Le linee direttrici sugli accordi di Le linee direttrici sugli accordi di

cooperazione orizzontalecooperazione orizzontale

Avv. Pierpaolo di Lorenzo

15 giugno 2011

Le linee direttrici sugli accordi di cooperazione orizzontale 2Demystifying Dominance: Practical Rules for the Business on Abuse of Market Power 2

IntroduzioneIntroduzione

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Accordi di cooperazione orizzontale

– Accordi tra imprese attive sullo stesso livello del mercato

(concorrenti attuali e potenziali), es.: R&S, specializzazione, produzione in comune, commercializzazione in comune, acquisto in comune, combinazioni

– Pro: benefici economici sostanziali: condivisione di rischi,

economie di scala, efficienza da sinergie, riduzione dei costi ed aumento della produzione attraverso la collaborazione

– Contro: cartelli nascosti, limitazione diretta della concorrenza, collusione, foreclosure

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Il nuovo pacchetto normativo

– I Regolamenti di esenzione per categoria (“BER”) della

Commissione UE sono entrati in vigore il 1 Gennaio 2011, per un periodo di 12 anni

– E’ previsto un periodo transitorio di due anni (31/12/12)

– Le BER in materia di R&S (n. 1217/2010) e Specializzazione (n. 1218/2010) sono completate dalle Linee direttici sugli accordi di cooperazione orizzontale (cd. “Guidelines”)

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I “Safe Harbours”

100%

Scambio informazioni /

standardizzazione –nessun safe harbour

25%

-R

&S

20%

-Pro

duzion

e -

spec

ializ

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15% -

Comm

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10% - De minimis

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Le GuidelinesLe Guidelines

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Le Guidelines: osservazioni generali

– “Soft law” (parag. 7): nessuna regola scolpita nella roccia

– La tecnica di redazione: dal “semaforo” alla “rotonda”

• Restrizioni per oggetto e per effetto

• Criteri per valutazione 101(1) e 101(3)

– Criterio del “centro di gravità” (parag. 13)

– Accordi esclusi dal 101 (1)

• Intragruppo (parag. 11)

• Obbligatori per legge (parag. 22)

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Le Guidelines: contenuti

– Alcune novità rilevanti:

• sezione “scambio di informazioni”

• sezione accordi di normazione più dettagliata

• termini contrattuali standard

– Missing In Action: sezione su accordi ambientali

– Missing (never been in action): ATI/RTI

– JV e parent companies

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Alcuni commentiAlcuni commenti

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Focus:

1. Commercializzazione in comune

2. Acquisto in comune

3. Fissazione di standard

4. Termini contrattuali standard

5. Scambio Informazioni

Nelle Guidelines anche: accordi di produzione e R&S

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1. Commercializzazione in comune (1)

– Cooperazione orizzontale nella vendita, distribuzione e promozione

– Potenzialmente non problematica se la quota di mercato

congiunta delle parti è entro la soglia del 15% e non ci sono restrizioni hardcore.

– Oltre la soglia: valutazione individuale

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1. Commercializzazione in comune (2)

– Problematiche concorrenziali principali:

• Fissazione prezzi

• Spartizione mercato

• Limitazione output

• Comunanza dei costi

• Scambio informazioni

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2. Acquisto in comune (1)

– Attraverso creazione di una JV o attraverso forme di cooperazione contrattuale più flessibili

– Valutazione degli effetti nel mercato a monte degli acquisti ed in quello a valle delle vendite

– Potenzialmente non solleva problemi se la quota di mercato congiunta delle parti, sul mercato a monte e a

valle, non supera il 15% e se non ci sono violazioni hardcore.

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2. Acquisto in comune (2)

– Problematiche potenziali (mercati a monte e a valle):

• Foreclosure accesso concorrenti alle forniture

• Coordinamento nel mercato delle vendite (prezzi, spartizione del mercato)

• Comunanza di costi

• Scambi informazioni sensibili

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3. Fissazione di standard (1)

– Accordi tra concorrenti su standard tecnici/qualitativi, es. Wi-Fi, USB.

– Spesso attraverso Standard Setting Organisations(“SSO”)

– Area di crescente interesse per la Commissione:

“Standards are increasingly important, and we will see more of themin the next commission“ - Per Hellström (Head of Unit C3 ‘IT, Internet and Consumer electronics’, DG Competition) Dic. 2009

• Casi UE: Rambus, Qualcomm, IPCom

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3. Fissazione di standard (2)

– Nuovo safe harbour sul processo di adozione:

• Aperto: tutti gli interessati possono partecipare (sistema di votazione obiettivo)

• Trasparente: accesso alle informazioni sullo stato del processo

• Policy DPI chiara ed equilibrata – disclosure DPI e impegno al trasferimento FRAND

– Fuori dal safe harbour : valutazione 101(1)/101(3)

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3. Fissazione di standard (3)

– Problematiche potenziali:

• Riduzione concorrenza sui prezzi

• Foreclosure tecnologie escluse / riduzione spinta all’innovazione

• Esclusione/discriminazione concorrenti che non hanno accesso allo standard

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4. Termini contrattuali standard

– Comune in alcuni settori: bancario, assicurativo, cinema, ecc.

– Non restrittivi se:

• partecipazione alla definizione è aperta e trasparente

• termini accessibili e non vincolanti

• non contengono elementi commerciali (es. prezzo, quantitàminime, sconti, ecc.)

– Valutazione più cauta se:

1. sono vincolanti; o

2. definiscono il prodotto

– Probabile restrizione, ma possibilità di esenzione

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5. Scambio Informazioni (1)

– Attività comune nell’era dell’informazione

�Siti di comparazione prezzi

�Benchmarking su costi ed efficienza dei concorrenti

�Raccolta dati di settore da parte di associazioni di categoria ed analisti

– Attività che può portare aumenti di efficienza – ma anche coordinamento

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5. Scambio Informazioni (2)

– Sezione (parag. 55-110) nuova

– Nessun safe harbour (20% cancellato nella versione finale)

– Restrizioni per oggetto: condotta futura su prezzi e quantità

– Restrizioni per effetto: scambio consente coordinamento, controllo stabilità interna ed esterna

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5. Scambio Informazioni (3)

– Per la valutazione (caso per caso):

• Il contesto di mercato

• Natura dei dati

• Frequenza dello scambio

• “Dati storici”

• “Dati pubblici”e “scambi pubblici”

• Comunicazioni unilaterali

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5. Scambio Informazioni (4)

– Materia difficile per i legali chiamati alla valutazione

– Giurisprudenza CDG ha stabilito parametri molto ampi

– Valutazione caso per caso comporta molte aree grigie

– La prassi applicativa ed i programmi di clemenza a livello nazionale sollevano ulteriori problematiche

– Rischio che lo scambio sia sanzionato come cartello

• DRAM, UE, 2010 – 331m€

• RBS, UK, 2010 – 33.6m£

• Associazione Cosmetici, SP, 2011 – 900.000€

• Consumer goods, DE, 2011 – 38m€

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