Download - La verità : Ordine Osirideo Egizio, Kremmerz, Arcana Arcanorum, Leone Caetani

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Esistono momenti, nella storia dellUmanit, che possono definirsi contingenti e decisivi, momenti in cui si pu pensare che le forze oscure del caos della controiniziazione stiano per prevalere definitivamente spegnendo il Lume Perenne della Tradizione. Ci gi successo in passato e succeder ancora ma, sempre vigili ed immediati, i Veri Custodi della Arcana Sapienza intervengono per mostrare ai viandanti che la Luce ancora viva. La rivoluzione informatica stata, indubbiamente, la terza grande rivoluzione moderna, dopo quella industriale, iniziata in Inghilterra e quella politico-sociale iniziata in Francia. Certamente, come tutte le rivoluzioni, essa ha apportato benefici notevoli agli uomini ma anche danni. Internet offre una impressionante congenie di siti, articoli, riviste,forum ove si discute apertis verbis di qualunque argomento: anche dei pi Sacri, Arcani e Segreti, di cui, con larroganza tipica di questa epoca, individui privi di qualunque competenza e titolo si arrogano il diritto di dissertare cianciando di Ordini,Arcana,Trasmutazioni, Operedei quali non intuiscono minimamente la reale essenza. Non siamo interessati a rispondere a codesti stolti, le cui ciance sono palesemente indizio della loro ignoranza per qualsiasi individuo di media intelligenza e psichicamente sano: siamo invece costretti ad intervenire attraverso lo strumento informatico, in virt dellimperativo che spinge gli Iniziati ad essere calati nel Tempo in cui vivono, allo scopo di correttamente informare coloro che sono VERAMENTE alla ricerca della Luce di cosa sia DAVVERO lOrdine e che cosa invece non lo sia. Non cercate di trovarci, non vi illudiate che si possa giungere a Noi compilando un modulo, una domanda, magari con annesso versamento di denaro. Coloro che devono arrivare allOrdine nascono gi con tale destino e sar lOrdine medesimo a trovarli tramite i suoi Emissari che incogniti testimoni degli eventi - vigilano costantemente individuando gli Esseri ad Esso predestinati. Ricordate che il Vero, lautentico Maestro dentro di voi: Noi non possiamo fare nulla che in realt voi non abbiate gi fatto. La Via Spirituale, il Cammino DellArte Regale e della Apoteosis lungo, arduo, totalizzante ed ingrato: lo Spirito un padrone geloso, non illudetevi di poter giungere a qualsiasi risultato se non siete disposti a

donarvi interamente ad Esso. Solo gli Individui totalmente dediti al Sacer ma contemporaneamente forniti di una mente lucida, agile,razionale e non inclini a misticismi, elucubrazioni, fantasticherie, possono compiere il Cammino Aureo che conduce alla meta indicata dal Divo Pitagora e quando lascerai questo corpo di carne e ti involerai verso letere, libero, ti accorgerai di non essere pi un uomo ma un Dio, un immortale anche tu. Non venire contaminati dalle lusinghe profane del mondo, non essere corrotti dal desiderio di potere, ricchezza, fama, successo, non accettare compromessi con la propria coscienza e con lEtica Universale (che ben altra cosa della morale cattolica e borghese) ma ESSERE del mondo, accettare le regole della civile convivenza, non turbare il quieto vivere altrui, ricordarsi che il primo dovere di un saggio quello di non turbare la quiete degli ignoranti (inteso non come dispregiativo ma, secondo letimo latino, Coloro che ignorano,che non sono a conoscenza). Ritirarsi dal mondo, sforzarsi di voler apparire originali odiversi indice di manifesta immaturit Spirituale quando non di aperta alienazione mentale. Un grande Maestro diceva che quanto pi appariamo individui normali tanto pi siamo prossimi ad una autentica realizzazione interiore. Guardatevi dai guru, state lontani da coloro che cercano di propinarvi effetti speciali e ancor di pi rifuggite da quelli che si autodefiniscono maestri poich un VERO Maestro non si giudicher mai tale. Siate invece esempio e modello nel mondo, di disponibilit e di onesto agire, cos che coloro che vi avvicineranno e che hanno occhi per vedere e orecchie per ascoltare si chiedano PERCHE voi siete come siete e siano spinti a seguire il vostro esempio.

LA STORIA DELLORDINE E LE SUE FINALIT Quale lorigine di ci che viene denominato Antiquus Ordo Aegypti? Tale denominazione e la sua moderna conformazione secondo un modello esteriormente libero-muratorio si deve allIllustre Fratello Raimondo De Sangro, Principe di Sansevero. In realt Egli adatt alla logica dei nuovi tempi, con la duttilit propria dei Grandi Iniziati, un Sistema Iniziatico millenario

giunto fino a Lui incorrotto tramite una ininterrotta catena lineare con trasmissione DIRETTA bocca/orecchio. Linizio di tale catena storicamente documentato, nellarchivio segreto dellOrdine,a partire dal faraone Amenophis IV (Ek-Nthn o Akhenathon) ma in realt molto pi antico, situandosi il periodo di fondazione della nostra fratellanza attorno al 2500 A.C. Conosciamo, ovviamente, tutti i nomi dei Sommi Pontefici e dei diversi Membri dellOrdine: alcuni di Essi - come Platone, Pitagora, Porfirio, Boezio, Lullo, Bruno, Campanella - sono nomi assai noti; altri - come Namaziano, Beccadelli, Cardano, Gualdi (che nella realt si chiamava Walter ed era tedesco, unico Pontefice negli ultimi mille anni di storia dellOrdine, dopo lo spagnolo Lullo, a non essere nato in Italia) - sono sconosciuti ai pi e noti solo dai cultori di studi specialistici. Finalit dellOrdine era ed quella del tramandare (tradere/traditio) gli Arcani Misteri attraverso i quali luomo si distacca via via dal piano materiale e contingentato per evolvere fino al piano della Divinit. Tali Misteri, insegnati nei Templi Egizi prima e in quelli Ellenici poi, con il passare dei secoli finirono per essere osteggiati dalla Autorit costituita fino a subire autentica persecuzione con lavvento del Cristianesimo e con la sua affermazione quale unica Religione ammessa nellImpero Romano (editto di Teodosio). Ne consegui un ovvio occultamento dei Centri Iniziatici, occultamento che non salv Ipazia, Severino Boezio, e molti secoli dopo Giordano Bruno dal martirio. LOrdine decise di uscire allo scoperto nel XVII secolo appalesandosi come Fraternitas Rosicruciana e pubblicando i due celebri manifesti passati alla storia come Fama e Confessio. I Nostri Fratelli Comenius, Andreae, Maier, Fludd, Sandivogius, Gualdi,Santinelli, ritennero possibile un tentativo di azione sulla societ civile attraverso una sensibilizzazione delle menti pi illuminate dellepoca, ma dovettero amaramente constatare che il mondo non era ancora maturo e furono costretti a ritirarsi nellombra. Il successore di Francesco Maria Santinelli (a sua volta successore del Gualdi), alla guida dellOrdine fu il pesarese Fulvio Gherli, medico insigne che fu chiamato a Napoli per insegnare nella locale universit. Accolto dalla residua comunit egizia partenopea, Egli scelse quale discepolo e successore Raimondo De Sangro di Sansevero, Gran

Maestro della Libera Muratoria del regno di Napoli. Don Raimondo rivest lOrdine di un abitus esteriormente Massonico creando la Loggia La Perfetta Unione ed il Rito di Mizraim (traduzione ebraica della parola Egitto) allo scopo di selezionare i migliori elementi, le menti pi feconde, per iniziarli ai Sacri Misteri Arcani. Raccolse attorno a s personalit eminenti come Teodoro, barone di Tschudy, il cugino Luigi dAcquino dei principi di Caramanico ed il conte Alessandro di Cagliostro (che non era lavventuriero Giuseppe Balsamo, come ben spiegato da Marc Haven nella sua opera Il Maestro Sconosciuto) amico e discepolo del DAcquino. In questo ambiente di elevatissimo livello Iniziatico fu elaborata quella Summa Teurgica, apice e completamento del cammino di perfezionamento umano nota con il nome di Arcana-Arcanorum e corrispondente ai Gradi 87, 88, 89, 90 del Rito di Mizraim (o Misraim). Torneremo ampiamente su questo, ma per il momento val bene premettere che tale Sommo Deposito iniziatico (i cui rituali sono stati pubblicati anche in internet da Labour e dati alle stampe da Castelli) posseduto anche da alcuni Corpi Rituali Massonici della linea Memphis-Misraim (frutto della fusione tra i due Riti verificatasi alla fine del XIX secolo)non possiede alcun REALE valore Trasmutatorio se privo delle opportune istruzioni OPERATIVE,le quali vengono trasmesse UNICAMENTE da bocca ad orecchio ai Membri dellOrdine Nostro. Infatti, nelle summenzionate pubblicazioni - come pure nei Rituali consegnati a quei Massoni che sono stati insigniti di tali Gradi - si trovano unicamente: il rituale di ricevimento al Grado, i Syllabi e le cosiddette Istruzioni Orali, che altro non sono se non discorsi filosofici o ripetizioni quasi pedisseque di testi come il Kibalion. Sapere che la parola sacra del 90 Grado Sophia, e quella di passo Iside-Osiride, o che la batteria del 87 Grado un colpo unico, e che in tal grado alla parola Natura si risponde Verit, o che la invocazione del 90 Pace agli uomini con relativa risposta Fiat, o che la parola sacra dell89 grado Uriel (tanto qualcun altro si , da tempo, preso la briga di rivelarlo) non aiuta minimamente lIniziato a compiere quel cammino Trasmutatorio impossibile senza le citate Istruzioni Operative. In poche parole, solo con le Istruzioni Operative il Grado 87 corrisponde FATTIVAMENTE allOpera al Nero (Nigredo) ed alla

realizzazione delle forze della Terra; ed il Grado 88 diventa il concretizzarsi dellopera al Bianco (Albedo), con la conquista delle forze dellAcqua; il Grado 89 lOpera al Rosso (Rubedo), ove lIniziato apprende a padroneggiare le Forze del Fuoco, essendo infine il 90 Grado il Compimento della Grande Opera(Auredo) ove vengono consegnate, alla Nuova Guida Degli Uomini, le Forze Divine dellAria. Qualunque persona dotata di un minimo di buon senso (ed a costoro che ci rivolgiamo) non pu non avere gi, a questo punto capito due cose: - A) Che tale percorso Trasmutatorio pu essere compiuto Unicamente tramite Operazioni di Altissima Teurgia le quali, per forza di cose, devono necessariamente essere segretissime. - B) Che tali Istruzioni possono ovviamente essere date UNICAMENTE ad Individui Evoluti, Equilibrati, Esperti e FIDATISSIMI, e ci spiega come LOrdine sia riuscito a sopravvivere nel corso dei millenni. Riguardo al punto B) occorre precisare: nessun Individuo che non abbia compiuto una completa rettificazione del Pensiero potr mai esser preso in considerazione; parimenti, Individui privi di qualsiasi brama di potere ed al contempo liberi da fanatismo, misticismo, dogmatismo sono da prendersi in considerazione,ovviamente con le premesse ed i distinguo fin qui operati. Proseguendo con la trattazione storica delle vicende dellOrdine, non possiamo tacere il ruolo centrale che Napoli (Ne-Polis) ha avuto a partire dallinsediamento in quella citt(soprattutto nella zona dei campi Flegrei e nelle adiacenze della attuale zona intorno a Piazzetta Nilo) di comunit egizie, perlopi di origine Alessandrina. Qui Antonio Beccadelli (detto il Panormita in quanto nato a Palermo, ma di antica famiglia di origine bolognese) chiamato alla corte degli Aragonesi, costitu nel XV secolo il primo nucleo di quella Accademia Napolitana che sarebbe poi stata perfezionata da Giovanni Battista Dalla Porta. Tale Accademia era una sorta di cerchio esterno atto a selezionare Individui qualificati per lingresso nellOrdine. In questo contesto, dunque, si form il giovane principe Raimondo de Sangro (la cui madre era una Caetani dAragona): del suo successivo incontro con Fulvio Gherli abbiamo detto. Va ulteriormente precisato che Egli fu discepolo anche del Conte di Saint- Germain, un Essere che potremmo

definire come una autentica Guida Perenne dellOrdine, la cui Perenne Individualit sovrapponibile a Colui che viene conosciuto con il nome di Christian Rosenkreuz. Non ci permesso dire di pi su tale argomento. Fu parimenti a Napoli, nel palazzo De Sangro (che si affaccia tuttora sulla Piazzetta Nilo) che Cagliostro venne iniziato agli ArcanaArcanorum. Va precisato, allo scopo di rettificare le fole che girano sullargomento, che il cosiddetto Rito Egizio fondato da Cagliostro e la cui Loggia Madre era La Saggezza TrionfanteallOriente di Lione, nelle intenzioni del Suo fondatore doveva rappresentare un equivalente della Perfetta Unione fondata da Don Raimondo: un cerchio ESTERNO che aveva lo scopo di preparare e formare i futuri Adepti dellOrdine. Difatti il Regime istituito da Don Raimondo, con la collaborazione del figlio Vincenzo, di Tschoudy, del Principe dAcquino di Caramanico e, appunto, di Cagliostro (oltre che di altri Illustri Fratelli quale il Principe di Tricase, il duca di Capodichino, il Principe Michelangelo Caetani, tutti legati da un rapporto di parentela con Don Raimondo), era suddiviso in tre distinte sezioni: 1) GradiAzzurri (Apprendista, Compagno, Maestro), secondo i rituali Scozzesi poi sostituiti da quelli del Mizraim, che dai Gradi Scozzesi non differiscono troppo. 2) Alti Gradi, che avevano lo scopo di preparare i Maestri Muratori al successivo apprendistato Ermetico. Di tali Gradi venivano praticati: - A) il Grado di Sublime Minervale, Maestro Eletto dei 9 (corrispondente al 9 Grado dellattuale Rito Scozzese e dellattuale Rito di MemphisMisraim). - B) Il Grado di Cavaliere e Principe Rosa+Croce (corrispondente al 18 Grado dei summenzionati Regimi Massonici). - C) il Grado di Grande Eletto Cavaliere Kadosh (corrispondente al 30 Grado del R.S.A.A. e del M.-M.). In tempi successivi a Don Raimondo (Domenico Bocchini e Orazio de Attelis) venne aggiunto anche il 33 Grado del R.S.A.A. (Sovrano Grande Ispettore Generale). 3) Arcana-Arcanorum, il cui deposito veniva trasmesso unicamente ai pi maturi (iniziaticamente) discepoli: il conferimento dell87 Grado

comportava automaticamente lingresso nellANTIQUUS ORDO AEGYPTI. Dunque la fola, spesso ripetuta e riscritta pedissequamente, di una supposta origine Veneziana del Misraim destituita da ogni fondamento,in quanto Cagliostro concesse ad alcuni cittadini della Repubblica Veneta (Tron,Zulian, Carburi) ed al modenese conte Tassoni (Filalete Abrham) UNICAMENTE una patente che li autorizzava a costituire, in quelli Stati, Logge di Rito Egizio o allObbedienza del Ordo Mizraim seu Aegypti fondato da Don Raimondo, la cui sede era (e SEMPRE rimarr,per lo meno occultamente) a Napoli. Diverso (almeno in parte) il discorso relativo al Misraim Francese poich il Fratello Gad Bedarride, ufficiale francese che combatt accanto agli insorti napoletani che avevano proclamato la Repubblica nel 1799, venne effettivamente iniziato agli Arcana-Arcanorum dal Sommo Pontefice dellOrdine Mario Pagano, coadiuvato da Pasquale Cirillo e Antonio Palomba, come risulta dai nostri Archivi. Bedarride aveva 3 figli: ad uno di questi, emigrato in Belgio, egli trasmise gli Arcana-Arcanorum, mentre gli altri due ebbero unicamente dal padre una lettera/patente del Misraim con il quale crearono un fantasioso sistema di tipo giudeocabalistico con ben 90 gradi praticati, la maggior parte dei quali inventati di sana pianta e recanti nomi altisonanti (e totalmente effimeri) tipo Sublime Kawi, Cavaliere dellArcobaleno, Sublime Principe di Scandinavia, Saggio Cavaliere di Mithra, eccetera. Tuttavia in Francia, alla fine della sua giovane ma assai movimentata esistenza, ritorn il barone Tshoudy, discepolo del principe Raimondo, che ebbe cura di trasmettere gli Arcana-Arcanorum in mani qualificate (ad esempio, allAbate Dom Pernety, fondatore degli Illuminati di Avignone). Un notevole elemento di confusione fu inoltre la unificazione, avvenuta nel 1882, del Rito di Memphis (fondato da Honis e Marconis de Negre) con il Misraim originato dai due fratelli Bedarride, unificazione ovviamente ignorata dal nostro Venerato Ordine, sedente a Napoli e che, in quel momento, aveva quale sua Guida e Sommo Pontefice Giustiniano Lebano. Egli era succeduto al padre Don Filippo, a sua volta successore di Orazio de Attelis (Sette Ali), succeduto a sua volta a Domenico Bocchini (Sebezyus). Don Giustiniano aveva sposato Virginia, nipote di Don Domenico, rinsaldando i legami di sangue tra

quelle illustri e aristocratiche Famiglie (in massima parte imparentate con i tre casati principeschi De Sangro - DAquino - Caetani) da cui provenivano in genere i Membri dellOrdine. Inoltre la naturale vocazione Italica e Risorgimentale dei Nostri venerati predecessori port a gravi persecuzioni e ad un forzato esilio da Napoli e dal Regno delle Due Sicilie i Fratelli dellOrdine. Lo stesso Don Giustiniano dovette riparare in Francia ed in Piemonte, potendo alfine rientrare a Napoli dopo la proclamazione del Regno dItalia (1861). Il Synedrius, ovvero il vertice dellOrdine, allepoca dellunit dItalia era composto dai seguenti Fratelli: Filippo Lebano (Tatau-R) e suo figlio Giustiniano (Sairitis Hus),Pasquale de Servis (Izhar Ben Escur), Antonio de Santis (Iatricus), Gaetano Petriccione(Morenius), Domenico Angher (Teseus), Michelangelo Caetani (Rumon), Salvatore di Nociglia (Ehy), Vincenzo Bortone (Heptameron), Achille Bortone (Apis), Paolo Antonio di Caramanico (Taum). Tutti costoro avevano compiuto INTERAMENTE il Cammino Ermetico, forgiati o nelle difficolt dellesilio o nei patimenti delle galere borboniche, tranne il Principe Caetani che era suddito dello Stato pontificio. Diretta emanazione dellOrdine era il Rito di Misraim, Regime (o Scala) di Napoli, che era un Ordine Massonico dotato di Logge, Capitoli, Senati e Areopaghi in cui venivano praticati i vari Gradi. Alla morte terrena di don Filippo, il Sinedrio scelse in Giustiniano Lebano il Nuovo Pontefice dellOrdine. Don Giustiniano aveva avuto modo di conoscere in Francia, dove Egli, avendo stabilito solide amicizie durante il proprio esilio, si recava sovente, il noto occultista Gerard Encausse (Papus) del quale apprezzava la carica umana, la generosit e il tentativo di rettificare le Obbedienze Martiniste e le Logge del Memphis-Misraim ormai sparsesi a macchia dolio in Europa ed in America Latina. Furono cos stabiliti protocolli di amicizia tra il Nostro Ordine e le Obbedienze (Martinismo, Chiesa Gnostica, Ordine di Memphis-Misraim) di cui Papus era a capo. Di conseguenza vennero affidati al Memphis-Misraim i Gradi della Scala di Napoli Arcana-Arcanorum 87, 88, 89, 90 ma, ovviamente, non le relative Istruzioni Operative, potendo esse essere trasmesse ai SOLI Membri dellOrdine Egizio. Inoltre Don Giustiniano e Don Pasquale de Servis trasmisero al Papus, a Marc Haven (ed al conte Stanilas de Guaita, di antica famiglia bergamasca trapiantata in Francia)quegli

insegnamenti che sono alla base dei Rituali Operativi utilizzati nel Grado II (Iniziato Incognito) e III (Superiore Incognito) del Martinismo: ci riferiamo ai Riti PLENILUNARI ed a quelli EQUINOZIALI/SOLSTIZIALI, autentiche Operazioni Teurgiche. Allo scopo di chiarire ulteriormente le cose precisiamo che TUTTI i summenzionati Fratelli facevano parte, a vario titolo, della Massoneria, Istituzione che allora era ancora seria e votata ad una ricerca autenticamente spirituale, di contro alla parodia in cui oggi si trasformata questa Istituzione. Ad esempio Don Giustiniano, durante lesilio torinese, si era affiliato alla Loggia Ausonia del Grande Oriente dItalia. Il rapporto dei Membri dellOrdine con la Libera Muratoria era il medesimo di quello tenuto a suo tempo dal Principe De Sangro: frequentare le Logge onde selezionare i Fratelli pi maturi per il loro successivo perfezionamento iniziatico. A tal proposito si racconta un divertente aneddoto che riguarda Giustiniano Lebano. Egli, durante una tornata della Loggia Ausonia dovette sorbirsi una verbosa conferenza di un confratello improvvisatosi egittologo esperto. Giustiniano assistette impassibile con espressione serafica alle colossali corbellerie del conferenziere congratulandosi puntualmente con lui al termine del discorso. Ovviamente il Confratello non sospett mai minimamente di avere di fronte un Iniziato ai Misteri Egizi, in grado di esprimersi correntemente nella lingua Jeratica ed al corrente dei Segreti pi Arcani dellAntico Egitto. Potremmo definire tale comportamento di Don Giustiniano come espressione di quella intelligenza sociale che abbiamo gi esposto nelle premesse: non a caso i Fratelli che abbiamo dianzi nominato ricoprirono frequentemente importanti cariche politiche ed istituzionali. Lo stesso Lebano fu Assessore del Comune di Napoli nel periodo in cui il Confratello Petriccione ricopr la carica di Sindaco. Tra i nuovi Membri dellOrdine, nati dopo lUnit dItalia, due si distinsero per talento ed ingegno: Leone Caetani (Ottaviano-Ekatlos), nipote di Michelangelo, principe di Teano e duca di Sermoneta e Pasquale del Pezzo (Sashef), duca di Cajaniello e marchese di Campodisola. Studiosi insigni (Don Leone fu il massimo storico contemporaneo dellIslam e rivoluzion totalmente linterpretazione storiografica sulle origini della religione di Maometto, mentre Don Pasquale fu un matematico di statura mondiale e Rettore dellAteneo Napoletano) ed impegnati

attivamente in politica (Deputato del Regno il primo, Senatore e Sindaco di Napoli il secondo) i due giovani Confratelli furono seguiti con grande sollecitudine da Giustiniano e dagli altri Anziani del Synedrius il cui pi autorevole esponente, assieme al Lebano era Pasquale de Servis. Entrambi cercarono di risvegliare la addormentata coscienza di unItalia avvelenata da quasi due millenni di cristianesimo,cercando di far penetrare nella societ civile dellepoca i princpi fondanti della Sapienza Egizia-Italica. Soprattutto Don Leone, schieratosi politicamente con Leonida Bissolati ed innalzato alla morte di Lebano, nel 1910, alla carica di Sommo Pontefice dellOrdine avrebbe riportato cocenti delusioni da questo tentativo, come vedremo fra poco. Giungendo a parlare degli eventi verificatisi tra la fine del XIX secolo e linizio del XX non possiamo non fare riferimento ad una personalit che, suo malgrado, influenzer notevolmente la successiva storia dellOrdine: Ciro Formisano, in arte Giuliano Kr-Emmerz. Racconteremo dunque, finalmente, la VERITA su queste infelici vicende facendo chiarezza sulle innumerevoli (e spesso malevoli) leggende, cronache improvvisate e fole che da un secolo circolano sullargomento. Iniziamo con il premettere che il Formisano (figlioccio di Don Pasquale de Servis il quale abitava in un appartamento della madre di Ciro e che nutriva per il giovane affetto e sollecitudine paterna, non avendo Izhar contratto matrimonio e di conseguenza non avendo avuto prole) NON FU MAI MEMBRO DELLORDINE avendone Don Giustiniano prima e Don Leone poi verificatone linadeguatezza. Oltre che i primi Gradi del Misraim le UNICHE Iniziazioni (o per usare il suo proprio bislacco linguaggio Iniziature) REGOLARI da Lui avute furono i gradi Martinisti ricevuti da Papus che lo accolse sulla base di una lettera di raccomandazione ricevuta da Izhar. Gli storici improvvisati che favoleggiano di un Kremmerz discepolo di Don Pasquale provino a chiedersi perch, potendogli egli stesso conferirgli i Gradi Martinisti, Izhar mand il giovane Formisano in Francia. La risposta semplice: tenuto conto del carattere aperto, informale (e a volte incline alla faciloneria) di Ciro,Egli riteneva che a Parigi, nellambiente papussiano (dobbiamo puntualizzare che quanto a rigorosit Iniziatica Gerard Encausse lasciava un po a desiderare) il suo giovane pupillo potesse

trovare una atmosfera adatta al suo carattere ed al suo modo di concepire lOccultismo. Con la benevolenza che riserveremmo ad un figlio (visto che siamo da tempo giunti dove il Formisano non giunger mai) diremo che Egli era un solenne pasticcione,aduso a mescolare mesmerismo, magia caldea, spiritismo alla Kardek, cattolicesimo, pitagorismo,cabala e martinismo in un unico caotico calderone. Gli ignoranti seguaci di cotanto maestro, se avessero nella loro vita studiato un poco, si accorgerebbero che TUTTE le fantasmagoriche Operazioni, Orazioni, Signature, Carmi, Riti e similaria partoriti dal buon Ciro altro non sono che maldestre copiature di Agrippa, del Picatrix (testo di magia araba attribuito allo Pseudo-al Magribi) infarciti con Rituali Martinisti ove ad esempio (Rituale di Catena giornaliero, Rituale di purificazione novilunare) i SALMI PENITENZIALI RACCOMANDATI SONO ADDIRITTURA POSTI NELLORDINE SBAGLIATO! Non parliamo poi di pseudo-operazioni rituali (ad es il cosiddetto Rito di Kons) ove si orientano pentacoli al Nord (orrore!) e si salmodiano scongiuri a sconosciuti demoni alcuni dei quali assonanti con le moderne coordinate bancarie (IBAM). Come vedremo ben peggiori sono le cosiddette Operazioni Osirideee ammoniamo severamente ogni persona di buon senso,se ci tiene a mantenere la salute fisica e psichica, di stare ben lontano da simili pazzie, oltretutto condite con indebiti e dannosissimi digiuni ed annessi obblighi di castit che il pi delle volte fanno uscire fuori di mente gli sventurati operatori, novelli topolini apprendisti stregoni e rendendoli infine docili strumenti nelle mani di poco scrupolosi maestri! Cionondimeno, dobbiamo perlomeno riconoscere al Kremmerz una bont danimo di fondo ed una ingenua velleit di operare pro salute populi che i suoi seguaci, emuli e sodali non possedettero mai. Il fervore altruistico del Formisano (unito ad una generosit tipicamente partenopea) lo portarono alla creazione delle Scuola Integrale Ermetica e delle Accademie Myriamiche volte allo scopo di operare una taumaturgia ermetica per la cura dei malati e degli indigenti ed a rendere gli Insegnamenti ermetici accessibili. Kremmerz present tale progetto al Sinedrio dellOrdine, incontrando una notevole opposizione soprattutto da parte di Leone Caetani e Pasquale del Pezzo.

Don Giustiniano (legato ad Izhar da un profondissimo rapporto di Fratellanza Spirituale che lo port a cercare di essere il pi possibile indulgente con lo scapestrato Ciro)decise cos di costituire lOrdine Ammonio-Osirideo il quale altro non era se non una commissione coordinata da Don Leone e da Luciano Galleani (Lucifero Jesboama), membro dellOrdine ed amico personale del Kremmerz, con il compito di vigilare sulle attivit delle summenzionate Accademie. I durissimi strali lanciati da Don Leone sulle riviste kremmerziane (in primis Commentarium) e firmate con il suo proprio eteronimo (N.R.Ottaviano)avevano il chiaro scopo di rettificare le immancabili deviazioni che tali Accademie operarono. Sorprende che gli improvvisati storici di esoterismo ed i biografi del Kremmerz non si siano mai soffermati sullapparente incongruit, operata dal Formisano, di pubblicare su proprie Riviste critiche spesso feroci al suo proprio stesso operato come appaiono, in effetti, gli articoli di Ottaviano a chiunque vada a rileggerli. Il motivo semplice: Kremmerz non poteva fare altrimenti, essendo vincolato ad un giuramento di obbedienza nei confronti del Sinedrio e di Colui che a partire dal 1910 ne divenne il Pontefice Massimo! A titolo di esempio, riportiamo il seguente scritto apparso nel Commentarium del 1910 a firma N.R.Ottaviano: ..Ora dovrei dire io quello che so sulla gnosi e sulla iniziazione [In quanto la dottrina gnostica da precise indicazioni sulla REALE natura delle Entit disincarnate ben differenti dalle artificiose suddivisioni, operate dal Kremmerz, tra geni=entit create dalluomo ed eoni=entit non prodotte dalluomo e sulle modalit per entrare in contatto con tali Enti: parimenti liniziazione mediterranea ai Misteri ben altra cosa che non distribuire cordoni e fascicoli di scongiuri] intesa latinamente e questo poco poco di chiarimento mi dispiace di non non poterlo distribuire ai poveri che non lo sanno, perch non sono che pagno e ammiratore del paganesimo e divido il mondo in volgo e sapienti, i sapienti di questo poco se ne servono per difendersi dal volgo, che i miei antenati simboleggiavano nel cane e lo pingevano alla catena sul vestibolo della Domus familiae con la nota scritta: cave canem: cane perch latra, addenta e lacera. [Cave canem=Cajetana. A proposito di chi ancora si ostina a negare che Ottaviano fosse Don Leone!]. Unico forse tra voi che non

sono iscritto alla Fratellanza [visto che Don Leone era romano diciamo a questo punto e te credo!] posso permettermi libert di linguaggio e di giudizio, e conservare le mie idee od esporle; e dico cio che la goffagine dei contemporanei che alchimizzano la occulta filosofia cristianeggiando e democraticizzando la scienza vorrebbe mettere a comune - il comunismo cristiano primitivo - tutto ci che sanno gli altri sotto la stupida egida che la sapienza patrimonio di tutti invece io ritengo che questa sapienza di cui mi interesso io il patrimonio di pochi per il governo degli inferiori [esplicazione magistrale del carattere Pagano, Pitagorico ed Aristocratico dellOrdine e delle Sue finalit], perci il mago re e non il mago che diventa il servitore gratuito dei curiosi e degli oziosi. Su tale argomento sono perfettamente in disaccordo col dott.Kremmerz, al quale mi uniscono affetto e comunit di studii, ed il Kremmerz ne ha constatato lerrore con le pene sofferte e i fastidi procuratisi dal 1897 [riferimento alle note tristi vicende familiari del mago di Portici quali la pazzia della figlia, la morte della moglie, la separazione dal marito dellaltra figlia, le mascalzonate del nipote che culminarono con il celebre processo del mago per la truffa perpetrata ai danni dello sprovveduto barone Ricciardo Ricciardelli, alias Marco Daffi] che cominci a scrivere di queste cose viete e di trattare gli inferi[Ottaviano si riferisce, con voluto doppio senso, sia agli inferiori, il volgo, sia agli abitanti dellinfero tartaro evocati dalle celebri litanie di invocazioni ai geni distribuite ai membri della Fratellanza Myriamica] come tanti fratelli, uso S. Francesco di Assisi. Volutamente abbiamo conservato lortografia, il corsivo, la punteggiatura originali dellarticolo di Don Leone. Qualunque studioso in erba di Ermetismo e qualsiasi anche superficiale conoscitore delle vicende relative a Kremmerz sar in grado di comprendere i CHIARISSIMI insegnamenti contenuti nelle parole del Nostro Passato Maestro e gli altrettanto chiari ammonimenti. Aggiungiamo che laltrettanto celebre lettera alla rivista Ultra diretta da Decio Calvari a firma N.R. OTTAVIANO sul diritto di non dare chiarisce perfettamente la natura e gli scopi dellOrdine Egizio. Ovviamente, lapertura verso il mondo profano di qualcosa che pur non essendo lOrdine poteva in qualche modo far risalire ad Esso(scrivere di queste cose viete), fu purtoppo un tragico errore.

Elementi infidi, portati dal Kremmerz nelle Accademie (in primis il suo stolto genero, avv. Borracci) unitamente ad interventi caritatevoli di santa romana chiesa provocarono il contrabbando di false operazioni ermetiche, spacciate come deposito dellOrdine, che furono in tempi successivi codificate con il titolo di Corpus Hermeticum Totius Magiae o pi semplicemente Corpus. In tale aberrante accozzaglia di follie (con successive aggiunte da parte di altri tardivi discepoli del Kremmerz, spesso provenienti da misteriose cassettemiracolosamente trovate, magari da badanti di discendenti di familiari e discepoli del Kremmerz e finale messa in vendita al prezzo di svariati milioni, incredibile dove pu giungere la dabbenagine umana!) si favoleggia di separandi, magie avatariche, coobazioni con unione di sperma e sangue mestruale fino alle Spagyrie a due vasi ove lOpera al Nero,al Bianco e al Rosso vengono indicate come rispettivamente, unione eterosessuale per vas nefandum (Nigredo), senza emissione di sperma (Albedo) e durante il flusso mestruale(Auredo) e che Gli Dei ci perdonino per aver Noi ripetuto simili sconce e perverse nefandezze,ma lo facciamo unicamente allo scopo di mettere in guardia i puri di cuore. Steiner amava dire che una sana logica consente alluomo di poter progredire nel cammino spirituale anche in assenza di doti di veggenza: orbene in nome di una SANA LOGICA (ovvero una logica esercitata da menti SANE) ci si domandi come sia possibile che il Cammino Ermetico possa coincidere con devianze o aberrazioni sessuali! Il fine di tutto ci era chiarissimo:mostrare come La Via Egizia Ermetica altro non fosse che una aberrazione turpe partorita da menti malate. Il celebre motto cui prodest? consente ad ogni attento lettore di comprendere come ci fossero soprattutto i Figli di Pietro dietro tale infernale macchinazione ma senza i Borracci, i Puglisi, i Borgna, i Lombardi, e via dicendo le nere cornacchie vaticane non sarebbero mai potute riuscire nellintento. Ad onore del povero Ciro va detto che Egli non solo fu totalmente estraneo a tale mascalzonata ma, quando si avvide dellinganno e delle macchinazioni dei suoi fidi discepoli, il Formisano [anche, chiariamolo, impaurito dalla veemente reazione di Don Leone che non aveva S. Francesco come modello ma che aveva viceversa un carattere severo ed intransigente sul modello degli Antichi Romani da cui discendeva

(Gens Cajetana appunto cave-canem), per fortuna dellOrdine, diciamo Noi] si affrett a chiudere le accademie miriamiche e ordini o pseudoordini affini (tra cui ci che ancora sopravviveva della cosiddetta Scuola Ermetica Integrale, sconfessando i suoi discepoli e chiudendosi in un forzato esilio in quel di Bussoleil. Purtroppo, la frittata era ormai fatta: inoltre, le successive leggi fasciste contro le societ segrete e relative persecuzioni indussero Don Leone (che del resto era antifascista e sulla lista nera del Regime oltre, ovviamente, che del Vaticano) a mettere in sonno lOrdine ed ad emigrare in Canada, anche per ragioni personali che sono pubbliche, essendo state chiarite da Lui medesimo nella lettera allamico Giorgio Levi della Vida, pubblicata su vari libri e nel medesimo sito internet dellaccademia dei Lincei. Don Leone lasci il deposito Iniziatico nelle mani di tre Membri fidatissimi del Sinedrio: Pasquale del Pezzo, il figlio di questi Gaetano e Vincenzo Gigante, giovane discepolo di Lebano morto nel 1968 ad oltre 90 anni. Direttamente o indirettamente, negli ultimi anni di vita Ottaviano trasmise gli Arcani ad altri Adepti meritevoli tra questi citiamo Philippe Encausse, figlio di Papus e linglese Lionel Firth, legato da parentela sia con la celebre occultista Dion Fortun (Violet Mary Firth) sia con lo stesso Don Leone la cui madre,Donna Ada, era inglese. Nel 1966 Vincenzo Gigante (Ar-Por-Krat) rimise il Pontificato nelle mani di Hermanubis (vivente) che lo trasmise a Noi. Questi i fatti, espressi nel modo pi succinto. Il resto sono chiacchiere o fantasie destituite da ogni fondamento. Non intendiamo perdere tempo a parlare dei moderni continuatori ermetici dellopera del Kremmerz asserenti la potest da loro posseduta di conferire liniziazione con lo sguardo (sic!) o divenuti seguaci di santoni indiani o addirittura denunciati da discepole per molestie sessuali e violenza carnale, con buona pace della celebre castit predicata (a chiacchiere) dagli emuli del mago di Portici! Diciamo solo che malattie mentali e neoplasie, in specie dellapparato uro-genitale, hanno frequentemente falcidiato questi folli. Ricordate che un albero si giudica dai propri frutti ed i frutti del Kremmerz sono sotto gli occhi di tutti. Naturalmente ogni regola ha le sue eccezioni e Noi abbiamo potuto conoscere (ed accogliere nellOrdine) anche nobilissimi individui che

provenivano da tali contesti ma che si sono tenuti alla larga da equivoche operazioni pseudo-ermetiche. Quanto ai vari Memphis, Misraim, Memphis e Misraim, e similia, puntualizziamo e ribadiamo quanto segue: A) alcuni Ordini (pochissimi) Massonici, Martinisti e Gnostici sono emanazione esteriore dellAntiquus Ordo Aegypti: in Essi vengono gettate le basi per una successiva cooptazione dei migliori elementi nellOrdine. B) NESSUN Corpo Rituale di Memphis, Memphis-Misraim, Misraim, possiede i VERI ArcanaArcanorum, ovvero le Istruzioni Operative di Magia Eonica, relative ai Gradi 87, 88, 89, 90. I pi fortunati dispongono dei Syllabi e delle Istruzioni Orali che altro non sono se non: descrizione dei Templi ove avviene il ricevimento del candidato,spiegazione delle batterie, parole sacre, parole di passo, filosofia del grado ovvero discorsi puramente astratti (sulla origine del mondo, sulle leggi dellUniverso, addirittura sulle migliori modalit di sepoltura) certamente Autentici nella misura in cui provengono dagli originali Rituali dellOrdine (posti, come abbiamo gi detto, in forma Massonica da Don Raimondo) ma PRIVI delle indispensabili istruzioni operative. E meno male in quanto, ben conoscendo il livello spirituale della quasi totalit dei Massoni attuali, possiamo facilmente concludere che i poverini, se tentassero di compiere le Operazioni Ermetiche decritte negli ArcanaArcanorum, ci lascerebbero probabilmente le penne o finirebbero in qualche ospedale psichiatrico: dunque non turbiamone la quiete che tanto, almeno loro, danni non ne fanno essendo, ad onor del vero, la maggior parte di essi bravissime e degnissime persone. Singoli Membri dellOrdine i quali, a titolo personale, possano far parte dei summenzionati Organismi Massonici e che posseggono le Istruzioni Operative relative agli ArcanaArcanorum, ovviamente ben si guardano dal parlarne con gli altri loro Confratelli Massoni a meno che costoro non possiedano le indispensabili qualificazioni per un loro ingresso nellOrdine Nostro.

ALCUNE ISTRUZIONI PRO SALUTE POPULI Dobbiamo, innanzitutto premettere che i tempi, rispetto a quelli in cui operarono i Nostri Predecessori, sono notevolmente mutati. Oggi indispensabile operare una intelligente apertura onde poter cercare di fronteggiare la gravissima crisi morale e spirituale della umanit. Iniziamo tale opera con una spiegazione del Simbolo (Sigillo) dellOrdine, naturalmente con una spiegazione che definiremo di primo livello. I tre cerchi esterni (marrone, verde, azzurro) indicano i tre regni della natura: minerale= marrone, vegetale = verde, animale = azzurro, poich in mare ed in cielo si formarono i primi esseri viventi. Tali colori, inoltre, sono gli unici che vengano visualizzati quando la terra vien vista dallo spazio, cosa che gli Antichi Egizi (a tal periodo risale il nostro Simbolo) in teoria NON avrebbero potuto sapere! I due quadrati intersecantesi simboleggiano i due piani della Realt: il visibile e linvisibile. LY (che Pitagora utilizz anche per la propria Accademia, traendolo dal Sigillo) da una parte lUomo Cosmico con braccia alzate che prega da pari e non da servo - la Divinit, dallaltra la riunificazione delle 3 Vie (di Seth, Enoch, Elia) ovvero le Tre Opere Alchemiche (Nigredo, Albedo, Rubedo) compiute e sintetizzate nel punto giallo (Auredo) posto al centro dellY ed indicante la Coscienza del Nucleo Profondo (IO) dellUomo. Tale simbolo, che rendiamo ora visibile (del resto gi stato reso noto da alcune pubblicazioni relative ai Massonici ArcanaArcanorum di cui sopra, accompagnato da un simbolo Arcano e Segreto noto ai soli Membri dellOrdine Nostro. Venendo a ci che pi interessa i seri cercatori dello Spirito, disorientati da miriadi di pseudo-maestri, iniziati, maghi, guru e affini, possiamo dire loro: rivolgete la vostra attenzione INNANZITUTTO allopera di Rudolf Steiner e del Suo Continuatore Massimo Scaligero, i quali espongono un metodo estremamente adatto per luomo moderno per risvegliarne la coscienza. Per quanto attiene ai rapporti tra lOrdine e questi due Grandi Maestri possiamo solo far presente che: Steiner era Gran Maestro aggiunto dellOrdine di Memphis-Misraim Tedesco (96 Grado), Scaligero fu

discepolo di Giovanni Colazza (Leo del Gruppo di Ur)amico fraterno di Don Leone. Ci si chieda PERCHE Colazza, esponente di primo pianodella Societ Antroposofica, orientata verso una dottrina CristianoEsoterica, ma pur sempre Cristiana, recensisse, nella Rivista Krur, il romanzo di Lawrence Il serpente piumato ove si immagina che nel moderno Messico le Antiche Divinit Azteche risorgano allontanando il Cristianesimo da quel Paese! Lo strano (apparentemente) il visibile compiacimento con il quale Leo descrive sommariamente gli eventi narrati dal Romanzo: i nostri pi arguti lettori (o coloro che avranno voglia di leggere sia larticolo di Colazza in Krur, sia il Romanzo del bravo Lawrence) tireranno le debite conclusioni. Val bene la pena, a scanso di ogni possibile equivoco, precisare che il Nostro Ordine nulla ha a che fare sia con la Societ Antroposofica Universale (fondata da Steiner con finalit ben diverse da quelle attualmente perseguite da detta associazione) sia con i vari Gruppi,Fondazioni, Riviste che si richiamano al nome di Scaligero e che hanno il merito di evidenziare una profonda devozione al Maestro ed un energico sforzo per divulgarne lopera ancora poco conosciuta, soprattutto fuori dallItalia, ma anche il demerito di voler sovente ricondurre il pensiero di quellAureo Maestro entro un magma misticoantroposofico o peggio ancora cattolicheggiante, lontano anni luce dalla VERA essenza dellInsegnamento di Scaligero. Noi, viceversa, coerentemente alla enunciata intelligente apertura, offriamo la possibilit, attraverso le allegate istruzioni, di percorrere una Via di Rettificazione (realizzazione del Pensiero Libero dei Sensi) oltre la quale si incontra INEVITABILMENTE lOrdine Egizio, Unico, Perenne, Ineffabile. Che gli Dei Vi siano Propizi!

LINEAMENTI PER UNA TRASMUTAZIONE DELLESSERE UMANO Le presenti note hanno lo scopo di fornire elementi informativi teorici e soprattutto pratici per quello sviluppo dellessere umano che rappresenta il presupposto indispensabile della sua propria Apoteosis o Osirificazione in accordo con quanto esposto dal Maestro Pitagora nellultimo paragrafo dei Versi Aurei (...) e quando finalmente lascerai il tuo corpo di carne e di involerai verso letere, libero, ti accorgerai che non sei pi un uomo ma un Dio, un Immortale anche tu. 1) - BREVE STORIA DELLA TRADIZIONE INIZIATICA OCCIDENTALE Aprescindere dalle epoche precedenti di civilt (periodo Caldaico e precedentemente ancora Atlantideo) possiamo correttamente affermare che la tradizione spirituale ed iniziatica del mondo occidentale nasce e si sviluppa nellAntico Egitto. Non possiamo in questa sede scendere nel particolare, ma ci limiteremo a ricordare alcuni punti essenziali: a) - la religione egizia non era una religione politeista, bens enoteista nel senso che esisteva una Divinit prevalente e generatrice (Ptha a Memfi, Atum a Tebe, Horus ad Edfu etc.) da cui venivano generate le altre divinit per successiva emanazione. In poche parole,il PRINCIPIO PRIMO GENERATORE (Supremo Artefice dei Mondi) veniva parcellizzato in successive emanazioni rappresentanti gli aspetti difformi della Divinit Creatrice. b) - La societ egizia si incentrava sul sistema della teocrazia faraonica essendo il Faraone (PHEER-AAR = Grande Casa) una vivente ipostasi della Divinit. c) - Coloro che venivano selezionati per essere ammessi ai Misteri iniziatici, entrando cos a far parte della classe sacerdotale, dovevano essere sottoposti ad un durissimo regime preparatorio e al superamento di gravose prove che trasformavano il Miste in autentico e compiuto Iniziato fino alla sua completa fusione con la Divinit e pertanto in grado di trasformarsi egli stesso in una ipostasi divina (Osirificazione) . Tutto ci poteva essere realizzato grazie alla differente struttura che

luomo antico possedeva, essendo egli dotato di una veggenza naturale che gli consentiva un pi facile distacco dal corpo ed una comunicazione con il Divino abbastanza semplice. Con Pitagora di Samo i misteri egizi vengono ad approdare nellEllade e sul suolo Italico. Le scuole iniziatiche Greco-Italiche si incentravano essenzialmente su tre classi o gradi di insegnamento: 1) - i piccoli misteri, ove veniva insegnato a padroneggiare il KA (Corpo Eterico) 2) - i grandi misteri, ove veniva insegnato a padroneggiare il BA (Corpo Astrale) 3) - lEPOPTEIA, ovvero la Grande Opera, ove liniziato apprendeva le tecniche per il governo del proprio AKH (organizzazione dellIO ovvero Corpo Spirituale). Nelle scuole Misteriche grande importanza veniva attribuita ai TELETES, ovvero ai Riti Segreti connessi con i tre gradi dei Misteri. Nonostante il degenerare del mondo antico, preda di una decadenza che provocher la caduta dellImpero Romano ed il conseguente imbarbarimento dellEuropa, complice anche lavvento di una religione egualitaria ed esclusivamente devozionistica quale il cristianesimo(oltretutto capace di emendare dal proprio corpo dottrinario tutti quei retaggi sopravviventi dallantica saggezza del mondo antico, vedi ad esempio la persecuzione della dottrina gnostica e dei successivi movimenti manichei, bogomili e catari trattati alla stregua di movimenti eretici) lantica Sapienza proveniente dalla terra egizia pot essere conservata attraverso una catena lineare di Maestri quali Plotino, Zosimo di Panopoli, Severino Boezio , Raimondo Lullo, Gemisto Pletone, Marsilio Ficino, Pico della Mirandola, Francesco Zorzi, giungendo fino al Rinascimento. Molti di questi Maestri furono costretti a dare una veste apparentemente cristiana ai loro insegnamenti per evitare guai anche se non tutti ci riuscirono visto il rogo di Giordano Bruno e la prigione patita da Tommaso Campanella e Francesco Borri. Con Giordano Bruno e Girolamo Cardano (rispettivamente fondatore e prosecutore del cosidetto movimento Giordanista) entriamo in quella fase storica che vedr la nascita del movimento RosiCruciano, il cui

compito fu duplice: da una parte quello di proporre un ampio rinnovamento della societ attraverso contatti con sovrani illuminati quali Federico di Boemia e la sua consorte Elisabetta, dallaltro quello di rendere in forma moderna ed adattabile ad un tipo umano che, calato definitivamente nel pi completo materialismo,aveva perduto qualsiasi facolt di connessione immediata con il Divino acquisendo nel contempo,per, lautocoscienza, lndividualit, la libert di giudizio e di pensiero che luomo antico non possedeva. Gli esponenti visibili della Fama Fraternitas della Rosa+ Croce si assunsero quindi il compito di perpetuare gli insegnamenti della Aurea Tradizione Perenne. Si giunge cos a Raimondo de Sangro, Principe di Sansevero, a cui venne trasmesso il deposito iniziatico degli antichi misteri attraverso tre diverse vie: 1) - il Medico Fulvio Gherli, docente allUniversit di Napoli e Discepolo diretto del Santinelli (Fr Marcantonio Casellame Chinese) 2) - La Comunit Egizia, ubicata nelle adiacenze di Piazzetta Nilo su cui si affacciava il Palazzo dei Principi di Sansevero 3) - Il Barone Tschoudy, che forn al De Sangro le chiavi per una sistemazione massonicizzata dellantico deposito Egizio Italico Mediterraneo. La genialit del Principe Raimondo e dei suoi Collaboratori/Discepoli Luigi dAquino, Principe di Caramanico e del grande Alessandro Conte di Cagliostro port alla creazione del sistema basato su una riproposizione degli antichi Misteri: a) - Piccoli Misteri = gradi Azzurri b) - Grandi Misteri = piramide scozzese (dal 4 al 33 grado) c) - Epopteia = scala di Napoli o ArcanaArcanorum. Ripetiamo che non in questa Sede che ci addentreremo in quelle complesse vicende che portarono il sistema del Mizraim a dividersi in tre tronconi (uno emigrato in Francia,laltro a Venezia ed il terzo rimasto a Napoli) ed alla successiva fusione del Rito di Mizraim con quello di origine francese denominato Rito di Memphis (fondato da Marconis de Negre); ci basta sapere che il deposito napoletano da Raimondo de Sangro pass al figlio Vincenzo, e quindi a Nicola Palomba, Pasquale Cirillo, Orazio de Attelis, Domenico Bocchini, Giustiniano Lebano ed infine a Leone Caetani Principe di Teano e Duca di Sermoneta emigrato

in Canada durante il fascismo ed ivi morto nel 1935. 2 - LA PRATICA MAGICO-OPERATIVA PER LA REINTEGRAZIONE DELLUOMO Nella Divinazione Panteaapparsa sulla rivista Commentarium del 1910 cos il Principe Caetani, utilizzando leteronimo Ottaviano si esprimeva: la Natura, nellidentico momento in cui osserviamo le manifestazioni che ci circondano, se un organismo vivente, in relazione diretta e intelligente con il nostro essere mentale tra losservatore e le cose che lo circondano si stabilisce una corrente dinamica che riafferma il dogma magico dellunit dellessereil famoso mistero della solitudine che prelude alle podest magiche in uomini di nessuna preparazione si determina allo stato di immunit psichica in tutti i solitari. Se nel passato era possibile compiere un noviziato magico che determinasse la immunizzazione psichica del neofita oggi,che tale preparazione non pi possibile, solo con il vero isolamento materiale e meccanico si possono raggiungere dei risultati.. Il motivo per cui abbiamo voluto riportare quasi integralmente lo scritto di Don Leone Caetani duplice: da un lato interessante notare che contemporaneamente nella sua opera LIniziazione Rudolf STEINER scrive, a proposito della contemplazione della Natura, cose incredibilmente simili (a conferma che entrambi attingevano dalla stessa fonte,la TRADIZIONE PERENNE, entrambi essendo gi stati Iniziati agli ArcanaArcanorum); dallaltro, ci preme far comprendere che NESSUNA operazione Magica possibile SENZA che sia stata operata preventivamente una REALE Rettificazione dellIo cosciente.

PRATICA SIGNIFICATO E SCOPO DEGLI ESERCIZI Dallepoca Egizia noto ad ogni Scuola Esoterica che lEssere Umano costituito da 4 Componenti essenziali, dette anche Arti Costitutivi. Esse sono: 1 - il Corpo Fisico 2 - il Corpo Eterico 3 - il Corpo Astrale (o Anima) 4 - lIo (o Spirito). Il primo posseduto anche dai minerali, il secondo (come il primo) anche dai vegetali,il terzo (come i due precedenti) anche dagli animali (si noti che nel genio della lingua Latina Animale sinonimo appunto di Anima, cos come la traduzione esatta di Persona in Etrusco, e poi in Latino, Maschera). Abitualmente, negli esseri umani, la gerarchia tra tali Arti Costitutivi risulta totalmente invertita onde il fisico, con le sue elementari pulsioni, a dominare leterico, questo a sua volta governa lastrale ed infine lastrale medesimo estende il suo dominio sullIo,ovvero sullo Spirito. Ordinariamente, negli uomini pi evoluti, noi possiamo scorgere tuttalpi impulsi dellAnima che ingenuamente scambiamo per manifestazioni Spirituali, definendo perci Pneumatico ci che unicamente Psichico. Tale anche il senso occulto della Dottrina Pitagorica sulla TETRAKTIS. La necessaria METANOIA prevede, nellIniziato, il corretto ristabilimento delle gerarchie interiori:perci lo Spirito governer lAnima, essa governer lEterico, che a sua volta dominer il Fisico. Non essendo pi possibile - in virt delle mutate condizioni del Mondo che stordisce luomo con i suoi ritmi frenetici e totalizzanti - la pratica di un noviziato occulto paragonabile a quello dellantichit, lunica alternativa, per coloro che ambiscono a seguire una via Iniziatica e re-integrativa, quella di assicurarsi dei momenti di solitudine e di distacco dalle proprie abituali occupazioni seguendo un percorso ordinato di allenamento e sviluppo spirituale onde ottenere quella Rettificazione di cui parlavamo pocanzi! Si deve a Moderni Maestri, quali Steiner e Scaligero, lesposizione in

linguaggio moderno e facilmente intellegibile delle Tecniche Interiori che stiamo per esporre. Ma si badi: esse sono rinvenibili in forme diverse e con linguaggio diverso in Giordano Bruno, Pico, Plotino, Pitagora, e proveniendo dallAntico Deposito Iniziatico dellAureo Egitto. Scopo di tali Esercizi (elaborati ed insegnati dalla Fama Fraternitas Rosa+Croce e resi poi in forma moderna, appunto, dal Fratello Rudolf Steiner 33. 66. 90. 96.) dunque quello di ristabilire la corretta sequenza nel dominio tra gli Enti Costitutivi dellUomo, presupposto indispensabile per la sua Re-Integrazione e per la successiva Apoteosis. Sarebbe davvero folle, ripetiamo, istruire degli Adepti ad Operazioni di Magia Cerimoniale o di Alta Teurgia senza dapprima averne rettificato il pensiero, unica funzione che attualmente luomo ha a sua disposizione. Operando diversamente, si lasciano gli Individui in balia di sensazioni somatiche (pulsioni fisiche nobilitate per attivit spirituali) o di pericolose suggestioni psico-emotive con danni incalcolabili per lo sprovveduto operatore. Un intelletto sano comprende con immediatezza quali sono le cose Vere e quali no. Atal proposito leggiamo lautorevole parere di Don Leone Caetani (Ottaviano in Commentarium): Lo sprovveduto aspirante Mago (che se sapesse di Latino comprenderebbe derivare Magus da Immago con tutto ci che ne consegue),parente stretto del gi da Noi immortalato sciocco aduso a trattare i demoni come tanti fratelli modello san Francesco si illude che ripetendo pappagallescamente formule immaginifiche, sovente inventate di sana pianta o tratte dal famigerato Picatrix (per i non addetti ai lavori, oscuro trattatello di negromanzia araba, altro che Aureo Ermetismo, vero Dottor K?) egli riesca a concludere qualcosa daltro che non dilapidare il proprio ed altrui tempo. Questo folle ritiene che, mantenendo il proprio assetto mentale di povero omiciattolo, senza aver operato in s, ovvero nel proprio IO alcuna rettificazione, possa (lo sprovveduto!) raggiungere gli Dei, invece del manicomio a cui tosto approder... Tali miei strali sono finanche destinati a quei sedicenti liberi Muratori adusi alla recita ecclesiale, modello funzione cattolica, di Rituali vetusti e Sacri di cui non comprendono neppure un fischio. E come si paludano, i tapini, come si pavoneggiano con gli altisonanti titoli Potentissimo, Sublime,

Eccellente: stolti! voi scambiate vuota forma per contenuto, convivialit per Sacralit, banchetto e crapula per Osirificazione. Solo il retto lavoro su se stesso eleva luomo fino al piano degli Dei!. E innanzitutto essenziale che il Meditante si procuri dei momenti di solitudine e tranquillit: meglio sar utilizzare un ambiente, se possibile, ad uso ESCLUSIVO della propria pratica meditativa. RILASSAMENTO-SILENZIO (concentrazione) Il Meditante assume una posizione confortevole, seduto. Lesatta postura impone la colonna vertebrale dritta, il capo leggermente inclinato, gli occhi semichiusi, le mani poggiate a piatto sulle ginocchia (posizione del Faraone), la lingua contro il palato. Quindi egli inizier a concentrarsi sul proprio respiro che entra ed esce dalle narici,sforzandosi di svuotare la mente da ogni pensiero, sensazione, emozione, evocando in suno stato di profonda quiete e di silenzio interiore. Egli immaginer che tutte le proprie tensioni si sciolgano - dal basso verso lalto - costruendo dentro di s limmagine di un blocco di ghiaccio che, posto su una stufa, si scioglie in acqua. Ripeter poi mentalmente (o a voce alta, se solo; e sempre evocando dentro di s, in rapida successione, le relative immagini): Io sono calmo e disteso, tutto in me quiete, sono calmo... come in una tomba perduta, lontana e dimenticata... come sul fondo di un lago alpino... come in una notte siderea... come in una citt addormentata nella calura di un pomeriggio estivo. Io sono solo, profondamente in me. Io sono libero. E importante che tali immagini e le corrispondenti sensazioni vengano sperimentate nel modo pi intenso dal Meditante. Quindi, quando egli riterr di aver raggiunto un sufficiente stato di atarassia animica,inizier la pratica dei 5 esercizi della Scuola Rosicruciana: Concentrazione,Azione o Atto Puro,Equanimit,Positivit,Spregiudicatezza. A) - CONCENTRAZIONE: Evocata limmagine di un oggetto, piccolo e costruito dalluomo (es. spillo, matita,bottone, etc), il Praticante pone al centro della propria

coscienza tale oggetto, valutandoneil peso, la forma, le propriet, il materiale da cui costituito, ogni altra caratteristica connessa a quel piccolo manufatto. Qualsiasi pensiero che non riguardi loggetto deve essere allontanato dalla mente. Se ci dovesse accadere, eliminiamo il pensiero estraneo e riprendiamo lanalisi delloggetto. E essenziale che loggetto della concentrazione non venga direttamente percepito, bens immaginato: dopo alcuni minuti (dai 3 ai 5) viene effettuata una sintesi della Forza-Pensiero messa in moto. Si visualizzi un punto luminoso, interno, focalizzato a livello della radice del naso, dove si incontrano le sopracciglie, e si associ a tale immagine la sensazione interiore di FERMEZZA. Si evochi quindi limmagine di una colonna di luce che scende lungo la colonna vertebrale, accompagnando limmagine di tale corrente irradiante verso il basso con la sensazione interiore di SICUREZZA. Si termini con la seguente Meditazione: - 1) fissare lattenzione tra le sopracciglia pensando: LA LUCE E IN ME, IO SONO LUCE. - 2) spostare lattenzione a livello della gola pensando: LA LUCE E VITA, LA LUCE DELLA VITA E IN ME. - 3) spostare lattenzione a livello del cuore pensando: LA LUCE E CALORE, IL CALORE DELLA LUCE DIVIENE AMORE IN ME. A questo punto, lEsercizio di Concentrazione potrebbe concludersi, ma Massimo Scaligero suggerisce di aggiungere due fasi ulteriori, ritenendole fondamentali: la Concentrazione Profonda e il Silenzio Interiore. A1 - Concentrazione Profonda (o Meditazione): il Praticante, attraverso la breve meditazione, ad esempio, di una frase proveniente dagli Antichi Misteri, o dai Maestri Passati (loro la traccia minerale del Sole, o altre), prolunga ed amplia lo stato mentale raggiunto con la Concentrazione, approfondendosi nella pi intima parte del proprio Io fino a percepirne la scaturigine Divina. A2 - Silenzio Interiore: il Praticante dovr cercare di abbandonare qualunque impressione, interna o esterna, interiore od esteriore, mentre lascier semplicemente risuonare nel proprio Io il silenzio dellUniverso.

Si noter, dopo un certo tempo che si praticano tali Esercizi, che essi diverranno sempre pi facili da eseguire e che alla fine ci si sentir tuttuno con il Tutto. Il Meditante, in pratica riconoscer in s le Forze Divine che agiscono nel Cosmo. B) - AZIONE PURA o ATTO PURO: Ad una ora prestabilita (ma indipendentemente da quando viene decisa tale azione, che pu essere preordinata anche solo pochi minuti prima), il Praticante compier un gesto molto semplice, di nessuna apparente importanza, privo di correlazioni col normale contesto delle sue abitudini (es. annaffiare un fiore, spostare un oggetto, slacciarsi e riallacciarsi una scarpa o lorologio, etc). Nellatto di eseguire questo lesercizio egli visualizzer (cio: immaginer) una corrente di volont che scorre nei suoi arti, dai superiori agli inferiori. C) - EQUANIMITA: E molto difficile che larresto delle correnti Istintivo-Emotive possa inizialmente avvenire nel momento esatto in cui ci accade qualcosa. Il Meditante deve rievocare un episodio - piacevole o spiacevole - che lo abbia particolarmente coinvolto sul piano emotivo, richiamando in s le sensazioni emotive allora provate. Quindi, egli arrester il flusso delle emozioni distaccandosi da ogni partecipazione e osservando levento come se non lo riguardasse, ponendosi come un semplice spettatore neutrale che rimane indifferente. Con il tempo egli riuscir a praticare tale EQUANIMITA anche durante laccadimento di eventi potenzialmente disturbatori della propria serenit: tale Esercizio, infatti, lo addestrer a non rimanere preda delle oscillazioni dellAnima tra esaltazione ed abbattimento ed a considerare in modo pacato ed obiettivo tutto ci che si verifica nella propria esistenza e nel mondo. D) - POSITIVITA: Il Praticante deve sforzarsi di scorgere il positivo in ogni evento della vita, anche in ci che apparentemente sembra non esserlo. Si pu ad esempio rammentare come da eventi passati, che allepoca considerammo negativi, si siano poi in realt poste le premesse per un

miglioramento delle nostre condizioni, frutti positivi per s stessi e per gli altri. Il Meditante, al termine di tale Esercizio, dovr avvertire un sentimento di positiva fiducia per la propria vita e di serena aspettativa per i disegni degli Dei. E) - SPREGIUDICATEZZA: Il Meditante prende in considerazione una ipotesi assolutamente contrastante con le proprie convinzioni, o del tutto diversa da ci che i propri sensi gli suggeriscono rispetto alla realt che si convinti di percepire (ad esempio: ci si immagini che il campanile di una vicina chiesa sia inclinato di 90 gradi; o che non si sia nella calura estiva, ma in un freddo inverno nevoso; o che dove ci troviamo non sia il salotto di casa nostra, ma la sala daspetto di una stazione, e cos via immaginando). Egli dovr sforzarsi, per un attimo, di considerare come REALE e POSSIBILE tale ipotesi apparentemente illogica. Tale esercizio andrebbe esteso ad ogni ambito della vita, sospendendo il giudizio di fronte ad affermazioni che contrastino con le nostre radicate convinzioni. Aprendosi, anche per un solo istante, alla possibilit che tale rappresentazione sia vera, il Meditante eviter di cadere in convinzioni dogmatiche ed idee preconcette preparandosi cos ad accogliere verit diverse da quelle che le sue personali convinzioni gli impongono, essendo sempre interiormente aperti! ESERCIZI ACCESSORI 1) - Al risveglio il meditante reciter innanzitutto: Nei puri raggi della luce risplende la divinit del mondo, In essa io riposo. Irradia, nel puro amore per tutti gli esseri lEssenza Divina della mia anima. Io riposo nella divinit del mondo io trover me stesso nella divinit del mondo. Quindi, il secondo Mantra: Pi raggiante del sole, Pi puro della neve,

Pi sottile dellEtere il S, lo Spirito del mio cuore. Questo S sono io. Io sono questo S. 2) - Prima di addormentarsi: il Meditante effettuer una visione retrospettiva della giornata, iniziando dai pi recenti eventi e tornando indietro fino ad analizzare tutto ci che ha fatto, detto, omesso,sbagliato, nel corso del giorno. Dovr considerare con la massima, sincerissima obiettivit i propri errori, correggendoli mentalmente. Cos, imparer ad essere pi severo ed intransigente con se stesso rispetto a quanto non lo sia verso gli altri (in genere accade esattamente lopposto, onde il detto Latino Hac re videre nostra mala non possumus, simul delinquunt alii, censores sumus!) 3) - Contemplazione (Silenzio Interiore): Il Meditante si recher in un luogo isolato, in mezzo alla natura. Egli svuoter la mente da ogni pensiero facendo tacere il proprio S armonizzandosi, ascoltando e fondendosi con le Energie Naturali che lo circondano. Egli dovr diventare un tuttuno con tali Forze Naturali, proiettando se stesso nella natura e nel cosmo. Tutto ci, in accordo a quanto descritto nellarticolo di N. R. OTTAVIANO (si noti che OTTAVIANO si firmava in UR come ECATLOS. Leggendo tale eteronimo al rovescio otteniamo SOLTACE ovvero il Sole (lIo) che tace davanti alla contemplazione del Cosmo. Questo ci d la misura di quanto sia da ritenersi fondamentale tale pratica). 4) - Esercizio del Seme: Si immagini un seme e che da esso, immesso nella terra, si sviluppi un albero, con le radici affondanti nella terra, le gemme, i fiori, le foglie, i frutti, e dai frutti di nuovo semi. Si immagini poi un seme artificiale (ad es. fatto di plastica) considerando che, se seminato, esso non dar luogo a nulla. 5) - Esercizio del Colore: Ci si concentri sul colore ROSSO, immergendosi in esso ed assumendo

in s tutte le caratteristiche del Rosso. Ci fatto, si evochi improvvisamente il colore bleu immergendosi in tale sensazione con altrettanta totalit. Quindi si ritorni alla evocazione del Rosso e poi ancora del Bleu. 4) Carme del Sole (Oratorio di IZHAR): AllAlba e al Tramonto (possibilmente) il Praticante, dopo aver effettuato opportune abluzioni, si posizioner ad Oriente assumendo la forma di una Y (in piedi, gambe unite,braccia allargate tendenti verso lalto). Reciter, (possibilmente a voce alta): Magnifico Signore, Sale a Te purificata dal desiderio dei Tuoi raggi la Fiamma del mio cuore. Tu che benignamente vivi in tutte le creature insegna pure a me, Altissimo Maestro, LArte del Tuo Amore. Oh Unificatore per mezzo della Luce, allontana da me le tenebre che dividono, come divide la morte. Padre di ogni desio ardente, da Te nasce nelle cose la gioia di vivere e le cose ti amano Oh Sole generoso, amico delle aquile, incantatore dei serpenti, animatore della notte, che Tu sii benedetto, che Tu sii benedetto da tutti i misteri del Cielo e della Terra!. A questo punto si evocher in s la Forza e la potenza dellastro Solare, soprattutto focalizzandola allaltezza del cuore. Quindi si pronunci 7 volte il Sacro Nome di RA. 5)- In momenti di difficolt: Quando la stanchezza, gli ostacoli, lo scoraggiamento sembrano farsi troppo gravosi,risulta di grande utilit il seguente esercizio: il Meditante focalizza davanti a s tutte le cose, situazioni, eventi, etc, che lo turbano; quindi immagina, allaltezza del suo cuore, un sole raggiante

che riassorbe e fa scomparire tutto. A questo punto reciter: In Realt non esistono difficolt esteriori, ma soltanto tensioni della Psiche avvolgenti i drammi umani. 6)- Esercizio della Rosa+Croce: Il Meditante immagina un albero, osservando lo scorrere della linfa verde al suo interno e la conseguente assenza in tale creatura vegetale di passioni o brame. Quindi immaginer un essere umano (meglio che sia egli stesso) cercando di visualizzare lo scorrere del sangue rosso al suo interno. Proprio il sangue il veicolo di passioni e brame. Ma esse possono essere purificate, ed il simbolo di tale purificazione evocato dallimmagine di una rosa con il gambo verde e la corolla rossa. Quindi si evocher limmagine di una Croce nera con 7 rose rosse disposte in cerchio al centro della croce (punto di intersezione tra braccio orizzontale e braccio verticale). Quindi si reciti. Nel Segno della Croce; circondata dalle rose; sentendolo viviamo il risveglio dello Spirito del Mondo. Si staccano dalle profondit dellanima le Forze nascoste del mistero. Forze che agivano in principio, Forze che devono agire alla fine. Forze nelle quali noi pensando siamo, nelle quali noi amando viviamo, nelle quali la devozione respiriamo.

UNAS Pont.Max