Download - Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

Transcript
Page 1: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 1/36

 

Sintesi e studi su testi di Massimo Scaligero

Manuale pratico della meditazione

Di Tiziano Bellucci

 

(Studio privato di Bellucci Tiziano)

PREFAZIONE Il male umano di questo tempo è il Dogmatismo della Dialetticae della Scienza: l’idolatria risorge nella forma scientifico-tecnologica. La disumanizzazione della cultura.

La attuale situazione ottusa del pensiero è tuttavia inavvertita,grazie al perfetto meccanismo della Dialettica che lo muove egli dà l’illusione di muoversi da sé.

 Tale situazione, oggi base di una collettiva alterazione mentale,affiora come nevrosi generale umana; il solo rimedio è larestituzione dell’elemento dinamico del pensiero: una modernavia alla meditazione.

  Tale manuale scaturisce dall’esperienza della Scienza dello

Spirito occidentale, includente in sé la sostanza ultima ditecniche orientali.

Le discipline e tradizioni antiche, ignorano il rapporto fra l’Io e ilpensiero e tra il pensiero e l’organo cerebrale: non intuisconol’indispensabile necessità di una previa liberazione del pensare.

Le tecniche proposte sono di immediatezza logica di pensiero,la Logica del Logos.

Non è la civiltà a condizionare l’uomo; il condizionamento non èfuori di lui, ma dentro di lui, nel suo pensiero, il quale manca

1

Page 2: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 2/36

 

della dimensione interiore del comprendersi.

 

STRUTTURA OCCULTA DELL’UOMO

L’uomo è la sintesi dei regni della natura; il Principio originantetali regni, s’incarna parzialmente nell’uomo come Io.

1- corpo fisico: regno minerale;

2- corpo eterico: la forza strutturante il regno vegetale;

3- corpo senziente o astrale: dona una relazione sensuale esensoria con la vita fisica, in modo non dissimile da ciò cheavviene nell’ animale.

(Si può denominare corpo astrale inferiore, ossia la naturaimpura, passionale, emotiva e istintiva, l’insieme di corposenziente e anima senziente che si legano alla corporeità ;corpo astrale superiore, l’unione di anima razionale ecosciente che si legano all’Io, quale essenza capace di coglierela Purezza spirituale delle manifestazioni sensibili.)

Il Principio della coscienza individuale, Atma o Io, impronta la

correlazione dei tre sistemi precedenti, diversificando il regnoumano dagli altri regni.

L’io di cui l’uomo normalmente parla è bensì Atma, ma questoaffiora e balugina appena nella sua organizzazione astrale-eterico-fisica: essa è solo parzialmente dominata dall’elementomentale-spirituale.

Il corpo fisico vive nello spazio, l’eterico nel tempo, l’astralenella luce a-temporale e a-spaziale, l’Io è essenza della Luce.

L’uomo, più che un regno, è una Gerarchia.

L’uomo in virtù del suo Io, può volitivamente controllare istinti epassioni, cosa che gli animali non possono fare.

Lo Spirito si manifesta nel minerale come fissità, nel vegetalecome forma e nell’animale come anima: nell’uomo sorge comepensiero.

Scopo dell’uomo, è di realizzare l’identità di se stesso tramite

l’arto del pensiero, nel quale lo Spirito rinuncia parzialmente adesprimersi coercitivamente come invece fa negli altri tre regni.

2

Page 3: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 3/36

 

L’Io deve giungere a dominare i principi inferiori.

Per ora, solo nel pensiero riluce debolmente la Luce dell’Io.

Il corpo astrale normalmente lega l’uomo in basso alla naturafisica così come lega l’animale, mentre dall’alto viene permeatotramite la ragione, dalla luce dell’Io.

La natura del corpo astrale appare dunque duplice: animale espirituale.

Nell’uomo medio, tali nature non sono separate, ma bensìmescolate; tale mescolanza genera la contraddizionecontinua della vita dell’anima.

Il corpo astrale prevale sull’organizzazione inferiore vincolandoprofondamente il corpo fisico a causa della coercizione dellefunzioni di Natura; ciò si presenta come Brama di vita o legge disopravvivenza.

È tale brama a generare la vita inferiore dell’Io, che si palesacome egoismo, natura dell’Ego: che è separazione, avversione eopposizione.

È il corpo astrale a infondere gli impulsi di simpatia e antipatia,

del piacere e del dolore, dell’attrazione e repulsione.

L’Io deve giungere ad operare una distinzione fra la mescolanzaspirituale-animale insita nel corpo astrale.

Vi è caos nell’anima: le funzioni e gli impulsi di sopravvivenza del corpo fisico conferitegli dal corpoastrale, coinvolgono l’anima, condizionando l’Iomediante il pensare, sentire e volere.

L’uomo è portato a riconoscere vero e giusto solo ciò che siaccorda con i suoi istinti: crede di scegliere liberamente, mentrein realtà vi è inconsciamente obbligato.

È necessario, per liberarsi da ciò, utilizzare la disciplina dellaconcentrazione. Essa ristabilisce, se pur per brevi momenti, lagiusta correlazione spirito-anima-corpo, che usualmente èpropriamente

invertita o alterata. Deve essere lo Spirito a dominare e adoperare con il corpo, non il corpo a soddisfare i suoi bisogni

tramite lo Spirito.Il concentrarsi su un oggetto privo di significato, evocato nella

3

Page 4: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 4/36

 

mente in immagine, dà modo all’Io di operare mediante ilpensiero sulle forze del corpo astrale e mediante queste suicorpi eterico-fisico. Tale esercizio è il meno fascinoso, il 

  più faticoso, e il meno accetto dalla natura istintiva

umana.

LA LIBERTÀ

La libertà è in realtà un evento del pensiero.

Colui che toglie la libertà ad altri ha difatti il potere di darecorpo al proprio pensiero non libero.

Il pensiero dialettico è luce dell’Io riflessa dall’anima senziente-razionale: l’Ego.

Il pensiero deve sperimentare il suo essere libero.

Il pensiero normalmente si dà come Mediatore attraverso ilquale si può conseguire la conoscenza del sensibile, ma mai dàla conoscenza di se stesso.

Esso si può percepire solo se concentrandosi ci si isola

temporaneamente dagli istinti, dai sentimenti e dalla propria espressione individuale.

Il cervello rende indipendente il pensiero dall’antica autoritàspirituale, affinché l’uomo giunga con volontà propria arealizzare e ritrovare nel suo intimo, tale autorità trascendente.

È la dipendenza cerebrale che ha reso possibile la conoscenzadel mondo fisico, tanto da isolare l’uomo in un mondoapparentemente privo di trascendente. Ciò ha causato un realestato di alienazione, ma necessario ai fini evolutivi.

La libertà si realizza qualora si pratichi uno svincolamentodall’organo cerebrale, il quale vincola l’anima per conseguire laconoscenza del sensibile.

Dalla non libertà del pensiero dipende l’alterata funzione delsentire e del volere: il caos dell’anima.

Dalla liberazione del pensiero dipende la liberazionedell’uomo; mediante la concentrazione il pensiero si libera

dall’elemento sensibile dialettico, in quanto muove la proprialogica pura: diviene veicolo dell’Io nell’umano.

4

Page 5: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 5/36

 

L’azione diretta del pensiero liberato sul corpo eterico, èsoltanto stimolatrice; l’azione trasformatrice può essere operatasolo dalle Potenze cosmiche trascendenti evocate in tal rito delpensiero liberato: tale pratica di pensiero puro è un atto dell’Io

che fa appello a tali Potenze, anche se non ne supponel’esistenza.

 

LA MEMORIA ANIMALE e LA MEMORIA SPIRITUALE

La natura inferiore possiede l’uomo attraverso la memoriaanimale e istintiva del corpo eterico, la quale è comenell’animale, associativa; l’associare, il confrontare i propriricordi rispetto all’ente percepito al presente, funziona comeautomatismo, un meccanicismo proprio della natura animale,conseguendo l’assenso impotente dell’Io. Essa domina l’uomofacendo suo il pensiero.

La memoria reale, o spirituale, contiene il ricordo dell’interastoria dell’Io sino a quella delle sue precedenti incarnazioni.

La libertà, quale restituzione della natura originaria delpensiero, è la liberazione della memoria superiore o spirituale,dalla memoria inferiore o animale.

La memoria animale usa le forze della memoria superiore,mediante la dipendenza del pensiero dalla cerebralità.

Ciò che è animale nell’uomo si fa valere attraverso lacerebralità. L’ascesi solare inverte tale processo: realizzal’indipendenza del pensiero dalla cerebralità.

La memoria non è legata alla cerebralità; le sue forze, di naturasoprasensibile, vengono usate come corrente istintiva.

Ogni droga, alcool o anche errate meditazioni yoga, propizianoun potere di concentrazione automatico avverso all’Io,causando guasti nell’anima e nel corpo.

La guarigione di psicosi generate da tali cause è possibiletramite la retta concentrazione.

Liberazione vera non è lo scatenamento di se stessi, bensìl’incatenamento di se stessi.

Costringere se stessi secondo una ferrea e programmaticadisciplina, dopo averla liberamente scelta, restituisce la luce

5

Page 6: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 6/36

 

originaria al corpo eterico.

Il pensiero in sé è libero, ma il corpo eterico essendo legato allanatura animale, non gli obbedisce:per tal causa il pensiero

normalmente è privo di vita.

Più il corpo eterico viene costretto tramite una disciplinarigorosa a sottrarsi dalla sua consonanza con la brama insitanelle funzioni automatiche della natura animale, più essodiviene arto dello Spirito, strumento di liberazione.

Più la natura animale viene a obbedire e a rispondere ad unritmo che la domina, tanto più ritorna potente il Principiosuperiore dell’Io.

L’arte di tale dominio non consta in una costrizione abnegativa,ma di un agire sulla corrente della volontà, ponendole compiti acui il corpo eterico per abituale e insita consonanza con lanatura animale, tende a sfuggire.

 

POTERE FORMATIVO DEL CONCETTO

Il discepolo deve utilizzare il concetto o idea di un ente, quale

veicolo per assurgere alla conoscenza del potere del pensiero;ogni concetto è una sintesi di una molteplicità, rispondente adun Ente archetipo soprasensibile.

Nessuno, usualmente, crede per esempio, che nel concetto di“fraternità”  esista una forza univoca extrasensibileconcretamente operante dal trascendente nel fisico.

La forza che fa affiorare nella mente il concetto quando lo sievoca è la stessa che opera nella formazione originaria delconcetto.

Si può evocare un concetto, perché in sostanza lo si possiedegià, anche se inconsciamente.

Coscientemente si hanno soltanto le varie rappresentazioni diun ente; si finisce con l’averne il concetto, che in realtà è unapotenza di sintesi.

Adoperando il concetto “cavallo” non si ha la percezionedell’ente archetipo che vive in ogni singolo cavallo; la

meditazione mira a conquistare coscientemente la dinamica delprocesso archetipico.

6

Page 7: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 7/36

 

La concentrazione su un oggetto evocato, in sostanza tende avoler percepire il suo concetto.

Tale concetto, che è un potere intessuto di Volontà, esige, per

lasciarsi percepire, l’insistenza della volontà nel pensierodel ricercatore.Esso deve venire talmente voluto che ladeterminazione del pensiero e il suo contenuto volitivo finisconocon il coincidere.

Il volere voluto con tale forza e intensità, diviene unacorrente di vita che ricongiunge la coscienza con lascaturigine della sua forza.

LA CONCENTRAZIONE

Essa è l’esercizio chiave della disciplina: il veicolodell’illuminazione e della liberazione.

Consiste nel raccogliere il flusso del pensiero in un unico punto,così da conseguire una sintesi dinamica. Esso ripristinal’equilibrio tra Spirito Anima e Corpo, quindi la salute corporea.

Il pensiero, originariamente è un potere di sintesi, ma a tale

livello non conosce il suo contenuto, perché non è cosciente disè; lo diviene volgendosi al sensibile: assumendo come propriocontenuto quale eco o immagine riflessa il cozzare con il mondosensibile.

L’esercizio della concentrazione consiste nellaevocazione di un oggetto prodottodall’uomo, preferibilmente esauribile in una serie minimadi rappresentazioni, mediante cui sia possibileesprimere il massimo della forza pensiero: perciòl’oggetto più semplice.

Malgrado la sua elementarità, esso è sempre difficile darealizzare, perché non connaturato con l’istintiva naturadel corpo eterico, la quale è mediata e influenzata dalcervello fisico. 

Si consiglia di scegliere un oggetto semplice, matassativamente prodotto dall’uomo, non dalle forze dellanatura; l’idea dell’oggetto costruito dall’uomo non ènell’oggetto, ma nella mente dell’uomo, mentre l’idea

appartenente ad un ente della natura (cristallo, pianta,animale) è immanentemente dentro a questo: qui l’Idea è

7

Page 8: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 8/36

 

presente come potenza della sua forma.

Solo in una fase inoltrata dell’ascesi il discepolo potràsperimentare quale “spirito” abiti l’oggetto inanimato costruito

dall’uomo.

Nel cristallo, nella pianta e nell’animale, il discepolo si trovainnanzi ad un oggetto incarnante un pensiero che non é il suopensiero, del quale ignora il principio e la sua causa vera.

La contemplazione degli enti della natura vivente in cuiopera il pensiero universale, non fanno parte della disciplinadella concentrazione, ma di un’altro tipo di esercizio che esigela percezione diretta dell’oggetto: tale esercitarsi non deveessere né l’atto iniziale del discepolo, né la chiave della sualiberazione.

Una volta scelto, l’oggetto va semplicemente evocato, nondirettamente percepito, visualizzandolo all’interno dellospazio interiore, nella coscienza; percepirlo con i sensidurante l’esercizio sarebbe un errore,in quantol’obiettivo è di sperimentare il pensiero libero dasupporti sensibili.

L’obiettivo è, passando di rappresentazione in rappresentazione

con un senso logico susseguente e concatenato, di ricavare daun oggetto tutto il pensiero che l’ha pensato, sino a poter poieliminarne il suo supporto sensibile per averne una sintesi-idea: un quid, che contenga il tutto.

Si evochi un oggetto, (spillo, matita, bottone, stuzzicadente)ripercorrendo lo svolgimento dialettico-analitico: si facciabrevemente una piccola storia, descrivendola con precisione,individuandone la sua funzione.

Si cerchi di formulare il minimo indispensabile dirappresentazioni, dando luogo così al termine, adun’immagine di sintesi o concetto globale, cercando poi ditrattenerla interamente in tutte le sue fasi, dinanzi allacoscienza obiettivamente, come se essa fosse l’immagineiniziale dell’oggetto.

Ciò non deve essere un rievocare l’oggetto iniziale ma uncontemplare in un unico quadro l’insieme delle rappresentazionicreate, quale sintesi totale, però riassunte in un’unicaimmagine.

Ad esempio per la concentrazione su uno spillo:

8

Page 9: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 9/36

 

• analisi fisica dello spillo(peso, misura, dimensioni).• utilizzo pratico dello spillo.• come e chi ha inventato lo spillo?• come si costruisce uno spillo?• estrazione da parte dell’uomo della pietra minerale.• fusione con il fuoco.• confezionamento meccanico.

Si sono ottenute 4 fasi o rappresentazioni chiave;  pietra-uomo-fuoco-macchina.

Si può a tal punto sommare una sull’altra le 4 immagini,facendole trapassare l’una nell’altra, così da formare unsovrapponimento delle 4 forme.

Non importa se l’immagine che si genera nella coscienza potràapparire grottesca o irreale; la chiave sta nel realizzare un“qualcosa” che sia l’insieme di tutto quel pensiero che hagenerato la creazione dell’ente spillo.)

Si può anche eleggere, quale simbolo di sintesi delle 4rappresentazioni, l’iniziale Spillo, ma solo dopo averlorievocato togliendogli man mano tutti i dati sensibili(colore, peso, lunghezza, larghezza): deve rimanere davanti anoi non la percezione in immagine dello spillo, ma il sentore o ilsentimento che un quid è lì davanti a noi, quale sintesi di varierappresentazioni che lo hanno creato.

Quanto più tempo tale immagine-sintesi può venir contemplata,tanto più la concentrazione diviene esperienza dello Spirito.

Nella Concentrazione su oggetti creati dall’uomo, il discepologiunge a vedere e contemplare il proprio  pensato, ciò che eglistesso ha creato nella sua mente quale demiurgo umano;l’immagine che appare è frutto della sua fantasia; ma non per

questo essa non è comunque espressione di una realtàesistente nel mondo sensibile. Nella meditazione su enti dellanatura egli contempla un  pensato più potente: quello dellaNatura creatrice.

Durante l’esercizio, è fondamentale non lasciarsi distrarre daalcun altro pensiero: se ciò si verifica, non si deve ricominciaredal punto in cui si è persa la concentrazione, ma bensì risalire larappresentazione estranea che si è inserita, sino al punto in cuiè illegittimamente intervenuta.

La concentrazione non deve aver nulla a che fare con processispeculativi: non è ammesso inserire giudizi personali

9

Page 10: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 10/36

 

nell’avvicendarsi delle concatenazioni rappresentative.

Il discepolo deve cominciare all’inizio, muovendo in sé i pensieridialettici usuali, razionali, non quelli universali. Se il discepolo

cominciasse all’inizio a concentrarsi su pensieri universali, nonarriverebbe mai ad essi, introducendovi sempre qualcosa delrappresentare sensibile.

 

CONCENTRAZIONE PROFONDA

L’immagine di sintesi o di sentimento che si ottiene alla finedella concentrazione deve starci dinanzi obiettivamente; non haimportanza quale forma rivesta, o che non abbia alcuna forma.

Non ci si deve preoccupare di dover vedere qualcosa con unadeterminata forma, ma bensì di vedere, meglio sentire, dinanzia sé un quid che simboleggi la sintesi-pensiero. Tale quid puòanche essere un nulla e tuttavia esserci.

Esso deve apparire come una sorta di formula matematica,arida e obiettiva.

 Tale quid deve venire contemplato con calma, decisione e

sottile volontà, escludendo da sé qualsiasi moto di sentimento, emozione e passione.

Il divenire capaci di contemplare l’immagine-sintesi con  puritàsilenziosa rappresenta sperimentare la liberazione dell’Iodall’anima, l’inizio della sua autonomia dal corpo astrale.

 Tale liberazione, raggiunta anche solo per qualche momentonella concentrazione, si presenta nel discepolo comeun’esperienza di sentimento di sicurezza e fermezza. E’ talesentimento che si dovrà poi far discendere nei centri sottili.(vedi“potere della Croce”)

L’obiettivo è il divenir capaci di sviluppare attenzionepensante al di fuori dell’organismo dal quale ci si èsinora animicamente identificati. Occorre praticare unanetta distinzione fra l’essere in noi che  pensa e l’essere che innoi sente. Il secondo deve tacere.

Difatti il sentire, per sua forza, ricongiunge la coscienza con lacorporeità, paralizzando le forze dell’anima.

 

1

Page 11: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 11/36

 

SILENZIO MENTALE

Qualora si sia ottenuto l’oggettivazione del pensierocontemplato, ci si deve condurre ad un’assoluta quiete;

congiungendosi con l’essenza di quel pensiero, si devesilenziosamente evitare che l’anima interferisca con giudizi oemozioni. Deve cessare la dialettica, restare la sola Silenziosaimmagine di quel pensiero.

Ogni esperienza superiore è mediata dal silenzio mentale:esso prepara all’esperienza del Vuoto;

questi viene ottenuto tramite l’eliminazione volitiva di tutti icontenuti sensibili ricavati tramite il silenzio mentale. E’ unsilenzio radicale. Qualsiasi ascesi superiore, presuppone lacapacità di saper eliminare dalla coscienza i contenuti evocati osuscitati.

Il conseguimento del silenzio mentale costituisce una positivaconquista dello sperimentatore, una segno del giusto procedere

nella disciplina.

 

POTERE DELLA CROCE:

L’INCONTRO DELLA CORRENTE SOLARE CON LA CORRENTELUNARE

O INCONTRO DELLE FORZE

Tale operazione rappresenta la conclusionedell’esercizio di concentrazione; dopo aver oggettivato il

 pensiero-sintesi , occorre porre il sentimento di fermezza e sicurezza generatosi, nella zona fra le sopracciglia, nel centro frontale interno; si deve poi portarlo in linea rettaverso la nuca, per poi farlo discendere lungo l’asse dellaspina dorsale, sino all’ultima vertebra.

E’ il sentimento che deve discendere, quale forzaliberatoria dell’Io, non l’oggetto della concentrazione:quest’ultimo è servito soltanto per la generazione di talesentimento.

Il passaggio delle forze dal punto centrale della fronte lungo laspina dorsale genera la discesa della Corrente animica Solare

verticale dell’Io superiore, la quale s’incontra con la Correnteanimica Lunare che scorre invece orizzontalmente, in puntod’incrocio fra le due scapole: ciò era nella leggenda, l’unico

1

Page 12: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 12/36

 

punto in cui era vulnerabile Sigfrido. E’ il luogo, nella parteritmica, ove è possibile tale incontro delle due forze.

  Tale incontro fa apparire nell’uomo, l’immagine della Croce.

L’evocazione della Croce, viene avvertita dal discepolo lungo laschiena, come azione distensiva liberatrice.

La pace che s’instaura nella schiena con l’incontro Cruciale, piùche sentita fisicamente, deve venire contemplata.

Questo incontro delle due correnti è attuabile in ogni zona delcorpo: ha potere risanatore di guarigione per ogni male.

La liberazione del mentale per via dell’esercitarsicoscientemente nel pensiero, apre il varco alla correntediscendente della Luce verso l’asse spinale.

Il ritorno della Forza e la sua percezione è in realtà l’arte di   portare la Croce.

L’incontro della Forza assiale del Logos è il Potere dellaCroce.

Ciò è anche la conclusione dell’esercizio. 

 

L’ASCESI DEL SENTIRE

Il sentire è il veicolo della natura animale dell’uomo. 

L’ordinario sentimento non è la reale vita del Sentire, ma unasua alterazione.

Bisogna abituarsi nel vietarsi, in talune occasioni, lanormale reazione del sentimento.

La temporanea assenza del sentire soggettivo, realizza ildistacco della coscienza dal sistema nervoso, ossial’indipendenza dell’astrale superiore (anima cosciente) ovevive l’Io, dall’astrale inferiore, (anima senziente e razionale)dove l’Io è ottusamente manovrato.

Il “non sentire” se pur per brevi momenti, attua un distaccotemporaneo dall’Entità collettiva che agisce nel sangue:Lucifero, il quale infonde emozioni, passioni e pensieri

contraddicenti l’essenza dell’anima. Automaticamente si isolaanche l’avversario che agisce come “istintività” nell’uomo,attraverso il sistema nervoso:  Ahrimane. In tali condizioni di

1

Page 13: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 13/36

 

distacco da queste due entità, il cervello si limita a funzionaresolo come mediatore puro fra spirito e fisicità; l’ente emotivoluciferico e l’ente istintivo ahrimanico non interferiscono. Isensi in sé, non ingannano: è il  pensiero che non giunge ad

essere in sé coscientemente vivo rispetto ad essi.

Ahrimane, mediante l’influenza sul sistema nervoso impediscela percezione soprasensibile.

L’ascesi del Sentire instaura momentaneamente, unmutamento sul ritmo della respirazione e del sangue.

 

LA RESPIRAZIONE

Il respiro è normalmente nell’organismo , l’espressione ritmicadel dominio dell’astrale inferiore.

L’ascesi del sentire muta tale predisposizione in espressionedell’astrale superiore.

Non deve essere una disciplina respiratoria antica che si rivolgeal moderno, a ristabilire il ritmo del respiro dell’astralesuperiore, bensì l’ “Atarassia”  o vuoto della vita psichica, di

sentimento.

Il respiro è normalmente il supporto del Sentire.

L’aria è il veicolo sensibile della Luce. Qualora il discepolosvincoli il respiro dal sistema nervoso, in conseguenza allapratica della quiete del sentire, può giungere a percepirel’elemento spirituale che vive nel suo respiro: ha l’esperienzadell’Arcangelo dell’aria. (Spirito di popolo)

Il segreto della Pietra filosofale è legato alla conoscenza di talefatto.

 

IL SONNO E L’ASTRALE

Va sottolineato che il fenomeno del sonno riguarda solo la testadell’uomo, dove si verifica un mutamento della polarità dellacoscienza, mentre il resto dell’organismo eterico-fisico permanecon l’astrale e l’Io nel medesimo rapporto che ha nello stato di

veglia.Durante la veglia, l’astrale opera distruttivamente tramite

1

Page 14: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 14/36

 

l’influsso di passioni e istinti sull’organismo fisico eterico,perché manca della connessione cosmica con l’Io, causata dalcervello; nel sonno tale connessione viene ristabilita, generandouna dimensione spirituale vitale.

Nella testa l’uomo è ordinariamente alla mercé degli istinti edelle passioni: ciò si ripercuote nell’astrale inferiore. Ogniinsorgenza dell’astrale inferiore contro il superiore ostacolail distacco di quest’ultimo, impedisce o rende più difficile ilprocesso del sonno.

 

LA VIA DEL SANTO GRAAL: L’INCONTRO CONL’ARCANGELO DEL PENSIERO

Il discepolo deve mirare a liberare il proprio pensiero dallasoggettività: deve renderlo impersonale. Attraverso laconcentrazione profonda, deve comprendere l’importanza diricongiungere l’intelligenza individuale con l’IntelligenzaCosmica: la prima è difatti una degradazione della seconda. Ilpensiero deve acquisire coscienza del tenore Morale universale.

Il discepolo consegue il vivente pensiero solare, soltantoquando giunge alla conoscenza dell’Arcangelo del

Pensiero (Michele); il suo pensiero viene liberato dalmentale cerebrale, che è la corrente dell’Ego: allora essopuò conoscere Tutto, senza mediazione di libri odottrine, Tutto si dischiude, perché nella sua anima vedesvolgersi il Segreto della vita.

La connessione del discepolo con questo segreto è la viadel Santo Graal .

 

LA MEDITAZIONE

Essa distingue dalla concentrazione per il fatto che quest’ultimaprende in esame un tema o un oggetto indipendentementedall’importanza del suo significato, solo quale sintesi dipensiero; nella meditazione invece, il contenuto spirituale di unente deve avere molta importanza spirituale, tanto da suscitareun’immagine per forza propria.

Nella meditazione si deve scegliere un contenuto attingendolo

dalla Scienza dello spirito o dalla Saggezza tradizionale: unafrase, un’immagine, un simbolo; esso deve esser capace di

1

Page 15: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 15/36

 

risuonare per forza propria nell’anima.

Es: “l’oro terrestre è la traccia minerale del Sole.” Oppure.“nella Luce vive Saggezza” o ancora:“nel fluire del mio pensiero

sento il Dio che opera nell’universo”.

Non si deve analizzare il rapporto dei concetti contenuti nellafrase, bensì si deve assumere l’immagine quale direttamente sidà nelle parole: accogliere l’immediato risuonare di questenell’anima. Le tre forze dell’anima verranno richiamateautomaticamente da tali contenuti.

Meditare è alimentare con le proprie forze, per un datotempo, la permanenza del sentimento corrispondenteche sorge dalla contemplazione di un ente o diun’immagine simbolica. Occorre lasciar vivere nell’animatali sentimenti, e qualora tendano a spegnersi, asmorzarsi, il discepolo deve rinnovarli continuamente,cercando di farli risorgere in sé mantenendoli alcuni minuti nella coscienza, così da impregnarne l’anima.

 

IL PERCEPIRE PURO: vedere l’eterico

E’ una tecnica mediante la quale il discepolo giunge asperimentare attivamente e in coscienza, il processo interioredella percezione sensoria: partendo da una percezione di unente, egli riesce a a cogliere la separazione fra larappresentazione dell’ente e la sensazione che l’ente suscita.

Egli percepisce il contenuto soprasensibile oggettivo chesi esprime tramite l’oggetto, separato dalla formasoggettiva dell’ente. Il discepolo vede il corpo eterico.

 Tale contenuto soprasensibile vitale o eterico, appare come unavita interiore non cosciente di sé, nella forma immediata in cuiordinariamente si presenta.

Nel rivolgere l’attenzione ad ente della natura vivente, ildiscepolo si esercita a isolarne il contenuto soprasensibile.

Nella Concentrazione su oggetti creati dall’uomo, il discepologiunge a vedere e contemplare il proprio  pensato, ciò che eglistesso ha creato nella sua mente quale demiurgo umano;l’immagine che appare è frutto della sua fantasia; ma non per

questo essa non è comunque espressione di una realtàesistente nel mondo sensibile. Nell’esercizio del percepire puro,egli contempla invece un pensato più potente: quello della

1

Page 16: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 16/36

 

natura creatrice.

 Tale pensiero può sorgere in lui solo se egli porta incontro adesso la coscienza silenziosa.

E’ un pensiero che egli non deve pensare, ma semplicementelasciar agire nell’anima.

Il percepire puro esige la concentrazione su oggetti incui il pensiero creatore sia immanente in essi .

La percezione del vivente della natura è mediata dall’elementominerale; attraverso la purità del percepire il discepolo utilizzala mineralità terrestre quale supporto in cui si estrinsecadirettamente l’Io, con il suo potere di identità.

L’uomo ordinariamente percepisce tramite la forma d’immaginesensibile offertagli dall’anima senziente, la quale fa apparire laveste dello stato di morte della mineralità.

Non è veste di morte invece la forma, il colore, il suono, ilsapore, il profumo di un ente; ciò rappresenta l’immisurabilequalitativo spirituale. E’ morte l’incantamento celato nellamisura nel peso della mineralità: ciò equivale ad una potenteallucinazione praticata dagli ostacolanti.

Gli organi sensori non servono a trasmettere contenuti sensibilial corpo umano, ma a dar modo all’Io di cogliere tali contenuti,come relazioni esistenti per affinità tra la corporeità senziente eil mondo, ugualmente come nell’animale.

L’Io avverte, grazie alla percezione, la propria presenzanel mondo.

Con il percepire puro ci si inserisce in un processo diconcentrazione profonda, in cui fluisce la forza dell’Io superiore;tale forza ordinariamente sfugge all’uomo, causa il passarecontinuo da una percezione all’altra, il quale è attratto dallabrama delle sensazioni.

L’asceta separa la percezione dalla sensazione.

Dapprima si consiglia di attuare tale separazione tramite ilsenso della vista, poi successivamente lo si potrà fare anchecon gli altri sensi: odorato, tatto, ecc. Tale separazione puòessere fatta , per quanto riguarda il sesso, assolutamente solo

ad altissimi livelli di iniziazione.Preparatoriamente giova dedicarsi ad oggetti la cui

1

Page 17: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 17/36

 

natura dia modo di separare il contenuto interiore dallasensazione: cristalli, metalli, piante, fiori, acqua, cielo, ilrapporto di luce fra una pianta e lo sfondo del cielo, ecc.

Occorre contemplare l’oggetto con il massimodell’attenzione e il massimo Silenzio, sino a conseguireun’assoluta immobilità; dinanzi alla creazione della natura,l’immobilità trapassa spontaneamente nella quiete profonda: èla quiete della Potenza del pensiero Universo che si manifestanelle forme eterico-fisico.

La forma dell’ente contemplato viene riconosciuto dal discepolocome un segno, un simbolo immaginativo tramite il quale siestrinseca una specifica corrente creatrice della Natura: lepotenze soprasensibili che operano immanentemente in quellaforma.

POTENZA DELL’IMMAGINAZIONE 

Essa è la forza che ordinariamente nell’uomo, si esplica comepensare immediato; si esprime nel suo basso presentarsi, comefacoltà di rappresentazione ; ogni creazione attinge semprecome germe iniziale, da tale potere immaginativo del pensiero:

come fantasia creativa.

Il rappresentare è l’iniziale immaginare, ma suscitato dall’animasenziente.

L’immaginazione si attua attraverso l’arte dellaconcentrazione e della meditazione.

La concentrazione è già in sè un esercizio d’Immaginazione;parimenti la meditazione è un’immaginare che congiunge leforze del sentire e del volere.

Un’immagine diventa dinamica e viva, quando la si puòcontemplare disinteressatamente, come un quadro già fatto; lasi deve volere con la massima forza, ma con assoluta assenzadi determinazione.

La disciplina dell’immaginazione si coltiva col dedicarel’attenzione a determinate rappresentazioni, sino a che essenon suscitino uno specifico sentimento. Come solitamente è unfenomeno esteriore a suscitare uno stato d’animo interiore,

nell’immaginazione è lo stato psichico interiore a generare unfenomeno esteriore.

1

Page 18: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 18/36

 

La facoltà immaginativa si educa:

1- col lasciar agire su di sé, in uno stato di immobilitàcontemplativa, le immagini, i quadri della storia cosmica

dell’uomo, descritta dalla Scienza dello Spirito.

2- attraverso la contemplazione (Percepire Puro) dellanatura minerale o vegetale.

3- costruendo un’immagine secondo un determinatocontenuto spirituale e contemplando- la;(vedimeditazione della Rosacroce).

4- con l’immaginare un colore, astraendolo dal supportosensibile mediante cui normalmente si manifesta, inmodo da contemplarne il contenuto non sensibile; ( peres. si può immaginare l’accostamento di due colori, come ilrosso e l’azzurro, e percepirne il rapporto sottile, che devesorgere vivente).

Deve essere ben chiaro che in tutti tali esercizi lo scopo primoè di suscitare forti sentimenti corrispondenti : è tramite laforza di questi sentimenti che si apre il varco allo Spirituale.

L’immaginazione è il primo grado del conseguimento della

Magia interiore dei nuovi tempi.

 Tutta la Creazione è il condensamento, sino alla mineralità, dipossenti immaginazioni generate da Archetipi cosmici. Il mondoSpirituale alimenta il vivente mediante possenti immaginazioni.

Al pari, l’uomo può egli stesso creare immaginazioni, ma solosino alla generazione di enti privi di vita come le macchine,essendo il suo immaginare, privo di vita.

La malattia fisica o psichica è un’immaginazioneextracosciente incarnata.

Colui che riesca a riconoscere le cause metafisiche del male,può operare su di sé la guarigione; ciò si consegue dando vita,per via di ripetizione e ritmo, a determinate immagini chiave.

La facoltà immaginativa viene conseguita tramite il ritmico eripetuto esercizio della concentrazione e meditazione; coluiche sia carente di devozione, può immaginare la devozione.

Durante l’ascesa alla immaginazione il discepolo deve liberarsiassolutamente dei propri impulsi egoici; se questi non venisseroeliminati, darebbero luogo ad una demoniaca magia

1

Page 19: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 19/36

 

immaginativa.

L’asceta deve possedere il pensiero puro; difatti ciascunorealizza ciò che immagina: ciascuno trova fuori di sé ciò che

immaginativamente alimenta all’interno di sé. L’uomo impuronon può non incontrare fuori di sé l’impurità; il puroincontra sempre ciò che è puro.

 L’immaginazione può distruggere se usataerroneamente, o se sfugge al controllo dell’operatore; si puògravemente danneggiare sé stessi o gli altri.

Per tal motivo il mondo spirituale non concede tale poterefacilmente; una volta ricevuta, il discepolo deve per tutta la suavita, esercitare un continuo controllo della sua istintività,emotività e spontaneità.

ESERCIZIO DELLA ROSACROCE 

Consiste nel paragonare l’impersonalità e la purità della piantarispetto la facoltà di coscienza e l’autonomia d’azionedell’uomo, nel suo soggiacere agli istinti e alle passioni; si devepensare che l’uomo tramite l’ascesi, può conseguire nell’anima

la stessa purezza che caratterizza la pianta.

Nel suo sangue rosso può sviluppare la stessa purezza checircola nel succo verde.

Bisogna poi immaginarsi una rosa rossa, quale simbolo dellatrasmutazione metafisica dell’asceta;

nel fiore, il succo verde diviene rosso nei petali.

Questa immagine deve venir sentita intensamente con fortesentimento.

Poi, ci si immagina una croce nera, simbolo di passioni e istintipurificati, con al centro sette rose rosse fiammanti, in circolo.

  Tale immagine conclusiva deve essere contemplata, affinchéessa possa donare per virtù propria, il sentimento che leappartiene.

 

  Tale esercizio contiene concentrazione, meditazione eimmaginazione; esso può aiutare molto il discepolo, a

1

Page 20: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 20/36

 

qualsiasi grado si trovi, qualora lo accompagnigiornalmente con l’esercizio tipico della concentrazione.

  Tale esercizio, ad un determinato grado,  può condurre il discepolo al collegamento con l’Ordine invisibile delleguide dell’umanità, detto Fratellanza della Rosacroce.

ESERCIZIO DI POTENZA DI DISTRAZIONE

E’ la facoltà di sottrarsi a un pensiero o ad uno stato d’animoinvadente.

Tale facoltà si educa esercitandosi a passare di colpo daun decorso di pensieri da cui si sia particolarmentepresi, a un altro per il quale non si abbia alcun interesse,sforzandosi sino al punto di lasciarsene prendere.

(Parola chiave: “lasciamo perdere” )

L’esercizio consiste nell’immergersi in un pensiero, in un ricordoo in un sentimento attraente, sino ad una fase controllabile, perpoi di colpo abbandonarlo per dedicarsi ad un pensiero o un

sentimento meno attraente, nel quale poi sprofondare donandosé stessi.

L’esercizio di distrazione volitiva libera momentaneamentel’anima da Ahrimane e Lucifero.

Esso rappresenta la catarsi delle forze che si produconomediante la concentrazione.

E’ utile anche immaginarsi una situazione che abbiaprodotto un forte stato d’animo, vietandosi il sentimentocorrispondente; contrapponendo uno stato di assolutaimperturbabilità.

  Allo stesso modo è bene anche esercitasi a consideraresituazioni e stati d’animo sperimentati da altri, come se fosseronostri, e i propri come se riguardassero altri.

 

GLI ISTINTI

Essi giungono ad usare l’Io: sono la massima forza che l’uomodisponga. Il pensiero non ha in sé la forza e la potenza che vi è

2

Page 21: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 21/36

 

negli istinti.

L’arte della concentrazione mira a fortificare il pensiero affinchéesso diventi capace di avere la potenza di un istinto.

Mediante la disciplina, è possibile dominare gli istinti.

L’istinto sommerge l’Io; l’arte è contrapporre un Io più potentealla corrente istintiva. Occorre che la potenza degli istintidivengano strumento dell’Io.

Ciò viene conseguito tramite la pratica degli esercizi dellavolontà.

Ciò con la concentrazione e la meditazione la volontà sirafforza, ma è maggiormente possibile attraverso l’eserciziodell’Azione pura, che consiste nell’imporsi doveri nonrichiesti dalla routine quotidiana: azioni semplici e pocosignificanti  da realizzarsi tramite una predeterminazione edesecuzione in precisi periodi periodi di tempo. Occorreprodurre azioni fini a sé stesse, ad un’ora prefissatadella giornata.

 

ESERCIZIO DEL RICORDO

Consiste nel rievocare un evento del passato così da ricavarnelo stato d’animo che allora si sperimentò; indi isolare ilsentimento e contemplarlo obiettivamente .

 

LA CALMA

Corrisponde al vero naturale e spontaneo stato spiritualedell’anima; il realizzare la calma significa eliminare lo spirito diavversione esercitato dall’ego, ripristinando la vera naturadell’anima.

Una tecnica, qualora si divenga spazientiti da un individuo,consiste nell’esercitasi a dirigere l’impulso di disprezzo, diantipatia o di odio non verso la persona, ma bensì contro loSpirito dell’errore e della menzogna che in lui agisce,utilizzandola come suo veicolo.

Gli individui esecutori di azioni riprovevoli, sono inrealtà esseri posseduti dalle Entità ostacolanti . Occorredunque aiutare coloro che sopportano il sacrificio di

2

Page 22: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 22/36

 

quella soggezione.

La comprensione e il perdono per tutti deve sorgeredalla Conoscenza.

Inoltre, ciò che ci viene incontro dagli altri è sempre un prodottodel karma: il loro comportamento nei nostri confronti non vienedal loro Spirito libero, ma da una coercizione originatasi da unapre-determinazione in comune fra noi e l’altro.

”Tutto va come deve andare”; questa è la frase chiave perindurci alla calma.

 

TECNICA ROSICRUCIANA PER AVER CALMA

La calma occorre poterla evocare con un comando a sé stessi, acui ci si deve prima essere preparati.

Qualsiasi forma di agitazione è l’illegittimo prevalere di impulsiastrali sull’Io; se questi non venissero utilizzati per dominarlo,essi si darebbero a lui come sue forze.

I Rosicruciani indicavano questa tecnica: qualora si venga colti

da nervosismo o agitazione, occorre non trattenersi: resistere èl’errore; bisogna invece abbandonarsi ancor più profondamenteall’agitazione interiore, suscitandola maggiormente.

TECNICA PER CALMARSI

In caso di situazioni difficili, di ansia o di panico, è utile far agirela potenza della Croce, in tal modo: il discepolo raccoglie leenergie cercando di non opporsi alla forza ostacolatrice che sicontrappone; cerca di sciogliere la tensione delle spalle e dellaschiena, evocando nel punto fra le scapole l’incrocio delle duecorrenti.

Dall’alto in basso, immagina lo scendere della corrente Solare,che s’incontra con l’orizzontale corrente Lunare in un puntodietro la schiena, fra le due scapole.

 Tanto più egli lascia agire, mediante immobilità e donazionenella sede mediana o ritmica, le correnti della Croce, tanto più

egli accoglie la virtù guaritrice, divenendo portatore dellacalma.

2

Page 23: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 23/36

 

 

ATARASSIA ANIMICA o ASTRALE(Imperturbabilità)

Segue la calma assoluta; è la possibilità di contemplare senzaresidui di sentimenti o di condanna, in modo imparziale eimpersonale, il male del mondo. E’ immobilità metafisica.Sostanzialmente rappresenta la presenza radicale dell’Iosuperiore, il quale può apparire grazie alla sconnessionemomentanea dell’organismo cerebrale con il corpo astrale.L’atarassia realizza lo svincolamento del corpo astrale dal corpofisico. Solitamente è il corpo astrale che sommerge l’Io, che lousa. L’uomo reca in sé il Regno dei Cieli, ma lo ignora; eglimanca dell’esperienza cruciale dell’Io nell’anima: mancadell’esperienza della Vergine, o della Iside Sofia, ossia dellacoscienza della reale natura androgina della sua anima.

 

LA PREGHIERA

La meditazione è il processo cosciente di elevazione dell’animaverso il Divino da parte dell’elemento divino nell’uomo: l’Io; laPreghiera invece è l’elevazione dell’anima mediante lanatura umana, la quale domanda al Divino una

 particolare richiesta.

La preghiera deve sempre non essere egoica per essere vera,altrimenti non ha forza alcuna; se si riesce ad ottenere unarichiesta egoica, ciò è dovuto ad una sorta di patto fra l’uomo ele Potenze Sub-sensibili inferiori, il quale crede di riceverla dalDivino, ma che di divino non ha nulla.

Si deve pregare senza parole, in intento profondo di soleimmagini; ciò che si deve chiedere, non deve partire danoi, ma deve venirci suggerito dalle Forze spiritualievocate: la preghiera più efficace e possente ècomunque quella senza oggetto e fine, la quale divienecosì naturalmente una richiesta a favore di tutta lacomunità umana.

La preghiera è la mediazione umana per le variazioni o gliaggiustamenti del karma collettivo; la potenza mistica dellapreghiera deve poter essere utilizzata come potenza di volontàspersonalizzata, capace di sollecitare variazioni evolutive nelkarma.

Essa implica la connessione con il Principio Solare, il Cristo: “il

2

Page 24: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 24/36

 

Signore del Karma”.

 Le mani congiunte nella preghiera sono le conduttrici della  potenza della preghiera; in esse l’Io si esprime più

direttamente, senza mediazione cerebrale: per esse passauna saggezza evocatrice che il pensiero non possiede.

Le mani aprono e chiudono un circuito di forza, in cui è presentel’infinita Potenza del cosmo; possono benedire e guarire perchéla forza magnetica dell’anima, si fa mediatrice attraverso diesse, dell’Anima cosmica.

L’immagine della Vergine è il simbolo dell’intento profondo dellapreghiera.

 

L’OPUS SOLARE

Essa ha inizio quando i mutamenti che l’Io ha conseguitonel corpo astrale, tramite la pratica della meditazione,giungono ad imprimersi nel corpo eterico.

Qualsiasi mutamento interiore finisce sempre col volatilizzarsi,tendendo a ritornare all’antica sua natura, ove esso non sia

stato impresso nel corpo eterico, ossia non sia divenuto partedel carattere e del temperamento del discepolo.

Le possibilità che le acquisizioni interiori s’imprimano nel corpoeterico dipendono dall’Io, dal suo potere di volontà trasmutantee creatrice. Tale Forza di volontà proviene dal Principio “Logos”che è immanente nell’Io.

 

IL DANNO DELLE IMPRESSIONI EROTICHE

Talune impressioni, in particolari quelle erotiche, invadono la zona sottile del corpo eterico, paralizzando ogni possibilità divisione soprasensibile, e di identità con il Logos.

La minima impressione erotica subconscia, anche il soloammirare le fattezze femminili e per la donna il compiacersidell’essere guardata con desiderio, traumatizza quella zonasottile eterica,

AHRIMANE E I PENSIERI AUTOMATICIAhrimane operando sul sistema nervoso, rende sì possibile

2

Page 25: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 25/36

 

all’uomo l’esperienza sensoriale del mondo fisico, ma sino alpunto di imprimere nell’anima il mondo sensibile qualeunica dimensione del reale.

La liberazione del pensiero è l’iniziale indipendenza mentaledalle influenze arimaniche; sono queste ad impedire laconcentrazione, infondendo il pensare automatico.

Imprimere l’eterico è depositarvi lo stampo aureo che nellatradizione alchemica veniva inteso come quel processo detto“ Aurea Operatio Lunae” in cui il Logos, donatore del Principiosolare (oro filosofico) all’Io, penetrava nell’astrale inferiore, o“corpo lunare”: è difatti in tale corpo lunare che gli ahrimanicidominano la vita dell’anima.

 

IO SUPERIORE

L’ordinaria coscienza di veglia, o egoica è, rispetto a stati dicoscienza superiori, pari ad uno stato di sogno o addirittura disonno profondo.

 

DIFFERENZA FRA PENSARE, SENTIRE E VOLERE

Normalmente il sentire e il volere si percepiscono in quanto giàpenetrati nell’organismo fisico; solo il pensare può esserepercepito prima della sua penetrazione nel fisico, mediante lasemplice concentrazione sul suo movimento.

L’avvento dell’Io è possibile solo qualora taccia il mondo dellevelleità egoiche; lo spegnimento dell’ego esige il massimopotere dell’Io nell’ego. Ma non è l’ego che decide l’avventodell’Io.

Nell’ego opera l’Io superiore.

 

LA VERA NATURA COSMICA DELL’IO SUPERIORE

Quel che è veramente l’Io superiore, come ente cosmico, oPrincipio Logos recato dal Cristo all’uomo, è polarmente diversodall’ego, in modo trascendente e inconcepibile.

 

2

Page 26: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 26/36

 

L’ASCESI E L’EGO

Lo sforzo, le discipline e il rigore dell’ascesi sono mezzi dell’egoancora non capace di realizzare la propria estinzione. Occorre

che l’ego esaurisca tutte le velleità di autoaffermazione e dielevazione, affinché si realizzi la sua Morte e la suaRisurrezione. La sua crocifissione quotidiana non ha senso senon si giunge alla sua Morte e alla sua Risurrezione.

La crocifissione deve diventare un atto della volontà, cherealizzi la Morte e la Resurrezione.

Mediante l’ascesi, l’ego tenta di sopravvivere, vuole evitare chel’atto ultimo della sua Morte si compia. In realtà il suosparire, il suo morire, è insieme il suo Risorgere quale Iosuperiore.

L’egoismo vuole comunque sé stesso, anche attraverso lapropria distruzione; si tratta di capire che l’ego non va distrutto,annientato, ma solo condotto al suo non-essere: al suo veroessere individuale.

 

Ogni volta il meditare dovrebbe concludersi con un sentimento

di gratitudine verso quell’atto che mira al congiungimentodell’anima con l’Io superiore: il Logos. Occorre anzi controllaregli impulsi dell’anima senziente e razionale affinché esse nontendano ad impadronirsi del contenuto finale conseguitonell’esperienza meditativa.

LA FORZA DELL’EROS

E’ il potere primordiale dello Spirito, privo della sua virtùunitiva. Esso ha la sua sede nel cuore.

La via al Sacro Amore passa per la liberazione del pensiero.

Il Rappresentare esprime il   principio femminile, il Volerequello maschile.

 

LE BRAME EROTICHE IMPEDISCONO LA REALIZZAZIONE

DELLO STATO INIZIATICO DI ISPIRAZIONE E INTUIZIONE

Sino a che il discepolo non ha conseguito l’assoluta

2

Page 27: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 27/36

 

padronanza delle impressioni e delle immaginazionierotiche, egli non può avere la reale esperienza solare

del pensare, né portarsi oltre la forma preliminare dellacoscienza immaginativa.

Lo sperimentatore che sappia utilizzare le forze dell’Eros vieneassunto dai Fratelli della Rosacroce tra i candidati alla“Aurea Operatio Lunae”, che è l’esperienza del Graal .

 

 

IL SACRO AMORE

E’ la relazione anelata , di continuo distrutta e tradita dallacoppia umana.

In tale Sacro Amore tende a riaffiorare il potere d’eternità inesso insito.

La coppia che conosca il Sacro Amore è veramente “morsa dalDrago”, perché acquisisce coscienza dell’antico male insitonell’anima senziente. Il morso del Drago non si cicatrizza.

La ferita di Amfortas è inguaribile, ma verrà risanata dalla lanciariconsacrata da Parsifal.

La coppia iniziatica deve sanare l’antica ferita, causatrice dellacaduta nei corpi fisici: deve riconoscere nella via dell’Eros dueaspetti: quello che porta alla degradazione e quello checonduce al risanamento.

Per la coppia iniziatica non può esservi senso d’esistere, senzarestaurazione cosciente della fedeltà al Sacro Amore:l’elemento in cui risiede il più alto Potere di virtù sanatrice.

Occorre fair sì che il potere del Logos faccia dell’Eros il suoveicolo nell’anima, affinché avvenga la trasmutazione puradella natura animale.

Colui che vince l’Eros, diviene un eroe solare : incontra ilSacro Amore.

(appunto: ho scritto la frase precedente di mia volontà, senzaattenermi al testo, su mia ispirazione, pur non sapendo nulla sultema, rischiando quindi di sbagliare: nella pagina seguente,Scaligero la riporta tale e quale.)

L’asceta deve poter conoscere il senso ultimo dell’Eros, prima dipercepirne il potere:deve conoscere il segreto della

2

Page 28: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 28/36

 

resurrezione fondato sulla Terra dal Redentore.

Si deve prima morire, per poter risorgere. Anche l’anima devemorire, se vuole risorgere.

 

KARMA

La casualità o casistica, non esiste: tutto, al di fuori della libertàdell’uomo, è necessità: karma.

Occorre discernere cosa esiga il destino, mediante determinatieventi, particolarmente quelli a cui si è più sensibili. L’evento,come un simbolo, tende a parlarci o a insegnarci qualcosa.

Per poter divenire indipendenti dal karma, dall’antica Legge,occorre saper penetrare il retroscena del karma.

Solo l’uomo libero può spezzare le concatenazioni karmiche,liberandosi da queste: lo può fare solo interrompendo le spiralidi necessità ineluttabili, con un superamento della ferreaconcatenazione karmica. Attraverso l’amore e il Perdono.

Se in una vita precedente un tale ci uccise, il karma ci spinge ad

un’inevitabile pareggio: noi dobbiamo a nostra volta, ucciderelui, in questa esistenza: ma in tal modo nella vita successivacostui sarà costretto a ucciderci di nuovo e così all’infinito sinoa che il nostro Io o il suo Io non diventino capaci di accogliereforze di libertà coscienti. Anziché pareggiare in egual modouna causa necessaria, occorre “rimettere i peccati”all’altro attraverso un’espiazione animica della suacolpa, accendendo anche nell’altro la possibilità a suavolta, di trovare in sé l’essere libero. 

Le lotte e le guerre non cesseranno nel mondo sino a che lalegge del karma, la ferrea meccanica dell’occhio per occhiodente per dente, dominerà totalmente l’uomo incapace diaffermarsi con il suo Principio della Libertà: virtù capace diinterrompere la concatenazione di Necessità, attraverso ilPerdono.

L’obiettivo non deve essere la punizione o la vendetta, mal’estinzione dei propri debiti nella cooperazione all’estinzionedei debiti altrui.

Per il male che ci accade, non bisogna accusare gli altri, ma séstessi.

2

Page 29: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 29/36

 

  Tutto viene inscritto nel Libro dell’Ordine Universale, ovenessuno, materialista o spiritualista, sfugge, sino a che l’Iodell’uomo non verrà destato come essere libero, cioè perAmore, per virtù del sacrificio di sé: questo è il messaggio del

Cristo.

 

FRATERNITÀ E SOCIALITÀ

La fraternità è il segno della presenza dello Spirito nell’uomo;essa, intesa solo come relazione limitata all’ambito di grupponon è vera. E’ vera solo qualora quando riesce a manifestarsiverso gli esseri che appaiono fuori da tale cerchia.

Non vi è merito di amare coloro con i quali si è d’accordo.

Un gruppo in cui il concetto di fraternità si arresta entro il limitedell’ideologia coltivata in comune, fuori della quale si vedonosolo esseri con cui non è possibile intesa, non conosce ancora ilNuovo Testamento. Essa vive ancora nell’antica legge, la leggedel gregge.

Ogni uomo deve essere ritenuto necessario e insostituibile; unessere che non sa andare incontro all’altro in quanto

individualità umana, al di là di razza, chiesa o partito, non puòdirsi libero.

Egli ha bisogno del pastore che lo diriga.

La società non ha idee, ma ideologie: l’idea è un esserevivente; l’ideologia è il prodotto dialettico, ossia il riflesso, ottenuto tramite lo speculare cerebralesull’idea.

Lo spirito dell’Inquisizione operante nel medioevo, il qualestabiliva ciò che era dentro o fuori dall’infallibile verità dellaChiesa, oggi trova la sua reincarnazione nel dogmatismo dellasocietà ideologica, alla quale manca il moto vivente delpensiero, o dell’idea.

 

ASCESI

L’Iniziazione è in realtà la conquista di un’alta moralità: un

2

Page 30: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 30/36

 

elevarsi al grado di santità.

Prima è necessaria l’auto-conoscenza per la purificazione delcorpo senziente o astrale o “corpo di brama”.

Ogni scelta che non sia scelta dell’Io non è libera, perchéappartiene al corpo astrale.

Nella vita ordinaria, l’Io può operare nell’umano a condizioneche esso si immerga nel corpo astrale, identificandosi così conle forze del corpo astrale: pensare, sentire e volere.

L’uomo dice “io” al suo corpo astrale, non al suo vero Io.

  Tale identificazione dell’Io nel corpo astrale causa undepotenziamento inevitabile dell’Io stesso.

Egli deve pur passare in questa falsa identificazione, per potersiidentificare dal Tutto dello Spirito:

deve soggiacere alle funzioni del corpo astrale, e credersiquest’ultimo.

L’Io appare quindi come un elemento che vive in unasituazione contraddittoria ed ambigua;

esso opera mediante il corpo astrale medianteun’immedesimazione in esso, che agisce in sua vece:da ciò netrae l’identità inconscia con la sua natura corporea.

Di conseguenza l’Io non esprime quindi lo Spirito, ma lanatura, la razza, il temperamento e gli istinti insiti dell’anima razionale e senziente: usufruisce come suoveicolo del corpo astrale che è dominato da Entitàavverse all’uomo, tendenti a possedere l’umano.

Solo la liberazione dall’illecita identità con il corpoastrale, può dar modo all’Io di identificarsi con séstesso, realizzando così la rettificazione e la nascitadella natura superiore dell’astrale: percepire cioè la veranatura cosmica delle tre forze dell’anima.

 Sempre, il corpo astrale si sostituisce all’Io operando conl’autorità dell’Io: tutte le ribellioni, le arroganze, le imposizioni,le ambigue redenzioni sono la rivolta, inganno del corpo dibrama.

La rivolta non è opera dell’uomo: essa è occultamente

3

Page 31: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 31/36

 

manovrata da Entità avverse all’uomo.

E’ l’astrale che rivendica per sé una libertà che non gli è lecita:essa appartiene solo all’Io.

  Tali Entità, che trovano il loro campo di dominio sull’uomooperando sull’eterico e sull’astrale, vorrebbero possederel’uomo per poter esprimere sé stesse su un piano ad Essecosmicamente vietato, ma nel quale possono affermarsimediante il potere di libertà dell’uomo, a lui sottratto perincantesimo.

 

PEDAGOGIA

Il mondo attuale pratica nell’uomo un’ipnosi che tende adattuare una contro-iniziazione.

L’anticipare al bambino impulsi e istinti di autonomia, in età incui il suo Io non si è ancora affermato, causa inevitabilmenteuna prematura identificazione con questi, non con l’Io.

Il bambino mancherà in futuro, della necessaria forza per porread obbedienza il suo corpo astrale, portando maggiormente

quest’ultimo a sostituirsi all’Io: ciò sarà causa di nevrosi e dicrimini.

Per ovviare a ciò è necessario coltivare nell’infante sentimentidi obbedienza, devozione e ammirazione.

 

IL SENTIERO DELL’INIZIAZIONE

L’iniziato non deve divenire un’entità superiore che infranga leLeggi Universali, ma un conoscitore e un esecutore perfettodi Queste. All’Iniziato che commette infrazioni, provvedecomunque sempre ferreamente il karma.

Sino a che lo Spirito, l’Io, è dominato dagli impulsi del corpoastrale che lo identifica nell’Ego, qualsiasi espressione di libertàè l’ignoranza o non-conoscenza delle Leggi Universali.

Si può parlare di vera libertà dell’azione solo quando lo Spiritodell’uomo possiede in sé la conoscenza di tale Leggi: egli

muove dall’Essenza della Legge stessa, essendo lui stessosostanza di Legge; allora l’azione libera coincide con l’azione

3

Page 32: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 32/36

 

morale.

L’Iniziazione è la restituzione della condizione originaria delloSpirito dell’uomo, malgrado la sua incarnazione umana.

L’uomo tramite i sensi ha scambiato la parvenza con la realtà,potendo realizzare la libertà: solo la realtà può costringere ilpensiero, non l’apparenza. Egli vede la Maya.

La percezione fisica, se fosse operata senza l’uso del corpoastrale, sarebbe una relazione diretta dello Spirito con lacorporeità; difatti la corruzione dei dati attinti dal mondosensibile non è dovuta agli organi di senso, ma dall’azioneoperata sulle impressioni sensoriali dal corpo astrale.

Esso altera tali dati sensibili.

Praticando il Percepire Puro sugli enti del mondo, il pensieroliberato rivela contenuti recanti in sé un’essenza normalmenteignorata, perché mai portata a manifestazione.

  Tale essenza, si mostra all’indagatore come la corrente  primordiale dell’astrale non corrotta, sebbene sia stata resamanifesta dalla purificazione del corpo astrale stesso.

L’esperienza dei sensi può divenire l’esperienza diretta delloSpirito, nella misura in cui il pensiero liberato sollevi il corpoastrale al suo reale livello.

 

LA GUARIGIONE SPIRITUALE

E’ un servigio che l’asceta può, qualora gli sia consentito,donare ai propri fratelli umani.

Il risanamento del male è possibile solo se richiesto per gli altri,non per sé stessi: la salute personale deve essere il risultatodella retta ascesi.

L’ascesi solare guarisce quotidianamente l’asceta dal suo male;d’altro canto vi sono malanni che l’asceta porta con sécome aiuti spirituali che gli consentono di non conosceretregua con la brama animale della vita, o come aiuti allaguarigione altri.

Si può essere guaritore solo in quanto non si presuma diesserlo, e si curi di non apparire come tale; si deve guariresenza che il mondo lo sappia: qualsiasi qualifica di guaritore,

3

Page 33: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 33/36

 

paralizza nell’asceta tale forza.

Il guaritore può operare solo qualora induca il paziente amutare e a purificare il proprio astrale, che è connesso con il

karma: ciò a mezzo della vera preghiera non per sé, ma perl’altro.

 

FUNZIONE DELLA SOFFERENZA

Essa è un mezzo richiesto dall’anima, per sottrarsi alla bramadella vita.

Il dolore è ciò che dal profondo inconscio si chiede, a insaputadell’Ego, quando non si è capaci di un movimento di profonditàsecondo coscienza spirituale.

La permanenza ossessiva di una sofferenza è in sostanza unpotere dell’Io deviato: la guarigione è possibile solo qualora sientri in comunione con le Gerarchie che reggono il karma.

 

CRISI INTERIORE

Qualora non vi sia miglioramento in una pratica, in una crisi o inuna malattia, significa che si sta usando un metodo sbagliato;occorre tornare indietro e ricominciare daccapo.

Vera saggezza è l’umiltà di ricominciare daccapo.

In tali momenti di crisi, l’arte è il “non resistere”; occorrelasciare liberamente scorrere il movimento animico in atto cosìda giungere a contemplarlo.

Nel non resistere, nel non opporsi, l’anima comincia araccogliere le proprie forze. Deve essere l’Io a riconoscere un Ioche guarda dal di fuori ciò che accade nell’anima oggettivata.

L’anima è ancora ignota all’uomo; vi è nell’anima una zona profonda sconosciuta all’Io, perché occupata dalle Entitàostacolatrici , che generano nell’anima l’insicurezza, la paura eil terrore. Il ricordarsi intensamente in momenti di crisi,che nell’Io vi è il potere assolutamente non spodestabileè già far affiorare la presenza dell’Io.

Le crisi si presentano per mancanza di presenza dell’Io:

3

Page 34: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 34/36

 

non si ha memoria di essere un Io divino.

La presenza dell’Io attua la presenza di un Potere trascendenteche anche se non veduto, è l’assoluto signore delle forze

dell’anima, Ostacolanti compresi.

Occorre ricordarsi di essere lo sperimentatore esterno, nonciò che si sperimenta nell’interno.

Tecnicamente occorre isolarsi come Io dalla situazione agentenell’anima, tanto da obiettivarla dinanzi a sé.

L’arte è non combattere con le stesse forze coinvolte eammalate dell’anima, ma lasciar combattere l’Io, vietandosi direagire con la tensione e la debolezza.

Bisogna scaricare tutto, istinti, timori, paure sull’Io: l’unico chepuò attraversale senza esserne toccato, per poi rettificarle. Lapresenza dell’Io è il Principio dell’invulnerabilità e dell’assolutaidentità con le Entità creatrici del mondo.

Le sofferenze, le crisi sono il realtà solo momentanei e brevimomenti di morte destinati a passare.

 

L’ANGOSCIA

E’ una forza di tipo “vampirico”, che esercitadall’eterico/astrale, influenza sul fisico.

Esercizio: immaginare l’angoscia come se essa fosse unostagno raffermo, ove occorre far entrare una corrente più forteche lo muova e lo renda fluente: l’Io.

Non si deve resistere all’angoscia, ma lasciarla esseresino al massimo della sua espressione.

Essa è in realtà nient’altro che il segno della brama di vitadelusa. Occorre utilizzare la propria forza di autoannientamentodavanti ad essa, un annientamento voluto.

A tal punto l’Io si libera, e agisce su di essa.

 

LA STANCHEZZAEssa riguardo unicamente il sistema nervoso; difatti è solo il

3

Page 35: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 35/36

 

cervello a stancarsi: la corrente eterica è invece per sua naturainesauribile. Il pensiero, indipendente dal cervello potrebbepensare all’infinito, senza stancarsi. Si stanca il cervello, non ilpensare.

Il vero guaritore della stanchezza è la pratica del pensierosvincolato dalla cerebralità.

Il pensiero può dar modo al corpo eterico di operare sul corpo fisico come durante il sonno.

La concentrazione e meditazione, producono lo svincolamentodell’astrale e dell’Io dall’eterico-fisico, come durante il sonno; intal modo è possibile l’azione edificante dell’Io.

 

LA GIOIA DI ESISTERE

Raramente una gioia è pura. Sempre cercata, non è mairealmente posseduta; la brama di essa non è mai appagata.Solo la gioia di essere, e la gioia di servire il Divino, come vere,coincidono.

L’asceta può attraverso il godimento, che generalmente lo

conduce all’animalizzazione, scoprire lo Spirito, avvertire in luiuna sorta di magico veicolo.

Egli deve esercitarsi con determinate sensazioni di gioia,estrarre da esse il moto puro dell’anima, attraverso il PercepirePuro.

 

LA DIETA

Il the ostacola la concentrazione, mentre il caffè la propizia. Ilreale oppositore è l’alcool: esso è una sostanzaparticolarissima della natura.

A colui che pratica un’ascesi, o apprende conoscenzesoprasensibili, l’alcool esercita etericamente in lui un effettomolto maggiore che non rispetto ad un uomo comune. Alcoolinsieme ad esercizi spirituali portano su un terreno pericoloso.

Nell’alcool vi è una forza paragonabile a quella che l’Io

dell’uomo ha sul sangue.

Bevendo alcool si accoglie nel sangue un Io antagonistico, in

3

Page 36: Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero

5/7/2018 Manuale Pratico Della Meditazione (Massimo Scaligero - slidepdf.com

http://slidepdf.com/reader/full/manuale-pratico-della-meditazione-massimo-scaligero 36/36

 

diretta opposizione all’azione dell’Io spirituale.

Steiner: “L’alcool è assolutamente da evitare; la dietavegetariana non è indispensabile, ma favorevole.” “ I

membri della classe esoterica non devono bere alcool.”

“Chi vuole comprendere la dottrina della reincarnazione edelevarsi al di sopra della personalità transitoria deve astenersida bere vino; (dice ancora Steiner) chi beve vino non arriveràmai alla visione di ciò che è impersonale nell’uomo.”

“Da quando l’umanità cominciò a bere vino, l’idea dellareincarnazione si oscurò rapidamente e finì per sparire dallacoscienza collettiva; restò intatta solo negli iniziati, i quali siastenevano dal berlo. Il vino causa un oscuramento della forzadi memoria del corpo eterico.”

3