liceo classico
1°biennio 2°biennio
5°anno 1°
anno
2°
anno
3°
anno
4°
anno Attivitàeinsegnamentiobbligatoripertuttiglistudenti–Orarioannuale
Linguaeletteraturaitaliana 132 132 132 132 132
Linguaeculturalatina 165 165 132 132 132
Linguaeculturagreca 132 132 99 99 99
Linguaeculturastraniera 99 99 99 99 99
Storia 99 99 99
StoriaeGeografia 99 99
Filosofia 99 99 99
Matematica* 99 99 66 66 66
Fisica 66 66 66
Scienzenaturali** 66 66 66 66 66
Storiadell’arte 66 66 66
Scienzemotorieesportive 66 66 66 66 66
ReligionecattolicaoAttivitàalternative 33 33 33 33 33
Totale ore 891 891 1023 1023 1023
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1°biennio 2°biennio
5°anno 1°
anno
2°
anno
3°
anno
4°
anno Attivitàeinsegnamentiobbligatoripertuttiglistudenti–Ore settimanali
Linguaeletteraturaitaliana 132 132 132 132 132
Linguaeculturalatina 165 165 132 132 132
Linguaeculturagreca 132 132 99 99 99
Linguaeculturastraniera 99 99 99 99 99
Storia 99 99 99
StoriaeGeografia 99 99
Filosofia 99 99 99
Matematica* 99 99 66 66 66
Fisica 66 66 66
Scienzenaturali** 66 66 66 66 66
Storiadell’arte 66 66 66
Scienzemotorieesportive 66 66 66 66 66
ReligionecattolicaoAttivitàalternative 33 33 33 33 33
Totale ore 891 891 1023 1023 1023
* con Informatica al primo biennio
** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica
(CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti
o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.
11.2 LICEO SCIENTIFICO - Tradizionale Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e
tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche
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attraverso la pratica laboratoriale” (art. 8 comma 1).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:
1. aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-
storico-filosofico e scientifico; comprendere i nodi fondamentali dello sviluppo del
pensiero, anche in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri
della matematica e delle scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo
umanistico;
2. saper cogliere i rapporti tra il pensiero scientifico e la riflessione filosofica; comprendere le strutture portanti dei procedimenti argomentativi e dimostrativi della
matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale ed usarle in particolare nell’individuare e risolvere problemi di varia natura;
3. saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di problemi;
4. aver raggiunto una conoscenza sicura dei contenuti fondamentali delle scienze
fisiche e naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche
attraverso l’uso sistematico del laboratorio, una padronanza dei linguaggi specifici e
dei metodi di indagine propri delle scienze sperimentali;
5. essere consapevoli delle ragioni che hanno prodotto lo sviluppo scientifico e
tecnologico nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei
diversi contesti, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche
delle conquiste scientifiche, in particolare quelle più recenti;
6. saper cogliere la potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita
quotidiana.
11.2.1 Piano degli studi del liceo scientifico tradizionale
1°biennio 2°biennio
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1°
anno
2°
anno
3°
anno
4°
anno
5°anno
Attivitàeinsegnamentiobbligatoripertuttiglistudenti–Orarioannuale
Linguaeletteraturaitaliana 132 132 132 132 132
Linguaeculturalatina 99 99 99 99 99
Linguaeculturastraniera 99 99 99 99 99
StoriaeGeografia 99 99
Storia 66 66 66
Filosofia 99 99 99
Matematica* 165 165 132 132 132
Fisica 66 66 99 99 99
Scienzenaturali** 66 66 99 99 99
Disegnoestoriadell’arte 66 66 66 66 66
Scienzemotorieesportive 66 66 66 66 66
ReligionecattolicaoAttivitàalternative 33 33 33 33 33
Totale ore 891 891 990 990 990
* con Informatica al primo biennio
** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.
11.3 LICEO SCIENTIFICO - Opzione Scienze applicate
“Nell’ambito della programmazione regionale dell’offerta formativa, può essere attivata l’opzione “scienze applicate” che fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche e all’informatica e alle loro applicazioni”
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:
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1. aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni operative di laboratorio;
2. elaborare l’analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione metodologica sulle procedure sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta scientifica;
3. analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica;
4. individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico-naturali, simbolici, matematici, logici, formali, artificiali);
5. comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana;
6. saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla modellizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell’informatica nello sviluppo scientifico;
7. saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti.
11.3.1 Piano degli studi del liceo scientifico - Opzione scienze applicate
1°biennio 2°biennio
5°anno 1°
anno
2°
anno
3°
anno
4°
anno Attivitàeinsegnamentiobbligatoripertuttiglistudenti–Orarioannuale
Linguaeletteraturaitaliana 132 132 132 132 132
Linguaeculturastraniera 99 99 99 99 99
StoriaeGeografia 99 99
Storia 66 66 66
Filosofia 66 66 66
Matematica 165 132 132 132 132
Informatica 66 66 66 66 66
Fisica 66 66 99 99 99
Scienzenaturali* 99 132 165 165 165
Disegnoestoriadell’arte 66 66 66 66 66
Scienzemotorieesportive 66 66 66 66 66
Istituto Superiore Statale “Pitagora” – Pozzuoli (NA)
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Pag 27 di 108
ReligionecattolicaoAttivitàalternative 33 33 33 33 33
Totale ore 891 891 990 990 990
* Biologia, Chimica, Scienze della Terra
N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.
11.4 LICEO DELLE SCIENZE UMANE
“Il percorso del liceo delle scienze umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane” (art. 9 comma 1).
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:
Ø aver acquisito le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane mediante gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socio-antropologica;
Ø aver raggiunto, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi del passato e contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea;
Ø saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche, filosofiche e sociali, e i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico-civile e pedagogico-educativo;
Ø saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai luoghi e alle pratiche dell’educazione formale e non formale, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali;
Ø possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica, le principali metodologie relazionali e comunicative, comprese quelle relative alla media
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education.
11.4.1 Piano degli studi del liceo delle scienze umane
1°biennio 2°biennio
5°anno 1°
anno
2°
anno
3°
anno
4°
anno
Attivitàeinsegnamentiobbligatoripertuttiglistudenti Orarioannuale
Linguaeletteraturaitaliana 132 132 132 132 132
Linguaeculturalatina 99 99 66 66 66
StoriaeGeografia 99 99
Storia 66 66 66
Filosofia 99 99 99
Scienzeumane* 132 132 165 165 165
DirittoedEconomia 66 66
Linguaeculturastraniera 99 99 99 99 99
Matematica** 99 99 66 66 66
Fisica 66 66 66
Scienzenaturali*** 66 66 66 66 66
Storiadell’arte 66 66 66
Scienzemotorieesportive 66 66 66 66 66
ReligionecattolicaoAttivitàalternative 33 33 33 33 33
891 891 990 990 990
* Antropologia, Pedagogia, Psicologia e Sociologia
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** con Informatica al primo biennio
*** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato.
11.5 Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attivita' e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali
DECRETO 7 ottobre 2010 , n. 211
DEL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Il presente decreto,emanato dal Ministero dell’università e della ricerca, (scaricabile
all’indirizzo internet http://www.edscuola.eu/wordpress/?wpfb_dl=235 ) fornisce appunto le Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali.
11.6 ISTITUTO TECNICO - Profilo culturale, educativo e professionale
I percorsi degli Istituti Tecnici sono parte integrante del secondo ciclo del sistema di istruzione eformazione di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, come modificatodall’articolo 13 della legge 2 aprile 2007, n. 40.
Gli Istituti Tecnici costituiscono un’articolazione dell’istruzione tecnica e professionale dotata diuna propria identità culturale, che fa riferimento al profilo educativo, culturale e professionale dellostudente, a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione di cuiall’articolo 1, comma 5, del decreto legislativo n. 226/05.
L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e
tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea.
Costruita attraverso lo studio,l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, taleidentità è espressa da un numero limitato di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per losviluppo economico e produttivo del Paese.
I percorsi degli istituti tecnici si articolano in un'area di istruzione generale comune e in aree
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diindirizzo. I risultati di apprendimento di cui ai punti 2.1, 2.2 e 2.3 e agli allegati B) e C)
costituiscono il riferimento per le linee guida nazionali di cui all’articolo 8, comma 3, del
presente regolamento, definite a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica delle
istituzioni scolastiche. Le linee guida comprendono altresì l’articolazione in competenze,
abilità e conoscenze dei risultati di apprendimento, anche con riferimento al Quadro europeo
delle qualifiche per l’apprendimento permanente (European Qualifications Framework-EQF).
L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita
attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di
istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale.
Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e
applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per
risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue,assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultatiottenuti.
Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” di cui all’art. 1 del decretolegge 1 settembre 2008 n. 137, convertito con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169,coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storicosociale e giuridico-economico.
I risultati di apprendimento attesi a conclusione del percorso quinquennale consentono agli studentidi inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, di accedere all’università, al sistema dell’istruzione eformazione tecnica superiore, nonché ai percorsi di studio e di lavoro previsti per l’accesso agli albidelle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia.
I percorsi degli istituti tecnici sono caratterizzati da spazi crescenti di flessibilità, dal primo biennio al quinto anno, funzionali agli indirizzi, per corrispondere alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica e dai fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e delle professioni,nonché alle vocazioni del territorio. A questo fine, gli istituti tecnici organizzano specifiche attività formative nell’ambito della loro autonomia didattica, organizzativa e di ricerca e sviluppo in costante raccordo con i sistemi produttivi del territorio.
Gli aspetti tecnologici e tecnici sono presenti fin dal primo biennio ove, attraverso l’apprendimento dei saperi-chiave, acquisiti soprattutto attraverso l’attività di laboratorio,esplicano una funzione orientativa. Nel secondo biennio, le discipline di indirizzo assumono connotazioni specifiche in una dimensione politecnica, con l’obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno, una adeguata competenza professionale di settore, idonea anche per la prosecuzione degli
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studi a livello terziario con particolare riferimento all’esercizio delle professioni tecniche. Il secondo biennio e il quinto anno costituiscono, quindi, un percorso unitario per accompagnare e sostenere le scelte dello studente nella costruzione progressiva del suo progetto di vita, di studio e di lavoro.Le metodologie sono finalizzate a valorizzare il metodo scientifico e il pensiero operativo;analizzare e risolvere problemi; educare al lavoro cooperativo per progetti; orientare a gestire processi in contesti organizzati. Le metodologie educano, inoltre, all’uso di modelli di simulazione e di linguaggi specifici, strumenti essenziali per far acquisire agli studenti i risultati diapprendimento attesi a conclusione del quinquennio. Tali metodologie richiedono un sistematicoricorso alla didattica di laboratorio, in modo rispondente agli obiettivi, ai contenuti dell’apprendimento e alle esigenze degli studenti, per consentire loro di cogliere concretamente
l’interdipendenza tra scienza, tecnologia e dimensione operativa della conoscenza .
Gli stage, i tirocini e l’alternanza scuola/lavoro sono strumenti didattici fondamentali per far
conseguire agli studenti i risultati di apprendimento attesi e attivare un proficuo collegamento conil mondo del lavoro e delle professioni, compreso il volontariato ed il privato sociale.
Gli istituti tecnici possono dotarsi, nell’ambito della loro autonomia, di strutture innovative,
quali i dipartimenti e il comitato tecnico-scientifico, per rendere l’organizzazione funzionale
al raggiungimento degli obiettivi che connotano la loro identità culturale.
Gli istituti tecnici per il settore tecnologico sono dotati di ufficio tecnico.
Gli istituti attivano modalità per la costante autovalutazione dei risultati conseguiti, con riferimentoagli indicatori stabiliti a livello nazionale secondo quanto previsto all’articolo 8, comma 2 , letterac) del presente regolamento.
Ai fini di cui sopra possono avvalersi anche della collaborazione di esperti del mondo del lavoro edelle professioni.
11.6.1 Indirizzi dell’Istituto Tecnicopresenti nel nostro Istituto
In1nell’anno scolastico2013/2014 scolastico accanto all’indirizzo Informatico, già presente da molti anni nel nostro Istituto, è stato attivato il primo anno dell’indirizzo Elettrico-Elettronico. Attualmente vi sono le classi prima, seconda e terza del nuovo indirizzo attivato.
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11.6.2 Piano degli studi del Ist. Tecnico indirizzo”Informatica e Telecomunicazioni”
"INFORMATICA ETELECOMUNICAZIONI": ATTIVITÀ EINSEGNAMENTI OBBLIGATORI
DISCIPLINE ore
1°biennio
2°biennio 5°anno secondobiennioequintoannocostitui-
sconounpercorsoformativounitario
1A 2A 3A 4A SA Scienzeintegrate{Fisica) 9
9 9
9
dicuiincompresenza
66*
Scienzaintegrata{Chimica) 9
9 9
9
dicuiincompresenza
66*
Tecnologieetecnichedirappresentazionegrafic:a 9
9 9
9
dicuiincompresenza
66* Tecnologieinfonnatiche 9
9
dicuiincompresenza
66*
Scienzaetecnologieapplic:ate** 99
DISCIPLINECOMUNIALLEARTICOLAZIONI"INFORMATICA"E"TELECOMUNICAZIONI" Complementidimatematica 3
3 3
3
Sistemiereti 132 132
132 Tecnologieeprogettazionedisistemiinfonnaticiedi
telecomunicazioni
99
99
132 Gestioneprogetto,organizzazioned'impresa 99
ARTICOLAZIONE"INFORMATICA" lnformatlc:a 1
98 1
98 1
98 Telecomunicazioni 99
99
ARTICOLAZIONE "TELECOMUNICAZIONI" lnfonnatic:a 9
9 9
9
Telecomunlcazlonl 198
198
198 Totaleoreannuedia
ttività
einseanamentidiindirizzo
396 396
561
561 561
dicuiincompresenza
264* 561* 330*
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Totalecomplesslvoore
1056
1056
1056
1056
1056
*L'attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell'area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.
Le istituzioni scolastiche, nell'ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza nell'ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.
** I risultati di apprendimento della disciplina denominata "Scienze e tecnologie applicate", compresa fra gli insegnamenti di indirizzo del primo biennio, si riferiscono all'insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio.
11.6.3 Piano degli studi del Ist. Tecnico indirizzo”Elettrico-Elettronico”
1'ELETTRONICAEDELETTROTECNICA":ATTIVITÀ EINSEGNAMENTIOBBLIGATORI
DISCIPLINE
ore
1°biennio
2°biennio
5°anno
secondobiennioequintoannocoslitui- sconounoercorsofonnativo
unitario 1A 2A 3A 4A 5A
Scienzeintegrate{Fisica) 99 99 dicuiin
compresenza 6
6* Scienzeintegrate{Chimica) 99
99 dicuiin
compresenza 6
6* Tecnologieetecnichedirappresentazionegrafica 99
99 dicuiincompresen
za 66*
Tecnologieinfonnatiche 99
dicuiincompresen
za 6
6" Scienzeetecnologleappllcate.. 99
DISCIPLINECOMUNIALLEARTICOLAZIONI "ELETTRONICA",''ELETTROTECNICA"ED"AUTOMAZIONE" Complementidimatematica 3
3 33
Tecnologieeprogettazionedisistemielettriciedelettronici
165 165
198
ARTICOLAZIONI"ELETTRONICA"ED"ELETTROTECNICA"
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ElettrotecnicaedElettronica 231
198
198 Sistemiautomatici 1
32 1
65 1
65 ARTICOLAZIONE"AUTOMAZIONE"
ElettrotecnicaedElettronica 231
165
165 Siatemiautomatici 1
32 1
98 1
98 Totaleoreannuedi attivitàeinseanamentidiindirizzo
396 396
561
561 561
dicuiincomoresenza
264* 561* 330* Totalecomplessivoo
ra 1
056 1
056 1
056 1
056 1
056
*L'attività didattica di laboratorio caratterizza gli insegnamenti dell'area di indirizzo dei percorsi degli istituti tecnici; le ore indicate con asterisco sono riferite alle attività di laboratorio che prevedono la compresenza degli insegnanti tecnico-pratici.
Le istituzioni scolastiche, nell'ambito della loro autonomia didattica e organizzativa, possono programmare le ore di compresenza nell'ambito del primo biennio e del complessivo triennio sulla base del relativo monte-ore.
**I risultati di apprendimento della disciplina denominata "Scienze e tecnologie applicate", compresa fra gli insegnamenti di indirizzo del primo biennio, si riferiscono all'insegnamento che caratterizza, per il maggior numero di ore, il successivo triennio.
12.1 ISTITUTO PROFESSIONALE - Profilo culturale, professionale ed educativo
12.1.1 Indirizzo“Manutenzione e assistenza tecnica”
I percorsi degli istituti professionali hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti competenze basate sull'integrazione tra i saperi tecnico-professionali e i saperi linguistici e
storico-sociali, da esercitare nei diversi contesti operativi di riferimento.
L’insieme dei saperi e delle capacità che lo studente può acquisire nel corso di studi riguardano metodi, tecniche e linguaggi inerenti aree operative diversificate per consentirgli di inserirsi proficuamente nei contesti produttivi e professionali oppure accedere a percorsi di livello terziario.
Il settore industria e artigianato degli istituti professionali comprende gli indirizzi: Produzioni industriali e artigianali e Manutenzione e assistenza tecnica.
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Nel nostro Istituto è attivo l’indirizzo “ Manutenzione ed assistenza tecnica”.
I diplomato nell’indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica possiede competenze per gestire ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo di sistemi, impianti e apparati tecnici, anche marittimi. Le competenze di indirizzo si riferiscono alle varie filiere dei settori produttivi (elettronica, elettrotecnica,meccanica, termotecnica etc.) e vengono poi sviluppate ed integrate in relazione alle esigenze proprie del mondo produttivo e lavorativo del territorio.
Il percorso formativo, multifunzionale e politecnico, mira anche a sostenere le diverse filiere produttive nella fase post commercializzazione in rapporto all’uso e alle funzionalità dei sistemi tecnici e tecnologici. Il manutentore, autonomo o dipendente, svolge interventi tecnici a servizio dell’utente in relazione alla complessità dei dispositivi tecnologici industriali e commerciali che, progettati per un’utilizzazione sempre più amichevole e facilitata, richiedono di converso interventi specialistici non comuni per la messa a punto, la manutenzione ordinaria, la riparazione e la dismissione dei sistemi di interesse.
Il ciclo produttivo dei diversi manufatti comporta un nuova offerta nei servizi di manutenzione e di assistenza tecnica di tipo decentrato, in grado di assistere i clienti laddove essi si trovino e di assicurare,immediatamente e a lungo, l’efficienza dei dispositivi mediante interventi efficaci sotto i molteplici profili dell’economia, della sicurezza personale e della salvaguardia dell’ambiente.
La preparazione tecnica dei diplomati è approfondita ed estesa: approfondita rispetto alla struttura funzionale dei dispositivi oggetto di intervento manutentivo ed estesa rispetto alla grande quantità di tipologie di tali apparati e sistemi. Coerentemente con gli interventi professionali richiesti sul campo del lavoro, l’approccio allo studio è di tipo sistemico, incentrato su metodologie di problem solving, con l’assunzione di atteggiamenti operativi e anche disciplinati da norme tecniche, giuridiche e da procedure protocollate.
Oltre ad una preparazione tecnica e tecnologica, l’etica della manutenzione comporta una cultura giuridica ed economica sufficiente per sostenere il diplomato nel continuo aggiornamento sulle normative tecniche e giuridiche relative ai rispettivi settori, sui temi della sicurezza dei dispositivi, del risparmio energetico e dei danni prodotti dall’inquinamento dovuto all’uso ed abuso dei prodotti tecnologici e allo smaltimento dei rifiuti e dei dispositivi dismessi.
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In entrambi gli indirizzi l’impostazione curricolare del primo biennio consente allo studente di acquisire, oltre alle competenze chiave di cittadinanza relative all’obbligo di istruzione, le abilità e conoscenze fondamentali della filiera specifica di settore, soprattutto attraverso una articolata didattica laboratoriale che favorisce anche l’orientamento verso la prosecuzione negli studi di indirizzo.
Accanto agli insegnamenti dell’area generale comuni a tutti gli indirizzi di settore, lo studente affronta anche alcune discipline di snodo obbligatorie che, per il primo biennio, sono Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica, Scienze integrate (fisica e chimica, Tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Tali discipline, pur se comuni a tutti gli indirizzi, si caratterizzano in modo peculiare in ciascuno di essi e, nella progettazione didattica, diventano complementari, costituendo di fatto il nucleo metodologico degli apprendimenti di indirizzo che vengono poi gradualmente introdotti con la disciplina Laboratori tecnologici ed esercitazioni, in cui le attività laboratoriali hanno funzioni prevalentemente orientative.
Nel secondo biennio e nel quinto anno permangono discipline comuni ai due indirizzi, quali: “Laboratori tecnologici ed esercitazioni” e ”Tecnologie applicate ai materiali e ai processi produttivi”.
Obiettivi generali dell’indirizzo di studi
Le conoscenze e competenze in uscita dall’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” sono specializzate e integrate coerentemente con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio, con competenze rispondenti ai fabbisogni delle aziende impegnate nella manutenzione di apparati e impianti elettrici, elettromeccanici, termici, industriali e civili, e relativi servizi tecnici.
Il corso di studi si propone di raggiungere i seguenti obiettivi formativi a carattere trasversale:
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1. Capacità di usare logicamente le conoscenze acquisite, sia in senso diacronico che sincronico;
2. Capacità di analisi e di rielaborazione personale dei contenuti relativi alle singole discipline;
3. Saper utilizzare diversi registri linguistici e linguaggi specifici in relazione alle tematiche analizzate;
4. Consapevolezza dell'importanza della cultura come formazione e del rapporto tra mondo culturale e professionale;
5. Capacità progettuale ( capacità di lavorare in gruppo su obiettivi dati) ;
6. Capacità di relazione;
7. Capacità di analisi dei problemi;
8. Capacità di risolvere i problemi;
9. Capacità ad un uso operativo della conoscenza;
10. Capacità di esprimere in maniera chiara il proprio pensiero;
13.1.1 Piano degli studi del Istituto professionale indirizzo “Manutenzione ed Assistenza tecnica”
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Discipline
OREANNUE Primobienni
o Second
obiennio 5
°anno 1 2 3 4 5
Tecnologieetecnichedirappresentazionegrafica
99
99
Scienzeintegrate(Fisica)
66
66 dicuiincompresenza 66*
Scienzeintegrate
(Chimica)
66
66
dicuiincompresenza 66*
Tecnologiedell’Informazioneedell
a
Comunicazione
66
66
Laboratoritecnologiciedesercitazioni
99**
99**
132**
99**
99**
Tecnologiemeccanicheeapplicazioni
165
165
99 Tecnologieelettrico-
elettronicheeapplicazioni
165
132
99 Tecnologieetecnichedi
installazioneedimanutenzione
99
165
264 Oretotali 3
96
396 561 561 561 dicuiincompresenza 132* 396* 19
8*
*L’attivitàdidatticadilaboratoriocaratterizzal’areadiindirizzodeipercorsidegliistitutiprofessionali;leoreindicateconasteriscosonoriferitesoloalleattivitàdilaboratoriocheprevedonolacompresenzadegliinsegnantitecnico-pratici.
Leistituzioniscolastiche,nell’ambitodellaloroautonomiadidatticaeorganizzativa,programmanoleoredicompresenzanell’ambitodelprimobiennioedelcomplessivotrienniosullabasedelrelativomonte-ore.
**insegnamentoaffidatoaldocentetecnico-pratico.
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13.1.2 Qualifica di Operatore Elettrico ed Operatore Elettronico
L’ISS “PITAGORA” ha da sempre rilasciato, al termine del terzo anno dell’indirizzo professionale le qualifiche di Operatore Elettrico ed Operatore Elettronico, e continua a farlo anche nell’attuale regime di Sussidarietà.
13.1.2.1 Figura dell Operatore Elettrico
Denominazione della figura
OPERATORE ELETTRICO
Referenziazioni della figura
Professioni NUP/ISTAT correlate
6 Artigiani e operai specializzati e agricoltori
6.1.3.7 – Elettricisti nelle costruzioni civili ed assimilati
Attività economiche di riferimento:
ATECO 2007/ISTAT
35. 35 Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
Trasmissione di energia elettrica
Distribuzione di energia elettrica
43.21 Installazione di impianti elettrici
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Descrizione sintetica della figura
L’ Operatore elettrico, interviene, a livello esecutivo, nel processo di realizzazione dell’impianto elettrico con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività con competenze relative all’installazione e manutenzione di impianti elettrici nelle abitazioni residenziali, negli uffici e negli ambienti produttivi artigianali ed industriali nel rispetto delle norme relative alla sicurezza degli impianti elettrici; pianifica e organizza il proprio lavoro seguendo le specifiche progettuali, occupandosi della posa delle canalizzazioni, del cablaggio, della preparazione del quadro elettrico, della verifica e della manutenzione dell’impianto
13.1.2.2 Standard delle competenze tecnico professionali caratterizzanti la figura di Operatore Elettrico
Competenze Tecnico Professionali in esito al triennio
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L’operatore elettrico è in grado di:
Definire e pianificarefasi/successione delleoperazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del progetto dell’impianto elettrico
Approntare strumenti e attrezzature necessari alle diverse fasi di attività sulla base del progetto, della tipologia di materiali da impiegare, del risultato atteso
Monitorare il funzionamento distrumenti e attrezzature, curando le attività di manutenzione ordinaria
Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamentoe malattie professionali
Effettuare la posa delle canalizzazioni, seguendo le specifiche progettuali
Predisporre e cablarel’impianto elettrico nei suoi diversi componenti, nel rispetto delle norme di sicurezza e sulla base delle specifiche progettuali e delle schede tecniche
Effettuare le verifiche di funzionamento dell’impianto elettrico in coerenza con le specifiche progettuali
Effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti elettrici, individuando eventuali anomalie e problemi di funzionamento e conseguenti interventi di ripristino
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COMPETENZA
N. 1
ABILITA’ MINIME
CONOSCENZE ESSENZIALI
• Utilizzare il progetto e la documentazione tecnica per predisporre le diverse fasi di attività
• Consultare il progetto dell’impianto elettrico su software dedicato
• Applicare criteri di organizzazione del proprio lavoro
• Applicare modalitàdipianificazionee organizzazioni delle attività nel rispetto delle norme di sicurezza e igiene
• Applicare metodiche e tecniche per la gestione dei tempi di lavoro
• Adottare procedure di monitoraggio e verifica della conformità delle attività a supporto del miglioramento continuo degli standard di risultato
• Normative di sicurezza, igiene, salvaguardia ambientale di settore
• Nozioni sulle funzioni principali sul software per la progettazione di impianti elettrici
• Principali terminologie tecniche di settore
• Schemi elettrici per la rappresentazionedi impianti
• Simbologia impianti elettrici • Tecniche di comunicazione
organizzativa • Tecniche di pianificazione • Tipologie di impianti elettrici
COMPETENZA
N. 2
ABILITA’ MINIME
CONOSCENZE ESSENZIALI
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• Individuare materiali, strumenti, attrezzature per le diverse fasi diattività sulla base del progetto e della documentazione tecnica
• Applicare procedure e tecniche di approntamento strumenti e attrezzature
• Distinta dei materiali • Modalità di taratura degli
strumenti di controllo delle grandezze elettriche
• Tecniche di utilizzo di strumenti e attrezzature per la realizzazione di impianti elettrici
• Tipologia delle principali attrezzature di misura e di controllo
• Tipologie e caratteristiche del materiale per le reti elettriche
• Tipologie delle principali attrezzature e strumenti per la realizzazione di impianti elettrici
COMPETENZA N. 3
ABILITA’ MINIME
CONOSCENZE ESSENZIALI
• Applicare le tecniche di monitoraggio e verificare l’impostazione e il funzionamento di strumenti e attrezzature
• Adottare modalità e comportamenti per la manutenzione ordinaria di strumenti e attrezzature
• Utilizzare metodiche per individuare eventuali anomalie di funzionamento
• Comportamenti e pratiche nella manutenzione ordinaria di strumenti e attrezzature
• Procedure e tecniche di monitoraggio • Procedure e tecniche per
l'individuazione e la valutazione del malfunzionamento
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COMPETENZA
N. 4
ABILITA’ MINIME
CONOSCENZE ESSENZIALI
• Applicare procedure, protocolli e tecniche di igiene, pulizia e riordino degli spazi di lavoro
• Adottare soluzioni organizzative della postazione di lavoro coerenti ai principi dell’ergonomia
• Elementi di ergonomia • Procedure, protocolli, tecniche
di igiene, pulizia e riordino
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COMPETENZA N. 5
ABILITA’ MINIME
CONOSCENZE ESSENZIALI
• Applicare tecniche di tracciatura e scanalatura
• Individuare il posizionamento di scatole e cassette di derivazione da incasso
• Applicare tecniche di posizionamento e fissaggio
• Utilizzare tecniche di sorpasso tra le canalizzazioni e di raccordo con i quadri elettrici
• Applicare procedure di giunzione dei canali metallici
• Caratteristiche funzionali e campi di applicazione delle canalizzazioni
• Tecniche di taglio a misura, adattamento, giunzione e fissaggio delle canalizzazioni
• Tecniche di tracciatura, posizionamento e fissaggio
COMPETENZA
N. 6
ABILITA’ MINIME
CONOSCENZE ESSENZIALI
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• Identificare i cavi mediante targhette • Applicare metodi di separazione di cavi
di potenza e di segnale • Utilizzare tecniche di lavorazionedella
lamiera e delle parti in plastica di un quadro elettrico
• Applicare metodi di collegamento dei cavi alle apparecchiature e ai quadri elettrici
• Utilizzare i dispositividi protezione individuale
• Caratteristiche dei conduttori elettrici • Caratteristiche delle
apparecchiature per impianti elettrici civili ed industriali
• Caratteristiche e campi di applicazione dei dispositivi di protezione individuale (DPI)
• Modalità di cablaggio • Schemi elettrici • Tecniche di installazione e
adattamento delle componenti dell’impianto
• Tecniche di posa dei cavi e di lavorazione delquadroelettrico
• Tipologie di isolamento
COMPETENZA
N. 7
ABILITA’ MINIME
CONOSCENZE ESSENZIALI
• Individuare e utilizzare strumenti di misura • Utilizzare tecniche di test di
funzionamento dell’impianto elettrico • Applicare procedure di verifica del
funzionamento dei dispositivi di protezione e sicurezza
• Applicare tecniche di compilazione dei moduli di verifica funzionale
• Modalità di compilazione della documentazione di verifica di un impianto elettrico
• Normativa CEI di settore • Strumenti di misura e controllo • Tecniche di verifica di impianti
elettrici
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COMPETENZA
N. 8
ABILITA’ MINIME
CONOSCENZE ESSENZIALI • Individuare le informazioni necessarie
nella documentazione dell’impianto e nel registro di manutenzione dell’impianto elettrico
• Utilizzare tecniche di controllo del funzionamento
• Utilizzare tecniche di diagnosi delle anomalie • Individuare componenti difettosi e/o guasti • Applicare procedure di ripristino
di funzionamento • Utilizzare i dispositividi protezione individuale
• Caratteristiche e campi di applicazione dei dispositivi di protezione individuale (DPI)
• Registri dimanutenzione • Tecniche di manutenzione • Tecniche di messa in
sicurezza dell’impianto elettrico
• Tecniche di misurazione di tensione e segnali
13.1.2.3 Figura dell Operatore Elettronico
Denominazione della figura
OPERATORE ELETTRONICO
Referenziazioni della figura
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Professioni NUP/ISTAT correlate
6 Artigiani e operai specializzati e agricoltori
6.2.4.3 Riparatori di apparecchi radio, televisivi ed affini.
6.2.4.4 Installatori e riparatori di apparati telegrafici e telefonici.
Attività economiche di riferimento:
ATECO 2007/ISTAT
26.20.00 Fabbricazione di computer e unità periferiche
33.20.02 Installazione di apparecchi elettrici ed elettronici per
telecomunicazioni, di apparecchi trasmittenti radiotelevisivi, di impianti di apparecchiature elettriche ed elettroniche
43.21.02 Installazione di impianti elettronici (inclusa manutenzione e
riparazione)
Descrizione sintetica della figura
L’ Operatore elettronico, interviene, a livello esecutivo, nel processo lavorativo con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività relative all’installazione e manutenzione di sistemi elettronici e alle reti informatiche nelle abitazioni, negli uffici e negli ambienti produttivi artigianali ed industriali; pianifica e organizza il proprio lavoro seguendo le specifiche progettuali, occupandosi della posa delle canalizzazioni, dell’installazione di impianti telefonici e televisivi, di sistemi di sorveglianza e allarme, di reti informatiche; provvede inoltre alla verifica e alla manutenzione dell’impianto.
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13.1.2.4 Standandard delle competenze tecnico professionali caratterizzanti la figura di Operatore Elettronico
Competenze Tecnico Professionali in esito al triennio
L’operatore elettronico è in grado di:
Definire e pianificare la successione delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del progetto delsistema/rete elettronica
Approntare materiali, strumenti e attrezzature necessari alle diverse fasi di attività sulla base del progetto, della tipologia di materiali da impiegare, del risultato atteso
Monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attività di manutenzione ordinaria
Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare affaticamento e malattie professionali
Predisporre e cablare le canalizzazioni, i quadri e i cavi seguendo le specifiche progettuali Installare sistemi elettronici per la ricezione e la comunicazione di segnali audio-video
seguendo le specifiche progettuali Installare e configurare reti informatiche seguendo le specifiche progettuali Assemblare e configurare personal computer in base alla documentazione tecnica di
riferimento e alle esigenze del cliente Effettuare le verifiche di funzionamento del sistema o della rete in coerenza con le
specifiche progettuali, predisponendo la documentazione di verifica Effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria di sistemi e reti, individuando eventuali
anomalie e problemi di funzionamento e conseguenti interventi di ripristino
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COMPETENZA
N. 1
ABILITA’ MINIME
CONOSCENZE ESSENZIALI
• Utilizzare il progetto e la documentazione tecnica per predisporre le diverse fasi di attività
• Applicare criteridi organizzazione del proprio lavoro
• Applicare modalitàdipianificazionee organizzazioni delle attività nel rispetto delle norme di sicurezza e igiene
• Applicare metodiche e tecniche per la gestione dei tempi di lavoro
• Adottare procedure di monitoraggio e verifica della conformità delle attività a supporto del miglioramento continuo degli standard di risultato
• Normative di sicurezza, igiene, salvaguardia ambientale di settore
• Principali terminologie tecniche di settore
• Schemi per la rappresentazione di sistemi/reti elettroniche
• Simbologia impianti elettronici e di telecomunicazioni
• Tecniche di comunicazione organizzativa
• Tecniche di pianificazione • Tipologie di impianti elettronici
COMPETENZA
N. 2
ABILITA’ MINIME
CONOSCENZE ESSENZIALI
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• Individuare materiali, strumenti, attrezzature, per le diverse fasi di attività sulla base del progetto e della documentazione tecnica
• Applicare procedure e tecniche di approntamento strumenti e attrezzature
• Distinta dei materiali • Modalità di taratura degli
strumenti di controllo dei segnali
• Tecniche di utilizzo di strumenti e attrezzature per la realizzazione di sistemi/reti elettroniche
• Tipologia delle principali attrezzature di misura e di controllo
• Tipologie e caratteristiche del materiale per sistemi/reti elettroniche
• Tipologie delle principali attrezzature e ,strumenti per la realizzazione di
sistemi/reti elettroniche
COMPETENZA
N. 3
ABILITA’ MINIME
CONOSCENZE ESSENZIALI
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• Applicare le tecniche di monitoraggio e verificare l’impostazione e il funzionamento di strumenti e attrezzature
• Adottare modalità e comportamenti per la manutenzione ordinaria di strumenti e attrezzature
• Utilizzare metodiche per individuare eventuali anomalie di funzionamento
• Comportamenti e pratiche nella manutenzione ordinaria di strumenti, attrezzature
• Procedure e tecniche di monitoraggio
• Procedure e tecniche per l'individuazione e la valutazione del malfunzionamento
COMPETENZA
N. 4
ABILITA’ MINIME
CONOSCENZE ESSENZIALI
• Applicare procedure, protocolli e tecniche di igiene, pulizia e riordino degli spazi di lavoro
• Adottare soluzioni organizzative della postazione di lavoro coerenti ai principi dell’ergonomia
• Elementi di ergonomia • Procedure, protocolli,
tecniche di igiene, pulizia e riordino
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COMPETENZA
N. 5
ABILITA’ MINIME
CONOSCENZE ESSENZIALI
• Utilizzare tecniche di posa di canalizzazioni
• Utilizzare tecniche di installazione quadri per le apparecchiature elettroniche o informatiche
• Utilizzare tecniche di stesura dei cavi • Utilizzare dispositivi di
protezione individuale
• Caratteristiche e campi di applicazione dei dispositivi di protezione individuale
• Caratteristiche funzionali e campi di applicazione delle canalizzazioni
• Modalità dicablaggio • Modalità diidentificazione dei
conduttori di potenza e di segnale
• Tecniche diinstallazione dei quadri
• Tecniche di posizionamento delle canalizzazioni e dei cavi
COMPETENZA
N. 6
ABILITA’ MINIME
CONOSCENZE ESSENZIALI
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• Utilizzare tecniche per l’installazione di apparecchiature elettroniche e informatiche
• Utilizzare tecniche di installazione e puntamento di antenne
• Applicare metodi di programmazione e taratura delle apparecchiature e delle centraline dei sistemi elettronici
• Caratteristiche di un impianto di controllo
• Caratteristiche tecniche di un impianto per la ricezione di segnali via etere
• Principali tecnologie impiegate nella comunicazione telefonica e di trasmissione dati
• Schemi dicollegamento di sistemi elettronici
• Tecniche di installazione, regolazione e taratura di apparecchiature elettroniche
• Tecniche di programmazione delle centraline di comando e controllo dei sistemi elettronici
COMPETENZA
N. 7
ABILITA’ MINIME
CONOSCENZE ESSENZIALI
• Utilizzare tecniche di installazione sul quadro delle apparecchiature informatiche
• Applicare metodi di configurazione di dispositivi e protocolli di rete
• Applicare procedure per l’installazione di software per la gestione della rete e sistemi a tutela della sicurezza dei dati
• Caratteristiche dei principali sistemi operativi per i server
• Caratteristiche tecniche e funzionali delle reti e delle apparecchiature informatiche
• Nozioni di comunicazione dati • Nozioni di sicurezza dei sistemi
informatici • Tecniche di configurazione dei
server e dei dispositivi di indirizzamento della rete
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COMPETENZA
N. 8
ABILITA’ MINIME
CONOSCENZE ESSENZIALI
• Utilizzare tecniche di assemblaggio dei componenti hardware di un personal computer
• Applicare metodi di configurazione del personal computer
• Utilizzare tecniche di installazione del sistema operativo e i software applicativi stand-alone
• Applicare metodi di configurazione per la sicurezza del sistema a livello locale
• Applicare metodi di test hardware e software
• Caratteristiche dei sistemi operativi installabili su un personal computer.
• Caratteristiche dei software applicativi e programmi di utilità
• Caratteristiche tecniche e grado di compatibilità dei diversi componenti hardware costituenti unpersonalcomputer
• Gestione delle licenze software • Procedure per la gestione
della sicurezza in locale e in rete
• Sistemi e modalità ditesting di un personal computer
• Tecniche e strumenti di assemblaggio di un personal computer
COMPETENZA
N. 9
ABILITA’ MINIME
CONOSCENZE ESSENZIALI
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• Individuare e utilizzare strumenti di misura
• Utilizzare tecniche di test di funzionamento dell’impianto, del sistema o della rete
• Applicare procedure di verifica del funzionamento dei dispositivi
• Applicare tecniche di compilazione del rapporto di verifica funzionale
• Modalità di compilazione della documentazione di verifica di un sistema, rete elettronica
• Normativa CEI di settore • Strumenti di misura e controllo • Tecniche di verifica di sistemi e reti
COMPETENZA N. 10
ABILITA’ MINIME
CONOSCENZE ESSENZIALI
• Individuare le informazioni necessarie nella documentazione e nel registro di manutenzione del sistema o della rete
• Utilizzare tecniche di controllo del funzionamento di sistemi e reti
• Utilizzare tecniche di diagnosi delle anomalie
• Individuare componenti difettosi e/o guasti
• Applicare procedure di ripristino di funzionamento
• Utilizzare i dispositivi di protezione individuale
• Caratteristiche e campi di applicazione dei dispositivi di protezione individuale (DPI)
• Registri dimanutenzione • Tecniche di manutenzione • Tecniche di messa in
sicurezza del sistema/rete
• Tecniche di misurazione di segnali
13.1.3 Corsi IeFP attivati nel nostro Istituto
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13.1.3.1 OPERATORE ELETTRICO
Con la collaborazione dei poli formativi, nell’attuale anno scolastico, l’Istituto organizzerà 2 corsi per il rilascio della Qualifica di Operatore Elettrico con 2 differenti curvature di specializzazione .
Un primo corso per “Tecnico delle attività di illuminazione di spettacoli teatrali ed eventi dal vivo” tenuto in colabolarazione col Polo del settore teatrale e musicale.
Il Tecnico delle attività di illuminazione di spettacoli teatrali ed eventi dal vivo è un operatore illuminotecnico specializzato nell’ambito dello spettacolo, che si occupa di curare l’illuminazione di spettacoli teatrali ed eventi dal vivo.
Il corso ha un carattere laboratoriale ed è finalizzato principalmente ad acquisire tecniche specialistiche per l’illuminazione di eventi dal vivo, con particolare riferimento allo spettacolo teatrale: analisi, studio e realizzazione del piano luci in relazione alla drammaturgia, regia, coreografia e scenografia dell’evento.
Il corso di Illuminotecnica, oltre a contribuire ad integrare le conoscenze degli allievi in materia di allestimenti scenografici, si prefigge un ulteriore duplice obiettivo: fornire strumenti tecnici avanzati
per una più autorevole ideazione dell'evento scenico e mettere in grado l'operatore di esercitare un pertinente controllo dell'allestimento, nel momento in cui esso viene effettivamente realizzato in un ambito affascinante e complesso, in cui molte discipline artistiche confluiscono convivendo spesso in dinamica competizione, la conoscenza di tecniche “altre” può contribuire non poco alla valorizzazione della propria, fino al raggiungimento dell'equilibrio ottimale, requisito determinante per il buon livello professionale della rappresentazione artistica.
Il corso vuole valorizzare, come momento fondante della formazione, l’esperienza artistica e artigianale, interpretativa e realizzativa connessa alla produzione dello spettacolo teatrale, sviluppando progetti in forte coesione con tutte le professionalità operanti sul palcoscenico.
Un secondo corso per “Operatore tecnico con competenza delle funzioni principali sul software per la progettazione di impianti elettrici” tenuto in colabolarazione col Polo formativo del ICT del settore Tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione.
Il percorso progettato si articola:
In una parte relativa allo sviluppo delle competenze di base il cui obiettivo è quello di fornire ai giovani la preparazione di base attraverso l’acquisizione di competenze linguistiche, competenze matematiche, scientifiche – tecnologiche e competenze storiche e socio –economiche (che si svolge nel contesto scolastico attraverso i laboratori di recupero e
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sviluppo degli apprendimenti La.R.S.A.)
In una parte relativa allo sviluppo delle competenze tecnico professionali, con l'obiettivo di far raggiungere agli studenti un'adeguata competenza professionale di settore, riconosciuta dal mercato del lavoro locale, attraverso l'acquisizione di strumenti concettuali e di procedure applicative funzionali a fronteggiare le reali situazioni di lavoro caratterizzanti lo specifico processo produttivo o di servizio scelto (che si svolge nel contesto scolastico attraverso il laboratorio di pratica professionale)
In una parte relativa allo stage, che ha l'obiettivo di integrare reciprocamente le attività formative d'aula e di laboratorio con esperienze svolte nella concreta realtà dell'organizzazione di lavoro e di impresa (che si svolgerà nei locali dell’azienda partner).
13.1.3.2 OPERATORE ELETTRONICO E’ stato attivato anologamente un corso per la Qualifica di Operatore Elettronico in
colabolarazione col Polo del settore Efficienza Energetica.
Scopo del corso è di incentivare lo sviluppo del territorio grazie ad iniziative che promuovano e facilitano la diffusione e l' innovazione tecnologica orientata alla efficienza energetica.
Di fronte alla complessità del problema energetico, per affrontare le innumerevoli sfide dal punto di vista sia industriale sia formativo, è necessario adottare un approccio multidisciplinare, chiamato a valorizzare e integrare competenze che non possono e non devono rimanere disgiunte. È importante creare strutture in grado di assumere un ruolo autorevole e indipendente sul fronte dell’innovazione e della formazione su temi a elevato contenuto tecnologico. In particolare, è importante nello scenario futuro il presidio in tre macrosettori:
• produzione, trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica;
• tecnologie energetiche per i trasporti;
• ingegneria termica e uso razionale dell’energia.
La finalità dei corsi è il conseguimento di un attestato di qualifica professionale, idoneo sia per l'inserimento diretto nel mondo del lavoro sia per il proseguimento degli studi.
Al termine delle’azione sono previsti gli esami di fine annualità e di fine percorso, realizzati così come previsto dalle Linee Guida per la realizzazione degli esami relativi ai percorsi triennali di istruzione e formazione professionale (IeFP) approvate con DD 18/2014.
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AUTONOMIA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO 15.1 L’Autonomianegli Istituti professionali
Si tratta di una quota oraria del piano di studi che viene rimessa direttamente alle singole istituzioni scolastiche.
Con tale quota è possibile:
− potenziare gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti, con particolare riferimento alle attività di laboratorio
− attivare ulteriori insegnamenti, finalizzati al raggiungimentodegli obiettivi previsti dal pianodell'offerta formativa.
Inoltre, nell'ambito delle dotazioni organiche del personale docente determinate annualmente, è prevista la possibilità di assegnare un contingente potenziato di organico alle singole istituzioni scolastiche e/o di renderlo disponibile attraverso gli accordi di rete .
15.2 Vincoli dell’Autonomia L’utilizzo della quota di autonomia
− non deve determinare esuberi di personale né nell'immediato né a regime
− non deve determinare la trasformazione di cattedre interne in cattedre orario esterne
− non può essere superiore al 20% dell’orario complessivo delle lezioni previsto per il primo biennio e per il complessivo triennio.
Inoltre
− ciascuna disciplina non può essere ridotta in misura superiore al 20% del monte ore previsto per ciascun percorso di studio
− le attività e gli insegnamenti scelti autonomamente dalle istituzioni scolastiche devono essere coerenti con il profilo educativo, culturale e professionale dello studente definito in relazione al percorso di studi prescelto
− gli studenti sono tenuti alla frequenza delle attività e degli insegnamenti facoltativi prescelti
− la valutazione dei risultati di apprendimento delle materie facoltative concorre alla valutazione complessiva
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− le richieste degli studenti sono formulate all’atto delle iscrizioni alle classi.
L'utilizzo della quota di autonomia deve essere coerente con gli indirizzi definiti dalle singole regioni.
L'utilizzo della quota di autonomia determina la modifica dei contributi orari delle varie discipline coinvolte ai fini della costituzione degli organici.
− L’utilizzo della quota di autonomia è ormai esteso a tutte le classidell’Istituto professionale.
− La scelta dell’utilizzo della quota di autonomia deve essere deliberata dal collegio dei docenti e motivata nel POF .
15.3 Normativa sull’ Autonomia 15.3.1 Quota Oraria
la quota oraria di autonomia demandata alle singole istituzioni scolastiche è regolamentata dal DPR 87/10 art. 5 comma 3 lettera a)
art.5 comma 3
3. Aifinidicuialcomma1,gliistitutiprofessionali:
a) possonoutilizzarelaquotadiautonomiadel20%deicurricoli,nell’ambitodegliindirizzidefinitidalleregionieincoerenzaconilprofilodicuiall’allegatoA),sia perpotenziaregliinsegnamenti obbligatori per tutti gli studenti, conparticolareriferimentoalleattivitàdilaboratorio,siaperattivareulterioriinsegnamenti,finalizzatialraggiungimentodegliobiettiviprevistidalpianodell’offertaformativa.Neilimitidelcontingentedi organico ad esseannualmenteassegnato,talequotaèdeterminata, inbaseall’orariocomplessivodellelezioniprevistoperilprimobiennioeperilcomplessivotriennio,tenutocontodellerichiestedeglistudentiedelleloro famiglie, fermo restando checiascunadisciplinanonpuòesseredecurtataperpiùdel20%previstodaiquadriorariodicuiagliallegatiB)eC).Atalfine,nell’ambitodelledotazioniorganichedel personaledocente determinate annualmente con il decreto adottato dalMinisterodell’istruzione,dell’università
edellaricercadiconcertocon ilMinisterodell’economiaedellefinanzepuò
essereprevistouncontingentediorganicodaassegnare alle singole istituzioni scolastiche e/o disponibileattraversogliaccordidireteprevistidall’articolo7deldecretodelPresidentedellaRepubblica8marzo1999, n. 275, fermo restando il conseguimento, aregime,degliobiettivifinanziaridicuiall’articolo64deldecreto-legge25giugno2008,n.112,convertito,conmodificazioni,dallalegge6agosto2008,n.133es
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ubordinatamenteallapreventivaverificadapartedelMinisterodell’istruzione,dell’universitàedellaricercadiconcertoconilMinisterodell’economiaedellefinanzecircalasussistenzadieconomieaggiuntive;
Si risorda inoltre che negli Istituti professionali che l’orariocomplessivoannualeèdeterminatoin1.056ore,corrispondentea32oresettimanalidilezione,comprensivedellaquotariservataalleregioniedell’insegnamentodellareligionecattolicasecondoquantoprevistoall’articolo 3,comma1,deldecretolegislativo17ottobre2005,n.226 e all’ art. 5 comma 1 lettera b DPR 87/10;
15.3.2 Costituzione di un comitato tecnico-scientificoe e utilizzo di esperti esterni nell’ambito dell’Autonomia
Nell’ambito dell’Autonomia,ill DPR 87/10 art. 5 comma 3 lettera e) ed f)
stabilisce che le singole istituzioni scolastiche:
e) possono dotarsi, nell’esercizio della loro autonomia didattica e organizzativa, di un comitato tecnico-scientifico, senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica, composto da docenti e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica, con funzioni consultive e di proposta per l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità; ai componenti del comitato non spettano compensi ad alcun titolo;
f) possono stipulare contratti d’opera con esperti del mondo del lavoro e delle professioni con una specifica e documentata esperienza professionale maturata nel settore di riferimento, ai fini dell’arricchimento dell’offerta formativa e per competenze specialistiche non presenti nell’istituto, nei limiti degli spazi di flessibilità di cui alla lettera a) e delle risorse iscritte nel programma annuale di ciascuna istituzione scolastica.
15.3.3 Soprannumerarietà
Le Linee guida primo biennio degli Istituti Professionali Direttiva 65/10, punto 1.2.1. sottolineano che la quota di autonomia può essere utilizzata, nei limiti del contingente di organico annualmente assegnato alle istituzioni scolastiche e senza determinare situazioni di soprannumerarietà, in base all’orario complessivo delle lezioni previsto per il primo biennio e per il complessivo triennio
Le Linee guida triennio degli Istituti Professionali Direttiva 5/10, punto 2.3.1. ricordano che la quota di autonomia è determinata nei limiti del contingente di organico annualmente assegnato alle
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istituzioni scolastiche in base all’orario complessivo delle lezioni del secondo biennio e del quinto anno, senza determinare esuberi di personale.
Inoltre il CM 10 del 21/03/2013, “Dotazioni organiche del personale docente per l’anno scolastico 2015/2016 “ fa presente che l’utilizzo della quota di Autonomia, da calcolare tenendo conto della proiezione sull’intero percorso quinquennale, non potrà comunque determinare esuberi di personale a ”regime”, il sistema informativo ha attivato una apposita funzione a mezzo della quale le istituzioni scolastiche potranno apportare le modifiche orarie alle classi di concorso (ore in più in corrispondenza di ore in meno) e, contestualmente, gli Uffici scolastici territoriali potranno verificare il determinarsi o meno di situazioni di esubero, e quindi, autorizzare interventi modificativi del quadro orario. L’utilizzo della quota dell’autonomia non potrà determinare a regime situazioni di soprannumerarietà (né trasformazione di cattedre interne in cattedre orario esterne) a livello scuola e, pertanto, si renderà possibile solo in presenza di classi di concorso con posti o ore disponibili.
I regolamenti e le indicazioni nazionali sono consultabili al link:
http://archivio.pubblica.istruzione.it/riforma_superiori/nuovesuperiori/index.html#regolamenti
15.4 L'utilizzo della quota di autonomia nell’indirizzo professionale del nostro Istituto
Nel quadro di intese tra il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, il Ministero dell’economia e delle finanze e le singole Regioni, per i giovani tra i 14 e i 18 anni, gli istituti professionali possono svolgere - in regime di sussidiarietà - un ruolo integrativo e complementare rispetto ai sistemi regionali di istruzione e formazione professionale per il rilascio di qualifiche triennali e diplomi professionali quadriennali indicati negli Accordi di cui all’art.27, comma 2, del Decreto legislativo 17 ottobre 2005, n.226.
L’ISS “PITAGORA” ha da sempre rilasciato le qualifiche di Operatore Elettrico ed Operatore Elettronico, per consentire il rilascio di tali certificazione, anche nell’attuale regime di Sussidarietà, prevede, nell’ambito dell’utilizzo delle quote di autonomia, di potenziare l’insegnamento della Fisica.
Pertanto il Collegio Docenti ha deliberato che al terzo anno dell’Indirizzo professionale“Manutenzione e assistenza tecnica” ,siano inserite due ore di “Fisica” (classe A038) in luogo della Meccanica (classe A020).
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Area di professionalizzazione 16.1 L’Alternanza scuola-lavoro
In Italia, l’alternanza scuola lavoro è stata introdotta come modalità di realizzazione dei percorsi del secondo ciclo e non come sistema a sé stante (art. 4 legge delega n.53/03). Successivamente, con il Decreto Legislativo n. 77 del 15 aprile del 2005, viene disciplinata quale metodologia didattica del Sistema dell'Istruzione per consentire agli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età di realizzare gli studi del secondo ciclo anche alternando periodi di studio e di lavoro. La finalità prevista è quella di motivarli e orientarli e far acquisire loro competenze spendibili nel mondo del lavoro. L'Alternanza scuola lavoro è una metodologia didattica del sistema dell'Istruzione. E’ utilizzata per gli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età e consente di realizzare gli studi del secondo ciclo anche alternando periodi di studio e di lavoro, sia all’interno del sistema dell'istruzione secondaria superiore che dal sistema dell'istruzione e della formazione professionale.
Questa modalità,che si fonda, sull'intreccio tra le scelte educative della scuola, i fabbisogni professionali delle imprese del territorio, le personali esigenze formative degli studenti, consente di motivare e orientare gli studenti, diffondere la cultura del lavoro e far acquisire loro competenze spendibili nel mondo del lavoro e delle professioni.
La caratteristica del modulo professionalizzante (detto "curricolo") è di integrare l'istruzione nella scuola con la formazione professionale specialistica, che in Italia è di competenza delle Regioni. La terza area è parte integrante del percorso di studi e rappresenta il momento qualificante del percorso di studi degli Istituti Professionali perché permette di conseguire, in parallelo con il diploma di Stato, un diploma di qualifica di secondo livello pienamente spendibile sul mercato del lavoro del territorio. Questo secondo diploma permetterà allo studente di conseguire una preparazione relativa all'area professionalizzante legata alla realtà socio-economica del territorio, ma anche al consolidamento delle abilità professionali già sviluppate durante le ore dell'area di indirizzo. In un'ottica europea della formazione, i corsi prevedono altresì l'acquisizione di capacità trasversali riferite a competenze nell'uso di una lingua straniera, delle tecnologie informatiche, della comunicazione e dell'organizzazione aziendale; i risultati, finali o intermedi, conseguiti nell'area di professionalizzazione concorrono alla valutazione degli alunni in sede di scrutinio.
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Nei casi in cui la regione competente non interviene a gestire l'area di professionalizzazione, queste ore sono svolte direttamente dall'istituto professionale che le programma e le gestisce con le stesse logiche della formazione regionale, rilasciando al termine un attestato di frequenza.
Con la Riforma della Scuola Secondaria Superiore ai sensi dell'art. 8 c. 3 del DPR 87/2010 l’area di professionalizzazione (cosidetta Terza Area) degli Istituti Professionali, di cui all’articolo 4 del decreto del Ministro della pubblica istruzione 15 aprile 1994, è sostituita, nelle quarte e quinte classi funzionanti a partire dall’anno scolastico 2010/2011 e sino alla messa a regime dell’ordinamento di cui al presenteregolamento, con 132 ore di attività in alternanza scuola lavoro a valere sulle risorse di cui all’articolo 9, comma 1, del decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77.
In merito alla sostituzione dell'Area di professionalizzazione nelle quarte e quinte classi degli istituti professionali con 132 ore di attività in alternanza scuola-lavoro, secondo quanto previsto all'articolo 8, comma 3, del d.P.R. n. 87/2010, la Direzione generale per l’istruzione e formazione tecnica superiore (con circolare MIUR.AOODGPS.REGISTRO UFFICIALE.0002593.24-09-2010) ha fatto presente che :
a) le 132 ore previste dalla norma sopra richiamata costituiscono un monte ore
complessivo obbligatorio per gli studenti, che le istituzioni scolastiche
ripartiscono, nella loro autonomia, tra le quarte e quinte classi dei percorsi di
istruzione professionale di cui al previgente ordinamento;
b) i percorsi avviati nel decorso anno nel quadro di intese con le Regioni per la
realizzazione dell'area di professionalizzazione (Terza area), ai fini del rilascio
di qualifiche regionali di formazione professionale, proseguono nel quinto
anno sulla base di quanto previsto dalle intese medesime, fermo restando che
codesti Uffici possono concorrervi nei limiti delle risorse stanziate a valere sul
fondo di cui alla legge n. 440/97 ed eventuali ulteriori risorse disponibili sul
territorio;
c) i corsi surrogatori attivati nelle quarte classi del decorso anno sono ridefiniti
dalle istituzioni scolastiche nella loro autonomia nel limite minimo di 66 ore e
massimo di 132 ore annuali finalizzate ali'alternanza scuola-lavoro.
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17.1 Cambiamenti introdotti nell’Alternanza scuola-lavoro dalla legge 107
L’Alternanza scuola lavoro è normata con il D.L 15/04/2005, n. 77 "Definizione delle norme generali relative all'alternanza scuola-lavoro, a norma dell'articolo 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53" (Consultabile al link: http://archivio.pubblica.istruzione.it/normativa/2005/dlgs77_05.shtml )
successivamente modificato dalla Legge 13 luglio 2015, n. 107 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”(Consultabile al link: http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/07/15/15G00122/sg ) .
Il comma 33 (riportato di seguito), della suddetta legge 107, indica tempi e modo di attuazione dell’Alternanza
33. Al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti, i percorsi di alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77,sono attuati, negli istituti tecnici e professionali, per una durata complessiva, nel secondo biennio e nell'ultimo anno del percorso di studi, di almeno 400 ore e, nei licei, per una durata complessiva di almeno 200 ore nel triennio. Le disposizioni del primo periodo si applicano a partire dalle classi terze attivate nell'anno scolastico successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della presente legge.
I percorsi di alternanza sono inseriti nei piani triennali dell'offerta formativa.
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17.2 Progetto Terza Area VA MA - V B MA indirizzo professionale A.S. 2014/2015
Gli allievi delle V A MA sono stati impegnati per la terza area nel progetto:
“ Realizzazione di un Impiato fotovoltaico ad uso domestico” .
Gli allievi delle V B MA sono stati impegnati per la terza area nel progetto:
“ Realizzazione di un cancello elettrico automatico gestito dal PLC o dalla scheda Arduino”
Tutti gli alunni hanno partecipato attivamente al percorso formativo denominato: area professionalizzante, svolto negli anni scolastici 2013\14 e 2014\15.
I progetti, alla seconda annualità, svolti in collaborazione con la I.G.S. Campania, sono stati avviatial quarto anno,si sono sviluppati per circa 132 ore di cui: 52 di teoria sui principi di base e conoscenze basilari per la creazione dell’’impianto; 80 ore in azienda durante le qualisono stati progettati e realizzatimodelliin scala ridotta di quanto previsto nei progetti.
L’impianto fotovoltaico è stato applicato su un modello in scala di casa. L’impianto utilizzava un inverter per la conversione da continua ad alternata della corrente elettrica.
Il cancello elettrico automatico gestito dal PLC o arduinoè stato realizzato con una modello in scala interamente costruito in legno, sul quale erano stati applicati fine corsa, motorino in CC ed il cablagio per l’alimentazione ed il controllo.
METODOLOGIE DIDATTICHE ATTIVE E CENTRALITÀ DELLO STUDENTE
Nel nostro Istituto la centralità del discente è prioritaria; le metodologie didattiche attive
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vengono supportate da:
• la creazione di ambienti idonei all’apprendimento; • una forte motivazione all’apprendimento attraverso proposte capaci di valorizzare allo
stesso tempo gli aspetti cognitivi, sociali, affettivi e relazionali; • miglioramento della qualità dell’esperienza di
insegnamento/apprendimento;
• la considerazione delle discipline di studio come campi di significato, capaci di fornire orizzonti di senso, autonomia di giudizio e operatività responsabile.
18.1 Dai saperi alle discipline La riflessione nata recentemente sulle discipline , sulla loro organizzazione e sul loro rapporto con la conoscenza è ciò che viene chiamata Epistemologia. Oggi le discipline non corrispondono più ai loro contenuti tipici, quelli tradizionalmente inglobati nelle materie scolastiche,perché le moderne epistemologie hanno rimosso le fondazioni precedenti e continuano a ridefinire la conformazione dei saperi scientifici. Il contributo che l’epistemologia ha fornito alla didattica è notevole, perché ha evidenziato la necessità, in sede di strategia curricolare e di progettazione educativa e didattica,di porsi come obiettivo primario non la conoscenza dei contenuti disciplinari, bensì lo sviluppo di abilità e competenze per cui siano necessari quei saperi. L’interesse verso diversi approcci allo studio delle discipline spinge a cercare in ognuna di esse quale sia il nucleo fondante, cioè sia lo statuto epistemologico ( oggetto che studia, linguaggio, metodologia di ricerca ),sia la finalità educativa che ad essa viene riconosciuta. Nella didattica i contenuti disciplinari devono rappresentare il mezzo per raggiungere obiettivi formativi tesi sia alla formazione dell’uomo/cittadino, sia all’acquisizione di competenze plurime. Oggi il sapere va perdendo sempre più la sua caratterizzazione essenzialmente teorica per assumere la connotazione del “ saper fare “.Quando si parla , quindi, di acquisizione di competenze ci si riferisce ad un “ saper fare –consapevole “, ad un sapere metacognitivo, efficace ed efficiente, capace di orientare l’uomo nelle sue incertezze verso la padronanza, la perizia e l’abilità. Anche l’OCSE, nell’ambito del programma DeSeCo2 ( Definire e Selezionare le Competenze chiave) si riferisce alla nozione di competenza come una nozione in cui intervengono diverse componenti: “ Fronteggiare efficacemente richieste e compiti complessi comporta non solo il possesso di conoscenze ed abilità, ma anche l’uso di strategie necessarie per l’applicazione di tali conoscenze e abilità, nonché emozioni e atteggiamenti adeguati e un’efficace gestione di tali componenti “.
18.2 La scuola delle competenze Il “ Libro Bianco su Istruzione e Formazione. Insegnare e apprendere”,pubblicato dalla Comunità
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Europea nel 1995 afferma che” la mission fondamentale dell’istruzione è aiutare ogni individuo a sviluppare tutto il suo potenziale ed a diventare un essere umano completo, pertanto l’acquisizione delle conoscenze e competenze deve essere accompagnata da un’educazione del carattere, da un’apertura culturale e da un interessamento alla responsabilità sociale.” Le competenze come obiettivo di un curricolo saranno quindi:
• cognitive, che riguarderanno la conoscenza dei “ linguaggi” disciplinari , cioè dei termini, simboli, concetti, regole e procedimenti interni alle singole discipline.
• metacognitive che si manifestano, invece, nella consapevolezza e nella flessibilità nell’uso delle strategie cognitive, come saper disporre di più metodi di approccio ai saperi per poter identificare e risolvere i problemi.
• trasversali che si possono ricondurre alla funzione del transfer e possono essere di vario tipo: intellettivo (risolvere problemi, esprimere un pensiero critico, etc ); metodologico ( saper applicare metodologie di lavoro pertinenti ed efficaci ); personale e sociale ( sviluppare la propria identità personale e sapersi relazionare agli altri secondo i principi di integrazione e cooperazione,mostrarsi capaci di senso etico e civico ); comunicativo ( saper utilizzare i vari codici della comunicazione, compresi quelli tecnologici.
18.3 La valutazione Il termine valutazione designa un processo continuo di analisi del sistema educativo che consente un riesame permanente del suo funzionamento. Il suo scopo è di migliorare la qualità globale del sistema educativo e di adattarlo meglio ai bisogni di tutti gli alunni, in particolare, contribuendo a sviluppare la professionalità dei docenti. La valutazione del sistema d’istruzione deve costituire un mezzo che consenta agli insegnanti di definire individualmente e collettivamente i propri bisogni in materia di formazione in servizio e di esperienze pratiche. Esso deve permettere di rafforzare l’autonomia professionale di ciascun docente e la sua responsabilità nei confronti della gestione della classe.La condivisione degli obiettivi e delle procedure, la partecipazione alla gestione sono sicuramente favoriti dalla diffusione della cultura del dato. In ogni processo scientifico fondamentale è il ruolo della misura che, a secondo dell’ambito, avrà caratteristiche qualitative e/o quantitative.
18.4 Gli indicatori di qualità Indicatori di quantità/qualità - In campo educativo si è cominciato solo di recente a parlare di indicatori. Esiste nei paesi dell’OCSE una tradizione di raccolta di dati statistici relativi ai sistemi scolastici che rendono conto degli aspetti quantitativi riguardanti gli investimenti di spesa, le iscrizioni, i flussi, i titoli di studio che gli allievi conseguono. Nell’ultimo decennio però, il bisogno sempre più diffuso di conoscere i sistemi di istruzione anche dal punto di vista qualitativo ha richiamato l’attenzione sulla necessità di indicatori capaci di descrivere l’organizzazione, il funzionamento, l’efficienza e l’efficacia dei sistemi stessi. Un indicatore si caratterizza per il fatto che oltre ad essere misura di un fenomeno è un elemento di un sistema che rinvia ad un modello teorico di riferimento. In questo caso non esiste una teoria causale rigida e già definita ma si è affermato un modello provvisorio che individua alcune grandi aree che costituiscono una sorta di ossatura del sistema.
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Il sistema di valutazione di un percorso formativo prevede i seguenti livelli:
• valutazione dell'apprendimento, con l'obiettivo di analizzare il processo di apprendimento delle persone per la verifica dei miglioramenti raggiunti, in termini di competenze. In generale, la valutazione dell'apprendimento consente di stimare l'efficacia dell'intervento rispetto agli obiettivi formativi;
• valutazione del processo, con l'obiettivo di analizzare l'intervento formativo in una prospettiva olistica, considerando aspetti connessi al gradimento e alla soddisfazione degli attori, agli impatti sull'organizzazione di riferimento , sui ruoli delle persone direttamente coinvolte, alla qualità delle soluzioni formative, logistiche ed organizzative. In generale, la valutazione di un processo consente di stimare l'adeguatezza del servizio rispetto alla richieste ed alle aspettative dell’utenza.
I suddetti livelli possono essere analizzati:
• ex ante: per la rilevazione delle competenze in ingresso, attraverso assessment e questionari
( valutazione diagnostica )
• in itinere: per il monitoraggio del processo di apprendimento, attraverso la somministrazione di esercitazioni, homework, interrogazioni orali, project work, prove strutturate e non ( valutazione formativa )
• post ante: per la rilevazione delle competenze in uscita, attraverso strumenti connessi, isomorfi, a quelli utilizzati ex ante per consentire il confronto dei dati rilevati ( valutazione sommativa )
L'analisi dei dati emersi dalla valutazione rappresenta per noi un momento di ricerca, in quanto la lettura e l'interpretazione degli elementi rilevati ci consente di stimare la qualità del processo formativo e del servizio erogato, estrapolando indicazioni valide per il futuro e capitalizzando il know-how.
18.4.1 Criteri di misurazione e valutazione degli apprendimenti
i n d i c a t o r i voto* CONOSCENZE A
COMPETENZE B
CAPACITA' C
IMPEGNO D
scarse ed errate non riesce ad applicare le conoscenze
non è in grado di effettuare collegamenti; si esprime in modo gravemente scorretto
nullo; rifiuta ogni tentativo di coinvolgimento
1-2
scarse commette gravi e diffusi errori nelle applicazioni delle conoscenze
presenta numerose lacune nell'analisi, non sintetizza e si esprime in modo inesatto e con difficoltà
episodico, occasionale e refrattario alle sollecitazioni
3
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frammentarie e lacunose
commette gravi errori nelle applicazioni delle conoscenze
studia in maniera mnemonica e presenta alcune lacune nell'analisi; sintetizza in maniera incoerente e si esprime in modo improprio e con difficoltà
molto discontinuo e/o superficiale; costantemente da sollecitare
4
carenti e superficiali
applica le conoscenze in compiti semplici ma con errori
studia in maniera non sempre proficua; effettua analisi e sintesi parziali e imprecise; si esprime con incertezza e/o imprecisione linguistica
discontinuo, non risponde efficacemente alle sollecitazioni
5
essenziali ma corrette
applica senza errori le conoscenze in compiti semplici
opportunamente guidato, analizza coerentemente ed espone in modo semplice e comprensibile
costante 6
complete ma non approfondite
applica contenuti e procedimenti in compiti di media difficoltà in modo corretto
effettua analisi coerenti; sintetizza e rielabora correttamente anche sotto il profilo linguistico, con un discreto uso del linguaggio specifico
efficace e costante
7
complete edapprofondite
applica contenuti e procedimenti in compiti complessi in modo corretto
effettua autonomamente analisi coerenti; rielabora in maniera articolata e completa; si esprime con buona proprietà del linguaggio specifico
costante e produttivo
8
complete, approfondite e criticamente rielaborate
applica contenuti e procedimenti in maniera completa, articolata e personale
effettua autonomamente analisi e sintesi coerenti; rielabora in maniera personale; si esprime con ottima proprietà del linguaggio specifico
costante, produttivo e personale
9
complete, approfondite, criticamente rielaborate e comparate in chiave interdisciplinare
applica contenuti e procedimenti in maniera completa, articolata e personale; opera comparazioni interdisciplinari
effettua autonomamente analisi e sintesi coerenti; rielabora in maniera personale; si esprime con padronanza e con eccellente proprietà del linguaggio specifico; si orienta con disinvoltura tra le diverse discipline
costante, produttivo, personale e motivato 10
* il voto si ottiene dalla media dei voti assegnati ai singoli descrittori e applicando un 'approssimazione del risultato per difetto fino a 0,4 e per eccesso da 0,5 in poi
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Il decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 all’art. 2 introduce la “valutazione del comportamento” degli studenti nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado.
La valutazione del comportamento degli studenti risponde alle seguenti prioritarie finalità:
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• accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile;
• verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica;
• diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri;
• dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10.
La valutazione del comportamento non può mai essere utilizzata come strumento per condizionare o reprimere la libera espressione di opinioni, correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità, da parte degli studenti
19.1 Criteri di valutazione del comportamento Premesso che
ai sensi dell’ Art. 3 del D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249:
1 . Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio.
2 . Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.
3 . Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'articolo 1.
4 . Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti.
5 . Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
6 . Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.ai sensi dell’ art. 4 del D.P.R. 21 Novembre 2007, n. 235
9. L'allontanamento dello studente dalla comunita' scolastica puo' essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignita' e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumita' delle persone.
9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravita' tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunita' durante l'anno scolastico, la sanzione e' costituita dall'allontanamento dalla comunita' scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico.
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ai sensi dell’art. 2 della Legge n° 169/08
3. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di Classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo.
ai sensi dell’art. 4 del D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122
2. (…) La valutazione del comportamento concorre alla determinazione dei crediti scolastici e dei punteggi utili per beneficiare delle provvidenze in materia di diritto allo studio.
5. Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei decimi
art.7
2. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale è decisa dal consiglio di classe nei confronti dell'alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare (…)
Il Collegio dei docenti (verbale n° 2 del 07/09/09), all’unanimità, ha deliberato che, nella valutazione del comportamento degli alunni, per l’a.s. 2009/10, ogni Consiglio di Classe terrà conto dei sette indicatori declinati secondo i descrittori, a cui viene attribuito una valutazione in decimi, come riassunti nel seguente prospetto:
19.2 Griglia di valutazione del comportamento
D
E
INDICATORI
Frequenza
A
Comportamento
B
Partecipazione
C
Impegno
D
Voto
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S
C
R
I
T
T
O
R
I
Assidua (n° assenze ≤ al 5% dei giorni di lezione escluse quelle per motivi scolastici).
Puntualità costante (fino a 2 ritardi e/o uscite anticipate a quadrimestre).
Esemplare, spiccato senso di responsabilità e affidabilità
Attenta, interessata, massima disponibilità a collaborare in modo propositivo, interazione proficua con compagni e docenti
Lodevole, costante, attenta cura del materiale scolastico, completa autonomia, precisione e puntualità nei lavori assegnati
10
Regolare (n° assenze ≤ 9% dei giorni di lezione escluse quelle per motivi scolastici)
Puntualità regolare (fino a 4 ritardi e/o uscite anticipate a quadrimestre).
Corretto e responsabile
Attenta, interessata, collaborazione costruttiva, interazione positiva con compagni e docenti
Proficuo, costante, attenta cura del materiale scolastico, buona autonomia, puntualità nei lavori assegnati
9
Abbastanza regolare (n° assenze ≤ 13% dei giorni di lezione escluse quelle per motivi scolastici)
Puntualità abbastanza regolare (fino a 6 ritardi e/o uscite anticipate a quadrimestre
Vivace ma complessivamente corretto, senza note o sanzioni disciplinari sul registro di classe.
Interessata e costante ma non sempre attiva, confronto ed interazione corretta con compagni e docenti
Assiduo, cura del materiale scolastico, puntualità nei lavori assegnati
8
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Non molto regolare (n° assenze ≤ 17% dei giorni di lezione escluse quelle per motivi scolastici)
Puntualità limnitata (fino a 8 ritardi e/o uscite anticipate a quadrimestre
Generalmente corretto, lievi note disciplinari sul registro di classe, nessuna sanzione disciplinare
Non sempre attiva, confronto ed interazione corretta con compagni e docenti.
Regolare, sufficiente cura del materiale scolastico, svolgimento non sempre puntuale dei lavori assegnati
7
Irregolare (n°assenze > 25% dei giorni di lezione escluse quelle per motivi scolastici)
Puntualità non costante (fino a 10 ritardi e/o uscite anticipate a quadrimestre).
Non sempre corretto e rispettoso dei ruoli e delle funzioni, eventuale presenza di note sul registro di classe e qualche lieve sanzione disciplinare
Discontinua, senza particolari elementi di disturbo.
Non sempre adeguato, poca cura del materiale scolastico, svolgimento non puntuale dei lavori assegnati.
6
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Molto irregolare (n° assenze superiori al 25% delle ore totali di lezione), molti ritardi e/o uscite anticipate talvolta prive di giustificazioni (più di 10 ritardi e/o uscite anticipate a quadrimestre).
Scorretto, poco responsabile, ripetute note e sanzioni disciplinari sul registro di classe, allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica
Nulla, assenza di attenzione, gravi e ripetuti disturbi in classe.
Nullo, non esegue i compiti, non porta il materiale scolastico, si disinteressa completamente delle attività didattiche, si sottrae alle verifiche
5
1) Il voto di condotta si ottiene dalla media dei voti assegnati ai singoli descrittori ed applicando un’approssimazione del risultato per difetto fino a 0,4 e per eccesso da 0,5 in poi
2) Dal computo delle assenze sono esclusi lunghi periodi di assenze continuative giustificate da gravi e documentati motivi di salute.
ORGANIZZAZIONE E TEMPISTICA DEGLIINTERVENTI DI RECUPERO
Per gli alunni per i quali i Consigli di Classe, in sede di scrutinio finale, procederanno alla sospensione del giudizio di ammissione alla classe successiva, ai sensi dell’OM 92/07,
− le iniziative di recupero, le relative verifiche e le valutazioni integrative finali devono aver luogo prima dell’inizio del nuovo anno scolastico.
− la competenza alla verifica degli esiti, nonché all’integrazione dello scrutinio finale appartiene al Consiglio di Classe nella medesima composizione di quello che ha proceduto alle operazioni di scrutinio finale
Per gli alunni che presenteranno insufficienze in una o più discipline, ai sensi dell’OM
92/07, il Collegio, dopo un’analisi attenta dei bisogni formativi degli studenti e della natura delle difficoltà rilevate nell’apprendimento delle varie discipline negli anni scolastici precedenti,
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tenendo conto dell’esperienza degli anni precedenti,
tenendo conto anche della possibilità degli studenti di raggiungere autonomamente gli obiettivi formativi programmati,
ritenendo che
§ le attività di recupero debbano costituire parte ordinaria e permanente del piano dell’offerta formativa che ogni istituzione scolastica predispone annualmente
§ le attività di recupero hanno lo scopo fondamentale di prevenire l’insuccesso scolastico e si realizzano, pertanto, in ogni periodo dell’anno scolastico, a cominciare dalle fasi iniziali. Esse sono tendenzialmente finalizzate alla progressiva riduzione di quelle di recupero dei debiti
§ gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline possono essere raggiunti mediante lo studio personale svolto autonomamente
avendo considerato la necessità della fruizione del periodo di ferie dei docenti in un periodo di tempo obbligato (fra la fine dei lavori degli Esami di Stato ed il 31 Agosto),
avendo ritenuto opportuno che anche gli alunni possano fruire di un periodo estivo di riposo e di intervallo fra gli impegni scolastici
non presentandosi al momento situazioni di eccezionalità documentabili, tali da impedire la programmazione e l’espletamento di tutte le attività entro il 31 agosto
considerando le disponibilità finanziarie dell’istituto
il Collegio, all’unanimità delibera quanto segue:
− al termine del primo e del secondo quadrimestre, compatibilmente con le risorse finanziarie, saranno attivati i corsi di recupero, al cui termine gli alunni saranno sottoposti a verifica.
Tali corsi di recupero saranno attivati per le discipline o aree disciplinari per le quali si registri nella scuola un più elevato numero di valutazioni insufficienti (OM 92/07 art.2); per le altre discipline sarà svolto recupero in itinere, al fine di porre in essere le strategie didattiche per il recupero carenze rilevate: in orario curricolare, i Consigli di classe adatteranno la propria programmazione individuando contenuti ed obiettivi minimi.
Il Consiglio di Classe individuerà, per ciascun alunno, le discipline da recuperare con studio personale svolto autonomamente e/o con corsi di recupero e/o con recupero in itinere e/o attività di sportello.
Lo Sportello didattico sarà attivo per tutto l’anno scolastico
Al termine di ciascun intervento di recupero realizzato, i docenti delle discipline interessate svolgeranno verifiche documentabili, scritte o scritto-grafiche e/o orali, volte ad accertare l’avvenuto superamento delle carenze riscontrate; l’alunno dovrà,
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obbligatoriamente, sottoporsi alle verifiche programmate, anche nel caso in cui i genitori abbiano dichiarato di non volersi avvalere delle iniziative di recupero attivate dalla scuola in orario extracurricolare. Per i suddetti alunni vengono predisposte le comunicazioni alle famiglie con l’indicazione della disciplina, della valutazione, delle carenze riscontrate, delle modalità di recupero e di verifica. Pertanto Le prove di verifica ed i Consigli di Classe integrativi si terranno nei giorni 30 e 31 agosto 2010, salvo successivi interventi normativi e/o impedimenti obiettivi.
Le prove di verifica ed i Consigli di Classe integrativi si terranno alla fine del mese di Agosto o al massimo nei primi giorni del mese di Settembre salvo successivi interventi normativi e/o impedimenti obiettivi.
Pertanto il Consiglio di Classe rinvierà la formulazione del giudizio finale a data subito successiva alle prove di verifica, per gli alunni che, in sede di scrutinio finale, presentino in una o più discipline valutazioni insufficienti, tali che si possa prevedere la possibilità di raggiungere, mediante i corsi di recupero o lo studio personale svolto autonomamente, gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro tale termine.
Pertanto, solo al termine del primo e del secondo quadrimestre si prevede:
1. la costituzione di corsi di recupero per Discipline/Aree disciplinari, con un massimo di quindici/diciotto alunni per corso, provenienti dalla stessa classe, da classi parallele per anno di corso, da classi con obiettivi minimi comuni (stabiliti in sede di programmazione di Dipartimento)
2. la possibilità di partecipazione di ogni alunno a max n° 2 corsi per quadrimestre
3. lo svolgimento di detti corsi in orario extracurricolare
4. l’utilizzazione dei docenti interni dichiaratisi disponibili ed, in subordine, di docenti esterni individuati dalle graduatorie per le supplenze e di soggetti esterni, con l’esclusione degli Enti “profit”.
CRITERI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
Ai sensi del DPR 122/09, è opportuno ricordare che il voto di comportamento
− se inferiore alla sufficienza comporta la non ammissione alla classe successiva o all’Esame di Stato
− nel triennio concorre alla determinazione della media dei voti ai fini della definizione del credito scolastico e dell'ammissione alla classe successiva ed all'esame di Stato
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Al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni dei Consigli di Classe, vengono individuati i seguenti criteri di massima.
Premesso che
− vi sono alcuni fattori negativi, che concorrono a non rendere possibile per l’alunno la proficua frequenza dell’anno scolastico successivo: il numero di discipline con profitto negativo, la loro rilevanza curricolare (disciplina orale/scritta/pratica, disciplina di indirizzo) e la gravità delle insufficienze; pertanto, in sede di Consiglio di Classe, ai fini dell’ammissione alla classe successiva, ogni Consiglio valuterà opportunamente le situazioni individuali di ciascun alunno, in rapporto al percorso formativo, alle possibilità di recupero e di proficua frequenza della classe successiva.
− la frequenza assidua e la partecipazione attiva alla vita della scuola sono elementi positivi che concorrono alla valutazione favorevole del profitto dell’alunno in sede di scrutinio finale. Pertanto, il numero delle assenze, un comportamento elusivo dei propri doveri (es.; frequenti ingressi in ritardo non giustificati, assenze atte ad evitare verifiche del profitto, rifiuto delle verifiche per giustifiche ed impreparazione), pur non essendo pregiudizialmente elementi di negativa valutazione del profitto stesso, in sede di scrutinio finale possono concorrere ad incidere negativamente sul giudizio complessivo;
il Collegio, ai sensi del DPR 122/09, ritiene che
− nei confronti degli alunni che presentino un'insufficienza non grave in una o più discipline, comunque non tale da determinare una carenza nella preparazione complessiva, il Consiglio di classe, prima dell'approvazione dei voti, sulla base dei parametri valutativi stabiliti in sede di programmazione dipartimentale ed individuale, procede ad una valutazione che tenga conto:
a) della possibilità dell'alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate nei tempi e con le modalità deliberate dagli Organi Collegiali competenti, per accertare il superamento delle carenze formative riscontrate;
b) della possibilità di seguire proficuamente il programma di studi nell’anno scolastico successivo. In particolare gli alunni saranno valutati, anche, sulla base delle attitudini ad organizzare il proprio studio in maniera autonoma, ma coerente con le linee di programmazione indicate dai docenti.
Ogni docente definisce la propria proposta di voto , in base ad un giudizio motivato desunto, per ciascuna delle discipline insegnate, da:
− un congruo numero di valutazioni conseguite dagli alunni nel terzo quadrimestre nelle prove scritte, orali, nelle prove pratiche e in altre forme di accertamento della preparazione, tenendo in negativo conto il rifiuto della verifica per impreparazione dichiarata ( i ) o per giustifiche di natura personale ( g ) .
− i dati riguardanti la partecipazione degli alunni ad attività di recupero (frequenza, profitto, esito delle verifiche) o a percorsi di eccellenza (frequenza, risultati, riconoscimenti)
− le valutazioni conseguite nel 1° e 2° quadrimestre
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− una valutazione complessiva dell’impegno, interesse e partecipazione dimostrati nell’intero percorso formativo annuale
Il profitto è ritenuto non gravemente insufficiente in una disciplina se:
− deriva da esiti non particolarmente ed insistentemente negativi
− l’alunno ha conseguito qualche risultato positivo, anche in seguito ad attività di recupero frequentate con assiduità di presenza e studio
− il docente ritiene possibile che un recupero, anche guidato, delle conoscenze e delle abilità non ancora raggiunte possa essere conseguito dall’alunno durante il periodo estivo con attività di studio individuale
Il profitto è ritenuto gravemente insufficiente in una disciplina se:
− è il risultato di valutazioni sistematicamente e prevalentemente insufficienti
− risultati altrettanto insufficienti sono stati riportati al termine delle attività di recupero
− l’alunno si è sottratto alle verifiche programmate con assenze ( a ), giustifiche ( g ), espressi rifiuti ( i
− attività specifiche promosse dalla scuola (visite guidate, convegni, concorsi, progetti) non hanno fatto registrare partecipazione e interesse dello studente
In tutti i casi è indispensabile che lo studente e la famiglia siano stati costantemente informati nel corso dell’a.s. della situazione e che tutti i dati concorrenti siano pienamente documentabili.
→ sono ammessi alla frequenza della classe successiva, con attribuzione del credito scolastico (al triennio), gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguano una valutazione non inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina ed un voto di comportamento non inferiore a 6/10
→ sono ammessi all’Esame di Stato, con attribuzione del credito scolastico, gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguano una valutazione non inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina ed un voto di comportamento non inferiore a 6/10
→ il Consiglio di Classe delibererà la sospensione del giudizio, qualora il quadro degli esiti, pur testimoniando un profitto non gravemente insufficiente, presenti, a seconda degli indirizzi di studio, situazioni tali da far ragionevolmente ritenere che l’alunno, per disponibilità, processo di recupero già avviato ed accertate capacità, possa colmare le lacune individuate e raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate, nel periodo giugno/luglio/agosto 2010 con studio personale svolto autonomamente.
Il Consiglio di Classe delibererà la sospensione del giudizio in presenza di valutazioni non gravemente insufficienti, o comunque non tali da determinare una carenza nella preparazione complessiva, tenendo conto del numero complessivo delle discipline curricolari (escluso l’Insegnamento della Religione Cattolica e le Attività alternative), in modo che, qualsiasi sia l’indirizzo di studi, il rapporto n° discipline curricolari / n° discipline con debito non superi il
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rapporto di 4 a 1.
Alla fine di Agosto gli alunni sono obbligatoriamente sottoposti a verifica. I dati risultanti dalla obbligatoria verifica conclusiva e da una valutazione complessiva dell’alunno costituiranno la base affinché il Consiglio di classe possa deliberare in senso positivo o negativo circa il giudizio di sospensione, dandone soddisfacente motivazione.
→ Non sono ammessi alla classe successiva o agli Esami conclusivi, quegli alunni per cui il Consiglio di Classe non ravvisi la possibilità che possano seguire proficuamente il programma di studi nell’anno scolastico successivo, in quanto si verifica una o più delle seguenti condizioni:
− non hanno conseguito almeno la sufficienza nella valutazione del comportamento
− non hanno raggiunto, a parere del Consiglio, del tutto o in parte determinante, gli obiettivi minimi programmati, e la valutazione del profitto è, pertanto, insufficiente (inferiore a 6/10) in un numero di discipline superiore al 25% del numero complessivo di discipline curricolari (escluso l’Insegnamento della Religione Cattolica e le Attività alternative), situazione tale da determinare una generalizzata carenza nella preparazione complessiva
− la partecipazione alle attività di recupero messe a disposizione dalla scuola (recupero in itinere, sportello didattico) non ha fatto registrare cambiamenti sostanziali della preparazione, poiché gli alunni non hanno partecipato oppure vi hanno partecipato in modo discontinuo per presenza, attenzione e studio, non conseguendo miglioramenti degni di nota, così come è possibile evincere dalle verifiche effettuate dai docenti.
− sussistono i seguenti ulteriori elementi di negativa valutazione a supporto delle deliberazioni del Consiglio di Classe:
∼ gli alunni non hanno messo in atto le strategie e l’impegno consigliati dai docenti per colmare le lacune segnalate
∼ gli alunni non hanno attitudine ad organizzare il loro studio in maniera autonoma e coerente con le linee di programmazione indicate dai docenti.
∼ gli alunni hanno mostrato un impegno discontinuo, saltuario oppure si sono mai impegnati
− a giugno, con giudizio motivato, il Consiglio di Classe non ritiene sussistere, nell’arco del periodo giugno/luglio/agosto, la possibilità di un recupero sostanziale delle lacune rilevate, quale presupposto indispensabile del successo formativo, anche ai fini di una proficua frequenza della classe successiva; (per le classi terminali) né il Consiglio ritiene sussistere la preparazione essenziale e necessaria per affrontare gli Esami conclusivi
− a fine agosto, il Consiglio di Classe rileva, in sede di verifica obbligatoria:
∼ la persistenza del profitto insufficiente nella/e disciplina/e già segnalate come insufficienti nello scrutinio di giugno e ritiene che ciò possa gravemente ostacolare la proficua frequenza dell’a.s. successivo e compromettere il successo formativo
∼ che l’alunno si è sottratto alle obbligatorie verifiche programmate
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CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CREDITO In ordine all’attribuzione del Credito scolastico, vista la normativa di riferimento: DPR 323 del
23/07/1998, modificato dal D.M.42 del 22 maggio 2007, Legge 1/07, D.M. 99/09, il Collegio ha deliberato di voler tenere in massimo conto l’assiduità della frequenza scolastica, che deve essere la condizione irrinunciabile per consentire l’incremento del punteggio calcolato sulla base della media dei voti ottenuti nello scrutinio finale; in subordine di considerare anche l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo ed alle attività complementari ed integrative e gli eventuali crediti formativi.
L‟attribuzione del credito in sede di scrutinio finale, nel triennio, terrà conto della seguente tabella ministeriale, in quanto, ai sensi del D.L. 16/12/2009, nell’anno scolastico corrente 2015/2016 la nuova ripartizione del credito scolastico indicata nella Tabella A riguarderà anche gli studenti dell’ultima classe:
TABELLA A
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)
CREDITO SCOLASTICO
Candidati interni
credito scolastico (punti)
media dei voti Terzo anno Quarto anno Quinto anno
M = 6 3 – 4 3 - 4 4 – 5
6 < M ≤ 7 4 - 5 4 - 5 5 – 6
7 < M ≤ 8 5 - 6 5 - 6 6 – 7
8 < M ≤ 9 6 – 7 6 - 7 7 – 8
9 < M ≤ 10 7 - 8 7 - 8 8 - 9 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno
scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo
del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente,
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alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5
In sede di scrutinio, nel triennio, in base alla media dei voti di profitto ottenuti, lo studente otterrà il credito minimo previsto nella relativa banda di oscillazione.
Tale punteggio, in assenza di mediocrità sanate in sede di scrutinio e di ammissioni in seguito a sospensioni di giudizio, sarà integrato a giugno dal Consiglio di Classe di:
un punto in considerazione del possesso del requisito di cui al punto 1), congiuntamente ad almeno un altro dei requisiti di cui ai punti 2), 3), 4);
1) Assiduità della frequenza scolastica
ai fini dell’assegnazione del punteggio per l’assiduità della frequenza, il numero delle assenze non potrà superare il 20% delle ore di lezione previste. Nel caso di superamento di tale percentuale lo studente avrà il punteggio minimo della fascia, indipendentemente dal possesso degli altri requisiti.
2) Interesse ed impegno nella partecipazione alle attività complementari ed integrative organizzate dalla scuola
3) Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo
4) Crediti formativi:
• Conseguimento certificazioni europee (ECDL, Certificazioni Linguistiche, etc.)
• Partecipazione ad iniziative culturali (convegni, seminari di studio, certamina, etc.) organizzati
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da istituzioni esterne alla scuola
• Corsi di lingua frequentati all’estero
• Conseguimento brevetti e/o pratica di attività sportive agonistiche
• Conseguimento diploma di Conservatorio musicale
• Attività di volontariato svolte, per almeno sei mesi, presso associazioni riconosciute
• Esperienze lavorative certificate
Per la valutazione dei crediti degli esami di idoneità e delle prove preliminari dei candidati esterni ci si rifà alle Tabelle B e C:
TABELLA B
(sostituisce latabella prevista dall'articolo 11, comma2 del D.P.R. 23 luglio1998, n. 323,così come modificatadal D.M. n. 42/2007)
CREDITO SCOLASTICO
Candidati esterni
Esami di idoneità
Media dei voti conseguiti agli esami di idoneità
Credito scolastico (Punti) M = 6 3
6 < M ≤ 7 4-5 7 < M ≤ 8 5-6 8 < M ≤ 9 6-7
9 < M ≤ 10 7-8
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a 2 anni di corso in un unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne l'ultimo anno il punteggio è attribuito nella misura ottenuta per il penultimo anno.
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TABELLA C
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)
CREDITO SCOLASTICO
Candidati esterni
Prove preliminari
Media dei voti delle prove preliminari
Credito scolastico (Punti) M = 6 3
6 < M ≤ 7
4-5 7 < M
≤ 8 5
-6 8 < M ≤ 9
6-7 9 < M ≤ 10 7-8
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 o per 3 in caso di prove preliminari relative, rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va espresso in numero intero.
CIRCOLARE N.94 - Valutazione periodica degli apprendimenti nei percorsi
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di istruzione secondariadi di grado. indicazioni operative per l’a.s. 2011/12.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per l’Istruzione
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica
Circolare n.94 Roma, 18 ottobre 2011 Prot. n. 6828 Oggetto: valutazione periodica degli apprendimenti nei percorsi di istruzione secondaria di II grado. Indicazioni operative per l’a.s. 2011/12. La presente circolare fornisce indicazioni alle istituzioni scolastiche di istruzione secondaria di II grado al fine di assicurare l’ordinato svolgimento delle operazioni relative alle valutazioni periodiche del corrente anno scolastico, nelle more dell’adozione delle modifiche e integrazioni al D.P.R. 122/2009, regolamento recante il coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni. Le indicazioni riguardano il primo biennio dei percorsi di istruzione superiore in considerazione del fatto che i nuovi ordinamenti stanno trovando applicazione ai primi due anni di corso di ciascun indirizzo di studio. Si tiene, ovviamente, conto delle esperienze realizzate dalle scuole nell’anno di avvio dei nuovi percorsi e delle indicazioni già fornite per l’anno scolastico 2010/11 con la nota n. 3320 del 9 novembre 2010. A tale riguardo è utile richiamare il quadro di riferimento proprio dei vecchi ordinamenti, tuttora applicabile alle classi terze, quarte e quinte di tutti gli indirizzi di studio. Esso richiede che, mentre in sede di scrutinio finale sia attribuito un unico voto a ciascuna disciplina o gruppo di discipline afferenti al medesimo insegnamento, negli scrutini intermedi la valutazione si esprima attraverso l’attribuzione di uno o più voti a seconda che l’insegnamento preveda una o più prove (scritte, orali, pratiche o grafiche). Per quanto riguarda i nuovi ordinamenti si ritiene che le regole sopra delineate siano compatibili con i piani di studio del primo biennio, in attesa che si pervenga, anche sulla scorta delle esperienze di attuazione dei nuovi Regolamenti, alle citate modifiche eintegrazioni del D.P.R. 122/2009. Pertanto con le tabelle allegate sono state individuate, in accordo con la Direzione generale per l’istruzione e formazione tecnica superiore, le tipologie di prove e le corrispondenti modalità di espressione del voto in sede di scrutini intermedi, relative a ciascun insegnamento dei primi due anni dei percorsi di istruzione secondaria di II grado.
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E’ evidente che la previsione di più voti è contemplata per le discipline nelle quali la produzione scritta, pratica o grafica sia irrinunciabile, anche alla luce delle Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento dei percorsi liceali e delle distinte Linee guida per gli istituti tecnici e per gli istituti professionali. Va, comunque, sottolineato che la valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente e che le istituzioni scolastiche potranno individuare e adottare, nella loro autonomia e nell’ambito delle prove previste per ciascun insegnamento (scritte, orali, pratiche e grafiche), modalità e forme di verifica che ritengano funzionali all’accertamento dei risultati di apprendimento, declinati in competenze, conoscenze e abilità, di cui ai Regolamenti di riordino e al D.M. 139/2007 relativo all’obbligo d’istruzione. Ciò significa che, anche nel caso di insegnamenti ad una prova, il voto potrà essere espressione di una sintesi valutativa frutto di diverse forme di verifica: scritte, strutturate e non strutturate, grafiche, multimediali, laboratoriali, orali, documentali, ecc. Infatti, come già indicato nella citata circolare del 9 novembre 2010, le verifiche possono prevedere, a solo titolo di esempio e in relazione alle tipologie individuate dalle istituzioni scolastiche, modalità scritte anche nel caso di insegnamento a sola prova orale. Appare opportuno aggiungere che, in ogni caso, un’ampia varietà di forme di verifica concorre a valorizzare pienamente i diversi stili di apprendimento, le potenzialità e le diverse attitudini degli studenti. Nel caso in cui le istituzioni scolastiche utilizzino le quote di autonomia previste dai regolamenti di riordino dei licei (art. 10, comma 1, lett. c) D.P.R. 89/10), dei tecnici (art. 5, comma 3, lett. a) D.P.R. 88/10) e dei professionali (art. 5, comma 3, lett. a) D.P.R. 87/10) per introdurre nuove discipline curricolari, le relative modalità di valutazione e di espressione del voto in sede di scrutinio intermedio sono demandate alle singole istituzioni scolastiche. Limitatamente ai licei, in caso di potenziamento degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti ai sensi dell’art. 10, comma 3, D.P.R. 89/10, il voto va espresso con le stesse modalità previste per l’insegnamento obbligatorio. Le istituzioni scolastiche avranno cura di esplicitare, nei rispettivi piani dell’offerta formativa, le tipologie delle verifiche adottate, al fine di rendere l’intero processo valutativo trasparente e coerente con gli specifici obiettivi di apprendimento. Saranno così valorizzate, anche in materia di valutazione, le attività progettuali e innovative realizzate dai licei in coerenza con le citate Indicazioni Nazionali, nonché le esperienze di organizzazione metodologico-didattica e di ricerca (didattica modulare e laboratoriale, personalizzazione dei percorsi, utilizzazione di metodologie e strumenti didattici innovativi, aree di progetto, ecc.) che gli istituti tecnici e professionali realizzano in attuazione delle Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento per il primo biennio.
Il Direttore Generale f.to Carmela Palumbo
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Tabella A – Licei (primo biennio) Insegnamenti Percorsi
Prove Scritta Orale Pratica Grafica
Disegno e storia dell’arte LS e LS: SA O G Lingua e letteratura italiana Tutti S O Lingua e cultura greca LC S O Lingua e cultura latina LC, LS, LSU S O Lingua latina LL S O Lingua e cultura straniera 1 Tutti S O Lingua e cultura straniera 2 LL e LSU: ES S O Lingua e cultura straniera 3 LL S O Storia e geografia Tutti O Matematica con Informatica Tutti tranne LS: SA S O Matematica LS: SA S O Fisica LS e LS: SA S O Scienze naturali Tutti tranne LS e LS:SA O Scienze naturali LS e LS: SA S O Storia dell’arte LA S O Storia dell’arte LMC O Discipline grafiche e pittoriche LA P G Discipline geometriche LA G Discipline plastiche e scultoree LA P Laboratorio artistico LA P G Scienze motorie e sportive Tutti O P Esecuzione e interpretazione LMC: M P Teoria, analisi e composizione LMC: M S O Storia della musica LMC: M S O Laboratorio di musica d’insieme LMC: M P Tecnologie musicali LMC: M P Tecniche della danza LMC: C P Laboratorio coreutico LMC: C O P Teoria e pratica musicale per la danza LMC: C O P Informatica LS: SA S O Scienze umane LSU e LSU: ES S O Diritto ed Economia politica LSU: ES S O Diritto ed economia LSU O Siglario: LA = Liceo artistico LA: AF = Liceo artistico, ind. Arti figurative LA: AA = Liceo artistico, ind. Architettura e Ambiente LA: AM = Liceo artistico, ind. Audiovisivo e Multimediale LA: D = Liceo artistico, ind. Design LA: G = Liceo artistico, ind. Grafico LA: S = Liceo artistico, ind. Scenografia LC = Liceo classico LL = Liceo linguistico LMC = Liceo musicale e coreutico LMC: M = Liceo musicale e coreutico, sez. Musicale LMC: C = Liceo musicale e coreutico, sez. Coreutica LS = Liceo scientifico LS: SA = Liceo scientifico, opz. Scienze applicate
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LSU = Liceo delle scienze umane LSU: ES = Liceo delle scienze umane, opz. Economico-sociale
Tabella B – Istituti Tecnici (primo biennio)
Insegnamenti Percorsi Prove
Scritta Orale Pratica Grafica Lingua e letteratura italiana Tutti S O Lingua inglese Tutti S O Storia Tutti O Matematica Tutti S O Diritto ed economia Tutti O Scienze integrate (Scienze della terra e Biologia) Tutti O Scienze integrate (Fisica) Tutti O P Scienze integrate (Chimica) Tutti O P Scienze motorie e sportive Tutti O P Geografia EC O Informatica EC S P Seconda lingua comunitaria EC S O Economia aziendale EC S O Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica TEC O G Tecnologie informatiche TEC S P Scienze e tecnologie applicate TEC O
Siglario:
EC = Settore economico (tutti gli indirizzi del settore economico) TEC = Settore tecnologico (tutti gli indirizzi del settore tecnologico)
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Tabella C – Istituti Professionali (primo biennio) Insegnamenti Percorsi
Prove Scritta Orale Pratica Grafica
Lingua e letteratura italiana Tutti S O Lingua inglese Tutti S O Storia Tutti O Matematica Tutti S O Diritto ed economia Tutti O Scienze integrate (Scienze della terra e Biologia) Tutti O Scienze integrate (Fisica) Tutti O P (IA) Scienze integrate (Chimica) Tutti O P (IA) Scienze motorie e sportive Tutti O P Seconda lingua straniera SSS
SEOA SC
S O
Tecnologie dell’informazione e della comunicazione SASR IA
S P
Ecologia e Pedologia SASR O Laboratori tecnologici esercitazioni SASR
IA P
Scienze umane e sociali SSS S O Elementi di storia dell’arte ed espressioni grafiche SSS O G Educazione musicale SSS O Metodologie operative SSS P Discipline sanitarie (Anatomia, Fisiopatologia oculare e Igiene)
SSS-ott O
Ottica, Ottica applicata SSS-ott O Esercitazioni di lenti oftalmiche SSS-ott P Anatomia, Fisiologia e Igiene SSS-odo O Rappresentazione e modellazione odontotecnica SSS-odo P G Esercitazioni di laboratorio di odontotecnica SSS-odo P Scienza degli alimenti SEOA O Laboratorio di servizi enogastronomici - settore cucina SEOA P
Laboratorio di servizi enogastronomici - settore sala e vendita
SEOA P
Laboratorio di servizi di accoglienza turistica SEOA P Informatica e laboratorio SC S P Tecniche professionali dei servizi commerciali SC S O P
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Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica IA O G Siglario:
Tutti = Tutti gli indirizzi del Settore Servizi e del Settore
Industria e Artigianato SASR = Settore servizi - Indirizzo Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale SSS = Settore servizi - Indirizzo Servizi Socio-sanitari SSS-ott = Settore servizi - Indirizzo Servizi Socio-sanitari - Articolazione Ottico SSS-odo = Settore servizi - Indirizzo Servizi Socio-sanitari - Articolazione Odontotecnico SEOA = Settore servizi - Indirizzo Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera (tutte le articolazioni)
SC = Settore servizi - Indirizzo Servizi Commerciali IA = Settore Industria e Artigianato
ATTIVITÀ DIDATTICHE FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE DELL’INSUCCESSO ED AL RECUPERO SCOLASTICO
L’istituto “Pitagora da sempre intende promuovere una scuola che sia sempre più rispondente alle esigenze culturali della platea scolastica, che faccia del recupero un momento di confronto di esperienze di metodologia didattica nella certezza che alleviare l’insuccesso significa diminuire la dispersione e arginare il fenomeno della devianza. Ogni anno, compatibilmente con la dispnibilità di risorse finanziarie, vengono organizzati sportelli
didattici in itinere e corsi di recupero.
ORGANI COLLEGIALI
Art. 4 Organi collegiali
L’Istituto si avvale, per la sua gestione democratica, degli Organi Collegiali previsti dal D.P.R. 416/74 e dal D.P.R. 249/98 e successive modifiche ed integrazioni
• Consiglio di Istituto; • Giunta esecutiva; • Collegio dei Docenti; • Consigli di classe; • Comitato per la Valutazione del Servizio dei Docenti • Organo di garanzia
26.1 Consiglio d’Istituto E’ costituito da 19 componenti: il dirigente scolastico; 8 rappresentanti del personale
docente, 2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, 4 dei genitori degli alunni, 4 degli alunni. E’ presieduto da uno dei membri, eletto tra i rappresentanti dei genitori degli alunni.
Il Consiglio d'Istituto
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- elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola;
- delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo ;
- adotta il regolamento interno dell'istituto;
- delibera in merito alla partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali.
- indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione dei singoli docenti alle classi;
- adotta il Piano dell'Offerta Formativa elaborato dal Collegio dei Docenti;
- esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo dell'istituto;
- stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici.
Componente Docenti
Andrea Buonajuto
Marco Calabrese
Michela D'Isanto
Carmela Formisano
Raffaele Rivelli
Filippo Santorelli
Paola Saviola
Giuseppe Veneziano
Componente ATA
Giovanni Fasulo
Ciretta Romano
Componente genitori
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Dario Bruno
Salvatore Massone (presidente del Consiglio di Istituto)
Vincenzo Mirabella
Giuseppina Napolano
Componente alunni
Leo Bastieri
Marcella Gaudino
Bartolomeo Mulonia
Giovanni Pisano
26.2 Giunta esecutiva E’ eletta in seno al Consiglio di Istituto; di diritto ne fanno parte il Dirigente scolastico, che la presiede, e il Direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA) che ha anche funzioni di segretario della giunta stessa. E’ composta da un docente, un amministrativo o tecnico o ausiliario, da un genitore e da uno studente. La Giunta esecutiva prepara i lavori del consiglio di istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del Consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle relative delibere. Membri Dirigente Scolastico: dott. Antonio Vitagliano Direttore dei Servizi Amministrativi: dott. Monica Molea Componente docente: Giuseppe Veneziano Componente ATA : Ciretta Romano Componente genitori: Giuseppina Napolano Componente Studenti: Leo Bastieri Collegio dei docenti
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Il Collegio dei docenti è costituito da tutti i docenti di ruolo e non di ruolo in servizio presso l’istituzione Scolastica ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Delibera su: - Piano delle riunioni: pianificazione dell'orario degli incontri, collegi, consigli di classe, incontri con le famiglie; - Divisione dell'anno scolastico (trimestri o quadrimestri); - Regolamento del Collegio: orari, votazioni, articolazioni; - Struttura dell'organigramma; - Piano di formazione: criteri di partecipazione individuale dei docenti ai corsi di aggiornamento, progetti di aggiornamento dell'istituto; - Approvazione di progetti speciali; - Programmazione annuale delle attività educative e didattiche (curricolari ed extracurricolari) dell'istituto, che deve essere coerente con il POF. 26.3 Dipartimenti disciplinari Il Collegio dell’Istituto “Pitagora” è articolato in Dipartimenti, con le seguenti competenze: a) su delega del Collegio effettuano la progettazione didattica, b) elaborano i criteri comuni di valutazione del profitto e del comportamento degli alunni, c) individuano gli obiettivi generali, d) definiscono gli obiettivi minimi, i contenuti minimi, i metodi e gli strumenti degli interventi di recupero, e) procedono all’analisi dei libri di testo ai fini dell’adozione, f) promuovono progetti ed iniziative Al coordinatore di Dipartimento compete: coordinare il dipartimento, riferire al D.S. e al Collegio Docenti collaborare con tutti i docenti Funzioni Strumentali, in particolare con la F.S. per il P.O.F.).
Classi di Concorso
Discipline Docente coordinatore di dipartimento
A052-A051 A025 A061 AD02
Materie letterarie-Latino-Greco Disegno e Storia dell’Arte Storia dell’Arte Sostegno area umanistica
M.L. Vanorio
A346 (tutti gli indirizzi) AD02
Inglese Sostegno area umanistica C. Formisano
A036-A037 A019 (tutti gli indirizzi) IRC (tutti gli indirizzi)AD02
Pedagogia, Psicologia, Sociologia, Filosofia e Storia Diritto IRC, Sostegno area umanistica
A. Buonajuto
A047 - C310 A038 - C290 A049 AD01
Matematica e laboratorio Ficica e laboratorio Matematica e Fisica Sostegno area scientifica
P. Illiano
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A060 A013-C24 AD01
Scienze Chimica e laboratorio Sostegno area scientifica
P. Cannada B.
A050 AD02
Materie letterarie Sostegno area umanistica
A. Bacchiani
A042 AD01
Informatica e Sistemi Sostegno area scientifica A. Quintale
A034-C260 A035- C270 A020-C320 A071 AD03
Elettronica e laboratorio Elettrotecnica e laboratorio Tecnologia meccanica e laboratorio Tecnologia e Disegno Sostegno area tecnica
A. De Simone
A029 AD04
Educazione Fisica Sostegno area psico-motoria R. Massaro
26.4 Consigli di classe Il Consiglio di classe, costituito dai Docenti di ogni singola classe, da due rappresentanti eletti dagli studenti e da due rappresentanti eletti dai genitori, è convocato dal Dirigente Scolastico e, su richiesta scritta e motivata, dalla maggioranza dei suoi membri. Alle riunioni del Consiglio partecipano, a pieno titolo, i Docenti delle attività alternative e i Docenti di sostegno. Il Consiglio di classe nella componente allargata comprende i rappresentanti degli alunni e dei genitori. E’ presieduto dal Dirigente Scolastico o su delega di quest’ultimo dal Coordinatore di classe. I Consigli di classe hanno il compito di: • coordinare la programmazione didattica per il proficuo svolgimento della progettazione modulare e il miglior rendimento scolastico; • valutare con periodicità l’andamento didattico e disciplinare della classe; • verificare periodicamente l’efficacia dei risultati ottenuti per assumere iniziative riguardo al recupero e al sostegno; • promuovere la partecipazione dei genitori e degli studenti alla vita della comunità scolastica con i mezzi più idonei. I Consigli di classe si riuniscono in orario non coincidente con l’orario delle lezioni e durano in carica un anno. Il Coordinatore di Classe dovrà: − presiedere i Consigli di classe su delega del Dirigente Scolastico e designare un segretario verbalizzatore; − verbalizzare, quando non presiede; − compilare i prospetti mensili delle assenze e dei ritardi degli alunni, segnalando, sul registro di classe, la necessità che l’alunno entri in classe previo accompagnamento del genitore dopo il terzo ritardo consecutivo; − rilevare i casi di allievi in posizione critica riguardo a: evasione, dispersione, ritardi, infrazioni disciplinari e profitto scadente in più discipline. Inviare avvisi alla famiglia dell’allievo e comunicazione ai Servizi Sociali − curare la tenuta del registro di classe ed informare tempestivamente i collaboratori del D.S. in caso di anomalie; − curare la raccolta delle autorizzazioni per partecipazioni ad attività parascolastiche e/o
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extrascolastiche; − raccogliere in tempo utile e revisionare il materiale necessario per procedere agli scrutini quadrimestrali e finali e consegnare, al termine dell’anno scolastico, una relazione sulle attività svolte COORDINATORI DI CLASSE 2015-2016
CLASSE DOCENTE COORDINATORE
LIC
EO C
LASS
ICO
1 CL VIOLANTE
2 CL ANGIULLI
3 CL ROMEO
4 CL PELOSI
5 CL SPINELLI
LIC
EO S
CIE
NTI
FIC
O 1LS A DI DOMENICO I.
2LS A PIGNATELLI
3LS A PIGNATELLI
4LS A BOSSO
5LS A AMIDEO
1LS C ILLIANO G.
2 LS C BASSO
LIC
EO S
CIE
NZE
A
PPLI
CA
TE 1LSA B
2LSA B ILLIANO P.
3LSA B ROMEO
4 LSA B BUONAJUTO
5 LSA B FINICELLI
LIC
EO
SC
IEN
ZE U
MA
NE
1SU A TASCHINI
2SU A DI GIOIA
3SU A RICCIUTI
4SU A OGGIONI
5SU A AULITTO
1SU B D'ISANTO
2SU B COSTANTINO
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3SU B NIGRIELLO
4SU B DI GIROLAMO
5SU B VARONE
1SU C MAZZELLA
2SU C CASORIA
CLASSE DOCENTE COORDINATORE
ITI
1 ITI A FORMISANO
2 ITI A PIETROPAOLO
3 ITI A DEL GROSSO
4 ITI A QUINTALE
5 ITI A CARINCI
ITI
1 ITI B SCHIANO DI COLA
2 ITI B IACONO
3 ITI B CITARELLA
4 ITI B COSTIGLIOLA
5 ITI B SCHIANO LO MORIELLO
ITI
1ITI C PICASCIA
2 ITI C MOIO
3 ITI C
1 ITI D FAIELLA
2 ITI D DE SIMONE
IPIA
1 MA A BACCHIANI
2 MA A BIZZARRO
3 MA A PASQUALI
4 MA A VENEZIANO
5 MA A DE VIVO
IPIA
2 MA B RIVELLI
3 MA B CALABRESE
4 MA B COPPOLA
5 MA B RIVELLI
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INCONTRI POMERIDIANI CON LE FAMIGLIE
Sono previsti i seguenti incontri pomeridiani con i genitori MESE DI NOVEMBRE 2015 18 novembre: Licei ore 16.00-17.30:classi I e II ore 17.30-19.00: classi III, IV e V 19 novembre: ITI e IPIA ore 16.00-17.30:classi I e II ore 17.30-19.00: classi III, IV e V MESE DI FEBBRAIO 2016 18 febbraio: ITI e IPIA ore 16.00-18.00:classi I e II ore 18.00-20.00: classi III, IV e V 19 febbraio: Licei ore 16.00-18.00:classi I e II ore 18.00-20.00: classi III, IV e V MESE DI APRILE 2016 16 aprile: Licei ore 16.00-18.00:classi I e II ore 18.00-20.00: classi III, IV e V 17 aprile: ITI e IPIA ore 16.00-18.00:classi I e II ore 18.00-20.00: classi III, IV e V COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI Le funzioni del Comitato, già definite dall'art. 11 del D. Lgs. 297/94, sono state notevolmente modificate dall'entrata in vigore della legge 107/2015, in particolare dal comma 129 art. 1. Tale comma precisa che il nuovo Comitato resterà in carica per tre anni scolastici e sarà presieduto dal Dirigente Scolastico; nessun emolumento è previsto per i suoi membri. Esso sarà formato da tre docenti in servizio presso l'istituzione scolastica, di cui due scelti dal Collegio dei Docenti e uno scelto dal Consiglio di Istituto; un rappresentante degli studenti ed un rappresentante dei genitori, entrambi scelti dal Consiglio di Istituto; un componente esterno individuato dall’Ufficio Scolastico Regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici. Secondo la legge 107/2015, compiti del comitato sono: - Individuare i criteri per la valorizzazione dei docenti; il comma 130 dell'unico articolo della legge stabilisce che al termine del triennio 2016/2018 sarà cura degli Uffici Scolastici Regionali inviare al Ministero una relazione sui criteri adottati dalle istituzioni scolastiche per il riconoscimento del merito dei docenti e che, sulla base delle relazioni ricevute,un apposito Comitato tecnico- scientifico (nominato dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca) predisporrà le linee guida per la valutazione del merito dei docenti a livello nazionale. - Esprimere il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo. Per lo svolgimento di tale compito l’organo è composto dal dirigente scolastico, che lo presiede e dai docenti che fanno parte del Comitato, e si integra con la partecipazione del docente cui sono affidate le funzioni di tutor, il quale dovrà presentare un’istruttoria; - Valutare il servizio del docente su richiesta dell’interessato, previa relazione del Dirigente Scolastico, ed esercitare le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all’art.501 del D.Lgs. 297/94 (Riabilitazione).
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Le principali innovazioni introdotte dalla legge 107/2015 sono dunque: - L'eleminazione membri supplenti salvo nel caso di valutazione del servizio di un docente membro del comitato, che viene sostituito da Consiglio di istituto; - L'eleminazione della figura del segretario, il che comporta che i lavori dell’organo non saranno soggetti a verbalizzazione, come accade al contrario negli altri organi a livello di circolo o di istituto. - I membri del Comitato non sono più eletti come in passato, ma ‘scelti’ rispettivamente dal Collegio dei docenti e dal Consiglio di istituto, senza esplicito riferimento a procedure di voto. COMITATO ELETTO NEL COLLEGIO PER L’ANNO SCOLASTICO 2015/2016 Presidente: Dirigente Scolastico prof. Antonio Vitagliano Docenti: scelti dal Collegio dei Docenti: prof. Giovanni Casertano; prof. Antonio De Simone nominata dal Consiglio di Istituto: prof. Iole Ricciuti Genitore: Dario Bruno Alunno: Leo Bastieri ORGANO DI GARANZIA L’organo di garanzia per le impugnazioni delle sanzioni disciplinari è presieduto dal Dirigente Scolastico. E’ costituito da : • n. 1 Docente designato dal Consiglio d’Istituto; • n. 1 Genitore eletto; • n. 1 Alunno eletto.
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO La Scuola è una comunità di persone che, con diverse funzioni e pari dignità, operano per garantire a ogni studente il diritto allo studio, affinché acquisisca le conoscenze, le capacità e le competenze che gli consentano una piena e consapevole partecipazione alla vita civile, professionale, politica, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e con i principi generali dell’ordinamento italiano.
Il Regolamento ha lo scopo di mettere in pratica, nelle specifiche condizioni ambientali del nostro Istituto, le norme previste per una corretta gestione collegiale della Scuola; è conforme ai principi e alle norme dello "Statuto delle Studentesse e degli Studenti" (D.P.R. 24 giugno 1998 n. 249, modificato ed integrato dal DPR 235/07), del Regolamento dell'Autonomia delle Istituzioni scolastiche (D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275), del D.P.R. 10 ottobre 1996, n. 567, e sue modifiche ed integrazioni; è coerente e funzionale al Piano dell'Offerta Formativa adottato dall'Istituto.
Il regolamento è consultabile al seguente link:
http://www.istitutostatalepitagora.it/public/files/2012/pof/regolamento_isituto.pdf
PROGETTI DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
32.1 CLASSE AMICA FAI Coordinatore del Progetto “ Classe amica FAI”: Prof. ssa Claudia Spinelli
Il progetto si pone l’obiettivo di consolidare e approfondire le conoscenze relative al patrimonio artistico e ambientale del territorio, consolidare e approfondire la storia greco-romana, la storia della letteratura latina e/o greca, la storia dell’arte con riferimento al monumento che viene affidato alla classe degli apprendisti ciceroni, consolidare le capacità espressive in italiano e in inglese. Finalità principale del progetto è educare e sensibilizzare i giovani alla conoscenza, al rispetto, alla valorizzazione dell’arte e della natura del nostro Paese.
Gli alunni, dopo incontri a scuola con I formatori del FAI e sopralluoghi guidati sui siti prescelti, svolgono il ruolo di “apprendisti Ciceroni”, facendo da guida ai visitatori nei siti e nei monumenti presenti sul territorio nel corso delle Giornate del Patrimonio organizzate dal FAI; sono previste anche visite in lingua straniera.
32.2 PROFILI FILOSOFICI…NOI CON L’IISF Referente: prof. Livia Saddi
Il progetto intende promuovere un insegnamento-apprendimento della filosofia incentrato sull’ascolto attivo, sul confronto e il dibattito. Si vuole cioè stimolare i ragazzi del V anno a
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discutere di filosofia al di fuori dell’orizzonte curricolare scolastico, proponendogli lezioni di profilo universitario, impegnandoli ad una riflessione personale e a una partecipazione diretta, in dibattiti aperti a alunni di altri licei, tra l’altro in una cornice storica straordinaria, quella del Palazzo Serra di Cassano, sede di convegni, seminari, scambi culturali di livello internazionale. L’occasione ci viene offerta dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli e dal suo Segretario Generale, prof.re Antonio Gargano, che da anni si fa promotore di iniziative rivolte agli studenti del Liceo, come cicli di seminari e lezioni pensati in vista della preparazione agli Esami di Stato.
Con la partecipazione agli stessi i ragazzi saranno tenuti ad approfondire autori e tematiche della filosofia di Otto e Novecento, dovranno misurarsi con posizioni e interpretazioni aperte, farsi portavoce loro stessi di istanze e problematizzazioni da sottoporre a docenti e uditorio, dando un contributo fattivo al dibattito che conclude ogni lezione.
Gli incontri si svolgeranno in orario extracurricolare (si prevedono 7-8 appuntamenti nell’arco dell’anno) presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici a Palazzo Serra di Cassano a Napoli, che i ragazzi raggiungeranno con mezzi propri. Al temine delle lezioni tenute dal prof.re Antonio Gargano, Segretario Generale dell’IISF e docente al Suor Orsola Benincasa, i ragazzi che già potranno confrontarsi nel dibattito e diventare protagonisti e non solo passivi fruitori di nozioni (il dibattito non è aperto ai docenti), potranno scegliere di approfondire i nodi problematici emersi dal dibattito che più li hanno interessati e fornirne ognuno una diversa presentazione, che sarà valutata in merito alla comprensione filosofica dell’argomento, alla chiarezza espositiva, alla coerenza argomentativa, alla originalità concettuale.
I lavori più chiari ed efficaci saranno pubblicati sul sito della scuola o su un blog appositamente creato.
Per la partecipazione al ciclo delle lezioni sarà attribuito un credito formativo.
32.3 32.4 CORSO PER CONSEGUIMENTO DELLA CERTIFICAZIONE EIPASS Il corso di 50 ore, tenuto in collaborazione col Polo ICT - information and communication technology è rivolto a 16 alunni frequentanti le classi quarte degli Istituti (componenti del Polo) “Sannino”, “Medi”, “Pitagora” e “Cavalcanti”.
L'intervento è finalizzato all'acquisizione delle competenze di base nell'ambito delle ICT. L'acquisizione della competenza digitale è una delle competenze chiave per l'apprendimento permanente individuate nella Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l'inclusione sociale e l'occupazione.
L’alfabetizzazione informatica non è un obiettivo ma un metodo: la tecnologia, infatti, evolve e crea forme sempre nuove di divario (pensiamo al web 2.0 o all’uso dei device mobili).
L’alfabetizzazione informatica è il presupposto per la creazione di una reale cultura digitale che
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permetta a tutti di conoscere gli strumenti disponibili e comunemente utilizzati, le potenzialità di internet e i rischi connessi per la propria identità e la sicurezza; e che faccia comprendere il valore della rete come luogo di possibilità, opportunità di sviluppo personale e professionale. In questo senso, cultura digitale vuol dire conoscenza delle condizioni di utilizzo degli strumenti web 2.0, per utilizzarne tutte le potenzialità e prevenendone i possibili rischi o danni.
Il corso ha come obbiettivo il rilascio della certificazione EIPASS attestante il livello essenziale di competenze informatiche e web del suo titolare, aggiornate alle funzionalità introdotte dal web 2.0 (il progetto di certificazione EIPASS è un programma riconosciuto dal Ministero della Pubblica Istruzione).
32.5 REALIZZO IL MIO BENESSRE: SPORTELLO DI ASCOLTO
Referente: prof. Michela D'Isanto
Lo Sportello di Ascolto nasce da una precisa consapevolezza maturata nel tempo: le situazioni di “malessere” a scuola non vanno solo percepite ma “agite” e affrontate, possibilmente con l’aiuto di un esperto con strategie mirate.
Tale servizio, il cui fine prioritario è la tutela del benessere e in particolare della salute degli studenti, nasce per dare loro un ulteriore spazio e opportunità di dialogo e per consentire un clima di sempre maggior equilibrio con se stessi e con la vita scolastica.
Due psicologhe ed una assistente sociale qualificate incontreranno gli studenti che avranno manifestato diverse forme di malessere psicologico o di difficoltà di interazione nelle dinamiche scolastiche; le operatrici saranno a disposizione due volte a settimana per tre ore, dalle 9.00 alle 12.00. Anche se la priorità del progetto è il benessere psicologico e sociale degli alunni, lo sportello è aperto anche a docenti, genitori e personale della scuola. Si potranno prevedere anche degli interventi mirati di gestione delle dinamiche di gruppo laddove in alcune classi si manifestino conflittualità o altre forme di malessere.
La prenotazione per lo sportello sarà possibile nel modo seguente:
- In modo del tutto autonomo e personale, utilizzando una cassetta della posta sita nell’androne della scuola in cui inserire un foglietto recante il proprio nome, cognome, classe e nome della psicologa che si desidera incontrare .
- Contattando personalmente le psicologhe al termine delle sedute e cioè dalle ore 12.30 in poi.
- Contattando la referente del progetto Prof. D’Isanto Michela.
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32.6 COMUNICARE CON LA MUSICA Referente: prof. F. Santorelli
Il progetto è destinato ad alunni diversamente abili, borderline e/o affetti da sindrome autistica. I ragazzi saranno guidati da un musicoterapista all'ascolto e alla produzione della musica. Le attività avranno una durata di 32 ore e saranno concentrate tra gennaio e marzo. Gli incontri si svolgeranno in orario curriculare, avranno cadenza settimanale e dureranno ognuno quattro ore.
32.7 CONTINUITÀ VERTICALE CON SS.MM.: ORIENTARE ALUNNI E GENITORI
Referenti: F.S. Area 3 prof. Mirella del Grosso; docenti della Commissione Orientamento
La Commissione opera a scuola e in sopralluoghi in orario curriculare ed extracurriciulare nelle scuole secondarie di primo grado presenti sul territorio, con le seguenti finalità:
- Rendere visibile sul territorio l'I.S.S PITAGORA ed illustrare il Piano dell'Offerta Formativa;
- Registrare i bisogni formativi ed educativi dell'utenza scolastica
- Promuovere l'esigenza di una corresponsabilità formativa tra scuola e famiglia;
- Permettere, attraverso l'organizzazione di Open Day dell'Istituto, la conoscenza diretta della scuola e dei docenti;
- Supportare gli alunni nella delicata scelta del loro percorso formativo, indicazndo le caratteristiche specifiche dei vari indirizzi di studi attivi nella scuola.
32.8 SPERIMENTIAMOCI ...ANCORA
Referente: prof. M. Del Grosso
Nel corso degli Open Day del “Pitagora” gli alunni delle classi terze delle scuole primarie di primo grado hanno la possibilità di seguire lezioni laboratoriali sulle materie di indirizzo dei vari percorsi di studio attivi nel nostro Istituto, in modo da effettuare una scelta quanto più possibile meditata e consapevole del loro futuro percorso scolastico e sperimentare in modo diretto le metodologie didattiche adottate dai nostri docenti:
• Informatica
• Greco
• Latino
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• Fisica
• Chimica
• Biologia
• Elettronica
• Psicologia
32.9 LA PAGINA CHE NON C’ERA
Referente: prof. Maria Laura Vanorio
Il concorso, aperto a tutte scuole del territorio nazionale, nasce con l’intento di proporre agli alunni della scuola superiore nuovi esercizi che riescano ad avvicinarli al mondo della lettura e della scrittura à contrainte, per abituarli da un lato a una scrittura regolamentata da consegne precise (simile a quella delle prove previste per l’Esame di Stato) e stimolare dall’altro la creatività degli studenti. L’esperimento è inoltre finalizzato ad avere una ricaduta pratica sulla didattica dell’italiano; sarà, infatti, accompagnato da una riflessione teorica e da un dibattito sulle diverse possibilità di educazione linguistica allo scopo di elaborare nuove metodologie di insegnamento.
Il concorso prevede che gli studenti leggano i romanzi di autori contemporanei, scelgano il “libro preferito” e aggiungano una pagina al testo in un punto qualsiasi, imitando lo stile dello scrittore.
Fondamento metodologico di questo tipo di consegna è la convinzione che gli studenti siano in grado di elaborare efficaci tecniche di scrittura a partire dall’esperienza empirica della lettura, piuttosto che applicando regole desunte da uno studio teorico e manualistico.
Nel corso dello svolgimento del progetto I ragazzi incontrano gli autori dei libri letti, e dialogano con loro; poi devono aggiungere un apgina in più in un punto qualsisi del testo, imitandone lo stile e ripsettandone la coerenza narrativa. Le cinque pagine migliori per ciascun libro, selezionate d auna giuria di docenti di materie letterarie, sono inviate ai rispettivi autori, che scelgono la pagina vincitrice. In palio ci sono libri, stage, ingressi a cinema e teatro etc.
32.10 PREPARAZIONE CAMBRIDGE A2 Referenti: prof. C. Formisano, V. Paumgardhen, R. Procope
L'Istituto "Pitagora" è sede riconosciuta per lo svolgimento degli esami Cambridge. Gli alunni saranno divisi in gruppi di massimo 25 unità, ed ogni gruppo svolgerà 50 ore extracurriculari di attività didattica al fine di conseguire la certificazione di lingua inglese di livello A2. Gli incontri avranno cadenza settimanale e una durata di tre ore ciascuno. Si proporrà l'esplorazione dei siti web del Cambridge Institut preposti alla preparazione alle certificazioni con risorse e materiali online. Verranno svolte esercitazioni e simulazioni d'esame sulla base delle prove ufficiali degli scorsi anni, tratte dal testo del Cambridge Key 6.
BIOLOGIA MOLECOLARE E CELLULARE
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Referente: prof. I. Romeo
Gli alunni saranno divisi in gruppi di 10; ogni gruppo svolgerà 12 ore di attività nel laboratorio di Scienze dell'Istituto. Il monte ore sarà ripartito in sei moduli, nel corso dei quali si tratteranno i seguenti argomenti: metodologie, rischi e caratteristiche dell’attività di laboratorio; la chimica; la cellula; cellule in mitosi; osservazione della cellula della mucosa boccale ed estrazione del DNA; elettroforesi del DNA.
32.11 MOVIES AT SCHOOL Referente: prof. P. Amideo
I film, in lingua inglese, saranno proiettati con cadenza settimanale lungo l'arco dell'anno scolastico. Si prevedono due programmazioni differenziate, rispettivamente per il primo biennio e gli ultimi tre anni. All’inizio di ogni incontro verrà distribuita una scheda didattica informativa. Si stimolerà il dibattito attraverso tecniche come il brain storming o riflessioni indotte in modo da porre l’alunno al centro di un ambiente di apprendimento non formale e rilassato, condizione che favorisce la comunicazione e valorizza la produzione linguistica.
32.12 NAVIGARE SULLE ONDE ELETTROMAGNETICHE Referenti: prof. R. Rivelli, prof. G. Liguori
Il progetto è una simulazione di attività di alternanza scuola-lavoro e ha lo scopo di offrire nel corso del processo di insegnamento/apprendimento nuove opportunità formative. In relazione alle molteplici difficoltà manifestate da alcuni alunni nell’applicare nella pratica le conoscenza teoriche apprese sui banchi, si dà la possibilità di testare sul campo i moderni impianti di trasmissione e ricezione elettromagnetica con la guida di un esperto esterno. Saranno mostrate durante il corso strumenti di telecomunicazione di ultima generazione, non presenti nei laboratori dell’Istituto. Inoltre si realizzeranno impianti Antenna Satellitari e digitale terrestri realmente funzionanti.
32.13 UN COMPUTER PER LA SCUOLA Referenti: prof. G. Liguori, prof. E. Ursomanno
Le attività, rivolte ad allievi diversamente abili, prevedono dei tutor scelti fra i ragazzi con maggiore esperienza. Le lezioni saranno interattive, con utilizzo di videoproiettore e/o LIM. Le esercitazioni laboratoriali, svolte per gruppi, consisteranno nell’assemblaggio ed installazione di software. Lo svolgimento del corso sarà preceduto dalla proiezione del film La forza di un sogno, sulla vita di Adriano Olivetti. Al termine del progetto i ragazzi assembleranno 4 computer funzionanti e completi degli accessori necessari al loro funzionamento. Si valuteranno l’efficacia dei ragazzi tutor e le abilità acquisite dal gruppo.
32.14 PROGETTO QUALITA' Referenti: prof. R. Bizzarro; prof. I. Romeo
Il progetto mira a potenziare le attitudini alla collaborazione sinergica, pur nella specificità dei ruoli, tra professionalità e ambiti operativi diversi per promuovere il miglioramento del processo di apprendimento/insegnamento; a definire e realizzare modelli e strumenti di comunicazione inerenti
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gli ambiti della ricerca, atti a perseguire il miglioramento del processo di apprendimento/insegnamento; a realizzare una rete di esperienze di cooperazione tra scuole per favorire il confronto e la condivisione delle buone pratiche.
32.15 IMPRESA PITAGORA Referenti: prof. I. Oggioni, prof. A. Schiano lo Moriello
Date le difficoltà manifestate da alcuni alunni nell’affrontare l’impegno scolastico e la partecipazione alle lezioni, i docenti di sostegno hanno previsto la possibilità di diminuire il carico di lavoro in classe alternando le ore di didattica con ore di attività “funzionale” nell’ambito dell’Istituto. Agli alunni verranno affidati semplici compiti che permettano loro di sentirsi sentirsi “funzionali” alla vita scolastica, di frequentare la scuola con maggiore interesse e di avvicinarsi al mondo del lavoro. Il tirocinio attivo prevederà alcune attività programmate da svolgere: front office; utilizzo di strumentazione da lavoro come stampante, fotocopiatrice, fax; consegna di fotocopie, distribuzione di circolari ai piani. Le attività avranno luogo due volte a settimana, dalle 10.00 alle 12.00 nel corso dell’anno scolastico. Gli alunni individuati impareranno ad osservare la postazione di lavoro, gli utenti e il personale, ad orientarsi nelle varie attività, per poi passare all’esecuzione dei compiti assegnati.
32.16 CINEFORUM
Referente: prof. N. De Vivo
Le proiezioni - al cinema "Sofia" di Pozzuoli - verranno introdotte da un intervento dell’insegnante che spiegherà sinteticamente ai ragazzi le finalità del progetto, i temi trattati dal film in visione e le motivazioni della scelta. Alla fine del progetto ci sarà un incontro-dibattito per testare l’interesse e la comprensione delle attività da parte degli alunni.
I ragazzi del primo biennio vedranno i seguenti film: La famiglia Bélier, Il ragazzo invisibile, Inside out, Non sposate le mie figlie.
Per gli alunni del secondo biennio e dell'ultimo anno sono stati invece selezionati: Inside out, The imitation game, La teoria del tutto, Meraviglioso Boccaccio.
I POLI FORMATIVI La Regione Campania, con il Programma triennale 2013-2015 per la strutturazione di un sistema educativo innovativo e integrato con quello economico e produttivo, ha decretato la costituzione dei Poli tecnico-professionali negli ambiti indicati nell’Allegato B della Delibera DGR n. 83 del 14.03.2013, riguardanti le seguenti macrotipologie di azioni:
• Adeguamento dei laboratori degli istituti tecnici e professionali e altri interventi della riforma dell’istruzione tecnica e professionale;
• Poli tecnico professionali di filiera
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• Istituti Tecnici Superiori (ITS)
• Modelli innovativi di alternanza scuola, formazione e lavoro
Per il perseguimento dei predetti interventi è prevista la partecipazione delle forze sociali nell'ambito di un tavolo di partenariato rafforzato.
L'obiettivo dei Poli Formativi è potenziare l'istruzione tecnica e professionale di qualità, creare sinergia tra i percorsi tra scuole, istituti di formazione ed imprese; favorire la continuità formativa combattendo la dispersione; promuovere azioni trasversali tra i soggetti; favorire la formazione in alternanza scuola-lavoro e quella continua; attivare azioni di orientamento ed attività di formazione rivolta anche al personale docente e ai formatori impegnati nelle attività dei Poli.La Campania è stata la prima regione italiana ad adottare i poli formativi. Il progetto mette in contatto mondo della scuola, lavoro e impresa ed è finanziato dal Piano di Azione per la Coesione con uno stanziamento di 50 milioni di euro. Sono circa 1500 i soggetti che vi hanno aderito, 1248 istituti tecnici e professionali, circa duemila soggetti tra aziende, istituzioni e associazioni di imprese e 125 enti di formazioneaccreditati.
Un’occasione importante per i giovani studenti campani che attraverso la pratica avranno l'opportunità di affinare le loro competenze. In Campania attualmente i poli formativi sono 96, divisi tra i settori agroalimentare, manifattura e artigianato, meccanica, impianti e costruzioni, cultura, informazione e tecnologie informatiche, turismo e sport, servizi commerciali, trasporti e logistica, servizi alla persona. In cima alla lista c'è Napoli (56), seguita da Caserta (15), Salerno (10), Benevento (9), Avellino (6).
Il nostro Istituto ha aderito a tre poli, rispettivamente nei comparti:
ICT(Information and Communication Technology) - filiera: Mediatico-Audiovisivo Efficienza energetica - filiera: Costruzioni e abitare Teatraele e Musicale - filiera: Agribusiness - turismo beni culturali Il primo polo della Filiera produttiva ICT Mediatico/audiovisivo vede come capofila l'I.I.S “SANNINO-PETRICCIONE” di Napoli, e vi partecipano come scuole, oltre all'I.S.S. “Pitagora”, l’ITI “E. MEDI” di S. Giorgio a Cremano (NA), i centri di formazione CONSORZIO FOCOM, PROTOM GROUP spa, CENTRI LINGUISTICI CONSORZIATI S.c.p.A. Inlingua Italia e le imprese CITELGROUP SRL e PRISMA CONSULTING SRL. Sono coinvolti nel progetto gli studenti dell’ITI. E’ Referente del Polo per il nostro Istituto la prof. G. Arnone.
Il secondo polo della Filiera produttiva Costruzioni e abitare vede come capofila l'ITT “MARIE CURIE” di Napoli, e vi partecipano come scuole, oltre all'I.S.S. “Pitagora”, l'ITCG “ARCHIMEDE” di Napoli, l'ITT “ETTORE MAJORANA” di Somma Vesuviana (Na); ne fanno inoltre parte i centri di formazione SELFORM s.r.l. di Aversa (Ce) e S.E.F. s.r.l. di Napoli, le imprese R&DITT s.r.l. di
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Nocera Inferiore (Sa), GPOWER s.r.l. di Napoli, GREENTRONICS s.r.l. di Napoli, LEROY MERLIN ITALIA s.r.l. di Afragola (Na), MICROAMBIENTE s.r.l. di Salerno, TECNOGI s.r.l. di Napoli, TELPRO s.r.l. di Somma Vesuviana (Na),TERMOCLIMA s.r.l. di Marigliano (Na), SE.GE.C.O. s.r.l. di Montella (Av), S.T.I. s.r.l. di Pozzuoli (Na), DASIR TECH s.r.l. di Casoria (Na). Vi partecipano inoltre l’ Ente Autonomo Volturno s.r.l. di Napoli, il Dipartimento di INGEGNERIA CHIMICA DEI MATERIALI E DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE dell’Ateneo “Federico II” di Napoli, il Dipartimento di INGEGNERIA INDUSTRIALE dell’Ateneo “Federico II” di Napoli, il Distretto Tecnologico SMART POWER SYSTEM della Regione CAMPANIA, l’Universo 3000 s.r.l. di Napoli, e l’INAIL Direzione Regionale Campania di Napoli. Sono coninvolti nel progetto gli studenti dell’IPIA. Il referente del Polo per il nostro Istituto è il prof. L. Di Fraia.
Il terzo polo della Filiera produttiva Agribusiness/turismo dei Beni culturali vede come
capofila la Cooperativa “Le Nuvole” di Napoli, e vi partecipano, oltre all'I.S.S. “Pitagora”, l’ITI “E. MATTEI” di Caserta e l’ITI”G. MARCONI” di Torre Ann.ta (NA); ne fanno parte le cooperative TEATRI UNITI, LAILA SRL, CULTURE, FLY UP, LIBERA SCENA ENSEMBLE, M2 SRL, ONOREVOLE TEATRO CASERTANO, RADIO C.R.C., e gli enti di formazione LOGOS, SID, GESCO FORMAZIONE. Vi partecipa inoltre la LEGACOOP CAMPANIA.
Sono coinvolti nel progetto gli studenti dell’IPIA. I referenti del Polo per il nostro Istituto è il prof. R. Rivelli.
33.1 VIAGGIANDO SI IMPARA Insieme agli IeFP, altra attività promossa dai poli è il percorso formativo “VIAGGIANDO SI IMPARA” che ha come obiettivo l’acquisizione e il potenziamento di competenze nelle lingue straniere da parte degli studenti direttamente in uno dei Paesi europei.Quindici studenti dell’Istituto fra i più meritevoli parteciperanno a corsi di lingua all’estero per il conseguimento della certificazione B1 o B2.
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