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LA CLASSE QUARTADELLA SCUOLA PRIMARIA DELLA SCUOLA PRIMARIA

DI MUZZANA DEL TURGNANOPRESENTAPRESENTA

LAUDATO SI' MI' SIGNORE U O S S G O PER SORA NOSTRA MADRE TERRA

Noi alunni e insegnanti di classe quarta della scuola primaria di Muzzana del Turgnano siamo contenti di avervi qui con noi quest’oggi perché vorremmo presentarvi tutto quellosiamo contenti di avervi qui con noi quest oggi, perché vorremmo presentarvi tutto quello che abbiamo preparato per realizzare il nostro presepe al quale tutti abbiamo partecipato.

Le insegnanti ci hanno chiesto se volevamo partecipare all’iniziativa del concorso regionale dei presepi e noi abbiamo accettato con entusiasmo, perché questa tradizione, nel nostro paese e nella nostra classe, è molto sentita e permette a tutti, grandi e piccoli, di collaborare insieme.

E, a proposito di grandi, un aiuto ci è stato dato dalla signora Lucia la quale, con la sua bravura, ci ha trasmesso l’amore per la terracotta.

Ognuno di noi ha realizzato e dipinto un personaggio e alcuni hanno collaborato per la creazione della stella cometa che brilla alle spalle del nostro presepe e ci ha fatto da filo conduttore per tutte le nostre attività.

Abbiamo scelto lo slogan: “LAUDATO SI’ MIO SIGNORE PER SORA NOSTRA MADRE TERRA” perché il nostro presepe è fatto con l’argilla e si lega al Cantico della Creature, dove Francesco loda il Signore per la Terra e i suoi frutti.Francesco loda il Signore per la Terra e i suoi frutti.

La Terra è la nostra casa e l’argilla, tratta dalla terra, ci ricorda che è importante rispettare il proprio pianeta che ci permette di vivere e ci nutre.

Francesco ha realizzato a Greccio nel 1223 il primo presepe per rivivere il momento della nascita del Figlio di Dio.

A F G i i d ti t B tl iò l l ilA Francesco Greccio ricordava emotivamente Betlemme e perciò lo scelse per il presepe vivente, anche per la povertà e semplicità dei suoi abitanti.

Il primo presepe a Greccio

La tradizione, tutta italiana, del Presepe risale all'epoca di San Francesco d'Assisi che nel 1223realizzò a Greccio la prima rappresentazionerealizzò a Greccio la prima rappresentazione vivente della Natività. "Francesco amava l'eremo di Greccio, dove i frati erano virtuosi e poveri, e aveva una predilezione anche per gli abitanti diaveva una predilezione anche per gli abitanti di quella terra per la loro povertà e semplicità. Perciò si recava spesso a riposare e soggiornare là attirato inoltre da una celletta estremamentelà, attirato inoltre da una celletta estremamente povera e isolata, dove il padre santo amava raccogliersi.

Dopo il viaggio in Palestina, Francesco, rimasto molto p gg , ,impressionato da quella visita, aveva conservato una speciale predilezione per il Natale e questo luogo di

òGreccio, come dichiarò lui stesso, gli ricordava emotivamente Betlemme.

Desiderando di celebrare quell’anno, nel miglior modo possibile, la nascita del Redentore, mandò subito a hi Gi i V lit i di G i ìchiamare Giovanni Velita, signore di Greccio, e così

disse:

"Voglio celebrare con te la notte di Natale. Scegli una grotta dove farai costruire una mangiatoia ed ivi condurrai un bue ed un asinello e cercherai dicondurrai un bue ed un asinello, e cercherai di riprodurre, per quanto è possibile la grotta di Betlemme! Questo è il mio desiderio perché voglio vedere almenoQuesto è il mio desiderio, perché voglio vedere, almeno una volta, con i miei occhi, la nascita del Figlio di Dio.

Il cavaliere Velita aveva quindici giorni per preparare quanto Francesco desiderava e tuttopreparare quanto Francesco desiderava e tutto ordinò con la massima cura. Da più parti, Francesco aveva convocato i frati e tutti gli abitanti di Greccio. Dai luoghi più vicini e lontaniabitanti di Greccio. Dai luoghi più vicini e lontani mossero verso il bosco con torce e ceri luminosi. Giunse infine il Santo di Dio, vide tutto preparato e fu molto felice. Greccio fu così la nuova Betlemme!

d i l i liFrancesco se ne stava davanti al presepio, con gli occhi in lacrime e il cuore inondato di gioia.g

Un compagno di Francesco narra: "fu talmente commosso nel nominare Gesù Cristo, che le sue labbra tremavano, i suoi occhi piangevano e, per non tradire troppo la sua commozione, ogni volta che doveva nominarlo, lo chiamava il Fanciullo di Betlemme."il Fanciullo di Betlemme.

E narrasi ancora come vedesse realmente il bambino sullaE narrasi ancora come vedesse realmente il bambino sulla mangiatoia, scuotersi come da un sonno tanto dolce e venirgli ad accarezzare il volto.Un cavaliere di grande virtù e degno di Fede, il signore " Giovanni da Greccio" asserì di aver visto quella notte un bellissimo bambinello dormire in quel presepio ed il Santobellissimo bambinello dormire in quel presepio ed il Santo Padre Francesco stringerlo al petto con tutte e due le bracciabraccia.

Il Cantico delle creature Laudato si', mi Signore, per frate Focu,per lo quale ennallumini la nocte:ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Altissimu, onnipotente bon Signore,Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.

Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre Terra,la quale ne sustenta et governa

Ad Te solo, Altissimo, se konfano,et nullu homo ène dignu te mentovare.

la quale ne sustenta et governa,et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.

Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue creature,spetialmente messor lo frate Sole,

Laudato si', mi Signore, per quelli che perdonano per lo Tuo amoreet sostengono infirmitate et tribulatione.p ,

lo qual è iorno, et allumeni noi per lui.Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:de Te, Altissimo, porta significatione.

Beati quelli ke 'l sosterranno in pace,ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.

Laudato si', mi Signore, per sora Luna e le stelle:in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si' mi Signore, per sora nostra Morte corporale,da la quale nullu homo vivente po' skappare:

i lli k l liLaudato si', mi' Signore, per frate Ventoet per aere et nubilo et sereno et onne tempo,per lo quale a le Tue creature dài sustentamento

guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati,ka la morte secunda no 'l farrà maleper lo quale, a le Tue creature dài sustentamento.

Laudato si', mi' Signore, per sor Aqua,la quale è multo utile et humile et pretiosa et

ka la morte secunda no l farrà male.

Laudate et benedicete mi Signore et rengratiatee serviateli cum grande humilitatela quale è multo utile et humile et pretiosa et

casta.e serviateli cum grande humilitate.

Iniziamo il lavoro.

La signora Lucia prepara l’argilla tagliando un pane di terra con un coltello affilatopane di terra con un coltello affilato.

Adesso tocca a noi!

L’argilla viene stesa con un mattarello: sembraLargilla viene stesa con un mattarello: sembra di stendere la pasta per la pizza.

Sara e Noemi si danno da fare: una tiene i bastoncini per dare una forma regolare alla pasta, l’altra, con tutta la sua forza e con il mattarello, cerca di ottenere una sfoglia liscia e omogenea.

Il primo pezzo del presepe che vieneIl primo pezzo del presepe che viene preparato è la stella cometa.

Lo stampo in carta viene appoggiato alla p pp ggsfoglia d’argilla e Davide, aiutato da Lucia, intaglia con un coltellino, seguendo i contorni, la forma desiderata.

Ecco la prima base di quella che sarà la stella cometastella cometa.

Siamo noi che abbiamo realizzato la stella!Siamo noi che abbiamo realizzato la stella!

Guardate che lunga coda… Molto pesante in argilla!

Matteo e Melissa hanno realizzato iMatteo e Melissa hanno realizzato i loro personaggi: gli angeli che vengono sospesi sul presepe.

G d h i ddi f ilGuardate che aria soddisfatta: il lavoro è venuto bene.

Ecco due esperti “ceramisti” intenti, con molta precisione, a realizzare i loro personaggi Complimenti ad Andrea e Matteo per la concentrazione sul lavoropersonaggi. Complimenti ad Andrea e Matteo per la concentrazione sul lavoro.

Davide Erica e Samuele si sono dedicati alla realizzazione deiDavide, Erica e Samuele si sono dedicati alla realizzazione dei cammelli. Un po’ di difficoltà per realizzare le lunghe gambe e il mantello a onde, ma, guardando i risultati, possiamo dire che sono stati ottimi.stati ottimi.

Dopo i cammelli, ecco i re Magi!p , g

Marco, Lisa Andrea ed Emil hanno intagliato le forme e le mostrano con grandemostrano con grande soddisfazione.

Ginevra e Michela sono al lavoro: a loro tocca realizzare leGinevra e Michela sono al lavoro: a loro tocca realizzare le sagome di Maria e Giuseppe. Con calma e precisione intagliano le vesti di questi due personaggi.

S ddi f i il l lSoddisfatte, ci mostrano il loro lavoro.

Simone, con il bastoncino, realizza i riccioli di un pastorello e con Aurora, che ha modellato Gesù bambino, ci mostra il risultato del loro

ùlavoro: personaggi più piccoli, ma elaborati.

Anche Nicola si sta cimentandoAnche Nicola si sta cimentando nella preparazione del pastorello da inserire nel nostro presepe.

Giada ci mostra orgogliosa ciò che ha realizzato.ha realizzato.

Inizia la fase della coloritura: abbiamo sciolto le polveri colorate in acqua e con spugne e pennelli abbiamo colorato le nostre opere.

I colori sono molto tenui eI colori sono molto tenui e raffinati, perché volevamo dare una sensazione di serenità e dolcezzadolcezza.

Ognuno di noi con pazienza ha ripreso il suo personaggio e l’ha colorato scegliendo la tinta più adatta.

ABBIAMO REALIZZATO UN SAN FRANCEASCO A COLLAGE DA AGGIUNGERE AL NOSTRO PRESEPIO.

Questo cartellone riporta il Cantico di san Francesco e andrà esposto

nel nostro presepenel nostro presepe.

ECCO COMPLETATO IL NOSTRO PRESEPE!

SI TROVAVA NELLA VETRINA DI UN NEGOZIO DI CASALINGHI, LUNGO LA VIA CENTRALE DI MUZZANA!

Siamo finiti anche sul giornale! Guardate!

Al i b i d ll i i d lAlcuni membri della giuria del concorso sono venuti a scuola per conoscerci e ascoltare da noi le motivazioni che ci hanno spinti a costruire il presepe.

Abbiamo cantato il “La dato si’Abbiamo cantato il “Laudato si’ ” per entrare nel clima spirituale che ci ha ispirati.

Abbiamo cantato il “Laudato si’ ” per entrare nel clima religioso h i h i i iche ci ha ispirati.

Il 13 gennaio ci siamo recati in gita a Verona per osservare i i i ti d t tt il d ll d tpresepi provenienti da tutto il mondo nella grande mostra

esposta all’Arena.

Buon pranzo pa tutti!

Come ce li siamo goduti, quei panini!

Alcuni ricordi della gita…

IL 10 FEBBRAIO ABBIAMO PARTECIPATO ALLA PREMIAZIONE DEL CONCORSO REGIONALE DEI PRESEPI CHE SI È TENUTA A UDINE NELCONCORSO REGIONALE DEI PRESEPI CHE SI È TENUTA A UDINE NEL PALAZZO DELLA SEDE DELLA REGIONE.

<< Il primo presepe è stato<< Il primo presepe è stato ideato da Francesco d’Assisi.La canzone che presentiamo è tratta dal Cantico delle creature di san Francescodi san Francesco. In esso si loda il Signore per i doni della natura. Noi, infatti, abbiamo scelto di costruire un presepe con lacostruire un presepe con la terracotta. La terra è la madre che ci sostiene e governa e insieme a noi dà il nutrimento anche allenoi dà il nutrimento anche alle altre creature. Il nostro canto vuole essere un segno dell’importanza della nat a nella ita dell’ omo enatura nella vita dell’uomo e delle tradizioni religiose che abbiamo ricevuto. >>

Laudato si' mi' Signore per frate sole, sora luna,

Ed eccoci mentre cantiamo davanti ad una platea gremita di alunni di tante scuole della regione. p

frate vento, il cielo, le stelle,per sora acqua, frate focu.

Laudato si' mi' Signore per la terra e le tue creature.

Laudato si' mi' Signore, quello che porta la tua pace e saprà perdonare

à

Laudato si' mi' Signore

per il tuo amore saprà amare.

Laudato si mi Signore per la terra e le tue creature.

Laudato si' mi' SignoreLaudato si mi Signore per sora morte corporale dalla quale uomo vivente non potrà mai mai scapparenon potrà mai mai scappare.

Laudato si' mi' Signore per la terra e le tue creature.per la terra e le tue creature.

Nell’auditorium c’erano davvero molti bambini.

Siamo stati coraggiosi ad

esibirci!

Siamo o non siamo stati bravi?

Guardate quanti premi!

Ci meritiamo un applauso?