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in collaborazione con Unioncamere Europa asbl

Luca Moretti Direttore dellrsquoUfficio CNR di Bruxelles e Rappresentante Nazionale del Comitato Strategico di Horizon 2020

mosaico

Newsletter Numero 21 11 dicembre 2020

EUROPAEUROPA

(continua a pag 2)

za sociale 2 scopi chiari definiti nel tempo con risultati misurabili 3 azioni di ricerca ambiziosema realistiche 4 multidisciplinaritagrave 5 evidenza di multiple soluzioni ldquobottom-uprdquo che possono essere messe in competizione Lrsquoaltra novitagrave di rilievo di Horizon Europe ereditata dal precedente Commissario egrave lrsquointroduzione di un pilastro dedicato allrsquoInnovazione e al consolidamento di un Eu-ropean Innovation Council che nasce dallrsquoidentificazio-ne di criticitagrave e necessitagrave del sistema europeo di ricerca e innovazione In particolare come criticitagrave principale egrave stata individuata la mancanza di un ecosistema che at-tragga investimenti imprese e regioni verso lrsquoeconomia della conoscenza e quindi sostenga la crescita e lrsquooccu-pazione mentre viene ravvisata lrsquoesigenza di un quadro normativo favorevole allrsquoinnovazione e di processi rapidi in grado di rispondere allrsquoesigenza di un mercato che muta rapidamente Anche il limitato investimento medio EU in ricerca e innovazione (se comparato con quello ne-gli USA) e la scarsa attitudine al capitale di rischio sono stati identificati come aspetti che hanno impedito finora lo scaling-up di molte imprese eccellenti e la possibile ascesa verso il mercato globale In sostanza Horizon Eu-rope saragrave molto proiettato verso innovazione e obiettivi concreti con limitato spazio per la ricerca ldquocuriosity dri-venrdquo (ad eccezione dello ERC) e quella a TRL piugrave bassi

LrsquoINTERVISTAmobilitare 12 esperti per formulare le raccomandazioni contenute nel rapportordquo Non egrave soprattutto sfuggito che esso di fatto sostiene tesi e visioni che giagrave lrsquoex Com-missario Moedas aveva espresso a titolo personale (ad esempio il concetto di mission oriented di EIC-Euro-pean Innovation Council) e che ha poi presentato come suggerimento di un ldquoHigh Level Grouprdquo indipendente Horizon Europe nasce quindi nel solco della continuitagrave (almeno apparente) ma con sostanziali novitagrave artificial-mente incastonate in una struttura poco adatta Malgra-do lrsquoarchitettura ricalchi quella di Horizon 2020 viene introdotto il concetto di Mission che dovrebbe negli au-spici del legislatore sintetizzare (a) un piugrave veloce trasfe-rimento al mercato della conoscenza scientifica e (b) una miglior accettazione da parte dei cittadini europei della decisione di finanziare la ricerca con fondi pubblici I dibattiti che sono alla genesi delle Mission hanno fatto rilevare che come gli Stati Uniti nel 1961 lanciarono la ldquoCorsa alla Lunardquo lrsquoUnione Europea deve ora individua-re obiettivi di simile rilevanza al fine di ottenere grazie ad un maggior coinvolgimento dellrsquoopinione pubblica un consistente supporto politico alla richiesta di mag-giori finanziamenti pubblici alle azioni UE di Ricerca e Innovazione Le caratteristiche che le singole mission dovranno avere sono 1 capacitagrave di ispirazione e rilevan-

PA S S A PA R O L A

Egrave di pochi giorni fa la pubblicazione della pro-posta della Commissione Europea sul piano drsquoa-zione sulla proprietagrave intellettuale (vedi ME n20) ed una delle iniziative ivi contenute di maggior interesse per lrsquoartigianato europeo sembra final-mente vedere la ldquoluce in fondo al tunnelrdquo La stessa Commissione ha infatti avviato il primo step di una procedura che dureragrave buona parte del 2021 ma che potragrave finalmente condurre alla proposta per una normativa che regolamenti le indicazioni geo grafiche per i prodotti non alimentari Egrave infatti aperta la consultazione pubblica per contribuire ai contenuti del nuovo strumento Contributi che saranno tenuti in conto nel lungo iter che porteragrave inizialmente alla redazione di una valutazione drsquoimpatto su costi e benefici e poi si spera ad un sistema trasparente ed efficiente in grado di proteggere produzioni cosigrave tradizionali e forte-

mente legate al territorio anche del nostro Paese Un processo molto lungo partito nel 2014 con un primo Libro Verde seguito da un rapporto drsquoiniziativa del Parlamento Europeo che si proponeva di rilanciare un tema che sembrava scomparso dallrsquoagenda UE fino alla decisione del Consiglio del 10 novembre scorso che di fatto apriva definitivamente la porta allrsquoattuale consultazione Lrsquoimportante passaggio nel novembre 2019 con la firma da parte dellrsquoUnione Europea del Geneva Act dellrsquoaccordo di Lisbona ha posto peraltro sotto un unico cappello le IG dei prodotti alimentari e non consentendo anche ai 27 di beneficiare delle opportunitagrave offerte nellrsquoambito dellrsquoOrganizzazione mondiale della proprietagrave intellettuale (WIPO) La frammentazione del quadro regolamentare dei singoli Stati membri sul tema delle cd IG no food senza un opportuno mutuo riconoscimento pone ostacoli al mercato interno e alla valorizzazione di produzioni

tradizionali spesso localizzate in aree periferiche dellrsquoUnione Europea e a rischio di concorrenza sleale di prodotti provenienti dai Paesi terzi Ma non poche difficoltagrave sono state rilevate anche nei negoziati commerciali con i Paesi terzi pronti a riconoscere la protezione sulle nostre IG agricole a fronte di un riconoscimento europeo sulle loro Indicazioni non alimentari La Commissione sot-tolinea comunque lrsquoimpatto non positivo che il forte legame tra prodotti tipici e territorio potreb-be avere sullrsquoutilizzo di catene globali del valore rischiando di ridurre innovazione e competitivitagrave Insomma un dossier complesso ma su cui il siste-ma Italia si egrave sempre mosso compatto a sostegno il primo documento presentato da Unioncamere a riguardo risale al 2007 Ci auguriamo che questa sia veramente la volta buona

flavio burlizziunioncamere-europaeu

Produzioni di qualitagrave verso un riconoscimento europeo

Quali sono le novitagrave introdotte nella proposta Ho-rizon Europe

Horizon 2020 egrave stato concepito sulla scorta del Rap-porto Lamy ldquoLab-Fab-Apprdquo affidato dalla Commis-sione ad un gruppo di 11 esperti Le opinioni degli stakeholder sul prodotto coprono lrsquointero spettro dei giudizi spaziando dalla beatificazione del testo fino alla sua totale stroncatura Un accettabile valore me-dio di questo ampio intervallo si attesta comunque attorno alla sintetica espressione ldquonon occorreva

Newsletter Ndeg 212020 211 dicembre 2020

I negoziati per la sua definitiva approvazione sono particolarmente complessi quali gli equilibri in cam-po e le tempistiche prevedibili

Parallelamente al negoziato su Horizon Europe che sta volgendo al termine e probabilmente si chiuderagrave in que-sto semestre di Presidenza tedesca del Consiglio UE si svolgono i ben piugrave complessi negoziati sulle prospettive finanziarie pluriennali ndash in sostanza il bilancio UE 2021-2027 Dagli ultimi vertici dei Capi di Stato e di Governo egrave emersa con chiarezza la volontagrave degli Stati Membri di rimodulare al ribasso la dotazione finanziaria dellrsquoUE e di redistribuire le somme secondo una logica conserva-tiva a favore quindi della Politica Agricola e della Politi-ca di Coesione che prevedono quote di ritorno finanzia-rio stabilite e non competitive e a scapito del Capitolo Ricerca e Innovazione La sostanza egrave che troviamo sul tavolo 805 miliardi (prezzi 2018) per Horizon Europe (in luogo dei 941 proposti e dei 100 auspicati) Anche 135 miliardi del Recovery Fund che dovevano inizial-mente essere destinati alla ricerca sono stati ridotti a 5 In sostanza dovremo fare i conti con un programma per la ricerca costruito sulla base di grandi ambizioni ma con una dotazione ridotta Saragrave quindi necessario rimo-dulare le aspettative soprattutto nel secondo pilastro che ha promesso risultati tangibili e mirabolanti attraverso le 5 ldquoMissionrdquo Dallrsquoultimo Consiglio dei Ministri del-la Ricerca egrave uscito un consenso ancorcheacute non unanime sui testi legislativi di Horizon Europe ed un rammarico (forse troppo tiepido) sui tagli di budget operati Sulla scorta di questo ldquoagreementrdquo la Presidenza tedesca avragrave il mandato per negoziare con il Parlamento Europeo la green light finale che potrebbe portare allrsquoadozione del Programma nei tempi stabiliti Il Parlamento Europeo drsquoaltro canto come colegislatore ha espresso invece il piugrave ampio dissenso per la riduzione finanziaria di Hori-zon Europe e sembra pronto ad esercitare il proprio po-tere di veto nel caso che i Governi dei 27 non rivedano al rialzo la distribuzione del bilancio a favore della ricerca e dellrsquoinnovazione

I negoziati per la sua definitiva approvazione sono stati particolarmente complessi qual egrave il suo giudi-zio sui risultati raggiunti

Il negoziato per ottenere i testi di Horizon Europe oggi sul tavolo ha avuto un percorso altalenante complici alcune presidenze di turno non particolarmente dinami-che e la pandemia che ha ridotto i confronti bilaterali informali e le occasioni di incontro vis a vis (i momenti veramente efficaci per raggiungere compromessi tra gli Stati Membri) In questo scenario la Commissione ha avuto terreno facile per ldquoindurrerdquo le proprie scelte e i 27 si sono accontentati di accaparrarsi questa o quella tematica con il consueto Christmas Tree Approach dove ogni soggetto mette una palla sullrsquoalbero di Natale ma il risultato finale egrave a volte discutibile Partendo dallrsquoar-chitettura del Programma come dicevamo in premessa Horizon Europe egrave stato concepito sulla scorta di certe ambizioni che dovevano essere corroborate da un bu-dget altrettanto ambizioso Il primo pilastro egrave rimasto speculare a quello di Horizon 2020 (senza le FET) inte-ramente dedicato alla ricerca ldquobottom uprdquo e quindi non orientato da call tematiche Il secondo e terzo pilastro di Horizon 2020 sono stati invece integrati in un unico pilastro articolato in 6 clusters tematici che ricalcano le sfide sociali presenti dellrsquoattuale Programma Quadro Su questo pilastro la Commissione egrave stata piuttosto scal-tra per evitare le innumerevoli pressioni che continua-mente riceve per ldquoorientarerdquo i testi dei bandi da diversi attori (per ogni paese ministeri regioni associazioni

agli stakeholders partecipanti In alcuni casi abbiamo rilevato un ecosistema generalmente piugrave favorevole a ricerca e innovazione (normativa piugrave snella ridotta bu-rocrazia fiscalitagrave agevolata infrastrutture attraenti e aperte condizioni lavorative e salariali migliori possi-bilitagrave di sviluppo di carriere professionali alto numero di ricercatori) Insomma quelle condizioni quadro che unite alle capacitagrave scientifiche di un Paese permettono di fare la differenza Come pure fondamentale egrave la ca-pacitagrave di un Paese di ldquofare sistemardquo ovvero creare un elevato numero di interazioni tra tutti i soggetti coinvolti ai diversi livelli (pubblici privati nazionali regionali) indirizzando gli sforzi nella stessa direzione favoren-do una forte collaborazione costruzione e messa in comune delle conoscenze e aumentando la percezione di muoversi come un unico soggetto E questo atteggia-mento risulta spesso piugrave importante degli investimenti stessi Dalla lettura dei dati emerge infatti che lrsquoItalia si attesta al 4deg posto per progetti conseguiti e al 5deg posto per budget assegnato Se egrave vero che Regno Unito Ger-mania e Francia investono di piugrave di noi in ricerca e inno-vazione (rispettivamente 170 287 226 del PIL 2014) altrettanto non si puograve dire della Spagna che perograve egrave stata capace di creare quello spirito di squadra e quellrsquoe-cosistema estremamente efficace nellrsquoagone europeo (hanno orientato in maniera oculata e strategica i fondi strutturali verso la ricerca) Altro elemento che gioca a favore del successo egrave il rapporto tra ricercatoriscienziati e la forza lavoro (gli ultimi dati Eurostat dicono che lrsquoI-talia si colloca piuttosto in basso con un 32 a fronte di una media UE del 51 e i picchi di Israele e Svizzera sopra lrsquo8) Sempre nellrsquoottica di un sistema efficiente non va trascurato poi il giusto livello di rappresentativitagrave e soliditagrave degli interlocutori sui tavoli Bruxellesi come elemento fondamentale per credibilitagrave dei singoli Paesi (in una parola la reputazione)

Quali azioni potrebbero essere realizzate per am-pliare la platea dei beneficiari nel nostro Paese

Alla luce di quanto sopra possiamo quindi identificare una serie di elementi strutturali da affrontare nel lungo periodo quali aumento degli investimenti in RampI in-cremento del numero di ricercatori e ammodernamento delle apparecchiature scientifiche Accanto a questi ele-menti ci sono perograve una serie di misure o azioni ldquoa costo zerordquo che abbiamo visto funzionare egregiamente per altri Paesi come ad esempio favorire sinergie tra fondi strutturali e finanziamenti per la ricerca utilizzando in maniera efficace FESR e FSE rispettivamente per infra-strutture e formazione nel settore ricerca (condizionalitagrave per altro giagrave prevista) Oppure ridurre il numero di prio-ritagrave nazionali sulle quali far convergere le risorse e le energie di tutti i Ministeri potenzialmente coinvolti (la Germania pur avendo le potenzialitagrave per permettersi di coprire tutte le aree tematiche ha selezionato 6 settori ritenuti strategici per il Paese) Pur comprendendo infi-ne le necessitagrave dei governi nazionali di dover ldquorendicon-tarerdquo la propria presenza sui capitoli del bilancio UE ricondurre la propria partecipazione ad Horizon 2020 (come pure ai Fondi Strutturali o alla Politica Agricola) ad un mero rientro economico in termini di percentuali egrave una visione lontana dallrsquoidea di cittadinanza Europea pensata 60 anni fa con lrsquoobiettivo di superare i partico-larismi degli Stati nazionali Per avere il necessario im-patto nel contesto globale sarebbe auspicabile ragionare in termini di sistema europeo anzicheacute insieme di sistemi nazionali soprattutto considerando che nessuno Stato del vecchio continente egrave in grado da solo di essere com-petitivo sullo scenario mondiale

lucamoretticnrit

industriali organizzazioni di ricerca ecc) con la conse-guente difficoltagrave di raggiungere coerenza tra le propo-ste ha inserito nel processo di definizione dei Work Program la costituzione delle cosiddette ldquoPartner-shipsrdquo operando una razionalizzazione tra i molteplici strumenti che le istituzionalizzano Il concetto di parte-nariato esisteva giagrave in precedenza attraverso i cosiddetti articoli 185 e 187 le public-public (P2P) e public-private partnerships (PPP) In pratica si realizza in un network di partecipanti che rappresentano i maggiori attori nei settori coinvolti e che si accordano per lanciare bandi o promuovere attivitagrave congiunte In Horizon Europe sono stati identificati circa 50 partenariati riconducibili ai 6 Cluster che devono contribuire a concordare sulle te-matiche e attivitagrave da finanziare attraverso i bandi Nello stesso Pilastro sono poi state inserite le 5 Mission di cui abbiamo parlato in premessa Ora per dare unrsquoidea della frammentazione finanziaria si pensi che a questo Pila-stro sono dedicati poco piugrave di 50 miliardi di euro che do-vranno essere ripartiti tra bandi tradizionali di ricerca in collaborazione e dotazione per i 50 partenariati Il 10 (quindi 5 miliardi) andragrave poi alle 5 Mission che con 1 miliardo ciascuna in 7 anni non potranno certamente ot-tenere i risultati roboanti che si auspicano In sostanza egrave un programma quadro abbastanza ben costruito ma che si poggia su fondamenta poco stabili (quelle finanziarie) e che con il suo marcato orientamento verso lrsquoinnova-zione rischia di far trovare lrsquoEuropa tra sette anni senza quelle basi di conoscenza che solo la ricerca precompe-titiva puograve generare

Come valuta la partecipazione italiana a Horizon 2020 Come migliorare i risultati nella prossima programmazione

Lrsquoanalisi della performance dei Paesi in Horizon 2020 non puograve prescindere da un esame della cornice geo-po-litica ed economica europea profondamente mutata ri-spetto a quella che ha definito i precedenti programmi quadro Il messaggio politico che ha contraddistinto il periodo 2014-2020 egrave che le politiche in materia di Ricer-ca amp Innovazione al pari delle altre devono supporta-re una ripresa economica sostenibile in Europa basata su prodotti e servizi ad alta intensitagrave di conoscenza in grado di competere nei mercati mondiali in crescita e in segmenti ad alto valore aggiunto In sostanza fornire il loro contributo ad un positivo impatto socio econo-mico E soprattutto la seconda fase di Horizon 2020 ha assecondato questa inclinazione con molti bandi per azioni di innovazione e un minore accento sulla ricerca Egrave indubbio quindi che molti ldquopartecipanti abitualirdquo dei Programmi quadro si siano trovati in difficoltagrave di fronte ad un approccio profondamente mutato rispetto a quello tradizionale cambiato non solo da lineare (tematico) a sistemico (multidisciplinare) ma anche con una maggio-re rilevanza dellrsquoimpatto socio economico Dallrsquoanalisi delle performance dei Paesi in Horizon 2020 emerge quasi sempre un rapporto diretto tra gli investimenti nazionali in ricerca e innovazione (e in generale ldquocon-dizioni quadrordquo favorevoli) ed il tasso di successo in termini di budget e progetti ottenuti nel programma dai singoli Paesi In sostanza minore egrave la distanza tra gli in-vestimenti in RampI (in termini di percentuale del PIL) e il target EU del 3 e maggiore egrave il livello di performance Anche la presenza di strategie nazionali focalizzate su un numero limitato di prioritagrave tematiche sulle quali far convergere le risorse del Paese egrave risultata una carta vin-cente Negli Stati piugrave performanti si osservano inoltre iniziative nazionali di sostegno ai partecipanti ad Ho-rizon 2020 in termini di ldquoadviserdquo e accompagnamento

Newsletter Ndeg 212020 311 dicembre 2020

Microcredenziali unrsquoopportunitagrave di collaborazione per le Camere di Commercio

Delle dodici azioni che compongono la nuova Skills Agenda europea la decima si propone di sviluppare insieme a tutte le parti interessate standard europei per le co-siddette ldquomicrocredenzialirdquo che affrontino i requisiti minimi di qualitagrave e trasparenza al fine di consentire la validazione e il ricono-scimento di tutte le attivitagrave formative seguite da un lavoratore Le microcredenziali po-tranno aiutare a colmare le lacune esistenti nellrsquoofferta e nellrsquoaccesso alla formazione di coloro che in etagrave lavorativa debbano gestire con successo le transizioni sia in ambito di upskiling che di reskilling Sono il perno su cui soprattutto in unrsquoottica di apprendimen-to permanente si incentrano per gli adul-ti altre azioni sinergiche come quella dei conti individuali di apprendimento Delle microcredenziali si egrave parlato lo scorso 17 no-vembre durante i lavori del Comitato che ad EUROCHAMBRES segue il ldquodossierrdquo delle competenze e dellrsquoimprenditorialitagrave Unrsquooc-casione per condividere con la Commissione

desiderose di accedere al mercato nazionale La vasta gamma di servizi del Business In-formation Center oltre ad individuare for-nitori e potenziali clienti e a creare efficienti reti di connessione tra partner locali ed esteri avvalendosi del supporto di Enterprise Eu-rope Network fornisce report e statistiche relativi a dati sulla commercializzazione dei vari prodotti e allo stato dellrsquoarte dei diversi settori economici per individuare benefi-ci e rischi collegati e mettere opportunitagrave a confronto Come nel caso di EEN nellrsquoero-gazione dei vari servizi il centro ricorre al sostegno di enti o organizzazioni specializ-zati nei diversi campi di operativitagrave al fine di garantire maggiore professionalitagrave e puntua-litagrave nel soddisfare le esigenze delle imprese E non egrave finita qui lo strumento offre anche un canale informativo diretto sulle gare drsquoap-palto presso la Banca Mondiale le Nazioni Unite e le istituzioni dellrsquoUnione europea ed un supporto a livello consulenziale in caso di partecipazione da parte delle imprese Il servizio appare promettente giagrave a giudicare dal sito web ricchissimo di informazioni che presenta anche una sezione dedicata ai fee-dback da parte degli utenti i quali descrivono ripetutamente lo strumento come ldquoeccellen-te efficiente e velocerdquo

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OSSERVATORIO EUROCHAMBRESLe Camere europee in vetrina

Europea il ruolo che il sistema camerale giagrave svolge al riguardo in diversi Paesi e quale esperienze possono essere condivise I lavori della Commissione prevedono per i mesi a venire un rapporto sulle microcredenziali che saragrave pubblicato il prossimo 14 dicem-bre quale risultato del lavoro del Gruppo di esperti creato a maggio finalizzato a fornire una definizione europea delle micro-cre-denziali e orientamenti per roadmap 2021-2024 per il futuro sviluppo della strategia una consultazione pubblica sulle microcre-denziali prevista nella primavera del 2021 una raccomandazione del Consiglio attesa per fine 2021 La Commissione nel futuro e fino al 2024 svilupperagrave progressivamente un elenco di provider affidabili che fornisco-no microcredenziali esploreragrave lrsquoinclusione delle stesse nellrsquoEuropean Qualification Framework e premeragrave per rendere piugrave facile lrsquoarchiviazione e il cumulo (stackability) del-le microcredenziali permettendo di ldquoesibir-lerdquo tramite il nuovo Europass e integrandole in tal modo negli strumenti europei esistenti

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Molto piugrave di un Business Information Center

Promosso dalla Camera di Commercio di Tel Aviv si chiama Business Information Center ma la sua offerta va ben oltre meri scopi informativi Lrsquoobiettivo principale del servizio egrave quello di sostenere il commercio internazionale del paese assistendo non solo le imprese israeliane nei processi di interna-zionalizzazione ma anche quelle straniere

nati dalla Camera di Commercio regionale si concentrano soprattutto sulle attivitagrave econo-miche necessarie a rafforzare i vantaggi com-petitivi che le imprese polacche hanno ottenu-to in questo settore Percheacute ciograve sia possibile il Cluster deve riuscire a sviluppare pienamente il suo potenziale raggiungendo uno status di leader allrsquointerno del campo delle tecnologie pulite legate allrsquoidrogeno e al carbone pulito Gli sforzi di tutti i membri si dovranno quindi concentrare su progetti eco-innovativi e sul-lo sviluppo di sistemi dedicati alla gestione e allrsquoefficientamento energetico La creazione di una piattaforma di cooperazione multime-diale grazie anche allrsquoesperienza della Ca-mera di Commercio dovrebbe favorire una

Il Cluster tecnologico per una Polonia piugrave green

Il Cluster specializzato nello sviluppo di tecnologie allrsquoidrogeno e basate sul carbone pulito fondato nel 2017 con lrsquoobiettivo di svi-luppare soluzioni innovative a basso impatto ambientale ed efficienti dal punto di visto energetico egrave composto da ventinove realtagrave economiche e istituzionali attive nella regione della Pomerania I lavori del gruppo coordi-

connessione piugrave forte tra gli attori coinvolti garantendo un maggior sostegno un miglior sviluppo e una promozione piugrave capillare di ricerche di prodotti e di servizi legati a tecno-logie sviluppate con lo scopo di accrescere si-gnificativamente la rilevanza di questo setto-re sia allrsquointerno dellrsquoeconomia nazionale sia allrsquointerno di quella europea e internazionale Un altro obiettivo del cluster egrave quello di apri-re un centro di ricerca e sviluppo a cui verragrave affiancata una piattaforma di trasferimento tecnologico volto a supportare il lavoro delle aziende del settore dando loro lrsquoopportunitagrave di testare e verificare le soluzioni sviluppate

stefanodessiunioncamere-europa

Newsletter Ndeg 212020 411 dicembre 2020

Brexit di Capodanno istruzioni per lrsquouso

Al termine del countdown di Capodan-no il Regno Unito saragrave ufficialmente fuori dal Mercato Unico europeo con conseguenti limitazioni alla libertagrave di movimento di persone beni e servizi tra i due blocchi A questo proposito il portale della Commissione aggiornato costantemente su come prepararsi alla fine del periodo di transizione riporta gli ldquoavvisi sui preparativirdquo riguardanti il settore fiscale e doganale (vedi ME Ndeg 4 ndash 2019) In piugrave la Commissione europea ha stilato una lsquoBrexit Readiness Checklistrsquo per agevolare le imprese di UE e UK che a prescindere dal risul-tato dei negoziati dovranno adattarsi alle nuove disposizioni in vigore dal 1deg gennaio 2021 I certificati rilasciati dal-le autoritagrave del Regno Unito non saranno piugrave validi per lrsquoimmissione di prodotti e servizi sul mercato dellrsquoUnione Ciograve egrave particolarmente rilevante per il settore finanziario dei trasporti e dellrsquoenergia Cesseranno di applicarsi ad esempio le autorizzazioni a fornire servizi finan-ziari nellrsquoUE a partire dal Regno Unito e la Commissione consiglia alle imprese di prepararsi di conseguenza Anche il Belgio ha messo a disposizione il lsquoBrexit Impact Scanrsquo che consente alle singole aziende di calcolare il possibile impat-to della Brexit sulla propria attivitagrave La piattaforma fornisce consigli basati sul principio di uno scenario ldquono dealrdquo Il governo fiammingo invece ha compi-lato una lista di controllo con le infor-mazioni sui requisiti necessari al mante-nimento delle relazioni commerciali con il Regno Unito in qualitagrave di Paese terzo in cui figura la necessitagrave di dotarsi di un numero di registrazione e identificazio-ne degli operatori economici (EORI) per espletare le formalitagrave doganali

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La lenta marcia delle donne europee verso lrsquoemancipazione digitale

Le donne europee hanno meno probabil-itagrave di acquisire competenze digitali spe-cialistiche e di lavorare in questo settore rispetto agli uomini Secondo il quadro di valutazione ldquoWomen in Digital (WiD) 2020rdquo della Commissione solo il 18 degli specialisti TIC sono donne e il di-vario di genere egrave presente in tutti i 12 indicatori misurati Solo sullrsquouso di in-ternet si registra una sensibile riduzione del divario nellrsquoultimo decennio (dal 7 al 2) ma anche le competenze digitali di base segnano un lieve miglioramento dal 2015 Finlandia Svezia Danimarca e Paesi Bassi ospitano la popolazione femminile piugrave attiva nella digital eco-nomy mentre Romania Grecia e Italia offrono meno opportunitagrave alle donne di parteciparvi Come nella precedente edizione WiD il nostro Paese si confer-ma al quartrsquoultimo posto in classifica (407 punti contro 504 della media UE) con un gap evidente in particolare nellrsquou-so di servizi di eGovernment ma anche nelle skill digitali di base e lrsquoutilizzo di internet La percentuale di esperte ICT si avvicina invece alla (bassa) media eu-ropea 148 e lo stesso vale per le lau-reate in discipline STEM (125 solo due punti al di sotto della media UE) e il ricorso a corsi online (10 contro lrsquo11 dellrsquoUE) Dati che perograve non confortano soprattutto se affiancati alla recente fo-tografia dellrsquoEIGE secondo cui ci vor-ranno ancora 60 anni per la piena paritagrave di genere nellrsquoUE

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A MISURA CAMERALEUn focus sulla legislazione UE

Investimenti e pandemia le sfide per le imprese UE

LrsquoIndagine annuale del Gruppo BEI (EIBIS) - condotta su 14mila imprese dellrsquoUE e un campione da UK e Sta-ti Uniti ndash analizza i dati relativi alle prestazioni delle imprese alle attivitagrave di investimento passate e i piani futuri alle fonti di finanziamento e alle al-tre prossime sfide Con il brusco colpo allrsquoeconomia a causa della pandemia gli investimenti nellrsquoUE hanno registra-to un drammatico rallentamento Prima della crisi Covid circa quattro imprese su dieci sviluppavano nuovi prodotti processi o servizi nellrsquoambito delle loro attivitagrave di investimento Nel 2021 in-vece il 45 delle imprese europee do-vragrave ritardare o addirittura abbandonare i propri piani di investimento A ciograve si aggiunge lrsquoimpatto del cambiamento cli-matico che pesa sulle attivitagrave di quasi un quarto delle aziende dellrsquoUE In genera-le secondo gli imprenditori europei la transizione verso un futuro a basse emis-sioni di carbonio avragrave un impatto positi-vo sul proprio business diversamente da quanto accadragrave per lrsquoindotto nei rispet-tivi mercati In Italia le prospettive di investimento per il 2020 restano negati-ve (-27) ma in linea con le aspettati-ve medie dellrsquoUE Questrsquoanno circa due imprese su cinque hanno investito meno del previsto Nel lungo termine lrsquoim-patto trasformativo della pandemia sulle imprese italiane riguarderagrave soprattutto un maggiore ricorso a tecnologie digitali (45) seguito dal rinnovamento di ser-vizi o prodotti (38)

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Newsletter Ndeg 212020 511 dicembre 2020

SAFE fotografa i cambiamenti nella situazione finanziaria delle PMI

La CE e la BCE hanno recentemente pub-blicato lrsquoultima tornata dellrsquoindagine sullrsquoac-cesso ai finanziamenti delle imprese (SAFE -Survey on the access of finance of enterpri-ses) condotta su un campione di circa 17000 imprese (91 sono PMI) per il periodo aprile - settembre 2020 Lrsquoanalisi fornisce risultati per dimensione dellrsquoimpresa settore paese etagrave dellrsquoimpresa autonomia finanziaria e struttura del capitale Passando in rassegna i risultati principali emerge che lrsquoaccesso ai finanziamenti egrave un ostacolo per il 10 dei rispondenti (14 per lrsquoIT seconda dietro la GR al 22) ma la principale preoccupazione egrave la difficoltagrave a trovare clienti (22 a livello UE e per lrsquoIT) Aumenta nellrsquoUE la percen-tuale delle PMI che ritiene che i cambia-menti nelle prospettive macroeconomiche abbiano influenzato negativamente lrsquoacces-so ai finanziamenti (40 dal 30) Il 35 delle PMI (in IT 49) ha chiesto un prestito bancario un aumento considerevole a livello europeo rispetto al 24 dellrsquoanno preceden-te Il 20 delle PMI dellrsquoUE non egrave riuscito a ottenere lrsquointero prestito bancario program-mato per il 2020 anche se solo il 6 delle richieste di prestito sono state respinte Tra le fonti di finanziamento le linee di credito rimangono le preferite (32) seguite da lea-sing (19) prestiti bancari (18) mentre le sovvenzioni passano dallrsquo8 al 24 Il finan-ziamento egrave utilizzato principalmente per le scorte e capitale circolante e meno per gli in-vestimenti fissi Inoltre una percentuale piugrave alta di PMI ha utilizzato i finanziamenti per rifinanziare o estinguere obbligazioni (17 dal 13) Contemporaneamente le PMI europee segnalano un miglioramento nella disponibilitagrave delle banche a fornire credito (4) pur di fronte ad un deterioramento del-le prospettive specifiche delle imprese e di posizioni patrimoniali piugrave deboli

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La messa a sistema delle IG a livello europeo

Recente il lancio da parte della Commis-sione europea dellrsquoiniziativa GIView un moderno portale disponibile in tutte le lin-gue dellrsquoUnione che offre a utenti singoli e parti interessate un panorama approfondito delle Indicazioni Geografiche (IG) protette allrsquointerno dellrsquoUe noncheacute delle Indicazioni Geografiche dellrsquoUE protette in paesi ter-zi che hanno stipulato accordi bilaterali o multilaterali Nato dalla cooperazione fra la DG Agri e lrsquoEUIPO (lrsquoUfficio dellrsquoUnione europea per la proprietagrave intellettuale) re-sponsabile della gestione lo strumento of-fre due varietagrave specifiche di informazioni dati ufficiali registrati e dati integrativi Se i primi riportano ad esempio il tipo di in-dicazione geografica la data di prioritagrave lo status giuridico e la base della protezione per tutte le indicazioni geografiche riguar-danti i vini le bevande spiritose e i vini aro-matizzati unitamente ai prodotti agricoli e alimentari protetti a livello UE oltre ai dati ufficiali registrati delle indicazioni geogra-fiche dellrsquoUE protette nei paesi extra Ue i secondi segnalano dettagli suppletivi quali recapiti del gruppo di produttori di indica-zioni geografiche e degli organismi di con-trollo mappe fotografie e descrizione del prodotto zona geografica dichiarazione di sostenibilitagrave ecc Di indubbio valore ag-giunto i servizi offerti dal portale la raccol-ta e la catalogazione della documentazione disponibile la facilitazione del networking fra i gruppi di produttori di indicazioni geo-grafiche e le autoritagrave di contrasto i partner commerciali e le altre parti interessate la disponibilitagrave immediata della provenienza geografica dellrsquoIG la possibilitagrave per i grup-pi di produttori di fornire traduzioni per i dati integrati

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PROcamerePROgrammi e PROgetti europei

Politica di coesione progetti italiani in sofferenza

Pubblicati dal Dipartimento per le Poli-tiche della Coesione i dati di spesa rela-tivi alle progettualitagrave delle politiche di coesione in Italia dal 2007 ad oggi Ag-giornato al 31 agosto 2020 e relativo ai cicli di programmazione 2007-2013 e 2014-2020 il rilievo delle cifre riportato da Opencoesione mostra che sui 178 mi-liardi di euro disponibili per gli interventi egrave stato destinato meno del 50 ossia 89 miliardi Su un totale di 1617282 ndash circa 22 mila in piugrave rispetto al bimestre prece-dente ndash progetti monitorati risulta conclu-so il 25 liquidato il 5 in corso il 65 e non avviato il 6 Mentre uno sguardo piugrave approfondito rivela un deciso interesse per il settore dei trasporti (30) seguito da ricerca e innovazione (14) e ambien-te (12) che precedono occupazione e istruzione entrambi allrsquo8 Piugrave defilati inclusione sociale e cultura e turismo (6) e competitivitagrave delle imprese e agenda di-gitale (4) a chiudere valori piugrave bassi per rafforzamento della PA energia cittagrave e aree rurali infanzia e anziani In materia di natura degli investimenti netto il pre-dominio delle infrastrutture (54) con a seguire acquisto di beni e servizi (26) e incentivi alle imprese (22) mentre chiu-dono le fila contributi a persone e conferi-menti capitale (4) A livello territoriale infine il piugrave coinvolto nei finanziamenti si conferma il Mezzogiorno con Campa-nia Sicilia e Puglia ai primi posti

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Newsletter Ndeg 212020 611 dicembre 2020

Supplemento a La bacheca di UnioncamereAnno 13 N 11

Mensile di informazione tecnicaRegistrazione presso il tribunale civile di Roma n 3302003 del 18 luglio 2003Editore Unioncamere ndash Roma

Redazione pzza Sallustio 21 ndash 00187 Roma

Tel 0647041Direttore responsabile Willy Labor

Flavio BURLIZZICoordinamento Rapporti con EUROCHAMBRES digitalizzazione turismo internazionalizzazioneambienteflavioburlizziunioncamere-europaeu Chiara GAFFURIAiuti di Stato e-Government imprenditorialitagrave legalitagrave regolazione e vigilanza di mercatochiaragaffuriunioncamere-europaeu Stefano DESSIgraveMonitoraggio bandi Info-desk sistema camerale Eventi Comunicazione Sito web e Newsletterstefanodessiunioncamere-europaeu Diana MARCELLOCompetenze e occupazione Affari generalidianamarcellounioncamere-europaeu

Lo staff di Unioncamere Europa

EsperienzEUROPALe best practice italiane

La cooperazione transfrontaliera a supporto dellrsquoinnovazione ndash PITEM CLIPCircuito

Il dialogo tra il sistema imprenditoriale ed il mondo della ricerca non egrave mai stato semplice Ancor di piugrave queste difficoltagrave si riscontrano tra sistemi ed attori di altre re-gioni e di Paesi diversiIl Progetto Circuito intende superare que-ste difficoltagrave lavorando ad una strategia transfrontaliera dellrsquoinnovazione condivi-sa tra Regioni e strutture di supporto alla ricerca e allrsquoimprenditoria delle regioni Liguria Piemonte Provenza-Alpi-Co-sta-Azzurra Rhone-Alpes e Valle drsquoAostaInserito nel Piano Integrato Tematico ldquoPI-TEM CLIPrdquo finanziato per 285 ml euro dal Programma di Cooperazione Territoriale INTERREG ALCOTRA ldquoCircuitordquo pun-ta a- ridurre gli ostacoli alla cooperazione

transfrontaliera da parte degli attori dellrsquoinnovazione pubblici e privati attra-verso la definizione di Linee guida per la sperimentazione di servizi innovativi e per la definizione del Piano Strategico Transfrontaliero a supporto dellrsquoinnova-zione nelle imprese

- ridurre il divario tra ricerca e imprese attraverso la sperimentazione di servizi innovativi che si pensa possano innal-zare la capacitagrave di produrre innovazione da parte delle imprese e degli altri attori pubblici e privati coinvolti Si lavora per

1) rafforzare i progetti collaborativi e lrsquoin-contro della domandaofferta di innova-zione attorno ai cosiddetti ldquoTiers LieuxSpazi di Lavoro Creativirdquo2) supportare la capacitagrave delle PMI di la-vorare in rete e di entrare in contatto con altri attori della ricerca e dellrsquoinnovazione a livello transfrontaliero3) accompagnare lo sviluppo delle meto-

dologie di economia circolare nel sistema economico transfrontaliero con un pro-getto pilota in alcune zone test4) sviluppare una programmazione futura transfrontaliera dellrsquoinnovazione applicata alle imprese Il Progetto prevede una se-rie di attivitagrave dinamiche che coinvolgano attivamente gli attori pubblici e privati dellrsquoinnovazione imprese centri di ricer-ca pubblica amministrazione poli di in-novazionehellipCamera di Commercio di Genova egrave il soggetto attuatore di Regione Liguria che si occupa del coordinamento operativo dellrsquointero Progetto Oltre al nostro Ente Camerale le Camere di Commercio delle cinque regioni (Camera di Commercio Ri-viere di Liguria Unioncamere Piemonte Camera Valdostana CCI Savoie CCIR Reacutegion SudPACA) sono parte attiva nel coinvolgere le imprese e definire i servi-zi piugrave idonei alle loro esigenze Dopo una prima fase di analisi delle problematiche puntuali riscontrate nella collaborazione a livello transfrontaliero in tema di inno-vazione i partner di progetto si impegne-ranno nella sperimentazione di servizi ad alto valore aggiunto in grado di innalzare la capacitagrave delle imprese di dialogare con i soggetti pubblici e privati per incremen-tare il livello di produzione di innovazione nello spazio transfrontalieroQuesti servizi puntano a1) rafforzare la conoscenza dei ldquoTiers LieuxSpazi di Lavoro Creativordquo e a svi-luppare sedi sia fisiche che virtuali di in-contro tra domanda ed offerta di ricercainnovazione a livello transfrontaliero si tratta di agevolare gli spazi in cui fare con-fluire le idee innovative dei diversi attori

per fare nascere nuove opportunitagrave di bu-siness e di progettazione pubblico-privata2) strutturare percorsi di accompagna-mento delle imprese della zona frontaliera a sapere gestire i processi di innovazione e a sapersi rapportare con attori diversi dellrsquoecosistema transfrontaliero dellrsquoinno-vazione che si vuole creare In questo am-bito sono previste sia azioni di formazione che eventi di networking transfrontaliero anche valorizzando i nodi della rete ldquoEn-terprise Europe Networkrdquo3) sensibilizzare le imprese ad adottare i principi dellrsquoeconomia circolare quale fattore competitivo e motore di sostenibi-litagrave In questo contesto per la prima vol-ta si realizzeragrave un ldquomarketplacerdquo virtuale transfrontaliero di flussi in entrata e in uscita dalle imprese di diverse filiere eco-nomiche Questi servizi verranno gestiti tramite una piattaforma digitale curata da Regione Liguria (capofila dellrsquointero PITEM CLIP) che consentiragrave una mag-giore facilitagrave di fruizione e di scambio di informazione tra i partecipanti Questi servizi verranno sperimentati nelle cinque regioni coinvolte e si procederagrave ad una va-lutazione delle performance registrate Da qui le Regioni coinvolte procederanno alla definizione di un Piano transfrontaliero a supporto dellrsquoinnovazione In questo Pia-no si vorrebbe introdurre la possibilitagrave di definire misure congiunte nei prossimi Programmi Operativi Regionali FESR aperte alle imprese dei territori transfron-taliero contribuendo allrsquoarmonizzazione degli interventi in favore dellrsquoinnovazione e alla creazione di un ecosistema tran-sfrontaliero

raffaellabruzzonegecamcomit

Page 2: mosaico EUROPA - Unioncamere Lombardia · mosaico Newsletter Numero 21 11 dicembre 2020 EUROPA (continua a pag. 2) za sociale, 2. scopi chiari, definiti nel tempo con risultati misurabili,

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I negoziati per la sua definitiva approvazione sono particolarmente complessi quali gli equilibri in cam-po e le tempistiche prevedibili

Parallelamente al negoziato su Horizon Europe che sta volgendo al termine e probabilmente si chiuderagrave in que-sto semestre di Presidenza tedesca del Consiglio UE si svolgono i ben piugrave complessi negoziati sulle prospettive finanziarie pluriennali ndash in sostanza il bilancio UE 2021-2027 Dagli ultimi vertici dei Capi di Stato e di Governo egrave emersa con chiarezza la volontagrave degli Stati Membri di rimodulare al ribasso la dotazione finanziaria dellrsquoUE e di redistribuire le somme secondo una logica conserva-tiva a favore quindi della Politica Agricola e della Politi-ca di Coesione che prevedono quote di ritorno finanzia-rio stabilite e non competitive e a scapito del Capitolo Ricerca e Innovazione La sostanza egrave che troviamo sul tavolo 805 miliardi (prezzi 2018) per Horizon Europe (in luogo dei 941 proposti e dei 100 auspicati) Anche 135 miliardi del Recovery Fund che dovevano inizial-mente essere destinati alla ricerca sono stati ridotti a 5 In sostanza dovremo fare i conti con un programma per la ricerca costruito sulla base di grandi ambizioni ma con una dotazione ridotta Saragrave quindi necessario rimo-dulare le aspettative soprattutto nel secondo pilastro che ha promesso risultati tangibili e mirabolanti attraverso le 5 ldquoMissionrdquo Dallrsquoultimo Consiglio dei Ministri del-la Ricerca egrave uscito un consenso ancorcheacute non unanime sui testi legislativi di Horizon Europe ed un rammarico (forse troppo tiepido) sui tagli di budget operati Sulla scorta di questo ldquoagreementrdquo la Presidenza tedesca avragrave il mandato per negoziare con il Parlamento Europeo la green light finale che potrebbe portare allrsquoadozione del Programma nei tempi stabiliti Il Parlamento Europeo drsquoaltro canto come colegislatore ha espresso invece il piugrave ampio dissenso per la riduzione finanziaria di Hori-zon Europe e sembra pronto ad esercitare il proprio po-tere di veto nel caso che i Governi dei 27 non rivedano al rialzo la distribuzione del bilancio a favore della ricerca e dellrsquoinnovazione

I negoziati per la sua definitiva approvazione sono stati particolarmente complessi qual egrave il suo giudi-zio sui risultati raggiunti

Il negoziato per ottenere i testi di Horizon Europe oggi sul tavolo ha avuto un percorso altalenante complici alcune presidenze di turno non particolarmente dinami-che e la pandemia che ha ridotto i confronti bilaterali informali e le occasioni di incontro vis a vis (i momenti veramente efficaci per raggiungere compromessi tra gli Stati Membri) In questo scenario la Commissione ha avuto terreno facile per ldquoindurrerdquo le proprie scelte e i 27 si sono accontentati di accaparrarsi questa o quella tematica con il consueto Christmas Tree Approach dove ogni soggetto mette una palla sullrsquoalbero di Natale ma il risultato finale egrave a volte discutibile Partendo dallrsquoar-chitettura del Programma come dicevamo in premessa Horizon Europe egrave stato concepito sulla scorta di certe ambizioni che dovevano essere corroborate da un bu-dget altrettanto ambizioso Il primo pilastro egrave rimasto speculare a quello di Horizon 2020 (senza le FET) inte-ramente dedicato alla ricerca ldquobottom uprdquo e quindi non orientato da call tematiche Il secondo e terzo pilastro di Horizon 2020 sono stati invece integrati in un unico pilastro articolato in 6 clusters tematici che ricalcano le sfide sociali presenti dellrsquoattuale Programma Quadro Su questo pilastro la Commissione egrave stata piuttosto scal-tra per evitare le innumerevoli pressioni che continua-mente riceve per ldquoorientarerdquo i testi dei bandi da diversi attori (per ogni paese ministeri regioni associazioni

agli stakeholders partecipanti In alcuni casi abbiamo rilevato un ecosistema generalmente piugrave favorevole a ricerca e innovazione (normativa piugrave snella ridotta bu-rocrazia fiscalitagrave agevolata infrastrutture attraenti e aperte condizioni lavorative e salariali migliori possi-bilitagrave di sviluppo di carriere professionali alto numero di ricercatori) Insomma quelle condizioni quadro che unite alle capacitagrave scientifiche di un Paese permettono di fare la differenza Come pure fondamentale egrave la ca-pacitagrave di un Paese di ldquofare sistemardquo ovvero creare un elevato numero di interazioni tra tutti i soggetti coinvolti ai diversi livelli (pubblici privati nazionali regionali) indirizzando gli sforzi nella stessa direzione favoren-do una forte collaborazione costruzione e messa in comune delle conoscenze e aumentando la percezione di muoversi come un unico soggetto E questo atteggia-mento risulta spesso piugrave importante degli investimenti stessi Dalla lettura dei dati emerge infatti che lrsquoItalia si attesta al 4deg posto per progetti conseguiti e al 5deg posto per budget assegnato Se egrave vero che Regno Unito Ger-mania e Francia investono di piugrave di noi in ricerca e inno-vazione (rispettivamente 170 287 226 del PIL 2014) altrettanto non si puograve dire della Spagna che perograve egrave stata capace di creare quello spirito di squadra e quellrsquoe-cosistema estremamente efficace nellrsquoagone europeo (hanno orientato in maniera oculata e strategica i fondi strutturali verso la ricerca) Altro elemento che gioca a favore del successo egrave il rapporto tra ricercatoriscienziati e la forza lavoro (gli ultimi dati Eurostat dicono che lrsquoI-talia si colloca piuttosto in basso con un 32 a fronte di una media UE del 51 e i picchi di Israele e Svizzera sopra lrsquo8) Sempre nellrsquoottica di un sistema efficiente non va trascurato poi il giusto livello di rappresentativitagrave e soliditagrave degli interlocutori sui tavoli Bruxellesi come elemento fondamentale per credibilitagrave dei singoli Paesi (in una parola la reputazione)

Quali azioni potrebbero essere realizzate per am-pliare la platea dei beneficiari nel nostro Paese

Alla luce di quanto sopra possiamo quindi identificare una serie di elementi strutturali da affrontare nel lungo periodo quali aumento degli investimenti in RampI in-cremento del numero di ricercatori e ammodernamento delle apparecchiature scientifiche Accanto a questi ele-menti ci sono perograve una serie di misure o azioni ldquoa costo zerordquo che abbiamo visto funzionare egregiamente per altri Paesi come ad esempio favorire sinergie tra fondi strutturali e finanziamenti per la ricerca utilizzando in maniera efficace FESR e FSE rispettivamente per infra-strutture e formazione nel settore ricerca (condizionalitagrave per altro giagrave prevista) Oppure ridurre il numero di prio-ritagrave nazionali sulle quali far convergere le risorse e le energie di tutti i Ministeri potenzialmente coinvolti (la Germania pur avendo le potenzialitagrave per permettersi di coprire tutte le aree tematiche ha selezionato 6 settori ritenuti strategici per il Paese) Pur comprendendo infi-ne le necessitagrave dei governi nazionali di dover ldquorendicon-tarerdquo la propria presenza sui capitoli del bilancio UE ricondurre la propria partecipazione ad Horizon 2020 (come pure ai Fondi Strutturali o alla Politica Agricola) ad un mero rientro economico in termini di percentuali egrave una visione lontana dallrsquoidea di cittadinanza Europea pensata 60 anni fa con lrsquoobiettivo di superare i partico-larismi degli Stati nazionali Per avere il necessario im-patto nel contesto globale sarebbe auspicabile ragionare in termini di sistema europeo anzicheacute insieme di sistemi nazionali soprattutto considerando che nessuno Stato del vecchio continente egrave in grado da solo di essere com-petitivo sullo scenario mondiale

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industriali organizzazioni di ricerca ecc) con la conse-guente difficoltagrave di raggiungere coerenza tra le propo-ste ha inserito nel processo di definizione dei Work Program la costituzione delle cosiddette ldquoPartner-shipsrdquo operando una razionalizzazione tra i molteplici strumenti che le istituzionalizzano Il concetto di parte-nariato esisteva giagrave in precedenza attraverso i cosiddetti articoli 185 e 187 le public-public (P2P) e public-private partnerships (PPP) In pratica si realizza in un network di partecipanti che rappresentano i maggiori attori nei settori coinvolti e che si accordano per lanciare bandi o promuovere attivitagrave congiunte In Horizon Europe sono stati identificati circa 50 partenariati riconducibili ai 6 Cluster che devono contribuire a concordare sulle te-matiche e attivitagrave da finanziare attraverso i bandi Nello stesso Pilastro sono poi state inserite le 5 Mission di cui abbiamo parlato in premessa Ora per dare unrsquoidea della frammentazione finanziaria si pensi che a questo Pila-stro sono dedicati poco piugrave di 50 miliardi di euro che do-vranno essere ripartiti tra bandi tradizionali di ricerca in collaborazione e dotazione per i 50 partenariati Il 10 (quindi 5 miliardi) andragrave poi alle 5 Mission che con 1 miliardo ciascuna in 7 anni non potranno certamente ot-tenere i risultati roboanti che si auspicano In sostanza egrave un programma quadro abbastanza ben costruito ma che si poggia su fondamenta poco stabili (quelle finanziarie) e che con il suo marcato orientamento verso lrsquoinnova-zione rischia di far trovare lrsquoEuropa tra sette anni senza quelle basi di conoscenza che solo la ricerca precompe-titiva puograve generare

Come valuta la partecipazione italiana a Horizon 2020 Come migliorare i risultati nella prossima programmazione

Lrsquoanalisi della performance dei Paesi in Horizon 2020 non puograve prescindere da un esame della cornice geo-po-litica ed economica europea profondamente mutata ri-spetto a quella che ha definito i precedenti programmi quadro Il messaggio politico che ha contraddistinto il periodo 2014-2020 egrave che le politiche in materia di Ricer-ca amp Innovazione al pari delle altre devono supporta-re una ripresa economica sostenibile in Europa basata su prodotti e servizi ad alta intensitagrave di conoscenza in grado di competere nei mercati mondiali in crescita e in segmenti ad alto valore aggiunto In sostanza fornire il loro contributo ad un positivo impatto socio econo-mico E soprattutto la seconda fase di Horizon 2020 ha assecondato questa inclinazione con molti bandi per azioni di innovazione e un minore accento sulla ricerca Egrave indubbio quindi che molti ldquopartecipanti abitualirdquo dei Programmi quadro si siano trovati in difficoltagrave di fronte ad un approccio profondamente mutato rispetto a quello tradizionale cambiato non solo da lineare (tematico) a sistemico (multidisciplinare) ma anche con una maggio-re rilevanza dellrsquoimpatto socio economico Dallrsquoanalisi delle performance dei Paesi in Horizon 2020 emerge quasi sempre un rapporto diretto tra gli investimenti nazionali in ricerca e innovazione (e in generale ldquocon-dizioni quadrordquo favorevoli) ed il tasso di successo in termini di budget e progetti ottenuti nel programma dai singoli Paesi In sostanza minore egrave la distanza tra gli in-vestimenti in RampI (in termini di percentuale del PIL) e il target EU del 3 e maggiore egrave il livello di performance Anche la presenza di strategie nazionali focalizzate su un numero limitato di prioritagrave tematiche sulle quali far convergere le risorse del Paese egrave risultata una carta vin-cente Negli Stati piugrave performanti si osservano inoltre iniziative nazionali di sostegno ai partecipanti ad Ho-rizon 2020 in termini di ldquoadviserdquo e accompagnamento

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Microcredenziali unrsquoopportunitagrave di collaborazione per le Camere di Commercio

Delle dodici azioni che compongono la nuova Skills Agenda europea la decima si propone di sviluppare insieme a tutte le parti interessate standard europei per le co-siddette ldquomicrocredenzialirdquo che affrontino i requisiti minimi di qualitagrave e trasparenza al fine di consentire la validazione e il ricono-scimento di tutte le attivitagrave formative seguite da un lavoratore Le microcredenziali po-tranno aiutare a colmare le lacune esistenti nellrsquoofferta e nellrsquoaccesso alla formazione di coloro che in etagrave lavorativa debbano gestire con successo le transizioni sia in ambito di upskiling che di reskilling Sono il perno su cui soprattutto in unrsquoottica di apprendimen-to permanente si incentrano per gli adul-ti altre azioni sinergiche come quella dei conti individuali di apprendimento Delle microcredenziali si egrave parlato lo scorso 17 no-vembre durante i lavori del Comitato che ad EUROCHAMBRES segue il ldquodossierrdquo delle competenze e dellrsquoimprenditorialitagrave Unrsquooc-casione per condividere con la Commissione

desiderose di accedere al mercato nazionale La vasta gamma di servizi del Business In-formation Center oltre ad individuare for-nitori e potenziali clienti e a creare efficienti reti di connessione tra partner locali ed esteri avvalendosi del supporto di Enterprise Eu-rope Network fornisce report e statistiche relativi a dati sulla commercializzazione dei vari prodotti e allo stato dellrsquoarte dei diversi settori economici per individuare benefi-ci e rischi collegati e mettere opportunitagrave a confronto Come nel caso di EEN nellrsquoero-gazione dei vari servizi il centro ricorre al sostegno di enti o organizzazioni specializ-zati nei diversi campi di operativitagrave al fine di garantire maggiore professionalitagrave e puntua-litagrave nel soddisfare le esigenze delle imprese E non egrave finita qui lo strumento offre anche un canale informativo diretto sulle gare drsquoap-palto presso la Banca Mondiale le Nazioni Unite e le istituzioni dellrsquoUnione europea ed un supporto a livello consulenziale in caso di partecipazione da parte delle imprese Il servizio appare promettente giagrave a giudicare dal sito web ricchissimo di informazioni che presenta anche una sezione dedicata ai fee-dback da parte degli utenti i quali descrivono ripetutamente lo strumento come ldquoeccellen-te efficiente e velocerdquo

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OSSERVATORIO EUROCHAMBRESLe Camere europee in vetrina

Europea il ruolo che il sistema camerale giagrave svolge al riguardo in diversi Paesi e quale esperienze possono essere condivise I lavori della Commissione prevedono per i mesi a venire un rapporto sulle microcredenziali che saragrave pubblicato il prossimo 14 dicem-bre quale risultato del lavoro del Gruppo di esperti creato a maggio finalizzato a fornire una definizione europea delle micro-cre-denziali e orientamenti per roadmap 2021-2024 per il futuro sviluppo della strategia una consultazione pubblica sulle microcre-denziali prevista nella primavera del 2021 una raccomandazione del Consiglio attesa per fine 2021 La Commissione nel futuro e fino al 2024 svilupperagrave progressivamente un elenco di provider affidabili che fornisco-no microcredenziali esploreragrave lrsquoinclusione delle stesse nellrsquoEuropean Qualification Framework e premeragrave per rendere piugrave facile lrsquoarchiviazione e il cumulo (stackability) del-le microcredenziali permettendo di ldquoesibir-lerdquo tramite il nuovo Europass e integrandole in tal modo negli strumenti europei esistenti

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Molto piugrave di un Business Information Center

Promosso dalla Camera di Commercio di Tel Aviv si chiama Business Information Center ma la sua offerta va ben oltre meri scopi informativi Lrsquoobiettivo principale del servizio egrave quello di sostenere il commercio internazionale del paese assistendo non solo le imprese israeliane nei processi di interna-zionalizzazione ma anche quelle straniere

nati dalla Camera di Commercio regionale si concentrano soprattutto sulle attivitagrave econo-miche necessarie a rafforzare i vantaggi com-petitivi che le imprese polacche hanno ottenu-to in questo settore Percheacute ciograve sia possibile il Cluster deve riuscire a sviluppare pienamente il suo potenziale raggiungendo uno status di leader allrsquointerno del campo delle tecnologie pulite legate allrsquoidrogeno e al carbone pulito Gli sforzi di tutti i membri si dovranno quindi concentrare su progetti eco-innovativi e sul-lo sviluppo di sistemi dedicati alla gestione e allrsquoefficientamento energetico La creazione di una piattaforma di cooperazione multime-diale grazie anche allrsquoesperienza della Ca-mera di Commercio dovrebbe favorire una

Il Cluster tecnologico per una Polonia piugrave green

Il Cluster specializzato nello sviluppo di tecnologie allrsquoidrogeno e basate sul carbone pulito fondato nel 2017 con lrsquoobiettivo di svi-luppare soluzioni innovative a basso impatto ambientale ed efficienti dal punto di visto energetico egrave composto da ventinove realtagrave economiche e istituzionali attive nella regione della Pomerania I lavori del gruppo coordi-

connessione piugrave forte tra gli attori coinvolti garantendo un maggior sostegno un miglior sviluppo e una promozione piugrave capillare di ricerche di prodotti e di servizi legati a tecno-logie sviluppate con lo scopo di accrescere si-gnificativamente la rilevanza di questo setto-re sia allrsquointerno dellrsquoeconomia nazionale sia allrsquointerno di quella europea e internazionale Un altro obiettivo del cluster egrave quello di apri-re un centro di ricerca e sviluppo a cui verragrave affiancata una piattaforma di trasferimento tecnologico volto a supportare il lavoro delle aziende del settore dando loro lrsquoopportunitagrave di testare e verificare le soluzioni sviluppate

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Brexit di Capodanno istruzioni per lrsquouso

Al termine del countdown di Capodan-no il Regno Unito saragrave ufficialmente fuori dal Mercato Unico europeo con conseguenti limitazioni alla libertagrave di movimento di persone beni e servizi tra i due blocchi A questo proposito il portale della Commissione aggiornato costantemente su come prepararsi alla fine del periodo di transizione riporta gli ldquoavvisi sui preparativirdquo riguardanti il settore fiscale e doganale (vedi ME Ndeg 4 ndash 2019) In piugrave la Commissione europea ha stilato una lsquoBrexit Readiness Checklistrsquo per agevolare le imprese di UE e UK che a prescindere dal risul-tato dei negoziati dovranno adattarsi alle nuove disposizioni in vigore dal 1deg gennaio 2021 I certificati rilasciati dal-le autoritagrave del Regno Unito non saranno piugrave validi per lrsquoimmissione di prodotti e servizi sul mercato dellrsquoUnione Ciograve egrave particolarmente rilevante per il settore finanziario dei trasporti e dellrsquoenergia Cesseranno di applicarsi ad esempio le autorizzazioni a fornire servizi finan-ziari nellrsquoUE a partire dal Regno Unito e la Commissione consiglia alle imprese di prepararsi di conseguenza Anche il Belgio ha messo a disposizione il lsquoBrexit Impact Scanrsquo che consente alle singole aziende di calcolare il possibile impat-to della Brexit sulla propria attivitagrave La piattaforma fornisce consigli basati sul principio di uno scenario ldquono dealrdquo Il governo fiammingo invece ha compi-lato una lista di controllo con le infor-mazioni sui requisiti necessari al mante-nimento delle relazioni commerciali con il Regno Unito in qualitagrave di Paese terzo in cui figura la necessitagrave di dotarsi di un numero di registrazione e identificazio-ne degli operatori economici (EORI) per espletare le formalitagrave doganali

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La lenta marcia delle donne europee verso lrsquoemancipazione digitale

Le donne europee hanno meno probabil-itagrave di acquisire competenze digitali spe-cialistiche e di lavorare in questo settore rispetto agli uomini Secondo il quadro di valutazione ldquoWomen in Digital (WiD) 2020rdquo della Commissione solo il 18 degli specialisti TIC sono donne e il di-vario di genere egrave presente in tutti i 12 indicatori misurati Solo sullrsquouso di in-ternet si registra una sensibile riduzione del divario nellrsquoultimo decennio (dal 7 al 2) ma anche le competenze digitali di base segnano un lieve miglioramento dal 2015 Finlandia Svezia Danimarca e Paesi Bassi ospitano la popolazione femminile piugrave attiva nella digital eco-nomy mentre Romania Grecia e Italia offrono meno opportunitagrave alle donne di parteciparvi Come nella precedente edizione WiD il nostro Paese si confer-ma al quartrsquoultimo posto in classifica (407 punti contro 504 della media UE) con un gap evidente in particolare nellrsquou-so di servizi di eGovernment ma anche nelle skill digitali di base e lrsquoutilizzo di internet La percentuale di esperte ICT si avvicina invece alla (bassa) media eu-ropea 148 e lo stesso vale per le lau-reate in discipline STEM (125 solo due punti al di sotto della media UE) e il ricorso a corsi online (10 contro lrsquo11 dellrsquoUE) Dati che perograve non confortano soprattutto se affiancati alla recente fo-tografia dellrsquoEIGE secondo cui ci vor-ranno ancora 60 anni per la piena paritagrave di genere nellrsquoUE

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A MISURA CAMERALEUn focus sulla legislazione UE

Investimenti e pandemia le sfide per le imprese UE

LrsquoIndagine annuale del Gruppo BEI (EIBIS) - condotta su 14mila imprese dellrsquoUE e un campione da UK e Sta-ti Uniti ndash analizza i dati relativi alle prestazioni delle imprese alle attivitagrave di investimento passate e i piani futuri alle fonti di finanziamento e alle al-tre prossime sfide Con il brusco colpo allrsquoeconomia a causa della pandemia gli investimenti nellrsquoUE hanno registra-to un drammatico rallentamento Prima della crisi Covid circa quattro imprese su dieci sviluppavano nuovi prodotti processi o servizi nellrsquoambito delle loro attivitagrave di investimento Nel 2021 in-vece il 45 delle imprese europee do-vragrave ritardare o addirittura abbandonare i propri piani di investimento A ciograve si aggiunge lrsquoimpatto del cambiamento cli-matico che pesa sulle attivitagrave di quasi un quarto delle aziende dellrsquoUE In genera-le secondo gli imprenditori europei la transizione verso un futuro a basse emis-sioni di carbonio avragrave un impatto positi-vo sul proprio business diversamente da quanto accadragrave per lrsquoindotto nei rispet-tivi mercati In Italia le prospettive di investimento per il 2020 restano negati-ve (-27) ma in linea con le aspettati-ve medie dellrsquoUE Questrsquoanno circa due imprese su cinque hanno investito meno del previsto Nel lungo termine lrsquoim-patto trasformativo della pandemia sulle imprese italiane riguarderagrave soprattutto un maggiore ricorso a tecnologie digitali (45) seguito dal rinnovamento di ser-vizi o prodotti (38)

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SAFE fotografa i cambiamenti nella situazione finanziaria delle PMI

La CE e la BCE hanno recentemente pub-blicato lrsquoultima tornata dellrsquoindagine sullrsquoac-cesso ai finanziamenti delle imprese (SAFE -Survey on the access of finance of enterpri-ses) condotta su un campione di circa 17000 imprese (91 sono PMI) per il periodo aprile - settembre 2020 Lrsquoanalisi fornisce risultati per dimensione dellrsquoimpresa settore paese etagrave dellrsquoimpresa autonomia finanziaria e struttura del capitale Passando in rassegna i risultati principali emerge che lrsquoaccesso ai finanziamenti egrave un ostacolo per il 10 dei rispondenti (14 per lrsquoIT seconda dietro la GR al 22) ma la principale preoccupazione egrave la difficoltagrave a trovare clienti (22 a livello UE e per lrsquoIT) Aumenta nellrsquoUE la percen-tuale delle PMI che ritiene che i cambia-menti nelle prospettive macroeconomiche abbiano influenzato negativamente lrsquoacces-so ai finanziamenti (40 dal 30) Il 35 delle PMI (in IT 49) ha chiesto un prestito bancario un aumento considerevole a livello europeo rispetto al 24 dellrsquoanno preceden-te Il 20 delle PMI dellrsquoUE non egrave riuscito a ottenere lrsquointero prestito bancario program-mato per il 2020 anche se solo il 6 delle richieste di prestito sono state respinte Tra le fonti di finanziamento le linee di credito rimangono le preferite (32) seguite da lea-sing (19) prestiti bancari (18) mentre le sovvenzioni passano dallrsquo8 al 24 Il finan-ziamento egrave utilizzato principalmente per le scorte e capitale circolante e meno per gli in-vestimenti fissi Inoltre una percentuale piugrave alta di PMI ha utilizzato i finanziamenti per rifinanziare o estinguere obbligazioni (17 dal 13) Contemporaneamente le PMI europee segnalano un miglioramento nella disponibilitagrave delle banche a fornire credito (4) pur di fronte ad un deterioramento del-le prospettive specifiche delle imprese e di posizioni patrimoniali piugrave deboli

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La messa a sistema delle IG a livello europeo

Recente il lancio da parte della Commis-sione europea dellrsquoiniziativa GIView un moderno portale disponibile in tutte le lin-gue dellrsquoUnione che offre a utenti singoli e parti interessate un panorama approfondito delle Indicazioni Geografiche (IG) protette allrsquointerno dellrsquoUe noncheacute delle Indicazioni Geografiche dellrsquoUE protette in paesi ter-zi che hanno stipulato accordi bilaterali o multilaterali Nato dalla cooperazione fra la DG Agri e lrsquoEUIPO (lrsquoUfficio dellrsquoUnione europea per la proprietagrave intellettuale) re-sponsabile della gestione lo strumento of-fre due varietagrave specifiche di informazioni dati ufficiali registrati e dati integrativi Se i primi riportano ad esempio il tipo di in-dicazione geografica la data di prioritagrave lo status giuridico e la base della protezione per tutte le indicazioni geografiche riguar-danti i vini le bevande spiritose e i vini aro-matizzati unitamente ai prodotti agricoli e alimentari protetti a livello UE oltre ai dati ufficiali registrati delle indicazioni geogra-fiche dellrsquoUE protette nei paesi extra Ue i secondi segnalano dettagli suppletivi quali recapiti del gruppo di produttori di indica-zioni geografiche e degli organismi di con-trollo mappe fotografie e descrizione del prodotto zona geografica dichiarazione di sostenibilitagrave ecc Di indubbio valore ag-giunto i servizi offerti dal portale la raccol-ta e la catalogazione della documentazione disponibile la facilitazione del networking fra i gruppi di produttori di indicazioni geo-grafiche e le autoritagrave di contrasto i partner commerciali e le altre parti interessate la disponibilitagrave immediata della provenienza geografica dellrsquoIG la possibilitagrave per i grup-pi di produttori di fornire traduzioni per i dati integrati

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PROcamerePROgrammi e PROgetti europei

Politica di coesione progetti italiani in sofferenza

Pubblicati dal Dipartimento per le Poli-tiche della Coesione i dati di spesa rela-tivi alle progettualitagrave delle politiche di coesione in Italia dal 2007 ad oggi Ag-giornato al 31 agosto 2020 e relativo ai cicli di programmazione 2007-2013 e 2014-2020 il rilievo delle cifre riportato da Opencoesione mostra che sui 178 mi-liardi di euro disponibili per gli interventi egrave stato destinato meno del 50 ossia 89 miliardi Su un totale di 1617282 ndash circa 22 mila in piugrave rispetto al bimestre prece-dente ndash progetti monitorati risulta conclu-so il 25 liquidato il 5 in corso il 65 e non avviato il 6 Mentre uno sguardo piugrave approfondito rivela un deciso interesse per il settore dei trasporti (30) seguito da ricerca e innovazione (14) e ambien-te (12) che precedono occupazione e istruzione entrambi allrsquo8 Piugrave defilati inclusione sociale e cultura e turismo (6) e competitivitagrave delle imprese e agenda di-gitale (4) a chiudere valori piugrave bassi per rafforzamento della PA energia cittagrave e aree rurali infanzia e anziani In materia di natura degli investimenti netto il pre-dominio delle infrastrutture (54) con a seguire acquisto di beni e servizi (26) e incentivi alle imprese (22) mentre chiu-dono le fila contributi a persone e conferi-menti capitale (4) A livello territoriale infine il piugrave coinvolto nei finanziamenti si conferma il Mezzogiorno con Campa-nia Sicilia e Puglia ai primi posti

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Tel 0647041Direttore responsabile Willy Labor

Flavio BURLIZZICoordinamento Rapporti con EUROCHAMBRES digitalizzazione turismo internazionalizzazioneambienteflavioburlizziunioncamere-europaeu Chiara GAFFURIAiuti di Stato e-Government imprenditorialitagrave legalitagrave regolazione e vigilanza di mercatochiaragaffuriunioncamere-europaeu Stefano DESSIgraveMonitoraggio bandi Info-desk sistema camerale Eventi Comunicazione Sito web e Newsletterstefanodessiunioncamere-europaeu Diana MARCELLOCompetenze e occupazione Affari generalidianamarcellounioncamere-europaeu

Lo staff di Unioncamere Europa

EsperienzEUROPALe best practice italiane

La cooperazione transfrontaliera a supporto dellrsquoinnovazione ndash PITEM CLIPCircuito

Il dialogo tra il sistema imprenditoriale ed il mondo della ricerca non egrave mai stato semplice Ancor di piugrave queste difficoltagrave si riscontrano tra sistemi ed attori di altre re-gioni e di Paesi diversiIl Progetto Circuito intende superare que-ste difficoltagrave lavorando ad una strategia transfrontaliera dellrsquoinnovazione condivi-sa tra Regioni e strutture di supporto alla ricerca e allrsquoimprenditoria delle regioni Liguria Piemonte Provenza-Alpi-Co-sta-Azzurra Rhone-Alpes e Valle drsquoAostaInserito nel Piano Integrato Tematico ldquoPI-TEM CLIPrdquo finanziato per 285 ml euro dal Programma di Cooperazione Territoriale INTERREG ALCOTRA ldquoCircuitordquo pun-ta a- ridurre gli ostacoli alla cooperazione

transfrontaliera da parte degli attori dellrsquoinnovazione pubblici e privati attra-verso la definizione di Linee guida per la sperimentazione di servizi innovativi e per la definizione del Piano Strategico Transfrontaliero a supporto dellrsquoinnova-zione nelle imprese

- ridurre il divario tra ricerca e imprese attraverso la sperimentazione di servizi innovativi che si pensa possano innal-zare la capacitagrave di produrre innovazione da parte delle imprese e degli altri attori pubblici e privati coinvolti Si lavora per

1) rafforzare i progetti collaborativi e lrsquoin-contro della domandaofferta di innova-zione attorno ai cosiddetti ldquoTiers LieuxSpazi di Lavoro Creativirdquo2) supportare la capacitagrave delle PMI di la-vorare in rete e di entrare in contatto con altri attori della ricerca e dellrsquoinnovazione a livello transfrontaliero3) accompagnare lo sviluppo delle meto-

dologie di economia circolare nel sistema economico transfrontaliero con un pro-getto pilota in alcune zone test4) sviluppare una programmazione futura transfrontaliera dellrsquoinnovazione applicata alle imprese Il Progetto prevede una se-rie di attivitagrave dinamiche che coinvolgano attivamente gli attori pubblici e privati dellrsquoinnovazione imprese centri di ricer-ca pubblica amministrazione poli di in-novazionehellipCamera di Commercio di Genova egrave il soggetto attuatore di Regione Liguria che si occupa del coordinamento operativo dellrsquointero Progetto Oltre al nostro Ente Camerale le Camere di Commercio delle cinque regioni (Camera di Commercio Ri-viere di Liguria Unioncamere Piemonte Camera Valdostana CCI Savoie CCIR Reacutegion SudPACA) sono parte attiva nel coinvolgere le imprese e definire i servi-zi piugrave idonei alle loro esigenze Dopo una prima fase di analisi delle problematiche puntuali riscontrate nella collaborazione a livello transfrontaliero in tema di inno-vazione i partner di progetto si impegne-ranno nella sperimentazione di servizi ad alto valore aggiunto in grado di innalzare la capacitagrave delle imprese di dialogare con i soggetti pubblici e privati per incremen-tare il livello di produzione di innovazione nello spazio transfrontalieroQuesti servizi puntano a1) rafforzare la conoscenza dei ldquoTiers LieuxSpazi di Lavoro Creativordquo e a svi-luppare sedi sia fisiche che virtuali di in-contro tra domanda ed offerta di ricercainnovazione a livello transfrontaliero si tratta di agevolare gli spazi in cui fare con-fluire le idee innovative dei diversi attori

per fare nascere nuove opportunitagrave di bu-siness e di progettazione pubblico-privata2) strutturare percorsi di accompagna-mento delle imprese della zona frontaliera a sapere gestire i processi di innovazione e a sapersi rapportare con attori diversi dellrsquoecosistema transfrontaliero dellrsquoinno-vazione che si vuole creare In questo am-bito sono previste sia azioni di formazione che eventi di networking transfrontaliero anche valorizzando i nodi della rete ldquoEn-terprise Europe Networkrdquo3) sensibilizzare le imprese ad adottare i principi dellrsquoeconomia circolare quale fattore competitivo e motore di sostenibi-litagrave In questo contesto per la prima vol-ta si realizzeragrave un ldquomarketplacerdquo virtuale transfrontaliero di flussi in entrata e in uscita dalle imprese di diverse filiere eco-nomiche Questi servizi verranno gestiti tramite una piattaforma digitale curata da Regione Liguria (capofila dellrsquointero PITEM CLIP) che consentiragrave una mag-giore facilitagrave di fruizione e di scambio di informazione tra i partecipanti Questi servizi verranno sperimentati nelle cinque regioni coinvolte e si procederagrave ad una va-lutazione delle performance registrate Da qui le Regioni coinvolte procederanno alla definizione di un Piano transfrontaliero a supporto dellrsquoinnovazione In questo Pia-no si vorrebbe introdurre la possibilitagrave di definire misure congiunte nei prossimi Programmi Operativi Regionali FESR aperte alle imprese dei territori transfron-taliero contribuendo allrsquoarmonizzazione degli interventi in favore dellrsquoinnovazione e alla creazione di un ecosistema tran-sfrontaliero

raffaellabruzzonegecamcomit

Page 3: mosaico EUROPA - Unioncamere Lombardia · mosaico Newsletter Numero 21 11 dicembre 2020 EUROPA (continua a pag. 2) za sociale, 2. scopi chiari, definiti nel tempo con risultati misurabili,

Newsletter Ndeg 212020 311 dicembre 2020

Microcredenziali unrsquoopportunitagrave di collaborazione per le Camere di Commercio

Delle dodici azioni che compongono la nuova Skills Agenda europea la decima si propone di sviluppare insieme a tutte le parti interessate standard europei per le co-siddette ldquomicrocredenzialirdquo che affrontino i requisiti minimi di qualitagrave e trasparenza al fine di consentire la validazione e il ricono-scimento di tutte le attivitagrave formative seguite da un lavoratore Le microcredenziali po-tranno aiutare a colmare le lacune esistenti nellrsquoofferta e nellrsquoaccesso alla formazione di coloro che in etagrave lavorativa debbano gestire con successo le transizioni sia in ambito di upskiling che di reskilling Sono il perno su cui soprattutto in unrsquoottica di apprendimen-to permanente si incentrano per gli adul-ti altre azioni sinergiche come quella dei conti individuali di apprendimento Delle microcredenziali si egrave parlato lo scorso 17 no-vembre durante i lavori del Comitato che ad EUROCHAMBRES segue il ldquodossierrdquo delle competenze e dellrsquoimprenditorialitagrave Unrsquooc-casione per condividere con la Commissione

desiderose di accedere al mercato nazionale La vasta gamma di servizi del Business In-formation Center oltre ad individuare for-nitori e potenziali clienti e a creare efficienti reti di connessione tra partner locali ed esteri avvalendosi del supporto di Enterprise Eu-rope Network fornisce report e statistiche relativi a dati sulla commercializzazione dei vari prodotti e allo stato dellrsquoarte dei diversi settori economici per individuare benefi-ci e rischi collegati e mettere opportunitagrave a confronto Come nel caso di EEN nellrsquoero-gazione dei vari servizi il centro ricorre al sostegno di enti o organizzazioni specializ-zati nei diversi campi di operativitagrave al fine di garantire maggiore professionalitagrave e puntua-litagrave nel soddisfare le esigenze delle imprese E non egrave finita qui lo strumento offre anche un canale informativo diretto sulle gare drsquoap-palto presso la Banca Mondiale le Nazioni Unite e le istituzioni dellrsquoUnione europea ed un supporto a livello consulenziale in caso di partecipazione da parte delle imprese Il servizio appare promettente giagrave a giudicare dal sito web ricchissimo di informazioni che presenta anche una sezione dedicata ai fee-dback da parte degli utenti i quali descrivono ripetutamente lo strumento come ldquoeccellen-te efficiente e velocerdquo

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OSSERVATORIO EUROCHAMBRESLe Camere europee in vetrina

Europea il ruolo che il sistema camerale giagrave svolge al riguardo in diversi Paesi e quale esperienze possono essere condivise I lavori della Commissione prevedono per i mesi a venire un rapporto sulle microcredenziali che saragrave pubblicato il prossimo 14 dicem-bre quale risultato del lavoro del Gruppo di esperti creato a maggio finalizzato a fornire una definizione europea delle micro-cre-denziali e orientamenti per roadmap 2021-2024 per il futuro sviluppo della strategia una consultazione pubblica sulle microcre-denziali prevista nella primavera del 2021 una raccomandazione del Consiglio attesa per fine 2021 La Commissione nel futuro e fino al 2024 svilupperagrave progressivamente un elenco di provider affidabili che fornisco-no microcredenziali esploreragrave lrsquoinclusione delle stesse nellrsquoEuropean Qualification Framework e premeragrave per rendere piugrave facile lrsquoarchiviazione e il cumulo (stackability) del-le microcredenziali permettendo di ldquoesibir-lerdquo tramite il nuovo Europass e integrandole in tal modo negli strumenti europei esistenti

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Molto piugrave di un Business Information Center

Promosso dalla Camera di Commercio di Tel Aviv si chiama Business Information Center ma la sua offerta va ben oltre meri scopi informativi Lrsquoobiettivo principale del servizio egrave quello di sostenere il commercio internazionale del paese assistendo non solo le imprese israeliane nei processi di interna-zionalizzazione ma anche quelle straniere

nati dalla Camera di Commercio regionale si concentrano soprattutto sulle attivitagrave econo-miche necessarie a rafforzare i vantaggi com-petitivi che le imprese polacche hanno ottenu-to in questo settore Percheacute ciograve sia possibile il Cluster deve riuscire a sviluppare pienamente il suo potenziale raggiungendo uno status di leader allrsquointerno del campo delle tecnologie pulite legate allrsquoidrogeno e al carbone pulito Gli sforzi di tutti i membri si dovranno quindi concentrare su progetti eco-innovativi e sul-lo sviluppo di sistemi dedicati alla gestione e allrsquoefficientamento energetico La creazione di una piattaforma di cooperazione multime-diale grazie anche allrsquoesperienza della Ca-mera di Commercio dovrebbe favorire una

Il Cluster tecnologico per una Polonia piugrave green

Il Cluster specializzato nello sviluppo di tecnologie allrsquoidrogeno e basate sul carbone pulito fondato nel 2017 con lrsquoobiettivo di svi-luppare soluzioni innovative a basso impatto ambientale ed efficienti dal punto di visto energetico egrave composto da ventinove realtagrave economiche e istituzionali attive nella regione della Pomerania I lavori del gruppo coordi-

connessione piugrave forte tra gli attori coinvolti garantendo un maggior sostegno un miglior sviluppo e una promozione piugrave capillare di ricerche di prodotti e di servizi legati a tecno-logie sviluppate con lo scopo di accrescere si-gnificativamente la rilevanza di questo setto-re sia allrsquointerno dellrsquoeconomia nazionale sia allrsquointerno di quella europea e internazionale Un altro obiettivo del cluster egrave quello di apri-re un centro di ricerca e sviluppo a cui verragrave affiancata una piattaforma di trasferimento tecnologico volto a supportare il lavoro delle aziende del settore dando loro lrsquoopportunitagrave di testare e verificare le soluzioni sviluppate

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Newsletter Ndeg 212020 411 dicembre 2020

Brexit di Capodanno istruzioni per lrsquouso

Al termine del countdown di Capodan-no il Regno Unito saragrave ufficialmente fuori dal Mercato Unico europeo con conseguenti limitazioni alla libertagrave di movimento di persone beni e servizi tra i due blocchi A questo proposito il portale della Commissione aggiornato costantemente su come prepararsi alla fine del periodo di transizione riporta gli ldquoavvisi sui preparativirdquo riguardanti il settore fiscale e doganale (vedi ME Ndeg 4 ndash 2019) In piugrave la Commissione europea ha stilato una lsquoBrexit Readiness Checklistrsquo per agevolare le imprese di UE e UK che a prescindere dal risul-tato dei negoziati dovranno adattarsi alle nuove disposizioni in vigore dal 1deg gennaio 2021 I certificati rilasciati dal-le autoritagrave del Regno Unito non saranno piugrave validi per lrsquoimmissione di prodotti e servizi sul mercato dellrsquoUnione Ciograve egrave particolarmente rilevante per il settore finanziario dei trasporti e dellrsquoenergia Cesseranno di applicarsi ad esempio le autorizzazioni a fornire servizi finan-ziari nellrsquoUE a partire dal Regno Unito e la Commissione consiglia alle imprese di prepararsi di conseguenza Anche il Belgio ha messo a disposizione il lsquoBrexit Impact Scanrsquo che consente alle singole aziende di calcolare il possibile impat-to della Brexit sulla propria attivitagrave La piattaforma fornisce consigli basati sul principio di uno scenario ldquono dealrdquo Il governo fiammingo invece ha compi-lato una lista di controllo con le infor-mazioni sui requisiti necessari al mante-nimento delle relazioni commerciali con il Regno Unito in qualitagrave di Paese terzo in cui figura la necessitagrave di dotarsi di un numero di registrazione e identificazio-ne degli operatori economici (EORI) per espletare le formalitagrave doganali

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La lenta marcia delle donne europee verso lrsquoemancipazione digitale

Le donne europee hanno meno probabil-itagrave di acquisire competenze digitali spe-cialistiche e di lavorare in questo settore rispetto agli uomini Secondo il quadro di valutazione ldquoWomen in Digital (WiD) 2020rdquo della Commissione solo il 18 degli specialisti TIC sono donne e il di-vario di genere egrave presente in tutti i 12 indicatori misurati Solo sullrsquouso di in-ternet si registra una sensibile riduzione del divario nellrsquoultimo decennio (dal 7 al 2) ma anche le competenze digitali di base segnano un lieve miglioramento dal 2015 Finlandia Svezia Danimarca e Paesi Bassi ospitano la popolazione femminile piugrave attiva nella digital eco-nomy mentre Romania Grecia e Italia offrono meno opportunitagrave alle donne di parteciparvi Come nella precedente edizione WiD il nostro Paese si confer-ma al quartrsquoultimo posto in classifica (407 punti contro 504 della media UE) con un gap evidente in particolare nellrsquou-so di servizi di eGovernment ma anche nelle skill digitali di base e lrsquoutilizzo di internet La percentuale di esperte ICT si avvicina invece alla (bassa) media eu-ropea 148 e lo stesso vale per le lau-reate in discipline STEM (125 solo due punti al di sotto della media UE) e il ricorso a corsi online (10 contro lrsquo11 dellrsquoUE) Dati che perograve non confortano soprattutto se affiancati alla recente fo-tografia dellrsquoEIGE secondo cui ci vor-ranno ancora 60 anni per la piena paritagrave di genere nellrsquoUE

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A MISURA CAMERALEUn focus sulla legislazione UE

Investimenti e pandemia le sfide per le imprese UE

LrsquoIndagine annuale del Gruppo BEI (EIBIS) - condotta su 14mila imprese dellrsquoUE e un campione da UK e Sta-ti Uniti ndash analizza i dati relativi alle prestazioni delle imprese alle attivitagrave di investimento passate e i piani futuri alle fonti di finanziamento e alle al-tre prossime sfide Con il brusco colpo allrsquoeconomia a causa della pandemia gli investimenti nellrsquoUE hanno registra-to un drammatico rallentamento Prima della crisi Covid circa quattro imprese su dieci sviluppavano nuovi prodotti processi o servizi nellrsquoambito delle loro attivitagrave di investimento Nel 2021 in-vece il 45 delle imprese europee do-vragrave ritardare o addirittura abbandonare i propri piani di investimento A ciograve si aggiunge lrsquoimpatto del cambiamento cli-matico che pesa sulle attivitagrave di quasi un quarto delle aziende dellrsquoUE In genera-le secondo gli imprenditori europei la transizione verso un futuro a basse emis-sioni di carbonio avragrave un impatto positi-vo sul proprio business diversamente da quanto accadragrave per lrsquoindotto nei rispet-tivi mercati In Italia le prospettive di investimento per il 2020 restano negati-ve (-27) ma in linea con le aspettati-ve medie dellrsquoUE Questrsquoanno circa due imprese su cinque hanno investito meno del previsto Nel lungo termine lrsquoim-patto trasformativo della pandemia sulle imprese italiane riguarderagrave soprattutto un maggiore ricorso a tecnologie digitali (45) seguito dal rinnovamento di ser-vizi o prodotti (38)

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Newsletter Ndeg 212020 511 dicembre 2020

SAFE fotografa i cambiamenti nella situazione finanziaria delle PMI

La CE e la BCE hanno recentemente pub-blicato lrsquoultima tornata dellrsquoindagine sullrsquoac-cesso ai finanziamenti delle imprese (SAFE -Survey on the access of finance of enterpri-ses) condotta su un campione di circa 17000 imprese (91 sono PMI) per il periodo aprile - settembre 2020 Lrsquoanalisi fornisce risultati per dimensione dellrsquoimpresa settore paese etagrave dellrsquoimpresa autonomia finanziaria e struttura del capitale Passando in rassegna i risultati principali emerge che lrsquoaccesso ai finanziamenti egrave un ostacolo per il 10 dei rispondenti (14 per lrsquoIT seconda dietro la GR al 22) ma la principale preoccupazione egrave la difficoltagrave a trovare clienti (22 a livello UE e per lrsquoIT) Aumenta nellrsquoUE la percen-tuale delle PMI che ritiene che i cambia-menti nelle prospettive macroeconomiche abbiano influenzato negativamente lrsquoacces-so ai finanziamenti (40 dal 30) Il 35 delle PMI (in IT 49) ha chiesto un prestito bancario un aumento considerevole a livello europeo rispetto al 24 dellrsquoanno preceden-te Il 20 delle PMI dellrsquoUE non egrave riuscito a ottenere lrsquointero prestito bancario program-mato per il 2020 anche se solo il 6 delle richieste di prestito sono state respinte Tra le fonti di finanziamento le linee di credito rimangono le preferite (32) seguite da lea-sing (19) prestiti bancari (18) mentre le sovvenzioni passano dallrsquo8 al 24 Il finan-ziamento egrave utilizzato principalmente per le scorte e capitale circolante e meno per gli in-vestimenti fissi Inoltre una percentuale piugrave alta di PMI ha utilizzato i finanziamenti per rifinanziare o estinguere obbligazioni (17 dal 13) Contemporaneamente le PMI europee segnalano un miglioramento nella disponibilitagrave delle banche a fornire credito (4) pur di fronte ad un deterioramento del-le prospettive specifiche delle imprese e di posizioni patrimoniali piugrave deboli

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La messa a sistema delle IG a livello europeo

Recente il lancio da parte della Commis-sione europea dellrsquoiniziativa GIView un moderno portale disponibile in tutte le lin-gue dellrsquoUnione che offre a utenti singoli e parti interessate un panorama approfondito delle Indicazioni Geografiche (IG) protette allrsquointerno dellrsquoUe noncheacute delle Indicazioni Geografiche dellrsquoUE protette in paesi ter-zi che hanno stipulato accordi bilaterali o multilaterali Nato dalla cooperazione fra la DG Agri e lrsquoEUIPO (lrsquoUfficio dellrsquoUnione europea per la proprietagrave intellettuale) re-sponsabile della gestione lo strumento of-fre due varietagrave specifiche di informazioni dati ufficiali registrati e dati integrativi Se i primi riportano ad esempio il tipo di in-dicazione geografica la data di prioritagrave lo status giuridico e la base della protezione per tutte le indicazioni geografiche riguar-danti i vini le bevande spiritose e i vini aro-matizzati unitamente ai prodotti agricoli e alimentari protetti a livello UE oltre ai dati ufficiali registrati delle indicazioni geogra-fiche dellrsquoUE protette nei paesi extra Ue i secondi segnalano dettagli suppletivi quali recapiti del gruppo di produttori di indica-zioni geografiche e degli organismi di con-trollo mappe fotografie e descrizione del prodotto zona geografica dichiarazione di sostenibilitagrave ecc Di indubbio valore ag-giunto i servizi offerti dal portale la raccol-ta e la catalogazione della documentazione disponibile la facilitazione del networking fra i gruppi di produttori di indicazioni geo-grafiche e le autoritagrave di contrasto i partner commerciali e le altre parti interessate la disponibilitagrave immediata della provenienza geografica dellrsquoIG la possibilitagrave per i grup-pi di produttori di fornire traduzioni per i dati integrati

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PROcamerePROgrammi e PROgetti europei

Politica di coesione progetti italiani in sofferenza

Pubblicati dal Dipartimento per le Poli-tiche della Coesione i dati di spesa rela-tivi alle progettualitagrave delle politiche di coesione in Italia dal 2007 ad oggi Ag-giornato al 31 agosto 2020 e relativo ai cicli di programmazione 2007-2013 e 2014-2020 il rilievo delle cifre riportato da Opencoesione mostra che sui 178 mi-liardi di euro disponibili per gli interventi egrave stato destinato meno del 50 ossia 89 miliardi Su un totale di 1617282 ndash circa 22 mila in piugrave rispetto al bimestre prece-dente ndash progetti monitorati risulta conclu-so il 25 liquidato il 5 in corso il 65 e non avviato il 6 Mentre uno sguardo piugrave approfondito rivela un deciso interesse per il settore dei trasporti (30) seguito da ricerca e innovazione (14) e ambien-te (12) che precedono occupazione e istruzione entrambi allrsquo8 Piugrave defilati inclusione sociale e cultura e turismo (6) e competitivitagrave delle imprese e agenda di-gitale (4) a chiudere valori piugrave bassi per rafforzamento della PA energia cittagrave e aree rurali infanzia e anziani In materia di natura degli investimenti netto il pre-dominio delle infrastrutture (54) con a seguire acquisto di beni e servizi (26) e incentivi alle imprese (22) mentre chiu-dono le fila contributi a persone e conferi-menti capitale (4) A livello territoriale infine il piugrave coinvolto nei finanziamenti si conferma il Mezzogiorno con Campa-nia Sicilia e Puglia ai primi posti

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Newsletter Ndeg 212020 611 dicembre 2020

Supplemento a La bacheca di UnioncamereAnno 13 N 11

Mensile di informazione tecnicaRegistrazione presso il tribunale civile di Roma n 3302003 del 18 luglio 2003Editore Unioncamere ndash Roma

Redazione pzza Sallustio 21 ndash 00187 Roma

Tel 0647041Direttore responsabile Willy Labor

Flavio BURLIZZICoordinamento Rapporti con EUROCHAMBRES digitalizzazione turismo internazionalizzazioneambienteflavioburlizziunioncamere-europaeu Chiara GAFFURIAiuti di Stato e-Government imprenditorialitagrave legalitagrave regolazione e vigilanza di mercatochiaragaffuriunioncamere-europaeu Stefano DESSIgraveMonitoraggio bandi Info-desk sistema camerale Eventi Comunicazione Sito web e Newsletterstefanodessiunioncamere-europaeu Diana MARCELLOCompetenze e occupazione Affari generalidianamarcellounioncamere-europaeu

Lo staff di Unioncamere Europa

EsperienzEUROPALe best practice italiane

La cooperazione transfrontaliera a supporto dellrsquoinnovazione ndash PITEM CLIPCircuito

Il dialogo tra il sistema imprenditoriale ed il mondo della ricerca non egrave mai stato semplice Ancor di piugrave queste difficoltagrave si riscontrano tra sistemi ed attori di altre re-gioni e di Paesi diversiIl Progetto Circuito intende superare que-ste difficoltagrave lavorando ad una strategia transfrontaliera dellrsquoinnovazione condivi-sa tra Regioni e strutture di supporto alla ricerca e allrsquoimprenditoria delle regioni Liguria Piemonte Provenza-Alpi-Co-sta-Azzurra Rhone-Alpes e Valle drsquoAostaInserito nel Piano Integrato Tematico ldquoPI-TEM CLIPrdquo finanziato per 285 ml euro dal Programma di Cooperazione Territoriale INTERREG ALCOTRA ldquoCircuitordquo pun-ta a- ridurre gli ostacoli alla cooperazione

transfrontaliera da parte degli attori dellrsquoinnovazione pubblici e privati attra-verso la definizione di Linee guida per la sperimentazione di servizi innovativi e per la definizione del Piano Strategico Transfrontaliero a supporto dellrsquoinnova-zione nelle imprese

- ridurre il divario tra ricerca e imprese attraverso la sperimentazione di servizi innovativi che si pensa possano innal-zare la capacitagrave di produrre innovazione da parte delle imprese e degli altri attori pubblici e privati coinvolti Si lavora per

1) rafforzare i progetti collaborativi e lrsquoin-contro della domandaofferta di innova-zione attorno ai cosiddetti ldquoTiers LieuxSpazi di Lavoro Creativirdquo2) supportare la capacitagrave delle PMI di la-vorare in rete e di entrare in contatto con altri attori della ricerca e dellrsquoinnovazione a livello transfrontaliero3) accompagnare lo sviluppo delle meto-

dologie di economia circolare nel sistema economico transfrontaliero con un pro-getto pilota in alcune zone test4) sviluppare una programmazione futura transfrontaliera dellrsquoinnovazione applicata alle imprese Il Progetto prevede una se-rie di attivitagrave dinamiche che coinvolgano attivamente gli attori pubblici e privati dellrsquoinnovazione imprese centri di ricer-ca pubblica amministrazione poli di in-novazionehellipCamera di Commercio di Genova egrave il soggetto attuatore di Regione Liguria che si occupa del coordinamento operativo dellrsquointero Progetto Oltre al nostro Ente Camerale le Camere di Commercio delle cinque regioni (Camera di Commercio Ri-viere di Liguria Unioncamere Piemonte Camera Valdostana CCI Savoie CCIR Reacutegion SudPACA) sono parte attiva nel coinvolgere le imprese e definire i servi-zi piugrave idonei alle loro esigenze Dopo una prima fase di analisi delle problematiche puntuali riscontrate nella collaborazione a livello transfrontaliero in tema di inno-vazione i partner di progetto si impegne-ranno nella sperimentazione di servizi ad alto valore aggiunto in grado di innalzare la capacitagrave delle imprese di dialogare con i soggetti pubblici e privati per incremen-tare il livello di produzione di innovazione nello spazio transfrontalieroQuesti servizi puntano a1) rafforzare la conoscenza dei ldquoTiers LieuxSpazi di Lavoro Creativordquo e a svi-luppare sedi sia fisiche che virtuali di in-contro tra domanda ed offerta di ricercainnovazione a livello transfrontaliero si tratta di agevolare gli spazi in cui fare con-fluire le idee innovative dei diversi attori

per fare nascere nuove opportunitagrave di bu-siness e di progettazione pubblico-privata2) strutturare percorsi di accompagna-mento delle imprese della zona frontaliera a sapere gestire i processi di innovazione e a sapersi rapportare con attori diversi dellrsquoecosistema transfrontaliero dellrsquoinno-vazione che si vuole creare In questo am-bito sono previste sia azioni di formazione che eventi di networking transfrontaliero anche valorizzando i nodi della rete ldquoEn-terprise Europe Networkrdquo3) sensibilizzare le imprese ad adottare i principi dellrsquoeconomia circolare quale fattore competitivo e motore di sostenibi-litagrave In questo contesto per la prima vol-ta si realizzeragrave un ldquomarketplacerdquo virtuale transfrontaliero di flussi in entrata e in uscita dalle imprese di diverse filiere eco-nomiche Questi servizi verranno gestiti tramite una piattaforma digitale curata da Regione Liguria (capofila dellrsquointero PITEM CLIP) che consentiragrave una mag-giore facilitagrave di fruizione e di scambio di informazione tra i partecipanti Questi servizi verranno sperimentati nelle cinque regioni coinvolte e si procederagrave ad una va-lutazione delle performance registrate Da qui le Regioni coinvolte procederanno alla definizione di un Piano transfrontaliero a supporto dellrsquoinnovazione In questo Pia-no si vorrebbe introdurre la possibilitagrave di definire misure congiunte nei prossimi Programmi Operativi Regionali FESR aperte alle imprese dei territori transfron-taliero contribuendo allrsquoarmonizzazione degli interventi in favore dellrsquoinnovazione e alla creazione di un ecosistema tran-sfrontaliero

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Page 4: mosaico EUROPA - Unioncamere Lombardia · mosaico Newsletter Numero 21 11 dicembre 2020 EUROPA (continua a pag. 2) za sociale, 2. scopi chiari, definiti nel tempo con risultati misurabili,

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Brexit di Capodanno istruzioni per lrsquouso

Al termine del countdown di Capodan-no il Regno Unito saragrave ufficialmente fuori dal Mercato Unico europeo con conseguenti limitazioni alla libertagrave di movimento di persone beni e servizi tra i due blocchi A questo proposito il portale della Commissione aggiornato costantemente su come prepararsi alla fine del periodo di transizione riporta gli ldquoavvisi sui preparativirdquo riguardanti il settore fiscale e doganale (vedi ME Ndeg 4 ndash 2019) In piugrave la Commissione europea ha stilato una lsquoBrexit Readiness Checklistrsquo per agevolare le imprese di UE e UK che a prescindere dal risul-tato dei negoziati dovranno adattarsi alle nuove disposizioni in vigore dal 1deg gennaio 2021 I certificati rilasciati dal-le autoritagrave del Regno Unito non saranno piugrave validi per lrsquoimmissione di prodotti e servizi sul mercato dellrsquoUnione Ciograve egrave particolarmente rilevante per il settore finanziario dei trasporti e dellrsquoenergia Cesseranno di applicarsi ad esempio le autorizzazioni a fornire servizi finan-ziari nellrsquoUE a partire dal Regno Unito e la Commissione consiglia alle imprese di prepararsi di conseguenza Anche il Belgio ha messo a disposizione il lsquoBrexit Impact Scanrsquo che consente alle singole aziende di calcolare il possibile impat-to della Brexit sulla propria attivitagrave La piattaforma fornisce consigli basati sul principio di uno scenario ldquono dealrdquo Il governo fiammingo invece ha compi-lato una lista di controllo con le infor-mazioni sui requisiti necessari al mante-nimento delle relazioni commerciali con il Regno Unito in qualitagrave di Paese terzo in cui figura la necessitagrave di dotarsi di un numero di registrazione e identificazio-ne degli operatori economici (EORI) per espletare le formalitagrave doganali

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La lenta marcia delle donne europee verso lrsquoemancipazione digitale

Le donne europee hanno meno probabil-itagrave di acquisire competenze digitali spe-cialistiche e di lavorare in questo settore rispetto agli uomini Secondo il quadro di valutazione ldquoWomen in Digital (WiD) 2020rdquo della Commissione solo il 18 degli specialisti TIC sono donne e il di-vario di genere egrave presente in tutti i 12 indicatori misurati Solo sullrsquouso di in-ternet si registra una sensibile riduzione del divario nellrsquoultimo decennio (dal 7 al 2) ma anche le competenze digitali di base segnano un lieve miglioramento dal 2015 Finlandia Svezia Danimarca e Paesi Bassi ospitano la popolazione femminile piugrave attiva nella digital eco-nomy mentre Romania Grecia e Italia offrono meno opportunitagrave alle donne di parteciparvi Come nella precedente edizione WiD il nostro Paese si confer-ma al quartrsquoultimo posto in classifica (407 punti contro 504 della media UE) con un gap evidente in particolare nellrsquou-so di servizi di eGovernment ma anche nelle skill digitali di base e lrsquoutilizzo di internet La percentuale di esperte ICT si avvicina invece alla (bassa) media eu-ropea 148 e lo stesso vale per le lau-reate in discipline STEM (125 solo due punti al di sotto della media UE) e il ricorso a corsi online (10 contro lrsquo11 dellrsquoUE) Dati che perograve non confortano soprattutto se affiancati alla recente fo-tografia dellrsquoEIGE secondo cui ci vor-ranno ancora 60 anni per la piena paritagrave di genere nellrsquoUE

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A MISURA CAMERALEUn focus sulla legislazione UE

Investimenti e pandemia le sfide per le imprese UE

LrsquoIndagine annuale del Gruppo BEI (EIBIS) - condotta su 14mila imprese dellrsquoUE e un campione da UK e Sta-ti Uniti ndash analizza i dati relativi alle prestazioni delle imprese alle attivitagrave di investimento passate e i piani futuri alle fonti di finanziamento e alle al-tre prossime sfide Con il brusco colpo allrsquoeconomia a causa della pandemia gli investimenti nellrsquoUE hanno registra-to un drammatico rallentamento Prima della crisi Covid circa quattro imprese su dieci sviluppavano nuovi prodotti processi o servizi nellrsquoambito delle loro attivitagrave di investimento Nel 2021 in-vece il 45 delle imprese europee do-vragrave ritardare o addirittura abbandonare i propri piani di investimento A ciograve si aggiunge lrsquoimpatto del cambiamento cli-matico che pesa sulle attivitagrave di quasi un quarto delle aziende dellrsquoUE In genera-le secondo gli imprenditori europei la transizione verso un futuro a basse emis-sioni di carbonio avragrave un impatto positi-vo sul proprio business diversamente da quanto accadragrave per lrsquoindotto nei rispet-tivi mercati In Italia le prospettive di investimento per il 2020 restano negati-ve (-27) ma in linea con le aspettati-ve medie dellrsquoUE Questrsquoanno circa due imprese su cinque hanno investito meno del previsto Nel lungo termine lrsquoim-patto trasformativo della pandemia sulle imprese italiane riguarderagrave soprattutto un maggiore ricorso a tecnologie digitali (45) seguito dal rinnovamento di ser-vizi o prodotti (38)

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Newsletter Ndeg 212020 511 dicembre 2020

SAFE fotografa i cambiamenti nella situazione finanziaria delle PMI

La CE e la BCE hanno recentemente pub-blicato lrsquoultima tornata dellrsquoindagine sullrsquoac-cesso ai finanziamenti delle imprese (SAFE -Survey on the access of finance of enterpri-ses) condotta su un campione di circa 17000 imprese (91 sono PMI) per il periodo aprile - settembre 2020 Lrsquoanalisi fornisce risultati per dimensione dellrsquoimpresa settore paese etagrave dellrsquoimpresa autonomia finanziaria e struttura del capitale Passando in rassegna i risultati principali emerge che lrsquoaccesso ai finanziamenti egrave un ostacolo per il 10 dei rispondenti (14 per lrsquoIT seconda dietro la GR al 22) ma la principale preoccupazione egrave la difficoltagrave a trovare clienti (22 a livello UE e per lrsquoIT) Aumenta nellrsquoUE la percen-tuale delle PMI che ritiene che i cambia-menti nelle prospettive macroeconomiche abbiano influenzato negativamente lrsquoacces-so ai finanziamenti (40 dal 30) Il 35 delle PMI (in IT 49) ha chiesto un prestito bancario un aumento considerevole a livello europeo rispetto al 24 dellrsquoanno preceden-te Il 20 delle PMI dellrsquoUE non egrave riuscito a ottenere lrsquointero prestito bancario program-mato per il 2020 anche se solo il 6 delle richieste di prestito sono state respinte Tra le fonti di finanziamento le linee di credito rimangono le preferite (32) seguite da lea-sing (19) prestiti bancari (18) mentre le sovvenzioni passano dallrsquo8 al 24 Il finan-ziamento egrave utilizzato principalmente per le scorte e capitale circolante e meno per gli in-vestimenti fissi Inoltre una percentuale piugrave alta di PMI ha utilizzato i finanziamenti per rifinanziare o estinguere obbligazioni (17 dal 13) Contemporaneamente le PMI europee segnalano un miglioramento nella disponibilitagrave delle banche a fornire credito (4) pur di fronte ad un deterioramento del-le prospettive specifiche delle imprese e di posizioni patrimoniali piugrave deboli

dianamarcellounioncamere-europaeu

La messa a sistema delle IG a livello europeo

Recente il lancio da parte della Commis-sione europea dellrsquoiniziativa GIView un moderno portale disponibile in tutte le lin-gue dellrsquoUnione che offre a utenti singoli e parti interessate un panorama approfondito delle Indicazioni Geografiche (IG) protette allrsquointerno dellrsquoUe noncheacute delle Indicazioni Geografiche dellrsquoUE protette in paesi ter-zi che hanno stipulato accordi bilaterali o multilaterali Nato dalla cooperazione fra la DG Agri e lrsquoEUIPO (lrsquoUfficio dellrsquoUnione europea per la proprietagrave intellettuale) re-sponsabile della gestione lo strumento of-fre due varietagrave specifiche di informazioni dati ufficiali registrati e dati integrativi Se i primi riportano ad esempio il tipo di in-dicazione geografica la data di prioritagrave lo status giuridico e la base della protezione per tutte le indicazioni geografiche riguar-danti i vini le bevande spiritose e i vini aro-matizzati unitamente ai prodotti agricoli e alimentari protetti a livello UE oltre ai dati ufficiali registrati delle indicazioni geogra-fiche dellrsquoUE protette nei paesi extra Ue i secondi segnalano dettagli suppletivi quali recapiti del gruppo di produttori di indica-zioni geografiche e degli organismi di con-trollo mappe fotografie e descrizione del prodotto zona geografica dichiarazione di sostenibilitagrave ecc Di indubbio valore ag-giunto i servizi offerti dal portale la raccol-ta e la catalogazione della documentazione disponibile la facilitazione del networking fra i gruppi di produttori di indicazioni geo-grafiche e le autoritagrave di contrasto i partner commerciali e le altre parti interessate la disponibilitagrave immediata della provenienza geografica dellrsquoIG la possibilitagrave per i grup-pi di produttori di fornire traduzioni per i dati integrati

stefanodessiunioncamere-europaeu

PROcamerePROgrammi e PROgetti europei

Politica di coesione progetti italiani in sofferenza

Pubblicati dal Dipartimento per le Poli-tiche della Coesione i dati di spesa rela-tivi alle progettualitagrave delle politiche di coesione in Italia dal 2007 ad oggi Ag-giornato al 31 agosto 2020 e relativo ai cicli di programmazione 2007-2013 e 2014-2020 il rilievo delle cifre riportato da Opencoesione mostra che sui 178 mi-liardi di euro disponibili per gli interventi egrave stato destinato meno del 50 ossia 89 miliardi Su un totale di 1617282 ndash circa 22 mila in piugrave rispetto al bimestre prece-dente ndash progetti monitorati risulta conclu-so il 25 liquidato il 5 in corso il 65 e non avviato il 6 Mentre uno sguardo piugrave approfondito rivela un deciso interesse per il settore dei trasporti (30) seguito da ricerca e innovazione (14) e ambien-te (12) che precedono occupazione e istruzione entrambi allrsquo8 Piugrave defilati inclusione sociale e cultura e turismo (6) e competitivitagrave delle imprese e agenda di-gitale (4) a chiudere valori piugrave bassi per rafforzamento della PA energia cittagrave e aree rurali infanzia e anziani In materia di natura degli investimenti netto il pre-dominio delle infrastrutture (54) con a seguire acquisto di beni e servizi (26) e incentivi alle imprese (22) mentre chiu-dono le fila contributi a persone e conferi-menti capitale (4) A livello territoriale infine il piugrave coinvolto nei finanziamenti si conferma il Mezzogiorno con Campa-nia Sicilia e Puglia ai primi posti

stefanodessiunioncamere-europaeu

Newsletter Ndeg 212020 611 dicembre 2020

Supplemento a La bacheca di UnioncamereAnno 13 N 11

Mensile di informazione tecnicaRegistrazione presso il tribunale civile di Roma n 3302003 del 18 luglio 2003Editore Unioncamere ndash Roma

Redazione pzza Sallustio 21 ndash 00187 Roma

Tel 0647041Direttore responsabile Willy Labor

Flavio BURLIZZICoordinamento Rapporti con EUROCHAMBRES digitalizzazione turismo internazionalizzazioneambienteflavioburlizziunioncamere-europaeu Chiara GAFFURIAiuti di Stato e-Government imprenditorialitagrave legalitagrave regolazione e vigilanza di mercatochiaragaffuriunioncamere-europaeu Stefano DESSIgraveMonitoraggio bandi Info-desk sistema camerale Eventi Comunicazione Sito web e Newsletterstefanodessiunioncamere-europaeu Diana MARCELLOCompetenze e occupazione Affari generalidianamarcellounioncamere-europaeu

Lo staff di Unioncamere Europa

EsperienzEUROPALe best practice italiane

La cooperazione transfrontaliera a supporto dellrsquoinnovazione ndash PITEM CLIPCircuito

Il dialogo tra il sistema imprenditoriale ed il mondo della ricerca non egrave mai stato semplice Ancor di piugrave queste difficoltagrave si riscontrano tra sistemi ed attori di altre re-gioni e di Paesi diversiIl Progetto Circuito intende superare que-ste difficoltagrave lavorando ad una strategia transfrontaliera dellrsquoinnovazione condivi-sa tra Regioni e strutture di supporto alla ricerca e allrsquoimprenditoria delle regioni Liguria Piemonte Provenza-Alpi-Co-sta-Azzurra Rhone-Alpes e Valle drsquoAostaInserito nel Piano Integrato Tematico ldquoPI-TEM CLIPrdquo finanziato per 285 ml euro dal Programma di Cooperazione Territoriale INTERREG ALCOTRA ldquoCircuitordquo pun-ta a- ridurre gli ostacoli alla cooperazione

transfrontaliera da parte degli attori dellrsquoinnovazione pubblici e privati attra-verso la definizione di Linee guida per la sperimentazione di servizi innovativi e per la definizione del Piano Strategico Transfrontaliero a supporto dellrsquoinnova-zione nelle imprese

- ridurre il divario tra ricerca e imprese attraverso la sperimentazione di servizi innovativi che si pensa possano innal-zare la capacitagrave di produrre innovazione da parte delle imprese e degli altri attori pubblici e privati coinvolti Si lavora per

1) rafforzare i progetti collaborativi e lrsquoin-contro della domandaofferta di innova-zione attorno ai cosiddetti ldquoTiers LieuxSpazi di Lavoro Creativirdquo2) supportare la capacitagrave delle PMI di la-vorare in rete e di entrare in contatto con altri attori della ricerca e dellrsquoinnovazione a livello transfrontaliero3) accompagnare lo sviluppo delle meto-

dologie di economia circolare nel sistema economico transfrontaliero con un pro-getto pilota in alcune zone test4) sviluppare una programmazione futura transfrontaliera dellrsquoinnovazione applicata alle imprese Il Progetto prevede una se-rie di attivitagrave dinamiche che coinvolgano attivamente gli attori pubblici e privati dellrsquoinnovazione imprese centri di ricer-ca pubblica amministrazione poli di in-novazionehellipCamera di Commercio di Genova egrave il soggetto attuatore di Regione Liguria che si occupa del coordinamento operativo dellrsquointero Progetto Oltre al nostro Ente Camerale le Camere di Commercio delle cinque regioni (Camera di Commercio Ri-viere di Liguria Unioncamere Piemonte Camera Valdostana CCI Savoie CCIR Reacutegion SudPACA) sono parte attiva nel coinvolgere le imprese e definire i servi-zi piugrave idonei alle loro esigenze Dopo una prima fase di analisi delle problematiche puntuali riscontrate nella collaborazione a livello transfrontaliero in tema di inno-vazione i partner di progetto si impegne-ranno nella sperimentazione di servizi ad alto valore aggiunto in grado di innalzare la capacitagrave delle imprese di dialogare con i soggetti pubblici e privati per incremen-tare il livello di produzione di innovazione nello spazio transfrontalieroQuesti servizi puntano a1) rafforzare la conoscenza dei ldquoTiers LieuxSpazi di Lavoro Creativordquo e a svi-luppare sedi sia fisiche che virtuali di in-contro tra domanda ed offerta di ricercainnovazione a livello transfrontaliero si tratta di agevolare gli spazi in cui fare con-fluire le idee innovative dei diversi attori

per fare nascere nuove opportunitagrave di bu-siness e di progettazione pubblico-privata2) strutturare percorsi di accompagna-mento delle imprese della zona frontaliera a sapere gestire i processi di innovazione e a sapersi rapportare con attori diversi dellrsquoecosistema transfrontaliero dellrsquoinno-vazione che si vuole creare In questo am-bito sono previste sia azioni di formazione che eventi di networking transfrontaliero anche valorizzando i nodi della rete ldquoEn-terprise Europe Networkrdquo3) sensibilizzare le imprese ad adottare i principi dellrsquoeconomia circolare quale fattore competitivo e motore di sostenibi-litagrave In questo contesto per la prima vol-ta si realizzeragrave un ldquomarketplacerdquo virtuale transfrontaliero di flussi in entrata e in uscita dalle imprese di diverse filiere eco-nomiche Questi servizi verranno gestiti tramite una piattaforma digitale curata da Regione Liguria (capofila dellrsquointero PITEM CLIP) che consentiragrave una mag-giore facilitagrave di fruizione e di scambio di informazione tra i partecipanti Questi servizi verranno sperimentati nelle cinque regioni coinvolte e si procederagrave ad una va-lutazione delle performance registrate Da qui le Regioni coinvolte procederanno alla definizione di un Piano transfrontaliero a supporto dellrsquoinnovazione In questo Pia-no si vorrebbe introdurre la possibilitagrave di definire misure congiunte nei prossimi Programmi Operativi Regionali FESR aperte alle imprese dei territori transfron-taliero contribuendo allrsquoarmonizzazione degli interventi in favore dellrsquoinnovazione e alla creazione di un ecosistema tran-sfrontaliero

raffaellabruzzonegecamcomit

Page 5: mosaico EUROPA - Unioncamere Lombardia · mosaico Newsletter Numero 21 11 dicembre 2020 EUROPA (continua a pag. 2) za sociale, 2. scopi chiari, definiti nel tempo con risultati misurabili,

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La CE e la BCE hanno recentemente pub-blicato lrsquoultima tornata dellrsquoindagine sullrsquoac-cesso ai finanziamenti delle imprese (SAFE -Survey on the access of finance of enterpri-ses) condotta su un campione di circa 17000 imprese (91 sono PMI) per il periodo aprile - settembre 2020 Lrsquoanalisi fornisce risultati per dimensione dellrsquoimpresa settore paese etagrave dellrsquoimpresa autonomia finanziaria e struttura del capitale Passando in rassegna i risultati principali emerge che lrsquoaccesso ai finanziamenti egrave un ostacolo per il 10 dei rispondenti (14 per lrsquoIT seconda dietro la GR al 22) ma la principale preoccupazione egrave la difficoltagrave a trovare clienti (22 a livello UE e per lrsquoIT) Aumenta nellrsquoUE la percen-tuale delle PMI che ritiene che i cambia-menti nelle prospettive macroeconomiche abbiano influenzato negativamente lrsquoacces-so ai finanziamenti (40 dal 30) Il 35 delle PMI (in IT 49) ha chiesto un prestito bancario un aumento considerevole a livello europeo rispetto al 24 dellrsquoanno preceden-te Il 20 delle PMI dellrsquoUE non egrave riuscito a ottenere lrsquointero prestito bancario program-mato per il 2020 anche se solo il 6 delle richieste di prestito sono state respinte Tra le fonti di finanziamento le linee di credito rimangono le preferite (32) seguite da lea-sing (19) prestiti bancari (18) mentre le sovvenzioni passano dallrsquo8 al 24 Il finan-ziamento egrave utilizzato principalmente per le scorte e capitale circolante e meno per gli in-vestimenti fissi Inoltre una percentuale piugrave alta di PMI ha utilizzato i finanziamenti per rifinanziare o estinguere obbligazioni (17 dal 13) Contemporaneamente le PMI europee segnalano un miglioramento nella disponibilitagrave delle banche a fornire credito (4) pur di fronte ad un deterioramento del-le prospettive specifiche delle imprese e di posizioni patrimoniali piugrave deboli

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Pubblicati dal Dipartimento per le Poli-tiche della Coesione i dati di spesa rela-tivi alle progettualitagrave delle politiche di coesione in Italia dal 2007 ad oggi Ag-giornato al 31 agosto 2020 e relativo ai cicli di programmazione 2007-2013 e 2014-2020 il rilievo delle cifre riportato da Opencoesione mostra che sui 178 mi-liardi di euro disponibili per gli interventi egrave stato destinato meno del 50 ossia 89 miliardi Su un totale di 1617282 ndash circa 22 mila in piugrave rispetto al bimestre prece-dente ndash progetti monitorati risulta conclu-so il 25 liquidato il 5 in corso il 65 e non avviato il 6 Mentre uno sguardo piugrave approfondito rivela un deciso interesse per il settore dei trasporti (30) seguito da ricerca e innovazione (14) e ambien-te (12) che precedono occupazione e istruzione entrambi allrsquo8 Piugrave defilati inclusione sociale e cultura e turismo (6) e competitivitagrave delle imprese e agenda di-gitale (4) a chiudere valori piugrave bassi per rafforzamento della PA energia cittagrave e aree rurali infanzia e anziani In materia di natura degli investimenti netto il pre-dominio delle infrastrutture (54) con a seguire acquisto di beni e servizi (26) e incentivi alle imprese (22) mentre chiu-dono le fila contributi a persone e conferi-menti capitale (4) A livello territoriale infine il piugrave coinvolto nei finanziamenti si conferma il Mezzogiorno con Campa-nia Sicilia e Puglia ai primi posti

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Flavio BURLIZZICoordinamento Rapporti con EUROCHAMBRES digitalizzazione turismo internazionalizzazioneambienteflavioburlizziunioncamere-europaeu Chiara GAFFURIAiuti di Stato e-Government imprenditorialitagrave legalitagrave regolazione e vigilanza di mercatochiaragaffuriunioncamere-europaeu Stefano DESSIgraveMonitoraggio bandi Info-desk sistema camerale Eventi Comunicazione Sito web e Newsletterstefanodessiunioncamere-europaeu Diana MARCELLOCompetenze e occupazione Affari generalidianamarcellounioncamere-europaeu

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Il dialogo tra il sistema imprenditoriale ed il mondo della ricerca non egrave mai stato semplice Ancor di piugrave queste difficoltagrave si riscontrano tra sistemi ed attori di altre re-gioni e di Paesi diversiIl Progetto Circuito intende superare que-ste difficoltagrave lavorando ad una strategia transfrontaliera dellrsquoinnovazione condivi-sa tra Regioni e strutture di supporto alla ricerca e allrsquoimprenditoria delle regioni Liguria Piemonte Provenza-Alpi-Co-sta-Azzurra Rhone-Alpes e Valle drsquoAostaInserito nel Piano Integrato Tematico ldquoPI-TEM CLIPrdquo finanziato per 285 ml euro dal Programma di Cooperazione Territoriale INTERREG ALCOTRA ldquoCircuitordquo pun-ta a- ridurre gli ostacoli alla cooperazione

transfrontaliera da parte degli attori dellrsquoinnovazione pubblici e privati attra-verso la definizione di Linee guida per la sperimentazione di servizi innovativi e per la definizione del Piano Strategico Transfrontaliero a supporto dellrsquoinnova-zione nelle imprese

- ridurre il divario tra ricerca e imprese attraverso la sperimentazione di servizi innovativi che si pensa possano innal-zare la capacitagrave di produrre innovazione da parte delle imprese e degli altri attori pubblici e privati coinvolti Si lavora per

1) rafforzare i progetti collaborativi e lrsquoin-contro della domandaofferta di innova-zione attorno ai cosiddetti ldquoTiers LieuxSpazi di Lavoro Creativirdquo2) supportare la capacitagrave delle PMI di la-vorare in rete e di entrare in contatto con altri attori della ricerca e dellrsquoinnovazione a livello transfrontaliero3) accompagnare lo sviluppo delle meto-

dologie di economia circolare nel sistema economico transfrontaliero con un pro-getto pilota in alcune zone test4) sviluppare una programmazione futura transfrontaliera dellrsquoinnovazione applicata alle imprese Il Progetto prevede una se-rie di attivitagrave dinamiche che coinvolgano attivamente gli attori pubblici e privati dellrsquoinnovazione imprese centri di ricer-ca pubblica amministrazione poli di in-novazionehellipCamera di Commercio di Genova egrave il soggetto attuatore di Regione Liguria che si occupa del coordinamento operativo dellrsquointero Progetto Oltre al nostro Ente Camerale le Camere di Commercio delle cinque regioni (Camera di Commercio Ri-viere di Liguria Unioncamere Piemonte Camera Valdostana CCI Savoie CCIR Reacutegion SudPACA) sono parte attiva nel coinvolgere le imprese e definire i servi-zi piugrave idonei alle loro esigenze Dopo una prima fase di analisi delle problematiche puntuali riscontrate nella collaborazione a livello transfrontaliero in tema di inno-vazione i partner di progetto si impegne-ranno nella sperimentazione di servizi ad alto valore aggiunto in grado di innalzare la capacitagrave delle imprese di dialogare con i soggetti pubblici e privati per incremen-tare il livello di produzione di innovazione nello spazio transfrontalieroQuesti servizi puntano a1) rafforzare la conoscenza dei ldquoTiers LieuxSpazi di Lavoro Creativordquo e a svi-luppare sedi sia fisiche che virtuali di in-contro tra domanda ed offerta di ricercainnovazione a livello transfrontaliero si tratta di agevolare gli spazi in cui fare con-fluire le idee innovative dei diversi attori

per fare nascere nuove opportunitagrave di bu-siness e di progettazione pubblico-privata2) strutturare percorsi di accompagna-mento delle imprese della zona frontaliera a sapere gestire i processi di innovazione e a sapersi rapportare con attori diversi dellrsquoecosistema transfrontaliero dellrsquoinno-vazione che si vuole creare In questo am-bito sono previste sia azioni di formazione che eventi di networking transfrontaliero anche valorizzando i nodi della rete ldquoEn-terprise Europe Networkrdquo3) sensibilizzare le imprese ad adottare i principi dellrsquoeconomia circolare quale fattore competitivo e motore di sostenibi-litagrave In questo contesto per la prima vol-ta si realizzeragrave un ldquomarketplacerdquo virtuale transfrontaliero di flussi in entrata e in uscita dalle imprese di diverse filiere eco-nomiche Questi servizi verranno gestiti tramite una piattaforma digitale curata da Regione Liguria (capofila dellrsquointero PITEM CLIP) che consentiragrave una mag-giore facilitagrave di fruizione e di scambio di informazione tra i partecipanti Questi servizi verranno sperimentati nelle cinque regioni coinvolte e si procederagrave ad una va-lutazione delle performance registrate Da qui le Regioni coinvolte procederanno alla definizione di un Piano transfrontaliero a supporto dellrsquoinnovazione In questo Pia-no si vorrebbe introdurre la possibilitagrave di definire misure congiunte nei prossimi Programmi Operativi Regionali FESR aperte alle imprese dei territori transfron-taliero contribuendo allrsquoarmonizzazione degli interventi in favore dellrsquoinnovazione e alla creazione di un ecosistema tran-sfrontaliero

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Tel 0647041Direttore responsabile Willy Labor

Flavio BURLIZZICoordinamento Rapporti con EUROCHAMBRES digitalizzazione turismo internazionalizzazioneambienteflavioburlizziunioncamere-europaeu Chiara GAFFURIAiuti di Stato e-Government imprenditorialitagrave legalitagrave regolazione e vigilanza di mercatochiaragaffuriunioncamere-europaeu Stefano DESSIgraveMonitoraggio bandi Info-desk sistema camerale Eventi Comunicazione Sito web e Newsletterstefanodessiunioncamere-europaeu Diana MARCELLOCompetenze e occupazione Affari generalidianamarcellounioncamere-europaeu

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La cooperazione transfrontaliera a supporto dellrsquoinnovazione ndash PITEM CLIPCircuito

Il dialogo tra il sistema imprenditoriale ed il mondo della ricerca non egrave mai stato semplice Ancor di piugrave queste difficoltagrave si riscontrano tra sistemi ed attori di altre re-gioni e di Paesi diversiIl Progetto Circuito intende superare que-ste difficoltagrave lavorando ad una strategia transfrontaliera dellrsquoinnovazione condivi-sa tra Regioni e strutture di supporto alla ricerca e allrsquoimprenditoria delle regioni Liguria Piemonte Provenza-Alpi-Co-sta-Azzurra Rhone-Alpes e Valle drsquoAostaInserito nel Piano Integrato Tematico ldquoPI-TEM CLIPrdquo finanziato per 285 ml euro dal Programma di Cooperazione Territoriale INTERREG ALCOTRA ldquoCircuitordquo pun-ta a- ridurre gli ostacoli alla cooperazione

transfrontaliera da parte degli attori dellrsquoinnovazione pubblici e privati attra-verso la definizione di Linee guida per la sperimentazione di servizi innovativi e per la definizione del Piano Strategico Transfrontaliero a supporto dellrsquoinnova-zione nelle imprese

- ridurre il divario tra ricerca e imprese attraverso la sperimentazione di servizi innovativi che si pensa possano innal-zare la capacitagrave di produrre innovazione da parte delle imprese e degli altri attori pubblici e privati coinvolti Si lavora per

1) rafforzare i progetti collaborativi e lrsquoin-contro della domandaofferta di innova-zione attorno ai cosiddetti ldquoTiers LieuxSpazi di Lavoro Creativirdquo2) supportare la capacitagrave delle PMI di la-vorare in rete e di entrare in contatto con altri attori della ricerca e dellrsquoinnovazione a livello transfrontaliero3) accompagnare lo sviluppo delle meto-

dologie di economia circolare nel sistema economico transfrontaliero con un pro-getto pilota in alcune zone test4) sviluppare una programmazione futura transfrontaliera dellrsquoinnovazione applicata alle imprese Il Progetto prevede una se-rie di attivitagrave dinamiche che coinvolgano attivamente gli attori pubblici e privati dellrsquoinnovazione imprese centri di ricer-ca pubblica amministrazione poli di in-novazionehellipCamera di Commercio di Genova egrave il soggetto attuatore di Regione Liguria che si occupa del coordinamento operativo dellrsquointero Progetto Oltre al nostro Ente Camerale le Camere di Commercio delle cinque regioni (Camera di Commercio Ri-viere di Liguria Unioncamere Piemonte Camera Valdostana CCI Savoie CCIR Reacutegion SudPACA) sono parte attiva nel coinvolgere le imprese e definire i servi-zi piugrave idonei alle loro esigenze Dopo una prima fase di analisi delle problematiche puntuali riscontrate nella collaborazione a livello transfrontaliero in tema di inno-vazione i partner di progetto si impegne-ranno nella sperimentazione di servizi ad alto valore aggiunto in grado di innalzare la capacitagrave delle imprese di dialogare con i soggetti pubblici e privati per incremen-tare il livello di produzione di innovazione nello spazio transfrontalieroQuesti servizi puntano a1) rafforzare la conoscenza dei ldquoTiers LieuxSpazi di Lavoro Creativordquo e a svi-luppare sedi sia fisiche che virtuali di in-contro tra domanda ed offerta di ricercainnovazione a livello transfrontaliero si tratta di agevolare gli spazi in cui fare con-fluire le idee innovative dei diversi attori

per fare nascere nuove opportunitagrave di bu-siness e di progettazione pubblico-privata2) strutturare percorsi di accompagna-mento delle imprese della zona frontaliera a sapere gestire i processi di innovazione e a sapersi rapportare con attori diversi dellrsquoecosistema transfrontaliero dellrsquoinno-vazione che si vuole creare In questo am-bito sono previste sia azioni di formazione che eventi di networking transfrontaliero anche valorizzando i nodi della rete ldquoEn-terprise Europe Networkrdquo3) sensibilizzare le imprese ad adottare i principi dellrsquoeconomia circolare quale fattore competitivo e motore di sostenibi-litagrave In questo contesto per la prima vol-ta si realizzeragrave un ldquomarketplacerdquo virtuale transfrontaliero di flussi in entrata e in uscita dalle imprese di diverse filiere eco-nomiche Questi servizi verranno gestiti tramite una piattaforma digitale curata da Regione Liguria (capofila dellrsquointero PITEM CLIP) che consentiragrave una mag-giore facilitagrave di fruizione e di scambio di informazione tra i partecipanti Questi servizi verranno sperimentati nelle cinque regioni coinvolte e si procederagrave ad una va-lutazione delle performance registrate Da qui le Regioni coinvolte procederanno alla definizione di un Piano transfrontaliero a supporto dellrsquoinnovazione In questo Pia-no si vorrebbe introdurre la possibilitagrave di definire misure congiunte nei prossimi Programmi Operativi Regionali FESR aperte alle imprese dei territori transfron-taliero contribuendo allrsquoarmonizzazione degli interventi in favore dellrsquoinnovazione e alla creazione di un ecosistema tran-sfrontaliero

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