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Martedì 1 Marzo 2011 La Prealpina

San Giuseppe unica chiesa detta provincia

Piace [a messa con rito antico

Trenta fedeti pregano in latino

lilnterno della chiesa di San Giuseppe a lnduno (Blitz)

INDUNO OLONA - Sono saliti fino a raggiunge-re la trentina i fedeli che, ormai aa pifai quàt-

tro mesi, si riuniscono tutte le domeniche alle dicias.sette nella piccola chiesa di San Giuseppe, nel rioneDardo, per la santa messa celebrata in latino, secon-do il messale ambrosiano preconciliare del beatocardinale arcivescovti Alfredo Ildefonso Schuster,che risale al1954.E' la prima volta, nel Varesotto, che dei fedeli si or-ganizzano ed ottengono dalle competenti autoritàecclesiastich e I' autortzzazione a celebrare le me ssetutte le domeniche con il "rito antico". A parte i pro-motori dell'iniziativa, che vi prendono parte costan-temente, di volta in volta ci sono persone nuove, pro-venienti da altri paesi anche lontani. In provincia lamessa in latino con cadenza regolare si celebra soload Induno Olona.Per officiare la liturgia eucaristica si alternano il ca-nonico don Enrico Carrettoni e don Giorgio Spada,che sono i presbiteri autorizzati dalle autorità eccle-siastiche, sotto la responsabilità del parroco donPeppino Forasacco. E' stato anche costituito un pic-colo coro per eseguire canti gregoriani e quelli dellatradizione. Ci si prepara ora alle celebrazioni del pe-riodo quaresimale, mentre non avranno luogo Iefirnzioni del Triduo pasquale. Papa Benedetto XVI,con il motu proprio "Summorum Pontificum Cura"del?OO7, ha compiuto un'apertura ai fedeli deside-rosi di partecipare a liturgie eucaristiche celebratein latino secondo il rito tridentino, sul messale diSan Pio V del 1570, rimasto in uso, pur con innova-zioni introdotte nei secoli, fino alla pubblicazionedel nuovo messale del 1970 dopo il Concilio Vatica-no II.Le celebrazioni delle messe in latino hanno anchedato modo di utilizzare con maggiore frequenzal'oratorio di San Giuseppe, una sÉIesetta eiiificatanel Settecento dai Confratelli det Santissimo Sacra-mento. Nella chiesa, sotto la collinetta della "MottaCuvia", ò stato rea\zzalo un impianto di riscalda-'mento per consentirne l'utilizzo anche nel periodoinvernale. All'interno si conser.'ra una pregevole sta-tua lignea seicentesca di San Carlo Borromeo, lega-to al paese perché in gioventù soggiornò nel castellodella famiglia materna a Frascarolo, ospite dello ziocardinale Giovan Angelo Medici, il futuro papa PioIV. A San Carlo è stata intitolata la nuova Comunitàpastorale di Induno.

Roberto SaJa