Modulo: La Chirurgia del Pene,
dall’indicazione alla soddisfazione
Capitolo: Urgenze andrologiche:Torsione del testicolo
Priapismo e problemi chirurgicicorrelati
Materiale Didattico Certifcazione Andrologica 1
Torsione del testicolo - Indice
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Definizione e Incidenza
Eziologia e Fattori di Rischio
Fisiopatologia
Diagnosi:- Sintomatologia- Esame Obiettivo- Ecografia e Doppler
Diagnosi Differenziale
Gestione Chirurgica
Definizione e Incidenza
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Rotazione sul proprio asse del testicolo (intra/extravaginale)
1/4000 maschi <25 anni
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• Fattori di Rischio:
- Lassità gubernaculum testis/ mesorchio Lungo - Funicolo con lunga porzione intrascrotale- Traumi (4-8%)- Anomalie di posizionamento «basali»: testicolo in posizioneorizzontale- Storia di criptorchidismo e di retrazioni testicolari
Nel periodo neonatale: immaturità dei sistemi di fissazione
Eziologia e Fattori di Rischio
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• Iniziale ostruzione venosa
• Successivamente compromissione del flusso arterioso
• Il danno testicolare dipende dalla durata della torsione e dalgrado di torsione (possibili torsioni da 180° fino a 720°)
• Dopo 4h compare il danno parenchimale → necessaria diagnosiprecoce per evitare compromissione della funzione testicolare (ildanno colpisce prima la componente spermatocitaria e poi quellaormonale che risulta più resistente all'ischemia)
Fisiopatologia
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Dolore testicolare +/- dolore ipogastrico +/- reazione vagale(nausea)
Più frequente in giovane età (<20anni)
Esordio solitamente improvviso (soprattutto di notte)
Possibili precedenti episodi di subtorsione
Diagnosi – Sintomatologia
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Nei quadri tipici testicolo retratto, più in alto del controlaterale,lateralizzato
Testicolo di volume aumentato per congestione venosa
Viva dolorabilità alla palpazione
Assenza del riflesso cremasterico dal lato della torsione
Al sollevamento del testicolo peggioramento del dolore perriduzione del flusso arterioso secondario ad angolazione dei vasiarteriosi (Segno di Prehn)
Diagnosi – Esame Obiettivo
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Ecografia + Ecocolor Doppler: sensibilità 88% e specificità 90%
ATTENZIONE ai Falsi Negativi: torsione precoce od intermittente(compromissione solo venosa). Il reperto ECD deve sempre essere valutato insieme alla clinica
Assenza di flusso vascolare
Reperto morfologico: funicolo disomogeneo e di spessoreaumentato, gonade globosa, iperecogena
Diagnosi – Ecografia + Eco Color Doppler
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Trauma (anamnesi; durata del dolore generalmente minore)
Orchi-epididimite (febbre, disturbi minzionali, segni di flogosidelle vie urinarie, cute scrotale edematosa e arrossata, ilsollevamento del testicolo comporta riduzione del dolore)
Ernia incarcerata/intasata
Varicocele/Idrocele
Torsione appendici testicolari (nodulo duro di 2-3mm al polosuperiore del testicolo – Blue Note, epididimo rimane posizionatoposteriormente)
Diagnosi Differenziale
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In caso di dubbio diagnostico → Esplorativa Testicolare
Intervenire entro 4-6 ore dalla torsione prima che il dannoischemico diventi irreversibile
Se il testicolo dopo la detorsione riprende una buonavascolarizzazione si prosegue con il suo fissaggio
Se il testicolo risulta visibilmente necrotico è necessarioasportarlo
Poiché i fattori di rischio anatomici sono in genere bilaterali siraccomanda la fissazione contestuale dell'altro testicolo
Gestione Chirurgica
Priapismo - Indice
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• Definizione
• Priapismo ischemico (basso flusso)
• Chirurgia degli shunt penieni
• Protesi peniena
• Priapismo arterioso (alto flusso)
Definizione
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• Il priapismo consiste in un’erezione non desiderata epertanto svincolata dal desiderio sessuale, abitualmentedolorosa, di durata assai superiore al normale e nonremittente con il raggiungimento dell’orgasmo e dellaeiaculazione
• Vengono descritte due forme di priapismo: ISCHEMICO oa basso flusso ed ARTERIOSO o ad alto flusso (molto piùraro)
Priapismo Ischemico (basso flusso)
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• > 95% dei casi di priapismo
• Ridotto o assente flusso arterioso a livello delle arteriecavernose. Erezione completa, dolorosa
• Se > 4 ore condizione assimilabile ad una sindromecompartimentale con danno ischemico tempo dipendentea carico del tessuto cavernoso
• Richiede trattamento medico urgente, al fine di evitarel’insorgenza di fibrosi cavernosa e conseguente DE
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Diagnosi:
•Quadro clinico: corpi cavernosi turgidi, glande flaccido. Ilpaziente riferisce erezione dolorosa
•Emogasanalisi (eseguita su sangue prelevato dai corpicavernosi): ipossiemia, grave acidosi metabolica
•Ecocolordoppler penieno: importante riduzione o assenza diflusso a livello delle arterie cavernose
Priapismo Ischemico (basso flusso)
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Trattamento:
•Il trattamento del priapismo ischemico è una emergenzaandrologica!
•Approccio «stepwise», partendo da trattamenti conservativie passando di volta in volta allo step successivo in caso difallimento
•Obiettivo: ristabilire il flusso arterioso a livello dei corpicavernosi, ottenendo la detumescenza peniena, lacessazione del dolore e prevenendo così il danno fibrotico ela DE post - ischemica
Priapismo Ischemico (basso flusso)
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Priapismo Ischemico (basso flusso)
Misure conservative iniziali•Anestesia Locale (blocco penieno)•Puntura transglandulare dei corpi cavernosi•Aspirazione dei corpi cavernosi sino a detumescenza/recupero disangue rosso vivo
Irrigazione dei corpi cavernosi•Lavaggio dei corpi cavernosi con Fisiologica 0,9%
Terapia Intracavernosa•Iniezione intracavernosa di agonisti adrenergici•Prima Linea: Fenilefrina (200microgrammi ogni 3-5min sino adetumescenza, dosa massima 1mg in 1h)
Terapia Chirurgica•Shunt Chirurgico•Se priapismo >36h valutare inserzione di protesi peniena
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• Il confezionamento di uno shunt penieno si rendenecessario nel momento in cui tutti i trattamenticonservativi messi in atto precedentemente sono andatiincontro a fallimento
• L’obiettivo di uno shunt penieno è la creazione di una «viad’uscita» per il sangue ischemico contenuto nei corpicavernosi, attraverso il glande, il corpo spongioso o unvaso venoso, permettendo così l’arrivo di nuovo sanguearterioso ossigenato
• Gli shunt penieni si dividono in distali (da tentare semprein prima battuta) e prossimali
Chirurgia degli Shunt Penieni
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Winter’s procedure: creazione di uno shunt tra glande edapici cavernosi mediante ago Trucut
Chirurgia degli Shunt Penieni
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Ebbehoj’s technique: creazione di multiple fenestrature alivello della albuginea degli apici cavernosi mediante l’utilizzodi un bisturi n°11 passato più volte per via transglandulare
Chirurgia degli Shunt Penieni
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T-shunt: creato mediante l’introduzione di un bisturi n° 10verticalmente nell’apice cavernoso per via transglandulare esua successiva rotazione di 90°. A seguire, il tramite vieneconsolidato mediante dilatazione con dilatatore 8 F.
Chirurgia degli Shunt Penieni
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A l G h o r a b ’ s t e c h n i q u e :consiste nell’exeresi bilaterale diun cono di albuginea a livellodell’apice cavernoso, tramite unaccesso chirurgico a cielo apertotransglandulare,successivamente suturato.
Chirurgia degli Shunt Penieni
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Grayhack’s procedure: creazione di uno shunt veno –cavernoso mediante l’anastomosi termino – laterale tracorpo cavernoso e vena safena opportunamentemobilizzata.
Chirurgia degli Shunt Penieni
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• Il posizionamento precoce di una protesi peniena è statoproposto in casi selezionati, al fine di evitare la fibrosicavernosa e l’eventuale deformità peniena conseguenti adun episodio grave di priapismo ischemico
• È possibile ipotizzare il posizionamento in «urgenza» diuna protesi malleabile o soft come soluzione temporaneaper evitare la retrazione/deformazione del pene, in attesadi un eventuale posizionamento di protesi gonfiabile
Impianto di Protesi Peniena
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Principali indicazioni al posizionamento precoce di protesipeniena:
•Priapismo ischemico perdurante da più di 36 ore
•Fallimento dell’irrigazione dei corpi cavernosi e dellasomministrazione di simpaticomimetici
•Fallimento delle tecniche di shunting
•Riscontro radiologico (RM) o bioptico di necrosi del tessutocavernoso
Impianto di Protesi Peniena
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Priapismo Arterioso (alto flusso)
• Consiste in un’erezione parziale, persistente, nondolorosa, aumentata dall’eccitazione sessuale
• < 5% dei casi di priapismo
• Abitualmente conseguente ad un trauma penieno operineale
• Provocato dalla creazione di una fistola ad alta portata traarteria cavernosa e tessuto lacunare cavernoso
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Diagnosi:
•Quadro clinico: corpi cavernosi parzialmente turgidi,erezione non dolorosa, aumentata dall’eccitazione sessuale
•Emogasanalisi (eseguita su sangue prelevato dai corpicavernosi): assenza di acidosi, presenza di sangue benossigenato
•Ecocolordoppler penieno: velocità di flusso normale oelevata a livello delle arterie cavernose. Presenza di flussoturbolento a livello del sito della fistola
Priapismo Arterioso (alto flusso)
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Trattamento:
•Il trattamento del priapismo arterioso NON costituisceun’emergenza andrologica
•Trattamenti conservativi: hanno l’obiettivo di favorire lachiusura spontanea della fistola.
•Compressione locale, applicazione di ghiaccio
•Farmacoterapia con inibitori androgenici, volti allasoppressione delle erezioni spontanee o indotte dal sonno
Priapismo Arterioso (alto flusso)
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Trattamenti chirurgici:
•Embolizzazione selettiva, previa esecuzione di arteriografiaselettiva della arteria pudenda
•Legatura chirurgica della fistola, da riservarsi in casi super –selezionati a causa dell’alto rischio di complicanze
Priapismo Arterioso (alto flusso)
Materiale Didattico Certifcazione Andrologica
Materiale didattico a cura della Commissione Certificazione Andrologica
SIAAREA MEDICA. Giorgio Piubello. Paolo Turchi
AREA CHIRURGICA. Carlo Ceruti. Danilo Di Trapani
Collaboratori:. Luca Boeri . Chiara Sabbadin . Mirko Preto . Mattia Barbot
.
Supervisor:
.Vincenzo Gentile
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