Lamore paziente.Mi chiedo cosa sia per me questa pazienza.Io ascolto, taccio, ma quando non approvo, se il fratello mi molesto, se non condivido scelte di vita e di pensiero, lo allontano dal mio cuore anche se sono capace di stare molto tempo con lui, di ascoltare in un silenzio carico di mormorazione.Questa non pazienza, costruirmi limmagine di uomo paziente, appropriarmi della virt, non farmi abitare da essa.Devo fare molta strada e la Comunit pu divenire davvero il luogo della comunione.Penso che la pazienza sia profondamente legata alla misericordia, nasca dalla coscienza del bisogno che abbiamo di essere amati e della nostra fragilit.Solo su questa comunanza esistenziale posso fondare la pazienza e trovare la comunione.Mi accorgo di essere abitato dalla pazienza quando mi specchio nel fratello: egli ha difetti e virt diversi dai miei, ha una storia diversa,ma siamo profondamente simili, siamo creature decadute che fanno fatica ad attingere al tesoro della redenzione operata da Cristo.Solo allora lascolto diviene dialogo vero, la sofferenza della diversit diviene accettazione profonda anche se faticosa.Giorgio