ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute
NUTRIZIONE E CANCRO
Davide Pastorelli Direttore UOC Oncologia
24 febbraio 2016 Ospedale di Feltre – Sala Piccolotto
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NUTRIZIONE E CANCRO
La stretta correlazione tra tumore ed
alimentazione è nota da tempo, ma
solo nell’ultimo decennio una grande
quantità di studi sperimentali, clinici
ed epidemiologici ha contribuito a
chiarire la complessità di questo tipo
di associazione.
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NUTRIZIONE E CANCRO
- American Institute for Cancer Research
(AICR) -
oltre il 30% dei tumori è direttamente
riconducibile all’alimentazione, intesa sia in
termini quantitativi che qualitativi.
Una larga percentuale dei tumori potrebbe essere
prevenuta semplicemente con una dieta corretta
ed una scelta mirata e ragionata degli alimenti.
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NUTRIZIONE E CANCRO
- Nutrition and Healt Journal Club, 2011 -
significativo il ruolo dei cibi nello sviluppo di determinate
forme di cancro, come anche la capacità per altri di
prevenirne la formazione;
una dieta adeguata può ritardare i processi di
metastatizzazione ed essere, quindi, di ausilio non solo
nella prevenzione ma anche nella terapia;
un adeguato supporto nutrizionale, può svolgere un ruolo
fondamentale nella buona riuscita della terapia
oncologica.
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NUTRIZIONE E CANCRO
L’alimentazione può influenzare l’insorgenza dei tumori attraverso numerosi meccanismi,
tra i quali:
l’esposizione a cancerogeni presenti nei cibi o formatisi durante la cottura o nella conservazione
degli alimenti;
la capacità di fornire sostanze che favoriscono o al contrario inibiscono la formazione dei radicali liberi responsabili di danni cellulari (sostanze pro
o anti-ossidanti);
la promozione o la limitazione della disponibilità di sostanze o ormoni, i quali possono
favorire la progressione del tumore
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RELAZIONE TRA IL CONSUMO DI
CARNE E LE DIVERSE TIPOLOGIE DI
CANCRO
UN NUMERO
SEMPRE MAGGIORE
DI STUDI
associa l’elevato consumo di carne, in particolare la
carne rossa, all’aumento del rischio di cancro e nello
specifico di cancro colonrettale.
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RELAZIONE TRA IL CONSUMO DI
CARNE E LE DIVERSE TIPOLOGIE DI
CANCRO
Tale rischio potrebbe non essere determinato dalla
carne di per sé, ma:
dalla presenza di una certa quantità di grassi
contenuti in essa,
dalle sostanze cancerogene generate dalle varie
tipologie di cottura,
dai diversi metodi di lavorazione che permettono
la conservazione della carne.
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RELAZIONE TRA IL CONSUMO DI
CARNE E LE DIVERSE TIPOLOGIE DI
CANCRO
E’ emerso che il rischio di cancro colonrettale
aumenta
del 12-17% quando vi è un incremento
giornaliero del consumo di 100g di carne rossa,
del 49% quando vi è un consumo giornaliero di
25g di carne lavorata
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RELAZIONE TRA IL CONSUMO DI
CARNE E LE DIVERSE TIPOLOGIE DI
CANCRO
Attualmente i dati più convincenti relativi
all’associazione tra il consumo di carne e il rischio
di tumore fanno riferimento alla
LAVORAZIONE DELLA CARNE
un certo tipo di trattamento applicato alla carne che
ha fattori nocivi alla salute, come:
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RELAZIONE TRA IL CONSUMO DI
CARNE E LE DIVERSE TIPOLOGIE DI
CANCRO
• l’aggiunta di conservanti utili al mantenimento delle carni in scatola,
• il fumo generato dalla cottura (soprattutto per la carne alla griglia),
• la salatura (la maggior parte di noi usa più sale di quanto avrebbe bisogno. Sarebbe consigliabile usare spezie ed erbe aromatiche per ridurre il consumo di sale sul cibo).
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RELAZIONE TRA IL CONSUMO DI
CARNE E LE DIVERSE TIPOLOGIE DI
CANCRO
Questa classe comprende in genere:
prosciutto
pancetta
pollo affumicato
pastrami
salame
In particolare, i dati sui prodotti europei fanno
riferimento in particolare ad alimenti quali: salsicce
wurstel
hamburger
tutti contenenti nitriti, nitrati o altri conservanti
aggiunti.
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RELAZIONE TRA IL CONSUMO DI
CARNE E LE DIVERSE TIPOLOGIE DI
CANCRO
Sarebbe consigliabile
cuocere la carne e anche il pesce a basse temperature,
consumare solo occasionalmente carne o pesce
abbrustoliti alla griglia, carni e pesci particolarmente salati e
affumicati;
limitare l’assunzione di carni cotte al barbecue, fritte e al
grill.
Le sostanze che si sprigionano dalla cottura delle carni al
barbecue sono le ammine aromatiche eterocicliche, molecole
risultate indicative per la loro capacità di indurre tumori.
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RELAZIONE TRA IL CONSUMO DI CARNE E
LE DIVERSE TIPOLOGIE DI CANCRO
Alcuni recenti studi (Lee e coll., 2008) più che soffermarsi sullo
studio dell’alimento specifico, hanno focalizzato l’attenzione
sull’ assunzione dei grassi totali, grassi saturi, grassi
monoinsaturi, grassi polinsaturi, colesterolo, proteine totali e
proteine animali.
Altri si sono focalizzati più in generale da un
modello alimentare: la nostra alimentazione è troppo
ricca di grassi. Anziché trarre energia da
alimenti ricchi di amido come
pane e patate, facciamo un consumo
eccessivo di grassi animali sotto forma di carne bovina
semigrassa, uova, burro, formaggio.
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RELAZIONE TRA IL CONSUMO DI CARNE E
LE DIVERSE TIPOLOGIE DI CANCRO
Studio effettuato all’American Health Fundation (AHF):
evidenziò la differenza nell’incidenza di
cancro alla mammella tra:
donne statunitensi (consumo di grassi del 40%)
donne giapponesi (consumo di grassi del 10%).
E’ emerso, tuttavia, che anche le donne italiane hanno una
bassa incidenza di cancro, nonostante la dieta sia, anche per
esse, relativamente ricca di grassi.
Aperte questioni riguardanti, non solo la quantità, ma anche
la tipologia di grassi contenuti nella dieta.
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RELAZIONE TRA IL CONSUMO DI CARNE E
LE DIVERSE TIPOLOGIE DI CANCRO
Elevati introiti di grassi animali e di olii polinsaturi
(es. olio di cartamo o di mais)
aumenterebbero la comparsa di tumori al colon e
della mammella;
altri tipi di grassi, invece, come gli acidi omega-3
contenuti nell’olio del pesce e in alcuni
alimenti vegetali,
ridurrebbero sensibilmente tale incidenza.
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RELAZIONE TRA IL CONSUMO DI CARNE E
LE DIVERSE TIPOLOGIE DI CANCRO
Gli acidi grassi omega-3
sono acidi grassi polinsaturi presenti in grandi
concentrazioni nell’olio di pesce;
possono essere assunti in capsule, sottoforma di
olio e possono essere contenuti in integratori
alimentari ad uso orale o enterale;
hanno un effetto modulatorio sulla prevenzione e
il trattamento della potenziale drastica diminuzione
dell’appetito indotta dal tumore.
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RELAZIONE TRA IL CONSUMO DI
CARNE E LE DIVERSE TIPOLOGIE DI
CANCRO
De Stefani e coll. (2008):
rischio di cancro alla vescica
modello alimentare occidentale
caratterizzato da elevati livelli di carni
rosse, uova fritte, patate e vino rosso
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SOSTANZE NUTRITIVE E
ANTICANCEROGENI CONTENUTI
NELLA CARNE
La carne è anche fonte di sostanze nutritive fondamentali:
è una delle fonti primarie di acqua e grasso;
contiene circa il 20% e il 35% di proteine;
è ricca di amminoacidi essenziali (lisina, treonina, metionina, fenilalanina, ecc.);
è una fonte assorbibile di zinco, ferro e selenio;
contiene buoni livelli di vitamina B6, D e una significativa quantità di acido polinsaturo omega-3.
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SOSTANZE NUTRITIVE E
ANTICANCEROGENI CONTENUTI
NELLA CARNE
VITAMINA B6
• partecipa attivamente alla formazione
dei globuli rossi;
• contribuisce a fornire energia al nostro
organismo;
• aiuta a superare le crisi di vomito
dell’individuo.
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SOSTANZE NUTRITIVE E
ANTICANCEROGENI CONTENUTI
NELLA CARNE
VITAMINA B6
• NEI VEGETALI la si può trovare nelle carote,
nelle nocciole, nel lievito di birra, nel germe di
grano, nel riso
• NEGLI ALIMENTI ANIMALI è facile reperirla in
alcuni pesci, tonno e salmone.
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SOSTANZE NUTRITIVE E
ANTICANCEROGENI CONTENUTI
NELLA CARNE
VITAMINA B6
• sembra assumere un proprio ruolo nel
fronteggiare gli stati depressivi della persona, NON
E’ UN ANTIDEPRESSIVO, ma, associato a questi
specifici farmaci, potrebbe svolgere un proprio
effetto positivo;
• svolge un ruolo importante per quanto riguarda la
difesa della pelle, dei nervi e dei muscoli;
• risulta implicata nella protezione del colon contro
il cancro colonrettale
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SOSTANZE NUTRITIVE E
ANTICANCEROGENI CONTENUTI
NELLA CARNE
ZINCO
• Componente fondamentale di molti enzimi implicati nel metabolismo energetico;
• ha proprietà antiossidanti, favorisce il normale funzionamento della prostata e partecipa alla crescita e al differenziamento cellulare;
• stimola inoltre la rigenerazione dei tessuti.
FONTI:
pesce, carne rossa, cereali,
legumi e frutta secca.
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SOSTANZE NUTRITIVE E
ANTICANCEROGENI CONTENUTI
NELLA CARNE
Bilanciare il consumo di carne e di tutti gli altri nutrimenti: adeguata strategia preventiva contro i
potenziali rischi di cancro e di altre patologie.
La dieta mediterranea tradizionale soddisfa molti dei requisiti necessari per un’alimentazione sana,
risulta, infatti, varia ed equilibrata.
adeguato apporto calorico senza eccedere in lipidi e proteine animali.
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SOSTANZE NUTRITIVE E
ANTICANCEROGENI CONTENUTI
NELLA CARNE
CURIOSITA’
La vitamina C può avere un ruolo nella terapia delle
neoplasie: riduce gli effetti collaterali di alcuni antiblastici
(diminuendo l’ incidenza delle mucosità).
Sorgenti ricche di vitamina C sono: gli agrumi,il kiwi, le
fragole, i peperoni, i broccoli, gli spinaci, i legumi freschi,
l’indivia, il sedano, i pomodori, le patate.
Per quanto riguarda gli alimenti di origine animale, buone
quantità si trovano nel fegato di vitello e di maiale e nel rene di
vitello.
Negli alimenti cotti la quantità di vitamina C è notevolmente
inferiore a quella degli alimenti crudi.
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SOSTANZE NUTRITIVE E
ANTICANCEROGENI CONTENUTI
NELLA CARNE
CURIOSITA’
Studi recenti hanno identificato nel CARNOSOLO (specifica molecola, presente in erbe aromatiche, come salvia e rosmarino, tipicamente utilizzate nella dieta Mediterranea) promettenti proprietà anti-tumorali in diversi tipi di neoplasie.
Il recente studio di Johnson (Johnson JJ., 2011) riporta i dati relativi a meccanismo d’azione, efficacia,sicurezza/tollerabilità del carnosolo in tumori di prostata, mammella, cute, colon e sangue.
Le evidenze indicano un’attività su fattori cellulari coinvolti nell’infiammazione e nella tumorigenesi.
Il carnosolo ha dimostrato una buona tollerabilità grazie alla sua tossicità selettiva nei confronti delle cellule tumorali.
ALCOL E CANCRO
Prove scientifiche a dimostrazione del rischio:
-L'IARC (International Agency for Research on Cancer) ha inserito l'alcol come agente cancerogeno nel gruppo 1 delle sostanze ritenute cancerogene.
-Forte legame tra alcol e alcuni tumori quali:
bocca, faringe, orofaringe, laringe, esofago, fegato,pancreas,colon,mammella.
- tra questi una grande indagine Europea EPIC(European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition)
Tale indagine ha evidenziato che il 10% di tutti
i tumori che colpiscono i maschi e il 3% di
quelli che colpiscono le donne sono attribuibili
al consumo di alcolici.
Tale indagine ha stimato che l'alcol è
responsabile di una quota oscillante tra il 25%
e 44% dei tumori del distretto cervico
facciale,del 18-32% di quelli del fegato,4-17%
di quelli del colon,del 4% di quelli della
mammella femminile (Pubblicato su British
Medical Journal ,2011)
Quale meccanismo d'azione?
Attraverso una irritazione delle mucose
(infiammazione cronica) impedendo alle cellule
danneggiate di riparare correttamente (ad
esempio nei tumori del cavo orale ,faringe ,
laringe, esofago). A livello epatico invece può
comportare una infiammazione che nel
tempo attraverso diverse fasi (steatosi, cirrosi)
può portare alla insorgenza
dell'epatocarcinoma
A livello del colon l'alcol agisce almeno
attraverso 2 meccanismi:quello dell'acetaldeide
(metabolita dell'alcol nota come sostanza
cancerogena) e inoltre riduce l'assorbimento
dei folati che sembrano avere una azione
protettiva su colon e mammella. Inoltre l'alcol
stimola la produzione di estrogeni e androgeni
circolanti ( fattori di crescita dei tumori della
mammella). La quantità dell'alcol conta più del
tipo di bevanda. Dosi raccomandate 20 g di
alcol pari a 2 bicchieri da 125 ml nell'uomo la
metà nella donna.
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