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Page 1: Neuromarketing, e-commerce e contenuti di prodotto

Giovanni Pola

Contenuti di prodottodall’engagement alla vendita

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PRIMA IMMAGINA POI COMPRA

Internet è un equilibrio efficace diFORMEIMMAGINI IN MOVIMENTOSUONIPAROLEin grado di comunicare e contemporaneamente interagire.

Picture by Dave Dave Dave - Flickr

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IPERLINGUAGGIO DIGITALE

Il nostro SISTEMA ATTENZIONALE RAPPRESENTATIVO viene particolarmente stimolato dalla navigazione su Internet.

L’INTERATTIVITÀ ci rende maggiormente in grado di “IMMAGINARE IN 3D”, coinvolgendo tutti i sensi…

Guitarra y Cartas, Juan Gris, 1913

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OLD-BRAIN & INTENTION TO BUY

Il CERVELLO PRIMITIVO effettua scelte di acquisto sulla base di 6 fattori:

1. IMPATTO PERSONALE2. CONTENUTI CONTRASTATI3. PROVE TANGIBILI4. POLARIZZAZIONE INIZIO-

FINE5. COMUNICAZIONE VISIVA6. FORTI EMOZIONI

“Neuromarketing: Understanding the Buy Buttons in Your Customer's Brain” di Patrick Renvoise

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E-COMMERCE CONTENT STRATEGY

4 fattori di successo per attivare la funzione decisionale:

1. BISOGNO PRIMARIO2. UNICITÀ E SEMPLICITÀ3. PROVA EVIDENTE4. COINVOLGIMENTO E

ISPIRAZIONE

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SODDISFARE I BISOGNI PRIMARI

Rispondere al bisogno primario significa:

→ elaborare strategie di vendita che soddisfino immediatamente la PRINCIPALE NECESSITÁ degli utenti.

→ Abilitare PERCORSI PERSONALIZZATI e studiati in base ai BISOGNI REALI.

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IL PRIMO IMPATTO INDIRIZZA L’UTENTE

Catturare l’attenzione dell’utente al “PRIMO IMPATTO” indirizzando il percorso di acquisto in funzione dei suoi bisogni.

Il costo di un oggetto è uno dei “dolori” principali del compratore:

→ SCONTO IN PRIMO PIANO→ PREZZI AGGREGATI E NON

PER SINGOLO COMPONENTE

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SALE20% off

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UNICITÀ E SEMPLICITÀ

→ SEMPLICITÀ della struttura, dei contenuti, delle descrizioni

→ UNICITÀ IDENTITARIA

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RIDURRE LE OPZIONI IN CHIUSURA 2

Incrementare il CONVERSION RATE non solo riducendo le opzioni, ma segnalando la migliore.

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VALORIZZARE LE DESCRIZIONI TESTUALI

In net-a-porter.com una semplice “DESCRIZIONE” diventa la “NOTA DELL’EDITORE”.

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STIMOLI UNICI ALL’ESPLORAZIONE 2

In FARFETCH è possibile esplorare il catalogo anche sulla base dei TREND e categorie particolari (es. tutti i vestiti a righe)

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FORNIRE UNA PROVA IMMEDIATA

Elementi utili a fornire una “reason to believe” sono:→ COMMENTI→ RANKING→ USER GENERATED CONTENT→ BADGE

Le testimonianze di altri utenti sono lo strumento più efficace.

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SEPHORA: COMMENTI FILTRABILI

Su SEPHORA commentare è più semplice grazie ad una PRE-SELEZIONE DI KEYWORD.

I commenti sono FILTRABILI attraverso diversi parametri (stelle, sesso, età, colore degli occhi, tipo di pelle,…)

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CAPI REALI SU DONNE VERE

ZAPPOS usa modelle differenti per mostrare all’utente la vestibilità del capo su qualsiasi tipo di corpo.

→ “Umanizza” le modelle comunicando, oltre alle misure, il nome e i loro gusti personali.

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SOCIAL MEDIA O E-COMMERCE? 3

Nasce prima il social o l’ecommerce?Su FANCY o WANELO condividere viene prima di comprare

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AMAZON E EBAY “PINTERIZED” 3

I grandi e-commerce puntano su dinamiche alla Pinterest: CATALOGHI USER GENERATED.

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CONTENUTI SOCIAL IN PAGINA 3

Diverse tecnologie abilitano l’AGGREGAZIONE di contenuti social.

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COINVOLGIMENTO E ISPIRAZIONE

Emozionare ed ispirare un acquisto attraversoCONTENUTI INASPETTATI eSTORYTELLING coerentemente con l’immagine e i valori del brand.

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SHOP THE STORY, SHOP THE TREND 4

CONTENUTI e STORYTELLING semplicemente connessi al catalogo abilitano nuovi processi di vendita.

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SHOPPABLE FILM 4

Su Farfetch vengono pubblicate specifiche PRODUZIONI VIDEO volte a descrivere il mood di uno particolare retailer.

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SHOP THE INFLUENCER’S LOOK 4

La funzione SHOP THE LOOK nella sezione The Beauty Board su Sephora.

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ABERCROMBIE VIDEO E BRAND IDENTITY 4

3 diversi look raccontati attraverso MINIVIDEO in homepage, rimandano ad una scheda prodotto essenziale ma estremamente coerente con l’IDENTITY.

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CONCLUSIONI

1. INNOVARE SEMPRE, MA EFFICACEMENTE

2. IL BUON SENSO PREVALE SULLE REGOLE

3. ADEGUIAMOCI ALLA CULTURA DEL PAESE

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GRAZIE

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giovannipola.com

dal 15 Maggio in libreria