Mens sana in corpore sano
Una buona salute inizia da un buon pensiero: la volontà di stare bene è la scintilla che avvia tutta la serie di processi mentali ed azioni legate al raggiungimento di questo proponimento.
Nel 1934, Bach scriveva: “non vi è vera guarigione senza un cambiamento del modo di vivere, senza la pace dell’anima, senza una sensazione di gioia interiore”.
1. Alimentazione salutare
2. Mantenersi in forma
3. Migliorare l’ambiente
4. Trattamenti per il corpo
Per un buon equilibrio:
Guida complementare allo stile di vita
Alimentazione salutare Consumare possibilmente proteine di origine
vegetale, anziché quelle animali.
Consumare cibi ricchi in vitamine e minerali, o ricorrere a degli integratori.
Ridurre il consumo di carboidrati raffinati, grassi animali, sale, zuccheri, lieviti e cibi industriali.
Bere molti liquidi (meglio acqua).
Ridurre il consumo di alcol e caffeina.
Consumare pasti regolari.
Perdere peso, se necessario.
Includere le fibre nell’alimentazione.
Usare metodi di cottura sani (ad esempio al forno o al vapore, anziché la frittura).
Guida complementare allo stile di vita
Mantenersi in forma Imparare tecniche di respirazione ottimizzino i
benefici dell’esercizio fisico
Includere l’esercizio fisico nella routine quotidiana.
Impegnarsi per migliorare il livello di energia , le capacità mentali e l’umore.
Scegliere le attività in base agli obiettivi specifici che si vogliono raggiungere: coordinamento muscolare, tono, forza, resistenza, flessibilità, ecc.
Prima dell’attività fisica eseguire sempre il riscaldamento e alla fine lo stretching.
Considerare l’esercizio fisico come un modo per ritagliarsi del tempo per sé e per incontrare altre persone che condividono lo stesso interesse.
Guida complementare allo stile di vita
Migliorare l’ambiente
Ridurre, per quanto possibile, il fumo.
Ridurre il rischio di allergie, eliminando la polvere da casa.
Usare prodotti biodegradabili, anziché sostanze chimiche
aggressive e potenzialmente irritanti.
Per la cura del corpo evitare prodotti eccessivamente
profumati.
Evitare gli ambienti rumorosi e inquinati.
Evitare le correnti d’aria, mantenendo comunque una buona ventilazione.
Indossare, se possibile, indumenti di fibra naturale.
Creare una zona che favorisca il rilassamento.
Guida complementare allo stile di vita
Trattamenti per il corpo
Tecniche di respirazione e di rilassamento per alleviare i dolori
e i sintomi causati dallo stress.
Massaggi per rilassarsi, alleviare i dolori e favorire il riequilibrio.
Manipolazione per i disturbi della colonna vertebrale, delle
articolazioni, dei muscoli e per l’allineamento del corpo (tipo
osteopatia).
Rieducazione fisica, per eliminare le tensioni, il miglioramento
della flessibilità e della postura.
Trattamenti del movimento per promuovere la vitalità e la
guarigione spontanea (tipo yoga, tai chi, biodanza, ecc.).
Aromaterapia con essenze e oli essenziali.
Linfodrenaggio:
che cos'è?
E’ una tecnica di massaggio,
esercitata nelle aree del
corpo caratterizzate da
eccessiva riduzione
del circolo linfatico.
Il linfodrenaggio, favorisce il drenaggio dei
liquidi linfatici dai tessuti: l'azione meccanica
manuale viene esercitata a livello di aree
che interessano il sistema linfatico
(composto da milza, timo, noduli linfatici
e linfonodi), allo scopo di facilitare il
deflusso dei liquidi organici ristagnanti.
La linfa è un liquido composto di acqua, sali minerali,
proteine e cellule immunitarie. Questo liquido attraversa ogni
parte del corpo per ripulirla dalle scorie. Tali prodotti di scarto
vengono neutralizzati all’interno delle stazioni linfatiche, in cui
la linfa passa e in cui viene drenata, cioè setacciata, e da cui
riparte, pulita.
Il viso ed il collo sono ricchi di linfonodi.
Il linfonodo è simile ad una stazione, a cui alcuni vasi linfatici
postano linfa e da cui altri la allontanano. Le sue funzioni sono di:
1. filtro della linfa, per pulirla da scorie e microrganismi dannosi,
2. fare da valvola per impedire il reflusso della linfa,
3. produrre anticorpi e cellule che agiscono contro agenti infettivi (cellule immuno-competenti)
Quello alla base del collo è
detto terminus (6) si trova esattamente nel punto in cui
l’arteria giugulare e quella
succlavia si incontrano ed è un
punto fondamentale per l’auto
massaggio linfodrenante viso,
efficace e depurativo.
L’auto massaggio linfodrenante
viso è abbastanza semplice da
eseguire sul proprio viso e bene
si adatta all’auto trattamento,
anche se occorre conoscere ed
avere familiarità con i linfonodi.
Molti disturbi possono trarre beneficio dal drenaggio linfatico.
Fanno eccezione le malattie acute, con febbre e sintomi di
infezione.
In questi casi lo svuotamento dei linfonodi potrebbe mettere in
circolazione cariche batteriche e virali.
È inoltre da evitare in caso di neoplasie, per non mettere in circolo
le cellule malate.
Controindicazioni
L’auto massaggio linfodrenante è utile per :
1. viso è anche un ottimo analgesico, utile in caso di dolore al viso,
2. per rilassare la muscolatura e contrastare le rughe
d’espressione,
3. sul cuoio capelluto e sul decoltè, favorisce gli scambi
cellulari ed ossigena cute e vasi sanguigni.
Si può anche applicare un olio da massaggio per il viso. Ottimo è l’olio di jojoba, meglio ancora se addizionato con
oli essenziali di cannella, pompelmo o rosmarino.
Come agisce: 1. drena i liquidi e ne favorisce l’eliminazione,
2. rilassa le fibre muscolari,
3. favorisce l’introduzione di leucociti ed immunoglobuline
(prodotte negli organi del sistema linfatico) nel circolo
ematico.
Da eseguire 10 manovre sempre
all’inizio e alla fine del trattamento.
Va eseguita anche alla fine di ogni
“viaggio” nella misura di 5 manovre.
Apertura e chiusura
Tecniche
Pompaggio
Si può eseguire con l’intera mano o con solo due dita, nelle superfici più
piccole. Si effettua da distale a prossimale rispetto alla stazione
linfonodale.
Dita rilassate, mani appoggiate sulla pelle che effettuano un leggero
stiramento. Questo accorgimento è importante per consentire ai capillari
linfatici di riempirsi con il liquido interstiziale.
Il movimento è leggero e breve (circa due secondi),si procede
appoggiando l’intera mano e quindi ci si risolleva.
Fra una manovra e l’altra devono passare circa 2 secondi.
Fine manovra Inizio manovra
Evacuazione Si esegue facendo il contrario della manovra di pompaggio:
da prossimale a distale, rispetto alla stazione linfonodale.
La stiratura viene esercitata sempre verso la stazione e fra una
manovra e l’altra rimane una pausa di 2 secondi.
Fine manovra Inizio manovra
Primo viaggio: 1. terminus
2. collo
3. sotto bocca
4. sopra bocca
5. collo
6. terminus Secondo viaggio: 1. collo
2. mastoide
3. zigomi
4. mastoide
5. collo
6. terminus Terzo viaggio: 1. collo
2. mastoide
3. tempie
4. sopracciglia
5. fronte
6. interno occhio
7. sopracciglia
8. tempie
9. mastoide
10. collo
11. terminus
1. Apertura del terminus. Va eseguita una leggera pressione servendosi di due dita, da ripetere per 10 volte.
2. Collo. Vanno eseguite 5 manovre di pompage e 5 di evacuazione, servendosi dell’intera mano.
3. Sotto bocca. Di nuovo con due dita eseguire 5 manovre di pompage e 5 di evacuazione.
4. Sovra bocca. Passare sopra la bocca, sempre con due dita eseguire 5 manovre di pompage e 5 di evacuazione.
5. Collo. Vanno eseguite 5 manovre di pompage e 5 di evacuazione, servendosi dell’intera mano.
6. Terminus. Si eseguono 5 manovre di scarico.
1° viaggio
1 2 3 4 5 6
2° viaggio
1. Collo. Vanno eseguite 5 manovre di pompage e 5 di evacuazione, servendosi dell’intera mano.
2. Mastoide. Mettere la mano con due dita sotto l’orecchio e due davanti, quindi eseguire 5 rotazioni in un senso e 5 nel senso contrario.
3. Zigomi. 5 manovre di pompage e 5 di evauazione, con due sole dita.
4. Mastoide. Mettere la mano con due dita sotto l’orecchio e due davanti, quindi eseguire 5 rotazioni in un senso e 5 nel senso contrario.
5. Collo. Vanno eseguite, servendosi dell’intera mano.
6. Terminus. Si eseguono 5 manovre di scarico.
1 2 3 4 5 6
3° viaggio
1. Collo. 2. Mastoide. 3. Tempie. 4. Sopracciglia. 5. Fronte. 5 pompaggi sulla fronte dal centro verso le tempie e 5 evacuazioni dalle tempie
verso il centro della fronte. 6. Angolo interno dell’occhio. 7. Sopracciglia. 8. Tempie. 5 pompaggi sulle tempie dall’angolo esterno dell’occhio alle orecchie e 5
evacuazioni dall’orecchio all’angolo esterno dell’occhio. 9. Mastoide. 10. Collo.
11. Terminus. Nell’ultimo passaggio si eseguono 10 manovre di scarico.
6 7 8 9 10 11
1 2 3 4 5
derma – con funzione di sostegno. Le sue cellule producono: • collagene, impalcatura di sostegno
• elastina, dona elasticità
• acido ialuronico, che trattiene molta acqua donando volume e
compattezza al derma.
Ipoderma – costituito da adipociti che immagazzinano grassi come riserva energetica e hanno funzione di termoregolazione.
La pelle
È l’organo più esteso del corpo. Formata da tre
strati:
epidermide – con funzione di protezione e rivestimento. Formata da strati sovrapposti con
cellule in continuo ricambio. Gli strati profondi
producono melanina (filtro solare naturare, che
protegge gli strati più profondi dai raggi UVA).
Rivestita da un film idroacidolipidico che
mantiene la pelle morbida e idratata, oltre a
difenderla dai microrganismi esterni. Regola
anche il passaggio di varie sostanze in entrata
e in uscita.
Tipologie Spesso si trovano 2 caratteristiche associate.
• Pelle normale. Aspetto roseo e fresco, superficie luminosa e levigata. Esprime un buon equilibrio
dell’intero organismo.
• Pelle normale-mista. La più diffusa, con guance e contorno occhi più disidratati e fronte, naso e
mento idratati. Va idratata nelle zone più secche,
mentre può essere necessaria un’azione
astringente nelle zone grasse.
• Pelle secca. Più sottile ed opaca, tesa dopo la pulizia, poco elastica e talvolta desquamata in
superficie. Sensibile al freddo, vento e raggi solari.
Fra i motivi interni ci sono fattori costituzionali,
disordini ormonali e stress. Fra quelli esterni ci sono
cosmetici troppo aggressivi, dieta povera di
vitamine, eccessive esposizione a vento e freddo,
aria condizionata o molto secca. Va pulita con
delicatezza e idratata. Può essere utile una
integrazione nella dieta (omega 6 come olio di
enotera e borragine).
• Pelle invecchiata. Presenta perdita di elasticità e tono, disidratazione,
assottigliamento, calo di luminosità,
rughe e macchie scure. Necessita di
pulizia quotidiana delicata, alternando
trattamenti esfolianti, antirughe e
nutrienti.
• Pelle sensibile-arrossata. È sensibile agli sbalzi termici, ai raggi solari e diventa
rossa facilmente. Necessita di
idratazione, di protezione dai fattori
esterni. Utile anche una attenzione
alimentare evitando cibi come alcool,
cioccolata e fumo.
• Pelle grassa. Lucida a causa dell’eccessiva produzione di sebo, è sensibile e delicata, tende a formare foruncoli e zone infiammate.
Le cause possono essere fattori ereditari, ormonali, metabolici,
stress, cattiva alimentazione, prodotti cosmetici sbagliati e vita
sedentaria. Ha bisogno di pulizia quotidiana con sostanze
leggermente astringenti, idratanti e dermopurificanti. Da evitare
prodotti troppo aggressivi. Integrare la dieta con pesce, carni
bianche, frutta, verdure, tisane depurative ed evitare grassi, fritti,
dolci, caffè ed alcolici.
È una operazione estremamente importante e va adattata al tipo di pelle.
Qualche idea al naturale:
La pulizia
Pelle normale:
Con acqua di rosa Far bollire, per 10 minuti, una manciata di petali di
rosa secchi in mezzo litro di acqua. Lasciar
raffreddare, poi filtrare. Utilizzare con un batuffolo
di cotone.
Con salvia Lascia in infusione una manciata di foglie di salvia
in 2 tazze di acqua, per 10 minuti. Lasciar
raffreddare, poi filtrare. Utilizzare con un batuffolo
di cotone.
• Come essenza floreale aiuta a trarre saggezza
dall’esperienza soprattutto per chi fatica a
trovare lo scopo o a comprendere il significato
della vita. Ci aiuta ad accettare quello che la
vita ci offre. Utile nelle fasi di cambiamento
perché nutre la parte saggia che è in noi.
• Da usare con attenzione.
L’olio di rosa ha una particolare affinità con le donne: oltre ad alleviare la tensione e l’ansia, influisce positivamente sui problemi dell’apparato riproduttivo.
Come essenza floreale la rosa rossa accresce la sicurezza in se stessi permettendo di superare sentimenti di vergogna o timidezza nei confronti del proprio corpo. Stimola il desiderio sessuale.
La rosa selvatica è il rimedio dell’indipendenza: calma le emozioni, favorendo un atteggiamento spensierato che esalta la sensualità.
In aromoterapia è usata contro la depressione e l’ansia per chi soffre per amore o per coloro che non hanno amore nella loro vita.
Pelle secca:
Con latte Con un batuffolo di cotone applicare del latte di
mucca su tutto il viso. Da ripetere almeno due volte
alla settimana.
Con cetriolo Frullare un cetriolo con un po’ di latte. Quindi
passarlo sul volto servendosi di un po‘ di cotone.
Pelle grassa:
Con limone Mescolare il succo di un limone con 2 o 3 gocce di
olio di oliva. Quindi passarlo sul volto servendosi di un
po‘ di cotone.
Con uva Passare sul volto un batuffolo di cotone imbevuto di
succo di uva.
Pelle sensibile:
Con latte e mandorla Mescolare due cucchiai di olio di mandorle dolci
con quattro di latte scremato. Passare sul volto
con un batuffolo di cotone.
Con camomilla Lasciare in infusione una manciata di fiori secchi in
1 tazza di acqua bollente. Lasciar raffreddare, poi
filtrare. Utilizzare con un batuffolo di cotone.
Come essenza floreale placa la tensione e
l’ansia impedendo che queste accumulandosi
durante il giorno causino disturbi al sonno. È
adatta quando abbiamo bisogno di placare le
nostre emozioni e conflitti, per ritrovare uno
stato di calma e serenità.
Ha un effetto rilassante sul sistema nervoso e
sulla digestione
• Come essenza floreale rappresenta l’amore
coniugale, la dolcezza, la pace e la fedeltà. È
utile quando facciamo fatica a dare o ricevere
amore ed affetto, a causa di esperienze dolorose
legate al passato. Il fiore scioglie i blocchi emotivi,
addolcisce la comunicazione fra individui e
rafforza il legame con le persone amate. • Come tisana calma, rilassa e favorisce l’afflusso di
sangue alla pelle. Aiuta ad alleviare molti
problemi legati allo stress.
Suffumigi
Per prima cosa va eseguita una pulizia per togliere lo sporco superficiale.
I capelli vanno raccolti
Si versa acqua bollente in un catino e coprendo la testa con un asciugamano ci si china sopra, senza avvicinarci troppo.
Si resta così ad occhi chiusi per almeno 5 minuti, o finché cessa il vapore.
Sono un sistema per pulire il viso in profondità.
Per togliere la stanchezza: Petali di rosa Una manciata di fiori di camomilla, una di menta
Per le impurità: Succo di limone Una manciata di fiori di lavanda, una di timo e un cucchiaio di semi di finocchio
Per nutrire: Una manciata di fiori di camomilla e una di foglie di malva
In mancanza di fiori possiamo ricorrere agli oli essenziali
Il viso va poi asciugato e picchiettato o spruzzato
leggermente con acqua fredda
La menta come essenza floreale è utile quando ci sentiamo letargici, con la mente annebbiata, spesso con problemi metabolici o digestivi. Mantiene la mente in equilibrio, migliorando anche la digestione e l’assorbimento dei cibi. Per la sua capacità di ridestare la mente e migliorare la concentrazione, è adatta anche agli studenti.
Come rimedio erboristico ha un effetto sia riscaldante che rinfrescante. A seconda di come viene usata.
La lavanda come essenza floreale calma le emozioni e i
conflitti. Utile per chi è impegnato in una pratica spirituale, perché calma la mente e allevia i conflitti emotivi che bloccano la crescita. Secondo alcuni, attiva il chakra della corona stimolando la consapevolezza e il contatto con il proprio Io superiore.
In erboristeria è considerata un valido rimedio «per tutti i dolori di testa e cervello»: ha un incredibile effetto rilassante su mente e corpo, regola le emozioni e restituisce forza e vitalità a chi soffre di esaurimento.
Bagni aromatici
Bagni caldi. Temperatura dell’acqua di 38°-45° C. Possono avere effetto stimolante sul sistema immunitario e su problemi alle vie respiratorie. Devono essere di breve durata e sono sconsigliati a chi soffre di ipotensione.
Bagni tiepidi. Temperatura dell’acqua di 32°-37° C. Ideali per rilassarsi e restare immersi per periodi più lunghi, rispetto al tipo precedente.
Bagni freddi. Temperatura dell’acqua di circa 15° C. Ottimi per l’effetto tonico e l’azione sulla circolazione arteriosa.
Bagni con le erbe
Bagno rilassante: 2 o 3 manciate di fiori di tiglio nell’acqua calda.
Bagno ritemprante: mettere nell’acqua del bagno un infuso di due manciate di foglie d’alloro.
Bagno tonificante: con l’infusione di 25 g di fiori di lavanda e rametti di rosmarino .
Bagno emolliente: con l’infuso di fiori e foglie di malva.
La malva come essenza floreale è usata per creare
apertura verso l’altro. Adatta per quando ci sentiamo
isolati, soli, lontani dagli altri, incapaci di dare o ricevere
calore e amicizia. Forse per eventi avvenuti nei primi
anni di vita, non riusciamo a mantenere le amicizie o ad
impegnarci fino in fondo in un rapporto di coppia.
In erboristeria è usata per infiammazioni ed irritazioni sia
interne che esterne: per decongestionare l’apparato
digerente, respiratorio e urinario, dà sollievo nei bruciori
di stomaco e nelle indigestioni
Da ricordare
Tenere gli oli fuori dalla portata dei bambini.
Evitare di usarli vicino agli occhi o in forma non diluita.
In caso di pelle sensibile è meglio testarlo su piccoli tratti di epidermide.
Mai per uso interno senza la guida di un professionista esperto.
Alcuni oli intensificano la sensibilità della pelle alla luce del sole o ai raggi ultravioletti (fra questi: bergamotto, limone, verbena, arancio e lime).
Sempre sotto la guida di un professionista esperto se si soffre di ipertensione, epilessia, disturbi nervosi o si è in gravidanza.
Da ricordare
Chiedete sempre consiglio ad un erborista esperto.
Verificate eventuali sensibilità individuali.
Usate solo erbe di cui siete sicure e che non siano state
trattate con antiparassitari e fungicidi.
Dopo la pulizia si passa all’idratazione ………
Al prossimo incontro un amico erborista ci spiegherà come
fare ………
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