PIETROBERRA

A vevatemaipensatoaLe-opardicomeaunpoetaper “giovaniinnamora-ti”?Siacheladefinizione

vi piaccia,siachenonvi convinca(anzi,amaggiorragione),leggetel’antologiadelgranderecanatesecurata da Roberto Mussapi perSalanieditore,inseritain unacol-lanadedicataproprio ai “ragazzichesiamano”di prevertianame-moria.Siintitola “Amor lànelpro-fondo” (da un verso del canto“Amore e morte”) e questaseraalle21il curatore lapresenteràalfestivalZelbioCult,nel teatroco-munaledelpaesinodelTriangololariano,dialogandoconil diretto-re artistico Armando Besio.

Mussapi, lacollana “Poesie pergiova-ni innamorati” era stata inauguratacon Prévert, ha poi visto passare poe-ti chenell’immaginario collettivo so-no legati al tema dell’amore, anchesein modo non esclusivo, come GarcíaLorca, Neruda e Merini. Inserire Leo-pardi in questo contesto è un’opera-zione originale. Quali le ragioni?

Essendoiocuratoredi nonpochilibri diquestacollana,sonomoltoattentoasceglierepoeticheabbia-no attinenza con ladefinizione.Ma ciònonsignificachesidebba-nopubblicare soloautori celebri

per leloropoesied’amore.Ovveropoeti “for pomicions only”, perdirla con Arbore, comePrévert,

chefu in realtàun autore mode-stissimo,oppure come Neruda,piùvalidoechehacantatol’amorenelsensopiùconsigliabileeauspi-cabile per i giovani innamorati,comefelicitàraggiunta.AncheLe-opardièpergiovaniinnamorati ,e non soltanto perché li invita aguardareil cielo,lestelleela luna,elementi per me fondamentali,maperchécercanellavitaenellapoesiadisperatamente l’amore.

Lei, con la sua antologia, continual’opera di rivisitazione di Leopardiche aveva cominciato Martone con ilfilm “Il giovane favoloso”. Edietro ilsantino scolastico del “pessimista co-smico”, si scopre un uomo di grandipassioni. Non è così?

Leopardi èil poetadi Silvia.Nonèuno chesi chiude nel pessimi-smoerinunciaall’amore.Locerca,anzi,disperatamente,manellavi-tanonloraggiunge.Alloralo trova,altamente,nellaluna,nell’infini-to...Non èimportante esclusiva-mentetrovarel’amore,macercar-loenonrinunciareafarlo.Leopar-di èveramente appassionatoinquestosensoeperciòi suoiversisonoutili aigiovaniinnamorati.Ho lodato il film diMartone, chescelsele mie righepubblicatesu“Avvenire” per il lancio,perché

insistenellaparteinizialemeravi-gliosamentesull’amoreesuSilvia,chehagliocchichiusi,maquandoElio Germano,l’attorecheinter-preta Leopardi, sichina sudi lei,perun attimo li riapre. Lapoesiarisveglia l’amore.

Negli ultimi anni, in molti, da “Civiltàcattolica” a D’Avenia, hanno trovatonel laico Leopardi persino un simbolodi religiosità. Cosa ne pensa?

Noncondividoil pensierodiquellichelovoglionofardivenire addi-rittura un credete.Ognipoeta èreligioso,nelsensochecerca,manonnecessariamenteècredente.Puòdireanchechenonc’èDio,chenonc’ènulla.Religiosaèladimen-sionedelcercare.Io,nelcompilarel’antologia,hopropriosceltolepo-esiechedaunlato rivelasserounpoetachecercal’amoreeloidenti-ficaconlapoesiastessaedall’altrolepoesiecosmiche,dovelasuase-te diamoresullaterra,grazieallagrandezzainfinita diLeopardi,sitrasformainamoreper ilcielo,perlestelle,perqualcosachequintes-senzializzal’amore terreno noncorrisposto.

«Cara beltà che amore / lunge m’in-spiri o nascondendo il viso, / fuor senel sonno il cuore...». Èl’incipit di “Allasua donna”, ma pure in altri canti Leo-pardi usa larima “cuore-amore”, chefa indignare quando compare nei testisanremesi. Lui può permettersela?

L'INTERVISTAROBERTOMUSSAPI. Poeta e critico, ospite questa seraal festival Zelbio Cult con il suo ultimo libro dedicato al grande recanatese

LEGGERE LEOPARDIUN TOCCASANAPER GLI INNAMORATI

Tutti i diritti riservati

PAESE : Italia PAGINE : 21SUPERFICIE : 44 %

AUTORE : Pietro Berra

18 agosto 2018

UngrandepoetapuòpermettersiquellocheAlbanoeRominanonpossono.Deveessereprimordialeil grandepoeta,puòedevefar ri-suonare“cuore”,“amore”eanche“dolore”. Dopo essersifatto unacultura enciclopedica,Leopardilascialafilosofiaesceglielapoesia.Sceglieciòcheèsempliceeneces-sario.Il cuoreèil centrodellapul-sazione,amoreèlanostraproie-zioneversoglialtri, il doloreèle-gatoaiprimi due.Lasemplicità,insegnaLeopardi,nonèquelladeiblog di poesia in cui le personeparlanocomeruttano,maèlacon-quistapiù ardua.

Per lei il vertice della poetica leopar-diana è il “Canto notturno di una pa-store errante dell’Asia”. Giusto?

Nonmi permettodidirechevalgadipiùodimenodialtrepoesie,maèlamiapreferita.Detto tranoi,c’èunapoesiadiLeopardinonmera-vigliosa,cheperònonavreipotutononinserirenellibro:è“Il passerosolitario”.Lì traspareunLeopardichenonènéilbambinochesognané l’uomo chesoffre,èun adole-scenteche anzichévederein unuccelloil simbolodicomunicazio-netra il cieloelaterra,comehan-nofattomolti altrigrandi,daCole-ridgeaKeats,loumanizza,abbas-sal’uccelloalledebolezzeumane.Quella è l’unica poesiain cui losentononall’altezza,maèchiarocheescluderlasarebbesembratoungestodiprotagonismo delcu-ratore,mentre il “Canto” delpa-storeerrante èassolutoperchéilpastore è il primo uomo, il piùignorante che non èneancheingradodicoltivare.Vienedall’Asia,comeil soleelaciviltà umana.Le-opardihalacapacitàdi farparlarelevociprimarie.

Leiha scelto anche “A un vincitore nelpallone”, poesia meno nota, dedicataa un campione di “calcio fiorentino”.Un esempio d’amore per la vitalità?Leopardieragobbo,erapiccolissimo,edèincredibile comeun uomo così

noncondividessel’atteggiamentoti-picodi molti deformi,chedisprezzanolabellezzafisica.Anchequestaèunaprovadi amoregigantesca.

Giacomo Leopardi (Recanati, 29 giugno 1798 – Napoli, 14 giugno 1837)

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AUTORE : Pietro Berra

18 agosto 2018