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M O S E R S C H A F F H A U S E N A G

S W I T Z E R L A N D

MEDIA KIT

BASELWORLD 2012

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INDICE

Note legali

Novità di prodotto 2012MERID IAN - DUAL T IMEMONARD DATE MARRONEMAyU MARRONE D IAMONDS

ritratto della dittaI L MARCHIO D I OROLOGI H. MOSER & C IE

HEINRICH MOSERL A FABBRICA D I OROLOGI MOSER SCHAFFHAUSEN AGIL MOSER GROUp AGTAvOL A CRONOLOGICA

iNformazioNi supplemeNtariI L CALENDARIO pERpE TUO DI MOSERDOUBLE pULL CROWN MECCANISMOMODULO A SCAppAMENTO INTERCAMBIABILEL A STR AUMANN SpIR ALE ®

SCAppAMENTO STR AUMANN DOUBLE HA IRSpRINGTOURBILLON O SCAppAMENTO STR AUMANN DOUBLE HA IRSpRING

immagiNe Novità di prodotto 201201 MERID IAN DUAL T IME R IF. 3 4 6 .121- 023 SFONDO SCURO02 MERID IAN DUAL T IME R IF. 3 4 6 .121- 023 SFONDO B IANCO0 3 MERID IAN DUAL T IME R IF. 3 4 6 .121- 024 SFONDO SCURO0 4 MERID IAN DUAL T IME R IF. 3 4 6 .121- 024 SFONDO B IANCO05 MERID IAN DUAL T IME IMMAGINE L IFEST yLE0 6 MERID IAN DUAL T IME v ISTA DAL qUADR ANTE CAL . HMC 3 4 6 .12107 MERID IAN DUAL T IME v ISTA DAL MOv IMENTO CAL . HMC 3 4 6 .1210 8 MERID IAN DUAL T IME MECCANISMO DI CARICA CRICCHE T T I E RUOTA DENTATA0 9 MONARD DATE R IF. 3 42.502- 0 0 6 SFONDO SCURO10 MONARD DATE R IF. 3 42.502- 0 0 6 SFONDO B IANCO11 MONARD DATE R IF. 3 42.502- 0 07 SFONDO SCURO12 MONARD DATE R IF. 3 42.502- 0 07 SFONDO B IANCO13 MONARD DATE IMMAGINE L IFEST yLE14 MAyU R IF. 321.50 3 -B15 SFONDO SCURO15 MAyU R IF. 321.50 3 -B15 SFONDO B IANCO16 MAyU R IF. 321.50 3 -B16 SFONDO SCURO17 MAyU R IF. 321.50 3 -B16 SFONDO B IANCO18 MAyU R IF. 321.50 3 -B16 IMMAGINE L IFEST yLE

Catalogo 2012

3

44

1016

222225272931

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Note legali

Copyright moser sChaffhauseN ag, marCh 2012

All products As well As the trAdemArks Are protected And remAin the

exclusive property of moser schAffhAusen AG. technicAl specificAtions And

AvAilAbility of All models Are subject to chAnGe.

denise studer, [email protected], t +41-52-674 00 54

verenA ZimmermAnn, [email protected], t +41-52-674 10 94

h. moser & cie

moser schAffhAusen AG

rundbuckstrAsse 10, ch-8212 neuhAusen Am rheinfAll, switZerlAnd

t +41 52 674 00 50, www.h-moser.com

member of moser Group AG

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Meridian - Dual Time 4 / 42

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MERIDIAN - DUAL T IME

dopo un intenso periodo di sv iluppo, h. moser & c ie presentA Al pubblico di bAselworld 2012

il suo primo movimento AutomAtico, un sistemA di nuovA conceZione con cAricA AutomAti -

cA e doppio fuso or Ario.

Questo movimento creato appositamente per l'orologio Meridian - Dual Time aggiunge alle apprezzate complicazioni già note una novità tutta speciale: un'indicazione indipendente dell'ora che passa automatica-mente dalle 12 alle 24 ore (AM/PM). Nella tipica finestra posta in alto sul quadrante compare il numero 12 a indicare il mattino (AM) e il numero 24 a indicare il pomeriggio (PM) nell'ora del proprio Paese. La lancetta rossa e leggermente più piccola che indica un secondo fuso orario può essere spostata in avanti o indietro di un'ora per volta utilizzando la corona. Il meccanismo Double Pull Crown brevettato da Moser consente di impostare facilmente la corona nella posizione intermedia, evitando di bloccare per errore l'orologio o di impostare l'ora locale sbagliata. Se il secondo fuso orario non è richiesto si può nascondere la lancetta colorata delle ore sotto quella normale e renderne invisibile lo spostamento.

Con una riserva di carica di 72 ore, ovvero tre interi giorni, il movimento automatico di Moser HMC 346.121 è diventato un vero fuoriclasse del mercato nelle lunghe distanze. La massa oscillante in oro massiccio è in-cisa con la punzonatura che da 185 anni garantisce la qualità e l'autenticità degli orologi Moser. L’energia cinetica prodotta dalla massa oscillante viene trasmessa al bariletto grande tramite un efficace sistema di ca-rica a cricchetti che agisce in entrambe le direzioni. Uno dei due cricchetti della ruota dentata ha il compito di caricare, l'altro di premere. Della precisione di carica dell'orologio Meridian - Dual Time è responsabile il modulo di scappamento intercambiabile tipico di Moser, corredato naturalmente di spirale Straumann di propria produzione, curva terminale Breguet, ancora e ruota dell'ancora in oro massiccio temprato.

Anche il Meridian – Dual Time presenta le tipiche superfici a forma libera di Moser ai lati della cassa. Il fondello trasparente in vetro zaffiro permette di ammirare il nuovo movimento automatico di casa Moser.

indicA Zione AlternAtA delle 12 e 24 ore

Il Meridian - Dual Time utilizza un sistema rivoluzionario per indicare il passaggio dal mattino al pomerig-gio. Un cursore con un movimento ondulato che ha solo i numeri 1, 2 e 4. L'indicazione corretta appare quando il numero 4, spostandosi verso destra, viene nascosto dallo spicchio del quadrante oppure quando il numero 1 scompare a sinistra. Entro appena un secondo l'indicazione cambia esattamente alle ore 12 del giorno o della notte. Il sistema si serve di una semplice molla che si tende nell'arco di circa otto ore senza interferire con il funzionamento del restante movimento. Due volte al giorno la molla scatta scaricando l'energia accumulata e generando il movimento rapido del cursore.

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CAR AT TERISTICHE TECNICHE MERIDIAN - DUAL T IME

refereNza 346.121-023

Cassa

- 18k oro rosa, tripartita, rotonda - Superfici cassa lucide e satinate - Diametro 40.80 mm - Altezza 10.97 mm - Corona d’oro con sigla «M» 6.00 mm - Vetro in zaffiro leggermente bombato, antiriflesso all’interno - Fondello trasparente in zaffiro

movimeNto

- Calibro HMC 346.121, movimento automatico - Movimento di manifattura - Senza anello di incassatura - Diametro 34.00 mm - Altezza 6.51mm - Rubini 29 - Frequenza 18’000 alternanze l’ora - Autonomia di marcia di almeno 3 giorni - Regolamento 6 posizioni - Sistema di carica automatica a criccet ti - La massa oscillante in oro massiccio - Dentatura Moser per ruote e pignoni - Scappamento Moser, intercambiabile - Straumann Spirale® originale con curva terminale breguet stabilizzata - Ancora e ruota dell’ancora in oro massiccio temprato

fuNzioNi

- Un secondo fuso orario - Indicazione dell’ore antimeridiane e postmeridiane - Meccanismo Double Pull Crown - meccanismo brevettato per una impostazione sicura della corona - Dispositivo di arresto dei secondi

iNdiCazioNe

- Quadrante argentato con finitura soleil appliques diamantate - Sfera ore e minuti, sfera secondi decentrata con forma tridimensionale tipica di Moser con lenigatura

sottile dell‘occhio - Indicazione di un secondo fuso orario presso sfera rossa centrale - Indicazione dell’ore antimeridiane e postmeridiane posizionata su ore 12

CiNturiNo e CoN fibbia

- Marrone cucito a mano cinturino in pelle di alligatore - Con fibbia déployante in oro rosa con incisione di Moser

Meridian - Dual Time 7 / 42

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CAR AT TERISTICHE TECNICHE MERIDIAN - DUAL T IME

refereNza 346.121-024

Cassa

- Platino, tripartita, rotonda - Superfici cassa lucide e satinate - Diametro 40.80 mm - Altezza 10.97 mm - Corona di platino con sigla «M» 6.00 mm - Vetro in zaffiro leggermente bombato, antiriflesso all’interno - Fondello trasparente in zaffiro

movimeNto

- Calibro HMC 346.121, movimento automatico - Movimento di manifattura - Senza anello di incassatura - Diametro 34.00 mm - Altezza 6.51 mm - Rubini 29 - Frequenza 18’000 alternanze l’ora - Autonomia di marcia di almeno 3 giorni - Regolamento 6 posizioni - Sistema di carica automatica a criccet ti - La massa oscillante in oro massiccio - Dentatura Moser per ruote e pignoni - Scappamento Moser, intercambiabile - Straumann Spirale® originale con curva terminale tregue stabilizzata - Ancora e ruota dell’ancora in oro massiccio temprato

fuNzioNi

- Un secondo fuso orario - Indicazione dell’ore antimeridiane e postmeridiane - Meccanismo Double Pull Crown - meccanismo brevettato per una impostazione sicura della corona - Dispositivo di arresto dei secondi

iNdiCazioNe

- Quadrante argentato con finitura soleil appliques diamantate - Sfera ore e minuti, sfera secondi decentrata con forma tridimensionale tipica di Moser con lenigatura

sottile dell‘occhio - Indicazione di un secondo fuso orario presso sfera rossa centrale - Indicazione dell’ore antimeridiane e postmeridiane posizionata su ore 12

CiNturiNo e CoN fibbia

- Nero cucito a mano cinturino in pelle di alligatore - Con fibbia déployante in platino con incisione di Moser

Meridian - Dual Time 9 / 42

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Monard Date Marrone 10 / 42

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MONARD DATE MARRONE

l'eleGAnZ A e l A Gio iA di v ivere t ipiche dei pAesi del sud conferiscono un nuovo Aspet to Al

monArd dAte di h. moser & c ie. i t ipici quAdr Anti mArroni di moser AmpliAno l A r iccA offertA

di questo AppreZZ Ato oroloGio con dAtA dell'A ZiendA di sciAffusA.

Le superfici laterali satinate e lucide, tipiche di Moser, che non corrispondono a una forma geometrica pre-cisa, conferiscono un aspetto inconfondibile alla cassa di Monard Date. La cassa tripartita ha un diametro di 40,8 mm e uno spessore di 10,85 mm. A seconda del materiale con cui è realizzata, il colore marrone del quadrante riverbera in una tonalità diversa. Nel modello in oro rosa, la calda tonalità dell'oro si sposa perfettamente con un elegante marrone chiaro. La più fredda cassa in oro bianco viene ampiamente messa in risalto dal quadrante scuro.

Come in tutti gli orologi con data di Moser, anche nel Monard Date la data avanza al giorno successivo alla mezzanotte entro un solo secondo. Può essere corretta manualmente regolando la corona in modo da adattarla alla durata del mese, anche se il movimento l'ha già impostata automaticamente. Questo sistema funziona grazie a un dispositivo di accoppiamento di pregiata fattura che separa il movimento dal meccanis-mo di regolazione, assicurando così che nessuna parte venga bloccata. Il grande datario posto in basso nel quadrante è costituito da due anelli sovrapposti, quello superiore con le cifre da 1 a 15 e quello inferiore con le cifre da 16 a 31. In questo modo i numeri costituiti da una sola cifra compaiono sempre al centro della finestra e la data è perfettamente leggibile grazie alle sue dimensioni.

Per evitare che la data venga modificata inavvertitamente impostando l'ora, i maestri orologiai di Moser hanno sviluppato il meccanismo Double Pull Crown. Questo sistema brevettato assicura che, estraendo una volta la corona fino allo scatto, si selezioni solo la posizione per la correzione della data. Solo rilasciando brevemente la corona ed estraendola di nuovo fino allo scatto, si trova la posizione adatta alla regolazione delle lancette.

Il calibro per la carica manuale HMC 342.502 con un diametro di 34 millimetri può essere ammirato at-traverso il fondello trasparente in vetro zaffiro. Due bariletti consentono una riserva di marcia di almeno 7 giorni. Della precisione di carica di questo fuoriclasse nelle lunghe distanze è responsabile il modulo di scappamento intercambiabile tipico di Moser, corredato naturalmente di spirale Straumann di propria pro-duzione, curva terminale Breguet, ancora e ruota dell'ancora in oro massiccio temprato.

Monard Date Marrone 11 / 42

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Monard Date Marrone 12 / 42

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CAR AT TERISTICHE TECNICHE MONARD DATE

refereNza 342.502-006

Monard Date Marrone

Cassa

- 18k oro rosa, tripartita, rotonda - Superfici cassa lucide e satinate - Diametro 40.80 mm - Altezza 10.85 mm - Corona d’oro con sigla «M» 6.00 mm - Vetro in zaffiro leggermente bombato, antiriflesso all’interno - Fondello trasparente in zaffiro

movimeNto

- Calibro HMC 342.502, Carica Manuale con autentici pignoni conici - Movimento di manifattura - Senza anello di incassatura - Diametro 34.00 mm - Altezza 5.80 mm - Rubini 29 - Frequenza 18’000 alternanze l’ora - Autonomia di marcia di almeno 7 giorni - Regolamento 6 posizioni - Doppio Bariletto - Indicazione della riserva di carica sul lato del movimento - Dentatura Moser per ruote e pignoni - Chaton in oro avvitato - Scappamento Moser, intercambiabile - Straumann Spirale® originale con curva terminale breguet stabilizzata - Ancora e ruota dell’ancora in oro massiccio temprato

fuNzioNi

- Correzione del calendario in avanti e indietro tramite la corona, indipendente dal movimento - Meccanismo Double Pull Crown - meccanismo brevettato per una impostazione sicura della corona - Dispositivo di arresto dei secondi

iNdiCazioNe

- Quadrante marrone chiaro con finitura soleil e appliques diamantate - Sfera ore e minuti, secondi con forma tridimensionale tipica di Moser con lenigatura sottile

dell‘occhio - Grande datario

CiNturiNo e CoN fibbia

- Marrone cucito a mano cinturino in pelle di alligatore - Con fibbia déployante in oro rosa con incisione di Moser

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Monard Date Marrone 14 / 42

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CAR AT TERISTICHE TECNICHE MONARD DATE

refereNza 342.502-007

Monard Date Marrone

Cassa

- 18k oro bianco, tripartita, rotonda - Superfici cassa lucide e satinate - Diametro 40.80 mm - Altezza 10.85 mm - Corona d’oro con sigla «M» 6.00 mm - Vetro in zaffiro leggermente bombato, antiriflesso all’interno - Fondello trasparente in zaffiro

movimeNto

- Calibro HMC 342.502, Carica Manuale con autentici pignoni conici - Movimento di manifattura - Senza anello di incassatura - Diametro 34.00 mm - Altezza 5.80 mm - Rubini 29 - Frequenza 18’000 alternanze l’ora - Autonomia di marcia di almeno 7 giorni - Regolamento 6 posizioni - Doppio Bariletto - Indicazione della riserva di carica sul lato del movimento - Dentatura Moser per ruote e pignoni - Chaton in oro avvitato - Scappamento Moser, intercambiabile - Straumann Spirale® originale con curva terminale breguet stabilizzata - Ancora e ruota dell’ancora in oro massiccio temprato

fuNzioNi

- Correzione del calendario in avanti e indietro tramite la corona, indipendente dal movimento - Meccanismo Double Pull Crown - meccanismo brevettato per una impostazione sicura della corona - Dispositivo di arresto dei secondi

iNdiCazioNe

- Quadrante marrone scuro con finitura soleil e appliques diamantate - Sfera ore e minuti, secondi con forma tridimensionale tipica di Moser con lenigatura sottile

dell‘occhio - Grande datario

CiNturiNo e CoN fibbia

- Marrone cucito a mano cinturino in pelle di alligatore - Con fibbia déployante in oro rosa con incisione di Moser

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Mayu Marrone Diamonds 16 / 42

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MAyU MARRONE DIAMONDS

questo modello cl Assico di h. moser & c ie. hA un eleGAnte successore AdAt to Al

polso femminile. luminosi brill Anti dell A mAssimA pureZZ A conferiscono un toc-

co di femminil ità A quest'oroloGio che portA il nome dell A primA moGlie di hein-

rich moser, chArlot te mAyu.

I quadranti marroni che giocano con i riflessi della luce e la lunetta incastonata di brillanti impreziosiscono questa nuova versione di Mayu Marrone. L'orologio viene proposto in due diversi modelli. Il primo, con quadrante marrone chiaro brillante e finitura soleil che si sposa perfettamente con le calde tonalità della cassa in oro rosa. Il secondo, con quadrante marrone scuro che contrasta con l'oro bianco scintillante della cassa.

Il movimento HMC 321.503, visibile attraverso il fondello in vetro zaffiro, è un meccanismo di carica ma-nuale con durata eccezionale e indicazione della riserva di carica sul retro. Un bariletto grande garantisce una riserva di marcia di 80 ore a carica completa, grazie alla quale l'orologio è in grado di indicare l'ora per più di tre giorni. I pignoni conici autentici del sistema di carica assicurano un funzionamento silenzioso e di lunga durata. I bordi smussati e lucidati, la finitura soleil sulla platina e i ponti, ma anche le venature di finitura Moser sottolineano la preziosità di questo meccanismo prodotto in modo tradizionale e contrassegnato dal punzone Moser, una garanzia di qualità e autenticità da 185 anni. La spirale Straumann realizzata nello stabi-limento di Neuhausen e dotata di curva terminale Breguet stabilizzata è responsabile della precisione di cari-ca del movimento Mayu di 32 millimetri. Esclusiva e straordinaria è anche la realizzazione dell'ancora e della ruota dell'ancora in oro massiccio temprato nel modulo di scappamento intercambiabile tipico di Moser.

La cassa d'oro di 38,8 millimetri si distingue per le speciali superfici satinate e lucidate di Moser e la lunetta incastonata con 64 brillanti Top Wesselton. L'armoniosa configurazione del quadrante è caratterizzata in par-ticolare dalla rara lancetta grande dei secondi. Questo indicatore decentrato, analogamente al suo prototipo, gli orologi da tasca storici di H. Moser & Cie, è alloggiato nell'estremità inferiore del quadrante più vicino possibile all'anello dei minuti: un posizionamento realizzabile solo con un grosso movimento sviluppato in proprio e privo di supporto.

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CAR AT TERISTICHE TECNICHE MAyU

refereNza 321.503-b15

Mayu Marrone Diamonds

Cassa

- 18k oro rosa, tripartita, rotonda - Superfici cassa lucide e satinate - Lunetta incastonata con 64 brillanti - Diametro 38.80 mm - Altezza 9.30 mm - Corona d’oro con sigla «M» 5.50 mm - Vetro in zaffiro leggermente bombato, antiriflesso all’interno - Fondello trasparente in zaffiro

movimeNto

- Calibro HMC 342.502, Carica Manuale con autentici pignoni conici - Movimento di manifattura - Senza anello di incassatura - Diametro 32.00 mm - Altezza 4.80 mm - Rubini 27 - Frequenza 18’000 alternanze l’ora - Autonomia di marcia di almeno 3 giorni - Regolamento 6 posizioni - Doppio Bariletto - Indicazione della riserva di carica sul lato del movimento - Dispositivo di arresto dei secondi - Dentatura Moser per ruote e pignoni - Scappamento Moser, intercambiabile - Straumann Spirale® originale con curva terminale breguet stabilizzata - Ancora e ruota dell’ancora in oro massiccio temprato

iNdiCazioNe

- Quadrante marrone chiaro con finitura soleil e appliques diamantate - Sfera ore e minuti, sfera secondi decentrata con forma tridimensionale tipica di Moser con lenigatura

sottile dell‘occhio

CiNturiNo e CoN fibbia

- Marrone cucito a mano cinturino in pelle di alligatore - Con fibbia déployante in oro rosa con incisione di Moser

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CAR AT TERISTICHE TECNICHE MAyU

refereNza 321.503-b16

Mayu Marrone Diamonds

Cassa

- 18k oro bianco, tripartita, rotonda - Superfici cassa lucide e satinate - Lunetta incastonata con 64 brillanti - Diametro 38.80 mm - Altezza 9.30 mm - Corona d’oro con sigla «M» 5.50 mm - Vetro in zaffiro leggermente bombato, antiriflesso all’interno - Fondello trasparente in zaffiro

movimeNto

- Calibro HMC 342.502, Carica Manuale con autentici pignoni conici - Movimento di manifattura - Senza anello di incassatura - Diametro 32.00 mm - Altezza 4.80 mm - Rubini 27 - Frequenza 18’000 alternanze l’ora - Autonomia di marcia di almeno 3 giorni - Regolamento 6 posizioni - Doppio Bariletto - Indicazione della riserva di carica sul lato del movimento - Dispositivo di arresto dei secondi - Dentatura Moser per ruote e pignoni - Scappamento Moser, intercambiabile - Straumann Spirale® Originale con curva terminale breguet stabilizzata - Ancora e ruota dell’ancora in oro massiccio temprato

iNdiCazioNe

- Quadrante marrone scuro con finitura soleil e appliques diamantate - Sfera ore e minuti, sfera secondi decentrata con forma tridimensionale tipica di Moser con lenigatura

sottile dell‘occhio

CiNturiNo e CoN fibbia

- Marrone cucito a mano cinturino in pelle di alligatore - Con fibbia déployante in oro bianco con incisione di Moser

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IL LEGGENDARIO MARCHIO DI OROLOGI H. MOSER & CIE

teAmwork dAl 1828

Nel 1826, terminato il suo periodo di istruzione e di viaggi, Heinrich Moser si fermò a riflettere su dove e come costruirsi un’esistenza improntata al successo. In realtà il suo intento era quello di introdurre a Sciaffu-sa, sua città natale, il metodo del teamwork nella manifattura, e di fondarvi una piccola fabbrica di orologi; ma il Consiglio comunale respinse la sua richiesta e conferì la carica onorifica di orologiaio comunale ad un altro. Moser si trasferì quindi a San Pietroburgo, in Russia, dove fondò, nel 1828, la ditta «H. Moser & Co.». Da questo marchio Moser creò il logo in corsivo che appare quasi sempre completato da una punzonatura. Il logo in caratteri cirillici e/o latini e la punzonatura erano e restarono fino a circa il 1918, con rare eccezioni, il marchio di fabbrica di tutti gli orologi commercializzati da Moser, sia di quelli prodotti dalla sua manifattura, sia di quelli prodotti all’esterno.

Nel 1829 fondò una fabbrica di orologi a Le Locle, in cui erano realizzati gli orologi che egli commercializ-zava nei paesi europei e asiatici. Già nel 1831 Moser fu in grado di aprire anche una filiale a Mosca, a cui seguì la saggia decisione di creare sedi anche a Nishnij-Nowgorod e a Irbit, dove all’epoca si svolgevano le più importanti fiere della Russia. Questo consentiva alla manifattura Moser di essere presente sia nei due centri amministrativi, sia nelle principali fiere della Russia.

Ben presto Heinrich Moser superò la concorrenza di ditte già affermate e di altre più recenti. Nel giro di pochi anni iniziò a vendere i suoi orologi anche in Giappone e Cina, Persia e Turkestan, Siberia e Camciatca, e attorno al 1845 divenne il leader indiscusso di tutto il mercato della Russia, in cui egli dominava il com-mercio di orologi. Era riuscito persino a instaurare rapporti commerciali con Parigi.

Le aziende di Moser in Russia contavano all’epoca un organico di circa 50 collaboratori, tra i quali figura-vano orologiai tedeschi, svizzeri, russi e svedesi. Alcune lettere hanno consentito di risalire ai nomi degli orologiai svizzeri Johann Jakob Bär, G. Ganther, Johann Winterhalter, Victor Guye, Palk e Schwab, oltre al genero di Moser, Adolf Richard. Vi è nominato anche un italiano di nome Bianco. Il suo collaboratore più abile era tuttavia J. Winterhalter, che in seguito rilevò l’azienda di Moser in Russia.

Tornato a Sciaffusa da uomo d’affari di successo e benestante, Moser restava pur sempre in cuor suo un ap-passionato orologiaio. Grazie alla sua formazione professionale sapeva che la fabbricazione e la qualità delle casse degli orologi da tasca rappresentavano spesso il punto debole della manifattura orologiera, e questo lo stimolò ad aprire a Sciaffusa, nel 1853, un’officina in cui circa 20 collaboratori lavoravano prevalentemente alla realizzazione di casse in argento. Tre o quattro anni dopo aprì una seconda officina. Nel 1863 dotò le sue officine di attrezzature meccaniche altamente innovative, progettate in massima parte da lui stesso, che facilitavano la fabbricazione delle casse.

Il suo unico figlio, Henri Moser (1844-1923), mostrava uno scarso interesse nei confronti dell’orologeria con grande disappunto del padre, motivo per cui nel 1870 il loro rapporto giunse alla rottura. Alla morte di Heinrich Moser nel 1874, la sua seconda moglie, la signora Fanny, ereditò tutte le sue attività e la fabbrica di Le Locle, ma non sentendosi in grado di sostenere questa responsabilità, nel 1877 vendette tutta l’azienda commerciale a Johann Winterhalter e la fabbrica di orologi di Le Locle a Paul Girard. In entrambi i casi si fece garantire contrattualmente, seguendo le volontà del marito, che tutte le ditte successive avrebbero operato

Il marchio di orologi H. Moser & Cie 22 / 42

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mantenendo sempre il marchio H. Moser & Cie o Heinrich Moser & Co. Così tutte le loro aziende passarono in altre mani. Dato che l’unico figlio di Heinrich Moser, Henri, non aveva discendenze maschili, si estinse nella loro famiglia anche il cognome Moser.

Così come concordato, la ragione sociale e il marchio restarono invariati, sia nel commercio mondiale, sia nella fabbrica di Le Locle fino a circa il 1917, quando la rivoluzione russa d’ottobre annientò completamente, nel paese, il mercato degli orologi dominato dagli orologiai svizzeri. Gli ultimi direttori svizzeri della ditta Moser - Cornelius Winterhalter dal 1908 circa fino al 1918, e Octave Meylan dal 1910 al 1918 – tornarono in Svizzera all’inizio del 1918 dopo aver subito l’esproprio di ogni loro bene.

Intorno al 1920 fu creato a Mosca, sulle ceneri delle attività di Moser, il «Centro di Riparazione degli Orolo-gi» e negli anni dal 1927 al 1930 vi fu avviata una produzione locale di orologi. Gli orologi Moser restarono, in ogni caso, per lungo tempo sinonimo di altissima qualità. Nel 1966, infatti, l’URSS fece omaggio a uno dei suoi militari di più alto rango di un originale orologio da tasca Moser in oro 18 carati risalente ai tempi degli espropri, con una dedica appositamente incisa. Quest’orologio, prezioso testimone del tempo, è oggi proprietà di Moser Schaffhausen AG.

L’attività di Le Locle restò sede di produzione di orologi finissimi anche dopo essere stata rilevata dalla fami-glia Girard. La produzione proseguì sulla linea di Moser, che suggeriva di fondarsi su più pilastri - sia sugli orologi da tasca, sia sugli orologi da polso - e di instaurare una stretta collaborazione con i migliori fornitori. Nella parte interna del fondo antipolvere non apparve più tuttavia la marcatura in caratteri cirillici sino ad allora adottata.

Alcuni riferimenti del 1953 testimoniano che la produzione di orologi da polso era stata ampliata. Tra questi meritano di essere ricordati un orologio impermeabile a 12 linee e un orologio automatico a 11 ½ linee. Nel 1973 la ditta H. Moser & Co. fa parlare di sé con la realizzazione di preziosi orologi ad àncora e di orologi speciali con casse prevalentemente in oro decorate con pietre preziose.

Nel 1979 la fabbrica di orologi di Le Locle entra a far parte del Gruppo «Dixi-Mechanique» con il marchio «Hy Moser & Cie».

Nel 2002, tuttavia, il Dott. Jürgen Lange registra nuovamente il marchio originario del fondatore, «H. Moser & Cie» a livello internazionale, e la ditta Moser Schaffhausen AG viene così battezzata unitamente col nome della famiglia Moser. Il pronipote di Heinrich Moser - Roger Nicholas Balsiger - è attualmente il presidente onorario del Consiglio di amministrazione. Nell’autunno del 2005, in occasione del 200° anniversario della nascita di Heinrich Moser, l’azienda si è ripresentata in una nuova veste sulla scena internazionale dell’oro-logeria.

Le nuove creazioni realizzate negli anni scorsi da H. Moser & Cie aggiungono al loro tradizionale aspetto classico ed elegante un tocco di understatement e adottano, com’è tradizione della casa, movimenti mec-canici di altissima qualità elaborati dalla manifattura stessa. Naturalmente questi movimenti, espressione di

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una spettacolare innovazione tecnica e di grande attrattiva per il cliente, sono un’esclusiva degli orologi di H. Moser & Cie.

Così si chiude il cerchio e, come ha affermato il pronipote di Moser in un’intervista: siamo profondamente commossi per aver reso possibile il ritorno di Heinrich Moser a Sciaffusa nella sua veste di orologiaio, a 200 anni dalla sua nascita.

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Heinrich Moser

HEINRICH MOSER

celebre oroloGiA io e pioniere industriAle di sciAffusA

Heinrich Moser nacque il 12 dicembre 1805 e crebbe in una famiglia di orologieri di Sciaffusa: sia il nonno, Johannes Moser (1730-1820), che il padre, Erhard Moser (1760- 1829), avevano infatti ricoperto la carica di orologiaio cittadino nel piccolo centro nei pressi delle cascate del Reno. Dal 1820 al 1824 Heinrich apprese l'arte orologiera tradizionale dal padre, per poi ampliare le proprie conoscenze presso i laboratori dei maestri orologiai di Le Locle, in Svizzera. Heinrich si era già reso conto delle limitazioni imposte dal regolamento in vigore presso le corporazioni e ne era divenuto uno strenuo oppositore: allo stesso tempo, però, non ignorava che sotto certi aspetti le normative in questione contribuivano a promuovere un elevato livello qua-litativo e si era addirittura adoperato al fine di migliorarle. Moser si guadagnò rapidamente una reputazione di abile orologiaio, che gli permise di inaugurare una modesta attività come fornitore di pezzi di ricambio. Gli ci vollero appena diciotto mesi per affermarsi quale specialista di raro talento, destinatario di offerte di lavoro provenienti dall'Italia e da Parigi. A partire dal 1826, gli venne offerta l'opportunità di lavorare in proprio per conto di un mercante tedesco, montando orologi all'interno di teche e mobili. Nel novembre 1827, l'esistenza di allettanti prospettive commerciali lo spinse a stabilirsi nella città russa di San Pietroburgo, dove nel 1828 inaugurò H. Moser & Co., dando il via a quello che si sarebbe affermato fra i più prestigiosi marchi orologieri.

Gli affari di Moser prosperarono, cosa sicuramente attribuibile alla scrupolosa attenzione con cui, per tutta la vita, si assicurò che i segnatempo da lui venduti rispettassero i più severi standard qualitativi: nessun oro-logio giungeva sul bancone del negozio senza essere stato personalmente esaminato da lui o da uno dei suoi rappresentanti. Al fine di promuovere questi severi standard qualitativi, nel 1829 Moser inaugurò a Le Locle uno stabilimento orologiero destinato a rifornire in esclusiva le sue attività in Russia e in Europa. L'edificio che ospitava l'azienda esiste ancor oggi.

La gamma di segnatempo proposta da Moser giunse a includere ben settanta calibri diversi. Oltre a quelli forniti dal proprio stabilimento, egli si serviva anche di movimenti acquistati da aziende del calibro di Urban Jürgensen o Jaeger-LeCoultre. Per la precisione, Moser viene indicato come cliente negli archivi di quest'ul-tima società la partire dal 1860: i calibri Jaeger-LeCoultre da lui impiegati sono ben sessantaquattro, di cui ventiquattro complicati. L'indiscussa qualità dei suoi segnatempo gli consentì di affermarsi quale fornitore della Corte imperiale russa, di varie case reali e delle forze armate ritrovandosi, nel giro di pochi anni, a in-trattenere rapporti commerciali con Giappone, Cina e Persia, ma anche con l'Occidente (Parigi e New York). Gli affari continuarono a prosperare, anche nei periodi di crisi, e nel 1848 Moser, ormai prospero commer-ciante e fabbricante di orologi, decise di fare ritorno a Sciaffusa con la famiglia.

Da allora in poi, si sarebbe proposto la missione di trasformare Sciaffusa, all'epoca cittadina assai tranquilla, in un vivace e influente centro industriale, ospitante un impianto per la produzione di orologi. Nel contem-po, si dedicò alla costruzione, per la sua famiglia, del magnifico castello di Charlottenfels.

Nel 1851 ultimò la realizzazione di un canale sul Reno: l'acqua così ottenuta era sufficiente ad azionare una turbina in grado di produrre circa 80 cavalli vapore. Quest'impresa fu seguita, nel 1853, dalla fondazione, in società con altre personalità locali, della «Schweizerische Waggonfabrik bei Schaffhausen» (Fabbrica Va-goni di Sciaffusa) e, nel medesimo anno, dall'istituzione della «Schweizerische Industriegesellschaft (SIG)

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Heinrich Moser

Neuhausen» (Società Industriale Svizzera Neuhausen). Moser si annovera inoltre fra i fondatori della linea ferroviaria Sciaffusa-Winterthur, inaugurata sempre nel 1853. Durante questo periodo, la sua instancabile dedizione lo vide successivamente coinvolto in ulteriori collaborazioni e istituzioni di nuove società, sia in veste di socio che di co-finanziatore.

Nell'inverno 1863/64, si dedicò alla costruzione della più grande diga svizzera sul Reno, nell'intento di rifornire gli impianti industriali locali di energia a basso costo mediante un impianto di linea di alimenta-zione: le turbine trasmettevano l'energia a enormi sistemi di trasmissione elettrici, che la fornivano quindi direttamente a un'ampia serie di laboratori e impianti produttivi. Questa centrale idroelettrica segnò l'inizio dell'età industriale a Sciaffusa.

Nonostante il riconoscimento di cui ormai godeva nella sua città, la vita di Moser non fu esente da delusioni: non riuscì mai ad accettare il fatto che il suo unico figlio, Henri Moser (1844-1923), non mostrasse alcuna in-clinazione a impiegarsi presso la sua azienda orologiera e tantomeno a succederli al timone della medesima.

Heinrich Moser morì il 23 ottobre 1874. Come stabilito nel suo testamento, la totalità delle sue attività commerciali venne ereditata dalla seconda moglie Fanny, che divenne così una delle donne più ricche della Svizzera: nonostante ciò, ella non desiderava affatto assumersi la responsabilità rappresentata da quella che era ormai divenuta un'azienda orologiera globale e, nel 1877, cedette l'intera attività russa all'Amministratore delegato locale, il Sig. Winterhalter, mentre lo stabilimento orologiero di Le Locle andò a Paul Girard. Nei contratti di vendita, venne stabilito come condizione necessaria che i successori continuassero ad operare per sempre servendosi dei marchi registrati H. Moser & Cie o Heinrich Moser & Co.

A tutt'oggi, Heinrich Moser è onnipresente a Sciaffusa: la casa che lo vide nascere esiste ancora, così come Charlottenfels. La moderna centrale elettrica di Sciaffusa sorge sul sito della storica diga sul Reno, mentre numerose aziende da lui fondate o finanziate sono tuttora attive e floride. Gli stessi residenti di Sciaffusa hanno reso omaggio al loro famoso concittadino dedicandogli l'eponima Moserstrasse, erigendo un busto in bronzo nel parco Mosergarten, utilizzato come sede per varie manifestazioni, e aprendo al pubblico la residenza di Charlottenfels.

Nel novembre 2010 la fondazione Heinrich e Henry Moser ha inaugurato il museo della famiglia Moser nel castello di Charlottenfels grazie a un grande contributo della società Moser Group AG. L’esposizone per-manente mostra la vita della famiglia Moser nel corso della metà del 19° secolo. Unicati preziosi della vita di Heinrich Moser, un atelier orologiaio come una collezione di ogetti orientali che appartenevano al figlio Heinrich Moser sono da ammirare nel primo piano della residenza Charlottenfels.

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L A FABBRICA DI OROLOGI MOSER SCHAFFHAUSEN AG

pAssione per l’ innovA Zione – r ispet to dell A tr AdiZ ione

Fondata nel 2002 a Sciaffusa da una ristretta cerchia di investitori insieme al pronipote di Heinrich Moser, Roger Nicholas Balsiger, oltre che dal noto orologiaio Dott. Jürgen Lange, Moser Schaffhausen AG ha vissuto uno sviluppo straordinariamente positivo negli ultimi anni.

Se la priorità spettava inizialmente alla registrazione internazionale del marchio H. Moser & Cie e alla ricerca della storia e della tradizione, sia della famiglia, sia degli orologi Moser, gli obiettivi dell’azienda si sono via via spostati radicalmente sulla ricerca di nuove tecnologie orologiere. Ben presto gli interessati si sono resi conto che per raggiungere gli obiettivi era necessario non soltanto un marketing mirato, ma anche una mani-fattura orologiera sostanzialmente classica con l’introduzione di soluzioni innovative di grande attrattiva per i clienti. Un risultato raggiungibile soltanto con prodotti propri. Un’impresa titanica per un’azienda appena fondata. A sostegno di questa strategia aziendale intervengono tuttavia due principi di Heinrich Moser.

Primo principio: si possono realizzare i migliori orologi soltanto se ci si rivolge ai migliori fornitori. Un concetto in chiaro contrasto con il pensiero aziendale, tanto criticato negli ultimi anni, che suggeriva di fare possibilmente tutto in proprio. La manifattura orologiera classica è talmente ricca di soluzioni specifiche e di esperienze centennali, che per disporre di componenti davvero straordinari è indispensabile rivolgersi a spe-cialisti che li producano ormai da generazioni. Ed è esattamente ciò che facciamo noi: Una collaborazione assidua con i migliori del settore, prevalentemente della zona dello Jura svizzero. Ciò nonostante, i compo-nenti per i prototipi e per le serie di avviamento sono realizzate a Neuhausen con macchinari modernissimi. Nonostante si dedichi, in azienda, molto spazio anche allo sviluppo delle tecnologie, le parti di serie sono tuttavia generalmente fornite da un’azienda specializzata dello Jura.

Secondo principio: Moser si è specializzato nella creazione di movimenti realizzati con componenti dalla tecnologia così elaborata, da non renderne possibile la produzione razionale in grandi serie. È proprio questo che sta maggiormente a cuore agli appassionati di orologi meccanici: un orologio da polso moderno con un movimento realizzato secondo i metodi classici. Assemblato a mano, con componenti che, per la costosissi-ma tecnologia richiesta, non vengono più realizzati dai produttori di grandi serie, come ad esempio lo scap-pamento con àncora e ruota in oro, oltre alle ruote dentate del sistema di carica e gli chaton d’oro avvitati. E ancora, la spirale del bilanciere compensata per le variazioni di temperatura con spira sopraelevata, un vero bilanciere a vite, massette in oro bianco e vite di regolazione in acciaio serrata in una filettatura intagliata, e la classica regolazione tramite le viti del bilanciere al posto del sistema di regolazione a racchetta, ecc.

L’acquisizione di orologiai, costruttori di orologi e prototipisti esperti ha consentito di riunire un team altamente motivato che porta con sé passione ed esperienza. Con il supporto di una solida e ampia base finanziaria, questa squadra ha realizzato cose straordinarie, e il risultato della loro dedizione è visibile nei cataloghi Moser.

Nel novembre 2005, in occasione del 200° anniversario della nascita di Heinrich Moser, gli orologi sono stati presentati al pubblico per la prima volta nel corso di una straordinaria festa svoltasi ai margini delle cascate del Reno, riscuotendo da subito entusiastici consensi.

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La presentazione non ufficiale in anteprima dei prototipi nel corso del salone Baselworld 2005 ha consentito a questo team, orientato sin dall’inizio verso i mercati internazionali, di accreditare i primi partner commer-ciali ufficiali. Ciò ha fatto sì che dall’autunno 2005 gli orologi Moser siano nuovamente disponibili in tutto il mondo.

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IL GRUppO MOSER

invest imenti nell A vert icAl iZZ A Zione delle A Ziende del Gruppo

Secondo il motto aziendale «Diversi per passione», la Maison Moser non produce solo orologi eleganti, con un tocco di understatement e una particolare essenza interiore, ma anche complicati componenti per scappa-menti che non hanno impiegato molto tempo per riuscire a conquistare e a convincere l’industria orologiera.

Ora, la holding «Moser Group AG» vanta quattro aziende di produzione:

Moser Schaffhausen AG, azienda orologiera con il marchio «H. Moser & Cie», ampiamente conos-ciuto a livello internazionale.

Precision Engineering AG, specializzata in elementi complicati dello scappamento, proprietaria di brand internazionali registrati come «Straumann Spirale» e «Nivaflex».

PEG GmbH, società di produzione che vanta un ricco know-how orologiero.

MSG AG, società di produzione e management che vanta una tecnologia di punta e un eccellente parco di macchinari.

Così, il gruppo Moser possiede tutti i presupposti per essere all’altezza delle esigenze del futuro tecnico del settore orologiero. Inoltre, non gli mancano neppure i buoni rapporti con altri settori, come per es. la tecnica medicale, che gli consentono di allacciare delle partnership intersettoriali nell’ambito delle tecnologie e dei fornitori e che garantiscono l’impegno dell’ordine di decine di milioni degli azionisti della Moser Group AG.

Nella zona industriale Rundbuck, Neuhausen am Rheinfall, in un primo intervento è stato trasformato e ampliato il proprio stabilimento di produzione, che ora è dotato di macchinari ultramoderni e tecnologie di punta e vanta un importante know-how, grazie all’incremento dell’organico. Questo ha permesso di creare negli ultimi anni più di 70 posti di lavoro qualificati nella regione. Con tutta la discrezione necessaria e senza sovvenzioni da parte dello Stato.

«L’autenticità di ciò che facciamo emerge sia dalla storia del marchio, dalla tecnica utilizzata, dal team al-tamente specializzato, sia dalle tecnologie in cui eccelliamo. «Questa affermazione è uno dei quattro punti focali che descrivono la visione del consiglio di amministrazione e che finora hanno costituito la base della crescita vissuta finora dal gruppo.

Lungimiranza nella mentalità, nell’attività e nelle decisioni è il secondo punto focale del gruppo Moser. In pratica, si tratta di reagire con tempestività in presenza di problemi critici, ma anche di agire con un orienta-mento verso il futuro, allo scopo di assicurare a lungo termine l’esistenza delle aziende. In questo contesto, si tratta anche di evitare le dipendenze in qualsiasi direzione, coltivando invece dei rapporti di collaborazione molto intensi e a lungo termine con i migliori fornitori.

In tutto ciò, comunque, non si deve perdere di vista l’etica, che va applicata nei rapporti con i nostri clienti, i collaboratori delle nostre aziende, i fornitori, ma anche nell’ambito dell’ambiente e delle risorse che noi utilizziamo. Questa è la terza linea guida che ci siamo imposti noi di Moser.

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Dulcis in fundo, il carattere internazionale di tutta la nostra attività rappresenta il quarto leitmotiv riveste un’importanza essenziale. Infatti, già Heinrich Moser, fondatore dell’azienda Moser, può essere considerato uno dei primi promotori della globalizzazione. Il suo modo di agire in quell’epoca non si è mai fermato di fronte ai confini geografici. In perfetta sintonia con questo quarto leitmotiv, anche i clienti attuali dei nostri orologi sono sparsi in tutto il mondo, come gli utilizzatori dei nostri componenti high-tech per gli scappa-menti o altri elementi costruttivi.

Il gruppo Moser, che vanta azionisti finanziati esclusivamente a livello privato, continuerà a investire an-che nel prossimo futuro nell’espansione degli stabili, nel parco macchine e nell’estensione delle tecnologie disponibili, in conformità a queste quattro linee guida. L’ulteriore realizzazione della verticalizzazione delle possibilità di produzione migliora l’indipendenza del gruppo, le possibilità di reazione agli influssi esterni, le possibilità nella costruzione di prototipi e modelli di serie preliminari, ma anche la costruzione di utensili e dispositivi per la produzione attuale. Già oggi, le aziende del gruppo sono tutte in grado di offrire, con pochissime eccezioni, tutte le tecnologie rilevanti per la fabbricazione di orologi, talvolta addirittura dalla fusione del materiale di base fino al pezzo finito. Le soluzioni tradizionali, che non possono essere ottenute razionalmente in grandi serie, unite a un’elevata flessibilità e un ricco know-how, permettono di ottenere dei prodotti ineguagliati. L’understatement, unito ai marchi registrati a livello internazionale e a una second source riconosciuta nel mercato per i componenti più importanti degli orologi meccanici, costituiscono un’attraente motivazione per instaurare una collaborazione con le aziende del gruppo Moser.

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TAvOLA CRONOLOGICA

1730 Johannes Moser, nonno di Heinrich Moser, nasce a Sciaffusa. Dopo un corso di formazione da oro-logiaio gli viene conferita la carica onorifica ereditaria di orologiaio comunale. In seguito diviene anche Consigliere cantonale.

1760 Erhard Moser, padre di Heinrich Moser, nasce a Sciaffusa. Egli rileva dal padre la carica di orologiaio comunale e diventa anch’esso membro del Consiglio cantonale.

1805 Il 12 dicembre nasce Johann Heinrich Moser. Tra il 1820 e il 1824 apprende dal padre l’arte dell’oro-logeria tradizionale.

1824 Heinrich Moser si reca a Le Locle (Svizzera) presso i principali laboratori della zona. Rapidamente si conquista la fama di abile orologiaio, cosa che gli consente di avviare con successo una piccola attività commerciale di pezzi di ricambio. Dopo circa un anno e mezzo, la sua reputazione di esperto si consolida e riceve offerte di lavoro dall’Italia e da Parigi.

1826 Moser lavora per la prima volta da imprenditore autonomo montando orologi in casse e mobili.

1827 Le prospettive di buoni affari portano Moser a San Pietroburgo in Russia ma dopo un’avventurosa trasferta in carrozza e per mare finisce i soldi. Comincia allora a lavorare come orologiaio nei labo-ratori locali.

1828 Viene costituita a San Pietroburgo l’impresa commerciale H. Moser & Co. Nasce così un marchio che in seguito si sarebbe affermato con tanto successo. L’attività di Moser procede a gonfie vele, grazie sicuramente al suo impegno di fornire solo orologi di eccellente qualità. Nessun orologio può essere messo in vendita se prima non è stato controllato personalmente da lui o da uno dei suoi rappresen-tanti.

1829 Per poter soddisfare queste elevate esigenze di qualità, egli fonda a Le Locle una fabbrica di orologi che produce esclusivamente orologi destinati al suo stesso commercio in Europa e in Russia.

1848 Divenuto ormai un agiato commerciante all’ingrosso e fabbricante di orologi, Moser decide di torna-re a Sciaffusa con la sua famiglia – e si propone, come compito della sua vita, di trasformare l’allora tranquilla e quieta cittadina di Sciaffusa in un vivace e attraente centro industriale. Al contempo fa costruire per la sua famiglia il magnifico castello di Charlottenfels.

1851 Moser completa la costruzione di un canale nel Reno la cui energia idraulica alimenta una turbina di circa 80 CV di potenza.

1853 In collaborazione con altre importanti personalità di Sciaffusa, Moser fonda la «Schweizerische Wag-gonfabrik bei Schaffhausen» che successivamente prende il nome di «Schweizerische Industriege-sellschaft (SIG) Neuhausen». Sempre nel 1853, Moser diviene cofondatore della linea ferroviaria Sciaffusa-Winterthur. Inoltre apre a Sciaffusa un laboratorio per la fabbricazione di casse per orologi.

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1860 A partire da quest’anno, l’archivio aziendale di Jaeger-LeCoultre indica Heinrich Moser come clien-te. Da essa egli acquista in successione fino a 64 calibri diversi, di cui 24 complicazioni. Grazie alla qualità impeccabile dei suoi orologi, egli diviene fornitore della Corte dello Zar, di Principi e delle Forze armate. Nel giro di pochi anni vende orologi in Giappone, Cina e Persia ma anche verso occi-dente a Parigi e a New York.

1863/64 Heinrich Moser inizia la costruzione della più grande diga svizzera sul Reno attraverso la quale, per mezzo di una trasmissione, fornisce a prezzi convenienti energia motrice alle società industriali della zona. Con questo impianto idroelettrico l’era industriale di Sciaffusa diviene realtà.

1868 Moser aiuta F. A. Jones nella fondazione della sua International Watch Company (IWC) mettendogli a disposizione locali ed energia motrice.

1874 Il 23 ottobre muore Heinrich Moser. Il testamento designa la sua seconda moglie Fanny erede di tutte le attività.

1877 Fanny Moser vende l’intera impresa russa al locale Direttore commerciale Winterhalter. La fabbrica di orologi a Le Locle passa a Paul Girard. Nei contratti di vendita si stabilisce che tutte le ditte suc-cessive devono continuare a operare mantenendo il marchio registrato H. Moser & Cie o Heinrich Moser & Co.

1917 La Rivoluzione d’Ottobre elimina completamente il mercato privato degli orologi, dominato nel Paese dagli orologiai elvetici. All’inizio del 1918, gli ultimi Direttori svizzeri dell’impresa Moser tornano in Svizzera senza alcun risarcimento. Queste agitazioni politiche non influiscono negativa-mente sull’attività della fabbrica di Le Locle che continua a lavorare indisturbata. L’interruzione dei rapporti con i mercati russi viene compensata dall’incremento delle esportazioni in altri Paesi.

1920 A Mosca, sulle ceneri delle attività orologiere di Moser, viene costituita l’«Officina centrale di riparazione di orologi».

1953 A Le Locle viene ampliata la produzione di orologi da polso, mentre la quota degli orologi da tasca prodotti si riduce progressivamente. Gli orologi vengono in parte contrassegnati anche con il mar-chio «Henry Moser», sebbene ciò sia in contrasto con i contratti stipulati nel 1877.

1973 La ditta H. Moser & Co. viene menzionata come produttrice di orologi di precisione ad ancora e di orologi speciali, prevalentemente in oro 18 carati e in casse ornate di gioielli. La crisi degli orologi al quarzo che investe l’intera industria orologiera svizzera colpisce anche la fabbrica di Le Locle.

1979 La fabbrica di orologi a Le Locle entra a far parte del Gruppo «Dixi Méchanique» e si presenta con il nome «Hy Moser & Cie.»

2002 Il Dott. Jürgen Lange fa registrare nuovamente a livello internazionale il marchio originale del fonda-tore «H. Moser & Cie». Nasce la ditta Moser Schaffhausen AG unitamente all’albero genealogico della famiglia dei Moser. Oggi, Roger Nicholas Balsiger, pronipote di Heinrich Moser, è Presidente onorario dell’azienda Moser Group AG.

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2005 Per il 200° anniversario della nascita di Heinrich Moser, la ditta Moser Schaffhausen AG, continua-trice della sua attività, si presenta nuovamente sul palco internazionale degli orologi con prodotti del marchio H. Moser & Cie – fedelmente alle volontà del padre fondatore.

2006 In occasione di «Baselworld 2006», H. Moser & Cie presenta, per la prima volta a un vasto pubblico, le proprie quattro linee di orologi Moser Perpetual 1, Monard Date, Monard e Mayu.

2006 «Montre de l’année 2006» – 2° premio assegnato al Moser Perpetual 1. La giuria professionale della rivista specializzata di orologi «Montre Passion» giudica: «La cassa classica del Perpetual 1, Flash Calendar di Moser racchiude un movimento meccanico estremamente innovativo».

2006 «Grand Prix d’Horlogerie de Genève – Prix de la Montre Compliquée». Nel novembre 2006, H. Moser & Cie si aggiudica uno dei premi più prestigiosi dell’industria orologiera svizzera. Il Moser Perpetual 1 si classifica al primo posto nella categoria degli orologi complicati.

2007 In occasione di «Baselworld 2007», H. Moser & Cie presenta agli specialisti convenuti da tutto il mondo la Straumann Spirale®, sviluppata in una pluriennale collaborazione con l’azienda affiliata Precision Engineering AG con sede a Sciaffusa.

2007 A «Baselworld 2007» viene presentata la nuova linea di orologi Henry Double Hairspring – un oro-logio tonneau dotato del rivoluzionario scappamento a doppia spirale di Moser e di un movimento di forma originale.

2007 Il palladio, un rarissimo e luminoso metallo prezioso dai riflessi chiari, conquista anche gli orologi di H. Moser & Cie. Viene presentato al pubblico il Mayu Palladium.

2007 Dall’azienda Moser Schaffhausen AG nasce la società Moser Group AG. Tutte le affiliate sono ora riunite sotto lo stesso tetto. Moser Schaffhausen AG, Precision Engineering AG e MSG AG Manu-facturing Support Group assicurano insieme l’indipendenza, il successo presso il grande pubblico e l’enorme sviluppo del marchio H. Moser & Cie.

2008 Il marchio H. Moser & Cie celebra il proprio 180° compleanno.

2008 Giungono sul mercato il Mayu Black Pearl e il Mayu White Pearl con quadranti in madreperla ed eleganti cinturini Stingray e in pelle di alligatore.

2008 Il Mayu Palladium viene dotato dello scappamento Straumann Double Hairspring con ruota dell’an-cora e ancora in oro bianco temprato. Una caratteristica esterna è la configurazione cromatica del quadrante di nuova concezione.

2009 Moser Group AG continua a investire nella verticalizzazione della produzione di tutte le imprese del Gruppo. Fino a oggi si contano circa 70 nuovi posti di lavoro e un proprio stabilimento produttivo.

2009 Per venire incontro al grande successo riscosso dall’elegantissimo quadrante fumé vengono realizzati in questa esecuzione anche i modelli Henry e Monard, ovvero con cassa in palladio bianco brillante e modulo di scappamento Straumann Double Hairspring.

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2009 La riproduzione del libro originale del 1875 dedicato alla vita di Heinrich Moser viene pubblicata in un’esclusiva edizione privata. Il libro, scritto poco dopo la morte e quasi introvabile in versione ori-ginale, è adesso disponibile in un cofanetto insieme alla traduzione in altre lingue e a una tipografia moderna.

2010 Gli investimenti di decine di milioni effettuati dal Gruppo Moser in competenza, persistenza e cre-scita sono stati ampiamente portati a termine. Il Gruppo Moser lascia, rafforzata, alle spalle la crisi economica internazionale. H. Moser & Cie si presenta per la prima volta come sponsor principale di un grande evento ippico. Il Gran Premio 4* CSI Basilea 2010 debutta con un programma esclusivo riscontrando uno straordinario successo anche tra le fila internazionali.

2010 Presentazione del Moser Perpetual Moon. Un altro capolavoro orologiero con indicazione delle fasi lunari, regolabile con precisione al minuto e che non necessita di alcuna correzione per più di 1ʹ000 anni.

2011 All’evento ippico di salto a ostacoli al coperto più rinomato al mondo, il CSI Basilea, vengono assegnate cinque stelle anche grazie alla sponsorizzazione di H. Moser & Cie. Moser celebra questo evento presentando sul mercato il Monard Marrone.

2011 Il Moser Perpetual 1 Golden Edition celebra il suo debutto. Un quadrante fumé in oro massiccio, lancette dorate e un movimento di platine e ponti in oro massiccio suscitano, insieme al modulo di scappamento intercambiabile Straumann Double Hairspring, un turbinio di emozioni che trova il suo culmine nella prima pietra funzionale di controperno al mondo in diamante in un ammortizza-tore.

2011 Il Perpetual Fumé Palladium è l’unico orologio con calendario perpetuo che sposa i vantaggi dello scappamento Double Hairspring e la complessità di un tipico ed elegante orologio Moser.

2012 Presentazione del primo movimento automatico Moser alla Fiera «Baselworld 2012». Abbinata a un secondo innovativo fuso orario, la linea di orologi Meridian mostra ancora una volta in modo grandioso quello che Moser intende per eleganza e il principio «appassionatamente diversi».

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IL CALENDARIO pERpETUO DI MOSER

unA r AffinAteZZ A tecnicA di nAtur A esclusivA

I maestri orologiai Moser hanno completamente rinnovato il calendario perpetuo, realizzando un dispositi-vo in grado di indicare la data corretta in base alla lunghezza di ciascun mese. Questa classica complicazione si presenta per la prima volta abbinata a un quadrante di sobria, minimale eleganza. Nel segnatempo Moser Perpetual 1, la data viene dunque indicata secondo modalità interamente tradizionali, sotto forma di numeri in un ampio datario a finestrella al 3.

Il calendario perpetuo Moser è l'unico al mondo dotato di display «Flash Calendar»: ciò significa che la data indicata passa direttamente dalla fine del mese in corso all'inizio di quello successivo, senza fasi intermedie. Durante la fase di passaggio non vengono indicate date inesatte: ad esempio, passando dal 28 febbraio al 1 marzo, sul datario del quadrante il numero «28» è seguito direttamente da «1».

Naturalmente, il calendario perpetuo è regolabile sia in avanti che all'indietro. Il mese è indicato da una pic-cola lancetta centrale che utilizza gli indici orari, mentre l'indicazione dell'anno bisestile, regolabile mediante uno stilo, è riportata sul retro del movimento HMC341.501.

Il calendario perpetuo di Moser 35 / 42

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«DOUBLE pULL CROWN» – INNOvAZIONE FIN NEI MINIMI DETTAGLI

i l meccAnismo dell A coronA di cAricA dell A h. moser & c ie

Alla Moser i progettisti responsabili dello sviluppo degli orologi mettono in questione anche lo svolgimento delle funzioni più tradizionali degli orologi da polso. Ciò vale pure per le diverse funzioni della corona di carica.

Negli orologi con datario, anche alla Moser la corona di carica ha tre funzioni che vengono selezionate tra-mite diversi posizionamenti. La posizione 1 serve a caricare l’orologio, la posizione 2 a correggere la data, e la posizione 3 a spostare le lancette. Fin qui, tutto ciò come nel passato.

Moser ha sviluppato il meccanismo «Double Pull Crown (DPC)», per poter scegliere con esattezza le diverse posizioni della corona di carica. Il meccanismo assicura che estraendo la corona fino allo scatto, si seleziona solo la posizione 2 per la correzione della data. In questa posizione l’orologio e l’indicazione dell’ora non vengono bloccati. Solo se la corona viene brevemente rilasciata e quindi nuovamente estratta fino allo scatto, essa si colloca nella posizione 3, che consente di spostare con calma le lancette. Un’ultima pressione sulla corona la fa tornare nella posizione di carica 1. In questo modo, per tutti gli orologi Moser muniti di datario, vien meno la noiosa ricerca della posizione intermedia della corona per effettuare correzioni di data. Ciò consente inoltre di regolare la data senza spostare inavvertitamente l’ora.

Una nuova funzione altamente esclusiva con grande soddisfazione della clientela.

Double Pull Crown Meccanismo 36 / 42

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UN'ANTEpRIMA MONDIALE DA pARTE DI H. MOSER & CIE

l'A ZiendA sviZZer A è l ietA di presentAre il primo oroloGio dA polso con modulo A scAppA-

mento intercAmbiAbile mAi reAl iZZ Ato

Per i tecnici progettatori Moser, durevolezza e facilità di manutenzione rappresentano priorità fondamentali: i nostri hanno dunque considerato l'opportunità di migliorare la funzionalità del cuore meccanico, il «pace-maker» del segnatempo. Hanno iniziato col sostituire l'indice del bilanciere regolatore con tradizionali viti di compensazione realizzate in oro massiccio e fissate sull'anello del bilanciere medesimo: non esattamente un'impresa facile, considerato che l'obiettivo richiedeva la realizzazione di viti con filettatura di precisione di 0,35 mm di diametro. Tuttavia, il risultato si è dimostrato degno degli sforzi effettuati: le oscillazioni del bilanciere sono più regolari, lo scappamento è meno suscettibile a eventuali urti e il segnatempo risulta meno sensibile ai cambiamenti di posizione.

Quando, durante la fase di manutenzione, si procede alla pulitura di un movimento orologiero al fine di ri-muovere i prodotti dell'abrasione dovuta all'attrito, i componenti devono essere smontati, lavati, riassembla-ti e oliati. Ciò vale anche per i componenti dello scappamento, che devono essere completamente ricalibrati: si tratta di una procedura meticolosa e, soprattutto, assai lunga. Anche in questo caso Moser propone una soluzione inedita. Per la prima volta in un orologio da polso, tutti i componenti dello scappamento vengono montati su una placca separata, solo successivamente collegata al resto del movimento mediante la trasmis-sione della ruota dello scappamento: ciò consente di sostituire il complesso dello scappamento semplice-mente allentando due viti. Il complesso viene rimosso durante la procedura di manutenzione e sostituito da un dispositivo equivalente fornito dal manutentore come pezzo di ricambio. Il complesso viene quindi ripulito e ricalibrato, compiti questi affidati esclusivamente a specialisti Moser. Questa procedura consente di ridurre considerevolmente il tempo necessario alla manutenzione di un segnatempo Moser, incrementando nel contempo la precisione della calibrazione.

Un'anteprima mondiale da parte di H. Moser & Cie 37 / 42

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L A STR AUMANN SpIR ALE®

Ancor A unA Gr Ande sensA Zione per il cuore di tut t i Gl i oroloGi moser

Quando nel 2005 venne presentato il primo modulo sostituibile con scappamento svizzero ad àncora negli orologi di H. Moser & Cie, esso suscitò grande interesse. L’esclusività di questa soluzione orologiera, la ruota dell’àncora e l’àncora in oro massiccio, l’assenza di racchetta sostituita da viti di regolazione sul bilanciere, un sistema di arresto dell’àncora laterale d’oro completamente nuovo – l’elenco delle specialità e delle esclu-sività potrebbe continuare a lungo.

Nell‘anno 2007 la passione degli orologiai Moser si è concentrata sul cuore del sistema oscillante: la molla a spirale. Essa provvede, con la costanza delle sue oscillazioni in abbinamento al bilanciere, ad assicurare la re-golarità del funzionamento e la precisione dell’orologio. Un’attenzione proporzionalmente elevata le hanno dedicato i progettisti Moser. Lavorando in collaborazione con la ditta affiliata Precision Engineering AG e sfruttando il know-how dell’Institut Straumann AG, negli ultimi 5 anni si è riusciti a rinnovare la formulazio-ne e la tecnologia originale del leggendario materiale Nivarox. Il Prof. Dr. h.c. Reinhard Straumann – nonno del nostro attuale consigliere d’amministrazione Dr. Thomas Straumann – nel 1931 riuscì a sviluppare una lega infrangibile, autocompensante, inossidabile e antimagnetica composta da 7 elementi, e a brevettarne l’invenzione. Il brevetto descrive la prima concreta formulazione che dimostra di possedere le caratteristiche desiderate e che trova impiego anche negli orologi come materiale della molla a spirale. Leggermente modifi-cata, viene oggi ancora utilizzata praticamente in tutti i movimenti in grande serie con sistema oscillante. Per molti anni la qualità del materiale fabbricato è stata garantita da Straumann. Circa 5 anni fa queste attività sono state assunte dalla Precision Engineering AG, che ora in collaborazione con H. Moser & Cie ha creato una propria linea di produzione che va dalla fusione della lega fino al sistema di scappamento finito.

Perciò dal 2007 tutti i moduli di scappamento di H. Moser & Cie vengono equipaggiati solo con la Straumann Spirale ®. In omaggio all’inventore, i marchi commerciali Straumann Spirale®, Spiral Straumann® e Strau-mann Hairspring® sono protetti a livello internazionale.

L’esatta combinazione di tutti i materiali più puri per la miscela di fusione, la lavorazione del lingotto grezzo di circa 20 cm di diametro e 80 kg di peso in un filo del diametro di soli 0,075 mm – più sottile di un ca-pello umano – ha richiesto per generazioni avanzate conoscenze tecnologiche e i migliori utensili. Ma solo l’omogeneità raggiunta dal filo e la laminatura ultraprecisa del filo rotondo in una banda piatta costituiscono le premesse per il suo utilizzo nella fabbricazione di molle a spirale che garantiscano la precisione dei crono-metri. Il filo per la Straumann Spirale® viene perciò laminato piatto all’incredibile spessore di 0,0001 mm, pari a decimillesimo di millimetro.

Tuttavia, o forse proprio perché il nostro padre fondatore Heinrich Moser già nel 19° secolo coniò il detto ’chi vuol costruire i migliori orologi, deve rivolgersi ai migliori fornitori’, non affidiamo a nessun altro la fabbricazione delle molle a spirale. Solo i materiali non li estraiamo dal suolo con le nostre mani.

La Straumann Spirale® 38 / 42

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SCAppAMENTO STR AUMANN DOUBLE HAIRSpRING

un bil Anciere con due molle A spir Ale per compensAre l’errore d‘ iner ZiA

Ancora una volta H. Moser & Cie rivoluziona il cuore dell’orologio meccanico: lo scappamento. Già l’introduzione del modulo di scappamento sostituibile Moser in tutti gli orologi della Casa aveva destato grande sensazione in tutto il mondo. L’impiego dei più pregiati materiali tradizionali in combinazione con la massima semplicità e sicurezza dell‘intercambiabilità entusiasma gli orologiai e gli appassionati di orologi in pari misura. Naturalmente le spirali del bilanciere, che in collaborazione col bilanciere provvedono alla ca-denza di base, continuano a essere fabbricate come prima con lo stesso materiale autocompensante Nivarox. Ciò permette di effettuare nel secondo livello, sulla molla della spirale, una leggera piegatura per ottenere la cosiddetta curva terminale Breguet. Questa curva assicura, col corretto dimensionamento, che la spirale del bilanciere non si contragga durante l’oscillazione e il baricentro rimanga al centro dell’asse, in modo che la forza di gravità della terra non possa generare errori.

Sebbene ciò sia vero teoricamente, in pratica rimane sempre un minimo residuo di errore, perché la curva terminale così laboriosa da realizzare non sempre riesce al 100% a mantenere il baricentro al centro dell’asse – e questo ovviamente disturba gli orologiai progettisti di Moser. Perciò si è cercato un procedimento com-pensativo per equilibrare questo errore d’inerzia laddove esso si manifesta, piuttosto che tentare di bloccare l’effetto dell’errore, ad esempio con un tourbillon. Il risultato è lo scappamento a doppia spirale di Moser.

In questo scappamento due molle a spirale del bilanciere di identica costruzione sono disposte in modo che una spirale nell’oscillazione si apra in una direzione, mentre la seconda, nello stesso arco di oscillazione, si apra nella direzione opposta. In questo modo i baricentri di entrambe le spirali, disposte per oscillare in direzione opposta, si muovono verso l’esterno seguendo percorsi simmetrici. La somma dei baricentri di entrambe rimane così sempre al centro dell’asse e non produce alcun effetto negativo sulla precisione di marcia dell’orologio.

Naturalmente per fabbricare un sistema di scappamento così complicato bisogna essere in grado di dominare la costruzione della molla a spirale del bilanciere fin nei minimi dettagli. È indispensabile assicurarsi che entrambe le molle della spirale abbiano le stesse caratteristiche e gli stessi fissaggi. H. Moser & Cie, in colla-borazione con la sua affiliata Precision Engineering AG, ha sviluppato la Straumann Spirale®, sulla base della formulazione dell’inventore del materiale Nivarox, il Prof. Dr. h.c. Reinhard Straumann. Questo assicura che il materiale possiede la necessaria omogeneità e le relative caratteristiche meccaniche. Inoltre, le spirali devono risultare identiche nella struttura, in modo da garantire l’uniforme compensazione dell’elasticità in caso di variazioni della temperatura. In questo modo il baricentro non si sposterà dal centro dell’asse anche se si verificano fluttuazionidella temperatura.

In omaggio al Prof. Dr. h.c. Reinhard Straumann, che nel 1931 fece brevettare il materiale Nivarox e le relative tecnologie di produzione, questo rivoluzionario scappamento ha preso il nome di Scappamento Straumann Double Hairspring.

Come si addice a Moser, anche questo Scappamento Straumann Double Hairspring viene costruito come modulo interscambiabile che può essere sostituito svitando semplicemente 2 viti. Naturalmente esso è corre-

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dato anche di ruota dell’àncora e di àncora in oro massiccio, che ne consentono il funzionamento privo di attrito e di usura tipico delle superfici piane indurite di Moser.

La leva di bloccaggio presente in tutti gli orologi della collezione di H. Moser & Cie provvede, anche in ques-to straordinario modulo di scappamento, a far sî che esso possa essere smontato, col bariletto completamente caricato, senza che l’orologio si avvii in modo incontrollato.

Tecnica straordinaria in orologi di affascinante eleganza: è questo che rende la collezione di H. Moser & Cie così particolare e al contempo autentica. Pensiamo che il nostro padre fondatore Heinrich Moser oggi avrebbe fatto altrettanto.

H. Moser & Cie: Appassionatamente diversi.

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TOURBILLON O SCAppAMENTO STRAUMANN DOUBLE HAIRSpRING COMpENSAZIONE O pREvENZIONE DELL’ERRORE DI INERZIA NELL’OROLOGIO

lo scAppAmento double hAirsprinG di moser, dotAto di due spirAli strAumAnn che oscill Ano

in direZione oppostA, evitA l’errore di inerZiA

L’errore di inerzia di un orologio altera la regolarità nella precisione di marcia. Ciò significa che l’orologio – quando si trova in posizione orizzontale, quindi con il quadrante disposto verso l’alto – ha un andamento diverso rispetto a quando è in posizione verticale, quindi con il quadrante disposto lateralmente. L’orologiaio ovvia a tale inconveniente regolando l’orologio in modo che l’oscillazione più lenta del bilanciere nella po-sizione verticale sia compensata da una corrispondente oscillazione più veloce nella posizione orizzontale. Ne scaturisce una precisione media di marcia, influenzata tuttavia dalle abitudini di chi indossa l’orologio. Si ottiene, infatti, una regolarità media di marcia solo quando i tempi delle posizioni orizzontale e verticale si equivalgano il più possibile. Nella prassi, per minimizzare la differenza, la maggior parte degli orologi viene regolata nelle 5 posizioni standardizzate. Moser spinge all’estremo tale pratica regolando i propri orologi in tutte le 6 posizioni possibili.

Cosa causa questo errore di inerzia? E come si può ridurne ulteriormente l’influsso? A tali quesiti cercano di rispondere gli orologiai già da parecchi decenni. Ciò richiede un’approfondita conoscenza dell’arte del fissaggio del terminale esterno della molla a spirale, che può essere realizzato sia con una curva piana sia con una curva Breguet.

La cosiddetta curva piana, utilizzata nella maggior parte degli orologi meccanici, è molto semplice da realiz-zare. Ha tuttavia lo svantaggio che la molla a spirale, nella sua oscillazione, si deforma asimmetricamente. In questo modo, il baricentro della spirale non si mantiene al centro dell’asse. Quando poi la spirale si trova in posizione verticale, a causa dello spostamento del baricentro l’oscillazione viene, di conseguenza, accelerata «verso il basso» dalla forza di gravità, mentre l’oscillazione «verso l’alto» viene ostacolata, pertanto rallentata. Quando, invece, la spirale è in posizione orizzontale, questi influssi negativi non si verificano. Non è una buona situazione di partenza per assicurare la regolarità di marcia.

La curva Breguet fu sviluppata proprio per evitare l’oscillazione asimmetrica prodotta dalla curva piana – ciò grazie alla speciale curvatura della parte terminale esterna della spirale che prima viene piegata sul bordo superiore verso l’alto e quindi curvata verso l’interno. Un’operazione che richiede tutta l’abilità del maestro regolatore, in quanto viene effettuatain gran parte a mano. Tale complessa modalità costruttiva, alquanto impegnativa dal punto di vista della ma-nualità, è la ragione per cui la curva Breguet è presente solo negli orologi di classe superiore. Le oscillazioni di una spirale con curva Breguet sono quasi completamente simmetriche. Appunto, solo quasi: rimane sempre un minimo errore di inerzia residuale.

La predisposizione per lo scappamento Double Hairspring con una coppia di spirali Straumann diviene ora abbastanza semplice: le due spirali vengono posizionate sovrapposte in modo che nell’oscillazione una si apra verso sinistra e l’altra verso destra. Se entrambe le spirali hanno le stesse caratteristiche meccaniche, il baricentro si muove come se fosse una spirale singola con curva piana, oscillando dal centro verso l’esterno. Ma poiché le due spirali, a causa del diverso senso di rotazione, oscillano asimmetricamente ciascuna esatta-

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mente nella direzione opposta, la somma dei baricentri rimane sempre al centro dell’asse. Perciò l’oscillazio-ne asimmetrica delle spirali non può produrre alcun errore di inerzia.

Ma perché allora è stato inventato un tourbillon che dovrebbe compensare l’errore di inerzia? In primo luo-go, il tourbillon venne sviluppato per compensare l’errore di inerzia di un bilanciere bimetallico aperto con spirale in acciaio. Con questo tipo di bilanciere si evitava che la temperatura potesse influire sulla precisione di marcia facendo piegare, in caso di oscillazione della temperatura, le singole alette del bilanciere bimetalli-co verso l’alto o verso il basso. Si può facilmente immaginare che le due alette del bilanciere non si siano mai mosse uniformemente, causando ovviamente un errore di inerzia molto maggiore rispetto a quello prodotto dall’oscillazione asimmetrica di una spirale con curva piana. Questa tecnica fu impiegata negli orologi da tasca che, in condizioni normali, erano disposti verticalmente nei panciotti o nei gilet in voga a quei tempi. Perciò un tourbillon aveva senza dubbio significato poiché lasciava compiere allo scappamento un’intera ro-tazione su se stesso, per esempio in un minuto. Il baricentro, nel variare del suo spostamento, agiva una volta da acceleratore e, nel mezzo minuto successivo, da freno muovendosi nella direzione opposta. In questo modo, nel corso di una rotazione completa, veniva compensato l’errore esistente. Ciò si verifica tuttavia solo quando l’orologio rimane nella stessa posizione almeno per il tempo necessario al tourbillon a compiere una rotazione completa. Si comprende facilmente che questo avviene molto raramente in un orologio da polso.

Poiché, oggi, vengono impiegate leghe autocompensanti – come nelle spirali Straumann in combinazione con un bilanciere in Glucydur – non viene più utilizzato il bilanciere bimetallico che presenta imperfezioni nel suo funzionamento. Il tourbillon può essere ancora utilizzato per compensare i piccoli errori di inerzia prodotti dalle oscillazioni di una spirale a curva piana. Ma anche in questo caso il risultato è positivo solo se l’orologio rimane nella stessa posizione per il tempo impiegato dal tourbillon a compiere un’intera rotazione su se stesso.

In generale è, pertanto, meglio prevenire l’insorgere di un errore piuttosto che cercare successivamente di compensare l’errore emerso. È per questa ragione che noi di Moser abbiamo sviluppato il sistema di scappa-mento Straumann Double Hairspring.

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