Luci e colorisul Duomo

l’informatore

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Una realtà nata a Novara, che per la prima volta fa-rà tappa a Vigevano - su incarico dell’associazione culturale Natale-Vella - per un evento che si pre-annuncia davvero affasci-nante. Stiamo parlando di LuminArt, un progetto svi-luppato da “Groove Me” che donerà - è proprio il caso di dirlo - nuova luce alla facciata del Duomo cittadino in occasione del-la Notte Bianca di sabato 14 giugno. In programma una proiezione architettu-rale artistica unica nel suo genere e mai presenta-ta sul territorio. Ma di co-sa si tratta, più nel detta-glio? Ne abbiamo parlato con Marco Fabbri, titolare della società piemontese al pari di Federica Roto-lo, in arte Jasmine, con-tante con all’attivo una fi-nale nella sezione Giovani di Sanremo nel 2007 non-ché figlia della compianta Stefania Rotolo, volto noto del piccolo schermo negli anni Settanta. «La nostra è una società di comunica-zione finalizzata all’even-to - spiega Fabbri - e che si rivolge sia alle aziende che al pubblico». L’evento come forma di comunica-zione ha consolidato ulti-mamente la sua posizione quale strumento di mar-keting nei confronti dalle aziende alla ricerca di re-lazioni più efficaci e bidi-rezionali, dove si combina razionale ed emozionale, con un’efficacia comuni-cativa, in qualità e quanti-tà, che altre forme fatica-no a conseguire. «Essenzialmente i filoni so-no due: il primo riguarda proprio le proiezioni ar-

VIGEVANO: l’EVENtO dI sAbAtO 14 GIuGNO sI ArrIcchIscE dI uNA NuOVA INIzIAtIVA uNIcA NEl suO GENErE

Jasmine rotolo gestisce Groove Me in società con Marco Fabbri

chitetturali, che vengono “cucite” a livello pratica-mente sartoriale sul mo-numento. Di quest’ultimo viene realizzata una scan-sione, creando un modello in grafica 3D. Quindi an-diamo a operare grafica-mente, rispettando quel-la è che l’architettura del monumento e cercando di valorizzarla, sfruttando i suoi elementi più carat-teristici. Quello della valo-rizzazione è uno dei nostri

obiettivi, quindi cerchia-mo con attenzione i mo-numenti adatti alle proie-zioni, che potrebbero cer-tamente essere realizzate anche su un telone bianco, ma andrebbero a perdere l’effetto che vogliamo pro-porre». La proiezione può essere statica o animata. «Il secondo filone riguarda il video mapping 3D, in cui andiamo ad applicare al modello un vero e proprio filmato. In tal modo pos-

siamo destrutturare l’ar-chitettura e creare illusio-ni come esplosioni e crolli. Per fare ciò ci avvaliamo di persone molto specia-lizzate a livello grafico». Si parla, perciò, di animazio-ni complesse in grado di suscitare nello spettatore grande sorpresa e stupo-re. Una proiezione anima-ta in 3D sulla facciata di un palazzo, di un monumen-to o di una qualsiasi altra struttura, ha la capacità

di renderli incredibilmen-te vivi, ed è forse questa la forza del progetto. Du-rante la Notte Bianca du-cale, quindi, il pubblico potrà ammirare, sulla fac-ciata della Cattedrale di Sant’Ambrogio, una proie-zione architetturale: «Ap-plicheremo delle imma-gini animate - prosegue Fabbri -. A queste proie-zioni possono essere asso-ciati anche elementi sono-ri. Nello specifico, il pros-

simo 14 giugno proiettere-mo un loop di 30 minuti di scenografie animate, e lo faremo ciclicamente dal-le 22 sino al termine della manifestazione, a notte i-noltrata». LuminArt andrà ad inserirsi in un percorso di avvicinamento all’Expo del prossimo anno, come conferma l’assessore alla partita, Barbara Robecchi, che sostiene l’iniziativa in-sieme alla Fondazione di Piacenza e Vigevano: «L’i-dea è quella riproporre questo spettacolo a set-tembre, quando apriremo al pubblico le aree del Ca-stello in fase di ristruttura-zione. Riteniamo che que-sto sia un modo interes-sante per promuovere la città di Vigevano anche sul web, che è uno dei canali che utilizzeremo».

e.d.m.

Valorizzare i monumentiLe opere sono “cucite” su misura sulle struttureper ammirarne i dettagli sotto una nuova ottica

un affascinante esempio di una proiezione architetturale promossa da “Groove Me” sulla facciata del duomo di Vigevano

“Groove Me” è una re-altà in costante evolu-zione. E nei prossimi mesi dovrebbe pren-dere vita a Novara - città in cui l’agenzia ha sede - un’iniziativa davvero unica: «Stia-mo studiando di rea-lizzare, in anteprima mondiale, una proie-zione sulla cupola del-la basilica di San Gau-denzio». Le difficol-tà non mancano: «In primis - commenta Marco Fabbri - ad og-gi non sono mai state fatte proiezioni su su-perfici circolati. Stia-mo perciò lavorando per proiettare a 360 gradi e su un monu-mento alto 120 metri». Le proiezioni archi-tetturali in Italia sono un qualcosa di recen-te: «Sul territorio na-zionale in pochi se ne occupano. La nostra società produce com-pletamente lo spetta-colo, anche a livello di attrezzatura tec-nica, attraverso mac-chine molto sofistica-te. Ci stiamo accor-gendo che il pubblico apprezza particolar-mente questa forma di comunicazione».

A Novara si sta studiando un progetto innovativo

LuminArt: suggestive proiezionimappate animeranno la Notte Bianca

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