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Le novità

I N P A S S E R E L L A

S i ispiravano, citavano, riproducevano. Il quadro, lascultura, la sfumatura di colore di arti-

sti più o meno celebri, ma di grand’ef-fetto. Oggi i tempi son cambiati. Nei lo-ro studi gli stilisti continuano a con-sultare maxi monografie dedicate apittori, scultori e affini, ma servonoloro solo come block notes d’appun-ti. Le loro alcove di piacere creativo

si sono trasformate in antica-mere dove prendono vita

vere e proprie opere d’arte realizzate con il tessuto: di-pinto, scolpito, assemblato, trattato, stampato. Involu-cri a cui dà anima il corpo che ne verrà racchiuso.

Ma l’universo incantato è anche quello in cui la pros-sima estate si muoveranno le donne che indosserannole collezioni estive: abiti dalle lunghezze più diverse macon una predominanza di forme morbide e gonfie; gio-chi di sovrapposizioni ottenuti con ruches (giganteschequelle rosa pallido di Viktor&Rolf fermate da una violi-no-spilla a grandezza naturale) e plissettature (l’abitobocciolo di Roberto Cavalli , quelli a petali rossi o balze

rosa di Valentino eC’N’C Costume Na-tional ); onnipresen-za di macro acces-sori: braccialetti (so-lidi geometrici quel-li di Pucci , ingrandi-mento delle stam-pe della collezione;con logo pop daC h a n e l ed H e r -mès ), collane a ri-vière nei materiali

più diversi (madreperla e metalli nobili da Giorgio Ar-mani ; turchesi da Giambattista Valli ), borse (Marc Ja-cobs per Vuitton crea con Richard Price il bauletto Jo-kes) e scarpe con tacchi (sfere di metallo quelli di Ser-gio Rossi ) e zeppe (ispirate a quelle delle Geishe, quel-le di Alexander McQueen ) da far impallidire per la lo-ro altezza anche Jessica Rabbit . Due però i capisaldi: lapreponderanza di abiti-opera d’arte e l’esplosione difantasie e colori. Conferma la collezione di donna Miuc-

cia (Prada ) nata dal paradigma: «Dobbiamo fare unserio lavoro sulla fantasia. L’immaginario deve ir-

rompere con prepotenza nel quotidiano». Lacollezione pradesca, infatti, è il risultato diun percorso partito dall’ultimo dei suoi Wall-paper (cioè la carta da parati, considerataespressione d’arte e utilizzata come tale al-l’interno di un progetto iniziato dalla stilista

nel 2001 con Rem Koolhaas ), trasformato inmacro stampe con protagoniste fate, alloggiate

in fiori carnivori che tanto sarebbero piaciute aLewis Carroll, riprodotte su tessuti leggeri: avvol-

gono la figura femminile come se fossero l’alterego di chi li indossa. Al loro immaginario arti-

stico hanno dato libero sfogo anche Dolce &Gabbana : i loro abiti sono diventati dei «qua-dri pret-à-porter». Per convincersi basta os-servarli: metri di tulle che sostengono tessutidalle fantasie floreali astratte realizzate conspatolate di colore. Insomma dei veri «qua-dri di donne». Categoria nella quale rientra-no anche le proposte di molti altri fashion

designer, realizzate, a seconda dell’estro, se-guendo tre percorsi precisi: considerare i pro-

pri modelli tele astratte; farli vivere di stampe;scegliere il monocromo assoluto. Nel primo caso

si va dalle rielaborazioni grafiche dei lavori diMark Rothko e Jackson Pollock di Frida Giannini

per Gucci , all’ipnotica versione a cerchi concentrici del-l’opera di Francis Picabia fatta da Karl Lagerfeld perFendi ; dai mosaici d’oro delle donne di Klimt dai quali

nascono i microabiti da sera di Missoni al puntilli-smo alla George Seurat degli impalpabili capi di

Philosophy by Alberta Ferretti . L’astrazione

della pennellata, della macchia di colore, del tratto in-completo fa invece originali gli abiti di Giorgio Arma-ni, Christian Lacroix e Salvatore Ferragamo ; ma an-che le giacche e le bluse di Chloé e Proenza Schouler .

Capitolo stampe. Protagonista alla grande il flowerpower. Nel caso di Balenciaga by Nicola Ghesquière ,Dries Van Noten e Moschino è dichiaratamente Clau-de Monet -riferito, mentre l’effetto bouquet è quelloche ha sedotto Stella McCartney , Ralph Lauren , Etroe Junya Watanabe . L’animalier ipercolorato non pote-va poi certo mancare: maculato sugli abiti a corolla diJohn Galliano per Dior e sui micro tailleur di Anna Mo-linari per Blumarine ; un trompe l’oeil di piume daAlexander McQueen. Non resta che parlare del mono-cromo. Colore per eccellenza il blu. Per Burberry Pror-sum , Versace , Malo e Comme des Garcon . Ma se siconsiderano anche le sfumature sorbetto fucsia di JilSander by Raf Simons e viola di Gianfranco Ferré co-me i più accesi verde e giallo fluo degli abiti drappeggia-ti di Zac Posen e dei gonfi trapezi plissettati di AlberElbaz per Lanvin , si può dire che quest’estate ne vedre-mo davvero di tutti i colori.

ECCO I QUADRIPRÊT À PORTER

Trattati come tele imbrattate. E poi colonne greche, geometriegrafie e stampe. Per rendere i tessuti capolavori unici

D I G I A N L U C A B A U Z A N O

Dolce & GabbanaIspirazioni settecentesche per leforme. Ma modernità assoluta neimateriali pennellati da giovani pittrici

Irruzione dell’immaginario

Da Dolce & Gabbana a Prada.

E poi Balenciaga e Alberta Ferretti.

Da Milano a Parigi, a New York

AlexanderMcQueenUn grande uccellometallico è ilprotagonista dellascenografia. Iltema della donnauccello siripropone negliabiti arricchiti daali di piume

ByblosOrigami e motiviorientali. ManualFacchini amal'architettura diCalatrava: scarpecon tacchi altissimiper evocare ponti egallerie. Formespioventi per gliabiti corti

PradaBoschi, fioridi loto,farfalle.Sono lenuovefantasiedisegnatecome iraccontifantasy deicartoon suabiti ecompletilineari

Laura BiagiottiLa stilista romana,collezionistad’arte moderna,sperimentamaterialipolicromi, maglia,cachemire, lino echiffon,impreziositi dagioielli-ricamo

RobertoCavalliToni preraffaellitinell’interacollezione. Lanuova figlia deifiori fondeatmosfere dellaVersailles del ReSole con le lineedegli Anni Settant a

Rifat OzbekViaggio allaricerca dell’arteafricana. Mix andmatch di stampe etinte unite,pellami e tessuti(sete e shantung),per uninconfondibilestile etno chic

3Mode e Modi Lunedì 18 Febbraio 2008 Corriere della Sera