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Page 1: MANDA IL SPIRITO, SIGNORE, A RINNOVARE LA … 6 annunaeiai adi lsraelili: .ly'd slossi av€le ùsto cb che io ho tafio afEqilto e corne ho sdlevaic ... ri, fa di essila Chiesa chè

MANDA IL TUO SPIRITO, SIGNORE,A RINNOVARE LA TERRA

TL MISTEEo di CrBto mofto e risodo è sempre vivo elpresenk perche n€lla Chiesal'azione dello Spilito San.to è costante. E questo il siglificato della solennià odier.nai non si trÀite di festeggiare quaÌcosa (50 giomi dopola Pasqua, cotne nel calendario ebraico), ma di viveredentrc una realtà nuomì immersi nella vita divina. LaPentecoste, compimènto del tempo pasquale, non è soloun episodio dèlla storìa della salvezza, è iivece il misterovi\§ della Chlesa abitata per sempre dallo Spùito Santo.

Elide Siltem

lucrìi e lampi. una nube derÉ€l sul monte e un suonolonissinb d como: Mlo il poFDlo che e.a nell'accam-parnènlo fu sc6so da iremore.

''Allora Mosè rece uscire il popolo dall'acaarìpE.menb inconlro a oio. Essi sl€tt€E in piedi all€ laÈde del nrcrxe. sll honte Sinai ela h,tlo fumante, per.a*ré su di esso era sceso il Sgnole n€lruo@, e negalùa ilfurno come ilfurno d una tomace: t ttorno.de fernava ftno. ,,ll suorE del corno dwrìia-va S€mpre più intenso: Mo6è padava e Ob gtì n-spondeva cùr una voce, nll SEnore sce§e dJrEuesul fionte SiMi, sulla vetta del nDnte, e il SionoÉdùmò Mosè sulla vetla del nìonte.

TIESSA UESPERIIìA TEII,A VIGITIA

AllTlt0llA 0'IIIGRESSO (Rm 5,5j &l l) irì pi€di

L'amora di Dlo è stato aftlrso nei no6tri cuo{pcr mc:ro dello Spliiio, che ha slabilito in nolla 3ua dlmo6. Allèluia.

CoLLETTA - Db onnipoter eed etemo, dìe hai rac-c*ruso la c€lebrazione della Pasqua neltempo sa-clo der onquanla qìomi, dnnova il odqbdla P€n-toco§6 la'dle i popolidispeÉi § raccolgano insie.me e lè dive6e linquè si uniscano a proclamare lagloia delfuo nome. Per il noGtro Siqnore...

A - Amen.

La I l€ttura può esserc scelta tra questi lesti: Babeb (Aè-nest 11.1.9): tt Sinai (Esodo 19,?8. t6-20): Le o*a hdn-c,le (Ezech@lé 37-114): Gt ultimi tenpi iGtoéle 3,1 -S).

PRIfuIA LETTURA

ll Slgnoréscésa s.l rrcnte SiÉi data i ahfio il Wh.Oal llbro dèll'Èsodo (19,3-80.16-2Ob)

ln quei gomi, ,ìicsè salì verso Dio, e il Srgnore lodllamò dal monte, dicendo: "Quesio dìrai alhcasa diGiaaobbe 6 annunaeiai adi lsraelili: .ly'd slossi av€leùsto cb che io ho tafio afEqilto e corne ho sdlevaicvd su ali di aqrib 6 ù ho latto !'enile fno a me. Ora,so clar6le ascolto alh mia loce e dslodirEb h mia al-leanza, voi sarete per me una ploprielà paijcolae LaMt i popolii mh infatli è Mla h lerrar 6voi sarels p€rme un reOno di sacedoÙ e una nazklne sanla . Oue-sle Parcl6 dirai agli lsraeliÙ". 'Mosè andò, convoco glianàani clel popolo e diei lorc tutte quest€ pancle, como gliavova ord,nato il Signore. dTuno ilpopolo rispGs€ insi€lhe e disse. "Ouanto il Signore ha detlo, nci lotal€mol". lllt6tzo giorìo. sul lù del mattino, ù lurono

conda di bontà e miseicordia.

A - Ben.lismo gr.zic r Dlo.

SAtl\40 RtSP0NS0RIALt (Sal 102,1-4.6-7.17-18)il La gr.zia del Slgnorè è su quanti lo tomono,Benedici ilSignorc, anima mia, / quanto è in me b9-nedica rl suo sanlo nome. / Benedici il Signore, ani-ma mia. / non dimenticare tutti i suoi benelrci. ',Egll pedona tutie le lue colpe, / guarisce tutle lolue intermilà, / salva dalla lossa la tua vita. / ti ck-

ll Signore compie cose gruste. / dilende idirittiditr.rtli qli oppressi. / Ha fatlo conoscere a Mosè léSuevìè, /lé sue opere ai ,igli d'lsÉele. lilila I'armre del SiOnore è & s€rpre, / per sempÉ srlqrelh dle lo ternooo. / e la sua giuslizia p€l i tgli da hgli, / per qu€lli dE clrslodiscono la sua aleanà / è d.codano isr.d precetti per osss ,aii.

SECONDA TETIURA

Lo Spitilo i orce& rer noi @n genin irÉspdmibili.Dalla leitera dl saa Paolo aposlolo.l Bomeni (8,22-27)

Fratelli. -sappiamo che tutla insiémela c€azicnè geme e sofire le doglie dél pado tno ad oggi.

. MESSA VESPERTINA NELLA VIGILIA - 19DOMENICA OI PENTECOSTE

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àNon solo, ma andÉ noi, che possediarno l€ pdmràé d€llo Sridto, oemiarno medomenle asp€iandoladoaono a figli h redenzione del no61o coDo.xNella speranza inlatti siamo staÙ sakati. Ora, còahe sispera, se è visto, non è piir oggetto disperan.za; infatti, ciò che uno qià vede, come polrebbe sp+ra o?al\ra, se sp€riamo quèllo che non vediamo,loatlendiamo con perseveÉnza, xAllo slesso modoanchè lo Spirito vìene in aluto alla noslra debolezza;non sappiamo intatli clme progarc in modo conve-nient€, ma lo Spi lo slesso inlercede con qemiliinesprimibili; .,e colui ch6 scrula icuorisa che co-sa d€sìdera lo Spirilo, perché egli intercede per i

santì s€condo idisegnidi Oio-

AIIO PTNIIENZIALTC - Atlinché lo Spiilo Sanlo di Dio dnnovi n6ll'inti-mo la vita di ciascuno di noi, invochiamo il pordo-no dèinostri pecrali. (Breve pausa di silenziotC - Signore, nalo dalla Vorgine Mada per operadollo Spirilo Sanlo, abbipietà dinoi.

A - Signor€, pbia.C - Cisto. rìsuscitato dai morti per la potonza del-lo Spirito Sanlo, abbip'eta dinoi.

A- Cri8lo, pida.C - Signore. assiso glorioso alla destra del Padreper invocare per noi Il dono dello Spirito Sanlo. ab-bipieG di noi. A - Signorr, piètà.C - Dro onnipolenle, abbia misericordia cli noi,perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita

A. Rèndlamo graio. Dlo.

in piedl

lì Alleluia.

A - Lodè aL, o Criato,

CANIO AL VANGEI.O

ll Alleluia, alleluia. Vieni, Sanlo Spiito, riempìiouori dei tuoifedeli, o accendi in essi il tuoco dél

VANGE LO

Sgotghéanno liumi d'acqua viva.

rl. Dal Vangelo secondo Giovanni (7,37-39)I A - Glorla a te, o Slgnore:'Nell'uitimo oìomo, il qrande qiomo della fesla,

Gesùr, dno in pieti, qrido: "-,Se

quaÉuno ha sete, ven-ga a m€, e beva €chi crede in me. Come dice la Scfl-fura: dal suo grembo sgoEhergmno fiumi d acqua vi-v8". rcueslo eqli diss€ d€llo Spidlo che avrebbe@ d'cevuto r crcdenti in lui: inlau non vi era ancora lo Spi-rito, perdÉ Gesù mo era ancoG §iato glorifrcato.

C0IIETTA -O Padrè, ch€ nelmistero della Pente-msle samifichi la tua Chiesa in ogni popolo e na-zione, dilfondi smo ar confinid6llà lerra i doni del-lo Spirito Sanlo, € continua oggi, nella comuniladeicredenli, iprodg che haioperato ag[ inlzl del-la predicazione clel Vanqelo. Peril noslro SignoreGesu Cristo... A - Ahen-

P RllVlA tEllURA seduti

Lo Spirito di Dio discèndé sulla comunità dègliapostoli e, taslodnado le loa menli e i loto cuo-ri, fa di essila Chiesa chè annuncia il Vengélo disalvezaatuftiipopoli-OaEli Atli degll Apo8ioli (2,1-11)

'Mentre stava comp€ndoe ilgiomo della Pen-lecosté, sr trovavano lutli insieme nelloslesso luo-go. rvenne allimprowiso dal cr6lo un iiagore.quasiun vento che siabbatte impetuoso. e nempitutia la casa dov6 siavano. sApparvero loro linOuecome di fuoco, che si dividevano, e si posaronosu ciascurx, dr loro, € tr.ili lurono colmati di Spiri-to Sanlo e comincrarono a pa are in allre lingu6,nél modo in cui lo Spirilo dava lo.o il polere diesprmer§.

sAbitavano allora a Gerusalemme Giudèi os-servanli. di ogni nazione che è sotto il cielo..Aquel rumore, la folla si radunò e rìmase tu6ata,perché ciascuno li udiva parlare nella propria lin-gua.'Erano stupiti e, luod di sé per la meraviglia,dicevano: "Tutli costoro clÉ padano non sono lor-s€ Galilei? !E come maicìasdrno di noi senle paclare nella propda lingua nalìva?

,Siamo Parti, Medi, Elamìli; abitanti della Me-sopotàmia, della Giud€a e della Caooadòcia, delPonlo e dellAsia, ldella Fflgia e délla Panfìha,dellEgitlo e d€ll€ parlidella Libia vicino a Cirène,Bomaii qui residénli,,Giudei e prosèliti. Cr6lesieArabi. e liudiamooedarc nelle noslre linou€dèl-lé qrandi ooere diDIo".Parola di Dio- A - Rèridiamo gr.d.. Dio-

A - Aman-eterna.

SUILE oFrERTE - Sc6nda, o Pade, il tuo Sarìto Spùi-1o sui donì ciìe li ollriamo é suscili nella tua Chiesa lacartà ardente, che rivela a lulti gli uomini il mislorodélla sah/eza. Per Cisno nosllo §gnore.

A - Amèn.(Pr.lazio dal Me§le d'allré I .d. p.9. 245 - Oppure ll ed. pag.

242 La Pent@te ealanÉ detta Chi.el.

ANTITOIIA ALLA COIMUNIONE

L'ultlmo oiorno della Lrta. Gèsù si levò inpladl èd elsclamò a gran voòe: .Chi ha s6la,vènga a me et eva». Allalula.

D0P0 LA ColdUN|oNE - Ci sanrilichi, o Padre, lapartecipazione a questo sacilicio, e accenda innoi ìl luoco dello Spirilo Sanlo, che hai elfuso su-gli apostoli nel giomo della Pènlecoste. Per Cri-slo nostro Sionore.

IIIESSA DET GIORI{O

ANllr0NA DlNGRÉSS0 - Lo Spirito det Signonha rlampito l univerao, agli che lutlo uniscg,cono9cè ogni linguaggio. Alleluia.

20 TEMPO DI PASOUA

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SALl\,tO RESPoIISORIALE (sol l orrr 04, r .zr.2g.sl.34)Dio è presenl€ nel npodo ttÉdi te il suo Spitilo.Per questo canliamo (o diciafio):Il Manda illuo Spkito, Signore. a rìnnovare la

Vièni, Santo Spirito, manda a noidalo€lo un rag'gio dellatua luce. /Vienl, prdre d6lpoved, vlonl,daioie d6l doni, vienl, lucè dei cuorl. / Consola'lore perf€th, ospitie dolc€ dellanima, dolcissimo soÈlievo. / llella tatica, dpoao, nella calula, ripaio,arèl pbnio, conforio., O luce beatissima, invadinolfintimo il cuorc dei luoi fedeli. / Senza le lua for-za. nulla A noll'uomo, nulla senzr colpa.,/ Lavaclò che è sordido, baona ciò che e a do, sana ciòche sanguina. / Plega clò chè è rlgldo, scrld!clò che è celldo, drizza clò chè è 8vhto. / Dona8i tuoifedeli, che solo in lè confidano, i tlroi santidoni. / Dona viÉù e pramio, dona morie sanla,dona giola oterna.

CANTO AI. VANOEI,Oi Allelui., .lleluia. Vieni, Santo Spidto, dempi

i cuori dei luoi fedeli 6 accendi in essi il fuocodel tuo amor€.VANGETO

Cisb salè al PadE e pronÉiè lo Spltllo Santo come colui che awà il cornpilo di kr ac.cogliere, allaluca elella Pagqua, la sua parola agll Apostoli.

+ ff Xi,'r1l$'3"Xindo Giovanni

A - Glorie a te, o Signore.ln quel tempo, Gesù diss6 ai suoi discepoli:

r."Se miamale, oss€ruerete i mieicomandamen-li: .e io pregherò il Padre €d 6gli vi darà un ahroPaècliio oercàé rimanqa con vor p€r sempré,,Se uno miama, ossètuèra h mia pàrola 6 il Pa-dIe mio lo amerà e noi v€r€mo a lui e prendere.mo dimora prosso di hii.ùChi non miama, non os-serya le mie perole; e h parola che voi ascollal€non è mia. ma del Padre che mi ha mandato. aviho deto quèsle cose mertre sono an@ta pressodi voi. 6Ma ll Paraclito, lo SDirito Santo che il Pa.dr€ manderà nel mìo none, luivi ingggnera ognlcosa e vi codeÈ tutlo ciò che io vi ho dètto.

PROfESSIONE OI FEDT

Manda ll tuo Spl-rl-to. Sl - gno . ra.

SEOUENZA in Fredl

Ii All€lula,

A. Loda r iè, o Cil3lo

in piedl

a ain.no- Ya - 16 le ter. ra.

Benedici il Signore, anima mia! / Seitanto gran-de, Slonore, mio oio!/Quante sono le luè opère,Signorè!/ Le hal latte lutte con saggezza; / la lèr-ra a pbna dellé tue creature. R

Togli loro il respiro: muoiono, / e dlomano nella lo-ro poh/ere. / Mandi il tuo spinlo, sono creati, / e rin-novi la faccia della tera. nSia per sempre la gloria del Slgnorèi /giol8ca ilSi-gnor€ delle sue opere. /A luisla gradito ilmlo can-to, / io gioiò nel Signore. lìSECONDA I.ETTURA

Lo Splilo Santo nel Battesino ci ta ligl éd eredi,in Cisto, cueredi della vita eleha. Lo Spitito diven-ta ld noslr'a vo@ e ci pe,,nel,'o di tiwlgerci a Dio,chianadolo "Padre..Dalla lettera dl lan Paolo rpostolo al Roma-ni(8,8-17)

Fratelli, \u€lli che si lasciano dominare dallacarne non possono piac€re a Dio.'Voi però nonsiete sotto il domlnio della came, ma d€llo Spidto,dal momenlo chè lo Spirilo di Dio abita in voi. Sequalcuno non ha lo Spirìlo diCristo, non Oliappar.trene.{Ora, se C sto è in voi, ilvostro coDo èmorlo per il peccalo, ma lo Splrilo è vita per la giu-stizia. ',E se lo Spirito di Dio, che ha dsuscitatoGesfi daimorli, abita in vor, coluich6 ha risuscita-toC sto dai morti dara lavitaanche aivo8tri corpifiortallper mezzo delsuo Spirilo che abita in voi.

toosì durque, fuadli, noi siamo debilori non ver-so la came, per viverè secondo i desk ed camali,tperché, se vivgte §econdo Ia cgme, rnodrgte. Se,invece, mediant6 lo Spidlo rat6 morire le opere delcorpo. viwéle."lnlatli tulli qu€lli che sono guidati dal-lo Spirito di Dio, que§i sono fgli di Oio.ÉE voi nonavste dceMrb uno spiritD da schiavi per dcad€E nel-la pauÉ, ma avele dc€vuto lo Spirito cle €nde figliadoltivi, per mezzo delquale gndiamo: "Abbal Pa-dr€!". .LoSpidtoglgsso.insi€mealnoslrospl,lto,at-tesùa dle sianD llgli di Dio. "E se sianD fgll, siarnoardte ercdi: eled di Dio, coer€di di Oislo, 6e davt èro pGndianìo pan€ alle sue sofferenze per parteo-pare anche alla 8ua gloda.

Parcia dioio- a. Fandirmo grda a Dio.

CREDO lN UN S0L0 DlO, Padre onnipotentè,cfealore dol cido e (blla blra, dl tulie le co.8e vlsibill ed invisiblll. Credo in un solo Si-qnorè. Gesù Crislo. unhenito Fiollo di Dio. na.io dal Padre prima d tutl i secolTr Dlo da olo,Luce da Luè, Dio vèro da Dio vrlo, qenera-to, non creato, della stessa sostanza del Pa-dJe; per mezzo di lui fune b cosg sono statecreate. Par noi uomlnl e per la no6{ra sal-vezza digcarè dal clrlo, (si chlna il capo) eper opera d€llo Spirito Santo si è Incarnato nelseno della Vercine Maia e si è fatto uomo. Fucroar'fiaso per-noi solto Porro Pllato, morìe fu sèpolto. ll terzo giomo è risuscitato, s9.condo le ScrittuE, è sallto al cielo, siede alladestra dgl Padre. E di nuovo verrà, nellagloria, pergludicare lvivie imortl, e ilsuo re.

DOMENICA DI PENTECOSTE . MESSA DEL GIORNO 45

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gno non avràtine. Crudo nello Spirho San-lo, chc è Signoro a dà la vlta, è proc.dsd.l Padre e dal FlEllo. Con il Padre e il Fi.qlio ò adorato e qlorificato, e ha gailato pelm6zzo dei profeti. Crado la Chiesa, un.,aanta, cattollca e apoalollca. Professo unsolo battesimo per il perdono dei peccati.Aapcno la risurrezlong dei morti e la vitadel mondo che verra. Aman-

SUlLE oFftllE - Manda, o Padre,lo Spirilo San-to promesso dal luo Figlio, perché rivell piena-mente ai nostriqrori il mistero di qu€sto sacdfi-cio, e ci apra alla conoscenza di tutta la vorfta.

PREGHIERA DEITEDETI (si &ò odolloÉ)

C. Pregate, lratelli e sorelle... in pi.dl

A . ll Slgnore riceva dalla lue mani quèsto aa.crlllclo a lode è Elori. dll t|ro norìe, per il bènt nogtro è di tulla b gua 8a 6 chi€se.

Per Cfisto nostro Slqnore.

fffir,offflll8: r, Pé,,i.oos'' ep ania deta chiasa.M觧n1à

ANTItoNA AtLA C0MUNl0llE - Tuttl lurono rl-pi6ni di Splrlto Sanlo e proclamavano legEndi operc dl Olo. Allèluia. (At 2,4 ì l)D0P0 tA CoMUNIoNE - O Dio, che haidaio allatua Chiesa la clmunione ai beni del cièlo, custcdisciin noi il tuo dono, perahé in questo cìbo 6pi-riluale, che ci nuk6 per la vila etema, sia s6m'pro operante in nol la potenza del tuo Spirito.Per Cdslo nostro Slgnore- A - Aman.PFOPOSTE PER I C A NIlt ù Be,É,doio naro-nelé.Ia i W la Litugia,ElleDioi/ Cei200€, /niiorDal nulla, in prlnclplo (177)i Sanlo, varo Splrllodel PadrE (186). Serro ,esponsor,irroj M" A. Parisi:Ritom€llo: C.nd.mo al SignoG (l5l-152). Proces-sioae olletudele: Non tl chhrì€iò pli, sall 1244).CorDunio,e: viail, Santo Sdrlto {1 96); Splrlto d.e-tore (18S). CorgoddV.rglne dell'annunclo (225).

UI §ÈTIIITANA DEL Tf,MIO OBDINABIO(16 - 2l [nag,o\ hwsù dalli Oru I seUù &t4

f6 L I g€c.dr tl.l SlrDon Bmo r.ld, tum thtor n oèrc. .Cr€do; airta L mh iNredulita!' è il g.ido del padEdslepiletticq che npDrt36nt6 it nÈho atr€{Sbment ditonk a G€§À Ia nosEa pr€8hif,n- S Ubùo; S. Luisi otio-tD; B. Sinane Sbrk Oc g,l&lSi Sal t8&10.16; Mc 0,tÈ20.

t7 Il AlE tè d funoro I ho peso ed eli É so€teI1a" NonG§ant€ la chiarcze dl Grsù cirta Ia §,la miesione 3 il sro dèstino, i Dodici discutono solla lom tutua carier& § PaCU.,-b Wot\ S. Ci1dio ebtu; B. hdrnùt M6b.o, c'c 4,1-lq.,Srl 5,4,7-x.A; Mc 03ùt7.r8 )l B.rÉ i p@fl h {ùitq pertàé di..d à il retlod€i ciÈIi Q$anio è brutt li E€losir" Si dimentica che ilb€ne liene da Dio. § Cio&rlrra I (a\L);S- feliN. da Can-lrli*. Gc 4,13.17; Sal {1,2.3.< Mc S,3&{0.

l9 c Be.!d i porcrt lr srlrtio, perché di ersl è I rc8lodl cieli. Dlo flemla il bene, anche se mirimo, da qu&lun-q. r?,Jlte \ene . S Plattb &lasttnb; S. Crisptno da Vltet-àor § 1ro. Cc 5,1-6i Sel 48,1&20; Mc 9,41-50.

20 \ Miredcordo.o . pLto.o è il §ignoÈ. U.lreggir-mento di Gr{ù rcrso il milnnonfu è quclo del CrcatorE,che dpoÉa al pÈBetto oriSirario $uÌla fani8llr un&la.3. Be,a.ordirn da S&»a S. Lidiq B. Ouglbt b I. ec68.12; Sal 102,14.8.9.11.12; Mc 10,1-12.

2l :\ hnisplrglùdedrdrviDlirtecomÉl .nm.Larncomptnsa del reSno è promeala r colom cll€ sono Bémplri cùnè it lf:§Ii.k CritùEn Magdlarus a c. (nll)is C$bDusen r h MoÉrad O. 5tL3-m; Sal la0,l38; Mc 10,1S16.

lnD J,,ciJ§hÌr'd ?j|isirà / C (S ÀitatuC@h)PlB 3]iSal &+9; Èl 5,1-ft 0! 16,1115l. Tmido 8È.!,I!, oo

C - Fratslli e sorelle, anche noi riuniti in pre-ghi€ra come i discepoli con Maria nella pri-ma P6nlecoste cristiana, invochiamo sullaChiesa e sul mondo int6ro la luce e la foeadello Spirito Santo.

Letiorè - lnnalziamo la noska preghiera di.cendo insieme:

A . Donaci, Signore, ll tuo Santo Spirito.1 . P€r i Vescovi e per tutli i ministi delh Chiesa perché, unili al Papa, siano gui,3 lorli e misedcordios€per ilpopdo diDio in cammhrc verso i ro\riorizon-ti della sloria, pEghìamo:2. Pér imissionai dì€, anche a co{o della prcpria vi.tra, annunciano il Vangelo della carlà nell6 penlori€geografcfie €d €sislenziali di qu€slo mondo, percnéla loro t€stimonianza sh s€m6 fucondo d un'umanÈà pitl giush € piùr di§hna, prèghianoi

3. Per i genilon, icalechisti 6 glieducalod percM,soprattutto con h loro vita, possano lomare uomì-nl e donne capaci divivére ogni relazione con glislessi senÌmenti di Cristo, preghiamo:

4. Per ibattezzali n€lle div€rse confessioni cristla-n6, perché sappiano v6d6r6 prù ciò che uniscech6 non quello che divide 6 camminare insi€mep6r manile§are. anché nBlla diversita, lunila delcorpo di Cristo. preghiamo:

5. Pèr noi. per le no§tre lamiglie e per que§a no.slra clmunità cdstiana p€rché, n€igbmi luminosicome in quèlli pii, oscurì, apdamo il nostro cuoreallo Spirito mnsolatore che illumina le m€ntie i-scalda i cuori, preghiamol

I ileù ?tani delia cantrn là iÒcale

C - Padre buono che con rlluo Sanlo Spirito ri.costruisciciò che il peccaio ha dishullo e tai .tiorire le speranze delwg, accoqli le noslresuppllche e rinnova la laccia della terra. P6rCristo noslro Siqnore. A - Amèn.

LAOOlllXrCA.P.ecrsoi'.r0!0.otrhlry*M.arÉ:cddn@ oÈÉzrffi .à.a§,frÉ.3@' .rs rb!., o Lb!É Ed. v|!o _d ùàdd: o rdE.M or ill{s' s5 rlljed^.e.c.!or..dbèlrc.huEiÈ. FI.G$ F!ìi.r.

^rdÉl@ rp6bl@ aD.(cr) F.D c Àler.o..str.G rfrù E,'qr: lM,n .ù66h.u§i 5

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