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OPERA OMNIADI

LUIGI STURZO

TERZA SERIE

SCRITTI VARI

VOLUME IV- 8

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PUBBLICAZIONI A CURA DELL’ISTITUTO LUIGI STURZOOPERA OMNIA - TERZA SERIE - VOLUME IV - 8

Luigi Sturzo - Emanuela SturzoCarteggio

A cura e con introduzione di

Vittorio De Marco

Rubbettino

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Il volume è stato realizzato con il contributo dell’Edizione Nazionale dell’Opera Omnia di Luigi Sturzo,

Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali

© Proprietà letteraria riservata Istituto Luigi Sturzo

© 2005 - Rubbettino Editore88049 Soveria Mannelli - Viale Rosario Rubbettino, 10 - Tel. (0968) 662034

www.rubbettino.it

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PIANO DELL’OPERA OMNIA DI LUIGI STURZOPUBBLICATA A CURA DELL’ISTITUTO LUIGI STURZO

PRIMA SERIE: OPERE

I - L’Italia e il fascismo (1926)II - La comunità internazionale e il diritto di guerra (1928)III - La società: sua natura e leggi (1935)IV - Politica e morale (1938). – Coscienza e politica.

Note e suggerimenti di politica pratica (1953)V-VI - Chiesa e Stato (1939)VII - La vera vita. – Sociologia del soprannaturale (1943)VIII - L’Italia e l’ordine internazionale (1944)IX - Problemi spirituali del nostro tempo (1945)X - Nazionalismo e internazionalismo (1946)XI - La Regione nella Nazione (1949)XII - Del metodo sociologico (1950). – Studi e polemiche di sociologia (1933-1958)

SECONDA SERIE: SAGGI – DISCORSI – ARTICOLI

I - L’inizio della Democrazia in Italia. – Unioni professionali. – Sintesi sociali (1900-1906)II - Autonomie municipali e problemi amministrativi (1902-1915)

- Scritti e discorsi durante la prima guerra (1915-1918)III - Il partito popolare italiano: Dall’idea al fatto (1919). – Riforma statale e indirizzi politici

(1920-1922)IV - Il partito popolare italiano: Popolarismo e fascismo (1924)V - Il partito popolare italiano: Pensiero antifascista (1924-1925)

- La libertà in Italia (1925). – Scritti critici e bibliografici (1923-1926)VI - Miscellanea londinese (1926-1940)VII - Miscellanea americana (1940-1945)VIII - La mia battaglia da New York (1943-1946)IX-XIV - Politica di questi anni. – Consensi e critiche (1946-1959)

TERZA SERIE: SCRITTI VARI

I - Il ciclo della creazione- Versi. – Scritti di letteratura e arte

II - Scritti religiosi e moraliIII - Scritti giuridici

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IV - Epistolario scelto:1. Lettere a Giuseppe Spataro (1922-1959)2. Luigi Sturzo - Mario Scelba. Carteggio (1923-1956)3. Luigi Sturzo - Alcide De Gasperi. Carteggio (1920-1953)4. Luigi Sturzo - Maurice Vaussard. Carteggio (1917-1958)5. Luigi Sturzo a Londra. Carteggi e documenti (1925-1946)6. Luigi Sturzo e i Rosselli tra Londra, Parigi e New York. Carteggio (1929-1945)7. Luigi Sturzo e gli intellettuali cattolici francesi. Carteggi (1925-1945)8. Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo. Carteggio (1891-1948)

V - Scritti storico-politici (1926-1949)VI - La mafiaVII - Bibliografia. – Indici

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Nota redazionale

Le lettere sono state riprodotte integralmente e fedelmente dagli originali.Sono stati corretti gli evidenti lapsus calami così come i nomi propri e i nomi delle

località scritti in modo errato (per es. Pariggi).Sono state lasciate, invece, le forme grammaticali e ortografiche, anche dialettali, usa-

te da Nelina, (per es. paggine), ivi compreso l’uso errato delle concordanze (per es. learance te li manderò).

Le date ad inizio lettera sono state uniformate sostituendo, dove occorreva, il nomeall’ordinale del mese.

I giornali, i periodici ed i movimenti sono stati riportati come nell’originale, lascian-do invariate le citazioni bibliografiche non sempre uniformi.

Gli a capo sono stati decisi dal curatore del volume.

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Introduzione

1. Il carteggio che Sturzo tenne con la sorella gemella Emanuela – Nelina per la famigliae gli amici –, non rientra nel filone classico dell’epistolario sturziano, quello prettamente dicarattere politico. In qualche modo si avvicina alla corrispondenza tenuta col fratello Marioper ciò che concerne gli avvenimenti di casa, quelli personali, i sentimenti e la spiritualità,non certo per gli aspetti filosofici e culturali che in gran parte la caratterizzano1.

L’arco cronologico è molto ampio: dal 1891 al 1948, qualche giorno prima dellamorte di Nelina e comprende circa un migliaio tra lettere, cartoline postali e cartolineillustrate: 802 di Nelina e 181 di Luigi. Spesso si fa riferimento a cartoline o lettere rice-vute o spedite da entrambi, che non si sono però trovate nell’Archivio Sturzo, soprattuttocorrispondenza di Luigi, presumendo che siano andate disperse.

È sostanzialmente, come accennato, un carteggio familiare, attraversato dalla preoc-cupazione della salute reciproca; anche un raffreddore nell’uno crea apprensione nell’altrae viceversa; apprensione che in Nelina si fa ancora più forte dall’inizio del soggiorno lon-dinese del fratello. La divisione cronologica del carteggio riflette la vicenda biografica diLuigi, potendolo dividere in quattro fasi: dal 1891 al momento dell’esilio; il periodo lon-dinese, quello americano e il dopoguerra. Costanti in tutti e quattro i periodi sono gliaccenni, oltre che alla salute, ai piccoli avvenimenti di amici e parenti, alla nostalgia reci-proca, all’abbandono alla volontà di Dio.

2. Nella prima parte del carteggio la vita familiare di Caltagirone condisce tutte lealtre notizie; è Nelina che informa il fratello, che si trova spesso a Roma o a Catania, dellecondizioni di salute dei genitori, delle sorelle Margherita e Remigia, suora della Carità aGirgenti (Agrigento) col nome di Giuseppina, del fratello Mario, il «vicario», della variaparentela, delle cameriere che vanno e vengono. È il mondo della borghesia possidenteche emerge fin dalle prime lettere di Nelina, la quale passa il tempo dilettandosi di rica-mo, pittura, fotografia, gite e villeggiature con i parenti, soprattutto i Fanales, e che spes-so interessa il fratello a Roma dell’acquisto di spartiti per pianoforte e mandolino, diqualche indumento o cappellino alla moda, di lastre fotografiche, di oggetti particolari dautilizzare come regali. Nelina aveva una discreta cultura, avendo frequentato insieme allasorella Remigia, tra il 1883 e il 1885 ad Acireale, il postulato della Congregazione delleFiglie di Carità e il collegio del S. Cuore2.

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1 L. Sturzo-M. Sturzo, Carteggio, 4 voll., a cura di G. De Rosa, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma1985.

2 Cfr. F. Piva-F. Malgeri, Vita di Luigi Sturzo, Cinque Lune, Roma 1972, p. 25.

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Ma nelle prime lettere c’è anche il problema della sua vocazione: scartata l’idea diprendere marito, come desiderato dai genitori, Nelina avrebbe anch’essa voluto abbrac-ciare lo stato religioso3, seguendo così le orme dei fratelli e della sorella Remigia. Il suodesiderio era di entrare, a Roma, tra le suore dette del S. Cuore. Ma dagli accenni fatti alfratello, sembra di capire che si trattava di una vocazione incerta, fortemente condiziona-ta dalla situazione familiare soprattutto dopo la morte della mamma (1897), con il padreancora vivente, i due fratelli sacerdoti, la sorella Margherita malferma in salute. Luigi erail suo confidente; gli chiedeva di pregare perché il Signore le concedesse la forza di «resi-stere alle lotte» (n. 14), di avere il coraggio di dire tutto in casa. «Caro fratello – gli scrive-va nel maggio 1898 – io son risoluta, ma mi manca la forza di dire addio a tutti, di direcoraggiosamente debbo lasciarvi poiché mi riesce assai duro, stante la posizione di casanostra» (n. 25). Alla fine si decise: ma durò poco. Nel settembre 1900 era a Roma, nelconvento delle suore del S. Cuore a Villa Lante, ma già una lettera dell’agosto 1901 (n.32) era indirizzata a Luigi da Caltagirone. L’esperienza della vita religiosa era durata appe-na un anno.

La sua condizione di nubile, maggiormente dopo la morte della sorella Margherita(1922), la portò a legarsi sempre più ai due fratelli, specialmente a Luigi con cui il rap-porto era sempre stato particolare. Le lunghe assenze di Luigi da Caltagirone erano per leiun peso: «Quando verrai? – gli chiedeva nell’agosto ’14 – Che noia la tua assenza mi por-ta» (n. 45); «Sono stanca – così nel dicembre del ’16 – della tua assenza, caro Gigi, cosìnon si può più vivere» (n. 72). Durante le permanenze romane di Luigi, Nelina funziona-va da sua segretaria in quel di Caltagirone: gli mandava lettere e pratiche del Municipio,lo teneva informato e aggiornato sui problemi e avvenimenti locali, gli girava non pocheraccomandazioni che riguardavano soprattutto soldati calatini.

Scarsa risulta la corrispondenza tra il ’19 e l’ottobre del ’24 allorquando Luigi, pas-sando per Torino, lasciò l’Italia per l’Inghilterra. Appena sette lettere e due telegrammi. Èda pensare che Nelina, in questi anni, passò molto tempo a Roma, vicino a Luigi, vivendocon lui le passioni e le difficoltà della stagione del popolarismo, ma senza mai un coinvol-gimento politico diretto, sempre nell’ombra, ma sempre presente, in confidenza con glialtri dirigenti del partito.

Nel luglio ’22 era morta la sorella Margherita; Luigi non era tornato a Caltagironeper assisterla e partecipare ai funerali: «Ebbe tutti i conforti – lo informava la sorella – ecome li voleva lei, senza chiasso, così Iddio permise perché amici e parenti lo sepperoquando era volata in cielo» (n. 93). L’esilio non gli permetterà nemmeno di essere presen-te alla morte della sorella Giuseppina (1928) e del fratello Mario (1941). Un’eco dei tor-mentati giorni del luglio ’23, la troviamo in una lettera di Nelina del 17 di quel mese.Luigi aveva presentato le dimissioni da segretario del Partito popolare il 10 luglio, al cul-mine delle pressioni vaticane. «Sturzo – scrive Malgeri – rimase profondamente ferito daquesta vicenda. All’indomani delle dimissioni si recò a Montecassino per un breve perio-do di riposo e di meditazione»4. Da Montecassino mandò una lettera a Nelina che pur-

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3 Glielo confidava in una lettera del 1894: «Ed ora caro fratello anch’io so un po’ comprendere quanto èdolce star vicino al buon Gesù, qual pace e felicità si trova nello star vicino a lui» (lett. n. 2).

4 F. Malgeri, Luigi Sturzo, Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo (Mi) 1993, p. 163.

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troppo non si è rintracciata. «Vedo – gli rispondeva tra l’altro la sorella – come l’animotuo è grande, come la tua fede è viva e profonda» (n. 94). Nelina si trovava a Roma, e lìvolle rimanere in attesa degli sviluppi di eventi che avrebbero complicato la loro vita ed illoro rapporto per oltre vent’anni.

3. La partenza di Luigi per Londra nell’ottobre del ’24, fu un momento difficile perentrambi. Nelina lo salutò a Roma; pianse molto, ma come Luigi, affidò quel momentodi dolore alla volontà misteriosa di Dio: «Quel che Iddio fa è sempre buono» scriverà inuna lettera del ’40 (n. 855). Ma furono un pensiero ed una fede sempre presenti in tuttigli avvenimenti di quegli anni. Anche quella partenza entrava nei disegni di Dio: «Poi,pensando che il tuo è un atto di sottomissione che Iddio non potrà non premiare, mitranquillizzai» scrisse a Luigi qualche giorno dopo (n. 95). La sofferenza comunque restò,intensa e struggente in ambedue5.

Londra, agli occhi di Nelina, non era la soluzione migliore per il soggiorno del fratel-lo a causa del clima, dell’umidità, delle interminabili giornate grigie e piovose, così lonta-na dal clima romano e siciliano. Luigi ne avrebbe sofferto nello spirito e nel corpo. Lasalute di Luigi diventò per Nelina un vero e proprio tormento: «Dimmi tutto, anche sehai qualche piccolo disturbo, non me lo nascondere, mi faresti stare più preoccupata»(30.10.24, n. 96). E qualche giorno dopo: «Se ti ammali come farai tu, ma come resisteròio?» (n. 97). Anche Luigi non era da meno nel preoccuparsi della salute della sorella e sequalche lettera o cartolina postale ritardavano, l’uno e l’altra si allarmavano. Potrebbeapparire anche troppo ossessiva ed esagerata questa preoccupazione per la salute che siritrova in tutta la corrispondenza, ma la lontananza ingigantiva i problemi quotidiani erendeva entrambi molto sensibili a questo problema. Nelina si atteggiava più che a sorel-la, a mamma fin troppo premurosa: «Stai attento quando accendi il fuoco colle manichepelose, sto in pensiero» (9.9.25, n. 175); «Forse i geloni ti son venuti per uscir la mattinaper la messa? Stai attento, quando vi è la nebbia forte non uscire» (1.11.26, n. 276); «Sen-to con dolore della tua influenza, piccola come tu dici, ma che a me produce una viva agi-tazione, un pensiero» (14.12.26, n. 276).

Nelina preferirà passare, quando le sarà possibile, molta parte dell’anno a Roma. Lì sisentiva innanzitutto più vicina al fratello: «Ed io sto qui perché mi sento più vicina a te eperché Roma è la mia passione» (24.3.27, n. 318). Nella capitale aveva modo di incontra-re gli amici di partito, alcuni parenti e amici di Caltagirone che, come lei, prediligevanopassare l’inverno a Roma. Nessuna particolare vita mondana se non qualche volta l’operalirica e i concerti; era la capitale in sé che l’affascinava, potendo anche seguire prediche esolenni funzioni nelle più importanti chiese della città. L’aria di Roma gli si confaceva,scriveva spesso a Luigi. Caltagirone gli sembrava troppo lontana rispetto a Londra; maanche nel paese natale si rendeva necessaria la sua presenza dopo la morte dei genitori e

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5 «Pensa come Nelina sarà preoccupata per me e dispiaciuta di restar sola – scriveva al fratello Mario il 18ottobre del ’24 –. Per fortuna c’è qui la signora Orlando che le farà compagnia» (L. Sturzo, Scritti inediti, II,(1924-1940), a cura di F. Rizzi, Cinque Lune, Roma 1975, p. 2). E il fratello il mese successivo: «Nelina miscrisse l’altro giorno. Povera sorella, come soffre della tua lontananza! Scrivo più spesso del solito anche a lei,per confortarla. Ma anch’essa sa trovare in Dio il vero conforto» (L. Sturzo-M. Sturzo, Carteggio, I, (1924-1928), cit., p. 31, n. 12. Da ora in poi Carteggio).

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della sorella Margherita, per seguire i raccolti stagionali nelle campagne di cui erano pro-prietari – i giardini di frutta soprattutto –, i lavori della casa, e per stare vicina anche aMario, vescovo a Piazza Armerina.

Nelina sperava che la permanenza a Londra di Luigi durasse poco; infatti spesso nellacorrispondenza tra il ’25 e il ’29 lo aggiornava sull’acquisto di un appartamento o un villi-no a Roma, in modo che tornando da Londra ambedue vi si sarebbero potuti stabilire,senza più alberghi, pensioni o case di amici. Le disponibilità finanziarie c’erano, ma forseNelina era di gusti un po’ difficili. Alla fine non se ne fece nulla sia perché non riuscì atrovare qualcosa di suo gradimento, sia perché andò scemando la speranza di un ritornodi Luigi in tempi brevi. «Come devo passare tutto questo tempo? – gli confidava appenaqualche settimana dopo la partenza – Ah! no, non sarà possibile che ne passi troppo!!»(3.11.24, n. 97). Avrebbe voluto andare a parlare «a chi di ragione – gli confidava nellastessa lettera – per far che ritorni; tu che ne dici? non farei una cosa che a te dispiacereb-be?». Non conosciamo la risposta di Luigi, ma non andò né da Gasparri né da Mussolini,se pure ci sarebbe potuta arrivare e se queste erano le sue reali intenzioni. Nelina aveva giàmesso in programma per la fine del ’24 un viaggio a Londra se Luigi non fosse tornato inItalia.

Tutte le lettere dei primi anni esprimono questo intenso desiderio di Nelina di vederepresto ritornare a Roma o a Caltagirone, «a casa nostra», il fratello. «Mi sembra un annoche manchi; mi pare come fosse passata estate autunno inverno e siamo in primavera…etutto questo tempo da te lontano» (13.1.25, n. 116). Ma il clima politico si faceva semprepiù difficile, e la stessa Nelina cominciava a intuire, ma non ad accettare, il fatto chesarebbe potuta essere lunga la permanenza di Luigi a Londra, man mano che superata lacrisi del delitto Matteotti, Mussolini stava riprendendo saldamente il controllo dellasituazione. «Mi duole semplicemente intravedere – si legge nella stessa lettera del gennaio’25 – come la tua lontananza si protrae a lungo, stante così le cose». Quel sospirato giornolo vedeva allontanarsi: «Io non lo vedo vicino e mi addoloro…» (26.1.25, n. 122). Spera-va almeno che questo loro sacrificio sarebbe tornato utile innanzitutto per le loro anime epoi per l’Italia stessa. Ormai il timore di un lungo soggiorno all’estero si stava trasforman-do velocemente quasi in certezza: «Vedi che io avevo ragione di piangere – così nel mag-gio ’25 – quando partisti e di dirti: parti ma chi sa quando potrai più tornare. Certo chequi saresti stato sacrificato a non uscire che ben poco, ma per me era di non dover lasciareil campo…» (6.5.25, n. 133). Sembra di capire che la sorella non condivise fino in fondola decisione di Luigi e le pressioni fatte su di lui, per lasciare l’Italia. Per lei bisognavarimanere sul campo, ma forse non si rendeva conto dei reali pericoli che il fratello avrebbecorso restando in Italia. Anche Luigi dall’inizio del ’25 si convinse che il suo ritorno nonsarebbe avvenuto presto6.

Ad un anno dalla partenza, ricordava quei momenti dolorosi con particolare nostal-gia: «Stasera è un anno che lasciai Roma, e mi tornano a mente quei momenti, come unodei ricordi più vivi della mia vita; e penso a te buona e dolce sorella, così lontana dal fra-

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6 Scriveva il 27 febbraio del ’25 a Filippo Del Giudice: «Io vedo che il mio esilio si prolunga chissà perquanto tempo. Non oso pensarlo; ma subisco in silenzio la mia situazione e offro al Signore la mia intima sof-ferenza; di questa non parlo e non scrivo a nessuno» (L. Sturzo, Scritti inediti, II, cit., p. 48).

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tello tanto amato; ti penso e ti sono vicino, ti vedo girare per la casa paterna con tantacura delle nostre piccole cose e delle nostre tanto belle campagne. Ti sono vicino quandopreghi il Signore, per me, per te, per tutti e mi sento unito nella preghiera a te più che inogni altro momento della nostra vita. E ci rivedremo presto» (25.10.25, n. 188). Già dal-le lettere del ’26 non torna quasi più l’argomento e soprattutto la speranza di un ritorno abreve in Italia. Le leggi “fascistissime” e la piega che ormai stava prendendo in Italia ilregime, allontanava sine die questa possibilità. Nelina se ne convincerà presto.

La permanenza a Roma, soprattutto tra il ’24 e il ’26, anche se non continua, le per-metteva, come detto, di incontrare gli amici di partito di Luigi: Coccia, De Gasperi, Spa-taro, Scelba, Del Giudice, per fare solo alcuni nomi; talvolta partecipava a qualche loromanifestazione, ma anche si lasciava andare a qualche critica circa il loro comportamentonella conduzione del partito o delle strutture collaterali. Era anche da questi contatti cheNelina si rendeva conto che il quadro politico andava complicandosi e che era difficileanche per loro poter lavorare per il partito e aggiornare Sturzo con frequenza: «Gli amicimi dicono che non ti scrivono perché temono che le lettere vengono aperte e non poten-do scrivere sul serio, preferiscono non scrivere» (6.12.24, n. 107). Il sospetto non era fuo-ri luogo. Attraverso Nelina, Luigi mandava notizie o dava indicazioni o commissioni agliamici del partito, il tutto con qualche difficoltà: «Faccio sempre le tue commissioni pres-so i tuoi amici, ma vedo che non corrispondono puntualmente o che la posta non ti per-viene giusta» (12.12.24, n. 110).

La situazione si complicò dall’anno successivo e ve ne è traccia nella corrispondenzadi Nelina: «A me non viene più verso di andare al Partito e passare in mezzo a tutti queicarabinieri. […] Hanno avuto il Popolo sempre sequestrato» (26.1.25, n. 122). Nono-stante le crescenti difficoltà, Luigi continuò a mandare a Nelina lettere da distribuire adalcuni popolari; Nelina lo avvertiva del crescente clima poliziesco intorno al partito e aisuoi dirigenti, della censura, del sequestro del Popolo, dello spionaggio ai danni di chigli scriveva o aveva contatti con lei stessa. Non volle mancare però all’inaugurazione delV congresso del partito a Roma il 28 giugno del ’25: «Torno dall’inaugurazione delCongresso. Molto entusiasmo, molta fede, molto affetto per te» (n. 126). I riferimenti alpartito e ai suoi dirigenti andranno velocemente diradandosi nell’anno successivo fino ascomparire del tutto. Non giovava a nessuno mettere a repentaglio la propria sicurezza.Né Luigi chiese più a Nelina di fare da tramite con i dirigenti popolari. La tenagliaormai si era stretta intorno a loro. L’ultimo chiaro riferimento è in una lettera del 24marzo ’27: «Tutti gli amici ti salutano e se non ti scrivono è perché non possono muo-versi, credilo, e temono di tutto giacché le cose stringono sempre più. Loro ti pensanosempre e ti fanno dire tante cose» (n. 318). L’appuntamento con tutti era rimandato alsecondo dopoguerra.

La lontananza veniva interrotta ogni anno e fino al 1937 (non si videro soltanto nel1938, mentre nel ’39 stettero insieme a Parigi in inverno per una sola settimana), nelperiodo estivo, tra fine giugno e fine agosto. Si incontravano in genere a Parigi, prosegui-vano talvolta per qualche altra città europea per poi ritornare sulle spiagge francesi. Si puòdire che vissero quegli anni di lontananza in attesa degli incontri estivi che ricreavano,anche se per poco, un intenso clima familiare e domestico. Solo in queste occasioni pote-vano naturalmente scambiarsi notizie e impressioni che non trovavano posto, per ovvie

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ragioni, nelle cartoline postali che sempre più frequentemente sostituiranno le lettere giàa partire dal ’25.

Dietro le tante difficoltà del vivere lontani, totale fu sempre l’abbandono di ambeduealla volontà divina, ai voleri del Signore, ai suoi disegni, sicuri che la giustizia prima o poisarebbe trionfata. Se lo spessore della spiritualità di Luigi già era emersa nel carteggio colfratello, ritorna in questa corrispondenza aggiungendovi quella, non meno vissuta, dellasorella. La fede resta il contrafforte essenziale in questa lunga prova, mai messa in discus-sione da Nelina: «Iddio ci sorreggerà a passare quest’ora di amarezza» gli scrisse qualchegiorno dopo la partenza (n. 98). L’ora di amarezza si allungò nel tempo, ma Nelina e Lui-gi riposero sempre tutto nelle mani di Dio. «Restiamo uniti in ispirito in questi giorni difesta – gli scriveva Nelina alla vigilia del Natale del ’25 –, raccomandandoci al buon Dioreciprocamente, affinché ci dia la forza di rassegnarci e di vivere» (n. 207). Molte lettere ecartoline postali avranno questa chiusa. Soprattutto era Nelina che dava coraggio al fra-tello, perché sopportasse con rassegnazione tutte le contrarietà incontrate e da incontrare,la dura separazione, la solitudine. Solo la preghiera quotidiana riusciva ad annullare lalontananza fisica, così come il comune ricordo dei genitori e delle sorelle morte, gli anni-versari di ordinazione sacerdotale di Luigi, il loro compleanno il 26 novembre, gli anni-versari di sacerdozio e di episcopato del fratello Mario, le feste natalizie e pasquali, quellelocali legate alla vita calatina. Tutto era mediato dalla preghiera e dalla fede nella miseri-cordia e nella giustizia di Dio.

Luigi si sentiva profondamente in debito verso la sorella: sempre vicina nei momentidifficili, più distaccata nei momenti dei trionfi, «modesta sempre e sempre col senso dellamisura, con la visione della realtà, con l’antiveggenza dell’amore»; così le scriveva il 16maggio 1929, ringraziandola per tutto quello che aveva fatto e continuava a fare per lui,avendo sacrificato la sua vita per stargli al fianco e non lasciarlo solo «nelle tempeste dellavita. Solo il Signore può compensarti, ed io non so fare altro che pregare per te». Unaintesa ed un affetto straordinari per i due fratelli, abituati sin dalla nascita a condividere legioie e i dolori familiari, le vicende della vita sacerdotale e politica di Luigi, la dura espe-rienza della lontananza, mitigata e superata dalla fede. «Giovedì è Natale – scriveva Neli-na nel dicembre del ’30 –, e col pensiero e col cuore sto a te vicino, carissimo fratellogemello. In ispirito passiamolo vicino quel giorno tanto dolce e soave. Nella preghiera eda piè della grotta uniamo i nostri cuori e le anime nostre, per essere poi per sempre unitinell’altra vita. Tu prega per me, io ho più bisogno che voi delle preghiere e degli aiutiDivini» (n. 584). Il ricordo dei propri defunti li faceva spesso riflettere sulla vita futurache vedevano sempre più avvicinarsi: «E così caro fratello, anche noi ci avviciniamo versola patria beata, che il Signore ci assista. Preghiamo l’un per l’altro e stiamo uniti sempre apiè dell’altare» (17.10.37, n. 737).

Le caratteristiche generali dell’epistolario così come si va svolgendo nella secondametà degli anni Venti, le ritroviamo nella corrispondenza del decennio successivo. Alcuniriferimenti alla situazione internazionale ed interna, sempre più complesse, emergonovelocemente in qualche cartolina postale: «Leggo con dispiacere le notizie della Spagna –scriveva Luigi nell’ottobre del ’33 –. Speriamo che si calmeranno» (n. 663). Così fa anchecapolino la crisi dei Sudeti e gli accordi di Monaco: «Il mondo intiero – scriveva Nelinanell’ottobre ’38 – ne era preoccupato [della crisi internazionale] e con ragione. Come si

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poteva pensare a una nuova guerra senza avere i brividi! Ne sia ringraziato Iddio»(6.10.38, n. 772). Da Londra, Luigi capì nell’estate del ’39 che la situazione internazio-nale si era ormai irrimediabilmente deteriorata: «L’agosto l’avrò libero, se sarà tranquillo,il che non si sa» (14.6.39, n. 821); e alla vigilia dello scoppio della guerra: «Uniti nellepreghiere a Dio che si fanno in tutto il mondo per la pace e col pensiero a te, a Mario e atutti i parenti e amici» (29.8.39, n. 834). E la guerra, come è noto, li avrebbe ulterior-mente allontanati.

4. La corrispondenza, con il trasferimento di Luigi negli Stati Uniti7, si rese più diffi-coltosa, caratterizzata anche da lunghi intervalli di tempo tra la spedizione e l’arrivo diuna lettera. Le notizie arriveranno ad ambedue attraverso una famiglia italo-americana,originaria di Caltagirone, i Bagnara, che vivevano a New York. La famiglia Bagnara ospi-terà Sturzo nei primi mesi di permanenza in America, prima del suo trasferimento in Flo-rida, dove il clima era molto meno rigido e vi era maggiore tranquillità di spirito. Nellastessa famiglia ritornerà nel ’44, quando gli sembrò più utile la sua presenza a New York.Soprattutto dopo l’entrata in guerra degli Stati Uniti, le lettere indirizzate da Luigi e lerisposte di Nelina passavano attraverso il “prestanome” di Carmela Bagnara. Mischiandonotizie della propria famiglia e notizie più generali in cui si capiva innanzitutto che lasalute andava bene, Luigi e Nelina, pur con lunghi intervalli non si persero di penna, percosì dire, e fu un grande conforto per l’uno e per l’altra.

Con la caduta del fascismo, la corrispondenza riprese lentamente con maggiorecadenza. Come è noto, già dalla fine del ’43 Sturzo riallacciò il rapporto epistolare condiversi amici popolari italiani e con i siciliani Mattarella, Aldisio, La Rosa, Pecoraro8.

Prima dello sbarco degli alleati, la Sicilia venne interessata da pesanti bombardamen-ti. Fu quello il periodo più angoscioso per Luigi non riuscendo ad avere notizie dellasorella. Scrivendo a Carlo Sforza nel settembre ’43, prima che questi tornasse in Italia dal-l’esilio americano, preferì non dargli nessuna lettera per Nelina: «Finché non avrò notizieda lei stessa il mio tormento non cessa. Ho paura di avere notizie da altri. Non ne hochieste, non ne chiedo. Mi affido a Dio»9. Questa lettera di Luigi a Sforza quasi si intrec-ciò, nella datazione, con una lettera di Bernardo Mattarella a Sturzo del 23 settembre ’43,in cui lo si rassicurava tra l’altro della buona salute della sorella Nelina «che più di ognialtro attende il ritorno dell’illustre e amato fratello»10. La lettera di Mattarella arrivò final-mente a Sturzo il 19 novembre con la gradita notizia. Ne informò con grande commozio-ne l’amico Mario Einaudi: «Caro Mario, per dirti che ho ricevuto una lettera da Palermo,nella quale mi si assicura che mia sorella sta bene e…mi aspetta. Enorme è stata la mia

9

7 Sul periodo americano cfr. G. De Rosa, Sturzo, Utet, Torino 1977, pp. 403-431; F. Malgeri, Sturzo,cit. pp. 235-291; V. De Marco, Tempore Belli. Sturzo, l’Italia, la guerra (1940-1946), S. Sciascia, Caltanisset-ta-Roma 1995; L. Gray, L’America di Roosevelt negli anni dell’esilio di Luigi Sturzo fra Jacksonville e New York:quale America ha conosciuto?, in Universalità e cultura nel pensiero di Luigi Sturzo, Rubbettino, Soveria Man-nelli (Cz) 2001, pp. 521-550.

8 Cfr. L. Sturzo, Scritti inediti, III, (1940-1946), ad indicem. Per le lettere di Aldisio cfr. anche L. Sturzo-S. Aldisio, Carteggio (1924-1956), a cura di V. De Marco, S. Sciascia, Caltanissetta-Roma 2001, pp. 89-109.

9 Sturzo a Sforza, 21 settembre 1943, Scritti inediti, III, cit., p. 150.10 Mattarella a Sturzo, 23 settembre 1943, ibidem, p. 154.

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consolazione ed ho pianto di gioia»11. La prima lettera di Luigi alla sorella è dei primi dinovembre del ’43, mentre quella di Nelina porta la data del 14 dicembre dello stessoanno.

Ma tutti gli amici siciliani che ebbero modo di scrivergli in quei mesi, soprattuttoMattarella, Scelba, Aldisio, La Rosa, lo informarono sempre della salute della sorella cheviveva di speranze e ricordi in attesa del suo ritorno.

Luigi dall’America cercò di aiutare alcuni amici e parenti col mandare pacchi congeneri di prima necessità non deperibili e soprattutto stoffe, scarpe ed altro abbigliamen-to. Lo stesso fece con la sorella. Era anche quello un modo per solidarizzare con loro, sen-tirli e sentirsi vicino in un momento morale e materiale veramente difficile. Nel loro car-teggio viene trattato anche il problema del suo ritorno in Italia. Non intendiamo tornarein modo specifico sull’argomento, conoscendo ormai le cause del ritardo12. Ma l’impres-sione è che anche la sorella giocò un ruolo “psicologico” nel ritardare il viaggio di ritornodi Luigi. Preoccupata per la salute del fratello, Nelina avanzava forti dubbi sul viaggio,sulla sua sicurezza, sulla situazione molto instabile, a suo parere, che si viveva in Italia,soprattutto dopo la fine della guerra, delineando un quadro di vera e propria anarchia, unclima di violenza ed arbitrio. Insomma per lei Luigi sarebbe stato più sicuro in Americache non in Italia, affidando del tutto il suo ritorno alla volontà di Dio; e se questa fossestata di dover rimanere per sempre in America, Nelina l’avrebbe accettata. «Certo che ilpensiero che un giorno tu possa venire mi riempie l’animo di gioia, ma prego Iddio che latua venuta debba effettuarsi quando Iddio vorrà per il bene dell’Italia» (19.5.44, n. 881).Questo sarà un forte leit motiv che Nelina metterà sempre davanti ogni volta che spunteràil problema del rientro di Luigi in Italia. Anche lei naturalmente lo desiderava, ma a tem-po debito, con un viaggio comodo, anche se infarciva le sue lettere di evidenti contraddi-zioni nel senso che stigmatizzava la stagione invernale perché troppo fredda, quelle inter-medie perché incerte climaticamente, quella estiva perché troppo calda…

Quanto Sturzo si sia fatto condizionare dai suggerimenti, dalle riflessioni e dai giudizidella sorella è difficile dirlo; né ella era probabilmente al corrente delle altre ragioni cheritardavano il rientro, non facendone cenno nelle sue lettere, ma credo non si debba sot-tovalutare la sua influenza a proposito del viaggio di ritorno in Italia. Tra l’altro temevache a Roma il fratello sarebbe stato sommerso da troppo lavoro, telefonate, visite, racco-mandazioni, congressi, convegni; il tutto poco consono alle sue condizioni di salute.

Nelina ebbe modo di sentire periodicamente la voce del fratello attraverso la radio:«Che emozione sentirti da così lontano! – gli scrisse la prima volta – non so descrivertela,posso solo dire che la mia attenzione alla voce mi fece prestare meno orecchio al discorsoche veramente fu interessante» (9.10.44, n. 886). Le notizie politiche italiane, oltre chedagli amici – da questi certamente più precise e dettagliate – le riceveva anche dalla sorel-la. In Sicilia Nelina faceva le sue veci, presente al congresso democristiano di Acireale nelnovembre ‘4413, presente alle visite di politici e ministri a Caltagirone, candidata alle ele-

10

11 L. Sturzo-M. Einaudi, Corrispondenza americana. 1940-1944, a cura di C. Malandrino, Olschki,Firenze 1998, p. 285.

12 Cfr. Malgeri, Luigi Sturzo, cit., pp. 272-291.13 Il congresso si tenne il 25 e 26 novembre. «Al congresso partecipò anche la Signorina Nelina accolta

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zioni amministrative calatine risultando nella DC la prima degli eletti, forte del nome edel ricordo del fratello. Non mancavano giudizi spesso negativi sulla classe dirigente sici-liana, sulla poca organizzazione del partito, sugli uomini non molto attivi, sulle leggi chea Roma gli stessi amici democristiani stavano varando e che andavano a colpire i proprie-tari, ciò che era difficile per lei capire ed anche accettare se non obtorto collo14. Così comeera dubbiosa in quel delicato periodo di transizione sul voto alle donne, sui troppi partitie movimenti che circolavano in l’Italia. Nella scelta istituzionale non si espose, né nellelettere al fratello sposerà l’una o l’altra causa, assumendo una posizione che potremmodefinire di realpolitik: «La maggior parte è per la Monarchia, la repubblica sì qualcuno neparla con entusiasmo, ma la gente in genere non la vede, manca l’uomo che ne pigliereb-be le redini e allora esita. Preghiamo Iddio che ispiri ai votanti per il maggior bene dell’I-talia, qualunque esso sia il responso» (8.5.46, n. 921).

5. Nonostante Sturzo fosse tornato in Italia nell’agosto del ’46, soltanto il 5 ottobre lasorella poté riabbracciarlo a Roma, dalle suore canossiane di via Mondovì, dove Sturzoalla fine aveva fissato il suo soggiorno romano. La corrispondenza epistolare continuònonostante le visite di Nelina a Roma e probabilmente anche periodiche telefonate.Quello che non cambiò nemmeno in quest’ultima parte fu il registro della salute proprioper il timore che la permanenza a Roma potesse diventare per l’eccessivo lavoro, soprat-tutto giornalistico, teso a moralizzare la vita pubblica, una trappola per la sua salute. Neli-na aveva anche capito che si trattava per Luigi di una campagna isolata: «Leggo i tuoi arti-coli e vedo che dici la verità, ma quanti l’ascoltano?» (19.1.47, n. 934).

Nelina si premurava, quando era in quel di Caltagirone, di mandare al fratello le pri-mizie della terra, ma toccava scrivergli non poche raccomandazioni pressata anch’essa datanti calatini alla ricerca di una sistemazione. Tornava qualche volta sulla politica con giu-dizi sostanzialmente negativi sulla riforma agraria che si stava varando in Sicilia, sulleingiustizie causate ai proprietari, pur riconoscendo la necessità di dover venire incontroalle esigenze dei contadini. La condizione e l’educazione borghese facevano aggio su altrepremure di carattere sociale a cui il fratello naturalmente era più sensibile. Le elezioniregionali dell’aprile ’47 e quelle politiche dell’aprile ’48, passano veloci sui fogli di Nelina;non voleva appesantire oltre il fratello su questioni politiche in cui era già abbastanzacoinvolto. Così come succedeva durante l’esilio londinese, anche in questi due anni, pri-ma della morte di Nelina, tutto era finalizzato al momento in cui avrebbero potuto passa-re qualche settimana o qualche mese vicini; i lavori continui della campagna non permet-tevano a Nelina di trasferirsi definitivamente a Roma.

11

entusiasticamente dall’Assemblea. Era il suo compleanno e i nostri pensieri furono rivolti a lei che festeggiavalo stesso compleanno» (Scelba a Sturzo, 19 dicembre 1944, in L. Sturzo-M. Scelba, Carteggio (1923-1956), acura di G. Fanello Marcucci, Istituto L. Sturzo, Roma 1994, p. 147).

14 Scriveva Scelba a Sturzo nel novembre ’44: «In settembre fui in Sicilia per rendermi conto della situa-zione del partito e stetti due giorni a Caltagirone, visitando la signorina Nelina. Sta magnificamente in salute.Si lamentava per le leggi agrarie favorite dalla…Dc che riducevano i redditi dei proprietari! Era davvero diffi-cile sostenere la parte e quindi incassai tutti i giustificati rimbrotti pel nostro demagogismo. Mi viene quasida ridere al ricordo» (Scelba a Sturzo, 11 settembre 1944, Carteggio, cit., p. 135).

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Rimase fino alla fine occupata a portare avanti l’amministrazione della casa e delleproprietà; una donna dinamica, religiosissima, sempre attenta a ciò che succedeva intor-no a lei. Scelba la definì donna «colta, molto elegante ed anche molto indipendente per iltempo in cui visse»15. Era proprio l’altra faccia della medaglia che completava la persona-lità di Luigi; l’uno essenziale all’altra e viceversa, nella loro non facile esistenza. La ricor-dava nei suoi colloqui con De Rosa nel ’58: «Desidera parlarmi un giorno della sua sorellagemella Nelina, che gli è stata molto vicina nei momenti più difficili della sua vita e cheha avuto una influenza su di lui»16.

L’ultima lettera al fratello è dell’8 agosto ’48: «L’inverno qui è bruttino, quindi pensodi venirlo a passare a Roma se Iddio vuole, come lo scorso anno» (n. 983). Morì a Calta-girone appena 10 giorni dopo, il 18 agosto.

Come si è detto all’inizio, si tratta di un carteggio che si svolge in grandissima parteall’interno dell’orizzonte familiare, un mondo domestico di genitori, fratelli e sorelle, ami-ci, parenti, campagne calatine tra la Russa, S. Bartolomeo, Boschigliolo, Passocristofaro eAltobrando; orizzonti solari siciliani, ottobrate romane e grigi e rigidi inverni londinesi,con qualche sprazzo di luce delle estati passate insieme anche durante l’esilio. Una cronolo-gia di avvenimenti lieti e tristi che hanno contornato la storia familiare, come la morte del-la sorella Margherita nel ’22, di suor Giuseppina nel ’28 e del fratello Mario nel ’41, matri-moni di parenti e nascite, avvenimenti anche importanti magari appena sfiorati.

Attraverso questo carteggio con la sorella, Luigi ebbe la possibilità di mantenere pertutta la vita un saldo cordone ombelicale con la sua giovinezza calatina, con la Sicilia chefisicamente non vide più dai primi anni Venti, con la sua famiglia e i suoi parenti, domi-nando su tutto i forti affetti reciproci e per oltre vent’anni le tante attese e speranze ditempi migliori.

Vittorio De Marco

12

15 G. Fanello Marcucci, Premessa a L. Sturzo-M. Scelba, Carteggio, cit., p. 25.16 G. De Rosa, Sturzo mi disse, Morcelliana, Brescia 1982, p. 98 (colloquio del 30 giugno 1958).

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1.

Caltagirone, [28 agosto 1891]1

Caro Luigi,Due parole in fretta per dirti che stiamo bene e che stamane abbiamo ricevuto

la tua cartolina. I tuoi comandi furono eseguiti; tu intanto ti diverti, per te fu riserbataquesta gita.

Intanto mamà vorrebbe fatto il piacere di comperarci una siringhetta per l’igne-zione poiché quella del D.re si ruppe e la vorrebbe mandata a giro di posta. L’indirizzo è ilseguente, dato dallo stesso Dottor Felice Giuffrida Aparo, e costa £ 3.

Sicura che eseguirete subito la commissione ed augurandovi una buona perma-nenza sono tua sorella che t’ama

Nelina(fasc. 8, c. 7)

2.

[Caltagirone, 1894]2

Fratello caro,Da gran tempo aspettavo sì cara lettera o dolce fratello, essa mi è tornata più

che gradita!… Ed ora eccomi a risponderti e parlarti delle mie risoluzioni poiché sarebbecosa assai dura tenerteli ancora celati.

Finalmente venne il tempo di dover decidere qualche cosa, poiché gl’anni vancrescendo; essendosi dunque presentati diversi partiti, sempre però nella parentela, comea dire: Filippo, Peppino Sturzo, il figlio dell’avvocato Amore ect., i cari genitori me neparlarono.

Io prima di rispondere una decisione, scrissi al mio caro e benedetto Can.coCastagnola il quale non mi consigliò affatto di prendere un cugino e né potette dirmiessere io adatta e scelta pel mondo. Quel benedetto Padre, ha indovinato i segreti del mioanimo e forse mi ha tolto d’una grande infelicità!… La mia decisiva risposta quindi fu unassoluto no; del quale i genitori e Mario ne son rimasti attoniti e non vogliono crederlo.

Con raggione caro fratello, poiché sin’ora tutt’altro è stato il mio pensare,tutt’altre sono state le mie aspirazioni. Ma il buon Dio che non sa abbandonare le figliepiù traviate, non ha voluto lasciar me in abbandono. Ed ora caro fratello anch’io so un po’comprendere quanto è dolce star vicino al buon Gesù, qual pace e felicità si trova nello

13

1 Cartolina postale spedita a Catania (ex Convento dei Benedettini S. Nicola).2 Lettera.

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star vicino a Lui. Senza volerlo esternai a mamà la mia risoluzione d’abbracciar lo statoreligioso, e precisamente entrar tra le Suore del S. Cuore.

Le tue lettere, quel po’ che mi hai descritto hanno ancor di più avampato que-sto mio desiderio. Già mi sembra di trovarmi in mezzo a quelle care e sante Suore; già mipare di vederle e di sentir quell’odor di santità che tu mi dici. Ma quando sarà d’aver sìcara sorte, se pure mi toccherà? quanti ostacoli mi toccherà superare!

Prega Iddio caro fratello, affinché non lascia di aiutarmi e di compiere in me lasua Santa volontà. Tu intanto mentre ti trovi costì, prendi tutte le informazioni, cioè adire: se in Roma l’hanno in alta opinione, che dose d’istruzione vi è di bisogno, fino aquale età vi si può entrare, ti farai dare una regola ect. Su tutto insomma così me ne sapraidare giuste informazioni al tuo ritorno, poiché ora non voglio che tu me ne scriva. Potraiesternare loro la mia volontà d’entrare nella sua bella regola, dirai che i genitori giusta-mente mi faran stentare per il permesso ect. Tu saprai meglio di me pensar tutto; io intan-to ti ringrazio di quanto hai fatto e di quanto farai.

Mi dispiace per il fastidio che inutilmente hai avuto per i candelieri che è statoimpossibile trovare, pazienza mi son rassegnata. Ora però ti do l’incarico di trovar primache ritorni la campana per la tua Madonna e due vasettini graziosi per mettervi i fiori ch’ioti farò. Bada che non siano più alti di dieci o dodici cm. E che si trovino più larghi disopra; se vuoi le misure per la campana te le manderò come pure per la statua del S. Cuoredi Margherita. S.r Giuseppina ti ringrazia molto per il dialogo della Rosa, quando avràtempo ti scriverà essa. La nostra salute è ottima, io quest’anno in grazia della villeggiaturafatta in Girgenti, faccio i digiuni senza soffrirvi; e tu costì non solo che non digiuni, ma pursei esentato dal magro. Guardati bene e non dimenticar i lavacri ed i mezzi bagni.

Vorrei fatto un favore: vorrei comperare alcune sonate per mandolino solo, equi sotto ne troverai l’intitolazione; bada che li vorrei con qualche sollecitudine.

Ed ora ti lascio amato Luigi ricambiandoti i saluti delle zie monache, di Giusti-na e Giovannino, delle Fanales3 della zia Lorenza, e qui ti do la nuova che Marietta è digià promessa sposa ad uno di Grammichele; meglio tardi che mai. Mastro Mario, le serveed i vignesi ti chiedono la benedizione. Mamà Papà ti benedicono, Margherita ti saluta eio mentre ti stringo al seno, aff.ma sorella

Nelina

(Le sonate) Valzer n. 47521, op. 41 di G. Silvestri; Stella di Portici, Polka, n.47524 op. 44 di G. Silvestri; Cartolina Postale, Galop n. 47534 di G. Silvestri; Frisi,Polka, n. 47593 di G. Silvestri. Piano e mandolino: Il gemito dell’afflitta (Elegia senti-mentale) di Riccardo Rovinazzi. Bada che delle mie risoluzioni non voglio che tu ne parlinelle tue lettere.

(f. 9, c. 124)

14

3 «La famiglia Fanales era imparentata con la famiglia Sturzo, perché Gaetano Fanales, cassiere al Comu-ne di Caltagirone, aveva sposato Maria Boscarelli, sorella di Caterina, madre dei fratelli Sturzo» (Carteggio,IV, cit., p. 172; nota alla lettera n. 1776 ).

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3.

Caltagirone, 26 dicembre 18944

Fratello carissimo,Eccomi finalmente a te, dopo più d’un mese che ci siamo divisi…Ma se non ti ho scritto però, con le ali del pensiero spesso ho volato al tuo fianco

e spesso ho pensato te con invidia. Dico con invidia di volere anch’io trovarmi costì e respi-rare un po’ di cotest’aria beneffica. Forse la vista delle antiche rovine, ove i martiri diederoper Gesù la vita, mi farebbero coraggiosamente risolvere. A quest’ora avrai senza dubbio,visto le dame del S. Cuore non è vero? Se ti fosse possibile capitare una regola ed inviarmelama senza che in casa se n’accorgessero, te ne sarei grata. Sai, ho scritto al canonico Castagno-la in Girgenti il quale mi ha risposto scrivendomi una lettera di quattro paggine.

Sul punto della vocazione mi ha risposto, vedendomi inresoluta, di lasciare cheGesù pensi Lui a farmi ben risolvere. Voi pensate a pregare ed a nient’altro. Dunque tupregherai il buon Gesù per me, affinché mi dia lume e grazia.

La nostra salute è ottima, mamà continua con una leggiera febricetta, ed il dot-tore le ha dato il chinino. Speriamo le cessi la febbre e che non vi sia bisogno d’altro.

Non dimenticarti di comperarmi i due candelieri ch’io ti dissi per Sr Agnese; livorrei graziosi piccoli, non più alti di 10 cm etc ed il primo comodo che avrai mi spediraile dette e la regola se è possibile. Bada che non voglio spendere più di £ 2 al massimo £2,50. Addio ti lascio poiché è tardi; riceviti i più affettuosi saluti di Mario e Margherita edei parenti tutti, i quali ti ricambiano gli auguri e di me abbiti un caldo bacio

Nelina(f. 8, c. 84)

4.

Caltagirone, 24 gennaio18955

Caro Luigi,Anch’io due paroline per dirti che stò proprio benone; mi duole saperti con un

po’ di palpito, ma speriamo che sia una cosa di passaggio. Per le commissioni che ti diedismetti di farli, cioè i candelieri che ti dissi li comprerai col tuo comodo, se è possibile seno lasciali pure. Se poi vuoi parlarmi delle mie commissioni, dentro la lettera metteraimezzo foglio indirizzato a me; non voglio che si sappia nulla. Addio tutta tua

Nelina(f. 9, c. 6)

15

4 In calce alla lettera del padre Felice.5 In calce alle lettera della sorella Margherita.

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5.

[Caltagirone, febbraio 1895]6

Fratello dolcissimo,Due parole per accompagnarti il pacco dei biscotti tanto desiderati.Noi stiamo tutti bene in salute, anche la cara mamma si è quasi del tutto rimes-

sa, sta proprio benino. Le tue fervide preci fatte sulla tomba di S. Caterina7 sono stateesaudite. Con piacere sento tutte le belle nuove che mi dai, specialmente intorno alleSuore del S. Cuore; ti ringrazio anticipatamente della vita e della regola… speriamo.

Senti; se quei candelieri piccoli di cui ti parlai t’abbiano ad incontrare, scrive-mene il prezzo poiché io vorrei prenderli. Sebbene passò la festa di S. Agnese purepotrò sempre mandarle per l’Annunziata giorno del suo onomastico. Son certa che vor-rai contentarmi. Margherita ti ringrazia per la bella oleografia, fra giorni ti manderàl’importo.

Giovannino ti saluta tanto, lui verrà costì sulla fine d’aprile poiché il matrimo-nio di Giustina sarà dopo Pasqua. Addio riceviti un affettuoso saluto di tutti i parenti laS. Benedizione dei cari genitori un bacio di Margherita ed uno affettuoso della tua

Nelina(f. 10, c. 22a)

6.

Caltagirone, 1 marzo 18958

Carissimo Luigi,Due parole anch’io, per ringraziarti della vita della fondatrice e della regola delle

Suore del S. Cuore. Ancora aspetto e non arrivano mai; si saranno forse smarrite, oppurecredi che l’hai già inviati. Dunque vedi che l’aspetto con molta ansia e son sicura cheappena riceverai questa mia li spedirai. Addio prega un po’ per la tua

Nelina(f. 9, c 23)

16

6 Lettera.7 La madre, come è noto, si chiamava Caterina (Boscarelli).8 In calce alla lettera della sorella Margherita.

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7.

Caltagirone, 9 aprile 18959

Fratello caro,Due parole per fartele arrivare in tempo; bada che l’autore delle sonatine a solo

mandolino è G. Silvestri.Ti prego di non dimenticarlo più e di cercarmele poiché li desidero. La nostra

salute è buona, speriamo che tu sempre continui nella tua floridezza. Il Rev.mo M. Vica-rio è passato a miglior vita, ieri alle 10 pm.

Addio, divertiti costà in assistere alle belle funzioni della settimana Santa, pregaper me, riceviti la benedizione dei genitori e credimi tua aff.ma sorella

Nelina(f. 9, c. 36)

8.

Caltagirone, 2 maggio 189510

Fratello dolcissimo,Due parole anch’io poiché voglio darti alcune commissioni. Pria di tutto però, ti ringrazio a nome di mammà per la cara ed affettuosa lette-

ra direttale pel suo onomastico. Essa nella più profonda commozione a tanta dimostra-zione d’affetto, ti manda mille benedizioni ed affettuosi baci.

La nostra salute è ottima, così desideriamo sentire di te amato fratello; ma vedoche il buon Gesù non può lasciarti solo, ogni tanto vuol visitarti non è vero? Spero che sìimportuna malattia non vada più avanti e che anche questa volta le cure del Parroco t’ab-biano a giovare.

Ed ora alla commissione da darti: tu ben sai che al 22 del corrente mese è S.Rita da Cascia, e la mia cara Rita di Girgenti fa il nome, quindi vorrei regalarle unacosuccia graziosa ed adatta. Io ho pensato inviarle una scatoletta un occorrente per dise-gno; prego quindi te caro fratello per comperarmela costì. Comprendi benissimo che iovoglio una cosa elegante e fina, poiché è un regalo; mi affido dunque al tuo buon gustosicura di rimanere contenta. Bada che la scatola sia assai elegante e che i compassi sianod’acciaio; io per la spesa ti dico sino a £ 8 poi una lira più o meno non fa caso, purché sicomparisca. Se la scatola sia di pelusce o velluto mi piacerebbe, son sicura che accetterai lamia commissione e che me la farai a tempo poiché ti persuadi che il giorno 20 deve tro-varsi da me spedita per Girgenti.

17

9 Cartolina postale sped. a Roma (Istituto S. Giuseppe, Via delle Zoccolette n. 17).10 Lettera.

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Addio ringraziandoti anticipatamente abbiti un caldo bacio della tua più affe-zionata sorella

Nelina(f. 9, c. 62)

9.

[Caltagirone, 18 maggio 1895]11

Fratello dolcissimo,Eccomi di nuovo a te: ti ringrazio, anzi ti chiedo scusa per l’incomodo che ti

diedi di cercar la scatoletta, ma che facendo migliori riflessioni, pensai dirti di non pren-derla. Ed ora se non ti reca incomodo, se la tua salute il permette, se hai tempo altrimentifai conto che non t’abbia detto nulla, vorrei comperati dei pezzi di musica. Io vorrei dirtiquali pezzi desidererei, ma meglio che lascio al tuo buon gusto musicale la scelta; solo tidico che per piano ne vorrei due, un pezzo a fantasia anzi una fantasia o sulla Forza delDestino o sulla Gioconda o sulla Favorita ect… ed un bel valzer o altro ma che sia brillan-te con graziose variazioni. Poi vorrei o una o due sonatine per mandolino solo, ma grazio-sissime, di quelle che io ti commissionai. Una la vorrei per mandolino e piano ma bellasentimentale. Ripeto se ciò non torna fastidioso e dannoso alla tua preziosa salute. Miauguro che questa mia ti trovi in ottimo stato come ti assicuro di noi tutte anche dimamà. Domani che ricorre il giorno della tua ordinazione al Sacerdozio12, con più fervo-re innalzerò le mie preci al Buon Gesù affinché mantenga in te il vero spirito d’un buonSacerdote e che portando anime al Cielo ne guadagnerai te un posto glorioso. Addio tilascio poiché il Vicario ha fretta tanto che io non so ciò che abbia scritto; tutti fanno iloro auguri, i genitori ti benedicono, Margherita di saluta ed io ti do un bacio. Aff.ma

Nelina

Vorrei dirti, bada come un consiglio che vien da me. Siccome Ciccia ha lavora-to un bel rocchetto per te, vorrei che tu le portassi un regaluccio, a me pare che sia buonoper essa un libro devoto, poiché tu sai che lo porta in chiesa quindi anche un po’ elegante,tu fai come credi! Non dimenticare di portarmi belle nuove delle Dame del S. Cuore.Addio.

(f. 9, d. 123)

18

11 Lettera.12 Luigi venne ordinato sacerdote il 19 maggio 1894.

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10.

Girgenti, 15 agosto 189513

Fratello dolcissimo,Eccomi a te, tutta a te Luigi mio caro! Da un mese che non mi davi segno di

vita; da un ben lungo mese mi hai fatto sospirare un tuo rigo a me carissimo…Con molto dispiacere sento le continue recidive della cara mamma che crudel-

mente la tormentano; con non men dispiacere sento le tue continue sofferenze e quelledella cara Margherita.

Ma che fare, bisogna rassegnarci a portar la croce che Iddio nella sua misericor-dia sa mandarci. Io continuamente, come anche S.r Giuseppina, preghiamo per la prezio-sa salute di mamà e per voi cari fratelli e sorella diletta.

La mia salute è ottima, i bagni ancora quest’anno mi portan gran giovamento;io non lascio perciò di ringraziare i diletti genitori i quali non guardando interesse mihanno fatto profittare della bella occasione. Ed ora tu mi parli di ritorno; fratello caro,non fa dubio che se il mio ritorno potrebbe far passare la febbre a mamà io ritornereidomani; ma se Iddio vuole, può senza il mio ritorno farla guarire del tutto. La buona MaMère vi fa dire che ancora è troppo presto, non è giunta l’ora del ritorno.

Sento che forse verrai tu a prendermi; come sarebbe contento Monsignoreaverti alquanti giorni nel suo Eden beato. Senti, se tu vieni ritornando quando S.r Giu-seppina anderà al ritiro, fino Catania saremo in sua compagnia.

Risolviti Luigi caro, e mi scriverai prima di venire, le tue risoluzioni. Stamaneabbiamo avuto la Messa di M.re D. Giovanni e m’incarica di salutarvi affettuosamente. Ioanderò giovedì a Favara a passarvi tutto il giorno, non vedo l’ora.

Senti, i bagni sono sul finire, quindi bisogna che si paghi; in tutto ne prenderòforse 20. Dirai dunque a papà che mi mandi i denari poiché di quelli che mi mandò trapagare il viaggio delle Suore, tra comperare qualche cosuccia non tengo che £ 6, dirai pureche se vuole potrà disporre pure delle mie £ 100. Mi son dispiaciuta sentire che Nicoletta èpartita per Catania, che Ciccia se ne è andata ect… insomma tutto il mondo sossopra.

Il canto della figlia di Maria, tu sai che io prima di partire ti dissi che l’avevolasciato nella mia stanza, e che ora non penso dove. Cercala ti prego, non farmi fare unaparte scortese dopo averlo detto.

Addio fratello carissimo, offri gli ossequi della Superiora e delle affettuose Suo-re a tutta la famiglia, chiedi per me e per la sorella la benedizione ai cari genitori, un bacioalla cara Margherita, un affettuoso saluto alle zie Monache alle cugine Fanales, Cona,Montemagno, zia Lorenza ect… e tu abbiti un caldo abbraccio della tua sorella, aff.ma

Nelina

P. S. Perdona la pessima scrittura, ma per mancanza di tempo e per il chiasso delleragazze sono obbligata sbrigarmi. Bada di scrivermi quando decidi venire e poi ti dirò quan-do partirà S.r Giuseppina per il ritiro poiché ancora non è certo il giorno ed il tempo.

(f. 9, c. 69)

19

13 Lettera.

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11.

Girgenti, [16/30 agosto 1895]14

Luigi carissimo,Eccomi nuovamente a te caro fratello, tutta a te…La lettera della buona Margherita mi è tornata cara, sebbene nel sentire che

mamà continua sempre con la sua solita atonia di stomaco, e con la sua perenne debolez-za, ci siamo molto dispiaciute. Speriamo che il buon Dio voglia esaudire le nostre umilipreci, ed accordarle la sanità per noi tanto preziosa.

Per il mio ritorno eccomi quanto posso dirti: S.r Giuseppina con la mia cara S.rVincenza, partiranno per il ritiro al più tardi, il giorno 11 Settembre. Quindi puoi direalla mamma, che stia allegra che questi giorni passeranno presto, anzi voleranno… E tudunque non vuoi venire? Monsignore da tanto tempo t’aspetta, anzi ti fa dire che penseràlui a farti stare bene. Le suore tutte desiderano molto vederti ascoltare una tua Messa; lasorella poi brama averti qui alquanti giorni.

Su via, vieni, non farti tanto desiderare, non esser scortese, vai a passare alquan-ti giorni in compagnia dell’amabile e caro Monsignore.

Giovedì scorso, come vi avevo detto, siamo andati a Favara; t’assicuro Luigicaro, quel seminario è veramente delizioso. Che aria, che vista che Eden beato, riacquiste-reste la salute come tanti altri i quali, andati là per pochi giorni, son rimasti per villeggia-tura.

Giovedì dunque, dopo un’ora e più di carrozza, siamo arrivati sulla collina oveè posto il seminario. Appena scesi da carrozza, il Rev.mo P. Lombardo venne a farciincontro, e lui stesso ci condusse nell’appartamento dell’Ecc.mo M.re il quale colla suadolce amabilità, ci fece un mondo di cose. Poi con il detto P. Lombardo, abbiamo giratotutto il seminario; che bei saloni, che lunghi corridoi, che bel giardino… è proprio stu-pendo. Dopo ciò, mi fu dato tenere con Monsignore un dolce colloquio, di ben tre quartid’ora; indi ci siamo licenziati per discendere a Favara, ove il mio Can.co Castagnola miattendeva per confessarmi nella chiesa delle monache collegine. Dopo siamo entrate nelmonastero, ove Mons. Vescovo ci aveva fatto preparare un discreto pranzetto. Finito ilpranzo siamo andati a visitare le Bocconiste la Signorina Giudice ect., ritornate dallemonache Monsignore venne a restituirci la visita e mi disse che mandava la S. Benedizio-ne a voi tutte, e che aspetta a te.

Che giorni felici caro fratello, son quelli che si dividono con il buon Gesù…Questi pochi giorni che mi restano, ho la fortuna di passarli con più intimità

verso la buona sorella poiché finiti i bagni, le scuole, siamo più libere, quindi abbiam piùtempo di trattenerci in dolci colloquii. Son sicura che la mamma pensando ciò, le torneràmeno dolorosa la mia assenza.

Addio, ti lascio con la speranza di presto abbracciarti e così ritorneremo tutti incompagnia, ti piace?…

20

14 Lettera.

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Chiedi per noi la S. benedizione ai cari ed al fratello, un bacio a Margherita, unaffettuoso saluto a tutti i parenti e tu prendine uno della tua più aff.ma sorella

Nelina(Mandami il canto della Figlia di Maria, noi stiamo benissimo).

(f. 9, c. 80b)

12.

Girgenti, 31 agosto 189515

Luigi carissimo,Rispondo alla tua di ieri dolente per la tua non venuta, ma che fare, dobbiamo

rassegnarci.Noi di salute stiamo benone, per la venuta ancora non si sa il giorno preciso

della partenza; quindi te ne avviserò per lettera.Ho ricevuto il canto della figlia di Maria; a S.r Agnese è piaciuto molto, anzi

per la Bambina16 la farà cantare.Addio, chiedi per noi la S. benedizione ai genitori; un saluto a Margherita e

Mario ed a tutti i parenti e tu prendi un bacio della tua più aff.ma sorella

Nelina(f. 9, c. 79)

13.

[s.l.], 13 ottobre 189517

Nelina mia,Mandami col latore di questa i libri e le carte di musica poste sul mio tavolino

piccolo, proprio quelli sopra cui vi è posto un cassettino di legno, che manderai insiemecoi libri.

Mandami ancora le encicliche del papa sul rosario, poste sul tavolino grande.Ho parlato con Vaccaro e mi ha dato £ 20. Grazie… Addio

Luigi(sc. 728, f. F/1/3, c. 217)

21

15 Cartolina postale sped. a Caltagirone.16 «La festa di Maria Bambina si celebra tuttora nel seminario di Caltagirone di cui è patrona, l’8 settem-

bre, festa della natività di Maria. Luigi Sturzo, da chierico scrisse dei versi, poi musicati dal maestro VincenzoCona e che sono ancora cantati durante la festa» (Carteggio, I, nota alla lettera n. 292).

17 Minuta.

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14.

Caltagirone, 31 maggio 189618

Fratello caro,Eccomi nuovamente a te dopo averti, quindici giorni oggi, scritto una lunghis-

sima lettera che tu non accusi d’aver ricevuta. Io non so a che attribuire sì strano smarri-mento giacché ricordo d’aver posto l’indirizzo esattamente; non voglio mai credere cheinvece di mettere Roma, abbia posto Girgenti. Io non ho coscienza d’averlo fatto; delresto chi può saperlo che non pensando non parlando d’altro che di Girgenti abbia com-messo simile sbaglio. Ciò mi dispiace, poiché in quella lettera ti parlava di tante cose etante sciocchezze che non avrei voluto fosse stata letta d’altri… ma pazienza, non v’è chefare; bisogna mi rassegni nel pensare di veder ridere qualche impiegato.

Intesi con mio sommo piacere nella tua, cioè in quei pochi righi che a me indi-rizzasti, la tua conoscenza con il C. Castagnola; però il tuo giudizio non mi è piaciuto,supponendo essere un giudizio dato apposta per me non è vero? Meno male, allora l’ac-cetto: basta, ieri con mio indescrivibile piacere ricevetti lettera dal detto Castagnola;risposta ad una mia che li mandai appena ritornato da costà. Quel caro padre dicevamid’essere rimasto dolente, per non aver potuto, pria di lasciar Roma visitare il fratello dellasua cara figliuola spirituale, che gentilmente l’avea onorato di sua visita e fatta cara cono-scenza. Anzi m’incarica offrirti i suoi più cordiali saluti, e le sue più sincere scuse, perchéfu obbligato partire in fretta. Mi scrive che fu a visitare le Dame del S. Cuore apposta perme, e mi dice che quell’Istituto non può esser più adatto di come si è per la mia indole.Lui è rimasto incantato del silenzio, del raccoglimento, del candore che traspare dal voltoe dall’anime di quelle care Monache.

Mi dice ancora che la dote è un po’ forte cioè o 1.000 lire a l’anno, o 20.000 tuttoin una volta. Mi parla di tante belle altre cose che t’assicuro ieri passai un giorno assai con-vulso. Mi riuscirà? Sarò condiscesa dai genitori? Per farmi religiosa troveranno queste 20.000lire?… Ah! caro fratello pel mondo se ne trovan ancora di più, ma per Iddio chi lo sa?

Mi son decisa parlarne a Mario al suo ritorno da S. Michele; vediamo cosa sipotrà combinare. Tu credo che ancora non sei andato a far visita alla superiora di VillaLante non è vero? Vuoi aspettare ancora un pochino fino che decidendo qualche cosa, iote ne parlerò; così potrai più sicuramente parlar con quelle care suore. Se poi vi sei anda-to, non temere di scrivermi insieme alla lettera di Mario, purché piegato bene il taglio vimetterai sopra, per Nelina.

Caro fratello come non reggo più tener soffocati e sepolti i miei ardenti deside-ri… prega un po’ per me affinché il Buon Gesù mi renda degna della scelta che di me havoluto fare, che mi dia forza per resistere alle lotte.

Sono quindici giorni che ho scritto a Felicetti Corso n. 174 stabilimentofotografico per aver l’occorrente e fotografare; ma ancora non ho avuta risposta, chi saperché?

22

18 Lettera.

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Se a te non reca incomodo, disaggio e non ti fa male, vorresti passarvi e doman-darle se ha oppure no ricevuta mia cartolina? Ripeto se ciò non ti disturba, altrimenti nonfarne conto.

Addio, ti lascio per riprender presto la penna e parlarti di tutte le mie pene, imiei piaceri, non ti nasconderò nulla. S.r Giuseppina sta bene e ti saluta, tutti i parenti tisalutano ed io t’abbraccio di cuore e sono tua più aff.ma

NelinaSe Felicetti ha ricevuto la mia cartolina dille che mi spedisca tutto presto.

(f. 10, c. 46)

15.

Caltagirone, 9 luglio 189619

Fratello caro,Con questa ti spedisco un pacchettino di biglietti o meglio cartoncini per

fotografie. Quando poi con il tuo comodo anderai da Felicetti glieli porterai dicendo,che per educazione e bontà non ho respinto la commissione da me chiesta e mandatamidopo un mese e più, quando io non ne aveva bisogno avendoli comperati te. Però abbi labontà di cambiare i cartoncini che t’invio con quelli formato biglietti, poiché questi nonmi servono.

Bada che vi sono pure quelli 6 che mi mandasti tu della stessa forma. Non cam-bierà solo il numero ma il valore giacché quelli biglietti son più piccoli perciò di menocosto.

Addio, non pigliarti premura, li porterai al tuo ritorno. Noi stiamo bene, pren-di un bacio della tua aff.ma sorella

Nelina(f. 10, c. 54a)

16.

Caltagirone, 9 ottobre 189620

Caro Luigi,Due parole poiché altrimenti mi sarebbe impossibile di mandarti nuove della

mamma. Essa sta mediocre, questa notte (cosa insolita) ha riposato alquanto, ed io ho

23

19 Cartolina postale sped. a Roma (Banco S. Spirito, Palazzo Amici, Casa Magni, n. 42).20 Cartolina postale sped. a Girgenti (Educandato Schifani).

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dormito tranquilla. Stamane poi si è alzata, e si può dire d’essere stata discretina. Adessoche ti scrivo è un po’ tardi e si trova qua la S.r Monaca la quale ci ha fatto una lunga visita,mentre in casa, non restava da venire… figurati che piacere… Tutti stiamo bene; stamaneabbiamo ricevuto la tua cartolina ed io invidio la tua sorte… Addio, salutaci S.r Giusep-pina, presenta i nostri doverosi ossequi alla M. Superiora e Suore, mentre io vi abbraccioforte forte, aff.ma tua

Nelina La S.r Monaca vi manda a riverire.

(f. 10, c. 96)

17.

Caltagirone, 11 ottobre 189621

Fratello dolcissimo,Appena la tua cartolina ho tra le mani, eccomi a te. La mamma, come ti scrissi

ieri, continua mediocrina; noi tutti bene e godiamo saper voi in buona salute ed in mezzoalle più care gioie. Se sapesti come anelo l’ora del tuo ritorno ed il momento di potertifare un mondo di domande! Sai, stamane con mio sommo piacere ho ricevuto una caralettera proveniente da Roma. Hai visto il Rev.mo C. Castagnola? Non dimenticar di pre-sentargli ossequi di tutta la famiglia ed in particolare per me ed il Vicario. A P. Lombardofarai lo stesso.

Addio, un bacio alla cara S.r Giuseppina, chiedi per noi la S. Benedizione aiR.mi monsignori, riverisci tanto tanto la S.r Superiora e le Suore specialmente un salutoaffettuoso per me; mentre vi stringo forte al seno, vostra aff.ma

Nelina(f. 10, c. 97)

18.

[Caltagirone, 1896]22

Fratello carissimo,Ingolfata come sono nelle belle arti, non ho tempo di niente. Anzi sono divenu-

ta trascurata e specialmente verso il mio più caro fratello. Ma col pensiero però non ti tra-scuro affatto; spesso ti ho presente, spesso sento il bisogno d’averti vicino e di sfogare il

24

21 Cartolina postale sped. a Girgenti (Educandato Schifani).22 Lettera.

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mio cuore teco; sempre ti ricordo nelle mie indegnissime preci, come spero farai tu versola tua Nelina.

Non ti parlo delle mie fotografie, o meglio delle mie smorfie poiché il Vicariote ne avrà parlato di già, quindi andiamo ad altro che m’interessa di più. Come dissi hoparlato già alla mamma sulla dote, sulla mia ferma risoluzione ect., e par che la mammanon si faccia tanto ostile; del resto bisogna tempo per risolvere tal problema. Intanto hofatto scrivere a Berlucca, come tu sai, ma fin’oggi non ho visto risposta alcuna; forse nonvi arrivò la lettera, oppure non si vuol incomodare a rispondere? Ciò mi preoccupa nonpoco poiché come la penserà il Vicario?… Desidererei che tu caro fratello pria che ritor-ni, se io non ti scrivo che Berlucca abbia risposto, che tu vi andassi a domandare il per-ché di sì irremovibile silenzio. Son sicura che tu comprenderai la mia posizione un po’angustiosa… Vorrei pure che andaste a visitare le Dame del S. C. e domandare fino aquale età ricevono le novizie, che il mio desiderio è costante da circa due anni etc. Se poiti parleranno di dote, tu domanderai se questo si deve portare appena s’entra in novizia-to etc.

Son certa che non vorrai trascurare sì importante commissione poiché capiraibenissimo che le cose lunghe diventano serpe. Inoltre dirai che se vogliono informazione,scrivano al vescovo poiché mamà ora n’è di già informata.

Addio, ti lascio poiché non ho più carta; prega per me che il Signore mi conce-da presto sì segnalata grazia. Aff.ma sorella

Nelina(f. 12, c. 186)

19.

Caltagirone, 6 dicembre 189723

Abbiamo ricevuto stamane la tua cartolina e godiamo sentire l’ottimo tuo viag-gio, e che stai bene, lo stesso ti assicuro di noi tutti.

Mario ti scriverà più allungo mentre t’abbraccio di cuore

Nelina(f. 11, c. 181a)

25

23 Biglietto.

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20.

[Caltagirone, 14 dicembre 1897]24

Noi stiamo tutti bene e godiamo saper te anche in ottima salute.Il [parola illeggibile] t’arriverà forse tutto piegato, ma appena lo riceverai stiralo

ben bene, e sulla sera lo metterai un po’ fuori che coll’umido stirerà.Bada di metterlo sopra una sedia, non sul ferro del balcone. Sai, il Rev. P.

Castagnola è volato al cielo il giorno 30 dello scorso mese, figurati il mio sommo dolore.Anche il padre del chierico Sclafani25 morì lo stesso giorno e S.r Giuseppina mi incaricadirti di scrivergli.

Addio, cento baci accetta.

Nelina(f. 11, c. 184)

21.

[Caltagirone, dicembre 1897]26

Non incomincio d’altro tono poiché Margherita ha detto tutto quello che ti sivoleva dire, quindi a noi.

Quando sarai comodo anderai dalla R. del S. Cuore a portarvi la mia lettera incui io le diceva di parlar teco sulla regola e in qualche altra cosa. Tu non mancherai farledelle domande un po’ insistenti qual’ora la Superiora non vorrebbe darti nulla; e faraipure capire essere impossibile recarmi costà per semplicemente conoscer l’Istituto, e loroconoscer me.

T’informerai sulla dote, sull’età, e farai ancora capire che la mia è un po’ avan-zata ma che da due anni il mio desiderio è stato ardente. Non dirai che ne ho venticinquema 24 appena compiuti, (se loro vogliono saperlo). Poi tu mi risponderai su tutto e man-derai il foglio a me diretto quando sull’indirizzo metterai il nome di papà. Il Vicario m’ha

26

24 Biglietto.25 Il chierico Michele Sclafani (1875-1954), intrecciò una lunga amicizia con Sturzo e fu tra i protagoni-

sti del movimento cattolico siciliano del primo Novecento. «Dotato di grandi capacità organizzative, creò unacapillare rete di casse rurali ed affittanze collettive nei Comuni dell’intera diocesi, che costituì la base di unpoderoso movimento economico-sociale e politico. Fino all’avvento del fascismo, fu l’arbitro della situazionepolitica dell’Agrigentino» (C. Naro, ad vocem, in Dizionario storico del movimento cattolico in Italia (= DSM-CI, III/2, Marietti, Casale Monferrato 1984, pp. 789-790). Cfr. anche P. Hamel, Don Sclafani e il clerico-fascismo agrigentino, in «Nuovi Quaderni del Meridione», XXII (1984), n. 85-86, pp. 59-70; M. Muglia,Michele Sclafani. Appunti di storia del movimento cattolico agrigentino dalle opere economico-sociali al PattoGentiloni (1896-1913), Centro Siciliano Sturzo, Palermo 1987. Il loro carteggio in L. Sturzo, Carteggi sicilia-ni del primo Novecento, a cura di V. De Marco, S. Sciascia, Caltanissetta-Roma 2002, pp. 211-272.

26 In calce alla lettera della sorella Margherita.

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promesso che scriverà a Berlucca; io non voglio che Mario s’accorge della tua lettera quin-di la manderai quando ti ho detto

Nelina(f. 11, c. 177b)

22.

Caltagirone, 21 febbraio 189827

Fratello caro,La volta ventura ti scriverò io poiché oggi non ho tempo. Io sto benissimo,

papà sempre ottimo e ti manda £ 100 benedicendoti affettuosamente. Teresa, la camerie-ra piccola ti manda a prendere la benedizione. T’abbraccio

Nelina Tutti i parenti ti salutano.

(f. 12, c. 25)

23.

Caltagirone, [6] marzo 189828

Fratello carissimo,La tua di ier l’altro ci giunse graditissima, benché breve cartolina; ma speriamo

che sia l’avanguardia d’una lunga letterona che ben compensi il tempo trascorso… Cidolse sentire che hai sofferto male ad un piede, sarà stata forse un po’ di reuma, oppurecallo, unghia incarnata ect?… speriamo che più non t’avesse a ritornare. Noi stiamo bene,ed io al solito, ho incominciato i miei digiuni pranzando a mezzo giorno e cenando alle 8;figurati i miei strilli, se Agata tarda d’un minuto ad allestire il mio pranzo… ma così non visoffro tanto, altrimenti lascerei, poiché non reggo alla debolezza.

L’affare di Padre D. Turiddu si riferisce al romanzo di D. Carolino n’è vero?… io ce lo dissi al Vicario, quando intesi dire che a Genova non vollero stampare,che P. D. Turiddu si sarebbe rivolto a te; forse costì saranno meno occupati e più pazienti.Ma tu avrai una mignatta addosso, n’è vero?… Stamane nel “Cittadino”29 ho letto un bre-ve, ma elegante articoletto sul Vicario, e specialmente i Girgentini parevano entusiasmati

27

27 In calce alla lettera della sorella Margherita.28 Lettera.29 «Il Cittadino cattolico» venne fondato ad Agrigento nel 1891 e cessò le sue pubblicazioni nel 1925.

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del Panegirico di S. Gerlando, che il caro fratello ben seppe annodare le gesta gloriose diquel Santo, coll’azione Cattolica. Che il buon Dio l’aiuti, e le conceda la grazia d’unamesse abbondante. Da noi vi è molto malumore pel quaresimalista… poveretto, non pre-dica che ad un pugno di donnicciuole, e ad un altro pugno di gente rozza. Ma che si vuolfare? Così il buon Dio vuole castigare la nostra povera patria!… A quest’ora saprai che ilnostro Monsignor Vescovo è ammalato, e che trovasi a S. Maria di Gesù, a villeggiare;poveretto!… non può ritornare perché il male le si è agravato; però oggi che ti scrivo nonvi è di peggio, continua nel medesimo stato di prostrazione di forze.

Io ancora non ti ho scritto di andare dalla Dame del S. Cuore perché nonsapendo quando potrà verificarsi la mia venuta costà, mi sembra un burlarle; poi quandole cose si fan lunghe dicesi, che diventano serpe; così mi è stato dato soffrire orribili sco-raggiamenti, dubbi, incertezze che per qualche tempo mi han tenuto disturbatissima.Adesso parmi ritornare al mio primiero stato, ma non ancora intieramente; prega adun-que, caro fratello, prega per la tua povera sorella, affinché il buon Dio non l’abbandoni,ma faccia sempre meglio comprendere la sua SS. Volontà.

A questa t’acchiudo una cartolina vaglia che S. Margherita Cocuzza indirizzò ate per aver la “Croce di Costantino”30 e qui alla posta non l’han voluta riscuotere.

Sai, alla Signorina Lanza di Napoli, a quella a cui dovea regalare un lavoretto apittura, feci, secondo il tuo parere, un acquerello sul raso che poi diedi la forma di portaritratti; t’assicuro riuscì assai bello, e quella ne è rimasta contentissima. Il paesaggio dellafontanapietra incorniciata sta molto bella; in quest’ultimi giorni ho fatto delle gelatineper S.r Giuseppina, graziosine; la pittura in me va diventando passione.

Addio, ti lascio, ma colla penna, col cuore sto sempre a te unita e a piè di Gesùpregheremo l’un per l’altro. Papà ti benedice, Margherita t’abbraccia, tutti i parenti tisalutano mentre io ti stringo al seno. Tua

Nelina(f. 12, c. 34)

24.

Caltagirone, 11 marzo 189831

Fratello caro,Perché dovea scriverti papà, abbiam tardato un po’ a risponderti, quindi stai

sicuro che tutti stiamo bene. Mi dispiace leggere nella tua, che soffri un po’ di palpito, mavoglio augurarmi che mercé la cura t’avesse a passare tutto.

28

30 Si tratta del noto periodico fondato da Luigi a Caltagirone come organo dei comitati diocesano einterparrocchiale S. Giorgio. Il primo numero uscì il 7 marzo 1897. Cfr. L. Sturzo, «La Croce di Costantino».Primi scritti politici e pagine inedite sull’Azione Cattolica e sulle autonomie comunali, a cura di G. De Rosa, Edi-zioni di Storia e Letteratura, Roma 1958.

31 In calce alla lettera del padre Felice.

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Vuoi sapere chi predica qui la quaresima, l’è il canonico Benenati32, figurati!…papà dice che va poca gente, e poi predica troppo alla buona, passando dei carri tra unaparola e l’altra… poveri noi, come siamo mal curati in tempo di quaresima!… e come ibuoni ci abbandonano. M.r Mirca è andato a Reggio, Interlandi33 a Ragusa, Strazzuso34 aS. Caterina, Caruso35 a Milazzo ect., e a noi rimane ben poca gente. Ancora non so chifaccia i santi esercizii alla Cattedrale, a S. Giorgio, alla Matrice; solo di S. Giacomo so cheieri sono incominciati, e che li fanno Testa e Bartolucci36.

Per l’affare delle Salesiane a quest’ora saprai che si tenne finalmente consiglio, eche il primo ad opporsi sia stato l’avvocato Amore, il quale conchiuse di scrivere al Mini-stro di p. istr. per aver informazione d’istituti laici; del resto non so più nulla. Sai, ilnostro Sindaco accompagnato da Digregorio, il farmacista, si trovano in Roma, l’haiveduti?… Hai visto le Dame del S.C., ne sai qual cosa? Scrivemene.

Addio, la zia Fanales e cugine tutte, anche Lo Carmine ti salutano, mentre io tistringo al seno. Tua

Nelina(f. 12, c. 30)

25.

Caltagirone, 23 maggio 189837

Fratello carissimo,Questa volta ti scrivo io, malgrado che la tua lettera è diretta a Margherita; ma essa

vuol risponderti quando arriverà il tappeto, e così ringraziarti, dirti la sua impressione, quelladel tesoriere Cremona nonché delle divote che teme non dover essere tanto favorevole. Del restoquesta gente l’è da compatirsi: poveretti, i suoi occhi son diversi di quelli degl’altri!

Intanto noi siam sicuri di veder arrivare un bel tappeto, giacché essendo piaciu-to a te che ài tanto buon gusto, dev’essere veramente bello. Con nostro piacere leggiamoche stai bene; veramente questo compensa in parte il dolore di stare prive di te, amatoLuigi. Anche di noi posso assicurarti che stiamo bene: a me i digiuni mi lasciarono attiva,solo ho un po’ sofferto dopo, per il cambiamento d’orario. Credimi che i digiuni m’ave-van lasciata più grassa e colorita; quell’orario ch’io tengo in Quaresima giova alla mia

29

32 Giovanni Benenati, canonico di Caltagirone.33 Filippo Interlandi, parroco di S. Giacomo, cancelliere vescovile di Caltagirone, fu tra i redattori della

«Croce» e figura di spicco del movimento cattolico locale. Propagò il culto per la Madonna del Ponte fondan-do il periodico «Stella Matutina». Fu in corrispondenza con Luigi.

34 Giacomo Strazzuso, canonico di Caltagirone.35 Luigi Caruso, sacerdote di Caltagirone (1877-1967) fu in corrispondenza con Luigi. Studiò a Roma

presso l’Apollinare e tra i suoi condiscepoli si annovera anche Pio XII. Valente quaresimalista, predicò nonsolo in Sicilia, ma anche in diverse parti d’Italia e d’Europa.

36 Antonino Testa Crescimone e Salvatore Bartolucci, canonici di Caltagirone.37 Lettera.

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salute moltissimo. Ma ora sto bene, essendomi di già assuefatta all’orario comune. Papàha sofferto un po’ di raffreddore, ma ora sta bene al suo solito. Margherita mediocre, anzibene poiché il reuma l’ha pochissimo tormentata quest’anno. Mario sta pure bene, equindi dopo tutti questi bene stai contento sul conto nostro, n’è vero?

Ci domandi se andiamo in campagna, ma cosa posso dirti? Tu ben sai quant’èdifficile per noi combinare una villeggiatura, e se prima non vi si pensa, non se ne parla eriparla a lungo, non si può mandare ad effetto il desiderio, il pensiero, la necessità qual-che volta. Quindi c’è chi vuole andarvi, c’è chi non vorrebbe andarvi, ma che però si ras-segna a venire (Margherita).

Basta, vediamo come decideranno giacché io son molto indifferente su ciò.Quest’anno io amo far delle lunghe passeggiate, e quando l’occasione mi si presenta pro-pizia, non lascio di profittarne. L’altro giorno di mattina per es. sono andata a piedi finoS. Bartolomeo, poi lì camminare ancora e la sera un altro buon tratto di strada la feci purea piedi senza stancarmi. Tutto questo sarà forse effetto dei digiuni, mi domanderai; nonsaprei, ma il certo si è che sono divenuta più forte. Di questi tempi poi non faccio nulla diapplicato, ma mi occupo tutto il giorno a far la calza; figurati, ho abbandonato pennelli,aghi, seta, matita ed ho preso i ferri in mano. Se mi vedesti! Tutto giorno con la calza inmano, sebbene in me furiosa burrasca poco dura. Fra breve debbo pensare ad un lavorettoper la lotteria che fanno in Girgenti; S.r Giuseppina me la ha di già scritto, anzi mi à inca-ricata dirlo alle Coniglio a Rosina F[anales] e a Caterina Chiavaro la quale mi ha rispostoche quando sarà l’ora anzi mi manderà un suo lotto.

Sai, l’altro giorno venne il canonico Cremona a visitarci, e ci parlava del paesedi Daidane, ove lui è stato a predicare la novena di S. Filippone e Giacomo. Figurati…sembra che fosse stato a Parigi a visita delle opere d’arte… Ci raccontò poi una passata,che se non fosse lunghetta ti scriverei; solo ti dico che dopo d’avercela raccontata io lerisposi: a V.S. succedono queste cose perché è troppo buono.

Hai visto, dimmi, le Dame del S. Cuore? Io vorrei mandarti da loro perdomandare alla M. Vicaria quello che debbo portare, quanto sia la pensione annua ect. Edirle che se ho ritardato fin ora non è stato per mia colpa, e che spero alla prima occasionedi partire (malgrado lo scoraggiamento che provo). Intanto non ho ancora avuto il corag-gio di dire in casa, almeno a Mario, quanto sopra ho detto; ed è perciò che non ti dicod’andarci ma d’aspettare che te lo faccia scriver da Mario.

Intanto prega per me, caro fratello, io son risoluta, ma mi manca la forza di direaddio a tutti, di dire coraggiosamente debbo lasciarvi poiché mi riesce assai duro, stante laposizione di casa nostra.

Addio, ti lascio perché mi manca la carta, ma non vorrei lasciarti; prendi uncaldo bacio, tua aff.ma

Nelina

P. S. Un grazie di cuore per il bel mese di Maggio che mi mandasti; l’è proprioottimo. Mons. Mineo38 farà il triduo nelle Monache del SS. Salvatore.

(f. 12, c. 49)

30

38 Mario Mineo (1846-1927), canonico di Caltagirone. Insegnò le scienze teologiche per quasi

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26.

Girgenti, 30 settembre 189839

Luigi mio carissimo,Questa volta voglio scrivere a te. Son certa e sicura che la presente vi troverà

annoiati, stizziti, indispettiti per l’incertezza, per il sì e per il no, in cui si sta da ben 15giorni.

Ma cosa si vuol fare, quando s’ha da combattere con persone di testa piccola,irrisoluta sempre?… Tale è la buona Superiora di quest’Educandato; mentre scrive per leubbidienze, se ne pente; dopo pregata vorrebbe compiacere, vi dice il sì, ma indi risolved’un altra maniera, che c’è veramente da impazzire. Benedette le teste piccole!…

A mezzogiorno mi dice di farvi il telegramma di sospensione, perché non puòmandarmi a lasciare più con le Sorelle, le quali debbono partire per il ritiro. Cosa voleteche si faccia arrivate a questo punto?… Credi ch’io preghi più la Superiora?... affatto,affattissimo. Ora non resta conchiudere altro che, a venire tu, oppure ritornare colle Suo-re di costì quando ritorneranno dal ritiro, cioè verso il 15 ottobre. Però t’avverto, che sepuoi e se vuoi venire tu, devi partire lunedì prossimo poiché altrimenti non arriverai avedere la cara S.r Giuseppina. Lascio a voi la piena libertà di risolvere, purché non miscrivete più di dir cosa alla Superiora.

Caro Luigi, cosa dice il tuo comitato?40 Cosa fate di buono? Sai con quanto pia-cere lessi nella Croce di Costantino che avete di già aperto un gabinetto di letture cattoliche,t’assicuro che ne provai la più dolce soddisfazione. Che il buon Dio vi benedica, cari fratelli,e vi dia sempre più forza e coraggio per combattere e vincere la causa di Gesù Cristo.

Dunque il nostro Vescovo è già stato eletto, e tra non guari, credo, sarà tra noi. Ame sembra che sia un’ottima persona, il Rettore De Bono41, e son sicura che incontrerà (sic)nel nostro paese difficile. Però mi dicono che lui ha di già mandato le sue dimissioni la pri-ma e la seconda volta, e dicono ancora che piange giacché non vorrebbe accettare. I poverichierici piangono pure, le penitenti ancora e promettono un mondo di cose ai santi, affin-ché la S. Sede accetti le rinunzie… e lascino star quieto il loro confessore. Qui v’è D.Mariannina che è proprio desolata, ma ancor spera, spera… Speriamo noi però, che questoVescovo già eletto, sia secondo il cuor di Dio, e venga presto a far l’Apostolo nella nostrapovera diocesi. Qui hanno molta buona opinione, e stimano assai il Rettore De Bono.

Mi auguro che la presente vi trovi tutti in ottima salute, come t’assicuro di me edi S.r Giuseppina. La medesima vuol essere raccomandata a Dio nel sacrificio della S.Messa; lo dirai pure a Mario.

31

quarant’anni nel seminario di Caltagirone ed ebbe tra i suoi allievi anche Mario e Luigi. Era molto apprezzatocome quaresimalista anche fuori Caltagirone.

39 Lettera.40 Si riferisce probabilmente al comitato cattolico interparrocchiale.41 Pio Damaso De Bono successe a mons. Saverio Gerbino nel novembre 1898. Fu vicino a Sturzo

assecondando la sua azione sociale sulla scia delle indicazioni di Leone XIII. Cfr. Calatinus (L. Caruso), Ilvescovado e i vescovi di Caltagirone. Cenni di storia ecclesiastica della Città Gratissima, Caltagirone 1957, pp.75-80.

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Chiedi per noi la benedizione a papà, salutaci affettuosamente le zie monacheed i parenti tutti. A Mario e Margherita un caldo bacio e cento a te. Tua più aff.ma

Nelina(f. 12, c. 102)

27.

[Caltagirone, dicembre 1898?]42

Caro Luigi,

Due parole in fretta: noi stiamo tutte bene e godiamo sentire di te lo stesso. Seancora devi star molto in Militello, i cordami che ti ha dato S.r Giuseppina ect. col primocomodo cercali di mandare. Potrai mandare pure della biancheria sporca. Addio, tuttit’abbracciamo ma con più affetto. La tua

Nelina(f. 12, c. 187)

28.

[Roma, settembre 1900]43

Caro Luigi,Come stai? ti senti ancora la febbre? Dammi nuove, non mi far stare in pensie-

ro. Ti mando la lettera per Margherita, fai presto ad impostarla poiché altrimenti quellapoverina starà in pena. Io mi sento benino; ancora non ho parlato alla Madre Vicaria, maspero di farlo presto, e così vediamo in che mi posso occupare.

Quando vieni portami le massime eterne di S. Alfonso, se tu non l’hai me licomperi, ma legati; del resto mi abbisognano perché non ce l’ho. Intanto se vedi nuova-mente Digregorio Salvatore, domandagli (indifferentemente) quanto si ferma, se va diret-tamente in Caltagirone, se si ferma in Napoli ect. ect. senza dir altro: questo per tutti glieventi non per altro.

Salutami Romolo Murri, Teresina; e la biancheria? Ti raccomando di farmelalavare prestino. Addio, curati la salute e non stare in pensiero per me. Tua

NelinaPortami foglietti e buste.

(f. 16, c. 75)

32

42 Lettera.43 Biglietto. Come si evince da una lettera della sorella Margherita indirizzata a Nelina (f. 16, c. 101),

questa si trovava a Roma, a Villa Lante, presso le suore del S. Cuore. Lo stesso Luigi si trovava a Roma perchéMargherita scrive a Luigi nell’ultima pagina della lettera indirizzata alla sorella.

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29.

[Roma, settembre 1900]44

Fratello caro,Come stai? sono rimasta tanto impressionata. Son partiti i pellegrini? cosa hai

te pensato, rimani oppure ti sei deciso di partire? venerdì verrai sicuramente non è vero? eMario ti ha scritto, come sta? rispondimi un bigliettino e dammi tue nuove. Io sto bene,spero quando verrai poterti parlare della mia decisione: del resto se tu vuoi rimanere quiposso benissimo stare giacché al par di Napoli v’è la foresteria e vi albergano diversesignorine, venute per il giubileo, altri per studiare ect. ect.

Dunque addio, riveriscimi Murri, D. Pietro e tu abbiti una stretta al cuore tua

NelinaImpostami la lettera che qui trovi acclusa e quando vieni porta il denaro.

(f. 16, c. 76)

30.

[Roma, settembre 1900]45

Caro Luigi,Temendo che l’indirizzo possa essere sbagliato o ci voglia qualche altra cosa

mando la lettera a te pregandoti di spedirla subito. Come stai?… Io benino: addio, t’ab-braccio. Tua

Nelina(f. 16, c. 79)

31.

[Roma] Villa Lante, 11 ottobre 190046

Caro fratello,Due paroline in fretta: Le Manuel du Chrétien che mi portasti ieri sera non è

affatto quello che io volevo, di questo non so cosa fare. Ti prego quindi d’andare subitodove l’hai preso e dirgli che te lo cambiano; e, se non vuoi perder tempo a venire qui per

33

44 Biglietto.45 Biglietto.46 Lettera.

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prendere il libro e il giusto indirizzo, ti trascrivo l’indirizzo: Manuel du Chretien conte-nant Les Psammes, le nouveau Testament, L’Imitation de N.S. Jesus-Christ. Précédé del’Ordinaire de la Messe des Vespres et des Complies.

Così dopo aver preso questo condizionatamente, vieni a prender l’altro, o comecredi. Ti raccomando di pigliarlo legato come il tuo ufficio, anzi l’altro lo vorrei anchecambiato, poiché la legatura non mi piace.

Addio, spero che farai presto, non per me, ma per il libraio. Io sto bene, t’ab-braccio. Tua in Corde Jesu

Nelina(f. 16, c. 145)

32.

[agosto 1901]47

Luigi carissimo,Due paroline anch’io. Godo che stai bene e che ti diverti; beato te che sei potu-

to scappare dal nostro caos di casa!Io non faccio altro che rassettare e son sempre ad un punto; come lo scarafaccio

in mezzo la stoppa. Ho rassettato la tua stanza, e se vedeste come sta bella!… Vi mancaperò una cosa che tu devi costà comperarti; la bugia per il capezzale. Dunque pensi acomperarla, come non dimenticar di comperarmi il calamaio.

Desidererei pure comperato un piumino per spazzare la polvere dai quadri edall’imposte, più vorrei un metro di tubo di causciù foderato di tela, dello spessore di 2centimetri e mezzo. Sai questo devi comperarlo davvero, giacché qui non se ne può trova-re ed è necessario per la pila, cioè per gettare l’acqua.

Vieni per la biancheria?Prima di partire fatti vedere da Giustina, chissà mi han finito la veste me la por-

terai. Addio, ti lascio perché ho tanto da fare che sono proprio stanca. Margherita stabene e ti saluta. Tua

Nelina(f. 20, c. 23)

34

47 Lettera.

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33.

Caltagirone, 15 ottobre 190748

Caro fratello,Mi meraviglio come non hai ricevuto mio scritto, mentre nella lettera diretta a te

che chiusi in busta c’era un foglietto ove ti davo nostre nuove. Sull’altra busta c’era scrittosto bene. Mi accorgo che lo sciopero di Milano abbia fatto perdere anche a te la testa.

Ti ho scritto due volte e un “sto bene” sulla busta d’una lettera. Stiamo bene,Margherita al solito. Mario è stato messo in cura dal Dottor Cirincione. Il male è statocausato dallo studio protratto fino la notte; ma si rimetterà. E l’orologio? Chi sa se percausa dello sciopero non me lo hai comperato? Cerca farlo a Roma. Quando ritorni? Conaffetto. Tua

Nelina(f. 31, c. 53j)

34.

4 marzo 191249

Caro Gigi,Ti spedisco questa costà sicura che la riceverai, giacché hai voluto ti si spedisse

la decessoria Albergo S. Chiara… Questa è la casa tua di Roma. Dunque decidesti così,andare a Roma, t’invidio!! Fatti visitare costà, curati bene, pensa un po’ al tuo benessere.Qui ieri sera ci fu il comizio. Dicono fu animatissimo.

Vi andò anche come curioso Silvio Alessandro50, all’entrare di cui vi fu battutedi mano e un grande entusiasmo. Unanimamente fu invitato di far parte alla commissione;lui dice che non avrebbe accettato, per loro fu un momento d’ebbrezza al solo pensiero cheD. Silvio avrebbe fatto da presidente. Ma quale non è stata stamane la delusione! quandoD. Silvio risponde: io? Ma io non piglio parte per nessuno, son venuto per curiosare...

C’è da ridere a sentire i commenti che si fanno, tutte le fandonie che dicono,tutte le invenzioni contro te e il tuo partito. Credo che hanno incominciato troppo pre-sto. I Crescimone poi, pare che abbiano preso e toccato già il cielo col dito!… Dunquescrivimi come stai, cosa ti ha detto il dottore. Non dimenticare di comperarmi l’AmicoFritz e Manon. Se potresti prendere gli spartiti, se non costano molto.

Sai come finirono la seduta ier sera, il pugno di amici che rimasero. Che unaltro anno dovrebbero ripetersi Manon e Amico Fritz, perché sono due spartiti che vale lapena di sentire. Se vai a Palermo informati per quella eredità…

35

48 Cartolina postale sped. a Roma (Via Sapienza 32).49 Lettera.50 Già sindaco di Caltagirone nel 1900, legato all’onorevole Gesualdo Libertini.

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Sabato forse Gigia e Mariannina anderanno a Donnafugata. Io vorrei andarvi,qualora tu mi prometti che mi verrai a prendere appena finita la riunione del consiglio,altrimenti non ci vado, giacché la Duchessa avea invitato te. Bada che stamane stesso tiho spedito altre due lettere tue. Con Margherita t’abbraccio

NelinaRispondimi.

(f. 33, c. 103)

35.

10 marzo 191251

Carissimo fratello,Ricevo la tua stamane. Rispondo subito onde darti nostre nuove che sono otti-

me. Margherita ha incominciato la cura, e speriamo le giovi. E tu caro?… vedi che ti haiprocurato per il lavoro? E ti potrai guarire se continuerai a lavorare? Almeno fallo per noi,fallo per me che non vivo che di te e per te.

A Donnafugata non vado perché temo farti strapazzare, e poi perché tu nondici quando ritorni. Dice che dovevi trovarti qui per il consiglio? Perché non scrivi piùconciso? Curati e torni sano e poi andremo in campagna. Intanto qui ci sono la famigliaFriddini irati contro te d’una maniera fenomenale. Poverini d’una parte, il bisogno li faaddolorare così per il posto perduto. Ma intanto dice che hanno brutte intenzioni su dite… Per carità guardati, caro fratello, e cerca di accomodarli in qualche cosa. Il bisognonon fa veder dagli occhi. Cerca di aggevolarli prima per il loro bisogno e poi per tranquil-lizzare te e l’amico mio. Mario Sturzo Tamburino52 vuole vendere il suo Altobrando.Conviene far entrare altri mentre limita con noi e in noi c’è servitù loro. Ti raccomandotutto!!! Ti abbraccio. Aff.ma

NelinaVorrebbe comperarlo la Signora Annetta Carbone. Ha scritto a Mario53.

(f. 33, c. 109)

36

51 Lettera.52 Parente, avvocato a Catania.53 Mario dal 1903 era vescovo di Piazza Armerina. Cfr. su Mario il collettaneo Mario Sturzo. Un vescovo

a confronto con la modernità, a cura di C. Naro, S. Sciascia, Caltanissetta-Roma 1994.

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36.

Caltagirone, 14 aprile 191254

Caro fratello,Abbiamo ricevuto il telegramma; ci auguriamo che l’aria di Roma t’avesse a far

rimettere subito55. Monsignore arrivò Venerdì ed è ancora qui a causa del tempo.È una levantata con vento fortissimo; forse partirà domani giorno 15. Noi stia-

mo bene; tu scrivici spesso, così staremo più contenti. Con Mario e Margherita t’abbraccio

Nelina(f. 33, c. 121)

37.

[Caltagirone, settembre 1912]56

Caro Gigi,Ho aperto la presente perché capivo che trattavasi di affari municipali, e perché

per inviarla a te doveva mettere il francobollo. Noi stiamo bene relativamente si sa. Marioscrive che sta bene e che ha visto S.r Giuseppina a Caltanissetta. Stanno bene.

Le Coniglio si raccomandano affinché possa Carlo Enrico ottenere il posto dicomputerista a Caltagirone. Vedi tu cosa puoi fare, così potrebbe fare poi il concorso perragioniere del Comune. Azzolina l’invaghì di andare a parlare col provveditore a Catania,si sono raccomandati all’Onorevole ma questo ha risposto che protegge Angelico.

Ti raccomando anche quel certo Giuseppe Lentini il quale è guardia carcerierein Sardegna, e che vorrebbe essere cambiato per ragione di salute della moglie, la qualeassolutamente non sopporta l’aria di là. Lui ha fatto domanda al ministero.

Un altro ancora si raccomanda certo Salvatore Scolo-La Rosa che è anche guar-dia carceriere a Oneglia. Lui scrive che debbono cambiarlo, e siccome ha avuto sbocchi disangue vorrebbe un’aria più confacente.

Basta, io te l’ho scritto per quest’ultima, ma se tu credi… Del primo invece telo raccomando caldamente. Domani ti spedirò le carte che desideri, perché la tua è arriva-ta di sera.

T’abbraccio. Tua

Nelina(f. 93, c. 53)

37

54 Cartolina illustrata sped. a Roma (Albergo S. Chiara).55 Luigi si trovava probabilmente a Roma per stipulare una convenzione col Ministero della Pubblica

Istruzione in favore del liceo-ginnasio “Secusio” di Caltagirone.56 Lettera.

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38.

[Caltagirone, 1912]57

Caro Gigi,Ieri ricevetti la tua cartolina, godo che stai bene e guardati sempre la salute.

Mario scrive che verrà il 18 se non sarà il 20, e tu? Io ho avute parecchie ricadute del miomale; l’altra notte mi sentivo morire soffocata tanto che l’indomani mandai a chiamare dinuovo il medico. Ci vorrebbe veramente la visita d’un altro o di uno specialista per guar-dare la gola. Sarà sicuramente una laringite… Ieri ho incominciato la cura delle pillole“Valda” che vanta tanti miracoli nelle laringiti acute e croniche, e veramente questa notteho riposato bene e non ho avuto più soffocazioni; speriamo che giovino. Poi sto in came-ra e non ricevo visite, vedremo fino alla venuta di Monsignore come vado, altrimenti siconsulterà un altro.

Del resto sto benissimo come pure Margherita sta bene. Se a te continua la tos-se, compera una scatola di pastiglie “Valda”, si leggono miracoli e poi dice è buona pren-derne una in bocca quando c’è umido, quando si entra in locali di poca aria polverosi ect.Tu che viaggi, poiché anche nei treni vi sono molti microbi prendine una.

Hai ricevuto la mia cartolina ove ti parlavo della disgrazia di Giacomino Stur-zo? Hai telegrafato alla famiglia Sturzo? Non ti angustiare per me che mi curerò davvero.Ossequiami Grosoli e gl’altri amici. T’abbraccio

Nelina

P. S. La risposta che hanno avuto le Coniglio è che non possono accordare iltrasferimento a Carlo perché non hanno di che farlo sostituire, poverine ne sono addolo-rate.

P. S. La lettera scritta stamane è impostata stasera; ti posso assicurare d’aver pas-sata una buona giornata.

(f. 12, c. 185)

39.

Caltagirone, 24 settembre 191358

Da Palermo amico attendeci domani Caltanissetta sua casa verso 21. Attendia-moti partirò treno 9,20 Francesco.

Nelina

38

57 Lettera.58 Telegramma.

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(f. 135, c. 311)40.

Caltagirone, 25 febbraio 191459

Caro Gigi,Stiamo bene; Monsignore ha scritto, sta bene e fece un ottimo viaggio. Que-

st’oggi ti ho spedito due raccomandate, una lettera e tre cartoline (inclusa questa). Stama-ne scrive Concettina, la figlia di Gigia e dice che Silvio le ha detto d’aver ricevuto una tuavisita, spera di riceverla anche lei… Se puoi valla a vedere, e dirai che Gigia sta bene; salu-tala anche per me e domanda se ha ricevuto la mia cartolina. Stamane è il levante e hapiovuto un po’, speriamo che continui. Scrivi e non star in pensiero per noi.

T’abbraccio. Aff.ma

Nelina(f. 36, c. 19)

41.

[Caltagirone], 27 febbraio 191460

Caro Gigi,Ti mando subito la decessoria. Noi stiamo bene e non angustiarti sul conto di

Margherita, poiché quando non ci siete voi sta meglio; forse perché non ha con chi parla-re dei suoi mali e se ne distrae. Del resto il dottor D’Antona assicura che tutto è prove-niente dalla malattia del reuma. Il non aver nemmeno un decimo di febbre e l’avere appe-tito sono segni che il male non è una cosa da impensierire. È lei che l’ingrandisce da farvenir la noia anche al Dottore. Non dimenticar di scrivere al Sindaco di Nicosia per l’affa-re delle Coniglio.

Qui son due giorni che piove e anche di notte; è una bellezza!… Non ti strapaz-zare e guardati la salute, nessuno la può dare quando non si ha più. Ritornando a Catanianon dimenticar di portare il pacco di Giustina alla quale scriverò di mandarlo a P. Ganga-relli61.

T’abbraccio

Nelina

39

59 Cartolina postale sped. a Roma (Albergo S. Chiara).60 Lettera.61 Don Salvatore Gangarelli, presidente del Comitato delle Dame della “Croce Bianca” di Catania, fra-

tello del canonico Sante Gangarelli, figura di spicco del movimento cattolico nisseno, con cui Sturzo fu incorrispondenza. Cfr. L. Sturzo, Carteggi siciliani del primo Novecento, cit., pp. 157-187.

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(f. 36, c. 22)42.

Caltagirone, 7 marzo 191462

Caro Gigi,Due paroline in fretta. Stiamo bene; ho ricevuto la tua cartolina, grazie dei

saluti della Contessa. Spero che avrai tempo di andare da Concettina Milazzo Viale Man-gane presso le Dorotee.

Posta sono più giorni che non te ne spedisco più e ne troverai un buon numero.Avvisaci quando ritornerai; t’abbraccio

Nelina(f. 36, c. 25)

43.

[Caltagirone, 8 marzo 1914]63

Caro Gigi,Stiamo bene, Margherita veramente mediocrina. Sono stata in pena per te poi-

ché non credeva che saresti tornato a Roma. D. Ciccio Caruso desidera che tu raccoman-di per il mandato di approvazione di su figlio Nelo. Incaricatene, giacché dice che laMarina l’ha già avuto. Quando arrivi?…

Nelina(f. 36, c. 26 all.)

44.

[Caltagirone], 10 maggio 191464

Caro Gigi,Abbiamo ricevuto il telegramma ove ci avvisava del tuo arrivo; grazie infinite.

Adesso non ci fare mancare un saluto quasi ogni giorno altrimenti a me mi troveraiammalata.

Stiamo bene, solo col pensiero a te. Oggi ti ho fatto ritornare (cioè spedire) un

40

62 Cartolina postale sped. a Catania (Arcivescovado).63 Biglietto.64 Lettera.

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espresso e ora ti spedisco un’altra lettera e un telegramma. Mi scriverai fino a quandodovrò spedire lettere. Se hai tempo vai a vedere la figlia di Giustina e di quelli di GigiaConcettina Dorotee. Se vedi Silvio raccomandagli di studiare poiché studia poco.

Portami un’immagine di S. Raffaele Arcangelo anzi due; non dimenticartene.Con Margherita ti abbraccio caramente.Tua più aff.ta

Nelina

P. S. Incontrerai certo i camei Prata Amore. Non dimenticare la raccomandazio-ne che ti feci per Nicolò Tacc… vuole essere raccomandato come impiegato alle finanzeper cui sta facendo il concorso.

(f. 37, c. 21)

45.

[Caltagirone], 24 agosto 191465

Caro Gigi,Ti accludo una distinta del Banco di Sicilia che scade il 31 agosto.Vedi caro Gigi che cosa ti fruttano i continui viaggi e spese… non continuare

così altrimenti ove andrai a finire? Te la mando perché non so se è urgente. Hai ricevutole mie due ultime lettere? Cosa hai fatto per Gasperino? E per Narduccio?

Ora si raccomanda Vincenzo Truglio per avere avvicinato a Catania suo fratel-lo. Vincenzo ha diretto una domanda al Direttore dell’Ospedale medico di Pavia ove sitrova; vedi se tu puoi fare qualche cosa. Sono seccature, ma come si fa?

Abbiamo comperato 2 vacche per la Russa £ 1.04566. Tutto va assai caro. Haifatto qualche cosa per il marito di Venerina? Non dimenticarlo, poiché non dobbiamodimenticare quello che Lei ha fatto per me.

Ed ora ti lascio, ma quando verrai? Che noia la tua assenza mi porta. Margheri-ta con me ti abbraccia

Nelina(f. 38, c. 53a)

41

65 Lettera.66 «La “Russa dei Boschi”, proprietà degli Sturzo di 40 ettari a 8 chilometri da Caltagirone, vicino a San

Basilio, verso Gela, con oliveti, mandorli, vigne e querce. Prima di partire per l’esilio, Luigi Sturzo cedette lasua parte al fratello Mario e alla sorella Nelina. L’eredità restò indivisa. Mario lasciò erede il Seminario diPiazza Armerina e Nelina quello di Caltagirone. Luigi, tornato dall’esilio, fu nominato arbitro per dividere ibeni familiari fra il vescovo Capizzi di Caltagirone e Mons. Catarella di Piazza Armerina. “Russa dei Boschi”toccò al Seminario di Piazza Armerina» (Carteggio, II, p. 256, in nota alla lettera 645).

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46.

[Caltagirone], 25 settembre 191467

Caro Gigi,Non l’ho aperta, ma ho tolto la busta poiché era raccomandata e firmata. Noi

stiamo bene, tu scrivi, dacci sempre notizie.Ti mando un’altra raccomandata che fu firmata e così sono le lettere che ti

mando ferme in posta (così ho capito o meglio ricordo che mi dicesti). Mario scrive, stabene e vuole da te l’indirizzi a cui deve mandare li opuscoli. Ciao

Nelina(f. 95, c. 31bb)

47.

[Caltagirone], 24 novembre 191468

Caro Gigi,Godo che hai fatto ottimo viaggio; cerca di riposarti e rimetterti. Noi stiamo

bene. Oggi sono andata a visitare la Signora Valenti e Maria Crispino in casa Spadaro. Tiossequiano. Spadaro ti fa dire tante affettuosità69 e mi diceva pure di farti sapere che quel-li della minoranza hanno fatto il ricorso contro l’ultima seduta, tanto per saperlo, ma quiloro, soggiungeva, si interessano della cosa che andrà bene.

Non dimenticare di andare da Nico Barletta e se hai tempo da ConcettinaMilazzo e bambini Spadaro. Diana ti manda a ossequiare. Il tempo continua caldo e umi-do. Margherita con me ti abbraccia

NelinaNon dimenticare di scrivere a Mario per l’affare che tu sai del Banco.

(f. 39, c. 6)

42

67 Lettera.68 Lettera.69 Dovrebbe trattarsi del barone Salvatore Spadaro Bellone di Caltagirone.

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48.

[Caltagirone, novembre 1914]70

Caro Gigi,Grazie dei tuoi auguri, altrettanto ho fatti io per te; e l’augurio migliore che possa

farti si è quello di vederti realmente liberato dalle noie e dalle seccature del Comune.A proposito: si è ieri saputo delle tue dimissioni71. I tuoi son tutti dolentissimi;

c’è chi piange c’è chi spera. Però i pensanti l’hanno costatato un atto dignitoso.La minoranza non sa se deve essere contenta oppure no, sono allibiti. Vi fu

uno, del partito contrario, che disse: avrebbe fatto almeno i tramvai prima di lasciare!…C’è da ridere…

Poi hanno sparso delle voci: chi dice che il Papa ti ha fatto Nunzio in Australiachi suo segretario ect… Insomma hai dato campo ad un teatro.

Con Margherita t’abbraccio

Nelina(f. 39, c. 8)

49.

[Caltagirone], 3 dicembre 191472

Carissimo Gigi,Spero che le continue distrazioni t’abbiano a far tornare rifatto. Sei dunque sta-

to a Milano, hai riveduto gl’amici, ti sei divertito.Le tue dimissioni da Pro sindaco, hanno dato un lavoro ai tuoi amici, un fer-

mento nel paese che non se ne può più.Domenica al comitato vi fu un grande comizio, parlò Barletta Gesualdo73 e

dice che fece commuovere a tutti. La folla era numerosa; il tuo partito è esasperato, vuolepresto il tuo ritorno, ed ha in mente delle grandi dimostrazioni.

43

70 Lettera.71 Rieletto sindaco nelle amministrative di quell’anno, l’opposizione, con la pressione mafiosa, tentò di

farlo dimettere. Intorno a lui la situazione si era complicata. «Le minacce, i timori e le sollecitazioni dellasorella Nelina e del fratello, e forse anche l’idea che sul suo nome si fosse ormai concentrato troppo astio e chequesto odio minacciasse di travolgere anche le sue opere, lo spinsero a presentare le dimissioni» (De Rosa,Sturzo, cit., p. 172). Successivamente ritirò le dimissioni per la pressione degli amici. Sulla vicenda ammini-strativa di Sturzo a Caltagirone cfr. U. Chiaramonte, Il municipalismo di Luigi Sturzo pro-sindaco di Caltagiro-ne (1899-1920), Morcelliana, Brescia 1992.

72 Lettera.73 Gesualdo Barletta lo troviamo nelle elezioni comunali del febbraio 1905 tra i sostenitori del partito di

Libertini; nelle elezioni provinciali e comunali del giugno 1914 fu tra i candidati del partito sturziano. Vintele elezioni, nella giunta di Sturzo ricoprì la carica di assessore.

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Io ho pregato Barletta di non farne fare al tuo ritorno anzi all’arrivo dalla sta-zione, ma il popolo non vuol sentirne. Io credo che sarebbe meglio che tu arrivassi all’in-saputa, che ne dici?… E a Roma non starai fino alla fine del tuo ricorso? Dimenticavodire che D. Mariannina Lo Carmine quando seppe delle tue dimissioni non sapeva parla-re più. Adesso anche lei, figurati, vorrebbe andare alla stazione, c’è da ridere!!…

Basta, ora una raccomandazione. Raccomandano caldamente un certo Cian-ciabella Giuseppe fu Antonino, concorrente alunno di Cancelleria e Segreteria Giudizia-rie; avendo sostenuto gli esami presso la Corte di Appello di Catania nei giorni 10-11-12novembre 1914. Ora la decisione sarà costì e gl’incartamenti sono stati spediti. Lui si èanche raccomandato all’Onorevole74, ma il tuo appoggio può valergli. È unico figlio chesostiene la madre vedova e i fratellini.

Noi stiamo bene, Monsignore scrive che tutto è pronto per la b. (sic) lui passeràda Piazza prima di venire, crede tornerete insieme. Divertiti salutami la contessa Soderini,t’abbraccio

Nelina(f. 39, c. 47)

50.

[Caltagirone], 4 dicembre 191475

Caro Gigi,A quest’ora avrai ricevute tutte le lettere che ti ho inviate e quelle scritte mie.

Noi stiamo bene, e mi auguro che tu sarai già rifatto. Ieri sera venne a farmi visita laSignora Favitta e mi disse che Totò è a Roma. Anche Michelino è costì, sarà per il ricor-so. Ti scrivo raccomandazioni; tu ne farai il conto che credi. Cremona ti raccomanda l’af-fare della cappellania del Canonico Silenzio; tu comprenderai di che si tratta, io non necapii nulla!

Un’altra persona raccomanda la guardia di città, un certo Vincenzo Giacomaz-za che trovasi a Milano. Dice che l’aria non gli giova e vorrebbe essere rimosso in Sicilia.Un terzo è l’avvocato Canti che deve fare gli esami, non so di che cosa (riderai) e vuoleraccomandazioni.

Basta, non ti strapazzare, le raccomandazioni li faccio per dire che li ho fatti!…Gl’operai sono smaniosi del tuo ritorno, c’è stata della gente che per giorni intieri non halavorato, ha perduto la testa. E credo che Corteggiani sarà stanco di vedere arrivare il fat-torino telegrafico per conto tuo.

44

74 Il riferimento è all’on. Gesualdo Libertini. Cfr. R.Colapietra, Gesualdo Libertini antagonista o «deute-ragonista» di Sturzo?, in «Nuovi Quaderni del Meridione», settembre 1980, pp. 273-309.

75 Lettera.

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Quando arriverai a Catania se puoi vai da Giustina; ieri mi scriveva che forse inquesti giorni le faranno l’operazione persuasi che trattasi di appendicite. T’abbraccio conMargherita. Aff.ma

Nelina(f. 39, c. 52)

51.

[Caltagirone], 8 dicembre 191476

Caro Gigi,Stamane ricevo la tua. Godo tanto saperti in buona salute, ma ti raccomando

ora che torni a Catania specialmente di non sciuparti. Figurati se verrei a Catania, macome ti scrissi, forse Giustina si farà fare l’operazione e temo di arrivare a mal punto.

Ti raccomando di mandare al maestro Cona un telegramma di condoglianze,gli è morta la sorella d’un colpo. È sopravvissuta solo tre giorni. Anche a Gesualdo Barlet-ta veniva parente tanto che è stato a guardare il lutto.

A Catania cerca di parlare nuovamente con Ceccino Sturzo per i denari chedobbiamo avere. Di andare da Mario Tamburino per i denari di Palermo.

Qui ci sono i quattro impiegati comunali che hanno perduto la lite esasperatacontro te, specialmente Ragusa, guardati.

Che dirti più? Noi stiamo bene e con Margherita t’abbraccio

Nelina(f. 39, c. 60)

52.

[Caltagirone, dicembre 1914]77

Caro Gigi,Godo che stai bene, noi anche e Monsignore dice lo stesso. Lui sarà qui o il 16

o il 18. Ti accludo una lettera della vedova Mantica. Stamane son venute le Sturzo dolen-tissime forse per un malinteso. Sai della benedetta nomina di Giacomino al Monte; final-mente aveano fatto persuadere Bonaccorso e voleva Perno fare la riunione per sabatoscorso, cioè, ieri, e nominarlo. Al momento che parlavano al Can. D’Antona lo trovano

45

76 Lettera.77 Lettera.

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contrario dicendo, che tu gli avevi detto che dovea nominarsi un ragioniere laureato;quindi la riunione non fu.

Figurati; gli fecero parlare anche dal Dott. suo fratello il quale non lo ha potutosmontare. Questo ho risposto io, è inverosimile colle raccomandazioni che Luigi prima dipartire fece a Bonaccorso, non è così. Se non torni presto scrivi tu a D’Antona e far rime-diare, se non altro fallo per me. Se hai tempo vai da Giustina, non so come stia e se hannofatto l’operazione. Dille tante cose per me. Stamane ti ho spedito l’avviso per il consiglioprovinciale del giorno 18 cioè, venerdì.

Come hai fatto per la biancheria? se vuoi te la mando con Spadaro? Oggi vi èstato Luigi La Rosa78 con sua moglie, ti salutano. Domani o martedì partirono per andarea svernare a Palermo.

Barletta stasera ha fatto una conferenza sulle opere che hai iniziato; dice che ilsalone era rigurgitante. Vogliono la tua venuta di giorno mi dice il portiere.

Basta, Margherita con me t’abbraccia

NelinaP. S. A proposito, cosa hai fatto per far visitare gli occhi a D. Peppino?

(f. 39, c. 57)

53.

[Caltagirone, 4 aprile 1915]79

Caro Gigi,Il saperti sofferente ci ha tenute tanto angustiate; figurati poi che lo hanno

stampato sulla Gazzettaccia che tu non stavi bene a Roma.Basta, guardati caro fratello, curati e non sciuparti del tutto la salute. Noi stiamo

bene; oggi è stato un giorno di primavera avanzata! Come sarebbe bello andare in campagna!!Stamane ho saputo che il bambino di Favitta, il grandetto, è gravemente

ammalato a Palermo, tanto che ieri son partiti in fretta Carfì e Gueli.Se non ti reca fastidio e puoi farlo, ti prego di raccomandare come fattorino il

figlio di Barrano il senzale. È proietto e si chiama Pariglia Salvatore. I documenti dice cheli presentò all’Onorevole, se puoi fallo, poiché a giugno compie 15 anni. Di Giustina nesai nuova? Dì tante cose per me se vai. T’abbraccio

NelinaMario forse verrà lunedì.

(f. 96, c. 25cd)

46

78 Molto amico di Sturzo, sarà figura di rilievo del Partito popolare a Caltagirone. Nel secondo dopo-guerra fu molto vicino agli ambienti indipendentisti. Conservò tuttavia con Sturzo una cordiale e fraternaamicizia. Cfr. A. Sindoni, ad vocem, in DSMCI, vol. III/1, pp. 465-466.

79 Lettera.

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54.

[Aderno, 4 aprile 1915]80

Stiamo bene, desideriamo sempre tue notizie. Ti mando con questa 14 lettere,due sono espressi e uno è l’avviso del consiglio Provinciale per il g. 8, perciò immaginoverrai verso la fine della settimana

Nelina(f. 147, c. 176)

55.

[Caltagirone, 19 aprile 1915]81

Caro Gigi,Abbiamo ricevuto il telegramma, e la lettera. Mi auguro che il viaggio fino

Firenze non t’abbia fatto male. Noi stiamo bene. Monsignore per l’affare del banco diSicilia dice che deve trovarsi a Piazza il 28.

La sottana e il soprabito non sono ancora arrivati, temo che si sono smarriti, edho scritto al sarto per reclamarli. Oggi sono stata a dare il buon viaggio a Mina Spadaro;loro dicono che partiranno fra breve, in settimana. Come va che Concettina a te dice cheapprova il ritorno di Mina in collegio mentre avea scritto prima che non c’era da temere.

Speriamo che la guerra non venga, che disastri! Tu anderai a Palermo. Mi scrisseGiacomino Barletta i nomi per avere fatte le raccomandazioni. Intanto li ho fatto fare aMonsignore il quale ha scritto a Giglio Tramonti82 se tu anderai lì, vedrai di poterla pureraccomandare. Non dimenticherai il nome di Ceccina la quale si chiama MarianninaMellini e deve pigliare il diploma di francese. Scrivi, dai tue nuove. T’abbraccio conMario e Margherita

Nelina(f. 96, c. 25co)

47

80 Cartolina postale sped. a Catania (Arcivescovado). Il testo è in coda come P.S. ad un breve scritto indi-rizzato a Sturzo, non firmato.

81 Lettera.82 Militante sin da giovane nel movimento cattolico isolano, nel 1899 divenne presidente del Comitato

regionale dell’Opera dei Congressi. «Con la crisi del Movimento Cattolico (1904), egli si accostò ai conserva-tori della rivista “Letture domenicali” di Palermo ma mantenne un ruolo di primo piano nel MC siciliano peril prestigio di cui godeva. Dopo il Congresso regionale di Catania (1908) venne eletto delegato provinciale,per Palermo, del segretariato regionale elettorale; poco dopo fu pure eletto presidente dell’Unione cattolicaregionale e fu confermato in tale incarico anche dopo la riforma dell’AC avvenuta nel 1915» (A. Sindoni, advocem, in DSMCI, III/1, pp. 414-415).

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56.

Caltagirone, 20 maggio 191583

Esito Cassa Rurale Grammichele fra qualche giorno Federazione.

Nelina(f. 152, c. 158)

57.

[Caltagirone, 1 giugno 1915]84

Caro Gigi,stiamo bene; ho ricevuto il telegramma tuo.Ti ho scritto una lettera ieri chiedendoti un favore, qualora me lo puoi fare si

tratta che essendo cosa che mi serve perché pratica e non di lusso.Ti scrivo questa ora per incarico di Cremona il Canonico. Dice che vorrebbe

fatta una raccomandazione al Colonnello La Ferlita comandante in capo, onde far solleci-tazione presso il comando di Milano per suo nipote Vincenzo Pertica. Costui è guardia difinanza nella Brigata Cremona. È stato ammalato, gli è stato proposto dal Maggioremedico del presidio 90 giorni di congedo.

Dunque si tratta di far sollecitare il rimpatrio. Se puoi fai questa raccomanda-zione. Con Margherita t’abbraccio

Nelina(f. 96, c. 25cx)

58.

Caltagirone, 3 giugno 191585

Spedito espresso Commissione urgente aspettalo.

Nelina(f. 40, c. 70e)

48

83 Telegramma sped. a Catania.84 Cartolina postale sped. a Roma (Albergo S. Chiara).85 Telegramma sped. a Roma (Albergo S. Chiara).

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59.

[Caltagirone, 30 giugno 1915]86

Caro Gigi,Ti scrivo in questo stesso foglio poiché temo che la lettera venga pesante. La

presente te la mando pur credendo che dovrebbe andare al Municipio. Ma siccome credoanche che tu potrai personalmente ottenergli qualche cosa te la mando.

Dunque, noi si lavora; si è messa su una pesca e l’hanno scelta farla alla Villa ilgiorno undici cioè la seconda domenica di luglio. La serata a teatro si vorrebbe far pureintrecciandola così, poiché la pesca a teatro non può farsi per la ristrettezza del locale eperché non potrebbe entrare il popolino.

Dunque il discorso, che non so se accetterà La Rosa poiché con me si è scusatodicendo che non si sente bene, poi qualche inno cantato e un quadro ginnastico comequelli che fece fare Caravella. Poi qualche sinfonia. Dopo si potrebbe fare se riesce, un qua-dro plastico o qualche trittico mi dice Vaccaro, sarebbe nuovo e bello. Dopo un bozzettofatto da diverse signorine e ne abbiamo trovato uno intitolato “Sorella” scritto recentemen-te sul Varietas. Rappresenta Trieste che fa l’onomastico e le diverse città d’Italia quale sorel-le vanno a far gli auguri. Il marito di Trieste rappresenta l’Austria e quindi in disaccordo ela cameriera “Speranza” che cerca il verso di farla fuggire ora preparando un pranzo tuttoitaliano, poi con suonare una musica in ultimo col presentare il quadro di Dante.

Sarebbe breve e d’occasione. Si finirebbe la serata con il canto dell’inno reale.Non ti pare? Rispondimi per continuare a preparare. Stiamo bene

Nelina(f. 40, c. 79b)

60.

Caltagirone, 5 luglio 191587

Tutti domandano giorno tua venuta amministrazione reclama presenza.

Nelina(f. 40, c. 77c)

49

86 Lettera.87 Telegramma sped. a Roma (Albergo S. Chiara).

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61.

[Roma, 6 luglio 1915]88

Giovedì sarò Catania. Sto bene.

Luigi(f. 40, c. 77c)

62.

[Roma, 8 agosto 1915]89

Sto molto meglio. Spero partire domani.

Luigi(f. 40, c. 93)

63.

[Caltagirone, settembre 1915]90

Caro Gigi,Due parole e spero siano gl’ultimi che diriggo a Roma. Stiamo bene e spero che

tu con tutto il gran lavoro che hai fatto stai bene. Ma perché poi lavorare tanto?… Oraritorni qui e troverai gran lavoro immagino, poiché nessuno lavora quando tu non ci sei.

Gasperino La Rosa è stato destinato a Palermo alla 12.ma Compagnia Sanità.Parte domenica e da te vorrebbe fatta una calda raccomandazione al Colonnello Carbo-ne. Se puoi faglielo. Anche Nicolino La Rosa è stato destinato alla sanità a Palermo, maquesto non è venuto a raccomandarsi. Te lo dico per saperlo. Se vedi la Signora presenta imiei saluti, mentre t’abbraccio

Nelina

P. S. Il La Rosa Gasperino, voleva scriverti lui con lettera raccomandata, ma iorisposi che te l’avrei scritto io.

(f. 97, c. 96)

50

88 Appunto di Luigi sul precedente telegramma di Nelina.89 Minuta di telegramma di risposta di Luigi a Nelina la quale aveva telegrafato lo stesso giorno a Giulio

Corteggiani dell’Albergo S. Chiara a Roma: «Angustiatissimi dica mio fratello manderò Angelo Montemagnoaccompagnarlo ritorno ossequio» (f. 40, c. 93). La minuta di Luigi è sullo stesso telegramma di Nelina.

90 Lettera.

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64.

[Caltagirone, 17 settembre 1915]91

Caro Gigi,Ti scrivo per espresso poiché le Coniglio desiderano così. Carlo si trova all’O-

spedale V. Emanuele, 3° reparto, ala delle scuole n. 209. Desidera parlarti prima che tufaccia una seconda raccomandazione al Carbone. Bisogna farla poiché avendo il Carbonetante occupazioni potrà averlo dimenticato. Desidera che andando all’Ospedale tu lo fac-cia chiamare e non andare vicino il suo letto.

Mi hanno detto che tu sarai domani costà e quindi t’indirizzo la lettera all’Arci-vescovado [di Catania]. Noi stiamo bene; io ogni giorno vado all’Allasido a lavorare. Sevedeste come sembra grazioso quel locale animato. Cosa dicono i bagni, ti senti meglio?Vieni presto che mi annoio stare priva di te. Margherita sta bene, ti saluta, io t’abbraccio

Nelina(f. 97, c. 60)

65.

[Caltagirone, 27 novembre 1915]92

Caro Gigi,Ti scrivo stasera 27 sabato.La linea Caltagirone-Catania si è riattivata in parte, poiché da Valsavasia a

Catania si fa in carrozza. Domani 28 telegraferò se posso partire e con me verrà Marian-nina, forse anche il sanitario La Rosa con la figlia che va a Messina. Sento dispetto a veni-re stavolta. Noi stiamo bene, qui fa freddo di tramontana ma intensa!!… e costà?

Ti accludo una cartolina di D. Canciuzza Pulvirenti. Il figlio scrive a questomodo. La madre teme che facendosi la causa potrebbe essere fucilato e figurati comepiange. Se tu potresti fare qualche raccomandazione, veramente è stato sempre un buongiovane; la famiglia ottima. Sono poi i genitori con 7 figlie femmine e questo solomaschio.

Basta, vedi quello che puoi fare. T’abbraccio e spero rivederti. Aff.ma

Nelina(f. 97, c. 139)

51

91 Lettera.92 Lettera.

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66.

[Caltagirone], 4 dicembre 191593

Caro Gigi,Ti scrissi ier sera e mi dimenticai d’un favore che chiedono gli Sturzo. Scrivesti

per quelle informazioni del C. Carlo Dotta? Non dimenticarlo, poiché mi dicono che lecose si vanno facendo sempre più strette e che quindi prima d’apparolarsi definitivamentevorrebbero migliori informazioni. L’indirizzo è Maggiore al 4° Battaglione del 4° Reggi-mento Dotta dei Marchesi Dauli, Genova.

Fallo per piacere; mi secca dire che non so cosa hai fatto… Riposati, torna rifat-to, t’abbraccio

Nelina(f. 97, c. 149)

67.

[Caltagirone, gennaio 1916]94

Caro Gigi,Stamane ti ho spediti i colli. Ieri sera arrivò Monsignore e giusto a me toccava il

teatro, quindi dovetti uscire. T’assicuro che Valli la vanno facendo sempre peggio. Speria-mo che Quarani lo facciano discreto. L’altro giorno venne il maestro Battiati colla suaSignora per raccomandare a te l’affare della maestra Bufane “sua moglie”. Tu sapraimeglio di me quale sia l’affare. La maestra mi diceva che le avevano quasi fatto smarrire idocumenti e qui per otto giorni ripetevano che i documenti non si potevano trovare ecct.Finalmente il Maestro venne a Catania e come Dio volle trovarono i documenti. Adessotemono che la stessa mano che stava facendo smarrire costà i documenti, non li facciaspedire a Roma. Per questo si raccomanda a te.

Basta, io ti scrivo se puoi influire a qualche cosa. Mario sta bene, noi pure.Guardati la salute; vai da Giustina? T’abbraccio

Nelina(f. 96, c. 25am-i)

52

93 Lettera.94 Lettera.

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68.

[Caltagirone], 17 giugno 191695

Caro Gigi,Ti auguro ogni bene per il tuo onomastico. Quest’anno da lontano dobbiamo

passare un giorno sì bello. Quanti ricordi in questo giorno passeranno per la memoria!…Spero trovarmi a Piazza ove conto di andare martedì; tu come mi promettesti verrai aprendermi appena arrivato?

Qui fa caldo, caldissimo, e costà? Sei andato da Durante? Vi andrai?Ho aggiustato un po’ la baracca delle cameriere facendo venire come provviso-

ria la sorella di Giacomina e inducendo Vincenza a vestire lei M. Vedremo se questa volta si farà meglio; resterà Teresa. Non lavorare molto con

questo caldo che sciupa… T’abbraccio con vivo affetto

NelinaP. S. Vincenza ti fa gli auguri e ti bacia la mano.

(f. 42, c. 31)

69.

Piazza Armerina, 3 luglio 191696

Caro Gigi,Non ti ho scritto perché credeva di giorno in giorno vederti arrivare. Ma ora gli

affari, ora i mali che ti procuri allungano sempre la tua assenza… Non vedo l’ora di riabbrac-ciarti! Con Monsignore stiamo bene; veramente qui il caldo non si sente tanto. T’abbraccio

Nelina(f. 42, c. 41)

70.

[Caltagirone, ottobre 1916]97

Caro Gigi,Abbiamo ricevuta la tua cartolina da Pompei, si intende dopo il telegramma.

Stiamo bene e speriamo che tu lo sia anche. Hai fatto il telegramma alle Coniglio? PoveraAngelina come deve sopravvivere a tanta sventura?

53

95 Lettera.96 Cartolina illustrata sped. a Roma (Albergo S. Chiara).97 Lettera.

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Io non sono ancora andata a far visita, ma le ho scritto un bigliettino dicendoche anderò quando le visite saranno calmate. Cosa hai fatto per Enrico? La nipote di Gia-comino Barletta, Ceccina Mellini ti prega d’interessarti presso il Ministero per un posto,possibilmente a Catania. Dice che vi sono questi più due scuole tecniche, tutte di 28 oreed è quello che lei vorrebbe. Se tu puoi fare qualche cosa è meglio presso il Ministero checol Provveditore (dice lei).

È un’opera di carità. Mi dispiace anche io darti delle noie, ma come si fa coiparenti? Mamina Gravina manda nuovamente a raccomandare la chiusura dell’acquedot-to. Non lasciasti l’ordine? Se puoi anche mandarlo di costà poiché ora la famiglia diMichelino torna, perché Lui viene su. La puzza dice che è orribile...

Il biglietto che Borromeo ti disse che avea spedito a me credo che non lo spedì,perché io nulla ho ricevuto; non fa niente, ma vorrei essere sicura che l’abbia accettato.Non ho mandato il biglietto a Perticone perché mi è sembrato curioso farlo partire diqua, meno male che tu lo spedivi da Catania o anche da costì.

T’abbraccio con affetto

Nelina(f. 101, c. 201)

71.

[Caltagirone, ottobre 1916]98

Caro Gigi,Che vitaccia, caro fratello! Se la pensavi di farla anni addietro sarebbe stato

meglio, perché ognuno di noi prendeva un’altra via… Ed ora quando ritornerai e perquanti giorni? Noi si sta benino, e tu con questo strapazzo? Ti mando un po’ di bianche-ria e tutte le lettere, che io non facendo orecchio a quello che fece telefonare Sclafani, nonvolli spedire posta a Girgenti.

Ed ora qualche raccomandazione; pazienza; io debbo farle e tu leggerle per poifarne il conto che vuoi. Angelo raccomanda l’affare di suo nipote Campoccia Giacomino.D. Peppino il portiere si raccomanda per essere portato più giù mentre si trova vicinoGorizia, Ceccina Mellini cioè Maria Anna (così si chiama) si raccomanda ancora, dispera-ta perché Paolino Franco le ha aperto le mani, e crede che tu non le hai fatto nessuna rac-comandazione. Povero Barletta si trova con 1.000 lire di deficit. Ma più di tutto poichéCeccina voleva mettersi subito in carriera.

Basta, vedi quello che puoi fare. Non ti strapazzare molto, t’abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 101, c. 202)

54

98 Lettera.

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72.

[Caltagirone, dicembre 1916]99

Caro Gigi,Ricevetti ieri la tua in cui mi parlavi delle difficoltà per il nipote di Angi; speria-

mo che potrai ottenere qualche cosa. A proposito Angelo mi diceva che una persona venutada Torino gli diceva, chi può tutto in questo momento a Torino che anche richiama i soldatioperai è il sig. Ferdinando Giachero (Via Morosini n. 85). Come anche più importante alComandante della Caserma Ferdinando di Savoia 6.a Fortezza, Corso Valdacco.

Io ho voluto scriverlo se mai qualche raccomandazione ti è facile poterla farementre sei a Roma. Margherita sta bene; io ancora colla tosse ed è dall’otto del c. meseche non esco. Monsignore sta bene e verrà il 7 gennaio. Forse conta di venire a Roma.

Sei stato da Giustina? Io glielo scritto. Sono stanca della tua lunga assenza, caroGigi, così non si può più vivere. Non so se questa t’arriva; l’altra posta non la mando poi-ché temo si smarrisca.

Le cameriere ti ossequiano con Margherita t’abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 101, c. 220)

73.

[Caltagirone, dicembre 1916]100

Caro Gigi,Ricevetti la tua; ho detto a Gigia quanto mi scrivi. Lei ti ringrazia di tutto e mi

dice che non vuole che t’incomodi a far vaglia, glieli porterai tu.Qui la gente è tutta contenta per il decreto ministeriale contro il pascolo abusi-

vo. I caprai però dicono che tu hai sempre fatto loro da padre. Anche qui ti accludo il tele-gramma che ti invia uno di Castellammare e credo che tanti altri ti siano arrivati costà. Iopenso sempre S. Pietro.

Vincenzo Truglio mi incarica pregarti onde fargli una lettera per il Segretariodel Vescovo di Pavia. Dicono che per farli venire in Sicilia ci voglia il richiamo del diretto-re dell’Ospedale e Vincenzo tanti mesi addietro fece la domanda nell’Ospedale ove è Cle-menti Direttore e lui stesso fece il richiamo dell’ammalato e intanto ancora non l’hannomandato. Il Direttore dell’Ospedale di Pavia si chiama Cav. Cantella. Faccela la suddettalettera, affinché vede se può ottenere qualche cosa.

55

99 Lettera.100 Lettera.

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Ieri Luciano si persuadette a prendersi gli ulivi 7 con 4. Meno male, mi annoia-va aver a che fare con tanta gente. Ho dato il pascolo della Russa con 10 once a salma.Insomma ieri (domenica) mi strapazzai tanto a parlare che mi presero i soliti decimi. Poila mattina vado al Comitato per le notizie e mi strapazzo.

Basta, avrei bisogno invece di aria di campagna. Con Margherita ti abbraccio,aff.ma

NelinaLe cameriere ti ossequiano.

(f. 102, c. 2)

74.

[24 gennaio 1917]101

Angustiatissimo vostro silenzio telegrafami notizie tua salute.

Luigi(f. 43, c. 78d)

75.

Caltagirone, 12 settembre 1917102

Bersani desidera sapere tuo arrivo Roma. Stiamo bene.

Nelina(f. 201, c. 118)

76.

[Caltagirone, dicembre 1917]103

Caro Gigi,Son le 12 e ancora non abbiamo ricevuto nessuna tua notizia. Scrivi ogni gior-

no. Noi stiamo bene. Bada che la modista manderà all’albergo una piccola scatola con il

56

101 Minuta di telegramma.102 Telegramma.103 Lettera.

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mio cappellino, me lo porti tu poiché non si possono spedire pacchi. Non lasciare costì iltuo soprabito te ne prego.

T’abbraccio

Nelina

P. S. La modista te lo manderà spero e si chiama Cesira Brandia, FontanellaBorghese.

(f. 43, c. 78a)

77.

[Caltagirone, dicembre 1917]104

Caro Gigi,Ieri abbiamo ricevuto il telegramma, godo leggere del tuo ottimo viaggio e che

stai bene. Non ti strapazzare molto con questo caldo. Io sto un po’ meglio con quel picco-lo gonfiore, così non c’è stato bisogno di chiamare D’Antona. Le Dame lavorano alacre-mente, e per la pesca per le informazioni delle famiglie veramente povere.

Oggi è arrivata la presidentessa e t’assicuro che abbiamo più volte dovutorichiamarla al filo del discorso altrimenti non si sarebbe più usciti dal Comitato. C’è daridere!!!

Si sta pensando il da fare per la serata: tu troverai sul tavolo le nostre belle idee,salva a modifiche ragionevoli e qualche idea più logica sui quadri che si vogliono fare.

L’uva della Russa è andata via completamente, gli aranci anche e gli ulivi così siè già fatto il raccolto. Pazienza!!… purché si ha la salute! Se passi per Napoli dì a CarloChiarandà che ti mandi qualche piccolo dipinto o in conchiglia o qualche altra cosa biz-zarra per la pesca.

Si dice che sarà domenica 12 salvo a postergare. Con Margherita t’abbraccio

Nelina(f. 43, c. 78c)

57

104 Lettera.

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78.

Caltagirone, 19 aprile 1918105

Caro Gigino,Ho il piacere di mandarti con il Can.co Fondacaro106 un po’ di biscotti freschi,

che ho fatto proprio per te. Mando pure una maglia pesante, credo che ti farà comodo,atteso che costì piove. Qui nebbia e cattivo tempo; nulla pioggia…

Noi stiamo bene; io con la piccola fasciatura risento quasi nulla del male che ilDottor D’Antona dice essere, quindi non ne parlare con Borrami; ad una mia venutacostì poi se ne parlerà. Ti acchiudo £ 50 e pensa a non risparmiarti il bisognevole. Saluta-mi la Sig.ra Belli, Longinotti, Grosoli e tutti gli amici che rivedrei con piacere. La tuaassenza mi pesa, e, vorrei pigliare un terno al lotto, come le nostre cugine Sturzo di circa £5.000, per venirmi a divertire un po’ a Roma. La zia continua e chi sa quanto tirerà, perpoi finire di marasma senile.

Ti mando anche l’abito da tingere in nero; lo porterai alla tintoria Torinese invia dei Cestari a due passi dall’albergo. Dentro vi è un mio biglietto. Tu le dirai per qualegiorno lo vuoi, devi però mandarlo o portarlo subito, e meglio che glielo porti te e ti faidire se viene o no bene e le raccomanderai di fare bene e il giorno che deve mandarlo. Sel’abito lo mandi col cameriere devi farti mandare la ricevuta.

Ti raccomando in ultimo di pregare qualche amico tuo prete, onde sollecitarepresso la curia Pontificia per il rimpatrio del fratello di Teresa. Te lo raccomando calda-mente e ti rimetto l’indirizzo per poter fare la raccomandazione. T’abbraccio

Nelina(f. 45, c. 12)

79.

Caltagirone, 2 maggio 1918107

Lascia commissione in sospesa confermare tuo ritorno.

Nelina(f. 74, c. 79)

58

105 Lettera.106 Mons. Vincenzo Fondacaro era originario di Caltagirone (1882-1956). Fu stretto collaboratore di

Luigi nella vita amministrativa calatina; nel 1918 mons. Mario lo nominò vicario generale di Piazza Armeri-na, carica che mantenne fino alla morte del vescovo. Ebbe grande confidenza ed affetto con ambedue i fra-telli.

107 Telegramma.

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80.

Roma, 2 maggio 1918108

Telegrafa subito se tuo telegramma stamane dovuto malattia sono angustiatissimo.

Luigi(f. 74, c. 79)

81.

Roma, 3 maggio 1918109

Spero essere costà mercoledì. Sto bene.

Luigi(f. 74, c. 74)

82.

Caltagirone, 30 maggio 1918110

Caro Gigi,Ieri ricevemmo la tua cartolina unica dacché sei partito. Mi auguro che starai

bene come tu dici; noi tutti bene. Venendo condurrai Silvio? Chi sa quante volte siavenuto ad incontrarti. Gigia ti ossequia e ringrazia con anticipo. Le Coniglio ti racco-mandano l’affare di Enrico o Carlo, come ti piace. Dice che bisogna scrivere presso l’In-tendenza Generale di Bologna o per mezzo del Vescovo Castrense.

Interessatene te ne prego poiché lui non ha più nulla e nulla otterrà se non permezzo di queste vie. Sei stato da Giustina? Desidera tanto una visita e mi dispiacerebbe setornando mi diresti che non sei potuto andare. Salutami tutti gli amici, mentre con Mar-gherita t’abbraccio con vivo affetto

Nelina(f. 111, c. 42)

59

108 Minuta di telegramma sul testo del precedente.109 Minuta di telegramma.110 Cartolina postale sped. a Roma (Albergo S. Chiara).

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83.

Caltagirone, 2 giugno 1918111

Caro Gigi,Ho ricevuto la tua cartolina; mi duole leggere che ancora non hai ricevuto il

pacco che io spedii raccomandato col valore dichiarato per arrivare più presto. Spero cheora ti sia arrivato e che almeno per gl’ultimi giorni l’avrai.

Noi stiamo bene; i bacolini vanno avanti sono fino a quest’ora buonissimi.Valdina mi dice che le hanno risposto da Siracusa, tanto Mosumeci e Guzzardi

che ne hanno fatto ricerca, che le carte sono state spedite a Roma, quindi vedi di farlisapere a chi devi.

Poi ti prego caldamente di fare o di far fare una calda raccomandazione perVincenzo Pam… Che ha un pezzo che non scrive. Però hanno scritto due amici suoi rim-patriati e dicono o meglio si legge tra le righe, che sia ammalato di nevrastenia. Per caritàfai tutte le istanze che puoi.

Non vorrei recarti disturbo, ma come si fa? Teresa ne è angustiatissima. Abbia-mo due profughe per cameriere con Maria e paiono buone tutte e due. Con Margherita tiabbraccio. Aff.ma

Nelina(f. 111, c. 58)

84.

Roma, 30 settembre 1918112

Domani riparto. Arrivo mercoledì. Sto bene.

Luigi(f. 46, c. 110)

60

111 Lettera.112 Minuta di telegramma in risposta ad un telegramma di Nelina dello stesso giorno a Giulio Corteg-

giani dell’Albergo S. Chiara: «Desidero sapere se mio fratello giunse costà ossequi» (f. 46, c. 110).

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85.

[Caltagirone, novembre 1918]113

Caro Gigi, Mi sembra un secolo che sei partito da casa; forse perché il raffreddore t’aveva

fatto stare dentro ed ora ci sembra la casa vuota. Un’altra volta parto con te.Stiamo bene, Margherita col suo dolore sordo e molesto. Immagino quello che

hai trovato a Roma, l’entusiasmo e la gioia. Che festa vi sarà lunedì? Divertiti un po’ perme. L’affare delle Fontanapietra suona… hanno offerto £ 4.000. Io ho risposto che siamotroppo lontani e poi devo scrivere a te e a Monsignore al quale ho già scritto. Birdirimi siparla di 35.000 vedremo o l’uno o l’altro e anche tutte e due non ti pare? Cosa consiglitu? Poi non ti dico Altobrando che lo pagherebbero circa settanta, ci sarebbe da fare unaffare. Ma ci basta, credo, metterci in regola, speriamo riuscirci.

Ti rimando 7 tra lettere e cartoline e qui t’accludo un telegramma. Scrivi, guar-da di non lavorare molto che ti sciupi la salute.

Le Coniglio ti raccomandano di poter influire per l’avvicinamento di Enrico. Ilfreddo lui non lo sopporta. T’abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 47, c. 45)

86.

[Caltagirone], 21 febbraio 1919114

Caro Gigi,Ancora non scrivi e siamo al sabato 22. Non c’è stato il tempo di scrivere? Spe-

ro domani avere tue care nuove, mentre ti dico che noi stiamo bene.Guardati dai colpi d’aria; ho letto che P. Giordano è morto d’influenza a Paler-

mo, quel benedetto Palermo non t’impegnare ad andarvi…Non dimenticare la raccomandazione per il soldato Boscarelli, dichiarato, dicono i

parenti, ingiustamente disertore. Ora da Messina è passato al tribunale di guerra della IVarmata. Se puoi interessartene era un buon giovane e che avea dato prove di valore da meri-tarvi una licenza estra. Poi preso prigioniero in Austria, alla famiglia arriva questa notizia115.

Nelina(f. 113, c. 67)

61

113 Lettera.114 Lettera.115 La lettera, probabilmente, è mutila di un altro foglio.

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87.

Caltagirone, 1 giugno 1919116

Arrivata benissimo viaggio ottimo.

Nelina(f. 48, c. 40)

88.

[Caltagirone, giugno 1919]117

Caro Gigi,Ho ricevuta la tua cartolina e godo che sei arrivato a Roma, che stai bene e che

hai trovato la casa pulitissima. Noi stiamo bene ed in cerca di sbrigarmi e ripartire comeho detto.

Spero che avrai ricevuto la mia lettera e i calzoni per mezzo di Cordiel [sic].Ora ti accludo gli appunti che mi manda Di Pietro e che la Sig. Di Bernardo raccomandavivissimamente. Anche Viglianesi è venuto a raccomandarsi affinché il suo ricorso peraprire il mulino, ora che il decreto c’è, venga esaudito. Lui è ammalato avendo avuto unaleggiera paralisi al lato sinistro.

Ricorda a Vicentini118 la mia lettera di calda raccomandazione che io gli man-dai pria di partire, per Anfasso Giacomo per il Banco Roma. Veramente i nostri meritanodi essere un po’ protetti. Il tempo ora si è rimesso mentre siamo stati d’inverno in questigiorni. Salutami i Signori Amerigo. Colle cameriere mandami a salutare Venerina, saluta-mi anche loro e fa che restino. Tutti ti ossequiano mentre con Margherita ti abbraccio.Aff.ma

Nelina(f. 48, c. 61a)

62

116 Telegramma sped. a Roma.117 Lettera.118 Giuseppe Vicentini (1876-1943). Sin da giovane si impegnò nell’Opera dei Congressi entrando nel

1902 a far parte del Comitato Permanente. Si impegnò anche in attività giornalistiche e bancarie. Fu tra ifondatori del Partito Popolare e dal 1919 al 1923 consigliere delegato, con funzione di direttore generale, delBanco di Roma, presieduto dal conte Santucci. Cfr. S. Tramontin, ad vocem, in DSMCI, III/2, p. 893.

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89.

[Caltagirone], 13 agosto 1919119

Caro Gigino,Ti accludo un altro telegramma di Cingolani120, al quale io avrei risposto, ma

priva d’indirizzo non ho potuto. Quando parti, avvisi sempre il tuo vice segretario, que-sto è il secondo telegramma. Spero che il primo lo hai ricevuto a Catania, che ti mandaiin una lettera espresso.

Noi stiamo bene; ho la casa piena di cameriere perché Caterina dal sottoprefet-to è voluta venire ad ogni costo da noi. Quella grande è pure tornata, e così cercherà diaggiustare benino Margherita.

Tu arrivando a Roma vedi quel che manca e scrivi. Bada che nella casa vi sianostate delle malattie di infezioni, informati. Come stai?

T’abbraccio con vivo affetto. Aff.ma

Nelina(f. 48, c. 113)

90.

Caltagirone, 24 agosto 1919121

Caro Gigino,Come stai? Non mi mandi nessuna notizia della nuova dimora. Vorrei sapere

come te la passi, come fai per il servizio, se ora torni, se vai da Santucci122 ect. Vorrei sape-re in più cosa manca nella casa, cosa dovrei mandare, se la sola biancheria da letto senzacoperta, parlami di tutto!

Maria mi risponde che accetta di venire, ma vuole sapere le condizioni; io hoscritto £ 35 al mese e il viaggio franco per venire, qualora vuole andar via poi se lo farà lei.Potrebbe, se tu vuoi, venire subito e così tu avresti il servizio.

Parlami di quello che devo fare e se tu vieni; Monsignore verrebbe a Roma innovembre o dicembre. Qui fa un caldo da morire, umido però. Ha piovuto perché vi fu

63

119 Lettera.120 Mario Cingolani (1883-1971), tra i promotori del Partito Popolare, era a quell’epoca responsabile

dell’attività del partito nel Lazio e in Umbria. Parteciperà fin dall’inizio al processo di formazione dellaDemocrazia cristiana. Cfr. A. Parisella, Ad vocem, in DSMCI, III/1, pp. 227-229.

121 Lettera.122 Carlo Santucci (1849-1932) partecipò sempre in prima persona alle vicende più importanti del

movimento cattolico italiano tra ’800 e ’900. Fu tra i promotori del Partito Popolare, ma non seppe valutareappieno l’impronta democratica della nuova formazione. Lasciò il partito nel ’23, aderendo al Centro nazio-nale. Cfr. O. Confessore Pellegrino, ad vocem, in DSMCI, II, Marietti, Casale Monferrato 1982, pp. 576-579. Sturzo a Roma andò ad abitare in un appartamento in via Principessa Clotilde, al quartiere Flaminio.

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un bel temporale. Ti accludo un telegramma; ti spedisco e questo e un’altra lettera in viadell’Umiltà poiché ancora non so se hai ricevuto nulla nella nuova dimora. Puoi interes-sarti del cognato di Dianisi, un certo Parisi Giacomo che io ti scrissi la memoria? T’ab-braccio con vivo affetto. Aff.ma

Nelina(f. 48, c. 120)

91.

Roma, 26 settembre 1919123

Cara Nelina,Vi ho mandato mie notizie con il Canonico Compagno e col Canonico Mon-

temagno124. Sto bene. Sono impegnato per riunioni fino il 7 ottobre, e quindi ritornerò.Vi abbraccio

Luigi(sc. 728, fasc. F/1/3, c. 291)

92.

Roma, 4 gennaio 1921125

Ricevuto telegramma pregoti informarmi subito tua salute.

Nelina(f. 51, c. 4)

93.

[Caltagirone, luglio 1922]126

Caro Gigi,Stiamo relativamente bene, solo desideriamo sapere come stai, come te la passi

solo, se hai urgente bisogno di me. Io alla mia volta sto sbrigando tutto in fretta, dovendo

64

123 Cartolina postale.124 Giacomo Compagno e Giuseppe Montemagno, canonici di Caltagirone. Sturzo con ambedue ebbe

nutrita corrispondenza.125 Telegramma sped. a Treviso.126 Lettera.

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poi tornare a settembre e così venire al più presto. Ti acchiudo uno scritto che Cremonaavea fatto per inserirlo nelle immaginette, ma che Monsignore non credette. Intanto pernon essere scortese te l’invio e certamente non arriverà a tempo, tu farai inserire quella diMonsignore. Ti mando delle ciambelline e un po’ di pesche della Russa.

Ci conforti il pensiero di possedere un terzo angelo in cielo127. Ebbe tutti iconforti e come li voleva lei, senza chiasso, così Iddio permise perché amici e parenti loseppero quando era volata in Cielo. Tutti ti salutano, io e Mario ti abbracciamo, aff.ma

Nelina(f. 54, c. 54)

94.

Roma, 17 luglio 1923128

Caro Gigi, fratello prediletto,Ho ricevuto la tua lettera e vedo come l’animo tuo è grande, come la tua fede è

viva e profonda. Ti sieguo collo spirito col pensiero costì, sull’alto monte pieno di solitu-dine, raccoglimento e tranquillità129.

Però non ti nascondo la mia preoccupazione che cotesta solitudine, cotestainattività ti giovi poco… o meglio ti faccia male. Un po’ di riposo speriamo che possaportare giovamento.

Io sto bene; facciamo pulizia, si cuciono vestiti, insomma si sta in casa quasitutta la giornata. Ieri con Spataro130 ti ho mandato tante lettere fra le quali una diMonsignore. Stai tranquillo per noi e non preoccuparti per gl’altri; Iddio pensa lui aguidarli.

Quando tornerai? Mi sembrano mille anni della tua assenza. Venerina, le Ame-rigo ti ossequiano, Adelgisa ti bacia la mano, io ti stringo al seno, aff.ma

Nelina(f. 54, c. 5)

65

127 In quel mese era morta la sorella Margherita.128 Lettera.129 Come detto nell’Introduzione, Sturzo il 10 luglio aveva lasciato la segreteria del Partito e si era ritira-

to a Montecassino per un periodo di riflessione.130 Su Spataro cfr. L. Sturzo, Lettere a Giuseppe Spataro (1922-1959), a cura di G. Fanello Marcucci, Isti-

tuto L. Sturzo, Roma 1989.

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95.

Roma, 26 ottobre 1924131

Carissimo fratello,Ho ricevuto il primo e il secondo telegramma da Torino ieri, e stamane la tua

arcicarissima lettera. Grazie, fratello caro, grazie del tuo affetto, della tua premura132. Orasono un po’ più tranquilla e rassegnata; al momento della tua partenza rimasi moltoaddolorata, piansi tanto, ma poi pensando che il tuo è un atto di sottomissione che Iddionon potrà non premiare mi tranquillizzai. Ieri, domenica, sono andata ad ascoltare laMessa a S. Giovanni, andai sulla tomba del Papa Leone XIII a pregare per te affinchéIddio ti assista sempre, sempre. Per oggi, prima della tumulazione pregai il Parroco chemi dicesse una Messa sull’altare avanti la tomba. Per me sta tranquillo, sto bene e la com-pagnia della buona Venerina mi è di tanto conforto. La medesima ti ossequia, come fapure Adelgisa.

Monsignore ancora non scrive, e sarà come ti ho detto io; ha aspettato la tua,vedremo. Intanto qui arrivano lettere a te dirette che io apro e poi mando al Popolo, quel-li che gli appartengono e al Partito gl’altri, faccio bene?

Figurati se mi piacerebbe un viaggetto in America!? Basta, guardati dai colpid’aria, dai cibi e da tutto ciò che potrebbe nuocerti. Stamane ho telefonato al Prof. Azzima non è ancora a Roma; pare che per quel locale che tu sai si siano trovati i documenti esi sta per mettere in vendita. Vedremo. Vavà quella sera scriveva tutte le bestialità cheescono dalla bocca di Libertini, ma che dopo un colloquio con lui ha fatto macchinaindietro a tutto vapore…Nel paese lo conciano tutti di male parole, poi finiva così: Pove-ro S. mi pare si vada trasformando in una scuderia di somari della Pantelleria. Se domaniarriva una lettera di M. scriverò da capo.

Intanto ossequia per me il Prof. Crespi133 per quanto non lo conosco, e ringra-zialo per tutte le gentilezze che ti fa. I giornali che arrivano li vuoi mandati? Scrivimi tutto.

T’abbraccio stretto al cuore, aff.ma

Nelina

Oggi ha telefonato la Contessa Santucci e mi vuole venire a fare una visita.(f. 257, c. 3)

66

131 Lettera su carta int.: “Prof. Don Luigi Sturzo Roma – Via di Ripetta, 102”.132 Il giorno prima Luigi aveva lasciato Roma. La sosta a Torino fu breve perché già il 27 ottobre si trova-

va a Londra.133 Angelo Crespi (1878-1948). «Filosofo, saggista e giornalista, visse nei primi anni del secolo l’espe-

rienza modernista. […] Trasferitosi a Londra, insegnò presso quella Università e fu corrispondente del «Cor-riere della Sera» e del «Popolo». Antifascista, fu molto vicino al fuoriuscitismo italiano. […] La sua abitazionelondinese si trovava presso il Convento dei Serviti, a Fulham Road, dove Luigi Sturzo aveva preso dimora»(Carteggio, I, p. 7, in nota).

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96.

[Roma], 30 ottobre 1924134

Carissimo fratello,Oggi, anzi, a momenti finalmente arriva la presente che ti ritorno costà. Ancora

non ho ricevuto tue lettere, che spero presto avere. Questa è la seconda lettera che t’invioe spero che essa ti trovi in buona salute. Dimmi tutto, anche se hai qualche piccolodisturbo, non me lo nascondere, mi faresti stare più preoccupata.

Io sto bene, Venerina un po’ raffreddata e ti saluta. Adelgisa ti ossequia, la sig.Amerigo ti ossequia come fa la Baronessa Di Giura e la Sig. Bianca e Commendatore. Eranoa Montecatini in quei giorni. Della tua partenza i giornali in genere han solo fatto notizia.

Con affetto credimi

Nelina

Qui tutto molto tranquillo, facilmente rivedrai la Sig. V. Amerigo.(f. 257, c. 6)

97.

Roma, 3 novembre 1924135

Fratello carissimo,Sento che le mie lettere ti tornano gradite e ti rispondo subito. Non mi dici

nulla sulla tua salute e temo che già l’umido ti faccia male. Per carità non mi nasconderenulla se mi vuoi bene. Ti penso tutti i momenti della giornata, e se le amiche mi fannodistrarre da questo mio sacro pensiero resto poi male. Come devo passare tutto questotempo? Ah! no, non sarà possibile che ne passi troppo!!… Venerina è il mio angelo con-solatore: essa ti ossequia tanto tanto. Adelgisa ti ossequia e chiede come fai senza la tuaerba, la vuoi mandata? Io mi angustio di più pei cibi, come fai? Dimmi almeno che regi-me tieni, come ti va lo stomaco, io temo che non stai bene e quindi per non dir bugiame lo hai taciuto.

Io sto bene, e di me non prenderti nessun pensiero, sono attorniata di tantepremure e affetto. Mario vorrebbe che andassi in Sicilia e da lui136, ma a me questa ideanon mi sorride primo perché starei più lontano da te, e poi il freddo di Piazza e l’umidità

67

134 Lettera. Nelina scrive sul retro di una lettera di Mario Sturzo su carta intestata “Il vescovo di PiazzaArmerina”.

135 Lettera su carta int.: “Prof. Don Luigi Sturzo…”.136 «Ho anche avuto due lettere dalla cara Nelina. L’avevo invitata a passar da me questo tempo o alme-

no parte. Mi dice che preferisce Roma, perché così ti è più vicina. Ed ha ragione» (Mario a Luigi, 6 novembre1924, Carteggio, I, p. 8, n. 4).

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di Caltagirone non mi va di andarli a prendere. Di giardini ancora non si parla; Micheli-no che ti ossequia tanto, partirà in questi giorni, vedremo ciò che farà lui e se ci sarànecessità andrò io!

Non so se la Signora Belloni è tornata, ma appena la vedo dirò quanto tu vuoi.Come son affezionati e di buon cuore; il Comm. mi ha fatto una cartolina e mi dice chestai bene, tu perché non me lo dici?137 Abbiti riguardi in tutto e pensa a non risparmiarenulla. Comprendo quando deve costì costar la vita col cambio così alto, ma dacché l’hanvalutato non deve mancarti nulla.

Comprati le mutande di lana e se hai bisogno anche le calze di lana, altrimentiti metti al rischio di farti venire il reuma. Pensa che la povera Margherita non poté piùguarirne, e se poi l’aria non ti va assolutamente torna, ce ne andremo a casa nostra.

Che dirti; caro fratello, prego sempre per te ma le mie indegne preci possonoessere esaudite? Io penso di andare più in là a parlare a chi di ragione per far che ritorni;tu che ne dici? non farei una cosa che a te dispiacerebbe? I frati dalla cui casa andrai138, tidovrebbero saper comprendere, accompagnare sempre sempre, usarti tutti i riguardi: se tiammali come farai tu, ma come resisterò io? Spero che il buon Dio ti aiuti a sopportarquest’altra dura prova e dia la forza a me di rassegnarmici. Non farebbe bene Mario venirqui, lui nel suo posto potrebbe aiutare. Perdona caro fratello se mi son lasciata trasportardall’affetto procurandoti anche dolore, ma vorrei che tornassi presto, la tua salute nonpuò resistere all’umido. Qui ancora la temperatura è tiepida, anche qualche volta il soledisturba le spalle. Come vorrei mandarteli un po’ di questi raggi!!!

Dimmi tutto quello che vuoi, che spero poterti mandare, non temere ditediarmi, mi rendi felice e più vicino a te. Oggi stesso ti spedisco tutte le copie dell’Italiadi (Milano) e un Rivoluzione Liberale139 perché una ne è arrivata. Le lettere che sonoarrivate sono state poche e di raccomandazioni. Denari niente, credo che tutti hannoletto sui giornali che non ci sei. Gli amici tutti ti ossequiano, io ti abbraccio tanto forte,aff.ma

Nelina(f. 257, c. 8)

68

137 Angelo Belloni aveva accompagnato Sturzo nel viaggio a Londra. Era un finanziere e si era adoperatoper trovare dei finanziamenti al partito.

138 «A Londra il cardinale Bourne gli consigliò di andare ad alloggiare presso gli Oblati di S. Carlo, a St.Mary’s of the Angels. La stanza, che gli fu messa a disposizione, non era ben esposta e gli dava tristezza« (G.De Rosa, Sturzo, p. 265).

139 Si tratta del libro di Piero Gobetti La rivoluzione liberale. Saggio sulla lotta politica in Italia, Cappelli,Bologna 1924. Sui suoi rapporti con Sturzo cfr. B. Gariglio, Gobetti e Sturzo, in «Mezzosecolo», n. 8, 1989,pp. 4-31; Con anino liberale: Piero Gobetti e i popolari. Carteggi 1918-1926, a cura di B. Gariglio, Angeli,Milano 1997.

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98.

Roma, 5 novembre 1924140

Carissimo Gigi,È la quarta lettera questa; nella seconda vi erano acclusi mezzo foglio di S.r

Giuseppina e uno di Monsignore, io avevo scritto dietro a quella. Perché non l’hai ricevu-ta? Forse perché quella l’indirizzai a te presso Crespi? L’ultima fu spedita il 2 Novembre; aquest’ora l’avrai ricevuta; e se non li ricevi, come facciamo?

Io sto bene, e ti ripeto attorniata di affetto, quindi per me nessuna preoccupa-zione. Monsignore ti avrà scritto e forse indirizzato a te non ti sarà arrivata. Fai ricercarealla posta. Ti ho mandato alcune copie dell’Italia di Milano e una “Rivoluzione Liberale”perché una sola ne è arrivata. Ti manderò ogni giorno una copia dell’Italia e qualche altro,dillo tu cosa vuoi.

Caro fratello, io vedo che è meglio che tu stii lontano di questi giorni, perquanto la tua lontananza mi è dolorosa non tanto per la mia solitudine quanto, perchépenso che tu così lontano non potrai starci a lungo, il tuo temperamento ne soffrirà.Iddio ci sorreggerà a passare quest’ora di amarezza.

Le tue lettere potrai indirizzarle a Venerina e qualche volta alla Sig.a AmerigoMaria, che quelli ricevono sempre lettere dall’estero. Mandami il nuovo indirizzo, tienimisempre presente e manda a chiedere quel che vuoi. Michelino ti saluta affettuosamente.Paolo è già in collegio: pare che ci si trovi bene.

Abbracci affettuosi, affettuosi

Nelina

P. S. È arrivata la partecipazione della morte del padre dell’avvocato Caiola,Piedimonte Alife, penserai tu; come anche la partecipazione del matrimonio di GiovanniAngelico con Clelia Martillaro, Caltagirone.

Ho ricevuto una visita dal Dott. Traversa, è qui sempre per il figlio che è in unmanicomio.

(f. 257, c. 9)

99.

[Roma], 12 novembre 1924141

Caro Gigi,Ieri ti ho scritto una lettera e dimenticai di dirti che Giovannino Sturzo ti ha

69

140 Lettera su carta int.: “Prof. Don Luigi Sturzo…”.141 Cartolina illustrata sped. a Londra. Dal 12 novembre 1924 al 19 febbraio 1925 (dal n. 99 al n. 130),

l’indirizzo di Luigi a Londra, salvo diversa indicazione fu il seguente: St. Mary of the Angels, Westmoreland

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mandato un paro di sandali. Vuoi che te li mandi ovvero li conservo qui. Speriamo che tistiano bene. A Giovannino scriverò oggi ringraziandolo, ma tu scrivi pure.

Spero che riceverai e lettere e giornali. Sto bene, qui splendida giornata di soleche vorrei mandarlo a te. In camera mia fa caldo nella tua circa frescolino. Scrivimi a lun-go, ti ringrazio dell’oggetto che mi hai comperato; spero riceverlo presto per avere tuenuove.

Tutti ti ossequiano, abbraccioti

Nelina(f. 257, c. 14)

100.

[Roma], 15 novembre 1924142

Caro Gigino,Ricevo a momenti le tue due lettere una dell’11 e l’altra del 12. Godo che stai

bene come ti assicuro di stare Mario che mi ha scritto ieri. Non pensare a noi, pensa sola-mente a te. È venuto La Rosa e la signora. Figurati le gentilezze che mi fanno; non ti dicopoi la sig. Belloni e tutti mi confondono.

Tutti, tutti ti ossequiano. Fra giorni andrò a sentire “Le Donne Curiose” alCostanzi. Qui il tempo è ancora mite, non fa freddo malgrado non vi sia il riscaldamentoin atto. La Contessa è tornata ieri. Abbraccioti

Nelina(f. 257, c. 15)

101.

Roma, 20 novembre 1924143

Caro Gigino,È arrivato il Comm.144 e mi ha dato tue buone nuove. Caro fratello, mi è sem-

brato di rivedere te e non ho finito di far delle domande e non potevo quasi staccarmi daloro, stasera. Ed ora son qui, in casa e subito prendo la penna per iscriverti. Grazie infini-

70

Road, Bayswater. Per la sola corrispondenza spedita a Londra d’ora in avanti si specificherà solo se trattasi dilettere, telegrammi, cartoline postali o illustrate.

142 Cartolina illustrata.143 Lettera.144 Belloni che aveva accompagnato Sturzo.

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te della bella borsa che mi hai mandato e che io avevo proprio bisogno. L’ombrello l’avevogià comperato e sarebbe stato d’uno in più per me.

La borsa per l’acqua una cosa meravigliosa e siccome alla Sig.a Belloni è tantopiaciuta io ho creduto bene di regalarcela privandomene io. Mi è costato il sacrificio dinon tenermi un oggetto così carino, ma più caro per il tuo affettuoso pensiero! Le genti-lezze che tutte e due abbiamo ricevuto meritavano questo mio sacrificio.

Io sto bene, credimi, solo io peno perché ricevo raramente tue nuove. Per esem-pio: tu mi hai scritto l’11 e il 12 e sono arrivate insieme e d’allora nulla più, e siamo al 19sera. Come fare caro fratello? Scrivimi almeno delle cartoline! Almeno per vedere i tuoiscritti e sentire che stai bene o che soffri.

Monsignore mi ha scritto che sta bene. Tutti gli amici ti salutano. Con la Sig.raB. sono stata a sentire le “Donne Curiose”, veramente una cosa molto fine, certo più finedei “Quattro Rusteghi”. Il Costanzi pieno zeppo.

Qui fa un freddo da tre giorni che non si resiste, e meno male che è arrivata Fia-metta e così dal 16 c.m. che si accende il calorifero. E tu senti abbastanza caldo ovvero ilriscaldamento è buono? Guardati dall’aria viziata prima di andare a letto, stante che costìci sono i camini. Alla famiglia Crespi i miei saluti. La Sig. Orlandi ti ossequia io ti abbrac-cio con vivo affetto, aff.ma

NelinaCome vedi la lettera è impostata oggi 20.

(f. 257, c. 17)

102.

Roma, 21 novembre 1924145

Carissimo fratello,Sera, ore 12.Torno dall’Augusteo dove ho sentito la Messa di Requiem di Verdi.

Bella assai, ed eseguita abbastanza benino. Le voci della soprano e mezzo soprano melo-diose. Certo che non è quella di Beethoven. Come stai? Il freddo di questi giorni come tiha portato? Qui è stato forte, ma i soliti tre giorni; siamo oggi a perfetto fine; stasera all’u-scita dall’Augusteo tiepida. Intanto ho pensato a te tutto il tempo, come ci saresti venutovolentieri n’è vero? Ed ora ti offro gli auguri più fervidi, più sentiti e più affettuosi pelnostro compleanno. Preghi per me come io faccio per te. Ti abbraccio con affetto

Nelina

Domani ti spedisco il pacco; saluti dal M. Marchetti e da tutti gli amici; l’indi-rizzo bada che già te l’avevo mandato in una lettera del 10 c.m.

(f. 257, c. 18)

71

145 Cartolina illustrata.

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103.

Roma, 28 novembre 1924146

Caro Gigi,A momenti ricevo la tua cara lettera, lunga e dettagliata che mi ha fatto un vero

piacere. Da quanto la desideravo questa lettera!! Così posso starti più vicina in tutte leore. Godo che tutta cotesta vita solitaria ti fa bene e ti porta bene. Ne ringrazio Iddio!Prego per te, nella mia pochezza, sempre.

Ti ho scritto ieri, come vedi ti scrivo oggi e ti spedisco il medicinale e un po’ digiornali. Dimmi quali vuoi mandati giacché gl’altri li ricevi direttamente per quantodisordinatamente. B. ha ricevuto a Parigi le tue lettere, oggi, credo ti scriverà. Ti ossequia-no tanto tanto. Grazie della borsa che terrò cara. Abbracci

Nelina(f. 257, c. 23)

104.

[Roma, 28 novembre 1924]147

Caro Gigino,Torno dall’Augusteo ove ho sentito per la seconda volta la Messa di Verdi, dico

la seconda volta, perché una volta volle la tessera il Marchese Marchetti, che ti ossequia, eun’altra volta vi feci andare Manolo, che ne rimasero tanto contenti. Oggi mi è piaciutapiù dell’altra volta; le voci a solo sono state buonissime. Oggi all’Augusteo faceva un cal-do insopportabile. Già da parecchi giorni qui fa caldo basta a dire che tengo i buchi delcalorifero chiusi.

E tu come stai col riscaldamento? A me mi pare che devi soffrire il freddo, e tunon vuoi dirlo. Caro fratello, non mi devi nascondere nulla, te ne prego. Leggo sui gior-nali che vi sono stati temporali costì e immagino come la temperatura si sia abbassata.

Hai ricevuto il pacco coi sandali o usi le calosce? Quando piove la mattina prestovai pure a dir Messa dalle Monache? Ma veramente non ti sei raffreddato? Io penso se ti raf-freddi, se ti viene la tosse chi ti cura? chi si occupa di te? Caro fratello, come ne sto preoccu-pata!!! E come prego Iddio che anziché fare cadere ammalato te, mandi a me quello che glipiace. Io qui ho tanti modi e mezzi per essere servita e curata, mentre tu non hai nessuno.

Io sto bene, e ripeto qui fa caldo scirocco. Ieri ho visto il Principe Ruffo148 cheti ossequia, come ti ossequia anche la Principessa. A Nives è nato un bambino, un princi-

72

146 Cartolina illustrata.147 Lettera.148 Rufo Ruffo della Scaletta, dei principi di Bagnara (1888-1959), fu molto legato a Sturzo. «Sin dal

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pino, figurati il piacere!! Se tu vuoi mandare un saluto l’indirizzo è questo: Nives Von derLeysen, Wale Baviera.

Come fai per la biancheria? e le lenzuola? Furono poche due dovendo staredagli Oblati? Io ti ringrazio della lettera lunghetta che mi hai fatto, ma ancora vedi quan-te altre cose voglio sapere! Mi farò la fotografia e te la manderò. Ma quella che hai non èimbronciata, stavo ridendo e mi venne così. Scriverò a S.r Giuseppina che devo mandarlel’orologio aggiustato e le dirò per il ritratto, ma sarà lei che non vorrà farlo. Venerina staancora da me; figurati se quella trova casa! Fanno prezzi esorbitanti. A me ne è capitatauna in via Marianna Dionigi, sarebbe ottima come disposizione, come punto, come tut-to, ma ha quattro camere a tramontana, però le mura spesse non fanno sentire freddo. Seci fossi te si potrebbe trattare.

Ed ora smetto, tutti ti salutano. Luigi La Rosa è a Nizza ma tornerà. T’abbraccio

Nelina

Oggi 1° dicembre ti spedisco le pillole. Mario mi scrive che sta bene. Ricevo amomenti la tua cartolina, grazie. Io dal 17 ho ricevuto quella del 23, 25 e oggi 28. Ti hospedito una io di Spadaro e un’altra pure io da Gilardoni149, li hai ricevute?

(f. 257, c. 28)

105.

[Roma], 3 dicembre 1924150

Caro Gigino,Ieri 2 ho ricevuto la tua cara e la fotografia che terrò carissima. Ho fatto subito

firmare al comm. Belloni e te ne rimanda due. Sei molto mesto in viso!! Se la facevi colsoprabito saresti venuto meglio quel giacco è corto corto. I Belloni ti ossequiano tanto tan-to; oggi spero andare a trovare i De Gasperi. Tutti ti salutano affettuosamente. Il villinoTemaldei è stato venduto. Non so se abbiamo speranza di poter comprare terreno ed io direid’impegnarci con il piano di Coccia151, se ancora persiste nell’idea. Che ne dici tu? scrivere-

73

1921 fu membro della direzione nazionale del partito e, dopo l’avvento del fascismo, la romana “Villa Ruffo”rappresentò una fase nella storia del PPI, costituendo un sicuro e ospitale rifugio per Sturzo ed altri dirigenti.“Villa Ruffo” in un certo senso rappresenta l’ultima resistenza popolare antifascista, di cui il Ruffo fu uno deipiù coraggiosi e disinteressati esponenti in un periodo di generale crisi e sbandamento» (A. Sindoni, advocem, in DSMCI, II, pp. 559-561). Sui rapporti con Sturzo cfr. G. De Rosa, Rufo Ruffo della Scaletta e LuigiSturzo. Con lettere e documenti inediti tratti dall’Archivio Ruffo della Scaletta, Edizioni di Storia e Letteratura,Roma 1961.

149 Annibale Gilardoni (1873-1948). Aderì nel ’19 al PPI. Collaborò con Donati nel «Popolo» connumerosi articoli. Deputato aventiniano, dopo l’avvento della dittatura si ritirò a vita privata. Cfr. F. Malgeri,ad vocem, in DSMCI, III/1, p. 415.

150 Lettera.151 Ivo Coccia (1891-1979), fu tra i fondatori del PPI. «Tenace antifascista, collaborò con Donati nella

denuncia contro De Bono per il delitto Matteotti e successivamente sostenne la parte civile nel processo

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sti tu un biglietto? Come ti ho scritto, quella lettera del 21 non l’ho ricevuta, le altre tutte,perciò non sapeva darmi ragione del tuo lungo silenzio quella volta! I giardini Michelinomi telegrafa ora, che li ha venduti 25.000. Se lui ti scrive rispondigli ringraziandolo.

Ti accludo qui due stecchini, ti ho spedito una scatola di pillole, ma temo chenon li riceverai e ti spedirò un altro e gli stecchini. Hai ricevuto le lettere una diGilar[doni] e l’altra da Spa[taro]? dentro le mie?

Ossequiami la Signora Crespi mentre ti abbraccio con il più vivo affetto, aff.ma

Nelina(f. 257, c. 29)

106.

Roma, 6 dicembre 1924152

Caro Gigino,Dall’ultima tua scritta il 29 novembre con dentro le fotografie non ho più ricevuto

nulla e siamo al 6 dicembre. Dunque qualche altra lettera si è pure smarrita. Caro Gigi, a memandi delle sole cartoline e ogni due o tre giorni non più, poiché mi fai star male così.

Dimmi se hai ricevuto i sandali, le pillole, le fotografie firmate ed altre due lette-re. A quest’ora avrai dovuto ricevere tutta questa roba ed io non ho nessuna notizia di esse.

Sto bene. Belloni ti saluta, non è andato a Milano. Giovanni Nocera ti ossequia,domani gli spedirò la [parole illeggibili]. Rispondimi per la casa. Ti abbraccio.

NelinaRicevo a momenti la tua del 2 dicembre.

(f. 257, c. 30)

107.

Roma, 6 dicembre 1924153

Carissimo fratello,Oggi stavo in pena e ti scrissi una cartolina un po’ angustiata, ma poi aggiunsi che

avevo ricevuto la tua. Oggi vi è la comodità di mandarti le pillole e le stecche, mando nuo-

74

contro gli assassini di don Minzoni. […]. Nel 1926 aiutò De Gasperi, perseguitato dai fascisti, ospitandolonella sua abitazione romana. […] Partecipò alla resistenza» (F. Malgeri, ad vocem, in DSMCI, III/1, p. 237).

152 Cartolina illustrata.153 Lettera.

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vamente le pillole poiché non so se le altre le hai ricevute. Godo che stai bene se pur dici laverità…Io sto bene; oggi ho ricevuto una visita dalla Sig. Anile e dalla Signora Longinotti.Immagino che a quest’ora avrai ricevuto i sandali che ti ho mandato con il Corriere: il gior-no 21. Figurati per mandarli con il Corriere il pacco è costato £ 50 e ancora non ti arriva.

Gli amici mi dicono che non ti scrivono perché temono che le lettere vengonoaperte e non potendo scrivere sul serio preferiscono non scrivere. A Dore154 l’ho mandatoa chiamare un’infinità di volte, gli ho letto quanto tu mi hai scritto… ma come è freddo!,come impassibile!

Mangano155, tu lo sai inconcludente. Non ti parlo degli altri, poiché non hovisto che pochi. Briuccia156 avrebbe voluto scrivere ma temendo di non ricevere regolar-mente i suoi scritti ancora non si è risoluto. Io potrei mandarla a quella Miss che dastil’indirizzo a Belloni, ma ti è arrivata la mia diretta li? Già nella tua mi parli di quella diSpataro e sarà quella. Io quasi mi confondo a pensare quali dei tanti ho spedito. Del Giu-dice157 ti saluta, come fa anche Briuccia, De Gasperi che per la stessa ragione non ti hascritto, ma cerco di persuaderlo io.

Per la casa, come ti scrissi quella di Via Boezio è stata affittata e mezza venduta;quella di Delmadè pure venduta e per un milione. Coccia non si è fatto più vivo, questecose le ha dette Belloni. Io ho telefonato parecchie volte a Coccia, mai ho potuto averetelefonate. Un appartamento in Via Marianna Dionigi abbastanza buono, rimesso tutto anuovo, con riscaldamento ed impianto elettrico, otto camere di cui 4 a tramontana sullastrada Marianna D. tre nell’atrio e una allo scuro a mezzogiorno, bagno ritirata, cucinaper 225.000. Ed io temendo di non vedere mai il sole e senza il tuo benestare non l’hovoluto prendere. Come punto molto centrale, tetti alti, mura spessi. Sarebbe da prendersise ancora si trova e affittarlo per lo meno 30.000. Dimmi qualche cosa.

Ho aspettato una risposta di Azzi, ma invano, non so il perché. Belloni sarebbeper comprare il terreno anche del Principe Ruffo a Villa Borghese, ma il Principe pare chenon voglia più vendere da questa parte ma dall’altra, cioè Via Scialoia, Via Flaminia. AMichelino Gravina gliene hanno proposto uno vicino il giardino Zoologico, insommatutto campato per aria.

Se tu tornassi presto io non verrei a Londra, ma se tardi… verrò. Lunedì sperofarmi la fotografia: questa settimana ha piovuto tutto il tempo ma però fa caldo e conti-nua a piovere. Il giorno di S. Bibiana piovve tutto il tempo.

75

154 Giampiero Dore (1893-1974). Di formazione fucina. Sturzo «apprezzandone le qualità, lo ebbe tra isuoi giovani collaboratori, soprattutto nel periodo che precedette la partenza del leader popolare per l’esilio.Collaborò in particolare alla casa editrice del partito (la S.E.L.I.) e al «Bollettino bibliografico», iniziative allequali Sturzo teneva particolarmente al fine di mantenere vive le ispirazioni ideali, culturali e politiche del par-tito» (F. Malgeri, ad vocem, in DSMCI, III/1, pp. 328-329).

155 Vincenzo Mangano (1866-1940). Dedicò gran parte della sua vita al movimento cattolico nel campoculturale e giornalistico e fu protagonista di primo piano nell’azione economico-sociale dei cattolici siciliani.Dal 1917 si trasferì a Roma aderendo poi al PPI. «Sturzo, quando dovette dimettersi dalla segreteria del PPI,ebbe in Mangano un valido collaboratore nella Società editrice libraria e nel Circolo di cultura, che servivanoda copertura per attività politiche» (A. Sindoni, ad vocem, in DSMCI, II, pp. 325-327.

156 Briuccia era uomo di fiducia di Sturzo, direttore del Banco di Santo Spirito. Da questa posizione erapossibile concedere facilitazioni di credito al partito.

157 L’avv. Filippo Del Giudice fece da intermediario fra il cardinale Gasparri e Sturzo a proposito dellapartenza di Sturzo dall’Italia. Mantenne contatti con Sturzo durante l’esilio londinese.

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Il Barone Di Giura per ora non viene, ma sempre scrive che vuole sposare unamessicana con tanto rammarico della Baronessa. Tutti ti salutano non faccio i nomi chesono troppi. T’abbraccio

NelinaPoi ti rimando la fotografia.

(f. 257, c. 32)

108.

Roma, 10 dicembre 1924158

Carissimo Gigino,Ricevo la tua del 7 e rispondo subito rimandando le fotografie, in mezzo alle

sigarette ti avevo messo una mia letterina. Meno male che io non parlo mai di cose serie,ma non penso nemmeno che cosa ti scriveva… Basta, sarà per un’altra volta!! non ne met-terò più. Hai ricevuta ancora una scatolina con del cioccolatte sigarette, stecche e pillole?Te li ho mandato per mezzo di un Signore che conoscono le Amerigo. Anche la letteraacclusa a quella della Sig.ra Rita. Ancora non ho potuto mandarti i mandarini, ma chi saquando arriveranno!!

Mi pare di averti scritto che i giardini sono stati venduti per 25.000. Michelinoogni volta che scrive ti manda a ossequiare e dice che ti ha mandato una cartolina, rispon-digli. Godo che stai bene, anch’io sto bene, e qui fa ancora caldo. Figurati, teniamo ibuchi chiusi perché non si resiste. Spero in questi giorni farmi la fotografia e mandartela.

Belloni è in cerca di casa, peccato il villino Delmadè! Ma io telefonai subito aCoccia, il quale mi disse che sarebbe venuto a parlarmi ma poi non è venuto più, a mel’ha detto Belloni della vendita per un milione. Quello di via M. Dionigi è a tramontana,guarda di fianco il Teatro Adriano è abbastanza bella, ma certo non vede il sole! Si potreb-be prendere per speculazione. Ho parlato con Ruffo se ci vende quel tratto di terrenoappresso la nuova costruzione, ma suo padre non vuole venderlo159.

Qui si dice che il Cametti deve vendere qualche appartamento ancora, ti piace-rebbe lì? Azzi non mi risponde; altre occasioni non se ne presentano, figurati se ti vorreifar trovare la casa a posto! Se lo posso, lo farò, ma in punti fuori centro non combineròmai. In questo momento in centro non ve ne sono, nessuno dei sensali si fa vivo. E i prez-zi… fenomenali!!

Per i giornali l’ho detto diverse volte a Spataro, lui dice che li manda, che hascritto. I Belloni sono tutti e tre qui. Monsignore sta bene. La Sig. Bianca m’incarica dirti

76

158 Lettera.159 «La signorina Nelina e il Comm. Belloni sono venuti con me a vedere alcune aree fabbricabili intor-

no alla villa, ho parlato con mio padre della zona che preferiscono ma che egli non vorrebbe dar via. In ognimodo sarebbe un gran piacere per noi averti come vicino» (Rufo Ruffo a Sturzo, Posillipo 16 dicembre 1924,in Scritti inediti, II, cit., pp. 17-18).

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che il giorno 15 e 19 dicembre suonerà alla radium telefonica – Roma Londra alle 8 e 30di Roma. Vedi un po’ di farla sentire a qualcuno… è di casa.

Hai ricevuto la lettera di Bianca? Giacché mi ha detto che ti ha scritto o uno odue volte, rispondigli. Che dirti? ti lascio assicurandoti che prego il Signore che ti conser-vi in salute e che si faccia la sua santa volontà. Tutti ti salutano. La cioccolata te la mandaVenerina. La Rosa è partito stamane per Caltagirone.

Nelina(f. 257, c. 40)

109.

Roma, 13 dicembre 1924160

Caro Gigino,Tutto il giorno ti sto vicina col cuore e col pensiero e vorrei farti arrivare tutte le

lettere dei tuoi amici, c’è quando vi riesco e quando no. Ieri sera ti ho spedita una letteradell’On. De Gasperi cifrata. Non la potei far spedire io che dovetti uscire per andare a S.Cecilia con la figliuola di Belloni. Incaricai Venerina che scrisse l’indirizzo senza mettereil tuo nome. Poi la Sig. Amerigo la ficcò dentro una busta sua intestata e l’ha spedita aValentina, che spero comprenderà e te la porterà lei stessa. Sto tanto in pena per questalettera, scrivimi quando la riceverai.

Sto bene e contenta che tu stai bene; ci credo perché son sicura che non minascondi nulla. Anche Mario scrive che sta bene. Pei giornali ho raccomandato a Spataroe continuo a raccomandare affinché ti arrivino. Si vede che non te li fanno arrivare appo-sta…Si sta sempre con la prevenzione che le lettere vengano lette, è seccante!

Ho ricevuta la tua del 2, del 7, del 10 oggi. E tu ricevi le mie due raccomandatecon le fotografie una per mezzo di un signore con una scatola di sigarette e cioccolate2.000!! Una cartolina tutto in pochi giorni, li hai ricevuti?

Per la casa non ne ho più parlato perché essendo a tramontana le quattro stanzeprincipali mi pare che non ti debba piacere non veder mai battere il sole. È però buona eben disposta; non ho domandato la pianta per poi dire no per l’esposizione, ad ognimodo lunedì vedrò di vederla nuovamente se pur non è venduta. L’avvocato Coccia assi-cura che Delmadè non vuol vendere, io aggiungo che non vende meno d’un milione; luidice che è pazzo chi la paga, ma lui non sa come impiegare la somma. Coccia ha aumen-tato il quarto che vorremmo noi a £ 2.500 al mese, se facevamo il contratto a tempoavremmo fatto noi l’aumento.

Io non so se con l’Anno Santo si potrà comprare, la gente specula in tutti imodi. Certo io non dico a Venerina di pagare, ma lei dovrebbe comprenderlo. Ho speditouna bella bambola alla bimba di Nocera, un bel panettone a Monsignore, un pacco di

77

160 Lettera.

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dolci a S.r Giuseppina. Lunedì spedirò i manderini a Crespi comprandoli qui. Tu cosadesideri? Per Natale i Crespi vanno al mare e tu resti. Ma se non vieni presto, se fai passareancora dei mesi verrò io sola sola! Venerina ti ossequia, io t’abbraccio

Nelina

Dovea scriverti Briuccia, ma non è venuto a portare la lettera, intanto Belloniparte. Lettere dirette a te non ne arrivano si può dire dacché sei partito. Dal Senato Crocenulla di nulla. Spataro non ha concluso nulla per Bianco161, non ha la forza di farsi valerepresso la direzione del Popolo, e poi con Bianco ci vorrebbe certo riguardo, lì mi sembra-no tanti ragazzi.

(f. 257, c. 40)

110.

Roma, 18 dicembre 1924162

Caro Gigi,Oggi ricevo la tua del 15. Godo che stai veramente bene. Io lo stesso, solo da

parecchi giorni mi fanno male i denti e penso dopo le feste andare dal dentista. Facciosempre le tue commissioni presso i tuoi amici, ma vedo che non corrispondono puntual-mente o che la posta non ti perviene giusta. Ti scriverò più a lungo sabato e ti manderò lafotografia così come verrà. L’ho fatta stamane, mentre mi dolevano i denti. Tutti ti saluta-no, io ti abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 257, c. 39)

111.

Roma, 21 dicembre 1924163

Caro Gigino,Due paroline in fretta perché vado all’Augusteo. Ti accludo una orrenda foto-

grafia: li ho fatte per tenermi pronto il passaporto. Penso che se stai allungo vengo a fartiuna visitina… quanto vuoi tu però. Non voglio colla mia venuta farti dispiacere.

78

161 Francesco Bianco, giornalista, vicino a Sturzo, già redattore della «Tribuna». 162 Cartolina illustrata.163 Lettera.

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Ho detto a Spataro e Gilardoni pei giornali (Corriere e Stampa). Ma se non liricevi te li compro e te li mando io. Intanto ti accludo una fotografia del tuo figlioccio.Per il momento son tutti complimenti con me. Io continuo col male ai denti di sopra e disotto, figurati che tormento a mangiare. A me sembra che sia effetto di acido che in questigiorni mi ha fatto ai denti.

Una fotografia migliore me la faccio quando starò meglio in viso, pel momentoprendi questa, del resto son sempre io. A Mangano, a Dore, a tutti raccomando tuttoquello che tu mi scrivi. Ho spedito i manderini, comperati qui, ai Sig.ri Crespi, comearriveranno? Se le arrivano bene poi spedirò quelli che manda Briuccia. Ed ora ti facciogli auguri più fervidi, più sentiti, più affettuosi, puoi immaginare che giorni noiosi sonoper me questi passati così lontano da voi amati fratelli!

La sera della Vigilia andremo con Venerina alla Parrocchia e faremo la S.Comunione. Pregherò per te. La sera del giorno di Natale il Comm. Belloni mi vuole apranzo, se non mi fanno male i denti andrò. Azzi ti saluta tanto tanto. Per quel terreno inquesti giorni vedremo. Intanto vi è in vista un villino vicino noi, sarebbe bello!

Basta, io non mi arresto di cercare quello di Via Marianna D. né ho smesso l’i-dea per la tramontana per quanto la casa con le mura spesse era ben cautelata.

Ti lascio, col pensiero e col cuore sono sempre a te vicina. Adelgisa ti augura lebuone feste e ti bacia la mano, aff.ma

Nelina(f. 257, c. 42)

112.

Roma, 26 dicembre 1924164

Caro Gigino,Per accompagnare queste due lettere devo contentarmi di scrivere in mezzo

foglio. Ho mandato a chiamare Petrocchi165 ed ho raccomandato a lui le cose che vuoipoiché a Dore glielo detto parecchie volte e vedo che non conchiude. Com’è freddo!

Rinnovo i miei più fervidi auguri, mercoledì notte andammo alla chiesa di S.Maria del Popolo ad assistere alla funzione. Abbiamo fatto la S. Comunione ed ho pre-gato Gesù Bambino che ci santifichi e presto ci dia la gioia di riunirci qui a Roma. Nonsono stata all’apertura dell’Anno Santo, ma ho mandato Adelgisa e Venerina. A mefacevano ancora male i denti. Oggi però sto bene per quanto sento che parecchi di essidevono andare strappati. Vorrei andare prima da Chiavaro per vedere quello che midice.

79

164 Lettera.165 Giuseppe Petrocchi (1886-1959), collaboratore di Sturzo nell’Ufficio stampa del partito e consulente

per i problemi della scuola. Cfr. F. Malgeri, ad vocem, in DSMCI, III/2, p. 654.

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Ieri giorno del S. Natale l’abbiamo passato in casa ed abbiamo avuto Umberti-no Battisti ai quali è morta la nonna. Manda un biglietto a Maria per tutti almeno. Lasera andai dai Belloni ove vi era la sola famiglia Clerici che tanto ti ossequia e auguranotutti un mondo di cose.

La venuta della Sig. V. mi ha consolata, mi è sembrato di vederti sentendo tuttele notizie tue. Lei fu dolente di non averti veduto prima di partire. Ha portato tutte le let-tere che ho consegnato. Tutti ti ringraziano e ossequiano. Venerina, Adelgisa ti ossequia-no, io t’abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 257, c. 44)

113.Roma, 29 dicembre 1924166

Caro Gigino,Ho ricevuta la tua del 23. Io ti avevo scritto due giorni prima una raccomanda-

ta. Spero l’avrai ricevuta. Io sto bene, il dolore ai denti è passato, solo dopo le feste andròda Chiavaro. Ho ricevuto la borsa per l’acqua e te ne ringrazio tanto tanto. Come hai pas-sato il Natale? Ed ora auguri sentiti pel nuovo anno. Che il buon Dio ci aiuti ed assistasempre. La Sig.ra Orlandi ti ossequia. Ti ossequia S. E. Anile167 e Signora venuti ieri acasa, come tutti gli amici. Un abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 257, c. 45)

114.

Roma, 2 gennaio 1925168

Caro Gigino,Ricevo la tua cartolina da Wonersel. Quanto godo nel saperti bene in salute, e

che ti svaghi un po’ andando in giro! Così la tua lontananza mi è meno dolorosa. Io sto

80

166 Cartolina illustrata.167 Antonino Anile (1869-1943), medico e poeta, aderì nel 1919 al PPI entrando così ufficialmente nel-

la vita politica risultando eletto deputato nel collegio di Catanzaro nelle elezioni del ’19, del ’21 e del ’24. Fuministro della Pubblica Istruzione nei governi Facta (27 febbraio-30 ottobre 1922). Cfr. F. Malgeri, ad vocem,in DSMCI, II, pp. 16-19.

168 Lettera.

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bene, i denti non mi fanno più male, sarà stata causa dell’acidità che sempre mi tormenta.Però sto abbastanza bene, e le sere delle feste sono andata per Natale da Belloni, la sera l’ulti-ma dell’anno mi ha voluto la Contessa Baldi, per il primo dell’anno dal Barone Di Giura.

Giovanni sposerà in questo mese una signora messicana, e pare che un Manni-ghi che è venuto da lì colle buone informazioni li ha fatti calmare e consolare, giacchésono ottimi. Il sei gennaio andrò da Belloni e il 3 sabato mi vogliono i Longinotti. Dun-que, come vedi, non mi hanno lasciata sola. Una sera Michelino Gravina gentilmenteinvitò me e Venerina a sentir i “Maestri Cantori” dati abbastanza bene.

Hai ricevuto una lettera di Briuccia e Petrocchi per indiretta via con dentro dueparoline mie? Godo che la mia fotografia per quanto non sia a fuoco, ti sia piaciuta. Per igiornali che desideri ne ho parlato cento volte, ti arrivano? Qui il tempo è bello anzi, mol-to bello, mentre a Caltagirone ha piovuto 15 giorni di acqua forte e dirotta, cosa che nonricordano da un pezzo. Ancora l’olio alla Russa non è finito di raccogliere. Pare che lì tut-to vada bene.

In queste feste ho avuto Umbertino a pranzo. Poverino, nessuno l’avrebbe cer-cato! Ricevo tanti biglietti di auguri a te indirizzati ma che non posso tuttavia inviarti.Scrivo qui i nomi. I Pisciotta, che ora tutti qui riuniti ti ringraziano e ti augurano tantecose. Gaetano Angelico, Avv.to Giuseppe Ciampi Via Tasso 69 Napoli. Saverio Fragapa-ne. Il Prof. Giuseppe Botti Via del Consorzio, Parma. Avv.to Aquilura Sarteschi, SalitaPalladio 15 Genova. Ing. Ferdinando Ayala, Viale Moure 46. Zino Ardizzone Via Ospe-dale Militare 12. Dott. Antonino Raguso Milano. Ingegnere Marcinò Giovanni ecct.

Se dovessi mandarli tutti ci vorrebbe una spesa. Scrivimi quello che desideri cheli manderei subito. Chi sa se Crespi ha ricevuto i manderini, e se li ha ricevuti, in che sta-to. Potrei forse mandarcene da Caltagirone un altro pacco, perché mi scrivono che sonobuonissimi.

Venerina, Adelgisa, tutti gli amici che ne ho visti parecchi ti salutano, io t’ab-braccio, aff.ma

Nelina

P. S. Monsignore scrive che verrà in febbraio, speriamo. Sarebbe bene se venissesu per darmi compagnia specie in questo tempo.

(f. 257, c. 49)

115.

Roma, 10 gennaio 1925169

Ieri 9 ricevei la tua cartolina, mentre il 5 aveva ricevuto le due lettere, come tiho scritto del 2 del corrente mese. Sto bene, i denti non mi fanno più male e ancora non

81

169 Cartolina illustrata.

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sono andata dal dentista. Qui giornate di sole bellissime, sembra siamo di primavera.Penso a te, poverino, che non hai il sole, ma godo che stai bene. Per la casa nulla, tuttomentre pare raggiunto sfuma. Anche quello di cui mi ha parlato Ines. Vedremo più in là.Gli amici tutti ti salutano. Ti ho spediti i giornali, li ricevi regolarmente?

Mario scrive che sta bene, ma pensa venire al tuo ritorno. Com’è il tempocostà? Guardati a non farti venire raffreddore, che questo ne è il tempo. Qui la gente ètutta raffreddata; io però non sento neanche freddo.

Abbraccioti, aff.ma

Nelina(f. 288, c. 101)

116.

Roma, 13 gennaio 1925170

Caro Gigino,Ieri 12 ho ricevuto la tua cartolina e oggi spedisco la presente all’indirizzo che

tu dai. Spero che la riceverai. Per me stai tranquillo, non credo penseranno di venire incasa qualcuno, scaricherebbero di cavalleria. Mi duole semplicemente intravedere come latua lontananza si protrae a lungo, stante così le cose. Mi sembra un anno che manchi; mipare come fosse passata estate autunno inverno e siamo in primavera… e tutto questotempo da te lontano.

Vorrei farti trovare la casa, ma come? Ogni cosa mentre pare si arrivi all’ergo,cade la speranza di raggiungerlo. Belloni ancora non ha concluso ed ora pensa ad un villi-no sulla via del Gianicolo o Monteverde. Domani debbo andare a vedere un appartamen-to in Via Paolo Emilio. Mi sembra molto giù. Costa tutto il piccolo palazzo £ 800mila,sono 5 piani di otto camere ciascuno. Non vi è riscaldamento, né ascensore. Se piacesse aiBelloni, ma non credo. Se no bisogna rassegnarsi a prendere l’appartamento Coccia.Dimenticavo dire che questa palazzina è esposta sulla strada a levante e nell’interno aponente e mezzogiorno. Vedremo.

La Baronessa Penna171 fa la proposta di edificare a lungo Tevere Arnaldo daBrescia, avanti il Ministero della Marina, che vendono il terreno, proprio di fronte alnuovo ponte in costruzione. Come ti pare?

L’Avv.to Barletta mi scrive che ti ha scritto tre volte e telegrafato una volta enon gli hai risposto mai. Per quanto sul Popolo è stata scritta la tua offerta per le risposteche avresti dovuto fare agli amici, ti prego a lui di rispondergli.

82

170 Lettera.171 Gaetana Penna, molto legata a Nelina, figlia del barone Ignazio Francesco Penna da Scicli e della

duchessa Ines Crescimanno Maggiore di Caltagirone.

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Cosa vuoi, è il nostro Avvocato e poi ci tiene, e ci fa dei favori, fallo per me.Quando scrivi dimmi che hai ricevuto questa del giorno 13. Io sto bene e godo che tu losia pure; perché non hai continuato la villeggiatura? Le lettere non potevi fartele manda-re? Vuoi sul serio mandati tutti i giornali che qui arrivano, ma se non dicono nulla? Speci-fica almeno quali vuoi. Il Becco Giallo non esce, è stato diffidato172.

Cosa vorresti comprarmi? Tanto per dire, per esempio, se un giacco lungo un 85centimetri di pelliccia (Rat Lutre) ottima qualità costasse un £ 2.000 sarebbe da compe-rarlo col consiglio della Signora Crespi. Qui nel principio di stagione costava £ 7.000.Belloni mi diceva che costì ebbe l’impressione che costavano di meno. Ora che è fine sta-gione devono costare la metà.

Se poi non credi una cosa fattibile pensa ad un golf di lana, che ora fine stagio-ne devono costare la metà per esempio un 60 lire o 70. Allora scegli un colore piuttostochiaro, di forma carina, ma di gusto, da potersi mettere sui vestiti neri o scuri come li por-to io sempre.

Pensa però a te, e provvediti di maglie per l’està, a me non ci pensare. Vorresticomperare un bel binocolo per lontananza utile nei viaggi? Abbraccioti aff.ma

Nelina

Ho visto ora ora Bianco che mi ha detto della tua affettuosa lettera, ti ringraziae ti saluta.

(f. 257, c. 58)

117.

Roma, 17 gennaio 1925173

Caro Gigi,Ricevo oggi 17 la tua del 10. Con ritardo perché ha passeggiato da Roma a

Milano e da lì fin qui. Mi duole che sei tornato presto dalla villeggiatura, potevi conti-nuare a stare. Sta bene, domani domenica andrò all’inaugurazione della nuova tipografia“Popolo”174.

Sono andata a sentire il concerto di Paderewski, che ore deliziose! Pensavo a tetutto il tempo. Oggi la tessera la cedo ai Belloni. I giornali li mando. Il Becco è sequestra-to. Dirò di mandare tutti i numeri del Popolo, ma i passati a me sembrano insignificanti.

83

172 «Il becco giallo», edito tra il 1922 e il 1926, assunse un atteggiamento antifascista. Negli ultiminumeri, il merlo che era raffigurato nella copertina, fu disegnato con al becco un lucchetto. Cfr. «Il becco gial-lo» 1924-1931, a cura di O. De Buono – L. Tornabuoni, Milano 1972.

173 In coda ad una lettera di Longinotti a Sturzo, intestata “Camera dei Deputati” del 12 gennaio 1925.174 Il 18 gennaio ’25 venne finalmente inaugurata la tipografia del «Popolo», staccando la stampa del

quotidiano popolare dalla soggezione di altre tipografie romane che non garantivano per vari motivi l’uscitatempestiva del giornale. Gran parte del macchinario era stato acquistato a poco prezzo dai proprietari delgiornale «Il Mattino» di Napoli, fratelli Scarfoglio.

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R. B., non so di G., hanno ricevuto le tue. Non stare angustiato, Iddio è grande: conser-vati in salute. T’abbraccio

Nelina

Ho scritto male per la fretta. Son le 19 e devo andare al Gesù altrimenti nonarrivo a confessarmi.

(f. 257, c. 68)

118.

Roma, 18 gennaio 1925175

Caro Gigino,Torno dall’inaugurazione della tipografia ove ho avuto un’intensa commozione

per la tua assenza. Ho visto quasi tutti i tuoi amici che ti salutano tanto tanto.Che il buon Dio premi gli sforzi che compiono tante persone desiderose come

te del bene. Come stai? Io bene, mentre qui siamo in primavera e quindi si gode del belsole! Penso spesso a te, in mezzo alla nebbia fitta e all’umido, come vi resisti?

Ho visto M. ed ho detto quanto tu mi scrivi, ma mi avvedo che si fa un buconell’acqua.

A Dore dirò, come tante altre volte, quello che mi hai scritto nell’ultima carto-lina e spero che scuoterà il suo freddo torpore. Il Marchese Borromeo, La Rosa, DeGasperi, Briuccia, tutti ti salutano affettuosamente e ti raccomandano di averti riguardiper la tua salute. Veramente il locale è strettino, ma grazioso, tanto mi è sembrato stama-ne la benedizione della luce elettrica di C. quando io feci da Madrina ed ora mi scriveGigio che la sera passano parecchie ore allo scuro. Lei ti manda un biglietto di auguri cheti spedirò. T’abbraccio

Nelina(f.257, c. 59)

119.

Roma, 20 gennaio 1925176

Caro Gigino,Ieri non ho scritto perché scrissi domenica. Dall’ultima tua carta del 14 non ho

più ricevuto tue notizie. Mi auguro che stai bene; io un po’ raffreddata, ma cosa da nulla,

84

175 Cartolina postale.176 Cartolina postale.

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mentre Venerina e Adelgisa sono state influenzate. Malgrado qui il tempo sia bello quasiprimavera, con un sole costante e con un cielo serenissimo, tutti sono raffreddati.

Ieri andai da Chiavaro ma non lo trovai, lasciai un biglietto e allora rincasandomi ha subito telefonato. Ha già messo il gabinetto in via Vicinale ove andrò in settimana.Oggi viene la Sig. Belloni a suonare e così ho invitate le amiche che mi colmarono di gen-tilezze. Don Giacomo anzi, Michele Gravina mi scrive che Don Giacomo ha spedita unacassa di manderini all’indirizzo Crespi, speriamo che arrivino in buone condizioni.

Rispondimi per l’appartamento. C. vedendo che da questi pressi non si presen-ta più nulla. [sic] M. ancora non ha fatto nulla; ciò l’ho saputo da Dore a cui ho lettoquanto tu mi hai scritto. Da parte mia presso sempre e con tutti. Ti ossequia il M. Mar-chetti, Chiavaro, La Rosa che è partito ieri. Hai scritto all’Avv.to Barletta? T’abbraccio,aff.ma

Nelina(f. 257, c. 60)

120.

Roma, 22 gennaio 1925177

Caro Gigino,Due paroline per dirti che sto bene e che ho ricevuto le tue del diciassette.

Risponderò fra giorni, intanto ti mando Piazza del Popolo.Mi duole leggere che ancora sei un po’ sofferente. Prendi delle cose rinfrescanti

e fai delle compresse di acqua tiepida, questo giova. Dammi tue notizie finché non staidel tutto bene, sempre anche con cartolina. Mario vuol comperati degli arazzini per met-terli sopra le porte, non sarebbe meglio far fare della pittura? Intanto cercherò, ma credoche della misura che mi chiede non ne trovi. Tutti ti ossequiano, mentre io t’abbraccioaffettuosamente

Nelina(f 257, c. 62)

85

177 Cartolina illustrata.

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121.

Roma, 25 gennaio 1925178

Caro Gigino,Aggiungo due paroline dietro la lettera della Baronessa [Di Giura]. Ieri 24 è

venuta a visitarmi e portarmi queste due lettere che invio. Sono stata con forte mal di golae orecchio, forma influenzale, però senza febbre. Per cautela sono stata anche a letto, oggiperò mi sono alzata, non esco per cautela e così all’Augusteo mando Venerina. Tu comestai? I tuoi amici non so se ti hanno scritto perché stando dentro non ho visto nessuno.

Di giornali settimanali non ne arrivano; arrivano solo fascicoli scolastici, rivisteecct., questi non te li ho mandati. Dimmi vuoi che conservi tutti i giornali arrivati che tudai poi ad Adelgisa?, ovvero posso darglieli io per non farti trovare una montagna di gior-nali? Dall’ultima tua del 17 non ricevo più lettere. T’abbraccio

Nelina(f. 289, c. 35)

122.

Roma, 26 gennaio 1925179

Carissimo e amato fratello,Sono con le tue due lettere a mano giuntemi oggi tutte e due, una del 21 e l’al-

tra del 23. Sto benino, l’influenza che ho avuto senza febbre si è svolta tutta con dolorialla gola, all’orecchio destro e un po’ di tosse. Lunedì 19 andai dall’Avv.to Del Giudice eda Chiavaro, non trovando il secondo mi fermai in casa del primo ad aspettarlo. Tu saiquella casa com’è fredda e ivi presi questa specie d’influenza. Ma non angustiarti per que-sto, sto benino e fra tre giorni uscirò al mio solito. Venerina e Adelgisa, i miei due medici,mi hanno inculcato di stare a letto, unico rimedio ai miei mali.

La borsa che tu con tanto affetto mi mandasti è servita benissimo in questaoccasione, fa le veci di tutto, è tanto comoda!

Caro fratello, ad ogni tua lettera io ho mandato a chiamare tutte le persone acui avrei dovuto incaricare qualche cosa, ed ho parlato anche un po’ maleducata. Tutti mihanno assicurato che se ne fossero interessati, che t’avrebbero scritto ecct. Per la Ras-segna180 tanto Dore che Spataro mi hanno ogni volta assicurato che avrebbero parlato alla

86

178 In calce alla lettera della baronessa Di Giura.179 Lettera.180 Si tratta della «Rassegna nazionale», rivista curata da Roberto Palmarocchi su cui Sturzo scrisse nel

febbraio (a. XLVI, pp. 3-16) un articolo dal titolo Per lo studio di un fenomeno etico-psicologico. «In questo suocelebre intervento Sturzo investiga il fenomeno dell’adesione morale (che comportasse o meno anche adesione

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Signorina e t’avrebbero fatto spedire i fascicoli. A me non viene più a verso di andare alPartito e passare in mezzo a tutti quei carabinieri181. Ma se non fossi stata rassicurata daloro ci sarei andata!

Non ti parlo di Mangano, sono otto giorni che lo mando a chiamare e non vie-ne. Ma son sicura che non viene perché non ha fatto ancora nulla. Sarà perché hannoavuto il Popolo sempre sequestrato, sarà per tutte le preoccupazioni, io non so, ma credi-mi che mi s’è stancata la pazienza… mentre tu credi che io non ti capisco… Caro, io ti com-prendo e se ti dico che mi sono interessata di tutto devi crederlo e come! ma non dipen-dono da me obbligarli.

Grazie del golf, e lo credo che sarà carino! Per la pelliccia io te lo scrissi peiribassi che ci potevano essere, non per altro; vedremo quel che scrive la Signora. La doga-na si deve pagare sì, solamente se se lo può indossare qualcuno allora va esente. Certo chese io potessi avere una giacca di 85 centimetri di Petigris Zabel ovvero di Rat Lautre mavero per £ 2.000, mentre qui costano £ 7.500 lo piglierei, conviene sempre.

Stai sicuro in quanto a me per gli indirizzi, io prima di te l’ho tanto raccoman-dato, ma vedo che non mi danno ascolto. Sono 6 giorni che aspettiamo una qualche let-tera per inviartela, ma nessuno s’incomoda portarla… e quindi abbiamo tardato scrivertifino a oggi. Immagino la tua preoccupazione ed angustie, tantoppiù che da lontano lecose si ingrandiscono.

Noi, grazie a Dio, stiamo tranquilli, nessuno ci ha disturbati. Intanto la tualontananza ogni giorno riesce più dura per me; sono già tre mesi compiti, e mi son sem-brati tre secoli. Quando verrà il sospirato giorno? Io non lo vedo vicino e mi addolo-ro…Tutti i tuoi amici hanno regolarmente ricevuto le tue incluso Gilardoni. Spataro ti hagià scritto, così mi disse venerdì, e così a quest’ora l’avrai ricevuta. Per Bianco gli ho parla-to parecchie volte e con tanto interesse, ma vedo solo che si stringe nelle spalle, mentreche se in questo momento dessero un’altra tonalità al giornale farebbero molto meglio.

Vi sarebbe ancora l’appartamento di via Cola di Rienzo angolo Via Fabio Mas-simo, sotto di dove sta Spataro per £ 125.000 da doversi aggiustare con altri 50.000.Basta, io sto sempre a pensare per la casa e vorrei prima della tua venuta combinare,anche perché con tutti questi movimenti i soldi sono sicuri? Quasi quasi sarebbe megliomandarli costà non ti pare?

Non credo che sia un pensiero strano. A momenti ho parlato con Gilardoni, tiscriverà domani. De Gasperi è a Trento e come torna gli darò la tua. La Sig.ra Belloni tiossequia, contenta di poter fare questo piccolo regalo delle lettere. T’abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 257, c. 66)

87

politica) al regime fascista da parte di una non spregevole schiera di individui, riconosciuti nella vita pubblicacome in quella privata per l’elevato sentire ed i solidi valori morali» (Bibliografia degli scritti di e su Luigi Stur-zo, a cura di G. Cassiani, V. De Marco, G. Malgeri, Gangemi, Roma 2001, p. 81).

181 Gli scriveva Gilardoni il 27 febbraio ’25: «… Le copie sequestrate del Popolo sono distrutte. Nellatipografia vi sono dieci carabinieri due guardie e un commissario sempre presenti» (in L. Sturzo, Scritti inedi-ti, II, p. 25).

Page 95: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

123.

Roma, 28 gennaio 1925182

Caro Gigi,Sto bene, il mal di gola è passato e anche il male all’orecchio, una forma

influenzale che tutti soffrono. Io non ho avuto febbre; il Dottor Punzi ti ringrazia e tisaluta. Ancora non ho potuto parlare con Monsignore. Egli non viene ed io non sonouscita. L’articolo l’ho dato a Peppino S. per lasciarlo subito alla Sig.ra della R[edazione],incaricando Dore per la correzione. A quest’altro ho raccomandato quanto mi hai scrittopei libri e dice che te li ha spediti. Il Comm. da molti giorni è a Milano e dice che staràmolto. Per tutt’altro ti ho scritto l’altro giorno, oggi è per darti mie notizie che come vedison buone. Aspetto il golf col primo comodo.

Non so se la Signora Oliva ha ricevuto i mandarini che ho fatto spedire da Cal-tagirone e dice che erano buonissimi. Spero che arrivino in buone condizioni. Ricevisempre il pacchetto coi giornali?

Ti sei divertito a Oxford? Qui il tempo è mite e temo che avremo una primave-ra fredda. Gli amici che in questi giorni ho visto ti salutano. Le Sig. Venerina, Amerigo,Adelgisa tutti ti ossequiano. Il Barone e la Baronessa Di Giura ti salutano. Giovanni è inviaggio di ritorno.

Abbraccioti affettuosamente, aff.ma

Nelina(f. 257, c. 65)

124.

[Roma, gennaio 1925]183

Caro Gigino,Ricevo a momenti la tua tanto affettuosa lettera e godo che stai bene. Figurati

se anch’io vorrei mettermi a posto trovando una casa, ma con tutti i requisiti come lavogliamo non si arriva a capo. Quella di via M. Dionigi non l’ho presa per le quattro stan-ze, e le migliori, a tramontana, ed è stata venduta per £ 150.000. Il villino sarebbe a Piaz-za Libertà, vedremo un po’ se posso riuscire, in mano ce l’ha la Baronessa Penna.

Non ricevi giornali perché sequestrati da 5 giorni… Per me non ti preoccupareche sto bene. In questo momento non saprei cosa dirti di comprare, ci penserò vedendoqui i prezzi anche ribassati.

88

182 Cartolina postale.183 Lettera.

Page 96: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

Ti sto sempre vicino col pensiero e col cuore, mentre tutti gli amici ti salutano,io t’abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 257, c. 51)

125.

Roma, 2 febbraio 1925184

Caro Gigi,Ricevo la tua cartolina del 29, la lettera del 28. Con piacere sento che stai bene

e il raffreddore quasi scomparso. Il Comm. Ceccato mi ha dato le tue buone nuove e miha portato il golf che mi è tanto piaciuto. Mi sta a meraviglia! Grazie del pensiero affet-tuoso e del tuo buon gusto.

Ieri ho ricevuto una gentilissima lettera della Sig. T. alla quale risponderò doma-ni. Penso però di smettere l’idea della pelliccia, ormai siamo agli sgoccioli dell’inverno.

Io sto completamente guarita, anche Mario è stato raffreddato e con forti doloridi gola, ma ora sta bene. È proprio un influsso di aria. Ti scriverò una lunga lettera in que-sti giorni, ora ti ricordo di fare arrivare il 14 del c.m. un telegramma di auguri al fratellodella Signora La Rosa, Sig. Gioacchino Salomone, Mistretta, che in quel giorno sposa.

Ti abbraccio, aff.ma

NelinaA Spataro col primo del mese è nato un maschio.

(f. 257, c. 69)

126.

Roma, 5 febbraio 1925185

Caro Gigino,Ho ricevuto la tua ultima cartolina del primo febbraio, mentre come ti avevo

scritto avevo ricevuto per mezzo del Comm. Ceccato il plico e il golf di cui ti ringraziotanto tanto. Mi vuoi dire quanto hai speso che te li mando, e se vuoi altre somme? Per lapelliccia ho risposto di no; un altro anno se Iddio vuole me la farò qui, a tempo propizioperò.

89

184 Cartolina postale.185 Lettera.

Page 97: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

Qui sole perenne, un po’ di freddo la mattina per chi esce presto, ma al sole tut-to riesce insopportabile e pesante. Sto bene come ti ho scritto nell’ultima cartolina.

Di Mangano posso dirti che non è venuto e né vuol venire; a Spataro sembrache il Mangano attraversi un periodo di forte nevrastenia che non gli permette di far nul-l’altro che passeggiare e non dar retta a nessuno. Non ha scritto nulla e né si può sperare.

Poi a tutti gl’altri, come ti ho scritto, ho parlato e tutti mi hanno assicurato difar quanto desideri. De Gasperi è su a Trento, forse perché a giorni la moglie deve sgrava-re. A Donati186 è morto il bambino di otto anni, Guidarello, di difterite: io ho fatto untelegramma di città per condoglianze. Il Comm. Belloni da tanto che è a Milano, forsetornerà fra una settimana. Bada a che a lui vengono aperte le lettere, almeno così sembradalle lettere del marito alla Signora, parlo delle sue corrispondenze anche, quindi non gliscrivere direttamente.

Non sono andata a vedere l’appartamento di Coccia perché speravo di trovaremeglio. Cametti non ha più appartamenti da vendere, solo uno, a primo piano e di 4camere bagno e cucina. Il terzo piano che sarebbe il migliore se lo è riserbato per lui efamiglia. Ora si venderebbe del terreno comunale, a lotti, tra Via Veneto e S. Basilio oltreun altro da privati nella salita Francesco Crispi, attaccati ad un convento, punti centralis-simi e quindi costo di terreno oltre le 700mila. Con Fattarappa abbiamo fatto il contoche facendo 5 piani la spesa si ridurrebbe a £ 23.000 o 25.000 a vano. Quindi per noi 10vani verrebbero a costare 250.000, quanto costerebbe da Coccia e saremmo nel cuore del-la città.

Io ho scritto a Michelino il quale l’altro giorno scrivendomi ti ossequia tanto,tanto. Paolo quest’anno studia e sta contento, anche lui ti ossequia. Tu che ne dici? B.nidovrebbe dire sul serio altrimenti non si fa nulla. Che bei boschi sono quelli vicino Lon-dra! Peccato che li abbandonasti così presto, tanto il mondo sempre va lo stesso, mentretu hai perduto di respirare aria balsamica.

Ma tu quando verrai, caro fratello? Come mi è dolorosa la tua lontananza! Tro-vo che la mia vita non ha più scopo e lo stare a Roma mi è penoso. Intanto Adelgisa perpressioni di Umberto vuole decidere di sposare per Pasqua ed io debbo cercare fin da orauna cameriera. Di questi tempi a chi si ficca in casa? vorrei farmi venire Rosa, tu che nedici? io intanto cercherò qui, poi vedremo.

Lei poveretta avrebbe voluto aspettare la tua venuta, ma il tempo pare che sialungo, come fare? Se poi veramente tu devi stare ancora a lungo, ed io vado a Caltagironeallora non cerco pensando di lasciarla in casa durante la nostra assenza. Vorrei il tuo pen-siero e spero che mi scriverai su ciò. Senti, scrivi a Barletta G. se puoi o no accettare l’invi-to di tenere a cresima Guido; ha ragione di lagnarsi non rispondendoli. Tanto meglio senon vuoi e non puoi per ragioni superiori rispondi di no. Giovanni Gambi che ti saluta,ha mandato un gattino bianco e nero, un amore!” Svelto, intelligente, lo chiamo Mineto.

90

186 Giuseppe Donati (1889-1931) aderì al movimento murriano e fu tra i più convinti sostenitori dellebattaglie portate avanti agli inizi del ‘900 dai cattolici democratici nel campo sociale, politico ed economiconell’ambito della Lega Democratica Nazionale. Si avvicinò al partito popolare in occasione delle elezioni del’21. Fu lui a fondare «Il Popolo». Nel 1925 dovette prendere, come già Sturzo, la via dell’esilio parigino dovesi spense a 43 anni nell’agosto 1931. Cfr. G. Ignesti, ad vocem, in DSMCI, II, pp. 181-190.

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Chi sa se sono arrivati i manderini alla Signora Crespi? E in quali condizioni, spero buo-ne. Salutamela tanto. Venerina, suo nipote, Adelgisa, le Amerigo tutti ti ossequiano.

Senti, ad aprile viene costà la Dottoressa Montessori col nipote, forse ancheElda e Valentina, come mi piacerebbe venire anch’io! Che ne pensi? Fra quindici giorniverranno Carmelina Gravina e le figliuole per passare qui due mesetti; anche la SignoraLa Rosa e l’Onorevole per l’apertura della Camera. Compagnia non ne manca, ma mimanca la tua ed è tutto. Abbraccioti con affetto

Nelina

P. S. A momenti ricevo la tua con acclusi tanti scritti che subito mando a desti-nazione. Farò quanto tu dici per la Rassegna. Ho ricevuto la fotografia che è riuscita bene;ringrazia per me la Signora tanto gentile. Mi sembri sciupato, non è vero?, era forse l’ef-fetto del vento. Bada che vi è una censura e una specie di spionaggio per tutte le personeche vanno al Partito, al Popolo, che scrivono a te e che tengono amicizia con noi. Altroche tempi dell’Inquisizione! Petrocchi teme di perdere il posto al Ministero e quindi simantiene un po’ a parte. Egli mi ha detto ciò e ti ossequia caramente.

Non mi mandare plichi troppo grossi uniti a lettere interessanti, potrebberodare sospetti.

(f. 257, c. 72)

127.

Roma, 7 febbraio 1925187

Carissimo fratello,Ho ricevuto la tua lettera con dentro una tua istantanea che mi è sembrato di

vedere il caro babbo, di santa memoria. Quanto l’assomigli! Mi pare di vederti un po’dimagrito, sarà forse l’effetto del vento. Io sto bene e ti scriverò più a lungo dandoti noti-zie della Rassegna Nazionale spero oggi. Ho risposto per la pelliccia negativamente. Chebei boschi vi sono da coteste parti! Peccato che tu li lasciasti così presto; potevi rimanere arespirare l’aria balsamica di luoghi sì deliziosi.

Oggi il tempo pare un po’ verso la pioggia, ma per due mesi abbiamo avuto pri-mavera. Tutti ti salutano, a quest’ora saprai che al carissimo Donati è morto il bambinoGuidarello, di difterite. La Signora Della Rosa è ammalata quindi tarda a darti notizie.Dammi sempre tue notizie quando sei in giro e guardati dal raffreddore. Un abbraccio

Nelina(f. 257, c. 73)

91

187 Cartolina postale.

Page 99: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

128.

[Roma, 10/16 febbraio 1925]188

Carissimo fratello,Le visitine del Comm. Ceccato, tanto un’esimia persona, mi son tornate assai

gradite, esse mi hanno fatto un po’, per un momento gustare la tua presenza attraversol’amicizia e i buoni rapporti che hai con lui. Io sto bene, come ti potrà assicurare lo stessoCommendatore e desidero che di te sia lo stesso. Come sto in pena per l’epidemia dell’in-fluenza (spagnuola benigna) che imperversa costà. Guardati caro fratello da fartela con-taggiare. Sei stato in Irlanda? ti è piaciuta?

Il giorno 7 ti ho spedito all’indirizzo di Paris una lettera mia e del Comm. DelGiudice, li hai ricevute? Spero di sì e dimmi semplicemente, ho ricevuta quella del 7.Rispondimi sul da fare per la casa di via Ripetta, come ti ho scritto nella mia ultima. Poi mene propongono una vicino Piazza d’Armi e lungo Tevere Michelangelo 12 vani per £ 250,vicino il ponte che dovranno costruire. Ma è troppo lontano da quelle parti! Non è vero?

Coccia mi ha detto che appena torna da Torino mi avviserà per rivedere l’ap-partamento. In quello di v. Ripetta vi entrerebbe pure Belloni e forse Michele, sarebbebello assai. A Fattarappa hanno proposto il detto affare cioè di comprare per un milione e300.000 lire la casa dell’angolo con quelle casette, l’affare che avea in mano Spigarelli.

Al momento ricevo la lettera che era fra quelle del Barone Di Giura, i quali tan-to ti ossequiano. Spero che la raccomandata mandata per la via di Parigi e per mezzo dellaSig. Belloni la riceverai. Queste aspetteranno te in casa del Comm. Ceccato.

Venerina ti ossequia, le Signorine Amerigo, la Contessa Baldi, Chiavaro da cuisono stata stamane. Lui pel momento non può far nulla poiché il gabinetto non è ancorapronto. La mola che trema la posso tirare da me, dice lui, e bisogna che aspetti fino adaprile, che spera avere tutto pronto.

Abbraccioti caramente, aff.ma

Nelina

P. S. Andrò io in casa di Ruffo a farmi dare il famoso indirizzo che parecchievolte mi ha detto che l’avrebbe mandato. Veramente i Ruffo con me non si fanno vivi. Perl’appartamento lì non può più essere, poiché non possono fare più di tre piani e sono idue impegnati e il terzo che sarebbe il più bello e meno umido lo prende lo stesso Camet-ti e famiglia. A me via Ripetta piace tanto almeno siamo in mezzo. Io godo che tu tidistrai e apprendi tante belle cose; sono egoista quando dico che non posso più stare da telungi e mi perdonerai. Profitta di questo tempo e conservati in salute.

(f. 257, c. 74)

92

188 Lettera.

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129.

Roma, 16 febbraio 1925189

Caro Gigi,due paroline per darti mie nuove e chiedere le tue; spero che mi scriverai subito

appena arrivato a Londra giacché sto in pena pel tuo viaggio col tempo così brutto. Quivento forte e un po’ di acqua. Spero che avrai ricevuto le mie lettere e le notizie per mezzodel Comm. Ceccato. Ho ricevuto finalmente la tua del 6 febbraio e una sola cartolina daDublino, troppo poco! Otto giorni senza notizie, caro fratello perché la tua cartolina ulti-ma è del giorno 9 e nulla più fino il 17. Intanto queste li imbuco e spero che ti trovo giàtornato alla tua dimora.

Monsignore scrive che ha avuto un po’ di influenza, ma che ora sta bene. Gliamici tutti ti ossequiano, io t’abbraccio affettuosamente

Nelina(f. 257, c. 79)

130.

Roma, 19 febbraio 1925190

Caro Gigi,L’altro ieri ricevei la cartolina da Dublino e il giornale con la tua fotografia.

Grazie mille, carissimo fratello, mentre la tua lontananza ormai mi è di martirio. Stamane19 ricevo la tua lettera e leggo quanto mi scrivi sulla mia venuta, farò come tu dici.

A me pare che ho risposto su tutto per quanto non l’abbia numerato. Per laRassegna finalmente posso dirti che per mezzo di Spataro ho saputo che l’articolo di Cre-spi si pubblicherà nel numero di febbraio, e poi per i mesi di marzo e aprile se gli mandimateriali gli farai piacere. Mangano non l’ho visto, né vuol venire. La Signora Navi ti scri-verà, sabato sono da lei a pranzo. Con l’avvocato Coccia spero di parlare domani e se èpossibile fare tutto presto. Certo che è meglio fare così, come io da un pezzo dico, matemo che lui non voglia.

Godo che stai bene, mi duole per la piccola sofferenza che hai, temo che sianole cose dolci, i the ecct. Che costà se ne fa abbuso. Io sto bene, Mario mi scrive che haavuto l’influenza e che poi non si è nemmeno potuto applicare a vedere certe carte di affa-ri, ma ora sta bene. Son sicura che andrò io prima di lui per vederci, perché pare che nonvoglia venire qui per ora.

93

189 Cartolina postale.190 Lettera.

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Il Barone e la Baronessa Di Giura ti ossequiano. Suo figlio scrive che ti ha scrit-to tre o quattro volte dacché sta fuori e tu non gli hai mai risposto. Lui ti ringrazia dellibro che finalmente io feci legare e mandai. Sta per venire ma senza ancora sposare, neiprimi di Marzo si mette in viaggio e tu pregherai per lui.

Che dirti, caro? vorrei avere le ali per volare a te, mentre mi devo contentare distarti sempre vicina col pensiero e col cuore. Tutti ti ossequiano. Tua

Nelina(f. 257, c. 81)

131.

Roma, 24 febbraio 1925191

Caro fratello,ricevo ieri la tua del 18 a momenti che io tornavo a casa e avevo comperato queste

belle cartoline, così la prima a te. Spero che la nuova dimora sia buona e il cambiamentonon ti avesse a nuocere192. Subito ho fatto le tue commissioni. Lorenzo ti ossequia. Adelgisati ringrazia dei giornali e ti ossequia. Venerina sta bene e ti ossequia, come anche i Pisciotta,che sono felici di trovarsi tutti riuniti e a posto. Petrocchi ti ossequia. Io t’abbraccio

Nelina(f. 257, c. 82)

132.

Roma, 25 febbraio 1925193

Caro Gigi,Ti ho spedito una cartolina appena ricevute le tue 18 e 21. Come ti ho scritto,

ho ricevuto tutte le tue colle date che mi hai scritto, ma siccome qualche volta tardanotroppo, io, che la tua assenza mi tiene sempre un po’ nervosa, facilmente mi disturba, maappena ricevo le tue torno tranquilla. Mi compatirai, son sicura, ma l’affetto colla lonta-nanza cresce, e il dolore di star l’una lontana dall’altro aumenta.

94

191 Cartolina postale illustrata. Dal 24 febbraio 1925 al 27 settembre 1926 l’indirizzo di Sturzo a Londrafu il seguente: St. Mary’s Priores 264, Fulham Road.

192 Sturzo lasciò gli Oblati di San Carlo e si trasferì presso i Serviti vicino la casa dei Crespi.193 In coda ad una lettera dell’Associazione Italiana per la Protezione Sociale dei Lavoratori che chiedeva

a Sturzo la quota sociale per il 1925.

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C’è qui Michelino che ti saluta, come fa la famiglia; mi colmano di gentilezze.Stiamo girando per case. Ancora non ho potuto vedere quella di Coccia, lui sempre ingiro. Poi, quello sarà l’ultimo appiglio, giacché senza ascensore, senza portiere, sonoinconvenienti, non ti pare? A Lungo Tevere Michelangelo non vi è casa, se ne deve fabbri-care una a Piazza Martiri di Belfiore, che andando da Lungo Tevere M. si arriva presto,ma è troppo giù e quartieri così e così.

Intanto Briuccia mi dice che quel Largo di Piazza Adriana l’ha comperato laSocietà ove entra Spigarelli per fare due grandi stabili di lusso. Mi deve dire se è possibileentrarvi e vi sta lavorando Michele. Certo che con lui si fa bene perché è molto circospet-to. Poi c’è capitato un villinetto a quattro piani, sei camere ogni piano, angolo Via Cre-scenzio e Varrone, vuol dire giù giù. A Michele piacerebbe perché tutta al sole, vedremo.Domani ti scriverò e risponderò a quanto desideri, oggi è solo per questo. Ti abbraccio

Nelina(f. 257, c. 83)

133.

Roma, 27 febbraio 1925194

Caro Gigi,Questa te la porta il genero dell’Onorevole Gilardoni. A momenti mi arriva la

tua del 24. Sento con piacere che stai bene e che hai in mente di girare. Finché stai beneed hai con chi fare cotesti giri divertiti e apprendi. Certo a me stare lontano da te mi rie-sce doloroso e vorrei che questi sacrificii nostri tornassero a bene prima per le nostre ani-me, e poi per la nostra Italia. In questi giorni che l’influenza mi ha lasciato indebolita edho avuto un esaurimento nervoso, mi ha fatta più impressione la tua lontananza; ma orache sto bene, come ti può assicurare il genero di Gilardoni, mi rassegno più facilmente.

Il Dottor Punzi mi ha fatto incominciare una cura di clicero fosfato e stricninaper tonizzare un po’ lo stomaco per l’acidità che soffro. Per la casa: ci sarebbe un apparta-mento quello nobile in Piazza Libertà n. 13 dove abita la Giustini Bandini. Per quantotramontana e ponente, a me piacerebbe il posto, la scala, tutto, tu che ne dici? Devoandarlo a vedere oggi e vedremo. Coccia ancora non è tornato da Milano e quindi non hovisto l’appartamento, ma senza ascensore è noioso e senza portiere!

Michelino ti saluta con tanto affetto, manderò le accluse lettere a destinazione.Dore mi ha assicurato che l’articolo di Crespi sul libro di Mario esce in febbraio e lui hacorretto le bozze. Per Bianco Spataro mi ha detto che dovevano avere un abboccamento,poi non so più nulla, poiché non ho visto nessuno, per telefono mi annoio.

Per la casa di P. Libertà 13 se mi piace posso prenderlo? Telegrafa, magari, sta bene,sono 17 camere con tutti gli accessori per due appartamenti e ne vogliono 450.000. Se è pos-

95

194 Lettera su carta intestata “Prof. Don Luigi Sturzo…”.

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sibile si prenderebbe con Michelino, se no io sceglierei il quarto che guarda Via Federico Cesiponente, con un balcone in piazza. Basta, io prima che parto vorrei impegnarmi.

Non hai bisogno di nulla? Non so se il genero di Gilardoni accetta di portartiun pacchetto di arance della Bassa, quest’anno una meraviglia! I manderini arrivarono poia Crespi? Potevano smarrirsi.

Per l’appartamento del n. 13 mi telefonano a momenti che non si può vedereoggi ma lunedì 2 marzo. Spero che non sia una scusa e servirebbe ad un altro. Io pensoche un appartamento in uno stabile è meglio che in un villino e poi in quel punto! Temoche non vi riesco. Basta, ti terrò sempre informato. Stai tranquillo per me perché sto beneed attorniata di tanto affetto e cura. T’abbraccio vivamente, aff.ma

NelinaP. Tacchi Venturi ha la polmonite; io dico, che se ne vada in Paradiso!

(f. 257, c. 85)

134.

Roma, 4 marzo 1925195

Caro Gigino,Oggi otto giorni dalla data dell’ultima tua del 24 e aspettavo ricevere tue noti-

zie tantoppiù che hai cambiato casa. Spero domattina ricevere una tua e con buone noti-zie. Io sto bene con Michelino abbiamo girato senza conclusioni ancora, quella del 13non ho avuto più risposta come prevedevo. Resto sempre a vedere l’avv. Coccia, vedremo.Abbraccioti, aff.ma

Nelina(f. 257, c. 87)

135.

Roma, 7 marzo 1925196

Carissimo fratello,Ho ricevuta le tue, una del primo e l’altra del 4 marzo. Godo leggere che stai

bene e che gli amici ti hanno trovato bene; non vedo l’ora di parlare con l’Onorevole

96

195 Cartolina illustrata.196 Lettera.

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Baranzini197. Io sto bene, la cura mi giova ma più di tutto le cure delle amiche. La Baro-nessa Di Giura mi ha voluto a pranzo quasi tutta la settimana; ogni tanto vado dai Bello-ni. Tutti ti salutano affettuosamente. Rispondo categoricamente alle tue lettere.

Quella del primo: 1) Domani manderò la lettera e i denari all’Opera degliOrfani; 2) Subito mandai la lettera anzi consegnai io stessa a Colombi; 3) Ho mandato adire a De Gasperi di scriverti, però lui non vi è stato e passerà altri due giorni a Napoli; 4)Spataro lo stesso perché è con lui a Napoli ed è stato a Milano; 5) Per la casa del n. 13 nonè tornato più nessuno e sono dolente di perderla. Per quella Crescenzio angolo Varrone,non è da parlarne perché villino piccolo, scala oscura e senza ascensore. Resta quella diCoccia che sono andato a rivedere e mi piace, per quanto sia il primo piano. Ma lì pazien-za se non vi è ascensore. Di prezzo io non ne ho parlato, non so se è più disposto a cederlaper quanto si era stabilito. Ad ogni modo mi ha detto che se noi lo vogliamo anche inaffitto, dobbiamo dircelo ora per poter fare andare l’inquilino all’ultimo di dicembre. Tuche ne dici? Di meglio io ancora non trovo. Michelino è partito stanco di cercare e nontrovare.

Belloni è ancora a Milano, viene ogni tanto ma non conclude nulla. Mi duoleche i manderini non siano arrivati alla Sig.ra Crespi, peccato dopo averli spediti. Domanivado a sentire il Mosè di Perosi198; ho invitata Carmelina Gravina e figliuola, dopo le tan-te gentilezze fattemi ho dovuto disobbligarmi. Venerina, le Amerigo, Adelgisa ti ossequia-no, io t’abbraccio con vivo affetto, aff.ma

Nelina(f. 257, c. 91)

136.

Roma, 10 marzo 1925199

Caro Gigino,Ho ricevuto la cartolina coi saluti anche di Baranzini che non vedo l’ora di rive-

dere. Godo che stai bene, come ti assicuro di me. Monsignore mi scrive che verrà dopoPasqua, dunque se tu credi di dover concludere per l’appartamento dell’Avv. C. faremotutto, anche col piacere di Mario. Nessuno mi ha mandato scritti, per quanto io l’abbiapregati. Unisco alla mia questa di Parigi.

97

197 Arturo Baranzini (1875-1937), deputato popolare di Como. «Nell’estate del ’24, il Baranzini si ado-prò notevolmente, insieme al barone Rinaldini, per salvare l’incolumità personale di Luigi Sturzo, seriamenteminacciata dagli atteggiamenti intimidatori dei fascisti, ed in particolare del giornale «L’Impero» che, nelnumero del 1° agosto 1924, aveva scritto che, dopo Matteotti, sarebbero dovuti sparire dalla circolazioneSturzo ed Albertini» (Miscellanea londinese, I, (Anni 1925-1930 ), Zanichelli, Bologna 1965, nota 1 di p. 16).

198 Lorenzo Perosi (1872-1956), insigne maestro della Cappella Sistina, autore di numerosi oratori.199 Lettera.

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Ho scritto a D. Ciccio Piazza200 di passare £ 100 a Monsignor Mineo, ho man-dato £ 25 alla chiesa di S. Agata che hanno ristaurata. Domenica con Carmelina Gravinae le figliuole fummo al Costanzi a sentire il Mosè di Perosi: io credevo che ci fosse anchela scena invece semplice oratoria. Per quanto la musica è bella assai, mi pentii d’invitarequelli per la sola musica; chi non è educato a sentirla non può gustarla.

Basta, ti ossequiano tanto; loro sono dalle Suore del Cenacolo. Quel certo Rodia-no Stefano di Lecce ha voluto il tuo indirizzo per spedirti della marmellata credo, io ho datoquello della Sig. Rita, così il pacco spero sia più fortunato dei miei manderini, peccato!

Salutamela, mentre Venerina e Adelgisa ti ossequiano, io t’abbraccio fortemente

Nelina(f. 257, c. 93)

137.

[Roma, 14 marzo 1925]201

Gigino caro,Due paroline per dirti che ho ricevuto tutte le lettere colle date che tu mi hai

scritto. Mi perdonerai se tante volte nel ritardo delle medesime io scrivo prima e dico chenon ho ricevuto tue lettere. Io vorrei leggerti ogni giorno. Godo delle notizie che ho rice-vuto per mezzo dell’On. Baranzini. Egli non mi trovò in casa perché era ora della predica,ma lasciò tutte le tue notizie. Qui freddo in questi giorni, però io sto bene. Venerina èancora con me. La Gravina ti ossequia e insieme cerchiamo case. La Rosa forse è ancorain Sicilia, non mi ha scritto, però io ho scritto. Abbraccioti

Nelina(f. 257, c. 95)

138.

Roma, 16 marzo 1925202

Caro Gigi,Due parole in fretta; mi capitano degli appartamenti in altri punti della città,

come a dire, uno di fronte al ministero dell’Industria e Commercio, un altro vicino la Sta-

98

200 Francesco Piazza era l’uomo di fiducia della famiglia Sturzo soprattutto nell’amministrazione delleproprietà.

201 Cartolina illustrata.202 Lettera.

Page 106: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

zione, Corso Vittorio Emanuele sopra Peyron. Io non so se questi punti possano piacertie quindi non posso rispondere.

Tu intanto dimmi dal più al meno quali sono i punti più preferiti, stante che daqueste parti non si trova, e così io potrò regolarmi. Il prezzo per 8 o 9 camere e accessori sibatte sulle 270-300.000. Ti scriverò più a lungo un altro giorno, mentre ti assicuro chesto bene. Venerina trova il prezzo che vorrebbe far lei. Intanto venendo Monsignore leivuole andar via: ti ossequiano tanto tanto. Abbraccioti, aff.ma

Nelina(f. 257, c. 96)

139.

Roma, 18 marzo 1925203

Ti spedisco le presenti; l’altro ieri ti ho scritto per le case, vi sarebbe un 5° pianoin via XX Settembre di fronte al M. Industria e Commercio, oltre vi è un sesto piano,quindi non sarebbe l’ultimo. 8 camere bagno cucina. Ci domanda 280.000 troppo… a tepiace quel posto? Rispondimi a giro di posta, urgente, io parlo con Briuccia. Sto bene,t’abbraccio

Nelina(f. 290, c. 100)

140.

Roma, 22 marzo 1925204

Carissimo fratello,Ricevo la tua cartolina e mi affretto a rispondere. Dal tuo parlare vedo che non

hai ricevuto una mia ove ti parlava della casa Coccia. Non ricordo più la data e non pensoove te la indirizzai, ma ad ogni modo nulla da preoccupare se si è perduta. Godo che staibene come ti assicuro di me, però dal parlare di Staderini apprendo che proprio bene nondevi stare o meglio mi ha fatto comprendere che ti ha trovato di buon umore, ma più invec-chiatello, vuol dire forse più magro e più bianco! Mentre capelli bianchi ne avevi poco.

Basta, anche a me troverai più bianca, quest’inverno con la lontananza ci hainvecchiati. Venerina cerca per conto suo e se trova va via col primo di aprile o dopo

99

203 In calce ad una lettera di Giuseppe Spataro.204 Lettera.

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Pasqua, potrebbe rimanere anche con la venuta di Mario, ma non lo vuol fare, mentreAdelgisa vorrebbe sposare in luglio e rimanere fin quando vengo a trovare te. Tu che nedici? Rispondimi il tuo parere.

Hai ricevuto la lettera di Rodinò?205 Da oggi voglio scrivere tutte le date dellemie lettere, vedo che qualcuna non ti arriva. Quella dovea portare la data del 13 forse.Carmelina, le figliuole, Umberto, D. Ciccio Piazza, D. Giacomo tutti ti ossequiano. LaBaronessa e il B. Di Giura, la S. Belloni ti ossequiano. Giovanni Di Giura arriva fradomani e martedì, ha concluso definitivamente il matrimonio e starà qui due mesi, poi vain Cina ove è lo zio suo.

Attendo una tua risposta; l’appartamento di fronte al M. dell’Industria è a 5°piano, non ricordo se te l’ho scritto e ne vogliono 280.000. Credo sia esposto a tramonta-na un po’ o volto a ponente, molta luce e aria. Peyron è già venduto, che bel sole era lì!

Abbraccioti con affetto, aff.ma

Nelina(f. 257, c. 100)

141.

Roma, 27 marzo 1925206

Caro Gigino,Ricevo ieri 26 la cartolina ed ho visto quel bel giardino e immagino le casette di

cemento e legno. Io qui sempre in giro per le medesime ed aspetto risposta della mia del22 spedita a Londra. Spero che te la spediranno. Oggi ricevo quella unita a quella diPalombi a cui subito ho chiamato e consegnato.

Sto bene, la settimana entrante facciamo gli esercizi spirituali al Gesù e poi ilGiubileo, che viene con gli esercizi ridotto a 4 visite. Prima che venga Mario è meglio chelo faccia. Michelino e la famiglia ti ossequiano, lui sta combinando per la casa. Il BaroneDi Giura è arrivato, tutti ti ossequiano. Guardati dai raffreddori.

Nelina(f. 257, c. 101)

100

205 Giulio Rodinò (1875-1946), fin da giovane militò nel movimento cattolico in quel di Napoli. Nel1919 aderì al PPI e fu reggente del partito insieme a Gronchi e Spataro dopo le dimissioni di Sturzo dallasegreteria politica. Dopo la decadenza dei deputati aventiniani si ritirò a vita privata, ritornando attivamentealla vita politica dopo l’8 settembre 1943. Cfr. A. Cestaro, ad vocem, in DSMCI, II, pp. 549-552.

206 Cartolina illustrata sped. a Parigi (Institut Catholique, Rue Cassette 24).

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142.

Roma, 29 marzo 1925207

Carissimo fratello,Spero che avrai ricevuto la mia cartolina scritta appena ricevuta la tua cartolina

e le tue due lettere, cioè quelle del 21 e 25. Grazie di cuore, sarei potuta venire costà ariabbracciarti, caro fratello, se vi era qui La Rosa forse si poteva combinare208. Loro sonoa Mistretta, almeno ieri ho ricevuto una cartolina dalla Signora. Sto bene; qui il tempo ècattivo, grandine, freddo, acqua, ogni ben di Dio. Domani incomincio il ritiro spiritualeal Gesù, io lo vado a fare lì e così faccio il S. Giubileo, che con sole quattro visite alle 4basiliche si compie.

Aspetto risposta sulle varie case, hai ricevuto l’ultima diretta a Londra a Rita(del 22)? Vi sarebbe un piano nobile in via Quintino Sella angolo Flavia, un complesso di16-17 vani, e forse si potrebbe avere per 375.000. Esposizione mezzogiorno e ponente, tipiacerebbe quel posto? Io sempre cerco ai Prati, ma se non si può?

Non ti raffreddare; io penso che in questi giorni a Parigi faccia freddo, comequi. Ho visto la cartolina dell’esposizione e figurati se una casetta come quella ideale pia-cerebbe anche a me! Che conferenze hai fatto?, come ti è sembrata Parigi? Penso ai giorniche potremo stare insieme con tanta ansia e mi annoia allontanarmi e andare giù. D’altraparte anche per gli affari è necessario, quindi vedrò, prima però debbo farmi aggiustare labocca da Chiavaro.

Ossequiami Russo209. Il B. di Giura ti fa dire tante cose affettuose; loro spessomi vogliono a pranzo, come anche i Belloni, che ti salutano tanto tanto. Venerina ti osse-quia. Adelgisa ti bacia la mano e dimmi qualche cosa da fare sul riguardo. T’abbracciocon vivo affetto e prega per me. Aff.ma

Nelina(f. 257, c. 102)

101

207 Lettera.208 Luigi si trovava a Parigi per tenere una importante conferenza il giorno successivo per iniziativa del

Comité National d’études sociales et politiques presso l’Institut Catholique. Il titolo in italiano della confe-renza era Il fascismo non può evolversi verso un regime di libertà. Cfr. il testo in L. Sturzo, Miscellanea londinese,I, cit., pp. 98-103.

209 Domenico Russo (1876-1950). Fece parte nell’ambiente napoletano dei giovani democratici cristianidi ispirazione murriana. Conosceva Sturzo fin dal 1904. Nel 1919 aveva aderito al PPI. Giornalista, viveva aParigi. Cfr. A. Cestaro, ad vocem, in DSMCI, III/2, p. 756.

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143.

Roma, 8 aprile 1925210

Carissimo fratello,Ti ho seguito lungo i giorni passati a Parigi col pensiero e col cuore; sarei stata

felice di venirti a riabbracciare, a passare con te la S. Pasqua, mentre anche questa solen-nità abbiamo passati tutti e quattro soli. Sia fatto il Divin volere, ma per quanto ancora?Mario mi scrive che sarebbe venuto per il 15, forse verrà perché vi è un Congresso Filoso-fico, poi vado un po’ giù e poi dovremo ad ogni costo vederci.

Io sto benissimo, la cura di clicero fosfati e stricnina mi giova. Anche Venerinasta bene e tanto ti ossequia. Per la sera di Pasqua andrò a pranzo dal B. Di Giura che tuttiti ossequiano tanto tanto, Giovanni con le sue solite espressioni. La Sig.ra Belloni e figli tiossequiano, le Amerigo, i Gravina; Michele ha comperato finalmente l’appartamento diVia Quintino Sella angolo V. Flavia. Un grande appartamento e con tutte le comodità,però lui è scontento, avrebbe amato di più un villino a solo o con noi.

Io per quello di Piazza Libertà sto cercando di sapere tutto, di far leggere il con-tratto all’Avv.to, farò visitare l’appartamento e stabile all’Ingegnere, aspetterò Mario.Mentre vi sarebbe un altro sotto di quello che in Via Boezio prima della tua partenzaGrassi portava o per noi o per Michele. Questo è più grande, meglio diviso e messo anuovo molto bene; non resterebbe che mettere la mobilia e fra quattro mesi averlo. Peròne domandano 450.000 e né vi sono camere da potere affittare. Sono 8 camere, cucina,bagno, un’altra bella ritirata, la dispensuola, il posto per l’automobile e che non si puòaffittare. Vi è l’esanzione delle tasse ecct., esposizione eguale a quella che abitiamo. Restaancora il villino a quattro piani di V. Crescenzio angolo Varrone. Forse come affare con-verrebbe se lo cedessero per £ 400.000 poiché se ne può tenere in affitto due, e due abi-tarli, ma manca l’ascensore ed a me sembra molto giù. È tutto abitato, l’ultimo pianoperò con la clausola di dover andar via se si vende, e siccome questo è stato sopraelevatoda poco vi è pure l’esanzione delle tasse per 25 anni.

L’amico Belloni dice di non aver fretta poiché per l’anno nuovo debbono scen-dere di prezzo, sarà poi vero? Tu che ne dici? Mentre viene Mario vedremo. Gigia mi scri-ve e mi annunzia il fidanzamento (che sarebbe il terzo) di sua figlia Concettina con VavàLa Rosa, questo era il suo ideale! Lei e tutta la famiglia ti fanno tanti auguri e ti ossequia-no, sono contentissimi. D. Ciccio Piazza, D. Giacomo, Angelo Montemagno ti ossequia-no e augurano la buona Pasqua.

Io ti auguro ogni bene, la forza, la salute e di rivederci presto. In una spiaggiadella Spagna non si spende molto? La pesetas vale molto di più del franco!

Vi è costà la Dottoressa Montessori con il nipote Mario, che mi pare impiegato alBanco S. Spirito. Egli ti verrà a trovare. Ti lascio poiché oggi sono in giro per le visite delGiubileo. Ti abbraccio con vivo affetto. Dai l’accluso biglietto alla Sig.ra Crespi. Aff.ma

Nelina

102

210 Lettera.

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P. S. La Sig.ra Cingolani ha mandato coi suoi bambini una magnifica palma ate, io te la conservo. La famiglia tutta ti offre i suoi auguri e ossequi.

(f. 257, c. 108)

144.

Roma, 14 aprile 1925211

Carissimo fratello,Ho ricevute le tue cartoline, la lettera e la fotografia portatami dall’Avv.to e il

bigliettino incluso nella lettera a Belloni. Di tutto te ne ringrazio di cuore, perché vedo comemi ami sempre e come sempre mi pensi. Questo è il solo conforto in sì dura separazione.

La Pasqua mercé gli amici e i parenti l’ho passata in compagnia. Il giorno diPasqua ho compito il Giubileo e lunedì (ieri) ho fatto il precetto. Ora che son belle giornateandrò alla mostra Vaticana che ancora non ho veduta. Domenica fui all’Augusteo a sentirela bella musica di Perosi, Salmo II, Salmo VI e il Transitus Animae. Tutto bello assai ed ese-guito molto bene sotto la direzione di Molinari. Ti saluta Pretocchi che siede vicino a me.

La sera di Pasqua mi vollero i Di Giura che ti fanno dire tante e tante cose. Tumandagli una cartolina almeno. Per le case ancora non ho fatto nulla. Quella di P. Libertàla vedo difficile per l’affare di mandar via l’inquilino. Mi dicono di una in Via delleFinanze, vedremo. Michelino ha comperato quella di Via Quintino Sella e Flavia, un bel-l’appartamento.

Mario non viene più, mi ha scritto, a fine maggio vado io, mentre tu decidi perdove passare un mesetto in compagnia. Certo che venire a Parigi ora sarebbe stato bello,ma tu sempre occupato, mentre dobbiamo stare assieme tranquilli. E se venisse pureMario? Ti accludo tutte queste lettere qui arrivate così tu pensa a rispondere. Non haibisogno di nulla? Abbraccioti fortemente, aff.ma

Nelina(f. 257, c. 110)

145.

Roma, 23 aprile 1925212

Carissimo fratello,Rispondo alla tua del 19. Godo che stai bene; di me posso assicurarti lo stesso e

dato che vuoi una mia fotografia, appena la farò te la manderò e vedrai che sto bene. Oggi

103

211 Lettera.212 Lettera.

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stesso ho spedito le bottiglie del Borocliceride. Ma figurati, il viaggio costa più delle duebottiglie £ 18. Questo è nulla, ma ti arriveranno? Li ho indirizzate a Crespi, per tua nor-ma. Intanto appena Adelgisa aveva spedito il pacco, viene la Sig.ra De Filippis da Milanoa dirmi che sui primi di maggio verranno l’Onorevole Baranzini con Nines. Se li manda-vo a lui certamente ti arrivavano più presto. Scrivi se vuoi qualche altra cosa.

Io potrei usufruire della sua venuta per venire a rivederti, non ti pare? Si potràcombinare davvero la villeggiatura dei bagni? Scrivimi qualche cosa.

Dirò a Giordani213 quanto scrivi. Ho detto a Spataro pei giornali, mi ha pro-messo che te li manderà. Io mando tutti i giornali settimanali, ma ne arrivano troppopoco. Quali periodici vuoi? Gioventù Italica? io non so quali mandarti. Il Becco Giallotante volte è stato sequestrato. Ora non mi arriva più, ma però lo comprerò e te lo man-do. Scrivi tutto quello che desideri, io sto qui e per te, mio caro.

Questa è acclusa ad una di Ragusa214, il quale è dolentissimo del richiamo diMonsignore e lo raccomando caldamente a te.

Per la casa di P. Libertà vuoi che si compera con l’affitto fino il 1928? L’inquili-no non vuole andar via malgrado vi è nel contratto. Si deve scendere ad una lite, ma inu-tilmente con questi chiari di luna. Senti, io compero ove mi pare opportuno e convenien-tissimo, noi poi abiteremo ove ci viene più comodo. Questo è il mio ultimo divisamento,e credo che tu ne converrai. Qui la corsa all’aumento è vertiginosa.

Ti lascio con la penna, col cuore a te. Gasperino ti ossequia, hai ricevuto la sualettera acclusa ad altre? Venerina ti ossequia, abbraccioti, aff.ma

Nelina(f. 257, c. 114)

146.

Roma, 28 aprile 1925215

Carissimo fratello,Ho ricevuto le tue 8, 10, 15, 19, 23. Quella del 22 domani andrò a prenderla

poiché vi sono stati tre giorni di pioggia e freddo, tanto che la nostra padrona di casa

104

213 Igino Giordani (1894-1980), aderì nel ’19 al PPI e fu direttore del settimanale del partito «Il Popolonuovo». Nel giugno del ’25 è cofondatore con Giulio Cenci di «Parte Guelfa». Perseguitato dal fascismo, tro-verà nella Biblioteca Vaticana un rifugio e un lavoro. Nel secondo dopoguerra aderirà con entusiasmo al movi-mento dei focolarini. Cfr. Giordani-Sturzo. Un ponte fra due generazioni. Carteggio (1924-1958), a cura di P.Piccoli, Laterza, Bari 1986; Igino Giordani. Politica e morale, a cura di T. Sorgi, Città Nuova, Roma 1995.

214 Tommaso Ragusa, originario di Mazzarino dove fu presidente di quel comitato cattolico. Era statochiamato da Mario presso la curia vescovile di Piazza Armerina. Successivamente si trasferì a Roma. Qualchecontrasto con Mario era nato in seguito alla pubblicazione di un opuscolo di Ragusa dal titolo I mali e Dio,(Palermo 1922).

215 Lettera.

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mandò a domandare se volevamo acceso il fuoco perché lei sentiva freddo. Tutti gli inqui-lini non ne sentivano e non l’abbiamo voluto (riderai).

Godo leggere che stai bene, io pure sto bene come anche mi scrive Monsignorestasera. Io ancora non so se vado in maggio a Caltagirone poiché prima debbo definirel’affare della casa, poi quella dei denti.

Dunque casa: quella di cui ti ho accennato il posto, ho potuto vedere solo l’ap-partamento interno ed è carino, gli altri due appartamenti che danno sulla via e parteinternamente non ho potuto vederli perché pende la causa per mandarli via. Esposizione:a me sembra levante sulla strada e ponente nell’interno perché guarda il Ministero Indu-stria e Commercio. Come posto e come posizione è simpatica, come convenienza ve ne èpoiché costerebbe un 315.000 da non pagarsi tutti subito, e se ne può affittare un appar-tamento. Oggi ho parlato con Briuccia e poi con l’Avv.to Coccia poiché vi sono ipotecheecct. Bisogna fare con molta avvedutezza e non dubitare che cerco di far bene. Intanto lasettimana entrante viene Michele Gravina e mi farò aiutare da lui.

Poi vi è quello di V. Vittoria Colonna proprietà dell’Avv.to Levi che tu perdestidi comperare per quel prezzo. Ora è vuota intieramente e ne domanda senza cedere d’unsoldo £ 400.000 conviene? Le stanze sono più grandi queste, ma come numero sonouguali a quelle su descritte. Certamente come convenienza è più la prima, forse a te que-sta piacerebbe di più come posto, non è vero?

Domenica all’Augusteo diedero la nona sinfonia di Beethoven, bellissima, icori meravigliosi! Domani sera andrò a sentire il Parsifal. Petrocchi ti ossequia, comeanche Anile che ho visto oggi nella sala delle conferenze di Marchetti, il quale anche lui tisaluta. Oggi ha parlato dei due avventurieri dell’Ottocento (Casanova e il Cagliostro), èmolto simpatico nel dire ed ha poi una memoria meravigliosa. Ti ossequiano il BaroneBaronessa e figlio Di Giura. La Sig.ra Belloni è a Milano poiché è grave il padre di 85anni. Ossequi da Michelino che ti ringrazia della lettera, ti ossequiano i Pisciotta, le Ame-rigo, Venerina, Adelgisa.

Io ti abbraccio stretta al cuore, aff.ma

Nelina(f. 257, c. 116)

147.

Roma, 4 maggio 1925216

Caro Gigino,Ho ricevuto la tua del 27 e del primo maggio. Sta benissimo come tu dici,

anche io lo trovo più giusto e così passeremo due mesetti in cara compagnia. Io sto bene,e ti scriverò più a lungo domani. Qui oggi ho Teresa che con suo marito viene da Caltagi-

105

216 Cartolina illustrata.

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rone per andare a Genova. Ha una bambina tanto carina. Ti ossequia tanto, tanto. Tutti tisalutano, io ti abbraccio con vivo affetto

Nelina(f. 257, c. 117)

148.

Roma, 6 maggio 1925217

Caro Gigino,Ieri come ti ho scritto in cartolina ho ricevuto la tua del 27 e primo maggio.

Figurati carissimo fratellino, se io mi son dispiaciuta perché hai detto di non venire aLondra! Ne sono convinta anch’io, lo dissi solo perché mi sembra che non dovevi combi-nare pei bagni. Speriamo invece che combinerai e verso il 15 o il 20 luglio possa venirti araggiungere a Parigi. Ho scritto anch’io a La Rosa, vedremo se lo farà. Per la casa come tiho scritto, si sta lavorando per quella di Via delle Finanze, siccome è piena di ipotechebisogna vedere tutto e chiaramente. Mentre l’Ingegnere Cantinelli, proprietario, ha man-dato il congedo agli inquilini dicendo che serve per lui, quindi ancora non ho potutovedere i due appartamenti affittati, ma solo quello che abita lui, e che è tutto nell’interno.Michelino l’ha visto di fuori e gli è piaciuto, salvo a vederlo dentro tutto e non piacere. Ame sorride il terrazzino e il corridoio come una veranda. Il punto non è brutto, anzi lì è ilmigliore della via che va più a allargare, l’entrata carina, la scala buona, con l’ascensore,ma un po’ scuretto. Certo che quello di V. Vittoria Colonna è più ampio, io però non homanco visto quello, l’andrà a vedere Michele Gravina il quale è pentitissimo di averecomprato quello, perché lui non ama il condominio e dopo averla aggiustata facile che sela rivenderà… e più cara.

Io vorrei farti trovare la casetta a posto e carina, vedremo. Ma tu scrivi troppoaccorato, caro fratello, e temo che non stai bene in salute… per carità tienti forte non tiammalare, ci rivedremo fra due mesi. Vedi che io avevo ragione di piangere quando parti-sti e di dirti, parti ma chi sa quando potrai più tornare. Certo che qui saresti stato sacrifi-cato a non uscire che ben poco, ma per me era di non dover lasciare il campo. D’altra par-te, carissimo, hai appreso tante cose, e visto tante altre cose che non ti sarebbe stato facilevedere. Io sto bene, ti prometto che ti manderò un’altra fotografia, che spero fare presto.Che vuoi questo affare di case mi tiene assorbita e non concludo nulla.

Ieri Paderewski diede un concerto a beneficio dell’Opera degli Orfani Naziona-li. Io pensai di prendere il biglietto per non far vedere che vado solo per la tessera. Se nonmi decido di andare a Caltagirone è per voler concludere l’affare casa; sciupare tantodenaro per l’affitto non conviene e poi è meglio che il denaro si impiega altrimenti posso-

106

217 Lettera.

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no accadere tante cose, e dopo tanti sacrifici si finirebbe con rimettere quel po’ che abbia-mo del nostro.

A proposito: Mario mi diceva di vedere se tra il consolidato vi siano cartelle deln. estratto dei premi. A me pare che le rendite tu li abbia venduti non è vero? Ho parlatocon De Gasperi il quale ti scriverà. D’altra parte sono così angustiati finanziariamente cheoltre da tutte le parti, che non sanno come tirare avanti.

Certo che Spataro è stato l’uomo più disadattato per la parte economica, e poinon ha tatto, non ha modi, e si mostra superbo, cosa che dispiace e fa allontanare gli altri.Del Giudice, poveretto, mi dice sempre che ti deve scrivere, ma non riesce ad avereabboccamenti buoni col Vaticano e quindi ritarda. Tu da lontano non puoi capire le diffi-coltà e l’ostilità sistematica di quei signori per quanto nel tuo discorso dici che il V. nonprotegge nessuno. Quanto sei buono e santo, caro fratello!

Basta, i tuoi amici dicono che in autunno potrai tornare, qui si parla di amni-stia per quei colpevoli…e dopo non credo che vogliano incominciare da capo…

La lettera di Petrocchi che ti accludo è un pochino alterata, tu lo prenderai nelgiusto senso, poiché questi ha bisogno, mentre quelli non hanno soldi. Poi perché nonlavorano a far tesserare la gente, a questo non ci pensa nessuno, insomma vi è un po’ didisorientamento poiché tutto sembra calmo e tranquillo e si vive bene, dicono i più. Peròil Duce è abbastanza ammalato (secondo Anile) non avrebbe che altri due mesi di vita, ame sembra esagerato, ma certo non sta bene, è molto magro.

Ed ora ti lascio con un caldo bacio

Nelina(f. 257, c. 119)

149.

Roma, 7 maggio 1925218

Caro Gigi,Ho ricevuto le tue due lettere e subito ho fatto recapitare. Ho letto sui giornali

le tempeste che ivi sono state e voglio augurarmi che l’abbassamento di temperatura nonti abbia fatto raffreddare. Io sto bene; non ho potuto mandarti i g. che volevi perchés[equestrati]. Il B[ecco] G[iallo] però te l’ho mandato tutte le settimane, l’hai ricevuto?Mario mi scrive che sta bene, sta facendo montare un salottino ove era la cappella. Diceche per ora non viene, aspetta te. Gli amici ti salutano tanto; ieri sera 6 andai a pranzo daB. il quale non ha ricevuto lettere da te ma solo una cartolina. T’abbraccio

Nelina(f. 257, c. 52)

107

218 Cartolina illustrata.

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150.

Roma, 8 maggio 1925219

Carissimo fratello,Torno dalla supplica alla SS. V. del Rosario che ho recitato alla Minerva. Ho

pregato tanto tanto per te, per la tua salute e perché la SS. Vergine ti dia tutte le grazienecessarie nella lotta presente. Sto bene, ti ho scritto una letterona il 4 del c.m. spero lariceverai. Fra giorni ti scriverò la conclusione per l’affare casa. Spero che questa troverà untempo mite costì. Qui è incostante ancora, ma già abbiamo leggierito. Michelino ti osse-quia, le Pisciotta e tutti gli amici. Un abbraccio, tua

Nelina(f. 257, c. 120)

151.

Roma, 11 maggio 1925220

Carissimo Gigino,Ti accludo una lettera d’una persona che tu conosci e mi prega di caldeggiare la

sua proposta. In tutti i modi rispondimi. Io sto bene, ancora con l’affare della casa chenon abbiamo potuto vedere con Michelino perché il padrone dice che deve mandar viagl’inquilini e con la causa pendente non può.

Figurati Michelino è stato qui altri due giorni per me. Oggi parte, ma torneràpresto perché sta facendo aggiustare la sua. Ho visto quelle che Cametti sta edificandonella salita di Villa Ruffo, ma sembrano umidi e oscuri, piccole stanze e tetti bassi, forsel’appartamento venduto se lo rivendono e credo perché fa questo effetto.

Basta, il mio lavoro di tutti i giorni, e meno male, così mi volano senza che mene avvedi. Venerina pare che ha trovato un’appartamentino nei quartieri Trionfali, sole earia tanta, e vi anderà ad abitare con suo nipote. Forse aspetta che io parta, perché ancoranon è finito. Ad ogni modo poverina non può sacrificare la sua roba in magazeno. E perquesto affare di casa non posso andare da Chiavaro, per quanto mi ha telefonato che ilgabinetto non è ancora a posto. Ti ossequia tanto. Ti saluta Favitta, che è venuto a salu-tarmi.

Ieri coi Belloni siamo stati a Ostia, abbiamo visitato i ruderi, tanto interessanti,e poi a mare. Però a me tutta questa costa non piace, il mare mi sembra grigio. Ti mandociò che desideri, le bottiglie erano due, e forse per questo si sono rotte. Per le calze ti man-

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219 Cartolina illustrata.220 Lettera.

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do quelli che ho qui, ma sono accomodate, mandami una buona misura di quelli vecchiche te ne faccio fare 6 paia che ti porterò io.

Tutti ti salutano, Venerina, Adelgisa ti ossequiano, baci da me, aff.ma

Nelina(f. 257, c. 123)

152.

Roma, 13 maggio 1925221

Carissimo fratello,Ricevo a momenti la tua raccomandata e subito ho spedito le tue lettere perché

Adelgisa usciva. Questo inverno la medesima è stata raffreddata tutto il tempo. Io stobene. Ho capito che ancora non ti sei fatto il giusto senso della casa e ti mando la piantacopiata presto, presto. Prestissimo voglio la risposta se posso o no fare il contratto. Com-prenderai dalla medesima che nell’interno guarda il M., non è troppo vicino perché vi è ilgiardino ma le finestre si vedono. Il mezzogiorno verrebbe a guardare un giardinetto diprivati e le finestre dello stabile, quindi un po’ soggezzionato, ma vi è dello spazio; la stra-da poi è larga in quel punto ed è uno stabile abitato da pochi giacché è di appena 4 piani.

Quando uno è solo nel decidere rimane perplesso; se tu vuoi ancora si aspetta,forse scenderanno nell’anno venturo, chi può prevedere? Michele è partito, lui senza aver-lo potuto vedere non sa consigliarmi. Io ho detto che voglio vederlo anche col pericolo dinon ottenere lo sfratto, poiché se si tarda si incorre nel pericolo di altri precetti cambiari,mentre ora è tutto al giorno. L’Avv.to Coccia, poveretto, vi sta lavorando. Macari rispon-de un sì e un no per telegrafo, poiché se l’affare non lo faccio io lo farà lui.

Ti abbraccio con tutto il cuore. Aff.ma

Nelina(f. 257, c. 125)

153.

Roma, 17 maggio 1925222

Caro Gigi,Ricevo la tua c. del 14. Mi duole leggere che sei stato poco bene, ma nello stes-

so tempo sento che è passato. Guardati dal mangiare cose troppo dolci di marmellate

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221 Lettera.222 Cartolina postale.

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miele ecct. Questi riscaldano un po’. Io sto bene, ti ho spediti i biglietti e cartoline anzi, acerti ha risposto Spataro.

Oggi parlerò a Mangano e a Dore, mentre ho parlato a Spataro per tutto quelloche tu mi scrivi nella cartolina. Stamane ti avevo già scritto una lettera e spero che li rice-verai contemporaneamente. Il tempo qui è troppo sereno, anche dicono che fa male allecampagne. Fa freddo, ma nelle ore mattutine, il paletot pesa verso le ore che esco io…riderai.

Mando ogni giorno il plico di giornali, li ricevi spero, come mi scrivi. Aspettonotizie sul da fare per l’appartamento dell’Avv. C. visto che tutti vanno a monte. Un gior-no sì e un giorno no ti scrivo una cartolina incominciando da oggi 17. Tutti ti salutanomentre io ti abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 288, c. 121)

154.

Roma, [ 19/21 maggio 1925]223

Carissimo Gigino,Ho ricevuto la tua del 16 ed ho mandato le altre a destinazione. Oggi vado a

parlare con l’Avv. Coccia e in ultimo deciderò. La costruzione pare buona, a me solo nonpiace che è un po’ soggezzionata, specie le due finestre a mezzogiorno che guardano ungiardinetto di privati.

Basta, ti scriverò la conclusione dopo tanto lavoro. Se non lo compro io faràl’affare Coccia. Godo sentire che stai bene, come mi assicura Montes; anche io sto bene.Ti saluta Chiavaro, stamane mi ha fatto girare tutti e cinque cabinetti che mette su in unpiano di uno stabile di Via Viminale e Agostino Depretis. Venerdì vado per mettermi aposto i denti, che lui dice pel momento possono stare, vedremo.

Dopo mi faccio la fotografia; vorrei andare a Caltagirone, ma mi viene strapaz-zoso poi venire da te, rassettare la casa ecct.

Venerina ti ossequia, Adelgisa bacia la mano, io ti abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 257, c. 128)

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223 Lettera.

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155.

Roma, 23 maggio 1925224

Caro Gigino,Perdona se pel 19 maggio non ti ho fatto arrivare un mio rigo di auguri, però

ho pregato tanto per te in questi giorni che ho fatto il triduo a S. Rita da Cascia nellachiesa di Gesù e Maria ove si venera la santa. Speriamo che la santa degli impossibili ciottenga qualche grazia. Dunque per la casa: stirare le cose significa non concludere, e sic-come la faccenda, come ti ho scritto, pei debiti, cambiali, precetti immobiliari era tantoimbrogliato si è finito che la casa la metteranno all’asta.

Io ho pensato così: prima andarla a vedere con Briuccia e un Ingegnere e poidire all’asta fino a 300.000 o 325.000 non più. Se si riesce e va bene, se no si aspetta qual-che altra occasione. Questa è occasione perché se ne può affittare un appartamentino con£ 500 al mese e forse più.

Stamane sono stata da Chiavaro, che ti saluta tanto: mi ha rimessi i denti aposto quelli due che si erano allungati e stanno bene. Spero che durino. Poi mi diceva chenello stesso stabile, Via Viminale 41 con Via Agostino Depretis vi sono appartamenti davendere. Esposizione ottima, però il prezzo sarà su le £. 300.000, per 10 stanze e accessoriun 400.000/450.000, vedrò anche quello. Prezzi fantastici, ma non accennano a calare.Tu che ne dici? scrivi il tuo pensiero.

Mario scrive che sta bene e che appena finisce la novena va via. Io non sono piùandata anche per i denti. Sto bene e godo che tu stai bene, come mi scrive la Signora Rita. IlBarone Giovanni Di Giura partirà nei primi di luglio e passa da Varsavia; mi domanda se tuvai a Varsavia e quando, per poterti vedere. Lui va in Cina, a Pechino, e se si coincide potetevedervi. Bianca ti saluta, pel momento è in Calabria e sta così, così, sempre angustiata.

La Signora spera di andare in Sicilia a fare dei concerti, temo che non riesce.Hai risposto al prof. Carmine Zaccardi? Venerina, Adelgisa ti ossequiano, io ti abbraccio

Nelina(f. 257, c. 129)

156.

Roma, 29 maggio 1925225

Carissimo,Ho ricevuto le cartoline, il libro e di tutto grazie infinite. Sto bene, o meglio un

po’ di raffreddore però vado dal dentista per la cura dei denti. Ti scriverò presto più a lun-

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224 Lettera.225 Cartolina illustrata.

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go, oggi per darci una nuova ti mando la presente. Ti salutano Maria e Peppino Bicoccache sono qui. Paolo Gravina ti ossequia, si prepara agli esami figurati come studi.

Un abbraccio

Nelina(f. 257, c. 134)

157.

Roma, 1° giugno 1925

Carissimo fratello,Ho ricevuto la tua lettera, la cartolina di Nines a cui risponderò, ho visto

Baranzini, ho ricevuto la lettera del 27 c.m. ho mandato tutte le lettere a destinazione.Ieri l’altro, 29, ti ho scritto una cartolina, oggi, primo giugno ti spedisco questa conaccluse altre due. Sto bene, il raffreddore è scomparso in due giorni, poiché oggi già facaldo. Ti ossequia tanto la Baronessa Penna, oggi sono stata da lei, e siccome una volta ioparlavo del terreno dei Russi, ed avendone alla sua volta parlato col Conte Bucci generodella Roccagiovane, questi costruisce con una società ecct. Dunque pare che il terreno deiRussi si vende all’asta e il Conte Bucci riuscirà ad averlo per £ 400 al mq, però vuole ven-dere prima tutti i piani e appartamenti, poi vuole che ogni singola persona versi il tantoquanto il terreno viene comperato da chi compra e gl’altri versamenti alla consegna.

Pare che voglia fare il prezzo di £ 25.000 o poco più a camera, non a vano,quindi 10 camere e accessori verrebbe a costare 300.000, ma non a cemento armato, ma afabbrica di mattoni e fatta bene. Io domani lo dirò a Belloni, la B. Penna vi entrerebbepure e tutti buoni amici. Tu che ne dici? Certamente passerà un anno, ma stante comeson le cose io credo che noi per avere quel magnifico posto potremo aderire. La cosa pareche si faccia fra 15 giorni. Tu rispondi il tuo parere mentre io interpello Briuccia.

Sento che La Rosa verrà, ma verrebbe pure Gilardoni a Parigi, e se si va a Nizzaverrebbero tanti a vederti. Il Principe Ruffo pare che rimanda il suo viaggio poiché laPrincipessa è stata morsicata da un loro cagnolino che era idrofobo e siccome questo caneleccava fin l’ultimo bambino e tutti loro, fanno le ignezioni i bambini e la Principessa.

Venerina è ancora con me; essa non trova poiché lo vorrebbe come la celebreveste della moglie di D. Gaetano Biffo… intanto aiuta a pagare, sebbene le £ 300 che dà,vanno per il mantenimento di lei, intanto ho la compagnia poiché sarei troppo sola in casa.

Chiavaro ti saluta, egli vorrebbe non strappare il dente di sotto, ma io credoche dovrà presto o tardi levarmelo, sostituendolo. E come vedi a Caltagirone non sonopiù andata, del resto Monsignore è già ripartito.

Ti ringrazio del libro con l’affettuosa dedica; stavo per finire di leggere il Pen-siero Antifascista, ed ora leggo la tua conferenza così mi sento a te vicino, specie la serache la solitudine ci circonda. Oggi ho visto Briuccia; lui mi dice che se può combinarerealmente l’affare del terreno dei Russi è meglio avere la casa nuova, non ti pare? E poi nelpunto che tu la desideri. Dunque il mio parere è questo, cioè prima espletare l’affare deiRussi e se questo sbaglia, fare quello di Via Finanze, però aspetto la tua risposta. Mi ha

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detto che fra la settimana verrà Di Fausto226 a vederti… il più sciocchino, ma tu parlerai alui con circospezione poiché facilmente ripete le cose. Ed ora ti lascio, aspetto il tuo itine-rario, desidero sapere che somma devo portare ect., mi puoi mandare una lettera con DiFausto. Ti abbraccio caramente, aff.ma

Nelina(f. 257, c. 138)

158.

Roma, 1° giugno 1925227

Carissimo,Ieri sera 31 maggio la illuminazione della cupola di S. Pietro è riuscita splendi-

da. Vista da Ponte Umberto sembrava una cosa veramente fantasmagorica. Come ti avreivoluto con me ieri sera, anche sulla nostra terrazza ove si vedeva magnificamente bene.Non ti dico poi la illuminazione di dentro la Basilica, una magnificenza. Ieri la santifica-zione del Curato d’Ars ti ricordi?, la mamma che ne leggeva la vita; ho pregato per te tan-to, ma non sono andata alla funzione poiché sono funzioni che stancano troppo. Sto benee ti scriverò più a lungo domani, ora è solo per darti mie nuove. Ti manderò una cartolinaillustrata con la cupola illuminata, mi dicono che son venute abbastanza bene. Ti saluta-no tutti gli amici, io ti abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 257, c. 136)

159.

Roma, 3 giugno 1925228

Per ricordo del grande avvenimento, ti mando una cartolina venuta moltobene. Affettuosi saluti. Saluti da Paolo Gravina. Sto bene, ho ricevuto la tua con Siles.Godo che stai bene, tutti ti ossequiano.

Nelina(f. 257, c. 137)

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226 Amanto Di Fausto (1878-1933). Aderì al PPI nel ’19 e fu deputato nelle elezioni di quell’anno eanche del ’21 e del ’24. Nel dicembre del ’25 lasciò il partito, «aderendo all’invito di Mussolini di riconoscereil fascismo come fatto compiuto e di abbandonare l’opposizione aventiniana, pena la decadenza dal mandatoparlamentare» (F. Malgeri, ad vocem, in DSMCI, III/1, pp. 318-319.

227 Cartolina postale.228 Cartolina illustrata.

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160.

Roma, [10 giugno 1925]229

Carissimo Gigino,Spero che avrai ricevuto le cartoline e le lettere inviate il primo giugno per la via

di Parigi. Non fu raccomandata quella lettera perché era tardi e la impostai nella bucaRoma-Torino. Spero di sì, mentre vi era la lettera di Coccia e di Gronchi. Come stai? Iosto bene. Per la casa ancora tutto è in aria, non si conclude nulla quando si ha da fare contanta gente. Belloni un momento vuole un altro no… forse non vuole aver la casa connoi; ed io non gliene parlo più.

Io spero se può combinarsi per quello di Via Finanze, però si venderà all’asta.La fotografia non l’ho ancora fatta perché, credimi, non ho trovato il tempo propizio. Ungiorno stanca, un altro non mi riesce, un altro ancora visite che con l’Anno Santo si fannofrequenti quelli forestieri. Spero però portarla io, caro fratellino, non saprei presentarmi ate, senza avere compiuto la promessa. Per le calze non mi dici nulla, li compro con piaceremio?

Qui feste e illuminazioni a tutto pasto. Stamane nei giardini sotto le nostrefinestre vi è stato un rinfresco dai RR. CC. È intervenuto il Re ed è stato tanto bello inmezzo agli alberi le tavole preparate in giro con le bandiere. Caro fratello, se la Contessaci lasciasse per lo stesso prezzo, sarebbe da non muoverci, fino a tempo migliore… Ilguaio è per il ribasso della moneta! Se l’avessimo svolte in sterline, quando tu sei arrivato aLondra, a quest’ora saremmo messi alla pari.

Ricevo a momenti la tua cartolina del 3 giugno. La Principessa si sente megliopoiché le ignezioni sono al termine. Meno male che il morso fu leggiero.

Riceviti i più caldi baci, aff.ma

Nelina(f. 257, c. 140)

161.

Roma, 13 giugno 1925230

Caro Gigino,Ho ricevuto tutte le tue cartoline e le lettere secondo i giorni che tu mi segni.

Sto bene, il raffreddore durò pochi giorni, ed ora col caldo che fa… L’Onorevole La Rosaè qui, ti saluta, come ti saluta Libertini. La settimana entrante forse si definisce l’affaredella casa col Conte B. Vedremo, non pensare che farò le cose a modo. Fratello… ti osse-

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229 Lettera.230 Cartolina postale.

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quia, lui torna da Girgenti ove ha veduto S.r Giuseppina, che ha trovato molto deperita.Ha avuto l’influenza ed è rimasta molto sciupata. Mi dicono che sta tanto male la mogliedell’Onorevole Cingolani.

Il Consiglio di B. per la casa, era di prenderne una di quelle che si vendono epoi aggiustarla e rivenderla a piani, figurati un po’! Pare che La Rosa non può fare con meil viaggio poiché ha da fare, così mi ha detto, ed è per questo che non ti scrive. Tutti tisalutano, io ti abbraccio caramente, aff.ma

Nelina(f. 257, c. 145)

162.

Roma, 16 giugno 1925231

Caro Gigino,Torna il Sig. Montessori e con lui ti mando le mie buone nuove. Sto bene, il

caldo a noi due fa stare meglio dell’inverno. Combatto coi denti; Chiavaro voleva farmipassare la villeggiatura prima di rifarmi quelli che già sono quasi a terra, ma io vedo chenon posso più sostenerli, e quindi giovedì torno nuovamente dal dentista per farmelimettere. Sarà un dovermi eclissare per una ventina di giorni. Spero domani (mercoledì)in una riunione che avremo in casa della Baronessa si concluderà per la fabbrica del villi-no nel terreno dei Russi. Spero dico, perché ancora non so nulla di preciso. Mi duole chenon potrà entrarvi Michelino perché la baronessa Penna si è impegnata con la Sig.ra Mer-ciai, che vende l’appartamento vicino a lei.

Come ti ho scritto, l’Onorevole La Rosa è troppo impegnato coi suoi affari danon poter venire con me a Parigi. Spero che Giordani mantenga la parola, altrimenti cer-cherò qualche suora, non saprei, ed io credo che sarà verso la seconda metà di luglio, nonè vero? Spero di avere aggiustati i denti, che per tutto il da fare o meglio il chiacchierareper la casa, non ho potuto far prima.

Adelgisa vorrebbe sposare prima della mia partenza, ma io la farò sposare in set-tembre, prima che vado a Caltagirone. Santangelo il portiere sempre mi dice di ossequiar-ti ed io sempre l’ho dimenticato. Intanto pare che col primo luglio va via dal portone echi sa che campione troverà la contessa colle sue idee. Teresa e Vincenzo Pampallona tiossequiano. Teresa col marito erano andati a Genova in cerca di posto, ma lì non è statofacile mentre suo fratello che è a Palermo lo ha fatto entrare nel dazio doganale con 450lire mensili. Così con la pensione di guardia di finanza e col nuovo posto tireranno beneavanti.

Ed ora i migliori auguri pel tuo onomastico. Il giorno di S. Luigi farò la comu-nione per te onde il buon Dio voglia sempre benedire i tuoi sforzi e i tuoi sacrifici. Vorrei

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231 Lettera.

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mandare un mio regalo ma non so cosa potresti gradire, così il miglior regalo che possofarti combinare bene il meglio ch’io posso l’affare della casa che vorrei veder già prontaper fartela trovare tutta tutta a posto. I lavori incomincerebbero in agosto. Vogliami sem-pre bene amato fratello; gradisci gli ossequi e gli auguri di Venerina, della Baronessa Pen-na, di Adelgisa. Prendi un caldo abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 257, c. 148)

163.

Roma, [16/20 giugno 1925]232

Caro Gigi,Per timore che la lettera piena e pesante venga a destare apprensioni, non ti

mando quella scritta da S. E. Rodinò che si riassume in queste parole: perché non mi haipiù scritto?, ti ho scritto una lettera e cartoline e tu nemmeno un rigo. Qui le cose proce-dono faticosamente e il tradimento di molti ha addolorato, ti conforta la fedeltà di altri.Vai in Francia? Scrivimi e dimmi se ti occorre nulla, libri, giornali. I miei ti ricordano tut-ti, ecc.

Perdona il mio ardire, ma comprendi che non bisogna destare apprensioni. Iosto bene e attendo tue nuove. Appena ricevi la presente scrivimi per rassicurarmi. Queibenedetti amici avrebbero potuto mandarli un giorno prima ed io avrei potuto darli aMario Montessori che te ne porta un’altra.

Nelina(f. 294, c. 43)

164.

Roma, 20 giugno 1925233

Caro Gigino,ti spedisco due libri, Le Donne di Cesare e le conversazioni in francese. Questo

l’avevo comperato per me, ma io posso adoperare la mia grammatica che è molto ampia ecompleta. Farò come tu dici pei libri. Lunedì farò venire Giordani. Domani, giorno deltuo onomastico, starò a te vicina in ispirito. Spero che avrai ricevuti i miei auguri e le let-

116

232 Lettera.233 In calce alla lettera del barone Gerardo Di Giura.

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tere mandate con Monsignore. Ieri te ne ho spedito un’altra raccomandata ove vi era unvaglia di 12.000 mandato da [parola illeggibile], spero lo riceverai.

Per l’affare della casa abbiamo avuto una prima riunione ove ci siamo compresiassai poco. Devono fare un altro progetto, ma vogliono il terreno comperato da noi. Lasettimana entrante avremo una seconda riunione e vedremo. Se questo non si fa comproquello di Via delle Finanze. Abbraccioti, aff.ma

Nelina(f. 258, c. 3)

165.

Londra, 28 giugno 1925234

Carissima Nelina,Speravo avere oggi tue notizie, ma nulla reca la posta. Spero domani. Io sto

bene: è tornato un po’ di sole e un po’ di caldo. Qui dicono che fa gran caldo, figurati,appena 19 gradi.

I giornali dicono che deve arrivare un’altra ondata di caldo. Spero bene. Saluta-mi tutti. Un abbraccio, tuo

Luigi(sc. 728, fasc. F/1/4)

166.

Roma, 28 giugno 1925235

Carissimo fratello,Ho ricevuto la tua del 18, del 22 e sono lieta che stai bene come anche mi assi-

cura l’Onorevole Di Fausto. Io pure sto bene, e conto i giorni per venirti a trovare, sonootto mesi che non ci vediamo! Ho pregato Annibaldi se mi accompagna lui dove tu dirai,e per il 18 al più tardi il 20. Aspetto le tue ultime istruzioni. Intanto le Amerigo non san-no nulla di posti balneari francesi. Bianco per mezzo dei suoi amici ha dato i nomi di 3posti sulla costa vicino la Spagna. Biarritz, e sarebbe il posto più mondano. Le Moulleauposto caldo e tranquillo e Arcachon che sarebbero uno appresso l’altro vicino Lourdes. Lìsi trovano pensioni da 40 fr a 60 al giorno. Dunque scrivi a qualcuno e fai preparare le

117

234 Minuta di lettera.235 Lettera.

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stanze in una pensione. Io ti consiglio quella costa, primo perché è calda, tranquilla e piùlontano dal nostro paese.

Casa. Pare che il terreno del lungo Tevere si potrà avere ma ancora non ci siamosaputi intendere coll’Impresa che vuole fortemente guadagnare sull’affare. Michelino è diavviso comprare il terreno, e poi lasciar passare del tempo, almeno la villeggiatura, perpoter poi parlare bene ai Signori costruttori. Il C. Bucci è una brava persona, ma lui ècompare quindi non può fare che i loro affari. Peccato che Azzi non se ne volle interessa-re! Michelino aspetta la tua risposta per la procura. Certo che più accorto di lui non tro-verai, è molto esatto. Egli ti saluta tanto, tanto. Il B. Di Giura parte domani, ti saluta,oggi è venuto a salutarmi. Dunque io non ho altro da dirti, aspetto che tu mi scriva. Salu-tami la Signora Crespi mentre ti abbraccio, aff.ma

Nelina

P. S. Hai ricevuto le lettere per mezzo del Sig.r Mario M.ri, quelle erano primadell’altra che mi accusi la ricevuta. L’idea di Baranzini è quella di comperare uno stabilevecchio e rivenderlo ad appartamenti, figurati. Oggi fa un po’ caldo, ma abbiamo ancheun tempaccio, anche qui. Non ho potuto avere ancora Giordani pei libri da scegliere, mali vuoi mandati mentre devi allontanarti pel momento?

Torno dall’inaugurazione del Congresso. Molto entusiasmo, molta fede, moltoaffetto per te236. Perdona il ritardo del mio scrivere, è stato pei nomi delle stazioni balneari.

(f. 258, c. 4)

167.

Roma, 1° luglio 1925237

Caro Gigino,Due paroline per riscontrare la tua ultima del 25. Sto bene e mi duole leggere

che costì fa ancora freddo e che tu lo soffra tanto. Io cerco di accelerare la mia partenzaper P. spero ottenere che si parta verso il 15, 16. Sei contento? Aspetto la decisione. Forsepiù che con l’Onorevole Annibaldi partirò coi Signori Belletti moglie e marito. Briucciami dice ottime persone. Però si fermeranno uno o due giorni a Torino, ma per il 16 con-tano di essere a Parigi. Se tu non vuoi andare prima lì, io appena arrivo ti telegrafo.

118

236 Il V congresso del Partito Popolare si tenne a Roma dal 28 al 30 giugno 1925. Sturzo inviò da Londrauna lettera di adesione, indirizzata a De Gasperi, ascoltata in piedi e che suscitò una lunga ovazione da partedei presenti. «Benché lontano – scrisse tra l’altro –, mi sento sempre, ma in questi giorni specialmente, inmezzo a voi: vedo i vostri volti, partecipo alle vostre discussioni, soffro delle vostre sofferenze e delle vostreansie» (in Gli Atti dei Congressi del Partito Popolare Italiano, a cura di F. Malgeri, Morcelliana, Brescia 1969, p.555). «Il congresso di Roma – sottolinea Malgeri – fu, in sostanza, l’ultima e più importante adunanza politi-ca delle opposizioni al fascismo, anche se fu il canto del cigno del PPI» (ivi, p. 553).

237 Lettera.

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Così con la Signora girerò un po’ per la città. Tu che ne dici? Io vorrei prestolevarti da cotesta umidità, tanto che non mi viene la voglia di pensare di venire a Londra.

Stai preparando per la stazione balneare? Hai scelto il paese?, spero che il buonDio benedica la villeggiatura e ti faccia rimettere in forze. Salutami Nines Baranzini, suopadre pel momento ha da fare a Milano, e non si muove. È stato qui pel Congresso. Tuttiti salutano, io ti abbraccio nella speranza di presto riabbracciarti, aff.ma

Nelina

I denti li ho dovuti lasciar stare perché Chiavaro ancora non è completamente aposto, li farò al ritorno.

(f. 258, c. 5)

168.

Roma, 8 luglio 1925238

Caro Gigino,Ricevo le tue ultime tre. Oggi quella del 5. Sto bene, ho avuto un po’ lo stoma-

co disturbato, forse per il pensiero di fare il viaggetto e venire a riabbracciarti. Il viaggiomi rimetterà; tu sai che io quando devo partire e rassettare la casa divento così… Però,ripeto ora sto bene. Venerina resta in casa con Adelgisa e con il gattino che ora si è fattoquanto Romanino.

Partiremo nei primi dell’entrante settimana e loro contano essere a Parigi pel16 o 18. Appena arrivati ti telegraferò. Non mi scrivere più che non la prenderei io. Sevuoi puoi scrivere a Venerina. Essa ti ossequia tanto con Adelgisa. Anche suo nipote Ninoti ossequia; con lui ho ripetuto qualche cosa di francese. Ma poveri verbi! Hai ricevuto idue libri?

La lettera qui acclusa è arrivata giorni or sono e ho aspettato ricevere tue nuoveper mandarle, rispondigli.

Dunque, ti scriverò appena mi metto in giro e ti darò nostre notizie, mentreora ti dico che i Sig. Belletti ti ossequiano, giacché ieri ho conosciuto la Signora. Essa èstata educata dalle Dame del S. Cuore, parla bene le lingue. Per me è un’ottima compa-gnia. Luigi La Rosa mi scrive che alla fine di agosto con la moglie saranno a Parigi.Abbracciandoti con affetto

NelinaOssequi distinti ai Signori Rita e Angelo C.

(f. 258, c. 9)

119

238 Lettera.

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169.

Torino, 14 luglio 1925239

Caro Gigi,Stiamo già a Torino, che bella città! Qui staremo qualche giorno per essere ver-

so il 17-18 a Parigi. Lì, nell’indirizzo ove mi hai detto di andare a dar visita, spero trovaretue nuove. Sto benissimo, tutti i compagni di viaggio ti ossequiano io ti abbraccio, aff.ma

NelinaSalutami la Signora Rita.

(f. 258, c. 10)

170.

Chambéry, 14 luglio 1925240

Caro Gigino,Come vedi, siamo a Chambéry; da ciò comprendi che abbiamo fatto un bel

viaggio in automobile. Le gentilezze e le cortesie del Comm. Belletti sono infinite. Io stobenissimo, il viaggio non mi ha stancato per nulla e contiamo di essere a Parigi tra giovedìe venerdì, ti avviserò. Abbracci

Nelina(f. 258, c. 11)

171.

Parigi, 17 luglio 1925241

Arrivati ottimamente. Salutiamo. Hotel Mondial.

Nelina(f. 258, c. 13)

120

239 Cartolina illustrata.240 Cartolina postale.241 Telegramma.

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172.

[Parigi, 4 settembre 1925]242

Prendo questa all’Oratoire. Sto bene e son le 5, aspetto R. Dall’altro Hoteldicono sempre che non hanno ricevuto nulla; io credo che per dispetto le lettere li avran-no disperse. Vengo dalla chiesa di S. Germain dove ho pregato tanto per te. Non stare inpena per me poiché parto migliorata assai. Baci

Nelina(f. 258, c. 18)

173.

6 settembre 1925243

Arrivata benissimo abbraccioti.

Nelina(f. 258, c. 19)

174.

Roma, 7 settembre 1925244

Caro Gigi,Spero che hai ricevuto il telegramma in tempo perché io l’ho fatto subito alle

8½. Siamo arrivati in orario e abbiamo fatto un viaggio ottimo. Qui fa caldo; ora cerco disbrigare tutto e partire accompagnando con il padre di Nino il nipote di Venerina.

Non mi desti la disdetta del telefono, io mentre parlo con P.tti la mando a luidirettamente; ma credo che basti lui. Ho spedito come tu volevi la raccomandata. Io quisto benissimo, forse il caldo che ho trovato mi ha fatto bene, e tu caro? Scrivimi presto,dammi tue sincere notizie, non mi fare stare in pena.

Ti scriverò allungo un’altra volta. Venerina ti ossequia con suo nipote Nino.Adelgisa ti ringrazia e ossequia. Bacioti con affetto

Nelina(f. 258, c. 20)

121

242 In calce ad una cartolina postale del fratello Mario spedita forse a Parigi a Luigi che era già a Londra elì girata da Nelina che si trovava ancora a Parigi.

243 Telegramma.244 Cartolina postale.

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175.

Roma, 9 settembre 1925245

Carissimo fratello,Ieri ho ricevuta la tua, ma già B. aveva fatta direttamente la spedizione dei 30.

Subito mi prendo la premura per gli altri non dubitare. Leggo con dolore che hai trovatofreddo e pioggia, mentre io qui caldo che, se vuoi, mi infastidisce, forse perché per duemesi non ne abbiamo avuto. Però sto bene veramente, e devi credermi, poiché dormo lanotte ed è quello che a me nutrisce più del cibo. Farò le cure, tutto. Invece io sto in penaper te, amato fratello! Poiché senza sole, senza aver bevuto del calore quest’anno nonpotrai tirare avanti l’inverno sicuramente.

Sai, la casa di P. Libertà non è ancora venduta, che ne dici? Il punto è assai belloe la casa buona, il sole vi è nell’interno e tu potresti avere o meglio ci sarebbero le camerea dormire col sole. Basta, io per il momento parto e le cose riguardanti la 24 vanno benepoiché 5 dice che non ha fatto nessuna dichiarazione a nessuno. Intanto io lascio gli indi-rizzi a Venerina poiché portandoli io là, qui chi li ha? Così tu scriverai poi a me se vuoiche li consegno o a 5 a 13 o a qualche altro246.

Adelgisa non sa se sposa più ad Umberto, poiché come sempre è sembrato ame, porta le cose per le lunghe. Dice che le sue carte ancora non sono pronte, che il Sin-daco del paese è assente. Basta, lei è pronta che se non la sposa presto non vuol più veder-lo. Intanto resta qui con Venerina per questi altri quattro mesi, poiché non si è fatto nullacon lei e il nipote poiché lei, sempre indecisa, non vuole assumersi l’aumento e poi l’an-noia avere responsabilità.

Tu manderai alla Contessa la disdetta. Io ho già fatto fare quella del telefono e iltrimestre è pagato, e così restiamo liberi. Al mio ritorno in novembre si può pensare allacompra o se mai ad un nuovo affitto, vedremo. Quando hai bisogno di denaro scrivimi acasa che te li mando subito.

Carissimo, curati la salute e interessati un po’ meno delle cose del partito, scriviun po’ meno e non angustiarti quando non scrivono. Quei poveretti sono senza mezzi ein tanti guai che non possono superare, che vuoi farci? Vuol dire che Iddio vuole che tulavori in altre cose.

Io vado a casa e parto forse lunedì con l’Onorevole La Lumia247 che piglia perterra. Ti scriverò appena giunta, non telegrafo. Stai attento quando accendi il fuoco collemaniche pelose, sto in pensiero. Mario aveva scritto, dice, una lettera lunga a Parigi HotelVivienne, io però ci sono andata e dice che non vi era nulla. Mario diceva che aveva scrit-to tante cose e voleva la ricapitassimo. Un’altra volta sii più cauto e più longanime e nonscrivere con anticipo indirizzi. 5 dice che aveva scritto alla casa di Russo, e come vedi unmondo di pasticci.

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245 Lettera.246 Dietro i numeri si celano personaggi difficilmente identificabili.247 Isidoro La Lumia, deputato popolare del collegio di Palermo.

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Da casa ti scriverò spessissimo, come farai anche tu. Le carte e parte dei libri liho tutti incassati e 5 me li fa mettere in qualche posto buono; l’altre cose rassettate inmodo da non restare nulla in piedi.

Stai tranquillo e speriamo bene. Venerina ti ossequia come anche l’Onorevole eNino. Adelgisa ti ringrazia di tutto e ti ossequia. Io ti abbraccio con vivo affetto

Nelina

Il necessario l’ho spedito per espresso (ferrovia) pazienza per la spesetta, ma saràgià arrivato. In gennaio o febbraio ci vediamo a Parigi? Non diventare come La Rosa.

(f. 258, c. 27)

176.

Roma, 10 settembre 1925248

Caro Gigino,Ho ricevuto la tua cartolina e vedo che riprendi il lavoro come prima. Però non

affaticarti tanto, pensa alla tua salute. Ti ho spedito ieri una lettera (5) e spero che la rice-verai presto. Sto bene come ti ho scritto. La notte dormo tranquilla, cosa che non era aMoulleau e dormendo si sta bene. Ho mandato per le analisi delle urine che poi ti trascri-verò, ma tu devi pure essere veritiero sulla tua salute. Qui fa caldo pesante, speriamo aCaltagirone sentirne meno. Ti abbraccio

Nelina(f. 258, c. 22)

177.

Roma, 14 settembre 1925249

Carissimo Gigino,Oggi lunedì 14 sono ancora a Roma, per partire domani sera. Sto bene ed ho

preparato tutto per la partenza. Ricevo la tua, mi duole leggere che hai perduto la magliao i calzoni? poiché io maglia non ne ho stretto. Ad ogni modo comprati tutto quello chehai di bisogno per non dover soffrire per fare economia. Cercherò di farla io per mandaredi più a te carissimo fratello! Ho mandato i biglietti subito a destinazione ed ho calda-mente pregato gli amici di scriverti, durante la mia assenza. Come sono pigri!

123

248 Cartolina illustrata.249 Lettera.

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A quest’ora avrai ricevuto, spero, quello che desideravi, il secondo sarà speditosubito, ma quelli del 19 pel momento non ho potuto ottenerli. Mario scrisse, come dice-vo nella cartolina, una lunga lettera all’Hotel Vivienne, ma non mi diedero nulla dicendoche non vi era nulla.

Oggi mi fa una cartolina da Piazza in cui mi dice che subito tornò poiché ha lostomaco come quando lui era a Roma. Io appena arrivo vado a trovarlo. Però scriveva chesta meglio di come è stato. Per la casa penserai tu a disdirla e se ti scrivono che la vorreb-bero prima, scrivi che si diriggano a me, giacché io non so quando potrò tornare. Veneri-na resterà qui fino alla fine come anche Adelgisa che ancora non si sa quando sposeranno.Se vuoi fatto il gilet da Tanfani mandagli le misure precise che te lo fanno dicendo di chestoffa e la pesantezza. Non fare passare il tempo poiché loro dopo quello sbaglio sonpronti riparare. Io non vedo l’ora che passino questi mesi per venirti poi a trovare e speroche il freddo non mi farà impressione.

In campagna riposati e prendi aria buona. Tutti ti salutano mentre io ti abbrac-cio affettuosamente

Nelina

L’On. La Lumia e suo figlio ti ossequiano.Ti trascrivo gli indirizzi di tutti i fascicoli che qui arrivano e che è meglio col-

l’anno nuovo dargli l’indirizzo che tu vuoi dovendo non restare più qui: 1. La NuovaScuola Italiana, Dir. Codignola; 2. Rivista delle Provincie (Via delle tre Pile 7); 3. Gio-ventù Italica (Via Scrofa 70); 4. Levana (Via G. B. Vico 5, Firenze); 5. Bollettino per gliassistenti Ecclesiastici della Società della G.C. I.; 6. L’Istruzione primaria. Rivista dell’As-sociazione Magistrale Italiana Nicolò Tommaseo, Via Re 157; 7.Rassegna Internazionale,Via della Passarella 4, Milano; 8. L’Unione Magistrale Nazionale; 9. Civitas. Rivistabimestrale di politica di cultura sociale, Via Moscova 15, Milano; 10. La Grande Orma;11. Via Nuova.

Io credo che per il nuovo anno è meglio non farli inviare qui ma costì. Mi por-to con me due paletot tuoi per darli ai preti poveri.

(f. 258, c. 28)

178.

Caltagirone, 17 settembre 1925250

Sono arrivata ieri sera dopo un ottimo viaggio e a Catania incontro la Barones-sa Penna e Vavà La Rosa con Concettina. Alla stazione, per quanto non avevo fatto saperenulla a nessuno sono venuti a prendermi Mina e Michele G. coll’auto. Sto benissimo, lavilleggiatura fatta in F. mi è giovata.

124

250 Cartolina postale.

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Dammi subito tue notizie e notizie di tutti. Monsignore sta meglio, dice che haavuto il disturbo che ebbe a Roma nell’ultima venuta, qui verrà fra qualche giorno. Gio-vannino Sturzo ha fatto un telegramma che gli è nato un Mario. Fagli un augurio.Abbraccioti mentre ti porgo i saluti di tutti

Nelina(f. 258, c. 29)

179.

Caltagirone, 18 settembre 1925251

Caro Gigino,È la terza cartolina della Sicilia che ti scrivo. Sto bene e qui fa caldo, vorrei

mandarne un po’ a te, si desidera l’acqua; sempre così. Spero che Mario arrivi presto e poiti scriverò a lungo. Gli amici e i parenti ti salutano. I Belletti hanno gradito tanto il dono;arrivò la mattina del matrimonio, ora sono a Roma. Dimmi se sei in campagna, se hairicevute le mie lettere e cartoline; non mi fare stare in pena e scrivi delle cartoline per dar-mi tue nuove. Ossequiami la Sig.ra Rita, abbraccioti, aff.ma

Nelina(f. 258, c. 30)

180.

Caltagirone, 29 settembre 1925252

Carissimo fratello,Ieri 28 è venuto Mario per una breve visitina; sta bene, lo stomaco gli si è

rimesso, poiché il suo male come al solito è stato atonia prodotta dal caldo e dal viaggiofino Castrogiovanni. Niente diabete. Io sto pure bene, la cura dei fichidindia mi giova,però chiamerò il dottore D’Antona come tu vuoi per farmi indicare una cura dopo quelladei fichidindia.

Sono appresso 15 per farlo sbrigare e subito ti scriverà. Egli è di avviso come11. Qui ha piovuto un po’ e ci voleva pei giardini che per il momento vi è sosta. Se neparlerà vendere in novembre o dicembre. Hai fatto bene a scrivere a Soderini. Venerinami scrive che ha trovato una o due camere presso una famiglia e forse a ottobre andrà via.

125

251 Cartolina postale.252 Lettera.

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Io accomoderò il mio ritorno. Mario a dicembre verrà a Roma per la chiusura dell’AnnoSanto così profitto della casa. Per l’appartamento io credo che 5 non ha torto ma per lecase alla periferia, quelle del centro andranno sempre a un prezzo e quello che ti ho scrittonon vorrei farlo scappare. Spero trovarlo al mio ritorno.

S.r Giuseppina sta bene; io a Catania mi fermai due sole ore ed andai a vedereMarianna. S.r Giuseppina il ritiro lo ha fatto a Palermo. L’Onorevole sarà forse giunto aParigi, ma io ho ricevuto una lettera da Montecatini. Con lui ti ho mandato la fodera del-la valigetta che credo venuta bene, 3 colli e quella spalliera del letto che ti farai lavare.

Ho scritto a Venerina per le Riviste. Manderò le £ 40 a destinazione, ma tu nonme lo hai mai scritto o meglio mi pare che mi dicesti £ 20 che ho mandato con Belloni.

Tutti i parenti e amici ti salutano con affetto. Le persone di casa ti ossequiano.Ho ricevuto la lettera affettuosa della Sig. Oliva, ringraziamela o ossequiala. Abbraccian-doti con vivo affetto

Nelina(f. 258, c. 33)

181.

Londra, 2 ottobre 1925253

Carissima Nelina,Ricevo qui la tua cartolina del 20 settembre. Godo assai nel sapere che stai

bene. Desidero sapere se hai consultato il Dott. D’Antona per una cura adatta. Io semprepenso che la cura di qualche leggiero preparato di ioduro ti farà bene. Io sto benissimo egodo assai di queste campagne verdissime. Il tempo è assai mite. Domani sera tornerò aLondra, perché il mio amico che mi ha invitato, andrà altrove per vari giorni. Forse viritornerò ancora più in là; quando avrò desiderio di campagna. Peccato che la sera si sta incasa e dopo cena non si esce più; ciò è contro le mie abitudini! Ma non si può avere tuttociò che si desidera. Attendo notizie di Suor Giuseppina; le ho scritto per S. Remigio.

Ti acchiudo due cartoline mandate da Roma a Moulleau e di là a Londra. Scri-vendo loro me le saluti. Ti acchiudo vari francobolli italiani che a me non servono. Salu-tami i parenti tutti, specialmente le cugine Sturzo, i Barletta, i Gravina ecc.

La Rosa mi ha mandato una cartolina da Montecatini; ma non mi dice quandosarà a Parigi, né mi dà il suo indirizzo. Agli amici tutti tante cose. Un abbraccio affettuo-samente

Luigi(sc. 728, fasc. F/1/4).

126

253 Su carta intestata St. John’s Seminary Wonersh, Guilford.

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182.

Caltagirone, 3 ottobre 1925254

Caro fratello,Ho ricevuto tutte le tue. Di fronte al teatrino verrà inaugurato in questo mese il

monumento ai caduti. Forse verrà il Principe Ereditario. Qui il tempo è variabile, ha pio-vuto abbastanza nelle campagne. Oggi ho incominciato coi muratori a sistemare un po’tutto. Sto benissimo, ripeto, la cura dei fichidindia è la mia migliore cura. Godo cheanche tu stai bene e guardati dal prendere raffreddori. Monsignore scrive che sta bene, elavora sempre, questo non dovrebbe fare, lui ti scriverà. Il nostro telefono l’ha ottenuto laBaronessa Penna che mi scrive tutta felice. Ti ossequiano loro, i parenti, le persone dicasa. Un abbraccio

Nelina(f. 258, c. 34)

183.

Caltagirone, 8 ottobre 1925255

Caro Gigi,Ho ricevuto la tua del 2 ottobre. Godo che stai bene, anche io bene e questa

volta l’aria patria mi giova. Oggi sono andata a fare una breve visitina a Monsignore cheho trovato abbastanza bene, si va rimettendo di giorno in giorno. È una passeggiatina diun’oretta in auto! Lui mi ha detto che ti ha scritto il 5 di questo mese, forse tu eri ancorain campagna. Abbracci affettuosi

NelinaHo ricevuto la tua del 4, sto bene. Tutto 15 ha spedito.

(f. 258, c. 38)

127

254 Cartolina illustrata.255 Cartolina illustrata.

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184.

Caltagirone, 12 ottobre 1925256

Ricevo la tua cartolina e ti ringrazio delle tue preghiere per me. Ho fatto dire leMesse ed ho mandato la elemosina a S. Gioacchino. Che il buon Dio ti protegga sempreconservandoti in ottima salute. Io sto benissimo, ripeto, in mezzo a tanto traffico e polve-re. Monsignore sta bene, io sono stata giovedì a vederlo e venerdì 9 ti ho spedito una let-tera, spero che a quest’ora l’avrai ricevuta. Guardati sempre la salute e soprattutto dai col-pi di aria allo stomaco.

Tutti ti salutano, io t’abbraccio

Nelina(f. 258, c. 41)

185.

Caltagirone, 15 ottobre 1925257

Caro Gigino,Ricevo a momenti la tua cartolina, godo che stai bene e spero che sia vero. Io

sto veramente bene, il traffico dei mastri muratori mi giova. Monsignore sta bene e inco-mincia ad impinguarsi poiché si era dimagrito. Qui non viene che a farmi delle visitine diun giorno; veramente non ci starebbe bene con tutta la polvere e il vento di questi giorni.Qui umido e acqua, meno male che giova per le campagne. Mario ti ha scritto lungamen-te di nuovo il giorno tredici, spero che l’avrai ricevuta. Qui tutti, tutti mi domandano dite e ti salutano affettuosamente. P. Peppino Montemagno è a Casamicciola. Pare che aRoma abbia preso un’altra storta al piede. Ti abbraccio

Nelina(f. 258, c. 42)

128

256 Cartolina illustrata.257 Cartolina illustrata.

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186.

Caltagirone, 21 ottobre 1925258

Carissimo fratello,Ricevo a momenti la tua affettuosa lettera. Il sentire che stai benissimo mi con-

sola, giacché mi preoccupa il clima e l’umido. Io sto bene, e il traffico dei mastri mi giovapoiché mi tiene distratta. Ripeto che i fichidindia mi giovano poiché ho gettato moltarena. Non sento più assolutamente palpito e la notte dormo tranquilla. Farò come tu dicila cura per l’acido urico, ma il Dott. D’Antona mi trova bene più delle altre volte.

A Piazza andai con Michele e Barletta. Poi, come avrai visto dalle lettere diMario, lui è stato qui nuovamente e sta bene, incomincia ad impinguarsi.

S.r Giuseppina (dice) soffre di palpito, ma sarà indebolita senza dubbio. Ioquando mi sbrigo andrò a vederla ovvero, quando ritornerò a Roma. Monsignore non miha scritto più nulla per andare a Caltanissetta. Qui i lavori procedono bene e quando ver-rai a Caltagirone troverai la casa a posto e meno scomoda di come era prima. La cucina èvenuta piena di aria e di luce. Il bagno verrà bello, però io non potrò ora lasciare tutto aposto poiché a combattere con Franco tu sai cosa voglia dire. Lui ti ossequia tanto.

Giardini ancora non ne vendo, dopo la prima furia, calma perfetta. Nemmenol’olio ho venduto poiché a 1.000 non sono arrivate. Vedremo.

Il tempo ora è buono ma abbiamo anche noi avuto nebbia e umido. Le campa-gne sono bellissime. Però io non ho avuto tempo di andare alla Russa. Dunque pei libridella libreria, io non ho trovato più l’elenco che fece Caruso, dovrei farne fare un altro evorrei fare così: i libri di medicina offrirli alla libreria Comunale, gli altri rassettarli nellacamera a ponente e restare in casa, scrivimi se ti piace.

Ed ora ti lascio. Michelino ti fa dire tante cose; lui fa abbastanza bene. Favitta, eparenti, anche il Barone ti ossequiano. Io ti tengo sempre presente nel pensiero, e col cuo-re sono vicina a te; soffro a vedere il bel sole dei nostri balconi perché penso che tu ne seiprivo. Ossequiami la Sig.ra Crespi, abbraccioti

Nelina(f. 258, c. 44)

187.

Caltagirone, 22 ottobre 1925259

Caro Luigi,Ci pareva a tutti e tre di esserci spiegati abbastanza e mi sorprende il tuo perdi-

tempo. Ti mando ora la bozza della quietanza per Notaro che tu vorrai estendere subito

129

258 Lettera.259 Lettera.

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curando di adibire lo stesso Notaro Dimond e di far legalizzare la firma del Notaro dalConsole Italiano che è in cotesta. La quietanza la manderai al mio indirizzo o a Venerinaperché io possa curare di far autenticare la firma del Console dal Ministero degli Esteri.La bozza che ti spedisco deve integralmente essere riprodotta dal Notaro. Ti ho scritto difare subito la quietanza perché Vavà non possa essere disturbato da nessuno. Quanto alresto stai sicuro che penserò io, giacché sabato sarò a Roma.

Confido che finalmente avrai capito la ragione delle replicate lettere. Mario stabene, torno a momenti da Piazza ove sono stata con Vavà per finalizzare forzatamentecome vedi. Ti saluto affettuosamente mentre io ti abbraccio

Nelina(f. 258, c. 62)

188.

Londra, 25 ottobre 1925260

Carissima Nelina,Stasera è un anno che lasciai Roma, e mi tornano a mente quei momenti, come

uno dei ricordi più vivi della mia vita; e penso a te buona e dolce sorella, così lontana dalfratello tanto amato; ti penso e ti sono vicino, ti vedo girare per la casa paterna con tantacura delle nostre piccole cose e delle nostre tanto belle campagne. Ti sono vicino quandopreghi il Signore, per me, per te, per tutti, e mi sento unito nella preghiera a te più che inogni altro momento della nostra vita. E ci rivedremo presto; lo spero. Sono già un mese eventi giorni che ci salutammo a Parigi, e credo fra altri due mesi e mezzo ci rivedremo aParigi e poi verremo anche a Londra.

La stagione non sarà propizia, temo per te che soffrirai. Io oramai sono abituatoal clima; quest’anno soffro meno dell’anno scorso; ma tu? Vedi di raccogliere sole e caloremolto in questi mesi che stai in Sicilia: si resiste assai meglio.

Siete stati a vedere Suor Giuseppina a Caltanissetta? Spero di sì; poverina, ètanto tempo che non vede nessuno di noi. Mario sta bene e lavora; credo che lavori trop-po; ma non gli si può dire. Ho ricevuto una letterina di Teresina e del suo sposo, e unacartolina di Guido e Nené. Me li saluterai assai. Attendo notizie del saputo affare. Tiacchiudo una lettera per il Canonico Luigi Caruso e altra per Miraglia. Saluto parenti eamici. Un abbraccio affettuosissimo e a rivederci. Tuo

Luigi(sc. 728, fasc. F/1/4)

130

260 Lettera.

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189.

Caltagirone, 26 ottobre 1925261

Caro Gigi,Rispondo subito alla tua cartolina del 21. Godo che stai benissimo, come posso

assicurarti di me, sto proprio bene, forse per il traffico dei maestri. Ecco la novità: la cuci-na sopra di quella antica, ed è venuta bella comoda e luminosa; sotto il bagno, con il suowaterclose, bidè, acqua calda e fredda, l’altra metà della stanza ripostiglio. Nella tua venu-ta, che qui tutti sperano presto, troverai la casa più comoda e più pulita. La cucina eraridotta un catorcio affumicato!

Spero che avrai capito perché Mario ti ha scritto di rifare tutto e presto. Quelladi Barletta l’ho io. Lui ti ossequia e saluta. Ed ora sono in casa di Michelino che ti pregad’un favore: oggi proprio all’ultima ora gli scrivono dall’Istituto Demerode che per ragioniche credo, possono superarsi, non vogliono più prendere Paolo. La ragione è la seguente:non prendono più giovani che non frequentano scuole dell’Istituto. In questo momentoche siamo a novembre tale notizia lo ha scombussolato e desidera fortemente che tu scrivaa Fratello Romualdo o ad altri per far sì che anche quest’anno facciano l’eccezione.

Anche io te lo raccomando, atteso le gentilezze che il cugino usa a mio riguardoe le deferenze per tutti noi. Dunque, scriverai subito n’è vero? Tutti qui a me vicini ti salu-tano affettuosamente, io ti abbraccio. Aff.ma

Nelina(f. 258, c. 46)

190.

Caltagirone, 27 ottobre 1925262

Caro Gigi,Spero che risponderai presto alla lettera e secondo il nostro desiderio. Io conto,

appena finiti i lavori di muratura andare da Monsignore a passare qualche giorno, senzapensiero e senza traffico. Certamente non potrò lasciare tutto a posto come vorrei, ma ilgrosso tutto fatto e poi tornare a Roma. Qui siamo a Londra, nebbia, vento, acqua da piùgiorni. Così stiamo più uniti nel pensiero. Ti abbraccio con vero affetto. Sto benissimo.

Nelina(f. 258, c. 47)

131

261 Lettera.262 Cartolina illustrata.

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191.

Caltagirone, 27 ottobre 1925263

Caro Gigi,Ieri una passeggiata, sono stata a Piazza a vedere Mario. Sta bene veramente e

lavora come un giovane. Ho ricevuto il tuo telegramma e sta bene come tu dici. Io stobene, ho ricevuto la tua tanto affettuosa del 25 che mi ha fatto versare lacrime. Anche inquel giorno pregai per te e fu pieno di ricordi. Commoventi. Qui nebbia fitta. Porto lagiacca che mi mandasti tanto bella e tutti ne sono incantati. Baci

Nelina(f. 258, c. 47)

192.

Caltagirone, 6 novembre 1925264

Carissimo fratello,Rispondo alla tua di ieri (31). Godo che stai bene e che hai veduto i La Rosa,

così hai goduto un po’ di compagnia. Io sto bene in mezzo alla polvere e al vento da tuttele parti. Però i lavori di assestamento volgono alla fine, restano quelli di ripulimento e cre-do non avrò il tempo di farlo questa volta, ma alla nuova venuta. Però la casetta nostraviene molto comoda ed io penso con piacere che a te piacerà. Monsignore sta bene, vieneDi Giacomo da Piazza; figurati l’automobile di viaggio lo hanno levato, e per andare emandare qualche cosa è un problema. Povera Sicilia sempre abbandonata!

Ho scritto subito a Venerina e ad Adelgisa, ma credo che Baranzini non glieloha portato il gilet. Se senti freddo fattelo costì un altro. Da S.r Giuseppina spero andare alritorno, intanto siamo ancora occupati per il 36 38. Tu appena riceverai l’assicurata firmaper l’ap. [sic].

Caro Gigino, il mio pensiero è sempre rivolto a te e come vorrei averti qui! Spe-ro rivederci presto, come tu dici: abbiamo avuto 15 giorni di nebbia e vento alla Caltagi-ronese antica, altro che Londra! Riderai.

Il giorno dei morti ho fatto tutto quello che potevo pei nostri cari, ed ho prega-to loro affinché intercedano per noi. Salutami tanto la Signora Rita, ossequi al Prof.re suomarito a te i saluti e i ringraziamenti di Michelino che spera ed è disperato. Lui partiràcon Paolo fra domenica e lunedì. Per ora che non ho cucina, vado quasi ogni giorno apranzare da loro che mi vogliono assolutamente. A Roma vuole che vada ad abitare in

132

263 Cartolina illustrata.264 Lettera.

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casa sua, vedremo. I parenti tutti ti salutano. Il Barone S. Marco ha voluto che andassi albattesimo del suo piccolo Vavà e ti ossequia tanto, dandoti parte della sua gioia.

Nelina(f. 258, c. 52)

193.

Caltagirone, 10 novembre 1925265

Carissimo Gigi,Ieri ho ricevuto la tua del 5, sto bene, come pure Mario. Domani faremo S.

Martino insieme; penso a te mio caro, tanto lontano! Qui il tempo è umido però in que-st’anno ci sto bene, ma credo per la occupazione dei muratori. Pare che volgono alla fine,ma di rustico, il resto ad un’altra volta. I parenti ti salutano come fanno gli amici con vivoaffetto

Nelina(f. 258, c. 54)

194.

Caltagirone,13 novembre 1925266

Caro Gigino,Spero che questa mia ti trovi già tornato e che già hai preso le mie del 7 c.m. e

l’altra dell’undici. Non ho scritto altro poiché ti ho saputo fuori. Io ho ricevuto ancorasolo quella del 7 che mi ha mandato la Baronessa Di Giura. Spero domani ricevere qual-che tua notizia. Sento che costì vi è l’influenza e temo per te, guardati.

Io sto bene e per me non ti angustiare. Monsignore da parecchi giorni che nonmi scrive, ma nell’ultima mi diceva che stava bene. Ho ricevuto una cartolina della Signo-ra R. ma ancora non ha ricevuto i mandarini, chi sa come arriveranno? Per l’affare che tiho scritto aspetto risposta e poi vedrò se con Fattarappa si può concludere, altrimenti siaspetta che finisca l’Anno Santo.

Domenica e mercoledì abbiamo avuto due concerti di Ferrero, abbastanza bravi-no. Ho ricordato quando piccolino l’abbiamo visto dirigere, è rimasta una figura piccola.

133

265 Cartolina postale.266 Cartolina postale.

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Tutti ti ossequiano, mentre io ancora non ho potuto vedere la Sig.na della Ras-segna perché ammalata. Appena parlerò te ne scrivo. Conservati in salute, aff.ma

Nelina(f. 257, c. 75)

195.

Caltagirone, 14 novembre 1925267

Carissimo Gigino,Ti sto vicina in tutte le ore del giorno col pensiero e col cuore, specie in questi

giorni la tua lontananza mi è doppiamente penosa! Che il buon Dio ti assista sempre dan-doti quella tranquillità e rassegnazione concessa alle anime forti. Sto bene, ma ormai stan-ca di trafficare coi mastri. Sono alla fine, ma per rifinire ci vorrà del tempo e della pazien-za che io non ho. E poi mi pare che è l’ora di partire e di non lasciare sola Adelgisa, cheancora non sposa, oltre decidere dove io mettere stanza.

Michelino ti ringrazia dell’interessamento per il suo Paolo, che non vorrebbepiù andare in collegio. L’altro ieri son partiti incaricandomi di ossequiarti tanto. Sperocombinare la vendita del giardino, quello dell’olio in appresso, pel momento vi è sosta.

Spero che a quest’ora avrai risposto a Vavà per la ricevuta. La nebbia quest’annospesseggia e com’è fitta! Venendo a Londra non mi farà impressione ci scommetto...Ancora La Rosa non arriva, non vede l’ora di vederli per avere tue nuove. Giovannino DiBartolo quest’anno è a Palermo dove frequenta l’Istituto Industriale-meccanico. Lì vi èTeresa e Vincenzino e quindi i genitori stanno tranquilli. Essi ti ossequiano, come faAdelgisa che ieri mi ha scritto. Ti manderanno il gilet e le calze, ma non so se con quelPadre che tu conosci.

Salutami la Sig.ra Rita, gradisci i saluti dei parenti tutti e di me gli abbracci piùaffettuosi

Nelina(f. 258, c. 55)

134

267 Lettera.

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196.

Caltagirone, 16 novembre 1925268

Caro Gigi,La tua del 10 mi fa meravigliare come non hai ricevuto mie nuove dal 4

novembre, mentre ho risposto regolarmente alle tue. Sto bene, non ti angustiare, poi quifra parenti e amiche che mi confondono in gentilezze. Credo che tu stia bene perché sem-pre lo ripeti e mi auguro che l’inverno costì non sia molto rigido. Abbracci affettuosi

Nelina(f. 258, c. 58)

197.

Caltagirone, 20 novembre 1925269

Carissimo Gigino,Ricevo la tua cartolina del 16 c.m. Godo che sei stato in campagna e che stai

bene. Non lavorare tanto, non ti applicare molto che ti fa male. Io sto bene i mastri nonhanno finito poiché il capomastro è caduto ammalato. Io conto di partire con la Barones-sa Penna verso la fine o i primi dicembre, tantoppiù che la Contessa Soderini, forse nonvedendomi, vorrebbe subito la casa. Io ho risposto che la darò alla fine di dicembre. Tuquando scrivesti cosa hai detto, fine novembre?

Ad ogni modo io mi sostengo e non cedo tantoppiù che ancora non ho decisodove andare. Questa ti arriverà il 26 o prima, e sono anticipati gli auguri più fervidi pelnostro compleanno. Che il buon Gesù ci assista sempre e ci aiuti per l’acquisto del cielo.E a te dia la forza di soffrire le contrarietà di cui la tua vita è seminata, dandoci adentrambi la forza di sopportare la dura separazione che spero non sia lunga.

Il 26 farò la S. Comunione secondo la tua intenzione. Per andare a Girgentinon so dirti poiché io sto qui aspettando di concludere gli affari, giardino e olio, ma nonarrivo ancora a nulla. Michelino è a Roma ove ho mandato la lettera e i suoi ti ringrazianoanzi, ti mandano i figliuoli una fotografia fatta alla villa nostra, vedrai perfettamente ilpaesaggio che storpiò Vaccaro. I libri tuoi dove li lascerò? sono parecchie casse, se io pren-do una stanza dove li metto? Attendo qualche tua istruzione in una lettera che potrai farmandare da Rita.

Per il gilet Adelgisa mi ha scritto una lettera dicendomi che te lo hanno fattoleggiero come il modello, scusandosi che la Sig.ra Orlandi non gli ha avvertiti di farlo più

135

268 Cartolina postale.269 Lettera.

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pesante. Io ho scritto di fargli mettere la fodera pesante e mandarlo a Baranzini che hasempre delle comodità. Quando non faccio io è sempre così. Ed ora ti lascio abbraccian-doti caramente, aff.ma

Nelina(f. 258, c. 60)

198.

Londra, 28 novembre 1925270

Carissima sorella,Il 26 ti spedii una lettera a Caltagirone credendo che ancora staresti là fino ai

primi di dicembre. In essa ti dicevo che sto bene: ieri abbiamo avuto neve; oggi giornatafredda ma bellissima. Ho scritto a Mario e a Vavà insistendo sul mio punto di vista.

A risolvere il problema tu chiamerai subito 5 e mi 56 [ = farai spedire] in modoche io abbia qui prima del 7 dicembre 24 [= la cifra] esattamente indicata.

Ho scritto a Vavà che basta 36 [= l’atto notarile] e non occorre alcun visto néqui né a Roma. Ho detto prima del 7 dicembre, perché il 10 dicembre partirò per Parigi equindi non farei a tempo. Dirai a 5 che può spedire all’indirizzo n. 2 con assicurata. Diraipure a 5 che non ho compreso il suo silenzio alle mie lettere specialmente all’ultima chegli diede il nostro amico onorevole.

Un abbraccio

Luigi(f. 341, c. 28)

199.

Caltagirone, 28 novembre 1925271

Carissimo,Ricevo la cartolina tua ultima. Godo che stai bene e spero che avrai ricevuto

mie lettere. Io sto benissimo e fra giorni sarò a Roma da dove ti manderò mie nuove. Nonso se potrò andare da S.r Giuseppina questa volta, credo di no. Qui fa un freddo da cani enon vedo l’ora che me ne vado, lascio tutto incompleto per finirlo ad un’altra tornata.Salutami R. un abbraccio

Nelina(f. 258, c. 64)

136

270 Minuta di lettera.271 Cartolina illustrata.

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200.

Roma, 2 dicembre 1925272

Caro Gigino,Sono arrivata qui ieri sera primo dicembre dopo un ottimo viaggio. La corsa

che hanno messo fin dal 15 novembre è molto comoda. Treno di lusso perché tutto invagon lits e ristorante prima e seconda; parte alle 7,55 e arriva l’indomani alle 14,30. Stobenissimo ed ora penso come accomodare l’affare della casa. Ricevo a momenti la tua,aspettavo quanto ti avea scritto 15, intanto tu insisti nella tua idea e forse hai ragione, maintanto io non mi scrissi il numero legale, poiché aspettavo la tua, delle 24 che dovevachiedere a 5 e fare 56, quindi debbo scrivere nuovamente a 15 per averli esattamente esubito fare 56. Sono dolentissima del ritardo, vedi di postergare la tua partenza per fare atempo. E poi con questo freddo non fare spropositi.

Io verrei se la Sig.ra R. partirebbe coi primi di gennaio, poiché per Natale verràMario, poi debbo rassettarmi sulla pensione e poi partire. Resisterò al freddo di costì. Sedovessi ammalarmi costì non mi piacerebbe. Ho visto l’On.le La Rosa e la Signora che mihanno date tue nuove. Qui vi è Michelino che ha lasciato Paolo con Ragusa che gli fa daprecettore, ne è contento. Con dolore ho appreso la morte di Don Giulio De Rossi273,forse di angina pectoris? Come è dolorosa la vita! E come è più doloroso stare lontani!.Conservati sempre in salute ed abbi prudenza. Ti lascio stringendoti al cuore. Aff.ma

Nelina(f. 258, c. 66)

201.

Roma, 3 dicembre 1925274

Caro Gigino,Ho parlato subito con 5 il quale mi dice che ti ha scritto direttamente due vol-

te, non li hai ricevuti? Intanto non 56 poiché non si può che per piccole 24, così mi hadetto 5. Bisognerà farlo in diversi tempi e ci vuole molto. Persuaditi dunque, se è possibi-le a fare come dice 15 ed io subito curerò a farlo qui vistare, non mi fare più stare in pena.

Sto bene, ti ho scritto ieri g. 2 che ho fatto un ottimo viaggio. Qui piove e pio-ve, spero che viene Mario per Natale me lo ha promesso. Io potrei venire coi primi di gen-

137

272 Lettera.273 Giulio De Rossi (1877-1925), era giornalista e parroco di un quartiere popolare di Roma. Aderì al

Partito Popolare e diresse il settimanale del partito «Popolo Nuovo». Fu lui a raccogliere alcuni scritti di Stur-zo nel volume Dall’idea al fatto nel 1921. Cfr. F. Malgeri, ad vocem, in DSMCI, III/1, p. 309.

274 Lettera.

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naio, ma non fa troppo freddo? Io temo del freddo, non ci resisto, e per la lingua? Mi pia-cerebbe Parigi, ne sono entusiasta.

Spero dunque vederti presto, mentre scrivo se vuoi un po’ di 24 subito e se livuoi a Parigi. Ti abbraccio con vivo affetto

Nelina(f. 341, c. 30)

202.

Roma, 3 dicembre 1925275

Caro Gigi,Ho ricevuto la tua del 28. Sto bene e ti ho scritto ieri, spero che la riceverai.

Godo che stai bene e ti raccomando col freddo che fa di guardarti la salute. I colpi di ariapotrebbero nuocerti allo stomaco. Qui piove e piove che è una vera seccatura. Sto in giroper mettere a posto, vedremo. Paolo con Ragusa andranno ad abitare la casa comperata,quindi non è più possibile andare là. Vedremo di combinare in altro modo, del resto vistarò tanto poco qui. Venerina abita un quinto piano in Via Simeto, tanto lontano. Salutiaffettuosi da tutti276

Nelina(f. 258, c. 67)

203.

Roma, 7 dicembre 1925277

Carissimo Gigino,Ho ricevuto le tue due cartoline, mentre io dal tre del c.m. ti ho scritto due let-

tere e una cartolina. Mi duole tanto delle tue angustie per me, ma mi credi così imbecille

138

275 Cartolina postale.276 Tra questa cartolina postale e la successiva lettera del 7 dicembre si inserisce una lettera di Luigi a

Nelina del 5 dicembre, conservata nell’Archivio Ruffo della Scaletta, del tenore seguente: «Ti mando le acclu-se lettere. Cerca di vedere subito Rufo e di persuaderlo di venire a Parigi. Se [Rufo] viene, potresti dare a lui ildocumento di 5. Perché io a Parigi debbo andare immancabilmente; e Rufo ti dirà la ragione. Vedi pure dipersuadere De Gasperi o Gilardoni; interessatene subito; e fammi telegrafare se vengono, così: decisione favo-revole primo (se De Gasperi), secondo (se Rufo), terzo (se Gilardoni), quarto (se qualche altro) ovvero “deci-sione sospesa” (se nessuno). Ma tu insisti che uno venga» (Archivio Ruffo della Scaletta, cartella B 128, n. 39;in De Rosa, Rufo Ruffo della Scaletta, cit., p. 34).

277 Lettera.

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da dovermi mettere in treno con la tempesta? Io son partita la domenica, poiché nonpotei prima, e siccome l’Onorevole Libertini arrivato il sabato sera con G. Barletta, midissero che avevano fatto un ottimo viaggio, partii la domenica. Arrivata a Catania midissero che la linea era interrotta e dovevo prendere il direttissimo con il wagon lits aBagnara, pensai di rimanere a Catania da Maria Bicocca.

Mi fecero tutti un mondo di affettuosità e ripartii il lunedì sera per arrivare ilmartedì alle 2½ a Roma. Ho scritto l’indomani poiché aspettavo la tua che non avevotrovata; non pensai a telegrafare poiché non conoscevo tutto quello che avevano scrittosul giornale di ciclone o che. Io credo che il ciclone dovette essere quando ancora era aCaltagirone e vi fu un vento indiavolato, acqua a tutta possa, ma con tutto quello io usciilo stesso per pranzare fuori di casa. Mi persuado che tutto questo ti ha causato dei distur-bi e sono ora in pena per te, scrivimi e rispondi alle mie lettere.

Caro fratello, com’è duro stare così lontano e con un inverno che si delinea cosìfreddissimo. Intanto ho trovato Adelgisa ammalata con un attacco di appendicite e pareche deve fare l’operazione. Io non so dove andare poiché dalle Amerigo non vi sono stan-ze (come ti ho scritto), da Michele va Ragusa con Paolo. Cerco, ma trovo delle case senzariscaldamento, ovvero delle posizioni impossibili. Penso di sistemare il pianoforte e i bau-li e andarmene al S. Chiara finché vengo da te, ovvero, se posso partire con Rita verso lafine non prenotare nulla e andarmene all’albergo al ritorno.

Cosa mi consigli? Rispondimi subito. Mario pare che non vuol venire; io vadodal dentista poiché il dente a Caltagirone mi saltò via. Malgrado tutto sto benissimo evorrei essere sicura di te così. Dimmi vi è deposito nella casa di £ 1.000? Io non ho pagatoquesto mese per compensare tutto, ma la Contessa lo vuol pagato, scrivimi anche su que-sto. Per me non ti angustiare mai; ho abbastanza giudizio e mi guardo per non ammalar-mi. Riceviti gli ossequi di Venerina e di Adelgisa, abbracci affettuosi

Nelina

Resisterò al freddo di costà? Troverò buono e caldo alloggio? Dimmi che gior-nali vuoi mandati.

(f. 258, c. 70)

204.

Roma, 9 dicembre 1925278

Caro Gigi,Vavà mi scrive che è rimasto mortificato per il tuo diniego nel fare la quietanza

perché lo crede un atto di diffidenza verso di lui. Poi lui dice che tu scherzi col fuoco.Intanto scrive che il ricevo deve essere fatto nella forma che ti è stata mandata, deve essere

139

278 Lettera.

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per Notario, la firma del medesimo deve essere autenticata dal Console Italiano. Numerodi chèque non posso mandarlo perché la somma si spedisce di qua. A me sembra che la tualettera raccomandata sia stata aperta. Mi dicono che è vero che qualche lettera tua è statafotografata. Ho insistito con Ruffo per venire da te ma mi pare che non venga nessuno.

Io sto bene ma sola, perché Adelgisa è all’ospedale. Però vengono le camerieredella Sig.ra Amerigo. Stai tranquillo per me, sto cercando casa e forse anderò dalle sorelledi M. Virili.

Ti abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 258, c. 71)

205.

Roma, 11 dicembre 1925279

Carissimo e dolce fratello,Son con la tua del giorno 8 fra le mani. Godo che stai bene e ne ringrazio Iddio.

Io pure sto bene per quanto sola senza la fida Adelgisa la quale si trova all’ospedale S. Gia-como. Stamane sono andata a trovarla ed è stata operata ieri di un ascesso all’appendice.Forse poi dovranno operarla levando l’appendice. Sembra piuttosto tranquilla e il dottoredice che non vi è di serio, ma ne avrà per tutto il mese e forse più.

Faccio pensione dalla Signora Amerigo e poi la notte dorme con me Marietta.Tutto è tranquillo e quindi tu puoi stare sicuro di me. Stamane ho fissato due stanze pres-so i Sig.ri Virili, Piazza Aracoeli. Certo che non è l’ideale, ma buonissima gente, cameret-te carine, un salottino e la camera da dormire, e poi la casa tutta a mia disposizione per £400 al mese. Libera se voglio o no far pranzo e cena in casa. Sotto vi abita l’OnorevoleTupini e negli altri appartamenti buone famiglie.

Così sono più vicina ai Belloni che si mostrano sempre affettuosi con me e laBaronessa Di Giura. Tutti ti salutano affettuosamente. Da Russo ti ho mandato una lette-ra che ti parlava di Vavà, ma dato che ora mi hai scritto così fanne il conto che credi. Luinaturalmente parla per troppo affetto e perché così colla promessa di inserire all’atto l’a-poca [sic] ottenne di poterlo chiudere. Per i libri, Tupini mi ha detto che le casse li farebbemettere nella sua soffitta e parte in una scaffa dei Sig.ri Virili. Se tu li vuoi spediti a Calta-girone dimmelo, prima che li sposti.

A me pare che adagiata così io resto libera di fare quello che voglio e di venireda te per il tempo che voglio, sicura di non lasciare nessun legame e di far troppa spesa,non ti pare? Caro fratello, vedi come il buon Dio ci protegge. Intanto vado dal dentistaper i denti e pare che mi farà una mezza cassa, pazienza. Dunque io dirò a 5 di spedire in

140

279 Lettera.

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diverse volte la cifra da raggiungere, e se poi ne vuoi altre me lo dirai. Mario mi disse chese tu hai bisogno di somme, lui si incarica di scrivere anche al Vaticano.

Figurati, io non ho ancora vendute le arance, e temo che con questi geli debbo-no andar male. L’olio ancora nemmeno venduto e credimi sto in pena. Intanto per venirecostì e anche in Francia e quest’anno anche qui, ci vorrebbe la pelliccia. Io non vorrei farequesta spesa, ma debbo farlo. Ti porterò i libri che desideri, però non so se il diritto cano-nico l’ho già incassato, spero di no. Le agende sono (credo) nei tuoi cassetti, n’è vero?

Michelino mi scrive stamane che si occuperà del giardino, come per il suo, spe-riamo; ti saluta tanto. Ti salutano Vincenzino e Giovannino che sono qui di passaggio,tornando da Parma. Caro Gigino, tanti ossequi alla Sig.ra e al Prof.re e ringraziamenti. Ioverrò volentieri a Londra (se vuoi e lo credi), ma non voglio giorni fissati poiché prima midebbo rassettare e riposare. Quando mi son levata il pensiero della casa ed ho rassettatotutto faccio qualunque cosa.

Ed ora ti abbraccio col più vivo affetto raccomandandoti di averti riguardi enon ti raffreddare, aff.ma

Nelina(f. 258, c. 72)

206.

Roma, 15 dicembre 1925280

Carissimo Gigino,Ho ricevuto la raccomandata, la lettera da Paris, la cartolina. Grazie di tutto e

farò presto ogni cosa. Anzi ti dirò che la spedizione la incomincia 5 appena tu sei a Lon-dra. Scrivimi prima di partire da Parigi. Io cerco la stanza per rassettare tutto e non crede-re che fra libri, quadri e bauli non ve ne sia da riempirne una! Se poi tu vuoi che io vada astare a Caltagirone spedirò tutto lì, ma questo al ritorno da Londra. Dopo averci chiac-chierato. Andare in casa dei Belloni pel momento non mi pare il caso, poiché loro a mar-zo devono andarsene e non sanno loro dove, mentre io le sarei di impiccio specie in casaMalvezzi.

Devo decidermi così e vedrò in casa delle sorelle Virili ovvero, nella pensioneche vi è sotto dell’Avv.to Coccia. Pei giardini intanto non se ne parla e non so se si devonovendere a conto nostro! Quello mi dispiacerebbe poiché allora io dovrei partire per Calta-girone. Sto bene, per quanto dacché sto qui mi fanno tanto male i piedi, e credo che saràacido urico, non posso addirittura camminare.

Adelgisa sta meglio e spero che presto esca dall’ospedale, essa ti ossequia tantocome Elena che viene a farmi il servizio, le Amerigo dove vado a far pranzo.

141

280 Lettera.

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Ho già scritto a S.r Giuseppina, cosa vuoi, ho tanto da fare in questi giorni!Mentre andando dal dentista, da Adelgisa mi passa la giornata. Ed ora ti abbraccio, men-tre l’Avv.to Caiola che mi ha portata per te una bottiglia di strega e un po’ di torrone tiscrive due paroline. Abbraccioti, aff.ma

NelinaP. S. Ho portato io le lettere che erano nella tua lettera.

(f. 258, c. 74)

207.

Roma, 20 dicembre 1925281

Carissimo fratello,Eccomi a te in questo giorno di letizia, e spero che la presente l’avrai in mano

per la vigilia del S. Natale. Come tutto è muto intorno a me! Sola sola in casa per queimomenti che ci sto, volo col pensiero al tuo fianco e penso che anche tu solo, solo neimomenti più intimi devi soffrire come me. Anche Mario è solo e il freddo di quest’annogli ha fatto paura e non è venuto. Forse avrebbe sofferto, per quanto qui col riscaldamen-to non si soffre. Intanto nella casa delle sorelle di M. Virili non vi è riscaldamento, néascensore. Cercherò di supplire con la stufa a petrolio; per l’ascensore forse è meglio chenon prenda l’abitudine di salire le scale. Del resto io l’affitto per tre mesi e poi vedremocome dovrò combinare.

Sto bene e in mezzo a tanto traffico; farò imballare i libri bene in modo dapoter in caso viaggiare, farò come tu dici per quelli che vuoi. Scrivimi per sapermi regola-re in quanto alla spedizione di 5. Dice che ti ha scritto tre volte e l’ultima è partita da quiper Londra il g. 9 o 8, non li hai ricevuti?

Parlerò con Giordani pei giornali e darò a Tupini la tua, ma non l’ho visto. Inquesti giorni le amiche veramente non mi lasciano sola e tutti tutti ti salutano, non sto aripetere i nomi. Te ne accludo una filata. Il torrone e la strega dell’Avv. Caiola vorrei man-darteli, vorrei mandarti le arance quando li avrò, ma ti arrivano?

Ed ora caro fratello, restiamo uniti in ispirito in questi giorni di feste racco-mandandoci al buon Dio reciprocamente, affinché ci dia la forza di rassegnarci e di vive-re. Aspetto il tuo pensiero per decidere se devo o non venire. Abbraccioti e dai i miei salu-ti ai tuoi amici, aff.ma

Nelina

P. S. Adelgisa sta benino, ma però quando sarà guarita dall’ascesso dovrà farel’operazione dell’appendicite, ne avrà per un paio di mesi.

(f. 258, c. 76)

142

281 Lettera.

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208.

Roma, 23 dicembre 1925282

Carissimo Gigino,Ho ricevuto quello per mezzo di 3 e le notizie che lui mi ha portato. Godo in

saperti così bene e prego di più il buon Dio in questi giorni a mantenerti sempre così edaccrescere le sue grazie sempre e la sua Santa protezione.

Io sto bene; son alle prese per lo sgombero della casa e immagini senza Adelgisaquanto mi tocca lavorare. Mi riposerò in quelle due camerette che ho preso, vedremocome andrà. Stai tranquillo per le carte tue, io so quello che devo fare. Ho parlato a 5 pertutto quello che hai raccomandato a Belloni e farà come tu vuoi su tutto e presto.

Per le 24 farà come avete parlato con Belloni poi tu ne darai a me notizia. Speroche avrai fatto un ottimo viaggio di ritorno e che presto mi scriverai. Se i giardini non liho venduti quando ero in casa è stato perché in verità non sono venuti nessuno a concre-to, quindi come potevo fare? Spero che non andranno a male con questi geli! Ti accludoun bigliettino di auguri di Venerina, noi ci vediamo di rado perché lei ha paura del caldoqui, stando in una casa molto fredda.

Tutti ti ossequiano, inclusi i Belloni che di questi giorni sono molto angustiatiper le cose di loro interesse. Mi vogliono spesso e sono così affezionati con me, mentre mifanno tanta pena!

Ti lascio, carissimo, con la penna, col cuore e col pensiero sono al tuo fianco,mentre rassetto tutte le tue cose con amore. Se me lo pagassero, vorrei vendere il tuo pale-tot pesante, quello imbottito. Quelli vecchi li ho portati a Caltagirone e li ho venduti.Che ne dici? A S.r Giuseppina ho mandato un panettone ed ho scritto. Non mi conside-rate in questi giorni, che traffico, che strapazzo! Però sto bene, non ti angustiare per me, tiabbraccio, aff.ma

Nelina(f. 258, c. 78)

209.

Roma, 26 dicembre 1925283

Carissimo Gigino,Ho ricevuto la tua cartolina di auguri e immagini come mi riuscì graditissima.

Godo immensamente che stai benissimo, come veramente posso dirti di me. Quando

143

282 Lettera.283 Lettera.

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sarò tranquilla di casa penserò ad una cura, ora bevo l’acqua acetosa e mi giova tanto. Spe-ro che avrai ricevuto la mia di auguri che indirizzai a Londra. Ho già spedito a Vavà Bar-letta quanto desiderava e spero che ora sia contento appieno. Veramente si è mostratomolto affettuoso in questa circostanza.

La carta firmata mi fu mandata dalla Sig.ra Camilla con una cortesissima lette-ra. Ieri Natale ho passato prima la notte alla Messa cantata della Parrocchia ove ho prega-to il Divin Pargolo per tutti noi. Il giorno sono andata a colazione dai Belletti che ti osse-quiano tanto tanto e poi la sera dai Belloni. Clerici ti ossequia e tutti mi raccomandaronodi farti gli auguri più vivi e sinceri. Pei giardini, mi scrive M. che non ha fatto ancora nul-la, finirò con dover andare io a Caltagirone.

Sta bene quanto mi hai scritto per la mia venuta in primavera e spero che avròfinito tutte le vendite. Certo che vorrei starti vicina vicina, ma come fare? Il punto di cen-tro (Roma) compensa un po’ la lontananza. Figurati che con tutto il traffico non ho ancorasentito né musica né niente. Ti lascio, poiché oggi faccio finire l’incasso dei libri. Scrivimi,non mi far mancare notizie. I tuoi amici ti ossequiano e l’On. Longinotti284 vuol sapere sehai ricevuto la sua con dentro una del figliuolo inviata nel mese di agosto, alla fine.

Abbraccioti con affetto

Nelina(f. 258, c. 79)

210.

Roma, 29 dicembre 1925285

Caro Gigino,Ho ricevuto tutte le lettere e cartoline che mi hai mandato. Grazie del bene che

mi vuoi e che io ti ricambio sempre con usura. Accetti gli auguri del nuovo anno, che spe-ro sia meglio di quello che hai passati. Sto bene e faccio i preparativi per il passaggio daquesta all’altra casa. Colle stufe mi troverò bene. Nei piedi veramente erano anche un po’di geloni che colla temperatura alta di questi giorni son passati e non mi dolgono più. Tiabbraccio

Nelina(f. 259, c. 3)

144

284 Giovanni Maria Longinotti (1876-1944), militante del movimento cattolico fin dalla fine dell’800.Fu eletto alla Camera dei deputati nelle elezioni del 1909 e rieletto in quelle del 1913. Aderì al PPI e ritornòalla Camera dopo le elezioni del ’19, del ’21 e del ’24, partecipando alla secessione aventiniana. Dopo la deca-denza parlamentare «si ritirò a vita privata, riprendendo la sua attività professionale e dedicandosi all’agricol-tura» (O. Cavalleri, ad vocem, in DSMCI, II, pp. 314-318.

285 Cartolina illustrata.

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211.

[Roma, 1925]286

Carissimo fratello,Ricevo oggi 15 due lettere, una dell’11 e l’altra del 12, tutte e due insieme. Io

temevo d’uno smarrimento ovvero intercettamento ed oggi per essere più sicura la spedi-sco alla Sig.ra Valentina per rispedirtele lei e dirti vogliamo cambiare indirizzo? Io scriverònelle lettere magari e nelle cartoline no. Al Sig. Mario o Luigi Boscarelli dagli Oblati di S.Carlo cioè all’indirizzo che hai mandato. Non ti pare? Io sto benissimo, solo non vorreitroppo tardare nelle lettere tue. Tu poi stai tranquillo anche per Mario, che ieri sera mi hascritto che sta bene e me lo dice pure La Rosa che gentilmente andò a visitarlo. Anche ame toccò leggere la notizie di Mario sul Popolo, immagino qui a Roma nessuno venne adavvisarmi. A me indirizzale come fai a Venerina e alla Sig. Amerigo, loro riceveranno sem-pre da Londra. Abbraccioti

Nelina(f. 287, c. 11)

212.

Roma, 5 gennaio 1926287

Carissimo fratello,La tua mi è tornata graditissima nella mia nuova dimora, che per quanto non

sia bella, come dove abbiamo passato 6 anni belli e brutti, pure vedermi attorniata dibuona gente, sentire la casa animata, mi ci sento meglio. Le stanzette sono piuttosto alle-gre, massima quella a dormire che ha due finestre, mezzogiorno e ponente e dall’altra dueponente e tramontana. Due guardano Via Margana e una il vicolo di fronte all’Istitutodelle Suore di S. Giuseppe dell’Apparizione (di celebre memoria), da questa si vede lapunta del Gianicolo.

Sono stata un po’ stanca e con un dolore ad una gamba, forse lo strapazzo e ladiversità di temperatura, giacché come ti ho scritto qui non vi sono termosifoni, si suppli-sce con il riscaldamento a stufe a petrolio, però non fa molto freddo nelle mie stanze, miabituerò. La Baronessa Di Giura, la Belloni mi confondono in gentilezze con più facilità,perché più vicini, infine mi ci trovo abbastanza benino, e non ti angustiare per me. Ioinvece sto in pena per te, giacché penso che tu raffreddato, solo in cotesto umido paesedevi soffrire, ed io così lontana, non posso lenire le tue sofferenze. Povero fratello! Comeil buon Dio vuole esercitare le tue virtù!

145

286 Lettera.287 Lettera.

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Ed ora che ho rassettato tutto spero vendere i benedetti giardini e poi potervenire a te e stare un po’ allungo in tua compagnia. Aspetto qualche notizia e mi auguroche non vi sarà bisogno ch’io vada a Caltagirone, vedremo. Mi farò fare la fotografia cometu vuoi e te la manderò. Mi son fatta fare la pelliccia da Balzani, bella in lontra nera, colcollo in visone, caretta sì, ma di massima durata, spero che voi fratelli me ne perdoneretese ho speso un po’! Non ho più visto 5 e non so nulla dell’affare che tu sai. Spero vederlopresto. Il giorno 31 ti ho spedito una lettera raccomandata che mi auguro avrai ricevuto.

Ed ora fo punto. Devo scrivere a Mario che come te mi ha fatto la benedizionenella nuova dimora. Lui dice che sta bene e che verrà in aprile per venirne in Francia erivederti. Forse venendo anche qui potrà avere una stanza, se poi io sarò da te verrà adabitare le mie due stanzette. Le Sig.ne Virili ti ossequiano, io ti abbraccio con vivo affetto

Nelina

Dimenticavo dirti che il Barone Di Giura padre trovasi nella sua tenuta diCastronuovo Sant’Andrea, Potenza. Lì si è ammalato di influenza ed ha avuto una leggie-ra polmonite; scrivi un rigo ora che sta meglio quasi guarito al suo indirizzo. La Baronessati ossequia tanto, tanto.

(f. 259, c. 5)

213.

Roma, [1-2 gennaio 1926]288

Carissimo fratello,Rispondo subito alla tua carissima lettera; con piacere sento che il raffreddore è

passato e che stai bene. Anch’io bene, per quanto la temperatura più bassa di questa casami faccia impressione. Non mi sono però per nulla raffreddata, ma ho avuto (come loscorso anno all’osso sacro) un dolore nevralgico al ginocchio che mi è durato solo 48 ore.Fortissimo, sì ma breve come vedi. Ho preso subito una purga, sono rimasta a letto pertre giorni, “che bel piacere per le padrone di casa quando appena si arriva ci si mette a let-to!”. Mi hanno confusa in gentilezze e cure, per quanto non abbiano cameriera, ma l’a-spettano. Insomma non ci sto male, certo che non si hanno tutti i comfort ma vi si puòpassare sopra, per tutto un insieme. Dunque sto bene, ed ora che sto più calma e tran-quilla penso a fare una curetta contro l’acido urico. Aspetto da un minuto all’altro 5 ilquale non vedo dal dicembre 23. Avevo tanto raccomandato tutto, mi avea dato la suaparola che se ne fosse interessato subito, ed io credevo che tutto era già compiuto. Chegente! Come non si può mai stare tranquilli con nessuno.

Di Belloni non so che dirti, sono così imbrogliati, così angustiati per i loro affa-ri che mi fanno anche pena. Ho trovato il “Diritto Canonico” e te lo manderò con la pri-ma occasione: non so se Rita è più a Milano. Baranzini mi ha scritto che ti ha già speditoil gilet da un pezzetto, non lo hai ricevuto ancora?

146

288 Lettera.

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I giardini ancora non si vendono, quindi non posso mandarti le arance nostre,ma ora vedo di prenderle qui e spedirtele. Michele mi scrive che nemmeno il suo ha ven-duto anzi, sono quasi tutti invenduti a Caltagirone. Che disdetta quest’anno! Io se nonfaccio la vendita non posso muovermi, vedremo.

A momenti vedo 5 che ti saluta tanto. La settimana entrante farà tutto imman-cabilmente, stai tranquillo. La Baronessa Di Giura ti saluta tanto, si mostra sempre piùaffettuosa e gentile. Le sorelle di Monsignor Virili cioè le mie padrone di casa ti ossequia-no. Buona memoria di suo fratello, dice che parlava sempre di te. Dimmi un po’, la Con-tessa Soderini dice che non ha mai ricevuto deposito né di £ 1.000 né di £ 1.300. Paolettimi dice che non trova nessuna ricevuta quindi io ho pagato il mese di dicembre e ciao. Seperò tu hai qualche ricevuta farai il piacere di scrivermelo. Ed ora ti lascio poiché vado adimpostare la presente. Però prima di finire ti dico che la temperatura delle mie stanzettecolla stufa a petrolio è salita a gradi 17, bello non è vero? Io non sopporto l’aria fredda incamera che viene il mal di capo.

Il nipote di Venerina ti ossequia con Venerina, che ci vediamo ogni mille. Con ipiù infiniti affettuosi abbracci, aff.ma

Nelina(f. 259, c. 7)

214.

Roma, 13 gennaio 1926289

Caro Gigino,Ricevo a momenti la cartolina tua. Oggi siamo tutti bianchi poiché se vedeste il

Campidoglio, la punta del Gianicolo, tutta una bellezza! Sto benissimo, ormai mi sonoabituata ad una temperatura più bassa, per quanto la stufa a petrolio rende un buon servi-zio. Adelgisa è all’Addolorata. Sta bene, ma sempre deve farsi l’operazione. Ti manda adossequiare. Qui ho il Gesù vicino e quindi non lascio la Messa delle 12. Paolo e Ragusa tiossequiano. Non so ancora nulla dei giardini. Michele non viene ed è l’angustia di Paolo.I Bianco, i Belloni, i Belletti tutti ti salutano. La morte di padre Genocchi290 ha fattopena a tutti. Abbracci

NelinaGuardati dal freddo, sto sempre in pensiero per te.

(f. 259, c. 10)

147

289 Cartolina illustrata.290 Giovanni Genocchi (1860-1926), apparteneva all’ordine dei Missionari del S. Cuore. «Sullo sfondo

delle profonde trasformazioni di fine secolo che pervasero la cattolicità, la figura di Genocchi emerse comecoscienza nuova. […] Terminata la guerra, Benedetto XV lo inviò come visitatore apostolico in Ucraina, doveegli lavorò per il movimento uniate. Ritornato in patria, sul piano politico, mostrò simpatie nazionaliste. Morìmentre Pio XI meditava di nominarlo cardinale» (L. Bedeschi, ad vocem, in DSMCI, III/1, pp. 403-404).

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215.

Roma, 18 gennaio 1926291

Carissimo Gigino,Ricevo la cartolina a momenti, godo che stai bene e spero che mi dici la verità.

Io sto bene e le mie stanzette sono già d’una temperatura possibile, oltre che mi vado abi-tuando alla medesima. Del resto la temperatura troppo alta delle mie due stanzette, credoche non mi faceva tanto bene. Ancora non ho finito coi denti, primo perché il meccanicocadde ammalato, poi per le feste, indi un po’ di mia oscitanza, ma stamane sono andata espero che la finisca presto. Intanto Chiavaro ti saluta, ha messo su una clinica.

Michele è qui e ti ossequia; se non ti ha scritto da Caltagirone è facile indovi-narlo. È molto guerreggiato. Si è interessato dei giardini, ma ancora non sono venduti,però ieri gli hanno telegrafato che i suoi li hanno venduti, spero anche per il nostro, fac-ciamo la vendita. Mario mi scrive a momenti che sta bene e che non ha avuto tempo discrivermi, ciò è segno che lavora molto. Dice che venendo a Roma vorrebbe venire qui dame, per una camera forse potrebbero accomodarla ma più no; in tutti i casi il segretariopotrebbe andare al S. Chiara. Giovanni ti ossequia, è sempre lo stesso, ed è sempre la stes-sa trattoria.

Io ogni tanto vado a far pranzo lì e mi viene vicino. Ricorda i giorni di nostragiovinezza, e questi rioni mi piacciono. La Baronessa Di Giura ti ossequia, ieri sera fui apranzo da lei. Qui sono più che in via Principessa Clotilde attorniata da persone amiche.Dice che le viene più facile trovarmi. Ieri sono stata a vedere l’appartamento di Michelegià tutto pronto. Ci andranno ad abitare Paolo con Ragusa e per il momento con il came-riere che aveano a Caltagirone. Vorrebbero Adelgisa, ma non so quando potrà lavoraredopo l’operazione.

Appena si raccolgono le arance te li faccio spedire e penso un modo, spero, cheti arriveranno. 5 ha poi fatto quanto tu desideravi? Io non l’ho più visto, ma spero di sì.Farò di tutto per vederlo in questi giorni e insisterò. Sono andata una sola volta alCostanzi a sentire Don Carlo, dato abbastanza benino. In queste sere andrò a sentire l’O-tello, tu sai se a me piace. Credo che però sia una produzione un po’ mediocre. All’Augu-steo sono andata due volte, anzi ti accludo una lettera dell’amico che è sempre tanto gen-tile con me.

Il 24 farò celebrare una Messa pei nostri cari trapassati che prego affinché ciottengano dal buon Dio le grazie necessarie per conseguire la vita eterna. Quando ci rive-dremo? I Belloni stanno incassando la loro roba perché in marzo sfittano, forse andrannotutti a Parigi. Se a Londra non puoi resistere dal freddo dopo che ti sei sbrigato, andiamonella parte più calda della Francia. Le Sig.ne Virili ti ossequiano mentre ti abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 259, c. 12)

148

291 Lettera.

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216.

Roma, 21 gennaio 1926292

Carissimo Gigino,Ricevo ieri sera la tua affettuosa lettera, mentre io stavo per scrivere una cartoli-

na in cui ti dicevo che 5 ha fatto fin dal giorno 19 la mia commissione e spero che tuttoandrà bene. Quando ci vedremo poi ti dirò il motivo del ritardo che è plausibile e non tene potrai lagnare. Stai tranquillo per il resto, poi quando ci vedremo ne concretizzeremoogni cosa. Michele è stato qui da me stamane e stasera parte per andare a fare il contrattodei suoi giardini, spero che possa vendere anche il nostro.

In Sicilia e più a Catania pare ci sia la influenza forma “spagnola”; è morto Cic-cino Milazzo che avea sposato a Catania. Povera Gigia! Mandaci le condoglianze. Qui vi èun po’ l’influenza in giro ma non di forma grave. Io penso al freddo di costà, e penso a te,carissimo, guardati dai colpi d’aria, dall’umido ai piedi e non fare nessun spostamento. Ioqui sto bene, Adelgisa è con me, poiché le Sig.ne Virili sono senza persona di servizio efanno tutto loro, poverine!, mi servono a tutto punto. Adelgisa starà una diecina di giornie poi deve fare l’operazione di appendicite, la farà all’Ospedale S. Giacomo da Egidi, cheè tanto bravo e mi ha fatto un mondo di gentilezze, ti ossequia.

Qui come ti ho scritto ho due stanze, una grande da dormire ove è il letto, unsettimanile, un grande armadio, la toilette, un comò; poi ho messo tre bauli dietro la por-ta, il paravento nostro in un angolo dove faccio da lavabo, insomma, tutto tutto e la stan-za resta abbastanza grande. Vi è poi un piccolo salottino con un piccolo divanetto, duepoltrone, la scrivania, cartiera e una scaffa di libri. Dietro una porta ho messo la tua scri-vania alta e la cappella. Poi ho levato parte dei suoi quadri mettendoci i miei, non tutti,ma quasi. Il pianoforte nel loro grande salone. Tutti trovano carino questo mio piccoloappartamentino. Poi son vicina al Gesù che in qualunque ora esco posso ascoltare la Mes-sa; la casa è vecchia, ma il posto è bello come centralità. Mangio a casa una volta al giornoe il caffè e uova la mattina. La sera per lo spesso dai Belloni o dalla Baronessa Di Giura odai Belletti.

Quando la sera sto a casa, il mezzogiorno vado al S. Chiara poiché col cibo diqua avrei troppo acido. Per quanto l’acido è molto meno da che non bevo più vino. Speromandarti presto le bottiglie del Baragliceride. So che Baranzini ti ha mandati i panettonie la sciarpa. Io vorrei mandare una bambola buona per la figlia di Attilia, che ne dici? Il19 ti ho spedito un’altra lettera raccomandata.

Le lettere di Gilardoni io li ho mandate per mezzo di Lorenzo e non con Coc-cia, però tardai qualche giorno per tutto il caos di casa. Quella del 31 era quella che dicitu e non altri. Spero che starai sempre bene sotto la protezione di S. Gioacchino. Conaffetto vivo e col desiderio di rivederti, un abbraccio

Nelina

149

292 Lettera.

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P. S. Sono stata all’Augusteo e al Costanzi. Ieri sera sono andata a sentire l’Otel-lo. Il tenore è bravo ma la voce nei toni alti non va. L’Esultate non andò bene, però tuttoin complesso discretamente. Stasera il Barbiere con Pasini, forse ci vado. Ieri sera mi feciaccompagnare da Manolo B. che ti ossequia.

(f. 259, c. 13)

217.

Roma, 28 gennaio 1926293

Caro Gigino,Dall’ultima tua cartolina del 22 non ricevo più notizie e sto in pena. Come

stai? Hai ricevuto notizie di quanto desideravi? Scrivimi, non mi fare stare in pensiero perla tua salute, con i freddi che avete costì. Qui il tempo è buono e non molto freddo, comela solita temperatura che d’inverno si ha a Roma. Nelle mie stanze, con la stufa, con il tuobel golf, che lo porto tutto il giorno, con la bottiglia dell’acqua calda la notte (la tua botti-glia bella) passo benissimo questo inverno. Adelgisa è ancora qui, sta benissimo, non vor-rebbe farsi l’operazione dell’appendice, ma i dottori dicono che è meglio farla in freddo.Qui però non vuole restarvi, poiché cerca una casa più adatta per lei; qui hanno bisognodi una di tutto strapazzo, poiché loro lavorano. A me piacerebbe se restasse lei. D’altraparte quando io vado via che farebbe? Con lei mi sento come se stessi in casa nostra.

Ancora non so nulla pei giardini e aspetto un’ultima risposta per risolvermi apartire io, e farli vendere a conto nostro. Vedremo. Sto poi in pena per tutto quanto igiornali dicono dopo il fatto compiuto della legge “sui fuoriusciti”294. Caro fratello, chepersecuzione ti fanno! Perché poi?, che vita di amarezze dobbiamo passare! Hai vistocome la tua lettera mandata agli studenti cattolici è stata interpretata dalla stampa?295 Ionell’amore egoistico di sorella vorrei dirti, non ti impicciare più di nessuno, del resto nonvedi come la fede di tanti uomini è andata giù? Ma l’animo tuo grande sincero e pieno diamor di patria e di amor del prossimo fa obbliar te stesso. Che il buon Dio te ne renda

150

293 Lettera.294 Alla fine di gennaio fu approvata una legge sui fuoriusciti che prevedeva la perdita della nazionalità

per gli italiani che all’estero avessero commesso atti contro l’Italia e nei casi più gravi prevedeva anche la con-fisca dei beni.

295 Il messaggio è datato da Londra al 21 dicembre 1925, sollecitato da un gruppo di “fucini” romani:«Agli amici universitari./ Ebbi il vostro saluto il 7 novembre ultimo/ Che consolazione leggere i vostri nomi!/La speranza è nella generazione che viene. Essa non ha compromessi con il passato. Essa non ha errori dascontare. Ha sentimento. Ha fede. Avanti!/ Quando trionfa la viltà e il carattere personale è annullato; quan-do gli interessi sono valutati più degli ideali; quando il risorgimento è annullato; e la religione è ridotta a servadi un regime politico, la gioventù studiosa cristiana, deve trovare nella fede, nella cultura, nell’intimo dellapropria anima, la forza di reagire. /Occorre la preparazione./Occorre la fiducia nella buona causa./Occorre ilsentimento del sacrificio. /L’Italia sarà salva, e la nuova generazione la salverà» (Miscellanea londinese, I, cit.,pp. 89-90). Su questo messaggio e le interpretazioni dei giornali cfr. la lettera di Scelba a Sturzo del 3 marzo1926 e la nota 76 della curatrice in L. Sturzo-M. Scelba, Carteggio, cit., p. 81.

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merito e ti benedica! Quando possiamo vederci? Deve finire il gran freddo, poiché io nonlo resisterei, ormai son vecchia.

Oggi il dentista mi ha messo i denti di sotto e vanno bene, mi vuol fare quelliche mi mancano sopra, li potrò sopportare? Lui mi dice sì, vedremo.

Intanto ti lascio nella speranza di ricevere tue lettere domani 28, sarebbero 6giorni, non sono molti, ma per me, per l’affetto che ti porto, per il mio temperamentosono già molti. Scrivimi dunque, anche delle cartoline; ripeti tutto quello che desideri, ionon me ne annoio mai, mi duole semplicemente se non posso far nulla io.

Gli amici, almeno quelli che qualche volta mi è dato vedere si ricordano di te eti salutano con affetto. Tupini vuol sapere se hai ricevuto l’ultima sua acclusa alla mia. LaSig. Rita come sta? Io le scrissi a Milano, ma non so se l’abbia ricevuta la mia lettera! Salu-tamela.

Stamane ho ricevuto il tuo telegramma, a quest’ora avrai ricevuto la mia carto-lina ed avrai capito come per la commissione da me espletata occorrono una diecina digiorni, forse più; stai sicuro che tutto andrà bene. Se hai bisogno di denaro dimmelo chete lo spedirò. Sento come il gilet te lo fecero male; la commissione non fu fatta da me per-ché io non vi ero quando arrivò la misura. Per le calze lasciai di tre paia incaricata Veneri-na e saranno quelli sbagliati, anzi, son proprio quelli. Mi dispiace tanto e puoi mandar-meli, te li farò rifare subito, anzi manda le misure in centimetri scritti dettagliatamenteche te ne farò 6 paia che ti porterò io.

Nella prima quindicina di marzo verrebbe a Londra una di quelle infermiereche tiene Chiavaro. Torna perché ha la madre vecchia di 72 anni. Se il tempo è miglioratopotrei venire con lei e così fare il viaggio con una persona pratica. Tu che ne dici? Tilascio, amato fratello, mentre scrivendoti mi sembra di stare in tua compagnia, ma voglioche questa parta stasera e quindi faccio punto. Conservati in salute mentre ti abbracciocon vivo affetto, aff.ma

Nelina(f. 259, c. 16)

218.

Roma, 2 febbraio 1926296

Caro Gigi,Ricevo la tua cartolina mentre ancora a letto erano le 9, ma prima di quell’ora

in queste fredde camere non mi alzo. Sto bene e godo che tu stai bene e non senti freddo.In questi giorni anche qui è tiepido, e si vede che ci avviciniamo alla primavera. Domaniti scrivo più a lungo, oggi questa solo per darti mie nuove, che mi avvedo ho fatto passareun po’ di giorni.

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296 Cartolina postale.

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Sono andata domenica a sentire il “Rigoletto” dato con Laura Pasini, una Gildafine e di una voce incantevole, a me la Pasini piace tanto. Andrò a sentire l’Otello unaseconda volta, perché tu sai se a me piace.

Gli amici ti ossequiano tanto. Qui in genere la salute è buona, stai tranquillo.Ancora nulla ho fatto laggiù e nessuno mi scrive, finirò con dover andare per forza. Chedisdetta quest’anno! Addio caro, guardati sempre la salute e vogliami bene, aff.ma

Nelina(f. 259, c. 19)

219.

Roma, 5 febbraio 1926297

Caro Gigi,Ricevo la tua del primo febbraio. Spero che a quest’ora avrai ricevuto la mia del

3, raccomandata, e spero che avrai avuto le notizie che desideravi. Ho ricevuto tutte le tuelettere e cartoline che mi hai mandato tranne quella del 17. Era una cartolina o lettera?

Sto bene, sono stata raffreddata, ma senza avere avuto un decimo di febbre. Qui ètiepido e sembra primavera. Pei giardini ancora nulla ed io sono più seccata di te. Ho scritto aqualcuno, ma nessuno ancora mi risponde e quindi non so quello che devo fare. Michelenon se ne potrà occupare, lo comprendo, e poi pare che per i suoi abbia quistioni, figurati!

Con piacere conoscerò Miss Lia se mi troverò qui, come spero: fare quel viag-gio mi secca e trovare la casa disabitata, senza cucina ecct. Che disdetta quest’anno! S’in-tende che non partirò se prima non ho finalizzato il noto affare.

Ieri ho veduto Cingolani, Longinotti e ti salutano con affetto. Al Gesù vi sonostati i funerali per il Cardinale Mercier298; vi erano larghe rappresentanze diplomatiche diIstituti e di alte Personalità. L’altro giorno sono stata a visitare la Signora Del Giudice, tiossequiano tanto tanto. I Bianco ti ossequiano. Lui sta benissimo e lavora abbastanza concorrispondenze estere. Tante persone ti ossequiano e fra questi M. Havar, i Pisciotta,anche l’Onorevole Milani che ho visto a S. Chiara l’altra sera. Ricevo anche a momenti latua cartolina, cerco stasera veder qualcuno, ma spero che non tardi oltre a sapere qualchecosa. Ragusa e Paolo ti ossequiano. Quest’ultimo si vede un po’ perduto poiché gli altrianni non ha studiato nulla e quasi non vorrebbe studiare più, figurati quello che devecombattere R. Taluni spendono tanto e quando manca la giusta direzione da piccoli nonriesce nulla. Secondo me Paolo è un ragazzo mezzo perduto.

Ed ora ti lascio poiché l’aspetto; il quale con me vuole fare una visita a Ines chetanto ti ossequia. Abbraccioti con vivo affetto, aff.ma

Nelina(f. 259, c. 20)

152

297 Lettera.298 Arcivescovo di Bruxelles-Malines, primate del Belgio.

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220.

Roma, 7 febbraio 1926299

Caro Gigino,Avrai ricevute le mie cartoline e lettere dal 28 gennaio fino a oggi, sono (con

questa) due cartoline e due lettere, una delle due raccomandata. Il ritardo fu causato peraspettare e non mi accorsi che tu saresti stato più giorni senza notizie. Ieri 6 ho fatto a 5una lettera raccomandandole dell’interessamento. Sto benissimo, qui fa quasi vorrei direcaldo. Conservati in salute e quando ritardo mie notizie non ti angustiare, niente notizie,buona notizia. Tutti ti salutano, io ti abbraccio

Nelina(f. 259, c. 21)

221.

8 febbraio 1926300

Ho ricevuto la cartolina del 30. Come ti ho scritto ho ricevuto tutte le tue tran-ne quella del 2. Ieri ho ricevuto la cartolina del 4, oggi mi dici che hai scritto due volte ilgiorno 4, io ho ricevuto solo una cartolina. Era lettera o cartolina la seconda? Io sto benis-simo, godo che tu stai bene. Laggiù non si fa niente perché non ci sono richieste. Tiabbraccio con vivo affetto, aff.ma

Nelina(f. 259, c. 22)

222.

10 febbraio 1926301

Caro Gigi,La tua del 7 è nelle mie mani. Godo che stai bene, anch’io benissimo. L’aria del

Campidoglio mi va più di quella dei Prati. Forse sarà perché bevo l’acqua lancisiana chemi tiene lo stomaco benissimo. Ancora non ho ricevuto la tua seconda del 4 c.m. Oggi

153

299 Cartolina illustrata.300 Cartolina illustrata.301 Cartolina illustrata.

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spero vedere qualcuno e continuare le mie raccomandazioni. Ti saluta Michele che è qui.Ci stiamo dando attorno per vendere direttamente e vedremo. Lui (dice) s’interesserà difarli raccogliere. Un abbraccio affettuoso

Nelina(f. 259, c. 24)

223.

11 febbraio 1926302

Carissimo fratello,Oggi festa della SS. V. di Lourdes ed ho pensato pregando ai bei giorni passati

con te in quella graziosa e privilegiata cittadina. Possa la Vergine esaudire i nostri voti erenderti meno dura la prova che il buon Dio ci ha mandato.

Sto bene, come ti ho scritto ieri in cartolina. Non ho recapitata ancora la tuaseconda del 4 e mi duole, perché? Oggi ho parlato con l’amico che tu sai e mi ha dettocausa del ritardo è stato un disguido che pensa lui riparare e quindi passa del tempo anco-ra, ma non fa niente. Quello del Mondial non è qui è fuori pel momento, starà una dieci-na di giorni. Per Caltagirone ancora non so nulla, ma spero in questi giorni si decidequalche cosa.

Ti ho voluto scrivere anche oggi per tenerti al corrente. Mario mi scrive che vuolvenire qui in aprile, ma in questa casa appena ci sarebbe un stanzetta e per il suo segretariono. Poi dovrebbero permetterci di cucinare a conto nostro, vedremo. Ma io in aprile sarò date e allora può venire nelle mie due stanzette e farsi cucinare da Adelgisa, vedremo.

Ti lascio perché voglio che questa parta stasera con infiniti abbracci, aff.ma

Nelina(f. 259, c. 25)

224.

12 febbraio 1926303

Caro Gigino,Veramente hai ragione, la tua del 17, così l’altra l’ho ricevuta, solo che non la

trovai quel giorno e quindi scrissi così. Ancora però non ho ricevuto la seconda del 4 mi

154

302 Lettera.303 Cartolina illustrata.

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fa stizza. Sto bene, raffreddore non ne ho più l’ombra, stai tranquillo. Qui il tempo è sci-roccoso, fa quasi caldo, ma credo che anche qui farà di nuovo freddo. Ho finito per nonfarmi aggiustare i denti di sopra, così sto bene. Ti saluto io ti abbraccio

Nelina(f. 259, c. 26)

225.

Roma, 16 febbraio 1926304

Caro Gigi,Non ti scrivo dal 12 ultima cartolina e temo che stai in pena. Io sto bene, non ti

ho scritto poiché aspettavo che qualcuno venisse e poterti dire qualche cosa sui saputiaffari. Nessuno si è fatto vivo nemmeno di laggiù che è una cosa che ora mi costerna. Iltempo stringe, siamo già in primavera. Basta, quando le cose si allungano diventano sem-pre male. Michelino è qui, dovremo vederci stasera. In questi giorni di carnevale la seral’ho sempre passata in casa dei Belloni che tanto ti salutano. Maurizi forse parte per Parigiverso l’ultimo del mese.

Il Sig.r del Mondial è venuto e subito ho consegnato la lettera, spero che se neinteresserà, così all’altro che ho tanto raccomandato. Qui il tempo è mite anzi oggi tornaun po’ di tramontana, da queste parti si sente poco, dentro tengo la stufa a petrolio, maquando vi è il sole no. L’ultima tua cartolina è dell’undici. Ancora non ricevo la secondadel giorno 4, spero di riceverla, ma quando? si sarà smarrita? La Baronessa Di Giura tiossequia come anche le Sig.ne Virili; Adelgisa è ancora qui e sta bene. Con affetto

Nelina(f. 259, c. 31)

226.

Roma, 24 febbraio 1926305

Caro Gigino,Due parole per dirti che sto bene e che ho ricevuto tutte le tue lettere e cartoli-

ne. Domani ti scriverò più a lungo, oggi ti dico solo che non vado più a Caltagirone.Michelino ha fatto lui, meno male, mi annoiava fare quella carovana.

155

304 Cartolina illustrata.305 Cartolina postale.

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Mario è un po’ che non mi scrive, però l’ultima volta mi diceva che stava beni-no e che lavora molto. Qui il tempo è mite, sono stata ieri sera a sentire il Rigoletto datoabbastanza bene. Ho visto p. Daurche e così ho avuto tue buone nuove. Guardati ora cheincominciano i freddi. Scrivimi mentre ti abbraccio con affetto

Nelina(f. 259, c. 34)

227.

Roma, 24 febbraio 1926306

Carissimo Gigio,Ho ricevuto la tua del 4, quella del 15, del 16, la cartolina del 22. Ti ho seguito

col pensiero e col cuore e mi auguro che starai bene e non ti sarai strapazzato. Guardatisempre la salute che è la cosa più preziosa in questo mondo. Io sto bene e non vado più aCaltagirone perché i giardini sono stati venduti 42 meno male poiché avevamo da pagareancora quelle spese fatte in ottobre. So che 5 ha fatto la mia commissione e spero che tut-to è andato bene. Spero che abbia pure date le notizie che desideri. Petrocchi mi ha assi-curato che tutto farà prestissimo. Non dubitare che farò alla Sig.ra che qui verrà tutte legentilezze possibili.

Ho parlato con p. Daurche che mi ha dato tue buone notizie. Mi è sembrato distare un momento con te, caro fratellino! Tutti i parenti ti salutano nelle lettere che mi scri-vono, ricordandosi di te. Di quanto scrivi nella tua lettera non ci pensare, è stato solo che 5ha voluto tentare delle strade troppo torte ed ha perduto tempo, ma lui è sempre prontoversare. Quando hai bisogno di denaro scrivimi che ora penso io a mandarli. Ho detto aituoi amici di essere più cauti nel fare le spedizioni delle lettere e spero che abbiano compre-so. Io non so quando vuoi tu che io venga poiché non so i tuoi affari. Certo che venendodevo stare con te fin dopo i bagni cioè quando fa bisogno andare a Caltagirone.

Tu certamente non vorrai restare a sentire i venti freddi della primavera quindidirai tu quando vuoi che io venga.

Maurizio Belloni parte stasera per Milano e poi Parigi. Ho dato a lui le bottigliedel Barocliceride, poi ti scriverò il suo indirizzo e penserai tu a dire come li vuoi mandate.Io credo che sarebbe buono per mezzo di persona sicura, non saprei consigliare i pacchi.Spero poterti mandare le arance ma non direttamente. Li raccoglieranno in marzo. Vediche letterona?

In questi tempi tutti sono per comperare appartamenti, qualcuno mi domandase io ancora voglio comperare. Se si fosse fatto che bella rendita si avrebbe! Speriamo chel’avvenire sia migliore.

156

306 Lettera.

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Ed ora ti lascio caro e spero che questa la riceverai presto. Mentre ora stessospedisco una cartolina che riceverai prima.

Abbraccioti caramente

Nelina(f. 259, c. 35)

228.

Roma, 27 febbraio 1926307

Carissimo fratello,Ricevo la tua del 24 e mi meraviglio come non mi parli della raccomandata del

19, della cartolina, delle raccomandate, può essere che non abbi ricevuto nulla? Ho parla-to stamane con Dore e ho raccomandato di fare tutta la spedizione dei libri e spero che tiarriveranno presto, anche quelli ultimi che hai domandato a Parigi.

Caro fratello, scrivimi sempre e non avere timore di annoiarmi perché deviripetere sempre le stesse cose, io voglio saperle. Spero che avrai ricevuto la lettera del 24 eanche una cartolina. Perché quel giorno ti ho scritto due volte. Io sto bene e non dubitaredelle cortesie che farò alla Sig.ra. Ti avevo scritto che non vado più laggiù poiché l’affare èstato concluso senza di me e mi son tolto uno strapazzo. Spero di avere presto tue buonenuove e così tranquillizzarmi anche io.

Riceviti i saluti di tutti e affettuosi abbracci dalla tua

Nelina(f. 259, c. 36)

229.

Roma, 1 marzo 1926308

Caro Gigi,Incomincio col primo di marzo a scriverti più spesso per non farti stare in pena.

Dal 19 però ti ho scritto il 24, io non capisco poi tutto questo tempo che tu dici! Com-prendo, caro fratello, che nella solitudine i giorni ti sembrano lunghi; anche a me fa lostesso effetto, se passano 3 giorni a ricevere tue nuove.

157

307 Cartolina postale.308 Cartolina postale.

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Adelgisa mi rimprovera se io dico qualche cosa, poiché veramente non dovreilagnarmi di te. Ieri sera sono andata al Costanzi ed ho condotto la Sig.na C. che ho avutopiacere di conoscere. Sono andata a sentire di nuovo il Rigoletto poiché è l’opera che dan-no bene, ma giusto ieri sera sembravano tutti stanchi. Farò sentire la Sig. Bianco forse inCasa B. poiché la Sig. sta poco bene ed ho piacere di vederla.

Io sto bene e ti raccomando di guardarti dal freddo, ora in primavera l’amico, cheincontrai al Mondial mi assicura che i Belloni usciranno e ti scriverò. Hai ricevuto la racco-mandata di 5? Ho scritto di interessarsi a sapere qualche cosa. Il ritardo mi preoccupa.Domani ti scriverò a lungo. Perdonami se ogni tanto involontariamente ti faccio soffrire colritardo di notizie, ma vorrei dartele tutte e qualche volta mancandomi ritardo anch’io.

Suor Giuseppina sta bene, mi ha scritto. Sto qui e quando vuoi tu verrò a starecon te. Mille abbracci

Nelina(f. 259, c. 38)

230.

Roma, 4 marzo 1926309

Carissimo fratello,A momenti ricevo la tua del primo ed eccomi subito a te. Mi duole assai vederti

così abbattuto, come poi lo sono anch’io nel vedere come mi hanno fatto passare tuttoquesto tempo portando le cose così per le lunghe. E se sapessi quante volte ho insistito,mentre rassicurata ho fatto trascorrere qualche settimana e poi da capo. Ora vi è stato cer-to uno smarrimento di raccomandata, che per la mia solerzia ho subito fatte le pratichenecessarie, mentre adesso ripeto io la pratica e se no può essere come tu facesti conoscereal nostro caro e vero amico, cercherò un altro modo sicuro.

Stai dunque tranquillo e fida su me. Sto bene e mi auguro che anche tu di salu-te stai bene. Passeremo se Iddio vuole cinque mesi assieme, e pensa fin da ora in quale sitoove il sole e il caldo ci farà compagnia, io soffro molto il freddo.

Stasera sarò in compagnia della Signorina che ho conosciuto e che è tanto buo-na. Le calze erano sbagliate, mentre le tue stavano dal calzettaio, quando non faccio io! Tispedirò una dozzina di colli nuovi, ma è l’umido che li fa diventare così, poiché quellaparte che non è lucidata viene sciupata dall’umido. Che ci vuoi fare? Lascia da parte quel-li strappati e adopera questi che ti invio. Ti ho fatto spedire i libri, quelli che ti doveamandare Dore e quelli che hai voluto da P. che ti ossequia. Se vuoi spedisco io e così avraitutto quello che vuoi. Non ti preoccupare di scrivere come vuoi, hai tutte le ragioni, né iomi secco, semplicemente mi duole saperti angustiato. Ti abbraccio con vivo affetto.

Nelina(f. 259, c. 40)

158

309 Lettera.

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231.

Roma, 6 marzo 1926310

Carissimo Gigino,La venuta della Sig. è stata per me un gran piacere, mi è sembrato di rivedere te,

amatissimo fratello, che ti sieguo in tutte le ore del giorno e in tutti i movimenti che suc-cedono. Le tue angustie e le tue preoccupazioni per l’affare che sai, sono state angustie epreoccupazioni mie. L’amico cinque voleva fare come tu consigliasti e l’avrebbe volutofare con terze persone lontane e tentò la via, però ebbe risultato negativo e questo fecepassare più di un mese, mentre prima il tempo era passato perché nel banco hanno avutouna revisione di tutte le sterline mandate all’Estero specificando il motivo, persona e cose.Non poteva quindi usare quel mezzo, e il 18 febbraio senza avvertire me, fa uno chèquein dollari e li spedisce a Miss Carter311, se non che vedendo che fino il 24 non l’avevaricevuto io andai subito per far fare il fermo nelle banche, e così è stato fatto, con il récla-me per la raccomandata.

L’amico 5 mi ha ridato la somma che per non avere preoccupazione te la mandaper mezzo della Sig. che ringrazierai tanto. Non ti preoccupare di altro, penseranno loroal ritiro della somma e corrispondere a noi quello che devono. Poi fatti animo e coraggio,non ti dispiacere per quello che qui fanno o che non fanno. Tu forse non conoscevi benegli uomini, ma ne vedi i risultati; d’altra parte la pressione è terribile ed è la vera arma perdistruggere. Spataro secondo me è stato quello che ha distrutto tutto materialmente poi-ché per mettere gente sua ha mandato via gli antichi, mentre i suoi son giovanotti inutili eforse dannosi. Questo era l’uomo! Lascia fare a Dio che per esercitare la tua virtù si servepiù che altro di quelli che erano amici o per la loro buona fede o insipienza. Pensiamopiuttosto a poter vivere il più del tempo insieme.

Certo che costì non potrà essere per il caro vivere, come si fa con la nostrafinanza! Io ora qui lascerei le camere ma dove metto il piano, i bauli, tutto? N. 6 casse dilibri! Briuccia me li ha fatto mettere in un garage della banca, altri due sono in soffittaqui, 4 bauli il piano lo studiolo, cappella, colonnetta quadri sono qui nelle camere, dovreispedire tutto a Caltagirone.

Basta, pazienza, questo si potrà pensare al mio ritorno dopo essere stata da teonde decidere la nostra permanenza. Ti mando le calze tue, poiché avevano sbagliato nelconsegnarle a Venerina. Te ne ho fatto fare altri due paia e mi accorgo che sono più pesan-ti, te li metterai quando fa più freddo o piove. I colli erano pronti e se hai bisogno di altroscrivimi che prima che vengo faccio aggiustare tutto e compro quello che ti abbisogna.Venendo per parecchio dovrei spedire un baule non è vero? Poi venire a Londra e stareseparati non è bello, cosa farei io che non conosco la lingua? Né posso studiare poichénon mi posso tanto applicare.

159

310 Lettera.311 Barbara Barclay Carter (1911-1967), americana, ma ben ambientatasi in Inghilterra e buona cono-

scitrice della cultura italiana. Fondò a Londra il gruppo “People and Freedom”. Fu traduttrice di diverse ope-re di Sturzo.

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Sto bene, ma ora l’acido, ora qualche decimo, ora l’angustia per te tutto mi ren-de inutile. I Belloni forse comprano la casa a Milano. Tu non saresti di avviso di comprarela casa qui? Se ne presentano tanti e gli affitti sono enormi! Dimmi un sì o un no sempli-ce. Adelgisa ti ossequia; essa lunedì va a farsi l’operazione di appendicite e poi forse quipiù non la riprendono poiché pigliano una ragazza. A me questo dispiace, è come unaparente.

T’abbraccio con tutto il cuore

Nelina(f. 259, c. 51)

232.

Roma, 7 marzo 1926312

Caro Gigi,Ho ricevuto ieri 6 la cartolina del 3 e mi auguro che hai già ricevuta la letterina

da me spedita pure il giorno 3. Mi pare che anche ti ho mandato una cartolina ad ognimodo, vedi che non ti faccio mancare mie notizie come tu non me ne fai mancare. Sequalche ritardo succede è per colpa di altri. Ti ho fatto spedire i libri che doveano man-darti e Dore mi dice che ha spedito il resto. Ti auguro che così fra breve riceverai tutto esarai pienamente contento di tutto. Io sto bene, Adelgisa domani entra all’ospedale e spe-riamo che se ne liberi presto e bene, del resto sta bene in salute.

Qui difficilmente verrà o potrà ritornare ed è una cosa che mi dispiace moltissi-mo. A Maurizio diedi i Barocliceride e spero che troverà modo di averli presto. Tra le calzene troverai due paia nuove e come tutte le cose me li hanno fatte col filo più grosso,pazienza, li metterai quando piove. L’Onorevole Baranzini ti ha mandato poi il dirittocanonico che con lui ti mandai? Vi è stato qui l’ing. Foti, quello di Caltagirone o meglio,di Acireale, che sta a Caltagirone e pare che combini un matrimonio con la figliola diTuriddu Fanales Maria. In Sicilia dice che vi è stato temporale e una quantità di acqua,per le campagne ci voleva. Vedi che cartolina lunga che ti ho scritto mentre le tue sonocorte corte. Che venga presto la primavera e così verrò a Londra. Riceviti i saluti di tuttigli amici e parenti che sempre me ne incaricano, mentre ti abbraccio con vivo affetto

Nelina(f. 259, c. 41)

160

312 Cartolina postale.

Page 168: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

233.

Roma, 10 marzo 1926313

Caro Gigi,Ricevo la tua cartolina del 6 corrente e spero che avrai egualmente ricevuta la

lettera del 3 e la cartolina del 7. La lettera non era raccomandata, ma spero che l’avrairicevuta egualmente. Godo che costì vi è aria tiepida, anche qui vi è stata, oggi però umi-do e cerca di piovere. Ieri ho ricevuto la lettera del 27 febbraio, con ritardo ma l’ho rice-vuta.

Scriverò a Baranzini per sapere del libro, peccato se si è perduto! Mario mi hascritto che vuole un medicinale per gli occhi, che domani spedirò. Intanto si è divertito alavorare come un cane ed ora a riposo per gli occhi. Potrebbe venire appena spira Pasqua ecosì l’aspetterei, se tarda veramente no. Sto bene e son fiduciosa che avrai ricevuto i librispediti, il Bollettino314 e presto riceverai tutto quanto desideri. A me pare che tu scrivaogni tre o quattro giorni e tu ti lagni che non ti scrivo. Si vede che mi vuoi bene veramen-te, come e quanto te ne vuole la tua aff.ma

Nelina(f. 259, c. 43)

234.

Roma, 11 marzo 1926315

Carissimo Gigino,Ho in mano la tua cartolina del giorno 8. Mi meraviglio che hai ricevuto solo i

libri di musica e non gli altri, mentre li ho spediti a S. Lorenzo tutti e due i pacchi ed ioho la ricevuta. Il terzo pacco Dore assicura che lo ha spedito. A Baranzini ho scritto persapere la fine del diritto canonico. Sto bene e come te, starei meglio se ti sapessi tranquil-lo. Sono cose noiose ma che avranno spero presto fine. Spero che Mario si persuaderà avenire a metà aprile, così sbrigando tutto verrei da te caro fratello.

Ti salutano gli amici tutti, mentre io ti abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 259, c. 46)

161

313 Cartolina postale.314 Si riferisce al «Bollettino bibliografico di scienze sociali e politiche», bimestrale fondato da Sturzo nel

1923 e pubblicato dalla Società Editrice Libraria Italiana. In esso venivano recensite opere di carattere politi-co e sociale non solo italiane. Il governo fascista lo soppresse nel 1926.

315 Cartolina postale.

Page 169: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

235.

Roma, 13 marzo 1926316

Carissimo Gigi,Come vedi io rispondo ogni cartolina e lettera che tu mi scrivi. Ho ricevuto la

1, 2, 4, 6, 8 e quella di oggi col gattino tanto carina. Quella del 9 non l’ho ricevuta, se turiscontri tutte le mie vedrai che è così. Ho scritto a Milano per avere notizie sul dirittocanonico. I libri due pacchi, cioè quelli di musica e l’altro che dovea mandarti Dore li hofatti spedire io ed ho qui la ricevuta. Un altro pacco Dore assicura che lo ha spedito per-ché non arrivano? bisogna reclamare.

Adelgisa si è operata ieri l’altro e sta relativamente bene, ti ossequia tanto. Speroche quello che desideri lo riceverai in queste settimane, almeno ci tranquillizzeremoanche di questo. Era lettera o cartolina quella del 9? Certo che non l’ho ricevuta.

Sto benissimo, mi auguro che Mario venga presto e così possiamo anche prestovenire e riabbracciarti. Oggi qui è incominciata la musica a Piazza Colonna, una seratasplendida. Tutti gli amici ti salutano ricordandoti sempre. Le Sig. Virili ti ossequiano, ioti abbraccio

Nelina(f. 259, c. 48)

236.

Roma, 17 marzo 1926317

Carissimo,Ieri sera ho ricevuto la tua cartolina del 13 e così li ho ricevute tutti, tutti anche

la letterina del 9. Grazie. Però se vedi bene io ho risposto ad ognuna di essi e se ti arrive-ranno con ritardo si è perché per lo spesso non arrivo ad impostarle alla posta centrale.Sto bene e son sicura che quando avrai questa avrai già ricevuto le altre e gli oggetti che tiho inviato. Aspetto con ansia una tua che mi dica questo. Io sto bene e appena mi saròsbrigata degli affari di giù combineremo la venuta. Se i libri non li hai ancora ricevuti fac-cio fare il reclamo poiché sono stati spediti. Io poi non capisco come ricevi quelli di musi-ca e non gli altri, mentre le ricevute sono attaccate insieme.

Sto facendo 4 giorni di ritiro nella chiesa delle monache di Tor de Specchi, ètanto bella quella chiesetta! Prega per me, caro fratellino affinché mi santifichi come voi.

162

316 Cartolina postale.317 Cartolina postale.

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Quando è carina la cartolina con quella testa di gattino! Sembra che miagoli, e tu sai se ame piacciono i gatti. Un abbraccio, aff.ma

NelinaHo scritto per il diritto canonico.

(f. 259, c. 50)

237.

Roma, 21 marzo 1926318

Siamo in piena primavera qui a Roma e voglio sperare che anche a Londra que-st’anno incominci bene. Godo sentire che sei stato a Liverpool e spero che la conferenza tisia riuscita bene. Ho mandato a chiamare Dore, e per quanto abbia assicurato a Lorenzoche i libri sono stati spediti io ho detto voglio la ricevuta. Vediamo, altrimenti facciodomani come tu mi hai scritto. Tutte le altre commissioni li ho fatte e spero che anche tuavrai già in mano le mie. Sto bene, e in genere a Roma si sta bene, l’influenza è leggiera.Le lettere e cartoline li ho ricevute tutte e voglio sperare che tu abbi ricevuto tutte lerisposte.

Attendo tue nuove coll’accertamento di aver ricevuto le calze, i colli ecct. Tiabbraccio, aff.ma

Nelina(f. 259, c. 53)

238.

Roma, 25 marzo 1926319

Caro Gigi,Con piacere sento che sei tornato da Liverpool e che lì hai parlato di musica.

Ho ricevuto dopo quella del 13 la lettera del 18 e la cartolina del 15, quella del 17 nonl’ho ricevuta. Però come ti scrissi nell’ultima cartolina tutte le altre tue le ho ricevute sicu-ramente. Godo che stai bene, come lo sono anche io. E siamo già a Pasqua, speravo farlacon te, ma mi pare impossibile venire ora, temo che l’inverno di costà non lo sopporti. Inquesti giorni ho avuto un altro dolore per tre giorni al braccio sinistro, proprio come loebbi una volta a Caltagirone; sono noiose queste nevralgie.

163

318 Cartolina postale.319 Cartolina postale.

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Spero che avrai ricevuto le mie commissioni. Ho cercato tutte le tue lettere, mapenso che quella del 17 l’avrò ricevuta poiché deve essere quella dove mi dicevi parto perLiverpool ecct., però non la trovo in mezzo le mie lettere, mentre tutte le altre le trovo.Questa del 17, se non ricordo male, era raccomandata non è vero? Con una dell’amicodel Mondial che ho subito data, dunque li ho ricevute tutte. A momenti ricevo la tua caradel 22 e insieme la tua cartolina del 21. Godo che stai bene e in questi giorni preparo tut-to e cerco di finire tutto per venire da te, non so se riesco prima di Pasqua, ma io credodopo. Ti scriverò quello che posso combinare in una lettera. Saluti alla Sig. Norah. Tiossequiano le Sturzo che mi scrivono a momenti i Belloni e i Baroni di Giura.

Ti raccomando di guardarti dai venti freddi in questo periodo. Baranzini mi hascritto che il libro non lo ha potuto mandare, ma che lo manderà fra giorni. Abbraccioti

Nelina(f. 259, c. 54)

239.

Roma, 27 marzo 1926320

Caro Gigi,Ricevo la cartolina del 24 e così li ho ricevute tutte come tu scrivi. Sto bene, il

dolore al braccio è passato e lunedì incomincio il Sodane Reobi che mi ha prescritto Pun-zi il quale ti saluta. Ti spedirò gli stec… [sic] e ti comprerò tutte le dispense dell’ufficio.Anche i libri che vuoi penso di portarli io, mentre spero che quelli di Dore ti siano arriva-ti. Ancora il giardino della Russa non è raccolto quindi non pagato del tutto. Spero priadi partire lasciare tutto rassettato. Ti scriverò a lungo per lettera. Adelgisa sta bene, quinon è possibile restare, questi vogliono delle sgobbone, la medesima ti ossequia e va daCingolani come cuoca. Egli ti saluta e l’altro giorno ha voluto che andassi a colazione dalui per stare coi bambini; sono tanto cari. Ti ossequia anche D. Clemente che era lì apranzo.

Con i più affettuosi abbracci

Nelina(f. 259, c. 55)

164

320 Cartolina postale.

Page 172: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

240.

Roma, 29 marzo 1926321

Caro Gigino,Ti scrivo tanto spesso e tu sempre ti lamenti di me. Sto bene, la nevralgia un

po’ per l’acido urico, un po’ per le stanze fredde di questa casa; le mie due stanzette vedo-no un po’ di sole, ma il salone loro ove è il piano fa un freddo di tomba.

Io non ho suonato il piano che appena tre volte prendendo un malanno allavolta. L’avrei voluto nelle mie stanze ma per non levare uno scaffale di libri del nipotemedico, non lo hanno voluto mettere qui ed io pur pagando 400 al mese ho ceduto stupi-damente, poiché anche il piano ne risente male. Ed ora penserei di sciogliermi da questilasciando tutta la roba rassettata e pagandoci un tanto per quello solo, così restar liberaper un altro anno, non ti pare? Perché penso che il freddo di qui nell’inverno non è tantosopportabile specialmente quando non si sta bene e non si resta in camera. Non ti dicoche nelle altre camere non è possibile restarci, sembrano ghiacciaie. Intanto pagare £ 400al mese coll’intenzione di non tornarvi mi pare un buttar i denari, saranno un sei settemesi di assenza. Rispondimi il tuo parere.

Adelgisa è andata da Cingolani, che come ha sentito che con me non potevarestare l’ha voluta per cuoca. L’avrebbe voluto pure Michele Gravina, ma lei pare cheabbia preferito Cingolani. Mi duole tanto di averla perduta! La riunione della Seli322 èstata fatta e l’amico del Mondial ti scriverà dandoti anche notizia di quanto desideravi.Ed ora dimmi un po’, devo venire a Londra ovvero aspettare Parigi? Dove vuoi prendere ilsole? Dove andremo questa estate? Dovrò, venendo (come credo sarà) verso la metà diaprile portarmi la pelliccia? La cappella dove vuoi che la spedisco? Baranzini mi ha dettoche il Diritto Canonico lo spedirà in questi giorni. Ancora le arance della Russa non sonostate raccolte e quindi non te le ho potute mandare. Aspetto una tua lunga lettera. Il bol-lettino uscirà presto. I manoscritti sono stati ricevuti ha detto Dore. Per i libri di Descléenon mi dici se in francese o in italiano.

Con i più forti amplessi, aff.ma

Nelina

P. S. Ricevo la tua del 26. Godo che Mario verrà presto a Parigi ed io aspetteròlui ovvero lui va prima a Lourdes? Rispondimi presto. Ele R. verrebbe a maggio ma poi tuli conosci...

(f. 259, c. 56)

165

321 Lettera.322 La Seli era stata fondata da Sturzo nel 1923. Come il partito e le altre strutture collaterali, non ebbe

vita facile per le difficoltà frapposte dal fascismo.

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241.

Roma, 31 marzo 1926323

Due paroline di auguri per la prossima Pasqua. Divisi l’un dall’altra preghere-mo il buon Dio che ci assista sempre e ci voglia benedire. Ci rivedremo fra non guari epasseremo un bel po’ insieme compensando il lungo tempo di lontananza. Sto bene, ildolore è del tutto passato. I libri come ti ho scritto li porterò, anzi li farò comprare aMonsignore che lui sa meglio di me. Aspetto risposta alla mia ultima ed aspetto cheMario mi dica il suo itinerario, spero sbrigarmi di tutti gli affari per vivere un po’ tran-quilla in villeggiatura. Buona Pasqua adunque, con infinite affettuosità. Tutti gli amici tifanno i migliori auguri

Nelina(f. 259, c. 57)

242.

3 aprile 1926324

Le funzioni li ho seguite tutte al Gesù e stamane dopo la Messa ho fatto la S.Comunione per noi tutti. Col cuore ti sto vicina in questi giorni, anelando di presto riab-bracciarci. Ho fatto subito quanto mi scrivi e spero che se non oggi Desclée spedirà lunedìi libri che desideri. Io avevo pensato di portarli per non farli smarrire, dato che Dore midice sempre che li ha spediti, però non gli ho pagati perché mai me li ha chiesti. Poi ti hodetto che io non mi annoio mai quando tu mi scrivi che vuoi qualche cosa, mi duole che lepersone non facciano quello che io con tanta efficacia e insistenza prego di fare.

Spero che adesso mi sbrigano tutto, come mi hanno promesso, è da tanto chemi hanno promesso che ti avrebbero dettagliatamente scritto. Caro fratello, il buon Diovuole così esercitare la tua pazienza e la tua virtù, coraggio, si soffre quaggiù per goderepoi tutti insieme lassù nel cielo. In questi giorni le amiche tutte fanno la gara per avermicon loro, e tu caro dove hai passato il giorno di Pasqua? Spero che sarai stato in compa-gnia e non solo in un giorno tanto solenne. Oggi e ieri qui caldo. Le lettere del 21-26sono giunte, ti risponderò ma difficilmente potrò venire di estate più che di primavera.Scrivimi dove devo spedire la cappella, rispondi alla mia lettera dettagliatamente. Tutti gliamici ti salutano, mentre io ti abbraccio con vivo affetto

Nelina(f. 259, c. 60)

166

323 Cartolina postale.324 Cartolina postale.

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243.

Roma, 6 aprile 1926325

Caro Gigino,Ricevo la tua del 3, spero che avrai ricevuta la mia ultima cartolina a quest’ora.

Desideravo sapere se con me devo portare la pelliccia, farà più freddo da poterla mettere?Sto bene, il dolorino al braccio sinistro ancora non è del tutto andato via, però mi duolenel muoverlo. Ieri ti ho fatto spedire due inni di Cristo e uno del Quovadis, vuol dire chepotrai anche regalare questi. Però Dore non mi ha chiesto nulla ancora. Pare che Mariosarà qui sabato 10, cercherò di persuaderlo come tu vuoi. Ti avevo scritto stamane e oraquesta, così non potrai lagnarti di me. Sono arrivate domenica le cuginette Gravina, stan-no tutti bene e con Michelino ti ossequiano, augurandoti ogni bene.

Qui fa caldo o meglio è vera primavera. Ho parlato parecchie volte delle tuebozze ecct., mi assicurano che scrivono, che fanno, poi nulla. Come faccio a starli addie-tro ogni momento? Pria di partire spero avranno espletate tutte le pratiche e così staremotranquilli. Tutti ti ossequiano, mentre io ti abbraccio

Nelina(f. 259, c. 62)

244.

Roma, 10 aprile 1926326

Caro Gigino,Ricevo la tua del sette c.m. Mi duole saperti raffreddato e non sapendo se parti

ti scrivo a Londra e a Parigi327. Oggi è arrivato Mario e sta benissimo, io pure sto bene. Sesei raffreddato non partirai per Parigi? Noi siamo pronti e non vediamo l’ora di riabbrac-ciarti. Ti ho scritto che rispondo una per una alle tue lettere. L’indirizzo per la Seli è Piaz-za Capranica n. 4. Mi hanno assicurato che le bozze te li hanno rispedite. Le altre li puoispedire all’indirizzo che ti ho scritto e a Dore perché pare che sia ancora lì.

Le lettere del 21 e 26 arrivarono, ma mi ha detto che ti risponderà, credo cheancora non l’abbia fatto perché è fuori di Roma. Le lettere che tu dici li ho ricevute tutte emi pare che le commissioni li abbia fatte tutte. Hai ricevuto i libri? Io te li ho fatti spediredallo stesso Desclée. Affettuosi saluti anche da Mario

Nelina(f. 259, c. 65)

167

325 Cartolina postale.326 Cartolina postale.327 Cartolina postale sped. a Parigi lo stesso giorno (Rue Cassette 24), che riproduce sostanzialmente la

cartolina spedita a Londra (f. 259, c. 66).

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245.

Roma, 14 aprile 1926328

Caro Gigino,Ti avviseremo del nostro arrivo per telegramma e credo che prima che ti arriva

la presente arriverà il telegramma e così ci rivedremo presto. Stiamo bene, farò le tuecommissioni, il vocabolario italiano-tedesco, la grammatica e la guida saranno nella cassadei libri, e quindi impossibile a smontarli; si compreranno. Spero che avrai ricevuta lamia cartolina e così non ti angustiare più, mentre poi in ogni mia ti ho detto e subitorisposto, che le due lettere del 21 e 26 sono state ricevute.

Ti accludo un bigliettino di Iatrini329 che da tanti giorni mi ha lasciato, ogni vol-ta me ne sono scordata. I parenti e gli amici ti salutano con affetto, io ti abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 259, c. 70)

246.

Roma, 15 aprile 1926330

Caro Gigino,A quest’ora avrai ricevuto la lettera e il telegramma di cifra ove ti dice della

nostra partenza per martedì: non si è potuto prima e né si è potuto avere l’espresso. Miduole per il tuo aspettare, ma coraggio, staremo un bel po’ insieme quest’anno! Intanto tucerca l’Hotel e ci scriverai. Stiamo benissimo, Mario da 4 giorni che è qui, si è rimesso; luicosì compie la sua visita ad limina e non si ferma più al ritorno.

Intanto mi scrive la Sig.na Norah che a Londra mi ha trovato un buon posto inun albergo dove si pagano 3 guinee la settimana; non so se tu ne sei informato. Io non soquando potremo andarvi e quindi non ho risposto, forse è meglio che scrivi tu e per mesola, tu sai le indecisioni della famiglia di Ele e allora non bisogna impegnarsi, loro scrive-ranno. Me lo ringrazierai e ossequierai tanto.

Un abbraccio affettuoso331

Nelina(f. 259, c. 71)

168

328 Lettera.329 Alfio Iatrini, canonico, attivo nel movimento cattolico siciliano, già presidente della Direzione dioce-

sana di Catania. Ebbe nutrita corrispondenza con Sturzo.330 Lettera.331 Mario, Nelina e Luigi si ritrovarono insieme a Parigi nella seconda metà di aprile.

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247.

Parigi, 23 maggio 1926332

Carissimo,Come vedi la tua la ricevo stamani alle 10 quando uscivo per la Messa. Subito

rispondo, ma non so quando ti arriverà. Sto bene e non ti preoccupare per me. Madamede Quirielle gentilmente il venerdì sera mi conduce a teatro. Domani lunedì vado a cola-zione da Madame Russo che gentilmente mi ha telefonato. Ossequiami il Comm. Oggi èdomenica, domani si fa pure festa quindi negozi chiusi. Guardati la salute e ricevi un cal-do abbraccio333

Nelina(f. 259, c. 80)

248.

Roma, 3 agosto 1926334

Carissimo Gigi,Due paroline poiché mi accorgo che son passati parecchi giorni che non scrivo.

Ho ricevuto di ritorno la cartolina di Angelica, godo che stai benissimo come sto io. Sivede che le cure mi giovano molto, questi rinforzanti. Spero partire sui primi dell’entran-te settimana.

Baci e affettuosi abbracci

Nelina(f. 260, c. 8)

169

332 Cartolina postale sped. a Bruxelles.333 Nelina da Parigi, a fine maggio, proseguì con Luigi per Londra. «Soggiornò alcuni giorni al St. Geor-

ge’s Hotel e poi fu ospite di Cicely e Barbara nell’appartamento sito al numero 213 di Gloucester Terrace,dove esse si erano trasferite a metà maggio dalla precedente residenza di Redcliffe Square in Kensington.Dopo alcuni giorni trascorsi presso i Serviti di Fulham Road, Sturzo le raggiunse» (G. Farrell-Vinay, Sturzo el’Inghilterra, in Universalità e cultura, cit., pp. 190-191. Scrisse Luigi a Mario il 1° giugno ’26: «Stiamo bene.Nelina è in un albergo vicino alla mia dimora e a Londra sta meglio che a Parigi. L’aria è mite, benché spirinoancora venti un po’ freddi» (Carteggio, I, p. 144). Nel luglio Nelina e Luigi andarono in Francia per i bagni.

334 Cartolina illustrata.

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249.

Roma, 4 agosto 1926335

Carissimo fratello,Il tempo qui vola, ora spingendo per un affare ora per un altro. Il tempo è stato

scelto male perché tutta la gente si trova fuori e un altro anno il mese di agosto lo passere-mo insieme. Sto bene, faccio le cure prescritte, non cammino tanto perché questo ancorami stanca, forse anche il caldo, ma ripeto non ho più il palpito che mi teneva agitata; lostomaco bene ed evito tutto quello che mi può fare acido ma però mangio con appetito.

Spero partire giovedì prossimo col direttissimo, ma sempre ti scriverò primastai tranquillo e ti darò mie notizie. Tanfani336 sono più di otto giorni che ha spedito tut-to all’indirizzo che ho dato io e spero che non si smarrirà e che quel Rev.do riceve tutto inregola, altrimenti falli arrivare l’indirizzo di Tanfani per averne notizie. Io partendo nonme ne posso più interessare. Badi che ho dato l’indirizzo che quel Rev.do mi ha scrittocosì com’era… era poi giusto?

Il dono della Giapponesina ai Foti è tanto piaciuto e mi hanno ringraziato contanto entusiasmo. Spero che Barletta sarà anche lui contento. Ieri ti scrissi una cartolina eoggi questa. Per isbaglio nella cartolina misi il francobollo di 1,25 (riderai delle mie di-strazioni). Per l’affare in corso mi stanno facendo perdere la pazienza, ma spero che versola fine dell’entrante settimana mi sbrigheranno. Non credo che potrò essere da qui il 12,ad ogni modo io parto lasciando bene tutto, stai tranquillo.

Salutami i Signori di Paris Plage, il nome mi serve quindi non gli mando salutiin più. Per la casa, come ti ho scritto, non ho concluso, invece quando ti scrissi feci l’altromodo a quel che vale. Ed ora ti lascio mentre nel pensiero e nel cuore ci stai sempre pre-sente. Ho sbarazzato quei famosi C. e spero il celestino di Parigi. Ciao

Nelina(f. 260, c. 24)

250.

Roma, 12 agosto 1926337

Passando da Pisa comprai le cartoline e ti mando il campanile tanto bello. Ilviaggio è stato sotto tutti i riguardi ottimo e sono arrivata, grazie a Dio, benissimo. Quimolto caldo e mi sento intontita, però sto bene e non ho più quell’agitazione nervosa. Lepadrone di casa mi hanno fatto tante cose e una venne alla stazione.

170

335 Lettera.336 Ditta romana di spedizioni.337 Cartolina illustrata.

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Arrivarono ieri sera anche, ma alle 6, le Gravina di ritorno da Montecatini. Tisalutano e ringraziano tanto tanto. Pare che il grazioso uccelletto lo hanno tanto tantogradito più che un gattino. Partiranno fra due giorni. Per oggi ti abbraccio

Nelina(f. 260, c. 11)

251.

Roma, 12 agosto 1926338

Benissimo, abbraccioti.

Nelina(f. 260, c. 9)

252.

Roma, 14 agosto 1926339

Carissimo fratellino,Ricevo la tua che aspettavo con ansia. Sento con piacere che il viaggio tuo fu

ottimo, come ottimo fu il mio. Grazie, caro fratellino, che mi hai voluto far partire coll’e-spresso, si viaggia benissimo e come Americana, tutti i viaggiatori erano ed eravamo Ame-ricani, riderai.

Arrivammo in orario perfetto, senza aver avuto gran caldo. Qui si muore delcaldo, del sudore e mi sento passata dall’inverno all’estate. Godrei un po’ questo caldo senon pensassi che tu lo desideri e non lo puoi avere. Ed io debbo avere tutto! Non puoicredere la mia sofferenza in pensare questo. Sia fatta la volontà di Dio!

Come ti ho scritto la stessa sera arrivarono i Gravina e così ho la compagnia.Ma partiranno presto ed io non posso avere la loro compagnia nel viaggio, ma vi saràsempre qualcuno. Essi ti salutano con affetto, come fa pure Ragusa il quale non dice piùla Messa al Gesù alle 12 perché gli veniva troppo faticoso, col caldo poi…

Qui tutto è calma e tranquillità. Ti ossequia cinque che ho già visto, e ci siamomessi d’accordo ma in un modo diverso di come tu desideri, non è possibile quello. Ti hocomperato un cuscino di gomma a cui farò le foderine e poi ti manderò. Ho parlato conTanfani e presto farò la spedizione. Io col palpito sto sempre lo stesso, si accentua quando

171

338 Telegramma.339 Lettera.

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ho molto acido, ma tutti mi trovano ingrassata e bene. Tornerò a prendere l’arodanal epoi in Sicilia vedrò il nostro bravo D’Antona. Stai tranquillo che ti scriverò tutto, e per-ché poi nascondere quello che si soffre?

Tu intanto farai lo stesso, lo desidero per mia tranquillità. Carissimo, fatticoraggio, cerca di trovare compagnia per distrarti, non lasciar di fare le passeggiate. Salu-tami la Signora Muir340, tanto cara, a cui scriverò un’altra volta, dille che penso semprecon piacere la sua compagnia e quelle dei bottoncini di rosa dei piccoli. Un bacino aimedesimi e ossequi al Sig.r Muir.

Abbraccioti affettuosamente

Nelina(f. 260, c. 12)

253.

Roma, 16 agosto 1926341

Carissimo,A momenti ricevo la tua lettera. Spero che realmente stai bene e mi dici la

verità. Anche io sto bene e per ora in compagnia dei cugini che ogni giorno mi vogliono apranzo. Ti salutano tanto tanto. Scelba ti ossequia342 e fra giorni vedrò l’Avvocato. Staitranquillo per me e salutami i tuoi amici. Abbraccioti

Nelina(f. 260, c. 14)

254.

Roma, 19 agosto 1926343

Caro Gigino,Ho ricevuto la cartolina del 15. Mi meraviglio come non hai ricevuto la mia

ma forse perché l’ho impostata al Gesù invece che a S. Silvestro. Avrai a quest’ora ricevuto

172

340 Famiglia inglese, amica di Luigi, con cui avevano passato le vacanze in Francia.341 Cartolina illustrata.342 Scelba incontrava qualche volta Nelina a Roma. «Grazie della Sua da Paris-Plage. Ho visto la Sig.ra e

con vivissima gioia ho appreso le buone notizie sulla Sua salute e sulla vita londinese» (Scelba a Sturzo, Roma25 agosto 1926, in L. Sturzo-M. Scelba, Carteggio, cit., p. 91).

343 Lettera.

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la lettera di Mina che ti ringraziava dell’uccello che hanno tanto gradito. Tu se rispondifalle una bella letterina. Mi hanno voluta ogni giorno a pranzo, sono tanto affezionate. Tiparlavano di un invito che ho avuto per andare a Labico, ma probabilmente non andrò.

Sto bene, per quanto ancora il palpito qualche volta mi disturba, ma moltomeno che a Parigi, poiché qui mi riposo. Ho comperato un’altra bottiglia dell’Urodal cheincomincerò domani. Stai tranquillo però, perché mi sento bene. Sarà anche un po’ dinervoso. L’ingegnere Foti sposerà il 4 settembre ed io ancora non ho pensato al dono.Spero farlo presto ed arrivare a tempo. Forse un oggetto per salotto. Io ho incominciatoad espletare le commissioni collo spedire o meglio far spedire da Tanfani la cassetta contutto l’occorrente all’indirizzo del R. Olivas, spero lo riceverà tutto in regola. Cinque hagià cinquantasei ventiquattro persona di nostra conoscenza e spero che presto me ne darànotizia.

Altri penso potere qui fare quarantaquattro non ti pare? Restando collo stessomodo di prima. Oggi sono stata l’ultima volta da Michelino, domani partono. Ho vistoVenerina che ti saluta tanto. Nino non è venuto perché non poté avere il passaporto. Hofatto con il tuo Prof.re un salesiano, il viaggio nell’alta Italia, mentre suo padre era con-tento che fosse venuto all’Estero. Ti ossequia tanto tanto. Domani spero vedere sette einteressarlo fortemente. Michele per il villino non ha concluso nulla. La Sig. Amerigo hacomperato un bell’appartamento a Piazza d’Armi, 6 camere e accessori per 100.000. Nel-lo stesso stabile ve n’è ancora uno ed io sono in dubbio se o no aderire, mi pare lontano,vi è anche l’ascensore.

Basta, andrò a vederlo. Tutti mi incaricano di ossequiarti. Mario mi scrive contanta poesia della sua andata a Terranova e della sua permanenza. Giovannino Di Bartoloè là per i bagni. Che dirti? Ti penso sempre e vorrei esserti vicino, sento con piacere chestai bene mentre ti abbraccio, aff.ma

NelinaSalutami tutti.

(f. 260, c. 15)

255.

Roma, 23 agosto 1926344

Carissimo,Ricevo la tua lettera del 19. La aspettavo con ansia. Sento che stai bene e ne

godo; anch’io bene, non ti dico benissimo come tutti mi trovano perché non ci crederesti.Spero sbrigare tutto presto per poi partire. Foti sposerà il 4 settembre e credo che io nonpotrò esservi. Ho comperato il dono e glielo ho fatto spedire, un giapponese alto 30 cen-

173

344 Cartolina illustrata.

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timetri di porcellana. Spero che sarà un grazioso soprammobile. Tu se credi fai arrivare gliauguri per quel giorno. Aspetto tue lettere mentre ti abbraccio

Nelina(f. 260, c. 16)

256.

Roma, 9 settembre 1926345

Carissimo Gigi,La tua ultima è del 2, quindi sono 7 giorni che non mi scrivi, perché? Sto in

pensiero ed ora che vado in Sicilia dobbiamo scriverci spesso altrimenti mi fai stare male.Sto bene però, male dico poiché mi preoccupo del tuo silenzio. Avrai ricevute le mie dueultime ove comprendi che il ritardo è causato dalle villeggiature e dalle piccole teste. Spe-ro avere domani una qualunque notizia e poterti scrivere; oggi è solo per non farti aspet-tare, a me qui il tempo passa senza che me ne avveda, ma a te immagino come sembrilungo. Appena arrivato ti scriverò, non ti telegrafo perché lo credo inutile.

La Marchesa Sant’Alfano forse partirà con me. Ci siamo visitate e chiarite delritardo delle nostre visite. So che l’Idea Popolare346 te l’hanno mandata. Gli amici ti salu-tano, ho visto Gilardoni di sfuggita.

Un abbraccio affettuoso

Nelina(f. 260, c. 26)

257.

Roma, 10 settembre 1926347

Carissimo Gigino,Due paroline in fretta perché sto partendo coll’espresso. Sto benissimo, dolente

che tu non mi scrivi dal due settembre e ne parto scorrucciata. Spero trovare notizie aCaltagirone. L’affare che tu sai è in mano al Cardinale di costà, così hanno voluto fare

174

345 Cartolina postale.346 Giuseppe Spataro, su suggerimento di Sturzo, fondò il settimanale «L’idea popolare», diretto da Giu-

seppe Margotti con la collaborazione di Mario Scelba, che uscì dall’aprile all’ottobre 1926. Sturzo gli avevascritto il 25 novembre ’25: «… La scomparsa del Popolo è stata per me un vero dolore: ma ero preparato, anzi,come saprai, ne avevo scritto ad Alcide. Bisogna fare un Settimanale, anche se viene sequestrato ogni numero.Ma fatto bene!» (L. Sturzo, Lettere a Giuseppe Spataro, cit., p. 90).

347 Lettera.

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quelli dell’alto. Del Giudice è stato fuori e meno male che ho trovato Tupini il quale perquel che occorre si mette a tua disposizione. Tu scrivendo per lui puoi dirigere la letterachiusa alle mie padrone di casa.

Baci affettuosi

Nelina(f. 260, c. 27)

258.

Caltagirone, 12 settembre 1926348

Benissimo, abbraccioti.

Nelina(f. 260, c. 25)

259.

Caltagirone, 13 settembre 1926349

Cari Gigi,Avrai ricevuto il mio telegramma e così stai tranquillo su di me. Sto benissimo

ed in campagna coi cugini Gravina che ti mandano a dire tante cose. Aspetto Mario cheverrà a far qui una conferenza, dice che sta bene. Scrivimi spesso e delle cartoline, cosìsaranno più sicure di recapito. Smetto di scrivere perché viene l’auto per tornare in cam-pagna. Salutami i Muir a cui chiederai scusa della mia ultima scritta in fretta e furia cheper misura presi il treno, al mio solito.

Abbracci affettuosi

Nelina(f. 260, c. 30)

175

348 Telegramma.349 Cartolina postale.

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260.

Caltagirone, 18 settembre 1926350

Carissimo Gigi,Stamane ho ricevuto la tua desiderata cartolina da Roma del 14 c.m. Godo di

tutto, tutto. Sto bene e ieri ho avuto qui Mario il quale è ripartito stamane, sole 24 ore.Qui ho i lavoranti per finire ogni cosa e quindi lui non volle trattenersi, tornerà. Stabenissimo, come sto bene anch’io. Qui fa caldo e col caldo le campagne soffrono… rac-colta male su tutta la linea abbiamo avuto. Vavà mi ha detto che ha ricevuto la tua è rima-sto contento del nostro pensiero e ringrazia tanto anche te, ti scriverà, credo.

I parenti tutti ti ossequiano, gli amici ti riveriscono ricordandoti con affetto.Manderò in giornata una cartolina a M. Rosa, che tu mi saluterai, come anche quella vec-chietta tanto buona. Spero ricevere presto tue notizie da costì mentre ti abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 260, c. 31)

261.

Caltagirone, 20 settembre 1926351

Caro fratello,Grazie del tuo affetto e del pensiero che hai per me. Spero che avrai ricevuto la

mia diretta a Roma e la seconda costì. Quella che aspetti da sette la troverai dai Muir e dalCardinale. Io sto benissimo, Mario tornerà qui quando la casetta sarà a posto. Per orarespiro aria di campagna. Salutami tutti abbracciandoti

Nelina(f. 260, c. 32)

262.

Caltagirone, 23 settembre 1926352

Caro Gigino,È la terza tra cartolina e lettera che ti scrivo, tu mi dici che nulla ricevi, spero

che questa la riceverai a Londra e a Fulham Road ancora353. Sto bene e vado e vengo dai

176

350 Cartolina postale.351 Cartolina postale.352 Lettera.353 Luigi, alla fine di settembre si trasferì al n. 10 di Kensington Gardens Square W. 2, in attesa di una

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cugini Gravina. Così sto in campagna e in città. Godo che tu hai goduto ancora del caldoprima di incominciare l’inverno lungo e umido di Londra.

Ti mando un’altra fotografia, fatta però dallo stesso fotografo che mi fece quel-l’altra che hai e se non isbaglio è la stessa. Pazienza, però mi assomiglia, sono un po’ creti-na. La Signora B. mi ha mandato quelli che facemmo al Castello di Chantilly, ti ricordi?Che bella gita!

Stanno facendo la vendemmia però poca cosa quest’anno, tutto poco. Che dir-ti? I cugini ti salutano, gli amici ti ossequiano io ti sto vicina sempre sempre e ti ringraziodelle cartoline che mi scrivi, sono più certe di recapito. Abbracci

Nelina(f. 260, c. 34)

263.

Caltagirone, 27 settembre 1926354

Caro Gigi,Ho ricevuto la tua cartolina da Londra, godo che il tuo viaggio è stato ottimo e

che stai bene355, lo sei veramente? Io sto bene, vorrei sbrigarmi coi mastri ma mi portanoper le lunghe, mentre mi godo un po’ di aria di campagna. Fa caldo e non piove qui affat-to. Sembravano che dei temporali volessero venire a visitarci, ma sono rimasti per istrada.

Sto bene e tutti mi trovano più grassa. Mario dopo l’otto ottobre verrà a passarequi un po’ di giorni. Certo che io quest’anno voglio lasciare la casa rassettata, almeno danon chiamare più mastri.

In questo momento tutti sono in campagna, il tempo è delizioso. Vavà B. tirisponderà alla tua ultima, mi ha detto stamane che sono andata a fargli visita. L’altro ierilui tornando da Caltanissetta in automobile ha avuto un incidente che però non gli hacausato altro che delle escoriazioni alle ginocchia, fortunatamente, poiché la macchinacadde verso il burrone.

Tutti, amici e parenti ti ossequiano tanto tanto. Le cugine Sturzo mi vorrebbe-ro, ma io ancora non trovo il tempo per andare. Tupini mi disse che se hai bisogno dell’o-pera sua scrivigli, mi pare di averti scritto l’indirizzo per il quale può recapitare. Salutamile persone che io ho conosciuto, mandami la misura affinché ti faccia fare le foderine.Conservati in salute mentre ti abbraccio con vivo affetto

Nelina

P. S. Adelgisa entra di nuovo all’ospedale S. Giacomo per un’altra operazionepoveretta!

(f. 260, c. 35)

177

più definitiva sistemazione. Le lettere e cartoline, dalla n. 264 alla n. 280, furono indirizzate da Nelina, salvodiversa indicazione, a questo nuovo indirizzo londinese.

354 Lettera.355 Luigi era stato in Germania, a Bonn.

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264.

Caltagirone, 27 settembre 1926356

Caro Gigi,Ti sieguo col pensiero e col cuore, vorrei essere a te vicino in questo momento

di cambio di casa. Ma come ti rassetterai?, dove metterai tutti i libri? Non ti strapazzare.Questa ti arriverà con il detto indirizzo? Io temo di no. Ieri ti ho ancora spedito una lette-ra a Fulkam Road. Un abbraccio

Nelina(f. 260, c. 36)

265.

Caltagirone, 29 settembre 1926357

Carissimo fratello,Ho ricevuto la tua del 25 qui alla Villa ove ancora mi trovo. Sto benissimo spe-

cie colla cara compagnia dei cugini che ti salutano. Ti ho scritto più volte ma sempre aFulkam Road, spero che li riceverai. Anche una mia fotografia ti ho mandato, ma tu diraiche sono molto seria. Salutami Miss Margherita e famiglia che ricordo sempre con piace-re. Tornerò a casa lunedì che vengono gli operai e spero finire tutto. Stai tranquillo e con-servati la salute mentre ti abbraccio tutto al cuore

Nelina(f. 260, c. 37)

266.

Caltagirone, 4 ottobre 1926358

Carissimo fratello,Sono tornata definitivamente da campagna e sono in casa ove aspetto Monsi-

gnore che verrà per due o tre giorni, sempre così. D’altra parte qui gli operai per cose da

178

356 Cartolina postale.357 Cartolina postale.358 Cartolina postale. Nel carteggio col fratello Mario (I, p. 154) alla nota 1 della lettera 85, è riportata,

senza collocazione archivistica, una lettera di Luigi a Nelina, scritta da Londra il 2 ottobre, non rintracciata

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poco mi portano per le lunghe, ma certamente non mi muoverò da qui se non ho rasset-tato per benino. Sto bene veramente; il tempo è un po’ incostante poiché vi sono stati deitemporali, qui in ripercussione ancora veramente pioggia non ve n’è stata.

Penso a te nella nuova dimora e mi sembra di vederti solo, molto solo. Ho subi-to mandata a chiamare D. Ciccio per le musiche che appena avrà ti spedirò. Qui tuttidomandano di te e ti salutano affettuosamente. Con dispiacere ho letto la caduta dellapiccola Mariuccia, quando andrai da quei Signori tanto buoni dì tante cose per me. Liricordo sempre e le scriverò qualche giorno.

La mia fotografia fu fatta al momento che dovea partire per Caltagirone, ero unpo’ stanca, ma anche il fotografo mi fece venire il viso più lungo di quello che ho. Abbrac-ci affettuosi

Nelina(f. 260, c. 40)

267.

Caltagirone, 6 ottobre 1926359

Carissimo fratello,Ricevo a momenti la tua cartolina e godo che stai bene e pensi al mio St. Geor-

ges Hotel: era tanto carino! Anche io sto bene ed aspetto Mario, come ti ho scritto. Vavàsta bene, ma è un po’ teso con me per cose che riguardano suo g.ro, mentre che io non cientro. Gli passerà spero, intanto mi ha detto che ti scriverà. Qui tutti i rassettamenti nellecamere procedono lentamente e ci vuole la pazienza che io non ho. Non sono ancoraandata nelle nostre campagne ove devo mandare mastri dappertutto.

Hai svincolata la cassa che spedii? Avete dovuto pagare la multa? Io a quelsignore avevo detto di fare le dovute dichiarazioni. Il cuscino di gomma ti è piaciuto?Mandami la misura affinché ti possa fare i cuscini di fodera. Tutti ti ossequiano, il quipresente Don Ciccio, la portinaia. Dimmi se le cartoline mandate al nuovo li hai ricevute.

Ti abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 260, c. 42)

179

nell’Archivio Sturzo. La riportiamo di seguito: «Carissima Nelina, stamani ho ricevuto la tua lettera del 27 ela cartolina segnata 29 settembre. Sto bene, sul serio; non ho mai scritto cosa diversa da quel che è. Anzi quimi sono abituato al vero regime inglese, come tu al S.t Georges Hotel; e sto meglio. Manda pure le lettere alvecchio indirizzo che mi arrivano. Preferisco cartoline, purché spesso. Godo assai che V. abbia scampato dal-l’incidente automobilistico. Ancora non mi ha scritto; ma fa lo stesso. Salutami i cugini, le cugine Sturzo e gliamici. A Mario non scrivo, perché non so dove indirizzare la lettera. Dagli tu le mie notizie. Un abbraccio dicuore - Luigi».

359 Cartolina postale.

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268.

Caltagirone, 11 ottobre 1926360

Caro Gigino,Ho avuto una visione di visita di Monsignore. Egli sta proprio bene tanto che

con lui è andato M. V.ra per rifare quel famoso ritratto. Anche io sto bene e godiamo chetu lo sei egualmente. Ho subito incaricato il F. Alì per quel che desideri. Qui i lavori pro-cedono e spero sbrigare tutto presto. Gli amici tutti, tutti, ti salutano e i parenti ti fannodire tante affettuosità.

Io ti lascio poiché le cuginette Gravina mi aspettano per uscire in auto. Saluta-mi le persone che io conosco e dille che li ricordo sempre. D. Giacomo, Angelo e Truglioti salutano, quest’ultimo dolente che non gli hai risposto. Aff.ma

Nelina(f. 260, c. 43)

269.

Caltagirone, 13 ottobre 1926361

Carissimo fratello,A momenti ho la tua dell’otto c.m. Regolarmente ricevo le tue cartoline e

rispondo, qualche volta con qualche giorno di ritardo per tutto lo sbattamento che ho peri mastri in casa. Ora si va a riordinare e immagina la polvere. Vorrei mandare al fuoco tan-ti giornali antichi, ma non sapendo se tu vuoi li conservo tutti, che imbarazzo però, civuole una camera! Sto benissimo, sono stata un po’ raffreddata per il vento che è venutoda tutte le aperture ancora incomplete. Se vedessi però come salgo e scendo con sveltezzasenza soffrire di quella palpitazione che ebbi a Parigi! Fu l’aria del mare forse. Qui caldo ecaldo, sembra estate e al povero giardino manca l’acqua. Abbracci affettuosi

NelinaSalutami tutti.

(f. 260, c. 45)

180

360 Cartolina postale.361 Cartolina postale.

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270.

Caltagirone, 16 ottobre 1926362

Caro Gigi,Come vedi rispondo subito alle tue appena li ricevo. Sto benissimo, vado e ven-

go da S. Bartolomeo perché vi sono i mastri. Qui ancora caldo: alla Russa non ha piovutoche pochissimo. Ho fatto fare un saggio per trovare acqua con esito negativo, fa pena ilgiardino. Le olive quest’anno pochissime e tutte guaste. Anche io ho avuto la sensazioneche quel signore non ha accettato malgrado le sue parole al momento che si presentò conMonsignore. Con me non si fa nessuno vivo di loro, abbracci

Nelina(f. 260, c. 46)

271.

Caltagirone, 19 ottobre 1926363

Carissimo fratello,Sempre grata delle tue premure nel darmi notizie e così sto un po’ più tranquil-

la, rispondo sempre a giro di posta. L’ultima dell’11 non ti è arrivata in tre giorni, io sba-gliai di mettere 10 e non 11. Sono stata a S. Bartolomeo364 perché lì vi sono i mastri chepoi devono tornare in casa per finire, spero, e uscirne una volta per sempre.

Mario non vede l’ora che io la finisca per venire a passare un po’ di giorni qui.Non ho avuto notizie sulla musica che tu desideravi. Domani manderò a chi chiedere evedremo. Tutti ti ossequiano mentre io ti abbraccio con vivo affetto, aff.ma

Nelina(f. 260, c. 48)

181

362 Cartolina postale.363 Cartolina postale.364 La villa di S. Bartolomeo era stata lasciata loro in eredità dallo zio Emanuele Taranto. A loro volta la

lasciarono in eredità al seminario di Caltagirone come seminario di campagna.

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272.

Caltagirone, 22 ottobre 1926365

Carissimo,Io rispondo ad ogni tua cartolina subito, tengo a posto le cartoline per non per-

der tempo; se non li ricevi subito sarà per la posta. Godo che stai bene e che il freddoancora non ti fa impressione, copriti bene, non devi sentire troppo il freddo che ti famale. Qui ancora è estate e per le campagne, tranne in certi punti, si soffre. Io sono alleprese con le carte e coi libri: la camera a ponente viene tutta libri e carte e giornali. Lacappella l’ho messa nel tuo studio; sarà più comodo per Monsignore dire la messa in que-sta stanza.

Che dirti? Mi duole che tu non puoi vedere tutte le riforme che costano sì, mache rendono la dimora meno seccante. Tutti ti salutano, io ti abbraccio con vivo affetto

NelinaSto bene abbastanza.

(f. 260, c. 50)

273.

Caltagirone, 24 ottobre 1926366

Carissimo fratello,Sento i gradi di freddo e temo che quest’anno non potrai resistervi. Come sarà

lungo l’inverno! Io sto bene, il raffreddore fu cosa da nulla ed è passato. Con tanto stra-vento! Sono quasi agli sgoccioli coi muratori, resta la ripulitura e pittura. Poi spero verràMonsignore a godere insieme i nuovi restauri della casa. Ti penso sempre e mi stai semprevicino. Tutti ti ricordano e ti salutano con affetto.

Tu ricevesti la mia fotografia e Mario no, sono seccatissima di questo smarri-mento, in quali mani è cascata? Tanti abbracci affettuosi

Nelina(f. 260, c. 51)

182

365 Cartolina postale. 366 Cartolina postale.

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274.

Caltagirone, 27 ottobre 1926367

Carissimo fratello,Ricevo la tua del 23. In questi giorni ti sto più vicino col pensiero. Godo che il

freddo non ti fa impressione e spero che la temperatura si rimetta. Anche qui è si è abbas-sata la temperatura senza ancora aver piovuto. Nei boschi è sconfortante, ma che farci?

Stamane si sta facendo l’impianto dei recipienti per l’acqua e così la faccio por-tare nelle stanze e nel bagno. Quando tu verrai avrai le comodità che costì non ti manca-no e spero presto. Come sarebbe bello! La patria propria per quanto piccola è sempre bel-la, massimo in questi mesi! Il freddo qui non è possibile, starò tutto novembre e un po’ didicembre. Non so ancora quando Mario verrà. La cappella l’ho passata nel tuo studio, èpiù comoda per Monsignore. Salutami le amiche che conosco e tu prendi un forteabbraccio, aff.ma

Nelina(f. 260, c. 53)

275.

Caltagirone, 30 ottobre 1926368

Carissimo fratello,Ieri ho ricevuto la tua del 21 e godo moltissimo che hai veduto il Canonico B.

Com’è affezionato e buono! Godo che stai bene come ti assicuro di me. Ancora sono inmezzo la polvere e il disordine poiché tengo solo un mastro per aver fatte le cose per beni-no e poi, ora manca per una cosa ora per un’altra. I libri li ho riversati tutti nella cameradella cappella e spero di riordinarli e metterli a posto, ma ci vorrà del tempo e di aiuto.Albina Maltese m’incarica di parteciparti la nascita di un’altra bambina che chiamerannoEgle, che nome strano! Ti ossequia con suo marito e colle zie.

Tutti ti salutano e dagli amici tante cose. Scriverai a D. Ciccio Gravina appenariceverai le sonate che ha copiate lui. Io li ho spedite raccomandate il 26. Spero che li rice-verai. Ti abbraccio con affetto

Nelina(f. 260, c. 54)

183

367 Cartolina postale.368 Cartolina postale.

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276.

Caltagirone, 1 novembre 1926369

Carissimo fratello,Ho la tua fra le mani mentre si trovavano qui le cugine Sturzo che ti salutano

affettuosamente. Godo sentire che l’amico vero e affettuoso si trova costì, così sei conten-to. Mi duole che soffri coi geloni, ma usa i guanti, stai a riscaldarli al fuoco. Povero fratel-lino come devi soffrire quest’inverno! Qui ancora si va vestiti di estate o con qualche leg-giero paletot. Sto benissimo. Mario verrà la settimana entrante. Darò al Canonico Mon-temagno il libro che tu vuoi.

Oggi sto preparando tutto per mandare al Camposanto, pregherò in questigiorni pei nostri cari morti, che ci proteggano dal cielo!

Hai ricevuto le musiche? Le fotografie son pronte e te li manderò, spero chenon si smarriscano. Forse i geloni ti son venuti per uscir la mattina per la Messa? Staiattento, quando vi è la nebbia forte non uscire. Ti abbraccio con vivo affetto, aff.ma

Nelina(f. 260, c. 56)

277.

Londra, 1 novembre 1926370

Carissima Nelina,Come l’altra volta anche questa: ieri sera ho ricevuto la cartolina del 25 e sta-

mane quella del 28 ottobre. Ma questa volta non mi sono angustiato; ho capito che devedipendere dalla posta. Sto bene e godo assai che tu stai bene. I bambini dei Muir stannobenissimo e ricambiano. La signorina Caterina ha cominciato a leggere e domenica serane ha dato un saggio. Miss Simonson ti ricorda con affetto. Tutti ti salutano. Salutami gliamici e i parenti. Un abbraccio

Luigi(sc. 728, fasc. F/1/4, c. 312)

184

369 Cartolina postale.370 Cartolina postale sped. a Caltagirone.

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278.

Caltagirone, 4 novembre 1926371

Ricevo la tua del 29. Grazie sempre del pensiero tuo affettuoso e godo che tol-leri benissimo il freddo di costì. Qui ancora si va coi vestiti leggieri e appena si chiudono ibalconi fa caldo. Sto bene e anche io risento i benefici delle lunghe villeggiature perchésto benissimo. Posdomani verrà Mario per una settimana, è sempre con appuntamentianticipati e quindi qui viene per poco. La Baronessa Di Giura non si è fatta viva dacchésta qui; non so spiegarmi il perché, mentre al ritorno dalla Francia mi fecero tante cose. Iole ho scritto parecchie volte. E i Belloni torneranno a Roma, andranno forse a Milano, chilo sa? Son contenta che il Commendatore è stato tanti giorni, così senti meno la lonta-nanza. Vavà La Rosa e Concettina sono a Parigi. I parenti e gli amici ti salutano con affet-to. I libri e le carte li ho passati tutti lì, buttati, poi li rassetterò. Salutami tutti, a te un for-te abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 260, c. 57)

279.

Caltagirone, 12 novembre 1926372

Carissimo fratello,Ho ricevuto le tua cartoline e la tua lettera ed ho fatto arrivare le tre ai destina-

tari. Come avrai visto, ti ha scritto Mario al posto mio, perché io stanca e occupatissima eper lui e per i mastri non ho avuto tempo. Sto bene in mezzo alla polvere e al traffico, nonmi fa male. Sto rassettando la stanza a ponente coi libri e viene ordinata e bella. Lunedìverranno i pittori per le porte, il bagno e tutto, credimi, sembra come se avessi fatto unacasa nuova di quanto tempo ci è voluto e di quanto si è speso.

Quando tu verrai però, starai più comodo. Ti scrive la baronessa Di Giura e tifa dire tante cose. Il Dott. D’Antona ti ossequia, è venuto a visitarci gentilmente. Ho datoil libro della Madonna del Ponte al can. Montemagno. Salutami il Commendatore e digliche non scrivo ai suoi perché non so dove trovarli. Li penso sempre e sempre li sieguo.Tutti ti salutano, io t’abbraccio con vivo affetto

Nelina(f. 260, c. 60)

185

371 Cartolina postale.372 Cartolina postale.

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280.

Caltagirone, 13 novembre 1926373

Caro Gigino,Ho ricevuto tutte le tue, ed oggi scrivo con un certo ritardo perché sono ingol-

fata a rassettare le librarie tutte e tutte piene di polvere, figurati il mio daffare! Però sonocontenta alla fine di lasciare la casa rassettata e pulita.

Malgrado ciò sto bene. Qui fa ancora caldo e le giornate sono bellissime, soloche io ne godo poco perché sempre occupata. Quest’anno partirò con i Gravina versoNatale o un po’ prima.

Salutami tutte le amiche che di me ti domandano. La Baronessa Di Giura miha scritto una lunga lettera e ti fa dire tante cose affettuose. I parenti e gli amici ti saluta-no, io ti abbraccio

Nelina(f. 260, c. 65)

281.

Caltagirone, 19 novembre 1926374

Carissimo,Le tue mi arrivano regolarmente mentre io mi trovo a rassettare la casa dopo la

tempesta dei mastri. Comprenderai che per mettere in ordine e pulizia una casa grandequando si manca da un pezzo è un da fare enorme. Spero poi godermi per un po’ di gior-ni l’ordine e la pulizia.

Godo moltissimo del tuo nuovo alloggio e ti sieguo in tutti gli angoletti di esso.Spero che sceglierai la mia stanzetta per lo studio e l’altra per dormire così starai piùcomodo. Quando poi verrò io ci accomoderemo. Sto bene malgrado la polvere vecchiadei libri e quella dei muratori. Con Giovanni N[icastro]375 lunedì aggiusteremo i giornaliperché i libri sono a posto.

Se vedeste le due scaffe del tuo studio come sono ordinate e ripulite! Questavolta il mio interesse è stato mettere la casa in ordine ed è costata una spesa. Salutami tan-

186

373 Cartolina postale.374 Cartolina postale spedita a Londra al nuovo indirizzo: 213 Gloucester Terrace W. 2. Lettere e cartoli-

ne dalla n. 281 alla n. 627, furono indirizzate da Nelina, salvo diversa indicazione, a questo nuovo indirizzo.«Sono più vicino – scriveva al fratello Mario il 12 novembre annunciandogli il cambio di indirizzo – al Con-vento delle Monache, che è a Gloucester Gardens» (I, p. 162, lett. n. 93).

375 Già presidente della sezione comunale del PPI a Caltagirone. Su questo personaggio cfr. L. Sturzo,Lettere non spedite, a cura di G. De Rosa, Il Mulino, Bologna 1996, pp. 26-31.

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to i padroni di casa che ricordo con affetto376. I Gravina e gli altri parenti ti ossequianocome fanno gli amici. Un abbraccio

Nelina(f. 260, c. 63)

282.

Caltagirone, 21 novembre 1926377

Carissimo,Ti ho scritto in questi giorni parecchie cartoline, ieri sera una lettera di auguri

per il nostro compleanno e spero la riceverai. Il ritardo della solita corrispondenza è statoperché qui vi è stato Mario che ha scritto lui. Spero che non si interrompi più la catenadelle nostre cartoline. Ti saluta il Pr. Ardizzone che ho visto a momenti. Ti salutano gliamici a cui ho dato il tuo nuovo indirizzo. Per me non ti angustiare poiché sto benissimo.Continuo a stare qui per ora poiché voglio sistemare tutto.

Salutami tanto le amiche, un bacio alle piccole della Miss Muir. Saluti affettuo-si ai padroni di casa e a te un abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 260, c. 66)

283.

Caltagirone, 24 novembre 1926378

Caro Gigi,Le tue le ricevo tutte regolarmente e spero che le mie tu li riceva egualmente.

Penso la mia stanzetta, e la vedo tutta piena di libri, con un bel fuoco acceso, calda, calda.E la tua? Dove dormi? Sopra o sotto? Qui le riforme e il rassettamento procede ed ioancora piena di polvere per fare l’assettamento e lo scarto in compagnia di G. Nicastroche ti saluta tanto.

Ancora non ho potuto fare il primo bagno nel nuovo gabinetto perché il pitto-re non ha finito il lavoro. Spero presto farne la prova. Qui il tempo continua bello e sem-

187

376 Nelina, durante il suo soggiorno a Londra, era già stata in questo appartamento ospite delle padrone.Vedi nota n. 333.

377 Cartolina postale.378 Cartolina postale.

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bra autunno appena in principio. Ancora si portano i vestiti leggieri. Salutami tutti, uncaldo abbraccio

Nelina(f. 260, c. 67)

284.

Caltagirone, 27 novembre 1926379

Caro Gigi,Ricevo la tua e come ogni volta rispondo. Godo che stai bene, ma mi duole che

non ricevi mie cartoline regolarmente. Sto benissimo e mi trovo in casa dei cugini G. dadove ti scrivo. Ti salutano affettuosamente. Salutami tutte le mie amiche mentre tiabbraccio

Nelina(f. 260, c. 69)

285.

Caltagirone, 27 novembre 1926380

Carissimo fratello,Ricevo a momenti la tua del 22, spero che accomoderete l’affare del servizio che

è un problema ovunque. Ieri 26 è arrivato Mario, sta benissimo e si fermerà un po’; l’hofatto venire con tutto il suo personale di servizio e così sta bene. Giovanni Di Bartolo ierisera è arrivato da Palermo in condizioni abbastanza gravi, speriamo se qui si curerà. Eglidomanda di te sempre e ti ossequia. Ti fanno gli auguri i parenti tutti e ti ossequiano.Michele G. vorrebbe l’indirizzo di quella persona siciliana che costì si occupa o meglio,ha il negozio di limoni e arance, se non sbaglio tu dicesti di Milazzo. Egli vorrebbe saperecome li vogliono condizionati, come si fanno le cassette, come si fanno le conserve, i sci-roppi di arancia, tutto per le arance. Se non ti riesce difficile e non devi prendere fresco,altrimenti non farne caso. Puoi scrivere se dare l’indirizzo del cugino. In quanto alla spesadel contratto mi dice di caricarlo a l’interessato, non vi è ragione di far tu la spesa. Que-st’anno la vendita delle arance è un problema, vedremo.

188

379 Cartolina postale.380 Cartolina postale.

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Salutami tutti tutti, non dimenticarne uno, io non mando per non scrivere daqui, starò ancora un po’ per le arance. Ti abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 261, c. 2)

286.

Caltagirone, 28 novembre 1926381

Caro Gigino,Oggi il primo giorno di nebbia e umido proprio alla Caltagironese. Intanto

meglio così che il caldo che ha fatto fino a ieri, poiché le campagne soffrono tanto. Io vor-rei sbrigare pria di partire anche l’affare del giardino, ma quest’anno non se ne vede ilprincipio. Figurati se mi secca a scrivere e poi a te, caro, carissimo! Se il giro delle cartoli-ne si è per poco fatto più lungo è stato per il periodo che vi fu Mario, il quale scriveva lui.

Se tu manchi di scrivermi mi fai male, e ciò lo comprendo anche per te che staitanto lontano, mentre stiamo tanto vicini col pensiero e col cuore.

Ti accludo quanto Michele mi ha dato affinché tu faccia in regola il completa-mento all’antecedente procura. I parenti tutti, gli amici, le persone di casa ti salutanoaffettuosamente, io ti abbraccio con vivo affetto, saluta i tuoi padroni di casa, aff.ma

Nelina

P. S. Desidero sapere se quei libri grandi grandi e grossi (relazioni del bilancioComunale) si debbano mandare a qualche persona ovvero conservarle. Con Giovanni N.stiamo facendo scelta e sistemazione.

(f. 260, c. 70)

287.

Caltagirone, 1 dicembre 1926382

Carissimo,Ricevo la tua cartolina e quella del Comm. Grazie a te e a lui degli auguri e del

pensiero. Spero che avrai ricevuta la mia lettera di auguri, erano solo auguri, pensieriaffettuosi e nulla più. Sto bene, ma ancora non mi riposo poiché mi è rimasto di far ripu-lire tutta la casa ed è un lavoro. Mi andrò a riposare a Roma quando avrò finito tutto ecredo che passerà quasi tutto il mese.

189

381 Lettera.382 Cartolina postale.

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Sto bene; oggi incomincia il freddo, sai quel vento di ponente che dà tanto ainervi, e non piove ancora nelle nostre campagne. L’altro ieri ti ho spedito una raccoman-data con dentro la bozza di una procura per quelle opere di beneficenza della Montema-gno. Spero che li riceverai e che così potrai rispondere presto a Michele.

Ho letto che costì vi è stata la nebbia e che vi sono stati dei danni. Non uscire lamattina quando è così, non mi far stare in pena. Abbracci, aff.ma

Nelina(f. 260, c. 72)

288.

Caltagirone, 6 dicembre 1926383

Carissimo,Ricevo la tua cartolina dell’uno e godo saperti bene, io pure, così i parenti, che

ti mandano a salutare. Spero fra non molto rivedere Monsignore, il quale vuol venire apassare qui qualche giorno e godere con me i restauri della nostra casetta. Ho fatto ripuli-re tutto tutto e sembra tutta nuova. Con dispiacere leggo che la mia lettera è andata smar-rita, spero quella raccomandata che la riceverai è del 28 novembre.

Da due giorni finalmente piove, così le campagne respirano. Aspetto rispostaper quei libroni grossi grossi che tenevi nel tuo studio, che ne devo fare? Salutami le mieamiche e dì loro che sempre li ricordo con simpatia. Le persone di casa ti ossequiano conrispetto.

Abbraccioti, aff.ma

Nelina(f. 260, c. 74)

289.

Londra, 9 dicembre 1926384

Carissima sorella,Stamane speravo ricevere tue notizie. Io ho avuto una febbretta di raffreddore o

d’influenza, come oggi si dice, oggi è caduta. Del resto sto bene. Molte cose dalle padronedi casa. Te lo scrivo perché così tu sei più tranquilla, che non ti nascondo nulla. Ma è stata

190

383 Cartolina postale.384 Cartolina postale sped. a Caltagirone.

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una cosa piccola e insignificante. Spero di ricevere tue notizie oggi. Anche da Mario nonho notizie da cinque giorni385.

Tanti saluti a tutti tutti, un abbraccio di cuore

Luigi(sc. 728, fasc. F/1/4, c. 311)

290.

Caltagirone, 11 dicembre 1926386

Carissimo fratello,Oggi ho finito tutti i lavori di riordinamento e già mi godo la casa bella e a

posto. Starò qui ancora e passerò qui le feste giacché i cugini non partono. Sto bene, oggiè stata una giornata di dolce autunno, nella terrazza della casa è stato un vero paradiso.Come mi duole pensare il freddo che tu soffri! Come stai? Il disturbo di stomaco è passa-to? Guardati dai colpi di aria e mangia bene, forse è il cibo che non ti va? Io penso che ciòè un male per te perché ti indebolisci. Chiedi quello che desideri e tieniti lo stomaco for-te. Te ne prego con tutto il cuore.

Di me non aver pensiero che so curarmi. Mario ancora non viene perché aspet-ta il Vicario non so da dove. Adelgisa è ammalata di pleurite, poverina, ti ossequia e si rac-comanda alle tue preghiere. Salutami tutti, ti abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 260, c. 77)

291.

Caltagirone, 14 dicembre 1926387

Carissimo fratello,Ieri ho ricevuto la tua cartolina del 9. Sento con dolore della tua influenza, pic-

cola come tu dici, ma che a me produce una viva agitazione, un pensiero. Però ti ringrazioche sei sincero e che mi dici tutto, debbo crederlo? Io sto bene e in periodo di vero riposopoiché tutti gli operai sono andati via e la casa è rassettata.

191

385 Scriveva al fratello il giorno dopo: «Ricevo la tua cartolina del 6 c.m. Mi trovo con un po’ di influen-za addosso: cosa assai leggiera. La febbretta è caduta. Resta un po’ di noioso raffreddore. Così mi dà occasionedi leggere quasi tutto il giorno» (I, p. 165, lett. n. 97).

386 Cartolina postale.387 Cartolina postale.

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Come vorrei che vedeste l’ordine che ho messo! Sembra un’altra e non si desi-dera nulla. Io passerò qui le feste per essere più vicino a Monsignore e alle cugine, poi par-tirò, poiché il mio dente non può più tardare ad essere rifatto. Ieri ti ho spedito le fotogra-fie con in mezzo tre mie fatte da Paolo al Boschigliolo.

Della cappella che ti mandai non ne fai uso? Io in quanto a servizio sono sem-pre con la solita Vincenza Giacomina che viene a restarvi la notte. Intanto povera Giaco-mina, stamane è dovuta partire per Palermo ove là trovasi Giovannino a studiare e che èammalato di nefrite acuta. Immagino come è partita mentre D. Giacomo è qui rimastoinfluenzato, speriamo si guarisca, figliuolo unico! I medesimi ti ossequiano come fanno iparenti e gli amici. Ti abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 260, c. 78)

292.

Caltagirone, 18 dicembre 1926388

Carissimo fratello,Godo leggere nella tua ultima cartolina dell’11 per quanto quella del 10 mi è

arrivata dopo, che ti sei già rimesso del raffreddore avuto, ma abbiti sempre dei riguardi tiprego, ti potrebbe anche prendere un altro. Io sto bene, il 16 con le Gravina siamo andatia fare una visita a Monsignore, il quale sta benissimo. Il ritratto fatto da Vaccaro è vera-mente bello, solo lo ha invecchiato un po’, poiché ha molto accentuato le rughe389.

Per l’atto vuoi che faccio sapere prima la spesa? Certo che non devi scontare tuuna cosa che non ci entri. Attendo risposta. Ti ossequiano i parenti e gli amici tutti, che tiricordano con affetto. Io non credo che arriverò a vendere i giardini e credo anche che sene parlerà verso primavera. Se vi sarà bisogno tornerò, ma dopo le feste, non posso fare ameno di partire. Ragusa è finalmente andato via da fare l’istitutore e al posto vi è Ardizzo-ne che ti ossequia.

Ho fatto spedire un panettone alla Sig.na non ricordandomi il nome dellaSignora, mi perdonerà spero. Attendo dunque tua risposta, mentre ti auguro le cose piùbelle per il S. Natale, che per me è un po’ di conforto passarlo vicino a Monsignore, ilquale verrà l’indomani. Godo e ringrazio anche io Miss Muir del bel dono, ossequi tantotanto la famiglia e tutte le amiche, aff.ma

Nelina(f. 260, c. 79)

192

388 Cartolina postale.389 «Ho saputo che Nelina è stata da te e che le è piaciuto il tuo ritratto di M. Vaccaro. Dopo Natale

andrai a Caltagirone?» (Luigi a Mario, 23 dicembre 1926, I, p. 166, lett. n. 100).

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293.

Caltagirone, 22 dicembre 1926390

Carissimo fratello,Forse questa ti arriverà domenica e non sabato giorno di Natale, come avrei

voluto. Ma oggi visite, gente, da fare mi hanno assorbito da non farmi avere un minuto ditempo per dedicarlo a te, mentre il mio pensiero e il mio cuore è a te stato rivolto. Puoibene immaginare quale può essere il mio augurio in questi giorni e ciò che il mio cuorepuò desiderare per te. Accettali questi miei auguri e pensi che in questi giorni stiamo vici-ni, come del resto i nostri pensieri son vicini sempre.

Godo sentire che ti sei ripreso e che ti guardi dai colpi di aria e dal cattivo tem-po. Spero che sarà così e che non soffri tanto. Io, grazie a Dio, sto bene per quanto anchequi il freddo è incominciato e come. Il figlio di D. Giacomo continua e la madre è aPalermo con lui, dice che migliora, ma io temo che non lo superi. Poveretti come sonoaddolorati. Mario verrà come ti ho scritto la settimana prossima e starà un po’ di giorni;sta benissimo.

Spero che il panettone arrivi a destinazione. Può darsi che partirò assieme aicugini Gravina ovvero con la Marchesa Sant’Alfano verso la prima quindicina del meseentrante. Vorrei lasciare venduti i giardini ma non mi pare che ci sia verso. Tutti ti saluta-no e ti offrono gli auguri più affettuosi. Le persone di casa ti ossequiano, io saluto tutti e ate abbracci

Nelina(f. 260, c. 82)

294.

Caltagirone, 25 dicembre 1926391

Caro Gigi,In questo giorno così dolce, ma così doloroso per me, stante lontano dall’amato

fratello, t’invio il più affettuoso ricordo, un caldo amplesso purificato dalla S. Comunio-ne, che per te ho fatto oggi. Che il buon Gesù Bambino ti colmi di suoi carismi e ti diasempre forza e coraggio. Ier sera e oggi sono dai cugini Gravina, non mi lasciano sola. Tioffrono i loro auguri, salutoni

Nelina(f. 260, c. 84)

193

390 Cartolina postale.391 Cartolina postale.

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295.

Caltagirone, 31 dicembre 1926392

Carissimo Gigi,Dalla tua ultima del 22 c.m. non ho più tue notizie cosa che mi costerna tanto,

perché? Mentre scrivo arriva la tua cartolina e con piacere vedo che il giorno di Natale seistato in buona compagnia. Godo che stai bene come lo siamo io e Mario che a momentiparte per Piazza. Il Capo d’Anno lo farò vicino a voi, amati fratelli in ispirito e nella preghie-ra. I Piazzesi non possono restare senza i Pontificali come facciamo noi poveri Caltagironesi.Suor Giuseppina dice che sta bene e che finalmente ha accettato di far la Superiora, quellesuore di là son destinate a morire con gli onori di Superiora, è antipatico. Io non so se potròandarla a vedere, qui non posso sbrigarmi questa volta perché non si conchiudono i negozi.

Oggi è una giornata di vera primavera, che sole! Come lo manderei a te in cote-sta buia Londra. I cugini, le cugine, le persone di casa e gli amici tutti ti offrono i loromigliori auguri e saluti ossequiando. Mario ti scriverà da Piazza, io ti abbraccio con tuttoil cuore, salutami tutti, tutti gli amici e le amiche, aff.ma

Nelina(f. 261, c. 3)

296.

Caltagirone, 5 gennaio 1927393

Carissimo fratello,Ricevo la tua del primo, grazie dell’affettuoso pensiero che mi commuove.

Anch’io ho pregato per te e per noi tutti nella S. Comunione. Voglio sperare che stai vera-mente bene e che continui così tutto l’inverno. Io sto benissimo. Il dente è caduto e pensodi tornare a Roma per farmelo rimettere, così andranno tutti via. E il tuo? Quello che tifaceva tanto male? Spero che sia rimasto senza fartelo cadere e dovresti farti curare le radi-ci. A Londra non mancheranno degli specialisti.

Pei giardini non se ne parla e quindi coi cugini Gravina partiremo fra non moltigiorni. Giovannino N[icastro] ti ossequia, egli mi ha aiutato a mettere a posto i libri. 4 tidomanda se hai ricevuto la sua cartolina. Giovannino Di Bartolo sta molto meglio quasiguarito. Ti ringraziano e ti ossequiano come fanno tutti i parenti ed amici. Salutami tutti;ossequi particolari alla Sig. Muir e alle padrone di casa. Abbraccioti con vivo affetto, aff.ma

Nelina(f. 261, c. 5)

194

392 Cartolina postale.393 Cartolina postale.

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297.

Caltagirone, 9 gennaio 1927394

Carissimo fratello,Ricevo la tua del 4 e ho ricevuto le tue 27, 28, 30 e primo gennaio con ritardo

(credo) per le feste. Sto benissimo, però le notizie d’influenza (spagnola) che vi è costì miangustia. Ti raccomando di guardarti di non prendere colpi di aria e non far disordine.Qui non abbiamo che piccoli raffreddori, io però nulla. Spero che andando a Roma nondebba influenzarmi. Credo che partiremo in settimana, quindi dopo che arriva questascrivi a Roma.

Vedrò se posso avere ciò che desideri, ma sono prezzi proibitivi. La procura lamanderai a Michele e a lui dirai la spesa che l’Avv. Scillamà ti manderà, così mi ha detto.Spero anche di sbrigare i giardini. Se per ora non puoi uscire per la procura non ti angu-stiare, fai tutto col tuo comodo, ti raccomando.

Giovannino Di Bartolo sta molto meglio, quasi guarito, ti ossequia e ringrazia.I parenti pure ti fanno dire tante cose e gli amici anche. Ho ricevuto la cartolina di ringra-ziamenti per il panettone, salutami la Signorina. Oggi qui vento, acqua, nebbia, siamo aLondra veramente, ma però mal tempo ne ha fatto molto poco, ci vuole e sembra veroinverno. Domani l’anniversario della mamma e sono 30 anni, come son passati! Uniamo-ci con la preghiera e imploriamo a quell’anima santa aiuto e conforto.

Ricordami a tutti e con vivo affetto ti stringo al seno, aff.ma

Nelina(f. 261, c. 7)

298.

Caltagirone, 13 gennaio 1927395

Carissimo fratello,Ricevo la tua e vedo che stiamo in pena l’un per l’altro. Qui grazie a Dio non

c’è nulla ed io sto proprio bene. Questa volta l’aria patria mi ha portato bene. Parto per-ché partono con me le cugine e per il dente che mi annoia così. Mi dicono che in Italianon vi è nulla, speriamo che non venga nulla di malattie infettive. Stai tranquillo che tiscriverò più spesso396.

195

394 Cartolina postale.395 Cartolina postale.396 L’epidemia influenzale colpì soprattutto la Svizzera e la Francia meridionale.

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I parenti tutti ti ossequiano, le persone di casa ti baciano la mano, io ti stringoforte al seno, aff.ma

NelinaSalutami tutte le amiche.

(f. 261, c. 9)

299.

Caltagirone, 17 gennaio 1927397

Carissimo fratello,Oggi l’ultimo giorno che sto in questa e spero trovare tue lettere a Roma. Sto

benissimo malgrado qui piove dirottamente, però a me non è sembrato inverno comequell’invernate rigide che un tempo si vedevano. Ieri alla Russa sembrava una vera prima-vera mentre nella mattinata avea piovuto. Giovanni Di Bartolo sta benissimo poiché lafebbre è cessata e anche l’albumina. Però ancora non si alza perché debolissimo. Spero chequesta ti trovi in buona salute; i parenti tutti ti salutano, mentre io ti stringo al seno, aff.ma

Nelina(f. 261, c. 10)

300.

Roma, 18 gennaio 1927398

Carissimo Gigi,Appena giunta a Roma e mi levo il cappello eccomi a te. Il viaggio in compa-

gnia dei cugini G[ravina] è stato ottimo, sto bene ed ho trovato le camerette delle Sig.Virili a posto e abbastanza riscaldate. Loro ti ossequiano tanto. Ho trovato la tua cartolinae godo che stai bene, mi auguro che il freddo che prevedono non venga. Qui pioggia, manon molto freddo. Non sono arrivata a vendere il giardino, ma ho lasciato incaricato difarlo. La casetta tutto a posto. Giovannino già guarito, ma ancora a letto per cautela,mentre incomincia a prendere il cibo.

Tutti, parenti e amici ti salutano mentre io t’abbraccio, aff.ma

NelinaTutte le tue cartoline le ho ricevute.

(f. 261, c. 11)

196

397 Cartolina postale.398 Cartolina postale.

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301.

Roma, 21 gennaio 1927399

Carissimo Gigi,Ricevo la tua seconda cartolina qui a Roma. Alla prima ho risposto appena arri-

vata 18 e oggi alla seconda. Sto benissimo, però vado e vengo dal Dr. Chiavaro per il den-te e mi vuole far quelli dei fianchi (sopra), speriamo che li possa tenere come gli altri. Tiossequia. Quest’anno le mie stanzette sono più calde perché sotto, negli altri appartamen-ti, accendono, quindi con un braciere si va avanti benissimo.

Qui la salute pubblica è buona, l’influenza è leggierissima perciò stai tranquillo.Il 24 anniversario dell’amato genitore uniamo le nostre preci e preghiamo per quell’ani-ma benedetta e che lui preghi per noi.

Michelino mi ha passato la somma di £ 367, li vuoi mandati? Arrivò la procurail giorno della partenza. Salutami tutti, abbraccioti, aff.ma

Nelina(f. 261, c. 14)

302.

Roma, 24 gennaio 1927400

Carissimo Gigi,Ho la tua del 21 fra le mani. Godo saperti in buona salute; di me posso dirti lo

stesso. Oggi bella giornata di sole e speriamo che basti l’acqua che vi è stata qui. LeG[ravina] ti salutano. Michele è già partito per Caltagirone, spero che lui s’impiccerà deigiardini. Oggi è l’anniversario del caro papà che compie 28 anni, come son passati!401

Ho fatto la S. Comunione ed ho ascoltate due Messe al Gesù, ho pregato pertutti noi; che il buon Dio ci conceda di riunirci tutti tutti nella patria lecita. La poveraAdelgisa è ancora a letto con la pleurite che temo diventi di forma incurabile. Sta ancorain casa dei cugini e mi dispiace per loro. Speriamo che la sua forte costituzione reagisca.Ti ossequia e si raccomanda nelle tue preghiere.

Salutami tutti, un abbraccio

Nelina(f. 261, c. 15)

197

399 Cartolina postale.400 Cartolina postale.401 Scriveva Luigi a Mario il 23 gennaio: «Anche domani è giorno di ricordi, di preghiere e di speranze.

Ho qui più vivo che mai il ricordo del nostro padre» (I, p. 172, n. 106).

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303.

Roma, 29 gennaio 1927402

Carissimo fratello,Ricevo la tua del 26 e l’altra alla quale io non avevo ancora risposto. Sto benissi-

mo, ma ancora vado dal dentista che ti saluta. Credo che starai bene, dire che le tue noti-zie son buone è poco. Farò subito la tua commissione e spero di essere più fortunata di te.

Mario mi ha scritto che sta bene. Oggi qui freddo, freddo. Ieri ho visto i Biancoche ti salutano tanto. Gli amici di Parigi ancora non son venuti, ma pare che verrannopresto. Veramente ne sento la mancanza per quanto le cugine suppliscono molto. Esse tisalutano. Adelgisa lunedì entrerà all’ospedale fino a che non si guarisce o meglio, nonmigliora il tempo per poter andare a casa sua, cioè dalle sorelle. Essa m’incarica di osse-quiarti e di pregare per la sua salute. Non ho visto ancora 5. Non so nulla delle arance.Ogni anno è una disdetta. Manderesti a Michelino l’indirizzo del negoziante? Però se titorna difficile e che ci dovresti prendere un raffreddore non ci pensare più.

Salutami tutte le mie amiche, mentre affettuosamente ti abbraccio

Nelina(f. 261, c. 17)

304.

Roma, 1 febbraio 1927403

Carissimo,La tua ultima è del 26. Oggi 1 e son passati 4 giorni, troppo! Sono tanto in pena!

Ma spero domattina ricevere una tua. Sono qui nella mia stanzetta sola, sola e son le 10½,tutti sono già a letto ed io scrivo a te, caro, carissimo fratellino. Come mi sembra lungo iltempo che non ci vediamo! Qui piove dirottamente e la gente è tutta raffreddata. Qui in casanessuno, tranne la più grande, che soffre di angina pectoris ed è da tre giorni a letto. Ti osse-quiano tanto le mie padrone di casa. Ancora i B[elloni] non vengono, io li ho scritto a Mila-no.

Continuo la cartolina oggi 3 e tu non mi scrivi, sono otto giorni, perché? Sperostasera o domattina, ma per carità non mi fare stare così in pena.

Salutami tutti, un abbraccio

NelinaRicevo a momenti la tua, grazie!

(f. 261, c. 18)

198

402 Cartolina postale.403 Cartolina postale.

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305.

8 febbraio 1927404

Carissimo fratello,Ho ricevuto ieri sera la tua del 4. Grazie del pensiero, così sto più tranquilla

avendo spesso tue nuove. Anche Mario mi ha scritto ieri e sta bene e lavora al suo solito.Io sto benissimo, ancora non mi son spicciata coi denti e chi sa cosa mi costeranno. Ticercherò il libro che desideri e con questo ti spedirò il terzo volume dell’Eneide di Vi-vona405 che ti ossequia. Ti fa dire tante cose Ardizzone il quale ha corretto quei versi su ifioretti ed ora son venuti molto bene.

Si è dovuto scrivere a Milano per l’associazione dell’eco della stampa, qui non sifa associazione, spero che ti arriverà presto.

Attendo una risposta all’ultima mia letterina. Salutami le amiche, come ti salu-tano gli amici che ho visto assai pochi. Abbraccioti affettuosamente

Nelina(f. 261, c. 21)

306.

Roma, 13 febbraio 1927406

Carissimo fratello,Ho ricevuto tutte le tue cartoline e quest’ultima coi gattini che son tanto bel-

li… Grazie. Ho ringraziato la Sig. delle fotografie ma sbadatamente imbuco la cartoli-na con il francobollo ordinario, fai le mie scuse. In pari data ho fatto spedire la vita diS. Caterina e l’Eneide terzo volume. Cercherò una buona edizione dantesca con leannotazioni. Ho veduto uno di quei Sig. di Paris, la figliuola è ancora a Milano ma stabenino.

Io sto benissimo e godo che anche te stai bene, ed ora che sta per incominciarela primavera stai attento ai freddi dei venti. L’altra sera sono andata a sentire Turandot diPuccini, a me è piaciuta la musica, la parte coreografica è magnifica ed è stato un po’ ilcavallo di battaglia di questo inverno, almeno è stata chiesta ripetute volte.

Oggi bella giornata, io vado dai cugini a pranzo, loro ti salutano. Michele è inpaese per la raccolta delle arance. Adelgisa sta meglio, ti ossequia, pel momento trovasi alPoliclinico. Scriverò alla Signorina le pratiche per il saputo affare se è cosa che va. Saluta-

199

404 Cartolina postale.405 Francesco Vivona, già esponente del PPI in Sicilia.406 Cartolina postale.

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mi la medesima e tutte le altre amiche. Stai tranquillo per me, lunedì il dentista pare chefinisca il lavoro, è un po’ fastidioso, pazienza.

Abbraccioti con affetto, aff.ma

Nelina(f. 261, c. 24)

307.

Roma, 16 febbraio 1927407

Carissimo fratellino,Ieri ricevei la tua cartolina dell’11. Godo che stai bene, malgrado il gran freddo.

Guardati te ne prego per lo stomaco soprattutto. Continui la cura ricostituente che ti haprescritto il tuo dottore? Ossequialo tanto per me. Io sto benissimo e tutti mi trovanomeglio degli altri anni. Qui fa freddo, ma non tanto poi. Spero che Arturo che ti saluta,abbia fatto già l’abbonamento all’Eco della Stampa, ha parlato con me. Peppino pure, cheho visto stamane, sta bene. Della Seli posso dirti solo che sarà messa fra poco in liquida-zione, cosa vuoi che si faccia?

Ti ossequiano i parenti e gli amici. Domani spedisco la Divina Commedia allaSig. che tanto saluto. Spero che hai visto i Muir e chiedere le mie scuse. Alla Sig. ancoranulla posso dire di quell’affare che pel momento posa piano, specie quello che preferisce.Di casa mi scrivono che stanno bene e Giovannino Di Bartolo continua bene la sua con-valescenza. Fra giorni andrà alla Russa ove stanno raccogliendo le arance che quest’annosono andate un po’ maluccio. Che si può fare? Furono anche toccate dalla grandine.

L’amico Coccia fra poco sarà allietato dalla nascita d’un bebè. Le Penna sono anda-te a passare il carnevale a Nizza, Montecarlo ecct, il dott. Liotta si è fidanzato con la Sig. Cri-stina. La [famiglia] Alfano è qui e ti salutano. Prega per me come io faccio per te, abbraccioti

Nelina(f. 261, c. 25)

308.

Roma, 20 febbraio 1927408

Carissimo,Rispondo alle tue due ultime. Godo che stai bene e ti raccomando di non raf-

freddarti. Io sto bene, seccata pei giardini che la grandine mi ha distrutto e quindi que-

200

407 Cartolina postale.408 Cartolina illustrata.

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st’anno non si piglia che una miseria. Penso che non avrò da poter viaggiare. Anche quiMalvin ha dato un solo concerto, con entusiasmo grande, io non trovai posto.

Salutami tutti, ho spedito la Divina Commedia, spero la riceverà. Tutti ti salu-tano. Antonio Calì ha avuto un’angina pectoris, ma ora sta bene, ti saluta. Le Sig. Virilistanno bene e ti salutano, aff.ma

Nelina(f. 261, c. 28)

309.

Roma, 23 febbraio 1927409

Carissimo,Rispondo alla tua del 19, vedi come stiamo vicini. Godo che stai bene e che hai

fatto la cura dell’olio di fegato di merluzzo, continua ancora un po’. Io sto bene, solo duegiorni ho avuto un po’ di mal di gola senza febbre e con appetito. Oggi, dopo due giorni,esco e vado a pranzo dai cugini e imposto la presente. Ardizzone ti saluta tanto, cercheròdi informarmi di quanto desideri, non ne so le tracce, vedremo.

Dirai alla mia amica che di quell’affare non ne ho fatto molto perché è moltoalto, peccato…Chi sa se ha ricevuto la Divina Commedia? Salutami tutte le amiche cheanch’io ricordo con piacere e che desidero rivedere.

Abbracciandoti caramente sempre tua per la vita

Nelina(f. 261, c. 29)

310.

Roma, 26 febbraio 1927410

Caro Gigino,Ricevo la tua cartolina del 23. Godo del tuo benessere e mi compiaccio della

conferenza in inglese, quest’anno ti troverò progredito nella lingua411. Arturo mi ha scrit-

201

409 Cartolina postale.410 Cartolina illustrata.411 Luigi aveva tenuto a Londra una conferenza in inglese sul diritto di guerra; tema oggetto di un libro

che stava scrivendo e che uscirà in inglese nel 1929 e successivamente in francese e in italiano (The internatio-nal community and the rigth of war, translated by Barbara Barclay Carter with a foreword by George P. Gooch,Allen and Unwin, London 1929). Su questa e le altre edizioni cfr. Bibliografia degli scritti di e su Luigi Sturzo,cit., pp. 15-16.

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to mandandomi la ricevuta dell’abbonamento dell’Eco, è di £ 80,50, che subito ho man-dato. Lui si sta occupando delle mie arance a Milano, che disdetta quest’anno. La grandi-ne che non è mai stata alla Russa ha preso in un temporale il nostro solo giardino che loha rovinato. Prenderò assai poco questa volta!

Salutami Miss Laffan e tutti che ricordo con tanta simpatia. Ti ossequia Elena,quella che veniva a lavorare da noi. Tutti ti salutano, io ti abbraccio

Nelina(f. 261, c. 32)

311.

Roma, 3 marzo 1927412

Carissimo fratello,La tua del 26 fra le mani ed eccomi a te. Meno male che l’aria è tiepida costì, e

che i venti freddi non sono ancora incominciati. Qui invece è incominciata la primavera ecerti momenti il sole è molto caldo. Sto bene, il Dottore mi ha dato il dente con gli altriaggiunti che mi infastidiscono molto nel parlare. Lui dice che bisogna tenerli per rispar-miare gli altri e per non perderli tutti. Che penitenza.

Domani ci tornerò per vedere qualche piccolo difetto e poi pagherò chi saquanto! Hai ricevuto i primi ritagli dell’Eco della stampa? Arturo ti ossequia, è lui che havoluto pagarlo. Ancora non so l’esito delle arance, ma se ne è interessato tanto tanto. Nonmi son potuta ancora informare di Vincenzo M., ma credo che abita al Vicolo Alibertiancora. Cercherò non dubitare. Zino sta facendo scrivere a macchina i suoi versi che poiti manderò. Dirai a Barbara se è disposta per 300 forse maggio ci si arriverà.

No ho ancora potuto parlare con 5 ci crederesti? Mario mi scrive che sta bene elavora, immagino ora in Quaresima. Mi scrive S.r Giuseppina e mi dice che alla fine diaprile andrà a Napoli, come vorrei andarla a vedere lì, però se le sue gambe gonfie glielopermettono. Le gambe gonfie è segno di debolezza al cuore, quella non si cura, poveretta!

Salutami tutti, un abbraccio

Nelina(f. 261, c. 34)

202

412 Cartolina postale.

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312.

Roma, 4 marzo 1927413

Carissimo fratello,Ricevo a momenti la tua del primo marzo. Godo che stai bene, anche io sto

bene e già assuefatta col mio dente. Martedì andrò a saldare il conto che credo sarà un po’salato. Intanto ti saluta e come ti salutano i cugini. Domani spero informarmi di Vincen-zo M. e poi ti darò notizie, mi auguro che stia bene. Venerina suo nipote e tanti altri ami-ci ti salutano. Anche i B[elloni] mi hanno scritto stasera, stanno bene e continuano a starea Milano per affari. Hanno la nostalgia di Roma ma credo che qui non verranno per ora,almeno così si vede dai suoi scritti, dovrebbero venire solo le donne a far che? figurati ame quanto dispiace ciò, ma che fare? Così a poco a poco si perdono le amiche.

Siamo già in Quaresima ed oggi sono andata alla predica a S. Carlo al Corso, ame piacciono di più i Francescani, è abbastanza bravo, non mi ricordo il nome però (ride-rai), i nomi non sono il mio forte. Di acido quest’anno non ne soffro tanto, cure comesempre io non ne faccio, ma però ora incomincerò bottiglia di Sadersolo Riam o Pian,non so leggere la ricetta del dott. C[aronia]414 che ti saluta, ma questa è fatta da un pezzo.Chi sa come riderai.

Salutami tutti, le amiche, stai tranquillo per me che sto bene. Abbracci, aff.ma

Nelina(f. 261, c. 35)

313.

Roma, 8 marzo 1927415

Carissimo Gigi,Ho la tua del 4 fra le mani; godo sempre che stai bene in salute, lo stesso di me,

grazie a Dio. Anche Adelgisa si è rimessa, essa ti ossequia ed oggi è partita per Terracinaonde fare un assoluto riposo per un paio di mesi e più. Ieri ho ricevuto notizie della caraamica Maria B.ni, stanno tutti bene, ma continua a stare in su. Arturo mi ha mandato laricevuta dell’abbonamento, come ti ho scritto, mentre lui l’offre. Se non ti arriva nullavuol dire che nulla ti può interessare; io ho dato la tua stessa cartolina per fare letteral-mente l’abbonamento.

203

413 Cartolina postale.414 Giuseppe Caronia (1884-1975), esponente popolare in Sicilia, fu medico personale di Sturzo nel

secondo dopoguerra e docente universitario. Dedicò molte energie nella elaborazione dello statuto siciliano.Cfr. G. Caronia, Con Sturzo e con De Gasperi. Uno scienziato nella politica, Cinque Lune, Roma 1979; A. Sin-doni, ad vocem, in DSMCI, III/1, p. 182.

415 Cartolina postale.

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Vincenzo M. sta bene e ti ossequia, egli lavora facendo delle lezioni, altri amiciti salutano. Le arance stanno mezze fradice e mezze no sono state raccolte a conto mio emandate a Milano e altrove, ma credo che alla fine di tutto non arriverò a 13, figurati,dopo non aver raccolto nulla quest’anno ed aver speso molto laggiù… pazienza, che ciposso fare?, mi limiterò. Intanto penso che per viaggiare ci vogliono soldi e per stare dipiù ce ne vogliono. Intanto io sto sbrigando tutto e il forte è già fatto e sto tranquilla. C’èancora un dente di sotto che vacilla e penso di farmelo strappare e rimettere, questi bene-detti denti!, ma che fare? Io fui il ritratto di papà.

Ieri sera sono stata colle cuginette a sentire “base e bote” di Boito con la musicadi Mangiagalli. Una musica fine e graziosa e una commedia divertente, e così quest’annosi è chiuso l’Argentina, che si riapre con Pirandello. Salutami tutti, non prendere troppoumido e quando vai a Cambridge guardati dal freddo. Abbraccioti

Nelina(f. 261, c. 37)

314.

Roma, 11 marzo 1927416

Caro Gigino,Ho ricevuto la tua del 7. Godo che stai bene malgrado il cattivo tempo. Ed ora

che si avanza marzo il ventoso, guardati dal vento freddo, non mi far stare in pena. Io stobene, pare mi sia un po’ abituata coi denti e mangio; oggi vado per l’ultima volta a saldareil conto.

Ho visto 5, ti saluta tanto tanto. Lui ha il fratello tanto ammalato ed è angu-stiatissimo. In quanto all’affare dell’amica sconsiglia come sempre, del resto non voglio-no cedere e quindi è inutile. Ti ossequia anche Filippo e la Signora. Al Gesù vi è un bra-vo predicatore per la Quaresima e così alterno tra S. Carlo e Gesù. Quest’anno farai ibagni? Io vorrei andare a P[arigi] ai primi di maggio, tu che ne dici? Mario cosa fa que-st’anno? Mi scrive ogni tanto tanto, è sempre preso di affari e di lavoro. Salutami tutti,abbraccioti

Nelina(f. 261, c. 39)

204

416 Cartolina postale.

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315.

Roma, 12 marzo 1927417

Carissimo,Leggo la tua del 9 c.m., mi duole leggere che non stai bene con lo stomaco; io

credo che l’olio di fegato di merluzzo non lo digerisci e smettila. Poi i cibi forse nonsaranno secondo il tuo bisogno e vedi di farteli fare anche pagando di più. Scrivimi laverità di come stai, non mi far stare in pena. Io sto bene, e come ti ho scritto ebbi a vederel’amico di Milano per una semplice visita.

Poi ti ho scritto che ho sbrigato tutto per essere pronta a partire. Lì dice chehanno affari e pel momento non pensano a venire qui, se mai verrebbe la Signora, ma ionon ci credo. Il predicatore del Corso si chiama P. Contini, anzi ti ho spedito il giornaled’Italia che parla di lui e vi è la macchietta. Anche quello del Gesù predica bene. Il prof.Ardizzone ti saluta, come ti ossequiano le cugine. Paolo studia di più, con il prof. A.Ragusa ti saluta. Scrivimi più spesso ora, sino che ti rimetti del tutto e se puoi cambia unpo’, tante volte è effetto di acido.

Salutami tutti, stringendoti forte al cuore, aff.ma

Nelina(f. 261, c. 40)

316.

Roma, 16 marzo 1927418

Carissimo fratello,Ho ricevuto ieri la tua da Cambridge, oggi quella di Londra. Godo che lo sto-

maco si è rimesso, ma guardati dai colpi d’aria e pensa a mangiare meglio. Io sto benissi-mo e i denti già a posto, tanto che ho saldato il conto di 1.800 per me. Godo che hai rice-vuto l’Eco della stampa e spero che continuerai a riceverlo, ringrazio per te Arturo chetanto ti saluta.

Ti ho mandato un giornale ove sono stampati i predicatori del Gesù e di S.Carlo. Veramente quello del Gesù predica molto bene e vi è una folla immensa. Il P. Ard.ti saluta e Paolo con lui fa molto meglio. Ora anche cavalca e così rinvigorisce il suo fisi-co. La famiglia tutta ti saluta ed è contenta di stare qui. Qui incomincia il caldo e mipare come gli anni quando tu dicevi che a Roma s’incomincia presto a mettere i vestitid’estate.

205

417 Cartolina postale.418 Cartolina postale.

Page 213: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

Quando ci rivedremo? Salutami le amiche, penso sempre ai piccoli di Paris Pla-ge, chi sa come sono carine? Salutameli tutti. Abbracciandoti con vivo affetto

Nelina(f. 261, c. 41)

317.

Roma, 22 marzo 1927419

Carissimo,Mi avvedo che il turno delle cartoline è stato trascorso e son sicura che starai in

pensiero. Ieri una visita lunga e poi l’uscita mi fecero distrarre la data, così ho ricevuto lacartolina del 17 e l’altra del 14. Grazie infine che mi pensi così intensamente, come delresto faccio io, amato fratellino. Le cartoline così spesso attutiscono il dolore della lonta-nanza e ci fanno stare tranquilli, tanto più che ci diamo le notizie di salute esattamente.Io sto bene, nei giorni passati ho sentito i soliti fenomeni dei decimi e credo che me neabbiano prese, ma oggi che ti scrivo sto bene. Sarà il ritorno della primavera che qui già sisente abbastanza. Non ti preoccupare per la mia solitudine poiché le cuginette e qualcheamica la compensano molto, se mai la sento per la mancanza della tua compagnia, mache fare? Sia fatto il volere divino e son sicura che questo ci aiuterà per il bene futuro.

Ti assicuro che tutto è stato fatto in regola, solo nello scrivere le cartoline anti-cipo del tempo. La S. Quaresima è al volgere e sta per avvicinarsi la S. Pasqua, tempo dipace e di letizia. Le cugine ti ossequiano specie Paolo che si è visto ricordato. Conservatiin salute abbracciandoti prega per me, aff.ma

Nelina(f. 261, c. 44)

318.

Roma, 24 marzo 1927420

Caro fratello,Questa la riceverai con ritardo, ma come vedi, ti ho scritto le cartoline ed avrai

capito che tutto è stato fatto in regola e che ho avute le notizie che mi riguardavano. Solonello scriverti non pensai che il tempo dovea essere più lontano, e speriamo che sarà pos-

206

419 Cartolina postale.420 Lettera.

Page 214: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

sibile. Nessuno ostacolo e nessuna difficoltà ho avuto fatto. L’amico Giacomino è statomolto gentile e sollecito nel rispondermi. Caro fratello, non ti devi angustiare per me checerco di tenermi forte e sollevata il più che posso. Le buone amiche non mancano, lepadrone di casa sono tanto affezionate ed io sto qui perché mi sento più vicina a te e per-ché Roma è la mia passione. Figurati se andrei con piacere a visitare le amiche di Milano,ma forse metterei in imbarazzo i primi mentre i secondi non hanno comodità, giacchéstanno in casa della cognata.

Se S.r Giuseppina andrà a Napoli spero andarla a vedere e poi le cugine (credo)staranno anche tutta la primavera e forse parte dell’estate, sono tanto affezionate che seun giorno non vado, mi vengono a cercare.

Carissimo, cerca di star sempre bene e di non angustiarti per gli altri, facciamoin tutto la Divina Volontà. Salutami le amiche tutte, abbracciandoti affettuosamente

Nelina

La Rosa è stato qui e ti saluta caramente, tutti gli amici ti salutano e se non tiscrivono è perché non possono muoversi, credilo, e temono di tutto giacché le cose strin-gono sempre più. Loro ti pensano sempre e ti fanno dire tante cose. È morto D. SilvioAlessandro. Ho ricevuto la cartolina ove mi parli dei bagni in agosto, non potrò almenoun mese prima venire costì? Così passeremo insieme luglio e agosto.

(f. 261, c. 47)

319.

Roma, 27 marzo 1927421

Carissimo,Leggo le tue due lettere 23, 24, la prima mi duole leggere del tuo malessere cau-

sato certo da esaurimento nervoso e la primavera, come difatti dice il Dott. Speriamo chepassino presto e che ti rimetterai coll’arrivo del caldo, che si fa desiderare. Io sto bene,decimi non me ne prendono più e sto ripigliando l’Urodanel perché siamo in primavera.Mario mi scrive che sta bene e che lavora moltissimo.

Ti ho mandato due giornali e spero che li riceverai, non so il tuo gusto, ma cre-do che qualunque sia lo stesso. Salutami le amiche, non ho veduto l’amica della Lytthel-ton malgrado le abbia scritto di venire a prendere da me una tazza di the. Salutami tuttele amiche, abbracciandoti ricevi un abbraccio forte forte, aff.ma

Nelina(f. 261, c. 45)

207

421 Cartolina postale spedita a Londra e girata a Parigi (24, rue Cassette).

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320.

Roma, 29 marzo 1927422

Carissimo fratello,Per riparare ti sto scrivendo un giorno sì e uno no. Sto bene, come ti ho scritto

non mi prendono più decimi, qui è sempre così quando mi pigliano due o tre giorni, poicessano e mi incomincio sempre con un grande appetito. Ora mangio, ma regolarmente equindi sto bene. Con piacere sento che pure tu stai bene e che i disturbi primaverili omeglio per la troppa applicazione son passati. Quella Sig. è venuta e non mi ha trovato incasa mentre io la ho aspettato due giorni. Spero vederla, ma dovrei andare io all’albergo,ringraziami e salutami la sua amica.

Se desideri inviato qualche cosa scrivimelo. Anche qui piove ma sai come. ARoma subito si può uscire, non dura molto. Domenica non trovai posto all’Augusteo, mavi anderò domani che ripetono il concerto. Tutti ti salutano mentre io ti stringo al cuore,aff.ma

Nelina(f. 261, c. 48)

321.

Roma, 31 marzo 1927423

Carissimo Gigino,Ho ricevuto la tua dell’24, grazie. Sento con piacere che stai bene e spero che

continuerai così sempre. Io sto pure bene, domani incomincio il S. Ritiro. Prega per me.Ho finalmente veduta l’amica di Norah, tanto buona e gentile. Qui piove e fa anche fred-do, immagino costì. Ti ho spedito dei giornali e spero che li riceverai. Sono stata a pranzoda Di Giura e ti saluta, sono stata pure a colazione da loro.

Ieri sera sono stata al concerto, magnifico. Molinari è stato fatto segno a molteovazioni. Il Cristo sul Monte degli Olivi è stato cantato molto bene, e lui l’ha diretto conpassione. Fratello A. ti saluta come anche il Dott. suo fratello che ho visto. Abbracci affet-tuosi

Nelina(f. 261, c. 50)

208

422 Cartolina postale.423 Cartolina postale.

Page 216: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

322.

Roma, 5 aprile 1927424

Carissimo fratello,Ti scrissi l’ultima volta venerdì e ti dicevo che incominciavo a fare il ritiro spiri-

tuale ovvero gli esercizi. Oggi siamo a martedì ed ho fatto passare così 4 giorni a scriverti.Anche tu è da domenica che non mi scrivi, spero stasera ricevere tue notizie. Io sto bene,gli esercizi finiranno venerdì mattina, prega per me affinché ne tragga buon profitto.Mario è un pezzo che non mi scrive, ma spero che in compenso scriva a te. Come stai?ove ti trovi? Si avvicina la S. Pasqua ed è la terza che facciamo lontani l’uno dall’altra!

Salutami tutte le amiche e abbracciandoti credimi sempre con lo stesso affetto

Nelina(f. 261, c. 52)

323.

Roma, 11 aprile 1927425

Carissimo fratello,Ho ricevuto la tua da Londra e godo che hai avuto un ottimo viaggio e che stai

bene426. Sto anch’io benissimo e col tempo bello faccio delle belle passeggiate. Il Cristonell’Orto degli Olivi è di Beethoven. È stata la prima esecuzione all’Augusteo. È unicascritta da Beethoven in tutta la sua vita, risale al 1800. Vi cantò Laura Pasini benissimo.Immagino che in questa settimana andrai a sentire lo Stabat, non ne cantano costà? E sia-mo già a Pasqua e fin da ora ti faccio gli auguri per passarla bene in compagnia di qualchebuon amico.

Intanto salutami tutte le amiche e augura per me la buona Pasqua. Tutti ti salu-tano e spesso mi domandano tue nuove, ti abbraccio con vivo affetto

Nelina(f. 261, c. 54)

209

424 Cartolina postale.425 Cartolina postale.426 Luigi era stato a Parigi.

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324.

Roma, 14 aprile 1927427

Carissimo,Spero che questa ti arriva proprio il giorno di Pasqua e così lo passeremo insie-

me per iscritto. Che questo giorno solenne sia apportatore di grazie e di pace perenne. Stobene e godo sentire di te lo stesso. Costì piove mentre qui si desidera l’acqua, non ti dicopoi in Sicilia e a Caltagirone che hanno aperto la Madonna. Però metà di raccolto è belloe finito. Così i cattivi raccolti si succedono uno all’altro. Che farci?

I parenti tutti, agli amici ti salutano e ti augurano tante cose; io saluto tutte leamiche specie ai Muir. Abbracciandoti caramente tua

NelinaVenerina che è qui ti ossequia.

(f. 261, c. 57)

325.

Roma, 18 aprile 1927428

Caro Gigino,Spero avrai ricevuto stamane l’ultima mia cartolina, avrei voluto ti arrivasse il

17, ma credo che non sarà stato possibile. In questi giorni ti ho seguito sempre e ieri icugini mi hanno trattenuto con loro fino la sera cioè finché mi son recata dalla BaronessaD. Tutti ti salutano e ti offrono gli auguri più affettuosi. Carmelina fra due giorni partiràcon Michele per andare a vedere sua madre (Masaracchio) che è stata gravemente amma-lata, così io resterò colle ragazze e quindi alla fine del mese non potrò andare a Napoli pervedere S.r Giuseppina. Del resto non potrei vederla che un po’ poiché scrive che ripartesubito. Andrò poi a Girgenti in settembre.

Come si fa, loro son tanto gentili. Mi duole per il tuo dente: mi son voltatanuovamente a S. Apollonia e domani andrò alla sua chiesa a pregare. Forse una reazionecolla neve sulla guancia ti gioverebbe. Prima di strapparlo fai tutte le cure. Il Barone Gio-vanni è già in Italia.

Salutami tutti, ti abbraccio

Nelina(f. 261, c. 59)

210

427 Cartolina postale.428 Cartolina postale.

Page 218: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

326.

Roma, 23 aprile 1927429

Carissimo fratello,Ricevo a momenti la tua del 20. Sto bene e godo che il tuo dente non ti molesta

tanto, spero che S. Apollonia ti guarirà. S.r Giuseppina, come ti ho scritto, è già in ritiro efinisce sabato, domenica partirà. Io sono in forse se andare o rimandare la visita in set-tembre, vediamo. Le cugine ieri l’altro sono partite tutte poiché la madre di Carmelinacontinua. Forse se si rimette torneranno. Paolo e il Prof. ti ossequiano, di tanto in tantovado a trovarli poiché Paolo lo desidera.

Il B.ne è arrivato, ti ossequia ed io ho fatto la tua commissione. Gli amici tisalutano e sempre mi domandano tue nuove; 5 è stato al suo paese a lasciare in casa il fra-tello che migliora lentamente. Ti ossequia tanto, come anche l’amico del Mondial.

Non ti preoccupare per me che sto in buona compagnia e le Sig.ne Virili tisalutano. Abbraccioti mentre ti prego salutarmi le amiche, aff.ma

Nelina(f. 261, c. 62)

327.

Roma, 24 aprile 1927430

Due paroline che spero ti arriveranno sicuramente. Io sto bene, ma disorientataper la mia venuta o andata a P[arigi]. Aspetto un tuo cenno, che spero non tarderà a venire.Ho capito perfettamente il tuo pensiero ed aspetto proprio che si chiuda questa benedettaparentesi. Se i tuoi amici non vogliono tornare allo stesso luogo dell’anno scorso, noi pos-siamo cercare più sole cioè dove andarono quelle due signorine ove fummo a pranzo parec-chie volte a P[arigi], non sarebbe bello? Certo che hai bisogno di sole e ti farebbe bene. Se le24 vuoi che li porti dirò a 5 che me li 60 faccia in 44. Se no, fammene un cenno.

Qui si abbarbicano sempre più e quindi bisogna pensare al più sodo, mi duoleche 5 nell’estate passata accettò la mia proposta del 44 al momento più alta… era chedovea informarsi bene. L’indomani io scrivo un biglietto per arrestare l’affare, era fatto,quando mai così svelta, e così si è perduto un po’. 5 dice che rifaremo a tempo opportunoquindi dimmi che cosa devo fare, se lasciare o no. Ciao

[Nelina](f. 261, c. 66)

211

429 Cartolina postale.430 Lettera.

Page 219: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

328.

Roma, 28 aprile 1927431

Carissimo,Ho aspettato invano un’altra tua cartolina che mi parlava del tuo dente e sto in

pena. Forse anche tu avrai atteso la mia che ho tardato per questa ragione. Come stai? tisei fatto strappare il dente? Ma curati gli altri per non perderne ancora. Io sto bene peròda parecchio cioè da quando ebbi il mal di gola che poi mi durò due giorni mi è rimastoun ronzio all’orecchio sinistro che mi dà fastidio. Speravo che andasse da sé, ma ora pensodi farmi vedere da un medico.

Punzi l’altra volta mi disse che è aria entrata, vedremo. Però ripeto sto bene e nonti angustiare per me. Oggi aspetto una tua che se non arriva domani non vado a Napoli avedere S.r Giuseppina, che forse è meglio farla venire a Caltanissetta e vederla insieme aMario. Scrivimi e non mi fare stare in pena. Salutami tutti, un abbraccio, aff.ma

NelinaLa tua ultima è del 23.

(f. 261, c. 64)

329.

Napoli, 30 aprile 1927432

Saluti affettuosi

Nelina, S.r Giuseppina.(f. 261, c. 65)

330.

Napoli, 2 maggio 1927433

Caro,A momenti accompagno S.r Giuseppina a bordo. Sta relativamente bene e ti fa

dire tante cose affettuose. Anche gli amici ti salutano tanto. Domani torno a Roma e spe-ro trovare tue notizie. Napoli è bella. Ciao

Nelina(f. 261, c. 67)

212

431 Cartolina postale.432 Cartolina illustrata.433 Cartolina illustrata.

Page 220: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

331.

Roma, 3 maggio 1927434

Carissimo,Ho trovato qui le tue due cartoline 23 e 29. A Napoli sono stata tanto in pen-

siero per te. E ora curati i denti, le gengive e fatti rimettere i denti per poter mangiarebene. Io mi sento benissimo coi denti. S.r Giuseppina ti fa dire tante affettuosità. Vera-mente è sciupata abbastanza. A Napoli ho sentito il Nerone che mi è piaciuto, peròbisogna sentirlo per capirlo meglio. Ringrazia e saluta le padrone di casa per me, tiabbraccio

Nelina(f. 261, c. 68)

332.

Roma, 5 maggio 1927435

Carissimo,Sento dalle tue che ora stai meglio, ma debole, povero fratellino chi sa come

avrai sofferto; l’immagino e me ne addoloro assai di essere lontana. Scrivimi e dimmisempre la verità. Io sto bene, il rumore all’orecchio dice Caronia è fresco (catarro cronico)coll’estate passerà. Forse anderò da Geranzi, però, ripeto, sto benissimo, ti saluta tantotanto. Gli amici ti salutano e anche i parenti. Hai ricevuto la mia da Napoli? Mi è piaciu-ta tanto questa volta! Salutami le Sig. tue padrone di casa, la Norah e tutte le altre.

Vai in campagna. Saluti affettuosi, abbracci

Nelina(f. 261, c. 71)

213

434 Cartolina illustrata.435 Cartolina postale spedita al 213 Gloucester Terrace e deviata a St. Mary’s Abbey Buckfast 5 Devon.

«Da Londra, per cercare un po’ di tranquillità, si recava molto spesso a St. Mary’s Abbey, a Buckfast, nelSouth Devon, dove i monaci benedettini gli avevano messo a disposizione una stanza» (De Rosa, Sturzo, cit.,p. 374). Scriveva il 3 maggio al fratello Mario: «Andrò a passare una settimana a Buckfast presso una AbbaziaBenedettina. Sarà bene per il corpo e per l’anima. Prega per me» (I, p. 191, n. 128).

Page 221: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

333.

[Londra], 7 maggio [1927]436

Carissima Nelina,Questa ti arriverà con qualche ritardo ma sicuramente. Il Signore che te la por-

ta è persona amica mia e di Mr. Muir. Sto bene e ogni sofferenza è passata. Ebbi la tua del24 aprile, come ti scrissi. Riguardo le 24 io non ne ho bisogno e forse è meglio lasciarleper non avere la noia di portarle. Del resto è lo stesso qua o costà perché né ora né appres-so c’è nulla da fare.

Io ai primi di giugno dovrò essere in Germania per pochi giorni, e poi verrei aParigi ad incontrarti. Secondo le mie previsioni tu potresti essere a Parigi il 10 giugno. Di làtorneremo a Londra e poi tra luglio e agosto ai bagni, dove sarà possibile. Lo decideremo.

Questo piano può essere modificato nelle date per qualunque ragione imprevi-sta; ed io ti scriverò solo così: - bisogna rimandare il tuo ritorno in Sicilia al… (e metto ladata). La Sicilia vuol dire Parigi. Ma secondo me, non prevedo affatto così: te lo scrivo persemplice preoccupazione.

Unica mia preoccupazione è il tuo viaggio. Lo farai come al solito. Prego ilSignore che ti assista in tutto e per tutto. Ci metteremo nelle sue mani. Egli ci ha protettosempre e ci proteggerà. Pensa quanta ansia ho per rivederti e come quest’altro mese misembra lungo.

Un abbraccio

Luigi(f. 261, c. 70)

334.

Roma, 10 maggio 1927437

Carissimo,Ho ricevuto la tua che mi parla della tua gita in campagna. Spero che ti giovi e

che ti faccia rimettere del tutto. Come avrei voluto esserti vicino in questo periodo! Menomale che persone buone e affezionate ti hanno colmato di gentilezze. Io sto bene e sedovessi tardare molto a mettermi in viaggio farei una capatina giù. Dei Gravina è tornataMina con suo padre e tutti ti salutano. Comprendi come in questi giorni sia presa adaccompagnare Mina ed a tenerle compagnia.

214

436 Minuta di lettera.437 Cartolina postale.

Page 222: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

Giovanni ti saluta. Giovannino Sturzo mi scrive che ha spedito due paia di san-dali, se arrivano qui te lo scriverò. Salutami tutti, un abbraccio

Nelina(f. 261, c. 73)

335.

Roma, 13 maggio 1927438

Caro Gigi,Ricevo la tua dal luogo di villeggiatura e mi auguro che l’aria ti gioverà per

rimetterti del tutto. Ma dai denti ti sei guarito perfettamente? Stai in guardia di qualchealtro che ti possa fare lo stesso male, sto tanto in pena. Io, come ti ho scritto, sono incompagnia di Mina e Paolo con il Pr. A. che ti salutano affettuosamente. Sto bene e con-tenta di rendermi utile a qualche cosa. Ho scritto a Mario ieri parlando di affari. Anchequest’anno il raccolto si presenta male per la grande siccità. Ora piove, almeno qui cheanche questo inverno ha piovuto assai poco.

Ho visto ieri i parenti di Miss Norah, son venuti a trovarmi l’altro ieri. Tutti tisalutano specie Giovanni che è tornato benissimo. Scrivimi e parlami della tua villeggia-tura, abbracciandoti, aff.ma

Nelina(f. 261, c. 75)

336.

Roma, 15 maggio 1927439

Carissimo fratello,Ho la tua cartolina con la coltivazione delle api. Credo che stai bene, ma però

avresti bisogno di sole, caro mio… Pensi di andare ove fa più caldo e non più freddo che aLondra. Sto sempre in pena per questo. Io sto bene e come ti ho scritto sono qui in casadi Mina e Paolo che ti ossequiano. Credo che presto verranno i genitori. Stando qui nonvedo nessuno poiché tutta la giornata se ne va via come nulla.

215

438 Cartolina postale.439 Cartolina postale.

Page 223: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

Qui il caldo incomincia a farsi sentire e come volentieri lo manderei fino a te.Non fai qualche cura rinforzante? Cosa ti dice il Dottore? Immagino come sarai. Saluta leamiche tutte, abbracciandoti ti offro i saluti degli amici, aff.ma

Nelina(f. 261, c. 77)

337.

Roma, 19 maggio 1927440

Carissimo,Oggi il mio pensiero a te e nella preghiera. Ho ricevuto la tua del 15 e non

quella del 7 c.m., mi duole se si sia smarrita. Leggo con piacere che la campagna ti ha gio-vato, ma troppo poco. Curati e non trascurare i denti. Io sto bene e se la necessità lo portavado giù, se no non vado. Mario vi andrà per l’ultimo triduo della Madonna. Io vorreitrovarmi là per il caro fratello, ma non vorrei strapazzarmi, già fa caldo qui… vedremo.

Figurati come conti i giorni, ma però tardare di andare al mare finirà col sentirefreddo anche là. Sono ancora in casa Gravina ma fra giorni torneranno i cugini. Tutti tisalutano. Giovanni ha mandato già i sandali ed io ho scritto per domandare se sono comei passati vedremo. Hai bisogno di qualche altra cosa? Saluti da tutti e da me quel che vuoi.

Nelina(f. 261, c. 79)

338.

Roma, 22 maggio 1927441

Carissimo,Finalmente ho ricevuto la tua del 7 e l’ultima del 17. Godo che stai bene;

anch’io bene. Scriverò alla Sig. Muir per la nascita del bambino. Vedo con piacere come lamia gita in Sicilia non sarà tanto lontana e te ne scriverò con più precisione un’altra volta.Sono ancora qui da Mina e spero che i suoi vengano presto onde poter rassettare ognicosa. Qui fa già caldo, ma quando è sera si sta bene, non però in questa casa, la mia è piùelevata e più ariosa.

216

440 Cartolina postale.441 Cartolina postale.

Page 224: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

Giovanni ti saluta, come fanno i suoi. Michelino, Mina, Paolo tutti ti fannodire tante cose. Domani andrò a sentire la Settima e la Nona di Beethoven con Molinari.Salutami tutte le amiche mentre ti abbraccio con affetto, aff.ma

Nelina(f. 261, c. 80)

339.

Roma, 25 maggio 1927442

Carissimo,Ti scrivo in casa della Sig. Amerigo ove son venuta a farle visita. Ti salutano tut-

ti. Godo che stai bene, io benissimo. Spero che a quest’ora avrai ricevuto le mie ultime espero che mi risponderai. Sono ancora con Mina, che mi occupa totalmente da non avertempo di nulla.

Salutami tutte le amiche, mentre ti abbraccio vivamente

Nelina(f. 261, c. 82)

340.

Roma, 28 maggio 1927443

Caro fratello,A quest’ora avrai ricevuto la mia lettera e le cartoline e spero che mi darai una

risposta per sapermi regolare. Sto benissimo ancora in casa dei cugini che ti ossequianotanto. Paolo in particolare con il suo Prof. Di questi giorni qui piove e non è meravigliache costì faccia freddo. Sto facendo fare i bachi a S. Bartolomeo e mi scrivono che vannoa meraviglia. Ieri sera con Mina siamo stati a sentire la Nona di Beethoven, benissimo.Molinari fatto segno ad ovazioni. Salutami gli amici di costì, dimmi cosa devo fare con isandali. Ho scritto a Giovannino e non mi ha risposto. Forse ho sbagliato l’indirizzo, se tul’hai scrivimelo e dimmi quel che devo fare. Intanto ti lascio con la penna ma col cuoresempre a te vicina e col pensiero.

Abbracci affettuosi

Nelina(f. 261, c. 83)

217

442 Cartolina postale.443 Cartolina postale.

Page 225: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

341.

Roma, 1 giugno 1927444

Carissimo Gigino,Ho ricevuto la tua ultima; leggo che stai bene, ma non mi dici nulla della radice

che dovevi strapparti. Io sto bene e se da te non ricevo altre notizie sarò il dieci in Sicilia.Mi auguro che anche costì il caldo incominci poiché qui si fa già sentire troppo. Fra gior-ni saranno di ritorno Carmelina ad Angelina quindi io mi preparerò un po’ al rassetta-mento delle mie stanze.

Tutti ti salutano con affetto. Giovannino non mi ha risposto pei sandali, li vuoimandati? Scrivimi presto il da fare. Salutami le mie amiche e prendi tante cose affettuosedalla sempre aff.ma

Nelina(f. 261, c. 85)

342.

Roma, 3 giugno 1927445

Carissimo,Ho ricevuto la tua ultima del 30 maggio. Sto bene come godo sentire di te. Io

mi muoverò per la Sicilia il giorno otto, mi fermerò a Napoli una sera e l’indomani diecimi muovo per arrivare il sabato undici. Credo che arriverò di buon mattino e anderò allasperanza. Lì vorrei fermarmi qualche giorno poiché prima di arrivare in patria debboprovvedermi di qualche cosa. Non ti preoccupare per me Iddio mi assisterà. Se hai da rac-comandarmi qualche cosa prima che mi allontano scrivimi. Qui tutti stanno bene e tisalutano con affetto.

Abbracci, aff.ma

Nelina(f. 261, c. 87)

218

444 Cartolina postale.445 Cartolina postale.

Page 226: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

343.

Roma, 6 giugno 1927446

Carissimo,Ho ricevuta la tua del 31. Leggo quanto mi scrivi ed io prendo visione per tar-

dare la mia partenza per la Sicilia ove conto di arrivare il quattordici mattina. Scriveròsperanza. Sto benissimo e stasera torno in casa poiché le cugine sono arrivate, spero che tisei strappato la radice e che stai bene, non me ne hai più parlato.

Tutti ti salutano con affetto, io ti stringo al seno, aff.ma

Nelina(f. 261, c. 88)

344.

Roma, 10 giugno 1927447

Carissimo,Sento che ti sei strappato un’altra radice e spero che sarà l’ultimo e che starai

bene. Quanto mi duole saperti sofferente! Io benissimo e spero arrivare in Sicilia martedì,scriverò per l’ora speranza. Mario mi scrive che sta bene e non vede l’ora di andare al mareperché dice che lì fa caldo. Oggi vado a pranzo e vedo Giovanni che ti saluta, come fannoi suoi.

I parenti ti salutano, gli amici anche. Salutami le amiche, un abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 261, c. 91)

345.

Milano, 12 giugno 1927448

Carissimo,Appena qui giunta ti scrivo per darti mie notizie. Sto bene ed ho viaggiato

benissimo. Ho trovato alla stazione i cari amici che ti salutano, sarò alla speranza martedì

219

446 Cartolina postale.447 Cartolina postale.448 Cartolina postale spedita a Parigi (Rue Cassette 24).

Page 227: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

arrivando alle 14,52. Questa la spedisco a te onde mandarmi qualcuno alla stazione omeglio se non può venire nessuno non fa caso, anderò io da me. Tutti ti salutano conaffetto, io ti abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 261, c. 92)

346.

Roma, 13 settembre 1927449

Arrivata benissimo abbraccioti450.

Nelina(f. 262, c. 17)

347.

Roma, 14 settembre 1927451

Carissimo,Eccomi a Roma. Il viaggio è stato ottimo, tranquillo ed io mi son sentita bene.

Oggi mi sento anche bene e l’orecchio mi fischia meno. Qui fa caldo, ma dicono moltodiminuito. I cugini non sono ancora tornati, verranno però in settimana. Spero che anchetu abbia fatto un buon viaggio e che hai trovato una buona temperatura e che questaduri.

Ti seguo ovunque e ti raccomando di averti cura. Di me non dubitare che micurerò e stai tranquillo. L’aria natia son sicura mi gioverà. Le Signorine mi hanno fattotanta festa, ti ossequiano. Io ti abbraccio stretto al cuore

Nelina(f. 262, c. 19)

220

449 Telegramma.450 Nelina anche quell’anno passò alcuni mesi con Luigi. Prima a Parigi, poi a Londra. A luglio andaro-

no insieme a fare i bagni in Cornovaglia. Rimase col fratello tutto il mese di agosto, ritornando a Roma ai pri-mi di settembre.

451 C. p. sped. a L. (43 Powis Square W. 11). Indirizzo temporaneo di Sturzo fino alla fine di settembrein attesa del ritorno delle sue padrone di casa (dal n. 347 al n. 354).

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348.

Roma, 16 settembre 1927452

Caro Gigino,Ho ricevuto la cartolina del 12 e ora ora quella del 13. Grazie caro fratello, del

pensiero affettuoso. Tu sai come i tuoi caratteri mi rallegrano e vorrei riceverli e rivederliogni giorno. Spero che anche tu avrai regolarmente ricevuto il telegramma che ti feciappena arrivata e la cartolina dell’indomani. Come ti ho scritto, il viaggio è stato ottimo enon ho sofferto nulla. Passando per la incantevole riviera, con quel mare color turchino,tranquillo, illuminato dal sole, pensavo alla spiaggia di Trescare in quell’Oceano sciapo,freddo, ma che tanto a te rallegrava perché mare, e potevi bagnarti, e che lo trovavi caldo.

Spero almeno che in quest’inverno risentirai il beneficio della villeggiatura fat-ta. Incominci la cura dell’olio di fegato, non trascurarti. In viaggio ho letto il libro (Chan-son de ma vie) e così il tempo mi è sembrato più corto… mentre ti pensavo sovente e col-la fantasia mi sentivo ancora a te vicino. Qui mi sento meglio, forse il caldo o perché escopoco. Non ho ancora sbrigato nulla, ma spero coll’entrante settimana sistemare tutto epoi partire. Non vedo l’ora di andare a trovare Monsignore che credo verrà volentieri acasa prima che si apre il Seminario.

Stai tranquillo per me che mi curerò e ti scriverò. Spero che la presente ti trovibene e che la riceverai. Voglio spedirla aperta per essere più sicura che ti arrivi, passa comeuna cartolina più grande, non è vero?

Salutami le padrone di casa, abbraccioti vivamente con affetto

Nelina(f. 262, c. 20)

349.

Roma, 17 settembre 1927453

Carissimo,Ricevo la tua del 14. Ieri ti ho scritto una lettera e anzi la ho lasciata aperta affin-

ché ti arrivi. Spero che avrai ricevuta la cartolina e che sarai tranquillo sul conto mio. Appe-na sarò a Caltagirone farò le tue commissioni. Spero che la Messa la diranno nell’altare di S.R. Ti sei preoccupato tanto ma senza ragione. Grazie del tuo premuroso affetto. Qui hotrovato che il gesuita da cui mi son sempre confessata, da un mese è morto di congestionecerebrale. Era tanto buono e santo! Tutto il quartiere lo ha pianto. È morto pure di un col-po Vincenzino Milazzo a Caltagirone, insomma molte disgrazie. Che è questa vita!

221

452 Lettera.453 Cartolina postale.

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Qui il tempo è più fresco in questi giorni. Quando partirò? Ancora non lo so,devo fare tante cosette che mi prenderanno del tempo. Se sapeste come mi è venuto cari-no il vestito che incominciai ad aggiustare costì. Le mie padrone di casa, Venerina ti osse-quiano, i cugini vengono domani, ti abbraccio con vivo affetto

Nelina(f. 262, c. 21)

350.

Roma, 20 settembre 1927454

Carissimo fratello,Ricevo ancora un’altra tua del 17, grazie. Io però ho spedito il telegramma e tre

cartoline cioè due cartoline e una lettera aperta. Questa sarebbe la quarta, quindi nonpuoi lagnarti di me. Sto bene, acido ne ho molto di meno, quasi nulla, solo ancora il fru-scio all’orecchio sinistro, non è del tutto passato, ma passerà spero a Caltagirone. Speroche anche tu starai veramente bene e che non soffrirai tanto nell’andare la mattina dalleMonache per la S. Messa. L’altarino è arrivato. Non dimenticare la base per S. Michele.

Le cugine hanno gradito tanto il vasettino. Ti salutano Paolo e il padre, sonpartiti già per Caltagirone e staranno otto giorni. Domani spedirò le commissioni e sperosbrigandomi partire anch’io ed andare a trovare l’amato fratello. Io scrissi appena quigiunta, ma lui non mi ha risposto. Qui il caldo continua, ma la sera è abbastanza fresco.Venerina, le cuginette, le Virili ti ossequiano, anche le Amerigo. Acqua di V. non ne bevo:qui anzi nessuna acqua alcalina, spero nei fichidindia. Abbraccioti

Nelina(f. 262, c. 23)

351.

Roma, 23 settembre 1927455

Carissimo,Ricevo a momenti la tua del 20. Godo sentire che stai bene e che presto inco-

minci la cura. Anch’io sto bene e fra tre o quattro giorni conto partire, quindi le cartolinepuoi mandarle in Sicilia. Ti raccomando di non strapazzarti per il trasloco di pensione, fai

222

454 Cartolina postale.455 Cartolina postale.

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fare tutto agli altri. Qui il caldo è relativo, ma oggi accenna alla pioggia. Ieri ho scritto perl’associazione ed ho mandato £ 300, onde pagarsi gli arretri. Ho spedito pure [parolailleggibile] e spero che tutto sarà a posto bene e presto.

Mario non mi scrive forse pensa che di giorno in giorno io arrivi; gli scriveròoggi onde avvisarlo. Non ho visto Adelgisa ancora e non so ove si trovi, credo che siaandata al paese o si sia impiegata fuori di Roma, ciò vuol dire che sta bene. Maurizio haavuto un’unghia incarnata e quindi operazioni e dolori, ma tornerà al suo posto di Bancaa P. Stanno tutti bene e fra giorni verranno qui per rimuovere tutto avendo concluso ilcontratto con la casa di lassù. Ti salutano come fanno qui i conoscenti tutti. Io ti abbrac-cio stretto al cuore, aff.ma

Nelina(f. 262, c. 25)

352.

Roma, 26 settembre 1927456

Carissimo,Prima di mettermi in treno ti scrivo mandandoti il più caldo saluto. Prega per

me, sto benissimo, ho ricevuto la tua e spero che a quest’ora avrai ricevuto tutto e vorreisaperlo. Con piacere ho letto le compre che hai fatto. Salutami le amiche mentre tiabbraccio

Nelina(f. 262, c. 28)

353.

Caltagirone, 27 settembre 1927457

Arrivata benissimo, abbraccioti.

Nelina(f. 262, c. 26)

223

456 Cartolina postale.457 Telegramma.

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354.

Caltagirone, 29 settembre 1927458

Carissimo,Come vedi sono a casa, e spero avrai ricevuto il telegramma. Sto bene ed ho

incominciato la cura dei fichidindia. Brutti, piccoli, cotti per il gran caldo che ancora per-siste. Oggi però il tempo sembra si disponga alla pioggia, speriamo. Mario mi scrisse aRoma che appena io arrivata sarebbe venuto, però qui non ho trovato nessuno scritto,spero oggi ricevere notizie.

Desidero sapere se hai ricevuto la mia del 22 e ti prego presto. Godo che staibene e me lo dice la tua del 24 che da Roma ricevo qui. Spero che nella nuova pensionestarai bene e troverai un po’ di sole nella stanza. I parenti ti salutano tutti, stanno tuttibene. Meno male che quest’anno trovo la casa a posto così non ho tanto da fare. Vincenzasempre la stessa, venuta a servire e ti bacia la mano, così D. Giacomo e famiglia. Giovan-nino sta benissimo. Ti abbraccio con infinito affetto, aff.ma

Nelina(f. 262, c. 30)

355.

Caltagirone, 2 ottobre 1927459

Carissimo,Ricevo la tua del 28, come ho ricevuto tutte le altre. Godo che stai bene, come

sto io, solo ancora il fruscio all’orecchio non mi è passato. Cercherò di vedere D’Antona,ma ripeto sto benissimo e tutti mi trovano bene. Mario mi scrive che verrà per stare unpo’ verso il 20, ma verrà anche per una visitina, dice che sta bene. Del resto il tempo èmolto rinfrescato, ma non è piovuto ancora. I parenti ed amici tutti ti salutano, nonmancherò di mandare come ho già incominciato di fare i denari ai santi e alle opere ecct.Manderò i saluti a Miss Motto. Salutami tutte le amiche. Accendi il fuoco e mettiti iguanti con il pelo e ti passeranno i geloni.

Oggi il piccolo di Albaia si è fatta la prima Comunione, è tanto caruccio! Tiossequiano tanto tanto. Abbiti sempre riguardo per la salute e per i denti. Affettuosamen-te abbraccioti

Nelina(f. 262, c. 31)

224

458 Cartolina postale.459 Cartolina postale sped. al nuovo indirizzo temporaneo di Hilton House 15 Bayswater Terrace W. 2.,

sempre in attesa del rientro dall’estero delle padrone di casa (dal n. 355 al n. 374).

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356.

Caltagirone, 4 ottobre 1927460

Carissimo,Ho ricevuto la tua del 30 e spero che tu abbi ricevuto tutte le mie cartoline che

ho scritto da qui. Oggi è venuto Mario per poche ore; ha pranzato qui ed è ripartito alle4. Dopo il 20 verrà a stare un po’ con me. Il tempo che sembrava disposto alla pioggia,dopo un temporalone scatenatosi a Catania, che qui non è affatto arrivato, si è di nuovosistemato, pazienza.

Non sono ancora stata alla Russa, ma vi andrò; si sta preparando per la pompae canalette; l’acqua trovata è soddisfacente. Sento che hai fatto il trasloco e immagino iltuo lavoro e stanchezza, spero che in compenso troverai il sole in cotesta nuova stanza.Come vorrei mandarti un po’ del caldo e del sole di qui! Però la temperatura è un po’ piùbassa e si sta meglio, l’acqua verrà.

Tutti i parenti ti salutano, Mario ti fa dire tante cose. Fondacaro non ha ricevu-to nulla. Il nome dell’editore francese qual è? Le persone di casa tutte ti salutano mentre tiabbraccio con vivo affetto

Nelina

Mario ha molto gradito il vassoio che gli hai mandato, veramente è tanto gra-zioso.

(f. 262, c. 32)

357.

Caltagirone, 7 ottobre 1927461

Carissimo fratellino,Le tue cartoline mi colmano di gioia e mi fanno stare più tranquilla. Meno

male che un po’ di sole viene a ricreare la tua stanzetta e il verde del parco riposa i tuoiocchi stanchi dai libri. Come ti ho scritto, Mario è stato poche ore ed ho goduto nel tro-varlo abbastanza bene e con l’energia sempre di un giovane.

Qui abbiamo avuto due giorni di freddo senza però una goccia di acqua, men-tre altrove ha fatto dei danni. Oggi è più mite l’aria e forse verrà la pioggia; com’è difficilequi piovere!

Il primo giorno bello che farà andrò alla Russa. Sono stata a S. Bartolomeo, lecampagne sono secche addirittura. Ti ossequiano i parenti tutti e gli amici. A Vavà La

225

460 Cartolina postale.461 Cartolina postale.

Page 233: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

Rosa è nato un bel maschio, sono contentissimi e ti ossequiano tanto. Le persone di casati ossequiano, non ho visto ancora Giovanni Nicastro e quindi non ho dato la somma chetu vuoi, lo farò presto. Un abbraccio di cuore, aff.ma

Nelina(f. 262, c. 34)

358.

Caltagirone, 12 ottobre 1927462

Ho la tua del sei fra le mani, godo che stai bene come posso assicurarti di me.Non ho veduto ancora il Dott. D’Antona perché è in campagna, ma non vi è urgenza divederlo, verrà al ritorno. Salutami tutte le amiche, i bambini di Mrs. M. che ricordo conpiacere. Sono stata parecchie volte dalle Sturzo a S. M. di G., stanno bene e ti salutano,anche Albina ti ossequia, i suoi tre piccoli crescono e sono molto svelti. Oggi ho veduto leFanales che ti ossequiano. Monsignore sta predicando il ritiro ai suoi chierici, semprelavora, è contento che fa freddo. Qui è piovuto un po’ tranquillamente, meglio di niente.Spero che sia arrivata nelle nostre campagne.

Come si pena qui per la pioggia mentre costì tanta ne cade. Oggi con l’umido ela nebbiola mi è sembrato stare a Londra. Riceviti i saluti dei parenti, amici e le personedi casa ti ossequiano. Io ti abbraccio vivamente

Nelina(f. 262, c. 36)

359.

Caltagirone, 14 ottobre 1927463

Carissimo Gigino,Leggo nella tua del 9 che sei stato raffreddato e me ne addoloro, penso come

l’inverno già incomincia male per te. Guardati e se l’uscita presto ti fa male, smetti di direla Messa in cotesta chiesetta e ne cerchi un’altra per l’ora più tardi. Meno male che hai ilsole in cotesta stanzetta, meglio di quello che dovrai andare a trovare. Io sto benissimo,l’aria natia quest’anno mi giova. Oggi ho visto il Dott. D’Antona che ti ossequia. Mi diceche mi trova benissimo, non ha saputo spiegare il fruscio dell’orecchio che può dipendere

226

462 Cartolina postale.463 Cartolina postale.

Page 234: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

da fresco e da acido urico. Per il momento prendo i fichidindia come rimedio, poi pren-derò il sodane, se lo tollero (dice lui) tenterò.

A S.r Giuseppina avevo già scritto e poi ho risposto ad una sua che mi dice lostesso… poveretta, soffrirà davvero dacché lo ha scritto. I parenti tutti ti ossequiano. Hodato le £ 100 per l’Opera di S. Vincenzo e poi quelli per me. Abbraccioti, aff.ma

Nelina(f. 262, c. 38)

360.

Caltagirone, 16 ottobre 1927464

Carissimo fratello,Anche io ho pensato il 13 che già un mese è passato dalla nostra separazione ed

anch’io penso e non parlo che della stagione. Intanto tu non mi parli come te la passi incotesta pensione e temo che non ci starai bene. Che seccatura che coteste tue padrone dicasa debbano tardare tanto! Qui ancora non piove, vento, nuvole, ma poca acqua. Nonsono ancora andata alla Russa perché volevo trovarla bella con una pioggia ristoratrice.

Ancora non si è deciso per la pompa se a maneggio o a motore, ma finirò per ilmotore per non combattere coll’animale. Oggi aspetto l’ingegnere per decidere. A Vavà LaRosa è nato un bel maschietto ed è tanto contento. Si chiama Nicola Carlo nato a Villa Patti.

Ti ossequiano tanto come anche Gigio. Le Sturzo ti fanno dire tante cose, ieri hopassato la giornata da loro. Stefano pensa andare a Roma per studiare sul serio (dice lui) temoche non sia poi… Io sto bene come ti ho scritto, il fruscio all’orecchio è quasi incalcolabile.

Guardati dall’umido; saluta tutti con affetto e simpatia. Ho fatto tutte le tuecommissioni e spero fare presto quella per M. Rosa. Abbracci

Nelina(f. 262, c. 39)

361.

Caltagirone, 20 ottobre 1927465

Carissimo,Ho ricevuto la tua e godo che stai bene. Io sto pure bene e sto per andare alla

Russa, quindi ti scrivo solo per non far passare il giorno dell’arrivo delle mie notizie. S.r

227

464 Cartolina postale.465 Cartolina postale.

Page 235: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

Giuseppina mi scrive che sta benino e il dottore le ha ordinato riposo. Monsignore stabene e mi aspetta a Piazza per pochi giorni, poi lui verrà.

Tutti ti salutano io ti abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 262, c. 41)

362.

Caltagirone, 23 ottobre 1927466

Carissimo Gigino,Ho la tua del 18 e stavo già in pena perché dal 15 che non scrivevi. Sento che

stai bene e spero che sia la verità. Salutami tanto gli amici di Abbats Langler e Miss Norahe Miss Motto. Sto bene, finalmente qui piove... Giovedì una splendida giornata sonoandata alla Russa ove ho trovato tutto in ordine e bene. Aspetto la risposta del prezzo peril motore e pompa, e subito darò la commissione e quando avrò finiti tutti questi mieiaffaretti spero ritornare a Roma. Però io credo che passerà tutto il mese di novembre. Lasettimana entrante anderò per pochi giorni a Piazza Armerina e poi spero che Mario verràqui. Se credi scrivi ai Canci poiché a Nino è morta la moglie.

Tutti i parenti ti salutano e ti ricordano anche gli amici. A Luigi La Rosa e laSignora li ho trovati fuori Caltagirone, mi hanno scritto da Roma e forse torneranno pre-sto. Oggi ho sentito predicare il vescovo che ha raccolto per le missioni. È tanto una bravapersona. Abbracci affettuosi

Nelina(f. 262, c. 43)

363.

Caltagirone, 25 ottobre 1927467

Caro fratello,Ho ricevuto le tue ultime. Mi dispiace del disguido della cartolina e della tua

preoccupazione. Sarà stata la posta, che posso dire! Speriamo che più non accada. Stobene ed ancora non vado a Piazza perché ho fatto ripulire la sala di entrata facendo ilcambrì a smalto uso legno. È venuto carino. Spero alla fine della settimana andare per

228

466 Cartolina postale.467 Cartolina postale.

Page 236: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

un po’ di giorni. Oggi vado alla Grazia con la S. Favitta; ti ossequia e ringrazia in questigiorni il Comm., è a Parigi. Gli amici, i parenti ti ossequiano, le persone di casa ti bacia-no la destra. Mi auguro che rintraccerete la cameriera… io ve lo dicevo. Abbracci affet-tuosi

Nelina(f. 262, c. 44)

364.

Caltagirone, 28 ottobre 1927468

Carissimo,La tua è qui e con piacere leggo che hai fatto una gita e che ti distrai un po’.

Salutami tanto la Lytthelton che ricordo sempre. Stamane ho visto Luigi La Rosa a cui hodato l’oggettino che ha gradito con entusiasmo, ti ringrazierà lui. Sono stata a vedere ilmotorino suo per decidere per quello da mettere alla Russa. Forse con l’animale sarebbepiù adatto per i nostri contadini, ma il motore è così semplice che invoglia a fare evolvereanche i nostri contadini.

Ho fatto ripulire la sala di entrata e per tutte queste piccole cose sono ancoraqui e non sono andata a Piazza. Spero andarvi la settimana entrante. Sto bene, qui l’aci-dità non la soffro tanto, quasi niente e sto bene, però evito il caffè, le cose acide, le creme.Oggi una giornata calda, sembra il mese di agosto, però è piovuto un po’ con piogge forti.Salutami i Muir, un bacio ai bambini. Ossequiami le tue padrone di casa se son tornate,un abbraccio di cuore

Nelina(f. 262, c. 45)

365.

Caltagirone, 31 ottobre 1927469

Carissimo,Come vorrei mandarti il sole che qui ancora ci abbrucia. In questi giorni poi

fuma l’Etna e quindi vi è un sereno che quasi nausea in questi tempi che dovrebbe pioveree tirar vento. Siamo in piena estate… Penso come costì tu, caro fratello per avere calore

229

468 Cartolina postale.469 Cartolina postale.

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devi ricorrere al fuoco e me ne addoloro. Sto bene veramente e vorrei che tu mi dicessi laverità. Spero di sì però e godo nel saperti in buona salute.

Salutami le amiche tutte, non faccio direttamente perché mi sembra più sicurocosì. Non vado più a Piazza perché viene fra giorni Mario a restare un po’ con me. Miauguro che venga presto poiché ancora sono indecisa per la noria se a bestia o a motore evoglio il suo parere. Così si allunga la mia villeggiatura qui. Oggi vado al battesimo delbambino di Vavà che ti ossequia tanto. I parenti ti salutano, le persone di casa ti ossequia-no. Luigi La R. ti avrà scritto all’indirizzo di Glocester.

Abbracci, aff.ma

Nelina(f. 262, c. 48)

366.

Piazza Armerina, 3 novembre 1927470

Carissimo fratello,Alle undici e mezzo, dopo aver ricevuto la tua cartolina son partita in compa-

gnia dei cugini Coniglio con la loro automobile per Piazza da dove ti scrivo. Ho trovatomonsignore in buona salute e lui oggi, che per la nostra venuta non ha avuto tempo discriverti, ti fa dire tante cose per mezzo mio.

I cugini ti salutano, già se ne sono tornate ed io mi trovo sola in questo grandepalazzo. Il tempo è bellissimo per noi certo che per le campagne; se dura non è buono perniente. Godo che stai bene, io lo stesso. Le tue padrone di casa non sono ancora tornate?Fai che prima abbiano la cucina a posto per non mancare di servizio. Quest’anno io sonocon Vincenza e Giacomina non ha voluto prendere nessuno per restare più libera.

Ti abbraccio vivamente, aff.ma

Nelina(f. 262, c. 49)

367.

Londra, 4 novembre 1927471

Carissima Nelina,Ti posso assicurare che io sto veramente bene. Il raffreddore è passato da un

230

470 Cartolina postale.471 Cartolina postale sped. a Caltagirone.

Page 238: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

pezzo, né ho avuto altro in questi giorni. Anche qui il tempo da una settimana è mite, e igiornali dicono che durerà questa settimana ancora. Le mie padrone di casa son in giroper Ravenna, Venezia, Verona ecc. Verranno forse verso la fine della settimana entrante;ma Miss Marshall mi ha scritto che prima che io ritorni in casa loro desiderano risolvere ilproblema della cameriera.

Per ora ho fissato la stanza di questa pensione fino a tutto novembre e poivedremo. Sono stato dal dentista, per la cura; egli ti saluta tanto. Le parole che ti dissenon avevano affatto il significato che tu credevi. Miss Lytthelton attualmente va a dormi-re a V. Georges Hotel, per riparazioni urgenti al tetto della sua casa. Ti saluto assai, unabbraccio di cuore

Luigi(sc. 728, fasc. F/1/4, c. 313)

368.

Piazza Armerina, 5 novembre 1927472

Carissimo,Ricevo qui a Piazza la tua cartolina del primo novembre. Stiamo benissimo tut-

ti e due. Piazza ha avuto il merito di farmi passare quasi totalmente il rumore all’orecchiosinistro. Con Monsignore saremo a casa nei primissimi della settimana entrante, e speroche si fermerà un po’ con me. Qui continua il bel tempo, quasi vorrei dire il sole noia e ilcaldo estremo. Speriamo duri poco e che incominci il fresco che per le campagne è neces-sario. Già alla Russa si sta uscendo l’olio, che quest’anno è di ottima qualità. Il giorno deimorti ho fatto celebrare tre Messe pei cari morti mandando al cimitero le targhette di S.Vincenzo dei Paoli che includono l’elemosina invece delle lampade che o per una ragioneo per un’altra non accendono bene. Di Giovanni m’incarica di ossequiarti. Lui qui miaccompagna a passeggio e passeggiando non incontro nessuno di Signore, qui si camminapoco.

Salutami il Dottore e dille che sto bene. Ossequiami Madame Rose e tutte leamiche, non mando cartoline a nessuno e tu comprendi il perché. Conservati in salute.Fai la cura del fegato di merluzzo? Mario ti scriverà mentre con me ti abbraccia

Nelina(f. 262, c. 50)

231

472 Cartolina postale.

Page 239: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

369.

Caltagirone, 9 novembre 1927473

Carissimo,Come vedi sono in casa e con il caro fratello che è venuto ad accompagnarmi e

starà (al solito) pochi giorni. Stiamo bene tutti e due e godiamo che anche tu stai bene.Dato che vai dal dentista fatti curare bene e rifare i denti perduti per potere masticaremeglio. Questo come dice Chiavaro dipende in parte il funzionamento dello stomaco.Senza dubbio che la tua padrona di casa dovea scriverti per la cameriera come ha scritto,né tu devi tornare lì se prima non si sono sistemate. Con questo sistema ogni anno saran-no così. È un guaio!

Ho ricevuto una cartolina di Miss Motto e godo che ti distrai un po’. Salutamitutte le mie amiche. Non ho dimenticato il vaso, spero poterlo avere. Mario ti abbracciacome faccio io

Nelina(f. 262, c. 52)

370.

Caltagirone, 13 novembre 1927474

Caro Gigino,Ricevo la tua e come sempre rispondo subito, mentre tu poi li ricevi con tanto

ritardo. Mario è partito ieri sera e sta benissimo. Anche io bene e godo lo stesso leggendodi te. Mi duole che la cappellina non sia ancora tornata a te ed io lo prevedevo! Almenoraccomanda di non farla smarrire. Ma loro sono ancora lì? Bada se cedono le armi ad altrie così la cappellina resta nella casa e in mani altrui. Non ho ancora fatto quella commis-sione che voleva far fare a M. lui è sempre fuori e quindi ho tardato…farò e avviserò lapersona interessata. Vi è gravissimo il barone Peppino S. Marco di polmonite a PoggioMirteto presso le sorelle ove erano andate a villeggiatura. Poveretti, dopo la perdita delbambino questo non ci voleva! Preghi anche tu per la sua salute.

Oggi qui acqua e nebbia uso Londra e mi pare di vederti e di sentirti. Ma le tuepadrone di casa non tornano ancora? Senti a me, cerca un altro posto più vicino per laMessa e non ci pensare più. Guardati in questo inverno, conservati il più che puoi mentreti abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 262, c. 54)

232

473 Cartolina postale.474 Cartolina postale.

Page 240: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

371.

Caltagirone, 15 novembre 1927475

Carissimo,La tua del [sic] mi è giunta carissima. Con piacere sento che stai tanto bene da non

sentire il bisogno di una cura. Però è sempre meglio che la fai per stare più forte e con un po’più di adipe. Io continuo a star bene e il rumore non è più tornato e sento benissimo dallostesso orecchio, cosa che non era prima. Starò qui finché si vendono il giardino, speriamobene. Il barone S. Marco continua ad aggravarsi, poverino! Saprai che è morto il vescovo DeBono e il Cardinal Lualdi476. Siamo tutti fatti per là e verrà anche il nostro giorno. Il tutto staad indicare il viaggio per non smarrirsi, che il buon Dio ci assista.

La Sig. Amerigo mi scrive se voglio vendere il piano e che prezzo. Io ho rispostoche dal prezzo potrei levare ben poco. Io credo meglio se va bene di non farlo perderetenendolo chiuso, tu che ne dici? Salutami tutti, un abbraccio affettuoso

Nelina(f. 262, c. 56)

372.

Caltagirone, 18 novembre 1927477

Carissimo,Ricevo la tua del 13 c.m. Godo che stai bene e che le padrone di casa sono tor-

nate, ma stante tutto quello che scrivi ti raccomando caldamente di non andare per orache potrebbe venirti un’influenza o peggio. Raccomanda di riscaldare la stanza tua accen-dendola un po’ di ore al giorno e quella di pranzo facendola asciugare. Sto in pena se tuvai presto. Qui vi è un freddo molto forte o forse perché è venuto di botto si sente di più.Immagini che ho acceso il braciere e lo tengo un po’ in una camera un po’ in un’altra. Stoperò benissimo. È già pronto il vaso e fra giorni lo spedirò alla mia amica.

Ringrazio Miss Motto per le gentilezze che ti ha prodigate e salutala per me. Salu-tami tutti e per Natale vorrò spedire un panettone alla Miss Muir, che ne dici? Un altro allaMiss Motto e dimmi se vuoi a qualche altro. Il B. S. Marco migliora sensibilmente, speria-mo che si guarisca. Finalmente per la pompa abbiamo deciso il motore anziché a maneggiocon cavalcatura. Speriamo riesca. Intanto non mi muovo se non vendo tutto.

Abbracci affettuosi, saluti dai parenti ed amici, aff.ma

Nelina(f. 262, c. 57)

233

475 Cartolina postale.476 Alessandro Lualdi fu arcivescovo di Palermo dal 1904 al 1927; era succeduto al cardinale Celesia.477 Cartolina postale.

Page 241: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

373.

Londra, 19 novembre 1927478

Carissima Nelina,Non mi pare opportuno che ti disfacevi del pianoforte. Quando stai a Roma hai

una distrazione, un ricordo di belle musiche. Vedi piuttosto di tenerlo bene nel periodo del-la tua assenza. Questo è il mio parere. Le mie padrone di casa hanno trovato una camerieramolto buona, che starà anche la sera per la cena. Quindi non dovrò andare al Rest.

Nella prossima settimana la mia camera sarà pronta e sarà riscaldata ogni gior-no sì che la trovi abitabile. Esse si danno tanta cura di me. Così io tornerei là sabato ven-turo. Sto bene. Ho saputo della perdita del Card. Lualdi ed ho scritto subito a Mons. Ani-chini479. Ora scriverei al fratello di Mons. De Bono. Certo pregheranno per noi: eranocosì affettuosi, buoni e zelanti. Spero che il B.ne di S. Marco superi la malattia. Dammisue notizie. Salutami amici e parenti. Un abbraccio di cuore, tuo

LuigiComincerò la cura per farti piacere.

(sc. 728, fasc. F/1/4, c. 314)

374.

Caltagirone, 21 novembre 1927480

Carissimo fratello,Oggi la festa della nostra Madonna, faccio la comunione per te e spero anda-

re alla Matrice per far visita all’altare che la mamma nostra tanto amava. Sto benissimo,posso dire che la cura dei fichidindia mi sia giovata, l’acido si è di molto allontanato.Ieri ricevetti la tua del 15; anche qui il freddo è caduto anzi, fa caldo…immagini quelvento di mezzogiorno che tanto piaceva alla cara mamma, perché caldo. Manderò aMiss Simonson la cartolina. Ti prego quando scrivi gli indirizzi ben chiari e senza can-cellature.

Intanto ti faccio gli auguri più sentiti per il nostro compleanno, questa ti arri-verà proprio il giorno (credo) e se la vigilia la Messa la dirai per me e anche per te. Saluta-mi tanto le tue padrone di casa e spero che non andrai in quella se prima non si sia riscal-data e aggiustato il servizio. Certo che lasciare la stanza col sole per trovarne una senza è

234

478 Cartolina postale sped. a Caltagirone.479 Mons. Guido Anichini era stato segretario del cardinale Lualdi a Palermo. Dal 1902 al 1904 era stato

anche segretario del IV gruppo stampa dell’Opera dei Congressi. Ebbe in quel periodo fitta corrispondenzacon Sturzo. Si trasferì a Roma nel 1928 e nel 1933 fu assistente generale della FUCI.

480 Cartolina postale.

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male di inverno. Pensa per l’anno venturo accomodare meglio le cose. I parenti (inclusoVavà B.) ti salutano, gli amici anche, come le persone di casa.

Affettuosamente abbraccioti

Nelina(f. 262, c. 60)

375.

Caltagirone, 24 novembre 1927481

Carissimo,La tua del 19 è qui nelle mie mani, mentre ti scrivo. Sto bene, però addolorata

nel sentire che la cara S.r Giuseppina sta molto male, io la vidi a Napoli che il suo maleandava precipitandosi. Speriamo che Iddio la conservi per il bene del prossimo e all’affet-to di noi. D’altra parte beata lei che ha saputo così bene acquistarsi il paradiso. Appenaho notizie ti scriverò.

Non ho ancora spedito all’amica il vaso perché l’indirizzo me lo scrivesti così maleche non ci capisco nulla. Scrivimelo benissimo. Per il pianoforte era solo per poi farne venireun altro qui direttamente, ma del resto la Sig. Amerigo mi scrive che per quel prezzo non lovuole. Questa la diriggo a Gloucester ove credo già ti troverò. Tienti caldo il più che puoi senon vuoi prendere un altro raffreddore. Oggi qui nebbia fitta (credo) più che costì.

Preghiamo per l’amata sorella, ti abbraccio con vivo affetto

Nelina(f. 262, c. 61)

376.

Caltagirone, 25 novembre 1927482

Carissimo,Ti scrivo ogni giorno per darti mie notizie e di S.r Giuseppina. Mi telegrafano

ogni giorno che continua abbastanza grave, non so precisamente che cosa soffre ma credoche la debolezza le abbia preso il cuore e quindi non è tanto facile salvarla stante l’altromale di cui soffriva. Beata lei che va ricca di meriti avanti a Dio! Io la sieguo col pensiero ecol cuore e con la preghiera affinché se ancora è utile per il suo servizio ce la conservi

235

481 Cartolina postale sped. all’indirizzo solito di 213 Gloucester Terrace W. 2, essendo ritornate le padro-ne di casa.

482 Cartolina postale.

Page 243: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

ancora ovvero che la ricevi nel suo amplesso. Figurati come sono desolata, né pensoandarla a vedere poiché temo disturbarla.

Ha scritto oggi una lunga lettera e mostra desiderio di avermi, correrò. Staitranquillo che ti scriverò ogni giorno. Sto bene e i parenti e amiche non mi lasciano sola esi mostrano tutti affettuosi.

Ti abbraccio con vivo affetto

Nelina(f. 262, c. 63)

377.

Caltagirone, 26 novembre 1927483

Carissimo,Vengo subito a dirti che l’ultima notizia della sorella è che migliora e speriamo

che si guarisca presto. Non saprei dirti che cosa ha avuto perché le notizie sono state tele-grafiche. Stai dunque tranquillo che notizie non te ne farò mancare. Anch’io sono piùtranquilla e quindi bene. Oggi il nostro compleanno, spero che mi starai vicino e preghe-rai per me come io faccio per te.

A momenti ricevo la tua lettera cartolina e godo che stai così bene, mi duoleche la notizia dell’amata S.r Giuseppina ti abbia fatto soffrire, ma ora ringraziamo Iddioche migliora e che lui la conservi per la sua maggiore gloria. Aspetto l’indirizzo scrittochiaro per la mia amica onde spedirle il mio ricordo. Tutti i parenti, gli amici ti salutano.Il barone S. Marco è fuori pericolo ed ho mandato i tuoi saluti e auguri.

Conservati, ti abbraccio con vivo affetto

NelinaLe persone di casa ti ossequiano.

(f. 262, c. 64)

378.

Caltagirone, 27 novembre 1927484

Carissimo,Mi affretto a scriverti che ho ricevuto un altro telegramma che dice continua

miglioria e speriamo che si debba guarire perfettamente. Stai tranquillo e vedi che ti ho

236

483 Cartolina postale.484 Cartolina postale.

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scritto ogni giorno. Se domani non scrivo è perché aspetto lettera per avere notizie piùprecise. Spero che nella nuova dimora ci starai bene e stai attento a non raffreddarti. Iosto bene ed ora più tranquilla per le buone notizie. Salutami tutte le amiche, i bambinidella Sig. Muir. Parenti ed amici ti fanno dire tante cose. Abbracciandoti con vivo affetto

Nelina(f. 262, c. 66)

379.

Caltagirone, 29 novembre 1927485

Carissimo,Ricevo a momenti un telegramma da Girgenti firmato dalla stessa S.r Giusep-

pina che è già in convalescenza e che è stato un miracolo della Beata V. Immacolata. Siaringraziato Iddio e la Vergine Santa! Io sto bene e con piacere sento che anche tu staibene. Spero che la nuova abitazione sarà confortata da calore e da buon servizio. Salutamile padrone di casa alle quali scriverò, ho ricevuto le sue care cartoline.

Monsignore sta bene, le persone di casa, i parenti e amici ti salutano, io tiabbraccio

Nelina(f. 262, c. 67)

380.

Caltagirone, 2 dicembre 1927486

Carissimo fratello,Ricevo a momenti le tue del 27 e del 28 tutte e due insieme. Ricevo anche una

cartolina da una suora di Girgenti che mi assicura che la cara sorella sta molto meglio esperano presto la completa guarigione. Sia ringraziato Iddio di avercela conservata ancorae preghiamo per molto tempo l’amata sorella. Io sto benissimo, posso dire di non averepiù acido, ma perché nulla mangio che me lo possa produrre. I fichidindia sono il miorompi digiuno della mattina, peccato che sono brutti quest’anno.

Sento con piacere delle gentili e affettuose accoglienze avute in casa, speriamoche ci starai bene. Qui la piana di Catania si è allagata e rotta la strada sicché non si è

237

485 Cartolina postale.486 Cartolina postale.

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potuto viaggiare, ma ora sarà a posto. Spedirò alla cara Miss Enthoven il vaso e spero chelo riceverà presto. Salutami le padrone di casa, le amiche, tu prendi un caldo abbraccio

Nelina(f. 262, c. 68)

381.

Caltagirone, 5 dicembre 1927487

Carissimo fratello,Ricevo la tua del 30, sento che stai bene e credo alle tue parole scritte. Anche io

sto bene e la cara sorella migliora, così mi ha scritto la sua segretaria. Spero che la miglio-ria continui sempre fino alla perfetta guarigione. Il suo male data da molto tempo, comesai e giacché non volle operarsi era ridotta come io ti avevo descritto. Adesso si parla dimiracolo giacché il tumore si è aperto da sé, speriamo che finisca tutto e che tu potrairivederla.

Qui abbiamo avuto dieci giorni di nebbia all’antica, figurati! E fa caldo di pie-no autunno dopo i giorni freddissimi che io ti scrissi. Non ho potuto ancora spedire allamia amica il dono poiché la posta manca di moduli per l’estero, vedi come si manca senzavolerlo spero però che presto potrò farlo e l’avviserò. Salutami tutti, non stare preoccupa-to, pensa a star bene e forte per così passare più tranquillo il tempo. Il barone è in pienaconvalescenza e ti ringrazia. Abbraccioti

Nelina(f. 262, c. 70)

382.

Caltagirone, 8 dicembre 1927488

Carissimo Gigino,Questa ti arriverà con ritardo perché stamane non ebbi il tempo di scriverti e

poi le cugine Sturzo mi vollero a pranzo perché l’onomastico di Concettina. Scrivo stase-ra di ritorno dalle Fanales ove Concettina ci ha fatto passare la sera con un piccolo tratta-mento. Tutti ti hanno ricordato e ti salutano. Sto bene e credo che la cara S.r Giuseppinacontinua meglio giacché dopo l’ultima cartolina non mi hanno più scritto. Io ho manda-

238

487 Cartolina postale.488 Cartolina postale.

Page 246: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

to un pacchetto con delle ciambelle, ho scritto una lunga lettera pregando di rispondermie spero che lo facciano.

Abbiamo avuto tanta acqua da starne bene per tutto gennaio. Stasera eclissi diluna totale e si è vista magnificamente, speriamo domani un bel giorno. Spero domanipoter far spedire alla ferrovia il pacco, giacché alla posta non è ancora possibile, avviserò.Salutami tutte le amiche che ricordo con piacere, tante affettuosità

Nelina(f. 262, c. 72)

383.

Londra, 9 dicembre 1927489

Carissima sorella,Ricevo la tua del 5 c. m. Ora capisco bene la malattia e la guarigione di Suor

Giuseppina. Così sono più tranquillo, sia ringraziato il S. Cuore di Gesù. Io sto bene:sono stato un po’ disturbato di stomaco, forse un po’ il freddo, e di più la preoccupazioneper la salute di Suor Giuseppina. Le mie padrone di casa hanno avuto tanta cura di darmicibi adatti, ed anche la cameriera, una vecchietta tanto buona. Temo che non rimangapoiché è troppo lenta e non arriva a tutto. Per la pulizia hanno comprato l’aspiratoreautomatico elettrico, che è una cosa ottima.

Ti salutano tanto e si compiacciono con noi tutti per la salute di Suor Giusep-pina. Un abbraccio di cuore

Luigi(sc. 728, fasc. F/1/4, c. 315)

384.

Caltagirone, 11 dicembre 1927490

Carissimo,Ti scrivo mentre le campane dell’Immacolata suonano a festa per l’uscita del

simulacro. Il giorno 8 non poté essere per la gran pioggia che ha ristorato anche gli alberiarsi dal sole dell’estate. Sia ringraziato Iddio! Oggi bella giornata e nei nostri balconi ilsole splende che è un piacere! Come vorrei mandarlo a te. Sto benissimo, salgo e scendo la

239

489 Cartolina postale sped. a Caltagirone.490 Cartolina postale.

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scala della cucina come una ragazza. Ancora non ho potuto fare la spedizione, ma in que-sti giorni andrò a Catania con i La Rosa e lo spedirò però avviserò la Signorina.

Mi scrivono da Girgenti che S.r Giuseppina sempre migliora, anzi mangia conpiacere le mie ciambelle avendo poco appetito. Ancora trovo dei fichidindia, cari sì, ma sitrovano. Quest’anno per il caldo sono andati tutti a male. Ti ho fatto spedire un panetto-ne ma a Wimbledon così lì ne riceveranno due, il piccolo è per te. I parenti e le amichetutte mi fanno un mondo di cose e ti salutano. Salutami tutte le amiche, ti abbraccio convivo affetto

Nelina(f. 262, c. 74)

385.

Caltagirone, 17 dicembre 1927491

Carissimo fratello,La tua del 12 è qui fra le mie mani e con quanto dolore leggo le notizie della

cara sorella, speriamo che superi la crisi e con forti cure si guarisca. Leggo poi le tue conti-nue sofferenze di stomaco e ti raccomando di curarti e soprattutto di non lavorare molto.Saranno i cibi? stavi tanto bene, mi avevi scritto, perché ora ti sei guastato lo stomaco?Cosa ti dice il dottore, salutamelo. Io sto benissimo, dopo Natale verrà per un po’ di gior-ni Mario, spero intanto che si venda il giardino e poi partirò. L’inverno, tutto qui è moltonoioso per il vento. Spero che Miss Enthoven riceverà il mio dono che ho spedito il 12del c.m. e in buono stato perché assicurata.

Ho scritto a Piazza per il torrone a Rita e spero che anche tu ricevi il panettone.Fin da ora ti auguro buone feste natalizie che benché tutti e quattro divisi, staremo uniti apie’ di Gesù Bambino e pregheremo l’uno per l’altro.

M. D’Antona e anche il dottore ti ossequiano. Hai ricevuto il piccolo altarino?La sveglia parigina come va? Spero che tutto sia a posto. Curati, conservati la salute unicotesoro al mondo. Saluti da tutti, abbraccioti, aff.ma

Nelina(f. 262, c. 77)

240

491 Cartolina postale.

Page 248: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

386.

Caltagirone, 14 dicembre 1927492

Carissimo fratellino,Ricevo la cartolina del 9, mi duole leggere che sei stato poco bene, io credo che

costì in cotesta casa faccia più freddo. Stai attento a non prenderne tanto. Io sto benissi-mo, ancora non si possono vendere i giardini e quindi resto fin dopo le feste. Ho compe-rato stamane una stufetta a petrolio, certi momenti si sente un freddo! L’altro giorno hofatto spedire il vaso di terracotta alla mia amica e mi dimenticai mettere il mio bigliettino,se la vedi rimedia tu. Ho fatto spedire da Venerina tre panettoni e uno è per te, più picco-lo, che lo troverai a Wimbledon. Ho scritto a Mario per il torrone all’amico Oliva.

S.r Giuseppina migliora sempre e stai tranquillo che ti terrò informato sempre,se non scrivo vuol dire che tutti stanno bene. I parenti, gli amici tutti indistintamente tiossequiano, anche il nostro buon Pastore. Io ti abbraccio con vivo affetto, salutami tutti

Nelina(f. 262, c. 78)

387.

Caltagirone, 20 dicembre 1927493

Carissimo fratellino,Il mio pensiero è sempre a te rivolto e quando mi giungono le tue cartoline è

per me una grande gioia. Forse sono egoista giacché vorrei riceverne ogni giorno, mentrepoi a te qualche volta li faccio stentare. Qui il tempo va via con i piccoli nostri affari e conle corrispondenze di rito ecct., mentre forse a te il tempo è più lungo. Siamo sepolti nellanebbia e un freddo intenso, sembrano gli anni quando noi piccoli, la mamma ci facevamettere presto a letto e ci faceva alzare tardi. Adesso io mi alzo tardi ma a letto ci vado tar-di anche. Sto bene e mi duole leggere del tuo male. Io non credo quello che dice il dotto-re, piuttosto saranno le droghe e qualche cibo caldo che per il freddo mangi costì. Crescila dose del latte e prendi qualche emulsione di mandorle, insomma delle cose fresche chestarai bene. Come vorrei essere vicino a te e far da medichessa.

I lavori alla Russa per le continue piogge sono sospese; la pompa sarà spedita daMilano col primo gennaio. Le arance non se ne parla ancora ed io resto qui per forse unaltro mesetto. Pazienza! Mi scrivono stamane da Girgenti gli auguri che mi fa la carasorella, la quale migliora lentissimamente. Preghiamo il buon Gesù che ce la conservi.

241

492 Cartolina postale.493 Cartolina postale.

Page 249: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

Spero che i miei auguri più fervidi e sentiti ti arrivano con questa per il giorno del Natale.Pregherò per te ma tu dirai una delle tre messe per me. Abbraccioti

Nelina(f. 262, c. 81)

388.

Caltagirone, 24 dicembre 1927494

Caro fratello,La tua mi ha consolato perché ho letto che stai meglio quasi rimesso. Certo che

la ondata di freddo costì deve essere stata anche forte. Qui abbiamo avuto forte il freddo eumido e nebbia a più non posso. Però io, malgrado tutto sto bene e non mi son raffredda-ta pur uscendo. La cara sorella continua lentamente a riprendersi, speriamo che prestodebba poter scriverti che mi ha scritto lei stessa.

Io come ti ho scritto andrò qualche giorno a Catania ove la temperatura è piùmite mi dicono. Certo che comprerò i famosi fichidindia. Non sai nulla ancora dei pac-chi? Spero arrivino a destinazione e presto. Ne voglio poi notizia. Salutami le amiche eossequiami i tuoi. Madame Rose sta bene? I parenti e gli amici ti salutano ed augurano ate le cose migliori. Abbracci affettuosi

Nelina(f. 262, c. 85)

389.

Catania, 27 dicembre 1927495

Carissimo fratellino,Come vedi sono qui, in compagnia delle cuginette che mi fanno tante cose e ti

ossequiano tanto tanto. Sto benissimo e qui l’aria è molto mite che sembra già primavera.Peppino è fidanzato e sposerà il 14. Figurati come mi vorrebbero e non so se riesco a tor-narvi. La fidanzata è tanto buona intelligente e istruita. Tu non dimenticherai il giorno14 e gli farai le felicitazioni il 13 per arrivare il telegramma in tempo, indirizzo PalazzoBicocca, Peppino Battiati.

Mi auguro che starai bene e che il freddo sia cessato. Starò ancora qualche gior-no e poi tornerò a casa. Un abbraccio e auguri pel nuovo anno dai cugini qui presenti

Nelina(f. 262, c. 86)

242

494 Cartolina postale.495 Cartolina illustrata.

Page 250: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

390.

Londra, 28 dicembre 1927496

Carissima Nelina,Questa ti arriverà domenica, 1 del 1928 e ti porta tutti i miei più affettuosi

auguri, e il mio continuo ricordo. Sto bene, e tu, spero, starai bene pure, non ostante ilfreddo di questi giorni che ha invaso l’Europa. Mandami notizie di Suor Giuseppina.Io le ho scritto due volte, e spero che una delle suore mi risponderà. Quando verràMario da te? Dovevo andare dai Muir sabato, e poi lunedì e poi ieri, ma la neve me loha impedito.

In certi punti ci è stato tre metri di neve, e né i bus né i treni andavano. Stobene e tutto è passato. Un abbraccio di cuore

Luigi(sc. 728, fasc. F/1/4, c. 316)

391.

Catania, 30 dicembre 1927497

Caro fratello,Sono ancora qui in casa della cara Marianna, andando anche in casa di Maria e

di Elena. Sono tanto buoni tutte e tre e mi colmano di gentilezze. Non so quando torneròperché pare che l’Onorevole vuole stare ancora un po’. Oggi ricevo una lettera da Girgen-ti ove mi dicono che la cara sorella sta meglio e lei stessa ha dettato la lettera e vuole che telo scriva con i migliori auguri e saluti. Sto bene e tutti ti salutano. Abbraccioti

NelinaDa sabato che non ho tue notizie.

(f. 263, c. 1)

243

496 Cartolina postale sped. a Caltagirone.497 Cartolina illustrata.

Page 251: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

392.

Catania, 30 dicembre 1927498

Carissimo fratello,Ricevo a momenti la tua del 22 e immagina il mio dolore nel leggere il male

che ti sei fatto cadendo499. Ma mio caro, quando vi è tutto questo gelo non uscire. Orasto in pena non per quanto ti è successo, ma non sia mai il gelo continua e tu non sai enon puoi guardarti. Stai cauto, pianta ben i piedi a terra massime quando attraversi lastrada. Sto ormai preoccupata. La cara sorella migliora sempre anzi stamane ho ricevutouna sua cartolina, scritta proprio da lei. Io sto bene, abbraccioti

Nelina(f. 263, c. 2)

393.

Catania, 31 dicembre 1927500

Carissimo fratello,Sono ancora a Catania, ieri ti ho scritto una cartolina perché solo ieri seppi del

male che ti sei fatto cadendo. Spero che avrai ricevute le cartoline da qui spedite, mi paretre. Sto benissimo e qui mi fermerò fino il due o il tre gennaio. Oggi ho ricevuto la carto-lina del 24 e sento che vai meglio e immagino che avrai sofferto molto, caro fratellino.

Ti avranno dato dei punti? ti resterà la cicatrice… credo. Quando vi sarà delgelo così forte non uscire la mattina, se ti rompi una gamba? Non mi fare stare in pena escrivimi tutto tutto. Ancora di vendere arance non se ne parla, spero che alla fine di que-sto mese che entra si possa fare qualche cosa. Che crisi di agrumi!

La Spagna vi fa la concorrenza e non c’è che fare per il momento. I lavori allaRussa si faranno spero prima della mia partenza o in primavera, quando arriverà la pom-pa col motorino. Finalmente si decise per il motorino perché a maneggio sarebbe risultatatroppo pesante. La spesa sarà sulle 24.000. Se B. mi avesse ascoltata avrebbe fattomiriprendere qualche cosa, ma che farci? Ringraziami tanto le tue padrone di casa, per lecortesie e gentilezze usate a te in cotesta circostanza e offri gli auguri più vivi e più sentiti.E tu guardati dal darle più di queste preoccupazioni. I miei auguri al Dottore a M. Rose ea Steed. Hai ricevuto il vaso? Fu spedito il 12 c.m., i panettoni?

Abbracci, aff.mi

Nelina(f. 263, c. 4)

244

498 Cartolina illustrata.499 Scriveva Luigi a Mario il 22 dicembre: «Ieri, col ghiaccio sulle strade, sia all’andata che al ritorno dal-

la Messa sono scivolato, e mi sono ferito il sopracciglio sinistro; niente nell’occhio per fortuna. Sono statotutto il giorno a letto, stamane sto assai meglio» (I, p. 219, n. 179).

500 Lettera.

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394.

Caltagirone, 5 gennaio 1928501

Caro Gigi,Ieri sera sono con i La Rosa ritornata a casa. Abbiamo fatto un buon viaggio nella

sua macchina. Il tempo era un po’ cattivo a Catania, ma arrivando verso Caltagirone unanebbia che non si vedeva affatto, come la fog di costì. Che freddo nella mia vuota casa! Leggocon piacere che stai meglio con la tua ferita e mi raccomando caldamente di non più cadere.

Sto bene, tutti i parenti di Catania ti salutano e ti raccomando di non dimenti-care il telegramma a Peppino. Abbracci

Nelina(f. 263, c. 6)

395.

Caltagirone, 8 gennaio 1928502

Carissimo,Ho ricevuto le tue e mi conforto nel saperti guarito. Io continuo a star bene

benissimo malgrado il freddo che anche qui quest’anno è intenso. Oggi però un giornobellissimo e stasera una di quelle serate di luna tranquilla e serena. Mario ancora non vie-ne spero domani avere qualche notizia. Ho ricevuto con piacere una lettera della S. Ritaalla quale risponderò. Non mi dice di avere ricevuto il torrone ma spero che a quest’ora loabbia ricevuto. Salutami tutti, mi dispiace che il panettone finì così.

Abbraccioti

Nelina(f. 263, c. 7)

396.

Caltagirone, 10 gennaio 1928503

Carissimo,Questa data è molto dolorosa per noi e col pensiero ricorro all’affetto di tutti

voi che mi state lontano. Mario ancora non viene perché ha il Visitatore Apostolico. Tu

245

501 Cartolina illustrata.502 Cartolina illustrata.503 Cartolina postale.

Page 253: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

come stai? è dal 4 che non ho tue notizie, mentre i giornali ci fanno inorridire dalle noti-zie di maltempo costì.

Scrivimi più spesso almeno per ora, ma se il cattivo tempo non ti permette diuscire per imbucare la lettera allora ti prego di non uscire. Che pena la lontananza! Io stobenissimo malgrado le levantate nebbiose si succedono una sull’altra. Oggi sono tenebre. Ilvaso che mandai è molto primitivo e me lo ha dato per te Ninetta Campoccia con tantiossequi. Tutti ti ossequiano senza distinzione. Ti ricordo che il 14 si sposa Peppino Battiati,io non vado perché aspetto Mario, e poi è così un cattivo tempo! Salutami tutte le amiche.

Ricevo una cartolina da Londra con questa firma V. P. Mambohe, non la capi-sco e non posso rispondere. Un abbraccio

Nelina(f. 263, c. 10)

397.

Caltagirone, 13 gennaio 1928504

Carissimo,Ieri ricevei la tua del 7, oggi quella del nove. Grazie del pensiero e godo che stai

bene e che pensi un po’ a muoverti. Ti raccomando però di muoverti quando il tempo èbuono per non andare incontro a qualche altra ondata di freddo. Io sto bene e non sentopoi tanto freddo. Quando esce il sole la nostra casa è sempre bella. Oggi ho avuto con meMariannina Sturzo che ti fa dire tante cose affettuose. Ho ricevuto una lettera di Rita Oli-va a cui risponderò.

Salutami tutte le amiche. Volevo andare di nuovo a Catania per il matrimoniodi Peppino, ma il pensiero della venuta di Mario me ne fece smettere la volontà. Albinaha ricevuto la tua cartolina, ti ossequia e ringrazia. Oggi qui bella giornata, speriamo cheil bel tempo incominci. Conservati la salute, mentre ti abbraccio con vivo affetto

Nelina(f. 263, c. 12)

246

504 Cartolina postale.

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398.

Londra, 14 gennaio 1928505

Carissima Nelina,Ricevo la tua del 10: io ti ho scritto in questo mese il 1°, il 4, il 7, il 9 e il 12.

Questa è la 6.a in 14 giorni. Spero che le avrai ricevute tutte. Sto bene, e il tempo è mite emi consente di andare a passeggio. Ieri ho visto C. che ti saluta. La cartolina credo che siadi Miss Marshall che ti ha risposto alla tua di auguri. Ho fatto il telegramma a Battiati sta-mane. Giorni fa vi fu qui una levantata identica a quelle antiche di Caltagirone, onde mi èpiaciuto di rivederla, poiché mi pareva di essere costà e di passare davanti la Chiesa del Pur-gatorio o sopra il ponte. Ieri e oggi molto buon tempo; si capisce che il sole non si vedetranne qualche ora di mattina. Il vaso è stato fatto a Caltagirone? Mi interessa saperlo.

Un abbraccio, tuo

Luigi(sc. 728, fasc. F/1/4, c. 318)

399.

Caltagirone, 17 gennaio 1928506

Carissimo fratellino,Ricevo la tua del 12, godo sentire che stai bene e che conti rivedere l’Esp. Cerca

un po’ di giorni buoni specie per il V. non mi far stare in pena. Io sto benissimo, spero inquesto mese completare in parte gli affari e poi partire. Ieri sono andata a vedere la bam-bina di Peppino Milazzo nata otto giorni fa. Una contadinotta dice lui. Tanto ti ossequia,come fa il Console Silvio che ho veduto. Anche qui la pioggia è passata e il freddo è piùsopportabile specie perché non tira vento

La salute in genere qui è buona. Io poi non mi sono per nulla raffreddata.Scrivo a S.r Giuseppina oggi perché è un pezzetto che non ho più notizie ma ciò signi-fica buone notizie. Ho scritto a Rita che spero rivedere. Salutami tutti gli amici, ab-braccioti

Nelina(f. 263, c. 14)

247

505 Cartolina postale sped. a Caltagirone.506 Cartolina postale.

Page 255: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

400.

Caltagirone, 18 gennaio 1928507

Caro fratello,Le tue li ho tutte ricevute, forse qualcuna con ritardo ed ecco perché ti scrissi a

quel modo. Godo che stai bene come ti assicuro di me. Mario sarà qui in questa settima-na, dopo la sua visita se ho sbrigato tutto conto ritornare un po’ nell’eterna città. Ancorail motorino con la pompa non è arrivato quindi se ne parlerà in primavera, a mettere iltutto. Potrà tornare così la primavera siciliana. Mi sono dimenticata ogni volta che ti hoscritto di dirti che a Vavà Barletta è morto il padre nella novena di Natale. Poverino lotrovò morto la mattina nel suo letto. Certo che ora tu scriverai prima che ti scriva lui nonè vero? Del resto sei stato poco bene. Certe cose io stesso non capisco perché mi sfuggo-no. Veramente la cartolina sarà di Miss Marshall e me la ringrazierai salutandomi MissBarbara. I Belloni mi scrivono che stanno tutti bene e che si sono bene adagiati nel nuovoappartamento e che mi aspettano qualche volta.

I parenti ed amici tutti ti salutano. Le persone di casa ti fanno dire i loro osse-qui. Giovannino Di Bartolo studia e sta benino, suo padre accudisce a tutto con interesse.Le campagne con tutta l’acqua che vi è stata sono magnifiche e speriamo un buon futuroraccolto. Il freddo pare un po’ cessato anche qui, però io ho i piedi pieni di geloni forseperché li riscaldo. Un abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 263, c. 15)

401.

Londra, 20 gennaio 1928508

Carissima Nelina,Speravo ricevere stamane tue notizie, ma la posta non ha portato la tua solita e

attesa cartolina. Spero domani, che è sabato, altrimenti l’avrò lunedì (di domenica non sidistribuisce posta). Sto bene. Ancora il tempo è incerto, ed ho rimandato a febbraio lamia gita. Spero che Mario sarà costà. Di Suor Giuseppina non ho più notizie. Spero che sisarà stabilita e sarà alzata dal letto.

Tutti ti salutano, specialmente Miss Anna Simonson che ho visto domenicascorsa. Miss Motto dà quattro concerti e mi ha mandato i biglietti. Miss Maffey è stataammalata, ora sta bene e ti saluta. Così pure Miss Enthoven ecc. Un abbraccio, tuo

Luigi(sc. 728, fasc. F/1/4, c. 319)

248

507 Cartolina postale.508 Cartolina postale sped. a Caltagirone.

Page 256: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

402.

Caltagirone, 20 gennaio 1928509

Carissimo fratello,Ti scrivo per darti sempre notizie nostre. Ho ricevuto quelli dell’amata sorella e

sono stati desolanti. Oggi poi un telegramma che annunzia la volata in cielo. Del restobeata lei! perché la sua santità era a tal punto che il buon Gesù non poteva lasciarla più suquesta terra. Io qui sono attorniata dall’affetto dei parenti e amiche e penso come tu solosentirai maggiormente lo schianto. Ti prego di averti riguardi e non cadere ammalato.Monsignore verrà presto e quindi passeremo questi giorni tristi in compagnia510.

Preghiamo il buon Dio che a una ad una ci riunisca tutti nel suo amplesso. Chedirti? Non so più andare avanti, ti resto unita col pensiero e col cuore. Scrivimi come stai,parlami di te raccomandiamo a Dio l’uno e l’altro, aff.ma

Nelina(f. 263, c. 16)

403.

Caltagirone, 25 gennaio 1928511

Carissimo fratello,Per scriverti appena ho la tua fra le mani e son le dodici, scrivo in questa illu-

strata. A quest’ora avrai ricevuto la mia cartolina che ti dava la dolorosa notizia e pensocome lontano e solo ti sentirai sconfortato mentre io col pensiero ti sto tanto vicino e vor-rei volare a te. Mario non è ancora venuto e non mi ha scritto. Qui i parenti non milasciano sola, sto bene e penso (se Mario viene e sta pochi giorni) di partire presto perRoma. Gli affari sono quasi completati. Mi dispiace di Miss Maffey e dì tante cose perme. Un abbraccio

Nelina(f. 263, c. 18)

249

509 Cartolina postale.510 Scriveva al fratello Mario il 25 gennaio: «Pensa come sono desolato alla notizia della morte della

nostra Suor Giuseppina. Sento tutto il conforto della fede, penso che Lei è volata al premio, la invidio, e vor-rei avere le sue virtù così vive al mio ricordo e al mio affetto. Come sarà dolce per noi poter essere tutti riunitiin Dio e nel suo pieno godimento. Prega Dio che ciò si avveri anche per me, che mi sento tanto indegno dellesue grazie. Scrissi l’altro ieri a Nelina che avevo ricevuto i fogli del tuo libro, credendoti a Caltagirone. Speroche sarai là a consolare la nostra buona sorella, così sola e afflitta. Un abbraccio di cuore» (I, p. 225, n. 187).

511 Cartolina illustrata.

Page 257: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

404.

Londra, 26 gennaio 1928512

Carissima Nelina,Speravo ricevere qualche tua cartolina ieri e oggi, dopo quella che mi dava la

triste notizie. Ma la posta è stata muta. Ebbi da Mario una cartolina martedì sera. Speroche egli sia con te e ti conforti nel grande dolore che ci ha colpiti. Sia fatta la santa volontàdi Dio. Il mio pensiero e il mio cuore è con voi in questi giorni: la preghiera è l’unicoconforto. Non ti angustiare per me; sto bene, benché mi sento tanto stanco. Miss Lytthel-ton e gli altri amici ti mandano le loro condoglianze affettuose. Un abbraccio di cuore

Luigi(sc. 728, fasc. F/1/4, c. 320)

405.

Londra, 28 gennaio 1928513

Carissima Nelina,Ieri ed oggi senza tue lettere. Sono quattro giorni da quando ricevei la tua del

20, e la sera quella di Mario. Poi silenzio da te e da lui. Perché? È colpa della posta? Nonso, e sto tanto in pensiero. Tutto il giorno aspetto con ansia la posta. Pazienza. Domani èdomenica e non riceverò nulla: sarà per lunedì; ma se lunedì non ricevo nulla telegraferò.Anche oggi ho celebrato per Suor Giuseppina, insieme a tutta la famiglia. È un conforto,è l’unico conforto. Scrivimi, cara sorella. Sto bene in salute: si comprende che non mancaqualche sofferenza. Un abbraccio di cuore. Tuo

Luigi(sc. 728, fasc. F/1/4, c. 321)

406.

Caltagirone, 28 gennaio 1928514

Caro fratello,Ricevo le tue 23-24 tutte e due oggi, ne avevo tanto desiderio lontana dai fra-

telli come sono. Mario dice che verrà, ma ancora non mi precisa il giorno, io intanto mi

250

512 Cartolina postale sped. a Caltagirone. 513 Cartolina postale sped. a Caltagirone.514 Cartolina postale.

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preparo a tornare a Roma perché ho quasi finito quello che era più urgente, compreso lavendita dell’olio. Le cugine e le amiche non mi hanno lasciata in questi giorni dolorosi.Giovedì il Capitolo ha celebrato la Messa cantata di requie. Io con parecchi dei parenti edamiche abbiamo assistito alla Messa. Poi ho dato per l’anima della santa sorella lire centoalle dame di carità e lire 100 all’associazione di S. V. dei Paoli per te. Tutti ti fanno le con-doglianze e mi domandano di te. Io ti sto sempre vicino col pensiero e col cuore e ti rac-comando sempre di averti riguardi.

Non so dirti nulla degli ultimi momenti della cara estinta perché non mi hannoscritto le suore. A me mandarono quel telegramma senza che io l’aspettassi, così a brucia-pelo. Spero che mi scriveranno dandomi le notizie che desidero o che l’abbiano scritto aMonsignore.

Con vivi abbracci, tua

Nelina(f. 263, c. 20)

407.

Caltagirone, 31 gennaio 1928515

Carissimo,Ricevo la tua del 26 e subito a te; con questa quattro volte dacché è stata la

sventura di perdere l’angiolo di sorella. Sto bene, non ti angustiare per me. Ma tu abbiticura perché ti senti così stanco? Fai qualche cura rinforzante. I dispiaceri indebolisconoma bisogna avere la forza per sopportarle quindi non ti trascurare. Qui abbiamo avuto untempo orrendo con venti, pioggia torrenziale. Oggi benino, Mario ancora non viene e senon verrà andrò a salutarlo io. Ho ricevuto una lettera della Sig. Oliva e me la ringrazi. Ioavevo scritto ieri perché uno dei figli di Turiddu voleva certe informazioni.

Qui sto sbrigando ogni cosa, ma resta l’affare della noria per la quale tornerò inprimavera. Pigliati qualche giorno di riposo. L’altarino ti è arrivato? così diresti la Messain casa per restare sino a tardi dentro. Sto tanto in pena con questi freddi. Tutti, parenti eamici ti fanno le condoglianze e ti fanno dire tante cose, aff.ma

Nelina(f. 263, c. 22)

251

515 Cartolina postale.

Page 259: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

408.

Caltagirone, 4 febbraio 1928516

Carissimo fratellino,Sono a te ad ogni cartolina e con questa son 5 in quindici giorni; vuol dire ogni

tre giorni una e ti lagni? Qui tra le visite, tra le faccende, il tempo mi vola, mentre tu mistai sempre presente. Mi duole saperti raffreddato, guardati dall’umido. Qui pare Londradi questi tempi, piove sempre ogni giorno e il sole si vede raramente. Io però non mi sonomai raffreddata e sto bene. Oggi parto per Piazza onde stare un tre giorni con monsignoreprima di andare a Roma. Ho scritto a Girgenti per avere le notizie che tu ed io desideria-mo; spero che mi rispondano. Gli amici tutti ti fanno dire tante cose affettuose. Il Podestàè stato nominato ed è Michele Gravina, il paese è contento. Ho mandato alle Suore unafotografia dell’anima estinta per far fare i ricordini che poi ti manderò. Salutami le ami-che mentre ti abbraccio

Nelina(f. 263, c. 24)

409.

Caltagirone, 7 febbraio 1928517

Carissimo,Ritorno da Piazza ed eccomi a te. Non capisco perché tu non riceva le mie car-

toline mentre io prima del 25 te ne aveva scritta una e illustrata perché non ne avevo altrepronte. Poi ho risposto sempre a tutte le tue e il vederti così in pena soffro anch’io. LeSuore di Girgenti non ci hanno scritto nulla della fine, sarà stato per esaurimento. Io eMonsignore abbiamo scritto e speriamo risposta. Mario sta bene come lo sono anch’io.Stai tranquillo, caro fratello che ti scriverò tutto quello che mi risponderanno. Intanto ioavendo intuito il tuo pensiero, ho dato le lire cento all’opera di S. V. dei Paoli e darò quel-li per il Seminario, non dubitare. Pensa a curarti e a star bene, caro fratello, la santa sorellaci proteggerà dal cielo. Qui piove e piove che è una meraviglia, mi sembra di essere costà.Nelle campagne non si può lavorare, tutto è in arretro.

Il cugino Michele è stato fatto Podestà di Caltagirone, tutto il paese ne è con-tento e la scelta non poteva essere migliore. Salutami tutti e tu credi che ogni tua cartolinaviene risposta a giro di posta. Abbraccioti

Nelina(f. 263, c. 26)

252

516 Cartolina postale.517 Cartolina postale.

Page 260: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

410.

Caltagirone, 11 febbraio 1928518

Carissimo,Ricevo la tua del 7. Come vedi, rispondo subito e tu ti lagni sempre. Sto bene e

fra due giorni partirò con le figlie di Peppino Alessandro. Mi duole leggere del tuo esauri-mento nervoso (credo) che ti porta la stanchezza che da tanto ti lagni. Bada che ciò vienedalla poca nutrizione (specie farinacea) di cui noi abbiamo bisogno. Ecco la cura che ioqui ho sentito bisogna fare che unita a quella dei fichidindia mi ha tanto giovato. Ti pregodi mangiare di più e un po’ di pasta.

Mario sta abbastanza bene e lui ha desiderio di rivederti in primavera. La mac-china per l’acqua è arrivata, ma io ora parto per tornare al momento di appostarla. Hofatto le tue commissioni. L’Opera di S. V. dei Paoli ti ringrazia, tutti ti salutano. Ti pregodi nuovo a curarti, cambia ambiente, vai magari a pranzare in trattoria per cambiare perun po’ cibi. Io di me non ne ho incominciate perché mi sento bene. Scrivimi semprecome ti senti, non mi fare stare in pena. Ti abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 263, c. 28)

411.

Roma, 13 febbraio 1928519

Caro Gigi,Come vedi sono arrivata e a momenti dopo un ottimo viaggio. Come ti scrissi

sono venuta in compagnia delle figlie di Peppino Alessandro. Lui ci accompagnò fino aCatania, alla stazione vidi Maria Bicocca e marito che ti mandano a salutare e tutti ti osse-quiano.

Sto benissimo ed ho lasciato Mario bene anche lui. Mi auguro che ti troverà lapresente rimesso dalla stanchezza che un po’ tutto ti ha prodotto. Scrivimi presto, saluta-mi tutti mentre ti abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 263, c. 29)

253

518 Cartolina postale.519 Cartolina postale.

Page 261: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

412.

Roma, 18 febbraio 1928520

Carissimo,Ricevo prima quella del 15 e poi quella del 10 di ritorno. Spero che col riposo e

con un po’ di aria cambiata starai meglio. Io sto bene, un po’ raffreddata perché la presiprima di partire, ma però esco giacché è al solo naso e poca cosa. Non ho visto ancoranessuno di amici, solo le Gravina, che ti salutano tanto come le Sig. Virili. Qui la tempe-ratura è mite e belle giornate ci fanno pregustare la primavera. Hai ricevuto una letteradattilografata che feci fare da una lettera in cui S.r Naselli mi scriveva degli ultimimomenti della cara nostra defunta? Non volli mandare l’originale per timore di unosmarrimento.

Salutami tutte le amiche e ringrazia delle condoglianze. Stai tranquillo per me,ma scrivimi spesso e la verità. Abbracciandoti, aff.ma

Nelina(f. 263, c. 31)

413.

Roma, 22 febbraio 1928521

Caro fratello,Ieri ricevei la tua del 17 mentre oggi di ritorno da casa la tua del 7. Spero che

questa ti trovi un po’ più rimesso in salute. La cura la devi accompagnare con un po’ piùdi cibo, farinacei e un po’ più di riposo. L’alzata presto al freddo ti ha indebolito. Sto tan-to in pena per la tua salute e ti prego di non nascondermi nulla. I parenti di qui ti fannodire tante cose, son sempre affezionati con me. Non ho visto nessuno degli amici ancorapoiché sono presa un po’ dalle figliuole di Peppino Alessandro che vogliono essere accom-pagnate nelle loro commissioni. Per il giro dei monumenti e musei vanno con un’accom-pagnatrice. Aspetto tue nuove e del tuo movimento. Salutami le amiche, specie quelle diWimbledon e Rita.

Ricevette quest’ultima una mia lettera? Ne attendo risposta qualunque essa sia.Abbraccioti con vivo affetto

Nelina(f. 263, c. 32)

254

520 Cartolina postale.521 Cartolina postale.

Page 262: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

414.

Roma, 25 febbraio 1928522

Carissimo,Ricevo la tua del 20 e godo che stai meglio, anzi, bene, come tu scrivi. Ma cura-

ti, abbiti riguardi e pensa a prendere un po’ di sole quest’anno! Io sto benissimo, il cam-biare continuamente aria mi fa bene. Qui poi le Signore mi fanno tante cose. Ho visto l’a-mico del Mondial, ti saluta tanto: non ho ancora veduto 5 che spero fra giorni. Le figliuo-le di Peppino Alessandro qui stanno bene e si divertono; io le procuro le compagnie, tiricordi la Angelica, quando stava al collegio di Nazaret? Parlano poco, ma godono poverefigliuole. Venerina che è qui ti ossequia, la povera Adelgisa va da un ospedale all’altro, tiossequia e fa le condoglianze.

Attualmente è all’Addolorata in convalescenza. Che destino quella poveretta! Ilcugino Michele ti ringrazia e ossequia, come fa tutta la famiglia. Salutami le amiche spe-cie i Muir e baci ai bambini tanto cari che ricordo con piacere.

Abbraccioti con affetto

Nelina(f. 263, c. 33)

415.

Roma, 29 febbraio 1928523

Carissimo,Sono in possesso della tua del 25. Godo che la cura ti giova e ti raccomando di

continuarla. Io sto benissimo, il raffreddore mio è stato da nulla; a me i raffreddori nonmi trovano disposta. Poi ho trovato piena primavera e se vedeste che belle giornate! Haideciso dove prendere il sole in questa estate? Cerca un posto dove il sole vi è sul serio te neprego, non per me, ma per te, perché ne hai bisogno. Le figliuole di Peppino si divertonoa girare e si sono un po’ colorite dacché stanno a Roma!

Suo padre li lascia ancora un po’, poi verrà a prenderle. Ti salutano i Di Giuraincluso Giovanni perché è qui perché il padre ha avuto di nuovo la polmonite. Ora stameglio e fuori pericolo. Ancora non ho visto il famoso 5, solo Peppino S[pataro] che tisaluta. Non ho da un pezzo notizie dei Belloni, malgrado io abbia scritto del nostro lutto.

Qui hanno dato il Nerone, ma la gente non mi sembra molto entusiasta, certoche è una musica complessa e per comprenderla bisogna che la sentano parecchie volte.

255

522 Cartolina postale.523 Cartolina postale sped. a Londra e girata a Parigi (24 Rue Cassette).

Page 263: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

Scrivimi spesso, specie se ti muovi. Salutami le amiche e dì tante cose per me; le miepadrone di casa ti ossequiano, io ti abbraccio con vivo affetto

NelinaL’altarino te lo hanno mandato?

(f. 263, c. 35)

416.

Roma, 3 marzo 1928524

Carissimo fratello,Ricevo la tua da Paris e godo che stai bene e cambi un po’ l’aria. Io sto bene,

non ho visto ancora che P[eppino] S[pataro] degli amici. Spero presto vedere 5. Oggi quivi sono i grandiosi funerali del Duca della Vittoria Diaz, mi dicono una solenne manife-stazione.

Se vedi Madame de Quirielle i miei affettuosi saluti, come mi ossequierai ilComm. Cardero e gli altri amici. Salutami la bella Parigi che spero di rivedere nella bellastagione. Gradisci i saluti dei parenti e amici e i miei abbracci

Nelina(f. 263, c. 39)

417.

Roma, 6 marzo 1928525

Carissimo fratello,Aspettavo la tua con ansia, erano sei giorni che non scrivevi e mi sembravano

già tanti. Spero che avrai ricevuto la mia diretta a Rue Cassette, questa la diriggo a Lon-dra. Godo che stai bene cambiando un po’ l’ambiente e il clima. Troppo poco però! Pari-gi è tanto bella e non vedo l’ora di rivedere! Io sto benissimo, tutti mi trovano ingrassata.La povera Adelgisa è di nuovo al policlinico con febbre mentre trovavasi all’Addolorata ecosì passa dall’ospedale al convalescenziario dopo la polmonite, ed è qui Giovannino cheti ossequia. Ringraziami le tue padrone di casa pei saluti e godo sentire come hannosempre tanta premura per te. Spero che la cameriera resterà a lungo. Se vedi Muir saluta-mela.

256

524 Cartolina postale sped. a Parigi (24 Rue Cassette).525 Cartolina postale.

Page 264: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

Mario è un pezzo che non mi scrive o meglio mi ha scritto una sola volta, speroche stia bene. Un abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 263, c. 41)

418.

Roma, 9 marzo 1928526

Caro,Ricevo la tua da Bruxelles, mi duole che hai trovato freddo lasciando il bel cal-

do o meglio il sole di Parigi. Spero che a Londra non troverai pioggia. Qui il tempo èsempre buono. Oggi il sole per la strada era caldo, una bellezza! Ho scritto a S.r Naselliche è quella che si è incaricata dei ricordini dell’amata sorella e spero che verranno. Iodovrei avere una buona dicitura per farli fare. Pensa un buon posto di sole per questa esta-te. La Sig. Belloni ieri mi ha scritto tornando da Sanremo. Salutami tutti, abbraccioti

Nelina(f. 263, c. 43)

419.

Roma, 12 marzo 1928527

Carissimo,Oggi aspetto tua cartolina da Londra e sto in pena per il cattivo tempo che

costì ha fatto. Anche qui è piovuto ma non fa freddo. Che invernata quest’anno! Speroche l’abbassamento della temperatura non ti abbia fatto male. Mario mi scrive che laggiùil tempo è stato orribile mentre qui abbiamo quasi primavera. Ancora non ho ricevutonulla da Girgenti, ma spero che non tarderanno a venire perché ho scritto di nuovo. Gliamici qui ti salutano; mi ha scritto la Sig. Belloni di ritorno da Sanremo ove lui ha dellavoro.

Ho parlato con 5 ma lui sempre convinto che ha fatto bene; è veramente origi-nale sai? Mentre scrivo prendo la tua dell’8. Godo che stai bene come lo sono anch’io.Scrivi sul serio e fatti mandare l’altarino; forse loro si illudono che tu vi ritorni anche que-st’anno. Pensa un posto caldo anche per me, quella temperatura non fa bene; in estate

257

526 Cartolina illustrata.527 Cartolina postale.

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bisogna sentire il caldo. Ho fatto sempre le tue parti ai Di Giura e ti salutano. Anche iparenti sempre dicono tante cose per te. La povera Adelgisa di nuovo all’ospedale e confebbre, affanno, dolori alla spalla però non riscontrano un male grave.

Abbraccioti

Nelina(f. 263, c. 44)

420.

Roma, 15 marzo 1928528

Carissimo,Il tuo silenzio mi costerna per le notizie del cattivissimo tempo che ha imper-

versato. Non ho telegrafato perché non avrei voluto farti uscire, non ho scritto perché hoaspettato ansiosa lettere, cartoline, nulla. Dimmi come stai, se ti è accaduto qualche cosa,come stanno le tue padrone di casa tutto, tutto dimmi. Io spero stasera ricevere una tuacartolina per potermi tranquillizzare. Sto bene e per me non angustiarti, spero che il ritar-do di tue notizie sia stata rottura di comunicazioni.

Ti abbraccio

Nelina(f. 263, c. 46)

421.

Roma, 20 marzo 1928529

Carissimo,Io stavo in pena per te e tu per me, e, forse ho tardato qualche giorno perché

aspettavo la tua solita cartolina che la sera dello stesso giorno che fu scritta arrivò. Sto bene,solo di tanto in tanto mi prende un dolorino ai reni che sarà effetto dell’acido che sempremi serpeggia. Così mi dice Alessandrini che ti saluta. Pare come una nevralgia; però io escoe faccio tutto lo stesso, è cosa trascurabile. Ho voluto scrivertelo affinché tu non creda cheio ti nasconda qualche cosa. Per ora mi ha detto di correggere la stitichezza e fra una setti-mana ci tornerò per una cura da fare. E tu caro fratello, perché non fai delle ignezioni perla tua stanchezza? Io credo che questi ti gioverebbero più di una cura interna.

258

528 Cartolina illustrata.529 Cartolina postale.

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Non hai pensato ancora dove andremo quest’anno? La cappellina ti è arrivata?Pensavo bene a non volerlo lasciare? Chi sa come tutto sarà occupato e sporco. E poi è unricordo tanto caro! Come stanno i Muir e la Sig. Rita? Spero che le giornate ti siano capi-tate belle. Qui fa un freddo forte, cosa che quest’inverno non aveva fatto. Stasera pare piùmite. Il Belloni ti saluta, l’altra sera sono stata a pranzo da loro e lui era alzato e abbastan-za bene. Salutami le padrone di casa, abbraccioti, aff.ma

Nelina(f. 263, c. 47)

422.

Roma, 22 marzo 1928530

Carissimo fratello,Ricevo la tua del 18 e godo che stai bene, come lo sono anch’io. I ricordini non

arrivano malgrado abbia scritto replicate volte, e penso che tu ti annoierai e ti parrà che ionon me ne interessi, figurati! Farli fare io non so; scriverò a Mario e farlo scrivere da lui. ACaltagirone sempre piove e credo saranno un sei mesi quasi, ma le campagne sono buone,mi scrivono. Salutami il Prof. e la Signora del Pittore, immagino che ti farà un bel ritrat-to. Quanto era bello quel quadro tutto fatto con la carta. Ai Muir e le altre amiche i mieisaluti.

Ancora non penso il luogo della villeggiatura. Io del mio dolore sto bene, erauna nevralgia reumatica, prendo il latte la mattina e così ho corretto la mia stitichezza.Alessandrini ti ossequia, come ti ossequia Caronia a cui è morto il padre. Le cugine Gra-vina ti salutano, loro son sempre tanto gentili e affettuose con me. Io ti abbraccio

Nelina(f. 263, c. 51)

423.

Roma, 26 marzo 1928531

Carissimo,Ho ricevuta la tua del venti. Godo che stai bene come lo sono anch’io giacché il

dolorino nevralgico alle spalle è passato totalmente. Però la stessa sera che ti scrissi l’ulti-

259

530 Cartolina postale.531 Cartolina postale.

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ma cartolina ero andata dalle cugine Gravina e siccome pioveva sul tardi dopo avere cena-to rincasavo in taxi. A pochi passi il taxi in una svoltata slittò e per frenare subito diede unforte sobbalzo che pur restando nello stesso posto, con la borsa nella mano destra e l’om-brello nella sinistra, avvolta nella mia bella pelliccia mi sono fatta una lieve contusionealla clavicola destra. Subito mi feci riaccompagnare a casa delle cugine ove si chiamò illoro Dottore e mi fece subito una fasciatura e quindi son rimasta in casa di loro ove micolmano di grande affetto, di gentilezza.

Ho voluto scriverlo con la stessa mano fasciata, come vedi per dirti tutto comefai tu. Le cugine non vogliono ancora lasciarmi andare in casa mia, del resto la loro com-pagnia è così cara che a me riesce anche duro lasciarle. Ti salutano affettuosamente. Staitranquillo per me, sto bene e spero che il dolore passi presto. Ti scriverò presto. Unabbraccio

Nelina(f. 263, c. 53)

424.

Roma, 28 marzo 1928532

Carissimo,Come ti promisi nella cartolina del 26 oggi a te, ancora col braccio fasciato. In

salute però sto benissimo, malgrado abbia dovuto subire una piccola operazione alla cla-vicola destra che invero era rotta. È stata una cosa da poco e il chirurgo è stato il bravoProf. Ciancarelli e Egidi che ti ossequiano. I punti saranno levati sabato, ma io non hopiù dolori e spero presto poter mettere la manica al braccio che per necessità sta fasciato.

Carmelina, le figliuole non puoi credere quello che mi hanno fatto e mi fanno,son più che sorelle, le amiche pure mi attorniano di affettuosità. Dopo l’operazione sonorimasta alla clinica di Ciancarelli un grazioso villino in via di Villa Patrizi, ove siamo trat-tate tutte assai bene. Ripeto che i parenti e le amiche non mi lasciano la notte sola.Domenica tornerò in casa mia a Via Aracoeli ove è meglio che sempre scrivi. Ti prego cal-damente a non angustiarti per me poiché mi farebbe male leggere una cartolina addolora-ta, non è nulla e stai tranquillo. Prega per me, abbraccioti

Nelina(f. 263, c. 55)

260

532 Cartolina postale.

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425.

Roma, 30 marzo 1928533

Carissimo,Come vedi scrivo e un po’ meglio degli altri giorni. La mia salute è ottima e in

tutto questo incidente non ho avuto che qualche giorno tre o quattro decimi di febbre.Dolore non ne ho più, non resta che la ferita che si rimargini completamente onde poiavere il braccio libero. Cose che succedono senza una vera imprudenza. Io che non pren-do quasi mai taxi, quella sera fu l’acqua che mi fece decidere. Certo che se prendevo ilnumero del padrone avrebbe dovuto pagare un bel po’, e mi duole della spesa checosterà.

Domenica spero uscire dalla clinica, poiché voglio andar via sicura e tranquilladella piccola ferita. Tu stai tranquillo e pensiamo alla villeggiatura, anzi ti manderò unalettera di S.r Poires che consiglia un posto in Francia. Abbraccioti, aff.ma

Nelina(f. 263, c. 56)

426.

Roma, 1 aprile 1928534

Carissimo,Ho ricevuto la tua del 28. Mi duole che soffri del palpito e sarà certo nervoso o

esaurimento. Curati bene. Io sto benissimo come mai, la ferita va bene e domani andrò incasa. Stai tranquillo per me non ci pensare. Alla tua padrona di casa fai tanti auguri e salu-tamela, io poi scriverò. Salutami tutte le amiche.

In estate avrò bisogno di bagni caldi per il male avuto onde rinforzare i tessuti,tu dove decidi di andare? Le care cugine ti ossequiano, io ti abbraccio con vivo affetto

Nelina(f. 263, c. 60)

261

533 Cartolina postale.534 Cartolina postale.

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427.

Roma, 4 aprile 1928535

Carissimo,Oggi aspettavo una tua, invece dopo quella del 28 nulla. Come stai? io bene,

solo ancora il braccio fasciato cioè tenuto fermo per la fasciatura alla clavicola. Ma di già ipunti sono stati tolti e bene ed è in via di guarigione.

Ti prego di non angustiarti per me, ma scrivimi che le tue cartoline mi fannotanto conforto. Per uscire e potermi vestire ci vuole un po’ di giorni, pazienza, spero chel’osso si rafforzi presto. Salutami le tue padrone di casa e fai i miei auguri loro e amiche.Ti abbraccio

Nelina(f. 263, c. 61)

428.

Roma, 7 aprile 1928536

Carissimo,Ho ricevuto la tua del 2, ora capisco il tuo lungo silenzio perché chi sa dove mi

impostano le cartoline. I cugini tutti ti ossequiano, anche i Favitta che sono qui. Io stobenissimo, il braccio però sempre al collo ma va bene. Stai tranquillo, fai buona Pasqua, tiabbraccio

Nelina(f. 263, c. 65)

429.

Roma, 11 aprile 1928537

Carissimo,Ho ricevuto la tua del 5. Godo che stai bene. Come vedi, anch’io sto bene e

scrivo meglio perché il braccio ormai è libero, ho solo la fasciatura nell’avambraccio per

262

535 Cartolina postale.536 Cartolina illustrata.537 Cartolina postale.

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tenere ancora ferma la clavicola che è ormai guarita. Per i bagni domanderò e poi te nescriverò, vedremo quando sarà tutto libero come mi sento. I parenti, le amiche tutte mihanno confuso in gentilezze e affettuosità e tutti ti salutano. Le Alessandro col padre tiossequiano, abbracciandoti credimi sempre aff.ma

Nelina(f. 263, c. 66)

430.

Roma, 14 aprile 1928538

Caro Gigino,Ricevo la tua dell’11. Sto bene e fra giorni mi leveranno la fascia ultima rima-

sta. Come vedi, non ti ho nascosto nulla perché amo essere creduta. Domani vado a Mes-sa poiché posso già vestirmi e poi farò una passeggiatina. Vi è qui Alessandro il padre del-le signorine mentre Angelica è a letto con forte febbre e bronchite. Speriamo passi presto;ti salutano. Con affetto ti abbraccio

Nelina

Guglielmo Sturzo mi partecipa che gli è nato un bambino e gli metterà Luigi.Vuole che lo scriva a te.

(f. 263, c. 70)

431.

Roma, 18 aprile 1928539

Carissimo,Per aspettare tue nuove ho tardato scrivere. Come stai? perché fai passare tanti

giorni a scrivermi? Io bene e sempre migliorando con il mio male che solo il tempo puòguarire del tutto. I bagni caldi e i fanghi gioveranno al rafforzamento dei muscoli e del-l’osso, quindi tu puoi decidere di andare ove consigliano di più in Francia. Mi duole perte che tarderai a fare i bagni di mare, ma forse anche a te potranno giovare i bagni caldi,che del resto credo sufficienti una dozzina. Se poi vuoi che li faccia prima di venire da te

263

538 Cartolina illustrata.539 Cartolina postale.

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farò come vuoi. Ti hanno mandato l’altarino? Il Comm. Belloni è venuto a trovarmi e tifa dire tante affettuosità. Tutti che mi visitano mi domandano di te e ti salutano.

Tante cose a Miss Marshall e auguri. Con vivo affetto abbraccioti, aff.ma

Nelina(f. 263, c. 69)

432.

Roma, 22 aprile 1928540

Carissimo,Come mi hai fatto stare in pena! Ma poi vedendo arrivare tutte e due le cartoline

in una volta ho riso constatando le nostre distrazioni. Godo che stai bene e lavori. Io ingenerale bene, il braccio è stato sfasciato, ma l’osso e tutto il lato mi fanno ancora male, que-sti dolori passeranno col tempo, mentre un piccolo callo si scorge dove è la giuntura dell’os-so. Per i bagni caldi e fanghi locali, forse più indicati, posso aspettare l’epoca che tu dici.

Io quando i movimenti saranno più liberi e più forti andrò a Caltagirone perquei lavori della noria. Mario dice che verrà allora a riposarsi dai lavori che fa attualmentequando io sarò giù. Qui gli amici, i parenti Venerina, Nino tutti ti ossequiano. Non tiangustiare per me che ormai il più è fatto. Ti ossequia il Dott. Traversa che è venuto avisitarmi, ti abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 263, c. 72)

433.

Roma, 26 aprile 1928541

Carissimo,Ho ricevuto la tua del 21. Godo che stai bene e che Miss Marshall è uscita dalla

clinica e che sta meglio. Salutamela offrendo i miei auguri per la completa guarigione. Iosto bene per quanto il braccio ancora non posso alzarlo per intiero e dei dolori all’osso mitormentano un po’. Col tempo passeranno, quindi non posso pel momento muovermi eviaggiare. Potrò andare a Caltagirone a maggio avanzato, spero che l’acqua che è cadutain abbondanza, non faccia urgere i lavori per la noria. La campagna laggiù è ottima ed io

264

540 Cartolina postale.541 Cartolina postale.

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penso con piacere dei giorni in quelle campagne. Pei bagni scegli tu il posto giacché nonvi sono delle specialità per il mio dolore, i bagni caldi in questi casi giovano molto. Faibene anche tu a farti quelli caldi e vedrai che ne risentirai bene. Al mare poi possiamoandare per villeggiatura.

Salutami tutte le amiche e ringraziale degli auguri, abbraccioti

Nelina(f. 263, c. 78)

434.

Roma, 28 aprile 1928542

Fratello carissimo,Ho la tua del 25 fra le mani, godo che stai bene e che costì incomincia il tepore

primaverile, speriamo che duri. Qui vi sono pure giornate tiepide, ed io sto bene. Certoche i dolori si risentiranno per un bel po’, ma già mi vesto da me e non ho bisogno di aiu-to come per il passato. Per andare giù aspetto che sia più sicura di tutti i movimenti. Ilpovero Barone S. Marco è volato al cielo, dico povero perché il morbo inesorabile dellatisi lo ha in poco finito e per di più in Svizzera ove era andato fiducioso di guarire e dopoappena 20 giorni è finito.

Ricordo che è cognato di Michele e credo che tu dovresti fare le condoglianze.Prima di partire da Roma volle farsi il precetto pasquale. Era tanto buono e con tanto pia-cere accettò i tuoi saluti e ricordi. Ancora le suore di Girgenti non mi mandano i ricordinie dice che li hanno commissionati a Roma. Cercherò qui ora che sto bene. E l’altarino?ma vedi di averlo per mezzo della questura, è un caro ricordo. Salutami il Dott., le ami-che. In quanto ai bagni o fanghi devi farti informare dagli stessi francesi quali i più indi-cati. Decidi per conto tuo, abbraccioti

Nelina(f. 263, c. 77)

435.

Roma, 1° maggio 1928543

Carissimo,Ho la tua del 28 aprile in mano, però ti ho scritto sempre dandoti mie notizie.

Sto bene, il braccio incomincia a prendere i suoi movimenti ed esco già sola poiché fino

265

542 Cartolina postale.543 Cartolina illustrata.

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ad oggi le Signorine Virili non mi hanno voluto far andare sola. Ti ossequiano i cugini iFavitta che sono stati qui, Libertini e amici. Ti abbraccio con affetto

Nelina(f. 263, c. 79)

436.

Roma, 3 maggio 1928544

Carissimo fratellino,Non capisco come non ricevi le mie che subito rispondo alle tue. Sarà certo

disguido di posta e forse perché non tutti li imbuco io poiché ancora non esco spessocome prima.

Non ti angustiare per me poiché sto benissimo in salute e miglioro sempre coimovimenti e i dolori diminuiscono. Ancora non ho deciso quando e se poi anderò a Cal-tagirone, mi pesano due viaggi lunghi, prima che faccia il terzo. Mario è un pezzo chenon mi scrive, ma meno male che scrive a te. Tutti gli amici ti salutano così i parenti. Sta-sera Michele e Carmelina partono con Graziella S. Marco per accompagnare il feretro aCaltagirone. Poveretta come è desolata. Un abbraccio

Nelina(f. 263, c. 80)

437.

Roma, 5 maggio 1928545

Carissimo fratello,Ricevo la tua del 2. Michele e Carmelina ieri l’altro son partiti per Caltagirone

col feretro mandagli le condoglianze in V. Quintino Sella 15 ove sono le figliuole. Stobene, il dolore al braccio è perché tenuto fermo per un mese. Salutami tanto Miss MottoSimonson. Scriverò a Rita, tante cose da tutti e con abbracci affettuosi, credimi tua

Nelina(f. 263, c. 83)

266

544 Cartolina postale.545 Cartolina illustrata.

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438.

Roma, 7 maggio 1928546

Carissimo,Ricevo la tua del 4 mentre l’altro ieri ho rivisto con piacere Miss Ives. Spero che

veramente stai bene e non come hai passato l’inverno. Io sto bene e i dolorini quasi scom-parsi e credo che i bagni saranno una cosa superflua. Domanderò al Dottore mentre tusceglierai il punto di villeggiatura che si confà più per te. Tutti ti salutano ed io ti abbrac-cio con vivo affetto

NelinaDomani 8 maggio farò la S. Comunione per te, e tu certo pregherai per me.

(f. 263, c. 84)

439.

Roma, 10 maggio 1928547

Carissimo,Ricevo la tua del 6, godo che stai bene, io pure posso dire benissimo giacché il

braccio è di già forte e i dolori quasi del tutto scomparsi. Dunque pensa per la tua villeg-giatura più confacente ove potrai godere più caldo, più sole e aria buona. La superioradell’ospedale di Caltagirone ti consiglia se vuoi andare al mare, di andare a Croisié in Bre-tagne, dice che è bellissima. Pensa te dove vuoi io verrò con te. Salutami tutti, abbracciaffettuosi

Nelina(f. 263, c. 86)

440.

Roma, 13 maggio 1928548

Carissimo fratello,Ho ricevuto la tua del 9 e mi duole tanto leggere che costì fa freddo nuovamen-

te. Ma sai, anche qui ha fatto freddo ed ha piovuto tanto, figurati che esco ancora colpaletot di inverno. Oggi però il tempo pare voglia rimettersi poiché vi è il sole. Sto bene,

267

546 Cartolina illustrata.547 Cartolina illustrata.548 Cartolina postale.

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il braccio va sempre più riacquistando i movimenti forse però non andrò a Caltagironeper non strapazzarmi a fare due lunghi viaggi prima di fare il terzo.

Tu mi dici sempre che stai bene, ma lo sei veramente? Pensa a fare una buonavilleggiatura ed a prendere molto caldo quest’anno. Con piacere ho letto che la cappellinaè già arrivata; oggi farò una passeggiata con la Sig. Maria Belloni che è qui con Maurizio.Il medesimo ha fatto gli esami per la diplomazia, ma credo che non riesca poiché vi sonomolti concorrenti. Ti salutano, come fa la B.ssa Di Giura e tutti gli amici. In attesa disapere il posto ove andremo a villeggiare, ti abbraccio con affetto

Nelina(f. 263, c. 88)

441.

Roma, 17 maggio 1928549

Carissimo fratello,La tua del 13 è nelle mie mani, mentre torno da una bella passeggiata al Castel-

lo dei Cesari e alla Villa dei Cav. di Malta con quei Signori Inglesi che tu non sconosci.Sono stati tanto gentili con me. Io sto bene e di questi tempi anzi dacché andai a Caltagi-rone a questa parte l’acido non mi tormenta più. Il Dott. Traversa che è stato qui a cuifeci vedere le analisi mi disse: mangi, si diverta che sta benissimo. Quindi a che pro’ lacura di Montecatini? Io poi non ci credo a quelle cure, quindi se posso mi dispongo adandare a Caltagirone.

Godo che tu stai bene e ti raccomando di non stare molto a studiare. Mandamiqualche giornaletto inglese facile a leggersi, con Nino studio un po’. Venerina e lui ti osse-quiano come fanno tutti gli amici. Ti spedisco domani 20 l’immag-ricordo dell’amatasorella. Abbracci

Nelina(f. 263, c. 89)

442.

Roma, 22 maggio 1928550

Carissimo,Ricevo la tua del 19. Anch’io sono stata teco col pensiero e col cuore tutto il

giorno del 19 e la domenica ho fatto per te la S. Comunione. Speriamo che il buon Gesù

268

549 Cartolina postale.550 Cartolina postale.

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ci riunisca tutti nel suo beato regno. Godo che stai bene, io pure bene tanto che ieri sonoandata a visitare il castello e il lago di Bracciano con Miss Otter, è tanto gentile! Con leicrederei meglio spedire le due bottiglie, vediamo. Oggi stesso ho spedito i ricordini dell’a-mata sorella, sono 16 o 14 non ricordo bene e di tutti le immagini che hanno fatto fare.Mi sembra assurdo quel S.r Remigia non ti pare? Forse lo ha voluto lei.

Qui il tempo si mantiene freddo e penso quando tu mi dicevi: a Roma a marzosi veste con robe leggieri… bisogna in certi momenti portare la pelliccia. In certi paesihanno messa la colletta per non piovere. Ancora non mi sono risoluto di andare a Calta-girone, del resto la primavera in Sicilia dura fino al 20 giugno. Il B.ne e B.ssa voglionoessere ricordati a te specialmente com’è affettuosa quella Signora, ho trovato dei parentipiù che amiche. Tutti ti salutano ed io ti abbraccio affettuosamente

Nelina(f. 263, c. 92)

443.

Roma, 25 maggio 1928551

Carissimo,Ieri ho ricevuto la cartolina, oggi il giornale, grazie sentite del tuo pensiero.

Godo che stai bene, come lo sono anch’io e forse fra una diecina di giorni andrò a Calta-girone, se l’Ingegnere mi scrive che fa bisogno la mia presenza. Mi duole che costì fa fred-do, grandine e pioggia, così tu soffri tanto. Ma anche qui piove e fa fresco specie di sera,però il caldo arriverà.

Ti ho spedito i ricordini e spero li avrai ricevuti e ti spedirò le bottiglie, forse unapoiché l’altra la porterò io. Ed ora non vedo l’ora di rivederti e speriamo che per quanto nonfarai bagni di mare (e il Dott. Car[onia] è dello stesso parere) ti gioverà il cambiamento diaria. Scrivo a Mario per sapere quando sarà la sua festa, qual giorno di giugno. Cosa vorreiportare come dono? Salutami le padrone tue di casa e da me un abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 263, c. 94)

444.

Roma, 29 maggio 1928552

Caro fratello,La presente la riceverai con ritardo per mezzo di Miss Otter che è stata tanto

gentile con me e ti vuol conoscere. Essa ti dirà che sto bene e che ormai i movimenti del

269

551 Cartolina postale.552 Lettera.

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braccio sono perfettamente a posto. Dei bagni caldi non ne ho proprio bisogno e quindipotremo andare senza destinazione. Per la Sicilia aspetto che Ines torna da Torino e cosìmi accompagnerò con lei, del resto la primavera siciliana dura fino al 15 giugno, quindi ilbiglietto anche preso il 15 durerà 30 giorni. Così spero trovarmi per il giorno della festadi Monsignore.

Salutami le amiche tutte mentre da qui tutti ti ricordano e ti salutano.Con affetto

Nelina(f. 263, c. 106)

445.

Roma, 30 maggio 1928553

Carissimo,Ho ricevuto la tua del 26. Ho pregato S. Filippo per te, vorrei però sapere se

stai veramente bene. Io sto bene, i movimenti a posto, fra otto giorni al massimo 10 vor-rei partire, tardo perché aspetto Ines Penna che va in Sicilia, ti ossequiano. Qui incomin-cia il caldo caldo e non vedo l’ora di venire in su per non sentirlo. Spero arrivare per lafesta di Mario e sono in pensiero per quello che dovrei portargli. Quest’anno con la rottu-ra della clavicola ho dovuto spendere un bel po’. Basta, vedrò.

Salutami tutte le amiche, Miss Otter è partita e sarà a destinazione verso lametà di giugno. Conservati in salute, scrivi ancora qui, poiché io ti avviserò, abbraccioticon vivo affetto

Nelina(f. 263, c. 97)

446.

Roma, 2 giugno 1928554

Carissimo fratello,A me sembra che ti scriva sempre, ogni volta che ricevo tue cartoline non man-

co di rispondere. Sarà solo il posto ove si imbuca che porta ritardo. Sto benissimo e cometi ho scritto andrò in Sicilia fra non molto. Qui il caldo incomincia a farsi sentire e nonvedo l’ora di venire in su, ma più per farti stare un po’ senza scrivere e leggere. Hai pensa-

270

553 Cartolina postale.554 Cartolina postale.

Page 278: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

to ove andremo a passare i mesi più caldi? Come stanno i Muir? Salutameli come tutte lealtre amiche. Conservati la salute mentre io ti abbraccio con vivo affetto

Nelina(f. 263, c. 99)

447.

Roma, 5 giugno 1928555

Carissimo,La tua del 31 è nelle mie mani. Spero che veramente starai bene e che tutto sia pas-

sato. Io benissimo e conto la settimana prossima essere a casa. Mario mi ha scritto che verràsubito e che la festa è stata postergata per altro tempo, quindi non avrò fretta di decidere peril dono, si farà assieme. Con piacere sento che Miss Marshall ha tanto gradito quei colori eche dipinge sempre le cose di là. Peccato che io lasciai di dipingere a quest’ora farei bene. Cer-to che mi mancò il bravo Prof. di pittura che mi guidasse poiché il maestro di disegno nonpoteva far nulla o molto poco. Qui già fa caldo e la gente scappa per la villeggiatura.

Parenti e amici ti salutano affettuosamente; appena sarò a Caltagirone manderòl’elemosina alla Chiesa della Matrice; non so chi è il parroco.

Un abbraccio affettuoso

NelinaHo scritto con la tua penna stilografica.

(f. 263, c. 101)

448.

Roma, 7 giugno 1928556

Carissimo,Scrivo con la tua del 3 in mano. Ti raccomando di riposarti gli occhi con non

leggere. Io sto bene e ringrazio tanto la Signora Muir dell’invito, salutamela. Io sto bene,ieri è arrivato Michele con Carmelina e Grazietta con la bambina che è tornata con loroper distrarsi un po’. Egli partirà fra giorni con Paolo che va a fare gli esami in Sicilia. Tisalutano tanto tanto.

271

555 Cartolina postale.556 Cartolina postale.

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Dato che la festa a Mario non si farà ora penserò in appresso per il dono. Scrivisempre qui finché io non ti avvisi. Saluto tutti e a te un abbraccio con vivo affetto

Nelina(f. 263, c. 103)

449.

Roma, 9 giugno 1928557

Carissimo,Non so poi perché non ricevi mie lettere cioè cartoline mentre io ti scrivo ogni

volta che tu mi scrivi. Sto bene e sono ancora qui anzi, penso di non far quel viaggionoioso e penso di incaricare pei lavori. Lì ancora non fa poi tanto caldo quindi il tempopei lavori è propizio. Ti salutano i parenti e gli amici, io ti abbraccio con vivo affetto

Nelina(f. 263, c. 105)

450.

Roma, 11 giugno 1928558

Carissimo fratello,La tua del 7 è fra le mie mani, ringrazio Iddio che stai meglio cogli occhi e ti

raccomando di non applicarti. Io sto bene, i dolorini alla spalla e al braccio son quasi deltutto spariti. Non vado a casa per non strapazzarmi molto ed ho raccomandato a Michelei lavori; vorrei sperare che ci andasse Mario. La festa è stata rimandata poiché (mi dice ilsuo segretario) che ancora i lavori del Sinodo non sono pronti. Questo è uno dei tantimotivi, ma credo che ve ne siano altri.

La Baronessa Grazietta di S. Marco è tornata qui con la bambina, ti ringraziatanto delle condoglianze e ti ossequia, così fanno le cugine. Salutami tutti e nella speranzadi presto rivederci ti abbraccio

Nelina(f. 263, c. 107)

272

557 Cartolina illustrata.558 Cartolina postale.

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451.

Roma, 15 giugno 1928559

Carissimo,Rispondo alla tua del 12; le tue mi arrivano regolarmente dopo i tre giorni. Da

qui forse sarà il posto da dove viene imbucata. Godo sentire che stai bene malgrado iltempo costì non si sistema mai. Qui invece si è sistemato in caldo, però vi è er ponentinoche è delizioso. In Sicilia fa caldo, ma da noi ancora non è venuto quello caldissimo. Pao-lo è andato in patria a fare gli esami di seconda in terza liceale. Tutti ti salutano. Io stobenissimo, quest’anno l’acido non mi dà nessun fastidio, anzi non ne sento quasi. Oggi lafesta del S. Cuore, la mia mente corre alle amate nostre sorelle che ne furono tanto devo-te. Beate loro oggi godranno la beatifica visione del loro amato sposo!

Qui vi è stato il V. generale di Mario e mi dice che sta bene e lavora. Io speroche vada lui a casa al momento di mettere su la noria e motorino. Abbracci affettuosi, tuasempre, aff.ma

Nelina(f. 263, c. 111)

452.

Roma, 21 giugno 1928560

Carissimo,Sempre col pensiero a te passo questo giorno, mentre sono andata a pregare S.

Luigi nella Chiesa di S. Ignazio per te. Le cugine ti salutano e mi hanno voluto tutto ilgiorno con loro. Sto bene, godo che anche te stai bene. Abbracci, tua

Nelina(f. 263, c. 115)

273

559 Cartolina postale.560 Cartolina illustrata.

Page 281: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

453.

Roma, 24 giugno 1928561

Carissimo Gigi,La tua del 20 mi giunge in regalo e mi duole leggere della febbre che hai avu-

to per quanto l’hai presa con tanta poesia. Io sto bene come ti ho scritto; Mario è unpezzo che non mi scrive, ma ancora non fa veramente caldo, almeno io qui non lo sen-to. Mi scrive Piazza invece che causa il cattivo tempo di ultimi maggio e primi giugnola campagna è andata alla malora specie i vigneti, tutti finiti. Credo anche la zagaradegli olivi ecct. Ogni anno una disdetta. Tutti ti salutano specie i parenti, le Virili,Venerina.

Io ti abbraccio con vivo affetto

Nelina(f. 263, c. 115)

454.

Roma, 28 giugno 1928562

Carissimo,Come mi è dispiaciuto che la mia cartolina di auguri non ti giunse il 21 come

era il mio desiderio e che perciò la spedii coll’Espresso. Mi avrai perdonata se ti feci passa-re male quella giornata, mentre io avrei voluto trovarmi a te vicina. Penso che tra nonmolto ci rivedremo e conto le ore. Sto bene malgrado il caldo comincia un po’ a stancare.Scriverò a Mario facendogli la proposta; lui è un pezzo che non mi scrive.

Oggi sono a pranzo da Venerina che ti saluta. Non stancarti tanto leggendo estudiando con questo caldo, almeno umido e sciroccoso di costà. Salutami le amiche e sesono quelli di già a Paris Plage. Abbraccioti con vivo affetto

Nelina(f. 264, c. 2)

274

561 Cartolina postale.562 Cartolina postale.

Page 282: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

455.

Roma, 2 luglio 1928563

Carissimo,La tua del 28 u. m. è nelle mie mani. Qui caldo, caldo e se non fosse per il

ponentino in certi momenti non si resisterebbe. Roma ha la temperatura più alta deglialtri paesi. Ho scritto a Norah e spero che ancora non sia partita per la villeggiatura.Andrò qualche giorno come lo scorso anno da Ele Belloni che mi hanno tanto invitata ecosì farò lo stesso itinerario che feci lo scorso anno. Se hai da scrivermi qualche cosa sonoancora una diecina di giorni.

Sto bene e godo che anche tu lo sia. Non ti strapazzare molto e non fare sforzinel rassettare la tua roba. E la casa resterà chiusa come l’anno passato? E la cameriera?Saluti a tutti. Abbracci, aff.ma

Nelina(f. 264, c. 4)

456.

Roma, 6 luglio 1928564

Carissimo,Qui fa un caldo forte però in certe ore del giorno è ponentino che ristora, quin-

di si soffre relativamente. Io forse lo sento di più perché ormai son tre anni che non logodevo e che non sudavo. Un po’ di sudore non fa poi male, anzi fa bene. Ho scritto aMario quanto tu scrivi, ma ho anche soggiunto che può andare ad Enna, ex Castrogio-vanni, a 900 sul mare, credo si debba stare meglio. Non so cosa farà. Godo che fai dellegite e mi saluterai le amiche di mia conoscenza.

Qui tutti ti salutano, specie i Gravina che sono tutti qui, ma presto andranno aCaltagirone. Abbraccioti caramente565

Nelina(f. 264, c. 7)

275

563 Cartolina postale.564 Cartolina postale.565 Il 18 luglio Luigi scriveva a Mario da Parigi: «Ieri sera è arrivata Nelina in ottima salute, io sto bene e

puoi pensare quanto contento» (I, p. 276, n. 254). Da Parigi Nelina passò in Belgio, presso amici, mentreLuigi fece una sosta in Olanda. Ritornarono poi in Francia per i bagni (Plage d’Hyères) restando fin tutto ilmese di agosto.

Page 283: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

457.

Roma, 15 settembre 1928566

Carissimo,Ieri alle 7 sono arrivata qui ove ho trovato pioggia, alla notte temporale e questa

notte qui forte temporale. Il viaggio è stato più che ottimo, ho trovato le Sig.ne bene esempre buone e gentili lo stesso. Io sto benissimo e mi trovano ingrassata. Ebbi veramenteuna forte angustia per il telegramma, ma veramente arrivò a Nizza dopo 12 ore; dice cheè normale… Tutto è passato, stai tranquillo per me. Ti abbraccio forte forte

Nelina(f. 264, c. 37)

458.

Roma, 17 settembre 1928567

Carissimo,Ieri come ebbi la tua lettera risposi subito, ma a Londra, e mi pentii, mentre

credo che tu aspettavi mie notizie a Paris. Sto benissimo e non pensare al mio acido, quelpo’ passa come cambiano i cibi. Però farò la cura del ioduro non dubitare, dopo quella deifichidindia.

Dimmi come stai, come ti trovi in casa e stai in guardia per i raffreddori,abbraccioti

Nelina(f. 264, c. 40)

459.

Roma, 21 settembre 1928568

Carissimo,Ricevo a momenti la tua da Bruxelles e scrivo a Londra. Mi dici che stai bene e

lo spero; io sto veramente bene e mi fermerò tutto il mese per rassettare i vestiti di inver-

276

566 Cartolina postale.567 Cartolina illustrata.568 Cartolina postale.

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no, aggiustarmi il dente. Mario mi scrive che non si muove da Piazza solo un po’ quandoci vado io. Ti scriverò più a lungo, un abbraccio

Nelina(f. 264, c. 43)

460.

Roma, 24 settembre 1928569

Carissimo,Ricevo la tua del 21. Godo che stai bene e che riprendi la tua vita tra lo studio e

le visite agli amici. Cerca di mantenerti forte e col freddo di prendere un po’ di bevandeche ti rianimeranno. Spero fra non molto partire, in questa settimana andrò dal dentistamentre ho sbrigato tante altre cosette che mi servivano e mi urgevano. L’altro giorno hoveduto P. Barbera, il quale è stato a Colonia ed è tornato; ho visto pure l’altro gesuita, tiossequiano. Farò rivedere il mio conto ad un ragioniere mentre dividerò per metà la som-metta perduta.

Qui fino a ieri è piovuto e la temperatura si è fatta più fresca. Così anche miscriveva Mario il quale aspetta la mia andata a casa per venire lui. Ancora Roma è spopo-lata poiché tutta la gente è in villeggiatura. Venerina e Nino ti ossequiano come fanno leSig. Virili. Non lasciare di fare le tue passeggiate e falle più lunghe, specie nelle belle gior-nate. Non ti bagnare molto il cappello e comprati l’ombrello.

L’umidità in testa fa male. Scrivimi sempre la verità di come stai in salute pernon farmi stare in pena. Per me stai tranquillo, sto bene mentre ti abbraccio con vivoaffetto

Nelina(f. 264, c. 45)

461.

Roma, 26 settembre 1928570

Carissimo,Appena ho la tua rispondo onde non avrai da aspettare invano mie notizie. Mi

duole del tuo raffreddore, e certamente sul piroscafo doveva esserci molta aria, ma tu

277

569 Cartolina postale.570 Cartolina illustrata.

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potevi metterti dentro. Ad ogni modo guardati sempre… La sveglia non è dunque stataaccomodata bene? Che dispetto! Era meglio che me la portavo qui per fartela metterebene a posto. Sto bene, ti abbraccio

Nelina(f. 264, c. 47)

462.

Roma, 29 settembre 1928571

Carissimo,Trovo la tua tornando a casa con Venerina poiché tutti i giorni quasi usciamo

assieme. Ti ossequia tanto. Ieri sono stata dal dentista e vi devo tornare lunedì e martedì,poi spero finire tutte le piccole commissioni e partire, ma passerà tutta l’entrante settima-na. Sto benissimo anch’io, qui l’acido è passato, sarà perché mangio di meno, ovvero nonmischio molte cose che qui non è possibile.

Da casa non mi scrivono, vuol dire che non vi è urgenza che vada. La tempera-tura è tornata alta e si suda orribilmente. Se hai bisogno in questo inverno di andare, leosservazioni mie forse erano un po’ esagerate. Curati sempre bene e finché il tempo èbuono fai delle lunghe passeggiate e prendi il sole quando c’è. Le padrone di casa ti salu-tano, io ti abbraccio con vivo affetto

Nelina(f. 264, c. 49)

463.

Roma, 1 ottobre 1928572

Carissimo,La tua stamane non l’aspettavo quindi mi è stata di grata sorpresa. Sto bene

anch’io come ti ho scritto vado dal dentista. Vi è un altro dente che incomincia a tarlarequindi lo faccio curare pure. Ti mando questa cartolina ricordando la mia bella gita aMonaco. Ti abbraccio con vivo affetto

NelinaSpero prima che mi muovo che i famosi conti siano pronti.

(f. 264, c. 51)

278

571 Cartolina postale.572 Cartolina illustrata.

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464.

Roma, 4 ottobre 1928573

Carissimo,La tua del 30 è fra le mie mani. Godo che stai bene e che ti muovi rivedendo

tutti gli amici. Alla cara Miss Muir dirai tante cose per me e che sarà il mio miglior piace-re poterla rivedere. Salutami anche le altre e dille che riporterò i loro saluti. Io sono anco-ra qui per farmi curare l’altro dente che è bucato e poi vado. Sto bene, però col principiodell’autunno sento un po’ il ritorno dei decimi… saranno per qualche giorno, poi aRoma tu lo sai, non mi durano. È proprio l’autunno. Giovannino Di Bartolo mi scriveche è stato promosso poiché ha dovuto riparare qualche materia.

Ti ossequiano i Pisciotta, Venerina i Virili e Nino. Qui è venuta la compagniadel Mocador, però io sono andata solo a sentire Cirano di Bergerac. Qui è sempre nuvo-loso e qualche volta piove, sembra Londra addirittura. Conservati bene, abbraccioti

Nelina(f. 264, c. 54)

465.

Roma, 6 ottobre 1928574

Carissimo,Ho ricevuto ieri la tua, mi duole del freddo che già incominci a sentire. Però

credo che anche la tua stanza è fredduccia perché senza sole. Abbiti cura. Io oggi mi sentobene, ho preso la mia acqua (sila) e credo che i decimi si svegliano quando lo stomaconon va. Spero che l’aria di collina mi farà bene. Tutti ti salutano, io ti abbraccio con tuttoil cuore

Nelina(f. 264, c. 55)

279

573 Cartolina postale.574 Cartolina illustrata.

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466.

Roma, 8 ottobre 1928575

Carissimo,Ricevo la tua del 4. Godo sentire che è tornato il tempo mite. Qui il buon

tempo ma fresco, mentre Mario mi scrive che lì è estate ancora. Farò di tutto per avere iconti e ciò mi fa tardare. Sto bene, i decimi son passati, qui a Roma mi durano pochigiorni. Ho sentito bisogno di prendere delle limonate. Mi son fatto fare l’esame delleurine ed è buona, quindi sto bene. Scrivi a Ruffo che un mese fa o forse più è mortosuo padre.

Abbracci

Nelina(f. 264, c. 57)

467.

Roma, 11 ottobre 1928576

Carissimo,Ricevo la tua del 7 c.m. Godo tanto del tuo benessere e spero che duri a lungo.

Anche io sto bene e non ho più decimi. Ieri mi ha scritto Mario e dice che sta bene, lavorae andrà a casa verso la fine del mese. Non so se saprai che all’ex On. Gilardoni è poi mortala madre che tanto soffriva. Qui il tempo si è rimesso ed è delizioso come spero trovarlolaggiù l’entrante settimana. A Mario vorrei dire che noi gli regaliamo una stufa (tipoGres) che ho visto da Finacchi; è come la forma a canne dei termosifoni e costa £ 1.200.Se lui l’accetta con piacere altrimenti penserò ad altro. Ti saluta Ragusa che è venuto afarmi visita, ti salutano le Sig. Virili, Venerina, Nino. Salutami Miss Motto e la madresua, Barbara e Lytthelton. Abbraccioti con vivo affetto

Nelina(f. 264, c. 59)

280

575 Cartolina illustrata.576 Cartolina postale.

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468.

Roma, 15 ottobre 1928577

Carissimo,Sabato sera ricevei la tua cartolina rispondo oggi e quando ricevi la presente

puoi benissimo rispondere a casa. Sto bene, qui fa freddo molto anticipato e bisognavestirsi già di inverno. Avrà nevicato nei monti vicini. Ho sbrigato tutto e così vado, identi sono a posto e bene, mangio meglio, se tu ti faresti fare qualche dente sarebbemeglio; giova anche allo stomaco, non è vero poi che gli altri si sciupano. Se nell’invernonon potrai sopportare il freddo pensa andare altrove, non obbligarti a sentirlo che ti famale. La sorella di Guglielmo sposa verso gl’ultimi del mese e la figlia di Ines a gennaiopoiché le è morta una zia. Venerina, le Virili, Nino ti salutano tanto. Anche la baronessa eil barone Di Giura che mi hanno voluto a pranzo ti fanno tante cose.

Conservati sano e stai tranquillo per me, mentre ti abbraccio stretto al cuore,aff.ma

Nelina(f. 264, c. 61)

469.

Caltagirone, 19 ottobre 1928578

Carissimo fratello,Appena giunta ti ho telegrafato ed ora ti scrivo. Sto bene, qui trovai un freddo

umido di levante… figurati! Oggi giornata bellissima che sembra estate. Spero che Mon-signore venga presto e così poter andare qualche giorno in campagna. Qui è un pezzo chenon piove, come sono aride le terre! Forse perché ho visto quelli più verdi. Scrivimi sem-pre, qui è più lontano e le notizie saranno più rare.

Salutami le amiche, i parenti ti ossequiano e il piccolo Luigi di Albina è dolenteperché non ha ricevuto la tua letterina. Fagli una cartolina. Abbraccioti

Nelina(f. 264, c. 64)

281

577 Cartolina postale.578 Cartolina postale.

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470.

Caltagirone, 23 ottobre 1928579

Carissimo,Ricevo oggi la tua del 17 mentre prima avevo ricevuto la lettera di ritorno da

Roma. Godo che stai bene, io benissimo ed ho incominciato la cura dei fichidindia. Oggivolevo andare alla Russa, ma vi è in vista un temporale, speriamo che piova poiché l’acquaci vuole per le campagne.

I parenti ti salutano con affetto. L’altro ieri si è inaugurato l’altare a S. Teresa delBambino Gesù al Carmine; vi hanno portata quella bella che era a S. Onofrio. Qui vi èmolta devozione per S. Teresa, e trovo un risveglio di religioso fervore. Non lavorare trop-po a stancarti, guardati dal freddo e non lasciare le passeggiate. Abbraccioti

NelinaLe persone di casa ti ossequiano.

(f. 264, c. 66)

471.

Caltagirone, 25 ottobre 1928580

Carissimo fratello,Ricevo la tua del 20, anch’io debbo aspettare quattro o cinque giorni per avere

tue nuove e quindi rispondo subito. Sto benissimo e qui il tempo è buono. Non sonoancora andata alla Russa perché ho aspettato Foti, spero farlo presto. Sabato sarà il matri-monio di Albina alla quale ho regalato una graziosa cartiera in pelle decorata in oro, tantocarina. Farò le tue parti.

Cercherò di parlare con il pittore Vaccaro per fare S. Barbara, ma sarà una cosaimpossibile averlo presto, immagino io. Scriverò in proposito. I parenti tutti ti salutano,le persone di casa ti ossequiano ed io ti stringo forte forte al cuore, tua

Nelina

Salutami le amiche. Domani diranno la Messa a S. Raffaele e darò £ 100 aipoveri.

(f. 264, c. 68)

282

579 Cartolina postale.580 Cartolina postale.

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472.

Caltagirone, 28 ottobre 1928581

Carissimo,Appena la tua del 24 fra le mani eccomi a te. Ieri si è celebrato il matrimonio di

Albina sorella di Guglielmo ed io ho fatto le tue parti. Lui sembra un ottimo giovine, tiossequiano tutti. Quando vedrò Mario potrò dirti se ha intenzione di fare un viaggio. Miduole che tu ti stanchi a lavorare e che forse non hai aiuto nella traduzione. La Cattedralela lasciai a Roma come pure Jeanne d’Arc. Scriverò se te li spediscono: sono libri che fannoriposare malgrado pesantucci.

Io sto bene con la mia cura di fichidindia e quest’anno sono buoni. Non hovisto ancora la noria della Russa ma spero presto. Salutami tutti mentre io ti abbracciocon affetto

Nelina(f. 264, c. 69)

473.

Piazza Armerina, 31 ottobre 1928582

Caro Gigi,Eccomi qui, presso il caro fratello che ho trovato bene, molto bene in salute. Io

sto pure benissimo e contenta di trovarmi con lui. Oggi vento e pioggia, il tempo di OgniSanti. Ho parlato con Vaccaro per S. Barbara; te lo farà ma al momento di dover dare leindicazioni precise non ho potuto trovare la tua cartolina. Immagino che ci vorrà unanno per lo meno, ma te la farà. Quindi scrivimi di nuovo esattamente.

Caro fratello, stai pur sicuro che io appena ho la tua tra le mani e con quella del27 sono 4, rispondo con oggi immediatamente. Se non ti arrivano è per il servizio posta-le. Io però ho ricevuto tutto regolarmente. Quindi non ti angustiare poiché io so comepoter fare di meglio. Abbracci affettuosi

Nelina(f. 264, c. 72)

283

581 Cartolina postale.582 Cartolina postale.

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474.

Piazza Armerina, 6 novembre 1928583

Carissimo fratellino,Ho ricevuto la tua cartolina di ritorno da Caltagirone, ho ricevuto il giornale

ed ho letto Chapeaux Nouveaux, ma credimi che ne ho preso uno tanto carino e piccolo.A tutte le tue cartoline e dacché sono in Sicilia saranno state 5 o 6, ho risposto nello stessogiorno, non capisco quindi come tu non li abbia ricevute. Mi fa temere che non partonoper non arrivarti, ma io ripeto li scrivo subito e subito li mando ad impostare.

Spero che quella del 31 l’abbia ricevuta e che riceverai ancora questa e così conti-nuerai a ricevere la mia posta. Puoi credere che io non ti scrivessi o non risponda alle tue,conoscendo il tuo affetto per me, il tuo pensiero e le tue sofferenze se non ricevi notizie? Stobenissimo e contenta di trovarmi qui col caro fratello; così a lui la mia permanenza serve davilleggiatura; spero andare un po’ da Marianna e che da lì riceverai regolarmente le mie.Sono stata alla Russa ove il motorino funziona bene. Le olive le ho già date, resta vendere ilgiardino. Le Gravina ti salutano, esse vivono a Boschigliolo. Anche i parenti tutti ti salutanomentre ti abbraccio e stai tranquillo anche se non ricevi le cartoline. Che si può fare? Tua

Nelina(f. 264, c. 77)

475.

Caltagirone, 11 novembre 1928584

Carissimo,Torno a momenti da Piazza ove ho lasciato Monsignore benissimo. Abbiamo pas-

sati 10 giorni in cara compagnia e son volati tanto presto585. In questi giorni l’Etna è in movi-menti e i paesetti di Mascali Annunziata sono terribilmente colpiti dalla lava. Marianna miscrive che è andata a vederla, è terrificante per la velocità di come scende. Non si sentonoscosse. Dirò a Vaccaro quanto mi scrivi e farò fare tutto presto e il meglio che si può. Avevocompreso pittura e pensai che Vaccaro non l’avrebbe fatta in un anno. Sento le peripezie dellatua padrona di casa e speriamo che ora venga a riposarsi costà che credo sia più propizio. Hoscritto per spedire Cattedrale e Jean d’Arc spero che lo facciano. Abbracci, aff.ma

Nelina(f. 264, c. 79)

284

583 Cartolina postale.584 Cartolina postale.585 «Nelina partì sabato a vespro. Stette qui dieci giorni appena, volati come lampo, dei quali sento anco-

ra la soavità. Essa sta proprio bene» (Mario a Luigi, Piazza Armerina, 12 novembre 1928, I, p. 345, n. 343).

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476.

Caltagirone, 13 novembre 1928586

Carissimo,La tua del 5 è qui e godo che stai bene. Certamente la posta subisce ritardo ora

tantoppiù che vi è la terribile eruzione e che si deve fare un trasbordo. È una cosa (dico-no) straziante vedere distrutto il benessere di una plaga ubertosa come quella di MascaliAnnunziata. Ma sia fatta la volontà di Dio! Egli è padre di misericordia e permette le coseper il bene o ravvedimento dell’uomo.

Aspetto Vaccaro per dirgli della fotografia. A momenti è venuto Mario Vaccaroe mi dice che quella santa che è alla Cattedrale è S. Fibronia e non S. Barbara, né lui sache suo padre abbia dipinto una S. Barbara. Se poi tu vuoi farla diventare tale non hai chea scrivermi che te lo faccio fare.

Salutami le tue padrone di casa. Mi duole per Norah e così tu perdi dei buoniamici. Fiat!.. Sto bene, i parenti ti ossequiano, le persone di casa pure, ti abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 264, c. 81)

477.

Caltagirone, 16 novembre 1928587

Carissimo,Leggo la tua, credo che stai bene poiché tu lo scrivi, ma penso come le nebbie ti

debbano nuocere, speriamo che finiscano. Qui invece si desidera l’acqua per la semina.Ce n’è stata un poco. La lava decresce e speriamo che finisca, quello che si è perduto si èperduto non c’è che fare.

Io sono qui a sbrigare affarucci e a sistemare ogni cosa. Sto bene e mi diconoche sono più grassa. Monsignore sta bene così mi scrive e spero che venga un po’ qui.Attendo la tua risposta per la fotografia della Santa che bisogna cambiare il nome.

I parenti si mostrano tanto affettuosi con me, le Gravina sono tuttora alBoschigliolo ed io così faccio delle passeggiate. Abbracci affettuosi e saluti alle amiche

Nelina(f. 264, c. 82)

285

586 Cartolina postale.587 Cartolina postale.

Page 293: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

478.

Caltagirone, 20 novembre 1928588

Carissimo,Ricevo la tua del 15 giusta il giorno che costì vi è stato un gran ciclone che ha

fatto tanti danni. Io sto in pena, ma mi auguro che nulla ti sia accaduto e che poi non sia-no tutte vere le notizie dei danni. Ho ricevuto tutte le cartoline ed io ho risposto a tuttepoiché se non rispondo lo stesso giorno è l’indomani. Sto benissimo e spero che tu staiveramente bene. Godo che le padrone di casa sono tornate, così hai un po’ di compagnia.Ci vorrebbe un po’ di tempo buono come l’abbiamo noi qui. Qui però è troppo e ci vor-rebbe l’acqua. A Palermo ha piovuto abbastanza, mentre qui è serenità perfetta, non sem-bra che appena autunno. Grazie che le amiche si interessano di te, anche qui tutti midomandano di te e ti salutano. Ancora ho da fare e quindi non mi muovo. Salutami tuttimentre ti abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 264, c. 85)

479.

Caltagirone, 21 novembre 1928589

Carissimo,Questa è per farti gli auguri più fraterni per il 26 e spero che arrivino in tempo.

Che il buon Dio ti assista sempre e valga questo a lenire il dolore della nostra lontananza.Sto bene, qui siccità perfetta quindi sole e caldo come d’estate. Nella terrazza di casa sem-bra estate perfetta. Non si gode tanto poiché le campagne soffrono. La lava è calmata esperiamo che non riprenda più.

Salutami tanto le amiche che io ricordo con tanto piacere. I parenti ti ossequia-no, io ti abbraccio con vivo affetto

NelinaDimmi se hai ricevute tutte le mie.

(f. 264, c. 86)

286

588 Cartolina postale.589 Cartolina postale.

Page 294: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

480.

Caltagirone, 24 novembre 1928590

Carissimo,Ricevo la tua del 20, grazie degli auguri e spero che riceverai i miei che ho spe-

dito il 21. Godo che stai bene e riceviti i saluti del D.r D’Antona che gentilmente è venu-to a farmi una visita, così Traversa e tante altre che ti dicono tante cose. Io sto pure benis-simo e continuo assidua coi miei fichi. Qui avrei da mandare uno dei due vasi di VaccaroBuongiovanni e preferirei quello con le due capre ed il ragazzino sopra ed uno che è cadu-to. Te lo spedisco subito (se credi), vuol dire che arriverà per Natale, come pure farò spe-dire il panettone e l’altro a Enthoven, basta? Dì se desideri altro, e figurati il mio conten-to. Io continuo a star qui come ho detto per rassettare tante cosette; in una casa non sifinisce mai, così continuo la mia cura. Oggi il cielo finalmente si annuvola, speriamo ven-ga la pioggia.

Salutami le amiche e tu prendi i miei rinnovati auguri, tua aff.ma

Nelina(f. 264, c. 87)

481.

Londra, 28 novembre 1928591

Carissima Nelina,Ricevo la tua e ricambio tanti saluti al Dott. D’Antona e al Dr. Traversa e agli

altri che si ricordano di me. È molto buono il vaso di Vaccaro Buongiovanni; glielo daròquando arriva. Vedi di farlo confezionare bene; già non occorre raccomandarlo a te. MissEnthoven è già partita: il suo indirizzo per tutto l’inverno fino a primavera è: Miss M. J.Enthoven. Villa Val Brire, 26 Avenue St. Jean Cannes (Francia). Puoi spedirlo là, le faràgran piacere; anche a Miss Motto puoi spedirlo; è tanto gentile e le farà piacere, e anchealla sua vecchia madre che si ricorda sempre di te. Sto bene, non ti affaticare troppo.Dammi notizie della Russa. Salutami tutti. Luigi di Albino ricevette la mia cartolina? Tut-ti ti salutano assai, un abbraccio, tuo

Luigi(sc. 728, fasc. F/1/4, c. 322)

287

590 Cartolina postale.591 Cartolina postale sped. a Caltagirone.

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482.

Caltagirone, 30 novembre 1928592

Carissimo,Ricevo oggi la tua del 24 e quella del 26, tutte e due assieme. Erano già dieci

giorni dall’ultima e stavo tanto in pena. Godo che stai bene come lo sono anch’io e Marioche ne ha avuto notizie ieri. Il caldo, caro mio, è finito subentrando un freddo umido dilevante, forse nell’Etna nevica. Le stanze nostre sono fredde ed io li scanso uscendo dellevolte tutto il giorno. Le cuginette Gravina sono ancora in villa e così faccio delle passeg-giate. Ti salutano, come anche i Favitta tornati ieri d’aver lasciate le ultime tre figlie incollegio. Alla Russa sono stata una volta e vi tornerò perché si deve cambiare la pompa edil nastro perché me ne sostituiscono un altro che è meglio per la portata del motorino.

Tante cose alla Miss Muir ed auguri. Aspetto una tua risposta per spedire l’og-gettino. Salutami e ringraziami le tue padrone di casa. Salutami Miss Motto e Rita. Faròspedire un panettone a Muir e l’altro a Marshall giacché Say è partita. Abbracci affettuosi

Nelina(f. 264, c. 91)

483.

Caltagirone, 7 dicembre 1928593

Carissimo,Ricevo la tua del 2 ed è sempre così che faccio, di rispondere lo stesso giorno,

non comprendo perché non ti giungono in tempo. Sto benissimo e stai tranquillo perme. Godo di saperti bene per quanto il freddo deve essere intenso.

Qui siccità e freddo ormai non credere che vi sia più caldo, però vi è il sole edin casa nostra si sta benissimo. Lunedì spero spedire a Miss Marshall il vasetto poiché hodovuto farlo rivedere.

Non ho ancora venduto il giardino che per quanto di buona qualità è scaricoun po’, ma spero di arrivare, così ho tardato andare da Marianna. Ti ossequiano i parentied amici che non mi lasciano sola davvero. A Peppino Milazzo è nato un maschietto e glihanno messo il nome Mario. Il battesimo è stato a S. Maria di Gesù in casa di zio Silvioche ti ossequia. Se tu a Peppino gli mandi una cartolina credo gli farà tanto piacere. Salu-tami tutte le amiche che di me si ricordano. Abbraccioti, aff.ma

Nelina(f. 264, c. 95)

288

592 Cartolina postale.593 Cartolina postale.

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484.

Caltagirone, 13 dicembre 1928594

Carissimo,Stamane S. Lucia a cui ho pregato affinché ti conservi sempre sana la vista a te

tanto preziosa. Qui freddo intenso, acqua, vento misto a gragnola (ponentate vere). Pensocosa deve essere a Piazza! E costì chi sa che freddo! Pensa a scappare e andare in qualchesito più tiepido. Il pacco alla mia amica è stato già spedito, spero che lo riceva presto per-ché assicurato e spero che accetti il dono. Sto bene ed aspetto di disbrigarmi di piccoliaffari rimasti e partire per andare un po’ da Marianna.

I parenti ti salutano, le persone di casa ti ossequiano incluso D. Peppino Parla-bene. Affettuosamente

Nelina(f. 264, c. 96)

485.

Londra, 16 dicembre 1928595

Carissima,Non ho altra cartolina e devo contentarmi di questa per darti mie notizie, che

sono buone. Ho ricevuto la tua del 7 dopo sette giorni. È un ritardo quasi costante: ora-mai sono rassegnato. Il freddo fa gli alti e bassi, e quando piove per lo più è meglio perchéè meno freddo, come stasera. Tutti ti salutano e ti ricordano. Oggi dovevo rivedere laLytthelton, ma per un contrattempo abbiamo rinviato a martedì, poi essa partirà via.Dimmi come si fa a lavare le maglie in modo che vengano bene e bianche. Io non ricordoquel che mi dicesti perché devo dirlo alla cameriera che vuole saperlo.

Un abbraccio, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 323)

289

594 Cartolina postale.595 Cartolina illustrata sped. a Caltagirone.

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486.

Caltagirone, 21 dicembre 1928596

Carissimo,Ricevo la tua del 16 e rispondo subito come vedi, così faccio tutte le volte. L’in-

dirizzo di Marianna è Via Cibali n. 80, del resto ti scriverò io per la prima. Sto bene perquanto al ritorno della Russa (forse il freddo) mi prese una febbre alta con disturbo di sto-maco. Oggi vado a pranzo dalle care cugine Gravina che ti salutano.

I panettoni so che sono stati spediti e spero che arrivino in tempo. Oggi qui unsole che pare primavera. Mario dice che sta bene ed ha predicato con forze giovanili.Auguri per le prossime feste che farò teco spiritualmente. Salutami tutti, abbraccioti

Nelina(f. 264, c. 100)

487.

Caltagirone, 23 dicembre 1928597

Carissimo,Ricevo i tuoi auguri (cartolina 18) e te ne ringrazio molto, mi sembra di averti

vicino. Sto bene, ieri sera sono andata ad un ricevimento che ha dato Gesualdo Barlettapresentando la fidanzata di Guido. Ti ossequiano tutti. Le maglie (devi dire alla camerie-ra) deve lavarle con l’acqua calda tiepida e poi saponarle col sapone bianco (sapone chenon potrà mancare costà), poi entra ed esce e continua a mettere sapone finché l’acquaesce chiara. Così dando tre passate, ma l’ultima senza sapone e senza torcerle li stende. Ame vengono buone così, spero verranno anche a Edit.

Salutami le padrone di casa, le amiche, specie i Muir e Rita. Abbraccioti convivo affetto

Nelina(f. 264, c. 102)

290

596 Cartolina postale.597 Cartolina postale.

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488.

Catania, 26 dicembre 1928598

Carissimo,Come vedi sono già arrivata a Catania ove sto bene ed ho trovato Marianna e i

suoi tutti bene, e ti ossequiano. Come son carini i due bimbi che ha! Spero che a quest’o-ra avrai ricevuto i pacchi, sia del panettone, sia del vasetto e mi auguro tutto in buono sta-to. Passerò qui una quindicina di giorni e spero tornando vendere quel benedetto giardi-no, e poi tornare a Roma.

Anche qui a Catania fa freddo e a Caltagirone freddissimo. E tu con questofreddo come la passi? Se sapeste come penso con pena la mattina doverti alzare presto perla Messa. Stai attento se quest’anno vi sarà anche ghiaccio. È un’invernata molto fredda.Salutami le amiche, mentre io ti abbraccio con vivo affetto, aff.ma

Nelina(f. 264, c. 104)

489.

Catania, 3 gennaio 1929599

Caro Gigino,Ricevo la tua e godo leggere che hai passato un buon Natale e che anche l’aria

tiepida ha contribuito a passarlo bene.Io da dieci giorni mi trovo qui, presso la cara Marianna e suo marito, che mi

colmano di gentilezze. Sto benissimo, l’aria calda di qui mi ha rimesso perfettamente, delresto io non ho avuto raffreddore ma l’acido mi aveva preso come una volta costì e la feb-bre alta non fu che un ristoro, poiché mi fece vomitare e l’indomani stavo benissimo.

Qui acido non ne ho avuto e ripeto sto benissimo. Starò fino il sette e martedìtornerò a casa onde vedere se posso vendere il giardino. Dovrò tornare a Roma prima chefinisca gennaio poiché le Signorine Virili vogliono le camere perché torna un suo nipoteda Rodi e avrà il posto al Ministero. Cercherò di trovare qualche casa con il riscaldamen-to, e se non trovo bene vuol dire che farò permanenza a Caltagirone, salvo a passare unpo’ qui l’inverno che veramente non si sente.

Domani cercherò il Calendario e te ne spedirò un po’; hai molti geloni? Ioinvece col freddo ho le mani più magre. Mario, Marianna, i fratelli ti fanno dire tantecose. Anche l’on. Pecoraro600 a cui ho scritto per quella Signorina ti ossequia tanto. Osse-

291

598 Cartolina postale.599 Lettera.600 Antonino Pecoraro fu tra i fondatori del PPI in Sicilia ed anche a livello nazionale, partecipando alla

piccola costituente alla fine del 1918; deputato nel ’19 e nel ’21. Si interessò del problema della quotizzazionedel latifondo. Cfr. A. Sindoni, ad vocem, in DSMCI, III/2, p. 637.

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qui distinti alle tue padrone di casa, alla Sig. Rita a Miss Muir e un bacetto ai bimbi. Conaffetto

NelinaLa Baronessa di Giura mi scrive che il barone ti ha scritto.

(f. 265, c. 4)

490.

Londra, 10 gennaio 1929601

Carissima,Oggi è il ricordo più intimo della Cara Mamma volata al cielo in questo giorno

32 anni fa. Mi è sempre presente. Ho detto la Messa per Lei. Sto bene. Ho ricevuto la tuacartolina da Catania e godo che stai bene; spero che il freddo di Caltagirone non ti facciamale. C’è influenza costà? Qui comincia a serpeggiare, ma molto leggiera. Io fin ora nesono esente e così anche le padrone di casa; e mi ho molta cura. Stamane ho ricevuto lalettera del Barone. Non sapevo che Paolo fosse a Caltagirone. Quando Mario sarà costàfammi mandare un libro di Laberthonnière e altro di Loria che devono essere nel mioscaffale vicino la stanza di angolo.

Desidero anche le opere di Schiller e di Shakespeare, che credo sono ancora trai miei libri. Sto bene. Tutti ti salutano. Un abbraccio di cuore tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 324)

491.

Caltagirone 11 gennaio 1929602

Carissimo,L’altra sera giorno 9 sono arrivata in casa. Sto bene ed il tempo per quanto fred-

do ho trovato il sole ed è buono. Starò un po’ di giorni e spero rivedere il caro fratello.Qui ho trovato il grazioso dono di Barbara che ho gradito tanto tanto. Mi riserbo scrive-re, pel momento ti prego offrire i miei ringraziamenti e auguri affettuosi. Spero che ilfreddo non riprenda forte come per il passato e che possa trascorrerlo senza tanto soffrire.

292

601 Cartolina postale sped. a Caltagirone.602 Cartolina postale.

Page 300: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

I parenti di Catania tutti tutti ti salutano affettuosamente, come anche quelli diqui. Ti manderemo le fotografie dei bambini appena li faranno mentre quando sarò aRoma ti spedirò quella del maschietto che è tanto carino. Conservati sempre bene, osse-quiami il dottore, tua sempre

Nelina(f. 265, c. 7)

492.

Caltagirone, 13 gennaio 1929603

Carissimo,Ricevo stamane la tua ultima cartolina. Non mi parli della oscurità che avete

avuto, mentre nella lettera di Miss Marshall leggo che il 7 eravate senza luce “come unanotte senza luna e senza stelle”. Immagino che giornate! Voglio augurare che non tornipiù simile fenomeno. Cercherò andando a R[oma] di fare del mio meglio. Di là rispon-derò alla letterina ricevuta mentre ringraziami tanto lo scrivente. Io sto bene, Mario verràdopo il suo onomastico per pochi giorni. Per la tua musica non mi hai risposto se debbospedirtela; è tutta messa ordinata.

Marianna e tutti ti ossequiano. Luigi il figlio di Albino urtato dai compagnettidella scuola si è rotto la caviglia del piede destro. Mi domandava se hai ricevuto i suoiauguri. Povero piccolo è tanto paziente!! Il tempo qui è bello, un po’ fredduccio, a Cata-nia ha fatto pure freddo o meglio si sente meno fuori che dentro poiché colla pretenzioneche non fa freddo tengono le camere fredde.

Saluto tutti, un abbraccio

Nelina(f. 265, c. 9)

493.

Caltagirone, 19 gennaio 1929604

Carissimo,Ricevo la tua del 13 e godo leggere che nonostante il freddo stai bene e auguro

che così passi l’inverno tanto rigido dappertutto. Qui vi sono giornate freddissime e mol-to gelate in campagna, speriamo che non danneggino i giardini.

293

603 Cartolina postale.604 Cartolina postale.

Page 301: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

Attendo Mario, se viene per un quattro giorni poiché io non posso più tardareper lasciare libere le stanze alle Virili. Avrei voluto mandare una cartolina alla Lyttheltonche mi inviò una cartolina per Natale, ma mi manca l’indirizzo nuovo. Sto bene malgra-do il freddo, ma siccome vi è il bel sole nelle nostre stanze, sembra primavera la mattina;al giorno si supplisce col fuoco e così si tira avanti l’inverno.

Hai scritto al piccolo Luigi di Albino? Ti scrissi che si è rotto il collo del piede,ma che ora è in via di guarigione. Tutti i parenti ti salutano affettuosamente, io ti abbrac-cio sempre, tua

NelinaMario è arrivato e sta bene.

(f. 265, c. 14)

494.

Caltagirone, 25 gennaio 1929605

Carissimo,L’altro ieri ricevei la tua ultima cartolina del 19. Mi duole leggere sempre che le

mie non ti arrivano regolarmente, pazienza. Mario è stato solo tre giorni, in compensosono stati giorni pieni di sole e non tanto freddi, mentre da due giorni piove e tira vento diponente. Sto bene e sono in via di rassettare la casa per il ritorno. Rita e Piero sono andatiin casa credo. Salutami Miss Motto, Enthoven e ringrazierai Miss Marshall e Barbara.

Guardati dal freddo e dall’influenza. Qui vi sono raffreddori che ora tutto si chia-ma influenza. Io sto bene, grazie a Dio e il raffreddore in me non attecchisce. Il vescovo tisaluta, come il Vicario De Maddalena. Tutti i parenti fanno lo stesso, io ti abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 265, c. 17)

495.

Caltagirone, 27 gennaio 1929606

Carissimo fratello,Ricevo la tua del 22 mentre qui fischia il vento e in lontananza nevica. Meno

male che ho sbrigato tutto e così fra non molto mi muoverò. Sto bene, qui influenzacome costì non ce n’è e sto in pena per te, non mi lasciare senza notizie.

294

605 Cartolina postale.606 Cartolina postale.

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Faccio i miei rallegramenti al Dott. per il suo fidanzamento ed io penserei diregalare due cornici in argento uniti, per mettere un ritratto di entrambi, ovvero unoggetto per il capezzale, non ti pare?

I parenti tutti e gli amici ti ossequiano ed io ti raccomando di averti riguardi eprima che i venti del Nord incominciano lascia l’Inghilterra. Abbracciandoti, aff.ma

Nelina(f. 265, c. 18)

496.

Roma, 31 gennaio 1929607

Carissimo,Arrivo qui a momenti; ho fatto un ottimo viaggio e col caldo del treno mi sono

un po’ riavuta dal freddo ultimo a Caltagirone. Sto benissimo e qui ancora dalle Sig. Viri-li fino a che trovo casa. Ho trovato la tua del 25, rispondo a quella. La tua musica l’holasciata tutta in ordine; godo che continui a star bene malgrado il freddo. La gente è tuttaraffreddata, influenzata, ti salutano i parenti di Catania che ho visto ier sera dove parten-do col treno delle quattro si aspetta due ore.

Così ho fatto cena in casa di Marianna e poi mi hanno accompagnato alla sta-zione. Sono anche arrivata a vendere il giardino molto poco quest’anno, 14.000, ma erascarso assai e poi le gelate mi hanno fatto risolvere. Abbracci cari

Nelina(f. 265, c. 20)

497.

Roma, 9 febbraio 1929608

Carissimo,Ho la tua del 6. Stai tranquillo che io non mi espongo al freddo e qui ora non

ne fa tanto. Sto bene e non mi muovo. Ti salutano i parenti. Venerina, Nino, le Virili,Cinque che ho visto or ora. Vedrò per la compra della casa ma al mio comodo. Stai tran-quillo. Ti manderò i giornali di tanto in tanto come tu vuoi. Oggi vi è un sole magnifico,qui la mia stanza ne è piena fino il tramonto. Mario mi scrive che sta bene, che ha vinto la

295

607 Cartolina postale.608 Cartolina postale.

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causa col Di Bartolomeo per quel benedetto lascito fiduciario della Di Francisci, è statoun trionfo anche di Vavà B[arletta].

Salutami tutte le amiche e dimmi come stanno i Muir. Abbraccioti con vivoaffetto

Nelina(f. 265, c. 24)

498.

Roma, 13 febbraio 1929609

Carissimo fratello,Dal 6 c.m. che non scrivi e sto tanto in pena, moltoppiù che sui giornali leggo

il gran freddo di costì e le gelate e danni. Penso come la mattina deve essere penoso uscirecon cotesto freddo. Stai attento per le gelate e per quanto io vorrei notizie spesso, se nonpuoi uscire ad impostare non cimentarti, prego per te e spero che il buon Dio vorrà con-servarti in salute. Io sto benissimo; il tempo è stato buono, ma ora un’altra ripresa di fred-do, oggi nevica. Io sto sempre qui in attesa del buon tempo per cercare. Con affettuosisaluti e nella speranza che questa ti trovi bene bene, aff.ma

Nelina(f. 265, c. 26)

499.

Roma, 16 febbraio 1929610

Carissimo,Ricevo la tua del 16. Spero che continui a star bene, io pure bene malgrado il

freddo intenso. Ma al pensare quello di costà tremo per te. Prego tanto S. Gioacchino (lamamma ne era tanto devota) affinché ci guardi tutte e tre. Siamo così lontani l’uno dal-l’altro. Al Gesù predica P. Brucculeri della Civiltà Cattolica. Si vede che è siciliano, mapredica bene. D’altri non so dirti, poiché con questi freddi chi va girando?

Scriverò alla Signora Muir. Salutami tutti, un abbraccio

Nelina(f. 265, c. 28)

296

609 Cartolina postale.610 Cartolina illustrata.

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500.

Roma, 11 marzo 1929611

Carissimo, Ecco con le tue una del 7 e l’altra dell’8, tutte e due ricevute oggi 11 (lunedì).

Rispondo subito come vedi, dolente che hai avuto un po’ di influenza e che già sei usci-to… perché così presto? Sta in riguardi per carità, una ricaduta sarebbe peggio.

Anche io, per essermi inavvertitamente lasciate le scarpe umide ai piedi, hoavuto un po’ di mal di gola e due febbrette, ma oggi sto benissimo, come se nulla avessiavuto. Per me è matematico il mal di gola coi piedi umidi… tu lo sai, ebbene non pensaiaffatto di cambiarmi. C. non va pel momento in Sicilia, sta bene e spera rimettersi deltutto. Ti ossequia distintamente come ti saluta Giovannino Tasca.

Hai mandato le condoglianze a Marianna Scuderi e a Peppino? Porterò io lafotografia del bambino poiché temo che si smarrisca. Non mandarono le fotografie dellapiccola poiché non ne aveano di belle e credo non ci siano arrivate. Marianna è inconsola-bile!

Salutami tutte le amiche che ricordo tanto, le padrone di casa in special modo ate abbracci

Nelina(f. 265, c. 35)

501.

Roma, 15 marzo 1929612

Carissimo,Ho la tua fra le mani e godo leggere che stai bene già. Anche io sto bene e men-

tre ti scrivo sono al ristorante S. Chiara per mangiare e per mangiare meglio. Il Sig. Gio-vanni che mi vede spesso è contento e ti saluta. Anche a me Mario scrive che col freddo èstato bene e speriamo che anche il caldo non gli nuoccia quest’anno. Gigia che dal 9 gen-naio è al Noce con sua madre e Silvio dice quanto è bello colà. Immagino ora coi man-dorli fioriti e le ginestre profumate come deve essere bello!

Come ci vorrebbe per te l’aria dei boschi. Dopo tutti i geli e il freddo di quest’in-verno come è deliziosa la primavera che veramente è venuta di botto, almeno qui a Roma.

La Sig. Elena ti ringrazia e ti risponderà per le condoglianze che ha ricevuto sta-mattina. Le Pisciotta ti ossequiano, quanto sono brave queste figliole! Sono seduta di

297

611 Cartolina postale.612 Cartolina postale.

Page 305: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

fronte a Tanfani, quanti ricordi! Che movimento vi è sempre in questo negozio ed oradopo la Riconciliazione. Salutami tutte le amiche mentre raccomandoti di mangiare dipiù, t’abbraccio con vivo affetto

Nelina(f. 265, c. 37)

502.

Roma, 18 marzo 1929613

Carissimo,Ho la tua del 15 e leggo come gli inquilini costà crescete in numero. È un cani-

no cinese come you you? Ti ricordi? Certamente che il gatto deve essere geloso… Quantomi duole leggere della morte del D.r Carlo S. sì che me lo ricordo! Ma mi sembra che eraun po’ male andato in salute.

Godo che stai bene, come lo sono anch’io: qui fa già caldo e penso quandodicevi “che a Roma appena viene marzo fa caldo e si veste leggieri”. Vestire leggiera no,ma la roba pesante infastidisce. Ieri sono stata all’Augusteo nel primo concerto di Molina-ri dopo il suo ritorno dall’America, una folla immensa! E un bel concerto, specie una cosadi Respighi (Feste Romane sinfonico) l’Ottobrata e la Befana, quest’ultima si era proprioa Piazza Navona. Fu applauditissimo e più volte fatto venire fuori.

Cinque cerca di fare qualche altro lavoro quando si sarà del tutto sbrigato, tiossequia. Stai tranquillo che per il momento non giro case, ma il male del riflusso è giàpassato. Salutami tutti e con affettuosi abbracci sono sempre la tua, aff.ma

Nelina(f. 265, c. 40)

503.

Roma, 28 marzo 1929614

Carissimo fratello,La tua del 24 arriva nel momento che scrivo a te e a Mario. In questi giorni ti

sono più vicina e mentre nelle grandi Basiliche assisto ai canti e alle funzioni, ti penso piùintensamente e prego per te. Io sto benissimo già, io non ho avuto l’influenza, la mia fu

298

613 Cartolina postale.614 Cartolina postale.

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tracheite semplice e non mi son rimaste le gambe per nulla deboli, sono tanto forti! Saràinvece il freddo che ti rende cotesta debolezza; cerca di scappare in un posto più caldoalmeno per tutto il mese di aprile.

Io ancora non posso precisarti se vado o no in Sicilia. Tanti auguri per la S.Pasqua a te e alle amiche tutte. Ti ho spedito la pizza romana che è tanto buona, la riceve-rai con ritardo. Abbracci

NelinaTi ho spedito il giornale.

(f. 265, c. 43)

504.

Roma, 2 aprile 1929615

Carissimo,Ieri, primo, ho ricevuto la tua del 27. Vorrei leggere che stai bene e invece leggo

benino; penso che l’influenza avuta è stata un po’ forte che ti ha lasciato così debole legambe. Anche qui a qualcuno è rimasto questo fenomeno, ma ormai dovrebbero esserecessati. Sarà l’umido, il freddo? Non fai qualche cura ricostituente? Spero che avrai rice-vuto il libro, l’ultimo giornale che ti ho spedito e che presto riceverai la pizza romana.

Ti salutano i Di Giura dove ho pranzato la sera di Pasqua, anche l’amico delMondial ove ho pranzato ieri sera. Venerina, le Virili, tutti ti offrono i loro auguri. Stobenissimo ed ancora indecisa se debbo o no andare in Sicilia con la primavera. Non hosbrigato ancora nulla di nulla. Forse verrà Mario almeno così mi ha scritto. Sarebbe buo-no che venisse almeno potrei decidere meglio per la casa, ma quasi non ci credo. Se haibisogno di qualche cosa scrivimi che te li mando. Rinnovo i miei auguri per la Pasquapregandoti di salutarmi tutte le amiche. Cosa dice Miss Rose? Un abbraccio

Nelina(f. 265, c. 47)

505.

Roma, 13 aprile 1929616

Carissimo fratello,Ho ricevuto la tua dell’8 e quella dell’11. Grazie della premura che hai nel dar-

mi tue nuove. Il tempo qui si mantiene ancora freddo, oggi piove, l’altro ieri caldo sciroc-

299

615 Cartolina postale.616 Cartolina postale.

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coso e così va via la primavera. Sto benissimo e spero che a te il bel tempo ti avesse a farrimettere del tutto. Farai le mie congratulazioni a Miss Muir per la nascita del sesto figlio-lo. Facendo da padrino, informati cosa si può regalare.

Mi scrivono i Belloni che Maurizio sposerà alla fine di maggio, si dovrebbe fareun regalo ma che cosa? Quanti quest’anno capitano. In un’altra ti rispondo di quanto michiedi nella precedente cartolina. Mi scrive Marianna Scuderi che ha risposto alla tua let-tera di condoglianze, ma teme di aver sbagliato l’indirizzo. Ti ossequiano tutti inclusi gliAmerigo dove sono stata ieri a pranzo. Saluta le Signore di casa, Rita, i Muir affettuosa-mente.

Con abbracci affettuosi tua

Nelina(f. 265, c. 52)

506.

Roma, 18 aprile 1929617

Carissimo fratello,Ricevo la tua e con piacere leggo che stai bene, almeno quasi. Io sto benissimo e

qui il tempo si è di nuovo rimesso a buono per quanto non abbia ancora piovuto. DiMangano non so nulla, ma credo che stia sempre al De Merode. Si sono trovate le cassedei libri un po’ presi dall’umidità ed ho pregato qualcuno a rimuoverli e farmi un elenco,ma credo che se ne siano perduti molti coll’umido.

Non so se per quest’anno andrò a S. Maria, ancora non sono sicura. Mario pareche vuol venire per la beatificazione di D. Bosco, io gli scriverò di muoversi prima618.Salutami tutti e credimi, aff.ma

Nelina

Leggo sul giornale che costì vi è il vaiolo, è vero? Vi saranno veramente le qua-rantene? Sto in pena tanto.

(f. 265, c. 55)

300

617 Cartolina postale.618 «Mi scrive Nelina che tu forse andrai a Roma per la Beatificazione di D. Bosco. Quando sarà? Io vi

parteciperò in ispirito. Don Bosco mi è stato sempre simpatico e caro, anche quando non pensavo che fossearrivato agli altari» (Luigi a Mario, Londra, 22 aprile 1929, II, p. 43, n. 409).

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507.

Roma, 30 aprile 1929619

Carissimo,Di S. Caterina sono stata nella bella chiesa di S. Maria sopra Minerva ed ho fat-

to la Comunione per la mamma che son certa dal Cielo ci guarda e protegge. Sto bene eprego S. Gioacchino affinché faccia passare presto costì la seccante epidemia; quest’annoè un affar serio costì!

Saluta tutti, penso pei tuoi libri, t’abbraccio

Nelina(f. 265, c. 60)

508.

Roma, 11 maggio 1929620

Caro fratello,La mia ultima si è incontrata con la tua e quindi ho tardato a scriverti, spero

che non ti sarai angustiato per il ritardo. Sto bene e spero che tu lo sia anche. Mi auguroanche che il vaiolo sia alla fine e che la F[rancia] leva le misure di precauzione. Io pregosempre S. Gioacchino e son sicura che ci proteggerà sempre. Mi sto dando attorno per ituoi libri, ma finirò con mandarli a casa e metterli nella nostra biblioteca.

A momenti ricevo la tua dell’8 maggio così le cartoline non s’incroceranno più.Mi duole che non puoi muoverti per causa delle misure sanitarie francesi, dunque il vaio-lo continua? Come ne sto in pena! Ma speriamo che S. Gioacchino ci liberi sempre dalleepidemie. Mario dice che verrà per la beatificazione di D. Bosco che sarà il 2 giugno, spe-ro che non se ne penta. Ringrazia anche per me la S. R. del pensiero affettuoso che hasempre per te e dei saluti che mi manda e che contraccambio.

Conservati sano finché il caldo non ci fa riunire. Abbraccioti, aff.ma

Nelina(f. 265, c. 64)

301

619 Cartolina illustrata.620 Cartolina postale.

Page 309: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

509.

[Londra], 16 maggio 1929621

Carissima Nelina,La notizia che fra le linee della tua cartolina io arrivo a comprendere, mi ha col-

mato di gioia; hai avuto il passaporto anche quest’anno, e verrai, a Dio piacendo, o a finegiugno, o ai primi di luglio, e starai con me le vacanze d’estate. Sia ringraziato Dio; hoatteso tale notizia con l’ansia fraterna che tu conosci, e nel dubbio tormentoso che anchequesto conforto mi fosse vietato.

In tante traversie, tu, cara sorella, sei stata sempre per me il più fido confortoumano, la mia cara buona soave sorella che mi ha sorretto, aiutato, accompagnato sem-pre, con lo stesso tranquillo e profondo affetto, con le continue trepidazioni e ansie,indifferente ai trionfi, ma sensibile ai dolori; modesta sempre e sempre col senso dellamisura, con la visione della realtà, con l’antiveggenza dell’amore. Ora sei lontana da me,ma sempre allo stesso modo vicina a me nel pensiero, nell’affetto e nelle cure.

Tutto hai sacrificato per me, per rimanere al mio fianco, e non lasciarmi solonelle tempeste della vita. Solo il Signore può compensarti, ed io non so far altro che pre-gare per te. Che altro tu puoi da me desiderare?

Negli ultimi anni di nostra vita il Signore ha voluto tenerci lontani, noi cheinsieme nati insieme abbiamo vissuto nella più completa comunione di affetti e di idee. Etu sai sopportare ciò con santa fermezza, e con umana dignità, comprendendone bene leragioni e apprezzandole nel loro valore.

Mi conforta sempre la speranza che non ci sarà negato rivederci ogni anno epassare insieme le vacanze come riposo dello spirito e del corpo. So bene che se il Signo-re ti domanda questo altro sacrificio sei pronta a sostenerlo, so bene che in Lui solo è iltuo vero conforto e il tuo anelo continuo. Egli è quello che ci unisce in terra e quello checi unirà nel cielo; così speriamo e preghiamo e gemiamo in questa terra di dolori e diangosce.

Oramai il più della nostra vita è trascorso; i nostri cari ci han preceduto; ilnostro caro e santo fratello vescovo è ancora qui con noi a lavorare a penare a propagare ilnome del Signore. Poco ancora, per tutti e tre, e il nostro esilio terreno sarà finito. Gesù ciattende nel suo infinito amore e nella sua gloria infinita.

Cara Nelina, in Gesù ti abbraccio col più vivo affetto fraterno, tuo

Luigi(b. 579, fasc. 22, s.n.)

302

621 Questa lettera di Luigi si trova nel fascicolo “Lettere non spedite”, pubblicate in L. Sturzo, Letterenon spedite, cit., pp. 101-102.

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510.

Roma, 21 maggio 1929622

Carissimo fratello,Eccomi a te e spero che avrai ricevuto la mia e i giornali. Godo che il tepore è

arrivato costì e spero che trascorrerai un buon mesetto di caldo per poi prendere il bel soledi una spiaggia che credo raggiungerai appena uscito dall’Inghilterra. Io sto bene ed anco-ra qui il caldo non incomincia, meno male per quanto credo che il caldo per le campagnedovrebbe incominciare. Maurizio sposa il 12 giugno e qui ho riveduto la mamma e lasorella che ti ossequiano.

Io penso un oggetto artistico e non argenteria che chissà quanti ne avrannoregalati, vedrò. Intanto gliene ho parlato e ringraziano immensamente. Salutami le ami-che specie C. tornata da Cannes. Quest’anno il freddo è stato generale. Spero che la epi-demia vada diminuendo e così non avere alcuna noia. Oggi S. Felice ho fatto la Comu-nione per papà. Abbracci

Nelina(f. 265, c. 68)

511.

Roma, 24 maggio 1929623

Carissimo fratello,Rispondo alla tua del 20 e godo sentire che vai rimettendoti e spero che il sole

ti rinforzi. Dopo il viaggetto che conti di fare quando pensi di andare a trovare quello delmare? Quello sì che ti gioverà, ma non tardare oltre la metà di luglio e così si starebbe unmese e mezzo. Il settembre è sempre più fresco e poi annotta troppo presto. Oggi ho pen-sato al dono per Maurizio Belloni ed ho scelto un bel piatto decorativo di Sèvres. Sonoandata con la Sig. Maria Belloni che ti ossequia. Mi è costato tutto compreso otto, ma èbellissimo. Sto bene ed ora non vedo l’ora che passi quest’altro mese, sono i più lunghi!

Mario pare che non venga, almeno mi scrive per ora perché ha da fare…quelloama poco viaggiare, ma se io dovessi passare qui tutto luglio penserei ad una villeggiatura,qui fa troppo caldo in quei mesi. Ancora però il tempo non si è sistemato per nulla, è sci-rocco, è vento e freschino. A me la cuffia della radio non fa nulla alla testa, forse perchého fatto già l’abitudine poiché tutte le sere passo così il tempo anzi, lavoro e sento musica.

Salutami tutte le amiche, conservati in salute, abbraccioti

Nelina(f. 265, c. 69)

303

622 Cartolina postale.623 Cartolina postale.

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512.

Roma, 26 maggio 1929624

Caro Gigino,La tua del 23 mi da tue buone nuove e penso come il caldo ti rimetterà del tut-

to. Anche io credo che Mario più non venga mentre che ne avea tanto parlato, semprecosì… Penso pure di non andare giù poiché col caldo mi strapazzerei molto. Penso diandare a Milano qualche giorno anzi, mi avrebbero voluto per il matrimonio di Mauri-zio, ma io non vado. Spero che resteranno contenti per il dono. Saluta tutte le amiche,abbracciandoti con affetto

Nelina(f. 265, c. 70)

513.

Roma, 31 maggio 1929625

Oggi ultimo di maggio e penso come a Caltagirone vi è la festa della Cenado-mini, non so come la faranno quest’anno. Ricevo la tua seconda cartolina e così rispondoa tutte e due in uno. Comprendo ciò che farai e così prenderai un buon sole. Ieri mi scris-se Ele Belloni che il matrimonio sarà ai primissimi di giugno ed ho mandato già il regaloanche a tuo nome. Ancora non so se l’abbiano ricevuto. Non so perché vuoi andare a S.M., io sto in pena per il gran traffico di quella via. Per pochi giorni potresti fare la pensio-ne a Parres. Ad ogni modo guardati dalle automobili. Mario poteva venire perché ancorail caldo caldo non è incominciato, ma forse lui vorrà tirare più a lungo il viaggio, sarebbebuono ma non ci credo.

Ti scriverò quando andrò a Milano poiché aspetto che si riposino del gran traf-fico avuto. Tutti ti salutano, come io saluto le amiche per mezzo tuo e abbracciandoti dicuore credimi sempre, aff.ma

Nelina(f. 265, c. 71)

304

624 Cartolina illustrata.625 Cartolina postale.

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514.

Londra, 6 settembre 1929626

Carissima Nelina,Sono già, grazie a Dio, a Londra, e sentivo il bisogno di silenzio e riposo. I

padri di Fulham Road non avevano stanza disponibile perché hanno gli operai che ripuli-scono; sono venuto alla pensione di fronte al Parco e fortunatamente ho trovato libera lastanza a mezzogiorno e al 2° piano. Avrò quindi un po’ di sole e di verde.

Il tempo è bello. Sto bene. Tu puoi continuare a mandare le tue cartoline pressole suore e se vuoi puoi scrivere qui, cioè Hilton House 15, Bayswater Terrace W 2. Il M°si è interessato, però conosce poco l’italiano, e quindi desidera leggere il testo nella tradu-zione o francese o inglese. La cosa si complica perché io desidero musicato l’italiano627.Aspetto con ansia tue notizie. Saluti tutti i parenti e amici, la Sig.ra Venerina, il Sig.r Gio-vanni ecc. Un abbraccio, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 325)

515.

Londra, 9 settembre 1929628

Carissima sorella,Ho ricevuto la tua del 5 e sono contento che l’appartamento ti piace; attendo

di sapere la tua ultima decisione. Penso che sei ancora all’Hotel S.ta Chiara e là ti man-do questa. Io sto bene. Sono contento di essere venuto qua. Il tempo è bello, e il parcomi dà l’impressione che la villeggiatura continua. Ancora non ho visto nessuno. Hotrovato Edith molto sofferente. Ha accettato il tuo dono e sabato sera è partita perLourdes con Miss Kelly. Ieri ho ripreso di andare dalle Suore, perché il prete è dovutopartire in fretta.

305

626 Cartolina postale sped. a Roma. Alla fine di giugno Nelina raggiunse Luigi a Parigi; di lì avrebberoproseguito per il Belgio e la Germania. In agosto passarono le vacanze in Francia a La Plage d’Hyères.

627 Il riferimento è probabilmente al musicista Darius Milhaud che avrebbe dovuto musicare, come poimusicò, l’opera di Luigi Il ciclo della creazione che verrà pubblicato nel 1932 (Il ciclo della creazione. Tetralogiacristiana. Poema drammatico in un Prologo e quattro Azioni, Librairie Bloud et Gay, Paris 1932). Scrivendo diquesta sua opera alla sua segretaria di Londra nel 1931, Sturzo osservava: «Rileggendo la mia Tetralogia, sentoun gran conforto spirituale; perché non saprei meglio esprimere la mia aspirazione in Dio e la gioia del miste-ro e il senso della colpa e del dolore. Non so se gli altri ne avranno le stesse impressioni. Forse no e ciò è ildifetto della mia arte, non della mia fede» (cfr. Bibliografia degli scritti di e su Luigi Sturzo, cit., pp.16-17).

628 Cartolina postale sped. a Roma.

Page 313: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

Oggi mi occupo di farmi venire la posta qui e di tante altre piccole faccende.Vedrò il dottore. A Parigi presi il Renard e gli sarà spedito direttamente per l’onomastico.Tante cose a tutti. Mario mi ha scritto che sta bene. Un abbraccio, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 326)

516.

Londra, 15 settembre 1929629

Carissima Nelina,Sono contento che l’analisi è andata bene come al solito, e che finalmente ti sei

decisa a prendere il I. Robin. Io incomincerò fra giorni, appena il caldo è passato. Già ilcaldo va a finire; oggi la temperatura è più bassa e i giornali sono contentissimi che final-mente il gran caldo di Londra finisce, però se ne prevede ancora una settimana. Hai vistoche temporale su Toulon! Un vero ciclone. Hai scritto a Mrs Macdonnell? Avrannoanch’essi sentito il terribile ciclone. Ricordi l’indirizzo? Attendo notizie sulla casa e anchesulle altre cose se stanno benissimo o no. Tanti auguri alla Sig.ra A. Pisciotta e tutti dicasa. Saluti alla Sig.ra Venerina e al nipote ecc. ecc., a tutti. Sto bene.

Un abbraccio di cuore, tuo

LuigiIl sonno è ritornato completamente.

(sc. 728, f. F/1/4, c. 327)

517.

Londra, 18 settembre 1929630

Carissima Nelina,Ti mando questa a Caltagirone pensando che già sei arrivata e aspetto con ansia

tue notizie. Io sto bene, grazie a Dio, e fino a ieri il tempo è stato abbastanza discreto. Maho letto che a Parigi e sulla costa del Nord vi sono stati temporali terribili. Saint-Malo èstato allagato. La povera Edith non poté, come sperava, andare a Lourdes, poiché il viag-gio le faceva male e si fermò a D. Ora non ho più notizie e non so quando tornerà. Prego

306

629 Cartolina postale sped. a Caltagirone. 630 Cartolina postale sped. a Caltagirone.

Page 314: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

per Lei. Io per ora sto bene qui e vedrò quanto potrò tornare in casa. Mi dispiace che nonhai trovato l’appartamento. Spero al tuo ritorno.

Ho piacere che Mario verrà a farsi una villeggiatura a S. Bartolomeo. E io chepensavo che era inutile tenerlo! Meglio così. Gli ho scritto per l’affare del Ponte. Speroche combinerete631.

Un abbraccio di cuore, tuo

LuigiQui ancora c’è poca gente, sono fuori.

(sc. 728, f. F/1/4, c. 328)

518.

Londra, 24 settembre 1929632

Carissima Nelina,Sabato sera ebbi il tuo espresso. Lo aspettavo per lunedì quindi la gioia fu dop-

pia. Spero che l’aria nativa ti giovi, dopo tanto girare. Io sto bene, ieri ho visto Miss Mot-to e la sua Madre che ti salutano tanto tanto. È tornata Edith con Miss Kelly; sta meglio,il riposo le è giovato. Io, appena possibile, tornerò a casa; tu manda da oggi in poi le car-toline al solito Gloc. Terr. La casa è aperta e io ci vado spesso per carte e libri. Forse, setutto va bene, vi tornerò a fine del mese.

Rita ti saluta assai. Il dottore vuole che ti ringrazi per la scelta del Copenaghen;io gli ho detto che eri stata tu a sceglierlo. Salutami tutti. A Roma sei andata dal dentista?Ho letto sopra un giornale che Chiavaro è in America, ma per un giro. Un abbraccio dicuore, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 329)

307

631 «Carissimo fratello, quando vedrai Nelina, discuterai con Lei la possibilità di fare la parrocchia delPonte. A me è parsa possibile, quando ne ho parlato; vedi tu; anche a fare uno sforzo io ci terrei tanto e nesarei tanto lieto e consolato» (Luigi a Mario, Londra, 15 settembre 1929, II, p. 120, n. 496). La sorella Mar-gherita aveva lasciato parte dei suoi beni alla Chiesa di Maria Ss.ma del Ponte per fondare una nuova parroc-chia con quella dotazione. La parrocchia sarà costituita a metà degli anni ’40.

632 Cartolina postale sped. a Caltagirone.

Page 315: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

519.

Caltagirone, 2 ottobre 1929633

Carissimo,Scrivo con un giorno di ritardo poiché il traffico della vendemmia mi ha fatto

tardare a scriverti e te ne chiedo scusa. Immagino che il ritardo di uno o due giorni per teè doloroso, ma da qui può succedere spesso, quindi ti prego di non angustiarti. Sto benis-simo ed oggi che sono andata a far visita al Dott. Traversa il quale solo ora sta un po’meglio mi dice che l’acqua bevuta è stata quella che mi ha giovato tanto. Egli ti ossequia.Mario ancora non viene perché prima deve lasciare il Seminario a posto. Quest’anno misembra una cosa strana, ma l’uva non mi fa male e ne mangio tanta.

Come vorrei mandarla a te che tanto ti piace. È troppo lontana Londra perqueste spedizioni. Ti ossequiano tanto i parenti tutti che spesso vado a trovare in campa-gna, perché sono tutti in campagna.

Un abbraccio

Nelina(f. 266, c. 1)

520.

Londra, 3 ottobre 1929634

Carissima sorella, Ho ricevuto la tua del 28 settembre. Non mi scrivi che stai bene, ma io lo sup-

pongo. Anch’io sto bene; ho fatto accendere la stufa perché il tempo è già freddo e piovo-so. Qui sono contenti che finalmente piove, i tappeti verdi dei parchi erano secchi. AncheRita si lagnava della mancanza di pioggia, ma il suo tappeto verde era in gran parte ancoravivo, e che bei fiori. Salutami tutti i parenti e amici. Nulla ho ricevuto da Peppino.

Un abbraccio di cuore, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 330)

308

633 Cartolina postale.634 Cartolina postale sped. a Caltagirone.

Page 316: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

521.

Londra, 26 ottobre 1929635

Carissima Nelina,Ho ricevuto tue notizie a mezzo del caro fratello, il quale poi ha finito per stare

soli quattro giorni. Pazienza. Godo che state bene tutti e due e anch’io sto bene. È prossi-mo il giorno di speciale ricordo dei nostri cari, e il 2 novembre staremo insieme nella pre-ghiera per loro e per noi, e anche per tanti amici e parenti che sono già di là e che ci aspet-tano, quando il Signore ci chiamerà. Speriamo e preghiamo assai per essere pronti alla suachiamata, come le Vergini che avevano la lampada accesa al venire dello sposo.

Cara sorella, io penso sempre a te, e prego assai per te, e mi è conforto il prega-re. Salutami tutti. Un abbraccio di cuore, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 331)

522.

Londra, 29 ottobre 1929636

Carissima Nelina,Ieri ho ricevuto la tua del 22. Il mio raffreddore è già passato; credo di avertelo

scritto; e ora sto bene. La padrona di casa sta meglio, ma non ancora in grado di viaggiare.Ti ringrazia assai. Ossequiami il d.r can.Carfì e gli altri che si ricordano di me. Ancoranon sono stato ad un concerto, da che la stagione è cominciata. Qui comincia ai primi diottobre. Per causa un po’ del raffreddore, altra volta per l’orario, oppure per la pioggia.C’è stata sempre una ragione per non andarci. Ti salutano molto le tue amiche che vannotornando a Londra. Ho ricevuto i libri che mi ha spedito Mario.

Tante cose a tutti specialmente alle persone di casa. Come sta Giovannino DiBartolo? Un abbraccio di cuore, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 332)

309

635 Cartolina postale sped. a Caltagirone.636 Cartolina postale sped. a Caltagirone.

Page 317: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

523.

Caltagirone, 31 ottobre 1929637

Carissimo fratello,Torno a momenti da confessarmi e trovo la tua letterina. Grazie del tuo costan-

te pensiero, come costante e affettuoso è il mio per te, amatissimo fratello. Stavo già inpena per il tuo silenzio, l’ultima cartolina era del 22. Sto bene e godo che tu stai bene,conservati sempre così. In questi giorni più che in altri staremo uniti nella preghiera.Aspetto il passaggio di Mario che va per la visita a Niscemi, così lo rivedo. L’altro giornosono andata in compagnia di Teresina Galvano e suo marito Luigi a visitare la scuola diceramica a S. Gregorio, che ho trovata molto progredita. Fanno anche delle commissionie i giovani lavorano bene e con volontà.

Ieri poi sono stata a rivedere il nostro giardino pubblico tutto fiorito e convarietà speciali di crisantemi e dalie bellissime. Ti ossequia D. Pietrino, come ti ossequia-no i parenti ed amici tutti. Il Dott. D’Antona che tutti gli anni appena arriva qui viene afar visita ti ossequia. Ieri sposò suo figlio con l’ultima delle figliuole di Elisa Ciancio.Come stanno i Muir? Saluta affettuosamente a tutte le amiche, abbracci

Nelina(f. 266, c. 2)

524.

Caltagirone, 4 novembre 1929638

Carissimo,La tua del 29 è fra le mie mani e rispondo. Oggi nebbia e vento, le solite levan-

tate caltagironesi che rompono le ossa. Io sto bene ed ancora non ho messo la roba d’in-verno. Godo che tu stai bene e che il nuovo raffreddore è passato, ciò vuol dire che ne haiavuto più di uno. Guardati e fai qualche cura rinforzante per allontanarli. Sto combinan-do per piantare le viti e i carciofi, così come vedi mi son data all’agricoltura, ma ci voglio-no spese e spese. Giovannino Di Bartolo ti ossequia, sta benino e quest’anno studia aCatania per essere più vicino e così viene ogni tanto in famiglia. Così tutte le persone dicasa, amici e parenti ti ossequiano.

I tuoi libri sono in via di sistemazione mi hanno scritto, così quando te ne servequalcuno potrai averlo. Ho anche i muratori nelle varie campagne e così spese da ogniparte. Salutami le amiche, ossequia il Dott., a te mille abbracci con vivo affetto

Nelina(f. 266, c. 3)

310

637 Cartolina postale.638 Cartolina postale.

Page 318: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

525.

Caltagirone, 6 novembre 1929639

Carissimo,Ricevo la tua del primo novembre. Anch’io sono stata vicino a te in ispirito ed a

piè dell’altare in questi giorni, pregando pei nostri cari trapassati. Sto benissimo e godoche anche tu stai bene e ti raccomando di non raffreddarti e tenere la casa più calda chepuoi. Con piacere leggo che Miss Kelly ha trovato il posto che desiderava e che la tuapadrona di casa sta meglio, speriamo che possa viaggiare e tornare presto.

Mario dovea passare ma non va per ora a Niscemi causa del morbillo, quindinon viene nemmeno qui. Abbiti i saluti di tutti i parenti ed amici, da me un abbraccio

Nelina(f. 266, c. 4)

526.

Caltagirone, 9 novembre 1929640

Carissimo,Vedi come stiamo vicini per mezzo delle cartoline. Esse arrivano così spesso

che mi sembri a Piazza e Mario a Londra. Sto benissimo. Qui il tempo è caldo umidoma si sta bene, ancora il freddo non è venuto mentre te già da mesi che lo senti. Ioancora vesto di estate quasi. Godo che sei stato dai Muir e che i bambini stanno tuttibenissimo compresa la Signora. Salutameli tanto tanto ed anche io ho desiderio di rive-dere le amiche.

Ancora la ferrovia per andare a Piazza non funziona, ma torna più contoandare in auto. Io non so quando andrò, Mario mi vorrebbe ma qui c’è sempre da fare.Venerina mi scrive e ti ossequia, i libri sono in via di sistemazione. Abbraccioti con vivoaffetto

Nelina(f. 266, c. 5)

311

639 Cartolina postale.640 Cartolina postale.

Page 319: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

527.

Londra, 11 novembre 1929641

Carissima NelinaRicevo la tua del 6 c.m. oggi perché ieri domenica non vi fu distribuzione

postale. Sto bene, non ti angustiare che ho cura di me, e quest’anno sono un po’ più sen-sibile al freddo degli anni scorsi, e quindi tengo più attenzione. Ma non si possono evitarei raffreddori. Le mie padrone di casa sono per ora in Francia perché Miss Marsh. si è sen-tita troppo debole per continuare il viaggio e vorrebbe andare dai suoi nipoti a Ginevra;non so ancora quel che farà. Ho appreso con dispiacere la morte di Don Francesco Caru-so e scrivo subito al suo figlio il Canonico. Tu fai le mie parti.

Tante cose agli amici e ai parenti e alle persone di casa, un abbraccio, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 333)

528.

Londra, 13 novembre 1929642

Carissima Nelina,Rispondo alla tua del 9 c.m. Anche io, quando le tue cartoline arrivano regolar-

mente penso che siamo più vicini di quel che non è. Ma lo siamo vicini anche perchépensiamo sempre l’uno all’altro e preghiamo il Signore perché ci assista, e certo i dueangeli custodi, il mio e il tuo si tengono, come dire?, informati… E già si avvicina ilnostro compleanno: gli auguri ti arrivano anticipati e affettuosissimi.

Godo che sei così occupata che il tempo non par lungo. Anche a me lavoran-do quasi sempre a tavolino, il tempo non mi par lungo, non ostante la prolungata soli-tudine. Sto bene, il cuore quest’anno va benissimo, almeno fino ad ora. Pel freddopazienza! Ci sono i giorni più freddi e i meno freddi. E così il tempo è variato. Tantecose da Miss Motto che ieri è stata da me al tè. Domenica scorsa ho sentito un bel con-certo, la 5.a di Beethoven. Erano due mesi che non andavo a sentirne. Salutami tutti.Un abbraccio, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 334)

312

641 Cartolina postale sped. a Caltagirone.642 Cartolina postale sped. a Caltagirone.

Page 320: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

529.

Caltagirone, 13 novembre 1929643

Carissimo,La tua ultima è del 4 quindi sono nove giorni che non mi scrivi. Oggi (merco-

ledì) l’attendevo con tanta ansia e invece nulla è arrivato. Spero domani e mi auguro chesia dipeso da disguidi di posta e non per ragione altra. Io sto benissimo e sempre attornia-ta di premura da parte di parenti e amiche che ti ossequiano. Ho veduto D. MaddalenaCentorbi vecchietta a 85 anni, ancora lavora la sera e va in campagna per la raccolta. Essati ossequia e si raccomanda alle tue preghiere. Che bella vita!

Il giardino di arance quest’anno è buono non così i prezzi, ma speriamo cheaumentino. Nella speranza di leggerti domani ti abbraccio con vivo affetto

Nelina (f. 266, c. 6)

530.

Caltagirone, 16 novembre 1929644

Carissimo,Rispondo alla tua dell’8 e dell’11 che ho ricevuto oggi. Godo che stai bene ma

mi pare che devi star sempre raffreddato quest’anno. Incomincia qualche cura rinforzantecome della china o altro e poi mangi un po’ di più, poiché la debolezza generale viene dalì. Io sto benissimo e grazie a Dio non mi raffreddo mai anche stando ancora leggiera.Oggi è una giornata di sole che invita ad andare in campagna, ma invece (sabato) si puli-sce tutta la casa.

Scriverò subito per il Parsifal e il Monitorio, spero che siano tra i tuoi libri.Spero che Miss Marshall torni presto e così la casa sarà tenuta più calda. Quest’annotutto ciò ha contribuito a farti sentire più freddo. Tutti ti salutano, io ti abbraccio convivo affetto

Nelina(f. 266, c. 7)

313

643 Cartolina postale.644 Cartolina postale.

Page 321: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

531.

Londra, 16 novembre 1929645

Carissima Nelina,Non ho ricevuto la tua solita, ma non voglio far passare la giornata senza scri-

verti, perché domani non si raccoglie posta. Sto bene, grazie a Dio, non ostante il tempo,vento, pioggia, freddo, un bell’insieme. La padrona di casa si è decisa a tornare, nono-stante che ancora ha la febbre ogni giorno e credo che arriverà qui con la risposta verso lafine della entrante settimana. Si tratta di febbri d’infezione che se ne andranno col tempoe col cambiare aria, come ben tu sai.

Tanti saluti a tutti, specialmente ai parenti e alle persone di casa. Un abbraccio,tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 335)

532.

Londra, 18 novembre 1929646

Carissima Nelina,Certo ci sarà un disguido perché io ti ho scritto il 4, l’8, l’11, il 1, il 16 c.m. e

oggi: sette cartoline in 18 giorni. Tra il 4 e l’8 passarono 4 giorni perché io attesi la tua. Iltuo conto non è esatto; tu dici dal 4 al 13 vi sono 9 giorni che non mi scrivi, ma quelladel 4 ti arrivò l’8 sera o il 9 mattina. Quindi dal 9 al 13 vi erano 4 giorni. Spero che orahai ricevuto tutte le mie cartoline: sto bene grazie a Dio. Tutti ti salutano tanto. Rinnovogli auguri per il compleanno. Che Dio ci aiuti a fare un po’ di bene ancora fino che a Luipiacerà di chiamarci a sé.

Un abbraccio, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 336)

314

645 Cartolina postale sped. a Caltagirone.646 Cartolina postale sped. a Caltagirone.

Page 322: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

533.

Caltagirone, 18 novembre 1929647

Carissimo,Ricevo la tua del 13 come tu avrai ricevuto la mia che ti diceva del lungo silen-

zio. Da quel giorno ne ho ricevute tre, grazie. Sto sempre benissimo e spero che malgradoil freddo di costà quest’anno la passi bene. Come è lungo l’inverno da coteste parti!

Questa ti giungerà la vigilia del nostro compleanno. Quel giorno farò la S.Comunione per te e tu pregherai per me, così staremo insieme tutto quel giorno malgra-do così lontani. Oggi qui è un vento di ponente fortissimo, e la nostra casa sembra unagabbia di vento. I parenti tutti ti salutano sempre ed io faccio a tutti le tue parti. Salutamii Muir e nella tua risposta dirai a chi per Natale vuoi che mandi i panettoni. Abbraccioti

Nelina(f. 266, c. 8)

534.

Londra, 21 novembre 1929648

Carissima Nelina,Oggi festa della Presentazione della Vergine mi ricordo della divozione che aveva la

Mamma, e del bell’altare di famiglia lassù all’ex Matrice. Ho pregato molto per i nostri cari eper te. Sto bene: da due giorni è tornato il bel tepore d’autunno, e un po’ di sole si vede, cosìtra la nebbiolina. La padrona di casa sta meglio ma ha rimandato di qualche settimana ilritorno perché l’aria della Savoia le fa bene. Meglio così: Edith ha tanta cura.

Tutti ti salutano. Un abbraccio di cuore e rinnovati auguri. Tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 337)

535.

Caltagirone, 23 novembre 1929649

Ieri una giornata umida ma calda ed ho fatto una bella passeggiata alla VillaComunale. In ricordo di questa ti mando la fotografia in cartolina della flora. Il quadro

315

647 Cartolina postale.648 Cartolina postale sped. a Caltagirone.649 Cartolina illustrata.

Page 323: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

che fece Vaccaro lo tengo nella stanza da pranzo. Sto benissimo, oggi nebbia fitta usoLondra, un abbraccio

Nelina(f. 266, c. 9)

536.

Londra, 27 novembre 1929650

Carissima Nelina,Ho avuto le tue del 21 e del 23. Questa ultima mi ricorda la nostra bella Flora!

A ricordarla è un sogno, tanto è bella. Sto bene: le giornate sono un po’ tiepide e si rivedeil sole: i cieli notturni sono bellissimi. Miss Motto ti saluta assai. Ieri fu molto gentile conme. Salutami i parenti e amici tutti. Le padrone di casa verranno con l’ultimo del mese.La zia non ha più la febbre benché sia molto debole.

Ti salutano. Un abbraccio

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 338)

537.

Londra, 30 novembre 1929651

Carissima Nelina,Non ho ricevuto la tua solita cartolina, ma ti scrivo per non farti mancare le

mie notizie. Sto bene, ecco tutto. Le padrone di casa sono arrivate ieri. La zia sta moltomeglio e ti ringrazia e saluta affettuosamente insieme alla nipote.

E tu? Passerai costà il mese di dicembre? Andrai a Catania? Il tempo per ora èun po’ mite, non mi posso lamentare. Salutami tutti i parenti e gli amici. Il 6 dicembre ful’onomastico del mio figlioccio Di Bernardo, mandagli i miei auguri.

Un abbraccio, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 340)

316

650 Cartolina postale sped. a Caltagirone.651 Cartolina postale sped. a Caltagirone.

Page 324: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

538.

Londra, 3 dicembre 1929652

Carissima Nelina,Non ti dar pensiero del Parsifal e del libro di mons. Martini; è meglio spedir-

meli a gennaio, dopo le feste natalizie. Desidero che mi arrivino subito i due vasetti di ter-racotta che ti ho scritto. Sto bene; tutti ti salutano, quei di casa specialmente. Come van-no i tuoi lavori agricoli? Che piacere a pensarti occupata con tanti affari di campagna;basta che non ti stanchi, specialmente quando bisogna superare delle difficoltà. Andraiper un poco a Catania? E dopo? Quando tornerai a Roma?

Intanto si appressa Natale e la fine dell’anno: che poesia queste feste! Così tipenso e ti sento qui vicina. Un abbraccio di cuore, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 340)

539.

Caltagirone, 6 dicembre 1929653

Carissimo,La tua del 30 mi arriva il 6, vedi con quanto ritardo! Stavo quasi in pena per la

mancanza di tue care nuove. Sto bene anch’io e attorniata da tante affettuose premuredelle amiche. Starò ancora finché gli affarucci nostri lo pretendano. Non so se come glialtri anni andrò per il Natale da Marianna. Qui il tempo è bello anzi, oggi comincia a pre-pararsi ad una non lontana pioggia. Spedirò presto il cacio e i vasetti. Certo che non sonoperfetti come quello che ti portai, perché quello era stato esposto. Ma son sicura che allemie amiche piaceranno.

Salutami tutti mentre te prendi i saluti dai parenti ed amici e tutte le affettuo-sità del mio cuore

Nelina(f. 266, c. 11)

317

652 Cartolina postale sped. a Caltagirone.653 Cartolina postale.

Page 325: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

540.

Londra, 9 dicembre 1929654

Carissima sorella,Avrei dovuto ricevere la tua solita cartolina, ma penso che con questo tempo di

uragani non sarà arrivata o sarà dispersa. Io sto bene e spero che anche tu starai bene. Lamia padrona di casa ti saluta tanto, ma è a letto da una settimana con febbri alte che cre-do derivino da irritazione al rene e all’intestino. Il dottore viene ogni giorno ma assicurache non c’è nulla di grave. La malattia fa il suo corso. Egli ti manda i suoi ossequi. Ierisera a casa sua ci fu un pranzo di amici e tutti hanno ammirato il “Renard” di Copena-ghen. Salutami gli amici e i parenti.

Un abbraccio di cuore, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 341)

541.

Caltagirone, 10 dicembre 1929655

Carissimo,L’altro ieri (domenica) ho ricevuto la tua cartolina, io rispondo con due giorni

di ritardo per dirti che il pacco è stato già spedito e spero che Miss Marshall riceverà inregalo tutto. Riceverà pure il solito panettone con i miei migliori auguri. Sto bene ed inquesti giorni penso di andare da Mario, il tempo è ancora mite e bello. Il giardino que-st’anno è bellissimo, anche questo lavoro è di questi giorni, quindi della mia partenza nonci penso.

Se andrò a Catania non lo so, ciò dipende se Marianna per Natale non si muo-ve, del resto anche qui mi distraggo. I parenti, gli amici, le persone di casa ti ossequiano,aff.ma

Nelina(f. 266, c. 12)

318

654 Cartolina postale sped. a Caltagirone.655 Cartolina postale.

Page 326: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

542.

Londra, 15 dicembre 1929656

Carissima Nelina,Ieri mattina prima ho ricevuto il panettone, e al pomeriggio la tua cartolina del

10 c.m. Miss Marshall ti ringrazia assai: essa sta un po’ meglio; ieri per la prima voltadopo 15 giorni la febbre è caduta per qualche ora. Ti mandano tutte due tanti auguri perl’onomastico e il Natale. Ho piacere che il giardino è bellissimo. Come mi piacerebberivedere la nostra bella Russa!

Sto bene: il tempo è mite piovoso nebbioso e ogni tanto si vede il sole tra lenebbie. È il vero tempo di Natale. Martedì fui a sentire un bel concerto di quella pianistache tu conoscesti da Miss Motto. Fa per me gli auguri alle persone di casa, e a parenti tut-ti e agli amici. Un abbraccio, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 342)

543.

Londra, 21 dicembre 1929657

Carissima sorella,Ricevuta la tua del 15 e la lettera di Luigi M. Sto bene. Rinnovo gli auguri

ancora. Siamo uniti avanti il Presepio di Gesù Bambino. La padrona di casa e la nipote timandano tanti auguri affettuosi. La zia sta meglio ed è contenta del dottore. Abbiti unabbraccio di cuore, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 343)

544.

Londra, 28 dicembre 1929658

Carissima Nelina,Speravo ricevere oggi una tua cartolina, ma né da te né da Mario. Spero che la

gita a Piazza e il freddo non ti abbiano fatto male. Scegliesti proprio il giorno più adatto.

319

656 Cartolina postale sped. a Caltagirone.657 Cartolina illustrata sped. a Caltagirone.658 Cartolina illustrata sped. a Caltagirone.

Page 327: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

Mi secca dovere aspettare fino a lunedì tue notizie, ma domani non c’è posta. Pazienza.Sto bene, ho passato bene questi giorni. La padrona di casa sta benino; il medico non vie-ne più; ti saluta tanto insieme alla nipote.

Domani andrò a Wimbledon. Un abbraccio di cuore, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 344)

545.

Londra, 31 dicembre 1929659

Carissima Nelina,Finalmente con un po’ di ritardo, ho ricevuto la tua del 25. Meno male che te

la sei passata con un piccolo mal di gola. Con quel freddo di Piazza! Non farmi mancaretue notizie e abbiti cura.

Io sto bene; ho passato molto bene questi giorni festivi. Domenica sono stato aWimbledon. La convalescenza della padrona di casa è un po’ lenta, ma oramai sta bene.Abbiamo gustato il bellissimo caciocavallo. A Miss Motto è piaciuto tanto il vasetto dicotesta scuola. Salutami tutti, tanti auguri per il nuovo anno. Ora che è passato dicembremi sembra che ci vuol poco ad andare al mare e godere il bel sole e il caldo di laggiù. Tuttiti salutano. Un abbraccio di cuore

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 345)

546.

Londra, 3 gennaio 1930660

Carissima Nelina,Ho ricevuto la tua del 28 scorso dicembre. Godo che stai benissimo. Anch’io

quest’anno soffro molto meno che l’anno precedente e sto proprio bene. Il D.r Laffan e lamoglie (ti ricordi Cambridge?) saranno per marzo a Roma (ora sono in Germania) e desi-derano rivederti. Quale indirizzo dare? S. Chiara? Ti chiesi se vi è tra i miei libri copia delmio libro Sintesi Sociali, di mandarmene una. L’hai trovata? Tante cose a tutti special-mente alla S.ra Milazzo, di cui mi fai menzione nella tua cartolina e a tutti gli altri amici e

320

659 Cartolina postale sped. a Caltagirone.660 Cartolina postale sped. a Caltagirone.

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parenti. Come va il giardino della Russa? Ora fammi mandare da Roma il Parsifal (musi-ca) e il Monitorio di Mons. Martini.

Ti saluta tanto Miss Anna Simonson, mandale una cartolina. Un abbraccio dicuore, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 346)

547.

Caltagirone, 4 gennaio 1930661

Carissimo,Godo che stai bene e che hai passato le feste benissimo, come li ho passate io.

Però col pensiero col cuore e sul mio labbro è stato il tuo nome. Tutti i parenti ti fanno gliauguri, come anche gli amici. Salutami tutte le amiche che ricordo e che penso comesono gentili con te. Qui il tempo è asciutto e fanno belle giornate ma un po’ fredde. Perme non ti angustiare poiché tengo bene calda la nostra bella casa. Un abbraccio

Nelina(f. 266, c. 13)

548.

Caltagirone, 16 gennaio 1930662

Carissimo,Ieri ho ricevuto la tua cartolina e con piacere sento che lavori e stai bene.

Anch’io sto bene per quanto l’acidità di questi giorni è al suo solito. Si vede che è l’ora dicambiare aria, del resto sto bene. Di questi giorni sono stata più sovente dalla Sig. Favittaperché è morta di meningite la figlia del dott. Gueli e così ho dato un po’ di compagnia aMaria se te la ricordi.

Esse ti mandano ad ossequiare, come fanno i parenti tutti. Spero che prestoriceverai i libri che desideri specie la Sintesi che è già partita.

Abbiamo avuto giornate di primavera bellissime al Boschigliolo dai cugini èsembrato un paradiso terrestre. Spero che Mario, come mi ha promesso, venga prima cheio mi muova. Salutami tutti, un abbraccio

Nelina(f. 266, c. 14)

321

661 Cartolina postale.662 Cartolina postale.

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549.

Londra, 17 gennaio 1930663

Carissima Nelina,Sant’Antonio Abbate dovrebbe essere la gran freddura, ma fortunatamente la

temperatura è mite da più di una settimana, il che per me va benissimo, e non soffroaffatto questo inverno. Vedo che, dopo tutto, lo stare a Caltagirone non ti fa molto soffri-re per l’inverno e la nebbia. Anche Mario mi scrive che sta bene. Le mie padrone di casa tisalutano. Oramai Miss Marshall sta bene e va riprendendo le sue solite occupazioni. Tragiorni avremo la Conferenza Navale664, è un avvenimento di primo ordine.

Un abbraccio, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 347)

550.

Caltagirone, 19 gennaio 1930665

Carissimo,Ieri ricevei la tua cartolina, sento che stai bene o almeno passi bene l’inverno.

Anche io sto bene ed in questi giorni anche l’acido è un po’ passato. Ancora non ho ven-duto il giardino e quindi non posso decidere nulla. Per il vaso che tu desideri darò la com-missione. Qui il tempo è piovoso e nebbioso e quindi un freddo relativo. Non so se Mariosi decide a venire, ma credo di no o per qualche giorno. I parenti ti salutano ed oggi sonostata tutta la giornata coi Gravina che ti fanno dire tante cose. Le persone di casa ti osse-quiano ed io ti abbraccio

Nelina(f. 266, c. 15)

322

663 Cartolina postale sped. a Caltagirone.664 La Conferenza navale di Londra, che si concluse il 15 aprile 1930, tornerà a regolare in proporzione i

massimi di tonnellaggio per i vari paesi. In particolare, la proporzione tra navi giapponesi e navi inglesi eamericane sarà fissato nella quota di 3,5/5 per navi di piccola stazza e 3/5 per gli incrociatori pesanti. La pro-porzione per il Giappone era cioè di 3/5 in rapporto alle stesse navi dello stesso tipo inglesi o americane. Fuun risultato deludente che spingerà il Giappone ad inaugurare una politica imperialista. Una riflessione diSturzo in Miscellanea londinese, I, cit. (Progressi e difficoltà nel campo internazionale), pp. 261-267.

665 Cartolina postale.

Page 330: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

551.

Caltagirone, 28 gennaio 1930666

Carissimo,In questo mese più che in altri siamo stati uniti nella preghiera e nel ricordo dei

cari trapassati. Son cinque con la piccola Michelina che noi non conoscemmo…e sonsicura che tutte e cinque godranno la beatifica visione di Dio! Pregheranno per noi affin-ché ci riunisca un giorno tutti in Cielo667.

Sto bene e non ho fatto nessuna cura, vedrò. I vasi sono la specialità della scuo-la, si può scegliere più o meno la forma e il disegno. Vorresti forse un piatto? Un servizioper the? Prima che dia la commissione fammelo sapere.

Giovannino Di Bartolo studia e si è ripreso abbastanza in salute. Studia perAgrimensore e con i genitori ti ossequia. I parenti ti ricordano, io ti abbraccio con affetto

Nelina(f. 266, c. 16)

552.

Caltagirone, 5 febbraio 1930668

Carissimo,Ricevo la cartolina che rappresenta la Madonna del Botticelli. Grazie infinite e

godo che così godi di rivedere l’arte italiana a Londra. Io sto bene, però il raffreddore chepresi a Piazza mi ha tenuto dentro parecchi giorni. È durato un mese tra il sì e il no, oggiposso assicurarti che sto bene e che essendo migliorato il tempo che qui è stato pessimo,ieri ho fatto una lunga passeggiata in macchina, andando nelle nostre lontane campagnetanto belle e verdi. I parenti tutti ti fanno dire tante cose, spero che avrai ricevuto i librisia di musica che gli altri che desideravi. Ancora pei giardini nulla e così continuo a starqui che infine non si sta male perché casa propria.

Un abbraccio affettuoso e gli ossequi delle persone di casa

Nelina(f. 266, c. 17)

323

666 Cartolina postale.667 Gennaio era per i fratelli Sturzo un mese particolare di ricordo dei propri defunti: il 10 gennaio del

1897 morì la madre, il 24 gennaio del 1899 morì il padre e il 28 gennaio del 1928 la sorella suor Giuseppina.«Che mese! – scriveva Mario a Luigi – Saremo uniti nella preghiera di suffragio e ci purificheremo meglio alpensiero delle virtù dei nostri cari» (Piazza Armerina, 9 gennaio 1930, II, p. 196, n. 579).

668 Cartolina postale.

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553.

Londra, 8 febbraio 1930669

Carissima sorella,Ho ricevuto da Mario le Sintesi Sociali. Quindi non darti pena a cercarli. Sto

bene. Ti mando con questa una bella riproduzione di un famoso quadro del Canaletto.Oh! Bella Venezia!

Tutti ti salutano. Un abbraccio, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 348)

554.

Caltagirone, 13 febbraio 1930670

Carissimo fratello,Ho presente la cartolina con la riproduzione del “Canaletto” Venezia. Quanti

anni son passati dalla mia gita in quella, unica nel suo tipo, ma bella città! Ne ho un vagoricordo e mi piacerebbe rivedere. Di più mi piacerebbe rivedere Londra e restare a lungovicino a te. Sto bene, ed ancora in questa assomigliante Londra. Oggi nebbia ma dolce,quella che piaceva alla mamma.

Son contenta che hai ricevuto i libri. Quelli di musica forse saranno tra i mieilibri, lo vedrò appena sarò lì. Conservati bene e guardati di raffreddarti. I parenti ti osse-quiano e con gli amici ti ringraziano dei saluti. Salutami tutte le amiche e tu prendi i mieisempre affettuosissimi abbracci

Nelina(f. 266, c. 18)

555.

Londra, 18 febbraio 1930671

Carissima sorella,Ho qui la tua del 13 c.m., godo che stai bene non ostante la nebbia, la paesana,

che anche a me piaceva; e certo io preferivo la nebbia al vento di tramontana, a quasi un

324

669 Cartolina illustrata sped. a Caltagirone.670 Cartolina postale.671 Cartolina postale sped. a Caltagirone.

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mongibellese che in questi giorni soffia su Londra. Io sto bene, nonostante tutto, e ringra-zio Dio che quest’anno lo passo meglio degli anni scorsi. Non so se devo dare il merito aNauheim o a Hyères, io metto a tutti e due.

Intanto il tempo passa; sono quasi sei mesi che sto fermo a Londra e appenacesserà questo freddo, prenderò qualche giorno di riposo. Ho trovato un prete che mipotrà surrogare presso la Casa di Suore per la messa delle 7. La padrona di casa sta un po’meglio e ti saluta tanto, insieme alla nipote. Un abbraccio, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 349)

556.

Londra, 7 marzo 1930672

Carissima Nelina,Ricevo la tua del 28. Sto bene: in questi giorni abbastanza tepore primaverile.

Manda la fotografia di Sonnenschein al seguente indirizzo: Ernst Thrasolt Weissensee,Elsasstr. 57 Berlin, Germania. È in prestito per una vita di Sonnenschein. Mandala racco-mandata con una tua lettera e indirizzo per la restituzione.

Tutti ti salutano. Un abbraccio, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 350)

557.

Caltagirone, 17 marzo 1930673

Carissimo,Godo saperti in buona salute e posso dirti la stessa cosa. Qui il tempo è prima-

verile e ieri faceva proprio caldo. Se potessi mandartelo questo bel caldo!Oggi sono stata alla scuola di ceramica per commissionare il vaso. È grande

(forse troppo) ma è copia su un vaso antico di tradizione, e decorato bene da Mario V. ilquale ti ossequia. Però se tu lo vuoi più piccolo si può far fare. Conservati in buona salute,salutami tutte le amiche, con affettuosi abbracci

Nelina(f. 266, c. 19)

325

672 Cartolina postale sped. a Caltagirone.673 Cartolina postale.

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558.

Roma, 21 marzo 1930674

Carissimo,Come vedi, sono già arrivata a Roma oggi alle 12,25 in compagnia dei Favitta.

Ho fatto un ottimo viaggio, sto benissimo ed ho trovato un tempo molto tiepido. Già è ilprimo giorno di primavera. La stanza che ho preso da Gabriella è piena di sole, con unagalleria da poter prendere aria e passeggiare anche quando non si esce.

Certo che io amo il centro, ma ad ogni modo sono contenta. Non potei vedereMario pria di partire perché lui non venne e né io volli andare a Piazza per timore di raf-freddarmi di nuovo. Spero che venga per la visita, lui non mi ha scritto nulla in riguardo.Spero avere presto notizie in Via Ciro Menotti 20. Un abbraccio

Nelina(f. 266, c. 20)

559.

[Roma, aprile 1930]675

Carissimo,Questa, come vedi, te la portan delle care amiche. Immagino il tuo piacere nel

rivederle. Mando con loro il vocabolario e le conversazioni spagnole. Portano oltre ilvasetto che desideravi, spero che arrivi sano. La sonata, il Parsifal e il Boroclicelide li por-terà la Sig.na. Oggi non posso andarli a comperare perché da una settimana che piove,tira vento e tuona, siamo in pieno inverno! In quanto a quelle somme li tengo ancora daCinque, il quale mi assicura che non hanno nessun pericolo. Non mi pare il caso di com-perare r. si potrebbe in una buona occasione prendere l’appart. E siccome debbo risolveresolo da me, non viene mai il caso. Tu cosa pensi ancora? Mario nemmeno mi risponde.

Per il passaporto ho presentato la domanda di rinnovo e spero che me lo diano,in ultima pregherò P. T. V. che così mi ha detto lui. Gli amici tutti ti salutano, ma io noncerco di vederli per timore che mi ostacola la partenza.

Intanto quest’anno il giardino per volerlo vendere meglio ho venduto appena11.000, mentre che se lo vendeva in dicembre poteva arrivare a 24.000 e non so comefarò per il viaggio che tu vuoi fare. In parte me li farò dare da Cinque. Caro, la visita chericevi fai conto di rivedere me, esse ti daranno le mie migliori nuove.

Saluta tutti, aff.ma

Nelina(f. 266, c. 22)

326

674 Cartolina postale.675 Lettera.

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560.

Londra, 16 aprile 1930676

Carissima Nelina,L’ultima tua cartolina mi arrivò il 10, cioè sei giorni fa. Ora l’attesa si fa inten-

sa, e ogni posta che arriva è una delusione. Spero che stai bene, e che la colpa è dellaposta. Io sto bene, non ostante il freddo di questi giorni e ti sto vicino nella preghiera, inquesta Santa Settimana. Un abbraccio, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 351)

561.

Londra, 6 maggio 1930677

Carissima,Le mie buone notizie le avrai insieme a questa, con la quale ti mando tutte le

più vive affettuosità. Sto bene. Ecco il mio programma (a Dio piacendo). Il giorno 8luglio, verso le 6 di dopopranzo sarò a Parigi, Hotel de l’Avenir 65, Rue Madame; e mifermerò almeno 7 giorni678. Dal 16 luglio al 3-4 agosto gita in Spagna; e dal 4 in poi aHyères. Il 6 settembre sera debbo trovarmi a Londra.

Tu verrai direttamente a Parigi, se non fai in tempo a scrivermi a Londra il gior-no e l’ora di arrivo a Parigi lo scriverai a Madame de Quirielle, 32 Rue Cassette. Se nontroverai nessuno alla stazione di Parigi, andrai direttamente all’Hotel S.t Marie, 83, Ruede Rivoli. Il resto, cioè se possibile andare in Spagna o no, lo decideremo a Parigi. Intantoio prendo tutte le informazioni possibili.

Ti scrissi che mi era stato detto esservi forte ribasso del prezzo delle case; e datele crisi generali in tutto il mondo, si prevede che per qualche anno il ribasso durerà. Èvero? Io nol so: a ogni modo io ti consiglio di prendere informazioni, vedere, e se haiun’occasione buona prendila, se no ne parleremo a luglio. Ti mando una lettera e un libropel Prof. Canonici. Sarebbe bene domandargli se una cura di acqua sarebbe per te neces-saria, in questo caso non puoi combinare nulla con degli amici o parenti? In tal casooccorrendo, io troverei una settimana, si rinunzierebbe di andare in Spagna per quest’an-no e si resterebbe a Parigi dal 15 in poi; tu saresti libera.

327

676 Cartolina postale sped. a Roma.677 Minuta di lettera.678 «A Parigi scendeva in un modesto albergo, l’Hotel de l’Avenir, all’angolo tra rue Madame e rue de

Fleures, a pochi metri dalla casa del suo grande amico Maurice Vaussard» (De Rosa, Sturzo, cit., p. 269).

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Per tua norma, basta che tu mi scriva solo se sarai a S.ta Maria o il giorno 8 oun giorno dal 15 in poi ed io capisco quale è la tua decisione.

Un abbraccio

Luigi(f. 266, c. 21)

562.

Roma, 11 maggio 1930679

Carissimo,Oggi qui è bella giornata e speriamo che il bel tempo duri. Ancora non si pos-

sono mettere i vestiti più leggieri. Immagino il freddo di costì, almeno da quello che silegge sui giornali. Attendo la tua risposta pei vasetti, se uno o due e così dare la commis-sione, anche se li dovessi portare. L’andata del Re a Caltagirone dice che è stata una cosariuscitissima. Il giorno era bellissimo ed aiutò la riuscita. Il Sen. L[ibertini] è stato lì e ne ètutto orgoglioso. Essi ti ossequiano.

Martedì sentirò per mezzo della Radio il concerto che darà Toscanini all’Augu-steo. Per tutti i due giorni i biglietti, malgrado carissimi, sono tutti esauriti. È una grandeaspettativa! Spero che a Miss Motto piacerà la sonata di Pizzetti, così tu potrai sentirla.Hai poi sentito Parsifal? Che dispiacere di non aver saputo intuire di mandarlo col canto.

Salutami le amiche, un abbraccio

Nelina(f. 266, c. 23)

563.

Londra, 18 maggio 1930680

Carissima Nelina,La tua solita non mi è arrivata ieri, arriverà certo domani (lunedì), ma io non

voglio far passare il quarto giorno e farti aspettare troppo mie notizie. Già nei hai avuteparecchie. Sto bene, e oggi la giornata è discretina. Tutti ti salutano. Domani sera a cenasarò da Motto e le porterò la sonata di Pizzetti.

La Sig.ra Simonson ti saluta affettuosamente. Un abbraccio di cuore

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 352)

328

679 Cartolina postale.680 Cartolina postale sped. a Roma.

Page 336: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

564.

Londra, 28 maggio 1930681

Carissima,Ricevo la tua del 25 c.m. Vedi come passa il tempo rapidamente, siamo alla fine

di maggio. Un mese ancora. Ieri e oggi sereno e sole. Qui grande aspettazione per Tosca-nini. Andrò domenica all’Albert Hall.

Sto bene. Qui di casa ti salutano assai. La Sig.ra Rita di nuovo senza cameriera.Non ci sono andato per non dar noia. Ma essi sono venuti da me l’altra domenica. Tisalutano. Un abbraccio

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 353)

565.

Londra, 7 giugno 1930682

Carissima,Ho ricevuto le tue cartoline del 1 e del 4 di questo mese. Domani Pentecoste:

che lo Spirito Santo ci illumini e ci infiammi nel divino Amore. Sto bene. I concerti diToscanini meravigliosi; io sono stato a tre dei quattro concerti. Ieri la nipote della padro-na di casa è partita per l’America e ti manda tanti affettuosi saluti. La padrona di casastarà tutto luglio a Londra e poi spera di andare sul Reno, vicino quel punto dove noiandammo con i Dempf.

Per i sandali non ti dar pensiero. Vedrò di rimediare. Un abbraccio, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 354)

566.

Londra, 11 giugno 1930683

Carissima,Ti scrivo per darti mie notizie ma né ieri né oggi ho ricevuto la tua solita carto-

lina. Sto bene. Dopo due giorni meravigliosi, siamo ai soliti giorni della Tredicina di S.

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681 Cartolina postale sped. a Roma.682 Cartolina postale sped. a Roma.683 Cartolina postale sped. a Roma.

Page 337: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

Antonio, non proprio come a Caltagirone. Miss Simonson ti saluta tanto, sono stato dalei e fratello domenica scorsa. Ancora non sono andato ad Abbots Langley, è troppo lon-tano, e poi sono sempre senza cameriera. Salutami tutti, un abbraccio di cuore, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 355)

567.

Roma, 14 giugno 1930684

Carissimo fratello,Io non capisco come non ricevi le mie mentre io ti rispondo sempre, forse colla

tardenza di un giorno. Sarà da queste parti la posta la prenderanno con ritardo. Sto benis-simo ed anche l’acido allo stomaco non è tanto di questi tempi. Gabriella ha tanta curanel fare cucinare. Non so se quest’anno portare con me il baule o la valigia, mi secchereb-be poi se la valigia la dovessi spedire che varrebbe lo stesso alla fine. Mario è in giro per laVisita Sacra, qui vi è il Giubileo ed io lo sto facendo. Il Papa lo ha dato per il suo com-pleanno. Ho letto con piacere come i concerti di Toscanini sono stati di grande entusia-smo e che tu li hai sentiti.

Miss Motto li ha sentiti? Ti ha poi sonato la sonata per violino che io ti homandato? Ti è piaciuto? E il Parsifal lo han sentito? Come è andato?

Oggi e ieri qui caldo però dove sto io che è alto non si sente tanto. Vi è soprauna gran terrazza e al dopopranzo è una delizia. Tutti ti salutano; ossequiami i Simonsone i Crespi se vai. A Miss Muir i miei auguri. Ti abbraccio

Nelina(f. 266, c. 24)

568.

Roma, 17 giugno 1930685

Carissimo,Ho ricevuto la tua del 14, vedi come presto? Questa la riceverai come al solito

con ritardo perché impostata qui. Da due giorni un disturbo di stomaco mi fa prenderequalche decimo. Sarà stato il caldo di questi giorni venuto di botto, sarà stato qualche

330

684 Cartolina postale.685 Cartolina postale.

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cibo non digerito, non lo so. Sono lo stesso quando avevo i decimi, ma però vedo chequesti son causati dallo stomaco. Sono alzata però e Caronia mi ha detto che non è nulla,anzi oggi non è venuto, è venuto solo ieri. Te lo scrivo perché non potendoti dire stobenissimo come le altre volte tu potresti immaginarti peggio.

Spero che il solito cambiamento di aria mi rimetta del tutto bene. Ti scrivo lapura verità poiché se ti angusti non ti scrivo più nulla. Gabriella è tanto buona e conmolte attenzioni con me, come anche il farmacista. Ti saluta Vavà B. che ho visto sta-mattina, trovasi a Roma per affari suoi. Ti ossequiano gli amici mentre ti abbraccio, tuaaff.ma

Nelina(f. 266, c. 25)

569.

Londra, 30 agosto 1930686

Carissima,Arrivo dopo un ottimo viaggio. Trovo il tuo telegramma. Sia ringraziato Dio.

Qui caldo afoso; ieri gran temporale. Sono venuti a trovarmi, appena arrivato, Mr e MrsMuir, stanno bene, ti salutano. Non so ancora se ritornerò a Parigi, forse sì. Ti scriveròpoi a lungo. Telefona il dottore che ti saluta tanto. Un abbraccio di cuore, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 356)

570.

Caltagirone, 5 ottobre 1930687

Carissimo,Ho la tua del 30, veramente rispondo con ritardo ma avrei voluto parlare prima

con Michele. Egli è fuori in questo momento e quindi attendo il ritorno per chiarire se fabisogno o no l’atto di procura. Sto benissimo. Mario non mi scrive ancora quando viene,spero che veramente venga. Il vaso è ancora in viaggio poiché (credo) fatto a parte, a pic-

331

686 Cartolina postale. Ai primi di luglio Nelina aveva raggiunto Luigi a Parigi. «Ieri sono arrivato a Parigi– scriveva a Mario il 9 luglio – dopo un ottimo viaggio. Oggi è qui arrivata Nelina, anch’essa bene e dopo unottimo viaggio. Immagina la mia gioia, che sarebbe completa se anche tu fossi con noi» (II, p. 269, n. 658).

687 Cartolina postale.

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cola velocità, ma che poi ci sia sbaglio di spedizione nella linea che dovea prendere e quin-di causa il ritardo, ma spero che arrivi a destinazione.

I parenti, gli amici ti salutano. Salutami le amiche e a quelle di Hyères dirai chescriverò.

Un abbraccio, aff.ma

Nelina(f. 266, c. 29)

571.

Caltagirone, 6 ottobre 1930688

Carissimo,Oggi ti posso assicurare che il vaso è stato spedito per via ferroviaria al Dottore

direttamente. Però, siccome dovevo davvero rimediare qualche cosa hanno tardato finol’altro ieri a spedirlo. Tu sai come questo pittore è longanime e quindi il ritardo. Vale sem-pre lo stesso e mi auguro che arrivi in ottimo stato. Spero anche che arrivi presto l’altropacco e tutto è di tuo pieno gradimento.

Io sto benissimo, qui il tempo è ancora mite però incomincia il fresco. Tutti iparenti ti salutano, io ti abbraccio

Nelina(f. 266, c. 26)

572.

Caltagirone, 11 ottobre 1930689

Carissimo,Sono sicura che a quest’ora avrai ricevuto le mie due cartoline scritte una il

giorno 4 sabato da qui appena arrivata, e l’altra il sei o il sette. La Madonna del Rosario èstato il cinque (domenica) com’è che tu il 6 mi scrivi (domani festa del SS. Rosario). Adogni modo sto qui e benissimo, ed in questi giorni vado a trovare il caro fratello che anco-ra non è disposto a venire. Il vaso è stato spedito, non sono che cinque o sei giorni, e pervia di mare. Per posta non si poté spedire perché passavano i dieci chili e lo hanno speditoper mezzo di una agenzia di navigazione. Da qui a Palermo e poi da Marsiglia o Genova

332

688 Cartolina postale.689 Cartolina postale.

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arriverà costì. Io non so quanti giorni impiegheranno, ma è partito ed a me hanno man-data la nota per pagare. La spedizione è due volte il vaso. Spero che piacerà e che arriveràsano e salvo. Ossequi al Dottore e alle amiche.

Tu prendi gli ossequi dei parenti e di me un abbraccio

Nelina(f. 266, c. 27)

573.

Caltagirone, 24 ottobre 1930690

Carissimo,Ricevo la tua del ventuno e sento che ancora non è arrivato il vaso a destinazio-

ne e sono già 17 giorni. Ma spero che quando arriva questa sarà arrivato. Qui freddo dineve in questi giorni e l’Etna è tutto coperto dicono. Figurati a Piazza cosa c’è!

Io già sentivo freddo in quella settimana e non sono buona stare in quegliambienti così freddi e sprovvisti. In casa nostra si sta molto meglio. Manderò appena pos-so quanto tu vuoi all’opera di S. V. dei Paoli. Cercherò il libro che desideri e spero trovar-lo. Salutami le amiche e tu gradisci i saluti dei parenti e un fraterno abbraccio

Nelina(f. 266, c. 28)

574.

Londra, 27 ottobre 1930691

Carissima,Ricevo la tua del 21 dopo 6 giorni. Pazienza. Godo che stai bene, come pure

Mario; anch’io sto bene. Il 3 novembre (quest’anno la Commemorazione dei defunti è il3) staremo uniti nella preghiera e nel ricordo dei nostri cari. Ricordati della Conferenzadi S. Vincenzo dei Paoli. Come fai con le cameriere? E stai aggiustando il quarto di sotto?Come va il giardino? Dammi notizie.

Un abbraccio, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 357)

333

690 Cartolina postale.691 Cartolina postale sped. a Caltagirone.

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575.

Caltagirone, 8 novembre 1930692

Carissimo fratello,Leggo che stai bene malgrado il grigiore di costà e debbo crederlo, ma ti racco-

mando di tenerti abbastanza riguardato. Il pullover potresti metterlo. Esso è senza mani-che e quindi non per l’inverno forte. Qui è tiepido o quasi caldo: siamo nell’estate di S.Martino. Per il vaso non ho ulteriori notizie, ma hanno scritto al corrispondente dellascuola che sta a Ventimiglia, che complicazioni!

Salutami la Signora del pittore e immagino i suoi quadri molto interessanti.Qualche volta proverò il trenino che va a Piazza, pel momento è meglio che si fortifichila via.

Mario Vaccaro ha terminato il quadro del V. Don Bosco e Mario mi scrive cheè venuto molto bello. Io sto benissimo, credimi; forse l’aria più fine mi tiene fino ad oggibene. Per i morti ho mandato le targhette dell’Opera di S. V. dei Paoli e stai tranquilloche farò quanto tu mi scrivi. Saluto tutti, un abbraccio

Nelina(f. 266, c. 30)

576.

Londra, 10 novembre 1930693

Carissima Nelina,Stamane ho ricevuto la tua. Godo che stai benissimo. Mario mi scrive che sta

benino il che non vuol dire bene. Spero sia nulla. Qui due giorni miti (estate di S. Marti-no). Stasera arriveranno le padrone di casa. Domani andrò a sentire un concerto di MissMotto. Un abbraccio, tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 358)

334

692 Cartolina postale.693 Cartolina postale sped. a Caltagirone.

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577.

Caltagirone, 19 novembre 1930694

Carissimo,Ricevo la tua del 13. Con piacere leggo come il pullover ha fatto furore e con

ragione. Io da tanto che penso di farmene uno, ma ancora non sono arrivata a capo diincominciarlo. Sto bene, ho sospeso i fichidindia perché dopo un mese e mezzo è tornatoil mio solito periodo di acido. Passerà come tutte le altre volte perché cambio cibi, tu losai che io non duro a lungo nelle cose. Sento che le tue padrone di casa finalmente sontornate così la casa sarà più calda. Il giardino ancora non è venduto e non so quando sipotrà vendere, quindi prolungo il tempo della villeggiatura qui.

Stamane ho parlato al Direttore della Scuola di ceramica per sapere qualchecosa del famoso vaso. Egli non sa più nulla ed ho detto d’insistere presso l’agenzia affin-ché arrivi a destinazione. Che contrarietà! Tante cose a tutti e tu ricevi sempre le cose piùaffettuose

Nelina(f. 266, c. 31)

578.

Caltagirone, 24 novembre 1930695

Carissimo,Ricevo in uno stamane la tua del 17 e quella del 20, vedi che ritardo della pri-

ma. Sto benissimo, smettendo di mangiare i fichidindia è passato l’acido. Sento pure conpiacere che tu stai bene e prego il buon Dio che ti mantenga sempre in buona salute.Questo è l’augurio più fervido che t’invio oggi, vigilia del nostro compleanno.

Il vaso pare che abbia ripreso la via della sua destinazione e spero che piaceràalla persona a cui l’hai offerto ed a te. Me ne parlerai. Ti saluta Giovannino Nicastro a cuiho date le lire cento pei poveri. Anche Silvio che ho visto stamane con Gigio ti ossequia-no tanto. Questi due giovanotti lavorano alacremente per il bene dei poveri. I parenti tut-ti ti ossequiano e così le persone di casa. Mario ti ha parlato circa le due procure credo, edio ho scritto il tuo desiderio. Un abbraccio affettuoso

Nelina(f. 266, c. 32)

335

694 Cartolina postale.695 Cartolina postale.

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579.

Londra, 27 novembre 1930696

Carissima Nelina,Ho atteso una tua per ieri ed oggi; ma non per questo non sono stato col pen-

siero e con le preghiere vicino a te. Forse la tua arriverà domani. Ieri le mie padrone dicasa han voluto far festa, e la tua amica di Hyères mi ha mandato a nome tuo un bel vasofiorito, credo sono azalee. Sto bene. Stasera vado a un concerto di Miss Motto in una salaprivata, ma a pagamento. Suona Mozart e Beethoven. E tu? Come stai con il tuo acido? EMario non viene?

Tante cose ai parenti tutti ed amici. Un abbraccio di cuore dal tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 359)

580.

Caltagirone, 28 novembre 1930697

Carissimo,Stamane ho ricevuto la tua ultima cartolina e godo che stai bene. Io benissimo,

ti scrissi dell’acido perché non voglio farti credere che mi sia passato del tutto, ma qualchevolta fa capolino. Però ti assicuro che è una cosa da nulla e sto proprio bene, anzi passanomolti giorni senza che ne soffra.

Qui fa un tempo troppo caldo e si desidera l’acqua poiché il seme viene man-giato dagli uccelli, formiche ecct. Per la procura non ti ha scritto Mario? Io credo che nonvi sia bisogno se il vescovo di qui domanda il permesso. Te ne scriverò un’altra volta seMario non te lo scrive. Dimmi a chi vuoi che mandi i panettoni, ormai siamo vicini aNatale.

L’altro ieri sono stata un giorno a Catania per vedere i modelli della BarindelliBassi ed altri. Così vidi Maria Bicocca, telefonai a Marianna e ad Elena, ti ossequiano tut-ti. Anche i Fanales da dove scrivo. Per i libri lasciai incaricato ed ora tornerò a scrivere.

Conservati in salute mentre rinnovo gli auguri per il compleanno. Salutamitutti

Nelina(f. 266, c. 33)

336

696 Cartolina postale sped. a Caltagirone.697 Cartolina postale.

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581.

Caltagirone, 12 dicembre 1930698

Carissimo,Rispondo a due cartoline quasi contemporaneamente arrivate. Godo che stai

bene malgrado l’umido, la neve e il freddo. Io lo stesso; finalmente qui piove ed è unamisericordia Divina. Manderò una elemosina a S. Spiridione non dubitare. Almeno cote-sto gatto fosse come Romanino, quanto è ancora bello quel gatto! Ed è già vecchierello.Non ho parlato a M. per l’atto di procura poiché sarebbe inutile. Fra giorni ti spedirannogli appunti coi termini giusti e ti farò sapere se il vescovo ha ricevuto risposta cioè il per-messo di firmare l’atto di vendita dei beni Montemagno, onde pagare le spese e dare aglieredi ciò che gli spetta.

Qui sono in pieno lavoro di restauro dell’appartamento papale e viene abba-stanza bene. Io come papà ci godo e mentre faccio lavorare gli operai. Salutami tutti unabbraccio

Nelina(f. 266, c. 34)

582.

Caltagirone, 17 dicembre 1930699

Carissimo fratello,Ricevo la tua del 13 e rispondo subito. Sto bene e godo che anche tu stai bene.

Mi dispiace che le mie ti arrivano con ritardo, ma qualche volta le nostre si incrociano equindi io ritardo a scrivere. Il tempo qui è ancora buono tranne una grandinata il 15 checapitava il giorno che annunzia il marzo venturo. Oggi maggio tiepido e bel sole. Hairagione pei libri, ma me ne ero dimenticata assolutamente di farne ricerca nelle tue libre-rie. Ora lo farò e se li trovo li faccio subito spedire, forse colla furia dei pacchi di Natalenon conviene, attenderò.

Il giardino l’ho venduto discretino. Sono ancora coi mastri muratori ma l’ap-partamento viene bello e spero che mi venga una buona famiglia. Ti auguro fin da ora lebuone feste e spero che il panettone alla tua padrona di casa arrivi in tempo, così alle altreamiche. Un abbraccio di cuore e gli auguri di amici e parenti

Nelina(f. 266, c. 35)

337

698 Cartolina postale.699 Cartolina postale.

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583.

Londra, 19 dicembre 1930700

Carissima,Ti mando i più affettuosi fraterni auguri per il tuo onomastico e per la cara e

santa festa del Natale colma di celesti benedizioni. Prega per me, come io fo’ per te spe-cialmente in questi giorni. Sto bene. Tutti ti salutano. Un abbraccio di cuore tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 360)

584.

Caltagirone, 22 dicembre 1930701

Carissimo,Ieri ho ricevuto la tua del 17. Veramente assomiglio a papà, per mio piacere e

se avessi denari farei riaggiustare tutto in casa e in campagna… sarei capace per un annocombattere con gli operai e farei, d’un lato rassettar tutto, dall’altro darei con piacerelavoro all’operaio e infine soddisferei me stessa. L’appartamento adesso viene bene econfortabile, spero che capiti una buona famiglia.

Sto bene, perché anche il movimento e l’occupazione mi fa bene e godo cheanche tu stai bene. Giovedì è Natale e col pensiero e col cuore sto a te vicino, carissimofratello gemello. In ispirito passiamolo vicino quel giorno tanto dolce e soave. Nella pre-ghiera ed a piè della Grotta uniamo i nostri cuori e le anime nostre, per essere poi persempre uniti nell’altra vita. Tu prega per me, io ho più bisogno che voi delle preghiere edegli aiuti Divini.

Salutami tutti facendo i miei auguri e spero che le amiche ricevano i panettonia tempo. I sig. Montemagno sanno dell’affare della procura. T’abbraccio

Nelina(f. 266, c. 36)

338

700 Cartolina postale sped. a Caltagirone.701 Cartolina postale.

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585.

Caltagirone, 2 gennaio 1931702

Carissimo,Rispondo con qualche ritardo alla tua cartolina che mi è giunta al 31 cioè

quando l’anno stava per dare l’ultimo addio. Io stavo un po’ in compagnia, ma poi nellamia solitudine ho passato la sera e col pensiero rivolto a te ed al caro fratello. Ho pregatoil buon Dio che ci assista sempre e conservi voi a lungo onde essere il mio conforto.

Ieri sono stata a pranzo da Albina e tutti loro come gli altri parenti ti auguranoun buon anno. Mario mi scrive che sta bene e se si conchiude la vendita di S. Bartolomeoverrà. Io sto benissimo, ancora i lavori ultimi non sono finiti, ma fra due tre giorni saran-no alla fine. Poi resta il pittore. Spero che i panettoni siano arrivati tutti, ne ho fatto spe-dire 5 costà. Ho ricevuto il centro della tavola e le salviettine, ringrazia chi li ha inviati e tiprego di ringraziarmeli tanto. Un abbraccio

Nelina(f. 266, c. 36)

586.

Caltagirone, 7 gennaio 1931703

Carissimo,Ieri 6 ho ricevuto la tua prima cartolina del nuovo anno704. Come passa il tem-

po! Leggo che qualche volta ti senti stanco, ma è il lavoro, l’umido, la mancanza di sole,mio caro!! Riposati un po’, non lavorare così, pensa che siamo già nel nuovo anno e inco-mincia il sole della “costa azzurra”. Io sto bene, oggi un po’ raffreddata, ma semplice raf-freddore che curerò stando per due giorni in casa. Anzi, oggi, per sua spontaneità D’An-tona è venuto a farmi gli auguri e mi ha detto che sto benissimo. Lui ti ossequia tantotanto, come fanno gli amici e i parenti.

I libri qui non li abbiamo trovati e li ho cercati con M. Fondacaro che passavadi qui venendo da Niscemi. Mi ha assicurato che Mario sta bene veramente. Forse i libridi Omero li ha lui, ad ogni modo penseranno loro a spedirteli.

Conservati in salute e mi scriverai se Miss Marshall ha ricevuto il panettone cheho fatto spedire insieme agli altri quattro. Un abbraccio di cuore

Nelina(f. 266, c. 38)

339

702 Cartolina postale sped. a Londra e girata a Parigi (Hotel de L’Avenir 65, rue Madame).703 Cartolina postale.704 «Non posso cominciare il nuovo anno – scriveva a Mario il 1° gennaio – senza scrivere a te e a Nelina.

Così vi sento vicini: a mezzanotte ero sveglio ed ho pregato tanto per voi due. Sto bene, ma anch’io un po’stanco» (II, p. 395, n. 798).

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587.

Caltagirone, 8 gennaio 1931705

Carissimo,Ricevo la tua del 4 e con piacere leggo del tuo riposo. Questa la scrivo sempre

costà sicura del recapito. Io sto bene, il raffreddore è completamente passato. Per i libridi Omero, come ti ho scritto, qui non ci sono. Mario vedrà se li ha lui altrimenti ci pen-serà. Ho scritto con ritardo a M. de Quirielle per gli auguri, quest’anno i lavori deimuratori mi ha fatto ritardare tante cose. Desidero sapere se Miss Marshall ha ricevuto ilpanettone, io non capisco perché non devono arrivare come gli altri che credo siano tut-ti arrivati.

Io ne ho ricevuto uno grande e grosso da Milano, sempre gentili e affettuosequelle buone amiche! Non lavorare tanto, conservati la salute e vogliami sempre bene,aff.ma

Nelina(f. 266, c. 39)

588.

Londra, 11 gennaio 1931706

Carissima,Eccomi a Londra dopo un ottimo viaggio. Sto benissimo. Questa settimana di

vita diversa mi ha fatto bene707. Torno al solito lavoro in migliori condizioni. La tua ami-ca ti saluta tanto anch’essa ha fatto un buon viaggio da Vienna a Parigi e da Parigi a Lon-dra. Così anche le padrone di casa ti salutano affettuosamente. Tuo

Luigi(sc. 728, f. F/1/4, c. 362)

340

705 Cartolina postale.706 Cartolina illustrata sped. a Caltagirone.707 Era stato una settimana a Parigi.

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589.

Caltagirone, 19 gennaio 1931708

Carissimo,Ricevo la tua del 14 mentre l’altro ieri avevo ricevuto quella dell’11. Grazie del-

l’affetto e del pensiero. Domani cercherò meglio fra i tuoi libri… Oggi sono stata a pran-zo dai Favitta, ti ossequiano, la Signora mi vuole tutte le domeniche; fra le tante cose dicui si conversava mi disse di avere letto in questi giorni della morte del Barone Di Giura.Veramente era molto sofferente... Siccome non potettero trovare il giornale non sonosicura per fare le condoglianze. M’informerò subito e scriverò. Che sant’uomo.

Salutami tutti, un abbraccio

Nelina(f. 266, c. 40)

590.

Caltagirone, 23 gennaio 1931709

Carissimo,Io rispondo quasi subito alle tue, questa penultima volta ho tardato due gior-

ni perché ne avevo scritto una avanti di ricevere la tua. Dunque da oggi in regola, rice-vo la tua del 18 e rispondo oggi 23. Sto bene, solo un po’ di male ai denti mi ha tenutaannoiata, sarà stato i postumi del raffreddore o perché il dente incomincia a guastarsi.Oggi sto meglio, cioè il dolore è molto meno. Ho trovato l’Odissea di Omero libro pri-mo. Dammi migliori indizi, cioè se sono più volumi di questo e se dell’altro che ho tro-vato quello in greco sono pure diversi volumi e senza rilegati. Subito te li spedirò tro-vandoli.

Mi dispiace per il panettone ed ora scriverò per sapere se fu spedito. Saluto tuttied a te un caro abbraccio

Nelina(f. 266, c. 41)

341

708 Cartolina illustrata.709 Cartolina postale.

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591.

Caltagirone, 27 gennaio 1931710

Carissimo,Ricevei ieri la tua del 21, grazie. Sto bene ma ancora il mal di denti non mi è

passato. Godo che tu stai bene e ti raccomando di usarti tutti i riguardi per non prenderela benedetta influenza. Il Barone Di Giura è morto di appendicite che non si poté opera-re, scrivi alla Baronessa. È morto anche il Barone Penna di non breve malattia, cominciòcon podagra e finì per congestione cerebrale. Povera Baronessa con tante figliole!

Mario sta bene e mi ha scritto che verrà a passare un po’ con me. Se in questigiorni non trovo l’Iliade ti spedisco solo l’Odissea. Salutami tutte le amiche che ricordocon tanto affetto. Vorrei poter dire vengo a rivederli, ma in inverno! Tante cose alle padro-ne di casa e a te un abbraccio

Nelina(f. 266, c. 42)

592.

Caltagirone, 29 gennaio 1931711

Carissimo,Ricevo la tua del 23. Godo che stai bene, anch’io benissimo. I denti un po’

maluccio, ma aspetto di andare a Roma per farmeli curare. Alla baronessa ho scritto, matu farai le condoglianze, egli era tanto contento quando riceveva gli auguri. Farò arrivareai Vaccaro le tue condoglianze. Ti ho fatto spedire l’Odissea e se trovo l’altro te lo faròspedire anche712.

Aspetto una visitina del caro fratello il quale sta benissimo. Spero che l’influen-za non debba visitarti quest’anno ed ho fiducia in S. Gioacchino. Il quadro è stato appesodi fianco nell’altare della Natività ed è meglio.

Un abbraccio

Nelina(f. 266, c. 43)

342

710 Cartolina postale.711 Cartolina postale.712 «Ho scritto a Nelina per avere l’Iliade di Monti e l’Odissea di Pindemonte, due buone edizioni che si

debbono trovare fra i miei libri. L’Iliade di Romagnoli è intollerabile» (Luigi a Mario, 26 gennaio 1931, II, p.411, n. 814).

Page 350: Luigi Sturzo - Emanuela Sturzo Pag 1-350

593.

Caltagirone, 12 febbraio 1931713

Carissimo,Sono in casa delle cugine Sturzo che ti salutano tanto. Sto benissimo, qui freddo

di neve. Abbiamo la festa per il centenario della Medaglia Miracolosa, ieri da S. Luigi inprocessione hanno portato la Madonna alla Cattedrale e per tre giorni vi saranno pellegri-naggi e prediche. Verrà M. Durant che farà un discorso alle Dame. Vi è tanto entusiasmo etutti i preti che allora erano al seminario regaleranno all’ex rettore una stola ricamata in oro.Spero che a quest’ora avrai ricevuto il libro che ti ho fatto spedire da Mario. Egli qui nonvuol venire, ma mi scrive che sta bene e vuole che prima di partire vada io a trovarlo.

Ti ossequiano i parenti e gli amici, salutami le amiche con affetto

Nelina(f. 266, c. 44)

594.

Caltagirone, 22 febbraio 1931714

Carissimo,Alla tua del 17 rispondo mentre fischia un vento e nelle nostre stanze sembra di

essere fuori anzi che no. Sto benissimo, ma credimi che abbiamo un tempo da inorridire ele campagne specie la parte della Montagna Altobrando soffrono e si dispera per il raccol-to. Figurati con questo tempo andare a Piazza! Speriamo che cessi perché è veramentetroppo tempo che dura.

Conservati in salute, aff.ma

Nelina(f. 266, c. 45)

595.

Caltagirone, 25 febbraio 1931715

Carissimo,Ieri ricevei la tua del 20; come vedi regolarmente. Mi duole leggere che il fred-

do, i ghiacci, la neve ti fanno un po’ soffrire, ma speriamo che questo cattivo tempo passi

343

713 Cartolina postale.714 Cartolina illustrata.715 Cartolina postale.