PROVINCIA DI PAVIA Assessorato Attività Produttive, Lavoro e Formazione
La Dispersione scolastica: un rischio da affrontare
<Indagine sulla Dispersione Scolastica in Provincia di Pavia> 2007 – 2010
A cura del <Comitato Tecnico Scientifico> Patto di Governance per la programmazione e il miglioramento
dell’Offerta Formativa in Provincia di Pavia Maggio 2011
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La Dispersione scolastica: un rischio da affrontare
<Indagine sulla Dispersione Scolastica in Provincia di Pavia> 2007 – 2010
A cura dell’Assessorato Attività Produttive, Lavoro e Formazione della Provincia di Pavia e del Comitato Tecnico Scientifico previsto all’art. 7 del “Patto di Governance per la programmazione e il miglioramento dell’offerta formativa in Provincia di Pavia”.
Comitato Tecnico Scientifico: Piera Bianco – APOLF PAVIA Massimo Ferrari – IIS FARAVELLI STRADELLA Mara Aschei – LICEO FOSCOLO PAVIA Roberto Gavana – IPSIA CREMONA PAVIA Giuseppe Belli – ITIS CARDANO PAVIA Alberto Henin – IIS POLLINI MORTARA Tonino Adamo – FONDAZIONE CLERICI PAVIA Carla Gorin – DELEGATO DALLA PROVINCIA Mauro Casella – IIS VOLTA PAVIA Anna Abelli ‐ ODPF SANTACHIARA Maria Grazia Crotti ‐ DELEGATO DALLA PROVINCIA Coordinamento organizzativo‐metodologico del Comitato Tecnico Scientifico Roberto Bertacchini Si ringraziano tutti i dirigenti e il personale delle istituzioni scolastiche e degli organismi di Formazione Professionale, la direzione del Settore Attività Produttive, Lavoro, Formazione e Sviluppo, i funzionari della Provincia di Pavia, dell’Ufficio Scolastico Provinciale e tutti coloro che hanno corrisposto all’azione di indagine e alla riuscita dei <focus group> sulla dispersione scolastica per la disponibilità manifestata e per la collaborazione prestata.
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Perché un rapporto d’indagine sulla Dispersione Scolastica Se da un lato, il recente avvio dell’Anagrafe degli studenti risulta essere uno strumento di presidio e di controllo fondamentale sui dati di tutti gli studenti, costituendo un importante punto di riferimento univoco per tutti i soggetti istituzionali territorialmente interessati e per tutte le Istituzioni scolastiche e formative della Provincia di Pavia, dall’altro si devono sempre di più porre in atto azioni coordinate verso il problema del disagio e della dispersione scolastica Dopo la presentazione del Rapporto di Monitoraggio 2010, il Comitato Tecnico Scientifico del patto di Governance ha voluto completare la prima fase dell’indagine sulla dispersione scolastica in Provincia di Pavia (Settembre 2010), inserendo anche gli ultimi dati relativi all’anno scolastico 2009‐2010 e presentare un report che prenda in visione l’intero triennio 2007‐2010. Si è inteso così intraprendere un percorso nuovo, maggiormente attento alla qualità dei processi educativo‐formativi seguendo il filo rosso della dispersione scolastica nella Provincia di Pavia, per cercare di capire quali sono le eventuali azioni correttive e di supporto a tutti coloro che operano nel sistema scolastico‐formativo o che hanno il potere di modificarlo, tanto o poco che sia, affinché le decisioni convergano il più possibile su soluzioni efficaci ed efficienti tese a valorizzare al meglio l’impegno e la consapevole partecipazione dei giovani nella scuola e nella formazione professionale.
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INDICE
1. Rapporto d’indagine 2007‐ 2010: la Dispersione Scolastica in Provincia di Pavia
1.1. PREMESSA: AFFRONTARE SERIAMENTE IL RISCHIO DISPERSIONE 1.2. PRESENTAZIONE DELLA PRIMA INDAGINE PROVINCIALE SULLA
DISPERSIONE SCOLASTICA E ARCHITETTURA DEL QUESTIONARIO 1.3. PRESENTAZIONE DEI DATI RACCOLTI 1.4. ELABORAZIONI STATISTICHE COMPLESSIVE PER TUTTI GLI ATTRIBUTI
STATISTICAMENTE SIGNIFICATIVI 1.5. FORMAZIONE PROFESSIONALE GLI ISCRITTI: LE QUANTITA’ PER ZONA
E GLI INDIRIZZI ATTIVATI 1.6. FORMAZIONE PROFESSIONALE 2007 ‐ 2010: elaborazione e
presentazione dei dati raccolti nel corso dell’indagine
pag. 5
pag. 6 pag. 10 pag. 11 pag. 24 pag. 37 pag. 34
2. Le schede “buone prassi”: attività realizzate dalle scuole e dai CFP contro la Dispersione Scolastica
2.1. LE SCHEDE “BUONE PRASSI”: attività realizzate dalle scuole e dai CFP contro la Dispersione Scolastica
pag. 47 pag. 48
3. Dalla <fotografia dell’esistente> alla proposta di <Linee Guida> 3.1. FOCUS GROUP SULLA DISPERSIONE: LA FOTOGRAFIA DELL’ESISTENTE 3.2. IL QUADRO D’AZIONE STRATEGICO: <LE LINEE GUIDA>
pag. 65 pag. 66 pag. 69
4. Appendice: ulteriori elaborazioni statistiche pag. 73 Fonti bibliografiche e sitografiche
pag. 95
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1. Rapporto d’indagine 2007‐ 2010: la Dispersione Scolastica in Provincia di Pavia
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1.1. PREMESSA: AFFRONTARE SERIAMENTE IL RISCHIO DISPERSIONE La dispersione è un fenomeno complesso è può essere definita come insieme di fattori che modificano il regolare svolgimento del percorso scolastico di uno studente. In ambito scolastico non si identifica semplicemente con l’abbandono, ma riunisce un insieme di cause (irregolarità nelle frequenze, ritardi, non ammissione all’anno successivo, ripetenze, interruzioni) che possono sfociare nell’uscita anticipata dei ragazzi dal sistema scolastico. La dispersione incrocia più mondi formativi, dalla scuola alla formazione professionale fino al lavoro e una raccolta di dati sulla dispersione che sia da sfondo per riflessioni e scelte concrete richiede pertanto un’integrazione delle varie fonti amministrative e una loro utilizzazione sistematica ed integrata. E’ nella scuola superiore che il fenomeno <dispersione> esplode: tra la prima e la seconda si perdono parecchi ragazzi; certo alcuni vanno alle scuole private o alla formazione professionale ma, nell’insieme, il numero di coloro che dopo qualche anno di frequenza si perde, resta molto alto. Il disagio scolastico è sempre frutto di una combinazione di cause. Bisogna riconoscerle per meglio studiare e predisporre interventi di contrasto.
• la famiglia: è purtroppo scontato che le condizioni familiari ed economiche incidano ancora fortemente sul percorso scolastico sia nella scelta degli indirizzi sia nei risultati. La dispersione non è più però figlia esclusiva di povertà e di emarginazione, ci sono forme di disagio senza situazioni socio‐economiche familiari critiche. La criticità oggi sta piuttosto: ‐ nella difficoltà a creare relazioni positive (divisioni familiari che si riflettono sui rapporti, difficoltà del ruolo genitoriale, famiglie monoparentali, ecc.); ‐ nella cultura familiare. Spesso è proprio il "patrimonio culturale" della famiglia a fare da discrimine tra gli alunni (proponendo modelli di socializzazione e predisponendo le capacità effettive di apprendimento).
• la scuola, che si trova, soprattutto oggi, a ricevere disagio, a creare disagio e a non potersi più esimere dal tentare di risolverlo. Per incidere positivamente in questa area, la scuola deve avere la consapevolezza della sua fondamentale funzione educativa; deve accettare la sfida di un disagio scolastico non più saltuario, ma sempre più di tipo “cronico”. La scuola, come primo luogo privilegiato dell’incontro tra società e minori vive direttamente l’esperienza dei grandi cambiamenti culturali che si riflettono sui comportamenti giovanili e si trova quindi a fare i conti, oggi più che mai, con la distanza che si è creata tra la cultura dei giovani e quella della scuola (cultura della conoscenza e del sapere). Non bisogna mai dimenticare però che il disadattamento è un concetto relativo, si è sempre disadattati rispetto ad un certo contesto, una certa situazione, ma non rispetto ad un’altra. E’ necessario quindi che la scuola sappia “costruire” le situazioni adatte ad accogliere tutti e che permettano a tutti di entrare in relazione con essa. Certo tutto ciò non basta se la struttura scolastica non pone al centro della propria attività il problema. La vera innovazione deve partire dai docenti, i quali devono recuperare la loro funzione di ricercatori in termini di pedagogia e di metodologia didattica.
• la società: abbiamo più volte visto gli effetti dei profondi cambiamenti culturali legati ai mass media ma vi sono anche orientamenti valoriali dominanti (il successo, il denaro, l’edonismo ecc.) che condizionano gli obiettivi che i ragazzi si danno. E’ un dovere della
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società nel suo insieme far comprendere ai giovani che istruzione e formazione sono valori fondamentali per il loro futuro.
Dalle medie alle Superiori : una scelta spesso troppo fragile
Se è vero che il diverso contesto di provenienza influenza il grado di partenza e gli stimoli a cui i ragazzi sono sottoposti, è anche vero che dopo il percorso delle elementari e quello delle medie gli studenti dovrebbero essersi ri‐posizionati soltanto in base alle proprie capacità, essendo stati esposti agli stessi programmi educativi e combattendo, ora, ad armi pari. Il problema è quindi la discutibile capacità del percorso scolastico di aprire davvero tutte le porte agli studenti, indipendentemente dalla capacità del contesto di provenienza di influenzarne le scelte ed orientarne le ambizioni. Nel momento della scelta varie influenze esterne possono essere percepite dai ragazzi e diversi fattori di condizionamento entrano in gioco. Facendo riferimento ad una recentissima indagine della Provincia di Grosseto (Maggio 2010) proviamo ad evidenziare alcuni dei principali “condizionamenti” che inducono i ragazzi ad effettuare determinate scelte.
• Tra le prime cause troviamo la poca chiarezza di idee e, quindi, l’incapacità di decidere del futuro in un momento della vita in cui, ancora, i ragazzi non sanno esattamente cosa vorranno fare nei prossimi anni e, ancor più, quali strade percorrere per realizzare i loro progetti;
• Lo scarso aiuto da parte degli insegnanti delle medie ed il problema di non saper esattamente a chi rivolgersi per chiedere informazioni, consigli e sostegno nel corso della fase decisionale;
• La scelta viene spesso indotta dal pensare che in un determinato corso di studi non si debba studiare troppo, la vicinanza del percorso di studi agli interessi ed alle inclinazioni personali, il fatto di ritenere che il relativo diploma consenta immediate possibilità di lavoro, la presenza di amici (che hanno già scelto di frequentare un determinato corso in una data scuola), i consigli dei familiari, la vicinanza della scuola alla propria casa, il fatto che la scuola sia stata già frequentata da un fratello, da un parente prossimo o da un amico.
Ma perché si manda il figlio al liceo, e qualche volta all'Itis? Spesso perché i genitori hanno studiato lì. Perché altri amici e compagni delle medie ci vanno. Perché i professori delle medie qualcosa hanno consigliato, ma…. Perché si va per esclusione: chi odia la matematica finisce al classico, come se là non esistesse. Oppure perché qualche istituto scolastico si è fatto pubblicità meglio degli altri. È la famigerata consuetudine di molti "POF‐vetrina", che rappresentano di frequente uno strumento decisivo nelle politiche di marketing strategico delle scuole, basato, il più delle volte, su promesse illusorie e quasi mai mantenute. Non è sempre un problema di orientamento: spesso i genitori non pensano ai figli ma a loro stessi, e al molto ipotetico prestigio legato a una scuola piuttosto che ad un'altra. Ma i guai arrivano da lontano. Nel primo anno delle superiori, vengono al pettine tutti i nodi non sciolti dalla scuola media…. E dopo aver effettuato la scelta della scuola superiore? Dovrebbe entrare in gioco quella che viene definita la <soddisfazione scolastica>. E da cosa dipende la soddisfazione scolastica? Quali sono gli aspetti che devono essere tenuti in considerazione per verificarne l'intensità? Gli studi e le ricerche più recenti in ambito socio‐cognitivo‐educativo individuano diverse dimensioni fondamentali che contribuirebbero a determinare la soddisfazione scolastica dei ragazzi, vediamone alcune tra le principali :
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1. L'apprendimento. L'apprendimento considerato come autovalutazione individuale delle “performances” scolastiche e della percezione di miglioramento ‐ soddisfazione rispetto ad esse. 2. La relazione con i compagni. Questa relazione è considerata nel senso della percezione di isolamento‐integrazione, e in quello della percezione del "segno" della relazione (positivo o negativo). 3. La relazione con gli insegnanti. Questa relazione è considerata soprattutto nel senso della rappresentazione dell'insegnante come un adulto significativo, che è punto di riferimento effettivo per l’allievo. 4. La struttura delle reti di relazioni extrascolastiche. Questa dimensione strutturale costituisce il quadro di sfondo per la comprensione della struttura delle relazioni scolastiche e della loro "positività": un ragazzo con ampie reti extrascolastiche avrà la tendenza a costruire altrettanto ampie e positive reti scolastiche. 5. Il ruolo dei genitori che riguarda la rappresentazione che i giovani si costruiscono della "'vicinanza dei propri genitori rispetto alle questioni scolastiche”, del supporto che essi forniscono loro (per esempio riguardo ai compiti) e degli eventuali gradi di criticità rispetto agli insegnanti e al funzionamento scolastico. L'importanza di questo aspetto deriva dalla constatazione circa il "peso" dei genitori e dei familiari nella vita del ragazzo; è impensabile che la posizione dei genitori rispetto alla scuola non influisca sulla rappresentazione degli stessi giovani. 6. Il senso dell'andare a scuola come percepito dagli alunni; la sua importanza risiede, intanto, nel momento informativo (sapere qual è il fattore che più di ogni altro motiva all'andare a scuola) e in quello confermativo (nel senso che da questa sezione dovrebbe emergere con chiarezza un eventuale disagio complessivo nell'andare a scuola). Da queste brevi sottolineature emerge sicuramente una importante riflessione: la inderogabile necessità di mettere in campo un Orientamento incisivo, “vicino agli adolescenti”, svincolato da insufficienti “azioni spot”, che sappia formulare proposte, che riassumano in sé tutte le potenzialità per formare le coscienze alla lettura critica di una società "mutevole e schizofrenica" e che sappia educare i giovanissimi a "scelte di vita e di formazione" lungimiranti e durature. Disagio e Dispersione? Sia la condizione di giovane come quella di adulto risulta oggi sospesa in un vuoto esistenziale, denso di contraddizioni, che è il prodotto di una società priva di scelte etiche, ovvero che sceglie giorno per giorno, di essere eticamente neutra in pressochè tutte le sfere di vita, nella famiglia, nella scuola, nel lavoro, nella vita pubblica. Insomma il tema è <caldissimo> e coinvolge tutti in prima persona. Se da un lato, il recente avvio dell’Anagrafe degli studenti risulta essere uno strumento di presidio e di controllo fondamentale sui dati di tutti gli studenti, costituendo un importante punto di riferimento univoco per tutti i soggetti istituzionali territorialmente interessati e per tutte le Istituzioni scolastiche e formative della Provincia di Pavia, dall’altro si devono sempre di più porre in atto azioni coordinate verso il problema del disagio e della dispersione scolastica. <In concreto, non si tratta soltanto di “dare una mano” ai ragazzi in difficoltà, ma di assicurare un futuro migliore a generazioni di ragazzi. Di questo bisogna essere consapevoli quando si vuole produrre un risultato sociale. Soprattutto se non si tratta di un fenomeno marginale ma di un fenomeno che tocca un’ampia fascia della popolazione scolastica. Se non ci può essere un intervento unico, tanto meno ci può essere un unico attore dell’intervento. Se è vero che non si deve perder tempo in una sterile ricerca dei colpevoli che non farebbe altro che accentuare le difficoltà di chi si sente chiamato in causa (il giovane,la famiglia, l’insegnate),
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tuttavia solo una presa in carico consapevole del problema può aiutare ad affrontarlo. La responsabilità non è più la ricerca del colpevole ma è un mettersi in gioco per trovare una soluzione possibile rivedendo i comportamenti e le competenze.> (S. Scanavino – Progetti sulla dispersione – Comune di Torino – 2008). Affrontare seriamente il “rischio dispersione” significa per prima cosa avere il coraggio di provare a cambiare davvero modo di fare scuola, mettendo in campo idee, volontà e speranze di quanti credono che l’avere tutti un uguale diritto di istruirsi significa che tutti possono apprendere, che il mondo dei giovani non è diviso tra chi ce la fa a studiare e chi no, ma è solo composto da tante teste e personalità diverse e che la scuola non è un’asticella posta ad una certa altezza per cui solo alcuni riescono a saltarla. Ecco allora l’importanza di affrontare la scuola quale processo globale fortemente caratterizzato da partecipazione, condivisione, nuove consapevolezze culturali per realizzare impegni solidali e un controllo sociale sui risultati che, insieme, si riesce di volta in volta a raggiungere.
Fonti bibliografiche e sitografiche di riferimento
• Comune di Torino ‐ Progetti sulla Dispersione di S.Scanavino – 2008; • Scuola‐er – Il portale della scuola della Regione Emilia Romagna ‐ La dispersione scolastica
e il successo formativo ‐ Analisi di un fenomeno ‐ 2009 • Provincia di Grosseto ‐ Ufficio Istruzione – Osservatorio Scolastico Provinciale ‐ Indagine sui
fattori di scelta della scuola superiore e sugli orientamenti scolastici degli studenti grossetani – Maggio 2010
• La dispersione scolastica nella provincia di Pisa ‐ L’anagrafe degli studenti ‐ strumento per l’individuazione di interventi efficaci per combatterla ‐ Provincia di Pisa – Assessorato alla Pubblica Istruzione e allo Sport – 2008.
• Ministero della Pubblica Istruzione ‐ Direzione Generale Studi e Programmazione ‐ Ufficio di statistica ‐ La dispersione scolastica ‐ Indicatori di base per l’analisi del fenomeno ‐ Anno Scolastico 2004/05.
• Oriano Pirazzini ‐ Il diritto di non perdere la voglia di imparare – Falzea Editore – 2006 • P. Terenzi – Contrasto alla dispersione e promozione del successo formativo – Buone
pratiche in Emilia Romagna – Franco Angeli – 2006 • Regione Friuli Venezia Giulia – Direzione centrale Istruzione, Cultura, Sport e Pace – La
dispersione scolastica nelle scuole di I e II grado – Rapporto finale – a cura di IRES ‐ 2006
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1.2. PRESENTAZIONE DELLA PRIMA INDAGINE PROVINCIALE SULLA DISPERSIONE SCOLASTICA E ARCHITETTURA DEL QUESTIONARIO Con questa indagine si è cercato, da una parte, di quantificare il fenomeno “dispersione” in provincia di Pavia, per poter capire, anche attraverso il successivo confronto con i dati disponibili per altre province italiane, se e quale incidenza abbia la problematica e quale sia l’urgenza di affrontarla come patto di Governance e, dall’altra, di capire quale sia attualmente l’impegno delle scuole sul fronte del contenimento della dispersione o, per lo meno, nell’intervento su alcuni suoi aspetti, come il diffondersi di situazioni di scarso profitto scolastico e di disorientamento. Pur consapevoli dell’ampiezza delle sfaccettature del problema dispersione, si è cercato in questa prima fase, di realizzare un questionario contenuto, per non oberare le segreterie con un'altra pesante raccolta di dati, scegliendo solo alcuni indicatori della dispersione e della risposta delle scuole, ma si sono comunque indagati tre anni scolastici (sono quelli di cui possediamo i dati grazie alle risposte collaborative delle scuole ai precedenti monitoraggi promossi dal CTS) per poter abbozzare un'analisi anche sui trend del fenomeno. Le domande sono state divise in due blocchi: quattro sui numeri del fenomeno dispersione e altrettante sui numeri di alcune azioni di contrasto. Per caratterizzare e quantificare il fenomeno dispersione si sono scelti i seguenti indicatori:
A) doppie ripetenze dello stesso anno scolastico, B) assenteismo superiore al 25% dei giorni di scuola, C) interruzioni degli studi tra 16 e 18 anni senza conseguire titoli D) passaggio dalla scuola alla ricerca del lavoro al raggiungimento del 16° anno.
Per avere un’idea dell’impegno delle scuole sul fronte della dispersione si è scelto di rilevare: E.1) numero delle procedure per individuare evasioni dell'obbligo, E.2) ore di docenza e consulenza per azioni di recupero disciplinare e metodologico, E.3) numero di colloqui per bilancio competenze e riorientamento; F) numero di percorsi in alternanza scuola‐lavoro per chi non riesce a stare a scuola, G) ore di didattica breve coordinate con alternanza H) passaggi al serale Le scuole e i CFP hanno risposto nella loro totalità (anche quando possedevano pochi dati signifi‐cativi per le specifiche domande del questionario) e di questo si ringraziano i dirigenti e le segrete‐rie. In effetti in questo primo censimento la scelta di alcuni indicatori e dei relativi livelli è risultata a volte una soglia troppo alta intercettando solo casi estremi. Ad esempio, non solo la bi‐ripetenza di un certo anno è sintomo di dispersione, ma lo è anche un percorso scolastico con più ripetenze anche se in anni differenti e, al limite, anche la singola ripetenza: tutti casi che nella nostra indagine sono rimasti sotto soglia. Analogamente ci siamo resi conto che la scelta del passaggio ad un percorso di alternanza o ad un corso serale non sono significativi perchè statisticamente molto rari. Nel prossimo monitoraggio qualitativo questo spazio nel questionario dovrà essere dedicato a censire con più dettaglio altri aspetti della dispersione (dalle singole ripetenze ai cambi di indirizzo) e le azioni che le scuole mettono in atto per contrastare la dispersione, la qualità delle relazioni, il coinvolgimento delle famiglie, ecc. Per quanto riguarda il modo di procedere e lo sforzo di avvicinare il lavoro del CTS alle scuole, si è sperimentata, durante la somministrazione del questionario, l’attivazione di un servizio di consulenza per aiutare le segreterie nella compilazione e per omogeneizzare eventualmente le risposte alle domande che potevano lasciare maggiori dubbi. Le richieste di precisazioni non sono state molte e non permettono di farne una statistica, ma comunque la possibilità di chiedere spiegazioni on‐line ha favorito il raggiungimento del 100% di risposte da parte delle scuole.
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1.3. PRESENTAZIONE DEI DATI RACCOLTI Questo capitolo presenta in forma numerica mediante tabelle, ed in forma grafica mediante diagrammi di facile lettura, tutti i dati raccolti dall’indagine condotta negli Istituti Statali di Istruzione Secondaria della Provincia di Pavia senza aggiungere alcun commento. I numeri vengono distinti per ciascuna domanda del questionario, (§ dal 9.3.1 al 9.3.8) per Anno Scolastico e per classe del quinquennio del corso. Ogni paragrafo presenta nella prima parte, con Tabella e relativo grafico, i dati raccolti per Indirizzo di Studio (ARTISTICO, PROFESSIONALE, TECNICO, LICEO) e, nella seconda parte, sempre con Tabella e grafico, i dati raccolti secondo le la locazioni geografica degli Istituti (la Provincia di Pavia è suddivisa in tre settori: PAVESE, OLTREPO’ e LOMELLINA). Al fine di poter valutare al meglio i risultati relativi all’indagine sulla dispersione scolastica, riportiamo qui di seguito I numeri totali e complessivi degli studenti iscritti nel triennio 2007 – 2010, raggruppati per Anno Scolastico (A.S.), per indirizzo di Studi e per Zona Geografica, (Vedi anche Rapporto di Monitoraggio ‐ Settembre 2010)
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1.3.1. “A” ‐ BIRIPETENZE TABELLA 1 - BIRIPETENZE PER INDIRIZZO DI STUDI
anno scol. INDIRIZZO 1° 2° 3° 4° 5° totali iscritti % su iscritti
I.ART 1 1 2 473 0,42%PROF 10 3 13 4039 0,32%TECN 2 1 2 2 7 5346 0,13%LICEI 2 2 7659 0,03%
I.ART 1 1 423 0,24%PROF 10 3 6 7 3 29 4087 0,71%TECN 6 1 1 1 9 5377 0,17%LICEI 1 1 7572 0,01%
I.ART 0 436 0,00%PROF 5 6 7 2 20 3943 0,51%TECN 3 5 4 2 2 16 5388 0,30%LICEI 3 2 2 1 8 7527 0,11%
2007-2008
2008-2009
2009-2010
11
10
3
212
2
2 1
10
3
6
7
3
6
111
1 0
5
6
7
2
3
5
4
2
2
3
2
21
0
5
10
15
20
25
30
unità
I.AR
T
PR
OF
TEC
N
LIC
EI
I.AR
T
PR
OF
TEC
N
LIC
EI
I.AR
T
PR
OF
TEC
N
LIC
EI
2007-2008 2008-2009 2009-2010
Bi-ripetenze per indirizzo e per anno di corso nel triennio 2007-2010
5° anno4° anno3° anno2° anno1° anno
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TABELLA 2 – BIRIPETENZE PER ZONA GEOGRAFICA anno scol. ZONE 1° 2° 3° 4° 5° totali iscritti % su iscritti
PAVE S E 9 3 2 14 9118 0,15%OLTR E PO 3 3 6 3604 0,17%LOME LL INA 3 1 4 4795 0,08%
PAVE S E 8 3 2 13 9603 0,14%OLTR E PO 3 2 3 4 3 15 3476 0,43%LOME LL INA 6 2 1 3 12 4389 0,27%
PAVE S E 5 7 5 4 1 22 8958 0,25%OLTR E PO 4 3 1 1 9 3615 0,25%LOME LL INA 2 1 7 3 13 4721 0,28%
43 19 23 15 8
iscritti nel triennio 12965 11180 10346 9276 8503
% sugli iscritti nel triennio 0,33% 0,17% 0,22% 0,16% 0,09%
2007-2008
2008-2009
2009-2010
Bi-ripetenze totali 2007-2010 per anno di corso
9
3
2
3
3
31 8
3
2
3
2
3
4
3
6
213
5
7
5
4
1
4
311
21
7
3
0
5
10
15
20
25
unità
PA
VE
SE
OLT
RE
PO
LOM
ELL
INA
PA
VE
SE
OLT
RE
PO
LOM
ELL
INA
PA
VE
SE
OLT
RE
PO
LOM
ELL
INA
2007-2008 2008-2009 2009-2010
Bi-ripetenze per zona e per anno di corso nel triennio 2007-2010
5° anno4° anno3° anno2° anno1° anno
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1.3.2. “B” ‐ ASSENZE > 25% TABELLA 3 – ASSENZE > 25% PER INDIRIZZO DI STUDI
anno scol. INDIRIZZO 1° 2° 3° 4° 5° totali iscritti % su iscritti
I.ART 14 7 5 10 16 52 473 10,99%PROF 266 199 162 146 77 850 4039 21,04%TECN 63 60 55 42 28 248 5346 4,64%LICEI 15 12 6 9 7 49 7659 0,64%
I.ART 8 3 2 4 3 20 423 4,73%PROF 264 162 193 147 81 847 4087 20,72%TECN 75 41 40 47 32 235 5377 4,37%LICEI 20 8 9 9 10 56 7572 0,74%
I.ART 12 3 1 4 5 25 436 5,73%PROF 293 167 105 135 70 770 3943 19,53%TECN 143 122 95 58 90 508 5388 9,43%LICEI 25 37 31 33 42 168 7527 2,23%
2007-2008
2008-2009
2009-2010
14751016
266
199
162
146
77
63
60
55
4228
1512697
83243
264
162
193
147
81
75
41
40
47
32
20899
10
123145
293
167
105
135
70
143
122
95
58
90
2537313342
0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
unità
I.AR
T
PR
OF
TEC
N
LIC
EI
I.AR
T
PR
OF
TEC
N
LIC
EI
I.AR
T
PR
OF
TEC
N
LIC
EI
2007-2008 2008-2009 2009-2010
Assenze > 25% per indirizzo e per anno di corso nel trennio 2007- 10
5° anno4° anno3° anno2° anno1° anno
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TABELLA 4 – ASSENZE > 25% PER ZONA GEOGRAFICA
anno scol. ZONE 1° 2° 3° 4° 5° totali iscritti % su iscritti
PAVE S E 99 70 48 43 35 295 9118 3,24%
OLTR E PO 82 48 42 65 25 262 3604 7,27%
LOME LL INA 119 127 113 70 60 489 4795 10,20%
PAVE S E 124 52 37 35 20 268 9603 2,79%
OLTR E PO 61 43 63 66 39 272 3476 7,83%
LOME LL INA 113 92 121 84 54 464 4389 10,57%
PAVE S E 255 170 121 95 84 725 8958 8,09%
OLTR E PO 93 56 51 70 40 310 3615 8,58%
LOME LL INA 125 103 60 65 83 436 4721 9,24%
1071 761 656 593 440
iscritti nel triennio 12965 11180 10346 9276 8503
% sugli iscritti nel biennio 8,26% 6,81% 6,34% 6,39% 5,17%
2009-2010
2007-2008
2008-2009
Assenze >25% totali 2007-2010 per anno di corso
157
103
70
71
41
82
48
45
6627
119
127
113
70
60
193
79
60
5532
61
43
63
68
40
113
92
121
84
54
255
170
121
95
84
93
56
51
70
40
125
103
60
65
83
0
100
200
300
400
500
600
700
800
unità
PA
VE
SE
OLT
RE
PO
LOM
ELL
INA
PA
VE
SE
OLT
RE
PO
LOM
ELL
INA
PA
VE
SE
OLT
RE
PO
LOM
ELL
INA
2007-2008 2008-2009 2009-2010
Assenze > 25% per zona e anno di corso nel triennio 2007- 10
5° anno4° anno3° anno2° anno1° anno
16
1.3.3. “C” ‐ INTERRUZIONI DEGLI STUDI TABELLA 5 – INTERRUZIONI PER INDIRIZZO DI STUDI
anno scol. INDIRIZZO 1° 2° 3° 4° 5° totali iscritti % su iscritti
I.ART 5 3 8 473 1,69%
PROF 73 33 39 15 1 161 4039 3,99%
TECN 17 12 30 16 5 80 5346 1,50%
LICEI 2 3 5 5 15 7659 0,20%
I.ART 2 2 4 423 0,95%
PROF 76 24 32 15 147 4087 3,60%
TECN 17 14 17 21 9 78 5377 1,45%
LICEI 2 3 10 3 18 7572 0,24%
I.ART 2 2 436 0,46%
PROF 68 20 5 6 1 100 3943 2,54%
TECN 8 5 7 2 2 24 5388 0,45%
LICEI 1 1 2 7527 0,03%
2007-2008
2008-2009
2009-2010
53000
73
33
39
151
17
12
30
165
23550
22000
76
24
32
150
17
14
17
21
9
231030
20000
68
20
561
85722
100100
20
40
60
80
100
120
140
160
180
unità
I.AR
T
PR
OF
TEC
N
LIC
EI
I.AR
T
PR
OF
TEC
N
LIC
EI
I.AR
T
PR
OF
TEC
N
LIC
EI
2007-2008 2008-2009 2009-2010
Interruzioni per indirizzo e per anno di corso nel triennio 2007- 10
5° anno4° anno3° anno2° anno1° anno
17
TABELLA 6 – INTERRUZIONI PER ZONA GEOGRAFICA
anno scol. ZONE 1° 2° 3° 4° 5° totali iscritti % su iscritti
PAVE S E 60 31 38 15 1 145 9118 1,59%
OLTR E PO 36 15 29 17 2 99 3604 2,75%
LOME LL INA 1 5 7 4 3 20 4795 0,42%
PAVE S E 68 19 35 15 3 140 9603 1,46%
OLTR E PO 18 18 19 19 74 3476 2,13%
LOME LL INA 11 6 5 5 6 33 4389 0,75%
PAVE S E 46 9 5 3 3 66 8958 0,74%
OLTR E PO 23 11 5 6 45 3615 1,24%
LOME LL INA 10 5 2 17 4721 0,36%
273 119 145 84 18
iscritti nel triennio 12965 11180 10346 9276 8503
% sugli iscritti nel biennio 2,11% 1,06% 1,40% 0,91% 0,21%
Interruzioni totali 2007-2010 per anno di corso
2007-2008
2009-2010
2008-2009
60
31
38
151
36
15
29
172
15743
68
19
35
153
18
18
19
190
116556
46
9533
23
11560
105200
0
20
40
60
80
100
120
140
160
unità
PAVE
SE
OLT
REP
O
LOM
ELLI
NA
PAVE
SE
OLT
REP
O
LOM
ELLI
NA
PAVE
SE
OLT
REP
O
LOM
ELLI
NA
2007-2008 2008-2009 2009-2010
Interruzione per zone e per anno di corso nel triennio 2007- 10
5° anno4° anno3° anno2° anno1° anno
18
1.3.4. “D” ‐ “AL LAVORO” TABELLA 7 – “AL LAVORO” PER INDIRIZZO DI STUDI
anno scol. INDIRIZZO 1° 2° 3° 4° 5° totali iscritti % su iscritti
I.ART 473 0,00%PROF 34 29 28 29 6 126 4039 3,12%TECN 4 6 13 15 1 39 5346 0,73%LICEI 2 3 4 6 2 17 7659 0,22%
I.ART 1 1 423 0,24%PROF 15 14 11 13 7 60 4087 1,47%TECN 12 11 11 12 46 5377 0,86%LICEI 0 1 6 1 1 9 7572 0,12%
I.ART 3 1 4 436 0,92%PROF 8 3 11 8 2 32 3943 0,81%TECN 8 7 14 7 1 37 5388 0,69%LICEI 1 1 5 4 2 13 7527 0,17%
2007-2008
2008-2009
2009-2010
34
29
28
29
6
46
13
15
1
23462
0115
14
11
13
7
12
11
11
12
1611
031 8
311
82
87
14
71
11542
0
20
40
60
80
100
120
140
unità
I.AR
T
PR
OF
TEC
N
LIC
EI
I.AR
T
PR
OF
TEC
N
LIC
EI
I.AR
T
PR
OF
TEC
N
LIC
EI
2007-2008 2008-2009 2009-2010
"AL LAVORO" per indirizzo e per anno di corso del quinquennio nel triennio 2007 - 10
5°4°3°2°1°
19
TABELLA 8 – “AL LAVORO” PER ZONA GEOGRAFICA
anno scol. ZONE 1° 2° 3° 4° 5° totali iscritti % su iscritti
PAVE S E 17 15 26 29 4 91 9118 1,00%
OLTR E PO 4 2 5 9 2 22 3604 0,61%
LOME LL INA 19 21 14 12 3 69 4795 1,44%
PAVE S E 3 8 16 14 1 42 9603 0,44%
OLTR E PO 6 3 5 8 3 25 3476 0,72%
LOME LL INA 18 15 8 4 4 49 4389 1,12%
PAVE S E 5 7 11 6 2 31 8958 0,35%
OLTR E PO 1 1 7 2 0 11 3615 0,30%
LOME LL INA 11 6 13 11 3 44 4721 0,93%
84 78 105 95 22
iscritti nel triennio 12965 11180 10346 9276 8503
% sugli iscritti nel biennio 0,65% 0,70% 1,01% 1,02% 0,26%
AL LAVORO totali 2007-2010 per anno di corso
2009-2010
2007-2008
2008-2009
17
15
26
29
4
42592
19
21
14
12
3
38
16
141
63583
18
15
844
57
11
62
1172
11
6
13
113
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
unità
PA
VE
SE
OLT
RE
PO
LOM
ELL
INA
PA
VE
SE
OLT
RE
PO
LOM
ELL
INA
PA
VE
SE
OLT
RE
PO
LOM
ELL
INA
2007-2008 2008-2009 2009-2010
"AL LAVORO" per zona e per anno di corso del quinquennio nel triennio 2007 - 10
5°4°3°2°1°
20
1.3.5. “E” ‐ ATTIVITA’ DI CONTRASTO ALLA DISPERSIONE TABELLA 9 – CONTRASTO ALLA DISPERSIONE PER INDIRIZZO DI STUDI
# Richieste da Rintracciare
# Segnalaz. per sospetta evasione
ore recupero disciplinare
ore sportello approfondiment
o
ore poten-ziamento me-
todologico
Colloqui INTERNI per
riorientamento
Colloqui ESTERNI per riorientamento
I.ART 07-08PROF 07-08 33 2 2607 175 50 150TECN 07-08 9 4 5526 467 291 147LICEI 07-08 5542 870 369 220
I.ART 08-09PROF 08-09 25 4 3836 130 50 206TECN 0809 7 2 4419 199 238 167LICEI08-09 4 1 3249 694 82 176 910
I.ART 09-10PROF 09-10 5 4 1944 52 90 139TECN 09-10 2 2 4007 440 150 182 16LICEI 09-10 1 1 4392 702 588 30
2008-2009
2009-2010
2007-2008
COLLOQUI per bilancio di competenze o
riorientamento per alunni decisi a lasciare la scuolaanno scol. INDIRIZZO
Contrasto alla dispersione per evasione dell'obbligo
scolasticoORE EFFETTIVE svolte per
I.AR
T 07
-08
PR
OF
07-0
8TE
CN
07-
08LI
CE
I 07-
08I.A
RT
08-0
9P
RO
F 08
-09
TEC
N 0
809
LIC
EI0
8-09
I.AR
T 09
-10
PR
OF
09-1
0TE
CN
09-
10LI
CE
I 09-
10
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
4500
5000
# R
ichi
este
da
Rin
tracc
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# Se
gnal
az. p
er s
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vasi
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dolo
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loqu
i IN
TERN
I per
rior
ient
amen
to
Col
loqu
i EST
ERN
I per
…
indirizzi di studio
unità (ore x 10 studenti)
parametri
Attività anti-dispersione per tipo, per anno scolastico e per indirizzo di studi nel triennio 2007 - 2010
I.ART 07-08
PROF 07-08
TECN 07-08
LICEI 07-08
I.ART 08-09
PROF 08-09
TECN 0809
LICEI08-09
I.ART 09-10
PROF 09-10
TECN 09-10
LICEI 09-10
LEGENDA: ARTISTICO, PROFESSIONALE, TECNICO, LICEI; intensità dei colori crescente dal 2007 al 2010.
21
TABELLA 10 – CONTRASTO ALLA DISPERSIONE PER ZONA GEOGRAFICA
# Richieste da Rintracciare
# Segnalaz. per sospetta evasione
ore recupero disciplinare
ore sportello approfondiment
o
ore poten-ziamento me-
todologico
Colloqui INTERNI per
riorientamento
Colloqui ESTERNI per riorientamento
PAVESE 07‐'8 4 4867 645 133 330OLTREPO 07‐08 3 1 4163 426 404 71LOMELLINA 07‐08 39 1 5428 441 173 176
PAVESE 08‐09 6 4 4268 480 168 343OLTREPO 08‐09 1 2 4470 262 57 84LOMELLINA 08‐09 29 1 2766 281 145 122 910
PAVESE 07‐08 3 4 4683 573 90 72 16OLTREPO 08‐09 3 2 2476 126 576 187LOMELLINA 09‐10 2 1 3184 495 162 92
86 20 36305 3729 1908 1477 926
0,05% 0,01%
2,32 0,24 0,12 0,09 0,06
2008-2009
2009-2010
ATTIVITA' antidispersione totale nel triennio 2007 - 2010
2007-2008
valor medio in % sugli iscritti per ciascun anno del triennio 2007-2010
COLLOQUI per bilancio di competenze o
riorientamento per alunni decisi a lasciare la scuola
valor medio in ore/interventi somministrati a 10 studente in ciascun
anno del triennio 2007-2010
anno scol. INDIRIZZO
Contrasto alla dispersione per evasione dell'obbligo
scolasticoORE EFFETTIVE svolte per
PA
VE
SE
07-
'8
OLT
RE
PO
07-
08
LOM
ELL
INA
07-
08
PA
VE
SE
08-
09
OLT
RE
PO
08-
09
LOM
ELL
INA
08-
09
PA
VE
SE
09-
10
OLT
RE
PO
098
-10
LOM
ELL
INA
09-
10
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
4500
5000
# R
ichi
este
da
Rin
tracc
iare
# Se
gnal
az. p
er s
ospe
tta e
vasi
one
ore
recu
pero
dis
cipl
inar
e
ore
spor
tello
app
rofo
ndim
ento
ore
pote
n-zia
men
to m
e-to
dolo
gico
Col
loqu
i IN
TERN
I per
rior
ient
amen
to
Col
loqu
i EST
ERN
I per
…
zona geografica
unità (ore x 10 studenti)
parametri
Attività anti-dispersione per tipo, per anno scolastico e per zona nel triennio 2007 -2010
PAVESE 07-'8
OLTREPO 07-08
LOMELLINA 07-08
PAVESE 08-09
OLTREPO 08-09
LOMELLINA 08-09
PAVESE 09-10
OLTREPO 098-10
LOMELLINA 09-10
LEGENDA: PAVESE, OLTREPO, LOMELLINA; colori con intensità crescente passando dal 2007 al 2010.
22
1.3.6. “F” ‐ ALTERNANZA SCUOLA LAVORO TABELLA 11 – ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO PER INDIRIZZO DI STUDI E PER ZONA GEOGRAFICA
anno scol. INDIRIZZO 1° 2° 3° 4° 5° totali iscritti % su iscritti
I.ART 0 473 0,00%
PROF 1 1 4039 0,02%
TECN 0 5346 0,00%
LICEI 0 7659 0,00%
I.ART 0 423 0,00%
PROF 6 6 4087 0,15%
TECN 0 5377 0,00%
LICEI 0 7572 0,00%
I.ART 0 436 0,00%
PROF 5 5 3943 0,13%
TECN 0 5388 0,00%
LICEI 0 7527 0,00%
anno scol. ZONE 1° 2° 3° 4° 5° totali iscritti % su iscritti
PAVE S E 0 9118 0,00%
OLTR E PO 0 3604 0,00%
LOME LL INA 1 1 4795 0,02%
PAVE S E 0 0 9047 0,00%
OLTR E PO 0 0 3649 0,00%
LOME LL INA 6 6 6 4763 0,13%
PAVE S E 5 5 8958 0,06%
OLTR E PO 0 3615 0,00%
LOME LL INA 0 4721 0,00%
7 5
iscritti nel triennio 12965 11180 10346 9276 8503
% sugli iscritti nel triennio 0,05% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
ALTERNANZA totali 2007-2010 per ciascun anno di corso
2007-2008
2008-2009
2009-2010
2009-2010
2007-2008
2008-2009
I dati raccolti non sono significativi per una presentazione grafica e per una trattazione statistica complessiva e pertanto non verranno più utilizzati nelle successive elaborazioni.
23
1.3.7.“G” – DIDATTICA BREVE PER STUDENTI SENZA TITOLO ; “H” – ISCRIZIONE AI CORSI IN USCITA DALLA SCUOLA
TABELLA 12 – DIDATTICA BREVE – CORSI IN USCITA PER INDIRIZZO DI STUDI E PER ZONA GEOGRAFICA PER INDIRIZZO DI STUDI E PER ZONA GEOGRAFICA
anno scol. INDIRIZZO didattica breve
iscrizioni al serale iscritti
% didattica
breve
% iscrizioni al serale
I.ART 1 1 473 0,21%
PROF 5 5 4039 0,12%
TECN 1 1 5346 0,02%
LICEI 7659 0,00%
I.ART 3 3 423 0,71%
PROF 1 1 4087 0,02%
TECN 11 11 5377 0,20%
LICEI 7572 0,00%
I.ART 436 0,00%
PROF 3943 0,00%
TECN 5388 0,00%
LICEI 7527 0,00%
anno scol. ZONE didattica breve
iscrizioni al serale iscritti
% didattica
breve
% iscrizioni al serale
PAVE S E 5 5 9118 0,05%
OLTR E PO 1 1 3604 0,03%
LOME LL INA 1 1 4795 0,02%
PAVE S E 9047 0,00%
OLTR E PO 14 14 3649 0,38%
LOME LL INA 1 1 4763 0,02%
PAVE S E 8958 0,00%
OLTR E PO 3615 0,00%
LOME LL INA 4721 0,00%
44
iscritti nel triennio 52270 52270
0,00% 0,08%
2007-2008
2008-2009
2009-2010
ALTERNANZA totali 2007-2010 per ciascun anno di corso
% sugli iscritti nel triennio
2007-2008
2008-2009
2009-2010
Questi dati raccolti non sono significativi per una presentazione grafica e per una trattazione statistica complessiva per cui non verranno più utilizzati nelle successive elaborazioni ma saranno oggetto di considerazione nella stesura delle conclusioni finali.
24
1.4. ELABORAZIONI STATISTICHE COMPLESSIVE PER TUTTI GLI
ATTRIBUTI STATISTICAMENTE SIGNIFICATIVI Il capitolo elabora i dati raccolti passando dai numeri alle “percentuali pesate” ovvero rapporta ciascuna quantità al numero degli studenti frequentanti (cioè che producono / utilizzano lo “specifico attributo”) conteggiato nell’intervallo temporale di riferimento (anno, triennio). La preparazione dei dati è stata pertanto effettuata per gruppi (indirizzo di studi, zone geografiche) e per Anno Scolastico (2007‐08; 2008‐09 e 2009‐10). Questa operazione permette di confrontare nei grafici i trend temporali delle componenti di ciascuna chiave di lettura (indirizzo / zona) con il trend medio finale risultante nella Provincia. Come per il Capitolo precedente, la presentazione viene trattata distintamente per ciascun elemento di indagine della scheda di rilevazione statistica compilata dalle scuole (nei casi in cui i numeri a disposizioni siano quantitativamente significativi) ma senza differenziare la trattazione in sottocapitoli.
25
1.4.1. Incidenza del fattore “Indirizzo di Studi” sul comportamento medio pesato nel triennio 2007‐2010
Il grafico corrisponde alla rappresentazione dei valori numerici della Tabella sottostante. Riporta sull’asse “X” i parametri di indagine; sull’asse “Y” gli indirizzi di studi e sull’asse “Z” la valutazione in % media pesata del singolo parametro nel triennio 2007‐2010.
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16,00%
18,00%
20,00%
% media pesata nel triennio 2007-2010
indicatori di negatività indicatori di contrasto
indirizzo di studi
INCIDENZA DELL'INDIRIZZI DI STUDI SUGLI INDICATORI (in media pesata) DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA
I.ART
PROF
TECN
LICEI
TOTALI IN MEDIA PESATA NEL TRIENNIO 2007-2010ARTISTICO PROFESSIONALE TECNICO LICEALE MEDIA MAX MIN
BIRIPETENZE 0,22% 0,57% 0,19% 0,05% 0,26% 0,57% 0,05%INTERRUZIONI 1,04% 3,25% 1,17% 0,12% 1,40% 3,25% 0,12%
ASSENZE > 25% 7,23% 17,89% 6,21% 1,16% 8,12% 17,89% 1,16%AL LAVORO 0,37% 1,67% 0,79% 0,15% 0,75% 1,67% 0,15%
RICHIAMI A RINTRACCIARE 0,00% 0,52% 0,11% 0,02% 0,16% 0,52% 0,00%SEGNALAZIONI 0,00% 0,08% 0,05% 0,01% 0,04% 0,08% 0,00%
ore Rec. Disc. 0,00% 6,94% 8,66% 5,80% 5,35% 8,66% 0,00%ore sportello 0,00% 0,30% 0,69% 1,00% 0,49% 0,69% 0,00%
ore potenz.metodologico 0,00% 0,16% 0,42% 0,46% 0,26% 0,42% 0,00%colloqui interni 0,00% 2,95% 1,95% 1,74% 1,66% 2,95% 0,00%colloqui esterni 0,00% 0,00% 0,10% 4,00% 1,03% 0,10% 0,00%
ARTISTICO PROFESSIONALE TECNICO LICEALEindicatori negativi 8,87% 23,99% 8,53% 1,51%indicatori positivi 0,00% 10,34% 11,82% 12,99%
valutazione -8,87% -13,64% 3,29% 11,48% I parametri della Tabella e del grafico sono divisi in “indicatori di negatività” (la febbre della dispersione) ed “indicatori di contrasto” corrispondenti agli interventi scolastici ed extrascolastici messi in atto per combattere la dispersione. Questi valori sono percentuali medie pesate rispetto a ciascuna popolazione scolastica nel triennio 2007‐2010 per ciascun indirizzo di studi. Nella parte terminale della Tabella è stata applicata una empirica valutazione di ciascun indirizzo riportando le due sommatorie dei primi 6 indicatori positivi e degli ultimi 5 negativi per cui la loro
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semplice somma algebrica, per valore e per segno, corrisponde all’indice di valutazione dell’indirizzo di Studio. Si può quindi concludere questa valutazione con questa tabella qualitativa INDIRIZZO VALUTAZIONE DISPERSIONE NEGATIVITA’ / CONTRASTO ARTISTICO Valore alto Att.Contrasto << Dispersione PROFESSIONALE Valore molto alto Att.Contrasto < Dispersione TECNICO Valore alto Att.Contrasto > Dispersione LICEALE Valore basso Att. contrasto >> Dispersione
Si deve sottolineare che le condizioni di partenza dell’attività scolastica dei quattro indirizzi sono molto differenziate e risultano pertanto ben più incisive rispetto all’efficacia delle attività di contrasto.
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1.4.2. Incidenza del fattore “Zone Geografiche” sul comportamento medio pesato nel triennio 2007‐2010
Il grafico corrisponde alla rappresentazione dei dati della Tabella sottostante ed è impostato come il precedente con la sostituzione delle zone geografiche agli indirizzi di studio sull’asse “Y”.
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10,00%
12,00%
14,00%
16,00%
18,00%
20,00%
% media pesata nel triennio 2007-2010
indicatori di negatività indicatori di contrasto
zona geografica
INCIDENZA DELLA ZONA GEOGRAFICA SUGLI INDICATORI (in media pesata) DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA
PAVESE
OLTREPO
LOMELLINA
TOTALI IN MEDIA PESATA NEL TRIENNIO 2007-2010PAVE S E OLTR E PO LOME LL INA MEDIA MAX MIN
BIRIPETENZE 0,14% 0,36% 0,22% 0,24% 0,36% 0,14%INTERRUZIONI 1,22% 2,07% 0,51% 1,27% 2,07% 0,51%
ASSENZE > 25% 3,88% 10,49% 8,41% 7,59% 10,49% 3,88%AL LAVORO 0,53% 0,56% 1,15% 0,75% 1,15% 0,53%
RICHIAMI A RINTRACCIARE 0,03% 0,06% 0,49% 0,20% 0,49% 0,03%SEGNALAZIONI 0,03% 0,03% 0,01% 0,02% 0,03% 0,01%
ore Rec. Disc. 5,09% 10,22% 7,97% 7,76% 10,22% 5,09%ore sportello 0,63% 0,63% 0,51% 0,59% 0,63% 0,51%
ore potenz.metodologico 0,14% 0,95% 0,34% 0,48% 0,95% 0,14%colloqui interni 2,75% 3,15% 2,73% 2,87% 3,15% 2,73%colloqui esterni 0,06% 0,00% 6,37% 2,14% 6,37% 0,00%
PAVE S E OLTR E PO LOME LL INAindicatori negativi 5,84% 13,56% 10,81%indicatori positivi 8,67% 14,96% 17,91%
valutazione 2,84% 1,40% 7,11% L’interpretazione della Tabella numerica è del tutto equivalente a quella illustrata nel § precedente; le valutazioni con somme algebriche finali sono pertanto, in questo caso, rivolte alle 3 zone geografiche in cui è suddivisa l’attività scolastica della Provincia. Si può quindi concludere questa valutazione con questa tabella qualitativa
28
ZONA VALUTAZIONE DISPERSIONE NEGATIVITA’ / CONTRASTO PAVESE Valore medio alto Att.Contrasto > Dispersione OLTREPO’ Valore alto Att.Contrasto = Dispersione LOMELLINA Valore alto Att.Contrasto >> Dispersione
Anche in questo caso si deve sottolineare che l’influenza delle diverse Zone (distanze geografiche + disponibilità dei trasporti ecc.) è fattore predominante rispetto all’efficacia delle attività di contrasto.
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1.4.3. TENDENZA TEMPORALE NEL TRIENNIO 2007‐2010 dei diversi indicatori raggruppati per indirizzo di studi
I grafici sono ottenuti dalle Tabelle dei valori numerici con la medesima impostazione generale utilizzata ed illustrata nei paragrafi 1.4.1. e 1.4.2. avendo sostituito, sull’asse “Y”, gli Anni Scolastici di riferimento agli indicatori precedentemente utilizzati. I valori corrispondono, per ciascun parametro e ciascun Anno Scolastico, alla media annuale pesata rispetto alle popolazioni scolastiche di ciascun Istituto. 1.4.3.1. INDIRIZZO “ARTISTICO”
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% media pesata per a.s.
indicatori di negatività indicatori di contrasto
anno scolastico
TENDENZA DEGLI INDICATORI NEL TRIENNIO 2007-10 - indirizzo Artistico
2007-08
2008-09
2009-10
INDIRIZZO ARTISTICO - MEDIA PESATA PER ANNO SCOLASTICO DEL TRIENNIO 2007-20102007-08 2008-09 2009-10 MEDIA MAX MIN
BIRIPETENZE 0,42% 0,23% 0,00% 0,22% 0,42% 0,00%INTERRUZIONI 1,69% 0,93% 0,46% 1,03% 1,69% 0,46%
ASSENZE > 25% 10,99% 4,63% 5,73% 7,12% 10,99% 4,63%AL LAVORO 0,00% 0,23% 0,92% 0,38% 0,92% 0,00%
RICHIAMI A RINTRACCIARE 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%SEGNALAZIONI 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
ore Rec. Disc. 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%ore sportello 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
ore potenz.metodologico 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%colloqui interni 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%colloqui esterni 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
2007-08 2008-09 2009-10indicatori negativi 13,11% 6,02% 7,11%indicatori positivi 0,00% 0,00% 0,00%
valutazione -13,11% -6,02% -7,11%
30
La totale assenza di azioni di contrasto è solo apparente in quanto i dati positivo dell’Istituto Volta di Pavia sono stati accorpati all’Istituto Tecnico e pertanto posti uguale a zero.. Dalle risultanze numeriche delle somme algebriche si desume questa valutazione qualitativa: ANNO SCOLSTICO VALUTAZIONE DISPERSIONE NEGATIVITA’ / CONTRASTO 2007 - 2008 Valore alto Att.Contrasto ? Dispersione 2008 - 2009 Valore medio alto Att.Contrasto ? Dispersione 2009 - 2010 Valore medio alto Att.Contrasto ? Dispersione
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1.4.3.2. INDIRIZZO “PROFESSIONALE”
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2007-082008-09
2009-100,00%
2,00%
4,00%
6,00%
8,00%
10,00%
12,00%
14,00%
16,00%
18,00%
20,00%
% media pesata per a.s.
indicatori di negatività indicatori di contrasto
anno scolastico
TENDENZA TEMPORALE NEL TRIENNIO 2007-10 - indirizzo PROFESSIONALE
2007-08
2008-09
2009-10
INDIRIZZO PROFESSIONALE - MEDIA PESATA PER ANNO SCOLASTICO DEL TRIENNIO 2007-20102007-08 2008-09 2009-10 MEDIA MAX MIN
BIRIPETENZE 0,32% 0,76% 0,63% 0,57% 0,76% 0,32%INTERRUZIONI 3,66% 3,52% 2,54% 3,24% 3,66% 2,54%
ASSENZE > 25% 17,26% 16,95% 19,53% 17,91% 19,53% 16,95%AL LAVORO 2,80% 1,39% 0,81% 1,67% 2,80% 0,81%
RICHIAMI A RINTRACCIARE 0,82% 0,61% 0,13% 0,52% 0,82% 0,13%SEGNALAZIONI 0,05% 0,10% 0,10% 0,08% 0,10% 0,05%
ore Rec. Disc. 6,45% 9,37% 4,93% 6,92% 9,37% 4,93%ore sportello 0,43% 0,32% 0,13% 0,29% 0,43% 0,13%
ore potenz.metodologico 0,12% 0,12% 0,23% 0,16% 0,23% 0,12%colloqui interni 3,71% 5,03% 3,53% 4,09% 5,03% 3,53%colloqui esterni 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
2007-08 2008-09 2009-10indicatori negativi 24,91% 23,32% 23,74%indicatori positivi 10,73% 14,83% 8,82%
valutazione -14,18% -8,49% -14,92% Dalle risultanze numeriche delle somme algebriche si desume questa valutazione qualitativa: ANNO SCOLSTICO VALTAZIONE DISPERSIONE NEGATIVITA’ / CONTRASTO 2007 - 2008 Valore molto alto Att.Contrasto < < Dispersione 2008 - 2009 Valore molto alto Att.Contrasto < < Dispersione 2009 - 2010 Valore molto alto Att.Contrasto << Dispersione
32
Assenze > 25% e biripetenze in crescita; stabili le interruzioni e in decremento le uscite al lavoro. Le attività di contrasto sono positivamente cresciute nell’anno intermedio ma nel 2009‐10 presentano il valore peggiore del triennio.
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1.4.3.3. INDIRIZZO “TECNICO”
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2007-082008-09
2009-100,00%
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6,00%
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10,00%
12,00%
14,00%
16,00%
18,00%
20,00%
% media pesata per a.s.
indicatori di negatività indicatori di contrasto
anno scolstico
TENDENZA DEGLI INDICATORI NEL TRIENNIO 2007-10 - Indirizzo TECNICO
2007-08
2008-09
2009-10
INDIRIZZO TECNICO - MEDIA PESATA PER ANNO SCOLASTICO DEL TRIENNIO 2007-20102007-08 2008-09 2009-10 MEDIA MAX MIN
BIRIPETENZE 0,11% 0,17% 0,30% 0,19% 0,30% 0,11%INTERRUZIONI 1,53% 1,54% 0,45% 1,17% 1,54% 0,45%
ASSENZE > 25% 4,64% 4,56% 9,43% 6,21% 9,43% 4,56%AL LAVORO 0,75% 0,93% 0,69% 0,79% 0,93% 0,69%
RICHIAMI A RINTRACCIARE 0,17% 0,13% 0,04% 0,11% 0,17% 0,04%SEGNALAZIONI 0,07% 0,04% 0,04% 0,05% 0,07% 0,04%
ore Rec. Disc. 10,34% 8,22% 7,44% 8,66% 10,34% 7,44%ore sportello 0,87% 0,37% 0,82% 0,69% 0,87% 0,37%
ore potenz.metodologico 0,54% 0,44% 0,28% 0,42% 0,54% 0,28%colloqui interni 2,75% 3,11% 3,38% 3,08% 3,38% 2,75%colloqui esterni 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
2007-08 2008-09 2009-10indicatori negativi 7,28% 7,36% 10,93%indicatori positivi 14,50% 12,14% 11,91%
valutazione 7,23% 4,77% 0,98% Dalle risultanze numeriche delle somme algebriche si desume questa valutazione qualitativa: ANNO SCOLSTICO VALTAZIONE DISPERSIONE NEGATIVITA’ / CONTRASTO 2007 - 2008 Valore medio alto Att.Contrasto >> Dispersione 2008 - 2009 Valore medio alto Att.Contrasto > Dispersione 2009 - 2010 Valore alto Att.Contrasto = Dispersione
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In sensibile crescita le “Assenze > 25%”, in decremento le interruzioni, pressoché stabili gli altri indicatori negativi. Le attività “ore di recupero disciplinare” sono in lieve diminuzione ma sono compensate dalla crescita dell’attività “colloqui allo sportello”, per cui nel complesso il contrasto alla dispersione risulta stabile.
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1.4.3.4. INDIRIZZO “LICEALE”
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collo
qui e
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ni
2007-082008-09
2009-100,00%
2,00%
4,00%
6,00%
8,00%
10,00%
12,00%
14,00%
16,00%
18,00%
20,00%
% media pesata per a.s.
indicatori di negatività indicatori di contrasto
anno scolastico
TENDENZA DEGLI INDICATORI NEL TRIENNIO - indirizzo LICEO
2007-08
2008-09
2009-10
INDIRIZZO LICEALE - MEDIA PESATA PER ANNO SCOLASTICO DEL TRIENNIO 2007-20102007-08 2008-09 2009-10 MEDIA MAX MIN
BIRIPETENZE 0,04% 0,01% 0,11% 0,05% 0,11% 0,01%INTERRUZIONI 0,17% 0,17% 0,03% 0,12% 0,17% 0,03%
ASSENZE > 25% 0,64% 0,61% 2,23% 1,16% 2,23% 0,61%AL LAVORO 0,21% 0,07% 0,17% 0,15% 0,21% 0,07%
RICHIAMI A RINTRACCIARE 0,00% 0,05% 0,01% 0,02% 0,05% 0,00%SEGNALAZIONI 0,00% 0,01% 0,01% 0,01% 0,01% 0,00%
ore Rec. Disc. 7,24% 4,30% 5,83% 5,79% 7,24% 4,30%ore sportello 1,14% 0,92% 0,93% 1,00% 1,14% 0,92%
ore potenz.metodologico 0,48% 0,11% 0,78% 0,46% 0,78% 0,11%colloqui interni 2,87% 2,33% 0,40% 1,87% 2,87% 0,40%colloqui esterni 0,00% 12,05% 0,00% 4,02% 12,05% 0,00%
2007-08 2008-09 2009-10indicatori negativi 1,06% 0,92% 2,56%indicatori positivi 11,73% 19,70% 7,95%
valutazione 10,67% 18,78% 5,38% Il grafico dimostra comportamenti così riassumibili: ANNO SCOLSTICO VALTAZIONE DISPERSIONE NEGATIVITA’ / CONTRASTO 2007 - 2008 Valore basso Att.Contrasto > > Dispersione 2008 - 2009 Valore basso Att.Contrasto > > Dispersione 2009 - 2010 Valore basso Att.Contrasto > Dispersione
36
Il pericolo della dispersione appare uniformemente basso nel triennio ma le “Assenze > 25%” sono in crescita sensibile; in diminuzione interruzioni ed uscite al lavoro. Come anche per altri indirizzi l’attività di contrasto ha avuto un massimo nel 2008‐09 ma nell’ultimo anno scolastico presenta il valore più basso del triennio. _____________________________________________________________________________
In <appendice> : sono presenti ulteriori elaborazioni statistiche e valutazioni analitiche
37
Al fine di poter valutare al meglio i risultati relativi all’indagine sulla dispersione nella Formazione Professionale, riportiamo qui di seguito gli iscritti per indirizzo e per zona geografica nei tre anni formativi di riferimento: 2007‐2008 / 2008‐2009 /2009 – 2010. (Vedi anche Rapp. Set. 2010)
FORMAZIONE PROFESSIONALE QUALIFICA –NUMERO ALLIEVI ANNO 2007/08 -
ZONE
PAVESE OLTREPO LOMELLINA TOTALE % AREA QUALIFICA: 1^ 2^ 3^ 1^ 2^ 3^ 1^ 2^ 3^
Elettricità, elettronica
Installatore-manutentore elettrico in ambito informatico
15 26 21 19 81 6%
Installatore-manutentore impianti civili e industriali 44 36 31 111 9%
Distribuzione commerciale e
commercio
Operatore commerciale Addetto alle vendite 25 23 19 24 20 16 127 10%
Servizi all'impresa Operatore dei servizi di impresa 24 18 14 56 4%
Alimentare e ristorazione
Operatore della ristorazione - Addetto alla panificazione e pasticceria
23 22 13 19 19 17 113 9%
Operatore della ristorazione - Aiuto cuoco 60 45 38 47 45 37 272 22%
Operatore della ristorazione - Addetto sala bar 25 25 18 68 5%
Edilizia Operatore edile e del territorio 15 12 10 37 3%
Estetica, sport e benessere
Operatore/trice per le cure estetiche - Acconciatore 51 24 24 27 24 19 53 47 44 313 25%
Operatore/trice per le cure estetiche - Estetista 28 22 17 67 5%
acconcitore-estetista 9 9 1%
TOTALE 280 224 170 122 107 86 98 87 80 1254 100%
% 22% 17% 13% 9% 8% 7% 8% 7% 6% 100%
1.5. FORMAZIONE PROFESSIONALE GLI ISCRITTI: LE QUANTITA’ PER ZONA E GLI INDIRIZZI ATTIVATI
38
FORMAZIONE PROFESSIONALE QUALIFICA –NUMERO ALLIEVI ANNO 2008/09 -
ZONE
PAVESE OLTREPO LOMELLINA TOTALE % AREA QUALIFICA: 1^ 2^ 3^ 1^ 2^ 3^ 1^ 2^ 3^
Elettricità, elettronica
Installatore-manutentore elettrico in ambito informatico
9 46 20 20 95 7%
Installatore-manutentore impianti civili e industriali 45 35 34 114 9%
Distribuzione commerciale e
commercio
Operatore commerciale Addetto alle vendite 25 20 20 25 20 20 130 10%
Servizi all'impresa Operatore dei servizi di impresa 22 20 18 60 5%
Alimentare e ristorazione
Operatore della ristorazione - Addetto alla panificazione e pasticceria
23 20 20 25 19 20 127 10%
Operatore della ristorazione - Aiuto cuoco 62 60 40 45 40 40 287 22%
Operatore della ristorazione - Addetto sala bar 23 20 20 63 5%
Edilizia Operatore edile e del territorio 14 5 7 26 2%
Estetica, sport e benessere
Operatore/trice per le cure estetiche - Acconciatore 45 43 20 49 40 20 217 17%
Operatore/trice per le cure estetiche - Estetista 23 20 16 12 20 91 7%
acconcitore-estetista 10 6 25 20 20 81 6%
TOTALE 270 229 186 117 100 98 132 79 80 1291 100%
% 21% 18% 14% 9% 8% 8% 10% 6% 6% 100%
39
FORMAZIONE PROFESSIONALE QUALIFICA –NUMERO ALLIEVI ANNO 2009/10 -
ZONE
PAVESE OLTREPO LOMELLINA TOTALE % AREA QUALIFICA: 1^ 2^ 3^ 1^ 2^ 3^ 1^ 2^ 3^
Elettricità, elettronica
Installatore-manutentore elettrico in ambito informatico
25 42 23 90 6%
Installatore-manutentore impianti civili e industriali 45 39 28 23 135 9%
Distribuzione commerciale e
commercio
Operatore commerciale Addetto alle vendite 23 23 26 20 25 20 137 10%
Servizi all'impresa Operatore dei servizi di impresa 19 20 20 59 4%
Alimentare e ristorazione
Operatore della ristorazione - Addetto alla panificazione e pasticceria
24 20 18 24 18 14 118 8%
Operatore della ristorazione - Aiuto cuoco 73 65 48 60 46 43 335 24%
Operatore della ristorazione - Addetto sala bar 25 24 22 15 86 6%
Edilizia Operatore edile e del territorio 8 3 11 1%
Estetica, sport e benessere
Operatore/trice per le cure estetiche - Acconciatore 50 47 20 25 45 43 41 271 19%
Operatore/trice per le cure estetiche - Estetista 25 26 22 22 23 23 14 155 11%
acconciatore-estetista 7 20 27 2%
TOTALE 265 259 187 161 114 103 140 117 78 1424 100%
% 19% 18% 13% 11% 8% 7% 10% 8% 5% 100%
40
1.6. FORMAZIONE PROFESSIONALE 2007 ‐ 2010: elaborazione e presentazione dei dati raccolti nel corso dell’indagine
ELABORAZIONE DEI DATI RACCOLTI Premessa: L’invio dei questionari per il triennio 2007‐2010 ha dato buoni risultati, infatti su 12 questionari inviati ai relativi CFP del territorio, nei termini indicati dalla Governance, ne sono stati restituiti 9, per gli anni 2007‐2009, mentre per il 2009‐2010 ne sono stati restituiti 11 su 12. A. RIPETENZE E’ stato chiesto ai CFP di indicare quanti allievi nei vari indirizzi di studio hanno chiesto di essere reiscritti per la terza volta alla stessa classe . Non vi è stato nessun caso per gli anni scolastici 2007‐2008 e 2008‐2009, mentre per l’anno 2009‐2010 si registrano 9 casi, dato non significativo nel suo complesso, (1 nel Pavese e 8 in Lomellina) come evidenziato nelle tabelle che seguono:
anno scolastico 2007‐2008 anno scolastico 2008‐2009
Biripetenze Aiuto Cuoco
Op. Elettrico
Elettronico
Altri Indirizzi
Biripetenze Aiuto Cuoco
Op. Elettrico
Elettronico
Altri indirizzi
Prime 0 0 0 Prime 0 0 0 Seconde 0 0 0 Seconde 0 0 0 Terze 0 0 0 Terze 0 0 0 Quarte 0 0 0 Quarte 0 0 0
totali 0 0 0 totali 0 0 0
anno scolastico 2009‐2010 Biripetenze Aiuto Cuoco Op. Elettrico
Elettronico Prime 1 8 Seconde 0 0 Terze 0 0 Quarte 0 0
totali 1 9
B. ASSENZE >25% E’ stato chiesto ai CFP di indicare per classe e per indirizzo il nr. degli allievi che hanno superato il 25% delle assenze. Nell’anno 2007‐2008 gli assenti che hanno superato, su base provinciale, il 25% sono 229 e rappresentano il 18% del totale degli iscritti( 229 su 1254 iscritti esclusi i 4^ anni). Scendendo nei dettagli ci si accorge che il 26,6% delle assenze oltre il 25% si registrano nelle classi prime, il 14,35% nelle seconde classi ed il 7,73% nelle terze classi. Lo stesso dicasi per gli anni scolastici 2008‐2009 – 223 allievi (il 17,27% degli iscritti) e nel 2009‐2010 203 allievi ( il 14,25% degli iscritti) che hanno superato il 25% delle assenze anche se va registrato in positivo un calo di circa 3 punti percentuali sul totale. (il trend tra le diverse classi :1^,2^,3^ è più o meno uguale all’anno precedente). I risultati emersi dall’indagine meritano un approfondimento particolare. Innanzi tutto il numero troppo alto di allievi che durante l’anno scolastico si assentano dalle lezioni.
41
ASSENZE >25% LE CLASSI PRIME RAPPRESENTANO IL 26,6% DELLE ASSENZE OLTRE IL 25% RIFLESSIONE: Mettere in atto tutti gli strumenti didattici e non a disposizione, per arginare il fenomeno: es. un orientamento iniziale mirato a verificare motivazioni e scelta del percorso formativo; un accompagnamento orientativo in itinere atto a supportare le motivazioni ed/o i cambiamenti ; una struttura degli orari scolastici , mirata anche in alcuni momenti della giornata(ad esempio, il pomeriggio inserire attività laboratoriali , e/o materie che facciano uso di ausili audio‐visivi finalizzati a mantenere alto il livello di attenzione e partecipazione. ATTENZIONE: Si sottolinea che questo fenomeno oltre ad essere causa di una prima linea di dispersione costituisce anche una perdita economica per i CFP dato che le “doti allievo” si misurano sulla % di presenza.
.
Tabella riassuntiva su base provinciale
assenze > 25% 2007-08 2008-09 2009-10 Prime 133 108 95 Seconde 60 76 68 Terze 26 33 28 Quarte 10 6 21
% su iscritti 18,05% (17,27%) 15,25% tot. per anno 229 223 203
Tabella di raffronto : Iscritti FP 2007 2008
2008 2009
2009 2010
iscritti 1 anno 500 519 566
iscritti 2 anno 418 408 490
iscritti 3 anno 336 364 368
TOTALE 1254 1291 1424
Quella che segue è la tabella riassuntiva di dettaglio su base provinciale delle assenze per anno scolastico ed indirizzo professionale.
TABELLA ASSENZE > AL 25% PER INDIRIZZO E PER ANNO SCOLASTICO assenze > 25%
Ristorazione Estetica e benessere
Elettricità Elettronica
Servizi di impresa
Altri Settori
Prime 47 32 33 43 42 42 26 23 14 17 11 6 0 0 0 Seconde 19 23 18 22 32 22 10 16 6 5 5 12 4 0 0 Terze 9 16 12 5 7 6 5 4 4 7 6 7 0 0 0 Quarte 10 0 6 0 6 5 0 0 0 0 0 6 0 0 0
totali 85 71 69 70 87 77 41 43 24 29 22 31 4 0 0
ANNO 2007‐2008
2008 2009
2009 2010
2007‐2008
20082009
20092010
2007‐2008
20082009
20092010
2007‐2008
2008 2009
2009 2010
2007‐2008
20082009
20092010
Di seguito sono riportate le tabelle di dettaglio relative alle assenze superiori al 25 % suddivise per le tre zone territoriali della nostra Provincia ( PAVESE ‐ LOMELLINA – OLTREPO’) .
42
ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010 Tabella per settore/INDIRIZZO – ZONA PAVESE
assenze > 25%
Ristorazione Estetica e benessere
Elettricità Elettronica
Servizi di impresa
Altri Settori
Prime 38 22 17 29 33 18 17 13 11 0 0 0 0 0 0 Seconde 10 18 13 12 24 14 6 10 3 0 0 0 0 0 0 Terze 8 10 10 2 3 2 2 1 3 0 0 0 0 0 0 Quarte 10 0 4 0 6 0 0 0 6 0 0 0 0 0 0
totali 66 50 44 43 66 34 25 24 23 0 0 0 0 0 0
ANNO 2007‐2008
2008 2009
2009 2010
2007‐2008
20082009
20092010
2007‐2008
20082009
20092010
2007‐2008
2008 2009
2009 2010
2007‐2008
20082009
20092010
ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010 Tabella per settore/INDIRIZZO – ZONA LOMELLINA
assenze > 25%
Ristorazione Estetica e benessere
Elettricità Elettronica
Servizi di impresa
Altri Settori
Prime 4 4 6 9 6 11 9 10 3 0 0 0 0 0 0 Seconde 7 2 2 8 4 6 4 6 3 0 0 0 0 0 0 Terze 1 3 1 1 2 2 3 3 1 0 0 0 0 0 0 Quarte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
totali 12 9 9 18 12 19 16 19 7 0 0 0 0 0 0
ANNO 2007‐2008
2008 2009
2009 2010
2007‐2008
20082009
20092010
2007‐2008
20082009
20092010
2007‐2008
2008 2009
2009 2010
2007‐2008
20082009
20092010
ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010 Tabella per settore/INDIRIZZO – ZONA OLTREPO’ PAVESE
assenze > 25%
Ristorazione Estetica e benessere
Elettricità Elettronica
Servizi di impresa
Altri Settori
Prime 5 6 10 5 3 13 0 0 0 10 3 6 0 8 0 Seconde 2 3 3 2 4 2 0 0 0 1 1 12 0 4 0 Terze 0 3 1 2 2 2 0 0 0 4 2 7 0 4 0 Quarte 0 0 0 0 0 5 0 0 0 0 0 6 0 0 0
totali 7 12 14 9 9 22 0 0 0 15 16 31 0 16 0
ANNO 2007‐2008
2008 2009
2009 2010
2007‐2008
20082009
20092010
2007‐2008
20082009
20092010
2007‐2008
2008 2009
2009 2010
2007‐2008
20082009
20092010
43
C. INTERRUZIONE DEGLI STUDI – RITIRATI
E’ stato chiesto ai CFP di indicare per classe e per indirizzo il nr. degli allievi che hanno interrotto gli studi. Gli elementi più significativi analizzati riguardano il Pavese, in particolare nel settore ristorazione con 22 interruzioni nell’anno 2007‐2008 e nel settore elettricità elettronica con 11 interruzioni nell’anno 2009‐2010. Nelle tre aree provinciali prese in considerazione, le interruzioni si evidenziano in percentuali limitate relativamente agli altri indirizzi.
ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010 Tabella per settore/INDIRIZZO
ZONA PAVESE
Interruz. studi
Ristorazione Estetica e benessere
Elettricità Elettronica
Servizi di impresa
Altri Settori
Prime 9 3 9 3 5 2 3 2 8 0 0 0 0 0 0 Seconde 4 1 5 0 2 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 Terze 0 3 1 1 2 0 0 0 2 0 0 0 0 1 0 Quarte 9 4 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
totali 22 11 17 4 9 2 3 3 11 0 0 0 0 1 0
ANNO 2007‐2008
2008 2009
2009 2010
2007‐2008
20082009
20092010
2007‐2008
20082009
20092010
2007‐2008
2008 2009
2009 2010
2007‐2008
20082009
20092010
ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010
Tabella per settore/INDIRIZZO ZONA LOMELLINA
Interruz. studi
Ristorazione Estetica e benessere
Elettricità Elettronica
Servizi di impresa Altri Settori
Prime 0 0 3 3 2 1 5 2 0 0 0 0 0 5 0 Seconde 0 0 0 1 1 3 1 1 3 0 0 0 0 0 0 Terze 0 0 0 1 1 1 0 1 0 0 0 0 0 0 0 Quarte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
totali 0 0 3 5 4 5 6 4 3 0 0 0 0 5 0
ANNO 2007‐2008
2008 2009
2009 2010
2007‐2008
20082009
20092010
2007‐2008
20082009
20092010
2007‐2008
2008 2009
2009 2010
2007‐2008
20082009
20092010
ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010
Tabella per settore/INDIRIZZO ZONA OLTREPO PAVESE
Interruz. studi
Ristorazione Estetica e benessere
Elettricità Elettronica
Servizi di impresa Altri Settori
Prime 1 0 3 1 1 2 0 0 0 0 0 1 0 3 0 Seconde 0 0 1 0 2 0 0 0 0 0 0 2 1 1 0 Terze 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Quarte 0 0 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
totali 1 0 7 2 3 2 0 0 0 0 0 3 1 4 0
ANNO 2007‐2008
2008 2009
2009 2010
2007‐2008
20082009
20092010
2007‐2008
20082009
20092010
2007‐2008
2008 2009
2009 2010
2007‐2008
20082009
20092010
44
D. RITIRATI E’ stato chiesto ai CFP di indicare il numero di allievi non più in obbligo scolastico (≥ 16 anni) ma ancora in obbligo formativo (≤ 18 anni), che hanno interrotto gli studi senza un ritiro formalizzato e senza conseguire un titolo di studio. I dati riportati nelle tabelle che seguono, suddivise per le tre zone del territorio provinciale. La percentuale dei ritirati è mediamente dei 2,5% annuo con una punta massima del 3,5% nell’anno scolastico 2009‐2010.
ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010 Tabella per settore/INDIRIZZO
ZONA PAVESE
Ritirati Ristorazione Estetica e benessere
Elettricità Elettronica
Servizi di impresa Altri Settori
Prime 0 1 10 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Seconde 0 2 5 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 Terze 0 3 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Quarte 0 4 3 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
totali 0 10 19 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0
ANNO 2007‐2008
2008 2009
20092010
2007‐2008
2008 2009
20092010
2007‐2008
20082009
20092010
2007‐2008
2008 2009
2009 2010
2007‐2008
20082009
20092010
ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010 Tabella per settore/INDIRIZZO
ZONA LOMELLINA
Ritirati Ristorazione Estetica e benessere
Elettricità Elettronica
Servizi di impresa Altri Settori
Prime 0 0 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 1 0 Seconde 0 0 1 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 Terze 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Quarte 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
totali 0 0 2 0 0 3 1 0 0 0 0 0 0 1 0
ANNO 2007‐2008
2008 2009
2009 2010
2007‐2008
20082009
20092010
2007‐2008
20082009
20092010
2007‐2008
2008 2009
2009 2010
2007‐2008
20082009
20092010
ANNO SCOLASTICO 2007‐2008 / 2008‐2009/ 2009‐2010 Tabella per settore/INDIRIZZO
ZONA OLTREPO PAVESE
Ritirati Ristorazione Estetica e benessere
Elettricità Elettronica
Servizi di impresa Altri Settori
Prime 0 0 0 2 1 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 Seconde 0 0 0 1 1 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 Terze 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Quarte 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0
totali 0 0 0 3 2 1 0 0 0 0 0 0 2 1 0
ANNO 2007‐2008
2008 2009
2009 2010
2007‐2008
20082009
20092010
2007‐2008
20082009
20092010
2007‐2008
2008 2009
2009 2010
2007‐2008
20082009
20092010
45
Sono stati analizzati i dati relativi agli allievi che hanno interrotto gli studi per intraprendere un’attività lavorativa. Nell’anno 2007‐2008 si è verificato un inserimento lavorativo in Lomellina (Elettronica ed Elettricità), e cinque inserimenti nell’Oltrepo Pavese (3 nel settore Estetico e 2 in Altri settori). Nell’anno 2008‐2009 si è verificato un inserimento nel Pavese (Elettronica ed Elettricità), uno in Lomellina (Altri settori) e tre nell’Oltrepo Pavese (due Estetica e uno Altri settori). Mentre nel 2009‐2010 si sono avuti 19 ritirati nel Pavese nel settore Ristorazione.
E. CONTRASTO ALLA DISPERSIONE E’ stato chiesto ai CFP di indicare il “tipo di intervento di contrasto alla dispersione”. Sulla base dei dati pervenuti,su base provinciale, si rileva che nell’anno 2008‐2009 si sono dedicate 2182 ore al contrasto alla dispersione con particolare attenzione al recupero disciplinare 58,7% e allo sportello di approfondimento 36,6%. Mentre nel 2009/2010 le ore dedicate allo sportello di approfondimento sono maggiori – 1158 ore (53%) – rispetto al recupero disciplinare 995 (46%) . Infine si rileva che le ore dedicate al bilancio di competenza/ri‐orientamento degli allievi che vogliono abbandonare la scuola è di circa 400 ore annue.
Tipologia interventi 20072008 Ore
20082009 Ore
2009 2010 0re
recupero disciplinare 496 1482 995
sportello di approfondimento 400 800 1158
potenziamento metodologico 0 100 6
896 2382
2159
F. ALTERNANZA Nell’anno 2007‐2008 nessun allievo risulta avere effettuato periodi di alternanza. Nell’anno 2008‐2009 solo due allievi nel Pavese, al primo anno di Elettronica ed Elettricità, hanno effettuato un periodo di alternanza.
46
47
2. Le schede “buone prassi”: attività realizzate dalle scuole e dai CFP contro la
Dispersione Scolastica
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2.1. LE SCHEDE “BUONE PRASSI”: attività realizzate dalle scuole e dai CFP contro la Dispersione Scolastica La buona pratica formativa viene definita come la risultante dell’interazione di quattro elementi costitutivi, così definiti:
• strategie progettuali; • qualità delle azioni; • riproducibilità; • trasferibilità”
Un progetto, un’attività per essere definita “buona prassi” deve almeno: • orientare le scelte pubbliche sull’adozione di modelli o strumenti sperimentati con successo, anche sensibilizzando l’opinione pubblica e i decisori politici sulle potenzialità, in termini di aumento della qualità delle soluzioni sperimentate/adottate; • promuovere la condivisione e il trasferimento di know‐how attraverso strategie di apprendimento e diffusione in rete. Durante gli incontri dei <focus group> sulla “Dispersione”, si è visto come molte scuole e CFP promuovono e/o partecipano a progetti ed attività in rete (Europei, Nazionali, Regionali, Provinciali) con altri attori del territorio (scuole, CFP, servizi sociali, associazioni giovanili e di volontariato, associazioni professionali e di categoria, comuni, ecc.). A tal riguardo, si è ampiamente evidenziato che tali iniziative rischiano spesso di restare circoscritte e/o poco conosciute e si è sottolineata la necessità di operare con continuità in reti di condivisione soprattutto a livello micro‐locale (tra scuole, CFP, realtà aziendali, ecc.) per confrontarsi sulle diverse esperienze, per attivare un interscambio permanente e sistematizzare le “buone prassi” e i progetti più efficaci. A tal riguardo il CTS ha messo a punto un format che raccolga le “schede progettuali” e che opportunamente attivato, all’interno di uno degli attuali “portali provinciali”, possa divenire fonte di conoscenza, condivisione e piattaforma progettuale di riferimento permanente per i diversi attori scolastici e delle strutture di formazione professionale. Le schede progettuali, raccolte qui di seguito, rappresentano un primo passo verso questo auspicato snodo informativo per la diffusione delle “buone prassi”. Ad oggi le schede “Buone Prassi” raccolte dal CTS sono le seguenti 6:
1. APOLF ‐ Agenzia provinciale per l’Orientamento il Lavoro e la Formazione – PAVIA Progetto: Successo Formativo;
2. Ipsia “L. Cremona” di Pavia Progetto: Antidispersione per il recupero scolastico;
3. LICEO SCIENTIFICO STATALE GALILEI –VOGHERA Progetto: CON.D.OR ‐ Consiglio di orientamento;
4. I.P.S.S.A.T.S.G.A “L. Cossa”‐ Pavia Progetto: Accoglienza e orientamento;
5. ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “A. OMODEO” – MORTARA Progetto: CONTINUITA’ E RACCORDO CON LA SCUOLA MEDIA;
6. CENTRO DI FORMAZIONE PROFESIONALE del Comune di Vigevano (Consorzio AST – Area Formazione) Progetto: OBIETTIVO SUCCESSO FORMATIVO: DALLA PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE ALL’ACCOMPAGNAMENTO ALLA RIUSCITA.
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ATTIVITA’ CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA – SCHEDA 1
Scuola/CFP APOLF ‐ Agenzia provinciale per l’Orientamento il Lavoro e la Formazione ‐ PAVIA
Progetto Nome: Successo Formativo
orientamento riorientamento X recupero scolastico
X raccordo con altre scuole/istituzioni X recupero sociale
Ente finanziatore Regione Lombardia
Destinatari Allievi a rischio di insuccesso scolastico e allievi già fuori dal sistema dell’istruzione e formazione professionale che potrebbero rientrare
Obiettivi Regione Lombardia promuove percorsi personalizzati per sostenere la permanenza o il reingresso dei giovani nell'Istruzione e nella Formazione Professionale e facilitare l'inserimento nel mondo del lavoro.
La Regione Lombardia promuove percorsi personalizzati per sostenere la permanenza o il reingresso dei giovani nell'Istruzione e nella Formazione Professionale e facilitare l'inserimento nel mondo del lavoro.
Attraverso " Successo Formativo", la Regione Lombardia vuole prevenire e ridurre la dispersione e l'abbandono scolastico nei percorsi di secondo ciclo attraverso azioni informative, formative, di orientamento ed accompagnamento al successo formativo e all'inserimento lavorativo
Descrizione Progetto 1. LARSA‐ laboratorio di approfondimento e recupero degli apprendimenti.
L'equipe di progetto è costituita da insegnanti, tutor, operatori dell'orientamento, coaching e referenti dei partner della rete. Il primo compito è l'individuazione dei beneficiari cioè di quei giovani attualmente iscritti nei percorsi formativi di APOLF e dell'Istituto professionale Cossa di Pavia, l'analisi verrà confermata sulla base dei risultati dei primi consigli di classe riguardo gli aspetti connessi all'apprendimento e gli aspetti connessi alla dimensione relazionale e motivazionale .
2. DESTRUTTURATO I destinatari del progetto sono soggetti che non risultano iscritti ad alcun percorso di istruzione scolastica di primo o di secondo ciclo (media superiore), compresi i percorsi di istruzione e formazione professionale (IFP);
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3. DESTRUTTUTATO SOGGETTI FRAGILI I destinatari dell'intervento sono giovani di età compresa fra i 14 e 19 anni, residenti e/o domiciliati in Lombardia appartenenti a categorie particolarmente fragili e/o a rischio (minoranze etniche, minori stranieri non accompagnati, minori affidati alle comunità, ecc.) segnalati dai partner della rete e che attualmente non risultano iscritti ad alcun
percorso di istruzione scolastica o di IFP.
Modalita’ di Realizzazione LARSA
Sono previste attività formative
della durata di 22 ore per ciascun beneficiario da ripartire tra le varie aree disciplinari :
1) area dei linguaggi
2) area matematico‐scientifica
3)area storico‐economica
4)area professionale di indirizzo.
Il percorso si articolerà in incontri pomeridiani realizzati per piccoli gruppi.La costituzione dei gruppi sarà basata su criteri di tipo didattico e metodologico : si tratterà di classi aperte che accoglieranno ragazzi provenienti da diversi percorsi e caratterizzati dalle stesse tipologie di difficoltà di apprendimento.
Per tutti i beneficiari e’ previsto un servizio di coaching di 6 ore per la durata del percorso.
Al fine di sostenere i diversi interventi di supporto ed accompagnamento da realizzarsi anche in funzione delle dinamiche del mercato del lavoro e' previsto inoltre un intervento dedicato a consentire ai beneficiari di poter conoscere ed usufruire di una adeguata rete di sostegno.
DESTRUTTURATO
Si prevede un percorso di formazione di 60 ore che si svilupperà in moduli trasversali sulle aree comuni: area linguistica, area matematico‐scientifica, area storico‐economica, area professionale di indirizzo.
Il percorso prevede un ciclo iniziale articolato in incontri settimanali, realizzati per piccoli gruppi ed inerenti le diverse aree secondo i bisogni dei beneficiari.
E' previsto un periodo di alternanza di160 ore da realizzarsi in collaborazione con le imprese facenti parte dalla rete . Si immagina di coinvolgere il settore
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alberghiero e della ristorazione da cui provengono le esperienze pregresse dei giovani inseriti ma si lasciano aperte anche altre opzioni settoriali in ragione dei bisogni/aspettative dei
beneficiari. Per tutti i beneficiari e’ previsto un servizio di coaching di 22 ore per tutta la durata del percorso.
Al fine di sostenere i diversi interventi di supporto ed accompagnamento da realizzarsi anche in funzione delle dinamiche del mercato del lavoro e' previsto inoltre un intervento dedicato a consentire ai beneficiari di poter conoscere ed usufruire di una
adeguata rete di sostegno .
DESTRUTTUTATO SOGGETTI FRAGILI
Il Progetto si articolerà in :
‐ Un percorso di Alternanza di 200 ore da realizzarsi presso le imprese facenti parte della rete e riguardanti molteplici settori professionali, individuando con particolare cura quella specifica impresa che ‐ per la sua organizzazione e dinamica interna, localizzazione e caratteristiche del personale e del tutor aziendale ‐ consenta di realizzare il più adeguato abbinamento giovane/impresa in ragione delle caratteristiche
del beneficiario e degli obiettivi per lui definiti. Si ipotizza un percorso di alternanza anche presso imprese diverse.
‐ Un percorso di formazione di 30 ore da articolarsi con incontri periodici lungo tutto l’arco dell’esperienza di alternanza e dedicato al rinforzo delle competenze di cui l’esperienza di alternanza metterà in evidenza la necessità.
‐ Per tutti i beneficiari e’ previsto un servizio di coaching di 25 ore per tutta la durata del percorso.
Al fine di sostenere i diversi interventi di supporto ed accompagnamento da realizzarsi anche in funzione delle dinamiche del mercato del lavoro e' previsto inoltre un intervento dedicato a consentire ai beneficiari di poter conoscere ed usufruire di una
adeguata rete di sostegno .
Rete attivata APOLF e ISTITUTO COSSA
Difficolta’/Criticita’ Il limite del progetto è la tempistica in quanto viene presentato nel II quadrimestre e il tempo a disposizione per l’effettivo recupero diventa insufficiente anche perché tutte le azioni previste vengono concentrate negli ultimi mesi di scuola
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Punti di Forza Il progetto prevede una serie di servizi individuali come colloqui, coaching e dei moduli di recupero disciplinare per piccoli gruppi.
Il progetto prevede inoltre percorsi di alternanza finalizzati ad un possibile inserimento lavorativo.
Risultati N. allievi coinvolti: 64
N. docenti coinvolti : 21
Altre persone coinvolte:
n. 1 coordinatore,
n. 9 tutor
ATTIVITA’ CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA – SCHEDA 2
Scuola/CFP Ipsia “L. Cremona” di Pavia
Progetto Nome: Antidispersione per il recupero scolastico
orientamento riorientamento X recupero scolastico
raccordo con altre scuole/istituzioni recupero sociale
Ente finanziatore Fondi del Ministero per il recupero
Destinatari Gli studenti di tutte le classi.
Obiettivi ‐ Motivare allo studio
‐ Favorire un clima classe sereno e proficuo
‐ Favorire la socializzazione tra pari e con gli studenti stranieri
Descrizione Progetto Vengono attivate le seguenti buone prassi:
• corsi di recupero in itinere con sospensione dell’attività nel periodo successivo agli scrutini per circa 10 giorni
• corsi di alfabetizzazione L2 pomeridiani e/o curricolari di diverse discipline tenuti da docenti dell’istituto
• attivazione di progetti
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• contatto continuo del coordinatore con i genitori ( convocazioni e colloqui telefonici)
• contatto della collaboratrice della dirigente con i genitori degli allievi e con i coordinatori di classe.
• consultazione del portfolio dell’alunno
Modalita’ di Realizzazione Vedi sopra
Rete attivata
Difficolta’/Criticita’ Non si possono attivare corsi di recupero pomeridiano poiché la nostra utenza già poco motivata, non parteciperebbe alle lezioni.
I genitori a volte, disertano i nostri inviti ed i colloqui non sono sempre proficui soprattutto quando avvengono per telefono.
Punti di Forza Docenti motivati e buon lavoro sinergico
Risultati N. allievi coinvolti: tutti
N. docenti coinvolti: Con diverse modalità tutti i docenti sono coinvolti
Altre persone coinvolte
76 abbandoni dopo il 1° quadrimestre 09/10
46 abbandoni dopo il 1° quadrimestre 10/11
ATTIVITA’ CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA – SCHEDA 3
Scuola/CFP LICEO SCIENTIFICO STATALE GALILEI ‐VOGHERA
Progetto Nome:
CON.D.OR
Consiglio di orientamento
X orientamento riorientamento recupero scolastico
X raccordo con altre scuole/istituzioni recupero sociale
Ente finanziatore Autofinanziamento da parte delle scuole in rete
Destinatari Studenti classi III e II scuola secondaria I grado a.s. 2010/2011
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Solo studenti classi II da as 2011/2012
Obiettivi Esplicitare prerequisiti e motivazione alla scelta della secondaria superiore
Individuare corrispondenza tra competenze, caratteristiche e motivazioni personali e l’offerta formativa della secondaria di II grado
Descrizione Progetto Fase 1_ somministrazione di TEST elaborato dal COR di Pavia
Fase 2_ restituzione nelle singole scuole medie dei profili
Fase 3_ presenza esperti COR agli Open Day delle scuole secondarie del territorio per incontro con i genitori
Fase 4_ test disciplinari agli studenti iscritti per verifica /rinforzo prerequisiti
Modalita’ di Realizzazione a.s. 2010/2011
‐ dicembre TEST online studenti 3 media
‐ gennaio restituzione dei profili presso le scuole medie , illustrazione generale. Incontri individuali su richiesta ‐ incontro con i genitori
‐ aprile maggio test disciplinari studenti iscritti
‐ maggio TEST o line studenti classi seconde per l’entrata a regime del progetto ( sempre a cavallo maggio – gennaio)
a.s. 2011/2012
‐ ottobre : restituzione profili studenti presso scuole medie
‐ novembre : test disciplinari per verificare/rinforzare l’ipotesi di iscrizione
‐ dicembre open day incontro con i genitori
Rete attivata Liceo Galilei – Voghera
SMS Casteggio‐ SMS Rivanazzano‐ SMS Varzi‐ SMS Plana, Voghera‐ SMS Pascoli, Voghera – SMS Sannazzaro
Proseguimento del progetto allargamento rete Istituti superiori di Voghera interessati ( accordi già intrapresi)
Difficolta’/Criticita’ Equivoci sorti in merito ai fini del progetto con altri istituti superiori del territorio
Punti di Forza Gradimento da parte dei genitori
Coinvolgimento interessato degli studenti
Risultati N. allievi coinvolti 593
N. docenti coinvolti c.a 20
Altre persone coinvolte‐ DS scuole in rete, COR di Pavia
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Risultati conseguiti:
per dare un giudizio attendibile ai risultati conseguiti è necessario incrociare i dati delle iscrizioni ai profili consegnati e ai test di ingresso delle classi prime, pertanto sarà possibile esprimere un primo giudizio, al di là della positività percepita, nell’ottobre del2011.
ATTIVITA’ CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA – SCHEDA 4
Scuola/CFP I.P.S.S.A.T.S.G.A “L. Cossa”‐ Pavia
Progetto Nome:
Accoglienza e orientamento
X orientamento riorientamento recupero scolastico
raccordo con altre scuole/istituzioni recupero sociale
Ente finanziatore Fondi Regione Lombardia (doti) per "learning week"
Destinatari Alunni classi prime
Obiettivi - Raccordare scuola media inferiore e superiore
- Accogliere i nuovi alunni
- Facilitare gli apprendimenti
- Favorire l’autostima e l’autovalutazione negli alunni stessi
Descrizione Progetto - Somministrazione ad inizio anno scolastico come test d’ingresso di prove Invalsi usate in terza media per italiano, matematica, lingua straniera
- Valutazione e spiegazione degli eventuali errori agli alunni
- Programmazione e realizzazione di interventi finalizzati a colmare eventuali lacune (corsi di recupero a classi aperte in orario curricolare e sportelli di apprendimento)
- Somministrazione a fine anno scolastico delle stesse prove Invalsi, di anni scolastici diversi, e/o di prove equipollenti
- Valutazione critica
Modalita’ di Realizzazione - Il progetto è attuato durante le normali ore di lezione, in itinere, con la collaborazione del Consiglio di classe
Rete attivata
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Difficolta’/Criticita’ - Rapporti con le Scuole Medie : sarebbe interessante che anche i docenti di scuola media prendessero visione dei risultati e tentassero a loro volta il raccordo con le Scuole superiori
Punti di Forza - Favorisce l’autocritica sia negli alunni che negli insegnanti
- Permette un recupero mirato ed efficace
- Rende gli alunni protagonisti del processo di apprendimento
Risultati N. allievi coinvolti 400
N. docenti coinvolti 30
Risultati conseguiti: riduzione della dispersione scolastica, perché, anche di fronte ad insuccessi scolastici, gli alunni acquistano la consapevolezza che è possibile il recupero ed aumenta la loro autostima
ATTIVITA’ CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA – SCHEDA 5
Scuola/CFP ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “A. OMODEO” ‐ MORTARA
Progetto
Nome: CONTINUITA’ E RACCORDO CON LA SCUOLA MEDIA
orientamento riorientamento recupero scolastico
raccordo con altre scuole/istituzioni recupero sociale
Ente finanziatore fondi provinciali del piano dell’offerta formativa
contributi degli allievi
Destinatari • insegnanti della S.M.S. di Mortara e dell’Istituto A. Omodeo • alunni delle classi terze delle S.M.S. di Mortara
Obiettivi Far conoscere alunni il nuovo ambiente scolastico Attuare una continuità nella valutazione dell’alunno sul piano metodologico, didattico e disciplinare
Raccogliere informazioni riguardo al curriculum dell’alunno Favorire un adeguato inserimento nella nuova realtà scolastica Promuovere la capacità di rapportarsi al nuovo ambiente scolastico Migliorare le capacità degli studenti di compiere scelte coerenti con le proprie potenzialità e i propri interessi
Organizzare momenti di incontro scuola – famiglia per una collaborazione basata su dati oggettivi
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Descrizione Progetto Il progetto, attivo da circa 12 anni, ha come obiettivo prioritario il raccordo con la scuola media di Mortara attraverso una serie di step successivi
Modalita’ di Realizzazione • Riunioni organizzative tra i docenti dei due ordini di scuola
• Mini – stage presso l’Istituto Superiore con frequenza alternata nei vari indirizzi
• Preparazione congiunta di test di competenza in uscita al termine dell’anno scolastico su materie comuni (Italiano/matematica/inglese)
• Somministrazione test d’uscita
• Riunione per raccogliere informazioni sul Curriculum scolastico degli alunni iscritti, restituzione risultati e giudizio di orientamento
• Somministrazione test d’ingresso all’inizio del nuovo anno scolastico
• Riunione per restituzione risultati test d’ingresso e valutazione del processo
Rete attivata Istituto Istruzione Superiore “A. Omodeo”
Scuola Media Statale “Josti – Travelli” – Mortara
Difficolta’/Criticita’ • Coinvolgimento docenti
• Scarse risorse
• Mancato coinvolgimento altre Scuole di grado inferiore nel progetto
Punti di Forza • Individuazione precoce di eventuali casi a rischio
• Individuazione di casi problematici
• Acquisizione della consapevolezza delle proprie capacità e attitudini
• Scambio di buone prassi (individuazione di competenze necessarie per il passaggio all’ordine scolastico superiore – criteri di valutazione delle competenze)
Risultati N. allievi coinvolti : studenti della scuola media iscritti
N. docenti coinvolti : tutti i docenti coinvolti nelle riunioni e nell’accoglienza (per lo stage)
Altre persone coinvolte : personale Ata ‐ DSGA
Risultati conseguiti:
• Individuazione precoce di eventuali casi a rischio
• Individuazione di casi problematici
• Acquisizione della consapevolezza delle proprie capacità e attitudini
• Scambio di buone prassi (individuazione di competenze necessarie per il passaggio all’ordine scolastico superiore – criteri di valutazione
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delle competenze)
• Miglioramento dei rapporto con docenti della Scuola media
ATTIVITA’ CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA – SCHEDA 6
Scuola/CFP CENTRO DI FORMAZIONE PROFESIONALE del Comune di
Vigevano (attualmente modificato in Consorzio AST – Area Formazione)
Progetto Nome:
OBIETTIVO SUCCESSO FORMATIVO: DALLA
PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE ALL’ACCOMPAGNAMENTO ALLA RIUSCITA
orientamento riorientamento recupero scolastico raccordo con altre scuole/istituzioni
recupero sociale
Ente finanziatore Regione Lombardia
Destinatari a‐ allievi che esprimono alcune criticità nell’ultimo anno della
Scuola secondaria di primo grado, a cui sono state dedicate azioni di prevenzione primaria all’interno di percorsi di gruppo (valorizzazione degli aspetti emotivo‐relazionali, adozione di un approccio fondato sulla personalizzazione degli interventi, sul lavoro cooperativo, azioni mirate al potenziamento delle competenze personali);
b‐ allievi frequentanti il biennio di Scuole ed Istituti di secondo grado, del territorio che necessitano di supporto per recuperare lacune consistenti diminuendo così la possibilità di demotivazione con il successivo abbandono, soprattutto rispetto ai debiti formativi conseguiti al termine dell’anno scolastico;
c‐ allievi iscritti e frequentanti la prima annualità del biennio
di Scuole ed Istituti di secondo grado, che necessitano di motivazione e l’acquisizione di strumenti metodologici per iniziare positivamente la nuova esperienza formativa;
d‐ giovani tra i 14 ed i 16 anni che necessitano di un percorso di orientamento in quanto resisi conto che le scelte fatte non corrispondono a
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reali aspettative ed attitudini;
Obiettivi Il progetto ha perseguito l’obiettivo di promuovere azioni orientative e percorsi di formazione/accompagnamento al lavoro ai soggetti a rischio di dispersione scolastica o che hanno già abbandonato il sistema educativo.
Nel dettaglio le finalità generali del progetto sono state:
‐ integrazione di azioni di orientamento e formazione per contrastare e diminuire la dispersione scolastica;
‐ utilizzo di metodologie innovative e diverse per rispondere alle esigenze dei destinatari attraverso azioni di sostegno concordate tra le Agenzie Formative e i diversi Istituti aderenti al progetto per prevenire l’insuccesso scolastico;
‐ azioni mirate per operare per il recupero degli apprendimenti degli studenti del primo ciclo della Scuola Secondaria Superiore;
‐ tramite azioni mirate di tipo individuale sostenere ed accompagnare le fasi di transizione degli allievi;
‐ favorire l’ingresso o il reinserimento dei giovani adolescenti nel sistema formativo;
‐ sostenere i giovani nella definizione di un progetto formativo personale e professionale coerente con le proprie attitudini, competenze e motivazioni.
Descrizione Progetto Le azioni previste ed erogate sono di diverse tipologie
o ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO E CONSULENZA
ORIENTATIVA
‐ Individuare il profilo di specifico fabbisogno formativo dei giovani a rischio di abbandono scolastico;
‐ Condividere con l'utente le strategie e le azioni da intraprendere;
‐ Definire con i soggetti un progetto personalizzato.
o LARSA – Laboratori Recupero Sviluppo degli Apprendimenti
‐ Riallineare la preparazione dello studente ai livelli qualitativi richiesti dai programmi scolastici per le classi di riferimento;
‐ Rafforzare le motivazioni allo studio;
‐ Potenziare la riflessione/apprendimento sulle discipline/aree;
‐ Operare sul miglioramento del metodo di studio
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‐ Favorire il recupero di apprendimenti specifici, al fine di colmare i debiti formativi ed essere quindi ammessi alla classe successiva nell’a.s. 2009/10.
I percorsi sono stati attivati nelle discipline direttamente concordate da ciascuna Agenzia Formativa con gli Istituti di riferimento per meglio soddisfare il fabbisogno identificato dai Consigli di Classe.
Sono stati attivati LARSA specificatamente dedicati a studenti
di provenienza extra comunitaria finalizzati al recupero della lingua italiana ed al riequilibrio culturale.
o POTENZIAMENTO E RIMOTIVAZIONE PER RIPETENTI
INSERITI NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
‐ Attività rivolta ai giovani inseriti nella scuola secondaria di primo grado e portatori di un particolare disagio;
‐ Motivare/rimotivare allo studio;
‐ Offrire stimoli adeguati per la crescita e il reinserimento socio‐culturale;
‐ Prevenire la successiva dispersione all’uscita dal primo ciclo secondario;
‐ Orientare alla scelta di un proprio percorso formativoprofessionale.
o PERCORSI DI VERIFICA DELLA SCELTA SCOLASTICA E DI INTRODUZIONE ALLA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO
‐ Offrire ai nuovi iscritti un momento di presentazione delle attività per la verifica della scelta effettuata;
‐ Sostenere e precisare la motivazione alla scelta;
‐ Riflettere sul metodo di studio e sugli strumenti per affrontare positivamente il nuovo ciclo formativo;
‐ Individuare dinamiche relazionali potenzialmente rischiose sul piano dell’inserimento degli allievi nelle classi.
Modalita’ di Realizzazione Attività di orientamento e consulenza orientativa
Modalità di svolgimento (metodologie applicate, strumenti e figure coinvolte)
Tenuto conto dell’età e delle condizioni di rischio, fragilità o disagio dei partecipanti, le attività di orientamento sono state proposte con adeguati strumenti di analisi delle motivazioni, attitudini e competenze proprie della didattica orientativa, sia di tipo esplorativo (schede di auto‐osservazione, diari, ecc.) sia di tipo valutativo (prove oggettive, questionari, test, ecc.). L’orario delle attività orientative è stato integrato con gli impegni degli allievi fissando una calendario di incontri condiviso con le famiglie. L’attività è stata
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gestita da orientatori esperti. Per accedere al servizio non erano previsti prerequisiti di ingresso
LARSA
Modalità di svolgimento (metodologie applicate, strumenti e figure coinvolte)
I giovani raggiunti hanno palesato difficoltà nella motivazione allo studio e negli investimenti emotivi e cognitivi, per questo motivo sono state utilizzate metodologie didattiche meno tradizionali e più flessibili per agire oltre che sul fronte del recupero anche su quello motivazionale.
Le attività sono state condotte da insegnanti interni all’Istituto, con il supporto di un tutor.
Gli allievi che hanno usufruito delle attività, sono stati segnalati dai Consigli di classe tramite i Coordinatori.
Potenziamento e rimotivazione per ripetenti inseriti nella scuola secondaria di primo grado
Modalità di svolgimento (metodologie applicate, strumenti e figure coinvolte)
Gli adolescenti coinvolti presentavano difficoltà, oltre che nella motivazione allo studio, anche sul piano dell’inserimento sociale, con forte rischio di dispersione ed emarginazione. Per questo motivo sono state utilizzate metodologie che andassero ad agire sulla dimensione valoriale, relazionale e personale, tramite l’utilizzo di attività concrete in cui siano riconoscibili premesse, svolgimento, obiettivi e risultati,
organizzate in tempistiche compatibili con possibilità attentive ridotte. Le attività sono state erogate nel contesto scolastico di riferimento, condotte da professionisti con una formazione specifica nel campo psicologico ed educativo.
Gli allievi che hanno usufruito delle attività, sono stati segnalati dai Consigli di classe tramite i Coordinatori.
Percorsi di verifica della scelta scolastica e di introduzione alla scuola secondaria di secondo grado
Modalità di svolgimento (metodologie applicate, strumenti e figure coinvolte)
Tenuto conto dell’età dei partecipanti, le attività sono state proposte attraverso adeguati strumenti di analisi delle motivazioni, attitudini e competenze proprie della didattica orientativa:di tipo esplorativo, valutativo ed esperienziale. Per meglio articolare gli interventi in alcuni momenti il
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gruppo classe è stato suddiviso in piccoli gruppi utilizzando così la metodologia didattica dell’apprendimento cooperativo. L’orario
delle attività è stato concordato i referenti interni degli istituti scolastici frequentati dagli allievi.
L’attività è stata gestita da professionisti aventi una formazione specifica nel campo dell’orientamento.
Per questa tipologia di azione non erano previsti prerequisiti in ingresso.
Rete attivata ENTI GESTORI:
∙ Centro di formazione professionale del Comune di Vigevano
∙ Ente Lombardo Formazione Lavoratori
I partner con cui il progetto è stato attuato sono stati i
seguenti:
Scuole secondarie di secondo grado
1. Istituto Tecnico Industriale Statele “Caramuel”, via Segantini 21, Vigevano
2. Istituto paritario “Leonardo Da Vinci” (Indirizzi: Liceo Linguistico, Geometri e Ragionieri), Via Monsignor Pietro Berruti, 2, Vigevano
3. Istituto Istruzione Superiore “Angelo Omodeo”, Strada Pavese 4, Mortara
4. Istituto Statale di Istruzione Superiore “Ciro Pollini”, via
Marsala 11, Mortara
5. Istituto Professionale Statale per l’Industria e l’Artigianato “Puecher”, via Bersaglio 56, Rho
6. Istituto Professionale di Stato per il Commercio ed il Turismo “Olivetti”, via Martiri Della Libertà 20, Rho
7. Istituto Tecnico Statale “L. Casale”, via Ludovico Il Moro 6/8, Vigevano
Le scuole secondarie di primo grado
1. Scuola Secondaria di primo grado Statale “Bramante ‐ Bussi” via Valletta Fogliano 59, Vigevano;
2. Scuola Secondaria di primo grado Statale “Robecchi” viale della Libertà, 32 Vigevano;
3. Scuola Secondaria di primo grado Statale “Josti Travelli” viale Dante, 1 Mortara;
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Difficolta’/Criticita’ La totale personalizzazione dei percorsi non sempre è stata possibile anche se circa l’ 88% delle ore erogate ha riguardato il piccolo gruppo (entro 9 persone) creato sulle base di una preventiva analisi dei bisogni cercando di renderlo più omogeneo possibile rispetto gli obiettivi specifici.
I bisogni evidenziati da parte dei partecipanti sono stati di diversa natura: nuova scelta nell’ambito scolastico o formativo, rimotivazione rispetto al percorso intrapreso, accrescimento delle competenze, perfezionamento del metodo di studio, orientamento ad un ambito professionale, presa di coscienza di problematiche legate ad un disagio personale o sociale.
Le problematiche evidenziate dagli adolescenti raggiunti
pertanto sono:
‐ difficoltà di apprendimento di discipline presentate in modo
teorico;
‐ continui insuccessi e conseguente sfiducia nel sistema scolastico derivanti da scelte sbagliate;
‐ difficoltà relazionali all’interno del sistema scolastico;
‐ idealizzazione del mondo del lavoro visto come fonte di guadagno immediato;
‐ malattia, problemi sociali e/o economici.
Punti di Forza L'aspetto più significativo è costituito dalla modellizzazione e
dalla progettazione di percorsi formativi composti da più azioni di diversa durata, fruibili sia in logica modulare (con possibili ingressi ed uscite dopo ogni singola azione) sia in logica integrata.
Dal punto di vista organizzativo gli aspetti di innovazione più
significativi riguardano:
‐ l'organizzazione a partnerariato che garantisce un'applicazione flessibile del modello in una molteplicità di contesti formativi (Scuole, CFP, ecc.) e di target;
‐ la possibile sinergia di operatori con funzioni e competenze professionali diversificate (orientatori, formatori/docenti; tutor, educatori ecc.) chiamati ad intervenire.
I percorsi sono da attivarsi nelle discipline direttamente concordate da ciascuna Agenzia Formativa con gli Istituti di riferimento per meglio soddisfare il fabbisogno identificato dai Consigli di Classe.
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Sono stati attivati LARSA specificatamente dedicati a studenti di provenienza extra comunitaria finalizzati al recupero della lingua italiana ed al riequilibrio culturale.
Risultati N. allievi coinvolti: 945
N. docenti coinvolti: 82
Altre persone coinvolte
Tutor 15
Coordinatori 5
Risultati conseguiti:
∙ raggiungimento di molteplici allievi
∙ creazione rete operatori
∙ modellizzazione interventi
∙ monitoraggio costante
∙ diversificazione azioni
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3. Dalla <fotografia dell’esistente> alla proposta di <Linee Guida>
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3. IL CONTRASTO ALLA DISPERSIONE IN PROVINCIA DI PAVIA I “focus group” sulla dispersione scolastica: dalla <Fotografia dell’esistente> alla proposta di <Linee Guida> PREMESSA A conclusione dei 3 “focus group” sulla “Dispersione scolastica” svoltisi in data 31/1 e 1/2/2011 presso la Provincia di Pavia ed in relazione al percorso di ricerca/azione svolto in questi mesi dal Comitato Tecnico Scientifico (Rapporto di Monitoraggio 2010 – Prima parte dell’”Indagine sulla Dispersione scolastica in Provincia di Pavia”) si è ritenuto indispensabile evidenziare i principali aspetti emersi nel corso degli incontri e, per rispondere in modo coerente al nostro mandato, evidenziare qui di seguito alcune “linee guida” quale tracciato strategico da perseguire per ottenere un sempre maggiore controllo della qualità dei processi educativi e, di conseguenza, anche un regolare contrasto al fenomeno della “dispersione scolastica”. Alla luce, poi, della sottoscrizione del protocollo d’intesa tra USP e Provincia di Pavia (Gennaio 2010), che ha inteso avviare la costituzione dell’<Osservatorio Pavese del Sistema Educativo e Formativo>, pensiamo che tali indicazioni possano rappresentare un significativo strumento di orientamento e di supporto alle scelte politico/istituzionali in materia di programmazione e di coordinamento delle attività formative/educative dei sistemi d’Istruzione e di formazione professionale in Provincia di Pavia.
3.1. <FOCUS GROUP> SULLA DISPERSIONE: LA FOTOGRAFIA DELL’ESISTENTE A completamento dell’analisi sviluppata nel 2010 dal CTS sul fenomeno “dispersione scolastica” (Rapporto Monitoraggio 2010) in Provincia di Pavia si è deciso di effettuare 3 “focus group” con tutte le scuole e i cfp per rispondere prioritariamente ai seguenti obiettivi:
• promuovere un proficuo scambio di esperienze e avviare un dibattito condiviso e costruttivo tra tutti gli attori del sistema d’Istruzione e Formazione Professionale;
• valorizzare e condividere le esperienze più significative e le “buone prassi” realizzate dalle scuole e dai CFP;
• individuare congiuntamente alcuni mirati ambiti d’azione su cui costruire un efficace contrasto della <Dispersione>.
A fronte di questa decisione, attraverso l’invio di una comunicazione del settore Attività produttive, lavoro, formazione e sviluppo della Provincia di Pavia, si sono invitate tutte le scuole superiori pubbliche e i CFP a partecipare all’iniziativa nei giorni 31/1 e 1/2/2011 secondo la seguente ripartizione territoriale:
ZONA GEOGRAFICADATE E ORARI “FOCUS GROUP”
Scuole e CFP PAVESE ‐ LUNEDI’ 31 Gennaio 2011Mattino ‐ ore 10.00 – 12.30
Scuole e CFP OLTREPO’ ‐ LUNEDI’ 31 Gennaio 2011Pomeriggio ‐ 14.30 – 17.00
Scuole e CFP LOMELLINA ‐MARTEDI’ 1 Febbraio 2011Mattino ‐ ore 10.00 – 12.30
Ecco le presenze registrate ai tre incontri sulla “dispersione”: Lunedì 31 Gennaio – Mattino – Pavese: APOLF – VOLTA – CREMONA – BORDONI – COSSA – COPERNICO – FONDAZIONE CLERICI – CARDANO – FOSCOLO – Ufficio Scolastico Territoriale;
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Lunedì 31 Gennaio – Pomeriggio – Oltrepo: ODPF SANTA CHIARA – FARAVELLI – GALILEI – CALVI – MARAGLIANO – Ufficio Scolastico Territoriale. Martedì 1 Febbraio – Mattino – Lomellina: CARAMUEL – CONSORZIO AST VIGEVANO – OMODEO – POLLINI – ELFOL – ASSESSORATO ISTRUZIONE COMUNE DI VIGEVANO – Ufficio Scolastico Territoriale. Il dibattito è stato molto partecipato e ricco d’importanti spunti di riflessione. Significativa è stata la presenza continuativa dell’Ufficio Scolastico Territoriale (Ing. Del Pio) e la partecipazione dell’Assessore all’Istruzione del Comune di Vigevano (B. Avalle). Qui di seguito, anche se in estrema sintesi, intendiamo evidenziare i temi emergenti e le problematiche maggiormente avvertite dalla maggior parte dei convenuti. Il rapporto con le famiglie Si può senza dubbio affermare che questo sia uno degli aspetti che presenta la maggiore problematicità. La maggior parte dei partecipanti ha ben presente questo problema: si va da realtà che hanno da tempo avviato un rapporto continuativo con i genitori ad altre che stanno tutt’ora sperimentando diverse modalità di approccio per ottenere un collegamento il più proficuo e costante possibile. Nonostante l’impegno e la volontà di tutte le scuole e dei CFP si è visto come la criticità oggi sta soprattutto nella difficoltà di creare relazioni positive e regolari con i genitori per varie cause legate sia alle diverse condizioni sociali e culturali della famiglia, come all’esistenza di drammatiche divisioni familiari che si riflettono sui rapporti (docente/genitore/alunno), sia all’aumento delle famiglie monoparentali e, spesso, alle condizioni pressanti di lavoro che condizionano fortemente le possibilità di relazione con la scuola. Il rapporto con le Scuole Medie Nel corso degli incontri sono emerse diverse esperienze significative tese a favorire l’incontro tra la scuola superiore e le scuole medie: attivazione di vere e proprie reti tra il personale docente delle medie, delle superiori, delle strutture di formazione professionale e anche con il personale delle associazioni giovanili e del volontariato per puntare ad un coinvolgimento attivo e partecipato sia dei ragazzi come delle famiglie sulle future scelte – progetti centrati sull’accoglienza e sulla valutazione dei dati d’ingresso con l’obiettivo di verificare le predisposizioni attitudinali e le caratteristiche comportamentali degli allievi provenienti dalla terza media – utilizzo mirato di test d’ingresso e di valutazione delle competenze pregresse degli allievi – progetti di sensibilizzazione preventiva e coinvolgimento attivo degli alunni delle ultime classi delle medie nelle attività formativo/didattiche delle scuole superiori. Se da un lato si è rilevato un diffuso impegno progettuale sul fronte del raccordo tra medie e superiori, dall’altro si è constatata la difficoltà di dare continuità nel tempo a questi percorsi sostenuti quasi sempre dalla buona volontà e dalla dedizione volontaria dei docenti delle scuole. Non per ultimo va sottolineata, anche, la mancanza di un mirato e regolare sostegno economico a questo tipo d’iniziative. In questo ambito è molto sentita la necessità del confronto permanente con altre realtà scolastiche e formative del territorio per consolidare e uniformare le modalità progettuali e definire modelli comuni, condivisi ed efficaci. In concreto: sono tutti d’accordo nell’asserire la fondamentale importanza di creare collegamenti stabili e sinergie progettuali continuative tra il personale docente delle terze classi delle medie e delle prime classi delle superiori. Orientamento – Didattica orientativa Il rapporto con le Scuole Medie e il tema del supporto alla scelta ha aperto la strada a diversi interventi sul problema dell’Orientamento. Tutti gli intervenuti hanno messo in evidenza la
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necessità d’impostare percorsi d’Orientamento capaci di supportare realmente le future scelte degli alunni delle medie. Tutti sono concordi nell’affermare che l’Orientamento non può limitarsi a progetti “spot” ma che dovrebbe essere caratterizzato da un’attività “globale e permanente” che sappia formulare proposte, che sappia educare i giovanissimi a “scelte di vita e di formazione” lungimiranti e durature, che sappia accompagnare in questo percorso anche le famiglie poiché è impensabile che la posizione dei genitori rispetto alla scuola non influisca, poi, sulla rappresentazione degli stessi giovani. Alcuni interventi hanno, inoltre, toccato diversi aspetti che direttamente o indirettamente interagiscono con il problema “Orientamento”:
• Evitare di proporre ai giovani “indirizzi preconfezionati o addirittura distorti dal mercato” (es. tutti indirizzati all’informatica o alle N.T.) ma aiutare il giovane ad acquisire capacità critiche, capacità di leggersi dentro, capacità di valorizzare le proprie competenze (qualità intrinseche) intese in senso lato non esclusivamente in un’ottica “disciplinare”, ecc.
• Sopperire all’assenza da parte di parecchi docenti e formatori della completa conoscenza del quadro dell’offerta formativa oggi esistente sul territorio;
• Affrontare il problema del “surplus” di allievi su determinati indirizzi a scapito di altri (vedi ad esempio il caso Licei/Istruzione Tecnica) determinato spesso dalla totale assenza di un supporto “realistico” alle scelte. Non è solo un problema d’Orientamento: spesso i genitori non pensano ai figli ma a loro stessi, e al molto ipotetico prestigio legato a una scuola piuttosto che ad un’altra. Ma i guai arrivano da lontano. Nel primo anno delle superiori, vengono al pettine tutti i nodi non sciolti dalla scuola media…. Con difficili interventi di riorientamento e ricollocazione educativo/formativa (criticità dei passaggi da una scuola ad un’altra).
• Affrontare seriamente il tema del rapporto stretto tra funzione orientativa e didattica nella scuola attraverso la realizzazione di percorsi mirati di aggiornamento/formazione del personale insegnante sulla “Didattica orientativa”.
L’interscambio, i gruppi locali, la comunicazione e la trasferibilità delle esperienze Molte delle realtà intervenute hanno promosso e/o partecipato a progetti in rete (Europei, Nazionali, Regionali, Provinciali) con altri attori del territorio (scuole, CFP, servizi sociali, associazioni giovanili e di volontariato, associazioni professionali e di categoria, comuni, ecc.). A tal riguardo, si è detto che tali iniziative rischiano spesso di restare circoscritte ai tempi ed alle modalità del finanziamento e si è sottolineata l’esigenza di operare “continuativamente” in reti di condivisione, soprattutto a livello micro‐locale (tra scuole, CFP, realtà aziendali, ecc.) per confrontarsi sulle diverse esperienze, per attivare un interscambio permanente e sistematizzare le “buone prassi” e i progetti più efficaci. A questo si aggiunge l’esigenza di creare migliori condizioni in ambito informativo e di comunicazione (anche attraverso i portali provinciali esistenti) tra i diversi attori dei due sistemi d’Istruzione e di Formazione Professionale con l’obiettivo di offrire una vera e propria <piattaforma documentale> in relazione ai progetti, alle sperimentazioni in atto e alle buone prassi che via via vengono realizzate. La formazione del personale docente e dei formatori Altro aspetto indicato e auspicato da molti: la necessità di avviare regolari interventi di formazione e di aggiornamento per il personale insegnante e per i formatori. Tutti sono concordi nel sottolineare che le capacità degli insegnanti e dei formatori costituiscono l’elemento chiave per
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motivare i discenti e per determinarne il successo. In particolare si è posto l’accento sulle seguenti tematiche:
‐ Didattica orientativa – Il rapporto stretto tra funzione orientativa e didattica; ‐ Insegnare e apprendere per competenze: la progettazione curricolare per competenze; ‐ Programmazione scolastica e criteri di spesa: il budget nella scuola; ‐ Le opportunità progettuali della UE per la scuola e il fundraising
La scuola crocevia informativo Gli incontri hanno messo più volte in evidenza che le scuole lamentano una esagerata ridondanza di attività a loro carico in relazione alle continue e molteplici richieste di dati non solo da parte delle diverse realtà istituzionali ma anche da parte di realtà non istituzionali. Tutti questi dati vengono a loro volta utilizzati da enti che non comunicano assolutamente tra loro. Insomma manca una interfaccia unica di caricamento dati e una codificazione omogenea degli stessi (un sistema aperto che permetta ai vari operatori, opportunamente autorizzati, di poter elaborare i dati presenti senza dover passare attraverso richieste spesso formulate senza conoscere la struttura dei dati) che soddisfi le richieste di una molteplicità infinita di enti, istituzioni e organizzazioni che regolarmente attingono informazioni dalle scuole. Tutti auspicano, che con l’avvento dell’anagrafe degli studenti e con l’imminente avvio del portale provinciale <e‐Scuola> , si possa, a breve, ottenere una più rigorosa regolamentazione del fenomeno.
3.2. IL QUADRO D’AZIONE STRATEGICO: LE LINEE GUIDA Facendo riferimento al quadro complessivo del “Patto di Governance” e al mandato del Comitato Tecnico Scientifico, le presenti Linee Guida intendono offrire all’Assessorato Attività produttive, Lavoro, Formazione e Sviluppo della Provincia di Pavia, alcune direttrici d’orientamento ed un supporto alle scelte politico/istituzionali in materia di programmazione e di coordinamento delle attività formative/educative dei sistemi d’Istruzione e di formazione professionale con l’obiettivo prioritario di contrastare la dispersione e il disagio scolastico. Orientamento e supporto alle scelte: un processo “coordinato” e “permanente”
Premesso • che le azioni d’Orientamento svolte all’interno delle diverse filiere dell’istruzione, della
formazione professionale, del lavoro dovrebbero confluire in un disegno istituzionale complessivo in cui non siano isolate ma interagiscano tra loro;
• che chi eroga Orientamento nella scuola (sia il personale insegnante come l’eventuale personale esterno) dovrebbe avere specifiche competenze d’azione e che nessuno si può improvvisare orientatore. Da qui la necessità d’impostare percorsi di formazione mirata per i docenti e i formatori.
• che in questo documento il nostro interesse è prioritariamente focalizzato sull’Orientamento rivolto agli alunni frequentanti le ultime classi delle medie e la classe prima delle superiori in un quadro generale di:
‐ Sostegno e Accompagnamento dei genitori degli studenti frequentanti l’ultimo anno della scuola media nella scelta del percorso formativo dei figli.
‐ Accompagnamento degli studenti al termine della scuola media nella scelta del percorso formativo.
‐ Realizzazione di percorsi individualizzati per gli studenti a rischio abbandono o in difficoltà.
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‐ Accompagnamento all’inserimento degli studenti del primo anno nella scuola superiore. ‐ Supporto alla scelta del proprio percorso di istruzione e di formazione professionale di
giovani in diritto dovere all’istruzione che si avviano a completare i percorsi formativi. Si indica come tracciato operativo quanto segue:
1. Attivazione di un “Piano permanente di coordinamento” come punto di incontro ricorrente e di condivisione tra i diversi progetti e prassi di orientamento presenti sul territorio provinciale (scuole medie e superiori, strutture di formazione) con l’obiettivo di creare un linguaggio comune riguardo le tematiche dell’orientamento e sviluppare un’attività di monitoraggio costante, di ricerca e analisi dei bisogni di orientamento sia dei ragazzi che delle famiglie e promuovere un “sistema progettuale omogeneo e integrato”.
2. Il “Piano permanente di coordinamento” dovrebbe essere pilotato dalla Provincia di Pavia e dall’UST e vedere la partecipazione delle scuole (medie e superiori) e dei CFP suddivisi per zona geografica (Pavese, Oltrepo, Lomellina) ed inserirsi a pieno titolo nel quadro istituzionale già rappresentato dal protocollo d’intesa tra UST e Provincia di Pavia, che nel 2010 ha inteso avviare la costituzione dell’<Osservatorio Pavese del Sistema Educativo e Formativo> e nel “Patto di Governance” che all’art. 5 prevede la costituzione delle Conferenze Territoriali e al punto 4) indica <l’individuazione di orientamenti condivisi dai diversi attori, istituzionali e non, coinvolti nel governo delle politiche di istruzione, formazione e transizione al lavoro>. E’ appunto in seno alle suddette “Conferenze territoriali” che si possono attivare veri e propri “tavoli zonali di condivisione” in merito alle diverse esperienze ed iniziative sull’Orientamento.
Informazione diffusa e trasferibilità progettuale permanente
Premesso • che oggi è indispensabile per la Scuola e per i CFP orientarsi all’incontro e al costante
interscambio con altre realtà, confrontarsi in modo permanente con altre situazioni mettendo in discussione i propri valori e significati; favorire lo scambio della conoscenza, la messa in comune di dati e informazioni, il trasferimento di esperienze, progetti e buone prassi;
• che l’informatica e il corretto utilizzo dell’informazione online svolgono sempre maggiormente un ruolo fondamentale nella costruzione di conoscenze di tipo “integrato”;
• che è auspicabile un processo d’integrazione delle diverse professionalità nella presa a carico di utenti che esprimono bisogni d’orientamento in rapporto a problematiche complesse legate al genere o alla condizione di svantaggio sociale o alla difficoltà nei percorsi di transizione fra e nei sistemi dell’istruzione e della formazione;
Si indica come tracciato operativo quanto segue:
1. Raccolta e valorizzazione del patrimonio progettuale e delle prassi “formative” sviluppate da parte delle scuole (medie e superiori) e dei CFP, con l'obiettivo di supportare l'attività di docenti ed operatori impegnati nei percorsi di orientamento/riorientamento, di accompagnamento e supporto alla scelta nella fase di passaggio dalle medie alle superiori e favorire la diffusione e il trasferimento di buone prassi.
2. Creazione di una “Banca progetti ed esperienze” che raccolga le “schede progettuali”, formulate secondo un format omogeneo, quale fonte di conoscenza, condivisione e piattaforma progettuale di riferimento permanente per i diversi attori scolastici e delle strutture di formazione professionale.
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3. Si ritiene che tale iniziativa potrebbe essere collocata a pieno titolo all’interno del nuovo portale <e‐Scuola> da poco avviato dall’Assessorato Attività produttive, Lavoro, Formazione e Sviluppo della Provincia di Pavia.
Formazione permanente e ricorrente del personale
Premesso • che la professionalità del docente non è riducibile agli aspetti tecnico‐funzionali o didattico‐
disciplinari: ogni docenza è sempre luogo di una precisa responsabilità individuale e sociale;
• che la sfida della globalità e della complessità è una sfida via via più pesante per chi deve elaborare e trasmettere cultura, come l’insegnante, perché, mentre i problemi si fanno complessi, trasversali, globali, planetari il sapere rimane o si fa sempre più specializzato, parcellizzato, così che la mente umana si sente spesso impotente ad affrontare i problemi, tanto più quando si devono aprire la mente e il cuore dei minorenni a tali problemi;
• che saper insegnare presuppone un profilo complesso che non si improvvisa, né si costruisce in astratto: è il risultato di un faticoso cammino che viene perfezionato in situazione, nelle relazione quotidiana con i propri alunni, in un confronto e in una ricerca continui con i propri colleghi e che necessita di una formazione permanente e ricorrente;
• che i sistemi educativo/formativi dovrebbero investire in progettualità, innovazione, ricerca, relazioni attraverso modalità di valorizzazione ed ottimizzazione permanente delle conoscenze e delle competenze dei formatori e del personale docente;
Si indica come tracciato operativo quanto segue:
1. Messa a punto di un piano provinciale ricorrente (almeno 1 volta all’anno) di formazione congiunta degli insegnanti della scuola secondaria superiore e degli operatori della formazione professionale, articolati in fasi teoriche, sviluppo di project work, sperimentazione assistita, feed back e confronto finale tra colleghi ed esperti. Gli interventi formativi previsti dal piano dovrebbero essere realizzati attraverso 3 analoghe edizioni, una per zona geografica di riferimento (Pavese, Oltrepo, Lomellina).
2. Il piano provinciale di formazione/aggiornamento Formatori e Insegnanti dovrebbe essere programmato annualmente in sede di <Conferenza di Governance> e promosso e coordinato congiuntamente dalla Provincia e dall’Ufficio Scolastico Territoriale nel quadro di collaborazione stabilito dal “protocollo 2010 tra UST e Provincia di Pavia”.
3. Attivazione spontanea e ricorrente di “workshop” locali (tra scuole, cfp e attori locali) promossi autonomamente dalle diverse realtà a seguito di significative esperienze e/o progetti con l’obiettivo di avviare un confronto permanente e favorire la diffusione e il trasferimento di “buone pratiche”.
4. I temi prioritari e più urgenti da affrontare (anche alla luce di quanto evidenziato nel corso dei “focus group”), quale formazione e adeguamento delle competenze professionali degli insegnanti e dei formatori, risultano essere i seguenti:
Insegnare e apprendere per competenze: la progettazione curricolare per competenze – La programmazione didattica e la certificazione per competenze. (Competenze e moduli formativi, la certificazione e la valutazione delle competenze, le competenze e l'attribuzione dei crediti, la valutazione per livelli d’apprendimento).
Orientamento e Didattica orientativa: Il rapporto stretto tra funzione orientativa e didattica; la dimensione formativa, metacognitiva, motivazionale della didattica orientativa; la dimensione formativa e orientativa dell’insegnamento: aspetti metodologici
72
e strategie didattiche orientative; la progettazione di percorsi didattico‐orientativi come prevenzione alla dispersione.
Azione permanente di orientamento strategico del Comitato Tecnico Scientifico
Premesso • che con l’avvio definitivo dell’Anagrafe Regionale/Provinciale degli studenti e del
portale <e‐Scuola> della Provincia di Pavia (messa a regime dell’ Osservatorio Pavese del Sistema Educativo e Formativo) il monitoraggio dovrà fare sempre più riferimento agli aspetti qualitativi dei processi educativo‐formativi;
• che la scelta che si dovrà fare nei prossimi anni, nell’impianto di monitoraggio, dovrà puntare a conciliare il concetto di monitoraggio, inteso come raccolta sistematica di indicatori significativi, con l’idea più complessa di valutazione della qualità formativa;
• che il ruolo del CTS (come già evidenziato nella premessa del <Rapporto di Monitoraggio 2010) dovrà attestarsi sempre di più ad azioni di ricerca e di diagnosi per offrire ai sistemi d’Istruzione e di Formazione Professionale informazioni e dati che consentano una valutazione “qualitativa” delle dinamiche che caratterizzano i processi educativo‐formativi per un controllo sempre più attento delle criticità che inducono fenomeni di <Disagio e Dispersione>;
Si indica come tracciato operativo quanto segue:
1. Realizzazione ciclica e ricorrente di azioni di monitoraggio volte ad offrire ai sistemi d’istruzione e formazione professionale un insieme di specifici indicatori che consentano una permanente “presa di coscienza” sulle modalità di gestione dei processi formativi in rapporto ai diversi fenomeni di dispersione e disagio;
2. L’attività di analisi e raccolta dati avrà come fonte primaria il portale web <e‐Scuola> della provincia e si avvarrà, anche, del coinvolgimento diretto delle scuole e dei CFP.
3. Questo consentirà la messa a punto di uno o più report centrati prioritariamente su dati ed informazioni tese a supportare le scelte didattico/formative atte a contrastare <Disagio e Dispersione>.
4. I risultati ottenuti nei suddetti percorsi di analisi e di monitoraggio e le conseguenti “diagnosi” verranno ciclicamente presentati in seno alla “Conferenza di Governance” e in opportuni “Focus group” di zona (Pavese, Oltrepo, Lomellina) rivolti al personale insegnante ed ai formatori con l’obiettivo di una piena e partecipata condivisione di quanto elaborato e prodotto dal CTS.
73
4. Appendice: Ulteriori elaborazioni statistiche
74
4. a. ULTERIORI ELABORAZIONI STATISTICHE ANALITICHE PER ATTRIBUTI
Questo capitolo aggiorna l’elaborazione dei dati raccolti nell’intero triennio 2007‐2010 passando dai numeri puri alle “percentuali pesate” ovvero rapportando ciascuna quantità al numero degli studenti frequentanti riferito allo “specifico attributo” in esame. Questa operazione viene effettuata elaborando di volta in volta i dati statistici rispetto agli attributi generali di lettura a disposizione, ovvero:
i) per Indirizzo di Studi; ii) per Zone Geografiche; iii) per i 3 Anni Scolastici indagati; iv) per l’anno di corso dei diversi Indirizzi di Studio (omogeneamente trattati nei 5 anni anche se i
Professionali presentano una consistente differenziazione nel 4^ e 5^ anno che viene comunque rispettato “pesando” i valori per gli effettivi iscritti a tali anni).
Sono state sviluppate le elaborazioni che, secondo il C.T.S., sono risultate più significative per illustrare le “tendenze” della Scuola Secondaria Superiore della Provincia di Pavia. Importante sottolineare che nella trattazione sono sempre inseriti i dati statistici medi pesati, per un immediato raffronto visivo (e numerico) dei trend temporali e delle componenti di ciascuna chiave di lettura con il trend medio finale risultante nella Provincia. Come per il Capitolo precedente, la presentazione viene trattata distintamente per ciascun elemento di indagine della scheda di rilevazione statistica compilata dalle scuole (nei casi in cui i numeri a disposizioni siano quantitativamente significativi) ma senza differenziare la trattazione in sottocapitoli.
4.a.1. Incidenza del fattore “Indirizzo di Studi” sul trend temporale del triennio 2007‐2010 e confronto con la Media Provinciale pesata
TABELLA 1 “BIRIPETENZE”
Bi-ripetenze: tendenza % per INDIRIZZO DI STUDI e per Anno Scolastico; tendenza % pesata complessiva
0,00%
0,10%
0,20%
0,30%
0,40%
0,50%
0,60%
0,70%
0,80%
2007-08 2008-09 2009-10
% p
esat
a
I.ART
PROF
TECNLICEI
Media Pesata
Tendenza complessiva in crescita sostenuta dai “LICEI” e dai “TECNICI”; il “PROFESSIONALE” migliora nel 2009‐10 mentre l’ “ARTISTICO” va a zero ma con peso specifico pressoché ininfluente sul totale provinciale degli iscritti.
75
TABELLA 2 “INTERRUZIONI”
Interruzioni: Tendenza % per INDIRIZZO DI STUDI e per Anno Scolastico; tendenza % pesata complessiva
0,00%
0,50%
1,00%
1,50%
2,00%
2,50%
3,00%
3,50%
4,00%
4,50%
2007-08 2008-09 2009-10
% p
esat
a
I.ART
PROFTECN
LICEI
Media Pesata
INTERRUZIONI degli studi stabilmente in diminuzione nel per tutti gli indirizzi; il “PROFESSIONALE” ed il “TECNICO” guidano la % media pesata complessiva anche per le difficoltà occupazionali degli ultimi anni.
TABELLA 3 “ASSENZE > 25%”
Assenze > 25%: tendenza % per INDIRIZZO DI STUDI e per Anno Scolastico; tendenza % pesata complessiva
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
2007-08 2008-09 2009-10
% p
esat
a
I.ART
PROF
TECN
LICEI
Media Pesata
Tendenza peggiorativa alimentata dai Tecnici e dai Licei; la lieve diminuzione dei Professionali(che comunque si mantengono su un pesante 20%) non influisce sull’incremento della media pesata.
76
TABELLA 4 “AL LAVORO”
"AL LAVORO": tendenza nel biennio 2007-09 per INDIRIZZO DI STUDI; tendenza % pesata complessiva
0,00%
0,50%
1,00%
1,50%
2,00%
2,50%
3,00%
2007-08 2008-09 2009-10
% p
esat
a
I.ARTPROFTECNLICEIMEDIA PESATA
Tendenza in calo e flessione di un fattore 10 nel PROFESSIONALE, stabili gli altri indirizzo; Le Tabelle riferite agli indici di positività dell’indagine corrispondono ad “ore somministrate” o a “interventi individuali” e pertanto, per poter essere rappresentati con un numero significativo, i valori vengono espressi in ore/interventi riferiti a 10 studenti. In queste Tabelle l’indirizzo Artistico risulta sempre nullo per mancanza di dato o per l’impossibilità di estrapolarli dall’accorpamento con altri indirizzi. TABELLA 5 “RECUPERO DISCIPLINARE”
Attività di Contrasto alla Dispersione: recupero disciplinare
-
2,00
4,00
6,00
8,00
10,00
12,00
2007-08 2008-09 2009-10
anno scolastico
ore
som
min
istra
te o
gni 1
0 st
uden
ti
I.ART
PROF
TECN
LICEI
MEDIA PESATA
E’ la novità degli ultimi anni scolastici ed è legata alle disponibilità finanziarie degli Istituti. Il dato è espresso in numero di ore somministrate a 10 studenti; il triennio dimostra una una tendenza a decrescere con l’eccezione dei LICEI; lo strumento è sicuramente il più efficacia e richiede una intelligente programmazione nell’ambito dell’autonomia degli Istituti ma è strettamente condizionato dalle risorse finanziarie.
77
TABELLA 6 “SPORTELLO APPROFONDIMENTO
Attività di contrasto alla dispersione: sportello approfondimento
0,00
0,20
0,40
0,60
0,80
1,00
1,20
2007-08 2008-09 2009-10
anno scolastico
ore
som
min
istra
te o
gni 1
0 st
uden
ti
I.ART
PROF
TECN
LICEI
MEDIA PESATA
Lo strumento è meno utilizzato rispetto al recupero disciplinare; presenta un andamento aaltalenante ma nel triennio dimostra un saldo finale passivo. TABELLA 7 “POTENZIAMENTO”
Attività di contrasto alla dispersione: potenziamento
-
0,10
0,20
0,30
0,40
0,50
0,60
0,70
0,80
0,90
2007-08 2008-09 2009-10
anno scolastico
ore
som
min
istra
te o
gni 1
0 st
uent
i
I.ART
PROF
TECN
LICEI
MEDIA PESATA
Presenta un positivo incremento nell’ultimo A.S. 2009‐2010 e risulta stranamente in diminuzione nei TECNICI.
78
TABELLA 8 “COLLOQUI INTERNI”
Attività di contrasto alla dispersione: colloqui interni
-
0,10
0,20
0,30
0,40
0,50
0,60
2007-08 2008-09 2009-10
anno scolastico
cont
atti
per o
gni 1
0 st
uden
ti
I.ART
PROF
TECN
LICEI
MEDIA PESATA
L’andamento generale è stabile: lieve incremento nei LICEI e nel TECNICO, sensibile flessione del PROFESSIONALE nell’ultimo A.S. 2009‐10.
TABELLA 9 “COLLOQUI ESTERNI”
Attività di contrasto alla dispersione: colloqui esterni
-
0,20
0,40
0,60
0,80
1,00
1,20
1,40
2007-08 2008-09 2009-10
anno scolastico
cont
atti
per o
gni 1
0 st
uden
ti
I.ART
PROF
TECN
LICEI
MEDIA PESATA
Lo strumento è stato utilizzato solo dall’indirizzo LICEI.
79
4.a.2. Incidenza del fattore “Zona Geografica” sulla tendenza temporale del triennio 2007‐2010 e confronto con la Media Provinciale pesata
TABELLA 10 “BIRIPETENZE”
Bi-ripetenze: tendenza % per ZONA GEOGRAFICA e per Anno Scolastico; tendenza % pesata complessiva
0,00%
0,05%
0,10%
0,15%
0,20%
0,25%
0,30%
0,35%
0,40%
0,45%
2007-08 2008-09 2009-10
% p
esat
a PAVESEOLTREPO
LOMELLINA
Media Pesata
“BIRIPETENZE” in crescita consistente nel Pavese e nella Lomellina; l’Oltrepò subisce un crollo probabilmente per i disagi del trasferimento giornaliero che, di fronte a 2 insuccessi consecutivi, inducono a non ripetere.
TABELLA 11 “INTERRUZIONI”
Interruzioni: Tendenza % per ZONA GEOGRAFICA e per Anno Scolastico; tendenza % pesata complessiva
0,00%
0,50%
1,00%
1,50%
2,00%
2,50%
3,00%
2007-08 2008-09 2009-10
% p
esat
a PAVESEOLTREPO
LOMELLINAMedia Pesata
Trend in diminuzione per Oltrepò e Pavese; fluttuante intorno allo 0,5% per la Lomellina.
80
TABELLA 12 “ASSENZE > 25% “
Assenze > 25%: tendenza % per ZONA GEOGRAFICA e per Anno Scolastico; tendenza % pesata complessiva
0,00%
2,00%
4,00%
6,00%
8,00%
10,00%
12,00%
2007-08 2008-09 2009-10
% p
esat
a
PAVESE
OLTREPO
LOMELLINA
Media Pesata
Andamento in crescita con Pavese ed Oltrepò che tendono ad uniformarsi alla Lomellina
TABELLA 13 “AL LAVORO”
"AL LAVORO": tendenza nel triennio 2007- 10 per ZONA GEOGRAFICA; tendenza % pesata complessiva
0,00%
0,20%
0,40%
0,60%
0,80%
1,00%
1,20%
1,40%
1,60%
2007-08 2008-09 2009-10
% p
esat
a PAVESEOLTREPOLOMELLINAMEDIA PESATA
Decremento sensibile e generalizzato per tutta la Provincia
81
4.a.3. Tendenze temporale, nel triennio 2007‐2010, della media pesata dei diversi attributi segmentata nei cinque anni del corso di studi
TABELLA 14 “BIRIPETENZE”
Bi-ripetenze: tendenze per anno scolastico e per classe del quinquennio; tendenza della media pesata
0,00%
0,10%
0,20%
0,30%
0,40%
0,50%
0,60%
0,70%
0,80%
0,90%
1° 2° 3° 4° 5°
classi del quinquennio
% m
edia
pes
ata
2007-082008-092009-10MEDIA PESATA
Riduzione di 1/3 passando dalla 1^ alla 5^ classe del quinquennio. La media pesata indica nelle classi 1^ e 3^ i punti di criticità. Il trend temporale (con la sequenza GIALLO 2007 – VERDE 2008 – AMARANTO 2009 è in lieve crescita.
TABELLA 15 “ASSENZE > 25%”
Assenze > 25%: tendenza per anno scolstico e per classe del quinquennio di corso; tendenza % complessiva pesata
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
1° 2° 3° 4° 5°
classi del quinquennio
% p
esat
a 2007-08
2008-09
MEDIA PESATA
2009-10
La media triennale 07‐10 è appesantita dal’A.S. 2008‐09; negli altri A.S. resta sotto il 10%. La media pesata segnala la criticità delle classi 1°, 3° e 4° .
82
TABELLA 16 “INTERRUZIONI” (27/2)
Interruzioni: tendenza %per anno scolastico e per classe del quinquennio; tendenza % complessiva pesata
0,00%
0,50%
1,00%
1,50%
2,00%
2,50%
3,00%
1° 2° 3° 4° 5°
classi del quinquennio
% p
esat
a 2007-082008-09MEDIA PESATA2009-10
1^ e 3^ restano le classi critiche, ma la sequenza cronologica (Giallo – Verde – Azzurro) dimostra un trend in decremento.
TABELLA 17 “AL LAVORO” 27/6
"AL LAVORO": tendenza nel triennio 2007- 10 per anno del quinquennio e per A.S. ; tendenza % pesata complessiva
0,00%
0,20%
0,40%
0,60%
0,80%
1,00%
1,20%
1,40%
1,60%
1,80%
1° 2° 3° 4° 5°
% p
esat
a 2007-082008-092009-10MEDIA PESATA
La criticità si sposta, negativamente, al 4^ anno di corso. Trend temporale del primo biennio (Giallo – Verde) stabile; dimezzati i valori di uscita al lavoro nel 2009‐10 (Viola) .
83
4.b. CONFRONTO DI SINTESI DEI DATI PER “INDIRIZZI” DI STUDIO, PER “ZONE” E PER “ANNI SCOLASTICI”
Per presentare la formazione scolastica provinciale in modo da rendere leggibile il confronto dell’offerta formativa differenziata per indirizzo e per locazione geografica nell’ottica del problema della “DISPERSIONE”, mediante gli indicatori raccolti con i questionari, è stato necessario rendere i diversi dati congruenti ed omogenei tra loro.
La caratteristica di omogeneità è stata ottenuta utilizzando per tutti i parametri (i cui numeri abbiano significatività statistica come segnalato nella loro presentazione nel § 9.3.), valori percentuali dell’insieme dei dati in media pesati rispetto alla popolazione scolastica interessata con riferimento allo specifico parametro.
Fanno eccezione i parametri contraddistinti dalla rilevazione in “ORE” 0 “INTERVENTI” per i quali l’informazione è stata espressa in ore/interventi dispensati per “unità gruppo” dei fruitori ove questa unità viene omogeneamente fissata in 10 studenti.
Queste elaborazioni hanno permesso di omogeneizzare lo spread di tutti i parametri entro il numero di “21” sia per le % che per le ore e tutte le elaborazioni grafiche vengono presentate tenendo il “range” della scala invariato per facilitare il confronto visiva immediato.
Questa presentazione a “RADAR” include ciascun parametro di indagine posizionandolo su un ramo del “radar” (segnalato sull’esterno del poligono dalla relativa denominazione.
Vengono presentati i raffronti tra tutti i parametri indagati esclusi quelli troppo esigui, e quindi mancanti di significatività statistica (ovvero vengono esclusi i parametri “F = Alternanza Scuola Lavoro “G = ORE di didattica breve per studenti non più agganciati ad una classe” ed “H = Studenti in uscita dalla scuola iscritti a Corsi serali” in quanti i numeri non presentano alcuna RILEVANZA STATISTICA).
Rispettando la metodica sopra descritta vengono presentati qui di seguito i grafici selezionati per le due principali chiavi di lettura della rilevazione: 1) indirizzo di studi e 2) locazione geografica nella Provincia.
Vengono prima presentati in Tabella i dati numerici in % e quindi in forma tradotta in grafico. In calce ai dati viene stilata una valutazione matematica sommando, con segno opposto, la somma degli indicatori negativi(‐) e la domma degli indicatori di contrasto (+).
La valutazione è matematica ma “arbitraria” in quanto non può tener conto di diversi fattori rilevanti (provenienza della popolazione scolastica, condizioni di partenza, disponibilità di strutture, personale ed accesso ad iniziative diverse ecc. ecc.) che non hanno trovato, al momento, un indicatore congruente e quindi non segnalati nel questionario.
4.b.1. CONFRONTO PER INDIRIZZO DI STUDIO Sono stati considerati tutti i dati riportati nei questionari elaborati dagli Istituti per il triennio 2007 – 2010. Ciascun valore è stato calcolato come “media pesata dell’indicatore nel triennio”.
84
TABELLA 18 – DATI STATISTICI, VALUTAZIONE SINTETICA E COMPARAZIONE GRAFICA PER INDIRIZZO DI
STUDI
TOTALI IN MEDIA PESATA NEL TRIENNIO 2007-2010ARTISTICO PROFESSIONALE TECNICO LICEALE
BIRIPETENZE 0,22% 0,57% 0,19% 0,05%INTERRUZIONI 1,04% 3,25% 1,17% 0,12%
ASSENZE > 25% 7,23% 17,89% 6,21% 1,16%AL LAVORO 0,37% 1,67% 0,79% 0,15%
RICHIAMI A RINTRACCIARE 0,00% 0,52% 0,11% 0,02%SEGNALAZIONI 0,00% 0,08% 0,05% 0,01%
ore Rec. Disc. 0,00% 6,94% 8,66% 5,80%ore sportello 0,00% 0,30% 0,69% 1,00%
ore potenz.metodologico 0,00% 0,16% 0,42% 0,46%colloqui interni 0,00% 2,95% 1,95% 1,74%colloqui esterni 0,00% 0,00% 0,10% 4,00%
ARTISTICO PROFESSIONALE TECNICO LICEALEindicatori negativi 8,87% 23,99% 8,53% 1,51%indicatori positivi 0,00% 10,34% 11,82% 12,99%
valutazione -8,87% -13,64% 3,29% 11,48%
0,00%
3,00%
6,00%
9,00%
12,00%
15,00%
18,00%
21,00%BIRIPETENZE
INTERRUZIONI
ASSENZE > 25%
AL LAVORO
RICH.RINTRACCIARE
SEGNALAZIONIore Rec. Disc.
ore sportello
ore potenz.metodologico
colloqui interni
colloqui esterni
I.ART
PROF
TECN
LICEI
Nel triennio 2007‐2010 tre indirizzi presentano rilevanti valori nelle “ASSENZE > 25%” ma su due livelli molto diversi: PROFESSIONALE (18%), ARTISTICO, TECNICO (7%). Tutti gli indirizzi (con eccezione dell’ARTISTICO) presentano altresì discreti valori nelle “ORE DI RECUPERO DISCIPLINARE”. Il PROFESSIONALE presenta inoltre i maggiori valori per INTERRUZIONI e per USCITE AL LAVORO.
4.b.2. CONFRONTO PER ZONE GEOGRAFICHE
85
Sono stati considerati tutti i dati riportati nei questionari elaborati dagli Istituti per il triennio 2007 – 2010. Ciascun valore è stato calcolato come “media pesata dell’indicatore nel triennio”.
TABELLA 19 – DATI STATISTICI, VALUTAZIONE SINTETICA E COMPARAZIONE GRAFICA PER ZONE GEOGRAFICHE
TOTALI IN MEDIA PESATA NEL TRIENNIO 2007-2010PAVESE OLTREPO LOMELLINA
BIRIPETENZE 0,14% 0,36% 0,22%INTERRUZIONI 1,22% 2,07% 0,51%
ASSENZE > 25% 3,88% 10,49% 8,41%AL LAVORO 0,53% 0,56% 1,15%
RICHIAMI A RINTRACCIARE 0,03% 0,06% 0,49%SEGNALAZIONI 0,03% 0,03% 0,01%
ore Rec. Disc. 5,09% 10,22% 7,97%ore sportello 0,63% 0,63% 0,51%
ore potenz.metodologico 0,14% 0,95% 0,34%colloqui interni 2,75% 3,15% 2,73%colloqui esterni 0,06% 0,00% 6,37%
PAVESE OLTREPO LOMELLINAindicatori negativi 5,84% 13,56% 10,81%indicatori positivi 8,67% 14,96% 17,91%
valutazione 2,84% 1,40% 7,11%
0,00%
3,00%
6,00%
9,00%
12,00%
15,00%
18,00%
21,00%BIRIPETENZE
INTERRUZIONI
ASSENZE > 25%
AL LAVORO
RICH.RINTRACCIARE
SEGNALAZIONIore Rec. Disc.
ore sportello
ore potenz.metodologico
colloqui interni
colloqui esterni
PAVESE
OLTREPO
LOMELLINA
Nel triennio 2008‐2010 le tre zone mettono in evidenza la preponderanza di due fattori: ASSENZE > 25% e ORE di RECUPERO DISCIPLINAE che tendono a bilanciarsi. L’OLTREPO’ (valore 10) è in testa in entrambi, segue la LOMELLINA (valore 8) ed il PAVESE (valere tra 4 e 5). La valutazione complessiva è discretamente positiva per la LOMELLINA mentre il PAVESE e l’OLTREPO’ sono di poco al di sopra dell’equilibrio.
86
4.b.3. TENDENZA TEMPORALE PER INDIRIZZO DI STUDI
Sono stati considerati tutti i dati riportati nei questionari elaborati dagli Istituti per il triennio 2007 – 2010. Ciascun valore è stato calcolato come “media pesata dell’indicatore per ciascun Anno Scolastico del triennio”.
TABELLA 20 – DATI STATISTICI, VALUTAZIONE SINTETICA E COMPARAZIONE GRAFICA PER ANNO SCOLASTICO DELL’INDIRIZZO ARTISTICO
INDIRIZZO ARTISTICO - MEDIA PESATA PER ANNO SCOLASTICO DEL T2007-08 2008-09 2009-10
BIRIPETENZE 0,42% 0,23% 0,00%INTERRUZIONI 1,69% 0,93% 0,46%
ASSENZE > 25% 10,99% 4,63% 5,73%AL LAVORO 0,00% 0,23% 0,92%
RICHIAMI A RINTRACCIARE 0,00% 0,00% 0,00%SEGNALAZIONI 0,00% 0,00% 0,00%
ore Rec. Disc. 0,00% 0,00% 0,00%ore sportello 0,00% 0,00% 0,00%
ore potenz.metodologico 0,00% 0,00% 0,00%colloqui interni 0,00% 0,00% 0,00%colloqui esterni 0,00% 0,00% 0,00%
2007-08 2008-09 2009-10indicatori negativi 13,11% 6,02% 7,11%indicatori positivi 0,00% 0,00% 0,00%
valutazione -13,11% -6,02% -7,11%
0,00%
3,00%
6,00%
9,00%
12,00%
15,00%
18,00%
21,00%BIRIPETENZE
INTERRUZIONI
ASSENZE > 25%
AL LAVORO
RICH.RINTRACCIARE
SEGNALAZIONIore Rec. Disc.
ore sportello
ore potenz.metodologico
colloqui interni
colloqui esterni
2007-08
2008-09
2009-10
Questa valutazione è del tutto parziale in quanto mancano i dati di POSITIVITA’ o per mancata segnalazione o in quanto forniti con numeri accorpati ad altri indirizzi di studio e quindi non applicabili.
87
Pertanto, oltre all’evidenza grafica dei dati disponibili, non ha alcun significato il bilancio algebrico e l’unica considerazione possibile riguarda le ASSENZE > 25% che portano l’indirizzo in linea con il TECNICO
TABELLA 21 – DATI STATISTICI, VALUTAZIONE SINTETICA E COMPARAZIONE GRAFICA PER ANNO SCOLASTICO DELL’INDIRIZZO PROFESSIONALE
INDIRIZZO PROFESSIONALE - MEDIA PESATA PER ANNO SCOLASTICO 2007-08 2008-09 2009-10
BIRIPETENZE 0,32% 0,76% 0,63%INTERRUZIONI 3,66% 3,52% 2,54%
ASSENZE > 25% 17,26% 16,95% 19,53%AL LAVORO 2,80% 1,39% 0,81%
RICHIAMI A RINTRACCIARE 0,82% 0,61% 0,13%SEGNALAZIONI 0,05% 0,10% 0,10%
ore Rec. Disc. 6,45% 9,37% 4,93%ore sportello 0,43% 0,32% 0,13%
ore potenz.metodologico 0,12% 0,12% 0,23%colloqui interni 3,71% 5,03% 3,53%colloqui esterni 0,00% 0,00% 0,00%
2007-08 2008-09 2009-10indicatori negativi 24,91% 23,32% 23,74%indicatori positivi 10,73% 14,83% 8,82%
valutazione -14,18% -8,49% -14,92%
0,00%
3,00%
6,00%
9,00%
12,00%
15,00%
18,00%
21,00%BIRIPETENZE
INTERRUZIONI
ASSENZE > 25%
AL LAVORO
RICH.RINTRACCIARE
SEGNALAZIONIore Rec. Disc.
ore sportello
ore potenz.metodologico
colloqui interni
colloqui esterni
2007-08
2008-09
2009-10
La fotografia dell’indirizzo PROFESSIONALE è sicuramente negativa ma, come già precedentemente accennato, l’indirizzo presenta negli iscritti condizioni di partenza assolutamente non paragonabili agli altri indirizzi. Inoltre i grandi numeri non favoriscono l’erogazione degli interventi di contrasto alla dispersione
88
che sono forniti (“COLLOQUI INTERNI” e “ORE DI RECUPERO DISCIPLINARE”) ma raggiungono solo una popolazione tra lo 0,4% e lo 0,9% per il primo ed intorno allo 0,3% per il secondo, valori assolutamente insufficienti a contrastare i fattori negativi. Le tendenze degli indici di negatività tra il 2007 ed il 2010 appaiono nel complesso in sensibile peggioramento.
TABELLA 22 – DATI STATISTICI, VALUTAZIONE SINTETICA E COMPARAZIONE GRAFICA PER ANNO SCOLASTICO DELL’INDIRIZZO TECNICO
INDIRIZZO TECNICO - MEDIA PESATA PER ANNO SCOLASTICO DEL TRI2007-08 2008-09 2009-10
BIRIPETENZE 0,11% 0,17% 0,30%INTERRUZIONI 1,53% 1,54% 0,45%
ASSENZE > 25% 4,64% 4,56% 9,43%AL LAVORO 0,75% 0,93% 0,69%
RICHIAMI A RINTRACCIARE 0,17% 0,13% 0,04%SEGNALAZIONI 0,07% 0,04% 0,04%
ore Rec. Disc. 10,34% 8,22% 7,44%ore sportello 0,87% 0,37% 0,82%
ore potenz.metodologico 0,54% 0,44% 0,28%colloqui interni 2,75% 3,11% 3,38%colloqui esterni 0,00% 0,00% 0,00%
2007-08 2008-09 2009-10indicatori negativi 7,28% 7,36% 10,93%indicatori positivi 14,50% 12,14% 11,91%
valutazione 7,23% 4,77% 0,98%
0,00%
3,00%
6,00%
9,00%
12,00%
15,00%
18,00%
21,00%BIRIPETENZE
INTERRUZIONI
ASSENZE > 25%
AL LAVORO
RICH.RINTRACCIARE
SEGNALAZIONIore Rec. Disc.
ore sportello
ore potenz.metodologico
colloqui interni
colloqui esterni
2007-08
2008-09
2009-10
89
La tendenza temporale nel triennio delle negatività è in crescita, mentre quella delle positività è in calo. Le “ASSENZE > 25%” tra il 2008‐09 e il 2009‐10 raddoppiano mentre l’impegno al contrasto segue, seppur lievemente, la tendenza al calo. Le “ORE DI RECUPERI DISCIPLINARE” passano dal 1,0% al 0,7% mentre i “COLLOQUI INTERNI” hanno un lieve incremento poco significativa su una popolazione cosi’ numerosa.
TABELLA 23 – DATI STATISTICI, VALUTAZIONE SINTETICA E COMPARAZIONE GRAFICA PER ANNO SCOLASTICO DELL’INDIRIZZO LICEALE
INDIRIZZO LICEALE - MEDIA PESATA PER ANNO SCOLASTICO DEL TRIE2007-08 2008-09 2009-10
BIRIPETENZE 0,04% 0,01% 0,11%INTERRUZIONI 0,17% 0,17% 0,03%
ASSENZE > 25% 0,64% 0,61% 2,23%AL LAVORO 0,21% 0,07% 0,17%
RICHIAMI A RINTRACCIARE 0,00% 0,05% 0,01%SEGNALAZIONI 0,00% 0,01% 0,01%
ore Rec. Disc. 7,24% 4,30% 5,83%ore sportello 1,14% 0,92% 0,93%
ore potenz.metodologico 0,48% 0,11% 0,78%colloqui interni 2,87% 2,33% 0,40%colloqui esterni 0,00% 12,05% 0,00%
2007-08 2008-09 2009-10indicatori negativi 1,06% 0,92% 2,56%indicatori positivi 11,73% 19,70% 7,95%
valutazione 10,67% 18,78% 5,38%
0,00%
3,00%
6,00%
9,00%
12,00%
15,00%
18,00%
21,00%BIRIPETENZE
INTERRUZIONI
ASSENZE > 25%
AL LAVORO
RICH.RINTRACCIARE
SEGNALAZIONIore Rec. Disc.
ore sportello
ore potenz.metodologico
colloqui interni
colloqui esterni
2007-08
2008-09
2009-10
90
Non è una sorpresa il fatto che il LICEALE sia l’unico indirizzo a conseguire in tutti i tre anni valutazioni sintetiche positive, ma anche qui la tendenza delle positività è in discesa mentre l’indicatore più sensibile delle negatività (“ASSENZA > 25%”) passa da uno 0,6% al 2,2%. Le attività di contrasto sono contenute e soprattutto è in decremento quella delle “ORE DI RECUPERO DISCIPLINARE” che appare sempre come un riferimento primario per il contrasto alla dispersione.
4.c. RITIRI, CORSI SERALI e CORSI BREVI
Alla domanda “Indicare quanti alunni ritiratisi senza titolo di studio si sono in seguito iscritti a corrispondenti corsi serali dell’istituto nel biennio 2007‐09, per completare il ciclo di studi” gli istituti comprensivi di corsi serali hanno dato le seguenti risposte: 2 alunni nell’a.s. 2007‐2008 e 14 alunni nell’a.s. 2008‐2009.
Un dato, quindi, di scarso interesse “immediato”, visto l’esiguo numero degli alunni che hanno attuato un passaggio diretto ai corsi serali.
Occorre comunque effettuare alcune considerazioni:
a) non tutti gli istituti “dispongono” di corsi serali corrispondenti; è probabile che un numero non irrilevante di uscite dal sistema scolastico statale diurno di alunni minorenni in età posteriore a quella dell’obbligo scolastico (età in cui sono meno intensi i controlli), avvenga a favore dei corsi serali, istituzionalmente più “flessibili”, in grado di accogliere anche in corso d’anno gli studenti mediante la valutazione dei crediti formativi. Lo sbocco diretto ai corsi serali quale rimedio alla ripetenza o all’abbandono è quindi una risorsa non realizzabile in tutti gli istituti.
b) La mission dei corsi serali è, sostanzialmente, il rientro in formazione ai fini di una riqualificazione culturale/professionale. Non a caso uno dei requisiti è lo svolgimento di un’attività lavorativa o l’essere momentaneamente disoccupato o in attesa di occupazione. Si tratta di una scuola per studenti lavoratori e non un canale di recupero immediato dei ragazzi in difficoltà nei percorsi regolari. Ne è spia il crescente numero di stranieri iscritti.
c) Non è chiaro, anche se la prassi di molti istituti è favorevole all’iscrizione, se, trattandosi di scuola per “adulti”, sia possibile accettare che sia frequentata da studenti ancora minorenni. E’ un punto delicato, che segna una possibile “vocazione” del sistema delle scuole serali a porsi come canale di recupero “diretto” della dispersione scolastica.
d) L’istruzione serale, tesa a riqualificare i lavoratori non diplomati, si basa sull’idea di fondo che il diploma di scuola superiore sia requisito pressoché indispensabile ad un soddisfacente livello di inserimento professionale, pertanto, in ultima analisi, essa si pone come un percorso di recupero “indiretto”, utilizzabile dopo alcuni anni di uscita dal sistema formativo diurno.
e) Corollario del collegamento all’attività lavorativa è che le scuole serali statali sono essenzialmente tecniche e professionali.
Per meglio visualizzare il ruolo dell’istruzione serale è opportuno considerare alcuni dati relativi all’anno scolastico 2009‐2010, messi in relazione dai grafici “A” e “B”.
91
449 1002
1746519467
02000400060008000
100001200014000160001800020000
frequentanti A.S. 2009-10
TABELLA A - esclusione delle scuole private non paritarie e dei centri di formazione
CORSI SERALI
scuole superiori paritarie
scuole secondarie statali
scuole superiori statali eparitarie
449 369
9331
0100020003000400050006000700080009000
10000
frequentanti A.S. 2009-10
TABELLA B - tutti gli istituti tecnici e professionali, sia paritari che statali
CORSI SERALI
istituti tecnici paritari
istituti tecnici o professionalistatali
Il grafico A mette in relazione gli studenti dei corsi serali con gli studenti delle scuole superiori paritarie e il totale degli studenti delle superiori, con esclusione delle scuole private non paritarie e dei centri di formazione.
Il grafico B mette in relazione il numero degli studenti lavoratori con quello degli istituti tecnici e professionali, sia paritari che statali.
L’offerta formativa serale riguarda, infatti, solamente l’istruzione tecnica e professionale, non esistendo sul territorio un liceo serale, a conferma della principale funzione attribuita a tali corsi di elevare il livello di qualificazione professionale. La funzione di “recupero” nel campo liceale sembra dunque rimessa elusivamente alle istituzioni private, fatta salva la scelta di cambiare percorso di studi. Affiora dall’architettura del sistema che l’istruzione tecnica e professionale svolga anche una funzione di recupero
92
degli abbandoni del sistema liceale, soprattutto classico e scientifico. Il percorso “classico” dello studente dei corsi serali è, quindi, eccezion fatta per gli alunni stranieri, il seguente: scuola tecnica o professionale statale – abbandono della scuola – inserimento riuscito o tentato nel mondo del lavoro – iscrizione ai corsi serali. Non di rado, considerato il ruolo meno “istituzionale” delle scuole private non paritarie (che non sono sede d’esame conclusivo del corso di studi), nella sequenza si inseriscono uno o più anni di frequenza di un istituto tecnico privato non paritario Il ruolo degli istituti non paritari tende ad essere depotenziato (probabilmente a favore dell’iscrizione ai corsi serali) dalla recente normativa sugli esami di stato per i candidati privatisti, che richiede il superamento, anche per coloro che sono in possesso della promozione o idoneità alla quinta classe, di un esame preliminare su tutte le materie dell’ultimo anno di corso. Occorrerà aspettare l’attuazione della riforma dei corsi per adulti per verificare se la tendenza a porsi come canale di recupero della dispersione scolastica verrà rafforzata o compressa. E’ comunque auspicabile che, in un prossimo futuro, la riqualificazione professionale realizzata attraverso il conseguimento del diploma di scuola superiore avvenga in tempi sempre più anticipati e prossimi all’età scolare, con un effetto di “abbassamento” dell’età media degli studenti lavoratori, nella considerazione che sempre più, in una società tecnologicamente avanzata, il diploma rappresenta un titolo minimo di “ingresso” nel mondo del lavoro, fatta salva la formazione continua in età lavorativa, mediante percorsi specialistici post diploma, del tipo IFTS, ITS, ecc.
Con questo criterio possiamo metter in fila i diversi corsi attribuendo al PROFESSIONALE il “Livello 18”; agli ARTISTICI il Livello “9”; ai TECNICI il livello “5” ed ai LICEI il livello “1”.
Nulla di nuovo in questa distinzione che deriva da un retaggio storico della Scuola Italiana e da una evoluzione socio‐economica che poco ha inciso sul sistema scolastico dell’Istruzione Superiore di 2^ grado, ma semplicemente la dimostrazione che i dati numerici raccolti dall’indagine sulla DISPERSIONE ne danno una ulteriore conferma.
Accettata questa classificazione possiamo tentare una confronto tra questa classifica ed i numeri, dell’attività di contrasto alla dispersione (che nel diagramma sono illustrati dagli indicatori che vanno dalle “Ore di Recupero Disciplinare” ai “Colloqui Esterni” in senso orario).
L’ARTISTICO eccelle in quantità con due indicatori (Recupero Disciplinare e Colloqui Interni), ma sorge anche il sospetto che con questa azione assuma anche una funzione non corretta di compensazione ad una “Assenza > 25%” al 7,96% fisiologicamente molto alta e da correggere.
Gli Istituti TECNICI ed i LICEI sono tradizionalmente indirizzi di elite, ed i dati lo confermano ma non senza differenze.
Il TECNICO soffre indici di “Dispersione” bassi ma significativi e risponde con una attività di contrasto monocorde (Recupero Disciplinare) che si dimostra insufficiente.
L’indirizzo LICEALE per contro, pur non essendo quasi toccato dal problema della “Dispersione” (come già notato nella Tab. 35), attiva in modo consistente e differenziato gli strumenti di “Contrasto alla Dispersione” operando con successo in prevenzione del problema.
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Il PROFESSIONALE, infine, eredita i problemi derivanti dal suo bacino di utenza che va a raccogliere la produzione meno qualificata della Scuola Media Unica e sovente anche gli Studenti che provengono dai ceti sociali meno abbienti.
Ma gli Istituti Professionali, soprattutto dagli anni ’90 in poi, hanno seguito con il Ministero dell’Istruzione, con le Regioni e con le Province, diversi percorsi di Qualificazione e di differenziazione delle Figure Professionali in uscita che li pongono con pari dignità, e con notevole importanza per il mondo lavorativo, nell’ambito dell’Istruzione Superiore di 2^ grado.
L’esito di questa indagine dimostra che la DISPERSIONE è uno dei maggiori problemi che devono risolvere per migliorare la propria immagine e dimostra anche l’insufficienza dei mezzi con cui attualmente la combattono. In particolare il diagramma indica che le 0,87 ore di “Recupero Disciplinare” dispensate per ciascun iscritto ed il raggiungere con “Colloqui Interni” solo il 3,15% degli iscritti sono azioni troppo esigue per modificare le attuali tendenze del fenomeno.
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Fonti bibliografiche e sitografiche
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Fonti bibliografiche e sitografiche utilizzate nel rapporto d’indagine
• Comune di Torino ‐ Progetti sulla Dispersione di S. Scanavino – 2008; • Scuola‐er – Il portale della scuola della Regione Emilia Romagna ‐ La dispersione scolastica e il
successo formativo ‐ Analisi di un fenomeno – Regione Emilia Romagna ‐ 2009 • La dispersione scolastica nella provincia di Pisa ‐ L’anagrafe degli studenti ‐ strumento per
l’individuazione di interventi efficaci per combatterla ‐ Provincia di Pisa – Assessorato alla Pubblica Istruzione e allo Sport – 2008.
• Ministero della Pubblica Istruzione ‐ Direzione Generale Studi e Programmazione ‐ Ufficio di statistica ‐ La dispersione scolastica ‐ Indicatori di base per l’analisi del fenomeno ‐ Anno Scolastico 2004/05.
• Scuola e Mercato del Lavoro di G. Ghirardini e M. Pellinchelli – Oltre la scuola media – Osservatorio del Mercato del Lavoro – Provincia di Parma – 2008
• Rapporto Annuale 2009 dell’ISTAT (Giugno 2010); • RAPPORTO SUL FUTURO DELLA FORMAZIONE IN ITALIA ‐ Commissione di studio e di indirizzo sul
futuro della formazione in Italia istituita con Decreto del Ministro del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali del 2 aprile 2009 ‐ 2009
• L’autonomia possibile ‐ Spazi e idee per costruire il curricolo nelle istituzioni scolastiche ‐ A cura di Oriano Pirazzini e Gian Carlo Sacchi – Carocci Editore 2007 ‐ ASSESSORATO ISTRUZIONE, FORMAZIONE, LAVORO, POLITICHE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA
• Competenze e Flessibilità – V. Trota ‐ ebc consulting – Business PLUS – Padova – 2008 • Domani Lavoro… ‐ Educazione non formale per un lavoro che cambia – A. Cestaro, R.Bertacchini,
C.Sciacca – Nuovo Cescot – Regione Emilia Romagna – Bologna 2004 • Provincia di Pavia – Settore Attività Produttive, Lavoro, Formazione e Sviluppo ‐ Rapporto di
Monitoraggio – A.S. 2007‐2008 – A cura del Comitato Tecnico Scientifico del Patto di Governance ‐ Settembre 2008
• I numeri delle scuole – Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia ‐ Alunni, Classi a.s. 2008‐2009 / 2009‐2010 (http://www.istruzione.lombardia.it/)
• Percorsi verso il futuro – Guida alla scelta della scuola superiore – 2008/2009 – Provincia di Pavia • STUDIO DI UN SISTEMA PER LA VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DEI PERCORSI RELATIVI
ALL’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE E ALLA FORMAZIONE PROFESSIONALE NELLA PROVINCIA DI PAVIA – REPORT FINALE ‐ Università degli studi di Pavia Dipartimento di Statistica ed Economia Applicate “L. Lenti” ‐ Simone Gerzeli, Carlo Magni, Elena Albera, Samantha Bisio, Anna Mascherpa – Settembre 2009
• Provincia di Pavia – Settore Attività Produttive, Lavoro, Formazione e Sviluppo – Rapporto di Monitoraggio ‐2007‐2010: 3 anni a confronto – A cura del Comitato Tecnico Scientifico del Patto di Governance – Settembre 2010
• Provincia di Lodi Assessorato all’Istruzione – Assessorato alla Formazione Professionale – Scolarità e flussi nel sistema di Istruzione e Formazione professionale della Provincia di Lodi serie storica fino al 2009/2010 – Marzo 2011
• Progetto Leonardo da Vinci ‐ YOUNG ‐ Azioni integrate contro la dispersione scolastica e il lavoro minorile, Ente promotore Fondazione IDIS ‐ Città della Scienza, sviluppato con il contributo finanziario e il supporto della Commissione Europea. Rapporto di ricerca 2003 – 2005 ‐ www.progettoyoung.org
• P. Terenzi – Contrasto alla dispersione e promozione del successo formativo – Buone pratiche in Emilia Romagna – Franco Angeli ‐ 2006
• Regione Lazio – Fondo Sociale Europeo – Progetto Traghetto – Relazione Finale – 2005 • Commissione Europea ‐ COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL
CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI ‐ La lotta contro l'abbandono scolastico: un contributo decisivo all'agenda Europa 2020 – 31/1/2011
• Regione Friuli Venezia Giulia – Direzione centrale Istruzione, Cultura, Sport e Pace – La dispersione scolastica nelle scuole di I e II grado – Rapporto finale – a cura di IRES – 2006
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