QUADERNI DICASA AMERICAanno•VIII numero•5
LA MIAAMERICA LATINA
PRIMA EDIZIONE DEL CONCORSO“PREMIO FONDAZIONE
CASA AMERICA 2015”
QUADERNI DI CASA AMERICA
anno•VIII numero•5Autorizzazione Tribunale di Genova n. 21208
Abbonamento annuale ordinario € 50, abbonamento sostenitore € 100
ORGANIZZATORI
SPONSOR
PATROCINI
Fondazione Casa America - via dei Giustiniani, 12/4 - 16123 GenovaTel. 010 2518368 - [email protected] - www.casamerica.it
Presidente: Roberto Speciale
Consiglio d’amministrazione: Gianfranco De Ferrari, Federico Massone, Luigi Merlo, Bernardino Osio,Piera Ponta, Victor Uckmar (vicepresidente), Stefano Zara
Coordinatrice delle attività: Carlotta Gualco
Coordinatore del Concorso “Premio Fondazione Casa America 2015 – La mia America latina”,della mostra e del catalogo: Andrea Gualco
Direttore Responsabile: Fabrizio De Ferrari
Stampa: Andersen
In copertina: dettagli delle opere in mostra
Progetto grafico: Elena Menichini
Realizzazione editoriale© De Ferrari Comunicazione S.r.l. Via D'Annunzio, 2/3 - 16121 GenovaTel. 010 5956111 - 010 587682 - 010 460020Fax 010 0986823 - cell. 348 [email protected]
L’editore rimane a disposizione per gli eventuali diritti sulle immagini pubblicate. I diritti d’autore verranno tutelati a norma di legge.
Roberto SpecialePresidente Fondazione Casa America
Gianfranco De FerrariPresidente Fondazione De FerrariIl significato del concorso La mia America latina 5
Andrea GualcoCoordinatore del ConcorsoPresentazione del Concorso 7
Riflessioni dei componenti della GiuriaRaimondo Sirotti 9Pittore
Luciano Caprile 10Critico d’arte
Giancarlo Pinto 11Docente di Fotografia Applicata
Silvia BottaroPresidente Associazione R. Aiolfi di SavonaCommento sul Concorso 14
PITTORI SCELTI PER LA MOSTRAAL GALATA MUSEO DEL MARE 17
FOTOGRAFI SCELTI PER LA MOSTRAAL GALATA MUSEO DEL MARE 53
PITTORI E FOTOGRAFI SELEZIONATI 67
Elenco degli artisti 82
Sommario
CONSOLATO ONORARIODEL MESSICO DI GENOVA
REGIONE LIGURIA COMUNEDI GENOVA
ACCADEMIA LIGUSTICADI BELLE ARTI DI GENOVA
Associazione Culturale“R. Aiolfi” no profit - Savona
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LA MIA AMERICA LATINA
Questo 23° numero della rivista Qua-derni di Casa America è particolare. Par-ticolare perché presenta, nella forma diun catalogo, le opere vincitrici, segna-late e selezionate iscritte al concorso dipittura e fotografia “Premio FondazioneCasa America 2015 – La mia Americalatina”, con i nomi degli artisti.L'idea del concorso era nata nei mesiscorsi quando Fondazione Casa Ame-rica e Fondazione De Ferrari pensavanoa come festeggiare i 15 anni di vita dellaFondazione che è stata ed è ponte cul-turale tra l'Italia e il continente latinoa-mericano. Negli anni passati Casa Ame-rica aveva organizzato più volte mostredi pittura e di fotografia ospitando nellasua sede o presso prestigiose strutturenazionali ed estere, artisti latinoameri-cani o italiani che con le loro opere of-frivano molteplici visioni delle realtà ar-tistiche dell'America latina. Tra le piùrecenti ricordiamo quelle dedicate a Tina
Modotti e a Frida Kahlo. Questa voltaabbiamo pensato di giocare un ruolomaggiormente attivo chiedendo a pittorie fotografi di partecipare con opere checondividessero con noi il loro interesse,amore e visione dell'America latina ecosì sono arrivate risposte un po' datutta Italia con una numerosa “rappre-sentanza latinoamericana” con artistioriginari da Brasile, Colombia, Ecuador,Messico, Repubblica Dominicana, Uru-guay e Venezuela. L'obbiettivo era ed èduplice: scoprire e valorizzare degli ar-tisti, dei talenti e diffondere l'interesseper l'America latina.Il Concorso ha potuto contare sul pa-trocinio di Regione Liguria, Comune diGenova, Accademia Ligustica di BelleArti di Genova e Corso di Perfeziona-mento e Aggiornamento Professionalein Fotografia del Dipartimento DSAdella Scuola Politecnica dell’Universitàdegli Studi di Genova che ci hanno aiu-
Il significato del concorsoLa mia America latinaROBERTO SPECIALEPRESIDENTE DI FONDAZIONE CASA AMERICA
GIANFRANCO DE FERRARIPRESIDENTE FONDAZIONE DE FERRARI
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tato nelle attività organizzative e del-l’Istituzione Musei del Mare e delle Mi-grazioni con il Galata Museo del Mareche ospita la mostra. Un particolare rin-graziamento va alla Giuria del Con-corso composta da Luciano Caprile eRaimondo Sirotti importanti rappre-sentanti del mondo dell’arte, Leo Leccie Giancarlo Pinto dell'Università di Ge-nova e ancora Silvia Ambrosi, CarlottaGualco e Rossella Soro. Grazie anche a
coloro che hanno deciso o deciderannodi collaborare con noi e di sponsoriz-zare le nostre attività.Vi invitiamo al Galata Museo del Maredi Genova, dal 28 novembre al 13 di-cembre 2015, alle mostre personalidelle due artisti vincitrici del concorsoe alla collettiva delle tante opere se-gnalate e a prenotare copie di questocatalogo che sarà presentato assiemealla mostra.
L'idea del Premio Fondazione CasaAmerica per un concorso di pittura efotografia La mia America latina è natae si è sviluppata nell'ambito delle ma-nifestazioni per i 15 anni di vita di CasaAmerica grazie a un team di appassio-nati volontari che si poi è tradotto nellaGiuria del Concorso. Oltre a RaimondoSirotti, Luciano Caprile e GiancarloPinto, che scrivono nelle pagine se-guenti di questo numero speciale diQuaderni di Casa America, riportiamoalcune impressioni degli altri giurati.Carlotta Gualco, direttrice del Centroin Europa e coordinatrice delle attivitàdella Fondazione Casa America, riper-corre queste fasi d'avvio ricordando che“prima del lancio del Concorso, ave-vamo discusso su come indicare il tema.Alla fine la scelta di proporre La miaAmerica latina aveva suscitato una stra-ordinaria varietà di risposte, nel campodella pittura come in quello della foto-grafia. Natura, persone, ricordi, colori;cultura e storia dei Paesi che compon-gono il grande mosaico dell’America
latina: patrimonio loro e, insieme, pa-trimonio nostro”.Silvia Ambrosi, fotogiornalista de IlSecolo XIX e che della foto ha fatto ilsuo stile di vita, si domanda “Cosahanno in comune le immagini deigrandi fotografi da Tina Modotti a Ma-nuel Carrillo con le foto del concorsoLa mia America latina? C'è in comunel'emozione dell'autore che fa da spec-chio a quella dello spettatore, il caloree il colore che coinvolgono fino al cuore.E nel nostro caso sono immagini di na-tura da sogno, come quella della bellafanciulla nella foresta, o lo sguardo inbianco e nero di un “Menino de rua”,o quella foto dove protagonista è unmuro timbrato con fiera certezza “Siem-pre Nuestro”.Ecco, l'America Latina si fa riconoscerein queste immagini non solo perchésono belle ma perché fanno riflettere,andando dritte a cuore e memoria,come quell'immagine tenera, allegra eforte dei nove bambini con i palloncinirossi”.
Presentazione del ConcorsoANDREA GUALCOCOORDINATORE DEL CONCORSO
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Rossella Soro, architetto e curatrice dieventi artistici e di mostre, sottolineache “essere membro della giuria dellaprima edizione del Premio Casa Ame-rica mi ha offerto l’opportunità di co-noscere un consistente numero di artistima soprattutto è stata un’occasione perrecuperare un piacere puro nel guardareun’opera pittorica o fotografica e ap-prezzarla per quello che trasmette di-rettamente prima di esaminarne gliaspetti tecnici, ideologici o di impattosociale.Grazie anche ad un gruppo ben equili-brato di esperti si è svolto un interes-sante lavoro di valutazione che ha presoin esame per ogni artista l’opera a temaper il concorso e le quattro opere pre-sentate a documentazione dell’attivitàartistica. La possibilità di esaminare piùopere è stato sicuramente di grandeaiuto alla giuria per esprimere un parere
e per giungere ad una selezione finaleben bilanciata dalla quale è stata sceltal’opera vincitrice con una condivisioneunanime”.E concludiamo con il saluto di LeoLecci, docente di Storia dell'arte con-temporanea per il corso triennale inConservazione dei Beni Culturali al-l'Università di Genova, che tra un viag-gio di ricerca e l'altro ha attivamentelavorato per il concorso nelle sue variefasi.Infine un sentito grazie a tutti gli artisti,pittori e fotografi, che con la loro ade-sione al Concorso ne hanno permessola realizzazione e ci hanno dato l'occa-sione per aggiungere una nuova e im-portante tessera al mosaico delle attivitàdella Fondazione attraverso questapubblicazione e la mostra al Galata Mu-seo del Mare con le loro opere dedicateall'America latina.
La straordinaria intuizione con cui CasaAmerica ha messo in luce suggestivi in-trecci di culture diverse, trova esplicitemotivazioni nell’idea di promuovere unconcorso aperto alla libera creatività chepittura e fotografia riescono a tradurrein immagini.Personalmente devo ammettere cheesaminando gli elaborati presentati homolto indugiato su valutazioni di carat-tere estetico-espressivo con implica-zioni contenutistiche con i loro valoriimpliciti, non palesemente evidenziatida elementi di descrizione “raccontata”.Sono lieto che a questo proposito la po-sitiva discussione emersa nella riunionedi giuria abbia indirizzato i diversi giu-
dizi verso i contenuti maggiormente at-tinenti e coerenti al tema stesso del con-corso.Ed è proprio percorrendo questa stradache abbiamo potuto attraversare, ve-nendo a contatto con gli aspetti più di-versi, una serie di testimonianze ricchedi spunti affascinanti nella loro diversità.E certamente positiva è risultata la riu-scita di quanto si proponeva il concorso:l’intreccio altamente espressivo di cul-ture diverse. Si tratta di una opportunitàdi reciproco scambio fra artisti che hannocosì potuto confrontare esperienze in-dividuali aprendosi a mondi differenti,una apertura che induce a intense cu-riosità artisti e visitatori.
Riflessioni dei componentidella GiuriaRAIMONDO SIROTTIPITTORE
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Il concorso fotografico costituisceun’occasione per riflettere e soffermarsia pensare su un tema specifico che sen-tiamo profondamente e che ci coin-volge nell’intimo.La volontà di mettersi in gioco, la sfidanel vincere il premio, il giudizio di unagiuria sono gli elementi che ci gratifi-cano e ci fanno perseverare in questacompetizione.L’idea di promuovere un concorsonasce dalla volontà di capire comeviene percepita l’America Latina unpaese tanto distante geograficamentema molto vicino ai nostri cuori per unlegame di emigrazione che ci uniscecon i nostri parenti più prossimi.Il flusso tra l’Italia e l’America Latina eviceversa è una storia antica come lozio d’America che ricorda legami chenel tempo si sono persi ma che ritor-nano più forti che mai.Le storie raccontate dai nostri nonni, diviaggi avventurosi per mare e di espe-rienze con popolazioni che hanno ac-colto con umanità e con disponibilità le
persone che cercavano di rifarsi unavita volendosi inserire e fare proprie leusanze e le abitudini della nuova terradove stabilire la propria vita futura,sono ancora nei nostri ricordi e sono te-stimoniate da cartoline o foto anche sesbiadite.Sono queste immagini che ci legano eci fanno riflettere su sentimenti edemozioni che rendono l’America La-tina più “mia” di ogni altro territoriodel nostro pianeta.Sebbene lo scopritore dell’AmericaMeridionale o Latina fu Amerigo Ve-spucci nel 1497, anche Cristoforo Co-lombo contribuì a comunicare notiziedi nuove terre e questo ci lega al grandenavigatore genovese che riportò in pa-tria le informazioni su questo vasto ter-ritorio reso famoso dai suoi grandiprimati: le cascate più alte del mondo,il Salto Angel; il fiume con la piùgrande portata d’acqua, il Rio delleAmazzoni; la catena montuosa delleAnde con la cima dell’Aconcagua chesupera i seimila metri; il deserto di Ata-
GIANCARLO PINTODOCENTE DI FOTOGRAFIA APPLICATA
L’immagine e l’immaginario ovvero l’im-magine dell’immaginario. Nel territoriodell’arte un’immagine pensata o diretta-mente vissuta risulta sovente il motorenecessario per creare un’opera non sem-pre immediatamente collegabile a unelemento obiettivo di confronto o di con-trasto. Succede la stessa cosa quandoviene proposto un concorso a tema comeè puntualmente accaduto nell’attuale cir-costanza. Intanto l’argomento dell’Ame-rica Latina è stato affrontato da autori divaria tipologia: alcuni erano originari diquei territori, altri li avevano frequentati,altri ancora si erano fatti suggestionareda filmati, da fotografie o da climi lati-noamericani che si ritrovano anche acasa nostra. A prescindere dai diversipunti di partenza, le realizzazioni hannointrapreso vie parallele soprattutto inambito realizzativo: le figure e i ritmi deltango argentino hanno sedotto più di unautore al pari dei ritratti dove, in partico-lare negli artisti liguri, emerge il ricordo ela recente frequentazione della mostra suFrida Kahlo e Diego Rivera al Palazzo
Ducale di Genova. Altrimenti è il paesag-gio vissuto, captato da altre immagini,sognato o idealizzato a suggerire uncomportamento pittorico, un gesto chein qualche caso smarrisce il riferimentoiconografico d’avvio. In tal caso emergeun’America Latina interiore, ricca di sug-gestioni e di toni che sembrano privile-giare l’astratto o l’informale nel rincorrereun movimento di foglie o lo scorreredell’acqua o il gioco delle luci e delleombre. Qualcuno potrà obiettare che si-mili effetti si ottengono a ogni latitudinema a tal punto vale anche la contro obie-zione che i passi della vita offrono ovun-que momenti sovrapponibili. Pertanto èl’atteggiamento, è l’essere in un partico-lare luogo in quel preciso momento (colcorpo o col pensiero o col desiderio) adettare la diversità. Tutto ciò è avvenutonell’attuale esperienza al di là della più omeno marcata riconoscibilità delle im-magini consegnate alla tela o alla carta eal di là delle varie risposte qualitative. Equesto va considerato come uno dei ri-sultati importanti di tale concorso.
LUCIANO CAPRILECRITICO D’ARTE
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per la prossima edizione un intensifi-carsi della collaborazione compren-dendo anche il linguaggio pittorico,come previsto dal bando di quest’anno,nell’ottica di offrire un ulteriore mezzo
espressivo ai partecipanti e per realiz-zare un approfondimento non solo fo-tografico ma anche iconico offrendouna molteplicità di strumenti a dispo-sizione dei concorrenti.
cama che è il più secco e in contraddi-zione con la foresta pluviale dell’Amaz-zonia che è la più vasta; La Paz lacapitale alla quota più alta del mondoa 3600 m; il lago Titicaca il più alto lagonavigabile.L’oceano Atlantico che ci unisce e ci di-vide ha fatto si che l’America Latinacon la ricchezza del suo territorio siasempre stata una meta ambita permolti nostri concittadini. Così incon-trandosi le popolazioni, sono nati inuovi nipoti che hanno la volontà diconoscere in Italia i luoghi di originedei propri padri e quindi questo flussoche continua sia in un senso che nel-l’altro, unisce i nostri paesi e il concorsorappresenta una verifica di quello cherimane negli occhi e nella mente deinostri fotografi.Il concorso fotografico è stato impo-stato sul dittico cioè lo scatto di duefoto che rappresentassero l’AmericaLatina attraverso dei mini racconti dovele immagini fossero correlate cioè aves-sero un comune denominatore o rap-presentassero una successione di eventio due aspetti di uno stesso spazio fisico.Certo non tutti sono riusciti ad inter-pretare appieno il tema richiesto mal’impegno è stato molto positivo e leimmagini sono di buona qualità. I colori che sono presenti nelle decora-zioni degli abiti delle popolazioni del-l’America Latina sono molto sgargiantie intensi come quelli del piumaggio deipappagalli tipici di quella terra.
I partecipanti sia italiani che Americanihanno evidenziato:La forza della terra nei suoi contrasti traghiaccio e roccia, zone lacustri e mon-tagne. La popolazione con il suo carattere tri-ste e allegro. Le architetture con le loro decorazionidi pregio e il degrado.Il territorio, le abitazioni, la popola-zione rappresentata dai più piccoli chesono il futuro nella speranza di unmondo più consapevole e dove lo svi-luppo porti ad unire le persone percooperare.Il cibo tema dell’anno e la musica comemomento di pausa dal lavoro sono duealternative presenti nel DNA di questepopolazioni.L’immagine delle donne con i loro abiticolorati, i loro cappelli e le acconciatureparticolari caratteristiche di quei popolie dell’ambiente. La danza che libera e la creatività.Il ricordo delle persone scomparse chevive nel tempo. Il sonno e l’estasi. Riflessi nell’acqua che creano forme ecolori in movimento.Ambienti vissuti e luoghi commercialicon persone care.Tramonti splendidi e momenti di dolceaffetto.
Dopo questa prima esperienza con cuiabbiamo sugellato l’intensità dei rap-porti tra i nostri popoli, auspichiamo
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L’Associazione di Volontariato culturale“Renzo Aiolfi” no profit, Savona, colla-bora, in alcune occasioni, con la Fonda-zione Casa America mettendo in siner-gia le proprie competenze e sensibilitànel settore dei Beni Culturali e promuo-vendo la Cultura come terreno d’incon-tro tra le Persone di etnie diverse, non acaso l’”Aiolfi” ha adottato l’articolo n. 9della Costituzione Italiana. Promuovereun concorso d’arte può apparire sorpas-sato e logoro, ma così non è, tanto chequello di cui parliamo ha portato a ter-mine, grazie al lavoro dell’illuminataCommissione, un ventaglio di propostecontemporanee d’arte davvero interes-santi che ci spingono a nuovi sguardisulla libertà, a cercare di individuare, an-cora una volta, la forza e la vulnerabilitàumana declinata tra natura e mito, traculture antichissime del sud del Mondo.Quella libertà vera ragione di vita cheda sempre, a mio parere, è compagnadell’uomo, sua fonte d’ispirazione, nu-trendo le arti, dando loro fondamento,origine e giustificazione. Gli Artisti che
presenteranno nella prossima mostraapposita le loro opere, con sensibilitàoriginale, esprimono l’enormità del pro-blema guardando oltre a quello che è ilpunto di partenza, perché Arte è ciò cheil mondo potrà divenire, grazie, anche,ad una rivalutazione e piena coscienzadel concetto di “bellezza”: concetto nonsolo estetico ma etico. Su tale puntoquesta Associazione ha già svolto mo-stre, incontri con le nuove generazionidel Mondo della Scuola, con i suoi artistiassociati. Tra gli Artisti selezionati troviamo MillyCoda, Paola Failla e Giuseppe Trielliche sono anche nostri associati e chehanno saputo rilevare la bellezza dellanatura delle foreste tropicali (chiamate“paradisi” da Milly Coda e qui sorge ladomanda: tali per quanto tempo an-cora? Considerata la scelleratezza del-l’Uomo contemporaneo, l’inquina-mento e la deforestazione?), la forza deisegni, dei lemmi delle parlate e dellacultura di antichissime civiltà precolom-biane (Failla), oppure il richiamo alla
Commento sul ConcorsoSILVIA BOTTAROPRESIDENTE ASSOCIAZIONE R. AIOLFI DI SAVONA
pittura esotica di Gauguin con la sua“ragazza” collocata in un giardino cheTrielli rende ideale, così come quelli ri-nascimentali. Riflessi ed illusioni per denunciare, an-che, le ambiguità della moderna comu-nicazione, sì globale ma priva di co-scienza. Tutte le opere che animerannola mostra conclusiva faranno, a mio pa-rere, l’inventario della bellezza in unmodo di vedere la realtà ed il futuro co-smopolita dove pace e guerra, ballo enatura, storia e scienza, folclore e lette-ratura/poesia sono poste in interazionicostanti, libere, in movimento al fine diricercare quel fil rouge che ci porta inun viaggio attraverso le vestigia di epo-che ormai tramontate: una maestositàtanto impressionante quanto muta nella
vastità dei suoi spazi, nella soggezionedei suoi edifici squadrati, quasi ossessi-vamente, dove aleggia il mistero (il ri-cordo corre a Teotihuacan). Oggi sonomolte le città fantasma nel mondo (An-gkor in Cambogia, Kangbashi in Cina),luoghi desolati ma che sono vere “ma-dri” d’arte. Tutto genera l’inesauribiledesiderio umano di costruire e di im-maginare, sempre, spazi nuovi e antichial contempo. Questa mostra, prodottofinale del concorso, va in tal senso cer-cando, mi sembra, l’anima di un luogo:gli archeologi cercano e studiano que-st’anima anche a distanza di millenni egli artisti la descrivono con forme e co-lori in un percorso, quasi, circolare doverealtà, fantasia, simbolo si nutrono vi-cendevolmente.
PITTORI SCELTIPER LA MOSTRA AL
GALATA MUSEO DEL MARE
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Silvana Franco è nata nel 1950 a Troia(FG). Dopo una parentesi romana didue anni, nel 1980 si trasferisce a Ge-nova, dove ha l'opportunità di frequen-tare i corsi di pittura presso l'AccademiaLigustica di Belle Arti.Sin dalle sue prime opere, rappresen-tanti le distese arse e luminose delleterre pugliesi, è apparso evidente losforzo di interpretare la natura in ma-
niera più contemporanea. Ha prose-guito la sua ricerca in Versilia seguitadal critico d'arte Lodovico Gierut cheha inserito svariate opere nelle sue pub-blicazioni.Espone soprattutto tra Genova e la To-scana, ma recentemente è stata apprez-zata anche a livello internazionale par-tecipando ad una mostra a Nantes inFrancia.
SILVANA FRANCOVINCITRICE SEZIONE PITTURA
Pantanal: umida è la terra, 2015, olio su tela, cm 70x92
Tempesta di sabbia Pioggia sulle dune Il fluire inaspettato di un'emozioneRiflesso a pelo d'acqua
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Irene Allori: Bimba dagli occhi di foglia, 2014, olio su cartone telato, cm 24x33Carla Albertella: Esplosione di colori a Rio, 2015, olio su tela, cm 70x100
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Francesca Argurio: L'Italia in Argentina, 2015, mista collage-acquarello, cm 48x48 (RETRO)
Francesca Argurio: Italia & America Latina, 2015, mista collage-acquarello, cm 48x48 (FRONTE)
David Beuchot: Allá en el Rancho Grande, 2015, grande acrilico su tela, cm 80x100
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Angiolina Careggio: Terra allegra, vivace, con le sue luci ed i suoi colori,2015, olio su tela cm 70x50
Maura Canepa: Materia Informe (Omaggio a Pablo Neruda),2014, tecnica mista su tela, cm 100x100
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Sandra Cavalleri: SCOOP- ritrovati ad Andora reperti pre-colombiani2015, tecnica acrilico su tavola con inserto in ceramica raku Milly Coda: Paradisi Inferni, 2015, pastello ad olio, cm 70x50
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Enrico Cortese: Ricordi pensieri nostalgia, 2015, olio su tela cm 60x70 Hélène Cortese: Rio-Cristo Redentore, 2015, tempera su carta, cm 100x70
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Maria Helena De Albuquerque Borborema: Colori del Brasile,2004, acquarello, cm 50x70
Gigi Degli Abbati: Teoria di sciamani sotto un.... olimpo immaginario,2015, acrilico e olio su faesite, cm 80x100
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Carlo Dezzani: Sproloqui marini, 2012, olio acquerellato su tela, cm 60x50 Agostino Di Munno: Calidez, 2008, olio su tela, cm 65x92
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Paola Failla: L'antica saggezza maya, 2015, acrilico su tela, cm 70x100 Mariagiovanna Figoli: Ricordi confusi, nostalgia, 2015, cm 70x100
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Giovanni Gabassi: America, 2015, matite e olio su tavola, cm 70x90 Loredana Grossi: Mapuche il popolo della terra, 2015, olio su tela, cm 50x70
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Sandra Levaggi: Buenos Aires, “È tornato il sole”, 2010, tecnica mista, cm 40x60 Greta Mačiulaitis: Rivoluzioni e contraddizioni interne, 2015, olio su tela, cm 100x100
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Anna Monterotondo: Tango appassionato, 2015, olio su tavola legno, cm 70x50Mario Navarrete Nin ͂o: Autoritratto con i simboli del Dorado,
2014, velluto riciclato e macchiato con acrilico, cm 90x70
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Fabiola Quezada: Amigo, 2005, olio, cm 45x50 Natalia Repina: Bambole dell'America Latina, 2015, olio su tela, cm 75,5x70
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Roberto Robecchi: Fin del Mundo, 2015, olio su tela, cm 50x70 Ricardo Sanchez-Serrano: Aires del Sur, 2015, acrilico su Fabriano, cm 30x43
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Sara Scalco: Ancient Passion,2015, collage di tele, tecnica mista a china/pennarello, cm 40x40 Valerio Scotolati: Compartendo America, 2015, olio su tela di lino, cm 80x60
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Gabriella Tolli: Profumo di Autunno, tecnica scultopittura, cm 100x100 Matteo Tomaselli: Valle de Vin͂ales, olio su tavola, cm 65x100
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Rosalba Trabalzini: Murales a Cuenca, 2014, olio su tela, cm 40x50Trama VitAle (Marta Barbero, Alessandra Giovagnoli, Vittorio Armodi):
Atracado, 2015, tecnica mista
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Giuseppe Trielli: Giardino infinito, la ragazza di Gauguin, 2009, olio su tela, cm 100x100
FOTOGRAFI SCELTIPER LA MOSTRA AL
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Sono nata a Genova 26 anni fa, da unamadre tedesca e un padre del profondoSud. Ho vissuto a Savona per 18 annidove mia madre mi ha trasmesso la suapassione e curiosità per il diverso e miopadre mi ha messo in mano la miaprima macchina fotografica. I soldi deimiei primi lavoretti sono stati spesi perviaggiare, da allora non ho più smesso.Mi sono trasferita prima a Torino pergli studi in psicologia, poi Istanbul, poi
Melbourne e ora qui, in Sud America,a Quito: città in cui vivo e lavoro comepsicologa con bambini e adolescenti diun quartiere problematico. Questa terrami ha rubato il cuore. Le sue strade ele persone che le abitano sono per meuna continua scoperta e la mia perma-nenza in questa parte di mondo non èche all’inizio. Così come gli attimi daimmortalare con una macchina foto-grafica.
TANJA DI PIANOVINCITRICE SEZIONE FOTOGRAFIA
Fiere radici
Stagioni diverse, Dittico
Germogli nella polvereCorse contro il tempo Incroci silenziosi
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Andreina Cambiaso: Forza e bellezza della natura, Dittico Juan Cano: Meninos de rua, Dittico
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Alessandro Colombo: Tradición es proyección, Dittico Francesca Donadini: Platano e Tango: Cibo e Musica, Dittico
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Luisella Leone: Donne quechua, Dittico Omar Alberto Morales: Montevideo oggi, Dittico
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Antonietta Preziuso: Futura, Dittico Elena Rusca: Memoria y Olvido, Dittico
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Fredamily Santana Guzman: Ciguapa, Dittico Marcella Simonelli: Impressioni, Dittico
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Fabio Taramasco: - 7 NOV. 1950
PITTORI E FOTOGRAFISELEZIONATI
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Aurora Bafico: “Ilheus” - Bahia, 2015, olio su tela, cm 50x70
Rosella Biondo: Il Tango, olio su tela, cm 40x40
Juan Cano: La Peregrina, olio e serigrafia, cm 54x96
Sharon Castillo Campos: Esmeralda, 2015, acquarello, cm 70x50
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Giannella Darbo: Sugar Skull,2015, calcografia su carta + collage 3D + acrilico – Ottone – Rame – Legno, cm 92x62
Manuela Cattino: Omaggio a Frida Kahlo, 2015, tecnica acrilica su tela, cm 60x50
Grazia Giovannetti: Pensiero lontano, 2007, olio su tela grezza, cm 100x100
Silvia Fucilli: Tango, 2015, olio su tela, cm 70x70
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Enzo Leone: Ragazza madre in Guatemala,2015, olio su tela, cm 60x40
Marco Longone: Pappagalli in festa,2014, acrilico a spatola su tela, cm 80x60 Mirella Marini: Serenata a Manaus, 1992, incisione acquaforte e acquatinta, cm 24,3x21
Flaminia Mantegazza: Aglomerato, 2003, tecnica mista, cm 70x100
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Daniela Natalini: Matriarcato, 2015, olio su tela, cm 30x48
Omar Olano: Anima Mundi... Omar il sogno della libertà, 2010, olio su tela, cm 70x100 Jone Radicchi: Visione carioca, 2015, tempera, cm 60x40
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Lorenzo Romani: Caribe, 2015, tecnica mista su tela, cm 70x60
Grazia Savelli: Sinergia, 2013, tecnica mista su MDF, cm 70x50
Elisa Traverso Lacchini: Regina America, 2015, collage, pittura, acrilico su tela, cm 100x100
Letizia Zombory: Luci e l’ombra, olio su tela, cm 80x120
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Simonetta Demuro: La mia Colombia, Dittico Julia Mahrer: Il movimento dello sguardo, Dittico
Sylvia Loew: Il mare a Cuba, Dittico
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Ricardo Sanchez-Serrano: Matices Urbanos, DitticoMarta Ribeiro De Souza: La mia San Paolo, Dittico
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Albertella CarlaAllori IreneArgurio FrancescaBafico AuroraBeuchot DavidBiondo RosellaCanepa MauraCano JuanCareggio AngiolinaCastillo Campos SharonCattino ManuelaCavalleri SandraCortese EnricoCortese HélèneDarbo GiannellaDe Albuquerque Borborema MariaHelenaDegli Abbati GigiDezzani CarloDi Munno AgostinoFailla PaolaFigoli MariagiovannaFranco SilvanaFucilli SilviaGabassi GiovanniGiovannetti GraziaGrossi Loredana
Leone EnzoLevaggi SandraLongone MarcoMačiulaitis GretaMantegazza FlaminiaMarini MirellaMilly CodaMonterotondo AnnaNatalini DanielaNavarrete Niño MarioOlano OmarQuezada FabiolaRadicchi JoneRepina NataliaRobecchi RobertoRomani LorenzoSanchez-Serrano RicardoSavelli GraziaScalco SaraScotolati ValerioTolli GabriellaTomaselli MatteoTrabalzini RosalbaTrama VitAleTraverso Lacchini ElisaTrielli GiuseppeZombory Letizia
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Sezione pittura
Cambiaso AndreinaCano JuanColombo AlessandroDemuro SimonettaDi Piano TanjaDonadini FrancescaLeone LuisellaLoew SylviaMahrer Julia
Morales Omar AlbertoPreziuso AntoniettaRibeiro De Souza MartaRusca ElenaSanchez-Serrano RicardoSantana Guzman FredamilySimonelli MarcellaTaramasco Fabio
Sezione fotografia
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I volumi arretrati posso essere richiesti scrivendoci ([email protected]) o telefonandoci (010 2518368)
I NUMERI ARRETRATI1) Guatemala2) Argentina3) Immigrazione ed integrazione in Liguria4) Cuba5) Tra Italia e Perù: l’attualità di Antonio Raimondi6) Repubblica Dominicana. Juan Bosch e l’Italia7) Paraguay8) Brasile. Un grande Paese che guarda al futuro9) Italiani a Cuba10) Migranti latinoamericani e sistema finanziario11) Messico12) Il calcio tra Italia e America Latina13) Perù. Incontro al futuro14) Ecuador. Paese del “buen vivir”15) Il pensiero politico in America Latina16) Venezuela - Italia. Storia, attualità, futuro17) Frida Kahlo tra Messico e Italia18) Color y vida: 20 artisti per Frida Kahlo19) Bolivia20/21) Italia - America Latina. Un ponte lungo 15 anni22) Insieme per la pace.
L’esperienza dell’università per la pace in Costa Rica
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NEL MESE DI NOVEMBRE 2015
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