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Lottare contro una cultura strisciante deldeclino. Questo è uno degli argomenti digrande attualità su cui si confrontano ogni

giorno istituzioni, governo, imprese, sindacati esocietà civile. Ed è con queste stesse parole cheha esordito Giorgio Squinzi, vice presidenteper l’innovazione e lo sviluppo tecnologico diConfindustria e amministratore unico di Mapei,al convegno “La sfida dello sviluppo”tenutosi il 2e 3 aprile scorsi presso Fiera Milano.Sono stati due giorni di confronto serrato (orga-nizzati da Confindustria con il contributo diMapei), che hanno visto susseguirsi sul palcopolitici ed esponenti di spicco del sistema indu-striale e bancario italiano, davanti a una plateadi 6mila imprenditori.Gli interventi hanno riguardato i temi dellacompetizione internazionale, del futurodell’Europa e della crescita economica e socialedell’Italia. L’ex-presidente di ConfindustriaAntonio D’Amato, in quei giorni in procinto dilasciare il testimone al successore Luca Corderodi Montezemolo, ha ripercorso le tappe dellasua presidenza e ha sollecitato il Governo a pro-

seguire sul cammino delle riforme. “Il nostroPaese – ha affermato D’Amato – ha enormipotenzialità, ha talento, ha voglia e capacità difare ed è per questo motivo che siamo forte-mente impegnati a disperdere il clima di decli-no, questa brutta deriva che ci prospetta undestino ineluttabile, di cui tutti parlano e controil quale pochi ancora agiscono”.D’Amato ha incalzato il governo: “Smettetela dilitigare e ridateci la fiducia e la voglia di investi-re”. E questa voglia nasce dalle riforme, molteancora da realizzare,“che Confindustria ha sem-pre sostenuto e appoggiato”, ha ricordatoD’Amato.Quello delle riforme è stato il leit motiv del con-vegno. Giuseppe Morchio, già amministratoredelegato di Fiat, ha sottolineato questa necessi-tà:“Oggi l’agenda politica è fatta di pensioni, Ddlsulla tutela del risparmio, taglio delle tasse: met-tiamo queste riforme in elenco, diamoci delledate, ma facciamo in fretta”.Questo invito è stato ampiamente condiviso daGiorgio Squinzi:“In Italia c’è un potenzialeenorme e imprese in grado di vincere nel mer-

L’impegno delle imprese italiane contro la cultura del declino.

Nella foto: l’interventodi Giorgio Squinzi, vicepresidente perl’innovazione e losviluppo tecnologico diConfindustria eamministratore unico diMapei.

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cato globale. L’unico modo che abbiamo di rea-gire è andare all’attacco, con imprese italianeche facciano da testa di ponte”. E Mapei è sen-z’altro una di queste, come ha brevemente spie-gato Squinzi: “Noi abbiamo investito in tutto ilmondo, ciononostante abbiamo aumentato laforza lavoro in Italia del 7%.L’internazionalizzazione, quindi, ha avuto unaricaduta positiva anche sulla nostra presenza inItalia”. E ha concluso:“Va recuperata quell’osses-sione per la crescita che ha caratterizzato leimprese italiane negli anni '50 e '60”. E poi biso-gna puntare sugli investimenti in tecnologia:“Abbiamo in Italia dei centri di eccellenza mon-diali – ha ricordato Squinzi – e la politica deveaiutare a mettere in contatto il mondo accade-mico e quello delle imprese. Un esempiopotrebbe essere togliere la spesa per i ricercato-ri dal costo dell’Irap”.La proposta è stata ripresa da Diana Bracco,presidente di Federchimica:“L’Irap sui ricercato-ri deve scomparire perché iniqua e penalizzan-te. Per noi e il governo l’innovazione deve esse-re l’obiettivo principale del sostegno pubblicoall’industria. Già quattro anni fa Confindustriaha messo questo tema al centro del dibattito

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istituzionale, ma finora i fondi all’innovazionenon hanno funzionato. La ‘tecno-Tremonti’ deveessere estesa nel tempo e rafforzata negli incen-tivi”.Un altro elemento imprescindibile per la cresci-ta delle imprese è l’accesso al credito.Corrado Passera, amministratore delegato diBanca Intesa, ha raccolto l’invito: “Sappiamo didover fare di più; soprattutto dobbiamo cercaredi stare più accanto alle imprese in difficoltà esupportare le aziende negli investimenti al difuori del Paese”. E poi ha invitato a sua volta isti-tuzioni e parti sociali a ritrovare la fiducia e a‘fare sistema’:“Serve un piano condiviso di rilan-cio del Paese – ha concluso Passera – in cuiognuno faccia la propria parte: politica, imprese,banche e forze sociali”.Alle richieste del mondo industriale e delle ban-che ha risposto il Presidente del Consiglio SilvioBerlusconi, intervenuto al termine del conve-gno, che ha rilanciato il suo progetto di sgravifiscali “per portare più soldi nelle tasche dei cit-tadini” e ha chiuso con una battuta, in rispostaall’esortazione di D’Amato a non litigare:“Datemi il 51% dei consensi e manterrò le pro-messe, perché con me stesso non litigo”.

LO STAND MAPEI

Mapei, che ha contribuito alla realizzazione del convegno, era presente con uno stand dedicato alle linee “Prodotti perceramica e materiali lapidei”,“Prodotti per la posa di pavimenti e rivestimenti resilienti, tessili e legno”,“Prodotti per edili-zia” e “Additivi per calcestruzzi”. È stato sottolineato anche l’impegno dell’azienda nello sport, illustrato con fotografie di

famosi impianti sportivi di tutto il mondo, realizza-ti anche con prodotti Mapei.Nella foto qui a fianco, le immagini di alcune refe-renze di grande prestigio: i Saloni Sistini, lePetronas Twin Towers di Kuala Lumpur (Malesia),l’Aeroporto Zaventem di Bruxelles (Belgio), l’HotelBurj Al Arab di Dubai (Emirati Arabi), il Traforo delMonte Bianco, la Diga delle Tre Gole (Cina), la Torredelle Telecomunicazioni (Kuwait) e infine i cantieridell’Alta Velocità MI-TO e MI-BO.In grande evidenza anche i numeri di Mapei: 40stabilimenti in 21 Paesi, più del 5% del fatturatoannuo investito in ricerca e sviluppo nei suoi 7laboratori, 3.600 dipendenti, più di 30mila clientiin tutto il mondo, più di 500 prodotti chimici peredilizia, più di 10mila tonnellate di prodotti al gior-no e un fatturato previsto per il 2004 di 1,1 miliar-di di euro.

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la ceramica (1977), che diede risultato positivo.Da lì nacque la decisione di realizzare un investi-mento produttivo in Canada, una joint-ventureal 50% con Ramca, che era il nostro distributore.Venne costituita nel 1978 Mapei Canada Inc.,che aprì uno stabilimento a Laval, nella zonaindustriale di Montreal. Qui iniziò la produzionedegli adesivi per piastrelle e di alcuni adesivi perpavimenti resilienti, in modo particolare quelliper la posa dei pavimenti in gomma (tra l’altro apoche centinaia di metri di distanza da noi erastato avviato anche uno stabilimento di Mondo,cui fornivamo tutti i nostri adesivi per le piste eper i pavimenti in gomma).

E i risultati?Il successo fu immediato. Le vendite aumentaro-no immediatamente in progressione geometri-ca, tanto da costringerci già dopo meno di unanno ad ampliare il primo stabilimento. Maanche questo non fu sufficiente e si dovette pro-cedere a un secondo ampliamento nel 1982. Lacrescita verticale delle nostre vendite in Canadacontinuò trainata soprattutto dal sistema deno-minato in Europa KERABOND+ISOLASTIC, che èstato veramente innovatore per il mercato nord-americano, perché permetteva di posare le pia-strelle direttamente sui supporti in legno com-

La presenza di Mapei in Canada è storia divecchia data, iniziata nei lontani anni '70,quando i progetti d’internazionalizzazione

dell’azienda non si erano ancora realizzati. Losbarco nel continente americano fu il primopasso, la prima conquista di Mapei fuori dai con-fini nazionali. L’apertura del primo stabilimentorisale al 1978, ma già da diversi anni la societàera presente sul mercato canadese, come ricordaGiorgio Squinzi, amministratore unico diMapei.

Com’è iniziata la storia di Mapei in Canada?A partire dagli anni '70, in modo particolare dal’74, eravamo venuti in contatto con un distribu-tore canadese di pavimenti in gomma e cerami-ca, Ramca Tiles, al quale avevamo cominciato afornire i nostri prodotti, in modo particolare tuttigli adesivi per i pavimenti in gomma e per lepiste in Sportflex Super X dell’azienda Mondo. Inoccasione dei Giochi Olimpici del 1976, Mondo(tramite Ramca) acquisì la fornitura di quattropiste e noi fornimmo i nostri adesivi. Io andaipersonalmente a Montreal per assistere all’in-stallazione di una di queste e mi resi conto chec’era un grande potenziale anche per la cerami-ca. Appena terminato il periodo delle Olimpiadieseguimmo un test di mercato sugli adesivi per

Foto 1L’esterno del primopiccolo stabilimento aLaval (1979), poisostituito dall’attuale.

Foto 2Tre generazioni riunite:Rodolfo Squinzi (asin.), fondatore diMapei, il figlio Giorgioe il nipote Marco.

Foto 3Rodolfo Squinzi (a ds.),nel momentodell’inaugurazionedello stabilimento,aiutato dalla nipoteVeronica.

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Da anni Mapei è in Canada.25

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pensato. Dovemmo ancora una volta ampliare notevolmente le nostrecapacità produttive in Canada, trasferendoci in un nuovo stabilimentopiù grande, dove tuttora si trova la sede centrale di Mapei Inc. (che è oggila denominazione ufficiale di Mapei Canada), sempre a Laval, su un ter-reno di oltre 50mila metri quadrati, che successivamente ha consentitodiverse espansioni. Il nuovo stabilimento fu inaugurato ufficialmente il15 agosto 1984 alla presenza, oltre che dei maggiori uomini politici delQuébec, anche del fondatore di Mapei Rodolfo Squinzi (v. foto 3).

Questo stabilimento è il fiore all’occhiello del Gruppo Mapei inCanada…Sì. Lo stabilimento di Laval comprende, oltre agli uffici, all’assistenza tec-

nica e alla produzione, anche il laboratorio diricerca e sviluppo. Qui sono stati sviluppati iprimi adesivi della linea Eco, cioè quelli a bassis-simo o nullo contenuto di VOC (sostanze organi-che volatili pericolose per la salute), in linea conla filosofia aziendale di sviluppo eco-compatibi-le.

Quello fu il primo passo… e poi? Poi la storia è continuata sulla scia di questo suc-cesso. La crescita è stata continua. Alla fine deglianni '80 la società è stata interamente acquisitadal Gruppo Mapei. E poi è stata la testa di ponteanche per la penetrazione nel mercato statuni-tense, sia perché ha fornito supporto tecnico elogistico per il primo investimento di Mapeinegli Stati Uniti (Mapei Arizona, fondata nel1983) sia perché Mapei Canada ha investitoanche per la creazione di uno stabilimento aChicago. Questo poi nel 1987 è stato fuso con lasocietà esistente in Arizona per avere un’unicabase operativa negli Stati Uniti.I 25 anni di Mapei Canada sono stati una storiadi crescita ininterrotta, che è stata sostenutaanche con investimenti effettuati alla fine deglianni '80 per la creazione di uno stabilimento aVancouver (British Columbia) e negli anni '90 perun altro a Maskinongé (Québec) specializzato

Foto 4L’Istituto nazionale per ilCommercio Estero (ICE), inoccasione dei festeggiamenti per il25° anniversario di Mapei inCanada, è stato rappresentato daAngelo Infusino, direttoredell’ufficio di Toronto (al centro).Da destra: la signora Infusino,Giorgio Squinzi, amministratoreunico di Mapei e, a sin., Veronica eMarco Squinzi.

Foto 5Giorgio Squinzi,amministratore unicodi Mapei (a ds.); Nick DiTempora, presidente diMapei America (alcentro) e Luigi Di Gieso,direttore generale diMapei Inc.

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nella produzione di materie prime, in modo par-ticolare polimeri di acetato di vinile in polvereridispersibili. Entrambi hanno ottenuto – comegià lo stabilimento di Laval – la certificazioneISO 9001:2000 alla fine degli anni '90.Nel 2001 abbiamo realizzato un ulteriore inve-stimento, questa volta a Toronto, con l’acquisi-zione della società Chembond, specializzatanella produzione di adesivi per rivestimenti resi-lienti. Questo ci ha permesso di disporre di unabase produttiva anche nell’Ontario.

Quali sono i prodotti che vendete in Canada?Produciamo e distribuiamo sul mercato canade-

In queste pagine:alcuni momenti dellacelebrazione del 25°anniversario.

Sopra: Giorgio Squinzi con lamoglie Adriana e i figli Marco eVeronica.A sinistra: da destra, Nick DiTempora, Giorgio Squinzi, Luigidi Gieso (ritratti anche nellapagina a fianco, in alto, almomento del taglio della torta),introducono le celebrazioni del 25° anniversario di Mapei inCanada.A destra: durante ifesteggiamenti sono stati anchepremiati i dipendenti con lamaggiore anzianità di servizio.

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nord-americano Nick Di Tempora. Lui ha trascor-so oltre 30 anni della sua vita a Montreal, quindiconosce molto bene le specificità del mercatocanadese. Questo ha portato alla formazione diuna squadra estremamente compatta ed effi-ciente, sia nell’ambito della gestione generaleche in quello delle vendite e della ricerca e svi-luppo. Persone di grande competenza chehanno contribuito in modo decisivo al successodi Mapei nel Nord America.L’insediamento di Laval è il simbolo della pre-senza di Mapei in Canada. Per questo si è decisodi festeggiare qui il suo 25° anniversario.Per l’occasione è stato organizzato un concertodi Paul Anka per i clienti (v. pagine seguenti) esono stati festeggiati i dipendenti con la mag-giore anzianità di servizio, per alcuni di ben 24anni, in rappresentanza di tutti i dipendentiMapei nel Paese.

se una gamma moltoampia di prodotti per la pre-

parazione dei sottofondi, di adesi-vi cementizi, in pasta, di lattici e fugature

per la posa della ceramica, di adesivi per la posa di rive-stimenti resilienti e in legno e di prodotti speciali per il recupero del cal-cestruzzo.Questa produzione così ampia è identificata anche da uno slogan utiliz-zato sul mercato canadese.

Ci sono stati fattori che hanno favorito questa crescita così rapida?Sì, sicuramente la presenza, sia nel Québec che nell’Ontario, di una fortecomunità italiana che ha sempre visto con simpatia un gruppo con lestesse origini nazionali. E poi la posizione di grandissimo rilievo che que-sta comunità ha nella distribuzione e nella messa in opera di pavimentie rivestimenti di tutti i tipi, dalla ceramica ai prodotti resilienti, tessili ealtri. Oggi Mapei detiene in Canada una quota di mercato superiore al60% in settori come – in particolare – quello dei prodotti per la posa deipavimenti ed è estremamente efficiente sotto la guida del presidente

Sotto, da destra: Carolyn Ryan, AdrianaSpazzoli, Sophia d'Amico e Diane Choate.Carolyn, Sophia e Diane, dell'ufficioMarketing di Mapei Nord America, insiemea Françoise Lajoie e Liliane Raffin di Mapei Inc. hanno organizzato lacelebrazione del 25° di Mapei in Canada.

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“Mapei is my way”cantava Paul Anka pochi mesifa a Bologna, nel fantastico spettacolo dedicatoa Mapei e ai suoi clienti in occasione di Cersaie2003 (v. Realtà Mapei n.62). Ora quelle parolesono diventate una melodia cara a tutta lacostellazione di consociate nel mondo, giun-gendo anche in Canada. Lì infatti il celebre arti-sta, che ha cittadinanza canadese, ha tenuto inesclusiva due concerti speciali, in occasione delventicinquesimo compleanno di Mapei Inc.Il geniale e amatissimo maestro si è esibitoprima a Toronto e poi a Montreal, in esclusivaper un pubblico di clienti e dipendenti dell’a-zienda (“sono i nostri amici e la nostra famiglia”,ha ricordato più volte Nick Di Tempora, presi-dente di Mapei America). Paul Anka ha incanta-to il pubblico attingendo al suo estro geniale,quello da cui è nato il suo vastissimo repertorio(ha 900 canzoni e 125 album all’attivo), creandoun’atmosfera intima e coinvolgente.

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In un quarto di secolo la crescita continua del-l’azienda ha accompagnato quella di un’interagenerazione e le note del grande artista ne sonostate la colonna sonora. I suoi successi indimen-ticabili hanno commosso e appassionato unpubblico di tutte le età e non si sono mai ferma-ti ai confini nazionali, anzi. Paul Anka è nato aOttawa, ma la sua fama e la sua capacità dicomunicare emozioni non hanno bandiera.Il grande artista, da tanti anni amico della fami-glia Squinzi, ha brillato con la sua verve di gran-de uomo di spettacolo e ha incantato tutti. “Lasua popolarità – ha sottolineato Luigi Di Gieso,general manager di Mapei Inc. – è ai livelli diquando esordì sulla scena mondiale, cinquan-t’anni fa, mietendo un successo dietro l’altro.Siamo molto felici che abbia voluto festeggiarecon noi i 25 anni di Mapei in Canada e speriamodi poter avere anche noi un successo così dura-turo”.

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1978 - Laval - Montreal (Québec)A Laval è stato realizzato il primo stabilimentoproduttivo di Mapei in America, sulla scia delsuccesso ottenuto nella fornitura di prodotti perle Olimpiadi di Montreal del 1976. Lo stabili-mento, inaugurato ufficialmente nel 1978, èstato ampliato più volte nel corso degli anni finoa raggiungere una superficie di 13.657 m2, a

seguito della recente espansione di 1.858 m2 realizzata nel 2003 (nellearee del magazzino e del reparto spedizioni). Qui ha sede, ancora oggi,Mapei Inc., la consociata canadese che fa parte del Gruppo Mapei, e quilavorano 226 persone, tra dipendenti e apprendisti. La produzione copretutte le linee di prodotti: dagli adesivi in polvere agli adesivi in pasta, agliadditivi, ai prodotti epossidici, a quelli per il risanamento del calcestruz-zo. In particolare lo stabilimento produce tutti gli adesivi Mapei, destina-ti a numerosissimi clienti in un’area che comprende la regione canadese

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1995 – Maskinongé (Québec)È un impianto specializzato nella produzione dipolveri ridispersibili, che sono poi utilizzate intutti gli stabilimenti Mapei in America. In questoimpianto produttivo, grande più di 743 m2, lavo-rano 12 persone che si alternano mantenendola produzione attiva 24 ore al giorno, sette gior-ni alla settimana.

del Quebéc, le province che si affaccianosull’Atlantico, alcune zone dell’Ontario, la città diVancouver ed il nord-est degli Stati Uniti. Lo sta-bilimento di Laval ospita anche un impianto perla produzione di polimeri, che vengono poi inparte usati in tutti gli stabilimenti Mapei in NordAmerica per i propri adesivi e prodotti chimiciper edilizia, in parte venduti ad altre aziendeinsieme ad altri prodotti Vinavil sia fabbricati aMaskinongé sia importati dall’Italia. Per alcuniprodotti particolari, Laval fornisce assistenza atutti gli altri stabilimenti Mapei in Nord America.

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2001 – Brampton - Toronto (Ontario)Nel novembre 2001 Mapei Corp., consociata con sede negli StatiUniti, ha acquisito Chembond Ltd., che ha sede in Ontario. Lo stabili-mento produce, tra gli altri, adesivi, additivi e malte cementizie.L’impianto originario, che risale al 1991, è stato ampliato di 1.672 m2

nel 1996: la sua superficie totale oggi èdi 7.340 m2. Questo stabilimento pro-duce, oltre agli adesivi in pastaChembond, anche le malte e gli adesivia base cemento della linea Mapei per imercati di Ontario, Canada centrale eparte dell’area nord-orientale degliStati Uniti. Qui sono impiegate 84 per-sone, destinate probabilmente a cre-scere con l’aumento della produzioneprevisto per i prossimi anni.

1989 - Delta – Vancouver (British Columbia)In origine la presenza di Mapei nella British Columbia eralocalizzata nella città di New Westminster, dove era statoaperto uno stabilimento nel 1989. Da lì la produzione èstata spostata recentemente nella città di Delta (2002).Questo è lo stabilimento più nuovo di Mapei in America esi estende su una superficie di più di 3.252 m2. L’impiantoproduce sistemi per la posa di ceramica e pietra naturale,cui si aggiungono le polveri per il recupero del calcestruz-zo (destinate ai mercati del Canada occidentale, della partenord-occidentale degli Stati Uniti e anche della Californiadel nord, che ha visto un progressivo rafforzamento dellapresenza di Mapei nel corso degli anni). A Delta lavorano 41addetti. Un’ulteriore espansione è prevista per il 2005.

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Martedì 28 ottobre 2003 si è svolta aToronto la cerimonia per la consegnadei premi Italy-Canada InvestAward

2003.L’ Italy-Canada InvestAward è un premio istituitoda Team Italia, l’associazione delle aziende e deidirigenti italiani in Canada, in collaborazionecon l’Italian Trade Commission, uffici di Torontoe Montreal.I premi sono stati consegnati al Gruppo Mapei,per il gli investimenti italiani in Canada e aPatheon per gli investimenti canadesi in Italia.Mapei è presente in Canada dal 1978; ha la sedeprincipale canadese con stabilimento a Laval(Quebec) e altri stabilimenti a Maskinonge(Quebec), Toronto (Ontario) e Vancouver (B.C.).L’investimento in Canada è stato di 37,3 milionidi dollari canadesi. Il fatturato del 2003 è stato di105 milioni di dollari canadesi con 350 impiega-ti (v. articolo nelle pagine precedenti).Patheon è un’azienda leader nel settore farma-ceutico con sede a Mississauga, 6 stabilimenti inCanada, 4 in Europa e uno negli Stati Uniti; inItalia è presente a Ferentino (Frosinone) con lasede principale europea e a Monza (Milano) conuno stabilimento.

Il programma di cerimonia si è via via sviluppa-to sotto la guida di Ms. Deborah Rosser, publi-sher di Canadian Business e Ms. Laura Albanese,anchor di Omni Television.Paolo Maccario, in qualità di presidente TeamItalia e di Italy-Canada InvestAward, ha presen-tato il premio e parlato brevemente di TeamItalia. Sono poi intervenuti come relatori l’amba-sciatore d’Italia in Canada Marco Colombo; Alan

Virtue, executive director di InvestmentPartnership Canada; Bob Seguin, deputy mini-ster del ministero del governo dell’Ontario per leimprese. Hanno portato il loro saluto ai presentie ai premiati i neo-ministri del nuovo governoliberale dell’Ontario Greg Sorbara, ministro per leFinanze e Joe Cordiano, ministro per lo sviluppoeconomico della Provincia, alla loro primissimaapparizione ufficiale, per essere stati nominatiappena il 24 ottobre scorso.

Due spettacolari filmati, realizzati da AngeloInfusino, direttore dell’ufficio ICE di Toronto eSergio La Verghetta direttore dell’ICE diMontreal, hanno presentato le aziende premiate.L’ambasciatore Colombo ha consegnato nellemani dei presidenti Squinzi (Mapei) e Tedford(Patheon) le sculture-simbolo dell’Award, realiz-zate in bronzo pieno su base di marmo dall’arti-sta Silvio Mastrodascio.Tra i partecipanti, circa 130 persone, oltre a TeamItalia e all’Italian Trade Commission, partnerorganizzatori, erano presenti enti e istituzioniquali il Dipartimento del Foreign Affairs andInternational Trade (DFAIT), InvestmentPartnership Canada (IPC), MEOI (Ontario), GMTA-Greater Toronto Marketing Alliance, City ofToronto, City of Vaughan, City of Mississauga, ilConsolato generale d’Italia di Toronto, la Cameradi commercio Italiana di Toronto, la CanadianItalian Business Association (CIBPA).Come aziende figuravano esponenti e ospiti diAlitalia, Banca Intesa Canada, Corriere Canadese,Rogers Media, Meridian Technologies, Pacific &Western Bank of Canada, Weber Shandwick,Tradinvest di Londra (UK).

I premi Italy-CanadaInvestAward per il 2003sono stati consegnati aRobert Tedford,presidente dellaPatheon (a sinistra) e aGiorgio Squinzi,presidente del GruppoMapei (a destra).Le sculture-simbolodell'Award sono stateconsegnate da PaoloMaccario (al centro)presidente di TeamItalia in Canada epresidente di Italy-CanadaInvestAward 2003.

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Il centro commerciale Aberdeen Centre portail nome del famoso porto turistico di HongKong, ma a differenza di questo non si trova

in Estremo Oriente: è stato costruito aRichmond, in Canada.In questo Paese convivono tante culture diver-se, con un’alta percentuale di abitanti di origineasiatica: la multiculturalità è un suo punto diforza. Si tenne conto di questo quando, nel1989, si costruì il primo Aberdeen Centre, il cuiprogetto mostrava influssi artistici orientali. Ilcentro divenne tanto famoso che tutto il quar-tiere circostante prese il nome di AberdeenDistrict.

1 2 Alcune fasi

dell'esecuzione dei

lavori,

dall'applicazione della

membrana isolante

(foto 1 e 2), alla posa

delle piastrelle di

materiale lapideo

(foto 3 e 4), alla

stuccatura e pulizia

delle fughe (foto 5).

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Col passare degli anni l’area di Richmond (capi-tale della British Columbia, nel Canada occiden-tale) ha conosciuto un grande sviluppo. Moltiedifici sono stati ristrutturati, altri abbattuti ericostruiti ex-novo, come l’Aberdeen Centre. Ilvecchio edificio è stato abbattuto nel maggio2002 e subito sono cominciati i lavori percostruire al suo posto un centro commercialetre volte più grande, su una superficie totale di35mila m2. L’intento del proprietario, il GruppoFairchild, era di dare un’impronta ancor piùcosmopolita alla struttura e farne un puntod’incontro tra Oriente e Occidente. I lavori sonostati ultimati nel dicembre 2003 e il Centro haaperto le sue porte al pubblico.L’edificio si sviluppa in verticale su tre livelli.All’interno, i corridoi hanno un andamento cur-vilineo e convergono, a tutti i livelli, verso un

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*I prodotti citati in questo

articolo sono realizzati e

distribuiti sul mercato

americano da Mapei

Corp. (USA) e Mapei Inc.

(CDN). Per maggiori

informazioni consultare il

sito internet

www.mapei.com.

Aberdeen Centre, British Columbia, CanadaIntervento: preparazione dei sottofondi e posa dei rive-stimenti a pavimentoAnno d’intervento: 2002-2003Superficie: più di 15.000 m2

Proprietario: Fairchild DevelopmentsImpresa: Dominion-Fairmile ConstructionMateriale posato: granito Kashmere White e ImperialWhite, marmo Grigio Carnico, travertino Persiano Rossoe Verde Eucalipto di Fabbrica Marmi e GranitiProdotti Mapei: MAPELASTIC SM, MAPECEM PREMIX,ULTRAPLAN 1, ULTRACONTACT, KERAPLY, ULTRACOLORRivenditore Mapei: Dal Tile,Vancouver (BritishColumbia)Coordinamento Mapei: Luigi Federico, Mapei Inc,Canada.

SCHEDA TECNICA

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ampio spazio ovale che richiama la struttura degli antichi anfiteatri.L’illuminazione è stata studiata per ottenere una fusione tra la luce arti-ficiale e quella naturale proveniente sia dai lucernari circolari di diversegrandezze sia dalle vetrate colorate.L’effetto è un gioco di luci che si riflettono da una parete all’altra, inun’infinita gamma di colori moltiplicata dall’uso di vetri di diversi tipi,come in una gigantesca lanterna.Al tempo stesso gli ampi spazi comunicanti offrono una sensazione digrande comfort, come se ci si trovasse in uno spazio aperto.Ogni livello è dedicato a un tema specifico: al piano terra si trovano unmercatino e numerosi negozi di arte e artigianato asiatici; al primopiano l’elettronica, l’alta tecnologia e persino un salone espositivo perauto; al secondo piano, infine, i visitatori trovano un’area relax con risto-ranti, bar e spazi di intrattenimento; in un prossimo futuro qui verrà alle-stito uno spazio speciale “a tema” per bambini. In totale il centro com-prende più di 250 negozi e ristoranti.Per ottenere un risultato durevole l’impresa di posa ha selezionato iprodotti Mapei, utilizzandoli sia per la preparazione della superficie incalcestruzzo sia per la posa delle piastrelle. Innanzitutto, sulle superficia pavimento (per più di 15mila m2) è stata applicata la membrana iso-lante MAPELASTIC SM*, che tra i suoi vantaggi ha quello di permetterela posa delle piastrelle immediatamente dopo la sua installazione.

Foto 6

Il centro si sviluppa su

tre livelli che

convergono verso un

ampio spazio ovale.

Lungo i parapetti delle passerelle sospese èstato utilizzato MAPECEM PREMIX*, leganteidraulico speciale per la realizzazione di masset-ti, su una superficie totale di quasi 500 m2.Per i pavimenti sono state scelte piastrelle digranito, marmo e travertino di grande formato(più di 40 x 40 cm). In particolare sono stati scel-ti granito “Kashmere White” e “Imperial White”,marmo “Grigio Carnico”, travertino “PersianoRosso” e “Verde Eucalipto” di “Fabbrica Marmi eGraniti”.In considerazione dei grandi formati da posare,per eliminare ogni dislivello e irregolarità dellesuperfici è stato applicato ULTRAPLAN 1*, liscia-tura autolivellante a indurimento rapido.Per evitare l’applicazione dell’adesivo con latecnica della doppia spalmatura e realizzarerapidamente la posa delle piastrelle è stato uti-lizzato ULTRACONTACT*, malta autobagnantead alte prestazioni, mescolato all’additivoKERAPLY*. La malta per fugature ULTRACOLOR*è servita a dare il tocco finale, grazie alla vastagamma di colori a disposizione.

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L’Eaton Centre si erge nel cuore economi-co e finanziario di Montréal. Questo edifi-cio di otto piani, originariamente costrui-

to nel 1929, è stato profondamente ristruttura-to appena un anno fa. Il palazzo, che ha cambia-to proprietà a fine anni ’90, è stato suddivisofunzionalmente in due parti: i primi quattropiani sono stati adibiti a centro commerciale; glialtri a uso ufficio.L’area centrale dell’edificio è stata sventrata perfar posto ad un grande atrio. Dopo aver tolto lepavimentazioni esistenti, è venuto alla luce unsupporto costituito da assi di legno. La partico-lare sfida che si è presentata a progettisti e tec-nici è stata quella di preparare la superficie perla posa dei rivestimenti senza effettuare la con-sueta gettata di calcestruzzo, che avrebbe com-portato un considerevole aumento dei costi.Anche il tradizionale metodo di livellare usandopannelli di legno compensato e zeppe avrebberichiesto molto tempo e non avrebbe risolto ilproblema in modo duraturo. La sfida consistevaquindi nell’individuare un sottofondo cementi-zio applicabile in strato sottile e che potessestagionare rapidamente, garantendo il raggiun-gimento di elevate resistenze alla compressio-

A Montréal,nell’EatonCentre, perrealizzare lesuperfici si èfatto ricorso aun sistemamoltovantaggioso…

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*I prodotti citati in questo articolosono realizzati e distribuiti sulmercato americano daMapei Corp. (USA) eMapei Inc. (CDN). Permaggiori informazioniconsultare il sito internetwww.mapei.com.

Eaton Centre, Montréal (Canada)Intervento: realizzazione dei sottofondi e posa deipavimenti in internoAnno d’intervento: 2003Superficie: 46.500 m2

Progetto: Les Architectes Lemay et AssociésDirettore lavori: André GiguèreImprese esecutrici: Carrelage de Montréal, AcfMontréal, Inc.; Champlain Cer.Prodotti Mapei: PLANICEM 53, PLANICRETE PM,MAPELASTIC SM, ULTRACONTACT, ULTRACONTACT RS,KERALASTIC SYSTEM (in Europa KERABOND+ISOLASTIC), GRANIRAPID SYSTEM, KERACOLOR SMateriale posato: piastrelle di ceramica e marmoRivenditori Mapei: Ciot Montréal, Inc. e Les CarreauxCeragres Canada LteeCoordinamento Mapei: Luigi Di Gieso, Mapei Inc.,Canada

ne e alla flessione. Altre caratteristiche indi-spensabili erano che avesse un ottimo rapportoqualità/prezzo e che fosse facile da applicare.Le tavole di legno sono state assicurate con l’u-tilizzo di viti, successivamente è stato applicatoun foglio di polietilene ad alto spessore cui èstata fissata una rete metallica. Dopo aver otte-nuto risultati positivi con i test di laboratorio edi cantiere, si è scelto di utilizzare il sistema for-mato da PLANICEM 53* mescolato a PLANICRE-TE PM*. Più di 70mila sacchi di PLANICEM 53*sono stati mescolati con 220 tonnellate dell’ad-ditivo PLANICRETE PM*, su una superficie di46.500 m2. Il risultato di questa soluzione inno-vativa è stata un’applicazione dello spessore di

appena 16 mm e tuttavia in grado di reggere untraffico commerciale di media intensità.Questa scelta tecnica particolare è da conside-rare un punto di svolta nel campo della prepa-razione delle superfici e questo è stato ricono-sciuto da tutti i tecnici coinvolti nel progetto.Dopo solo pochi giorni dalla gettata la superfi-cie era già in grado di sostenere il pesante cari-co dei macchinari da costruzione. Questa solu-zione per la preparazione della superficie haanche spianato la strada all’uso di tutta unaserie di altri prodotti: la membrana isolanteMAPELASTIC SM*, gli adesivi ULTRACONTACT* eULTRACONTACT RS*, il sistema adesivoKERALASTIC SYSTEM* (in Europa KERABOND +ISOLASTIC), il sistema adesivo rapidoGRANIRAPID SYSTEM* e infine la malta perfugature KERACOLOR S*.Questi sistemi e prodotti sono stati utilizzati perla posa di piastrelle di ceramica e marmo.

Al centro e in alto: lesoluzioni Mapei hannopermesso di ottenereun risultato perfetto.

A lato: stesura delfoglio di polietilene (1)e fissaggio della retemetallica (2).La foto 3 evidenzia letre fasi del processo,inclusa la realizzazionedel substrato conPlanicem 53 ePlanicrete PM.

SCHEDA TECNICA

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Le finiture degli interni sono oggi il segretodell’immagine di un edificio, che sia dinuova costruzione o ristrutturato. Ogni

forma e colore su cui si posa lo sguardo – daipavimenti ai rivestimenti murali, dalle finestrealle scale – deve essere studiato, progettato,armonizzato con l’arredo e in linea con le ten-denze del design.A Bologna, nella 23ª edizione di SaieDue Living,si è raccolto un microcosmo fatto di soluzioninuove, di proposte che si avvalgono della tecno-logia nel rispetto della natura, di idee stimolanti,presentate da 1.467 aziende su circa 150milametri quadrati di superficie espositiva.Quest’anno, dal 17 al 21 marzo, i SaloniInternazionali dell’Architettura, delle Finiture,del Recupero e delle Tecnologie per l’ediliziahanno accolto in totale 122.116 visitatori, quasitutti specialisti dei settori interessati: architetti,ingegneri, tecnici, imprenditori, designer e pro-fessionisti interessati a quanto di bello, nuovo etecnologicamente avanzato può offrire il merca-to.

L'appuntamento di SaieDue Living è stato un gran-de successo, specialmente considerando l’attuale congiunturainternazionale. Rispetto all’anno scorso l’aumento nel numero dei visita-tori è stato del 3,65% e ancora maggiore se si fa riferimento all’anno pre-cedente: rispetto al 2002, infatti, l’aumento è stato dell’8,94%.Quest’ultimo dato è ancora più significativo se si tiene presente che ilsalone nel 2002 aveva caratteristiche merceologiche simili a quelle diquest’anno. Anche sul versante stranieri i dati sono assolutamente posi-tivi: 8.944 sono stati i visitatori provenienti dall’estero, con un aumentodell’11, 37% rispetto al 2002. Dal lato dell’offerta, il panorama della fieraè stato estremamente ampio e diversificato, organizzato in saloni tema-tici centrati sui prodotti e servizi ecologici per l’edilizia (Naturpolis); suipavimenti in legno (Floor Expo); su marmo, granito e pietre naturali perl’architettura (Living Stones); sulle soluzioni più innovative per l’utilizzodell’energia solare e di altre rinnovabili (Sunweek); sull’automazione(On-Off ) e sugli utensili professionali (Utensilia).Mapei è stata indubbiamente uno dei protagonisti della manifestazionefieristica, con ben tre spazi espositivi. Il primo, all’interno del padiglione34, era quello istituzionale, dedicato principalmente alle pavimentazioni,sia resilienti e in legno sia cementizie, e al recupero delle facciate; ilsecondo era dedicato in modo specifico alle finiture. Diversa ma ugual-mente significativa la terza presenza, quella all’interno della mostra“100% Calpestabile” (v. articolo a pag. 26).

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Foto 3Presentazione a effetto diUltratop, lospecialeautolivellanteche rimane avista comepavimento finito.

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Nello stand istituzionale sono state presentate,in particolare, alcune tra le moltissime soluzioniche Mapei offre nel campo delle finiture e delrecupero. ULTRATOP, un innovativo pavimentoautolivellante è forse il prodotto che più haattratto i visitatori, anche grazie alla presenta-zione a effetto: un’illuminazione creata da fascidi luce colorata, proiettati su una base in ULTRA-TOP grigio, a simboleggiare le mille combina-zioni di colore realizzabili (v. foto 3). Questo pro-dotto è una malta autolivellante a base di spe-ciali leganti idraulici, ad indurimento ultrarapi-do, per pavimentazioni ad elevata resistenzaall'abrasione applicabile in spessori da 3 a 40mm. È caratterizzato da un’estrema versatilità,perché può essere utilizzato per realizzare pavi-mentazioni sia in ambienti industriali sia in abi-tazioni, rimanendo a vista come pavimento fini-to. ULTRATOP è una soluzione estremamenteinnovativa proprio perché unisce le caratteristi-che indispensabili per ognuna di queste solu-zioni. Negli ambienti industriali, dove la resi-stenza all’abrasione è un requisito irrinunciabi-le, risponde in maniera ottimale a questa neces-sità; negli ambienti domestici, d’altra parte, per-mette di realizzare soluzioni di design, anche incombinazione con materiali come l’acciaio o illegno.In grande evidenza anche i sistemi per la manu-tenzione delle facciate, con le linee PoroMap eMape Antique (v. foto 1 e 2), composte da maltepremiscelate deumidificanti, rispettivamenteper murature di recente costruzione e permurature anche di interesse storico. I cicli diintervento realizzati con queste malte prevedo-no l’utilizzo di finiture rispettivamente delle duegamme Silancolor e Silexcolor, disponibili inun’amplissima gamma di colori ottenibili con ilsistema di colorazione automatico COLORMAP(vedi articolo a pag. 25).“Nello stand Mapei, ha portato anche il suo pro-getto colore – ha sottolineato Paolo Sala,

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nello stand “istituzionale”che in quello dedicato,nel padiglione 20. Sono sistemi di sicura effica-cia e affidabilità.Tra questi è da segnalare MAPE-LASTIC, un sistema che comprende l'omonimamalta impermeabilizzante utilizzata con pienosuccesso da più di dieci anni.”Proprio a MAPELASTIC (malta cementiziabicomponente elastica per la protezione imper-meabile di calcestruzzo e ogni ambiente umidocome piscine e balconi) Mapei ha riservato unospazio nell’ambito dell’area dedicata al puntovendita (v. foto 8). Qui sono state presentate lediverse soluzioni arredative per il punto vendita,compreso il grande pop-up MAPELASTIC, prota-gonista della campagna promozionale di mag-gio e giugno (v. Realtà Mapei n. 64).Nello stand non potevano poi mancare i pro-dotti Eco, caratterizzati dal basso impattoambientale, sia per moquette che per pvc e lino-leum (v. foto 5). Questi prodotti sono già statiampiamente utilizzati in tantissimi cantieri intutto il mondo, come testimoniato dalle imma-gini di referenze internazionali. Ricordiamo tra lealtre, la posa di pvc e linoleum della scuolamaterna Mirabello (v. Realtà Mapei n. 61) e per laposa di moquette la referenza del SunyPerforming Arts Center, negli Stati Uniti (vincito-re del 2nd Grand Prix Referenze Mapei, sezioneresilienti, v. Realtà Mapei n. 62).Grande attenzione anche per le soluzioni stu-diate per gli impianti sportivi (v. foto 6), con lapresentazione di referenze in cui sono stati uti-lizzati l’adesivo ADESILEX G19 (Stadio Olimpicodi Roma: posa della pista di atletica) e l’adesivoULTRABOND P990 1K (Stadio Meazza di Milano:incollaggio dell’erba sintetica). Lo sport, d’altraparte, è stato sempre presente nell’attività dell’azienda: “Dove c’è sportc’è Mapei” è molto più di uno slogan. L’abbiamo visto nelle “aree dedica-te”, grandi spazi utilizzati per mostrare le immagini di alcuni degli eventisportivi cui Mapei ha recentemente contribuito, tra cui le Finali di Coppadel Mondo di sci di Sestriere 2004, e quelle di numerose referenze riguar-danti eventi sportivi futuri, tra cui i lavori per le Olimpiadi Invernali diTorino 2006 (v. foto 9 e Realtà Mapei n. 64), gli Europei di calcio che sisvolgeranno in Portogallo nel prossimo luglio e altri ancora.Un’ampia area dello stand è stata dedicata ai prodotti per il legno. Ai due

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Product Manager Linea Finiture di Mapei – gra-zie alla nuova mazzetta colori COLORMAP (v.foto 4), derivata dall’atlante internazionaleNatural Color System, che comprende 342 tinte.Noi abbiamo scelto il più diffuso "linguaggio"internazionale; questo perché non ci interessafare del colore un elemento di selezione: cipreoccupiamo anzi che questo linguaggio siaaccessibile al maggior numero possibile di uti-lizzatori”.Che Mapei punti molto sulle finiture è confer-mato da Ernesto Erali, Direttore Vendite Italia diMapei: “A Saiedue Living abbiamo presentato isistemi di recupero del calcestruzzo e dellemurature degradate, completati dai prodotti perle finiture. È da sottolineare che Mapei puntamolto sui sistemi di finiture, protagonisti sia

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lati di uno schermo a pare-te (su cui erano proiettateimmagini dell’applicazio-ne del legante idraulicoautolivellante ULTRATOP),sono stati messi in eviden-za l’adesivo monocompo-nente poliuretanico per illegno ULTRABOND P9901K e la vasta gamma diprodotti per la posa delparquet (v. foto 7): legantiper massetti, lisciature eadditivi; appretti, conso-

lidanti, barriere all’umidità (tra cui numerosi primer presentati per laprima volta in fiera); sigillanti e pulitori; adesivi per pavimenti inlegno e in laminato e infine adesivi per zoccolini e profili. Allaposa del legno sono state anche dedicate numerose dimostra-zioni pratiche e un pannello nella “collettiva legno”allestita nelpadiglione 35.Le caratteristiche dei prodotti sopra citati sono dettagliatamentedescritte nella nuova documentazione tecnica, già distribuita infiera: il catalogo “Prodotti per la posa del parquet” e il quaderno tec-nico “La posa del parquet”. Oltre a queste, sono da segnalare altrenuove pubblicazioni sia su supporto cartaceo sia su supporto infor-matico: il libretto “150 e più Soluzioni per l’Edilizia”, il nuovo cd“Global Infonet” e il nuovo catalogo “Prodotti per Edilizia”.Presso lo stand, inoltre, è stata consegnata una nuova maglia perciclismo agli associati dell’ANIAC (Associazione Nazionale

Ingegneri e Architetti Ciclisti), di cui Mapei èmain sponsor (v. foto 10). Questa collaborazioneprevede anche il supporto dello Sport ServiceMapei all’attività degli associati: architetti eingegneri ciclisti potranno d’ora in poi usufruiredi un'assisstenza medico-scientifica, di test e diindicazioni per l’ottimizzazione dell’attivitàsportiva, un tempo riservati solo ai campioni.

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“Il nostro approccio è stato completamente opposto rispetto a quello ditutte le altre aziende presenti al salone”, ha spiegato Paolo Sala, ProductManager Linea Finiture di Mapei.“Tutti partono dalle finiture – ha proseguito Sala – noi no: noi conside-riamo globalmente il problema del ripristino, studiando una soluzioneche parte dall’analisi diagnostica, si concretizza nella scelta di un sistemaper il ripristino della facciata interessata e si conclude con la valutazionedel colore e della protezione, cioè delle finiture. È un percorso inusualeche è frutto dell’approccio innovativo dell’azienda”.

Mapei, infatti, si avvale di labora-tori di ricerca e sviluppo dotatidelle più avanzate e sofisticateapparecchiature, che garantisco-no il rispetto degli standard qua-litativi internazionali. Questoconsente di mettere a puntosistemi per il ripristino delle fac-ciate estremamente innovativi,specifici per ogni singola esigen-za e integrati con la gammadelle finiture murali.Colore e protezione sono l’ulti-mo – e importante – passo. Lefiniture murali Mapei garanti-scono non solo protezione, maun ottimo risultato sul pianoestetico, grazie al sistema tinto-metrico COLORMAP che con-sente di ottenere qualsiasi tinta,in qualsiasi quantità e per qual-siasi prodotto (v. articolo nellapagina seguente). La scelta delcolore, inoltre, oggi è ancorapiù facile grazie alla nuovamazzetta colori di 342 tinte,derivata dall’atlante NaturalColor System, presentata pro-prio in occasione di SaiedueLiving.La visita degli stand Mapei, perla gran maggioranza di archi-tetti e progettisti, si è conclusacon una sosta nell’affollatamostra “100% Calpestabile”, dicui vi parliamo nelle pagineche seguono.Per tutti l’appuntamento infiera è al prossimo anno, dal16 al 20 marzo 2005, quandoa Saiedue Living tornerà pro-tagonista il comparto dell’in-volucro edilizio e dei prodottie tecnologie dedicati.

Proseguendo nella visita moltiaddetti ai lavori hanno sostatopresso il secondo stand Mapei,quello dedicato in modo specifi-co alle finiture, o meglio ai sistemicompleti per il recupero e la pro-tezione delle facciate basati sulla

ricerca e sulla diagnostica. Questo spazio espo-sitivo è stato allestito all’interno del salonetematico Decor&Color Show (il Salone delColore e della Decorazione). Tre i temi fonda-mentali: ricerca e diagnostica; sistemi di facciata;colore e protezione. A ciascuno è stato dedicatoun totem di 7 metri (v. foto 11).

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Tutti i colori di ColorMapdi Paolo Sala - Product Manager Linea Finiture, Mapei

Il servizio nel mondo del colore èfondamentale. Anzi: colore e servi-zio sono due elementi che a volte si

identificano, perché sono tipiche sia lanecessità di avere numerose campio-nature colore in cantiere in tempi stret-tissimi sia la frammentazione dellaconsegna (il committente o il direttorelavori in genere non ritira tutto il colo-re in una volta). Questi due fattoriimplicano la necessità di avere una“fabbrica del colore” decentrata rispet-to all’azienda produttrice, perché l’in-terlocutore deve andare dal rivendito-re e poter essere soddisfatto in questedue primarie esigenze: avere un servi-zio sulla scelta colore e avere un servi-zio sulla consegna del materiale.Questo approccio è molto diffuso neicolorifici, ma non altrettanto tra i riven-ditori di materiali edili, che anchequando trattano il colore ordinano latinta finita. Anche tra loro però c’è unasempre più diffusa schiera di personelungimiranti, che non solo si occupanodi finiture di facciata (il complementologico del loro business), ma introdu-cono anche nel proprio centro venditai sistemi tintometrici, sia come comple-tamento gamma, sia per arricchire erendere efficiente il servizio colore.Il sistema tintometrico ColorMapnasce per soddisfare questa esigenza:poter rendere più efficiente il rapportorivenditore/cliente finale nell’offerta dicoloriture di facciata. È costituito damacchine dispensatrici di colore, agita-tore e soprattutto spettrofotometro ecolorimetria strumentale. Con questosistema qualsiasi tinta in qualsiasiquantità in qualsiasi prodotto puòessere formulata, prodotta e conse-gnata in tempo reale.Dovendo operare solo su sistemi perfacciata, la principale preoccupazionedal punto di vista tecnologico è stataquella di scegliere paste coloranti epigmenti stabili all’esterno (rispetto airaggi ultravioletti) e stabili in ambientebasico, come i prodotti a base di silica-to di potassio.Questa è la connotazione specifica delsistema Mapei, che, a differenza dimolti sistemi tintometrici presenti sulmercato (colorifici tradizionali), utilizza

paste coloranti ad alta concentrazionecompatibili solo con prodotti all’acquaper soddisfare le esigenze di prestazio-ne dei prodotti per la coloritura dellefacciate. A rendere più appetibile l’of-ferta del sistema tintometrico, lo stessoviene offerto affiancato dall’assistenzatecnica su tutto il territorio nazionale eanche all’estero, tutto compreso (pezzidi ricambio e intervento tecnico), percinque anni.Per facilitare la diffusione delle colori-ture di facciata, quest’anno a SaieDueLiving è stata presentata la nuova maz-zetta di colori: una selezione di 342tinte derivata dall’atlante NCS (NaturalColor System). Questa soluzione elimi-na il fastidio di avere una cartella colo-ri eccessivamente personalizzata, favo-rendo invece un linguaggio di tipointernazionale, in quanto in tutto ilmondo è possibile identificare un colo-re facendo riferimento al sistema NCS.In passato definire un colore potevaessere un’ardua impresa, come nelcaso della descrizione del “RossoTiziano” fatta da un anonimo nelSeicento e riportata sul pannello delColorMap mostrato in fiera (v. foto 4 apag. 22). Anche oggi, però, il problemasi ripropone, se non si ha a disposizio-ne una cartella colori che connotiscientificamente il colore: provate voi adefinire… un verde bandiera, un gialloMilano o un rosa genovese!

ADDESSI COMMERCIALE Srl - Itri (LT)ANGELOZZI Srl - Acilia (RM)BETTINELLI Srl - BergamoCAMBI EDILIZIA Srl - Casale (PO)C.E.M. - Gioiosa Marea (ME)CENTRO EDILE ANTONINI Srl - MilanoCERAMICA CLUB ERRE Srl - SassariD'AMBROSIO Srl - Bitonto (BA)DIPRED Srl - Pero (MI)EDILCALCE DUE Srl - MilanoEDILCO Srl - Campegine (RE)EDIL - FER Srl - Pettino (AQ)EDILIZIA & COLORI Srl - Capalle (FI)EDILTACCONI Srl - S. Maria degli Angeli (PG)FAGGIANO GIOVANNI - Latiano (BR)FAVA & SCARZELLA DI FAVA & C - Asti

FERRARI CARLO & FIGLIO - Limbiate (MI)F.LLI SIMONETTI SpA - Civitanova Marche (MC)GALDINI & DONGHI Srl - Rovato (BS)G.D.E. SpA - Casalecchio di Reno (BO)GINI & C - MilanoGRUPPO EDILE Srl - Brugherio (MI)M.A.R.IND. Srl - CagliariPAPARO GIORGIO - Satriano (CZ)PROTECNO Srl - Reggio EmiliaRAVIZZA F.LLI snc - TorinoREAL Srl - GenovaSACES Srl - NapoliSARIFER Srl - Ponte Galeria (RM)SERVICE COLOR Srl - S. Pietro in Vincoli (RA)UNIVEX Srl - RomaZUCCHERO & C. snc - Palermo

Questi sono i distributori che hanno ColorMap nel loro punto vendita (nel momento in cui andiamo in stampa):

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L’innovazione nelle pavimentazioni è stata il ful-cro della mostra “100% Calpestabile”, che si ètenuta nel padiglione 35 della Fiera di Bologna

in concomitanza del salone Saiedue Living. La mostra,curata da Studio Original Designers 6R5 Network, èstata realizzata con il contributo di Mapei, main spon-sor dell’iniziativa.Architetti, designer, progettisti e operatori del settorehanno affollato i 3.000 metri quadrati di esposizione,tra pavimenti digitali, liquidi, retroilluminati e tridi-mensionali, soprelevati e insonorizzati; cento le realiz-zazioni esposte, ispirate ai temi della “naturalità”, della“tecnologia”, delle “origini”.L’area tecnologica è quella in cui Mapei ha presenta-to le sue soluzioni, con quattro lastre dedicate ai temidel pavimento conduttivo, insonorizzato, impermea-bile e riscaldante, ma soprattutto con il suo pavimen-to monolitico, presentato in combinato sia con illegno sia con il mosaico di metallo (foto 1 e 2).Quest’ultima pavimentazione, in particolare, haattratto i visitatori per la sua combinazione innovativadi materiali diversi. Si tratta infatti di una soluzionetecnologica che utilizza in abbinamento resine epos-sidiche industriali ad elevata resistenza meccanica euna pavimentazione in mosaico di acciaio.La soluzione proposta nasce dalla volontà di perse-guire e attuare tecnologie innovative che permettanoal progettista di abbinare fantasie cromatiche a inser-ti di mosaico di diversa tessitura superficiale, idealeper ambienti come show room, gallerie d’arte, negozi,ambienti industriali, pavimentazioni di civile abitazio-ne, sale fitness e altri ancora. Per la realizzazione diquesta pavimentazione occorre raggiungere una

Foto 1 e 2Due innovative

soluzioni Mapeirealizzate con

Ultratop, in combinatocon il legno (1) e con il

mosaico di metallo (2).

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quota di 2-3 mm più bassa rispetto a quella previstaper il pavimento finito. Per garantire la perfetta plana-rità del supporto e le necessarie prestazionifisico/meccaniche si deve eseguire una regolarizza-zione del supporto in calcestruzzo, mediante una pre-ventiva stesura di PRIMER G, dopodiché utilizzare lamalta autolivellante ULTRATOP (malta autolivellante abase di speciali leganti idraulici, ad indurimento ultra-rapido, per spessori variabili da 3 a 40 mm). Per lezone di pavimentazione destinate ad essere finite conresina epossidica , è necessario procedere alla stesura,su ULTRATOP, di PRIMER MF e allo spolvero a rifiuto diMAPEQUARZ 0,25. Dopo circa 24 ore da tale prepara-zione, si esegue la stesura della resina epossidicaMAPECOAT I30 SL. A causa della elevata capacità diautolivellamento di MAPECOAT I30 SL, è possibile chesi renda necessario utilizzare dime in acciaio di conte-nimento. Tale accorgimento si rende indispensabilequalora si progetti una pavimentazione con policro-mie di colore. Il mosaico in acciaio (prodotto dalladitta Bluestein) è stato posato su ULTRATOP, utilizzan-do il sistema adesivo KERAPOXY (malta epossidicaantiacida, disponibile in 26 colorazioni). Con il siste-ma KERAPOXY, inoltre, si è proceduto anche alla stuc-catura delle fughe tra le tessere del mosaico inacciaio. La soluzione così attuata, ha permesso diottenere un sistema integrato, tra materiale adesivo estuccatura, di eccellenti prestazioni meccaniche edelevata resistenza alle aggressioni chimiche.

Per maggiori dettagli sulla mostra consultare il sitointernet www.saiedue.it, alla voce 100% CalpestabileLive.

Intervista ai designers Francesco Roggero e Albino Pozzi, di StudioOriginal Designers 6R5 Network.

Qual è stato l’elemento-chiave di questa mostra?Fondamentale è stato il connubio tra vari materiali, gli assem-blamenti. Un fattore d’innovazione è stato quello di spingere leaziende a combinare i diversi materiali. Ogni combinazione èstata realizzata nel rispetto di due caratteristiche: naturalità etecnologia. Queste sono state le due anime della mostra. E poiè stato interessante coinvolgere sia aziende che lavorano nelcomparto industriale che quelle del campo artigianale.Avete incontrato difficoltà?Difficoltà no, anzi! C’è stata piena e interessante collaborazionecon le aziende nello sviluppo delle varie situazioni, dei vari pro-getti. Certamente è stato un lavoro complesso, perché mettereinsieme 100 aziende in un progetto unico non è facile, ma ilbilancio è stato senz’altro positivo: bisogna ringraziare le azien-de per lo sviluppo dei progetti, tutti interessanti e alcuni parti-colarmente innovativi.Siete stati soddisfatti dell’affluenza di pubblico?Sì, sicuramente. C’è stato un grosso aumento dell’affluenza diarchitetti e professionisti, anche grazie all’ottimo lavoro dicomunicazione che è stato svolto.Pensate di ripetere l’iniziativa?Quest’esperienza è nata da uno sviluppo del discorso dellesuperfici, abbinato al mondo dell’innovazione. Per l’anno pros-simo bisognerà vedere se SaieDue vorrà sviluppare un discorsoanche sulle superfici murali, non solo sulle pavimentazioni…Vedremo se ci saranno degli sviluppi in questo senso.

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Il legno è un materiale che subisce continui cambiamenti in funzionedelle condizioni ambientali (umidità relativa e temperatura) e in fun-zione dell’umidità del supporto. Varia il suo contenuto d’acqua e varia-

no quindi le sue dimensioni. Per evitare rischi di distacco del parquet ènecessario limitare al massimo il mutamento di questi parametri, utiliz-zando primer e adesivi specifici, come quelli formulati da Mapei e propo-sti recentemente al salone SaieDue Living (v. articolo a pag. 20).I primer sono necessari, soprattutto negli interventi di ristrutturazione,per migliorare le caratteristiche dei supporti al fine di permettere unaposa più sicura del pavimento o per correggerne alcune “carenze presta-zionali”.Nel caso di massetti fessurati – che presentino fessurazioni da ritiro igro-metrico o fessure in corrispondenza di riprese di getto mal eseguite –queste devono essere sigillate monoliticamente. I prodotti specifici perquesta esigenza sono EPORIP (resina epossidica bicomponente per ripre-se di getto e per la sigillatura monolitica di fessure di massetti) ed EPORIPTURBO (resina poliestere bicomponente a rapidissimo indurimento per lariparazione di fessurazioni localizzate del massetto).Per i massetti meccanicamente resistenti che presentano un leggero spol-verio superficiale sono a disposizione diversi primer, a seconda del tipo diadesivo che sarà successivamente applicato.Se l’adesivo sarà vinilico, potranno essere utilizzati PRIMER 3296, primeracrilico in dispersione acquosa a forte penetrazione consolidante ed anti-polvere oppure LIVIGUM, primer in dispersione acquosa antipolvere. Nelcaso invece sia prevista la posa del legno con adesivi all’alcool il prodottoda applicare sarà PRIMER PA, appretto pronto all’uso, a base di resine sin-tetiche in solvente. Infine, nel caso in cui sia previsto l’incollaggio dellegno con adesivi bicomponenti epossipoliuretanici o monocomponentipoliuretanici, il prodotto da applicare sarà PRIMER MF, appretto epossidi-co bicomponente esente da solventi.In altri casi, invece,ci si trova di fronte a massetti incoerenti di scadenti pre-stazioni meccaniche. Questa eventualità si presenta quando i massettisono male eseguiti o, molto frequentemente, nel caso di ristrutturazioni,quando viene rimossa la vecchia pavimentazione. In questi casi, se si deci-de di intervenire consolidando il vecchio supporto in tutto il suo spesso-

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re, può essere utilizzato uno di questi prodotti:PROSFAS, consolidante ad alta penetrazione abase di silicati, esente da solventi, per sottofondicementizi; PRIMER EP,appretto epossidico bicom-ponente in solvente ad elevata penetrazione; PRI-MER MF, appretto epossidico bicomponenteesente da solventi o PRIMER PU60, primer poliu-retanico monocomponente igroindurente in sol-vente. Quando il massetto ha tasso di umiditàresidua superiore a quanto previsto per la posadel legno questa è consentita solo previa appli-cazione di opportuni prodotti impermeabilizzan-ti, come: PRIMER MF, PRIMER EP, PRIMER PU60 eBIBLOCK+TRIBLOCK (questi ultimi due sonorispettivamente un appretto epossidico bicom-ponente in dispersione acquosa e una malta a trecomponenti epossicementizia fluida per l’imper-meabilizzazione di sottofondi umidi).Nel caso in cui il massetto cementizio incorporiserpentine di riscaldamento e presenti un legge-ro spolverio superficiale o non sia consistente intutto lo spessore, è possibile intervenire con pro-dotti consolidanti privi di solvente, come PRO-SFAS o PRIMER MF.Infine nel caso di posa del parquet in sovrapposi-zione su vecchia pavimentazione in ceramica,marmette o materiale lapideo si procederà adun’accurata preparazione del supporto, che deveessere pulito, stabile e privo di oli, cere e sostanzedistaccanti. Successivamente dovrà essere appli-cato PRIMER KL, promotore di adesione su super-fici non assorbenti per adesivi bicomponenti (ilprimer non deve essere utilizzato se per la posaviene impiegato l’adesivo ULTRABOND P990 1K).Mapei offre anche una gamma completa di ade-

sivi per la posa del legno, da selezio-nare sulla base del tipo di supportosul quale deve essere effettuata laposa e del tipo di pavimento inlegno, considerando il formato e laspecie legnosa (più o meno stabileall’umidità).Gli adesivi si ripartiscono all’internodi tre grandi famiglie: quelli in di-spersione acquosa, quelli all’alcool equelli poliuretanici monocompo-nenti ed epossipoliuretanici bicom-ponenti.Alla prima famiglia (adesivi in dispersione acquosa) appartengono:ADESILEX LC; ADESILEX LCR (a presa rapida); ADESILEX LC/RP (a basso con-tenuto d’acqua); ADESIVIL D3 (per l’incollaggio degli incastri fra i singolielementi dei pavimenti in legno prefinito o in laminato in posa flottante) eULTRABOND ECO 575 (a bassissima emissione di sostanze organiche vola-tili VOC, per il fissaggio degli zoccolino in legno).Alla seconda famiglia (adesivi all’alcool) appartiene ADESILEX PA, a base diresine sintetiche in alcool.Alla terza famiglia (adesivi poliuretanici monocomponenti ed epossipoliu-retanici bicomponenti) appartengono: ULTRABOND P990 1K, adesivomonocomponente poliuretanico, pronto all’uso, elastico e senza solvente;LIGNOBOND, adesivo epossipoliuretanico bicomponente totalmenteesente da acqua e solventi e ULTRABOND P902 2K, adesivo epossipoliure-tanico bicomponente. Questi tre adesivi possono essere utilizzati per laposa di tutti i tipi di parquet e laminati.

La "Guida ai prodotti per la posa del parquet" allegata a questo numero (1)illustra le soluzioni Mapei per le pavimentazioni in legno, aiutando a sceglierei prodotti più adeguati, dagli appretti agli adesivi, per ogni tipo di intervento.Informazioni più dettagliate su questi e altri prodotti sono disponibili sul sitointernet www.mapei.com alla voce “Prodotti”; nel catalogo “Prodotti per laposa del parquet” (2) e nel quaderno tecnico “La posa del parquet” (3).

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Dopo cinque anni di lavori il Teatrodell’Opera di Lille, città del nord dellaFrancia, ha cambiato pelle. Il 2004 è “l’anno

della cultura” per questa località e lo si è volutofesteggiare con l’inaugurazione di questo teatro,costruito nel 1907 da Louis Marie Cordier sullerovine del precedente. Questo edificio in stileneoclassico, uno dei primi in cemento armato,vive oggi una vera e propria rinascita.I lavori hanno interessato il parquet del grandefoyer,molto danneggiato,che è stato asportato inblocco e completamente rifatto nel pieno rispet-to delle caratteristiche e del disegno originario.Il committente ha voluto anche adottare un siste-ma di riscaldamento a pavimento, che ha com-portato il rispetto di diversi vincoli tecnici per larealizzazione del massetto e per l’incollaggio del

parquet. Infatti la maggior deformazione indotta nel legno impone l’utiliz-zo un adesivo elastico tipo ULTRABOND P990 1K*, che assecondi i movi-menti del legno evitando i distacchi e la conseguente formazione di quel-le fastidiose aree dove il pavimento “suona a vuoto”, caratteristiche deipavimenti posati mediante l’utilizzo di adesivi rigidi. Il progetto consiste-va nel realizzare un parquet identico all’originale, in massello di roveredello spessore di 15 mm, con la combinazione delle tre decorazioni origi-nali: al centro listelli posti a spina di pesce in riquadri a fantasia, contorna-ti da una greca e con finitura a fascia e bindello. Il parquet è stato fornitodalla ditta Chêne de l’Est. Il taglio del parquet è stato realizzato per metàdal fornitore (per i listelli semplici) e per metà dalla “Parqueterie de la Lys”(l’impresa di posa) che ha creato la spina di pesce centrale, i motivi e la cor-nice laterale in legno wengé (foto 1). Il motivo centrale copre circa 192 m2,ovvero un rettangolo di 6x32 m su di una superficie totale di 360 m2.

Le fasi di lavorazionePrima di tutto è stato necessario affrontare il problema della planarità delsupporto, caratterizzato in alcuni punti da dislivelli di addirittura 10 mm(foto 2). Per rimediare al problema è stato necessario livellare il massettoin modo da ottenere una superficie perfettamente piana.Si è optato quin-di per la rasatura NIVORAPID*: questo prodotto a presa e asciugatura rapi-da può essere applicato in spessore fino a 20 mm (foto 3).Successivamente è stato utilizzato ULTRABOND P990 1K* (foto 4), un ade-

Il rivestimento, su sottofondoriscaldante, è stato posato con l’adesivoULTRABOND P990 1K.

A cura di Alain Renais, Responsabile VenditeMapei France Sa, regione Nord.

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sivo monocomponente poliuretanico, prontoall’uso (particolarmente idoneo per la posa diparquet su sottofondi riscaldanti). È privo di sol-vente, ipoallergenico, facile da applicare e carat-terizzato da un tempo aperto prolungato (110minuti), caratteristiche non trascurabili dato chegli installatori hanno dovuto spostare più volte ilistelli per poter riposizionare correttamente ilmotivo della spina di pesce del parquet.Il lavoro è stato iniziato da due operatori parten-do dal centro della stanza. Una volta posata laprima fila, otto installatori hanno posato in unasettimana il grande rettangolo centrale e la corni-ce. Altri tre hanno infine terminato l’opera con larealizzazione di fascia e bindello (foto 5, 6 e 7).Il sontuoso foyer del teatro è stato inaugurato neldicembre 2003, alla presenza del sindaco di Lille.Grazie agli sforzi e alla qualità del lavoro di arti-giani e posatori, il teatro ha riacquistato il lustrodel passato necessario ad accogliere il pubblicoin occasione di grandi spettacoli.

Questo articolo è tratto da Mapei & Vous n.10 che ringraziamo.

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*I prodotti citati in questo articoloappartengono alla linea “Prodotti perla posa di pavimenti e rivestimentiresilienti, tessili e legno”. Le relativeschede tecniche sono contenute nelCD “Mapei Global Infonet” e nel sitointernet www.mapei.com.Nivorapid: rasatura cementiziatissotropica per applicazione anche inverticale ad asciugamento ultrarapido perspessori da 3 a 20 mm.Ultrabond P990 1K: adesivo monocomponentepoliuretanico, pronto all’uso, elastico e senzasolvente, per tutti i tipi di parquet e laminati.

Teatro dell’Opera, Lille (Francia)Intervento: posa di parquet in massello di rovereAnno d’intervento: 2003Committente: Comune di LilleProgetto: Atelier Ava (Bruxelles) e Cabinet Carlier (Lille)Impresa di posa: Parqueterie de la Lys (parquet)Prodotti Mapei: NIVORAPID, ULTRABOND P990 1KCoordinamento Mapei: Vincent Lecomte,Mapei France SA.

SCHEDA TECNICA

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San Pietroburgo rinascedopo trecento anni

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Quando tre secoli fa Pietro il Grandeimpugnò un’alabarda, tagliò in due unazolla di terra e, disponendo le parti a

forma di croce, pose le basi per la nascita dellacittà, aveva già in mente un progetto grandioso.I suoi propositi non furono traditi dai fatti. Inpochi anni la città assunse un aspetto maesto-so, cui contribuirono maestri costruttori prove-nienti da tutta Italia, come BartolomeoFrancesco Rastrelli, Antonio Rinaldi, GiacomoQuarenghi e Carlo Rossi, cui sono stati dedicatiquattro busti in bronzo donati dall'Ambasciatad'Italia e dal Comune di Milano. Molti architettierano milanesi: nasce proprio allora il legametra la “Venezia del Nord”e la città di Milano, con-solidato oggi dalruolo che il capo-luogo lombardosta svolgendo nelrafforzamento deirapporti economi-ci e culturali tral’Italia e la Russia.Anche ai nostrigiorni si confermal'impegno italianoper abbellire que-sta città dedicataal Santo patronodello zar fondato-re Pietro il Grande.Il 31 ottobre scor-

La città, nata nel 1703, è stata rinnovatagrazie anche all’impegno degli italiani.Tra le opere più importanti, laristrutturazione della Galleria Passage,realizzata con i prodotti Mapei.

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San Pietroburgo rinascedopo trecento anni

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Foto 1L’ingresso dellaGalleria Passage.

Foto 2 e 3Come si presentava lagalleria prima deilavori. Nel dettaglio, unparticolare dellavecchiapavimentazione.

Foto 4La pavimentazione èstata demolita metàper volta per nonintralciare il traffico deipassanti.

Foto 5Il massetto è statorealizzato con Topcem,legante idraulicospeciale che permettela posa dopo solo 24ore.

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Foto 6Rimozione dellapavimentazionepreesistente.

Foto 7Le nuove piastrellesono state posatecon Granirapid,adesivo cementiziobicomponente adalte prestazioni.

Foto 8 e 9I decori della nuovapavimentazionerispettano quellioriginali.

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so infatti a San Pietroburgo è stata inauguratala nuova pavimentazione della GalleriaPassage, un’opera realizzata nell’ambito delleiniziative di promozione del made in Italy inRussia. Questo intervento è nato dalla collabo-razione e dal contributo del Ministero delleAttività Produttive, dell’Istituto per ilCommercio Estero (ICE), della Regione Emilia-Romagna, di Assopiastrelle per le piastrelle rea-lizzate da Emilceramica, di Mapei, che ha forni-to prodotti innovativi in grado di assicuraredurabilità all’opera e un’esecuzione rapida e diCodest per la consulenza tecnica. La galleria,larga 9 metri e lunga 180, è uno spazio com-merciale che risale al 1848, situato nella NevskyProspekt, una delle strade di maggior prestigiodella città. È di importante valore storico-arti-

stico e su di essa si affacciano una cinquantinadi negozi di lusso.La pavimentazione interessata dalla ristruttu-razione (che non comprende le zone di ingres-so) copriva una superficie di circa 1.000 m2, sucui già in origine erano state posate piastrelleceramiche. Il pavimento si presentava in ampieparti fessurato e con profondi avvallamenti epoggiava su uno strato di malta di circa 6 cm dispessore, realizzato su di uno strato di materia-le incoerente di riempimento.Demolizione e sottofondiI segni lasciati dal tempo sulla pavimentazionee le scarse resistenze meccaniche del sottofon-

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do sul quale questa era stata posata hannoreso necessaria, innanzitutto, la rimozione dellepiastrelle e degli strati sottostanti.Per non intralciare il traffico di passanti si èdemolita prima una metà della pavimentazio-ne e poi, una volta creata una passerella soprail nuovo massetto, anche l’altra metà.Subito dopo la demolizione è stato eseguito ilmassetto utilizzando TOPCEM*, legante idrauli-co speciale, che permette di realizzare sotto-fondi a ritiro controllato, idonei per la posadelle piastrelle solo dopo 24 ore dalla loro rea-lizzazione. Una volta eseguito il massetto, lo si èprotetto al fine di consentire il traffico sulla suasuperficie senza che si verificassero danni.

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*I prodotti citati in questo articoloappartengono alla linea “Prodotti perceramica e materiali lapidei”. Lerelative schede tecniche sonocontenute nel CD “Mapei GlobalInfonet” e nel sito internetwww.mapei.com. Gli adesivi e lefugature Mapei sono conformi allenorme EN 12004 ed EN 13888.Inoltre gli adesivi hanno ottenuto il marchio CE.Topcem: legante idraulico speciale per massetti, apresa normale e ad asciugamento veloce (7 giorni), aritiro controllato.Granirapid (C2F): adesivo cementiziobicomponente ad alte prestazioni, a presa edidratazione rapida, per piastrelle ceramiche emateriale lapideo.Ultracolor (CG2): malta ad alte prestazioni per lastuccatura di fughe da 2 a 20 mm, a presa edasciugamento rapido, disponibile in 26 colori; nonproduce efflorescenze.

Galleria Passage, San Pietroburgo (Russia)Intervento: rifacimento del pavimentoAnno d’intervento: 2003Superficie: 1.000 m2

Committente: Goriunov & GoriunovImpresa di posa: RemstroikomplektMateriale posato: piastrelle ceramiche di EmilceramicaProdotti Mapei: TOPCEM, GRANIRAPID, ULTRACOLORCoordinamento Mapei: Vladimir Kovalenko (Mapei ZAO) e Francesco Stronati (Mapei SpA)

SCHEDA TECNICA

PosaDopo avere terminato la realizzazione dei sot-tofondi, sono state rimosse le protezioni, èstata aspirata la polvere e quindi è iniziata laposa delle nuove piastrelle in ceramica diEmilceramica.Queste piastrelle sono state appositamenterealizzate con moderne tecnologie, nell’assolu-to rispetto dei tratti grafici e dei decori di quel-le preesistenti. Oltre a riprodurre lo stile origi-nario, risultano particolarmente resistenti all’u-sura, requisito indispensabile considerata ladestinazione d’uso.Per la posa è stato utilizzato GRANIRAPID*, ade-sivo cementizio a presa e idratazione rapida diclasse C2F secondo la norma EN 12004.GRANIRAPID* permette di realizzare pavimen-tazioni pedonabili e pronte per l’applicazionedella stuccatura dopo solo 3-4 ore dalla posa,se l'applicazione è eseguita a temperatura dicirca +23°C. Anche in questo caso, al fine di evi-tare di chiudere la galleria, la posa è stata ese-guita per fasce parallele alla lunghezza dellagalleria stessa, permettendo il passaggio deivisitatori sul massetto.Grazie all’utilizzo di adesivi a presa rapida,dopo 24 ore dalla posa la nuova pavimentazio-ne era idonea a ricevere il traffico dei visitatori,previa installazione di adeguate protezioni,consentendo di proseguire la posa nellerestanti zone della galleria.StuccaturaDopo avere terminato la posa è stata eseguitala stuccatura con ULTRACOLOR*, malta specialea presa ed asciugamento rapido per fughe da 2a 20 mm di classe CG2 secondo la norma EN13888. In condizioni di temperatura di circa+23°C pavimentazioni stuccate con ULTRACO-LOR* risultano pedonabili dopo solo 3-4 ore.Grazie all’utilizzo di prodotti a presa rapida èstato possibile eseguire la stuccatura dellefughe senza alcuna interruzione delle attivitàsvolte all’interno della galleria.

Foto 10 e 11Molti visitatori siaffollano all’esterno eall’interno della galleria,in occasione della suainaugurazione.

Foto 13Il momento del tagliodel nastro. Da sinistra:Duccio Campagnoli,assessore alle AttivitàProduttive della RegioneEmilia-Romagna; SergioSassi, presidente diAssopiastrelle; AdolfoUrso, vice ministro alleAttività Produttive eAlexander Prokhorenko,vice governatore di San Pietroburgo.

Oggi la Galleria Passage è più affollata che mai:visitatori, turisti e tanti amanti dello shoppingpossono passeggiare in un ambiente in cui l’ar-te russa e la tecnologia italiana si sono indisso-lubilmente fuse.

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Foto 12Al termine dei lavorila galleria harecuperato il suoantico splendore.

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Un isolotto sabbioso posto di fronte allacosta siracusana ospita dagli inizi delsecolo scorso una villa che aveva oramai

bisogno, anche a causa dell’azione continua del-l’aria salmastra, delle infiltrazioni dovute all’ac-qua di risalita e dell’opera aggressiva dell’acquamarina battente, di un profondo risanamento edi un attento e accurato restauro alle muratureesterne. L’isola, alla fine dell’Ottocento, era statadata in concessione demaniale a un nobile diNoto dal proprietario, il principe Ottavio Nicolacidi Villadorata, e questi vi aveva costruito un pic-colo immobile che utilizzava nel periodo estivoper i bagni. Dopo la sua morte, nel 1918, nessu-no degli eredi ritenne di rinnovare la concessio-ne demaniale e su propria istanza la ottenne ildottor Raffaele Brancati, che negli anni 1935-36,la sdemanializzò divenendo proprietario a tutti

Dall’alto sembra perdersi nel blu mutevole del Mediterraneo questa piccola casa rosso mattone che richiedeva un attento e accurato lavoro di risanamento e restauro.

gli effetti dello scoglio sabbioso.Con il passare degli anni Raffaele Brancati, dive-nuto nel frattempo un chirurgo di fama nazio-nale, costruì una piccola casa caratterizzata dacolori solari come il rosso dei muri e il gialloocra delle decorazioni che la fanno assomiglia-re a chi la osserva, specialmente dall’alto, a ungioiello incastonato nell’azzurro del mare che lacirconda. Raffaele Brancati fu un uomo e un chi-rurgo particolarmente all’avanguardia per i suoitempi. Docente in diverse università italiane,autore di numerosi trattati su argomenti dipatologia e clinica chirurgica, con particolareriferimento ai tumori e alle tecniche operatorie,volontario e decorato nella prima guerra mon-diale, membro di innumerevoli associazioni cul-turali, diresse, dal 1946 al 1956, anche la catte-dra di Clinica Chirurgica dell’Università di

Foto aperturaUn’immaginesuggestiva di VillaBrancati vista dall’alto.

Foto 1.Ecco come appariva lacostruzione all’iniziodei lavori.

Foto 2.Le murature esternerisentivano non solodel passare degli annima anche dell’azioneaggressiva dell’ariasalmastra, dell’acquadi mare battente edell’umidità di risalita.

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fici verticali senza bisogno di casserrature fisse,come in questo caso. Ultimato il ripristino delcalcestruzzo è stata poi eliminata qualsiasi trac-cia di intonaco per giungere fino alla parte inpietra. A questo punto era necessario protegge-re adeguatamente i muri della costruzione condei prodotti efficaci sia contro l’umidità di risali-ta che contro l’azione dell’acqua salmastra bat-tente. La soluzione ottimale è stata raggiuntascegliendo di utilizzare POROMAP RINZAFFO* ePOROMAP INTONACO*.

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3° classificatoCatania e fu direttore dell’Istituto catanese perlo studio e la cura dei tumori. La casa e l’isolottodivennero il suo rifugio ed era facile e del tuttonormale incontrarlo nei mesi estivi in giro per lasua isola a ‘purpiari’, cioè a pescare i polipi o tro-varlo su uno sciere per assistere alla mattanzadei tonni. L’isola, col tempo, assunse addiritturail nome di Isola Brancati e fu tramandata dipadre in figlio, sino ad arrivare all’attuale pro-prietario, Giuseppe Brancati, che decise diristrutturare la casa.

L’intervento e i prodotti utilizzatiLa struttura esterna del villino aveva risentitonon solo del passare degli anni ma anche del-l’azione corrosiva dell’aria salmastra, dell’acquadi risalita e dell’aggressione dell’acqua di mareche, durante le mareggiate, si va a infrangeredirettamente sui muri perimetrali. L’impresache ha eseguito fattivamente l’intervento sullastruttura esterna ha scelto di utilizzare le solu-zioni Mapei in modo da assicurare al commit-tente un lavoro finale accurato e in grado diresistere anche a condizioni ambientali piutto-sto estreme come queste. L’intervento è iniziato

eliminando in modo accurato ogni traccia diintonaco per iniziare da qui a ripristinare il cal-cestruzzo.Tutti i ferri di armatura sono stati pre-ventivamente puliti dalla ruggine e dalle partiincoerenti e poi trattati con una mano di MAPE-FER*, una malta cementizia anticorrosiva daapplicare sulle parti in ferro nei lavori di ripristi-no. Dopo l’asciugatura del prodotto l’interventoè continuato con l’applicazione della malta diripristino MAPEGROUT T60*. Questa malta tis-sotropica fibrorinforzata resistente ai solfati siusa per il ripristino corticale delle stutture incalcestruzzo ammalorato, come nel caso deifrontalini dei balconi, oppure è particolarmenteidonea nel ripristino di gallerie e canali.Mescolato con circa il 16% di acqua si trasformain una malta altamente lavorabile, di consisten-za tissotropica e facilmene applicabile su super-

Foto 3.Ultimato il ripristinodel calcestruzzo eranecessario proteggerela costruzione con deiprodotti che fosseroparticolarmenteefficaci sia control’umidità di risalita checontro l’azionedell’acqua salmastra.La scelta è caduta suPoroMap Rinzaffo ePoroMap Intonaco.

Foto 4.PoroMap Rinzaffo èuna malta resistente aisali, ed è composta daleganti idraulici

speciali a reattivitàpozzolanica, sabbienaturali e additivispeciali che vieneapplicata prima direalizzare l’intonacodeumidificante conPoroMap Intonaco.

Foto 5.Per ottenere unafinitura migliore eproteggereulteriormente la villa èstato scelto diuniformare le pareticon la maltapremiscelata Mape-Antique FC.

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POROMAP RINZAFFO* è una malta adesiva, resi-stente ai sali, ed è composta da leganti idraulicispeciali a reattività pozzolanica, sabbie naturalie additivi speciali che viene applicata prima direalizzare l’intonaco deumidificante con PORO-MAP INTONACO*. Quest’ultimo è una maltapremiscelata deumidificante ed isolante daapplicare a spruzzo oppure a mano come nelcaso di Villa Brancati. POROMAP INTONACO* èprincipalmente composto da leganti idraulici

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Foto 6.L’esterno di VillaBrancati intonacatocon Mape-Antique FC.La malta scelta nellacolorazione chiara, èresistente ai solfati estudiataappositamente perrifinire intonacideumidificantiapplicati su muri inpietra, in mattoneoppure in tufo.

Foto 7.Il passaggio finale èstato quello dellaprotezione e delladecorazione cromaticadell’intonaco e perquesta fase sono statiutilizzati sia SilancolorPrimer che SilancolorTonachino.Di quest’ultimo sonostate stese due mani diprodotto per megliogarantire uniformità dicolorazione masoprattutto maggiorprotezione dall’acquadel mare battente.

Foto 8.L’aspetto finale dellavilla dopo l’opera direstauro.

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speciali a reattività pozzolanica, sabbie naturali e speciali additivi, eviene usata nel risanamento delle murature in pietra, mattone e tufo,degradate dall’umidità di risalita capillare. Questo prodotto, applicatodopo POROMAP RINZAFFO*, è particolarmente idoneo nel risanamentodegli edifici degradati dalla forte presenza di sali solubili.POROMAP RINZAFFO* e POROMAP INTONACO* sono stati utilizzati su

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*I prodotti citati in questo articoloappartengono alla linea “Prodotti peredilizia”. Le relative schede tecnichesono contenute nel CD “Mapei GlobalInfonet” e nel sito internetwww.mapei.com.Mape-Antique FC: malta fine privadi cemento, disponibilerispettivamente nelle colorazionechiara e cocciopesto, per la finitura diintonaci deumidificanti applicati su muratura inpietra, mattone e tufo.Mapefer: malta cementizia anticorrosivabicomponente per la protezione dei ferri diarmatura.Mapegrout T60: malta tissotropica fibrorinforzataresistente ai solfati per il risanamento delcalcestruzzo.PoroMap Intonaco: malta premiscelatadeumidificante ed isolante, resistente ai sali, di coloregrigio per il risanamento delle murature umide inpietra, mattone e tufo mediante applicazione amano o a macchina.PoroMap Rinzaffo: malta premiscelata, resistenteai sali, da applicare prima di realizzare l’intonacodeumidificante ed isolante con PoroMap Intonaco.Silancolor Primer: primer isolante a base di resinasiliconica in dispersione acquosa.Silancolor Tonachino: rivestimento in pasta a basedi resina siliconica in dispersione acquosa, peresterni, applicabile a spatola ad alta traspirabilità eidrorepellenza.

Villa Brancati costruita sull’isola omonima aMarzamemi (SR)Intervento: risanamento e recupero delle muratureesterne della villaAnno di esecuzione: 2003Committente: Giuseppe BrancatiImpresa: CogemiDirezione lavori: geom. Nello PriviteraProdotti Mapei: MAPE-ANTIQUE FC, MAPEFER, MAPE-GROUT T60, POROMAP INTONACO, POROMAP RINZAF-FO, SILANCOLOR PRIMER, SILANCOLOR TONACHINOCoordinamento Mapei: Enzo Manfrè

SCHEDA TECNICA

vantaggi dei rivestimenti minerali, come un’ele-vata traspirabilità, quelli dei rivestimenti sinteti-ci, come l’omogeneità di tinta, l’aderenza suvecchie pitture ben aderite, oltre a un’ampiagamma cromatica, conferendo inoltre un’eleva-ta idrorepellenza al supporto. SILANCOLORTONACHINO* aderisce perfettamente su tutti itipi di intonaci sia tradizionali che deumidifi-canti. In questo specifico caso sono state stesedue mani di prodotto per ottenere una miglio-re uniformità di colorazione ma soprattutto unamaggior protezione dall’acqua del mare bat-tente. Villa Brancati, grazie ai prodotti Mapei, ètornata a segnalare la sua presenza ai navigantinel Mediterraneo.

tutta la superficie murale dell’immobile e sono stati stesi con spessoriche andavano da 2,5 a 5-6 cm. Per ottenere una finitura migliore e pro-teggere ulteriormente Villa Brancati è stato scelto di uniformare le pare-ti con MAPE-ANTIQUE FC*, una malta premiscelata senza cemento, resi-stente ai solfati, a scelta nella colorazione chiara, come in questo caso, ococciopesto, studiata appositamente per rifinire intonaci deumidifican-ti applicati sui muri in pietra, in mattone oppure in tufo. MAPE-ANTIQUEFC* è una malta pronta a base di leganti idraulici a reazione pozzolani-ca, speciali additivi e sabbie naturali di granulometria fine.

Protezione e finitura cromatica Il passaggio successivo è stato quello della protezione e della decora-zione cromatica dell’intonaco. Oltre ad avere una valenza storica la villa,grazie al suo deciso color rosso mattone, era divenuta e lo è ancora oggiun punto di riferimento per i naviganti e anche sulle carte nautiche èsegnalata con il nome di Casa Rossa. Anche per questa ragione era per-ciò importante mantenere il colore originale. In questa fase dove eranecessaria non solo un’opera decorativa ma anche e soprattutto protet-tiva, sono stati utilizzati SILANCOLOR PRIMER* e SILANCOLOR TONACHI-NO*. Dopo aver uniformato l’assorbimento del supporto con SILANCO-LOR PRIMER*, un fondo a base di resina siliconica in dispersione acquo-sa ad alto potere di protezione, è stato steso SILANCOLOR TONACHINO*.Quest’ultimo è un rivestimento a base di resina siliconica che unisce ai

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L'Arena Sazka, inaugurata pochi mesi fa nelle vicinanze diPraga, è tra i centri sportivi più versatili di tutta Europa.

Si chiama “Arena Sazka”, ma non è una semplice arena. Questa gigan-tesca struttura inaugurata nel marzo scorso alla periferia nord diPraga è in realtà un centro sportivo e culturale all’avanguardia in

Europa. La sua caratteristica principale è la capacità di cambiare pelle: ungiorno stadio di hockey, un giorno sala da concerti o proiezioni cinema-tografiche, un giorno arena per l’atletica leggera, un giorno il palcosceni-co per spettacoli automobilistici.Qui si sono svolti lo scorso aprile i Campionati Mondiali di Hockey suGhiaccio e qui sono stati utilizzati numerosi prodotti Mapei, grazie aiquali è stato possibile rispettare i tempi di realizzazione davvero limitati.Le fondamenta, infatti, sono state posate nell’ottobre 2002,mentre il lavo-ro vero e proprio di costruzione è durato 16 mesi appena, dal dicembre2002 al marzo 2004.La grande arena multifunzionale, che comprende anche una sala conve-gni da 2.300 posti a sedere, si sviluppa su sei piani. Al suo interno si tro-vano 14 bar, 7 ristoranti e 29 fast food, che saranno frequentati – si stima– da circa 1 milione di persone all’anno, molte provenienti da Germania,Austria, Polonia e Slovacchia.Agli spettacoli possono assistere fino a 18.000 spettatori seduti, ospitatinelle tribune sotto il grande ombrello della cupola sospeso a 30 metri daterra.

I lavoriMapei ha partecipato in modo determinante a diverse fasi della realizza-zione dell’arena, fornendo numerosi prodotti.La prima fase dei lavori ha riguardato la struttura in calcestruzzo. Questaè nata dalla combinazione di parti monolitiche, per la cui realizzazionesono state utilizzate 4 tonnellate di MAPEFLUID X404* e successivamen-te altre 4 di DYNAMON SX*, superfluidificanti a base acrilica che permet-tono di ottenere calcestruzzi ad alta resistenza meccanica.La seconda fase dei lavori è stata caratterizzata dall’uso di un gran nume-ro di adesivi, fugature e prodotti impermeabilizzanti. Innanzitutto si èproceduto a livellare i sottofondi con la lisciatura autolivellante a induri-mento ultrarapido ULTRAPLAN MAXI*. L’uso di questo prodotto si è resoM

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l 2004 è stato caratterizzato dagrandi eventi sportivi che si sonosvolti in strutture di ultima genera-

zione, dotate di impianti tecnologica-mente avanzati. Mapei ha contribuitoin modo determinante alla realizza-zione di questi centri e al successo diqueste iniziative. Dopo le Finali diCoppa del Mondo di Sci, che si sonotenute a Sestriere l’inverno scorso (v.Realtà Mapei n. 64), gli altri eventi chehanno segnato questo anno di sportai massimi livelli sono stati iCampionati Mondiali di Hockey suGhiaccio (Praga) e i CampionatiMondiali di Atletica Indoor(Budapest).Le due arene che hanno ospitatoquesti eventi sono state costruite inmeno di due anni e i risultati sonosotto gli occhi di tutti. Le possiamoammirare nelle immagini delle pagi-ne che seguono, insieme agli articolicon la descrizione dei lavori.Di grande sport si parlerà anche neiprossimi numeri di Realtà Mapei, congli articoli sugli Europei di calcio, chesi sono svolti a giugno in Portogallo, ele Olimpiadi di Atene in programmaper agosto. Mapei ha contribuito allarealizzazione di entrambi gli eventi,grazie all’utilizzo dei suoi prodottinelle seguenti strutture: Alvalade XXIStadium, Braga Stadium, StadiumCoimbra, Dragon Stadium, GuimarãesStadium, Luz Stadium e AveiroStadium (Portogallo); PankritionOlympic Stadium, a Creta, EgaleoNational Stadium, Hilton Hotel el’Olympic Village ad Atene.È dagli anni '50 che Mapei contribui-sce con la sua tecnologia (i sistemiper la posa di pavimenti e rivestimen-ti, i sistemi speciali per le strutture, gliimpermeabilizzanti e tanti altri anco-ra) alla realizzazione di opere comeimpianti sportivi indoor e outdoor,metropolitane e grandi infrastruttu-re, piscine, hotel, ristoranti e strutturecollaterali per il ricevimento e l’acco-glienza degli atleti e dei visitatori.L’azienda è già stata protagonista, inpassato, in occasione di grandi eventisportivi. I suoi prodotti sono stati uti-lizzati, per esempio, in ben 17 edificinell’area di Salt Lake City, Utah (Usa),realizzati per ospitare i Giochi Invernalidel 2002 (v. Realtà Mapei n. 52).

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L’ARENA NEGLI ANNI• 26 aprile 2004 – Apertura dei Campionati Mondiali di Hockey su Ghiaccio• Marzo 2004 – Serata inaugurale• Settembre 2003 – Completata la copertura• Luglio 2003 – Completata la costruzione della sovrastruttura• Gennaio 2003 – Ultimate le fondamenta e la piattaforma in calcestruzzo• Ottobre 2002 – Ottenuta l’ultima autorizzazione ai lavori. Cerimonia di posa della prima pietra• Settembre 2002 – Cominciano i lavori di scavo• Agosto 2002 – Concessa la prima autorizzazione• Luglio 2002 – L’arena è ammessa nell’Associazione delle Arene Europee come socio

osservatore• Luglio 2002 – Ottenuta dal Comune la concessione per lo sfruttamento dell’area, per il

progetto dell’arena• Gennaio 2002 – Il progetto è presentato al pubblico in via ufficiale• Agosto 2001 – L’impresa Sazka a.s. annuncia ufficialmente di voler avviare la costruzione

di una nuova arena multifunzionale nella capitale, che possa ospitare i CampionatiMondiali di Hockey sul Ghiaccio del 2004

• Primavera 2001 – Alla Sazka a.s. nasce l’idea di costruire un’arena multifunzionale per imondiali di hockey.

necessario per eliminare le irregolarità dellesuperfici e per renderle idonee a ricevere ilpavimento nel minor tempo possibile. Inquesta fase dei lavori sono stati utilizzatidiversi prodotti impermeabilizzanti, comeMAPELASTIC*, (malta cementizia bicompo-nente elastica per l’impermeabilizzazione delcalcestruzzo e di balconi, terrazze, bagni episcine), utilizzato in una tribuna. Tra gli altriimpermeabilizzanti cui si è fatto ricorso ricor-diamo MAPEGUM WP*, una membrana liqui-da elastica a rapido asciugamento per imper-meabilizzazioni all’interno, utilizzata negliambienti di servizio dell’arena prima dellaposa dei rivestimenti ceramici.Nei corridoi, ristoranti, fast food, bar eambienti di servizio sono stati posati rivesti-menti a parete e a pavimento in pietra natu-rale e artificiale e in piastrelle di ceramica.

Anche in questo caso sulla scelta dei prodotti ha inciso il fattore tempo:la costruzione doveva essere ultimata nel più breve tempo possibile perospitare i Mondiali di hockey. Uno degli adesivi scelti, infatti, è stato GRA-NIRAPID*, adesivo cementizio bicomponente ad alte prestazioni, a presa

e idratazione rapida, utiliz-zato per la posa dei rivesti-menti in pietra naturale.Sempre per la stessa esi-genza in alcuni ambienti èstato utilizzato KERA-QUICK+LATEX PLUS*, unadesivo cementizio ad alteprestazioni, a presa rapida escivolamento verticalenullo, per piastrelle cerami-

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che e materiale lapideo miscelato con un latticeelasticizzante.In altre aree, per la posa delle piastrelle cerami-che sono stati applicati gli adesivi cementiziADESILEX P9* (a parete) e KERAFLEX* (a pavi-mento).Per le fugature dei pavimenti in pietra naturale èstato utilizzato ULTRACOLOR*, malta ad alte pre-stazioni per la stuccatura di fughe da 2 a 20 mm,a presa ed asciugamento rapido, che non produ-ce efflorescenze. Per le fugature dei rivestimenticeramici sia a parete che a pavimento, oltre cheper alcuni rivestimenti in pietra naturale, è stato

Foto 1, 2 e 3

Per la realizzazione della

struttura in calcestruzzo sono

state utilizzate 4 tonnellate di

Mapefluid X404 e 4 di

Dynamon SX.

2

3

1

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utilizzato KERACOLOR FF*, malta cementizia adalte prestazioni per la stuccatura di fughe fino a6 mm.Per la sigillatura dei giunti a pavimento nellearee a più intenso traffico, rivestite in pietra natu-rale, è stato scelto MAPEFLEX PU21*, sigillantepoliuretanico bicomponente autolivellante, pergiunti a pavimento sottoposti ad allungamentoin esercizio non superiore al 5%.

Nelle aree con rivestimenti in ceramica i giunti di dilatazione sono statisigillati con MAPESIL AC*.I prodotti Mapei hanno permesso di rispettare tutte le specifiche tecni-che richieste e al contempo i limitati tempi di esecuzione, contribuendoal successo dei Campionati Mondiali di Hockey su Ghiaccio che si sonosvolti lo scorso aprile. La partecipazione realmente significativa di Mapeiin questa, che è l’opera più importante e di prestigio realizzata nellaRepubblica Ceca negli ultimi anni, ha contribuito a rafforzare l’immaginee la presenza dell’azienda sul mercato nazionale.

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Arena Sazka, Praga, Repubblica CecaIntervento: realizzazione struttura incalcestruzzo e posa di rivestimenti apavimento e a pareteAnni d’intervento: 2002 – 2004Capacità: 18.000 posti a sedere (+ 2.300nella sala convegni)Area totale: 35.000 m2

Committente: Sazka a.s.Impresa esecutrice: Skanska a.s.Architetto: Helika PragaMateriali posati: piastrelle ceramiche epietra naturale

Prodotti Mapei: DYNAMON SX,MAPEFLUID X404, ADESILEX P9,FUGOLASTIC, GRANIRAPID, KERACOLORFF, KERAFLEX, KERAQUICK + LATEX PLUS,MAPEBAND, MAPEFLEX PU21,MAPEFOAM, MAPEGUM WP, MAPELASTIC,MAPESIL AC, PRIMER G, ULTRACOLOR,ULTRAPLAN MAXICoordinamento Mapei: LubosHoustecky e Radovan Netolicka,Mapei sro.

Foto 4 e 5. Uno degli eleganti bar in cui sono stateposate pietre naturali, artificiali e ceramica.

Foto 6 e 7. Negli ambienti di servizio, perl'incollaggio a parete delle piastrelle in ceramica èstato utilizzato Adesilex P9.

Foto 8 e 9. Numerosi prodotti Mapei sono statiutilizzati anche per la posa delle piastrelleceramiche nei fast food.

*I prodotti citati in questo articolo appartengono alle linee “Prodotti

per ceramica e materiali lapidei” e “Additivi per calcestruzzi”. Le

relative schede tecniche sono contenute nel CD “Mapei Global

Infonet” e nel sito internet www.mapei.com. Gli adesivi e le fugature

Mapei sono conformi alle norme EN 12004 ed EN 13888. Gli additivi

per calcestruzzo Mapei sono conformi alla norma EN 934-2 e gli

additivi per malte alla norma EN 934-4. Inoltre gli adesivi, gli

additivi per calcestruzzo, gli additivi per malte hanno ottenuto il marchio CE.

Additivi per calcestruzzi

Dynamon SX: superfluidificante a base acrilica modificata con elevato potere diriduzione d’acqua per calcestruzzi tradizionali ed autocompattanti.Mapefluid X404: iperfluidificante per calcestruzzi a bassa perdita di lavorabilità,con elevata riduzione dell’acqua di impasto per calcestruzzi di alta ed altissimaresistenza meccanica. (La ricerca continua effettuata nei laboratori Mapei ha

portato all’evoluzione degli additivi acrilici della Linea Mapefluid, di cui fa parte

Mapefluid X404, e ha consentito di mettere a punto i prodotti della Linea

Dynamon, superfluidificanti acrilici di nuova generazione).

Prodotti per Ceramica e Materiali LapideiAdesilex P9 (C2TE): adesivo cementizio ad alte prestazioni, a scivolamento verticalenullo e con tempo aperto allungato, per piastrelle ceramiche.Fugolastic: additivo liquido polimerico per Keracolor FF e GG.Granirapid (C2F): adesivo cementizio bicomponente ad alte prestazioni, a presa edidratazione rapida, per piastrelle ceramiche e materiale lapideo.Keracolor FF (CG2): malta cementizia ad alte prestazioni per la stuccatura di fughefino a 6 mm.Keraflex (C2TE): adesivo cementizio ad alte prestazioni a scivolamento verticalenullo e con tempo aperto allungato, per piastrelle in ceramica e materiale lapideo.Keraquick (C2FT): adesivo cementizio ad alte prestazioni, a presa rapida escivolamento verticale nullo, per piastrelle ceramiche e materiale lapideo.Latex Plus: lattice elasticizzante da miscelare con Keraquick.Mapeband: tessuto in poliestere gommato per la sigillatura edimpermeabilizzazione elastica di giunti di dilatazione all’interno e all’esterno.Mapeflex PU21: sigillante poliuretanico bicomponente autolivellante, per giunti apavimento sottoposti ad allungamento in esercizio non superiore al 5%.Mapefoam: cordoncino di schiuma polietilenica estrusa a cellule chiuse di supportoai sigillanti elastomerici per il corretto dimensionamento dello spessore dei giuntielastici. Viene fornito in matasse di lunghezza proporzionata al diametro.Mapegum WP: membrana liquida elastica, a rapido asciugamento, perimpermeabilizzazioni all’interno.Mapelastic: malta cementizia bicomponente elastica per l’impermeabilizzazionedel calcestruzzo e di balconi, terrazze, bagni e piscine.Mapesil AC: sigillante siliconico a reticolazione acetica resistente alle muffe, esenteda solventi, disponibile in 26 colori e trasparente.Primer G: appretto a base di resine sintetiche in dispersione acquosa.Ultracolor (CG2): malta ad alte prestazioni per la stuccatura di fughe da 2 a 20 mm,a presa ed asciugamento rapido, disponibile in 26 colori; non produce efflorescenze.Ultraplan Maxi: lisciatura autolivellante ad indurimento ultrarapido per spessori da3 a 30 mm.

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SCHEDA TECNICA

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Èellittica e affusolata, come un grande sassocircondato dal verde. L’Arena di Budapestvista dall’alto si presenta così, con il suo

grande guscio che cela all’interno una strutturasportiva frutto della migliore tecnologia.L’arena è già stata tenuta a battesimo con unevento importante: i Campionati Mondiali diAtletica Indoor, tenutisi nel marzo scorso. Lastruttura però è stata studiata per ospitare unagran varietà di gare e spettacoli, sportivi e non.Con una capienza che va dai 2.500 ai 12.500posti, è la sede ideale per tornei nazionali einternazionali di sport tradizionali come basket,pallavolo, tennis, ginnastica, atletica, hockey sughiaccio, ma anche per i più spettacolari surf,jet-ski e motocross.La costruzione dell’arena è cominciata nell’otto-bre del 2001: sono stati preparati calcestruzziper una superficie di circa 60mila metri quadra-ti e sono state assemblate 2.300 tonnellate distrutture in acciaio in dieci mesi. Il guscio è statocompletato alla fine del settembre 2002.L’arena comprende anche un auditorium didimensioni modificabili e un palco che puòessere spostato per tutta la lunghezza dellastruttura.All’esterno, intorno all’edificio, è stata realizzataun’ampia piattaforma che serve da rampa d’ac-cesso per i pedoni, al di sotto della quale si trovaun parcheggio a due piani.

I lavori di posaI lavori di posa sono cominciati nel luglio 2002.

L’Arena di Budapest, completata nel 2003, è un esempio di sofisticato

design abbinato all’alta tecnologiadelle grandi opere.

AL CUORE DELL’EUROPA

“ ”UN

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*I prodotti citati in questo articolo appartengono alla linea

“Prodotti per Ceramica e Materiali Lapidei”. Le relative schede

tecniche sono contenute nel CD “Mapei Global Infonet” e nel sito

internet www.mapei.com. Gli adesivi e le fugature Mapei sono

conformi alle norme EN 12004 ed EN 13888. Inoltre gli adesivi

hanno ottenuto il marchio CE.

Adesilex P9 (C2TE): adesivo cementizio ad alte prestazioni, a

scivolamento verticale nullo e con tempo aperto allungato, per

piastrelle ceramiche.

Mapeband: tessuto in poliestere gommato per la sigillatura ed

impermeabilizzazione elastica di giunti di dilatazione all’interno e all’esterno.

Mapegum WP: membrana liquida elastica, a rapido asciugamento, per

impermeabilizzazioni all’interno.

Mapelastic: malta cementizia bicomponente elastica per

l’impermeabilizzazione del calcestruzzo e di balconi, terrazze, bagni e piscine.

Mapesil AC: sigillante siliconico a reticolazione acetica resistente alle muffe,

esente da solventi, disponibile in 26 colori e trasparente.

Primer G: appretto a base di resine sintetiche in dispersione acquosa.

Ultracolor (CG2): malta ad alte prestazioni per la stuccatura di fughe da 2 a 20

mm, a presa ed asciugamento rapido, disponibile in 26 colori; non produce

efflorescenze.

Ultraplan: lisciatura autolivellante ad indurimento ultrarapido.

Arena di Budapest, UngheriaIntervento: posa di rivestimenti a parete e a pavimentoAnni d’intervento: 2002-2003Superficie d’intervento: 17.500 m2

Impresa: Bouygues Hungaria KftDirezione lavori: Óbuda-Újlak Rt e Consultant Mérnöki Iroda KftImpresa di posa: R-Bau Épitóipari és Fóvállalkozási KftProgetto: György Skardelli e Péter Potyondi di Közti RtMateriale posato: gres porcellanato 30x60 cmProdotti Mapei: ADESILEX P9, MAPEBAND, MAPEGUM WP, MAPELASTIC, MAPESIL AC,PRIMER G, ULTRACOLOR, ULTRAPLANCoordinamento Mapei: László Herczig, Mapei KFT

SCHEDA TECNICA

Tutti gli ambienti di transito per il pubblico sonostati pavimentati posando gres porcellanato cm30x60, per un totale di 17.500 metri quadrati.I sottofondi sono stati preparati con ULTRAPLAN*,lisciatura autolivellante ad indurimento ultrara-pido e PRIMER G*, appretto a base di resine sin-tetiche in dispersione acquosa.Sono stati utilizzati anche numerosi prodottiimpermeabilizzanti: MAPEBAND*, tessuto inpoliestere gommato per la sigillatura ed imper-meabilizzazione elastica di giunti di dilatazione;MAPEGUM WP*, membrana liquida elastica arapido asciugamento; MAPELASTIC*, maltacementizia bicomponente elastica e MAPESILAC*, sigillante siliconico a reticolazione aceticaresistente alle muffe, esente da solventi.Per incollare le piastrelle è stato usato ADESILEXP9*, adesivo cementizio ad alte prestazioni, ascivolamento verticale nullo e con tempo aper-to allungato. Le fugature sono state realizzatecon ULTRACOLOR*, malta ad alte prestazioni perla stuccatura di fughe da 2 a 20 mm, a presa edasciugamento rapido, che non produce efflore-scenze.

I lavori sono terminati nei tempi previsti e l’arena ha così potuto ospita-re il grande evento dei mondiali di atletica indoor. In futuro saranno cen-tinaia di migliaia gli appassionati degli sport più vari che potranno assi-stere qui a kermesse sportive di livello mondiale.

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Mapei è sponsor ufficiale della Co-VerSportiva VCO. Si tratta di una societàaffiliata alla Federazione di Atletica

Leggera. In particolare la Co-Ver Sportiva VCO èspecializzata nelle competizioni podistiche.Fondo e mezzofondo sono il fiore all’occhiellodel team. L’auditorium Mapei di viale Jenner haospitato la presentazione alle autorità e allastampa dell’abbinamento tra Co-Ver Sportiva ela multinazionale della chimica per edilizia. Tra ilGruppo Mapei, di cui è amministratore GiorgioSquinzi, e il mondo dell’atletica leggera c’è unfilo diretto. Infatti dal 1972 in avanti Mapei hasempre contribuito alla realizzazione di grandistrutture sportive nelle città sedi di Olimpiadi.Ha fornito materiali per la realizzazione di quasitutte le piste olimpiche di atletica leggera.Anche a quelle dei Campionati del Mondo diatletica leggera. A livello industriale il GruppoCo-Ver ha i suoi interessi dominanti nei serviziper chimica farmaceutica, carta e stampa, side-rurgia, energetica, ambientale e del terziario. IlGruppo Co-Ver è composto da 11 aziende.La società di atletica Co-Ver Sportiva VCO è statafondata nel 1995 dai fratelli Gianpaolo e AlbertoPizzi. La sede è a Verbania. Nel team Co-Ver inpassato hanno gareggiato prestigiosi podisti.Tra questi Francesco Panetta, Campione delMondo dei 3000 siepi, e Rachid Berradi, accredi-

Alagia – Toniolo, entusiasmante doppietta alla Stramilano.

tato di 3 titoli italiani. La Co-Ver vanta nel palma-res 6 titoli italiani a squadre. Nel 2003 la societàha ottenuto 104 vittorie: è un record. Il sodalizioverbanese ha rotto l’egemonia delle societàmilitari. Gianpaolo Pizzi è l’attuale presidente.“La Mapei – ha esclamato il presidente – ci aiu-terà a stabilire altri records. La nostra attività tut-tavia non è finalizzata solo a conquistare meda-glie pregiate. Intendiamo promuovere la corsa apiedi tra i giovani. Siamo un grande vivaio.”Lo Sport Service Mapei di Castellanza (Varese)metterà a disposizione del team Co-Ver i propriservizi e il know-how.“Lo Sport Service Mapei –

Sopra: immagini della presentazione della Co-VerMapei. A destra, il vittorioso arrivo di Tiziana Alagiaalla Stramilano e alcuni atleti Co-Ver Mapei che hannopartecipato alla gara.

di Alessandro Brambilla

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dice Aldo Sassi, coordinatore della struttura diCastellanza – sarà a disposizione della società,oltre che per l’assistenza medico traumatologi-ca, per le valutazioni funzionali utili al monito-raggio delle condizioni di forma dei soggetti. Itest si svolgeranno in laboratorio e sul campo. Ilsupporto sarà completato da interventi nell’am-bito metodologico d’allenamento. E’ stato altre-sì definito un programma di massima di ricercafinalizzato ad affinare le metodiche di valutazio-ne funzionale. E’ analogo a quello che ha porta-to lo Sport Service Mapei allo sviluppo di nuoviprotocolli di valutazione del ciclismo.”La struttura di Castellanza affiancherà inoltre lostaff Co-Ver nella selezione dei nuovi atleti. Unimpegno attraverso il quale il gruppo podistico

intende innanzitutto valorizzare le giovani risor-se nazionali. La squadra di Verbania utilizza abbi-gliamento e calzature Adidas. In merito alla rosadi atleti tesserati dalla Co-Ver Mapei per il 2004,l’italiano di punta è Giuliano Battocletti (ha 28anni). E’ stato campione d’Italia di mezza mara-tona (’02) e di cross (’03 e ‘04). La squadra verba-nese è una multinazionale; la sua filosofia va abraccetto con quella del Gruppo Mapei. Il pluri-titolato è l’ucraino Sergiy Lebid (29 anni). Hatrionfato in 4 edizioni dei Campionati d’Europadi cross. Nei 5000 metri in pista ha vinto l’oro alleUniversiadi 2001 e ’03. L’anno scorso si è impo-sto nei cross del Campaccio e Cinque Mulini. Ilkeniota David Makori (27) ha invece trionfatonella Maratona di Venezia 2002; l’ucraino VasylMatvychuck (22) nel Campionato europeojunior 2002 di cross. Gareggiano per la Co-VerMapei anche Simon Kiilu (22; Kenia), primo alMattoni Gran Prix 2003, Mostafa Errebbah (33;Italia), vincitore della Maratona di Verona ’02,Paul Kanda (30; Kenia).Gli altri italiani sono Mauro Bernardini (29),Massimo Leonardi (30), Rudy Magagnoli (26),

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Antonino Liuzzo (25), Davide Daccò (32).Le donne più vittoriose sono Maura Viceconte (36), primatista italiana di

maratona e nei 10.000 metri in pista. Nel 2002 è stata Campionessad’Italia dei 10.000. La Viceconte si è aggiudicata la Maratona di

Napoli 2003. Gloria Marconi (35), trionfatrice nella Roma–Ostia2003. Nello stesso anno ha vinto Maratona di Roma e titolo italia-

no dei 10.000. Tiziana Alagia (30) nel 2002 si è laureata campio-nessa italiana di maratona. Poi c’è Patrizia Tisi (31),

Campionessa d’Italia cross 2003 e ’04.A conferma della multinazionalità la Co-Ver ha Rita Jeptoo

(23), keniota, la tanzaniana Zakia Mrisho (24), FatmaMaraoui (27; Marocco). Sono quotate anche le altre ita-

liane Deborah Toniolo (27), Romina Sedoni (30),Monica Bottinelli (31). La Co-Ver Mapei ha un set-

tore giovanile: appartengono alla categoriamaschile juniores Mattia Roppolo, Pier UgoBarricelli, Daniele Binda, Andrea Greggio. A

Feriolo, sul Lago Maggiore, svariati podisti italia-ni e stranieri della Co-Ver Mapei vivono per 10

mesi all’anno in una casa – foresteria.“Se facessimo un paragone con quanto Mapei ha ottenuto nel ciclismo

– ha detto Giorgio Squinzi – la squadra di atletica leggera dei fratelli Pizzidovrebbe vincere quanto meno la Maratona di New York. Comunque èpresto per dire se si stia aprendo un nuovo grande capitolo della pre-senza Mapei nello sport. Sicuramente l’abbinamento Co-Ver Mapeisegna l’apertura di una nuova interessante pagina. ”La joint venture Co-Ver Mapei è iniziata benissimo.Diciotto ore dopo la presentazione dell’abbinamento Tiziana Alagia hainfatti trionfato nella Stramilano Star femminile.Al secondo posto è giunta un’altra vessillifera Co-Ver Mapei, DeborahToniolo. La Stramilano Star si è svolta con partenza in Piazza Castello earrivo all’Arena, sulla distanza di 21 chilometri. Naturalmente il capoluo-go lombardo era invaso dai podisti: alla Stramilano amatoriale (15 chilo-metri, dal Duomo all’Arena) hanno partecipato in 50.000.Nella gara Star donne la vincitrice ha impiegato 1 h 13’ 21”. Tiziana hapreceduto di 1’09” la compagna di team. Nel 2004 la Alagia si è aggiudi-cata anche la maratona di Piacenza. Negli anni scorsi il Gruppo Mapei eraabituato a doppiette e triplette con i suoi campioni di ciclismo.Giustamente Mapei ha esordito con una doppietta nell’atletica leggera.La Co-Ver Mapei si è comportata onorevolmente anche nella StramilanoStar maschile.Il migliore della squadra di patron Pizzi è stato l’ucraino Matvychuck, set-timo; ottavo è giunto il suo coequipier Kiilu. La Stramilano Star uomini sel’è aggiudicata Robert Kipchumba.L'irriducibile Tiziana Alagia si è aggiudicata anche la Maratona diSant'Antonio da Padova. La classica internazionale si è svolta pochi gior-ni dopo la Stramilano.

A lato, nella Stramilano Star femminile sisono classificate al 1° e al 2° posto due

atlete della Co-Ver Mapei: Tiziana Alagia(al centro) e Deborah Toniolo (a destra).

Sotto: Deborah Toniolo in azione.

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Figueras trionfa tra le fabbriche di pavimenti.

Anche quest’anno Mapei ha sponsorizzato la SettimanaInternazionale di Coppi & Bartali, gara a tappe per professionisti.La manifestazione si è svolta con la regia organizzativa del

Gruppo Sportivo Emilia, società presiedu-ta da Adriano Amici.La Coppi & Bartali 2004 è stata incerta,avvincente fino all’ultimo metro di gara.L’ha vinta il napoletano GiulianoFigueras. La corsa a tappe intitolata aidue grandissimi campioni simbolo del-l’epoca d’oro del ciclismo si è snodatatra Romagna ed Emilia. È iniziata conuna semitappa di 84 chilometri aRiccione. Si è imposto allo sprintGraziano Gasparre, lodigiano della DeNardi. Ha preceduto CrescenzoD’Amore (Acqua & Sapone). Da notareche Gasparre e D’Amore hanno esordi-to tra i professionisti nella Mapei-Quick Step. Gasparre, uomo a cubettinel 2001 e 2002, ha vinto al primoanno la tappa di Montbenoit del Tour

de l’Avenir, e al secondo quella di Saint Avold del Circuit deMines. Crescenzo ha gareggiato per la Mapei-Quick Step nel 2000 e2001. Alla prima annata da prof il napoletano si è aggiudicato la tappadi Rio Quarto del Giro d’Argentina. Nel pomeriggio della prima giornatadella Coppi & Bartali c’è stata una cronosquadre di 10, 700 chilometri aMisano Adriatico vinta dalla Fassa Bortolo con Marco Velo che è diven-tato leader in classifica generale. Il bresciano ha perso la leadership ilgiorno successivo nella Riccione – Faenza di 209 chilometri: tappa e pri-mato per Mirko Celestino (Saeco). D’Amore ha trionfato nella Finale

Emilia – Scandiano (terza tappa, 175, 500 chilo-metri). Ha dominato lo sprint a ranghi compat-ti. Jan Svorada (Repubblica Ceca), ex alfiereMapei–GB (’97) e Mapei–Bricobi (’98) è giuntosecondo. Per Svorada 26 successi complessivinel biennio a cubetti. Nella quarta tappa,Casalgrande–Pavullo, 156,500 Km di continui sue giù sugli Appennini emiliani, vittoria diMichele Scarponi, estroso vessillifero Domina.Scarponi ha preceduto di 3” Filippo Simeoni. Lamaglia da leader è rimasta a Celestino. In virtùdegli abbuoni Scarponi lo ha però appaiato alvertice. L’ultima tappa si è svolta da Castellaranoa Sassuolo, sulla di stanza di 170 chilometri. Lacittà di Sassuolo e il suo entourage rappresenta-no un riferimento importante per le attività delGruppo Mapei. Sassuolo è al centro del princi-pale polo di produzione e servizi per pavimen-tazioni. Ha risonanza mondiale. A Sassuolo infat-ti ha sede un deposito Mapei, gestito da CarloRossi. Nelle località limitrofe la Mapei ha delleconsociate. Mapei è lo sponsor ufficiale delSassuolo Calcio, squadra che milita in serie C 2,di cui Carlo Rossi è presidente. Inoltre il GruppoMapei a Sassuolo sponsorizza altre attivitàsportive, culturali e sociali. Adriano Amici hainserito nell’ultima tappa 3 passaggi sulla salitadi Bazzana. Ha pendenze del 20%, assomigliaalle salite delle Ardenne. L’esperto organizzato-re ha reso il finale della tappa di Sassuolo similea quello della Liegi-Bastogne-Liegi. Celestino eScarponi si sono presentati al via dell’ultimatappa con 5” di vantaggio sul temibile Figueras.A Sassuolo si è imposto Ruggero Marzoli.Giungendo secondo, Giuliano Figueras haacquisito i 6 secondi di abbuono. Ha così supe-rato in classifica Celestino per un solo secondo.“Il mio successo in classifica finale – ha esclama-to Figueras, classe ’76, Campione del Mondounder 23 nel 1996 a Lugano – è strameritato.Negli ultimi due giorni, sulle salite emiliane,sono andato nettamente più forte di Celestino.”Figueras è della Panaria-Margres. Dal 1998, annodel suo debutto nella massima categoria, fino al2000, il napoletano ha gareggiato nella squadraprofessionistica con Mapei main sponsor. Nel’98 ha vinto la tappa di Genting Higlands delTour de Langkawi (Malesia). Nel ’99 si è aggiudi-cato 6 gare, tra le quali una tappa al Giro deiPaesi Baschi e 2 al Regione Vallonia. L’annodopo si è imposto nel Gran Premio di Chiasso. LaCoppi & Bartali ha rappresentato per Giuliano ildodicesimo successo tra i professionisti.La Città di Sassuolo e il Gruppo Sportivo Emiliahanno formulato un vivo encomio alla Mapeiper il supporto ricevuto.

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Il Gruppo Mapei continua a sostenere l’UnioneCiclisti Trevigiani. Fino al 2002 la squadra sichiamava “Trevigiani-Mapei”. Dal 2003 il mar-

chio Dynamon (è un prodotto Mapei) comparesulle maglie della società presieduta dal vulcani-co Remo Mosole. La Trevigiani venne fondatanel 1913. In merito ai trionfi recenti, l’11 ottobre2002 ha vinto grazie a Francesco Chicchi ilCampionato del Mondo in linea under 23. Ilprimo febbraio 2003 Enrico Franzoi ha regalatoalla Trevigiani-Dynamon il titolo mondialeunder 23 di ciclocross. Il 10 gennaio 2004, aVerbania, Franzoi (classe ’82) ha vinto il suo sestoCampionato italiano di ciclocross, quarto daquando appartiene alla categoria under 23.L’attuale denominazione sociale è Trevigiani-Dynamon-Veneto Banca-Zorzi. La società hapresentato l’attività 2004 all’hotel Maggior

A sinistra, MarcoRighetto e altri boysTrevigiani-Dynamon aSan Michele di Piaveprima della partenzadella classica per elite eunder 23.Sotto, a sinistra,l'organico 2004 delteam diretto daRoberto Zoccarato.Sotto, a destra, fiori egioia di Starzengruberdopo il trionfo aCastello diRoganzuolo.Nell'altra pagina, inalto, l'austriaco in fugasolitaria.

La grande passione di Remo Mosole.

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padovano di Peraga). Marco Righetto ha il“patentino” da velocista. Starzengruber è diSalisburgo. Nel 2003 si è laureato Campioned’Austria di ciclocross.I corridori della Trevigiani-Dynamon sostengo-no i test e programmano gli allenamenti alloSport Service Mapei di Castellanza (Varese). Lastagione su strada 2004 è iniziata benissimo peri boys Trevigiani-Dynamon. Nel week end d’a-pertura Marco Righetto si è aggiudicato allosprint il Gran Premio di San Michele di Piave,ottenendo il settimo successo da quando èdilettante. Starzengruber ha vinto il Gran Premiodi Castello di Roganzuolo, sempre nel trevigia-no. Il successo fuori regione è arrivato 7 giornidopo per merito di Brunelli, primo a SanBernardino di Lugo, nella sua Romagna. AncheStefano ora vanta 7 successi in gare per elite eunder 23.Remo Mosole ha organizzato i Campionati delMondo di Montello (strada) e Bassano delGrappa (pista) del 1985. Nel ’99 Mosole ha alle-stito i Campionati del Mondo di Treviso (strada -cronoindividuali) e Verona (strada-gare in linea).In entrambe le edizioni Remo ha fatto l’ammini-stratore. Il vulcanico patron sta per iniziare un’al-tra grande fatica. L’Unione CiclisticaInternazionale gli ha assegnato l’organizzazionedei Campionati del Mondo 2008 di ciclocross. Legare si svolgeranno nel nuovo parco con laghet-to “Le Badie”. Si trova fra Lovadina e Maserada diPiave. E’ di proprietà di Mosole. “La passione diMosole, il prestigio della Trevigiani e il valore diFranzoi – ha affermato Luca Zaia, presidentedell’Amministrazione Provinciale di Treviso – cihanno indotti a garantire il nostro appoggio aiCampionati del Mondo 2008. Speriamo cheFranzoi ci regali il titolo Mondiale dei professio-nisti.”

Consiglio di Treviso. Il Gruppo Mapei era rappresentato da ValdemaroBartolozzi, responsabile delle attività sportive. Illustri ospiti hanno ono-rato la presentazione del glorioso sodalizio. Tra questi gli ex professioni-sti Moreno Argentin, Massimo Ghirotto e Mario Beccia.La Trevigiani-Dynamon ha confermato Roberto Zoccarato alla condu-zione tecnica degli elite e under 23. Logicamente Franzoi è la punta didiamante del team, benché ai Mondiali di cross 2004 di Point Chateau èarrivato solo ottavo tra gli under 23. “Nell’inverno 2003-04 – ha dichiara-to il diesse Zoccarato al microfono di Alessandro Brambilla, conduttoredella presentazione – Enrico non è mai riuscito ad esprimere il meglio disé. Si è anche ammalato. Presto rivedremo il miglior Franzoi, su strada enel cross.” Enrico nel 2003 ha ottenuto 3 successi su strada, pur gareg-giando in funzione del cross. Ha progetti ambiziosi per il suo 2004 dastradista:“Il circuito dei Campionati del Mondo di Verona – ha dichiaratoil corridore di Mogliano Veneto – è adatto alle mie caratteristiche. Farò ditutto per meritarmi la convocazione in Nazionale. Posso vincere ilMondiale su strada.”Oltre a Franzoi sono rimasti alla società bianco-nero-azzurra MarcoBonaldo (classe ’83), Mattia Turrina (’83), Davide Beccaro (’82), JonathanRighetto (’80), Marco Righetto (’80) e l’austriaco Harald Starzengruber(’82). Cinque nuovi alfieri Trevigiani-Dynamon provengono dalla catego-ria juniores: Fabio Artico, Riccardo Bazzo, Paolo Favero, Marco Vivian eDerik Zampedri, tutti nati nell’85. I nuovi arrivati che erano già “under”sono Emiliano Donadello (’83), Gianpaolo Visconti (’83), il franceseWilfried Marget (’82). Ecco i nuovi provenienti dalla categoria elite:Federico De Marchi (’80), Marco Gelain (’80), Stefano Brunelli (’79).Nel 2003 Zampedri si era laureato Campione d’Italia juniores di ciclo-cross. Nel 2004 è arrivato secondo, preceduto solo da Franzoi, alCampionato italiano under 23. Derik ha anche gareggiato in magliaazzurra al Mondiale under 23. Il corridore di Pergine Valsugana (Trento)nel 2003 si è altresì aggiudicato 2 gare su strada. Bazzo (è di Cimadolmo,a due passi da Treviso), che nell’ultima stagione da junior ha firmato 4successi, è sulla rampa di lancio; i trevigiani Favero (è di Moriago) e Artico(Ormelle), zero successi l’anno scorso, meritano comunque un anno distage alla Trevigiani-Dynamon. Vivian (2 successi nel 2003) abita aMarostica (Vicenza), come il grande Giovanni Battaglin. Donadello(vicentino di Creazzo) nel 2002 aveva vinto una corsa importante.“NellaTrevigiani-Dynamon – sottolinea Zoccarato – tornerà a pedalare fortissi-mo. In merito agli acquisti, attendetevi grandi cose da Marget. Abita vici-no al velodromo di Lione. Il suo bagaglio l’ha affinato in pista.”De Marchi (abita a Massanzago, nel padovano), può essere la sorpresa.“Finora- giura il direttore sportivo- ha gareggiato tra gli amatori.Vedreteche vincerà anche corse per elite.” Brunelli è un romagnolo diGambettola. In pista si è aggiudicato 5 titoli italiani, di cui 3 nell’insegui-mento a squadre.“Alla Trevigiani – assicura Zoccarato – Brunelli concen-trerà le attenzioni solo sulla strada. Sono sicuro che nel 2005 correrà trai professionisti.” Nelle 6 affermazioni che il velocista Gelain (vicentino diGambellara) vanta da quando è dilettante c’è un Trofeo Papà Cervi,ambita classica internazionale. “Mi hanno parlato un gran bene delpescarese Visconti”, aggiunge “Zoc”.Logicamente il tecnico si attende impennate d’orgoglio e continuità direndimento anche dai corridori confermati. Nel 2004 devono giocaretutte le chances disponibili Bonaldo (abita a Ormelle), che da juniorvinse 2 gare, Turrina (è di Rivoli Veronese) che sa pedalare all’avanguar-dia in salita, Beccaro (2 successi tra gli under 23 finora), eclettico jolly diSelvazzano (Padova), e Jonathan Righetto (2 primi posti da under, è un

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Mapei: quando l'organizzazione

Quanto conta la squadra ela struttura societariapiù in generale, ai fini

del risultato, in uno sportindividuale come il cicli-smo? E’ una domandainteressante, alla qualenon è semplice dareuna risposta. Tuttavia,alcune indicazioni utiliper una valutazione diquesto tipo possonovenire dall’analisi del ren-dimento degli atleti ex-Mapei dopo l’uscita di scenadel nostro professional cyclingteam e la conseguente diaspora deisuoi componenti verso altri club.I numeri parlano chiaro: nel 2002, ultima nostrastagione di attività, gli atleti del GS1 Mapeihanno conquistato 42 vittorie. Gli stessi atleti,una volta passati ad altre formazioni (uno soloha cessato l’attività, ed aveva riportato nel 2002una vittoria), nella stagione 2003 hanno totaliz-zato 28 successi: un terzo in meno. Una differen-za evidente, ottenuta nonostante la tensioneetica che caratterizzava il nostro team e cheanche oggi stenta a trovare confronti nell’am-biente (basti pensare alla scelta di non prenderenella formazione atleti con trascorsi di doping,ancora oggi poco imitata). Un confronto chesottolinea l’importanza della squadra e dellasua struttura organizzativa.Qualcuno obietterà che la qualità dei risultati vasoppesata: 2 classiche nel 2002 (Tafi al Fiandre eBettini alla Liegi), contro le 4 collezionate dagliex-Mapei nel 2003 (Sanremo, Amburgo e SanSebastian per Bettini, Zurigo per Nardello). E’vero. Del resto, la crescita costante di Bettini èsotto gli occhi di tutti da quando, proprio Mapei,aveva fatto la scelta di puntare decisamente sudi lui, svincolandolo dal ruolo di gregario – siapure di lusso – cui sino all’arrivo nel nostro teamera stato relegato e che, in mancanza di unadecisiva svolta, avrebbe rischiato di pregiudicar-ne il futuro. Fu una scelta ponderata - perchéimplicava, come tutte le scelte importanti, dellerinunce - ma fatta con convinzione. Una sceltache si è poi rivelata vincente, per la formazionee per l’atleta.La qualità delle vittorie conta. Non c’è dubbio.Ma un buon indicatore del rendimento di uncorridore e di una formazione è anche il pun-teggio UCI, discutibile per molti aspetti, ma che

comunque dà l’idea del valore di una formazionequando l’analisi, dal singolo, si sposta su un gruppo

di 25 corridori. Nel 2002 la somma dei punteggitotalizzati da ciascuno dei corridori Mapei era

di oltre 9734.95 punti (dato già epurato delpunteggio del corridore che non ha conti-nuato l’attività nel 2003), mentre nel 2003 glistessi atleti ne hanno collezionati 8718: unadifferenza superiore al 10%.Un altro dato interessante, in sintonia conquanto appena illustrato: nella classifica a

punti riservata alle squadre, stilata ogni fineanno dell’Unione Ciclistica Internazionale, risul-

ta che nel 2002 le prime cinque formazioni almondo si erano spartite 37117.15 punti e Mapei

aveva vinto la classifica aggiudicandosene 9244.75(pari al 25%); nel 2003 le prime 5 formazioni al mondo si

sono aggiudicate un maggior punteggio (38670 punti).Nonostante ciò la vincitrice (8559.75 punti, pari al 22% di quanto tota-lizzato dalle prime 5) ha evidenziato un minor divario rispetto alle altreformazioni, all’interno di una classifica finale che vede una sostanzialeomogeneità del rendimento indicizzato in questo modo tra la seconda,la terza e la quarta formazione.Da questi dati, che denotano sostanzialmente la sparizione di una verae propria formazione leader nel panorama ciclistico internazionale, sipossono trarre altre risposte a quesiti che si erano aperti e che non pote-vano trovare oggettive risposte nel passato, al contrario di quanto è pos-sibile fare oggi.In particolare, l’ambiente esterno spesso scoraggiava i corridori vincen-ti che si accingevano ad entrare nella nostra formazione: “In Mapei cisono già troppi campioni, non c’è spazio, verrai sacrificato per la squa-dra, stenterai a vincere…”. Le 42 vittorie ottenute nel 2002, contro le 28conquistate nel 2003 dagli stessi atleti, evidenziano una realtà diversa.Analizzando più a fondo, quattro corridori hanno ottenuto più vittorienel 2003, tre hanno vinto in ugual modo, ben 10 hanno vinto meno oper nulla.Ma la forza della “Squadra” a cubetti sta anche in un altro dato: 17 atletivincenti sui 25 dell’organico della prima squadra Mapei nel 2002, solo 10vincenti sui 24 che hanno continuato l’attività nel 2003.Nel complesso, dunque, i dati esposti evidenziano che la supremazia diMapei era frutto certamente delle individualità di campioni straordina-ri, ma anche del loro inserimento in un ambiente in grado di esaltarne lepotenzialità, che attraverso la propria organizzazione ed i propri metodidi lavoro creava i presupposti per ottenere crescita individuale e com-pattezza di squadra indispensabili per essere ancor più vincenti. Unastruttura sportiva che traeva spesso esempio dall’organizzazionedell’Azienda Mapei.Un gruppo sportivo che ha saputo far crescere in maniera ottimale –come oggi pubblicamente inizia ad esserci maggiormente riconosciuto– giovani atleti che stanno diventando gli uomini vincenti del ciclismoodierno e che ancor più lo saranno nel prossimo futuro. La nostra sod-disfazione, non senza una punta di orgoglio, sta proprio nell’osservare lacrescita di questi ragazzi, le loro affermazioni sempre in escalation. Arianuova in un ciclismo che ancora troppo stenta a cambiare.

di Aldo Sassi, Direttore di Sport Service Mapei