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1Canto novo Parrocchia di S. Giovanni Battista

FESTA PATRONALE 2015

Anno XCV n. 6

Rassegna religiosa della parrocchia di S. Giovanni Battista - Busto Arsizio

Una Chiesa che vive raccoglie ogni anno il dono della misericor-dia di Dio. Anche quest’anno la celebrazione della Festa patronale di San Giovanni Battista è per tutti noi l’occasione propizia per ringraziare il Signore a motivo del dono della fede che abbiamo ri-cevuto, ed è insieme l’invocazione di una nuova speranza che ripo-niamo nella adesione al vangelo e nelle conversione dei cuori. La fede non si vive da soli, ma si esprime sempre in comunità, come la preghiera che per essere vera ha il suo esito visibile nella carità.

La comunità cristiana e la società civile cercano e trovano un modo nuovo, moderno e attuale, di collaborare insieme verso la ricerca del bene, perché nessuno si senta da solo. La forza e l’austerità di San Giovanni Battista raccolga in noi le energie spirituali migliori per costruire relazioni buone tra noi: legami di dedizione disinte-ressata, amore sincero verso le persone e verso le istituzioni del bene comune. Le nostre parrocchie e tutta la nostra città sappia esprimersi ancora, come molte volte ha fatto in passato, in esempi personali e in progetti pubblici attenti ai bisogni spirituali e mate-riali della gente. Emergano ancora uomini e donne protagonisti di bene, persone semplici e leali, disinteressate e libere, umili e fedeli. Questa è la nostra preghiera. Questa è la nostra speranza. Mons. Severino Paganiv

La Parrocchia di San Giovanni Battista e tutta la Città di Busto Arsizio, nella festa del suo Patrono, celebra la gra-zia del ministero sacerdotale. Ricorda alcune persone che qui hanno iniziato il loro cammino di fede o che ancora esercitano il loro ministero tra noi. In modo particolare quest’anno ricordia-mo il 60° Anniversario di ordinazione presbiterale di Mons. Giovanni Giavini e il 50° di Don Giuseppe Grampa. La loro città di origine li accoglie con gra-titudine per il dono che hanno espresso a favore di tutta la Chiesa. Con loro ri-cordiamo i sessant’anni di ordinazione di don Eligio Genoni, don Paolo Merlo e don Paolo Giavini, e i cinquant’anni di ministero di don Terenzio Borra.

FESTA PATRONALE DI SAN GIOVANNI BATTISTA

MONS GIOVANNI GIAVINIPRETE DA 60 ANNI

DON GIUSEPPE GRAMPAPRETE DA 50 ANNI

IL DONO DELLA VOCAZIONE SACERDOTALE

Per esprimere la fede della nostra città

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2 Canto novoParrocchia di S. Giovanni Battista

PAROLA E COMUNITA’

CORRESPONSABILITÀ PASTORALEPresenza della Chiesa tra la vita della gente

La Parrocchia è la forma principale di presenza della missione della Chiesa per la vita della gente. Il rinno-vamento costante della viva parrocchiale è indicato dal Sinodo Diocesano in tre direzioni complementari: la parrocchia come luogo della pastorale ordinaria; la parrocchia come luogo della corresponsabilità pa-storale; la parrocchia luogo della dinamica missionaria. Nella vita di una comunità il Consiglio Pastorale Parrocchiale assume perciò una straordinaria importanza sia come luogo esemplare di vita cristiana e di comunione reciproca tra i suoi membri; sia come sguardo evangelico sulla realtà vitale delle persone, nel presente e nel futuro. In questo senso pensa, progetta e attua con impegno e dedizione gli orientamenti e le scelte pastorali della comunità. In comunione con il Vescovo e con il Parroco che lo rappresenta, il Consiglio pastorale è attento alle più ampie dimensioni della Chiesa nella forma del decanato, della diocesi e della chiesa universale.

COMMISIONI PASTORALI PARROCCHIALI

Il nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale ha iniziato il suo mandato il 31 maggio 2015 e rimarrà in carica fino a 2019. Lavorerà principalmente attraverso le Commissioni Pastorali Parrocchiali, le quali hanno il compito di mantenere viva la vita spirituale della Comunità. L’appartenenza al Consiglio Pastorale non è solo un compito pratico organizzativo, ma implica una vera conversione del cuore e della vita da parte dei membri designati. Ringraziamo i membri del Consiglio Pastorale per la generosa disponibilità e li accompagniamo con una intensa preghiera.

Le commissioni si prendono a cuore la cura pastorale della Parrocchia nei vari ambiti della vita spirituale quotidiano. Coloro che vi partecipano si impegnano concretamente a mantenere vivo l’annuncio del Vangelo e ad essere vicini alle persone, nelle diverse forme della carità. Il consiglio pastorale si impegna in in dieci commissioni:

Ci sono alcune commissioni che lavorano per una pastorale cittadina e decanale, in una prospettiva che unifica la vita e la cura pastorale delle Comunità Cristiane Cattoliche di tutta la Città di Busto Arsizio, che coincide con il Decanato. Le commissioni sono:

Persone Ambiti PastoraliMons. Severino Pagani ParrocoDon Giovanni Patella VicarioDon Gabriele Milani VicarioDon Francesco Casati ResidenteMons. Antonio Borsani ResidenteFrancesco Nicastro DiaconoSuor Carla Balzarini AmmalatiPietro Cardani OratorioArmiraglio Adelia SegreteriaBenevento Gabriele GiovaniCandiani Benedetta GiovaniCastiglioni Chiara LiturgiaCattaneo Luigi LiturgiaFerioli Luisa IniziazioneGiovenco Simone OratorioLuraschi Samantha ScuolaPrandoni Stefano MissioniRavelli Isaia CantoRimoldi Giovanni MovimentiSperoni Agostino CaritasTosi Emanuele FidanzatiVisentini Antonella Vita sociale CulturaVittori Monica Catechesi AdultiZambenedetti Samuele FamigliaZanzottera Giuliana Catechesi Adulti

Segreteria Liturgia Canto liturgico Iniziazione cristiana Oratorio e ragazzi

Pastorale GiovanileFormazione e ScuolaVita sociale e culturaVita Consacrata

Oratorio e Sport Associazioni e MovimentiScuole dell’InfanziaSale della Comunità

Catechesi adultiPastorale della FamigliaAnziani e AmmalatiPastorale della carità Missioni Immig. Ecum

CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

COMMISIONI SOLO DECANALI

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3Canto novo Parrocchia di S. Giovanni Battista

TEMPI DELLO SPIRITO

Un prete per la diffusione della Bibbia, Parola di Dio

DON GIOVANNI GIAVINI

Sono un prete un po’ anomalo. Bustocco puro sangue, figlio di santa mamma Giuseppina e di papà Carletto, fratello di altri tre maschietti e di ben cinque sorelline. Dalla mamma impa-rai, tra l’altro, a leggere bene e a preparare prediche brevi e comprensibili per gente come lei (istruzione elementare). Dal papà? Uomo di robusta e ar-dente fede cattolica, impegnato nella chiesa e nella vita sociale; amico di preti della città e non solo e loro collaboratore, che però un giorno, a me prete, dis-se: “don Giuàn, nella vita ho imparato anche questo: lonta-no dai preti il più possibile”! Perché? Per lui il prete doveva essere tutto d’un pezzo: ag-grappato al Signore Gesù e a niente altro (tanto meno ai par-titi, perché – mi diceva – “voi dovete rimanere i confidenti e i confessori di tutti”); il prete abbia una rettitudine persona-le sincera e forte; sia a servizio generoso della gente a lui af-fidata dalla provvidenza e dai superiori. Sulla base di queste convinzioni mi disse più volte: “Giovanni sii te stesso”.Comunque, nonostante crisi

pur dolorose e più o meno se-grete, sono rimasto aggrappato al Signore Gesù, con la preghie-ra e con lo studio appassionato della Bibbia. Da quando i miei superiori, un po’ a sorpresa, mi hanno instradato allo studio e all’in-segnamento della Bibbia in se-minario essa divenne per me “il libro”, il tesoro, la luce, la fonte anche per la vita spirituale mia e di altri. Sì, perché oltre che la scuola ai chierici (per 25 anni), avrò tenuto circa 200 corsi po-polari sulla Bibbia, specialmen-te a catechiste/i e insegnanti di religione (per altri 25 anni ne fui guida, dopo il compianto e bu-stocco mons. Ubaldo Valentini nel correlativo ufficio di Curia). E anche adesso continuo a te-nere corsi popolari sulla Bibbia, sui Padri e storia della Chiesa. Anche perché c’è sempre da imparare moltissimo in mezzo alla gente. Comunque lo studio della Bibbia fu per me una del-le grazie più preziose ricevute dalla provvidenza divina.“Sii te stesso”, mi diceva papà. Anche in questo mi sembra di averlo un po’ accontentato. Non ho mai cercato onori e

carriera, né il favore di persone altolocate o di superiori, anzi mantenni con loro un tono di ossequio ma anche talvolta di critica. Qualche mio confratel-lo mi dice: “Non hai imparato da altri a sapersi destreggiare e quindi non hai fatto carrie-ra”. Forse qualche mia sorella o amica ne sono dispiaciute: magari sognavano di poter dire di avere un fratello o un amico cardinale o papa, come, del re-sto, alla mia nascita aveva pre-visto la levatrice (illusa e delu-sa). Sono un “monsignore”, ma dell’ultimo grado nella scala di quel titolo. Però sono conten-to così e non provo alcuna invi-dia per confratelli più fortunati di me nei gradi ecclesiastici.Come prete non ho esercitato molto il ministero dei sacra-menti, solo di riserva e in aiuto ad altri confratelli o parrocchie o gruppi (come le Equipes No-tre Dame dedicate alla spiritua-lità coniugale). Invece, come ho detto sopra, ho davvero amato e servito la scuola e la formazione biblica e culturale di tante persone, di tanti preti e laici anche fuori diocesi; ho pure pubblicato un po’ di libri e articoli di vario livello, oltre ai commentini ai testi biblici sui foglietti diocesani per la litur-gia festiva. Anche qui qualche confratello mi…compativa, so-gnandomi invece – bontà sua – un grosso prevosto e anche di più. Questo, se volete, il mio ritratto. Manca ancora una pen-nellata: ogni lunedì compro un giornale per sapere come è an-data la “Pro patria”. Perché no?

Don Giovanni Giavini

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4 Canto novoParrocchia di S. Giovanni Battista

TEMPI DELLO SPIRITO

DON GIUSEPPE GRAMPA

Sono nato il 25 febbraio 1942 a Busto Arsizio, la città di mio padre. Mia madre invece era nata a Caslino d’Erba, in Brian-za. In questi anni ogni domeni-ca. Sono il terzo di quattro figli: due maschi e due femmine. Mio fratello maggiore, Pier Giaco-mo, detto Mino, è il vescovo di Lugano in Svizzera; le mie sorelle Maria Antonietta detta Mietta è ora nonna di Giaco-mo e Chiara e l’ultima sorella è Maura detta Lella. Siamo una piccola ma unitissima famiglia: da nostro padre abbiamo impa-rato la laboriosità e la generosi-tà, da nostra madre la pazienza e la fede. È stata Lei a guidar-mi, ancora bambino, verso la chiesa. Ricordo quando tutte le mattine del mese di maggio mi buttava giù dal letto: facevo il chierichetto.

Sono cresciuto nella mia città frequentando l’Oratorio e l’A-zione Cattolica, fino alla ter-za liceo. Ricordo che durante il penultimo anno di liceo mi chiedevo come proseguire gli studi dopo l’esame di maturità. E ho nitido un ricordo: la per-sona di Gesù si impose con una semplice ma limpida chiarezza. Potevo mettere la mia vita a servizio del Vangelo. Così en-trai in Seminario.

Il 26 giugno 1965 fui ordinato prete. La mia prima destinazio-ne fu a Milano, la parrocchia di san Gioachino non lontana dalla stazione Centrale.Erano anni intensi e febbrili: la Chiesa viveva la stagione esal-tante del dopo Concilio con le

sue riforme e la società viveva il Sessantotto con il suo vento di contestazione. Anch’io con un numeroso gruppo di giovani – studenti e lavoratori – ho vissu-to quegli anni febbrili.

Inizia così nel dicembre 1969 una seconda stagione della mia vita di prete: una stagione di silenzio e di studio che pur con sofferenza mi permise di far decantare le emozioni di quegli anni. Presso la Facoltà Teologica conseguo la licenza in teologia, mi iscrivo all’Uni-versità cattolica dove nel 1973 conseguo la laurea in filosofia. Intanto alloggiavo presso un Collegio per studenti universi-tari nella zona di Lambrate. Gli studenti del Collegio dove ri-siedevo organizzarono una as-semblea durante la quale ebbi la malaugurata idea di dire la mia opinione circa il divorzio. Il mattino seguente, grazie alla sollecitudine di un delatore, ri-cevetti la lettera di dimissione. Ecco il secondo incidente di percorso. Il Rettore dell’Uni-versità il prof. Giuseppe Lazza-ti che, senza conoscermi, chie-se all’Arcivescovo di ‘cedermi’ all’Università cattolica dove in-tanto già lavoravo come titolare

di una borsa di studio dopo la laurea.Così inizia la terza stagione: vengo ad abitare all’ombra del-la Cattolica per quindici anni.Devo alla magnanimità del prof. Lazzati se in un momen-to certo difficile per la mia vita di prete mi è stata data fidu-cia e aperta una nuova strada. Poi per due anni ho vissuto a Parigi preparando il mio dot-torato in filosofia e risiedendo in una stupenda parrocchia, Saint Séverin, a pochi passi da Notre-Dame, dove svolgevo anche un’attività pastorale. Nel 1988 a seguito di Concor-so sono nominato professore associato di filosofia delle reli-gioni nell’Università di Padova. Un’altra attività mi ha accom-pagnato in tutti questi anni: dapprima la collaborazione giornalistica con «Famiglia Cri-stiana», poi con il mensile «Je-sus» e infine la direzione de «Il Segno» il mensile della nostra diocesi. Adesso, giunto il tem-po di andare in pensione, ho avuto la bizzarra idea di prova-re a fare il parroco a Miano, in S. Giovanni in Laterano.

Don Giuseppe Grampa

Un prete per la cultura e i giovani universitari

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5Canto novo Parrocchia di S. Giovanni Battista

TEMPI DELLO SPIRITO

DON TERENZIO PRETE DA 50 ANNI

Sono stato invitato dal sig. Pre-vosto Mons. Severino Pagani a scrivere alcune riflessioni sui 50 anni dalla mia Ordinazione sacerdotale, mentre svolgo il mio ministero nella parrocchia di S. Croce. Nel leggere questo mattino il Vangelo che ci ha proposto la liturgia odierna e confrontandomi con l’insegna-mento della Parola di Dio mi ha convinto ulteriormente che le scelte della vita di una perso-na sarebbero per lo più vuote e insignificanti se fossero costru-ite soltanto sulle proprie forze e sulle proprie capacità senza l’aiuto dello Spirito Santo E’ Lui che può aver dato signifi-cato ad ogni momento di vita e ad ogni azione sacerdotale che io ho vissuto in questi 50 anni.Fin dall’inizio la mia vocazione, la chiamata di Dio al Sacerdo-zio, avvolta nel mistero, come succede quasi sempre per le vocazioni particolari, avven-ne a 13 anni, dopo il percorso alle scuole elementari mentre ero destinato e già disponibile come i miei fratelli al lavoro in campagna come era normale in quei tempi in una famiglia di contadini.Entrato in Seminario ho vissu-to quegli anni della mia adole-scenza e giovinezza nella fra-gilità, ma anche nella piena disponibilità al Signore. Negli ultimi anni di Seminario, prima dell’Ordinazione sacerdotale, mi è stato affidato un compito straordinario, un po’ insolito, a fare da vicerettore per un anno e mezzo al Seminario mino-re di Masnago. La mia prima destinazione da sacerdote fu

alla Parrocchia di Venegono Inferiore per 10 anni rimasti davvero nel cuore, come lo è per tutti i preti giovani quando fanno esperienze belle nella vita oratoriana insieme ai gio-vani e ragazzi. A seguito, poi, la destinazione di 10 anni nella vasta Parrocchia di S. Biagio a Monza e poi 25 anni a Senago come Parroco in una numerosa Comunità.Dopo 45 anni di ministero pa-storale svolto in diverse Co-munità ecco il ritorno a Busto Arsizio da cui ero partito, dove mi è stato chiesto, con nomina del Vescovo, un nuovo impe-gno, per grazia del Signore, a S. Croce, dopo la rinuncia di Don Silvano.In questi 5 anni il mio impegno sacerdotale è stato quello di es-sere servitore della Parrocchia

con molteplici impegni: cele-brazioni quotidiane – impegno in oratorio, attenzione ai mala-ti, confessioni, benedizioni na-talizie, visite alle famiglie, ecc. dapprima come collaboratore di Don Bruno Marinoni, allo-ra responsabile amministrativo, poi con Don Emilio, il nuovo Parroco, con il quale ho condi-viso tanti momenti di impegno e responsabilità.Sono contento di svolgere, fino a che le forze fisiche e mentali mi saranno di aiuto, questo mi-nistero sacerdotale con gioia e semplicità in condivisione con i sacerdoti delle Parrocchie di S. Edoardo e S. Croce e in ami-cizia con i sacerdoti del Deca-nato.

Don Terenzio Borra

Il mistero di una vocazione

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6 Canto novoParrocchia di S. Giovanni Battista

TEMPI DELLO SPIRITO

60 ANNI DI SACERDOZIODON PAOLO MERLO

Tanti auguri di bene da parte del Signore nostro Dio e anche dal vecchio sacerdote Paolo Merlo di busto Arsizio (nato il 17 febbraio 1932) in occasione del 60° Anniversario di Ordinazione sacerdotale nel Duomo di Milano, insieme a 90 Candidati, il giorno 26 giugno 1955. Ringrazio il Signore, perché mi ha dato la possibilità di lavorare come collaborato-re in tante parti della Diocesi di Milano in molte Parrocchie: Chiuso di Lecco, Missaglia, Sesto San Giovanni Vilaggio Falk, Milano S. Gottardo al Corso, Castelletto di Cuggiono, Biandronno, Cassinetta di Biandron-no, Travaino, Cisliano, Albignano d’Adda, residente nel 2009 a S. Maio-lo Abate. Ora dal 2010 residente nella Parrocchia di S. Anna di Busto Arsizio. Ho potuto lavorare per un mese all’anno dal 1994 al 2010 con Gruppi di Volontari per varie realtà missionarie e così sono stato in preghiera e amicizia con tante persone incontrate. Vi saluto e vorrei per favore chiedere una piccola preghiera al Signore per quando mi chiame-

rà: possa essere ben preparato, liberato dalle mie mancanze. Vi ringrazio e vi ricordo al Signore. State bene. Don Paolo Merlo

DON ELIGIO GENONI La celebrazione del 60° anno di messa è per me un rinnovare la gioia dei giorni della mia ordinazione sacerdotale e della celebrazione della prima messa nella mia parrocchia di Sacconago. Una gioia che diventa ringrazia-mento al Signore per la chiamata al ministero pastorale a cui ho sempre cercato di corrispondere con dedizione e con amore. Con amore, perché ho sempre considerato la comunità in cui ho svolto il mio ministero come la mia famiglia, nella quale ho impegnato le mie energie fisiche, spirituali e morali. Dopo l’ordinazione sacerdotale ho ricevuto l’incarico di vicario parrocchiale a Besnate. In seguito venni nominato parroco a Milano alla Parrocchia della Divina Provvidenza, poi parroco a Cavenago Brianza e da ultimo Parroco della Parrocchia dei Ss. Stefano e Lorenzo a Olgiate Olona, dove dopo vent’anni di servizio ho lasciato il ministero il 31 ago-

sto 2008. L’esperienza pastorale è stata per me, in tutte le diverse situazioni in cui mi sono trovato un arricchimento umano e spirituale che ha sempre fatto crescere la mia vocazione. Approfitto di questo spazio del notiziario della Prepositurale di San Giovani Battista per rinnovare il mio ringraziamento al Signore e a quanti mi hanno accompagnato e sostenuto nel mio ministero. Don Eligio Genoni

DON PAOLO GIAVININato a Busto Arsizio il 29 Giugno 1929. E’ stato ordinato sacerdote il 26 giugno 1955. Fu inviato come vicario parrocchiale ad Abbiate Grasso nella parrocchia di S. Maria e successivamente a Milano Quarto Ugle-rio. Fu nominato Parroco presso la parrocchia di S. Giovanni Bosco a Olgiate Olona dove ha esercitato il suo ministero con grande passione pastorale dal 1968 al 2007. Ancora manifesta la sua dedizione alla gente con generosità presso il quartiere Gerbone, nella Comunità Pastorale S. Gregorio Magno di Olgiate Olona. A lui va tutta la riconoscenza e la stima della sua città natale di Busto Arsizio.

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7Canto novo Parrocchia di S. Giovanni Battista

PER LA CARITA’ COMUNE

RENDICONTO ECONOMICO DELLA PARROCCHIA

Remunerazione sacerdoti 25.660,00

Costo personale dipendente 55.481,06

Compensi per altri collaboratori 14.348,00

Contributo dovuto alla diocesi 25.144,03

Spese ordinarie di culto 13.904,37

Spese di segreteria comunicazione e stampa 23.031,36

Utenze generali (gas, elettricità, ecc.) 99.266,79

Spese di manutenzione ordinaria 20.248,89

Spese assicurazioni 12.297,00

Compensi ai professionisti 26.253,32

Contributo gestione oratorio S.Luigi 41.398,00

Contributo gestione Stoà 13.000,00

Biblioteca Capitolare 10.704,63

Spese varie 9.565,75

Iniziative di carità parrocchiali 85.815,80

Spese bancarie 1.091,67

Imposte e tasse 27.991,11

Spesa per affitti 8.087,81

Manutenzione straordinaria immobili 105.167,54

Totale uscite 618.457,13

Entrate 634.496,86

Uscite 618.457,13

Avanzo di esercizio 16.039,37

ENTRATE ANNO 2014

USCITE ANNO 2014

TOTALE RIEPILOGO

Attività istituzionali anno 2014La specifica natura della Chiesa e il mandato della sua missione richiede necessariamente che essa gestisca con trasparenza anche dei beni economici. Le finalità per le quali la Chiesa utilizza i suoi beni sono principalmente questi: provvedere alla necessità del culto divino nelle sue varie celebrazioni, fare opera di evangelizzazione tra le diverse generazioni e realizzare le opere di carità soprattutto al al servizio dei più poveri.

Questa nota vuole illustrare, in modo sintetico, l’andamento della situazione economico della Parrocchia di San Giovanni Battista nell’anno 2014. La gestione economica dell’anno 2014 registra un totale di entrate di 634.496,86 euro (a fronte del 2013 di 574.906,28) e un totale di uscite di euro 618.457,13 , (a fronte del 2013 di euro 554.621,64). Si registra una dimi-nuzione complessiva nelle offerte in occasione di momenti liturgiche e nelle benedizioni natalizie. Sono aumentate i contributi pubblici e privati per le attività caritative. La rendita dei beni immobili è di euro 126.551,14 dovuta ad un riordino de vari contratti e ad un’ attribuzione corretta delle utenze, a fronte di una spesa per manutenzioni ordinaria e straordinaria di circa 125.000 euro. Nel 2014 un certo respiro è stato dato da un lasci-to per donazione ( al netto da contributo curia) di circa 90.000,00 euro, il quale ha permesso di estin-guere i debiti regressi. Attualmente non sono in corso lasciti, né offerte consistenti particolarmen-te finalizzate. Le imposte e le tasse ammontano a circa 30.000,00 e il contributo dovuto alla Diocesi (cfr anche percentuale sul lascito) è di circa 25.000 euro. Il costo del personale dipendente regolar-mente retribuito raggiunge la cifra lorda di circa 55.000 euro, a cui si aggiunge circa 15.000 euro per rimborso spese di prestazioni volontarie. Pensando al futuro possiamo dire che la Parroc-chia, senza offerte straordinarie attraverso lasciti o donazioni particolari, è in grado di reggere le spese ordinarie di gestione. Diventa invece più problematica la gestione e la manutenzione degli immobili. Attualmente i contratti di affitto sono quasi tutti stipulati con autorizzazione della Curia diocesana, secondo i criteri ufficiali. Pensiamo nel prossimo anno di portare a compimento questo riordino amministrativo.

Ringraziamo il Consiglio per gli Affari Economici della Parrocchia, che ha terminato il suo manda-to, per il prezioso contributo che ha dato in questi anni. Un attestato di stima e di riconoscenza par-ticolare al Signor Alfredo Solbiati che ogni giorno dedica gratuitamente il suo tempo alla gestione tecnica della nostra comunità. Un grazie e tutti coloro che in maniera diversa, con la loro compe-tenza e il loro lavoro, a ogni livello, contribuiscono ad una buon andamento della nostra Parrocchia.

Mons. Severino Pagani

Offerte S. Messe feriali e festive 123.322,50

Offerte devozionali 64.912,80

Offerte celebrazione sacramenti 36.522,00

Benedizioni natalizie 33.723,00

Contributi da enti religiosi e civili 16.997,50

Offerte per attività caritative 77.639,60

Offerte per le necessità della parrocchia 31.934,17

Rendite da immobili 126.551,14

Entrate straordinarie finalizzate 120.894,15

Entrate per centro Stoà 2.000,00

Totale entrate 634.496,86

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8 Sede della Direzione: Via Tettamanti 4, Busto Arsizio - Direttore responsabile: Emanuela BonecchiRegistrazione Tribunale di Busto Arsizio N. 7/67

Mons. Severino Pagani: 0331/638232 - Don Giovanni Patella: 0331/631040 - Don Gabriele Milani: 0331/677121Don Francesco Casati: 0331/320101 Mons. Antonio Borsani: 0331/630412 - Segreteria Parrocchiale: 0331/638232

LA COMUNIONE DEI SANTI

Mattino: ore 09.00-11.30 da lunedì a sabato - Pomeriggio: ore 15.00-18.00 il mercoledì e il sabatoMons. Prevosto riceve il Martedì dalle 17.00 - 19.00 e il Sabato dalle 9:30 alle 12:00

Telefono 0331.638 232 - Fax 0331.638 145 E-mail: [email protected]; Sito Internet: www.bustosgb.it

Feriali S.Maria: 07.00; Basilica: 08.00; 09.00; 18.30

Mercoledì S.Maria 07.00; 08.00; 09.00; 18.30

Sabato Santa Maria: 07.00; 08.00; 09.00 Basilica: 18.30 (Messa Vigiliare)

Festive Basilica: 08.30 – 10.00 – 11.30– 18.00 – 20.00; La Provvidenza: 09.30; Santa Maria 11.00Nel periodo estivo (15 giugno - 31 agosto) è sospesa nei giorni feriali la S. Messa delle ore 08.00

ORARIO SANTE MESSE

ANAGRAFE PARROCCHIALE DA GENNAIO A GIUGNO 2015

SERVIZIO DELLA CARITÀ

SEGRETERIA PARROCCHIALE

IL NOSTRO RICORDOLo scorso 20 maggio, quasi in punta di piedi, e secondo il suo solito senza disturbare nessuno, Don Enrico Colombo ci ha lasciato, dopo qualche mese di malattia, per tor-nare da Gesù, lui che lo aveva messo sempre al centro della sua vita. Don Enrico era nato a Busto Arsizio l’11 aprile del 1932 nella Parrocchia di San Michele. Nel 1951 don Enrico, dopo aver conseguito il diploma di ragioniere a Legnano, si è iscritto alla Facoltà di Economia e Commercio presso la Università Cattolica del Sacro Cuore, conseguen-do la laurea nel 1956. Diversi sacerdoti, come don Romano Cesana e Mons. Giovanni Galimberti hanno lasciato in lui una grande traccia di sapienti educatori. In quegli anni, don Enrico divenne responsabile di Azione Cattolica della Plaga di Busto Arsizio. Passò poi alla FUCI interessandosi di vita sociale e politica, e promuovendo le grandi idee che erano state alla base della Rerum Novarum. Iscritto all’Albo dei Commercialisti presso il

Tribunale di Busto Arsizio, esercitò la professione e contemporaneamente si dedicò all’insegnamento di ragioneria. Fu anche eletto nel Consiglio Comunale della Città. La sua mente vivace era sempre agitata da pensieri e ideali più grandi, fino a quando nel 1963 veniva accolto nel Seminario di Venegono. Ordinato sacerdote nel 1968 assunse compiti importanti in Diocesi, spendendo molti anni della sua via presbiterale come responsabile generale della Sacra Famiglia di Cesano Boscone. Proprio alla Sacra Famiglia tutti ricordano don Enrico con grande riconoscenza per la sua straordinaria dedizione e per l’attenzione che aveva nei confronti delle persone più deboli e bisognose di cura. In questi ult imi anni Mons. Enrico Colombo è ritornato alla sua Busto Arsizio, svolgendo presso la Parrocchia di S. Giovanni e presso l’Istituto La Provvidenza il suo prezioso ministero sacerdotale, in particolare sempre presente per amministrare il Sacramento della Confessione. Tutti noi lo ricordiamo con grande riconoscenza e affetto sincero. Ora dal cielo sorriderà sulle nostre piccole considerazioni, lui che ha sempre amato leggere la realtà della vita nella sua essenzialità, con viva intelligenza e fede profonda. (dSP)

Via Pozzi 7

Mons. Enrico Colombo

BATTESIMI01 - Ferrario Giulia02 - Ciapparella Davide03 - Dell’Orti Michelle04 - Gallazzi Gioele05 - Magnoni Enrico 06 - Cai Kai Niccolò07 - Peri Andrea08 - Marelli Matteo09 - Carnelli Sophia10 - Ceriani Aurora11 - Di Gioia Andrea12 - Guerriero Stefano13 - Randazzo Sofia14 - Fumagalli Matteo15 - Ferri Daniele16 - Gigi Gabriele17 - Cortiana Ludovica18 - De Rosa Alessandro19 - Venturini Riccardo20 - Milani Riccardo21 - Privato Leonardo22 - Manto Arianna

23 - Martuscelli Nicholas24 - Ferrari Filippo25 - Landini Leonardo26 - Gigi Viktoria27 - Sbezzi Mario28 - Zordan Federico

MATRIMONI01 - Geniole Shawn Nickolas . Proietti Valentina02 - De Fazio Giacomo Silva Morales Elizabeth03 - Mercurio Massimiliano Grieco Irene04 - Foresti Stefano Cantoni Francesca05 - Sanci Mauro Chiarini Priscilla06 - Vaccaro Giuseppe Accardi Alice

DEFUNTI01 - Comerio Fernanda02 - Migliazza Ester03 - Naggi Franco04 - Borella Adriana05 - Bertetti Natalia06 - Zuccoli Adriana07 - Giani Emilia08 - Vanni Gina09 - Bianchi Luigia10 - Mangano Adele11 - Alaimo Giuseppe12 - Zocchi Adele13 - Valandro Oregianna14 - Carelli Roberto15 - Mara Arturo16 - Cavigioli Emidio17 - Puricelli Anna18 - Bertani Giuliana19 - Lecca Teresina20 - Reguzzoni Andreina21 - Pozzi Rosa Lina22 - Bellotti Maria Piera

23 - Mazzon Aldo24 - Nosenzo Maria25 - Crespi Aldo26 - Grampa Carla27 - Tosi Clelia28 - Casiraghi Adriana29 - Carnaghi Piero30 - Caielli Adele31 - Panzani Remo32 - Munari Dario33 - Altobello Maria34 - Maddalozzo Flora35 - Bandera Giuseppina36 - Colombo Mons. Enrico37 - Ferrario Carla38 - Castiglioni Giuseppina39 - Gozzo Franca40 - Montani Alessandra41 - Rosanna Maria Luigia42 - Anderlini Gilberto43 - Schira Anna Maria

La Comunità parrochiale e i famigliari, in particolare la sorella Adele e le nipoti Matilde e Luciaringraziano tutti coloro che hanno partecipato con la loro vicinanza e con la loro fede alla morte di don Enrico

Caritas: Tel. 0331 627797Centro di ascolto: Merc h.17-19; Sab h.10-12

S.Vincenzo: Tel. 0331 670626Centro di ascolto: Lun h.16-18Guardaroba: Lun h.16-18.30Alimenti: Merc h.15-18