[PAG.41] L'ultima astronave Murray Leinster N.307 - 5 Maggio 1963 (The Last Space Ship, [1949]) Che le invenzioni più meravigliose, le più grandi conquiste tecniche
siano destinate a portarci soprattutto dei guai, è opinione molto diffusa
tra gli scrittori di fantascienza. Qui un ingegnoso circuito disciplinare,
vero miracolo della scienza, viene subito utilizzato per ridurre la nostra
galassia in stato di schiavit ù; e un altro ritrovato altrettanto rivoluzionario,
la transmateria, fa retrocedere la galassia accanto a un caotico e
tenebroso medioevo. La luce, la liberazione, verranno da dove meno le
si aspetta: I'ultima astronave, un vecchio pezzo da museo, e il suo intraprendente pilota.
Il risveglio dell'Abisso John Wyndham N.307 bis - 12 Maggio 1963 (The Kraken Wakes, [1953]) Le richieste sempre più numerose di vecchi e nuovi lettori di Urania ci
hanno convinti della necessit à di ripubblicare i migliori romanzi, ormai
introvabili, usciti nella collana durante i suoi dieci anni di vita. In questa
serie parallela che si inizia con « Il risveglio dell'abisso », uno dei più
famosi romanzi di John Wyndham, non pubblicheremo tuttavia soltanto
ristampe, ma anche opere che per la loro particolare mole avrebbero
potuto trovare posto solo in altrettanti numeri «speciali » di Urania.
La lunga ombra della fine Jack Danvers N.308 - 19 Maggio 1963 (The End of It All, 1962) Le lontane ipotesi romanzesche, paradossali, mostruose, utopistiche
che la fantascienza continuamente propone, hanno fra l'altro anche il
merito di abituarci a guardare ciò che ci sta vicino con l'occhio di chi si
chiede « che cosa succederebbe se... » . Ora un giovane scrittore
australiano (come N. Shute, autore de L'ultima spiaggia), applica questo
« se » non al nostro domani, ma addirittura al nostro « oggi ». Il risultato
è uno di quei l ibri così spietatamente persuasivi che al lettore resta solo
da augurarsi di non doverli mai vivere.
Vita con gli automi James White N.309 - 2 Giugno 1963 (Second Ending, [1961]) L'automa è un personaggio molto discusso, e non solo da oggi, nella
letteratura fantastica Ci è stato presentato ora come un prezioso
servitore dell'uomo, ora come un rivale insidioso, ora come uno
strumento di progresso, ora come un implacabile, incontrollabile
distruttore James White aggiunge ora a questa vasta gamma di
prospettive una sua originale, estremistica visione, fondendo al tema dei
robot quello dell'immortalit à e quello, inconsueto, di Robinson Crusoe.
Colui che sussurrava nel buio H. P. Lovecraft N.310 - 16 Giugno 1963 (The Whisperer in Darkness) I tre racconti, inediti in Italia, che presentiamo, sono non solo tra i più
celebri ma anche tra i più caratteristici di Lovecraft; i foschi paesaggi
della Nuova Inghilterra, le antiche case della Boston puritana, il ricordo
incombente dei processi alle streghe, le presenze extraumane o
subumane che gettano a poco a poco il terrore fra gli uomini, tutti i temi
cari a questo straordinario pittore dell'ignoto, sono qui rappresentati in
una personalissima, allucinata galleria.
L'americano H. P. Lovecraft, morto quasi sconosciuto nel 1937, gode oggi in tutto il mondo di una
fama crescente. Negli Stati Uniti, una casa editrice sorta si può dire al solo scopo di pubblicare le
sue opere, va raccogliendo perfino i suoi appunti, le sue note, le sue pagine sparse. In Francia,
sono stati tradotti, in quattro volumi, i suoi racconti completi, e in molti Paesi europei varie
antologie hanno proweduto a far conoscere il suo nome. Anche il cinema ha cominciato a
interessarsene, e per l'anno in corso si annunciano tre film tratti da tre sue novelle. In Italia, patria
del cavillo, un gravissimo, paralizzante quesito lo ha finora tenuto lontano dal grande pubblico: è
Lovecraft da considerarsi l'ultimo discendente di Poe, da mettersi quindi nello scaffale dell'orrido,
del soprannaturale; o si deve invece vedere in lui un precursore della fantascienza? Urania,
ritenendo che nel caso di un narratore del livello di Lovecraft simili perplessit à siano per lo meno
fuori luogo, gli ha dedicato questo numero della rivista; e lascia libero campo ai lettori di
pronunciarsi in merito all'opportunit à della nostra iniziativa.
Deserto d'acqua J. G. Ballard N.311 - 30 Giugno 1963 (The Drowned World, [1962]) Un cataclisma naturale è il tema anche di questo nuovo romanzo di J. G.
Baliard. Ma mentre ne « Il vento dal nulla » (Urania n. 288) la catastrofe
veniva descritta nella sua paurosa progressione, giorno per giorno, qui,
la narrazione comincia a cose fatte: la terra è sommersa, i superstiti si
aggirano in una sterminata laguna, dove i monumenti della civilt à, le p iù
orgogliose costruzioni dell'uomo, che ancora affiorano, sono diventati
elementi di un mondo spettrale, ignoto e pericoloso come una giungla.
L'uomo disintegrato Alfred Bester N.312 - 14 Luglio 1963 ([The] Demolished Man, [1953]) Il problema - o la speranza - della telepatia ha suggerito agli scopritori di
f.s. migliaia di pagine, quasi tutte di una scoraggiante ingenuit à;
abbiamo quindi pensato di ripubblicare qui il famoso romanzo di Bester,
vero e proprio « classico » sull 'argomento, già apparso anni fa, a
puntate, su altro periodico Mondadori, e che pensiamo sia sfuggito,alla
maggior parte dei lettori di Urania. E un'opera di eccezionale
ingegnosit à, dove la trasmissione del pensiero diventa l'arma di un
duello mortale tra un assassino e un detective insoliti.
Crociera nell'infinito Alfred E. van Vogt N.312 bis - 21 Luglio 1963 (The Voyage of the Space Beagle, [1951]) Un altro famoso maestro della fantascienza, I' americano Van Vogt,
ritorna in questo seondo numero dei «Capolavori di Urania » con un
classico dell'esplorazione e delI'avventura spaziale. Una spedizione
terrestre, in una lunga « crociera » scientifica effettuata su mondi lontani,
conduce una stupefacente partita di caccia grossa fra mostruosi e
intelligenti esemplari di una terrificante fauna galattica.
I testimoni di Joenes Robert Sheckley N.313 - 28 Luglio 1963 (Journey Beyond Tomorrow, 1962) Un romanzo di Robert Sheckley sempre un avvenimento: questa
raccolta di immaginarie testimonianze future sulla vita e su viaggi di un
quasi mitico personaggio, è in realt à una brillantissima e pungente satira
dell'America d'oggi e di tutta la società moderna, viste attraverso gli
occhi ingenui, ma proprio per questo spregiudicati, implacabili, del
giovane Joenes, il quale, partito con lo scopo di conoscere il mondo,
finisce poi per diventarne, al termine delle sue strabilianti avventure il più
grande e ascoltato profeta.
Avventure sui pianeti AA.VV. N.314 - 11 Agosto 1963 Come una sorta di numero speciale per il mese delle vacanze, Urania
presenta questa variopinta antologia intorno a un tema che le
promettenti imprese degli astronauti russi e americani hanno reso più
che mai attuale; le avventure spaziali, gli incontri con paesaggi e
creature extraterrestri sono all'origine stessa della letteratura
fantascientifica, e il brivido della scoperta, del mistero, dell'ignoto non ha
certo perduto il potere di affascinare autori e lettori. Un grande maestro
di questo filone, è oggi considerato l'americano Stanley G Weinbaum
morto nel 1933, a 33 anni; nei quindici mesi della sua folgorante carriera di scrittore, egli pubblic ò
una serie di racconti, i due più famosi dei quali appaiono in questo fascicolo: Odissea su Marte, e
L'isola di Proteo. Accanto a lui figura Clifford D Simak, altro grande « inventore» di faune e flore
strabilianti; e restando sul nostro pianeta, troviamo i poveri vampiri di Brown, e le apparizioni
marine di Miller. Mentre un insolitamente poetico Sheckley ci porta in quel limbo spaziale che è la
fascia degli asteroidi.
[PAG.42] Camminavano come noi Clifford D. Simak N.315 - 25 Agosto 1963 (They Walked Like Men, [1963]) La crisi degli alloggi, che deve essere molto sentita anche negli Stati
Uniti, ha probabilmente ispirato a Clifford Simak questo suo recentissimo
libro, dove si dimostra come la sempre più difficile situazione in cui si
trovano gli abitanti delle moderne metropoli possa avere, in realt à,
un'origine extraterrestre, possa dipendere dalle oscure manovre di una
razza d'invasori spaziali. E che l'umanità debba infine la sua salvezza
non alla propria intelligenza o alle proprie armi, ma a un'altra « razza »,
tra le meno nobili del nostro pianeta, non è che una delle molte trovate di questo ironico e
movimentato romanzo.
L'abitatore Kenneth F. Gantz N.316 - 8 Settembre 1963 (Not in Solitude, 1959) L'astronave ferma sui suoi supporti, il pianeta che sembra deserto, la
pattuglia che non ritorna: è un inizio secondo la grande tradizione
fantascientifica; e questo forte e ben congegnato romanzo dimostra che
tale tradizione d'avventura, di scoperta, di mistero, è ancora ben viva. Il
problema qui è duplice: tensione e incomprensione all'interno
dell'astronave, insidiosa e schiacciante minaccia all'esterno; e solo dopo
molte peripezie i due temi giungeranno a una drammatica, infuocata
confluenza.
Delitto alla base spaziale Charles Eric Maine N.317 - 22 Settembre 1963 (Spaceway[s. A Story of the Very Near Future], [1953]) Trasmesso originariamente come radiodramma della BBC, e poi tradotto
per lo schermo questo romanzo è senza dubbio l'opera pi ù singolare di
C.E. Maine. autore notissimo anche da noi, e di cui a Urania » ha
pubblicato di recente « Il grande contagio ». Ci ò che qui Maine ha
tentato è né più né meno che un esperimento: I'incrocio fra la F.S. e il
poliziesco. Il risultato - i nostri colleghi dei « Gialli » ci consigliano di non
parlare in anticipo dell'intreccio - è una lettura agile, brillante, e beninteso non manca di
suspense.
Cronache della Galassia Isaac Asimov N.317 bis - 29 Settembre 1963 (F[o]undation, [1951]) Avevamo annunciato che ne « I capolavori di Urania » sarebbero apparsi
non soltanto romanzi già editi, ma anche opere di particolare importanza
e prestigio non ancora note al pubblico italiano; « Cronache della
Galassia » di Isaac Asimov ci sembra il titolo che meglio di ogni altro si
presta a inaugurare la scia dei grandi inediti. Si tratta del primo romanzo
di una trilogia di amplissimo respiro, che narra le vicende di uno
sterminato Impero Galattico, lungo un arco di quasi un millennio. La
decadenza e lo sbriciolamento dell ' immensa organizzazione, il colpo di stato del geniale Hari
Seldon che tenta di arginare la « crisi », e la costituzione delle due misteriose Fondazioni,
destinate in un lontano futuro a ridare ordine e sicurezza all' impero. A « Cronache della Galassia
», costruita in modo da potersi leggere come un'opera a se stante, seguiranno « Il crollo della
galassia centrale » e « L'altra faccia della spirale ». Operazione antimostro Darrel T. Langart N.318 - 6 Ottobre 1963 (Anything You Can Do, [1962]) L'immenso bestione che con furia abbatte mugghiando i grattacieli è
ormai confinato nel recinto della fantascienza filmata; in quella scritta, il
« mostro » è diventato personaggio spesso rispettabile, che ha i suoi
problemi anche lui. In questo romanzo, da una situazione alquanto
elementare - la caccia al solito killer venuto dallo spazio - si sviluppa,
con una serie di capovolgimenti e colpi di scena, una vicenda assai più
complessa e imprevedibile di quanto si possa sospettare da principio,
una « operazione » tra le più originali che si siano viste nella gi à lunga storia delle relazioni fra gli
uomini e gli extraterrestri.
Il diluvio John Creasey N.319 - 20 Ottobre 1963 (The Flood, [1956]) Nonostante il titolo, e nonostante ci ò che pensano gli abitanti di molti
villaggi e città inglesi, questo non è un romanzo -cataclisma. L'acqua che
minaccia la vita di migliaia di persone non viene dal cielo: il dottor
Palfrey, che i lettori di Urania hanno gi à conosciuto, si trova anche qui di
fronte a un mistero che ha insieme i caratteri della fantascienza e del
thriller, impegnato a combattere una prodigiosa tartaruga artificiale e gli
inesplicabili, oscuri scopi del suo creatore.
Vulcano 3 Philip K. Dick N.320 - 3 Novembre 1963 (Vulcan's Hammer, [1960]) Affidare a un gigantesco, perfezionatissimo cervello elettronico il
controllo del mondo pu ò essere l'unico modo per mantenere l'equilibrio
internazionale. E ribellarsi a questo infallibile, meccanico governo, voler
restituire agli uomini la « libertà di sbagliare » pu ò essere un'impresa
nobile e coraggiosa. Ma le due fazioni che si affrontano in questo
romanzo non sanno di essere, in realtà , semplici pedine in una guerra
segreta e ben più micidiale, non sospettano che le forze in campo hanno
ambizioni e poteri di ben più vasta e definitiva portata.
Otto racconti Arthur C. Clarke & J. G. Ballard N.321 - 17 Novembre 1963 Crediamo di far cosa gradita ai lettori presentando qui, una accanto
all'altra, due diverse facce della fantascienza: i quattro racconti di Arthur
Clarke, tutti recentissimi, confermano ancora una volta la sua vena di
lucido e drammatico cronista di avventure spaziali, mentre Ballard,
I'astro nascente della F.S. inglese, ci propone quattro gelidi e
indimenticabili tipi di follie, da quella privata di un uomo che diventa
pazzo, a quella collettiva, dove a impazzire è tutta la societ à.
Cristalli sognanti Theodore Sturgeon N.321 bis - 24 Novembre 1963 (The Dreaming Jewels, [1950]) Due alberi comunissimi pongono, messi uno accanto all'altro, un enigma
stupefacente, e offrono a un comunissimo uomo le chiavi per il dominio
del mondo. Ma al tema centrale del fanatico ossessionato dalla sete di
grandezza e dotato di poteri inauditi, Theodore Sturgeon intreccia
magistralmente i fili di poesia e d'angoscia che gli sono cari, e che fanno
di lui uno degli scrittori pi ù umani e « completi » che conti la fantascienza
arnericana.
Messaggio per Plutone David Grinnell N.322 - 1 Dicembre 1963 (The Martian Missile, [1959]) Autostoppista interplanetario si potrebbe definire il protagonista di questo
vivacissimo romanzo che vede un uomo dei nostri tempi coinvolto per
caso, e per forza, in una faccenda molto pi ù grossa di lui e della Terra,
che lo scaraventa, a bordo di inauditi veicoli, da un punto all'altro del
sistema solare. Impariamo tuttavia che se anche la missione che ci
affidano è molto rischiosa e alquanto insolita, conviene svolgerla con
serietà: perch é degli extraterrestri si potrà dire qualunque cosa, ma non
che non paghino. Una famiglia marziana Robert A. Heinlein N.323 - 15 Dicembre 1963 (Podkayne of Mars, [1962] 1963) Congiure interplanetarie, ordigni di morte, mostri spaziali, awenture,
pericoli, colpi di scena gremiscono le pagine di questo romanzo «
natalizio » appena uscito con grande successo in America. La novit à, la
trovata - e nelle opere di Heinlein c'è sempre una trovata - è questa volta
il diario di una « ragazza di buona famiglia marziana », una cronaca
spigliata, impertinente, divertentissima di un drammatico viaggio fatto nel
sistema solare che segna l'apparizione del primo vero personaggio
femminile nella letteratura fantascientifica.
B.C. J. Hart N.323 bis - 22 Dicembre 1963 Tutte le striscie di Johnny HartJohnny Hart pubblicate su Urania fino al
giugno 1963 più altro materiale inedito.
[PAG.43] Il tempo e le stelle John Brunner & Chad Oliver N.324 - 29 Dicembre 1963 (Listen! The stars - Transfusion) Per questo numero natalizio abbiamo affiancato due misteri che una
volta tanto non è esagerato definire affascinanti: quello delle origini
dell'uomo, nel quale la macchina del tempo permette infine di scoprire -
o non scoprire la sensazionale verit à. E quello della vita sulle stelle, che
qui si presenta sotto forma di una singolarissima mania collettiva; una
sorta di febbre dell'ascolto cui nessun essere umano riesce a sottrarsi; ci
si mette anche la polizia segreta, ed è infatti un suo agente dei più
preparati e coraggiosi che sapr à giungere alla drammatica soluzione.
Sbarco nel cratere Murray Leinster N.325 - 12 Gennaio 1964 (Operation Terror, 1962) Un oggetto non identificato precipita, sollevando un'immensa colonna
d'acqua, in un lago vulcanico in una zona montagnosa degli Stati Uniti. E
subito cominciano i sintomi classici dell'invasione: campi magnetici
paralizzanti, raggi misteriosi, sparizioni di persone. Ma Murray Leinster,
uno dei più smaliziati scrittori che abbia la f. s., non si contenta di cos ì
poco, e arricchisce questo tema sempre gradito ai lettori di nuovi,
imprevedibili sviluppi, di un folgorante colpo di scena.
Schiavi degli invisibili Eric Frank Russel N.325 bis - 19 Gennaio 1964 (Sinister Barrier, [1939, 1943]) Nella ormai ricchissima galleria di creature maligne che la FS ha
inventato, questi Vitoni di Russell occupano un posto altrettanto
sensazionale dei Trifidi di Wyndham. Con una importante differenza:
mentre i Trifidi sono visibili a occhio nudo e sembrano innocui, i Vitoni
sono invisibili, e solo una fortuita scoperta permette all'umanit à di capire
infine che cosa stia succedendo, e anzi, di rendersi conto che il nostro
passato e la stessa nostra storia millenaria, seguono forse da sempre il
corso voluto da questi feroci e insaziabili parassiti.
La missione del tenente Truant Gordon R. Dickson N.326 - 26 Gennaio 1964 (Naked to the Stars, [1961]) Il soldato che perde la memoria dopo un combattimento è un caso
abbastanza frequente, in guerra; ma il tenente Truant, che ha espugnato
alla testa del suo reparto una citt à su un pianeta ostile, non è uno
smemorato. Ricorda tutto, di sé e degli altri: nella sua mente c'è solo un
piccolo vuoto di poche ore. Che cosa è successo in quel breve
intervallo? Cosa ha fatto? Cosa gli hanno fatto? E' per trovare la risposta
a queste domande che Truant tornerà nell'esercito spaziale e darà un
nuovo indirizzo alla sua carriera e alla sua vita. Psychon Daniel F. Galouye N.327 - 9 Febbraio 1964 (Lords of the Psychon, 1963) Le citt à della forza: enormi prismi, obelischi, cubi, cilindri, romboidi,
cupole, piramidi, dai colori abbacinanti e corruschi... Qui s'annidano i
Padroni del Psychon! « E il giorno dell'orrore » s'avvicina di nuovo. Una
data ormai ricorrente sulla Terra, in cui una sinistra rete luminescente
s'accampa contro il cielo, e l'umanit à superstite si contorce in preda a
tormenti senza nome. Ogni anno la Rete dell'Orrore si stringe di più . E
un piccolo gruppo di uomini dalle uniformi stracciate, miseri resti
dell'Esercito e della Marina degli Stati Uniti, è tutto ciò che rimane per salvare la Terra dalla
caduta finale nel mostruoso universo dei Padroni del Psychon.
Il pianeta degli schiavi Laurence M. Janifer N.328 - 23 Febbraio 1964 (Slave Planet, [1963]) Non c'è niente di male a far lavorare, senza pagarli, dei coccodrilli bipedi,
di indole mansueta e disciplinata; ma le cose cambiano se si scopre che
l'intelligenza di questa razza di schiavi è di gran lunga superiore
all'intelligenza degli animali, anzi si avvicina al livello dei padroni, cio è
degli uomini. La situazione diventa allora esplosiva, tanto pi ù se gli
sfruttatori sono in pochi, su un pianeta lontanissimo, e gli sfruttati,
bench é inermi e primitivi, sono in molti e, inoltre, possono contare su
aiuti insperati.
Evasione nel caos Jane Roberts N.329 - 8 Marzo 1964 (The Rebellers, [1963]) All'infuori di poche isole dove ancora esiste un minimo di
organizzazione, l'umanità vive nel più completo abbandono. I governi
hanno perduto ogni autorit à , la polizia e l 'esercito sono impotenti a
controllare i milioni di affamati che s'aggirano come larve per le città e le
campagne. Nessuno lavora più , la gente vive di rapine, muore di ogni
malattia. E' la fine della civiltà ? Non c'è davvero nessun modo per
impedire che gli uomini regrediscano allo stato animale? E quali sono i
veri obiettivi di quei pochi che ancora lottano contro il caos?
Il crollo della galassia centrale Isaac Asimov N.329 bis - 15 Marzo 1964 (Foundation and Empire, [1952]) L'immenso impero galattico è scosso dai sussulti dell'agonia, dilaniato da
sanguinose lotte intestine, e le autorit à centrali non sono più in grado di
tenere a freno le rivolte che scoppiano da ogni parte. Da questa caotica
situazione emerge una nuova temibilissima forza: una sorta di milizia
privata che con astuzia si impadronisce via via di tutte le leve di
comando. Il suo capo è un avventuriero misterioso dotato, a quanto si
dice, di poteri sovrumani: il Mutante. Chi è ? Da dove viene? Dove si
nasconde? Troppo tardi coloro che vogliono annientarlo accorgeranno che il Mutante è pi ù forte e
più vicino di quanto sospettino. Atterraggio proibito John Brunner N.330 - 22 Marzo 1964 (Astronauts Must Not Land, [1963]) Un giornalista americano, anche se specializzato in materie scientifiche,
è per mestiere molto sospettoso e molto intraprendente. Tanto più se gli
capita di vedere sul marciapiede opposto una persona che dovrebbe
trovarsi a migliaia di anni luce dalla Terra. Tanto pi ù se si accorge che i
pezzi grossi dicono soltanto una parte della verit à. Tanto più se l'altra
parte della verit à gliela dice irrefutabilmente la pellicola della sua
macchina fotografica quando nell'America centrale si verifica la più
sensazionale allucinazione collettiva di tutti i tempi.
Gli incappucciati d'ombra Edmond Hamilton N.331 - 5 Aprile 1964 (The Haunted Stars, [1960]) La scoperta dei resti di una civilt à sconosciuta è gi à un fatto
sensazionale sulla Terra Quando poi i ritrovamenti avvengono sulla
Luna, I'entusiasmo e l'eccitazione degli eruditi chiamati a decifrare
l'enigma non conoscono limiti. Ma in questo romanzo dai continui colpi di
scena, I'archeologia rappresenta soltanto il punto di partenza di
un'indagine che conduce ben al di là dei segreti militari, delle piccole
rivalit à delle nazioni terrestri, e svela una minaccia di portata galattica.
Il nemico di nebbia Karl Zeigfreid N.332 - 19 Aprile 1964 (Atomic Nemesis, [1962]) Anche accumulata a scopi di pace, l'energia atomica presenta gravi
pericoli. Questi pericoli diventano poi gravissimi quando: a) la centrale di
produzione sia tale da alimentare un intero pianeta, ma anche da farlo
saltare in caso d'incidente; b) per la suddetta centrale vada aggirandori
un alien della razza più maligna che possa incontrarsi in tutta la
Galassia. S'aggiungano quattro terrestri vendicativi, un agente di
controspionaggio alla 007, dotato di uno stupefacente arsenale privato,
un dialogo mordente e spregiudicato, e s'avrà questo romanzo di fantascienza inglese: senza
pretese morali n é metafisiche, ma di solida, piacevole, divertentissima lettura.
L'uomo che correva J. Hunter Holly N.333 - 3 Maggio 1964 (The Running Man, [1963]) Un uomo che arriva senza fiato in casa vostra e vi racconta una storia
che non sta né in cielo né in terra pu ò essere o pazzo o ubriaco. E
l'incidente in cui perde la vita pu ò essere assolutamente casuale, la
macchina che fugge dopo l'investimento pu ò essere guidata da uno
sciacallo della strada. Tutto pu ò essere frutto di coincidenze. Ma se
cominciate a dubitare e collegare fatti che in apparenza sembrano
sconnessi, diventate un uomo che sa troppo, un uomo segnato.
[PAG.44] Anni senza fine Clifford D. Simak N.333 bis - 10 Maggio 1964 (City,[1952]) L'uomo è scomparso dalla faccia della Terra, non è più che una figura
leggendaria, mitica, nel ricordo di coloro che hanno preso il suo posto: i
cani e gli automi. E attraverso i racconti favolosi di questi « eredi » del
mondo, rivivono drammatici episodi: I'abbandono delle grandi metropoli;
la forza collettiva verso il paradiso di Giove, il sorgere della mostruosa
civilt à delle formiche, la sinistra e misteriosa potenza dei Mutanti, la città
degli eterni dormienti. Ricchissima di invenzioni e ipotesi, eppure lineare
nel disegno, questa epopea che abbraccia ventimila anni di futuro è uno dei romanzi « obbligatori
» per il lettore di fantascienza.
Dimensioni vietate Cyril M. Kornbluth & L. Sprague De Camp N.334 - 17 Maggio 1964 L'uomo che si mette a scherzare col fuoco e finisce scottato, se non
addirittura carbonizzato, è un personaggio frequente in tutta la letteratura
fantastica, e, oggi, in quella fantascientifica. Un tempo il « fuoco » poteva
essere il Diavolo, la stregoneria, il soprannaturale; ma i pericoli escogitati
dai nostri contemporanei De Camp e Kornbluth sono, senza offesa per i
demoni del passato, più vari e imprevedibili. Dall'albero extraterrestre i
cui frutti suscitano, in chi li mangia, scandalose reazioni, all'ospite
galattico che avanza imbarazzanti pretese, dal campione di rugby che
una volta lanciato travolge tutto e tutti, al bisturi miracoloso di sospetta provenienza, questa
antologia è un brillantissimo e prezioso catalogo di ci ò che pu ò succedere agli incauti, ai curiosi,
agli ingenui, nel mondo tanto multiforme della fantascienza. Tutti i colori del buio Lloyd Biggle N.335 - 31 Maggio 1964 (All the Colors of Darkness, [1963]) I meandri dell'iperspazio, gli oscuri corridoi dimensionali, hanno ormai
pochi segreti per il lettore di fantascienza. E l'autore di questo
avventuroso, cinematografico romanzo, ne è ben consapevole: il viaggio
istantaneo non pretende dunque qui di essere una mirabolante trovata,
ma semplicemente il punto d'avvio d'un intreccio solido di per sé stesso:
fortunose vicende d'un gruppo di ricercatori, inspiegabili sparizioni di
viaggiatori, sabotaggi, interventi di agenti privati e polizie di tutto il
mondo. Ma quella che pu ò sembrare soltanto una cronaca, per quanto movimentata, dello
sfruttamento industriale dell'iperspazio, s'arricchisce al momento giusto di un elemento nuovo
che scienziati, poliziotti, e industriali non potevano prevedere. Dietro la facciata della quarta
dimensione si nasconde...
I traditori e altri racconti Alfred E. van Vogt & C. N.336 - 14 Giugno 1964 Come i nostri lettori già sanno, Urania, a partire da questo numero,
diventa settimanale: I'unico settimanale di fantascienza che esista al
mondo. Questa brillante, concreta affermazione della F S in Italia, è stata
resa possibile innanzitutto dai lettori stessi, che fedelmente ci hanno
seguito, incoraggiato, appoggiato. D'altra parte, il nostro costante
impegno volto ad assicurarci il meglio della produzione anglosassone, è
stato ora coronato da un risultato dei più tangibili: un accordo per la
traduzione in esclusiva su URANIA dei romanzi e dei racconti pubblicati
dalle quattro maggiori riviste americane specializzate in fantascienza pura: GALAXY, IF,
MAGABOOK, WORDS OF TOMORROW. Altri accordi con altre riviste potranno seguire. Ecco
intanto come scatta, da oggi, I'Operazione 4 Urania al Mese: ogni mese, un numero di racconti
come quello che presentiamo oggi; ogni mese la ristampa di un Capolavoro; ogni mese due
romanzi inediti o un romanzo e una di quelle antologie (di un unico autore o su un unico
argomento) che tanto favore hanno riscosso da quando, con Sheckley, Lovecraft, Awenture sui
Pianeti, Ballard e Clarke, ecc., abbiamo inaugurato la formula. Siamo lieti che questo primo
numero della serie si apra con l'attesissimo ritorno di un maestro della fantascienza, A. E. Van
Vogt, i cui Traditori sono il primo racconto dopo 14 anni di silenzio. Non meno appropriata alla
felice circostanza, per le ragioni che il lettore vedr à , è la Pulce d'Acqua di Philip Dick. Dei tre
racconti di Leinster, Silverberg, Leiber, che completano il fascicolo, basterà dire che sono
all'altezza dei rispettivi autori. In Doni dal cielo di Aron L. Kolom, d'altra parte, un autore nuovo
attende il vostro giudizio. Il segno dei due mondi Keith Laumer N.337 - 21 Giugno 1964 (A Trace of Memory, [1963]) La fantascienza archeologica o di « scavo », combinata o meno con la
presenza di aliens, si svolge il più sovente nella Valle del Nilo o tra le
rovine dei templi Maya: con laborioso contorno di leggende che non
sempre giovano all'interesse della narrazione. In questo magistrale
romanzo di Laumer invece uno dei più antichi e misteriosi monumenti
terrestri s'impone subito e semplicemente col suo valore di segno, senza
bisogno di dotte disquisizioni. La vicenda che ne risulta ha la stessa
rapidit à allucinante della gigantesca astronave che da millenni si muove a cerchi intorno a due
cerchi, in attesa del segnale.
L'altra faccia della spirale Isaac Asimov N.338 - 28 Giugno 1964 (Second Foundation, [1953]) Il lettore che si fosse lasciato sfuggire il primo e il secondo romanzo della
famosa trilogia di Asimov (apparsi rispettivamente nei numeri 317/bis e
329/bis di Urania) trover à in questo volume conclusivo, che si legge
anche come un'opera a sé stante, tutti i dati necessari per seguire fino
allo scioglimento finale le drammatiche vicende dell'Impero Galattico: le
due misteriose organizzazioni destinate a salvare l'Impero, la metropoli
grande come un intero pianeta, la guerra contro l'hitleriana figura del
Mutante, e gli altri mille fili del più straordinario affresco di storia futura che la fantascienza ci
abbia dato dopo Wells. La terra degli Uffts Murray Leinster N.339 - 5 Luglio 1964 (Lord of the Uffts, [1964] 1963) Con pochi autori di fantascienza, si viaggia più sicuri che con Murray
Leinster. Anche quando, come in questo caso, la partenza si effettua su
una vecchia e malandata astronave da carico, con un capitano
strampalato e un astronavigatore di non eccessiva esperienza, si può
essere sicuri che l'avventura proceder à senza fermate né ritorni, senza
incomprensibili deviazioni, senza esasperante accumulazione di
personaggi. Non per questo mancheranno i colpi di scena o il suspense,
e nemmeno un'arguta, bonaria, spregiudicata filosofia: tutte le migliori doti di Leinster si ritrovano
in questa sua a Terra degli Ufits È , nella sua particolarissima felicit à d'invenzione. Per volere
concludere: un piccolo classico.
Arena e altri racconti Brian W. Aldiss & C. N.340 - 12 Luglio 1964 Ringraziamo qui, collettivamente, i molti lettori che ci hanno voluto
scrivere per approvare la nuova mutazione di Urania. Come speravamo,
la formula che abbiamo adottato dimostra di avere incontrato il favore
generale: i fedeli del romanzo, mentre gli affezionati del racconto
possono ora contare su un regolare fascicolo mensile, i neo-convertiti
alla fantascienza hanno via via a disposizione le ristampe più importanti
della collana. Urania -settimanale, abbraccia dunque veramente tutta la
fantascienza che vale la pena di conoscere. In questo numero oltre ad
Arena, un lineare racconto delI'inglese Aldiss, dove la razza umana, così spesso bistrattata dagli
scrittori di f. s., fa una volta tanto buona figura, presentiamo un singolare « gattopardo » (nessuna
parentela con quello siciliano) immaginato da Hal Clement, e gli ancor pi ù straordinari Mutanti del
fango di Fremont Dodge. Dal canto suo Daniel Keyes propone una soluzione ai problemi della
scuola che passiamo senz'altro alle competenti autorit à e... Lory in un miniracconto di taglio
perfetto, presenta un tipo di mendicante del tutto inedito. Senza traccia Charles Eric Maine N.341 - 19 Luglio 1964 (Subterfuge, 1959) Charles Eric Maine, inglese, è uno dei più dotati esponenti di quel
genere di fantascienza che si potrebbe definire « alla Hitchcock », dove
il « suspense », è la molla fondamentale della narrazione. Così, da un
tranquillo villino nei dintorni di Londra, un capannone pieno di ragnatele,
una cabina telefonica, un taccuino dimenticato, un incidente di auto, e
altri elementi d'apparenza altrettanto normale, quotidiana, si arriva
attraverso un magistrale montaggio, al nodo di un segreto scientifico
d'importanza rivoluzionaria, e alle sue agghiaccianti conseguenze militari e umane.
Il Figlio della Notte Jack Williamson N.342 - 26 Luglio 1964 (Darker Than You Think, [1949]) Una spedizione archeologica torna dall'Asia con un sarcofago che viene
guardato a vista giorno e notte. Nessuno si può avvicinare salvo gli
scienziati che l'hanno scoperto. I suoi misteriosi geroglifici sono la
testimonianza di una guerra combattuta in tempi remotissimi fra gli
uomini e la razza estinta dei lupi mannari. Ma è veramente estinta
questa razza? E fra i curiosi, i giornalisti, gli studiosi che tentano di
vedere il sarcofago non si nascondono forse i discendenti dei nostri
implacabili nemici?
[PAG.45] Contatto con l'inumano AA.VV. N.343 - 2 Agosto 1964 I nostri lettori saranno dispersi in questi giorni fra le spiagge e i
campeggi d'Italia e d'Europa a stretto contatto (anche troppo stretto, in
certi casi) con l'umano. A tutti coloro che soffrono per l'invadenza del
vicino di ombrellone o di tenda offriamo quindi, come sollievo e come
difesa, questa antologia carica di... È difficile dire: di mostri veri e propri,
sanguinari e raccapriccianti, ce n'è uno solo, quello di Kettridge, e non
viene nemmeno dallo spazio. Di extraterrestri ce n'è parecchi, ma quello
di Sturgeon, a parte il suo argenteo colorito, non fa paura a nessuno,
anzi; e quello di Wilson, fa una gran paura a un povero automobilista, che per ò non lo vede. E tra
gli a invasori quelli di Slesar hanno (momentaneamente) la peggio, quelli di High sono invece
potentissimi, quelli di Smith fanno le parole incrociate, quelli di Burke, la polizia dice che non
esistono. E' insomma una compagnia alquanto mista, un campione d'inumanit à più divertente e
inaspettato di quello che si pu ò trovare nel proprio albergo. Anche se, forse, meno pericoloso.
L'ultima trappola e altri racconti AA.VV. N.344 - 9 Agosto 1964 La copertina di questo numero illustra alquanto simbolicamente un
racconto che, sarà bene dirlo subito, non ha nulla a che vedere con i
topi; un racconto di classica fantascienza spaziale, con tanto di
astronavi, di anni -luce, di raggi mortali, di cosmiche minacce. E anche gli
altri racconti del fascicolo - tratti, come il primo, dalle riviste del gruppo
Galaxy - seguono la pi ù affascinante rotta della fantascienza, quella dei
pianeti inesplorati, degli aliens incomprensibili, dei cadetti senza paura,
dei viaggi verso l'ignoto. Ma, come il lettore non ignora, pi ù movimentata,
più affascinante, pi ù suggestiva è la storia, pi ù difficile diventa darne una immagine che non
deluda, che non appaia scialba o statica o banale. Meglio, crediamo, prendersi ogni tanto un po'
di libert à, e cercare di rendere, per vie indirette, quel senso di strano, di pauroso, di mai visto, che
la fantascienza scritta sa suscitare (quando è scritta bene).
Il ritorno dell'Explorer Poul Anderson N.345 - 16 Agosto 1964 (No World of Their Own, [1955]) L'innocente partita a scacchi che il giapponese Matsumoto sta giocando
con l'extraterrestre Hronna, nella cabina del vecchio Explorer, prefigura
una partita ben più pericolosa; quella che il capitano Langley dovrà
giocare tra poco con Solari, Centauriani, e Mercanti dello Spazio. La
lotta si svolge senza esclusione di colpi, in un suspense di cui Poul
Anderson è maestro, finch é Langley e gli altri s'accorgono - troppo tardi?
- che al gioco mancava una gigantesca pedina. Educata, impassibile,
commovente, alla tremenda contesa assiste Marin, la dolce schiava del futuro...
Tele-Homo Sapiens Wilson Tucker N.346 - 23 Agosto 1964 (Wild Talent, [1954]) Le imprese cinematografiche dell'agente 007, e quelle segretissime
dell'agente OS 117 (ma quanti 7 fra queste spie!) appariranno al lettore
alquanto più grossolane, e tutto sommato anche pi ù inverosimili, delle
attivit à del nostro Paul Breen, cui il controspionaggio americano assegna
un compito chiave nella difesa del paese. Ma questo serrato romanzo
d'azione, costruito con la libertà di movimenti di un film, e scritto con
l'incalzante rigore di un'inchiesta, non si limita a darci un quadro spietato
e plausibile della vita di un agente segreto. Dietro gli attentati, le sparatorie, gli intrighi, si delinea
una lotta ben più feroce di quelle che affliggano le nazioni, un conflitto mortale non già fra diverse
concezioni politiche, ma fra gli uomini e quelli che saranno i loro successori. Spaceman Murray Leinster N.347 - 30 Agosto 1964 (Spaceman, [1964]) La Rim Star è una strana astronave. Braden, che si presenta per esservi
imbarcato, se ne accorge a sue spese prima ancora di salire a bordo.
Strano l'equipaggio, strano il capitano, strani i passeggeri, come nelle
classiche storie di pirati. E tutto il romanzo ha infatti la scioltezza, i colpi
di scena, il movimento dei libri d'avventure, come se Leinster, vecchio
lupo dello spazio, avesse voluto rendere una specie di omaggio
fantascientifico a Robert Louis Stevenson e Jack London.
Com'era lassù e altri racconti AA.VV. N.348 - 6 Settembre 1964 Una ventina di anni fa, Edmond Hamilton, specialista in avventure
galattiche libere da ogni preoccupazione di verosimiglianza, si provò a
scrivere una storia completamente diversa. La scrisse, e se la vide
respingere da tutte le riviste a cui l'offr ì. « Troppo crudele » gli dissero. «
Al pubblico non piacerebbe » . Pubblicato oggi, dopo un lungo soggiorno
in un cassetto, « Com'era lass ù » è stato accolto come un piccolo gioiello
della letteratura fantascientifica; Urania è lieta di offrirlo ai suoi lettori in
una cornice d'eccezione, che comprende, fra l'altro, una paradossale «
variante » sul viaggio di Colombo verso le Indie, una memorabile figura di capitano spaziale, e
una ipotesi sul mondo degli impiegati, che non mancher à di far venire i brividi a quanti lavorano in
un ufficio. Il caso della ragazza mascherata Frank Belknap Long N.349 - 13 Settembre 1964 (Space Station [No] 1, 1957) Maestosa e scintillante, la stazione spaziale galleggia lass ù, nel grande
buio. Il tenente Corriston, venuto a vederne le meraviglie, si trova presto
intrappolato nei suoi insospettati terrori. Sulla grande base americana
tutto sembra normale; ma la scomparsa di una ragazza segna l'inizio di
una serie di misteri che dal pi ù classico suspense poliziesco passano,
con lo svolgersi dei fatti, alla meglio documentata fantascienza
astronavale.
Il segreto degli Slan Alfred E. van Vogt N.350 - 20 Settembre 1964 (Slan, [1940, 1946]) Gli Slan - conviene che il lettore lo sappia subito - non sono mostri
extraterrestri venuti a invadere la Terra. Il loro nome deriva da quello del
biologo S. (per Samuel) Lann, che, secondo la leggenda, li ha « inventati
», e il loro aspetto è simile al nostro: ma hanno due cuori, e tra i capelli,
due sottilissime antenne. Nessuno sa quanti siano, n é dove si
nascondano; molti sostengono che sono fabbricati a macchina, tutti li
temono e li cacciano come belve. Ma è poi vero che gli Slan siano i pi ù
implacabili nemici che l'uomo abbia incontrato nella sua lunga evoluzione? La casa dalle finestre nere Clifford D. Simak N.351 - 27 Settembre 1964 (Way Station, 1963) Un veterano della guerra civile americana che non invecchia mai, una
casa con finestre indistruttibili, una tomba che porta inciso sulla pietra il
segno delI'infinito: ce n'è abbastanza perché la CIA cominci ad avere dei
sospetti e perch é Clifford Simak cominci a tessere una delle sue trame
più belle e suggestive. Dai boschi del Wisconsin alle frontiere della
galassia, dai pi ù umili e quotidiani personaggi ai pi ù stupefacenti
visitatori spaziali, tutto si carica di quel « senso del meraviglioso » di cui
l'autor è di Mondi senza fine è uno dei pochi a conoscere il segreto.
I polimorfi e altri racconti AA.VV. N.352 - 4 Ottobre 1964 Descrivere un uomo comune, come noi, in una situazione non comune
(un contadino alle prese con un disco volante, uno scienziato minacciato
da un robot ecc.) è già un'impresa piuttosto difficile. Ancora più difficile è
fare il contrario: descrivere, cio è, una creatura molto diversa da noi in
una situazione (per lei) comune. Finché si tratta di vederlo dal di fuori,
coi suoi tentacoli e le sue mandibole, un alien è infatti relativamente
concepibile; ma quando si vuole addirittura seguirlo dal di dentro,
immaginare le sue reazioni, inventare i suoi meccanismi biologici, sono
pochi gli scrittori di fantascienza che non si tirano indietro. Uno di questi è Van Vogt, che con
un'audacia e una bravura degni del suo nome, ha creato una razza di mutanti senza precedenti
negli annali della f.s. I suoi polimorfi sono davvero, il lettore se ne accorgerà, diversi da noi, sia
nella vertiginosa libertà di movimenti di cui godono, sia nella ciclica schiavit ù delle loro
metamorfosi. Degli altri racconti che fanno parte di questo numero, diremo che ci sarebbe
impossibile indicare le nostre preferenze; a nostro giudizio tutti ci sembrano, ciascuno a suo
modo, ottimamente riusciti. Le scogliere dello spazio Frederik Pohl & Jack Williamson N.353 - 11 Ottobre 1964 (The Reefs of Space, 1963, [1964]) Nella migliore tradizione della fantascienza avventurosa, ma senza
trascurare i colori più agghiaccianti di quella utopistica, i due autori
hanno immaginato una spietata dittatura di tipo, diciamo così,
elettronico, messa in allarme da un misterioso ribelle fuggito nelle ancor
più misteriose « scogliere dello spazio » . Da un lato abbiamo quindi gli
orrori della Banca dei Corpi, del collare a orologeria, della delazione
sistematica, della macchina che pensa per tutti; dall'altro, un
meraviglioso animale che sfida la legge di gravità , un evaso, una ragazza, il cielo. Una insolita
ricchezza di motivi che si combinano felicemente in un insolito romanzo.
Il pianeta dimenticato Murray Leinster N.354 - 18 Ottobre 1964 (The Forgotten Planet, [1954]) C'è chi dice che i ragni larghi come ruote di bicicletta e le vespe lunghe
come sacche di aspirapolvere hanno fatto il loro tempo; in realt à,
qualsiasi tema fantascientifico diventa nuovo nelle mani di uno scrittore
che sappia il fatto suo. Così in questo affascinante romanzo vediamo
come un essere umano, nudo e disarmato più di Robinson, impari a
poco a poco a cavarsela nella più feroce e spettacolosa giungla che sia
mai stata descritta, e come le sue peripezie finiscano per costituire un
perfetto manuale per sopravvivere su un mondo abitato da insetti mostruosi.
[PAG.46] Partenza da zero James White N.355 - 25 Ottobre 1964 (Open Prison, [1964]) Il problema dei campi di prigionia sarà facilmente risolto nelle guerre
intergalattiche. Baster à lasciare i nemici catturati in piena libertà su un
mondo lontano da tutte le rotte: ma gli ufficiali hanno sempre il dovere di
tentare la fuga, anche da un pianeta dove non c'è filo spinato, dove non
ci sono guardie, dove la vita è come una lunga vacanza.
Il guardiano e altri racconti AA.VV. N.356 - 1 Novembre 1964 Chi la conosce soltanto per sentito dire, crede che la fantascienza sia
una letteratura di sfrenate e mirabolanti trovate, una sorta di inesauribile
Luna Park pieno di imprevisto e di colore. In realt à, è frequente il caso di
scrittori di s.f. più ricchi di concetti che di immaginazione, più inclini a
predicare che a raccontare, e le intelligenti sorprese, le ben congegnate
invenzioni, non sono affatto alla portata di chiunque. Ci vuole un
Anderson per fare uscire da un buco una bambina azzurra che si porta al
guinzaglio un cammelmifero; ci vuole un Bixby per pensare a un'arma
marziana veramente definitiva; ci vuole un Laumer per erigere una città di vimini; ci vuole un
Larson per concepire un'ameba samaritana, ci vuole, insomma, questo numero dei racconti di
URANIA per restare aggiornati sui « casi » umani e inumani della nostra Galassia. L'uomo che cadde sulla Terra Walter Tevis N.357 - 8 Novembre 1964 (The Man Who Fell to Earth, 1963) Presa com'è fra le avventure da una parte e le idee dall'altra, accade di
rado che la fantascienza produca dei «personaggi » indimenticabili. Ma
siamo sicuri che il fragile, malinconico e misterioso Newton, protagonista
di questo romanzo d'eccezione, rester à a lungo nella memoria del
lettore. La storia della sua discesa fra gli uomini, del suo folgorante
successo di businessman, e infine della sua « caduta » va vista anche
come un crudele e poetico apologo, che ha una forza di suggestione
assai rara, ci sia lecito dire, nella letteratura cosiddetta « seria »
Gorilla Sapiens L. Sprague De Camp & S.P. Miller N.358 - 15 Novembre 1964 (Genus Homo, [1950]) Il senso di disagio, di vaga inquietudine e di irritazione che quasi tutti
abbiamo provato osservando le scimmie nelle gabbie degli zoo;
specialmente quelle che « somigliano » d i p iù all'uomo: gorilla,
orangutan, ha forse ispirato questa paradossale awentura nel tempo,
che vede un gruppo di esseri umani sperduti in una societ à
completamente « scimmiesca ». Ma se lo spiri to del romanzo e le
peripezie che ne seguono sembrano appartenere a un genere
stranamente umoristico, il loro significato è in realt à di bruciante satira, a spese non dei gorilla ma
dell'Homo Sapiens. Contatto col nemico AA.VV. N.359 - 22 Novembre 1964 Tutte le guerre sono fantascientifiche: i carri degli egizi, gli elefanti di
Annibale, i segnali di fumo usati da Giulio Cesare in Illiria, i cavalli usati
da Cortez in Messico, ebbero, al loro primo impiego, un valore d'arma
segreta, di astuta e terrorizzante novit à, al pari del radar o di un robot
d'assalto. Per questo, e non perché siano particolarmente bellicosi, gli
scrittori di fantascienza, da Verne e Wells in poi, si sono sempre ispirati
volentieri al tema della guerra, che offre indubbiamente un terreno ideale
per le narrazioni avveniristiche. Ne abbiamo raccolte alcune in questa
antologia, e senza pretendere di influenzare gli stati maggiori, riteniamo che valga la pena di
meditare sul sensazionale rovesciamento d'alleanze esposto da Philip Dick, sul Terzo Reich
immaginato da Harry Harrison, sul povero generale schiacciabottone presentato da Edmund
Cooper. E per non essere accusati, come spesso accade agli strateghi, di avere la vista corta,
abbiamo tenuto conto di altre ipotesi, da quelle tutte terrestri, di pura azione e movimento, di Lee
Vernon, a quelle lunari di Leinster, a quelle addirittura teologiche del diabolico Rav Russell.
I fantasmi della radura e altri racconti AA.VV. N.360 - 29 Novembre 1964 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti
Gli dei odiano il Kansas Joseph Millard N.361 - 6 Dicembre 1964 (The Gods Hate Kansas, [1941] , 1964) Sui campi del Kansas, uno stato tranquillo, rurale, cadono in una notte
d'estate nove meteoriti di piccole dimensioni. I contadini corrono a
cercare i frammenti con l'idea di venderli agli scienziati dell'universit à, ai
professori che s'interessano di queste cose. Di qui comincia una
eccezionale catena di avvenimenti che portano tutta la Terra sull'orlo
della catastrofe, del completo annichilimento, per opera di una razza che
ci ha superati di millenni nel campo tecnologico, mentre in tutti gli altri
campi è rimasta allo stadio della più cieca e feroce barbarie.
Anno 2650 Alfred E. van Vogt N.362 - 13 Dicembre 1964 (The World of Null -A, [1945]) Chi è Gosseyn? Un uomo qualsiasi cui è morta la moglie? Un agente
segreto? Un grande capo? Una semplice pedina in una gigantesca
partita a scacchi? Egli stesso non lo sa, ed è il filo della sua lunga e
drammatica ricerca che lega gli episodi di questo romanzo, uno dei
grandi classici della fantascienza. Come in una scatola cinese, I'enigma
che pesa sul protagonista si apre su altri enigmi sempre più stupefacenti,
in un complesso e perfetto congegno narrativo dove si fondono
magistralmente suspense e filosofia. Fantastrenna AA.VV. N.363 - 20 Dicembre 1964 Una rivista francese s'è presa il gusto di pubblicare un elenco dei
neologismi creati dalla fantascienza, cio è di quelle parole che, come «
iperdrive » , « crediti », « disintegratore » , « robotlogia », « subspazio »,
ecc. non hanno corso in natura, mentre appaiono invece perfettamente
naturali, ovvie addirittura, agli appassionati del « genere ». A questa
nuova lingua, Urania è lieta di dare il suo piccolo contributo con la parola
Fantastrenna, la sola che ci sia sembrata pluridimensionale abbastanza
per questo ricco e festoso numero natalizio. Precisiamo qui che il
neovocabolo è scomponibile in: un romanzo di tipo un po' insolito di Poul Anderson e Gordon
Dickson; un romanzo di tipo tradizionale (per modo di dire) di J. G. Ballard; un racconto « a diario
» di Fredric Brown, il re dei capovolgimenti; un racconto al magnetofono di Wilma Shore; un
racconto tutto domande di Robert Sheckley; due racconti di guerra futura, un amore di B. C. e
altre vicende preistoriche; una assegnazione di Marziani d'argento; e infine negli auguri e nei
ringraziamenti che Urania porge a tutti i suoi lettori.
Incidente a Leonta City e altri racconti AA.VV. N.364 - 27 Dicembre 1964 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti
Dieci anni all'ora X Chester Anderson & Michael Kurland N.365 - 3 Gennaio 1965 (Ten Years to Doomsday, 1964) Questo romanzo avrebbe probabilmente irritato Niccolò Machiavelli. Se
al posto della parola « principe » mettiamo infatti la parola « pianeta »
abbiamo qui un classico caso di cecit à e di imprevidenza a livello
galattico, oltre che una movimentata storia di avventure spaziali scritta
da due nuovi e molto promettenti autori. Chiunque debba scegliersi un
alleato (ed è una situazione in cui ci troviamo tutti dai banchi della scuola
in avanti), far à dunque bene ad andare più in là dell'immediato
divertimento e a leggere tra queste righe una paradossale ma pungente lezione
I figli di Mu John W. Campbell jr. N.366 - 10 Gennaio 1965 (The Mightiest Machine, [1934-1935]) Corazzate e incrociatori spaziali, spedizioni su lontani e pericolosi mondi,
razze extraterrestri in guerra fra loro: si fa presto a scrollare le spalle
davanti a queste cose, ma è molto più difficile descrivere una battaglia
fra due flotte cosmiche che propinare al pubblico delle banalità da
manualetto scolastico travestite da profondi pensieri. La trilogia di
Campbell che ora ripubblichiamo nei Capolavori è quanto di meglio
abbia prodotto la fantascienza classica, quella tutta azione e avventura,
passione scientifica e brivido dell'ignoto.
[PAG.47] All'insegna del Cervo Bianco Arthur C. Clarke N.367 - 17 Gennaio 1965 (Tales from the White Hart, 1957) Un iceberg che galleggia nel tiepido mare della Florida, un giocattolo
che minaccia di far saltare una stazione televisiva, un'orchidea che
rifiuta di commettere il delitto perfetto, un vecchio che insegna alle
termiti ad accendere il fuoco, un cervello elettronico che risponde
parolacce ai generali: siamo, non c'è bisogno di dirlo, in piena
fantascienza. Ma la cornice, questa volta, è insolita: un'osteria della
vecchia Londra, un tipico pub di Fleet Street, la famosa strada dei
giornali. È dunque sul contrasto tra questo ambiente vecchiotto, quotidiano, tradizionale, e le
storie mirabolanti che i suoi frequentatori si raccontano, che Arthur Clarke con umorismo tutto
britannico, ha voluto mettere l'accento. Forse per suggerirci che nella fantascienza non c'è solo
terrore dell'ignoto e dell'inumano, che anche le ricerche più stupefacenti si possono guardare con
tranquillo divertimento e con un boccale di birra in mano.
K.94 chiama Terra e altri racconti AA.VV. N.368 - 24 Gennaio 1965 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti
Gli uomini di Vroob Russ Winterbotham N.369 - 31 Gennaio 1965 (The Man from Arcturus, 1963) Incontrare in aperta campagna, in una notte di luna, uno scimmione alto
due metri non è una esperienza piacevole. Quando poi lo scimmione
dimostra di non essere affatto uno scimmione, e di avere, anzi, un
cervello di prim'ordine e un'arma praticamente invincibile, la paura
privata si trasforma in terrore collettivo. Ma in questo agile e
movimentato romanza non tutti gli « aliens » sono spietati conquistatori;
e non tutti gli « indigeni » sono disposti a lasciarsi addormentale o
disintegrare.
Avventura nell'iperspazio John W. Campbell jr. N.370 - 7 Febbraio 1965 (The Incredible Planet, [1949]) Continuano, in questo romanzo, le avventure di Aarn Munro, I'eroe della
trilogia il cui primo volume abbiamo pubblicato il mese scorso (I figli di
Mu, Urania n. 366). John Campbell, che è laureato in fisica nucleare, è
sempre rimasto fedele al significato letterale, tradizionale, della parola «
fantascienza »: le sue invenzioni più strabilianti, le sue ipotesi più
vertiginose, i suoi mondi pi ù mostruosi, le sue più audaci esplorazioni
hanno tutti una solida base scientif ica che dà a queste peripezie
cosmiche un sapore, se non di probabile, di possibile. Essi ci guardano dalle torri J. G. Ballard N.371 - 14 Febbraio 1965 (Passport to Eternity, 1963) Quando KingHey Amis lo defin ì « una delle più brillanti promesse della
SF contemporanea », J. G. Ballard non aveva ancora scritto che due
romanzi Il vento dal nulla (Urania 288) e Deserto d'acqua (Urania 311).
Vennero poi i quattro magistrali racconti che non esitammo a riunire in
una stessa Antologia (Urania 321) con altrettanti racconti di Clarke. Oggi
con « L'astronauta scomparso » e le altre short -stories di Essi ci
guardano dalle torri, Ballard ha cessato di essere una « promessa » per
affermarsi definitivamente come il terzo grande della SF inglese, con Arthur Clarke e John
Wyndham. Ma pi ù ancora di questi ultimi e dello stesso Bradbury - che con lui ha alcuni punti di
contatto - Ballard si va rivelando come un autore completo: uno di quegli scrittori che se dalla
fantascienza traggono la loro ispirazione più profonda e eostante, finiscono tuttavia per imporsi
su un livello di alta letteratura. Nelle due storie pi ù lunghe di questa raccolta, si notino la forza di
scrittura e la stupefacente suggestione dei simboli; nelle tre più brevi, s'ascolti per esempio quel
suono di clalcsons che sale dai piedi del grattacielo... Sono storie « di semplice fantascienza » :
ma con un vento di tragedia vera sempre pronto a levarsi come un vento dal nulla, per
trasformare la storia in poesia.
L'ultima Ferrari e altri racconti AA.VV. N.372 - 21 Febbraio 1965 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti
Le porte dell'oceano Arthur C. Clarke N.373 - 28 Febbraio 1965 (People of The Sea, 1963) Da qualche anno A.C. Clarke si è stabilito a Ceylon, per dedicarsi
interamente allo studio del mondo sottomarino. Come Asimov, Arthur
Chrke è un brillantissimo e quotato divulgatore scientifico, sempre
attento a mantenere, anche nelle sue opere narrative, un solido fondo di
scrupolosa verosimiglianza. In questo racconto, ancora una volta la sua
passione di scienziato si combina felicemente con la sua bravura di
romanziere per guidare i nostri lettori attravemo le meraviglie, le insidie, i
terrori, di quello che è in fin dei conti il nostro più vicino pianeta sconosciuto: il mare.
L'atomo infinito John W. Campbell jr. N.374 - 7 Marzo 1965 (The Infinite Atom, [1949]) Si chiude, con questo romanzo, la trilogia di Campbell i cui due primi
volumi sono usciti rispettivamente nei numeri 366 e 370 di Urania. L'eroe
è ancora Aarn Munro, il Gioviano dalla mente sovrumana; ma agli
orizzonti cosmici, avveniristici, delle sue peripezie, contrasta qui un mito
antichissimo: quello dei Centauri. Sono realmente esistite queste
favolose creature met à uomo e metà cavallo? E' possibile che si
trattasse in realt à di invasori venuti dalIo Ipazio? E in tal caso è possibile
che ritornino un giorno sulla Terra? Lot Ward Moore N.375 - 14 Marzo 1965 (Lot - Lot's daughter) Lot è senza dubbio una delle pi ù conturbanti storie di FS che siano mai
state scritte. E quando, nel 1953, la sua prima parte usc ì in America
come racconto a sè, il pubblico e la critica più esigenti ebbero un solo
rammarico da esprimere: che la fuga di questo Lot dell'era atomica,
diversamente da quella del racconto biblico, mancava d'una
conclusione. Ward Moore aveva preferito lasciare i propri personaggi a
metà strada. Ma l'autore ha ripreso la penna, e Lot e la figlia il loro
cammino. Il risultato è lo sconvolgente romanzo qui presentato.
Richiamo all'ordine e altri racconti AA.VV. N.376 - 21 Marzo 1965 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti
Le mille e una morte J. T. McIntosh N.377 - 28 Marzo 1965 (The [Noman] Way, [1964]) Un pianeta del supplizio? No, a prima vista sembra trattarsi soltanto di
un metodo di controllo demografico, per il bene di tutti. Ma chi sono i
Maestri? Quale altra morte è in agguato, oltre ai 1000 giochi che
mietono ogni anno, secondo le cifre ufficiali, sessanta milioni di vittime?
J. T McIntosh, che si rivela qui un maestro dell'horror fantascientifico,
sapr à svelarvi anche quest'ultimo orrore, dopo avervi accompagnato per
i l più atroce degli itinerari.
Universo Robert A. Heinlein N.378 - 4 Aprile 1965 (Orphans of the Sky, 1963) La prima parte di questo libro usci a puntate su « Urania » nel 1954 col
titolo « Alla deriva nelI'infinito » e fu un avvenimento memorabile. Ora lo
ripubblichiamo qui, insieme alla seconda parte, per tutti i lettori - e
saranno la maggioranza - che non conoscono il famoso classico di
Heinlein. Questo numero è quindi in parte una ristampa, in parte una
novit à; aggiungiamo che « Universo » resta, nel suo insieme, una delle
più affascinanti, vertiginose e poetiche saghe spaziali che siano mai
state scritte.
[PAG.48] I fuorilegge della natura AA.VV. N.379 - 11 Aprile 1965 Per i lettori che nella FS cercano il diverso, I'inquietante, l'inspiegabile,
che preferiscono le libere ipotesi della fantasia a quelle pi ù rigorose della
scienza, abbiamo preparato questa antologia di racconti tratti dalla
famosa rivista americana (con la quale Urania ha istituito rapporti di
stretta collaborazione) The Magazine of Fantasy and Science Fiction.
Sono racconti terrestri, che si svolgono qui, nel nostro mondo, nel nostro
tempo: « Terrrore nel kolckoz, per esempio, dello scrittore sovietico
Mikhail Bulgakov, ci dà, tra le righe, uno spiritoso e pungente quadro
della vita a Mosca pochi anni dopo la rivoluzione; « Meglio soli che male duplicati, parte da una
realt à, questa volta americana, altrettanto precisa, come gli appassionati di jazz potranno
constatare; e cos ì il Mike dei miracoli, è, da un certo punto di vista, un povero analfabeta
sperduto in una metropoli moderna; il bambino di « Lontano da casa è un qualsiasi bambino
dell'Arizona, come Olsen è qualsiasi marinaio scandinavo. La scena è dunque perfettamente
naturale, i fondali sono quelli che conosciamo, gli attori sono, o sembrano, come noi: da qui in
avanti tutto pu ò succedere.
Il recupero e altri racconti AA.VV. N.380 - 18 Aprile 1965 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti
La spedizione della V Flotta Edmond Hamilton N.381 - 25 Aprile 1965 (Battle for the Stars, 1961) Come Gli incappucciati d'ombra pubblicati la primavera scorsa, anche
questo nuovo romanzo di Hamilton è una storia di guerra. E la
spettacolare battaglia che la Quinta Flotta combatte all'interno del
Sistema solare, in piena Fascia degli Asteroidi, non ha nulla da invidiare
alle migliori prove che in questo genere di FS ha fornito, per esempio, un
Campbell. Ma ciò che più spicca in questa Spedizione è un senso
umano, anzi specificamente umanistico che raramente si riscontra nelle
narrazioni di conflitti astronavali: forse perch é, qui, non si tratta di difendere un qualsiasi Impero
Galattico, ma la vecchia Terra.
Pionieri dell'infinito Jerry Sohl N.382 - 2 Maggio 1965 (Costigan's Needle, [1952]) E' accaduto spesso, nella storia della scienza, che una scoperta sia nata
per caso, o addirittura per errore. Qui, un medico, impegnato a
perfezionare un apparecchio per uso radioterapico, si ritrova fra le mani
una macchina che fa sparire la materia vivente. Di un uomo che si
avventura nell'ago di Costigan, ritornano gli abiti e le capsule metalliche
dei denti otturati. Dov'è finito lui? E dove finiscono i poliziotti e gli
scienziati che vanno a cercarlo? La strada dalla Chicago moderna al
paese dell'Utopia è lunga e piena di imprevisti.
Caverna nel tempo Rex Gordon N.383 - 9 Maggio 1965 (The Time Factor, [1964]) Un breve cortometraggio che mostra le lancette di un orologio, uno
scheletro e una valle chiusa fra i ghiacciai, mette in subbuglio gli alti
comandi, i servizi segreti, le massime autorit à scientifiche d'America: un
gigantesco sincrotrone, che opera in una sperduta localit à del
Tennessee, sta per sfuggire al controllo. E le sue bizzarrie hanno posto
un problerna scientifico poliziesco che il maggiore Judgen, distaccato
dalla NASA, dovrà risolvere con le sue collaudate capacit à di astronauta:
solo che in questo caso, non si tratta di un viaggio nello spazio, ma di un salto in quello che è il
più indefinibile e pauroso degli elementi
Morte per fuoco e altri racconti AA.VV. N.384 - 16 Maggio 1965 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti
Le case di Iszm Jack Vance N.385 - 23 Maggio 1965 (The Houses of Iszm, [1954], 1964) Che cosa darebbero gli architetti, gli urbanisti, i pianificatori, gli uomini
politici per avere una delle case che si seminano, che nascono e
crescono come una pianta qualsiasi? E chi avesse in esclusione i semi
di una simile pianta, quale gigantesca speculazione edilizia potrebbe
organizzare? Su questo tema cos ì attuale per noi, Jack Vance ha
costruito un piacevole e movimentato romanzo, in cui le straordinarie
case di Iszm sono oggetto di una guerra segreta fra i desperados di
mezza galassia.
Agonia della Terra Edmond Hamilton N.386 - 30 Maggio 1965 (City at World's End, [1951]) « Tutto il paesaggio attorno a Middletown era scomparso. I campi verdi,
il fiume, le vecchie fattorie sparse e l à, tutto era scomparso. Ora, pianure
desolate di una terra color giallo ocra, si stendevano fino a una catena di
monti frastagliati che non erano mai esistiti prima. Il vento soffiava su
quel mondo nudo e senza vita.. » . Questa la situazione che gli abitanti di
una piccola citt à americana si trovano di colpo a dover affrontare. Ma,
risolto l'enigma, dovranno ancora combattere una lunga battaglia per la
sopravvivenza loro e del loro mondo condannato. L'orlo della voragine J. T. McIntosh N.387 - 6 Giugno 1965 (Out of Chaos, 1965) Che cosa faremmo se la civilt à che conosciamo, con le sue macchine, le
sue comunicazioni, le sue comodit à , scomparisse dal giorno alla notte?
A questa domanda, che ha affascinato decine di scrittori di fs. e milioni di
lettori, dà ora la sua risposta McIntosh in un romanzo di eccellente
fattura, svelto, movimentato, ben raccontato, che arricchisce il filone
della fantascienza catastrofica di una suggestiva immagine: le « isole di
terra » circondate da enormi crepacci nelle quali i superstiti tentano di
riorganizzare la vita.
Il sesto palazzo e altri racconti AA.VV. N.388 - 13 Giugno 1965 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti
Il pianeta del tesoro Murray Leinster N.389 - 20 Giugno 1965 (Invaders of Space, 1964) Per questo movimentatissimo episodio spaziale, Leinster sembra
essersi ispirato a due capolavori della narrativa avventurosa: L'Isola del
Tesoro di Stevenson, e Il Lupo dei Mari di Jack London. Chi avesse letto
di recente questi due romanzi potrà divertirsi a stabilire una quantit à di
astute somiglianze, e di ancor più astute . differenze. Ma naturalmente la
fantascienza di Leinster, come sempre, vale di per sé : per l'immaginosit à
e, al tempo stesso, concretezza delle situazioni; per l'unità e variet à
dell'intreccio; per l'equilibrio tra il dialogo, le pause descrittive e le tensioni drammatiche; inomma
per le solide garanzie che questo scrittore offre sempre.
Resurrezione Jerry Sohl N.390 - 27 Giugno 1965 (The Altered Ego, [1954]) Nel 2045, la scienza è giunta a realizzare uno dei pi ù grandi prodigi a cui
l 'uomo avesse mai avuto la presunzione di giungere: resuscitare un
morto. Nella grande Confederazione mondiale, sono circa 200.000 le
persone che, ritenute troppo utili all'umanit à perch é seguano il comune
destino di tutti gli altri esseri viventi, sono designate a risorgere quando
la loro ultima ora scoccherà. Si pu ò dunque immaginare quali spietate
lotte si accendano fra gli esclusi per entrare a far parte di questo ristretto
« club degli immortali » e di quali colpi di scena sia movimentato questo romanzo tutto sospeso, è
il caso di dirlo, tra la vita e la morte.
[PAG.49] L'infiltrazione - I mostri Poul Anderson N.391 - 4 Luglio 1965 (No Truce with Kings - Epilogue) Presentiamo insieme questo romanzo breve e questo lungo racconto
non soltanto perch é sono firmati dallo stesso autore e perch é sono tra le
cose migliori che Poul Anderson abbia scritto, ma anche perch é si tratta
di due variazioni, di due ipotesi, intorno a un unico tema: che cosa
avverrà sulla Terra dopo la catastrofe atomica. La bellicosa societ à
semi-feudale (sono tornati gli arcieri, ma è rimasto ancora qualche
cannone) descritta nell' Infiltrazione ci lascia, dopo l'ultima sorpresa,
molte speranze; più penoso e definitivo sembra invece il destino del mondo abbandonato ai
Mostri, ma il lettore vedr à che è questione di punti di vista.
Marstation e altri racconti AA.VV. N.392 - 11 Luglio 1965 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti
La macchina dei delitti Eric Frank Russel N.393 - 18 Luglio 1965 (With a Strange Device, 1964) Seguendo le avventure dell'agente 007 e ammirando il suo mirabolante
arsenale, milioni di spettatori hanno pensato alla F.S. Ma che cosa
direbbero, allora, delle avventure, dei trucchi, dei colpi di scena, della
caccia all'uomo, anzi, allo scienziato, che tengono col fiato sospeso tutti i
servizi segreti americani, nel caso di questa sensazionale « Macchina
dei delitti »? Non c'è dubbio che si tratti del pi ù bel « thriller »
fantascientifico che sia mai stato scritto, e non c'è dubbio che i produttori
di James Bond ci abbiano gi à messo su l'occhio. Eccolo in anteprima, per i lettori di Urania.
Ritorno al domani L. Ron Hubbard N.394 - 25 Luglio 1965 (Return to Tomorrow, [1954]) Un anno su un'astronave che viaggia alla velocit à della luce equivale,
sulla Terra, a un periodo di parecchi decenni. Quando gli uomini
dell'equipaggio tornano a casa, le fidanzate hanno i capelli bianchi, gli
amici sono morti di vecchiaia, le citt à sono irriconoscibili, i regimi politici
sono cambiati. Chi s'imbarca accetta dunque - con le buone o con le
cattive . una vita senza passato, un'avventura che non ha ritorni Pure, i
disperati, i fuorilegge, i paria che percorrono la galassia sulle navi del «
lungo viaggio », assolvono senza saperlo la più alta missione per la sopravvivenza della specie
umana. Partenza domenica e altri racconti D. F. Galouye N.395 - 1 Agosto 1965 (The Last Leap [and Other Stories of Supermind], 1964) La fantascienza - specialmente quella più recente - pullula di roinanzi e
racconti fondati sulle facolt à extra-sensoriali sia terrestri che
extraterrestri. Troppo spesso, però, non si tratta d'un facile pretesto per
far succedere qualsiasi cosa, in qualsiasi momento, senza la minima
giustificazione logica. Galouye è uno dei pochissimi che sul tema di
questa facolt à sconosciuta sappia costruire delle vere storie: lo ha
dimostrato col suo prestigioso romanzo Psychon (Urania 327) e lo conferma ora con questi
cinque sensazionali racconti. In Partenza domenica lasciamo al lettore di vedere con quanta
originalit à si combinino il tema classico dell'invasione, quello della telepatia, e quello della
telecinesi. Nel secondo racconto non ci sono extraterrestri, ma c'è, ignorata fino all'ultimo,
qualcosa che non è la Terra...; gli aliens ricompaiono nel terzo, sotto forma di pseudo -scimmie, e
nel quarto sotto forma del figlio di un diplomatico interplanetario; in entrambi i casi, comunque, la
molla dell'azione resta quella dei « poteri della mente » . « Gli occhi del cane » , quinto e ultimo
racconto, conclude con una trovata straordinaria questa antologia del « super-normale ».
I nemici di Gree e altri racconti AA.VV. N.396 - 8 Agosto 1965 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti
Servizio di pattuglia Rick Raphael N.397 - 15 Agosto 1965 (Once a Cop-Code Three, 1963 e 1964) Già oggi, la polizia stradale ha qualcosa di vagamente fantascientifico,
per quel suo modo di presentarsi all'improvviso, come un'apparizione,
dietro una curva, per quel casco e quegli occhialoni che dànno agli
agenti l'aria di insetti, per quei segnali fosforescenti che di notte fermano
l'emozionato automobilista. Non possiamo dire se, domani, le cose
saranno come le immagina Rick Raphael; ma le sue ipotesi ci dànno
comunque una originale, interessantissima anticipazione sul futuro non
solo delle pattuglie della strada, ma del traffico, dei veicoli, degli incidenti, e di noi, poveri utenti.
Gli invasati Jack Finney N.398 - 22 Agosto 1965 (The Body Snatchers, [1954]) I buoni film di fantascienza, si sa, sono rari. Uno dei pochi è stato,
qualche anno fa, "L'invasione degli ultracorpi" che si limitava a trasporre
fedelmente in sequenze i capitoli di questo ottimo romanzo, gi à di per se
organizzato e montato secondo le regole del suspense cinematografico.
Una cittadina americana, oggi, un uomo che vede i suoi conoscenti, i
suoi amici, prendere uno dopo l'altro, uno sguardo fisso, una voce
strana, un enigma che si fa sempre più oscuro, un terrore che si fa
sempre più intenso.. Passaporto per l'eternit à J. G. Ballard N.399 - 29 Agosto 1965 (Passport to Eternity, 1963) Questa è la terza raccolta di racconti di J. G. Ballard che Urania
presenta ai suoi lettori, dopo gli "Otto racconti" di Ballard e Clarke
(Urania 321) e "Essi ci guardano dalle torri" (Urania 371).
Nell'avvertenza a quest'ultima, scrivevamo: <<Ballard ha ormai cessato
di essere una "promessa" per affermarsi definitivamente come il terzo
grande della SF inglese, con Arthur Clarke e John Wyndham. Ma più
ancora di questi ultimi e dello stesso Bradbury, che con lui ha diversi
punti di contatto, egli si va rivelando come uno degli scrittori di fantascienza capaci di imporsi su
un alto livello letterario>>. Le quattro storie di questo "Passaporto per l'eternit à " confermano in
pieno il nostro giudizio. Le prime tre, pur cos ì ben articolate su altrettanti temi classici della SF,
spingono tuttavia le loro tragiche suggestioni a una tale estremità , da rasentare quasi una rottura
d'equilibrio. E nella quarta, dove quest'equilibrio si ricompone su un piano tanto più elevato, il
risultato è tale da far pensare (come ha osservato Kingsley Amis) addirittura a un Conrad.
Questo per quanto riguarda la letteratura. Per quanto riguarda noi più specificamente, ci sembra
di poter dire che "La rete di sabbia", senza dubbio il pi ù bel racconto di Ballard, è anche,
probabilmente, la pi ù stupenda storia di fantascienza che sia mai stata scritta.
Ricerche Alfa e altri racconti AA.VV. N.400 - 5 Settembre 1965 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti
[PAG.50] Il giorno che invasero New York Irwin Lewis N.401 - 12 Settembre 1965 (The Day They Invaded New York, 1964) C'è chi per combinare un'invasione ha bisogno di macchine e congegni
inauditi, di mostri extraterrestri, di forze soprannaturali, di arsenali
terrificanti. Irwin Lewis, un autore nuovo, originale e spiritoso, sostiene in
questo brillante romanzo (gi à acquistato dalla televisione americana)
che si possono ottenere gli stessi effetti catastrofici e spettacolari con
mezzi molto pi ù modesti, addirittura banali. Una grande metropoli
moderna ha già in sé , come ognuno di noi sa bene, i veleni capaci di
paralizzarla: basta una piccola spinta, ..
Le sabbie di Marte Arthur C. Clarke N.402 - 19 Settembre 1965 (The Sands of Mars, [1951]) I l Mariner IV, com'è noto, non ha scoperto su Marte nessuna traccia di
vita intelligente. E il protagonista di quetso celebre romanzo di Clarke,
che inaugurò 13 anni fa, la collezione di Urania, non si stupirebbe affatto
di questo risultato. Quando infatti, il giornalista Martin Gibson sbarca sul
Pianeta Rosso, questo è già parzialmente colonizzato dagli uomini: ma i
coloni, da anni che sono lì, non hanno mai visto l'ombra di un marziano.
Se dunque i marziani, malgrado tutto, ci sono, vuol dire che sono ben
nascosti. E c'è poco da meravigliarsi che le fotografie del Mariner, scattate da una distanza di
12.000 chilometri, non ne abbiano rilevato l'esistenza. Il fantasma dello spazio Frederik Pohl & Jack Williamson N.403 - 26 Settembre 1965 (Starchild, 1965) I lettori di Urania ricorderanno "Le scogliere dello spazio", l'avventuroso
e suggestivo romanzo pubblicato circa un anno fa (Urania 353). Gli
stessi temi: la Macchina che pensa per tutti, gli animali antigravitazionali,
il misterioso arcipelago celeste dove trovano rifugio i fuorilegge, tutta
questa spettacolare scenografia si anima qui di una nuova, inquietante
presenza: il fantomatico"Figlio delle Stelle".
Paradiso sospetto e altri racconti AA.VV. N.404 - 3 Ottobre 1965 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti
Il collezionista Eric Frank Russel N.405 - 10 Ottobre 1965 (Hobbyt) "Se vi piace la tronfia verbosit à dei best -seller con pretese di alta
letteratura", scrive Russell presentando questi racconti, "o se ritenete
indispensabile che ogni storia racchiuda un profondissimo quanto
rimasticato messaggio morale, questo libro non è per voi. Andate via.
Sciò !". Il campo di lettura offerto dalla presente raccolta, in effetti, ci
guadagner à parecchio ad essere preliminarmente e perentoriamente
sgombrato dai pedanti e dagli snob. Cos ì, se vorremo puramente e
semplicemente divertirci, potremo farlo senza tiraci addosso occhaitacce di rimprovero. Ma
resteremo ugualmente liberi di sospettare che Eric Frank Russell, oltre a saper costruire le sue
storie come pochi, abbia anche lui, malgrado tutto, alcuni messaggi da comunicarci: quello
metafisico del "Collezionista", per esempio, d'una sbigottita malinconia; o quello, sottilmente
scettico, di "Una questione d'istinto"; o infine quello di "Io e la mia ombra", dove malinconia e
scetticismo si convertono in un arguto, bonario incoraggiamento a sbrigarsela da sé . Per
l'interpretazione di questi eventuali messaggi, comunque, non avremo bisogno di istituire
paragoni con Kafka, o con Proust, o con Dio sa chi altro: avremo soltanto da mettere questa
antologia, dopo averla letta, tra i libri che hanno qualche cosa dentro, e che una volta o l'altra ci
verrà voglia di rileggere.
Il pianeta proibito W. J. Stuart N.406 - 17 Ottobre 1965 (Forbidden Planet, [1956]) Robby, il simpatico robot capace di fabbricare con un ronzio di pochi
secondi una bottiglia di ottimo whisky scozzese, e di servirlo con perfetto
garbo agli atoniti ufficiali della marina spaziale americana, è stato forse il
primo personaggio della f.s. a diventare veramente popolare. Ma nel film
famoso, tratto dall'omonimo "capolavoro" che qui pubblichiamo, c'era
molto di più , e qualcuno, addirittura, ha visto nell'ingegnosa trama del
romanzo, l'eco di una vicenda celebrata da secoli come una delle più
affascinanti di tutta la letteratura: quella della "Tempesta" di Shakespeare.
Rapina da virus Kenneth Bulmer N.407 - 24 Ottobre 1965 (The Wizard of Starship Poseidon, 1963) Si sa che, in molti paesi, la ricerca scientifica non è incoraggiata e
sovvenzionata quanto i ricercatori stessi pretenderebbero. E si sa che
uno scienziato pu ò anche arrivare a commettere delle irregolarit à per
portare a termine, a dispetto di ogni intralcio burocratico e
amministrativo, il progetto cui abbia dedicato gli anni migliori della sua
vita. Ma il caso del professor Randolph - e la soluzione che egli trova ai
suoi problemi - è eccezionalissimo non solo negli annali della vita
universitaria ma anche negli annali della criminalit à .
Lo stagno di Matlin e altri racconti AA.VV. N.408 - 31 Ottobre 1965 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti
Cronache del dopobomba Philip K. Dick N.409 - 7 Novembre 1965 (Dr. Bloodmoney or How We Got Along After the Bomb, 1965) Molti, e spesso impressionanti, sono stati finora i romanzi che Urania ha
pubblicato sulla catastrofe atomica e il dopobomba. Ma leggendo questo
di Dick, si ha l'impressione che l'argomento sia stato trattato finora quasi
bonariamente, all'acqua di rose addirittura. Qui il groviglio delle
mutazioni . indotte non soltanto dalle radiazioni ma connesse con altri
orrori, come quello del Talidomide - raggiunge un livello inaudito di
mostruosit à e crudelt à. Per sentimentalismi, pudori, ottimismi dell'ultima ora, qui non c'è posto; il
senso delI'atroce storia, magistralmente raccontata, è solo questo: ecco le conseguenze, tutte le
conseguenze, fino alle più stravolte e sataniche.
I giganti di pietra Donald Wandrei N.410 - 14 Novembre 1965 (The Web of Easter Island,[1948]) Wandrei, specialista d'un genere di fantascienza « vera » , alla Lovecraft,
riprende qui uno dei temi pi ù 'cari al suo maestro: quello degli Old Ones,
i giganteschi extraterrestri che popolarono un giorno la Terra e che
hanno lasciato tra noi, in attesa di ritornare, delle mostruose sentinelle.
Allo stesso incubo sono legate affascinanti e misteriose rovine, che
costituiscono per gli archeologi altrettanti problemi non risolti: ma in
realt à, da Stonehenge all'Isola di Pasqua, I'enigma da risolvere è uno
solo.
Supernormale J. Hunter Holly N.411 - 21 Novembre 1965 (The Dark Enemy, 1965) Presso l'istituto di Psicologia di un'universit à americana, un giovane
ricercatore conduce da lungo tempo un'indagine sull'esistenza o meno di
individui dotati di facoltà paranormali, Finora, su decine di migliaia di
soggetti esaminati, non s'è trovata neppure l'ombra di un telepatico, e
tantomeno di un telecinetico. L'inchiesta, anche per gli intrighi di una
donna, sembra destinata a falllire, quando, d'un colpo, una presenza si
manifesta. Non sappiamo ancora, il paranormale, chi sia, ma già
capiamo che il problema sarà non solo di trovarlo, ma soprattutto di fermarlo.
I dannati di Gree e altri racconti AA.VV. N.412 - 28 Novembre 1965 Antologia senza presentazione. Piccole trame su singoli racconti
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