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CULTURAL’epistolario «europeo»di Candotti in volume

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«Morricone, Bach moderno»

a musica da film? È l’erede di quella operistica e perfortuna oggi è sempre più presente nei concerti. Adirlo è Mauro Maur, triestino, già prima Tromba al-l’opera di Roma, ma attivissimo anche nella musica dafilm, amico di Morricone, Fellini e di Giulietta Masina.E proprio con un programma dedicato alla musica dafilm, Maur si esibirà giovedì 22 ottobre al Teatro Mo-dena di Palmanova, con la Mitteleuropa orchestra.L

Amici della musica con LeisterSarà ancora la Mitteleuropa Orchestra, questa volta assiemeal celebre clarinettista dei Berliner Symphoniker, Karl Leister,solista di grande levatura, ad aprire, martedì 27 ottobre alPalamostre di Udine (ore 20.30), la 94ª stagione degli Amicidella musica «Grande musica con grandi interpreti» , firmatadalla presidente dell’Associazione, Luisa Sello. Il programma,tutto mozartiano (spicca il celeberrimo Concerto per clari-netto e orchestra Kv 622), vedrà sul podio il direttore italo-tedesco Fausto Fungaroli. Riconosciuta dal Ministero deiBeni culturali come una tra le meritevoli realtà itaiane e so-stenuta da Regione, Comune e Provincia di Udine, Fonda-zione Crup, la stagione proseguirà con solisti internazionalitra i quali quali Michel Bourdoncle (3 febbraio), Ewald Danele Marian Lapshanski (11 aprile), il Trio Pro Arte et musica(18 gennaio), Piero Rattalino e la pianista Ilia Kim (30 no-vembre), Bruno Canino & friends (22 febbraio), il QuartettoPrazak (17 novembre), Philippe Entremont (16 marzo).

BILLY ELLIOTIl musicalapre la stagionedi prosadel Giovannida Udine

22|29O T T O B R E

Il programma, intitolato «Bagliori», siaprirà con la Sinfonietta di Francis Pou-lenc e proseguirà con brani di EnnioMorricone (dai film da «Bugsy», «Chimai», «Nuovo Cinema Paradiso», «Mis-sion», «Il buono, il brutto e il cattivo»),Nino Rota («Amarcord», «La strada»),Piero Piccioni («Amore mio aiutami»,«La marcia di Esculapio»). Accanto allatromba e all’orchestra, i brani vedrannoanche la presenza del pianoforte, affida-to all’italo canadese Francoise de Clos-sy, pianista tra le più affermate del suopaese, lanciata da bambina niente me-no che da Oscar Peterson. Sul podio ildirettore musicale della MitteleuropaOrchestra, Giovanni Pacor.

Diplomato al Tartini di Trieste, perfe-zionatosi a Parigi con Pierre Thibaud,Maur è stato prima tromba all’Orchestranazionale di Tolosa e dal 1985 al 2010all’Orchestra del Teatro dell’Opera diRoma, posto che ha lasciato quando hainiziato a insegnare alla Yoa Orchestra ofthe Americas.

Cos’è la Yoa Orchestra of the Ameri-cas?

«È un’orchestra sinfonica, il cui diret-tore artistico è Placido Domingo. Sele-zioniamo tramite facebook e Youtube imigliori talenti, dai 18 ai 30 anni, chevengono dalle Americhe, che postanoaudizioni di 10 minuti. Gli insegnantiprovengono da tutto il mondo. Io rap-presento l’Italia, ma c’è il primo violinodei Berliner, musicisti del Metropolitan,di Londra».

Il suo nome è legato alla musica dafilm di Ennio Morricone. Quali sonostati i vostri rapporti?

«Quando sono arrivato a Roma nel1985, esisteva l’Unione musicisti, l’or-chestra che eseguiva e registrava a Ro-ma tutte le musiche da film. Morricone

mi chiamò per una sostituzione, glipiacque il mio suono e nacque un belrapporto. Da allora per una decina d’an-ni ho fatto tutti i suoi film. Mi ha anchededicato un concerto per tromba».

Qual è il segreto delle melodie diMorricone?

«La purezza della musica, del calcolo.Senza temere di abusare del paragone,io lo vedo come un moderno Bach. Usale note per arrivare dove vuole, conmaestria eccelsa».

Quali sono i brani di Morricone cheha eseguito per il cinema e che preferi-sce?

«La sigla del kolossal tv “La Bibbia”,dove c’è il mio assolo. Morricone è di-plomato in tromba e anche per questosa come usarla quando compone».

A Palmanova eseguirete anche la ce-lebre melodia di «Mission»

«Sì. In realtà, nella partitura del film iltema è affidato all’oboe, ma Morriconeha trascritto per me una versione pertromba».

Qual è stato invece il rapporto conFellini?

«Conobbi Fellini e la Masina in occa-sione dell’esecuzione a Roma del ballet-to “La strada”. Al termine Giulietta salìsul palco per gli applausi, e fui chiamatoanche io, per eseguire il bis del celebreassolo. Da allora è nata un’amicizia. Fel-lini, per la verità, lo avevo già conosciu-to poiché avevo suonato nei suoi ultimitre film. E alla morte di Federico, Giu-lietta mi chiese di suonare, “ma non LaStrada – mi disse –. Quella lo suoneraiper me”. E così per Federico ho suonatol’Improvviso dell’Angelo di Nino Rota. Equando è morta lei ho mantenuto lapromessa e ho suonato “La strada”».

La musica da film è un po’ snobbatadai puristi. Lei come la considera?

«In realtà è snobbata sempre meno e,per quanto mi riguarda, ha una richiestaenorme nei concerti. Di certo non è maistata snobbata in America. La considerouna conseguenza dell’opera, per cui,avendo suonato per anni l’opera mi èsembrato quasi naturale arrivare al cine-ma. Naturalmente non tutti, ma tantifilm sono dei capolavori, come del restoaccade anche nella lirica».

Nel programma di Palmanova ci so-no anche due film musicati da PieroPiccioni, con Alberto Sordi: «Amoremio aiutami» e «La marcia di Escula-pio».

«Sì Piccioni era il compositore di Sor-di, tra l’altro è l’unico pianista italianoad aver suonato con Charlie Parker. L’hoconosciuto bene, un’estate in cui ci tro-vammo per preparare un concerto inonore proprio di Sordi, il quale nel frat-tempo morì, per cui la serata si trasfor-mò in un concerto alla memoria».

A Palmanova suonerà con la Mitte-leuropa Orchestra diretta da GiovanniPacor.

«Con Pacor siamo amici da quandostudiavamo insieme al Tartini, per que-sto mi ha chiamato. È un ottimo mae-stro, ricordo che, quando lui dirigeva aBudapest, abbiamo registrato tutti iconcerti di Torelli in soli tre giorni.Quanto all’orchestra, è una compaginedi musicisti straordinaria. Sono felicissi-mo, tornando in regione, di trovare ungruppo di tale virtuosità e disciplina».

Suonerà ancora in regione?«Farò un concerto di beneficenza il 23

dicembre al Pasolini di Cervignano. Saràun omaggio a Nini Rosso, artista pur-troppo dimenticato, che ho conosciutomolto bene. Sarà un omaggio alla gran-de musica leggera italiana».

STEFANO DAMIANI