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Domenica 27 novembre 2011 1

Settimanale di informazione - Anno III numero 26 - Domenica 27 novembre 2011DISTRIBUZIONE GRATUITA

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DISCOLORIAMO LA CITTA’

Settimanale Indipendente - Anno III numero 262

di Linda Clarino

POLITICA

Consiglio comunale di martedì 22 novembreVA IN SCENA IL TEATRO DELLA DEMAGOGIA

Martedì ventidue Novembre l’aula consiliare del Comune di Casoria si è trasformata ancora una volta, in un teatro dove è andata in scena la rappresentazione di una politica demagogica e disfattista da un lato, propositiva dall’altro. Se da una parte la maggioranza si sforza di restare coesa sia sul piano politico che amministrativo e trovare punti di incontro, dall’altra l’opposizione, o meglio una parte di essa, non esita a “mettere il dito nella piaga”, per ritornare ancora sulle solite questioni, rallentando inesorabilmente i lavori della giunta. Nella fattispecie ci riferiamo agli interventi di alcuni consiglieri, che hanno preso la parola non per istaurare un clima costruttivo in merito alla questione che era all’ordine del giorno ma bensì per mettere in discussione la fiducia ed il sostegno che la stessa maggioranza ripone nel suo Sindaco, per sottolineare la questione delle nomine illegittime dei dirigenti e delle commissioni consiliari. Ma veniamo ai fatti: Apre la seduta consiliare la lettura da parte del Sindaco Carfora della Relazione Programmatica, all’interno della quale viene disegnata la programmazione generale che l’amministrazione intende portare avanti per lo sviluppo della città: Ambiente, riqualificazione delle aree dimesse, riqualificazione delle periferie, riorganizzazione della macchina comunale, questi alcuni dei principali punti cardine.Una relazione democratica, perché, aggiunge il primo cittadino “aperta a contributi e suggerimenti” da parte di tutti i soggetti, politici e non. Da subito appare chiara la posizione dell’Api che con l’intervento del suo capogruppo, il consigliere Esposito Orsino, sottolinea la necessità della massima collaborazione da parte delle opposizioni. L’intervento del consigliere Esposito viene recepito, a quanto pare, dall’Udc che, con gli interventi costruttivi e pacati di Polizio prima e Capano poi, sottolinea la volontà di creare un clima collaborativo ponendo delle proposte e delle integrazioni alla relazione, in particolare il consigliere Capano propone, per superare il patto di stabilità imposto dal governo centrale, di far ricorso alla valorizzazione e vendita del patrimonio comunale onde poter finanziare le OO. PP. di cui la città abbisogna. Intervento intelligente, che sgraverebbe il comune dalla manutenzione degli immobili occupati, ma corre l’obbligo di ricordare sia ai lettori che al Capano stesso che il patto di stabilità vigeva anche quando lui era consigliere nella precedente amministrazione, eppure questo tipo di intervento non fu mai fatto.Segue l’intervento del consigliere Galluccio dell’API, il quale invita Polizio ad un impegno maggiore in

regione, essendo al settore bilancio, affinchè accelleri l’approvazione del programma PIU’ EUROPA che potrebbe creare opportunità di sviluppo per il territorio casoriano. Molto contestato dalla platea il successivo intervento del giovane consigliere Pasquale Pugliese il quale ha cercato di cavalcare la crisi all’interno della maggioranza (tra API e PD), ha criticato la relazione programmatica “perché non prevede azioni per la sua realizzazione” (e non poteva prevederli, si tratta, infatti solo di un programma!!), la spesa per i dirigenti (euro 800.000/anno) e la spesa per i consulenti esterni. Di basso profilo politico e amministrativo è l’intervento del consigliere del Pd Pino Balsamo che punta l’accento sulle divergenze tra gli assessori del proprio partito ed i componenti del gruppo consilare del partito stesso.Cavalcando quanto appena conferito dal collega Balsamo e il contenuto del documento presentato all’inizio della seduta dal PD, Iodice ha invitato tutta l’opposizione e parte della maggioranza a votare la sfiducia. Demagogico e populista l’intervento dell’ex sindaco Ferrara che ha accusato Carfora di non aver inviato la relazione programmatica alle opposizioni, ha chiesto poi che venga approvato il piano casa e il PUC così com’è e di far partire il PIU’ EUROPA. La natura del suo intervento è apparsa chiara anche alla delegazione dei disoccupati presenti in aula !! Prima delle amare conclusioni il consigliere Laezza stempera i toni,il suo intervento è teso a smussare le divergenze sia all’interno della maggioranza che dell’opposizione sottolineandola natura costruttiva (?) delle stesse.Ha poi difeso le scelte del Sindaco ed ha ricordato a

Stefano Ferrara (forse in preda ad una momentanea amnesia) che durante il periodo in cui era primo cittadino nella precedente amministrazione furono rilasciati tra PDC e autorizzazioni circa 1300 permessi, senza tenere conto del PUC in itinere, continuando così ad incrementare lo scempio del territorio e rendendo, allo stato attuale, il PUC inapprovabile.Amare le conclusioni del neo Sindaco,che deluso dagli interventi disfattisti del consigliere Iodice ha ribadito la sua stima al PD, “partito serio e autonomo”, ed ha rassicurato consiglieri e cittadini sulla coesione di questa maggioranza, che dimostrerà con azioni e fatti che “VOGLIAMO FARE SUL SERIO”.Su questo palcoscenico ballerino che si muove tra fiducia sfiducia, sfiducia e fiducia e chi più ne ha più ne metta, noi cittadini? Dobbiamo avere fiducia? Speriamo che il prossimo consiglio porti più frutti e meno polemiche!

COMUNICATO STAMPA

Il Sindaco nel suo intervento finale ha fatto un plauso al lavoro dei suoi

Assessori che “Stanno garantendo dal punto di vista

della moralità e della operatività un contributo eccezionale

alle attività della Giunta”.Agli stessi Assessori ha espresso piena ed incondizionata fiducia.

Domenica 27 novembre 2011 3

Valutazioni strettamente personali, vere, verosimili, ironiche,

graffianti, sempre rispettose.

ATTUALITA’

La PagellaVoto 10

Alla città di Ercolano che è riuscita, almeno su questo versante, a liberarsi del marchio camorristico.Non si paga più il pizzo. Fra qualche giorno, ai confini del territorio comunale ci saranno cartelli con la scritta.” Ercolano, territorio derackettizzato”.Una bella notizia in un pezzo d’Italia dove le estorsioni si respiravano con l’aria.

Voto 9Ad Andrea Riccardi, neo ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione. Giovedì nel corso di una visita nella nostra regione,con grande sensibilità, ha voluto rendere omaggio, a Villa Literno, alla tomba di Jerry Maslo.

Voto 8Allo straordinario spettacolo di fede e passione offerto dal pubblico del San Paolo in occasione della vittoria del Napoli sul Manchester City.Tutti i giornali inglesi si sono inchinati alla coreografia offerta dai sessantamila, culminata con la canzone-simbolo “O surdate ‘nammurate”.

Voto 7Alla notizia secondo cui sulla nuova etichetta che troveremo sui cibi confezionati, ci saranno scritte più leggibili, presenza di allergeni, indicazioni più chiare sull’origine degli alimenti e tabella nutrizionale in primo piano.

Voto 5Alla “Nutella”- so di toccare un mito generazionale- almeno

quella esportata in Germania.La sua etichetta è poco chiara, vende ai consumatori un prodotto ricco di vitamine e sali minerali, mentre è un alimento ipercalorico e pieno di zuccheri e grassi.E Ferrero dovrà cambiare le etichette di tutti i barattoli in Germania.Lo ha deciso il Tribunale di Francoforte.

Voto 4A Lionel Messi, fenomeno del calcio mondiale, l’anima del Barcellona. Protagonista sui campi di calcio di tutto il mondo, per il suo talento, fuori si è fatto un autogol.Ha ammesso in una recente intervista di non aver mai letto un libro in vita sua.Siccome è giovane, il tempo per recuperare ce l’ha.Se qualcuno gli dice che …leggere lo farà crescere come uomo.

Voto 2Ai tanti disfattisti, che circolano numerosi anche a Casoria.E’ possibile creare allarmismi su un aspetto così importante della vita di ciascuno di noi, come la salute?Perché non denunciare autentici disastri ambientali, magari anche vicini a casa nostra e invece .

Voto 0Ai miserabili, senza anima e senza cuore, che hanno profanato la cappella del Beato “P. Ludovico”.Hanno rubato stoffe e decine di ex voto in argento dei fedeli. Non sono, certo, più ricchi; certamente sono più poveri.L’Apostolo di Carità li avrà perdonati, ma noi possiamo accettare uno schiaffo così brutale?

Settimanale Indipendente - Anno III numero 264

I P.I.P. sono piani di iniziativa pubblica attuativi del Piano Regolatore Generale. Sono progettati o per accogliere attività monotematiche (artigiane, industriali, commerciali e turistiche), oppure un insieme delle attività tra quelle suindicate. Sono strumenti che possono essere realizzati solo su aree individuate, ai sensi della normativa urbanistica, come “aree industriali”. Le aree P.I.P. sono espropriate dal Comune e successivamente cedute agli operatori o in diritto di proprietà o in diritto di superficie. I compiti e le attività del Comune sono:1. Di programmazione urbanistica – E’ importante per l’Ente “Comune”, in sede di redazione del nuovo P.U.C. (Piano Urbanistico Comunale), definire una destinazione specifica alle ex aree industriali dismesse, al fine di evitare in sede di approvazione ed attuazione dei P.I.P., lunghe ed infinite attività tecnico-legali-amministrative, connesse ad eventuali varianti urbanistiche.2. Di natura tecnica relativa alla redazione ed approvazione dei progetti di urbanizzazione.3. Di natura contrattuale-legale, quali gare di appalto, espropri, bandi per assegnazione suoli ecc..Preliminarmente va ricordato che negli anni 60-70, Casoria ha avuto un notevole sviluppo industriale, che ha trasformato la città, fino ad allora con una economia prevalentemente agricola, tanto da essere definita, per l’orgoglio dei Casoriani “ la Sesto San Giovanni del Sud”.Anche se tale sviluppo creò moltissime occasioni occupazionali e di crescita del tenore di vita, conseguenzialmente, contribuì ad uno smisurato ed incontrollato incremento di costruzioni residenziali e demografico, senza una logica di programmazione urbanistica.Infatti il numero degli abitanti passò in pochissimi anni da circa 30.00, a circa 70.000.Le forze politiche dell’epoca, non seppero cogliere quella straordinaria occasione per accompagnare “ lo sviluppo industriale” con l’approvazione di idonei Piani regolatori Generali che prevedessero un insieme di servizi, attrezzature e urbanizzazioni adeguate al grande cambiamento in atto.Furono consentiti la costruzione di quartieri dormitorio senza servizi e attrezzature (vedi zona Carducci, Pio XII, fraz. Arpino, zona Castagna, Stella e Lavinaio).Solo dalla metà degli anni 70, le amministrazioni Comunali, prevalentemente di centro Sinistra (DC – PSI – PSDI), diedero inizio alle programmazioni, realizzando grandi opere pubbliche, tra le più importanti possono ricordarsi:• La ristrutturazione ed ampliamento di tutta la rete fognaria del Centro Urbano e costruzione del Collettore Finale di scarico;• La realizzazione della nuova rete idrica primaria e secondaria di tutto il Centro Urbano;• La nuova casa Comunale in Piazza Cirillo e nella frazione

Arpino;• La nuova Pretura;• La nuova Caserma dei Carabinieri;• La Villa Comunale in Via Pio XII;• La nuova sede ex ASL 26 in Piazza San Paolo;• Il Complesso polifunzionale sportivo in Via Cava (Palazzetto dello Sporto – Piscina – Parcheggi);• Vari edifici scolastici;• Ristrutturazione impianto di pubblica illuminazione;Allo sviluppo industriale degli anni 60-70, dopo qualche decennio seguì la crisi del settore produttivo, molte industrie (ex Rhodiatoce) si trasferirono in altri Comuni ed altre furono costrette a cessare le attività.Tale stato trasformò di nuovo la città, prima a vocazione agricola, poi industriale, a città dormitorio, con pochissimi servizi, infatti erano quasi inesistenti Asili Nido, Scuole Materne, parcheggi, grande viabilità, attrezzature sportive, verde attrezzato di quartiere ecc.Tutte le aree industriali dismesse (ex Rhodiatoce, Resia, Tubi Bonna, Snaidero ecc.) sono state oggetto di scarsa attenzione da parte della classe politica soprattutto, per quanto riguarda le prime incisive azioni di bonifica e l’accompagnamento del processo di trasformazione, inizialmente sotto l’aspetto della destinazione urbanistica, per consentire quelle opportunità di realizzare nuovi servizi, urbanizzazioni, attrezzature e notevoli incrementi di attività produttive non inquinanti, favorendo in tal modo l’imprenditoria giovanile.Una ordinata, vivibile e meno inquinata città del futuro deve prevedere, nella sua programmazione, quale elemento principale la eliminazione delle frammistioni tra attività produttive (Autofficine di carrozzeria, meccanici, piccole industrie ecc.) e residenziali. Quale occasione migliore per aiutare l’imprenditoria giovanile e locale ad attuare, con incentivi del Comune (messa a disposizione delle aree) il trasferimento in spazi idonei per l’espletamento di tali attività.Il Comune di Casoria, ha avuto tale importante e forse irripetibile opportunità, previo un finanziamento di 6.546.000 di Euro, concesso dalla Regione Campania nell’anno 2002, destinato alla realizzazione degli espropri e opere di urbanizzazione primarie e secondarie (fogne, rete idrica, impianti di illuminazione e spazi destinati a verde) nell’area ex Resia.Furono redatti ed approvati i piani di esproprio, i progetti generali e stralci definitivi ed inviati alla Regione Campania e cassa Depositi e Prestiti gli atti per la concessione dei finanziamenti definitivi. Dopo detti adempimenti, dovevano solo essere redatti i progetti esecutivi e procedere agli appalti delle opere.I finanziamenti concessi per il PIP potevano essere utilizzati entro il 31/12/2007, per cui la Commissione Straordinaria, insediata nell’anno 2005 a seguito dello scioglimento del Consiglio Comunale, vista la impossibilità dell’utilizzo entro detto termine, dopo un incontro con le forze politiche, con proprio atto n. 197 del 25/7/2007, deliberò la devoluzione del citato finanziamento

ATTIUALITA’

di Enzo Amato*

Piani Insediamenti Produttivi ex aree industriali dismesseOCCASIONE PERSA - OCCASIONE SPRECATA

Domenica 27 novembre 2011 5

ATTIUALITA’

da “opere P.I.P. ex Resia” ad “opere fognarie e infrastrutturali a servizio di aree industriali Casoria centro e frazione Arpino, nonché per la realizzazione di edifici Comunali in Via Macello”.Tale richiesta di devoluzione veniva inoltrata ai sensi dell’art. 31 comma 27 della L.R. n 1/07. La Regione Campania nello stesso anno approvava la devoluzione del finanziamento, richiedendo la presentazione dei progetti esecutivi. Nell’anno 2008 a seguito delle elezioni amministrative si insediava la nuova amministrazione comunale. I progetti esecutivi non sono al momento stati redatti e da informazioni assunte presso la Regione Campania risulta che il finanziamento di 6.546.000 di Euro non è più disponibile.PERCHE’ OCCASIONE PERSA – OCCASIONE SPRECATAIl Comune bene ha fatto a richiedere ed ottenere la promessa del finanziamento di euro 6.546.000, da destinare alla riqualificazione di un’ area P.I.P.E’ stata, nel caso specifico, una felice intuizione programmatica che avrebbe consentito l’avvio di un processo, un primo esperimento, un esempio per la riqualificazione di una delle

tante aree industriali dismesse, ubicate all’interno del centro abitato. La realizzazione del P.I.P., poteva contribuire ad avviare la riqualificazione di parti della città, in modo particolare il centro storico, eliminando la frammistione tra attività produttive (autocarrozzerie, meccanici, piccole industrie) e destinazioni residenziali. Poteva essere un sostegno e un incentivo per l’incremento di attività occupazionali, dell’imprenditoria locale e giovanile, in sede i concessione dei suoli e altre agevolazioni da parte del Comune.L’auspicio è uno solo, sperare che quanto accaduto per il finanziamento P.I.P. e altri finanziamenti extra bilancio comunale ( che forse sono decaduti, vedi ex Snaidero, Mercati e Fiere in Via P. Nenni ecc) non si ripeta con il PIU’ Europa, occasione anche questa irripetibile per la riqualificazione e il rilancio di una migliore qualità della vita (occupazionale, vivibilità, culturale) della città.Tutti i soggetti che sono preposti a farlo, devono capire che: “Quando non c’è più niente da fare, occorre fare sempre qualcosa”.

* Segretario cittadino API

di Ramona Pellegrini

Settimana del benessere psicologicoCENTONOVANTACINQUE LE CITTA’ CHE HANNO ADERITO ALL’INIZIATIVA

Si è conclusa ieri 26 novembre la settimana per il benessere psicologico in Campania. Casoria è stata una delle 195 città che hanno aderito all’iniziativa, che è stata presentata al pubblico Martedì 21 Novembre, presso la Biblioteca comunale da poco inaugurata.Hanno partecipato all’evento il sindaco Vincenzo Carfora, il presidente dell’ordine degli psicologi Raffaele Felaco e diversi giovani colleghi, i quali hanno reso possibili tutte le iniziative che si sono svolte nel corso di questa settimana. Il dott. Carfora ha sottolineato la necessità di tornare a parlare di psicologia e in particolare di benessere, soprattutto alla luce dei ritmi di vita sempre più concitati che la società ci richiede.; il dott. Felaco gli ha poi dato in dono una penna, a sottolineare la gratitudine per

la sensibilità dimostrata nei confronti di argomenti che nella fretta quotidiana trovano poco spazio.Oggi i media contribuiscono ad alimentare un clima di pessimismo e

sconforto veicolato dalla situazione finanziaria ma che è del tutto scollato dalla realtà che tutti noi ci troviamo ad affrontare concretamente; è quindi necessario uscire da questo “ inganno cognitivo “ ed iniziare a guardare la realtà per quella che è. Durante la presentazione sono stati illustrati i meccanismi psicoanalatici alla base della costituzione della coppia, l’importanza di conoscere le aspettative e i desideri che si nascondono dietro la scelta di un partner e della consapevolezza necessaria allo svolgimento di un ruolo genitoriale sano. Essere coscienti delle complesse dinamiche che si celano dietro i nostri comportamenti è fondamentale per orientarci nella realtà ed evitare di restare intrappolati in pregiudizi e dogmi che minano dal profondo la nostra serenità.

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Settimanale Indipendente - Anno III numero 266

TERRITORIO

di Ciro Galiero

LE VOCI DELLE PERIFERIEVIA CAPRI E LUFRANO DUE REALTÀ TUTTE DA COSTRUIRE

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Continuando nel nostro viaggio questa settimana vi raccontiamo di due grosse realtà Lufrano e la zona di Via Capri. Quest’ultima salendo da via N.le delle Puglie è accessibile, sulla destra, prima dell’ingresso verso l’autostrada A1. La zona di via Capri è costituita da due arterie principali via Ventotene, ex via Vecchia Comunale, e via Capri appunto. Dal punto di vista toponomastico l’intera zona è connotata con il nome di isole, attualmente molte traverse private che si trovano sulla zona non sono ancora state censite a patrimonio comunale, ciononostante il Comu-ne presidia la zona e salvaguarda gli interessi degli abitanti che vi abitano fornendo loro quei servizi di cui necessitano quali luce, gas, polizia urbana, ecc. La zona di via Capri è sorta negli anni ’80, molti degli abitanti della zona provenivano dalla vicina Napoli, l’attuale edilizia urbana è principalmente costituita da villette mono e bifamiliari. Le inefficienze sono state subito individuate dagli allora nuovi abitanti della zona che iniziarono, insieme al Movimento di Arpino ed alla circoscrizione, ad essere parte attiva di iniziative atte al miglioramento della vivibilità nella zona. La zona anni fa era una grande distesa agricola, c’erano sorgenti d’acqua che riempivano i pozzi, l’acqua per gravità scendeva a valle ed irrigava i campi di fave della vicina Arpino. Come scritto precedentemente negli anni 80 si sono avuti i primi insediamenti abitativi, ma la zona non era servita dall’acqua perché l’azienda comunale dell’Ottogas e l’Arin rifornivano i palazzi della zona sulla strada nazionale ma le loro condotte non si estendevano all’interno di via Capri. Accordi successivi hanno fatto si che si stendessero le condotte prima a via Ventotene e poi a via

Capri. In questi giorni l’Ottogas ha terminato i lavori fornendo l’acqua nella zona, e come da accordi intrapresi con il comune ripavimenterà le strade che sono state oggetto di intervento lungo le arterie di via Capri e della zona di Lufrano. Si riprenderà quanto prima il progetto definito dalla giunta dell’allora sindaco De Rosa che aveva in cantiere la realizzazione di una condotta fognaria a cui dovrà afferire la zona di via Capri. Tempo fa la circoscrizione si è battuta per evitare che in una situazione già di grande difficoltà territoriale ed ambientale si insediasse il campo rom. Oggi dal punto di vista dei collegamenti urbani esiste una navetta la C88 che collega la zona di via Capri verso Arpino e verso la stazione della circumvesuviana, ma come a più riprese indicato dal sindaco Carfora, si è in via di definizione di un accordo del comune di Casoria con la CTP che consentirà di mettere in collegamento a breve tutte le periferie con il centro di Casoria. La zona di Lufrano è attraversata dal Sebeto, famoso fiume citato nelle loro opere sia da Virgilio che da Orazio, questi aveva uno sbocco a S.Anna delle Paludi e verso il Castel dell’Ovo a Napoli dove ci fu il primo insediamento greco dell’epoca, come si sa i greci erano soliti colonizzare vicino al mare e nei pressi delle foci dei fiumi. Un architetto di Napoli, un certo De Lucia che si interessava di urbanistica, ipotizzò addirittura la realizzazione del parco nazionale del Sebeto che partiva dal monte Somma, da dove nasce, fino a S.Anna alle Paludi. Lungo le sponde del fiume, dove anni fa furono notati addirittura i fenicotteri rosa, cresce una pianta presente solo in quella zona ed in nessun altro posto. Lungo le sponde del fiume furono costruite ville e la

zona non avendo un sistema di fognatura si sversava nei pozzi del fiume e quindi nel corso del tempo l’acqua è diventata non potabile. L’Arin si è vista allora costretta a chiudere i pozzi e nei periodi di pioggia, con l’ostacolo rappresentato dal centro direzionale di Napoli, il livello dell’acqua nelle zone basse delle case di Lufrano aumenta, tanto che nelle cantine o garage sono costantemente in funzione delle pompe che aspirano l’acqua. Ad ottobre, in seguito all’accordo tra Comune ed Arin di non costruire più la centrale a biomasse, ci si è accordati per risolvere il problema mungendo l’acqua dai pozzi e che mediante appositi filtri la si renderà potabile per poter successivamente servire la zona del centro direzionale ed i paesi del vesuviano. Un’altro problema è la linea TAV delle Ferrovie dello Stato che ha stravolto il paesaggio isolando i cittadini, c’è in progetto la costruzione di un cavalcavia pedonale che permetterà di bypassare la TAV ed arrivare alla vesuviana. Le zona di via Capri e di Lufrano come è evidente risentono di problemi come la mancanza di infrastrutture ed inevitabilmente della distanza dal centro di Casoria ed in parte di Arpino, non ci sono marciapiedi quei pochi sono ricoperti da erbacce, non c’è una farmacia, non una scuola, non una chiesa perché tutte queste realtà sono presenti nella frazione di Arpino, gli abitanti sono consapevoli che abitando in queste zone inevitabilmente sono costretti ad usare i propri mezzi i locomozione. Anche in queste zone si spera che l’amministrazione comunale faccia la sua parte e non abbandoni a se stesso i cittadini. Anche questo viaggio nelle periferie di Casoria è terminato vi do appuntamento al prossimo numero.

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L’INTERVISTA

di Rosaria Mainella

LA “MARTIN LUTHER KING”UN’ISTITUZIONE APERTA AL TERRITORIO

Citofoniamo e si apre il cancelletto automatico della SMS Martin Luther King di Casoria, con gentiezza e cordialità ci accoglie un’assistente, che ci indirizza all’ufficio del dirigente scolastico.Il clima è tranquillo, siamo quasi a mezzoggiorno, e gli studenti sono silenziosi nelle loro aule, nessun vociare assordante, niente caos del cambio dell’ora, un semplice sottile bisbiglio quasi innaturale per una scuola media.L’ufficio del dirigente scolastico Prof. Ciro Raia è sobrio e ordinato e la porta rimane aperta durante la nostra chiacchierata.Quali sono i punti di forza della scuola media King?Abbiamo provato a rinfrescare l’offerta formativa, arricchendola di progetti e occasioni formative nuove e stimolanti, a disposizione sia dei nostri studenti, sia di coloro che intendono interagire con la struttura.Offriamo un corso di studi ad indirizzo musicale, e notevole e ben avviata è anche l’orchestra della scuola. Abbiamo dato vita a molteplici laboratori e progetti, tra i quali quello per la formazione degli adulti, il corso per l’acquisizione dell’abilità linguistica per gli immigrati, ed il progetto di lettura in biblioteca.Abbiamo parlato dei punti di forza, ma a proposito dei punti deboli?Sarebbe grave se riscontrassimo dei veri punti deboli, poichè gli stessi potrebbero inficiare il fine formativo.Posso rilevare

delle “difficoltà tecnico-strutturali” che riguardano sostanzialmente l’edificio, il quale necessiterebbe di una vera e propia ristrutturazione. Ribalto tuttavia la sua domanda e mi soffermo sulla palestra e sui laboratori di cui siamo entrati in possesso lo scorso marzo e che ci hanno consentito di realizzare fruttuose partnership con varie associazioni sportive sul territorio. E’ chiaro che saremmo ben lieti di beneficiare di interventi migliorativi e di riottenere la disponibilità dello spazio teatro, importante risorsa per i nostri studenti.

Che innovazioni ha portato all’Istituto?Sono preside della scuola da soli 2 anni, e il mio principale obiettivo è stato la riorganizzazione. Ciascuno apporta il proprio metodo gestionale, e nell’implementare il mio, ho sovvertito procedure che si erano consolidate, i risultati si vedranno nel lungo periodo ma l’organizzazione mi risulta già più ordinata e rispondente ai miei criteri.Le novità sono state accolte con favore, segno che non c’è riluttanza ai cambiamenti positivi.Ci illustra inoltre l’imminente elezione del sindaco dei ragazzi, e si auspica elezioni più concertate con gli altri istituti nella speranza che la baby carica istituzionale possa avere una valenza più concreta e catalizzare le esigenze e gli interessi di una platea di studenti più vasta.

Settimanale Indipendente - Anno III numero 268

“Più illuminazione per garantire maggiore sicurezza ai cittadini”.L’assessore Sergio D’Anna: “L’obiettivo è recuperare le periferie”.

Allarme topi alla scuola Palizzi, protesta dei genitori in Municipio.L’assessore all’istruzione Marro assicura: “Abbiamo avvertito subito l’ASL”.

Casoria, domenica spettacolo di beneficenza al teatro “Ateneo Danza”.I giovani del Comitato Locale Napoli Nord organizzano uno spettacolo

per una raccolta fondi il giorno 27 novembre alle ore 19.

Carfora presenta il programma: critiche dal Partito DemocraticoIl capo dell’opposizione, Massimo Iodice: “Il sindaco ci deve dire se c’è

una maggioranza che sostiene i suoi interventi”.

Siti per i rifiuti, scontro in Consiglio: il documento dell’opposizione contro l’ipotesi di destinare a discarica due cave sul territorio. Carfora sicuro: “Non ci sarà alcuno spazio

destinato all’immondizia. E’ ora di finirla con l’allarmismo”.

Fitti passivi, la città degli sprechi.Circa 800mila euro I’anno ai proprietari dei terreni che ospitano tribunale, caserme e scuole.

IL NODO: Requisiti alla camorra 38 immobili: nessuno sa dove sono né come utilizzarli. L’assessore Mariano Marino: “Voglio vederci chiaro, assurdo continuare a pagare”.

Riordino servizi, giovani e sicurezza: il programma di Carfora.Il sindaco illustra il piano per la città;il PD dice si ma con riserva.

CRONACA

di Antonio Di Napoli

CASORIA SUI GIORNALISETTE GIORNI DI RASSEGNA STAMPA

NAPOLI NORD

Domenica 27 novembre 2011 9

ATTUALITA’

“Chi lascia i giovani senza istruzione, merita poca lode”.Svestire i propri figli dall’istruzione, questa è l’Italia, Stato ormai privo di spunti che attraverso tagli e manovre rischia di fare dimenticare al mondo intero che è madre di Dante, Petrarca, Boccaccio e tanti altri.Così oggi le famiglie che vivono in condizioni economiche di disagio, attraverso la compilazione di appositi moduli, richiedono l’aiuto e l’intervento dello Stato per far sì che i più piccoli, attraverso dei fondi da investire nell’acquisto di libri, riescano a conoscere i saperi della vita. Ormai da qualche anno molti Comuni italiani si sono attrezzati per dare una mano alle famiglie più in difficoltà. Ma il clima di austerità non risparmia nessuno: per la prima volta dopo anni, diversi Comuni non hanno ancora distribuito neanche un buono per la fornitura dei libri scolastici, in attesa di sapere quanti finanziamenti riceveranno dallo Stato. E molti genitori, già in difficoltà, hanno dovuto pagare tutto di tasca loro. Casoria, come ci informa l’Ufficio della Pubblica Istruzione con sede in Via Po, vanta ben due decreti bloccati: di cui in uno la Regione Campania assegna circa 90.000,00 euro al Comune per la fornitura dei libri di testo 2010/11. Soldi fantasma non ancora apportati alle casse del Comune, che non riesce a trasformare i buoni libro in moneta contante da girare alle librerie. I librai vantano un credito, da parte del Comune di Casoria, ma l’ Amministrazione Comunale, dopo aver pagato parzialmente le fatture delle cedole buoni libro, ha esaurito i fondi disponibili e che, non avendo ancora ricevuto dalla Regione le somme stanziate per gli adempimenti previsti dalla legge sul diritto allo studio, non può materialmente

procedere alla liquidazione delle spettanze della categoria. In conclusione oltre al Comune anche le librerie attendono che finalmente questi rimborsi arrivino dalla Regione. Per la fornitura dei libri per l’anno scolastico 2011/12 invece, la Regione Campania con una nota del 24 Ottobre 2011, delibera che il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) non ha ancora emanato il decreto di riparto dei finanziamenti ministeriali e regionali relativi alla fornitura dei

buoni libro, ostacolando così l’obiettivo di garantire un’effettiva generalizzazione del diritto allo studio, dalle scuole primarie alle scuole secondarie.Di conseguenza i Comuni attualmente non possono erogare i buoni a causa del mancato decreto. Il risultato finale è stato di creare dei forti disagi per le famiglie. Con l’ inizio delle scuole a settembre, sulla spesa delle famiglie è gravato un costo in più: quello dei libri scolastici.E così genitori e scuole stanno adottano diverse iniziative per scambiare libri usati. Al malcontento dei cittadini e dei Comuni che non possono garantire la gratuità, totale o parziale, dei libri di testo in favore degli alunni che adempiono l’obbligo scolastico, si aggiunge anche quello delle librerie ovviamente per i mancati guadagni attuali. L’istruzione dovrebbe essere

un diritto di tutti e non solo di pochi. E’ solo imparando e conoscendo le verità della vita che i giovani e le classi sociali future potranno non cadere in sbagli già commessi in passato. Parlando del diritto allo studio il premio Nobel per la pace Nelson Mandela, diceva una frase che spero ci farà riflettere molto: “L’istruzione e la formazione sono le armi più potenti che si possono utilizzare per cambiare il mondo”.

di Maria Rosaria Rocco

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Settimanale Indipendente - Anno III numero 2610

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Domenica 27 novembre 2011 11

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di Roberta Formisano

DIS-COLORIAMO LA CITTA’I RAGAZZI CONTINUANO A TESTIMONIARE “SENSO CIVICO”

Una panchina, questa come le altre, che solo venti giorni fa aveva conosciuto ordine e pulizia, è stata invasa da spazzatura di ogni tipo e dalla mancanza di senso civico di chi, ogni giorno, occupa questi spazi, non curante del rispetto del territorio in cui vive.

Per fortuna ci ha pensato quel gruppo di ragazzi!‘Adotta un’aiuola’: il loro nuovo motto per portare avanti, come promesso, il progetto ColoriAMO la città, che ha avuto inizio domenica 30 ottobre quando hanno ripulito piazza Dante (antistante la stazione).Hanno scelto domenica scorsa,20 novembre, solito orario, le 10:30, per ‘adottare’ ognuno un pezzo di piazza.Armati nuovamente di scope, palette e attrezzi da giardino, si sono messi all’opera; ma gli strumenti pratici non sono bastati, perché sono ricorsi ad un carico di pazienza: a soli venti giorni dalla loro ‘impresa’, il verde delle aiuole era sparito, oscurato da carte, buste, bottiglie di vino, vestiti, fogli di giornale, un paio di scarpe, un materasso… insomma hanno avuto molto da fare!Spinti dalla voglia di concretezza, dall’amore per la propria città e dallo stare insieme, hanno ridato vigore alla piazza rendendola accogliente…

in fondo è così che dovrebbe essere ogni giorno, essendo un luogo di passaggio. Pur non numerosissimi, per quanto hanno potuto, sono riusciti a fare tanto, non si sono scoraggiati, eppure avrebbero potuto abbandonare il campo!Ma sono giovani, e non hanno intenzione di tirarsi indietro dinanzi all’indifferenza e all’inciviltà di passanti, barboni e perché no, degli stessi cittadini, i quali da tempo si impegnano nella raccolta differenziata.Allora perché non rispettare la città come casa propria?

Settimanale Indipendente - Anno III numero 2612

Domenica 27 novembre 2011 13

Settimanale Indipendente - Anno III numero 2614

RUBRICA

di Vincenzo Carboncino

A TU PER TU CON LE TASSEQUANTO E QUANDO CONVIENE FARE RICORSO CONTRO IL FISCO?

“La forza dei governi è inversamente proporzionale al peso delle imposte” (Émile de Girardin, Il Socialismo e l’imposta, 1850). A voler calare nella nostra realtà questa massima non potremmo affermare altro se non che viviamo in un paese debolissimo, considerando che l’Italia è una delle nazioni con la maggiore pressione fiscale d’Europa. Fatta questa doverosa premessa, non volendo mettere sotto accusa il sistema tributario per intero ma la sua eccessiva pressione, uno dei problemi che spesso si pone per il contribuente oltre alla pressione fiscale, è quando essa nasce da una illegittima pretesa fiscale. Possono essere tante le circostanze per cui si ritiene di essere state vittima di un’ingiustizia, come in caso, ad esempio, di un avviso di accertamento, di un avviso di liquidazione o magari in caso di provvedimenti che negano la spettanza di agevolazioni.Ebbene in questi casi in cui il contribuente è convinto dell’illegittimità della pretesa dell’ufficio, può rivolgersi alle Commissioni tributarie chiedendo l’annullamento totale o parziale dell’atto fiscale notificato. Il contenzioso tributario è uno strumento fondamentale di tutela del contribuente, tuttavia occorre valutare caso per caso la sua convenienza. Infatti nel voler

rispondere alla classica domanda “Quando conviene fare un ricorso..? ” non possiamo non tener conto dei vantaggi e degli svantaggi che una simile scelta porta con sé. Il vantaggio primario, da un lato, è che il contribuente può conseguire, laddove la Commissione tributaria ravvisi l’illegittima pretesa fiscale, l’annullamento totale

o parziale dell’atto notificato dal fisco. Dall’altro lato, un ulteriore vantaggio è costituito anche dalla possibilità di richiedere ed ottenere la sospensione della pretesa fiscale fino al giudizio finale. Nel valutare l’opportunità di instaurare un contenzioso tributario occorre però sempre ponderare, in negativo, sia i tempi che i costi. Infatti, la proposizione di un

ricorso comporta, nella maggior parte dei casi, costi aggiuntivi rappresentati innanzitutto dall’obbligo di farsi assistere da un difensore (la legge prevede l’obbligo di farsi assistere da un difensore per cause di valore superiori ai 2.582,28 euro) senza comunque dimenticare il rischio, per chi perde, di essere condannato al pagamento delle spese. Inoltre il rischio

è teoricamente doppio se si considera che, anche in caso di vittoria del contribuente, ci sono quasi sempre due battaglie da dover vincere essendo infatti possibile per l’Ufficio proporre appello generando un secondo grado di giudizio. Da quanto finora detto, si conferma che la proposizione di un ricorso presenta numerose insidie ed incertezze oltre a regole tassative che possono, in caso d’inosservanza, determinare l’inammissibilità dell’atto e quindi la soccombenza del contribuente. Ne consegue, in definitiva, la necessità

di valutare in concreto sia da parte del contribuente che dei suoi eventuali difensori quali e quante sono le possibilità di ottenere una vittoria in contenzioso e se tali vantaggi sono controbilanciati dalle spese che esso comporta, sì da non dover alla fine sopportare non solo la pressione degli adempimenti fiscali ma anche ulteriori e sensibili costi.

Domenica 27 novembre 2011 15

Settimanale IndipendenteReg. Trib. Napoli N. 7109 del 23/10/2009

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Intervengono : Don Aniello Manganiello, prete anticamorraSergio D’angelo, assessore Politiche Sociali

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15 Dicembre - ore 17:00IL CENTRO DI PROMOZIONE CULTURALE

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Incontro con l’autoreDOMENICO DE MASI

Per discutere del suo libro “L’ozio creativo”

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