1
L’azienda: sistema di operazioni
GESTIONE: è il sistema delle operazioni simultanee e successive che sono svolte durante tutta la vita dell’azienda.
PERIODO AMMINISTRATIVO: è il lasso di tempo in relazione al quale la gestione è programmata e controllata.
ESERCIZIO: è il sistema delle operazioni relative a un determinato periodo amministrativo.
Le operazioni di gestione possono essere raggruppate in FUNZIONI.
2
Classificazione delle funzioni secondo H. Fayol
Funzioni:
Gestione
Funzioni
operative
Funzioni
direzionali
Produzione
Commerciale
Finanziaria
Contabilità
Sicurezza
Programmazione
Controllo
Organizzazione
Leadership
Combinazione di fattori produttivi che genera prodotti finiti e semilavorati
Approvvigionamento di materie prime e merci; vendita di prodotti finiti, semilavorati e merci
Reperimento dei mezzi finanziari e investimento dei fondi
Rilevazione dei fatti amministrativi, calcolo dei risultati e interpretazione dei fatti e dei risultati
Protezione delle persone e dei beni contro rischi/danni
Sistema delle decisioni per comportamento aziende
Confronto tra decisione e azione, rilevazione scostamenti, avvio azioni di correzione
Sistema dei ruoli e delle linee d’influenza
Guida delle persone nei processi di decisione, esecuzione e controllo
Produzione
3
La leadership aziendale
La leadership è una funzione strategica dell’azienda: sviluppa o deprime la soddisfazione e la produttività dei dipendenti; ispira il tipo di programmazione, di controllo e di organizzazione che saranno adottati.
Gli studiosi di economia aziendale hanno da sempre mostrato un grande interesse verso il tema della leadership; tanto da produrre numerosi contributi che possono essere raggruppati in 4 filoni di pensiero:
1. le teorie dei tratti;
2. le teorie degli stili;
3. le teorie contingenti;
4. le teorie moderne.
4
La leadership aziendale da ieri…
1. Le teorie dei tratti (1900 – 1940 c.a.) leader si nasce e non si
diventa. Solo gli uomini dotati di caratteri specifici possono
emergere sugli altri. Questo metodo oggi è superato ma, in passato, fu
molto utilizzato in Marina statunitense per studiare le qualità degli
ufficiali.
2. Le teorie degli stili (1940 – 1969 c.a.) distinguono il:
- leader autoritario (effettua un controllo attento e severo
sulle procedure, ma poco sensibile allo stato d’animo dei
dipendenti);
- leader democratico (promuove la collaborazione);
- leader lassista (indifferente sia alle procedure che allo stato
d’animo dei dipendenti. Spesso è un dirigente alla fine della
carriera lavorativa).
5
… ad oggi
3. Le teorie contingenti (1970 – 1980 c.a.) postulano che il
comportamento del leader dipende dall’interazione di due variabili:
4. Le teorie moderne (1980 – sino ad oggi) si diramano in contributi
diversi (approccio trasformazionale e transazionale, approccio
empowering, approccio dell’intelligenza emotiva, ecc.); tuttavia, sono
accomunati dal fatto che il vero leader distribuisce la leadership, cioè,
favorisce la crescita dei dipendenti. Il vero leader è colui che, davanti
al risultato, fa dire ai collaboratori “l’abbiamo fatto NOI”. (Nella seconda parte di economia aziendale riprenderemo le
caratteristiche del buon leader).
2. Dall’ambiente in cui opera
l’azienda (settore di appartenenza,
specializzazione dei dipendenti,
carattere dei dipendenti, ecc.)
1. Dall’attitudine caratteriale del
leader (più orientato ai risultati o
più orientato alle persone?)
6
Leadership e conoscenza
Oggi, infatti, nelle imprese ad elevata intensità cognitiva il
leader cerca di coinvolgere e responsabilizzare i collaboratori,
promuovendo un modello complessivo di management in grado di
generare un ambiente e una cultura favorevole alla produzione e
diffusione di conoscenza.
Dir. autoritaria
per obiettivi
Dir. partecipativa
per obiettivi
Dir. autoritaria
per improvv.ne
Dir. partecipativa
per improvv.ne
Livello di programmazione
Stile di leadership
Alto
Basso
Autoritario Partecipativo
7
L’azienda e la soddisfazione dei bisogni umani
Stakeholder: soggetto interessato all’andamento della gestione dell’impresa.
L’azienda soddisfa i bisogni di
Clienti
Dipendenti
Altri stakeholders
Mediante i
beni e i
servizi
prodotti
Mediante le
remunerazioni e
le soddisfazioni
offerte dall’
organizzazione
Mediante il
comportamento
e
i risultati
Questi bisogni rappresentano la base della progettazione e della vendita dei prodotti/servizi
(marketing aziendale)
Questi bisogni rappresentano la base delle decisioni volte a governare l’organizzazione delle persone
Questi bisogni rappresentano la base delle decisioni per fronteggiare le attese dei diversi gruppi di interesse
8
Le teorie motivazionali
La soddisfazione dei bisogni umani è stata indagata da molti studiosi, specie nell’ambito della sociologia e della psicologia.
Esiste una scuola di pensiero che raccoglie i contributi, nota come “Teoria motivazionale”.
I lavori, sebbene vasti e numerosi, possono essere ordinati in due gruppi:
1) Le teorie di contenuto. Sono impostate sulla domanda: cos’è un bisogno? I maggiori esponenti sono: Maslow, Herzeberg e Mc Clelland.
2) Le teorie di processo. Accolgono gli studi che si interrogano sul collegamento tra bisogno e comportamento. I maggiori esponenti sono: Vroom, Adams e Locke.
Tra tutte, noi studieremo la teoria di Maslow.
9
La teoria di A. Maslow
Il comportamento umano può essere riguardato come una serie di azioni volte a realizzare obiettivi capaci di soddisfare i bisogni umani. Il processo è continuo. Quando un bisogno non motiva più ne subentra un altro.
azioni azioni
ObiettivoObiettivo di
ordine
superiore
Motivazioni
Soddisfazione
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La scala dei bisogni umani
Esiste una gerarchia di bisogni:
Bisogni fisiologici
Bisogni di sicurezza
Bisogni sociali
Bisogni di stima di sé
Bisogni di stima degli altri
Bisogni di autorealizzazione
11
La frustrazione
Compito primario del manager è quello di soddisfare i bisogni dei clienti, dei dipendenti e degli altri stakeholder e di realizzare contemporaneamente le finalità generali dell’azienda.
Allorquando esistono degli ostacoli alla realizzazione dei bisogni si manifesta il fenomeno della frustrazione.
La frustrazione genera reazioni di tipo razionale (si cerca di abbattere l’ostacolo) e di tipo irrazionale (si sviluppano meccanismi autoingannatori che preservano l’autostima).
Le reazioni irrazionali sono le seguenti:
a) aggressività: diretta o dislocata;
b) isolamento motivazionale: rifugio dietro un’irreale autostima;
c) compensazione: sostituzione della meta desiderata con un’altra meno importante;
d) razionalizzazione: si presentano spiegazioni irrilevanti per giustificare situazioni fallimentari.
12
Classificazione delle aziende
Le aziende possono essere classificate come segue:
Aziende
Aziende di
erogazione
Aziende di produzione
per il mercato (imprese)
Aziende di
autoconsumo
Aziende di
ergazione
in senso
stretto
13
Le aziende di erogazione
Sono istituti socioeconomici che producono beni/servizi per la soddisfazione di bisogni di:
a) persone o enti che sono all’interno dell’azienda o che comunque fanno capo all’azienda (aziende di consumo);
b) persone esterne all’azienda (beneficiari) nell’interesse delle quali l’azienda è costituita e gestita (aziende di erogazione in senso stretto).
Queste aziende non hanno come obiettivo il profitto.
14
Il ciclo operativo
Ciclo operativo:
Aziende di autoconsumo
Fattori produttivi
Produzione
Consumo
Aziende di erogazione in senso stretto
Fattori produttivi
Produzione Erogazione
Beneficiari
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Il ciclo finanziario
Il ciclo finanziario è costituito da entrate e uscite finanziarie.
Le entrate provengono:
a) dai beni aziendali;
b) dalle persone che stanno all’interno;
c) dalle persone che stanno all’esterno (esclusi i beneficiari);
d) da una combinazione di a), b) e c).
Le uscite servono per attivare i processi di produzione,consumo ed erogazione.
Se E = U allora si realizza Pareggio finanziario.
Se E > U allora si realizza Avanzo finanziario.
Se E < U allora si realizza Disavanzo finanziario.
16
Il conto finanziario delle aziende di erogazione
Le E/U sono riepilogate nel conto finanziario e possono essere classificate come segue:
Conto finanziario al 31.12.2009
ENTRATE USCITE
EFFETTIVE: modificano il
valore del patrimonio netto;
provocano variazioni quantitative
positive del patrimonio netto
EFFETTIVE: modificano il
valore del patrimonio netto;
provocano variazioni quantitative
negative del patrimonio netto
PER MOV.TO DI CAPITALE:
Non modificano il valore del
patrimonio netto, ma solo la sua
composizione (aspetto qualitativo)
PER MOV.TO DI CAPITALE:
Non modificano il valore del
patrimonio netto, ma solo la sua
composizione (aspetto qualitativo)
TOTALE ENTRATE TOTALE USCITE
17
Il ciclo economico
Il ciclo economico incide sul valore del patrimonio netto. In particolare, dal punto di vista economico, si hanno rendite
o proventi e oneri o spese che derivano dai movimenti finanziari.
Le rendite sono misurate da entrate effettive e da rendite in natura.
Gli oneri sono misurati da uscite finanziarie effettive o sono costituiti da consumi/deperimenti di beni strumentali.
Se P = O allora si realizza Pareggio economico.
Se P > O allora si realizza Avanzo economico.
Se P < O allora si realizza Disavanzo economico.
18
Il conto economico delle aziende di erogazione
Gli oneri e i proventi sono riepilogati in un conto detto “conto economico”.
Conto economico esercizio 2009
DARE AVERE
ONERI o SPESE PROVENTI o RENDITE
TOTALE TOTALE
Riassumendo:
Entrate
effettive
Uscite
effettive
generano
generano
Proventi/
Rendite
Oneri/
Spese
Rendite in
natura
generano
Consumo/Deperimento
di beni strumentali
generano
19
Esercitazione (1)
L’azienda di erogazione X presenta il seguente stato patrimoniale al 31.12.2009:
Stato patrimoniale al 31.12.2009
ATTIVO PASSIVO E CN
Cassa
Partecipazioni
500
700Debiti
500
Titoli
Macchinari
300
200
Capitale
netto1.500
Terreni 300
TOTALE 2.000 TOTALE 2.000
Durante l’anno vengono svolte le seguenti operazioni:
a) Si riscuotono dividendi per 100
b) Si vende la metà dei titoli per 250
c) Si riscuote un fitto da terreni per 50
d) Si acquista un macchinario per 100
e) Si pagano debiti per 100
f) Si pagano stipendi per 50
g) Si paga energia elettrica per 100
Si presenti il conto finanziario e il conto economico al 31.12.2010
20
Esercitazione (2)
a) entrata effettiva per 100;
b) entrata effettiva per 100 e entrata per movimento di capitale per 150;
c) entrata effettiva 50;
d) uscita per movimento di capitale per 100;
e) uscita per movimento di capitale per 100;
f) uscita effettiva per 50;
g) uscita effettiva per 100.
Ora si è pronti per redigere il conto economico e il conto finanziario…
21
Esercitazione (3)
Conto finanziario al 31.12.2010
ENTRATE USCITE
Dividendi
Vendita titoli
100
250
Acquisto
macch.
Debiti
100
100
Fitto 50Stipendi
Energia elett.
50
100
Avanzo
finanziario50
TOTALE 400 TOTALE 400
Conto economico al 31.12.2010
DARE AVERE
Stipendi
Energia
elettrica
50
100
Dividendo
Plusvalenze
100
100
Fitti attivi 50
Avanzo
economico100
TOTALE 250 TOTALE 250
22
L’obiettivo di un’azienda di erogazione è quello di realizzare i fini istituzionali:
a) in condizioni di equilibrio economico (spese = proventi);
b) in regime di efficienza (bassi oneri, alti rendimenti).
I fini istituzionali riguardano la soddisfazione dei bisogni delle persone nel cui interesse è stata creata l’azienda di erogazione.
Tuttavia, ciò costituisce condizione necessaria ma non sufficiente per il raggiungimento degli obiettivi dell’azienda di erogazione.
E’ indispensabile altresì che l’organizzazione operi in condizioni di equilibrio economico e di efficienza.
Le imprese possono imparare dalle aziende di erogazione l’importanza della “mission”.
L’obiettivo delle aziende di erogazione
23
L’impresa è un sistema socioeconomico che produce beni e servizi destinati al mercato e che sono messi a disposizione dei consumatori e degli utilizzatori mediante lo scambio.
Le aziende di produzione (imprese)
Acquisto dei
fattori produttivi
Produzione
beni/servizi
Vendita
Consumatori
(Eliminazione diretta dell’utilità del bene)
Utilizzatori
(Immissione del bene in un nuovo processo produttivo o di vendita )
Scambio sul
mercato
24
Secondo Coase, una qualsiasi produzione potrebbe essere effettuata sviluppando sul mercato contratti con altri individui.
Tali transazioni comportano dei costi, tra i quali assume particolare rilievo il costo per il trasferimento della conoscenza.
Ne consegue che c’è convenienza economica a istituire un’impresa quando il costo dell’organizzazione è inferiore al costo che si sopporterebbe ricorrendo a libere transazioni sul mercato per ottenere lo stesso risultato produttivo.
Le imprese si organizzano in fabbriche perché il costo di trasferimento della conoscenza è più alto del costo sostenuto dai lavoratori per raggiungere il luogo di lavoro.
In questo senso, le imprese e le fabbriche possono essere definiti come depositi di conoscenza.
Perché esistono le imprese?
25
I fattori produttivi dell’impresa
Secondo la teoria del Capaldo, i fattori produttivi possono essere di due tipi:
1) fattori produttivi in posizione contrattuale: sono acquisiti dall’azienda mediante un contratto e hanno una remunerazione:a) fissa;b) certa;c) prioritaria;d) stabilita da un contratto.
2) fattori produttivi in posizione residuale: hanno una remunerazione:a) eventuale;b) variabile;c) successiva.
26
La sopravvivenza dell’impresa
Le remunerazioni dei fattori produttivi in posizione contrattuale costituiscono i costi.
Le remunerazioni dei fattori produttivi in posizione residuale costituiscono il reddito d’esercizio.
Condizione indispensabile per la sopravvivenza e lo sviluppo dell’impresa è la realizzazione, almeno nel medio-lungo periodo, dell’equilibrio economico, inteso come capacità dell’azienda di sviluppare un volume di ricavi tale da coprire tutti i costi e da remunerare in misura congrua il fattore in posizione residuale.
RICAVI = COSTI + REDDITO d’ESERCIZIO CONGRUO
Questa relazione ha anche importanti riflessi sulla governance aziendale in quanto i poteri di nomina degli amministratori sono affidati a coloro che conferiscono i fattori produttivi in posizione residuale.
27
I soggetti aziendali
I soggetti aziendali si possono classificare in due grandi categorie, secondo lo schema di Onida:
Soggetti
aziendali
Soggetto
giuridico
Soggetto
economico
28
Il soggetto giuridico
E’ la persona o il gruppo di persone o l’ente nel cui nome l’azienda è esercitata e a cui fanno capo i diritti e gli obblighi che derivano dalla costituzione e dal funzionamento dell’azienda (è, in sostanza, il responsabile patrimoniale).
SOGGETTO
GIURIDICO
PERSONA
FISICA
PERSONA
GIURIDICA
Essere vivente
Ente astratto che nasce in forza di legge
• Entrambe hanno capacità giuridica
• Diversa è la capacità di agire
CAPACITA’ GIURIDICA: attitudine ad essere titolari di diritti (si acquista al momento della nascita).
CAPACITA’ D’AGIRE: attitudine a costituire, modificare, estinguere rapporti giuridici (si acquista a 18 anni).
29
Soggetto giuridico: persona fisica
Art. 1 Codice Civile: la capacità giuridica si acquista al momento della nascita. I diritti che la legge riconosce a favore del concepito sono subordinati al momento della nascita.
Il neonato e il concepito possono essere soggetti giuridici. Agiscono tramite tutore, il quale per taluni atti ha bisogno dell’autorizzazione del giudice tutelare e/o del tribunale.
Art. 2 Codice Civile: E’ minore colui che ha un’età inferiore ai 18 anni. Il minore può essere soggetto giuridico, ma agisce tramite tutore, il quale per taluni atti ha bisogno dell’autorizzazione del giudice tutelare e/o del tribunale.
30
Il minore emancipato
Soggetto giuridico: persona fisica.
EMANCIPATO
LEGALE
(ha contratto
matrimonio)
AUTORIZZATO
(ha contratto
matrimonio ed è
autorizzato
all’esercizio
d’impresa)
• Può essere soggetto giuridico
• Può compiere gli atti di ordinaria amministrazione
• Per gli atti di straordinaria amministrazione agisce tramite un curatore e necessita, in taluni casi, dell’autorizzazione del giudice tutelare e/o del tribunale
• Può essere soggetto giuridico
• Può compiere gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione
31
Interdetto e inabilitato
Soggetto giuridico: persona fisica.
SOGGETTO
INTERDETTO (ART. 414)
• È la persona di maggiore età e il minore emancipato che si trovano in condizione di abituale infermità mentale che li rende incapace di provvedere ai propri interessi
Può essere soggetto giuridico, ma opera tramite tutore
INABILITATO (ART. 415)
• Infermo di mente non grave
• Colui che per prodigalità o abuso di sostanze espone sé e la propria famiglia a gravi pregiudizi economici
• Sordomuto e cieco dalla nascita o dall’infanzia senza educazione
Può essere soggetto giuridico
Per gli atti di straordinaria amministrazione opera tramite il curatore
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Scomparso, assente, morto presunto
Soggetto giuridico: persona fisica
SCOMPARSO
Può essere soggetto giuridico
• Il Tribunale nomina un curatore che rappresenti la persona in giudizio o nei provvedimenti necessari alla conservazione del patrimonio dello scomparso
• Se c’è legale rappresentante non si nomina il curatore
2 anni 10 anni
ASSENTE
Lo scomparso è dichiarato assente e può essere soggetto giuridico
• Ci può essere l’immissione temporanea nel possesso dei beni
• Chi ha il possesso non può alienare, ipotecare o cedere in pegno senza autorizzazione del Tribunale
• Si possono godere le rendite (se possessore è coniuge, ascendente o discendente dell’assente)
• Si deve conservare 1/3 delle rendite (se possessore è un terzo)
MORTO PRESUNTO
I soggetti giuridici sono gli eredi
tempo
• Se il morto presunto torna o ne è provata l’esistenza, i beni sono a lui devoluti nello stato in cui si trovano al momento del ritorno
• L’eventuale nuovo matrimonio è nullo. Sono salvi gli effetti civili del matrimonio dichiarato nullo
33
Soggetto giuridico: persona giuridica
Persona giuridica: ente astratto che nasce in forza di legge.
PERSONA
GIURIDICA
PERSONE
GIURIDICHE
PUBBLICHE
PERSONE
GIURIDICHE
PRIVATE
Art. 11 c.c.
Enti pubblici
• Associazioni
• Fondazioni
• Società commerciali
34
Le persone giuridiche pubbliche
Secondo l’art. 11 c.c. le persone giuridiche pubbliche:
- sono riconosciute soggetti giuridici con leggi o usi osservati come diritto pubblico;
- nascono per realizzare obiettivi di interesse generale (non perseguono generalmente il profitto);
- nascono mediante la manifestazione di volontà di un ente pubblico: Stato, Regione, Provincia, Comune;
- nascono con una legge o un provvedimento speciale;
- lo schema dell’atto costitutivo non è standardizzato.
35
Le persone giuridiche pubbliche: classificazione
Classificazione:
PERSONA
GIURIDICHE
PUBBLICHE
ENTI
PUBBLICI
TERRITORIALI
• Stato
• Regione
• Provincia
• Comune
ENTI
PUBBLICI
ECONOMICI
• Una volta erano numerosi (ENI, IRI, EFIM)
• Attualmente è rimasto, tra gli altri, l’Istituto per il credito sportivo
ENTI
PUBBLICI
ISTITUZIONALI
• INAIL
• INPS
• le Università
• altri enti
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Le persone giuridiche pubbliche: esempi
L'Istituto per il Credito Sportivo, istituito con la legge del 24/12/1957, n. 1295, è banca
di diritto pubblico ai sensi e per gli effetti dell'art. 151 del D. Lgs 1/9/1993 n. 385, è
un Ente di diritto pubblico con personalità giuridica, gestione autonoma e sede
legale in Roma. L'Istituto esercita il credito sotto forma di mutui a medio e lungo
termine concessi per la costruzione, l'ampliamento, l'attrezzatura ed il
miglioramento di impianti sportivi e/o strumentali all'attività sportiva, ivi
compresa la acquisizione delle relative aree, nonché per l'acquisto di immobili da
destinare ad attività sportive o strumentali a queste.
In Italia, il sistema della previdenza sociale sorse nel 1898 con la costituzione della
Cassa nazionale di previdenza per l'invalidità e la vecchiaia degli operai (CNAS).
Nel 1933 la Cassa assunse la denominazione di Istituto Nazionale Fascista della
Previdenza Sociale, costituito in ente di diritto pubblico dotato di personalità
giuridica e a gestione autonoma. Nel 1943 assunse la denominazione attuale senza
l'aggettivo "Fascista".Nel 1980 fu affidato all’INPS anche il compito, in precedenza
assolto da altri enti, di riscuotere i contributi di malattia e corrispondere ai
lavoratori dipendenti la relativa indennità.
37
Le persone giuridiche private
Classificazione:
PERSONA
GIURIDICHE
PRIVATE
ASSOCIAZIONI
FONDAZIONI
SOCIETA’ COMMERCIALI
CON PERSONALITA’ GIURIDICA
38
Le associazioni e le fondazioni
ASSOCIAZIONI: complesso di persone che si uniscono per realizzare finalità private.
• Sono dette anche corporazioni;
• lo schema dell’atto costitutivo è standardizzato;
• non hanno scopo di lucro.
FONDAZIONI: patrimonio fruttifero che, per donazione o per testamento, è permanentemente vincolato al raggiungimento di finalità private non lucrative.
• Sono dette anche istituzioni;
• lo schema dell’atto costitutivo è standardizzato;
• non hanno scopo di lucro.
39
Esempi di associazioni e fondazioni
L'Accademia Italiana di Economia Aziendale (AIDEA) è un’associazione che
trae origine dall'Accademia dei Logismofili. Fu fondata in Bologna l'11
luglio 1813. Fu ricostituita nel 1824 con la denominazione di Accademia
dei Ragionieri e riconosciuta dall'Autorità dell'epoca con Decreto 24
dicembre 1828. Fu eretta in Ente morale con R.D. 17 ottobre 1869 n.
MMCCLX, ed in seguito denominata, per effetto del R.D. 7 gennaio 1906
n. 8, Regia Accademia dei Ragionieri. Successivamente, per decreto 10
maggio 1968 n. 810, fu denominata Accademia Nazionale di Ragioneria ed
infine, per D.P.R. 29 gennaio 1980 n. 41, Accademia Italiana di Economia
Aziendale. Essa ha sede in Bologna.
La Fondazione Giovanni Agnelli è un istituto indipendente di cultura e di
ricerca nel campo delle scienze umane e sociali. È stata fondata nel 1966
dalla Fiat e dall'IFI, che le hanno conferito il patrimonio, in occasione del
centenario della nascita del Senatore Giovanni Agnelli, fondatore della
Fiat.
40
La nascita delle associazioni e delle fondazioni
Processo Ia FASE IIa FASE IIIa FASE IVa FASE
Manifestazione di
volontà
Controllo di
legittimità e di
merito da parte
dei pubblici poteri
(Prefettura)
Emanazione di un
provvedimento da
parte del Prefetto
Iscrizione nel
registro delle
persone giuridiche
(Registro
prefettizio o
Regionale)
Stipulazione per
iscritto dell’atto
costitutivo per atto
pubblico redatto da
un P.U.
Per le fondazioni è
necessario l’atto di
donazione o il
testamento redatti
da P.U.
Controllo di
legittimità: gli atti
costitutivi non
devono essere
contrari alla legge,
all’ordine pubblico
e al buon costume.
Controllo di merito:
l’ente deve essere
socialmente
conveniente
L’iscrizione
comporta la nascita
della personalità
giuridica.
Per gli atti
successivi risponde
l’ente.
Per gli atti
precedenti
rispondono i
fondatori
41
Le società commerciali: classificazione
Le società commerciali si possono classificare come segue:
SOCIETA’
COMMERCIALE
CON
PERSONALITA’
GIURIDICA
SENZA
PERSONALITA’
GIURIDICA
• S.p.A.
• S.r.l.
• S.a.p.a.
• Soc. cooperativa
• Soc. semplice
• S.n.c.
• S.a.s.
42
Le società commerciali con personalità giuridica: l’atto costitutivo
Occorrono IV condizioni ai fini della costituzione di una società commerciale con personalità giuridica:
Ia CONDIZIONE: manifestazione di volontà tramite la stipulazione dell’atto costitutivo. La s.p.a. può essere costituita per contratto o per atto unilaterale. Con il contratto di società due o più persone conferiscono beni e servizi per l’esercizio in comune di un’attività economica allo scopo di dividerne gli utili.
Esempio: 1899 - L'ATTO COSTITUTIVO DELLA FIATL‘11 luglio 1899, a Palazzo Bricherasio, viene firmato l'atto costitutivo della "Società Anonima Fabbrica Italiana Automobili Torino". Trenta azionisti per un capitale sociale di 800 mila lire. Tra i membri del consiglio di amministrazione, Giovanni Agnelli.
43
Le società commerciali con personalità giuridica (2)
IIa CONDIZIONE: l’azienda deve svolgere attività commerciale. L’art. 2195 c.c. definisce l’attività commerciale come:
- attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi;- attività intermediaria nella circolazione dei beni;- attività di trasporto per terra, per acqua, per area;- attività bancaria o assicurativa;- altre attività ausiliarie alle precedenti.IIIa CONDIZIONE: la società, affinché nasca la personalità giuridica, deve
assumere una delle seguenti forme giuridiche:- S.p.A. = società per azioni;- S.r.l. = società a responsabilità limitata;- S.a.p.a. = società in accomandita per azioni;- Società cooperative.IVa CONDIZIONE: iscrizione della società nel registro delle imprese
L’atto costitutivo deve essere depositato entro venti giorni presso l’ufficio di registro delle imprese, il quale si trova presso le camere di commercio
Dal momento dell’iscrizione la società acquisisce la personalità giuridica e diventa soggetto giuridico
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