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Bertella Lauro nasce ad Arcola il 25 luglio 1940,all’età di quattro anni muore il padre Umberto e da allora ci sarà solo la madre Cinzia ad occuparsi di lui. Lauro è ribelle, ma legato ai suoi luoghi e alla sua casa nativa dove vive tutt’ora; finora tutto nella norma; una vita semplice, spesso difficile, segnata da difficoltà economiche e una passione per i propri luoghi e le scorribande con gli amici. All’età di circa 45 anni Lauro vede dipingere suo cugino (Bernabò Dino) che vive nella casa adiacente alla sua e, per gioco, prende in mano i colori ad olio.DEFLAGRAZIONE ALLA VELOCITA’ DEL LAMPO!!! Tutto cambia, tutto si avvolge di forma, senso e significato, la densità del mondo assume i contorni dello spirito, Lauro stesso rinasce e, definitivamente, la SUA pittura viene alla luce. Quando per la prima volta ho visto le sue opere l’emozione mi ha sconvolto mi trovavo difronte ad uno dei più grandi esponenti dell’ARTE IRREGOLARE, ero al cospetto di una divinità. Quadri ovunque, appesi/sospesi in un mondo al di fuori del tempo, al di fuori dello spazio; una stanza carica di reliquie e immagini sacre che si infilavano sotto la mia pelle, dentro la mia carne. Le immagini mi sfilavano sotto agli occhi, ero in una situazione di estasi indotta; non è facile spiegare tale sensazione, intorno a me danzavano araldi, draghi, santi, vergini, dei e divinità ancestrali, visioni cristiche, Alieni, simbologie arcaiche dove il simbolo si schiudeva come fosse un codice sciamanico insomma un linguaggio divino Dico tutto col cuore (prima che con la ragione) poiché oltre ad essere diventato come un nonno, un amico, una persona cara e insostituibile, in questi anni di convivenza Lauro si è trasmutato per me nel più grande dei maestri, un esempio di arte che cammina davanti ai miei occhi! Da quel giorno è “IL LAURO”. Vederlo dipingere pare un miracolo, la sua è una pittura automatica, dopo aver tracciato i “segni” velocemente, senza ripensamenti, ne spunti ne bozzetti, riempie di colore, come un folle riempie e riempie, senza mai passare nel solito punto, senza mai fermarsi, con la velocità del tuono, come se spiriti ancestrali gli dettassero i quadri, perché lui vede!Ma Lauro rimane sempre umile e sereno, come scrisse una volta una volta Chicco Aiello nei suoi riguardi:“[...]E intanto lui è lì che ti accoglie nella sua piccola cucina, sereno e umile col suo MAGICO sorriso...Grazie Lauro, grazie di esistere.” Ronnie De AnDReA FRAnceschini

PRESENTA

“IL LAURO”[BERTELLA]

LA MOSTRA VERRA’ INAUGURATA IL GIORNO 15 DICEMBRE 2012 E RESTERA’ APERTA FINO AL 30 GENNAIO 2013.

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