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Odontoiatria Estetica AdesivaLE FACCETTE IN CERAMICA

La definizione di sorriso hollywoodiano probabil-mente non deriva solo dai sorrisi mirabili mostrati dagli attori odierni, ma risale agli anni ’30. Sem-bra infatti che il primo dentista che abbia pensato e realizzato sottili faccette provvisoriamente adese ai denti sia stato il Dr. Charles Pincus di Beverly Hills: l’articolo scientifico in cui se ne fa menzione risale al 1938 e s’intitola ”la costruzione della persona-lità della bocca” a sintetizzare come personalità e vita sociale della persona possano essere migliora-te dagli effetti importanti sul sorriso generati dalla composizione artistica di forma, colore e posizione dei denti.

L’Hollywood Smile nasce quindi allora e prosegue oggi ad essere fenomeno di costume coinvolgen-te la nostra società, ma si deve aspettare il 1975 perché un dentista francese di nome Rochette pro-ponesse l’uso di restauri adesivi in ceramica per i denti anteriori.

Le faccette in ceramica rappresentano oggi la mi-gliore possibilità di realizzare una cosmesi assolu-tamente naturale dei denti inestetici. La ceramica è infatti il materiale più biomimetico nei casi in cui venga sostituita o reintegrata una vasta porzione di sostanza dentale. Non solo per l’alta resa esteti-ca, ma anche per la capacità di restaurare la rigi-dità dentale e garantire la funzionalità meccanica del dente. Le faccette dentali sono anche conosciu-te con il termine “faccette estetiche” e consistono in sottili (il loro spessore medio si aggira intorno ai 0,2-0,7 mm) lamine in ceramica che vengono applicate sulla superficie esterna dei denti anterio-ri, un po’ come le unghie finte vengono applica-te sulle unghie naturali; conferiscono ai denti un aspetto naturale, oltre che sano ed esteticamente

La definizione di sorriso hollywoodiano probabil-mente non deriva solo dai sorrisi mirabili mostrati dagli attori odierni, ma risale agli anni ’30. Sem-bra infatti che il primo dentista che abbia pensato e realizzato sottili faccette provvisoriamente ade-se ai denti sia stato il Dr. Charles Pincus di Beverly Hills: l’articolo scientifico in cui se ne fa menzione risale al 1938 e s’intitola ”la costruzione della per-sonalità della bocca” a sintetizzare come perso-nalità e vita sociale della persona possano essere migliorate dagli effetti importanti sul sorriso gene-rati dalla composizione artistica di forma, colore e posizione dei denti.

L’Hollywood Smile nasce quindi allora e prosegue oggi ad essere fenomeno di costume coinvolgen-te la nostra società, ma si deve aspettare il 1975 perché un dentista francese di nome Rochette pro-ponesse l’uso di restauri adesivi in ceramica per i denti anteriori.

Le faccette in ceramica rappresentano oggi la mi-gliore possibilità di realizzare una cosmesi assolu-tamente naturale dei denti inestetici. La ceramica è infatti il materiale più biomimetico nei casi in cui venga sostituita o reintegrata una vasta porzione di sostanza dentale. Non solo per l’alta resa esteti-ca, ma anche per la capacità di restaurare la rigi-dità dentale e garantire la funzionalità meccanica del dente. Le faccette dentali sono anche conosciu-te con il termine “faccette estetiche” e consistono in sottili (il loro spessore medio si aggira intorno ai 0,2-0,7 mm) lamine in ceramica che vengono applicate sulla superficie esterna dei denti ante-riori, un po’ come le unghie finte vengono appli-cate sulle unghie naturali; conferiscono ai denti un aspetto naturale, oltre che sano ed esteticamen-te molto piacevole, in quanto sono molto sottili e vengono fissate con una colla speciale a forte adesività. Prima di applicare le faccette in cerami-ca, è necessario preparare leggermente il dente; la preparazione è tuttavia estremamente conservativa e limitata al livello più superficiale del dente, ovvero lo smalto. Una volta cementate, le faccette in cera-mica permettono di raggiungere un risultato estetico senza eguali e concorrono a rinforzare la struttura dentaria residua. Il legame tra faccette in ceramica e smalto dentale è infatti molto forte, addirittura il

più forte che si possa ottenere con gli adesivi smalto-dentinali (ovvero le “colle” che mediano il legame dei tessuti dentari con i materiali da restauro estetici) nell’odontoiatria attuale.

La ceramica tradizionalmente usata è quella feld-spatica (Faccette Lumineers) ed è con essa che di solito si ottengono i risultati migliori, più individualiz-zati nelle situazioni in cui non è necessario fresare il dente. E’ comunque possibile oggi usare cerami-che pressofuse in disilicato di litio più indicate ove si renda necessario asportare più tessuto dentale. Le faccette estetiche sono in grado di migliorare i denti in termini di forma, posizione e colore. I loro utilizzi sono infatti molteplici; le faccette dentali sono parti-colarmente indicate nel caso di pazienti con:

• Denti fratturati • Diastemi (ovvero aumentati spazi fra i denti) • Denti che presentino particolari discromie

(anomalie del colore) difficilmente risolvibili con un semplice sbiancamento dentale

• Denti malformati • Denti usurati in individui adulti • Denti abrasi come risultato di processi erosivi

vari (abuso di bevande acide, vomito indotto nei casi di bulimia)

Le faccette estetiche sono dunque in grado di in-tervenire laddove il trattamento estetico (sbianca-mento dentale) o il trattamento ortodontico (ad esempio l’utilizzo di apparecchi per chiudere pic-coli spazi fra i denti) non sono risultati appropriati o sufficienti per raggiungere il risultato sperato. La moderna tecnologia digitale unita all’esperienza e alla sensibilità dell’Odontoiatra Estetico è fonda-mentale ai fini del successo del rifacimento di un sorriso (Smile Makeover). L’Analisi Estetica di un sorriso è altresì determinante; quindi per approc-ciare ad un caso clinico ove si renda necessario l’utilizzo di Faccette, è opportuno abbinare all’in-telletto e alla scienza la fantasia, raggiungendo risultati estetici diversificabili per uno stesso pro-blema, in accordo coi desideri del paziente per un risultato unico.

Info: www.studio-bini.com/Odontoiatria EsteticaPrima Visita Gratuita