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LA SCUOLA DIVENTA GALLERIA

opere di Sara Montani

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Quest’anno la professoressa Spatola e la professoressa Russo hanno deciso di proporre ai loro studenti, rispettivamente del liceo e della scuola media, un progetto artistico articolato in due attività laboratoriali parallele.

Un gruppo di noi ha scelto il laboratorio relativo alla curatela dell’esposizione temporanea di Sara Montani presso l’aula conferenze del liceo, collaborando con l’artista in tutte le fasi del lavoro.

L’intento di tale presentazione è quello di spiegare il significato del percorso espositivo. Partendo dalla lettura degli articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ci siamo soffermati su alcuni temi molto attuali, quali la condizione della donna, la libertà di espressione, l’infanzia.

Il progetto è stato per noi un’ottima occasione di collaborazione tra studenti e ci ha dato la possibilità di metterci alla prova dimostrando il nostro impegno.

Chiara Aimè, Emanuela Checchi, Camilla Falsetti, Francesca Ligrone

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Biografia dell'artistaSara Montani, nata a Milano, si è formata al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Brera, Dal 1970 espone in numerose mostre personali e rassegne, in Italia e all’estero, conseguendo premi e segnalazioni. Tra questi il Premio Arte Mondadori nel 1994. Nel 2011 è invitata al Padiglione Italia della 54a Biennale di Venezia.

Privilegia presentare percorsi tematici, utilizzando tecniche espressive varie, dalla pittura alla fotografia, all’incisione, alla scultura e alle installazioni. La sua intera carriera artistica è connotata dall’incessante ricerca sperimentale.

Svolge da sempre attività di formazione, occupandosi in particolare del mondo giovanile. Direttore artistico dell’Associazione Boccafogli, idea nel 1999 il progetto formativo di incisione calcografica tuttora attivo con una Stamperia nella scuola elementare e, per avvicinare l’arte e gli artisti ai bambini, nel 2012 dà vita alla Galleria delle Lavagne, spazio espositivo attivo all’interno di un’altra scuola elementare di Milano.

Non abbandona mai, nel trascorrere degli anni, l'attività di curatela di molte manifestazioni, mostre ed eventi a carattere socio-culturale.

Sue opere sono presenti in diverse collezioni private, pubbliche e istituzioni museali in Italia, Francia, Belgio, Romania, Svizzera, Germania, Giappone, Stati Uniti, Polonia.

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Con uno spicchio di mela, a quattro anni, mi sono affacciata al “mondo dell’arte” facendo un ghirigoro, bellissimo e profumato, su tutto il perimetro dei muri della casa nuova, mentre i miei genitori erano intenti al trasloco. Ricordo ancora il piacere e la soddisfazione. Dalla curiosità e dall’interesse dello sperimentare è nata la passione. È nata dal fare, dal piacere di vedere prendere forma, dalle mie idee e dal mio lavoro, con un pensiero progettuale, qualcosa che prima non c’era. E poi è lì, solo per mia volontà, ha fatto appello alle mie conoscenze e al mio sentire, lo guardo e mi guarda, osservo, ascolto, interroga la mia mente e nello stesso tempo anche l’emotività.

(Tratto dall’agenda personale di Sara Montani del 1996)

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"Non io scelgo il soggetto del mio lavoro. E'

lui che viene da me."

Non ho una tecnica preferita. Non voglio averla! A seconda del progetto a cui lavoro scelgo il mezzo espressivo che

maggiormente è adatto a quel tipo di lavoro, quello che è più adeguato e funzionale a tradurre il mio pensiero. A volte sono le chine e gli acquerelli, o i pastelli, le stoffe, le carte, le sabbie, le colle, gli acrilici, a volte la materia, come il gesso, la resina, lo

stucco, o la creta per poi passare alla fusione. Altre volte, e negli ultimi anni ha prevalso, mi avvalgo dell’incisione calcografica, ma

non intesa quale mezzo seriale: incisione come linguaggio a sé stante, completo e autonomo. L’intento in questo caso è quello di voler dare all’incisione il valore di linguaggio espressivo che ebbe

in origine.

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Percorso tematico: i diritti umani

L'idea della mostra parte dalla analisi di alcuni articoli dei diritti umani e si sofferma su temi centrali quali il ruolo della donna, l'infanzia, la libertà di parola e la società.

Da sempre nel lavoro, d’artista e didattico, ho ritenuto fondamentale saper coniugare le conoscenze culturali e tecniche con una continua ricerca di ciò che il rapporto con il nuovo può generare.La tela bianca, la tavola, il cartone o qualsiasi altro supporto, sono un piacere straordinario e una sfida. Bisogna spingere fuori dalla tela ciò che è secondario; sconfinare… andare dalla realtà al sogno, dalla realtà all'emotività; riuscire a stare in bilico tra realtà ed evocazione. Bisogna suggerire, sussurrare, più che dire, perché l'osservatore possa concludere.

(Tratto dall’agenda personale di Sara Montani del 1996)

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Il ruolo della donna

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L'infanzia

Chiccolino dove stai?Sotto terra, non lo sai?E là sotto non fai nulla?

Dormo dentro la mia culla.Dormi sempre, ma perché?

Voglio crescer come te!E se tanto cresceraiChiccolino che farai?Una spiga metteròTanti chicchi ti darò

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Libertà di parola

In anni di lavoro appassionato, ritengo di aver tanto agognato e oggi raggiunto, una libertà mentale che mi dà sollievo: una libertà dalle regole, dai canoni tradizionali che la Scuola consegna come bagaglio di partenza, come certezze sulle quali costruire, ma che spesso tendono a formalizzare e codificare la vita.Questa libertà mi concede, soddisfatta e compiaciuta, di manipolare fra loro materiali anche inusuali e eterogenei, mi consente approcci inconsueti ai mezzi espressivi e incessanti percorsi di ricerca.

(Tratto dall’agenda personale di Sara Montani)

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L’immagine tace.E tacendo parla. L’immagine è silenzio visibile. Silenzio e immagine e parola.

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La societàIl rumore della quotidianità.

Il suono della natura.

La propria silente interiorità.

Parlano all’anima.

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L'intento del progetto è unire l'artista, i docenti e gli studenti per la realizzazione dell'allestimento. Questa collaborazione è simboleggiata dall'intreccio di fili sul soffitto. Ma non è solo un intreccio di fili ma anche di temi, tecniche, linguaggi, relazioni.

"Intuizioni e sensazioni si legano universali insieme. Dialogano."

Arte è sapere, conoscere, pensare e disegnare…Arte è qualsiasi cosa che cerchi di fare bene, arte è disegnare con piacere.Arte è l’impegno di una persona.Arte è la fantasia su un foglio bianco.

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Andare oltre l'apparenza

26 Maggio 2004, Milano [...]. Chi di notte, dormendo, sogna,conosce un genere di felicità ignota al mondo della veglia:una placida estasi e un riposo del cuore che sono come il miele sulla lingua.Sa anche che la vera bellezza dei sogni è la loro atmosfera di libertà infinita:non la libertà del dittatore che vuole imporre la sua volontà nel mondo,ma la libertà dell'artista libero da vincoli e imposizioni,II piacere del vero sognatore non dipende dal contenuto del sogno: lì le cose accadono senza alcuna interferenza e fuori del suo controllo.[...].Durante il sogno, una libertà immensa lo avvolge, una beatitudine ultraterrenacircola dentro di lui, come l'aria e la luce:è un essere privilegiato, è l'uomo che non ha obblighi,l'uomo per la cui ricchezza e il cui piacere sono chiamate a raccolta tutte le cose.

Karen Blixen, La mia Africa, Feltrinelli, Milano 1959

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“Prosegui sempre dritto, sempre leggendo i nomi delle vie in tutti i quartieri, finirai per incontrare quella che cerchi”.

Edmondo De Amicis, Cuore.(Annotazione in copertina dell’agenda di Sara Montani del 1987)