Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
CORSO INTERFACOLTA’ SCIENZE POLITICHE GIURISPRUDENZA
MEDICINA
CORSO DI STUDI IN SERVIZIO SOCIALE (CLASSE 6)
Psicologia dello sviluppo e della Psicologia dello sviluppo e della formazione 1formazione 1 (CFU 4 ,5)(CFU 4 ,5)
Dott.ssa Marina MuraDott.ssa Marina Mura
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Psicologia dello sviluppo e Psicologia dello sviluppo e della formazionedella formazione
giorno Ora Aula
Marzo lunedì 10 17/4 ore
31 16.00 - 18.00
1/aud.
martedì 11 18 “ 1“
mercoledì
12 19 “ 1“
Aprile lunedì 7 “ Aud.
martedì 1 8 “ “
mercoledì
2/4 ore
9/4 ore “ Aud +2“
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Psicologia dello sviluppo e Psicologia dello sviluppo e della formazione 1della formazione 1
Testi per l’esame Testi per l’esame • CAMAIONI L., DI BLASIO P. (2007) Psicologia CAMAIONI L., DI BLASIO P. (2007) Psicologia
dello sviluppo. Bologna: Il Mulinodello sviluppo. Bologna: Il Mulino
Uno a scelta traUno a scelta tra::
• DI BLASIO P. (2000) Psicologia del bambino DI BLASIO P. (2000) Psicologia del bambino maltrattato. Bologna: Il Mulinomaltrattato. Bologna: Il Mulino
• CAMAIONI L., AURELI T., PERUCCHINI P. CAMAIONI L., AURELI T., PERUCCHINI P. (2004) Osservare e valutare il (2004) Osservare e valutare il comportamento infantile. Bologna: Il Mulino comportamento infantile. Bologna: Il Mulino
• LECCE S., PAGNIN A. (2007) Il lessico LECCE S., PAGNIN A. (2007) Il lessico psicologico. La teoria della mente nella vita psicologico. La teoria della mente nella vita quotidiana. Bologna: Il Mulinoquotidiana. Bologna: Il Mulino
• SEMPIO, CAVALLI, VALLE (a cura di) (2007) SEMPIO, CAVALLI, VALLE (a cura di) (2007) Comprensione sociale ed emozioni nel ciclo Comprensione sociale ed emozioni nel ciclo di vita. Roma: Carocci di vita. Roma: Carocci
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Psicologia dello sviluppo e Psicologia dello sviluppo e della formazione 1della formazione 1
Attività formativeAttività formativeModello formativo Modello formativo
costruzionistacostruzionista Lezioni interattive sui Lezioni interattive sui
fondamenti della fondamenti della Psicologia dello sviluppoPsicologia dello sviluppo
Riflessioni sistematiche Riflessioni sistematiche sulla formazione in aulasulla formazione in aula
Esercitazioni su aspetti Esercitazioni su aspetti teorici e competenze teorici e competenze comunicative (ascolto comunicative (ascolto attivo)attivo)
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Cos’è la Psicologia Cos’è la Psicologia
Lo Lo studio scientificostudio scientifico dei dei processi processi della mentedella mente, del , del comportamentocomportamento
e delle loro e delle loro relazionirelazioni.”.”
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
I paradigmi della Psicologia: la I paradigmi della Psicologia: la GestaltGestalt
• È stata la È stata la Psicologia della Psicologia della GestaltGestalt o o “forma”“forma”, nata in , nata in Europa agli inizi del ‘900, ad Europa agli inizi del ‘900, ad individuare le leggi individuare le leggi dell’organizzazione dell’organizzazione percettiva. percettiva.
• In antitesi agli studi In antitesi agli studi elementaristi wundtiani elementaristi wundtiani dimostrò che la qualità, dimostrò che la qualità, gestaltgestalt, non è una somma di , non è una somma di elementi ma l’esito delle elementi ma l’esito delle relazioni relazioni tra di essi ed in tra di essi ed in particolare della particolare della relazione relazione figura-sfondofigura-sfondo. .
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
I paradigmi della Psicologia: La I paradigmi della Psicologia: La GestaltGestalt
Uno stesso elemento inserito in Uno stesso elemento inserito in totalità diverse assume caratteristiche totalità diverse assume caratteristiche diverse. Questo vale per la percezione, diverse. Questo vale per la percezione, l’apprendimento, il ricordo, l’apprendimento, il ricordo, l’atteggiamento, il ragionamento e l’atteggiamento, il ragionamento e l’azione (Kohler, 1947)l’azione (Kohler, 1947)
la realtà è fenomenica o percepita e la realtà è fenomenica o percepita e non corrisponde a quella fisico-non corrisponde a quella fisico-materialemateriale
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
I paradigmi della Psicologia: La I paradigmi della Psicologia: La GestaltGestalt
La totalità oggetto di percezione è un campo La totalità oggetto di percezione è un campo dinamico di forze e interazioni tra le parti che dinamico di forze e interazioni tra le parti che hanno un equilibrio (la fisica dei campi è utile hanno un equilibrio (la fisica dei campi è utile a descrivere il processo) secondo regole o a descrivere il processo) secondo regole o “principi di unificazione formale”. “principi di unificazione formale”.
Le Le gestaltgestalt sono tanto più coerenti e solide sono tanto più coerenti e solide quanto più gli elementi sono “vicini”, quanto più gli elementi sono “vicini”, “somiglianti”, hanno una “buona “somiglianti”, hanno una “buona continuazione” (si percepiscono come un continuazione” (si percepiscono come un unico elemento gli elementi in continuità di unico elemento gli elementi in continuità di forma), “chiusi”, “pregnanti” (armonici, forma), “chiusi”, “pregnanti” (armonici, simmetrici, semplici) simmetrici, semplici)
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
I paradigmi della Psicologia: La I paradigmi della Psicologia: La GestaltGestalt
L’L’approfondimentoapprofondimento è il processo è il processo dinamico che organizza o dinamico che organizza o ristruttura il reale con un atto di ristruttura il reale con un atto di intelligenza creativa o intelligenza creativa o insightinsight (intuizione) capace di far (intuizione) capace di far emergere una nuova “forma” emergere una nuova “forma” dalla realtà dalla realtà
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
I paradigmi della Psicologia:I paradigmi della Psicologia:ilil ComportamentismoComportamentismo
Il Il Comportamentismo Comportamentismo è stato definito dal suo fondatore, è stato definito dal suo fondatore, WatsonWatson (1913), un settore delle scienze naturali, (1913), un settore delle scienze naturali, sperimentalesperimentale, che si pone lo scopo di prevedere e controllare , che si pone lo scopo di prevedere e controllare il comportamento, ossia l’insieme delle risposte muscolari il comportamento, ossia l’insieme delle risposte muscolari e/o ghiandolari, osservabili “e/o ghiandolari, osservabili “intersoggettivamenteintersoggettivamente”. ”.
• l’l’organismo è una scatola neraorganismo è una scatola nera ((black boxblack box) non-) non-conoscibile: conoscibile: sono oggetto di studio gli elementi osservabili:sono oggetto di studio gli elementi osservabili:– ““stimolo”stimolo” (“S”: variabile indipendente) ambiente (“S”: variabile indipendente) ambiente– ““risposta”risposta” (“R”: variabile dipendente) emessa dall’organismo (“R”: variabile dipendente) emessa dall’organismo– la loro la loro associazioneassociazione. .
• L’ancoraggio al metodo scientifico impone il rifiuto L’ancoraggio al metodo scientifico impone il rifiuto dell’dell’introspezioneintrospezione e del colloquio clinico a favore dei modelli e del colloquio clinico a favore dei modelli di apprendimento per prova ed errori e per di apprendimento per prova ed errori e per condizionamentocondizionamento
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
I paradigmi della Psicologia:I paradigmi della Psicologia:ilil ComportamentismoComportamentismo
Condizionamento:Condizionamento: il comportamento è l’esito di modifiche stabili di esso dovute al condizionamento di stimoli ambientali, è apprendimento e ha valore adattivo.
Condizionamento classicoCondizionamento classico o dei riflessi condizionati o dei riflessi condizionati (Pavlov, 1904):(Pavlov, 1904):
associando (contiguità temporale e frequenza) uno stimolo neutro o condizionato (Sc) ad uno stimolo incondizionato (Si) che produce una risposta naturalmente (incondizionata, Ri), si ottiene un apprendimento per il quale è sufficiente la presenza di Si per ottenere la stessa risposta Ri, che ora è una “risposta condizionata” (Rc)
Processi di apprendimento: rafforzamento (alta frequenza dell’associazione), estinzione (mancata associazione), recupero spontaneo (ricomparsa di Rc dopo estinzione), generalizzazione (altri stimoli simili a Sc producono c) e discriminazione (se si associa solo uno Sc allo Si e non ad altri, solo il primo produrrà Rc).
Processo tipico dell’attivazione emotiva, il condizionamento classico non è in grado di spiegare e produrre molti apprendimenti e, soprattutto, quelli complessi.
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
I paradigmi della Psicologia:I paradigmi della Psicologia:iil comportamentismol comportamentismo
legge dell’effettolegge dell’effetto (Thorndike, 1874-1949): (Thorndike, 1874-1949): non è la contiguità non è la contiguità temporale a produrre RC, ma Si, ovvero l’associazione temporale a produrre RC, ma Si, ovvero l’associazione stimolo-effetto, ciò che avviene dopo il comportamento stimolo-effetto, ciò che avviene dopo il comportamento (che si produce casualmente, per prove ed errori)(che si produce casualmente, per prove ed errori)
Burnus Frederic Skinner, iBurnus Frederic Skinner, il più importante tra i l più importante tra i comportamentisti, distingue:comportamentisti, distingue:
• comportamenti rispondenticomportamenti rispondenti, esito di riflessi , esito di riflessi innati o di innati o di condizionamento classicocondizionamento classico;;
• comportamenticomportamenti “operanti”“operanti”, frutto di , frutto di associazioni S-R modulate dal “associazioni S-R modulate dal “rinforzorinforzo” o ” o conseguenza.conseguenza.
Lo stimolo è definito “discriminativo” e il Lo stimolo è definito “discriminativo” e il comportamento “operante” perché agisce comportamento “operante” perché agisce sull’ambientesull’ambiente
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
I paradigmi della Psicologia:I paradigmi della Psicologia:ilil ComportamentismoComportamentismo
• RinforzoRinforzo::– PositivoPositivo: introduzione nell’ambiente di uno stimolo gradevole: : introduzione nell’ambiente di uno stimolo gradevole:
produce aumento della frequenza del comportamentoproduce aumento della frequenza del comportamento– NegativoNegativo: : eliminazione dall’ambiente di uno stimolo sgradevole: eliminazione dall’ambiente di uno stimolo sgradevole:
produce aumento della frequenza del comportamentoproduce aumento della frequenza del comportamento– PunizionePunizione: : introduzione nell’ambiente di uno stimolo sgradevole: introduzione nell’ambiente di uno stimolo sgradevole:
produce una diminuzione di frequenza del comportamentoproduce una diminuzione di frequenza del comportamento– PrimarioPrimario: : soddisfa bisogni primari (cibo, sonno ecc.)soddisfa bisogni primari (cibo, sonno ecc.)– SecondarioSecondario: : soddisfa bisogni non primari e funge da intermediario soddisfa bisogni non primari e funge da intermediario
per il soddisfacimento dei bisogni primari (denaro per cibo ecc.)per il soddisfacimento dei bisogni primari (denaro per cibo ecc.)– Continuo, parziale ad intervalli fissi o variabiliContinuo, parziale ad intervalli fissi o variabili: : il primo il primo
deve essere ripetuto, perché non si verifichi estinzione, l’ultimo è deve essere ripetuto, perché non si verifichi estinzione, l’ultimo è quello che assicura il comportamento anche se il rinforzo non è quello che assicura il comportamento anche se il rinforzo non è presente ed è più difficile da estinguere.presente ed è più difficile da estinguere.
• Il modello portò ad un fortunato studio di tecniche psicologiche Il modello portò ad un fortunato studio di tecniche psicologiche (apprendimento, psicoterapia) di induzione o inibizione di risposte al fine (apprendimento, psicoterapia) di induzione o inibizione di risposte al fine di produrre o controllare i comportamenti, che ancora informa diversi di produrre o controllare i comportamenti, che ancora informa diversi campi di ricerca e pratica psicologica. campi di ricerca e pratica psicologica.
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
La PsicoanalisiLa Psicoanalisi e il modello e il modello clinicoclinicoSigmund Freud Sigmund Freud nel 1896 fonda l fonda la Psicoanalisia Psicoanalisi, ,
che rappresenta solo un modello di analisi della che rappresenta solo un modello di analisi della psiche all’interno del settore della psicologia psiche all’interno del settore della psicologia definita definita DinamicaDinamica. .
• La prospettiva è totalmente opposta a quella La prospettiva è totalmente opposta a quella comportamentistacomportamentista: ciò che viene indagato sono i : ciò che viene indagato sono i processi psichici come motori del comportamento. processi psichici come motori del comportamento.
• La La psicopatologiapsicopatologia e i processi psichici normali, sono e i processi psichici normali, sono in continuità e mettono in evidenza l’esistenza di in continuità e mettono in evidenza l’esistenza di forze pulsionaliforze pulsionali, ovvero di energia che permette , ovvero di energia che permette all’individuo di adattarsi alla realtà, e che hanno un all’individuo di adattarsi alla realtà, e che hanno un funzionamento regolato secondo due principi:funzionamento regolato secondo due principi:
• ilil principio di Piacere principio di Piacere;;• ilil principio di Realtà principio di Realtà..
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
La PsicoanalisiLa Psicoanalisi e il modello e il modello clinicoclinicoLe tre istanze dell’apparato psichico: Le tre istanze dell’apparato psichico:
• ESES: la dimensione inconscia serbatoio delle pulsioni : la dimensione inconscia serbatoio delle pulsioni (sessuali, aggressive, di auto-conservazione, ecc..);(sessuali, aggressive, di auto-conservazione, ecc..);
• il il Super IOSuper IO: parzialmente inconscio, svolge le funzioni di : parzialmente inconscio, svolge le funzioni di “censore” (coscienza morale, idealità, auto-osservazione, “censore” (coscienza morale, idealità, auto-osservazione, ecc..), nei confronti dell’ ecc..), nei confronti dell’ IOIO ; ;
• IOIO, media tra gli impulsi , media tra gli impulsi libidicilibidici dell’Es e le istanze censorie dell’Es e le istanze censorie del Super Io, secondo le richieste della realtà esterna.del Super Io, secondo le richieste della realtà esterna.
• ””Abbiamo definito il concetto di libido come una forza Abbiamo definito il concetto di libido come una forza quantitativamente variabile, che può servire a misurare i processi e quantitativamente variabile, che può servire a misurare i processi e le trasformazioni che si verificano nel campo dell’eccitamento le trasformazioni che si verificano nel campo dell’eccitamento sessuale. Distinguiamo questa libido in base al fatto che essa si sessuale. Distinguiamo questa libido in base al fatto che essa si origina dall’energia che è lecito ammettere come substrato dei origina dall’energia che è lecito ammettere come substrato dei processi mentali in genere, quindi le attribuiamo anche un carattere processi mentali in genere, quindi le attribuiamo anche un carattere qualitativoqualitativo.”.”(1915) (1915)
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
La PsicoanalisiLa Psicoanalisi e il modello e il modello clinicoclinico
• L’organizzazione psichica individuale è L’organizzazione psichica individuale è il frutto della dinamicità tra principio il frutto della dinamicità tra principio del piacere (fronte interno dell’Io) e del piacere (fronte interno dell’Io) e principio della realtà (fronte esterno principio della realtà (fronte esterno dell’Io) e può essere interpretata, o dell’Io) e può essere interpretata, o “ricostruita”, mettendo in luce la “ricostruita”, mettendo in luce la dinamica della dinamica della rimozionerimozione, attraverso il , attraverso il transferttransfert, le libere associazioni, l’analisi , le libere associazioni, l’analisi dei sogni, dei dei sogni, dei lapsuslapsus, dei motti di spirito , dei motti di spirito e degli atti mancatie degli atti mancati
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Il cognitivismoIl cognitivismo
Negli anni ’60 alcuni psicologi, anche Negli anni ’60 alcuni psicologi, anche comportamentisti (Miller, Galanter, Primbram), comportamentisti (Miller, Galanter, Primbram), mettono in discussione i modelli comportamentali e mettono in discussione i modelli comportamentali e dinamici, proponendo il modello TOTE (Test-dinamici, proponendo il modello TOTE (Test-Operate-Test-Exit) in cui viene inserito il concetto Operate-Test-Exit) in cui viene inserito il concetto cibernetico di feedback (secondo la teoria cibernetico di feedback (secondo la teoria dell’informazione):dell’informazione):
i processi cognitivi e i comportamenti che ad essi i processi cognitivi e i comportamenti che ad essi seguono, sono costituiti da elaborazioni, seguono, sono costituiti da elaborazioni, immagazzinamenti, recuperi, ecc.., come quelli immagazzinamenti, recuperi, ecc.., come quelli elaborati e prodotti da un computer. elaborati e prodotti da un computer.
lo psicologo deve cercare di capire il software, o lo psicologo deve cercare di capire il software, o programma, che permette quei processi, senza programma, che permette quei processi, senza preoccuparsi di studiare l’hardware, cioè la base preoccuparsi di studiare l’hardware, cioè la base fisica. fisica.
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
La La Psicologia: le prospettive Psicologia: le prospettive
Comportamentale/ Comportamentale/ CognitivistaCognitivista
Sperimentale: Sperimentale: spiegazioni spiegazioni causalicausali
Il comportamento è Il comportamento è causatocausato da da fattori fattori interniinterni (personalità, (personalità, processi cognitivi)processi cognitivi) e/o e/o esterniesterni (ambiente)(ambiente) all’all’individuoindividuo
Prospettiva culturaleProspettiva culturale
Spiegazioni Spiegazioni normativenormative
Il comportamento è Il comportamento è
intenzionale e intenzionale e guidatoguidato
(non determinato)(non determinato) da da
normenorme (regole generali (regole generali
di comportamento)di comportamento) e e
regole regole (legate ai ruoli)(legate ai ruoli)
socialisociali
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
La natura culturale dello La natura culturale dello sviluppo sviluppo (Rogoff, 2003)(Rogoff, 2003)
““Lo sviluppo umano implica una partecipazione Lo sviluppo umano implica una partecipazione degli individui a comunità culturali, e può degli individui a comunità culturali, e può
essere compreso solo alla luce delle pratiche essere compreso solo alla luce delle pratiche culturali e delle condizioni di tali comunità, che culturali e delle condizioni di tali comunità, che sono anch’esse in continua evoluzione” sono anch’esse in continua evoluzione” (p. 1)(p. 1)
• L’individuo è predisposto biologicamente a partecipare L’individuo è predisposto biologicamente a partecipare ad attività culturali: usare il linguaggio, usare ad attività culturali: usare il linguaggio, usare strumenti, imparare dagli altristrumenti, imparare dagli altri
• Gli strumenti, sempre culturalmente significativi, Gli strumenti, sempre culturalmente significativi, permettono la memoria collettiva di eventi di cui non si permettono la memoria collettiva di eventi di cui non si è fatta esperienza (partecipazione vicaria) alla base è fatta esperienza (partecipazione vicaria) alla base dell’apprendimento trans-generazionale: ogni dell’apprendimento trans-generazionale: ogni generazione adatta alle circostanze l’eredità bio-generazione adatta alle circostanze l’eredità bio-culturale culturale
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
La natura culturale dello La natura culturale dello sviluppo sviluppo (Rogoff, 2003)(Rogoff, 2003)
Ogni culture ha aspettative diverse Ogni culture ha aspettative diverse sulle capacità degli individui nelle sulle capacità degli individui nelle
fasi del ciclo di vitafasi del ciclo di vita
(bambini, adolescenti, adulti, anziani): (bambini, adolescenti, adulti, anziani):
Le “tabelle di sviluppo ” individuate in Le “tabelle di sviluppo ” individuate in una cultura possono non una cultura possono non
corrispondere o essere considerate corrispondere o essere considerate dannose in un’altra. dannose in un’altra.
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
La natura culturale dello La natura culturale dello sviluppo sviluppo (Rogoff, 2003)(Rogoff, 2003)
Modello culturale occidentaleModello culturale occidentale• Prima dell’industrializzazione: non si conosceva l’età, Prima dell’industrializzazione: non si conosceva l’età,
gli studenti procedevano per livelli di conoscenza, si gli studenti procedevano per livelli di conoscenza, si distingueva infanzia e età adultadistingueva infanzia e età adulta
• Con l’industrializzazione:Con l’industrializzazione:– l’età diviene un’unità di misura dello sviluppo e un criterio l’età diviene un’unità di misura dello sviluppo e un criterio
per classificare gli individui: occorreva razionalizzare i per classificare gli individui: occorreva razionalizzare i sistemi educativi e sanitari e ciò portò alla nascita della sistemi educativi e sanitari e ciò portò alla nascita della Pediatria, della Psicologia evolutiva, degli istituti per anziani Pediatria, della Psicologia evolutiva, degli istituti per anziani e di scuole ordinate per etàe di scuole ordinate per età
– Crescente allontanamento dei bambini dalle attività adulte Crescente allontanamento dei bambini dalle attività adulte (segregazione in base all’età)(segregazione in base all’età)
• In altre comunità (Aka, Africa centrale) l’integrazione In altre comunità (Aka, Africa centrale) l’integrazione dei bambini con le attività quotidiane permette loro dei bambini con le attività quotidiane permette loro di osservare e partecipare attivamente alle attività di osservare e partecipare attivamente alle attività degli adulti in modo multilaterale (con più attori degli adulti in modo multilaterale (con più attori sociali): le attività osservate sono sociali): le attività osservate sono contestualizzatecontestualizzate non apprese in modo teorico non apprese in modo teorico
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Lo sviluppo psicologicoLo sviluppo psicologico
Con la locuzione “sviluppo Con la locuzione “sviluppo psicologico” si fa psicologico” si fa riferimento ai riferimento ai cambiamenti che si cambiamenti che si verificano nelle verificano nelle capacità/comportamenti capacità/comportamenti dell’individuo nelle fasi dell’individuo nelle fasi del ciclo di vita, dalla del ciclo di vita, dalla nascita alla senescenzanascita alla senescenza
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Lo sviluppo psicologicoLo sviluppo psicologico
Domante chiave:Domante chiave:
• Nello sviluppo il cambiamento è Nello sviluppo il cambiamento è quantitativo o qualitativo, quantitativo o qualitativo, incrementale o discontinuo?incrementale o discontinuo?
• Nello sviluppo il cambiamento deve Nello sviluppo il cambiamento deve essere attribuito a fattori genetici o essere attribuito a fattori genetici o ambientali?ambientali?
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Lo sviluppo psicologico: i Lo sviluppo psicologico: i principali approcci teoriciprincipali approcci teorici
Un Un approccio teorico è un quadro concettuale è un quadro concettuale astratto prodotto e sviluppato da gruppi di astratto prodotto e sviluppato da gruppi di studiosi che si caratterizza per :studiosi che si caratterizza per :
• Assunzioni di baseAssunzioni di base specifiche specifiche
• Individuazione e delimitazione del proprio Individuazione e delimitazione del proprio campo e oggetto di indaginecampo e oggetto di indagine
• Individuazione e scelta di Individuazione e scelta di metodi e metodi e strumentistrumenti adeguati adeguati
• Produzione e validazione di Produzione e validazione di teorie e costrutti
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Lo sviluppo psicologico: Lo sviluppo psicologico: approccio approccio comportamentisticocomportamentistico
• Il cambiamento è quantitativo e Il cambiamento è quantitativo e incrementale: l’individuo è plasmabile e ha incrementale: l’individuo è plasmabile e ha illimitate possibilità di apprendimentoillimitate possibilità di apprendimento
• Il cambiamento è prodotto dall’ambienteIl cambiamento è prodotto dall’ambiente
• Il metodo: sperimentale e osservativo, Il metodo: sperimentale e osservativo, controllatocontrollato
• Teorie dell’apprendimento:Teorie dell’apprendimento:– Condizionamento operanteCondizionamento operante (Skinner) (Skinner)– Teoria dell’apprendimento socialeTeoria dell’apprendimento sociale (Bandura, 1977): (Bandura, 1977):
• L’apprendimento è anche il frutto dell’osservazione del L’apprendimento è anche il frutto dell’osservazione del comportamento altrui (condizionamento vicario) rinforzato comportamento altrui (condizionamento vicario) rinforzato socialmentesocialmente
• Il rinforzo è anche intrinseco (piacere)Il rinforzo è anche intrinseco (piacere)
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Lo sviluppo psicologico: Lo sviluppo psicologico: approccio approccio organismicoorganismico
Il cambiamento è qualitativo e Il cambiamento è qualitativo e incrementale/discontinuo: l’individuo è un organismo incrementale/discontinuo: l’individuo è un organismo attivo che si auto-organizzaattivo che si auto-organizza
Il metodo: sperimentale e osservativo controllatoIl metodo: sperimentale e osservativo controllato Teorie dello sviluppo:Teorie dello sviluppo:
– Maturazionismo Maturazionismo (Gesell, 1929)(Gesell, 1929): : • Il cambiamento è prodotto da fattori genetici e ambientali in Il cambiamento è prodotto da fattori genetici e ambientali in
interazioneinterazione• Chomsky (1959, 1965): la base grammaticale della lingua è
uguale per tutti gli individui, che apprendono i termini e i contesti d’uso.
– Costruttivismo Costruttivismo (Piaget, 1936,1937, 1945):• Il cambiamento è prodotto da fattori genetici e ambientali in Il cambiamento è prodotto da fattori genetici e ambientali in
interazioneinterazione• Lo sviluppo cognitivo produce livelli qualitativamente differenti
di organizzazione del pensiero: stadi in sequenza invariante e universale di crescente complessità e stabilità
– Teoria dello sviluppo come interiorizzazione di forme Teoria dello sviluppo come interiorizzazione di forme culturaliculturali (Vygotskij, 1896-1934): (Vygotskij, 1896-1934):
• L’apprendimento è un processo storico-culturale di L’apprendimento è un processo storico-culturale di appropriazione di significati per mezzio di mediatori simbolici appropriazione di significati per mezzio di mediatori simbolici (lingua, calcolo, disegno)(lingua, calcolo, disegno)
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Lo sviluppo psicologico: Lo sviluppo psicologico: approccio approccio psicoanaliticopsicoanalitico
Il cambiamento è qualitativo e discontinuo: Il cambiamento è qualitativo e discontinuo: l’individuo è un organismo simbolico che l’individuo è un organismo simbolico che attribuisce significati a se stesso e al mondoattribuisce significati a se stesso e al mondo
Il cambiamento è causato da conflitti interni Il cambiamento è causato da conflitti interni ed è stadialeed è stadiale
Oggetto di studio: la storia personale e i Oggetto di studio: la storia personale e i suoi nessi significativisuoi nessi significativi
Il metodo: osservativo, della relazione Il metodo: osservativo, della relazione osservatore-osservato (transfert)osservatore-osservato (transfert)
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
MicrosistemaScuola
Microsistema
Coetanei
Macrosistemapolitica sociale e dei servizi
EsosistemaCondizioni di vita e di lavoro
Mesosistemarelazioni tra microsistemi
Microsistema
Famiglia
Approccio ecologico di BroenfenbrennerApproccio ecologico di Broenfenbrenner
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Teorie classichees.: Piaget, Freud
SCHEMI EVOLUTIVI SCHEMI EVOLUTIVI COMUNI?COMUNI?
Studi contemporaneies.: temperamento, “popolarità”, ritmo di
acquisizione della lingua materna
DIFFERENZE DIFFERENZE INDIVIDUALI?INDIVIDUALI?
Concezionistadiali
Differenze interindividuali e intraindividuali
Studio dello sviluppoStudio dello sviluppo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Disegno longitudinaleDisegno longitudinale Disegno trasversaleDisegno trasversale
Lo stesso gruppo di individui
Osservazioni e valutazioni per un periodo più o meno lungo di tempo
Brevetermine
Lungotermine
Gruppi di individui di età diversa
Confronti fatti nello stesso momento temporale
Disegni di ricercaDisegni di ricerca
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
• Consente di seguire lo sviluppo individuale nel tempo
• Consente di rispondere a domande circa la stabilità del comportamento indagato
• Consente di determinare gli effetti di esperienze o condizioni antecedenti sullo sviluppo successivo
Vantaggi dei disegni di ricerca longitudinaliVantaggi dei disegni di ricerca longitudinali
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
• Modello molto costoso in termini di investimenti di energie
• Possibilità di perdere soggetti nel corso della ricerca sia per cause accidentali che per abbandono volontario
• Possibilità di confusione tra i cambiamenti legati all’età e i cambiamenti di tipo sociale e storico che si verificano nel corso della ricerca
Svantaggi dei disegni di ricerca longitudinaliSvantaggi dei disegni di ricerca longitudinali
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
• Consente di identificare differenze tra le età
• Relativamente poco costoso, veloce nell’esecuzione e facile da replicare
Vantaggi
Svantaggi
• Non dice nulla sullo sviluppo intra-individuale
Vantaggi e svantaggi dei disegni di ricerca Vantaggi e svantaggi dei disegni di ricerca traversalitraversali
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
MASSIMO MINIMOIntervento del ricercatore sul fenomeno indagato
Esperimento OsservazioneMetodi quasi sperimentali ocorrelazionali
• Controllo sulla variabile indipendente per determinare il comportamento osservato
• Analisi della relazione che potrebbe esistere tra le variabili in risposta alla manipolazione
• L’obiettivo è la verifica della relazione causa-effetto
• Nessun controllo sulla variabile indipendente, osservazione del comportamento spontaneo
• Analisi delle relazioni esistenti tra le variabili
• L’obiettivo è la descrizione
Metodi di ricercaMetodi di ricerca
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Il ricercatore cerca diesercitare un minimo grado di controllo sul
proprio oggetto distudio
Il ricercatore cerca diesercitare un gradomedio o massimo dicontrollo sul proprio oggetto di studio
Condottain ambiente naturale
Condotta in ambiente naturale
e in laboratorio
OsservazioneOsservazionenaturalisticanaturalistica
OsservazioneOsservazionecontrollatacontrollata
Tipi di osservazioneTipi di osservazione
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Osservare non è registrare fedelmente la realtà
MitiMiti RealtàRealtà
L’osservazione richiede:• Tempo e distensione• Libertà intellettuale• Assenza di pregiudizi• Consapevolezza di sé• Capacità di non coinvolgersi• Capacità di sospendere il giudizio
L’osservazione è esposta al rischio della soggettività
E’ impossibile stabilire dei confini netti tra “chi osserva” e “chi viene osservato”
Osservare non è guardare. L’osservazione si fonda sempre su un’ipotesi o quanto meno su una curiosità
Osservare non è interpretare. L’osservazione rappresenta un momento intermedio tra la percezione del fenomeno e la sua interpretazione
L’osservazione come metodo di ricercaL’osservazione come metodo di ricerca
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
1. SELEZIONE DEL FENOMENO DA OSSERVARE
2. REGISTRAZIONE DEL FENOMENO INDIVIDUATO
3. CODIFICA DEI DATI REGISTRATI
In tutte e tre le fasi sono individuabili delle fonti di errore che è necessario conoscere e controllare per evitare
distorsioni sistematiche nella raccolta e analisi dei dati osservati
Fasi dell’osservazioneFasi dell’osservazione
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Fonte di erroreFonte di errore
• Reattività• Innaturalità
• Familiarizzazione• Tecniche non invasive• Mascheramento
dell’osservatore
SOGGETTI
Controllo Controllo
Fonti di errore nella 1° fase dell’osservazioneFonti di errore nella 1° fase dell’osservazione
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
• Condizioni psicofisiche• Capacità personali• Sapere di essere valutati
per l’attendibilità dell’osservazione
• Utilizzo di osservatori indipendenti
• Utilizzo di buoni osservatori• Controlli casuali dell’attendibilità
OSSERVATORI
Fonte di erroreFonte di errore
Controllo Controllo
Fonti di errore nella 2° fase dell’osservazioneFonti di errore nella 2° fase dell’osservazione
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
• Aspettative e commenti• Uso di schemi di
codifica complessi
• Evitare commenti ed interpretazioni
• Definizioni operative chiare delle categorie di codifica
• Addestrare i codificatori
RICERCATORIFonte di erroreFonte di errore
Controllo Controllo
Fonti di errore nella 3° fase dell’osservazioneFonti di errore nella 3° fase dell’osservazione
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
OPERAZIONALIZZAZIONE DEI COSTRUTTI e SPECIFICAZIONE dei COMPORTAMENTI da osservare
Individuazione delle modalità di codificaIndividuazione dei soggettiIndividuazione del o dei luoghi di
osservazioneIndividuazione dei tempi di osservazione:
quando - con quale frequenza – per quanto tempo
Individuazione degli osservatori • Osservazione• Codifica• interpretazione
TEORIACOSTRUTTI
IPOTESI
OSSERVAZIONE STRUTTURATAOSSERVAZIONE STRUTTURATA
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Durante il periodo prenatale si completa l’organizzazione di un individuo maturo e capace di sopravvivere nell’ambiente
esterno.
Patrimoniotrasmessodai genitori
EMBRIONE
FETOFETO
Fattori ambientali dovuti Fattori ambientali dovuti al rapporto con al rapporto con l’organismo materno :l’organismo materno :
• Nutrimento• Sostanze chimiche,
ormonali e virus• Agenti teratogeni
Sviluppo fisico-motorio: lo sviluppo prenataleSviluppo fisico-motorio: lo sviluppo prenatale
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Respira ossigenoattraverso i polmoni
Si nutre attraverso la bocca
Risponde allo stress della nascita
Produzione di livelli elevatidi “ormone dello stress”
Riflesso respiratorio
Riflesso di suzione
Sviluppo fisico-motorio: Sviluppo fisico-motorio: passaggio dalla vita uterina a quella extrauterinapassaggio dalla vita uterina a quella extrauterina
Il neonato viene al mondo con l’equipaggiamento necessario ad affrontare una serie di nuovi compiti
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Periodo neonatale:Periodo neonatale: dalla nascita al 28° giorno di vita
Prima infanzia:Prima infanzia: da 0 a 2 anni
Seconda infanzia:Seconda infanzia: da 2 a 6 anni
Terza infanzia: Terza infanzia: da 6 a10 anni
Adolescenza: Adolescenza: da 10 anni al completamento dello sviluppo
sessuale
Sviluppo fisico-motorio: fasi della crescita Sviluppo fisico-motorio: fasi della crescita postnatalepostnatale
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Prime fasi dello sviluppo sessuale
FecondazioneFecondazione Sesso cromosomico
• Maschio: Differenziazione delle cellule che producono testosterone
• Femmina: Nessuno stimolo ormonale specifico per differenziarsi
SviluppoSviluppoprenataleprenatale
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Sviluppo sessuale
PUBERTÀPUBERTÀ = Momento di massima differenziazione sessuale
MATURITÀ SESSUALEMATURITÀ SESSUALECompleta maturazione degli organi deputati
alla riproduzione
Cambiamento dei caratteri sessuali:Cambiamento dei caratteri sessuali:
PRIMARIPRIMARINecessari allariproduzione
SECONDARISECONDARIes.: comparsa dei peli,
sviluppo del seno
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
47
Le ricerche sulle competenze cognitive ed emotive del neonato e del bambino hanno messo in evidenza che sono precoci: esistono sin dalla nascita
attivo nell’elaborazione delle esperienze perché dotato di prerequisiti percettivi e cognitivi
precoci che si sviluppano grazie all’interazione con l’ambiente
NEONATONEONATO BAMBINOBAMBINO
Lo sviluppo percettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
48
Il contatto con il mondo esterno avviene attraverso
la sensazionela sensazione
Effetto soggettivo e immediato, provocato dagli stimoli sui diversi
organi di senso
la percezionela percezione
Organizzazione dinamica e significativa degli stimoli
sensoriali
Lo sviluppo percettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
49
Competenze gustative e olfattive precoci
Il neonato risponde diversamente a:
Espressioni di soddisfazioneEspressioni di soddisfazione
Sapori dolci
Odori gradevoli (latte materno)
Espressioni di disgusto e Espressioni di disgusto e irritazioneirritazione
Sapori amari e acidi
Odori sgradevoli
Lo sviluppo percettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
50
Finalità della percezione gustativa e olfattiva
Le sensazioni gustative e olfattive nel neonato hanno due principali finalità:
la nutrizionela nutrizionela mediazione la mediazione della relazione della relazione con il caregivercon il caregiver
Lo sviluppo percettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
51
Percezione uditiva precoce
I NEONATII NEONATI
• sono precocemente reattivi ai suoni: orientano gli occhi e la testa in direzione di suoni ritmici e di voci umane
• riconoscono precocemente la voce materna e la preferiscono ad altri stimoli
• sono inizialmente in grado di discriminare i fonemi delle diverse lingue, per poi concentrarsi selettivamente solo su quella della propria cultura di appartenenza
Lo sviluppo percettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
52
Competenze visive precoci
• percepire le sfumature cromatiche
Il Il neonatoneonato è in grado di: è in grado di:
• ispezionare l’ambiente tramite movimenti oculari coniugati e di inseguimento
• discriminare gli stimoli intensi e vicini
• utilizzare una visione binoculare (a 3 mesi)
Lo sviluppo percettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
53
Preferenza per il volto umano
spiegazionespiegazione
InnatistaInnatista
AdattivaAdattiva favorisce il legame di attaccamento e
le relazioni primarie
Il neonato mostra precocemente una netta preferenza per il volto umano
Lo sviluppo percettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
54
Il volto attrae il bambino:
Caratteristiche Caratteristiche del volto che del volto che attraggano il attraggano il
bambinobambino
Movimento
Nitidezza dei
contorniSimmetria
Complessità e varietà
Regolarità nella struttura schematica
Lo sviluppo percettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
55
Caratteristiche del riconoscimento del volto
IL BAMBINOIL BAMBINO
• preferisce i visi attraenti, considerati più prototipici della rappresentazione costruita sulla base dell’esperienza
• mostra una precoce preferenza per il volto materno: percezione interdipendente di dettagli interni ed esterni, facilitata dalla presentazione del volto completo
• discrimina precocemente differenti pattern facciali che esprimono diverse emozioni
Lo sviluppo percettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Le Le coordinazioni intermodali
..
Le ricerche confermano il punto di vista di Gibson: gli Le ricerche confermano il punto di vista di Gibson: gli
studi di Butterword, Harris (1994) sul studi di Butterword, Harris (1994) sul coordinamento coordinamento audio-visivoaudio-visivo e quelle di Melzoff e Borton (1979) sulla e quelle di Melzoff e Borton (1979) sulla percezione percezione tattile e visivatattile e visiva osservano la presenza di osservano la presenza di una forma di transfer intermodale, che consente a un una forma di transfer intermodale, che consente a un organo di senso di conoscere attraverso le percezioni organo di senso di conoscere attraverso le percezioni di un altro organo.di un altro organo.
Piaget: l’integrazione si costituisce con l’esperienza e non prima di un anno di vita del bambino
Gibson: l’integrazione si costituisce subito dopo la nascita.
56
Lo sviluppo percettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
57
LE COSTANZE PERCETTIVELE COSTANZE PERCETTIVE
Nei primi mesi di vita inizia a svilupparsi la capacità di percepire gli oggetti come invarianti e costanti nella forma, nel colore, nella dimensione e nella luminosità, pur al variare delle stimolazioni.
L’organizzazione delle costanze percettive è un processo processo lungo e gradualelungo e graduale, che vede il susseguirsi di:
costanza della formacostanza della forma
costanza della dimensionecostanza della dimensione
percezione di distanza e profonditàpercezione di distanza e profondità
Lo sviluppo percettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
58
Nella prima infanzia emerge il fenomeno del:
SINCRETISMO INFANTILESINCRETISMO INFANTILE
la percezione della struttura di insieme ostacola l’individuazione delle singole parti
• il sincretismo è considertato una carenza di organizzazione flessibile e articolata del campo percettivo (Girotti e Rizzardi,1999)
• il sincretismo non è dovuto a un problema di visione, ma all’influenza delle proprietà strutturali degli stimoli (Vurpillot, 1972)
Lo sviluppo percettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
59
Sviluppo della capacità percettiva
Percezione sincreticaPercezione sincretica (globale-indifferenziata)
Percezione analiticaPercezione analitica
Percezione sinteticaPercezione sintetica (globale-differenziata)
Lo sviluppo percettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
60
Superamento del sincretismo infantile
Nella fanciullezza si sviluppano:
• capacità di tipo analitico
• articolazione gerarchica del campo fenomenico
• adozione di una prospettiva reversibile
• capacità di compiere un’esplorazione esaustiva
• perfezionamento della costanza di grandezza o fenomeno fenomeno della supercostanzadella supercostanza
Lo sviluppo percettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Lo sviluppo cognitivoJean PiagetJean Piaget
Approccio organismico costruttivista Approccio organismico costruttivista
L’individuo non è un passivo recettore di influenze ambientali,né un veicolo di idee innate, ma un attivo costruttore delle
proprie conoscenze: si modifica attraverso gli scambi con l’ambientesi modifica attraverso gli scambi con l’ambiente
• Lo sviluppo è comprensibile all’interno della storia evolutiva delle specie: è organizzazione biologica su cui si basa quella psicologica o intelligenza adattiva
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Lo sviluppo cognitivoJean PiagetJean Piaget
Lo sviluppo: trasformazione di strutture che si costruiscono per rispondere a bisogni attraverso
l’attività dell’individuo
IntelligenzaIntelligenza
Si evolve in modo continuo, ma per stadi qualitativamente Si evolve in modo continuo, ma per stadi qualitativamente
diversi, ma integrati gerarchicamente:diversi, ma integrati gerarchicamente:
• Strutture diverse (STADI)
• Funzioni invarianti: adattamento ed equilibrazione
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
63
ASSIMILAZIONEASSIMILAZIONE
Incorpora nei propri schemi i dati dell’esperienza
Continuità - conservazione
ADATTANO L’ORGANISMO ALL’AMBIENTEADATTANO L’ORGANISMO ALL’AMBIENTEGARANTENDO L’EQUILIBRIO DELLA STRUTTURAGARANTENDO L’EQUILIBRIO DELLA STRUTTURA
ACCOMODAMENTOACCOMODAMENTO
Modifica i propri schemi per adattarli ai nuovi dati
Cambiamento - novità
Lo sviluppo cognitivoJean PiagetJean Piaget
Processi di modifica delle strutture cognitiveProcessi di modifica delle strutture cognitive
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
64
Età
Sensomotorio
Stadio Descrizione
0-2 anniil mondo è ciò che si può esperire con le
informazioni sensoriali: si acquisisce la capacità rappresentazionale e la permanenza dell’oggetto
Preoperatorio 2-6 anniLa rappresentazione mentale permette
l’interiorizzazione di schemi di azioni irreversibili, la categorizzazione e il decentramento
Operatorioconcreto
6-12anni
La capacità logica progredisce con il coordinamento delle operazioni mentali: si acquisiscono schemi di azione reversibili
(addizione, sottrazione, ecc.)
Operatorioformale
Dai 12 anni
È capace di organizzare le informazioni in modo sistematico e pensa in termini
ipotetico-deduttivi
Lo sviluppo cognitivoJean PiagetJean Piaget
Stadi dello sviluppo cognitivo Stadi dello sviluppo cognitivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
65
PrincipaliPrincipalimanifestazionimanifestazioni
Conquista della rappresentazione
Imitazionedifferita
Giocosimbolico
Linguaggio
Il bambino fa riferimento ad una
realtà non percepita direttamente: è in grado di evocarla
Inizio dello stadio preoperatorio (2-6 anni)Inizio dello stadio preoperatorio (2-6 anni)
Lo sviluppo cognitivoJean PiagetJean Piaget
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
66
a b
Fino a 8 anni i bambini non sono capaci di immaginare quale potrebbe essere la prospettiva di un’altra persona
EGOCENTRISMO INTELLETTUALEEGOCENTRISMO INTELLETTUALE
Stadio pre-operatorio (2-6 anni): compito delle 3 Stadio pre-operatorio (2-6 anni): compito delle 3 montagne montagne
Lo sviluppo cognitivoJean PiagetJean Piaget
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
67
Operazioni Operazioni concreteconcrete
Le azioni mentali isolate si coordinano tra loro e diventano operazioni concrete: genesi del pensiero logico
Reversibilità
Ad ogni operazione corrisponde
un’operazione inversa
Si acquisisce la coordinazione dei
diversi punti di vista tra loro
Lo stadio operatorio concreto (7-12 anni)Lo stadio operatorio concreto (7-12 anni)
Lo sviluppo cognitivoJean PiagetJean Piaget
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
68
Acquisizione del pensiero ipotetico-deduttivo
Ipotetico-deduttivo
Consente di compiere operazioni logiche su premesse ipotetiche e di
ricavarne le conseguenze appropriate
Il soggetto individua i potenziali fattori coinvolti in un fenomeno e li varia in modo sistematico per verificare quali
causino quel fenomeno
Lo stadio operatorio formale (dai 12 anni in poi)Lo stadio operatorio formale (dai 12 anni in poi)
Lo sviluppo cognitivoJean PiagetJean Piaget
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
69
Peso, lunghezza della cordicella, forza della “spinta”: quali fattori determinano la durata di una oscillazione del pendolo?
Nello stadio operatorio formale l’adolescenteverifica ogni fattore in maniera sistematica, formula un’ipotesi su quale sia il fattoredeterminante e la mette alla prova finché tuttele possibilità sono state indagate.
Compito del pendolo Compito del pendolo
Lo sviluppo cognitivoJean PiagetJean Piaget
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
70
Le capacità del bambino risultano
più avanzate rispetto a quelle
valutate da Piaget
Riformulando la consegna e le domande
Presentando situazioni più realistiche
Modificando gli aspetti criteriali del compito
Critiche ai compiti piagetianiCritiche ai compiti piagetiani
Lo sviluppo cognitivoJean PiagetJean Piaget
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Lavoro di gruppo: ideazione di Lavoro di gruppo: ideazione di un compito cognitivoun compito cognitivo
• Strutturare il gruppoStrutturare il gruppo• Individuare una fascia d’etàIndividuare una fascia d’età• Progettare un compito di valutazione Progettare un compito di valutazione
del livello cognitivo tenendo conto del livello cognitivo tenendo conto delle critiche mosse a Piagetdelle critiche mosse a Piaget
• Motivare ogni sceltaMotivare ogni scelta• Relazionare in plenariaRelazionare in plenaria
TEMPO: 30-40’ TEMPO: 30-40’
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
72
BA
DC
Poliziotti
Bambino
Il 90% dei bambini in etàprescolare è capace di
collocare correttamente il pupazzo “ragazzo” in modo che nessun poliziotto possa
vederlo
Rispetto al compito delle 3 montagne diPiaget:• Situazione realistica• Stimola l’immaginazione
Compito su “il ragazzo e il poliziotto” di HughesCompito su “il ragazzo e il poliziotto” di Hughes
Lo sviluppo cognitivoJean PiagetJean Piaget
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
73
Non vi è stabilità e sistematicità nelle risposte che uno stesso individuo fornisce in diversi compiti, che pur appartengono al
medesimo stadio
Piaget sottovaluta il ruolo dell’esperienza sociale e dedica un’attenzione esclusiva all’esperienza fisica e logico-
matematica nel bambino
Critiche alla teoria di PiagetCritiche alla teoria di Piaget
Lo sviluppo cognitivoJean PiagetJean Piaget
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
74
Influenza del contesto socio-culturale sui processi cognitivi
Sviluppo: appropriazione dei significati della cultura da parte dell’individuo
INTERIORIZZAZIONE DI FORME INTERIORIZZAZIONE DI FORME CULTURALICULTURALI
Vygotskij (1896-1934) Vygotskij (1896-1934)
Scuola storico culturaleScuola storico culturale
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
75
Lo sviluppo storico-culturale si è realizzato attraverso la produzione di mediatori simbolici (lingua, disegno, calcolo)
Come lo sviluppo dell’umanità o filogenesi: l’ontogenesi si realizza acquisendo i risultati della filogenesi, ossia
appropriandosi dei significati della cultura
svilupposviluppo dipendente dal contesto storico-culturale
INTERIORIZZAZIONE DI ATTIVITÀ SOCIALI MEDIATE INTERIORIZZAZIONE DI ATTIVITÀ SOCIALI MEDIATE DALLE FORME CULTURALIDALLE FORME CULTURALI
Vygotskij (1896-1934) Vygotskij (1896-1934)
Scuola storico culturaleScuola storico culturale
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
76
Importante è ciò che un bambino è in grado di fare in situazioni di relazione socialerelazione sociale
Zona di sviluppoprossimale
Distanza tra il livello di sviluppo effettivo e il livello di sviluppo potenziale
Vygotskij - La scuola storico culturaleVygotskij - La scuola storico culturale
Quanto un bambino può fare entrando in relazione con un
adulto o un coetaneo più esperto
Sensibilità all’apprendimento:
il nuovo compito deve essere comprensibile
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
77
Centralità del linguaggio
Il bambino è un attore sociale attivo che comunica
Sviluppo del linguaggio
Vygotskij - La scuola storico culturaleVygotskij - La scuola storico culturale
Descrizione delle proprie azioni per orientarsi e interagire
(funzione sociale): linguaggio egocentrico esteriorizzato
Strumento del pensiero: anticipa, guida il
comportamento in quanto completamente interiorizzato
(mantiene la funzione sociale)
Processo di interiorizzazione di mediatori simbolici
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
78
Piaget Vygotskij
Prime fasi di sviluppo: pensiero e linguaggio sono “egocentrici”, non adattati alla realtà e non comunicabili agli altri
Primo uso del linguaggio: di tipo sociale e comunicativo.
Fase egocentrica: il bambino commenta verbalmente le proprie azioni.
Linguaggio interioreLinguaggio interiore o pensiero verbale
Confronto Confronto Piaget - Vygotskij Rapporto tra pensiero e linguaggioRapporto tra pensiero e linguaggio
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
BrainstormingBrainstorming
Che cos’è Che cos’è
l’intelligenza emotival’intelligenza emotiva
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Brainstorming creativoBrainstorming creativo• Tecnica di Jaoui (1991) permette di Tecnica di Jaoui (1991) permette di
indagare i vissuti intorno alle indagare i vissuti intorno alle parole/concetti: la mappa mentale di un parole/concetti: la mappa mentale di un singolo o di un grupposingolo o di un gruppo
• Può essere individuale o di gruppoPuò essere individuale o di gruppo• Può essere utilizzato per diversi scopi:Può essere utilizzato per diversi scopi:
– Sviluppare visioni divergenti (creatività)Sviluppare visioni divergenti (creatività)– Capire come un gruppo si rappresenta un Capire come un gruppo si rappresenta un
problema/concetto (formazione)problema/concetto (formazione)– Far condividere una visione a più persone: Far condividere una visione a più persone:
sviluppare il gruppo (appartenenza)sviluppare il gruppo (appartenenza)– Analizzare un problema (Analizzare un problema (problem posit) problem posit) per per
progettare un interventoprogettare un intervento
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Brainstorming: TECNICA DI GRUPPOBrainstorming: TECNICA DI GRUPPO• SI DEVE PREDISPORRE IL SETTING: SI DEVE PREDISPORRE IL SETTING:
– 13-15 PERSONE ATTORNO AD UNA LAVAGNA A 13-15 PERSONE ATTORNO AD UNA LAVAGNA A FOGLI MOBILI BEN VISIBILEFOGLI MOBILI BEN VISIBILE
– AL CENTRO SI SCRIVE LA PAROLA CHIAVEAL CENTRO SI SCRIVE LA PAROLA CHIAVE– VENGONO ENUNCIATE LE REGOLE: VENGONO ENUNCIATE LE REGOLE: 1.1. CIASCUNO ASSOCIA LE PAROLE CHE GLI CIASCUNO ASSOCIA LE PAROLE CHE GLI
VENGONO IN MENTE SENZA PENSARE SE SONO VENGONO IN MENTE SENZA PENSARE SE SONO ADATTE, CONGRUENTI, COERENTI, GIUSTE ECC.ADATTE, CONGRUENTI, COERENTI, GIUSTE ECC.
2.2. NON SI PUÒ INTERVENIRE SULLE PAROLE DEGLI NON SI PUÒ INTERVENIRE SULLE PAROLE DEGLI ALTRI MA SOLO AGGIUNGERNE;ALTRI MA SOLO AGGIUNGERNE;
3.3. OGNI PAROLA VIENE TRASCRITTA;OGNI PAROLA VIENE TRASCRITTA;4.4. IL CONDUTTORE CON LO SGUARDO INVITA TUTTI IL CONDUTTORE CON LO SGUARDO INVITA TUTTI
A PARTECIPARE;A PARTECIPARE;– IL B. FINISCE QUANDO PER MEZZO MINUTO NON IL B. FINISCE QUANDO PER MEZZO MINUTO NON
CI SONO ASSOCIAZIONICI SONO ASSOCIAZIONI– IL B. DEVE ESSERE CONSERVATOIL B. DEVE ESSERE CONSERVATO
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Brainstorming: TECNICA DI GRUPPOBrainstorming: TECNICA DI GRUPPO
• IL GRUPPO O IL CONDUTTORE INDIVIDUA LE IL GRUPPO O IL CONDUTTORE INDIVIDUA LE PAROLE CHIAVEPAROLE CHIAVE
• CIASCUNA PAROLA VIENE MESSA AL CENTRO DEL CIASCUNA PAROLA VIENE MESSA AL CENTRO DEL FOGLIOFOGLIO
• CIASCUNO ASSOCIA UNA PAROLA ALLA PAROLA-CIASCUNO ASSOCIA UNA PAROLA ALLA PAROLA-CHIAVE (EMERGE LA RAPPRESENTAZIONE CHIAVE (EMERGE LA RAPPRESENTAZIONE CONSAPEVOLE)CONSAPEVOLE)
• SI INVITA AD ASSOCIARE UNA PAROLA ALLE SI INVITA AD ASSOCIARE UNA PAROLA ALLE PAROLE ASSOCIATE ALLA PAROLA-CHIAVE (2°-3°-PAROLE ASSOCIATE ALLA PAROLA-CHIAVE (2°-3°-4° LIVELLO: PENSIERO DIVERGENTE)4° LIVELLO: PENSIERO DIVERGENTE)
• ALLA FINE DI QUESTA FASE SI CANCELLANO LE ALLA FINE DI QUESTA FASE SI CANCELLANO LE ASSOCIAZIONI CENTRALIASSOCIAZIONI CENTRALI
• CIASCUNO SCEGLIE 6 PAROLE (DA UNO O DUE CIASCUNO SCEGLIE 6 PAROLE (DA UNO O DUE BRAINSTORMING) DAL 2° LIVELLO IN POIBRAINSTORMING) DAL 2° LIVELLO IN POI
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Brainstorming: TECNICA DI GRUPPOBrainstorming: TECNICA DI GRUPPO• CIASCUNO SCRIVE UNA FRASE LEGANDO LA CIASCUNO SCRIVE UNA FRASE LEGANDO LA
PAROLA STIMOLO ALLE PAROLE INDIVIDUATE PAROLA STIMOLO ALLE PAROLE INDIVIDUATE • Con 2 B. LE 6 PAROLE SCELTE VENGONO MESSE IN Con 2 B. LE 6 PAROLE SCELTE VENGONO MESSE IN
2 ELENCHI PARALLELI E CIASCUNO SCRIVE UNA 2 ELENCHI PARALLELI E CIASCUNO SCRIVE UNA FRASE LEGANDO LA PAROLA STIMOLO ALLE 2 FRASE LEGANDO LA PAROLA STIMOLO ALLE 2 PAROLE INDIVIDUATE NEGLI ELENCHI PER UN PAROLE INDIVIDUATE NEGLI ELENCHI PER UN TOTALE DI 6 FRASI. ESEMPIO:“Mettere in relazione TOTALE DI 6 FRASI. ESEMPIO:“Mettere in relazione …A con ..B.. è COME……A con ..B.. è COME…
• CIASCUNO SCEGLIE LA FRASE CHE GLI PIACE DI PIÙ CIASCUNO SCEGLIE LA FRASE CHE GLI PIACE DI PIÙ E LA SCRIVE SU UN CARTELLONE METTENDO IN E LA SCRIVE SU UN CARTELLONE METTENDO IN EVIDENZA IL COMEEVIDENZA IL COME
• SI ANALIZZA SUL CARTELLONE QUALI SONO GLI SI ANALIZZA SUL CARTELLONE QUALI SONO GLI ASPETTI COMUNI EVIDENZIATI O LE ASSOCIAZIONI ASPETTI COMUNI EVIDENZIATI O LE ASSOCIAZIONI PIÙ CREATIVEPIÙ CREATIVE
• SI NEGOZIA UNA VISIONE CONDIVISA O SI SI NEGOZIA UNA VISIONE CONDIVISA O SI SCELGONO QUELLE PIÙ INTERESSANTISCELGONO QUELLE PIÙ INTERESSANTI
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
84
Concilia la teoria storico-culturale e la scienza cognitiva
Obiettivo: studiare i processi e non i prodotti dello sviluppo
Comprensione Comprensione del del
comportamento comportamento
scopiscopiintenzioniintenzioni funzionifunzioni
Lo sviluppo cognitivo: la teoria di Jerome BrunerLo sviluppo cognitivo: la teoria di Jerome Bruner
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
85
Acquisizione del pensiero maturo: il bambino passa attraverso
tre forme di rappresentazione
EsecutivaEsecutiva
La realtà viene codificata attraverso l’azione
IconicaIconica
La realtà viene codificata
attraverso le immagini
(più utilizzata tra 6-7 anni)
SimbolicaSimbolica
La realtà viene codificata
attraverso il linguaggio e altri sistemi simbolici (numeri-musica)
Lo sviluppo cognitivo nella teoria di Jerome BrunerLo sviluppo cognitivo nella teoria di Jerome Bruner
si mantengono le forme rappresentative acquisite
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
86
Rappresentazione simbolicalinguaggio
Sistema di Sistema di codifica:codifica:
potente potente
flessibileflessibile
convenzionalconvenzionalee
permette il permette il pensiero pensiero astratto: il astratto: il
bambino può bambino può andare oltre andare oltre
l’informazione l’informazione data (ipotesi, data (ipotesi,
inferenze, inferenze, manipolazioni manipolazioni
delle infomazioni)delle infomazioni)
Lo sviluppo cognitivo nella teoria di Jerome BrunerLo sviluppo cognitivo nella teoria di Jerome Bruner
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
87
Come per Vygotskij, i processi mentali hanno un fondamento sociale e la cognizione umana è influenzata dalla cultura,
attraverso i suoi simboli, artefatti e convenzioni
la cultura forma la mente ed è intrinseca agli individui
Le basi sociali dello sviluppo mentale: BrunerLe basi sociali dello sviluppo mentale: Bruner
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
88
le relazioni sociali che il bambino stabilisce precocemente con chi si prende cura di lui costruiscono la mente matura: elementi
verbali e non-verbali, vincoli e facilitazioni
ScaffoldingScaffolding
Ruolo dell’adulto
Le basi sociali dello sviluppo mentale: BrunerLe basi sociali dello sviluppo mentale: Bruner
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
89
le relazioni con i genitori possono essere considerate un apprendistato (Keye, 1982) che inizia con la funzione d’aiuto dell’adulto:
questi si comportarsi sulla base di ciò che ritiene essere lo scopo del bambino
Le basi sociali dello sviluppo mentale: BrunerLe basi sociali dello sviluppo mentale: Bruner
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
90
La trasmissione culturale di valori e credenze avviene attraverso il LINGUAGGIO organizzato in
• PENSIERO NARRATIVO
• L’unico in grado di trasmettere significati oltre che informazioni
Le basi sociali dello sviluppo mentale: BrunerLe basi sociali dello sviluppo mentale: Bruner
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
91
FORMA DI PENSIERO DIVERSA DAL PENSIERO RAZIONALE O LOGICO-SCIENTIFICO CHE SI BASA SU UNA LOGICA INTRINSECA:
• ALLE AZIONI UMANE: DESIDERI, EMOZIONI, AFFETTI E CREDENZE ASSOCIATI
• ALLE INTERAZIONI TRA INDIVIDUI: REGOLE E DINAMICHE SOCIALI
Parla della realtà psichica
Caratteristiche del pensiero narrativo Caratteristiche del pensiero narrativo (Bruner, 1986)(Bruner, 1986)
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
92
Permette di organizzare cognitivamente, affettivamente e simbolicamente, ovvero in
modo significativo, l’esperienza e di rappresentare gli eventi trasformandoli in oggetto di analisi e riflessione condivisibili
(livello psicologico-sociale)
Caratteristiche del pensiero narrativo Caratteristiche del pensiero narrativo (Bruner, 1986)(Bruner, 1986)
genitori bambino Microcosmi della socializzazione
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
93
COGNITIVISMOLa mente funziona come un sistema per elaborare
informazioni (metafora del computer) che provengono dall’ambiente
Lo sviluppo cognitivo: l’approccio Lo sviluppo cognitivo: l’approccio dell’elaborazione dell’informazione (HIP)dell’elaborazione dell’informazione (HIP)
Processi di elaborazione: codificare
ri-codificare, confrontare e combinareritenere o memorizzare (dalla STM alla LTM)
recuperare
Le operazioni sono eseguite in successione come operazioni singole e spesso indipendenti tra loro
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
94
Lo sviluppo cognitivo: l’approccio Lo sviluppo cognitivo: l’approccio dell’elaborazione dell’informazione (HIP)dell’elaborazione dell’informazione (HIP)
La focalizzazione è sulla La focalizzazione è sulla prestazione cognitivaprestazione cognitiva
(non la competenza)(non la competenza)
Ogni compito cognitivo deve essere analizzato sulla base delle operazioni che servono ad eseguirlo e
delle unità d’informazione che il soggetto è in grado di avere presenti (memoria di lavoro):
Analisi del compito
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
95
• Si evolve la prestazione
• I cambiamenti sono:
quantitativi: accumulo di esperienzaqualitativi: si acquisiscono strategie più complesse che
vengono generalizzate a compiti diversi e usate con maggiore flessibilità
• Prevale la continuità
• I processi di elaborazione sono “dominio-specifici”
Lo sviluppo cognitivo: l’approccio dell’elaborazione Lo sviluppo cognitivo: l’approccio dell’elaborazione dell’informazione (HIP)dell’informazione (HIP)
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
96
Regola1: il bambino elabora l’informazione usando la regola “quantità di pioli su ogni braccio”Regola 2: il bambino elabora l’informazione usando la regola “stessa quantità di pioli su entrambi i bracci” e “distanza dal fulcro” Regola 3: il bambino elabora l’informazione usando la regola “stessa quantità di pioli sui bracci” e “distanza dal fulcro”, ma in caso di eccessiva complessità risponde cercando di indovinareRegola 4: il bambino elabora l’informazione usando la regola corretta “quantità di pioli sui bracci” per “distanza dal fulcro”
Lo sviluppo cognitivo. L’approccio dell’elaborazione Lo sviluppo cognitivo. L’approccio dell’elaborazione dell’informazione (HIP): il compito della bilancia di dell’informazione (HIP): il compito della bilancia di
SieglerSiegler
Esempio di sviluppo cognitivo. La bilancia e la regola dell’equilibrio: informazioni (pioli sui bracci, numero dei pesi,
posizione del peso sui bracci)
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
97
Lo sviluppo cognitivo si perfeziona con le prestazioni di
METACONOSCENZA e METAMEMORIA
Lo sviluppo cognitivo. L’approccio dell’elaborazione Lo sviluppo cognitivo. L’approccio dell’elaborazione dell’informazione (HIP)dell’informazione (HIP)
L’ESPERIENZA E L’ESERCIZIO (AMBIENTE) SONO ALLA BASE DELLO SVILUPPO DELLA CAPACITÀ DI RISOLVERE
PROBLEMI E AFFRONTARE COMPITI: L’ETÀ NON È LA VARIABILE PIÙ IMPORTANTE
Sistema esecutivo centrale
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
98
LLa concezione modularistica di a concezione modularistica di FodorFodor (1983) (1983)
L’architettura della mente umana è composta da sistemi cognitivi specializzati nella eleborazione delle informazioni:
MODULI
• Unità deputate a elaborare le informazioni
• Ogni modulo è dominio-specifico: elabora un certo numero di informazioni e di rappresentazioni relative a uno specifico dominio della conoscenza
Lo sviluppo cognitivo. L’approccio dell’elaborazione Lo sviluppo cognitivo. L’approccio dell’elaborazione dell’informazione (HIP)dell’informazione (HIP)
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
99
Desideri
Comprensione
Il bambino costruisce la propria conoscenza del mondo psicologico, arrivando a comprendere sé stesso e gli altri, sulla base di una Teoria della mente delle altre persone
Motivazioni
Credenze
Intenzioni
Teoria della mente: teoria su come funzionano gli esseri umani in
quanto diversi dagli oggetti inanimati
Lo sviluppo della teoria della menteLo sviluppo della teoria della mente
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
100
Percezione
• vedere, udire, gustare • odorare, toccare
Emozioni primarieStati fisiologici•amore, odio, paura, disgusto, sorpresa, felicità• fame, sete• dolore, eccitazione
Credenza
• credere, supporre• sapere, anticipare• dubitare, sospettare
Desiderio
• volere, desiderare• augurare, sperare• “potrebbe”• “dovrebbe”
Azione• colpire• afferrare• cercare• seguire con
attenzione
Reazione• felicità• tristezza• rabbia• sorpresa• sconcerto
Schema del ragionamento desiderio-credenzaSchema del ragionamento desiderio-credenza
Lo sviluppo della teoria della menteLo sviluppo della teoria della mente
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
101
Sally Anna
Sally Anna
Sally nascondela sua biglia nel cesto
Anna
Sally esce
Anna sposta labiglia nella scatola
Sally ritorna
Dove
cercherà Sally
la sua biglia?
Compito della falsa credenza (Wimmer, Perner, 1983)Compito della falsa credenza (Wimmer, Perner, 1983)
Lo sviluppo della teoria della menteLo sviluppo della teoria della mente
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
102
Evoluzione nella Teoria della mente
False credenze di primo ordine
False credenze di secondo ordine (5-6 anni: comprensione dell’ironia e dello scherzo)
Lo sviluppo della teoria della menteLo sviluppo della teoria della mente
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
103
L’intelligenza: • una capacità unitaria e stabile, di derivazione genetica• un potenziale finito con cui l’individuo nasce:
rimane costante nel corso del suo svilupponon subisce cambiamenti qualitativinon é influenzato dalle condizioni ambientali.
Rischi dell’uso dei test di intelligenza: discriminazione, emarginazione dei bambini meno dotati o di quelli che
appartengono a culture minoritarie.
Critiche ai test di intelligenzaCritiche ai test di intelligenza
L’intelligenzaL’intelligenza
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
104
Teoria di Howard Gardner (1983, 1993): l’intelligenza è multipla e ciascuno si caratterizza per un tipo distinto di intelligenza che ha più sviluppataTeoria di Howard Gardner (1983, 1993): l’intelligenza è multipla e ciascuno si caratterizza per un tipo distinto di intelligenza che ha più sviluppata
Linguistica
Musicale
Logico-matematica
Spaziale
Corporeo-cinestesicaIntrapersonale
Interpersonale
Naturalistica
L’intelligenzaL’intelligenza
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
105
Intelligenza Intelligenza componenzialecomponenziale
Ciò che si misura con il test, il pensiero analitico
IntelligenzaIntelligenzaesperienzaleesperienzale
Intuitiva e originale, non convenzionale e prevedibile come
l’intelligenza componenziale
IntelligenzaIntelligenzacontestualecontestuale
Capacità di comprendere e
sfruttare le situazioni a proprio
vantaggio
3 tipi di intelligenza:
Teoria triarchica di SternbergTeoria triarchica di Sternberg
L’intelligenzaL’intelligenza
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
106
Trasformazione di
capacità verso livelli
progressivamente più
elevatiRelazione gerarchicaRelazione gerarchica
Le acquisizioni di livello più alto
derivano da quelle del livello
precedente
Lo sviluppo deriva dall’interazione tra l’organismo e le condizioni ambientali
Scale ordinali dello sviluppo psicologico di Uzgiris e Hunt
SviluppoRelazione traacquisizioni
Cause dellosviluppo
Scale ordinali di intelligenzaScale ordinali di intelligenza
L’intelligenzaL’intelligenza
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
107
ambiente
•Regolare e prevedibileRegolare e prevedibile
•Stimolante in modo adeguatoStimolante in modo adeguato
(evitare l’eccesso di stimolazione)(evitare l’eccesso di stimolazione)
•Importante un’adeguata Importante un’adeguata
stimolazione verbalestimolazione verbale
lo sviluppo è omogeneo all’interno derllo stesso dominio, ma disomogeneo tra domini (moduli) diversi: ciscuno ha uno sviluppo
diverso
Sviluppo cognitivo
Scale ordinali di intelligenza: risultatiScale ordinali di intelligenza: risultati
L’intelligenzaL’intelligenza
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
108
Pragmatica
Semantica
FonologiaSuono
Significato
Contesto
Lessico
Morfologia
SintassiGrammatica
Conversazione
Funzioni comunicative
Discorso
Natura del linguaggio e dei suoi sottosistemiNatura del linguaggio e dei suoi sottosistemi
Lo sviluppo linguistico e comunicativoLo sviluppo linguistico e comunicativo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
109
Competenza comunicativa
Linguaggio
Potenza e CreativitàPotenza e CreativitàIl parlante può produrre una enorme varietà di messaggi
combinando un numero limitato di unità base di quella lingua e
inventare parole nuove (neologismi)
ArbitrarietàArbitrarietàLa relazione tra suoni e significati è
arbitraria: il significato non può essere ricavato dalla forma del suono, è appreso e trasmesso
culturalmente
Caratteristiche distintive del linguaggioCaratteristiche distintive del linguaggio
Lo sviluppo linguistico e comunicativoLo sviluppo linguistico e comunicativo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
110
ChomskyChomsky(1965)(1965)
posizione posizione innatista innatista sullo sviluppo del sullo sviluppo del linguaggiolinguaggio
PiagetPiaget(1945)(1945)
Lo sviluppo linguistico e comunicativoLo sviluppo linguistico e comunicativo
posizione interazionista sullo sviluppodel linguaggio
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
111
ComunicazioneComunicazioneprelinguisticaprelinguistica
Comparsa del Comparsa del linguaggiolinguaggio
Gesti e vocalizzi Prime parole
Relazione di continuità
“Atti linguistici”(Austin e Searle): parlare è agire
E’ importante distinguere il contenuto proposizionale di una frase (significato locutoriosignificato locutorio) e l’intenzione con cui il parlante
pronuncia quella frase (significato illocutoriosignificato illocutorio)
La posizione funzionalista sullo sviluppo delLa posizione funzionalista sullo sviluppo dellinguaggiolinguaggio
Lo sviluppo linguistico e comunicativoLo sviluppo linguistico e comunicativo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
112
0-1 mese Suoni di
origine vegetativa
• Pianto (di fame, di dolore, di irritazione)
• Sbadigli, ruttini, gorgoglii
2-6 mesi VocalizzazioniVocalizzazioni che si inseriscono tra i turni verbali del genitore (proto-conversazione)
6-7 mesiLallazionecanonica
Produzione di sequenze consonante-vocale (sillabe), spesso ripetute; prosodia materna; riduzione ampiezza fonologica
10-12 mesiLallazione
variata
Produzione di sequenze sillabiche complesse; proto-parole con fonologia idiosincratica; preferenze fonetiche
Dai suoni alle sillabeDai suoni alle sillabe
Lo sviluppo linguistico e comunicativoLo sviluppo linguistico e comunicativo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
113
Performativi Performativi o deitticio deittici
Funzioni:Funzioni:
Chiedere l’intervento o l’aiuto dell’adulto
Attirare l’attenzione e condividere con l’adulto l’interesse per un evento
esterno
RICHIESTA
DICHIARAZIONE
Esprimono intenzione comunicativa e si riferiscono ad un oggetto-evento che si può individuare osservando il contesto;
sono convenzionali (es.: indicare)
I gesti comunicativi (9-12 mesi)I gesti comunicativi (9-12 mesi)
Lo sviluppo linguistico e comunicativoLo sviluppo linguistico e comunicativo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
114
Referenziali o Referenziali o rappresentativirappresentativi
Relazione tra Relazione tra repertorio repertorio gestuale e gestuale e
vocale nello vocale nello svilupposviluppo
Uso di gesti referenziali
comparsa delle prime parole
vocabolario di 50 parole
diminuzione dell’uso di gesti referenziali
Esprimono intenzione comunicativa e rappresentano un referente specifico;
(es.: “ciao”; scuotere la testa per “no”)
Gesti comunicativi (11-12)Gesti comunicativi (11-12)
Lo sviluppo linguistico e comunicativoLo sviluppo linguistico e comunicativo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
115
riferimentiriferimenti Persone familiari
Oggetti familiari
Azioni compiute abitualmente
Prime parole: Prime parole: 11 e 13 mesi
Lo sviluppo linguistico e comunicativoLo sviluppo linguistico e comunicativo
funzione NON REFERENZIALE: uso in contesti specifici e ritualizzati
funzione REFERENZIALE: uso in contesti vari
la comprensione precede la produzione
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
116
12-24mesicirca
1 anno: vocabolario di 50 parole1 anno e ½: ESPLOSIONE DEL VOCABOLARIO ESPLOSIONE DEL VOCABOLARIO
fino a 300-600 parolefino a 300-600 parole
sviluppo lessicalesviluppo lessicale
Lo sviluppo linguistico e comunicativoLo sviluppo linguistico e comunicativo
Errori tipici nelle prime fasi di sviluppo lessicaleErrori tipici nelle prime fasi di sviluppo lessicale
sovraestensione sottoestensione
sovrapposizione
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
117
MorfologiaMorfologiaverbaleverbale
MorfologiaMorfologianominalenominale
3 anni in produzione
7 anniin comprensione
3 anni
Lo sviluppo morfosintatticoLo sviluppo morfosintattico
Accordo tra soggetto e verboes.: il cane inseguono i gatti
Forme del genere (m/f) e del numero (singolare/plurale)
relative ai nomi
MorfologiaMorfologiapronominalepronominale 3-4 anni Pronomi personali
Lo sviluppo linguistico e comunicativoLo sviluppo linguistico e comunicativo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
118
ReferenzialeVocabolario costituito in
maggioranza da nomi
Sviluppo lessicale più rapido
Katherine Katherine NelsonNelson
Espressivo
Vocabolario costituito in maggioranza da pronomi, nomi propri e formule per
regolare l’interazione sociale
Sviluppo sintattico più rapido
DifferenzeDifferenze individuali nello stile di sviluppo del individuali nello stile di sviluppo del linguaggiolinguaggio
Lo sviluppo linguistico e comunicativoLo sviluppo linguistico e comunicativo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
119
Differenze individuali nello sviluppo della semanticaDifferenze individuali nello sviluppo della semantica
• Alta proporzione di nomi nelle Alta proporzione di nomi nelle prime 50 paroleprime 50 parole
• Utilizzo di parole singole nel Utilizzo di parole singole nel primo linguaggioprimo linguaggio
• Imitazione di nomi di oggettiImitazione di nomi di oggetti
• Maggiore varietà lessicaleMaggiore varietà lessicale
• Utilizzo di elementi significativiUtilizzo di elementi significativi
• Elevato uso di aggettiviElevato uso di aggettivi
• Uso decontestualizzato di nomiUso decontestualizzato di nomi
• Rapida crescita del vocabolarioRapida crescita del vocabolario
• Bassa proporzione di nomi Bassa proporzione di nomi nelle prime 50 parolenelle prime 50 parole
• Utilizzo di formule nel primo Utilizzo di formule nel primo linguaggiolinguaggio
• Imitazione non selettivaImitazione non selettiva
• Minore varietà lessicaleMinore varietà lessicale
• Utilizzo di suoni senza Utilizzo di suoni senza significatosignificato
• Scarso uso di aggettiviScarso uso di aggettivi
• Uso contestualizzato di nomiUso contestualizzato di nomi
• Lenta crescita del vocabolarioLenta crescita del vocabolario
STILE 1STILE 1referenziale / nominalereferenziale / nominale
analiticoanalitico
STILE 2STILE 2espressivo / pronominaleespressivo / pronominale
olisticoolistico
Lo sviluppo linguistico e comunicativoLo sviluppo linguistico e comunicativo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
120
Differenze individuali nello sviluppo della pragmaticaDifferenze individuali nello sviluppo della pragmatica
•Orientamento verso Orientamento verso gli oggettigli oggetti
•Uso prevalente di Uso prevalente di intenzione intenzione dichiarativadichiarativa
•Scarsa varietà di atti Scarsa varietà di atti linguisticilinguistici
•Approccio riflessivo Approccio riflessivo alla soluzione di alla soluzione di problemiproblemi
•Orientamento verso Orientamento verso le personele persone
•Uso prevalente di Uso prevalente di intenzione richiestivaintenzione richiestiva
•Alta varietà di atti Alta varietà di atti linguisticilinguistici
•Approccio impulsivo Approccio impulsivo alla soluzione di alla soluzione di problemiproblemi
STILE 1STILE 1 STILE 2STILE 2
Lo sviluppo linguistico e comunicativoLo sviluppo linguistico e comunicativo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
121
Differenze individuali nello sviluppo linguisticoDifferenze individuali nello sviluppo linguistico
• Buona articolazione e Buona articolazione e intelligibilitàintelligibilità
• Orientamento verso la parolaOrientamento verso la parola
• Pronuncia costante nell’uso Pronuncia costante nell’uso della stessa paroladella stessa parola
• Scarsa articolazione e intelligibilitàScarsa articolazione e intelligibilità
• Orientamento verso l’intonazioneOrientamento verso l’intonazione
• Pronuncia variabile nell’uso della Pronuncia variabile nell’uso della stessa parolastessa parola
STILE 1STILE 1 STILE 2STILE 2
• Genere femminile• Primogenito• Livello socio-economico alto
• Genere maschile• Secondogenito• Livello socio-economico basso
FONOLOGIAFONOLOGIA
VARIABILI DEMOGRAFICHEVARIABILI DEMOGRAFICHE
Lo sviluppo linguistico e comunicativoLo sviluppo linguistico e comunicativo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
122
Verbi che si riferiscono a Verbi che si riferiscono a stati mentalistati mentali
Credere, pensare, immaginare, dubitare
Capacità di analizzare le forme del linguaggio, considerandole per se stesse (non veicolo
di intenzioni e significati)
Pregare, maledire, promettere, ordinare
Parole, frasi, sillabe, lettere
La consapevolezza La consapevolezza metalinguisticametalinguistica
Verbi che si riferiscono Verbi che si riferiscono ad atti linguisticiad atti linguistici
Termini riferiti a parti o Termini riferiti a parti o unità del codice unità del codice
linguisticolinguistico
Lo sviluppo linguistico e comunicativoLo sviluppo linguistico e comunicativo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
123
EMOZIONEEMOZIONE
Esperienza complessa, multidimensionale e processuale, che svolge un ruolo di organizzatore cognitivo-affettivo e che media il rapporto tra l’organismo e l’ambiente.
Modificazione del normale stato di quiete dell’organismo che si esprime con l’impulso all’azione e specifiche reazioni fisiologiche interne, designando diverse risposte emotive.
Che cos’è l’emozione?
Lo sviluppo emotivo e affettivoLo sviluppo emotivo e affettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
124
Espressione delle emozioni
• Le emozioni si esprimono tramite pattern universali e specifici
• Le prime reazioni emotive (disgusto, piacere...) si configurano come risposte espressive comuni a più situazioni
• Il sistema edonico di piacere - dolore è l’unico a esprimersi con pattern mimici universali e invarianti
• Le reazioni fisiologiche del neonato acquisiscono significato grazie al caregiver, che vi attribuisce un’intenzione comunicativa
Lo sviluppo emotivo e affettivoLo sviluppo emotivo e affettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
125
0 - 2 0 - 2 mesimesi
Reazioni emotive innate regolate da processi biologici: fondamentali per la sopravvivenza (non hanno un valore comunicativo ??) sistema sistema edonico, reazione di trasalimento, reazione di edonico, reazione di trasalimento, reazione di sconforto e di interessesconforto e di interesse
Con l’interazione sociale si sviluppano emozioni con valore comunicativo sorriso sociale, sorriso sociale, sorpresa, tristezza, collera, gioia, paura, sorpresa, tristezza, collera, gioia, paura, circospezione (paura dell’estraneo)circospezione (paura dell’estraneo)
Emergono emozioni complesse e apprese, frutto di autoriflessione e autoconsapevolezza timidezza, colpa, vergogna, orgoglio, invidiatimidezza, colpa, vergogna, orgoglio, invidia
Sviluppo delle emozioni
2 - 12 2 - 12 mesimesi
Dopo i Dopo i 12 12
mesimesi
Lo sviluppo emotivo e affettivoLo sviluppo emotivo e affettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
126
Il riconoscimento delle emozioni
Attenzione precoce per il volto: permette lo sviluppo delle capacità di riconoscimento / espressione di emozioni sempre più complesse e differenziate
Il neonato risponde in modo congruo ad espressioni di gioia, tristezza e collera; mostra disagio se sono non adeguate al ritmo dell’interazione
Prima si apprende il riconoscimento delle emozioni poi le si comprende (attribuzione dei significato): all’inespressività il bambino risponde con espressioni di disagio
L’interazione diadica è caratterizzata da aspettative di espressioni emotive congruenti, che aiutano il bambino a regolare il proprio comportamento e a sviluppare le proprie capacità cognitivo-comportamentali
Lo sviluppo emotivo e affettivoLo sviluppo emotivo e affettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
127
Capacità necessarie per la comprensione delle emozioni
Capacità di avvalersi delle espressioni emotive e comportamentali di altri significativi per orientare il proprio comportamento: le espressioni di persone di riferimento vengono utilizzate come indizi ambientali e risorse per interpretare e valutare la situazione
Processi di risonanza emotiva: si comprende ciò che gli altri sentono e percepisconoSi passa dal contagio emotivo (simpatia, sentire e riflettere l’emozione altrui in forma indifferenziata, non cognitiva) all’empatia espressioni e comportamenti di vera e propria empatia (aiuto, consolazione)
Comportamenti Comportamenti empaticiempatici
RiferimentoRiferimento socialesociale
Lo sviluppo emotivo e affettivoLo sviluppo emotivo e affettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
128
Capacità che permettono di comprendere le emozioni
DifferenziazioneDifferenziazione realtà-finzionerealtà-finzione
Capacità di fingere (24 mesi)
Regole di Regole di ostentazioneostentazione
Capacità di esprimere emozioni secondo regole sociali (3 anni)
Teoria della menteTeoria della menteCapacità di capire i processi mentali altrui e di attribuire stati mentali, desideri,pensieri, intenzioni, emozioni, ecc. (4-5 anni)
AmbivalenzaAmbivalenzaCapacità di comprendere la presenza simultanea di emozioni contrastanti riguardanti lo stesso oggetto in sè e in altri(9 anni)
Lo sviluppo emotivo e affettivoLo sviluppo emotivo e affettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
129
L’interazione nello sviluppo affettivo: funzioni
INTERAZIONE CON IL CAREGIVERINTERAZIONE CON IL CAREGIVERFunzione: sostegno e orientamento (scaffolding):• attribuisce intenzionalità emotiva alle espressioni e manifestazioni del neonato• risponde ai suoi segnali (in modo più o meno adeguato)• modula espressioni e comportamento in relazione al livello di sviluppo• modula le sue espressioni emotive in accordo con le aspettative sociali
INTERAZIONE CON L’AMBIENTEINTERAZIONE CON L’AMBIENTEAdulti dell’ambiente attribuiscono significati ad eventi e stimoli interni ed esterni (socializzazione delle emozioni), il bambino:• apprende dalla cultura di appartenenza le condotte adeguate e accettate nelle diverse situazioni• impara a regolare e monitorare le sue condotte emozionali
Lo sviluppo emotivo e affettivoLo sviluppo emotivo e affettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
130
La Teoria dell’attaccamento (Bowlby 1969, 1973, 1980)
una predisposizione biologicapredisposizione biologica del piccolo verso chi può assicurargli la sopravvivenza (teorie evoluzionistiche)
una motivazione intrinseca e primariamotivazione intrinseca e primaria alla ricerca di contatto e conforto, che si attiva nelle situazioni di pericolo situazioni di pericolo (etologia)
un sistema di controllo di tipo cibernetico che tipo cibernetico che mantiene un equilibrio omeostaticoequilibrio omeostatico tra vicinanza ed esplorazione (cibernetica e teoria dell’informazione)
un comportamentocomportamento orientato a uno scopo comunescopo comune: la sopravvivenza e il successo riproduttivo (evoluzionismo)
Lo sviluppo emotivo e affettivoLo sviluppo emotivo e affettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
131
La Teoria dell’attaccamento (Bowlby 1969, 1973, 1980)
attaccamento = sistema cognitivo-emotivo interno che organizza i sentimenti e le emozioni (la base cognitiva non è consapevole) verso se stesso e verso gli altri
comportamento d’attaccamento = espressioni comportamentali dei sentimenti
Lo sviluppo emotivo e affettivoLo sviluppo emotivo e affettivo
L’attaccamento è l’esito di:
espressioni e comportamenti messi in atto dal bambinobambino (schemi biologici programmati)
risposte dell’adultoadulto di “sensibilità” o mind-mindedness (schemi biologici programmati)
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
132
La Teoria dell’attaccamento (Bowlby 1969, 1973, 1980)
Un sistema di attaccamento regola
le relazioni bambino - ambiente
EsplorazioneEsplorazione
Lo sviluppo emotivo e affettivoLo sviluppo emotivo e affettivo
Comportamento
di attaccamento
in contrasto
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
133
Fasi di sviluppo del legame di attaccamento
Fase 1:Fase 1:0-2 mesi0-2 mesi
Fase 2:Fase 2:3-6 mesi3-6 mesi
Comportamenti di segnalazione e di avvicinamentoComportamenti di segnalazione e di avvicinamento: ricerca non selettiva di contatto e prossimità (pianto, sorriso, ecc.)
Comunicazioni diretteComunicazioni dirette: ricerca selettiva di contatto e prossimità con figure familiari che si occupano di lui; preferenza
Lo sviluppo emotivo e affettivoLo sviluppo emotivo e affettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
134
Fasi di sviluppo del legame di attaccamento
Fase 3:Fase 3:6-24 mesi6-24 mesi
Fase 4:Fase 4:>24 mesi>24 mesi
Segnali di mantenimento della vicinanzaSegnali di mantenimento della vicinanza: prime esplorazioni e contatto selettivo attuato e ricercato con il caregiver (ansia da separazione); circospezione o paura dell’estraneo; legame d’attaccamento strutturato: orientato e preferenziale
Relazione basata su uno Relazione basata su uno scopo programmatoscopo programmato: perseguimento di scopi comuni regolati dai feedback provenienti dall’ambiente; il bambino possiede il sistema di controllo
Lo sviluppo emotivo e affettivoLo sviluppo emotivo e affettivo
3-43-4annianni
Strutturazione di Strutturazione di legami affettivilegami affettivi attraverso pattern attraverso pattern relazionali complessirelazionali complessi sulla base di competenze cognitive e linguistiche evolute
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
135
Il sistema comportamentale di attaccamento
La figura di attaccamentoè sufficientemente vicina,
sintonica, capace dirisposte sensibili?
Comportamenti di attaccamento: ricerca
visiva, segnalazione delbisogno di contatto,
supplica, si aggrappa
Si senteSi sentesicurezza, sicurezza,
amoreamorefiducia in sefiducia in se
stessistessi
Paura Paura
Atteggiamento Atteggiamento
angoscia difensivoangoscia difensivo
Giocoso, sorridente, esplorativo, socievole
SìSì
Ambivalente, si aggrappa,
esprime rabbia
Evitante, guardingo, diffidente
NoNo
Lo sviluppo emotivo e affettivoLo sviluppo emotivo e affettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
136
Tipologie dell’attaccamento
PATTERN A: ATTACCAMENTO INSICURO-EVITANTEPATTERN A: ATTACCAMENTO INSICURO-EVITANTE
MADREMADRE: insensibile/non adeguata rispetto ai segnali del bambino; rifiuta il contatto fisicoBAMBINOBAMBINO: sviluppa sfiducia nei confronti della madre, da cui: distacco, evitamento del contatto; eccesso di autonomia; indifferenza alla separazione
PATTERN B: ATTACCAMENTO SICUROPATTERN B: ATTACCAMENTO SICUROMADREMADRE: sensibile alle richieste e ai segnali di disagio del bambinoBAMBINOBAMBINO: equilibrio tra vicinanza ed esplorazione; sicurezza interna e fiducia; mostra segni di disagio per la separazione; al ritorno della madre si lascia consolare
Lo sviluppo emotivo e affettivoLo sviluppo emotivo e affettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
137
Tipologie dell’attaccamento
PATTERN C: ATTACCAMENTO INSICURO ANSIOSO-PATTERN C: ATTACCAMENTO INSICURO ANSIOSO-AMBIVALENTEAMBIVALENTEMADREMADRE: imprevedibile nelle risposte, che sono auto dirette (propri bisogni) BAMBINOBAMBINO: sviluppa incertezza rispetto alla disponibilità materna, non impara ad utilizzarla come base sicura per l’esplorazione; è assorbito completamente dalla figura materna; mostra forte disagio alla separazione ed è inconsolabile al ritorno della madre
PATTERN D: ATTACCAMENTO DISORGANIZZATOPATTERN D: ATTACCAMENTO DISORGANIZZATOMADREMADRE: dominata da problematiche personali (esperienze traumatiche irrisolte), non risponde alle richieste del bambinoBAMBINOBAMBINO: non sviluppa strategie stabili di vicinanza – esplorazione; manifesta comportamenti contradditori (azioni non dirette adeguatamente, stereotipate e asimmetriche, congelamento, immobilità); appare disorientato.
Lo sviluppo emotivo e affettivoLo sviluppo emotivo e affettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
138
MODELLI OPERATIVI INTERNIMODELLI OPERATIVI INTERNI
La teoria dell’attaccamento ipotizza la continuità dell’attaccamento nel tempo per effetto dello sviluppo di
modelli mentali delle figure affettive e di Sé, che funzionano come prototipo per le relazioni successive
SicuroSicuro• Figura di attaccamento disponibile e rispondente in modo coerente/adeguato. • Sé degno di amore; le proprie esigenze avranno uno spazio e una risposta
InsicuroInsicuro• Figura di attaccamento non disponibile/indecifrabile, rifiutante• Sé non degno di amore; insicuro sulla possibilità di aiuto, comprensione (incapace di esprimere le emozioni in modo appropriato
Lo sviluppo emotivo e affettivoLo sviluppo emotivo e affettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
139
Metodi di valutazione dell’attaccamentoStrange SituationStrange Situation
Procedura di osservazione strutturata, standardizzata.Obiettivo: valutare l’equilibrio tra il sistema di attaccamento e il sistema di esplorazione e mettere in luce le differenze individuali negli stili di attaccamento durante il primo anno di età
Separation Anxiety Separation Anxiety TestTest
Procedura di valutazione attraverso illustrazioni di situazioni di separazione più o meno impegnative.Obiettivo: indagare le emozioni e le modalità di fronteggiamento della separazione (reazioni comportamentali in bambini dai 5 ai 9 anni
Adult Attachment Adult Attachment InterviewInterview
Intervista strutturataObiettivo: esplorare in età adulta, attraverso il racconto, quali sono i ricordi delle esperienze infantili(valutazione personale delle esperienze presenti in memoria: episodica e semantica)
Lo sviluppo emotivo e affettivoLo sviluppo emotivo e affettivo
Marina Mura - Servizi sociali - PsicolMarina Mura - Servizi sociali - Psicologia dello sviluppo e della formazionogia dello sviluppo e della formazione e
Ascolto ATTIVOAscolto ATTIVO
PUNTEGGIPUNTEGGI
• Punti 4-1: ITEM 1,6, 7, 17, 19, 21, 22Punti 4-1: ITEM 1,6, 7, 17, 19, 21, 22
• Punti 1-4: ITEM 2, 3, 4, 5, 8, 9, 10, Punti 1-4: ITEM 2, 3, 4, 5, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 18, 20, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 18, 20,
Top Related