La letteratura latina
I Romani, popolo di origine indoeuropea,si trovano a convivere per alcuni secoli con
diverse popolazioni preesistenti nel Lazio e nei territori circostanti, per esempio
popolazioni italiche, Etruschi e Greci. Da essi assimilano usi, costumi, tradizioni
ritenuti superiori, senza trascurare di rivendicare comunque la propria identità
culturale.
Il sincretismo fra la capacità di assimilazione dell'universo culturale di altri popoli e il patrimonio spirituale proprio fa sì
che un popolo sostanzialmente rurale e dedito alla pastorizia possa aver raggiunto
un livello così elevato di sviluppo.
Spirito pragmatico Consapevolezza della propria identità
Della fase più antica della civiltà romana abbiamo poche testimonianze scritte.
I testi più antichi di cui conosciamo traccia sono i Carmina (composizioni in bilico tra
prosa e poesia caratterizzate da ripetizioni foniche e simmetria);
Il verso utilizzato era il saturnio (nome tratto dall'antico dio italico Saturno) ritenuto dai romani stessi autoctono.
Altre forme preletterarie erano relative alla poesia sacrale, costituite da formule e
cantilene per accompagnare gesti propiziatori e riti. Testimoniano una fase
della lingua antichissima, molto distante dal latino classico.
Conosciuti sono i carmi dei salii (sacerdoti che sopraintendevano alle cerimonie guerriere) e quelli dei Fratres Arvales
(sacerdoti la cui istituzione veniva ricondotta a Romolo stesso)
Altre forme preletterarie si basavano sulla capacità di improvvisazione:
Le atellane (spettacolo comico improvvisato con maschere fisse; es.
Pappus, Maccus...)I fescennini (spettacoli popolari con scambi
di battute di spirito e oscene)I ludi (rappresentazione teatrale vera e
propria importata a Roma dallEtruria. Primo spettacolo nel 364 a.C.)
Le saturae (spettacoli teatrali complessi, misti di danza, canti e recitazione)
Le prime testimonianze scritte
Leggi delle XII tavole del 451 a.C. (finalità pratica e politica)
Ius Flavianum (norme di diritto civile scritte dal console Appio Claudio Cieco nel
304 a.C.) Gli Annales dei pontefici (nella forma
annualistica raccoglievano gli avvenimenti più significativi rispetto alla vita politica, civile, religiosa e perfino meteorologica)
Le iscrizioni
Possediamo tre oggetti incisi:
Cippo del foro intorno al 500 a. C. Vaso di Dueno del VI sec. a. C. Cista Ficoroni del IV sec. a. C.
Epitaffio in morte di Scipione Barbato, III sec. a.C.
I primi testi letterari
Odusia di Livio Andronico (metà del III sec. a.C.)
Bellum Poenicum di Nevio (270-201 a.C.)Annales di Ennio (239-169 a.C.)
Frammenti dei Salii
“Levate suppliche al dio signore degli dei.../ quando tu tuoni, o Leucesio, davanti a te
tremano...” “divum deo supplicate.../ quome tonas,
Leucesie, prae tet tremonti...”
Frammenti dei Fratres Arvales
“Lari aiutateci,non permettere, Marte, che rovina cada su molti.Sii sazio, crudele Marte. Balza oltre la soglia. Rimani lì.Invocate a turno tutti gli dei delle sementi.Aiutaci, Marte.Tripudia, tripudia, tripudia, tripudia, tripudia.”
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